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filipo-morelli
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TO BE FAMILYProgetto per l’attivazione di un centro
per la famiglia e per il sostegno alla genitorialità
CHI SIAMO E COSA FACCIAMO?
“Ingranaggio” bloccato Modalità di sostegno
Obiettivi: mediare nel rapporto in bilico tra la diade, cercando
strategie utili al risanamento del rapporto; fornire ai genitori il supporto psico-socio-educativo,
atto a soddisfare le eventuali insicurezze dovute a mancanza di strategie condivise con il coniuge nella crescita della prole;
fornire ai genitori strumenti di comunicazione adatti alla realizzazione del progetto educativo;
fornire ai genitori informazioni e competenze, per una loro collaborazione con altri genitori (mutuo aiuto) nel campo della prevenzione del disagio e delle dipendenze o per la soluzione del disagio in atto.
Persona qualificata nella regolamentazione dei conflitti interpersonali.
Cosa fa?Agevola la comunicazione tra i protagonisti aiutandoli a riconoscere il conflitto;è imparziale, non parteggia;è neutrale, non esprime i propri giudizi;mette in evidenza le opportunità del conflitto;avvicina le parti ad una visione più positiva.
Psicologi e pedagogisti facenti parte dell’èquipe stabile, affiancati all’occorrenza dalle altre figure presenti all’interno dell’ufficio.
Gruppi misti di genitori intenzionati a confrontarsi tra di loro sulle rispettive esperienze di conflitti di coppia, separazione o divorzio.
Obiettivi: sostegno alle competenze genitoriali; attivazione di risorse nei momenti di crisi.
Figure professionali coinvolte nei gruppi dimutuo aiuto: N°2 mediatori dell’équipe stabile.
1 psicologo;
1 assistente sociale;
1 pedagogista educatore;
1 mediatore culturale.
Consulenza a favore di genitori e insegnanti desiderosi di orientarsi sulle problematiche familiari, scolastiche e relazionali.
Informazione sui servizi territoriali ed eventuale necessità di contatto.
Sviluppo di tematiche inerenti la genitorialità, relazione con i figli, stili educativi e la crescita
per:
Ascoltare i bisogni dei genitori
Fornire strumenti efficaci di gestione del rapporto con i figli
Le presenze degli alunni stranieri nelle scuole
Nel 2007-2008 si sono iscritti nelle scuole italiane circa 600.000 alunni di cittadinanza straniera.
L’incidenza degli alunni di cittadinanza non italiana supera
il 6% nella scuola primaria e nella secondaria di secondo
grado
• La scuola può giocare un ruolo fondamentale nella facilitazione del processo d’integrazione del minore immigrato nel contesto sociale• La scuola è il luogo dove i bambini devono andare per esercitare un diritto.
• La scuola deve costruire un approccio educativo capace di favorire una dialettica costruttiva fra identità e alterità, allontanando il più possibile la concezione delle diversità come inferiorità, pericolo sociale, sintesi del negativo.
E’ una figura che agisce nella
direzione di favorire (mediare)
gli scambi fra culture combinando le informazioni sulla diversità “in entrata” (straniero) con quelle sulla “diversità presente” (società italiana)