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Il volo, che passione Librarsi nel blu 6 24 Soggiorno in India Yoga ed ayurveda per una completa rinascita. 27 Nuove terme argoviesi Oasi del wellness alla moda per tutti a Bad Zurzach. 36 L’iter del nostro test auto A Emmen abbiamo seguito le varie prove di un veicolo. A treni ed aerei in Europa Il bus, un nuovo concorrente 14 Test della Citroën C4 Cactus In viaggio ben accoccolati 22 touring Il giornale della mobilità 4 settembre 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier 15 2014 34 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS

Touring 15 / 2014 italiano

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Il giornale della mobilità, edizione del 4 settembre 2014

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Page 1: Touring 15 / 2014 italiano

Il volo, che passione

Librarsi nel blu 6

24 Soggiorno in IndiaYoga ed ayurveda per una completa rinascita.

27 Nuove terme argoviesiOasi del wellness alla moda per tutti a Bad Zurzach.

36 L’iter del nostro test autoA Emmen abbiamo seguito le varie prove di un veicolo.

A treni ed aerei in Europa

Il bus, un nuovoconcorrente 14Test della Citroën C4 Cactus

In viaggio benaccoccolati 22

touringIl giornale della mobilità

4 settembre 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

152014

34 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS

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BASEL TATTOO PRODUCTIONS E ABC PRODUCTION IN MOSTRA

Dal 10 al 13 dicembre 2014St. Jakobshalle Basel

www.christmas-tattoo.ch

Poesia per cena: una cena Christmas Tattoo riflessiva e cabarettistica

Il Christmas Tattoo 2014 presenta per la seconda volta nella St. Jakobshalle di Basilea uno show natalizio favoloso e riflessivo, con tante sorprese.

Vivete anche voi un’indimenticabile serata al Christmas Tattoo: una cena natalizia nel Swissôtel Basel, con intermezzi letterari e musicali - a volte leggeri e riflessivi, altre vigorosi e umoristici – e in conclusione una visita alla presentazione Christmas Tattoo. I taglienti intermezzi umoristici di Daniel Buser (lettura), nonché i vivaci e sorprendenti arpeggi di Carina Walter, vi regalano una cena squisita per entrare nell’atmosfera della presentazione Christmas Tattoo. In coppia, con la famiglia o in gruppo (su richiesta è possibile prenotare tavoli da 8).

Pacchetto e programma

Ore 17.30 Poesia per cena, Christmas Tattoo 2014 Swissôtel Basel, Messeplatz 25, 4005 Basilea Drink di benvenuto e amuse-bouche Cena di 3 portate, incl. acqua minerale, soft drink, birra di Natale Feldschlösschen e caffè (vino e liquori pagati a parte) Ore 19.00 Fine della cena

Ore 19.15 Servizio navetta per la St. Jakobshalle di BasileaOre 20.00 Inizio della presentazione Christmas Tattoo 2014 Biglietto di prima categoria e rivista Christmas TattooOre 22.40 ca. Fine della presentazione

Su richiesta è possibile prenotare, in aggiunta, un pernottamento allo Swissôtel Basel, inclusa ricca colazione a buffet. Trasferimento di ritorno individuale dalla St. Jakobshalle allo Swissôtel per gli ospiti che pernottano (uso dei mezzi di trasporto pubblici incluso nel prezzo del biglietto, collegamenti diretti con il tram n. 14.)

Assicuratevi ancora oggi i vostri posti!

Presentazioni e prezzi

Il pacchetto può essere prenotato per il 10.12, l’11.12 e il 12.12.2014.

Poesia per cena: CHF 290.- a persona (incl. cena e bevande come da descrizione, biglietto per lo show di categoria 1, rivista, navetta per la St. Jakobshalle)

Pernottamento in camera doppia: CHF 220.- incl. colazione per due personePernottamento in camera singola: CHF 180.- incl. colazionePernottamento junior suite: CHF 320.- incl. colazione per due persone

Consulenza, informazioni e prenotazione

Swissôtel Basel, tel. +41 61 555 37 31 (dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17), [email protected] oppure online su www.christmas-tattoo.ch/swissotel

Attenzione! I posti sono limitati. Le iscrizioni vengono considerate in base alla data di ricezione. Termine per l’iscrizione: 31.10.2014. La fattura vale come conferma della prenotazione. In caso di posti esauriti verranno inviate comunicazioni per corrispondenza relative a prenotazioni e disdette. Non è possibile pre-notare esclusivamente i biglietti. Sono escluse la restituzione e la sostituzione dei biglietti e delle prestazioni complementari.

Daniel Buser, lettura Carina Walter, arpa

Vivete in prima persona un tranquillo show natalizio con oltre 500 partecipantida tutto il mondo.

Godetevi la poesia per cena nell’ambientazione natalizia, ricca di atmosfera, dell’albergo Swissôtel Basel.

Seguiteci su

www.facebook.com/Christmas-Tattoo

3editoriale e sommario | touringn.15 | 4 settembre 2014

Dopo aver superato con successo l’esame finale e averintascato la licenza, può – rispettando le regole vigenti –conquistare il cielo. I piloti esperti volano lunghi tragitticon l’aiuto della termica. Ma non è ancora tutto, quelliacrobatici con le loro colorate «stoffe» fanno manovreartistiche come il looping. Si potrebbe dire che il para-pendio nell’arco alpino si è trasformato quasi in unosport popolare. Un panorama alpino senza i variopintiparapendii non è quasi più immaginabile.

Quando oltre 20 anni fa facevamo i primi saltelli con iparapendii comprati in Francia, non avremmo mai pen-sato che questo attrezzo per il cielo sarebbe stato capacedi fare tutto questo. Felix Maurhofer, caporedattore

Il sogno di volare diventa realtà

Al giorno d’oggi volare dal punto A al punto B èun’ovvietà per la maggior parte delle persone. Se vogliamo andare da qualche parte, prenotiamo

un volo, andiamo all’aeroporto e poi semplicementepartiamo. Un’altra cosa è tirare con le proprie mani lecorde di guida di un parapendio o addirittura tenere bensalda la barra di comando di un aereo o di un elicottero.Questo numero è dedicato ai piloti per hobby. Mentre gliostacoli per prendere il comando di velivoli a vela, aerei a motore o elicotteri sono difficili da superare, grazie alparapendio il sogno di volare può diventare facilmenterealtà. Chi è in forma e non soffre di vertigini, può iscri-versi a una scuola per diventare pilota di parapendio.

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità13 Bambini in automobile: nel

seggiolino e ben allacciati.13 Il consulente: possibile la confisca

del veicolo in leasing.14 Arriva dai bus tedeschi la grande

concorrenza ai viaggi in Europa.

test e tecnica20 Diffusi anche sulle monovolume

i sistemi di assistenza alla guida.22 Test della Citroën C4 Cactus:

ambiente morbido e conviviale.

Prove e novità17 Seat Leon Cupra.19 Audi A3 Cabriolet.20 VW Golf Sportsvan.

viaggi e tempo libero24 In India per scoprire le vere origini

dello yoga e dell’ayurveda.27 Nuova immagine per le terme:

l’esempio di Bad Zurzach.28 Spa moderna a Haute Nendaz. 31 Escursione alle torri calcaree

dei monti Gastlosen.33 Un’interessante meta di viaggio:

la città dell’auto VW a Wolfsburg.

Liberi di volare nel blu6 Il parapendio, forse il metodo meno

complicato per imparare a volare.7 Il volo a vela: usare i venti per

scivolare in silenzio attraverso l’aria.8 Pilota privato: tecnologia avanzata

e moderni metodi di formazione.9 Una lunga marcia verso il brevetto

di pilota d’elicottero.10 Intervista con Peter Müller, direttore

dell’Ufficio dell’aviazione civile.

sezione ticino34 Intervista con Claudio Biffi che ha

fatto ricerche sui 100 anni del TCS.35 Nuovo portale «autoefficienti.ch»

presente a VEL Expo Ticino.

club e soci36 Come si eseguono i test TCS delle

auto: visita al centro di Emmen.39 Ai mondiali in Brasile grazie al

concorso della TCS MasterCard.

39 prezzi e contatti TCS40 quiz & concorsi 41 la pagina dei lettori, impressum42 l’incontro: Alex Clapasson, pilota

dei ghiacciai.

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Foto di copertina:Markus Zimmermann

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3editoriale e sommario | touringn.15 | 4 settembre 2014

Dopo aver superato con successo l’esame finale e averintascato la licenza, può – rispettando le regole vigenti –conquistare il cielo. I piloti esperti volano lunghi tragitticon l’aiuto della termica. Ma non è ancora tutto, quelliacrobatici con le loro colorate «stoffe» fanno manovreartistiche come il looping. Si potrebbe dire che il para-pendio nell’arco alpino si è trasformato quasi in unosport popolare. Un panorama alpino senza i variopintiparapendii non è quasi più immaginabile.

Quando oltre 20 anni fa facevamo i primi saltelli con iparapendii comprati in Francia, non avremmo mai pen-sato che questo attrezzo per il cielo sarebbe stato capacedi fare tutto questo. Felix Maurhofer, caporedattore

Il sogno di volare diventa realtà

Al giorno d’oggi volare dal punto A al punto B èun’ovvietà per la maggior parte delle persone. Se vogliamo andare da qualche parte, prenotiamo

un volo, andiamo all’aeroporto e poi semplicementepartiamo. Un’altra cosa è tirare con le proprie mani lecorde di guida di un parapendio o addirittura tenere bensalda la barra di comando di un aereo o di un elicottero.Questo numero è dedicato ai piloti per hobby. Mentre gliostacoli per prendere il comando di velivoli a vela, aerei a motore o elicotteri sono difficili da superare, grazie alparapendio il sogno di volare può diventare facilmenterealtà. Chi è in forma e non soffre di vertigini, può iscri-versi a una scuola per diventare pilota di parapendio.

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità13 Bambini in automobile: nel

seggiolino e ben allacciati.13 Il consulente: possibile la confisca

del veicolo in leasing.14 Arriva dai bus tedeschi la grande

concorrenza ai viaggi in Europa.

test e tecnica20 Diffusi anche sulle monovolume

i sistemi di assistenza alla guida.22 Test della Citroën C4 Cactus:

ambiente morbido e conviviale.

Prove e novità17 Seat Leon Cupra.19 Audi A3 Cabriolet.20 VW Golf Sportsvan.

viaggi e tempo libero24 In India per scoprire le vere origini

dello yoga e dell’ayurveda.27 Nuova immagine per le terme:

l’esempio di Bad Zurzach.28 Spa moderna a Haute Nendaz. 31 Escursione alle torri calcaree

dei monti Gastlosen.33 Un’interessante meta di viaggio:

la città dell’auto VW a Wolfsburg.

Liberi di volare nel blu6 Il parapendio, forse il metodo meno

complicato per imparare a volare.7 Il volo a vela: usare i venti per

scivolare in silenzio attraverso l’aria.8 Pilota privato: tecnologia avanzata

e moderni metodi di formazione.9 Una lunga marcia verso il brevetto

di pilota d’elicottero.10 Intervista con Peter Müller, direttore

dell’Ufficio dell’aviazione civile.

sezione ticino34 Intervista con Claudio Biffi che ha

fatto ricerche sui 100 anni del TCS.35 Nuovo portale «autoefficienti.ch»

presente a VEL Expo Ticino.

club e soci36 Come si eseguono i test TCS delle

auto: visita al centro di Emmen.39 Ai mondiali in Brasile grazie al

concorso della TCS MasterCard.

39 prezzi e contatti TCS40 quiz & concorsi 41 la pagina dei lettori, impressum42 l’incontro: Alex Clapasson, pilota

dei ghiacciai.

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Foto di copertina:Markus Zimmermann

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5attualità | touringn.15 | 4 settembre 2014

Taxi pubblicitari A Ginevra la società Taxiphone ha applicato su una parte della sua flotta alcuni messaggi favorevoli al progetto di tunnel della rada che sarà posto in votazione il 28 settembre. «Liberare il centro città», «Rendere scorrevole il traffico», «Sì al tunnel»: questi gli slogan mobili.

L’APP UN’APP INTERATTIVA PER TURISTI ALLASCOPERTA DEL CANTON VAUD

L’app «Brochures touristiques: Régiondu Léman, Genferseegebiet, Lake Gene-va Region» avvisa l’utente quando sitrova nei pressi di una località interes-sante. Le attrazioni sono cliccabili suuna cartina, che contiene anche sei

itinerari che conducono ai luoghi da non perdere, comeil Castello di Chillon, sparsi in tutto il Canton Vaud. Uncalendario degli eventi fornisce consigli concreti. Grazieall’app si possono anche prenotare pernottamenti online, tutte le altre funzioni sono disponibili senzaconnessione internet. La guida turistica interattiva puòessere anche utilizzata in modalità «Augmented Reali-ty» così che le attrazioni sono visibili pure in immagine.

Scaricabile gratis nell’App Store e su Google Play in tedesco, francese e inglese.

I passeggeri sono indennizzati in caso di ritardi ferroviari

In conformità con una sentenza dellaCorte di giustizia dell’Unione europea,le Ferrovie federali svizzere (FFS) distri-buiscono già ai passeggeri dei buoniviaggio di 10 franchi (seconda classe) edi 15 franchi (prima classe) per scusarsidei ritardi di oltre un’ora. Le FFS appli-cano questa direttiva in ogni circo-stanza, anche quando non sono i respon-sabili dei disagi, ad esempio in caso diforze maggiori (smottamenti, maltempoo scioperi). La pratica elvetica si avvici-na così a quella in vigore nell’Unioneeuropea, in cui le imprese di trasportorimborsano almeno un quarto del biglietto in caso di ritardi di un’ora, la metà per due ore. jop

La Transgiurassiana vede profilarsi la finedel tunnel

Con l’apertura della Porrentruy–Buredell’A16, il canton Giura è ora collegatoalla rete autostradale europea. Questotracciato è noto per il vasto ritrovamen-to di tracce di dinosauri. Gli 85 km dellaTransgiurassiana che collegano Bienne aBoncourt, messi in cantiere ben 27 annifa, dovrebbero essere completati a fine2016. Così l’A16 offrirà un collegamentodiretto tra l’Altopiano svizzero e laFrancia. I tronconi su cui si sta ancoralavorando allacceranno Court a Loveres-se (8,8 km nel Giura bernese) e Choin-dez a Delémont (4,7 km). In calendarioper il 2002, la messa in servizio dell’A16ha accumulato un ritardo considerevolea causa di alcuni tagli di fondi. MOH

Segway e risciò circoleranno prestosulle piste ciclabili

L’Ufficio federale delle strade (Ustra)ha avviato una consultazione chemira ad ammorbidire le regole dellacircolazione riguardanti i veicolielettrici. Tenendo conto della popo-larità crescente di questo tipo diveicoli, l’Ustra intende autorizzare i Segway – i monopattini elettrici a ruote parallele – a circolare sullepiste ciclabili. Di conseguenza i Seg-way verrebbero parificati ai veicolielettrici lenti. I giovani a partire dai14 anni potranno guidarli medianteuna licenza per ciclomotore, mentrea partire dai 16 anni non sarà neces-sario alcun permesso. Per quantoriguarda i veicoli a tre ruote tiporisciò, che non oltrepassano la lar-ghezza di un metro, anch’essi sa-ranno ammessi sulle piste ciclabili. Il testo dell’Ustra chiarifica anche le regole da applicare alle sedie arotelle per disabili. jop

La serie limitata speciale Air14È cosa frequente l’associazione tra vetture sportive e aerei da caccia. Sponsor ufficiale di Air14, Renault Svizzera non èvenuta meno a questa regola lanciando una serie limitata di50 esemplari basata sulla Mégane R.S. 275 Trophy per segnarel’avvenimento in programma a Payerne. Battezzata MéganeR.S. 275 Air14, questa declinazione si distingue essenzialmen-te dal modello normale per alcuni ritocchi estetici. L’ala F1della calandra si orna di rosso, così come i cerchi da 19˝. Vi siaggiunge la scritta Air14 sui parafanghi posteriori. Nell’abita-colo, i sedili avvolgenti esibiscono impunture di colore rosso.E per attestare il carattere unico dell’auto, una placca numera-ta da 1 a 50 è stata posta davanti alla leva del cambio. Dotatodella stessa tecnologia della Mégane R.S. 275, questo modelloesclusivo (44500 fr.) passa da 0 a 100 km/h in 6 secondi soltanto. Non è ancora il muro del suono, ma si sente. MOH

touring | attualitàn.15 | 4 settembre 2014

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All’incirca trecento veicoli storici tra au-tomobili sportive e granturismo, vettureda corsa, motociclette e sidecar si sono ritrovati alla Lignières Historique sul circuito del TCS sulle alture del lago diBienne nel Canton Neuchâtel. Circa9000 spettatori si sono fatti trasportareall’indietro nel tempo, in quello che ful’unico circuito svizzero da gara e la mec-ca dello sport dei motori elvetico.

Gli appuntamenti salienti dei quattrogiorni del Racing Festival sono state lecorse dimostrative e i giri di qualifica-zione, una gara valida per il campionatosvizzero di moto storiche e due gare au-tomobilistiche della classe GT granturi-

smo e auto da corsa. Anche il programmaa margine ha risvegliato l’entusiasmodurante questo variegato finesettimana,con il cinema all’aperto, le aste e il GrandPrix Suisse Berne Memorial.

Durante queste giornate non è stata ce-lebrata solo la storia dell’automobile, maè anche stato scritto un nuovo capitolo:infatti, venerdì sera sul circuito del TCShanno sfrecciato i motori elettrici. Il pri-mo Swiss Energy Grand Prix, una provadi strategia su 100 giri di pista da 1,25 chi-lometri, rappresentava una grande sfidaper autovetture e piloti. Maggiori infor-mazioni ed una galleria di immagini dellegiornate su www.touring.ch. nr

Bisognava essere molto motivati per par-tire in escursione in montagna durantel’estate piovosa e instabile che abbiamoappena vissuto. Di conseguenza, la Regaha registrato una diminuzione del nume-ro d’interventi di soccorso, tra l’inizio digiugno e la metà di agosto, di quasi il 17%.In compenso, è stata fortemente solle -citata dai contadini di montagna le cuimandrie hanno subito i tormenti del mal-

tempo. A causa del terreno bagnato, nu-merosi bovini sono rimasti feriti o sonomorti in seguito a delle cadute. Dato chegli animali spesso si trovavano in un’areaimpraticabile con un veicolo, solo gli eli-cotteri della Rega erano in grado d’inter-venire. Per questo motivo, la Rega ha effettuato in totale 801 missioni di salva-taggio, contro le 583 dell’anno scorso,durante lo stesso periodo di tempo. jop

Leggende deimotori oltre allepiù recenti autoelettriche: checompetizione!

801Sono le missionieffettuate dalla Rega persoccorrere i bovini feriti in seguito ad una caduta.

■ Sì, tempo all’aria pura■ Una volta e mai più■ No, non fa per me

La nuova domanda:Quale formazione di pilota Le piacerebbe poter seguire?

La vostra opinione ci interessa!Potete partecipare ai nostri sondaggionline pubblicati regolarmente sulsito web www.touring.ch

Al salvataggio dei contadini di montagna

57%

32%

11%

Auto del tempo che fu al fianco di motori elettrici

Dopo la Google Car,il bus senza autistaDotati di numerosi sensori persegnalare gli ostacoli, i bus navetta progettati dalla start-upBestmile di Losanna hanno tra-sportato dei passeggeri durantedue settimane di test nell’area delPolitecnico federale losannese(EPFL).

«Sesamo, apri le portedel garage!»Leader della condivisione delparcheggio la ditta parku.ch hamesso a punto un sistema chia-mato Sesamo, capace di aprire le porte dei garage sotterranei e le barriere dei parcheggi esternitramite smartphone.

«Touring» su iPadPotete scaricare sul vostro iPadquesta edizione di «Touring». Laversione per il tablet è arricchitada elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a Internet.

Avete già trascorso vacanze

in campeggio?

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WWW.TOURING.CH

SONDAGGIO ONLINE

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5attualità | touringn.15 | 4 settembre 2014

Taxi pubblicitari A Ginevra la società Taxiphone ha applicato su una parte della sua flotta alcuni messaggi favorevoli al progetto di tunnel della rada che sarà posto in votazione il 28 settembre. «Liberare il centro città», «Rendere scorrevole il traffico», «Sì al tunnel»: questi gli slogan mobili.

L’APP UN’APP INTERATTIVA PER TURISTI ALLASCOPERTA DEL CANTON VAUD

L’app «Brochures touristiques: Régiondu Léman, Genferseegebiet, Lake Gene-va Region» avvisa l’utente quando sitrova nei pressi di una località interes-sante. Le attrazioni sono cliccabili suuna cartina, che contiene anche sei

itinerari che conducono ai luoghi da non perdere, comeil Castello di Chillon, sparsi in tutto il Canton Vaud. Uncalendario degli eventi fornisce consigli concreti. Grazieall’app si possono anche prenotare pernottamenti online, tutte le altre funzioni sono disponibili senzaconnessione internet. La guida turistica interattiva puòessere anche utilizzata in modalità «Augmented Reali-ty» così che le attrazioni sono visibili pure in immagine.

Scaricabile gratis nell’App Store e su Google Play in tedesco, francese e inglese.

I passeggeri sono indennizzati in caso di ritardi ferroviari

In conformità con una sentenza dellaCorte di giustizia dell’Unione europea,le Ferrovie federali svizzere (FFS) distri-buiscono già ai passeggeri dei buoniviaggio di 10 franchi (seconda classe) edi 15 franchi (prima classe) per scusarsidei ritardi di oltre un’ora. Le FFS appli-cano questa direttiva in ogni circo-stanza, anche quando non sono i respon-sabili dei disagi, ad esempio in caso diforze maggiori (smottamenti, maltempoo scioperi). La pratica elvetica si avvici-na così a quella in vigore nell’Unioneeuropea, in cui le imprese di trasportorimborsano almeno un quarto del biglietto in caso di ritardi di un’ora, la metà per due ore. jop

La Transgiurassiana vede profilarsi la finedel tunnel

Con l’apertura della Porrentruy–Buredell’A16, il canton Giura è ora collegatoalla rete autostradale europea. Questotracciato è noto per il vasto ritrovamen-to di tracce di dinosauri. Gli 85 km dellaTransgiurassiana che collegano Bienne aBoncourt, messi in cantiere ben 27 annifa, dovrebbero essere completati a fine2016. Così l’A16 offrirà un collegamentodiretto tra l’Altopiano svizzero e laFrancia. I tronconi su cui si sta ancoralavorando allacceranno Court a Loveres-se (8,8 km nel Giura bernese) e Choin-dez a Delémont (4,7 km). In calendarioper il 2002, la messa in servizio dell’A16ha accumulato un ritardo considerevolea causa di alcuni tagli di fondi. MOH

Segway e risciò circoleranno prestosulle piste ciclabili

L’Ufficio federale delle strade (Ustra)ha avviato una consultazione chemira ad ammorbidire le regole dellacircolazione riguardanti i veicolielettrici. Tenendo conto della popo-larità crescente di questo tipo diveicoli, l’Ustra intende autorizzare i Segway – i monopattini elettrici a ruote parallele – a circolare sullepiste ciclabili. Di conseguenza i Seg-way verrebbero parificati ai veicolielettrici lenti. I giovani a partire dai14 anni potranno guidarli medianteuna licenza per ciclomotore, mentrea partire dai 16 anni non sarà neces-sario alcun permesso. Per quantoriguarda i veicoli a tre ruote tiporisciò, che non oltrepassano la lar-ghezza di un metro, anch’essi sa-ranno ammessi sulle piste ciclabili. Il testo dell’Ustra chiarifica anche le regole da applicare alle sedie arotelle per disabili. jop

La serie limitata speciale Air14È cosa frequente l’associazione tra vetture sportive e aerei da caccia. Sponsor ufficiale di Air14, Renault Svizzera non èvenuta meno a questa regola lanciando una serie limitata di50 esemplari basata sulla Mégane R.S. 275 Trophy per segnarel’avvenimento in programma a Payerne. Battezzata MéganeR.S. 275 Air14, questa declinazione si distingue essenzialmen-te dal modello normale per alcuni ritocchi estetici. L’ala F1della calandra si orna di rosso, così come i cerchi da 19˝. Vi siaggiunge la scritta Air14 sui parafanghi posteriori. Nell’abita-colo, i sedili avvolgenti esibiscono impunture di colore rosso.E per attestare il carattere unico dell’auto, una placca numera-ta da 1 a 50 è stata posta davanti alla leva del cambio. Dotatodella stessa tecnologia della Mégane R.S. 275, questo modelloesclusivo (44500 fr.) passa da 0 a 100 km/h in 6 secondi soltanto. Non è ancora il muro del suono, ma si sente. MOH

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7dossier | touringn.15 | 4 settembre 2014

– con tendenza al rialzo. In Svizzera ci so-no numerosi club aperti a nuove iscrizio-ni. In programma ci sono voli di gruppo oaddirittura viaggi organizzati per com-piere voli. Agli istruttori di volo HäppyMichel consiglia di seguire la formazionecontinua. A questo proposito ritiene im-portante l’istruzione specifica sulla sicu-rezza, in cui vengono allenate manovrecomplesse al di sopra del lago.

Per tutti i suoi allievi già adesso è chia-ro che dopo questa formazione desidera-no continuare a volare, e anche molto.Per loro il sogno del volo è diventato re-altà. Felix Maurhofer

Senza teoria nonsi parte: l’istrut -tore Hanspeter Michel spiega diverse manovredi volo.

L’istruttrice Claudia Michelcontrolla con occhio critico i primi passi dell’allieva.

sente sicuro – spiega Michel – dovrebbeprovare prima un volo in tandem o parte-cipare a una giornata di porte aperte. Iprincipianti talentuosi hanno bisogno di25 giorni per essere pronti per l’esame e,dopo aver superato l’esame, prendere inconsegna la licenza di pilota.

Ancora boomUna volta intascata la licenza di pilota so-lo la meteo e i regolamenti pongono deilimiti al volo in parapendio. Stando allastatistica della Federazione Svizzera diVolo Libero (FSVL) nel nostro Paese ci so-no attorno a 30000 piloti di parapendio

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◾ Giornata di prova: a chi non sisente sicuro, si consiglia di seguirela giornata speciale di prova delparapendio per 150 franchi.

◾ Formazione: corso di base, corsodi licenza per piloti, teoria ed etàminima di 15 anni per la formazione,esame a partire dai 16 anni con ilconsenso dei rappresentanti legali.Tempo richiesto: 25 giorni.

◾ Requisiti per licenza: corso dibase e di licenza superati con suc-cesso, almeno 50 voli in 5 aree divolo, superamento esami di teoria e pratica.

◾ Costi: costi dei corsi: corso dibase e di licenza pilota a partire da2640 franchi (riduzione per allievi estudenti). Equipaggiamento da 5000franchi per parapendio, sedile, veladi emergenza e casco.

◾ Scuole di volo: in tutta la Sviz zera: www.shv-fsvl.ch

DA SAPERE

L’arte del volo a vela secondo ilmaestro di aliante Beat Lüthi(che nell’articolo qui sopra ab-

biamo incontrato mentre seguiva le le-zioni della scuola di parapendio) consiste«nell’usare i venti ascensionali a propriofavore». Per l’argoviese 57enne, che incirca 3500 voli ha trascorso 4000 ore abordo di alianti, il volo a vela è un affasci-nante gioco con le forze della natura. Si-no a che però si riesce a giocare come unuccello con i venti e le correnti d’aria, ènecessaria anche un po’ di conoscenzateorica.

Aderire a un gruppo di volo Ai potenziali piloti di aliante Beat Lüthiraccomanda di seguire in inverno un cor-so di teoria, in modo da poter cominciarein marzo con l’istruzione pratica. I costitotali di formazione si aggirano attorno a6000 franchi. Non appena intasca la li-cenza, la maggior parte dei piloti entra afar parte di un gruppo di volo a vela. Ilcontributo versato dai soci ammonta a

circa 1500 franchi l’anno. Si tratta dellapossibilità più a buon mercato per avereaccesso ai velivoli e a tutto il materialenecessario come paracaduti o rimorchi.Per ogni volo si devono aggiungere i costidi traino. Questi ultimi vengono calcolatial minuto e sull’aerodromo di Birrfeld(AG) ammontano a 7 franchi. Stando aLüthi dunque un volo costa tra 30 e 70franchi, «ma può durare sino a 6 ore». Isoci devono in cambio occuparsi di alcu-ni compiti societari e possono partecipa-re agli eventi del club.

L’alternativa è l’acquisto di un aliante.Il prezzo di un velivolo d’occasione parteda circa 30000 franchi.

Christian Bützberger

Giocare con i ventiScivolare attraverso l’aria a bordo di un aereo senza motore per svariati chilometri, questo è il vero volare – il volo a vela.

L’appassionato pilota e maestro dialiante Beat Lüthi in un Nimbus-4 DM.

Importante

◾ Abbigliamento: tuta oppure ve-stiti sportivi. A seconda della sta-gione, calzature robuste. In estateanche berretto e occhiali da sole.

◾ Per il primo volo in solitario èprescritto un certificato medicoper l’abilità al volo.

◾ Indirizzi utili: www.segelfliegen.ch, www.birrfeld.ch, www.gvvt.che www.afg.ethz.ch.

touring | dossiern.15 | 4 settembre 2014

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Ce l’ho fatta! L’atterraggio a Unterseen dopo il primo vero e proprio volo con salto dal Niederhorn.

Sulla cima del Niederhorn l’allie-vo pilota Beat Lüthi è in posi -zione di partenza con le mani inalto e con lo sguardo sul Lago di

Thun. E ciò solo quattro giorni dopo avercominciato l’istruzione. Da questa vettaè pronto per il battesimo dell’aria, aspet-ta il vento favorevole e corre con decisio-ne per spiccare il volo. Con un fruscio siapre il parapendio sopra di lui, frena bre-vemente, controlla se la vela è comple-tamente aperta e poi prende quota persalire nel cielo sgombro di nuvole. «Pro-segui ancora per un po’ dritto, poi soprail bosco volerai in termica, per poi uscir-ne con cerchi morbidi», risuona la vocedell’istruttrice di volo Claudia Micheldall’apparecchio radio attaccato al cor-po. Fila tutto così liscio che si potrebbecredere che il volo in parapendio sia il

Stoffa per volarecosì con una vera e propria sensazione divolare. Tra un’esercitazione e l’altra, gliallievi si concentrano sulla teoria. Devo-no conoscere le basi della meteorologia,dei materiali utilizzati, della pratica delvolo e dei regolamenti. Durante i primidei totali 50 voli da assolvere gli allievisono in contatto costante via radio con ilmaestro di volo. Fornisce loro indicazio-ni e li accompagna nell’atterraggio.

Non è facile valutare correttamente ilvento, volare con precisione la curva diatterraggio e poi toccare morbidamenteil terreno. A ciò si aggiungono le più sva-riate manovre di volo in aria come la spi-rale, l’otto – detta anche orecchie – e altreancora. «Chiunque può imparare il voloin parapendio, basta solo che s’impegni eabbia voglia di correre per un paio di me-tri», afferma Häppy Michel. Chi non si

Volare in parapendio | Questo modo di volare è sicuramente il meno complicato di tutti. L’istruzione può essere completata in poche settimane e poi si è già piloti.

modo più semplice per conquistare il cie-lo, per arrivare a questo punto, bisognacomunque impegnarsi.

Tempo necessario: 25 giorni All’inizio della settimana Beat Lüthi si èesercitato durante il corso di base sulpendio di allenamento. È corso innume-revoli volte, ha disteso il suo parapendioa forma di banana, assortito con cura lecorde, fatto scattare la cintura e aspettatol’ordine di partenza del maestro dellascuola di volo libero Ikarus di InterlakenHanspeter Häppy Michel. E lui è severo,corregge anche ogni piccolo errore com-messo al decollo e all’atterraggio. Soloquando gli allievi, dopo innumerevolipiccoli saltelli in aria, riescono a control-lare le manovre più importanti, si comin-cia con i voli con molta aria sotto i piedi e

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– con tendenza al rialzo. In Svizzera ci so-no numerosi club aperti a nuove iscrizio-ni. In programma ci sono voli di gruppo oaddirittura viaggi organizzati per com-piere voli. Agli istruttori di volo HäppyMichel consiglia di seguire la formazionecontinua. A questo proposito ritiene im-portante l’istruzione specifica sulla sicu-rezza, in cui vengono allenate manovrecomplesse al di sopra del lago.

Per tutti i suoi allievi già adesso è chia-ro che dopo questa formazione desidera-no continuare a volare, e anche molto.Per loro il sogno del volo è diventato re-altà. Felix Maurhofer

Senza teoria nonsi parte: l’istrut -tore Hanspeter Michel spiega diverse manovredi volo.

L’istruttrice Claudia Michelcontrolla con occhio critico i primi passi dell’allieva.

sente sicuro – spiega Michel – dovrebbeprovare prima un volo in tandem o parte-cipare a una giornata di porte aperte. Iprincipianti talentuosi hanno bisogno di25 giorni per essere pronti per l’esame e,dopo aver superato l’esame, prendere inconsegna la licenza di pilota.

Ancora boomUna volta intascata la licenza di pilota so-lo la meteo e i regolamenti pongono deilimiti al volo in parapendio. Stando allastatistica della Federazione Svizzera diVolo Libero (FSVL) nel nostro Paese ci so-no attorno a 30000 piloti di parapendio

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◾ Giornata di prova: a chi non sisente sicuro, si consiglia di seguirela giornata speciale di prova delparapendio per 150 franchi.

◾ Formazione: corso di base, corsodi licenza per piloti, teoria ed etàminima di 15 anni per la formazione,esame a partire dai 16 anni con ilconsenso dei rappresentanti legali.Tempo richiesto: 25 giorni.

◾ Requisiti per licenza: corso dibase e di licenza superati con suc-cesso, almeno 50 voli in 5 aree divolo, superamento esami di teoria e pratica.

◾ Costi: costi dei corsi: corso dibase e di licenza pilota a partire da2640 franchi (riduzione per allievi estudenti). Equipaggiamento da 5000franchi per parapendio, sedile, veladi emergenza e casco.

◾ Scuole di volo: in tutta la Sviz zera: www.shv-fsvl.ch

DA SAPERE

L’arte del volo a vela secondo ilmaestro di aliante Beat Lüthi(che nell’articolo qui sopra ab-

biamo incontrato mentre seguiva le le-zioni della scuola di parapendio) consiste«nell’usare i venti ascensionali a propriofavore». Per l’argoviese 57enne, che incirca 3500 voli ha trascorso 4000 ore abordo di alianti, il volo a vela è un affasci-nante gioco con le forze della natura. Si-no a che però si riesce a giocare come unuccello con i venti e le correnti d’aria, ènecessaria anche un po’ di conoscenzateorica.

Aderire a un gruppo di volo Ai potenziali piloti di aliante Beat Lüthiraccomanda di seguire in inverno un cor-so di teoria, in modo da poter cominciarein marzo con l’istruzione pratica. I costitotali di formazione si aggirano attorno a6000 franchi. Non appena intasca la li-cenza, la maggior parte dei piloti entra afar parte di un gruppo di volo a vela. Ilcontributo versato dai soci ammonta a

circa 1500 franchi l’anno. Si tratta dellapossibilità più a buon mercato per avereaccesso ai velivoli e a tutto il materialenecessario come paracaduti o rimorchi.Per ogni volo si devono aggiungere i costidi traino. Questi ultimi vengono calcolatial minuto e sull’aerodromo di Birrfeld(AG) ammontano a 7 franchi. Stando aLüthi dunque un volo costa tra 30 e 70franchi, «ma può durare sino a 6 ore». Isoci devono in cambio occuparsi di alcu-ni compiti societari e possono partecipa-re agli eventi del club.

L’alternativa è l’acquisto di un aliante.Il prezzo di un velivolo d’occasione parteda circa 30000 franchi.

Christian Bützberger

Giocare con i ventiScivolare attraverso l’aria a bordo di un aereo senza motore per svariati chilometri, questo è il vero volare – il volo a vela.

L’appassionato pilota e maestro dialiante Beat Lüthi in un Nimbus-4 DM.

Importante

◾ Abbigliamento: tuta oppure ve-stiti sportivi. A seconda della sta-gione, calzature robuste. In estateanche berretto e occhiali da sole.

◾ Per il primo volo in solitario èprescritto un certificato medicoper l’abilità al volo.

◾ Indirizzi utili: www.segelfliegen.ch, www.birrfeld.ch, www.gvvt.che www.afg.ethz.ch.

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Aleggia certamente una certa ma-gia su questo oggetto bislungo eluccicante che offre una panora-

mica totale del cielo e della terra. Vedersfilare le cime innevate sotto la plancia di vetro rappresenta senz’altro una dellepiù belle esperienze in assoluto. Sottoquesto punto di vista, pochi resistono al-la voglia di imparare l’arte del «manico discopa». Ma non va sottovalutato che laformazione è lunga ed esigente, perché sitratta di mantenere il controllo del pro-prio apparecchio non soltanto con il beltempo, ma anche in condizioni meteosfavorevoli. Non ci si stupirà quindi didover sborsare quasi 36000 franchi perla licenza di pilota privato e all’incirca100000 per quella professionale.

Battesimo dell’ariaA titolo di esperienza iniziatica, è giudi-zioso concedersi un battesimo dell’ariaallo scopo di provare come si comportaun elicottero e di osservare da vicino il la-voro del pilota. Se si rimane convinti, laformazione vera e propria può comincia-re. Bisogna avere almeno 17 anni, un’ec-cellente reputazione (casellario giudizia-

La lunga marcia verso la licenza

Pilota di elicotteri | Ritrovarsi ai comandi di questi insostituibili apparecchi costituisce il sogno di molti. La formazione, però, è un po’ cara ed esigente.

le), conoscenze dell’inglese, eventual-mente una seconda lingua nazionale edessere in buona salute. Va presentato pure un certificato medico rilasciatodall’Istituto di medicina aeronautica, co-me pure un esame della vista presso unoftalmologo accreditato dall’Ufficio fe-derale dell’aviazione civile.

Esercizi in tandemLa formazione di pilota privato necessitadi almeno 45 ore di volo, 10 delle quali in solitaria e un massimo di 5 ore al si -mulatore. L’aspirante è affiancato da unesperto istruttore alle doppie leve di co-mando. Il tandem effettua esercizi aereie si familiarizza con le differenti aree diatterraggio. Sul piano teorico, si tratta diacquisire un bagaglio sufficiente nellematerie generali (diritto aereo, meteoro-logia, navigazione) e in quelle specifiche(principi del volo in elicottero, procedureoperative). L’iscrizione agli esami è de-positata tramite una scuola accreditata.La teoria si svolge all’Ufficio federale del-l’aviazione civile e la pratica consiste inun volo con un esperto. Generalmente civogliono da 9 a 24 mesi per concludere

Molte ore di volosi svolgono intandem, sotto la supervisione di un istruttore.

Scegliere il luogo della formazionein funzione del tipo di apparecchi I candidati alla licenza di pilota devono seguire la forma-zione presso un organismo in possesso di un certificatoATO (Approved Training Organisation) riconosciuto dal-l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Le scuoleappartenenti a Swiss Helicopter soddisfano le condizionifissate dall’UFAC. In Svizzera tedesca sono basate a Ber-na-Belp, Pfaffnau (Svizzera centrale) e Balzers (Liechten-stein), in Romandia a Gruyères (FR) e in Ticino a Locarno.Il tipo di apparecchi determina anche la scelta del luogodi formazione. Infatti, il candidato che desidera formarsisugli Hughes 300C andrà a Berna-Belp, Gruyères oppureLocarno, mentre quello che aspira a pilotare un Jet Ran-ger andrà agli eliporti di Berna-Belp o Gruyères. Ulterioriinformazioni direttamente presso Swiss Helicopter AG,Muristrasse 114, 3123 Belp, telefono 0318188888,[email protected], www.swisshelicopter.ch > it >scuola di volo. jop

con successo il corso. Una volta intascatala licenza, il pilota privato ha il diritto dicompiere dei voli privati. È tenuto ad ef-fettuare ogni anno almeno 2 ore di volo,compreso un volo di controllo con unesperto.

Per coloro che vorrebbero spingersipiù in là e farne un mestiere, la pazienzaè indispensabile. «Gli inizi non sono fa -cili», si può leggere sul sito internet diSwiss Helicopter. Conviene passare peruna fase transitoria dove si lavora in cop-pia, per esempio come assistente di volo.Oppure prendere i comandi durante deivoli semplici, sotto la sorveglianza di uncapo pilota. Se un periodo di perfeziona-mento così lungo si rende necessario è acausa della difficoltà delle missioni cheattendono il futuro pilota: rifornire le re-gioni di montagna, portare soccorso incaso di catastrofi naturali o incidenti gra-vi, partire alla ricerca di escursionisti di-spersi… spesso sfidando il maltempo. Edè escluso che si possa ammirare il paesag-gio mentre delle vite umane sono in pe-ricolo. Per mostrarsi all’altezza delle cir-costanze, sono necessarie conoscenzeapprofondite e un lungo allenamento. Leprospettive sono però promettenti, sianel trasporto di persone sia nel salvatag-gio o si possono seguire i vari moduli diformazione per diventare istruttore, ca-po pilota o ancora direttore di base.

Jacques-Olivier PidouxiSto

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Un istruttore divolo supervisionaogni manovra evaluta le varieconoscenzedell’allievo pilota.

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Pilota privato: dati e fatti

◾ Requisiti: per cominciare la formazione, non è prescrittaun’età minima legale. Al primo volo in solitario però sidevono avere almeno 16 anni; per poter chiedere la PPLsi devono avere almeno 17 anni. È richiesto il certificatodi un medico di fiducia dell’UFAC.

◾ Swiss Flying Club (SFC): formazione teorica e praticaca. 16 500 franchi, www.swissflyingclub.ch

◾ MFGZ Zurigo: da 18500 a 25000 fr. a seconda dei pro-gressi e dell’aereo usato per l’istruzione, www.mfgz.ch

◾ Ecoflight GmbH, Mollis: prezzo forfettario formazionepratica PPL ZHAW 15990 fr., www.ecoflight.ch

◾ Fluggruppe Seeland, Biel/Bienne: da 16000 a 20000 fr., www.fg-seeland.ch.

◾ FGZO Oberland zurighese: 19140 fr. www.fgzo.ch◾ Avilù SA, Agno: www.avilu.ch, 22000 fr. (in classe),

24000 fr. (privatamente). wi

Al di sopra delle nuvole la libertàdeve essere senza confini e tuttivogliono provare questa sensa-

zione, come canta l’autore Reinhard Meynel brano in cui descrive un protagonistache guarda un aereo in fase di decollo eafferma con un sospiro: «Avrei volentierivolato con lui». Per molti quello del pilo-ta è ancora un mestiere da sogno. Nonimporta se aliante, Cessna o Jumbo: gliaerei emanano ancora un inspiegabile fascino a guardarli volare come uccellisopra le nuvole dove godono di una liber-tà illimitata, da sempre è stato uno dei sogni dell’umanità.

Come si diventa pilota privato?Affinché il sogno del volo rimanga riser-vato solo ai «diligenti e competenti», gliesperti, che credono nella bontà dellostudio, e le autorità, che credono invecenella necessità della burocrazia, hannocreato dei regolamenti. In generale,chiunque sia provvisto di un’abilità me-dia può imparare a volare. Una menteequilibrata ma flessibile, un pensiero si-stematico e la capacità di risolvere paral-lelamente diversi compiti (multitasking)sono i requisiti essenziali. Non si ha biso-gno né di uno studio accademico né diabilità sovrumane. Sapere l’inglese è divantaggio.

Per diventare pilota privato di velivolia motore in Svizzera, devono essere sod-disfatte le seguenti condizioni: 17 anni dietà al momento dell’esame, certificatomedico (occhiali consentiti, non permes-so il daltonismo). Il processo per diventa-re pilota passa in genere attraverso unascuola di volo. Un corso teorico di sei me-si (serale) e 45 ore di volo sono il minimoda assolvere. L’intera durata della forma-zione ammonta a circa un anno (a dipen-denza della meteo) e costa a seconda del-l’offerente e del velivolo usato per l’istru-zione tra 16000 e 25000 franchi.

Diverse scuoleLa formazione di pilota privato viene of-ferta da diverse scuole di volo ed è sottoil controllo dell’Ufficio federale dell’avia-zione civile (UFAC). La licenza di pilotaprivato (PPL) consente di volare di giornoed effettuare voli in condizioni di volo a vista. Il pilota privato può prendere abordo come passeggeri la famiglia, gliamici e i conoscenti e ha la libertà di in-

Vivere una libertà sconfinata

Formazione pilota privato | Grazie a una tecnologia moderna e metodi avanzati di formazione oggi è possibile realizzare il sogno del volo.

traprendere brevi gite nella regione, volinelle Alpi e addirittura viaggi all’estero.I responsabili dell’istruzione di Swiss(Swiss Flying Club SFC, con sede a Hau-sen am Albis) raccomandano, prima dicominciare con la formazione, di – adesempio – prenotare un volo di prova

(249 franchi), in cui il partecipante puòprendere il controllo dell’aereo accantoal maestro di volo. Presso SFC la forma-zione per diventare pilota privato si sud-divide in diversi livelli: nella formazionedi base il candidato impara a volare dirit-to e a fare le curve, salire e scendere. Unagrande attrazione è tra l’altro il primo vo-lo in solitario, dunque senza il maestro abordo. Poi si continua con altri voli di na-vigazione. Sono comprese indicazionisulle Alpi, grazie alle quali s’impara acomportarsi correttamente nell’Arco Al-pino. Un’ulteriore attrazione è il volo insolitario con navigatore lungo 270 km,dove si può atterrare in due altri scali in-termedi. L’intera formazione si concludecon un volo di esame, che viene attuatoda un esperto dell’UFAC. Si può volaresia con SFC che con il MotorfluggruppeZürich (MFGZ) con velivoli monomotori.La formazione presso MFGZ è sottopostaal controllo della Swiss Pilot School Asso-ciation.

Per mantenere la sicurezza al livellodella licenza PPL, ci si deve allenare rego-larmente. Il minimo prescritto è fissato auna media di 12 ore all’anno.

Peter Widmer

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Aleggia certamente una certa ma-gia su questo oggetto bislungo eluccicante che offre una panora-

mica totale del cielo e della terra. Vedersfilare le cime innevate sotto la plancia di vetro rappresenta senz’altro una dellepiù belle esperienze in assoluto. Sottoquesto punto di vista, pochi resistono al-la voglia di imparare l’arte del «manico discopa». Ma non va sottovalutato che laformazione è lunga ed esigente, perché sitratta di mantenere il controllo del pro-prio apparecchio non soltanto con il beltempo, ma anche in condizioni meteosfavorevoli. Non ci si stupirà quindi didover sborsare quasi 36000 franchi perla licenza di pilota privato e all’incirca100000 per quella professionale.

Battesimo dell’ariaA titolo di esperienza iniziatica, è giudi-zioso concedersi un battesimo dell’ariaallo scopo di provare come si comportaun elicottero e di osservare da vicino il la-voro del pilota. Se si rimane convinti, laformazione vera e propria può comincia-re. Bisogna avere almeno 17 anni, un’ec-cellente reputazione (casellario giudizia-

La lunga marcia verso la licenza

Pilota di elicotteri | Ritrovarsi ai comandi di questi insostituibili apparecchi costituisce il sogno di molti. La formazione, però, è un po’ cara ed esigente.

le), conoscenze dell’inglese, eventual-mente una seconda lingua nazionale edessere in buona salute. Va presentato pure un certificato medico rilasciatodall’Istituto di medicina aeronautica, co-me pure un esame della vista presso unoftalmologo accreditato dall’Ufficio fe-derale dell’aviazione civile.

Esercizi in tandemLa formazione di pilota privato necessitadi almeno 45 ore di volo, 10 delle quali in solitaria e un massimo di 5 ore al si -mulatore. L’aspirante è affiancato da unesperto istruttore alle doppie leve di co-mando. Il tandem effettua esercizi aereie si familiarizza con le differenti aree diatterraggio. Sul piano teorico, si tratta diacquisire un bagaglio sufficiente nellematerie generali (diritto aereo, meteoro-logia, navigazione) e in quelle specifiche(principi del volo in elicottero, procedureoperative). L’iscrizione agli esami è de-positata tramite una scuola accreditata.La teoria si svolge all’Ufficio federale del-l’aviazione civile e la pratica consiste inun volo con un esperto. Generalmente civogliono da 9 a 24 mesi per concludere

Molte ore di volosi svolgono intandem, sotto la supervisione di un istruttore.

Scegliere il luogo della formazionein funzione del tipo di apparecchi I candidati alla licenza di pilota devono seguire la forma-zione presso un organismo in possesso di un certificatoATO (Approved Training Organisation) riconosciuto dal-l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Le scuoleappartenenti a Swiss Helicopter soddisfano le condizionifissate dall’UFAC. In Svizzera tedesca sono basate a Ber-na-Belp, Pfaffnau (Svizzera centrale) e Balzers (Liechten-stein), in Romandia a Gruyères (FR) e in Ticino a Locarno.Il tipo di apparecchi determina anche la scelta del luogodi formazione. Infatti, il candidato che desidera formarsisugli Hughes 300C andrà a Berna-Belp, Gruyères oppureLocarno, mentre quello che aspira a pilotare un Jet Ran-ger andrà agli eliporti di Berna-Belp o Gruyères. Ulterioriinformazioni direttamente presso Swiss Helicopter AG,Muristrasse 114, 3123 Belp, telefono 0318188888,[email protected], www.swisshelicopter.ch > it >scuola di volo. jop

con successo il corso. Una volta intascatala licenza, il pilota privato ha il diritto dicompiere dei voli privati. È tenuto ad ef-fettuare ogni anno almeno 2 ore di volo,compreso un volo di controllo con unesperto.

Per coloro che vorrebbero spingersipiù in là e farne un mestiere, la pazienzaè indispensabile. «Gli inizi non sono fa -cili», si può leggere sul sito internet diSwiss Helicopter. Conviene passare peruna fase transitoria dove si lavora in cop-pia, per esempio come assistente di volo.Oppure prendere i comandi durante deivoli semplici, sotto la sorveglianza di uncapo pilota. Se un periodo di perfeziona-mento così lungo si rende necessario è acausa della difficoltà delle missioni cheattendono il futuro pilota: rifornire le re-gioni di montagna, portare soccorso incaso di catastrofi naturali o incidenti gra-vi, partire alla ricerca di escursionisti di-spersi… spesso sfidando il maltempo. Edè escluso che si possa ammirare il paesag-gio mentre delle vite umane sono in pe-ricolo. Per mostrarsi all’altezza delle cir-costanze, sono necessarie conoscenzeapprofondite e un lungo allenamento. Leprospettive sono però promettenti, sianel trasporto di persone sia nel salvatag-gio o si possono seguire i vari moduli diformazione per diventare istruttore, ca-po pilota o ancora direttore di base.

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Sicurezza, protezione dell’ambienteed economia: l’aviazione mette in gioco molti interessi e dunque fa sorgere anche numerosi conflitti. Come riesce a conciliare le due faccedella medaglia?Riuscire a trovare un equilibrio tra questidiversi interessi è una grande sfida per il nostro Ufficio. La sicurezza è al primoposto. Dobbiamo però anche far sì cheun’industria dell’aviazione possa conti-nuare ad esistere in Svizzera. Infine dob-biamo anche tener conto degli interessiecologici e della problematica del rumo-re. Riuscire ad armonizzare in qualchemodo questi interessi più disparati è en-tusiasmante da ogni punto di vista.

La sicurezza ha così la precedenza?Sì, la sicurezza innanzitutto. Ma la sicu-rezza può anche essere difesa senza farneun dogma, altrimenti il traffico aereo ri-schia di venire limitato eccessivamente.Il nostro lavoro diventa difficile ogni vol-ta che in cielo si aggiungono nuovi ap -parecchi. Al giorno d’oggi, ad esempio, idroni. La prima impressione è che nuoviapparecchi aerei comprometterebbero lasicurezza, ma per questo si deve vietarli?Vogliamo anche promuovere lo sviluppo

di nuove tecnologie, altrimenti non sipuò avere dei progressi.

Il Consiglio federale vuole ridurre il numero delle aree di atterraggio in montagna. Due dovranno essere chiuse. Perché?Qui si è di fronte a un conflitto tra gli interessi operativi ed economici dell’in-dustria degli elicotteri, gli interessi delsettore turistico e della protezione della natura e contro l’inquinamento fonico.Le aziende di elicotteri locali e in parte i responsabili del turismo desideranomantenere se è possibile le aree di atter-raggio. D’altra parte le organizzazioni diprotezione dell’ambiente desiderano adesempio limitare l’heliski, ovvero sciareusando l’elicottero quale mezzo di risali-ta. Anche qui l’arte consiste nel trovareun compromesso. Ora stiamo valutandoquali due aree di atterraggio, che si trova-no in zone particolarmente degne di pro-tezione, possano essere chiuse.

In concreto, quali due aree di atterraggio di montagna sono prossime alla chiusura?Una decisione finale non è ancora statatrovata. Nei prossimi due o tre mesi avre-mo di certo trovato una soluzione.

I voli acrobatici sono sempre causa di querele per inquinamento fonico. A lamentarsi sono soprattutto gli abitanti vicino ad aeroporti regionali.Anche in questo caso non esiste un com-promesso che renda felici e contenti tuttiquanti. È vero che due anni fa abbiamo ricevuto molte denunce a causa dei voliacrobatici. Di conseguenza, abbiamo co-municato all’associazione dei voli acro-batici che i piloti dovevano cambiare illoro comportamento, ovvero non alle-narsi in orari sensibili e di non eseguirlisempre nello stesso posto. Da allora la si-tuazione è migliorata notevolmente – edunque non riceviamo quasi più lamen-tele.

Attualmente si stanno progettandoautomobili in grado di volare. Cosa significherebbe un apparecchio di serie per lo spazio aereo?Per ora non abbiamo ricevuto alcuna ri-chiesta di autorizzazione per qualcosadel genere. Comunque, le auto in gradodi volare verrebbero trattate come veli-voli a motore. Di sicuro tali veicoli sosti-tuiranno questo o quel velivolo conven-zionale. Questa idea ci mostra in modochiaro cosa dovremo ancora affrontare.Quanto più il traffico sulla terra sarà in-tenso, tanto più grande sarà la tentazionea conquistare il cielo. ◾

Grafico: KEYSTONE, Fonte: UFAC

Lo spazio aereo svizzeroDati e cifre dell’aviazione civile (2013)

Flotta aerea

aeroplani:

elicotteri:

alianti:

motoalianti:

mongolfiere:

dirigibili:

1924

312

745

255

373

11

aeroporti nazionali

aeroporti regionali

campi d’aviazione ed eliporti

Aeroporti e campi d’aviazione

Incidenti ed episodi gravi con velivoli svizzeri

64

Passeggeri negli aeroporti svizzeri in milioni

2007

36,136,1

39,039,0

42,742,744,444,4 45,545,5

2008 2009 2010 2011 2012 201330

40

50

37,237,237,937,9

Licenze

5146

3672

976

1832

303

piloti professionisti:

piloti privati:

piloti d’elicotteri:

piloti d’alianti:

piloti di mongolfiere:

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L’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) è responsabileper la sicurezza e la qualità della formazione dei piloti in Svizzera. Il direttore Peter Müller è certo che in futuro il nostro Paese avrà bisogno di più piloti. Intervista: Dino Nodari

Il direttore dell’UFAC è in grado di volare? Lei ha una licenza di pilota?Peter Müller: No, ma appena ho saputoche sarei diventato direttore dell’UFAC,ho preso un paio di ore di lezione. Già dopo qualche cenno teorico, ho volatolungo la costa del Perù. Una proceduranon proprio secondo le regole dell’UFAC(ride).

L’interesse nel volo privato è in diminuzione. Da cosa dipende?In effetti registriamo un calo, in prima li-nea presso i piloti di volo a vela. Più mo-derata invece la diminuzione riguardan-te il volo a motore e in elicottero. Si trattadi un fenomeno in parte legato ai costipiù ingenti. D’altronde oggi ci sono tantealtre alternative, come il deltaplano o ilwingsuit (la tuta alare, ndr), che sono at-trattive ma soprattutto meno care.

Oltre ai costi ingenti si parla anche di un eccesso di regolamentazione.È in effetti così che sono aumentati i re-golamenti e che volare non è diventatopiù a buon mercato. Le due cose combi-nate assieme possono essere il motivodeterminante di un certo calo.

È contento l’Ufficio federale di questosviluppo?No, è nell’interesse dell’UFAC che laSvizzera abbia dei buoni piloti – anchenell’aviazione leggera. Alcuni di questipiloti in un secondo tempo diverrannoanche piloti professionisti e di linea. E diquesto genere di piloti ce ne sarà semprebisogno dato che il traffico di linea è incostante aumento. È per noi dunque unbene che i giovani seguano una forma-zione e ottengano una licenza di pilota.

Nello spazio aereo svizzero c’è ancoraposto per altri velivoli?In alcune regioni il cielo è diventato stret-to. Un risultato che ha anche a che vederecon nuovi attori e nuovi apparecchi – adesempio i droni. E poi si aggiunge la que-stione di autorizzare la circolazione a ve-livoli ultra leggeri. Allo stesso tempo vo-gliamo rendere più sicuro lo spazio aereoper voli di linea e voli charter, definendoe introducendo i cosiddetti spazi aereicontrollati. Questi ultimi possono esseresorvolati solo da apparecchi che dispon-gono di radio e transponder.

E dove in Svizzera il cielo è diventatostretto?In particolare nella Svizzera tedesca – come nel caso di Buochs, Alpnach o Em-men. Qui il traffico aereo è molto intensoe gli utenti del cielo circolano a velocitàestremamente diverse tra loro.

Come fa l’UFAC a garantire la qualità ela sicurezza delle scuole di volo?È uno dei nostri compiti principali. Lescuole di volo sono ispezionate e control-late regolarmente. Dove abbiamo l’im-pressione di dover esaminare più a fon-do, facciamo visite più frequenti. Ma nonabbiamo risorse illimitate. Presso alcunescuole di volo andiamo una volta l’anno,presso altre solo una ogni tre. Molto im-portante per noi sono anche gli istruttoridi volo: osserviamo esattamente quali

«Si sa poco sullamia vita privata eva bene così», afferma PeterMüller. Il diretto-re dell’UFAC ha64 anni e ha assunto l’incariconel 2009. Primaera segretario generale del Dipartimento fe-derale degli affariesteri (DFAE) eambasciatoredella Svizzera in Perù.

corsi frequentano, la loro formazionecontinua e poi anche noi organizziamocorsi. In questo modo possiamo garanti-re la qualità della formazione.

Chi decide il programma diinsegnamento, l’UFAC o l’UE?I programmi d’insegnamento sono defi-niti in gran parte dall’EASA (Agenzia eu-ropea per la sicurezza aerea, ndr). Conl’accordo bilaterale sul trasporto aereo la Svizzera si è inserita nel sistema del-l’Unione europea, di conseguenza dob-biamo adottare gran parte degli standardeuropei. In più però in Svizzera si devonofare allenamenti specifici dovuti a certeparticolarità: la topografia, ovvero il ter-ritorio montagnoso del nostro Paese. Perquesto ad esempio abbiamo emanato al-cune norme per il volo in montagna.

La Svizzera va oltre rispetto all’Ue?Sì, determinate procedure da noi ven -gono allenate più intensamente. C’è unagrande differenza se un pilota di elicot -tero è attivo in Svizzera o in Olanda. Unpilota che fa salvataggi in montagna habisogno di altre capacità rispetto a unoche è di servizio su una piattaforma di trivellazione offshore.

«In alcune regioniil cielo è diventatoun po’ stretto»

«È tipico che in cielosi aggiungano sempre

più apparecchi»

foto

ald

Page 11: Touring 15 / 2014 italiano

11dossier | touringn.15 | 4 settembre 2014

Sicurezza, protezione dell’ambienteed economia: l’aviazione mette in gioco molti interessi e dunque fa sorgere anche numerosi conflitti. Come riesce a conciliare le due faccedella medaglia?Riuscire a trovare un equilibrio tra questidiversi interessi è una grande sfida per il nostro Ufficio. La sicurezza è al primoposto. Dobbiamo però anche far sì cheun’industria dell’aviazione possa conti-nuare ad esistere in Svizzera. Infine dob-biamo anche tener conto degli interessiecologici e della problematica del rumo-re. Riuscire ad armonizzare in qualchemodo questi interessi più disparati è en-tusiasmante da ogni punto di vista.

La sicurezza ha così la precedenza?Sì, la sicurezza innanzitutto. Ma la sicu-rezza può anche essere difesa senza farneun dogma, altrimenti il traffico aereo ri-schia di venire limitato eccessivamente.Il nostro lavoro diventa difficile ogni vol-ta che in cielo si aggiungono nuovi ap -parecchi. Al giorno d’oggi, ad esempio, idroni. La prima impressione è che nuoviapparecchi aerei comprometterebbero lasicurezza, ma per questo si deve vietarli?Vogliamo anche promuovere lo sviluppo

di nuove tecnologie, altrimenti non sipuò avere dei progressi.

Il Consiglio federale vuole ridurre il numero delle aree di atterraggio in montagna. Due dovranno essere chiuse. Perché?Qui si è di fronte a un conflitto tra gli interessi operativi ed economici dell’in-dustria degli elicotteri, gli interessi delsettore turistico e della protezione della natura e contro l’inquinamento fonico.Le aziende di elicotteri locali e in parte i responsabili del turismo desideranomantenere se è possibile le aree di atter-raggio. D’altra parte le organizzazioni diprotezione dell’ambiente desiderano adesempio limitare l’heliski, ovvero sciareusando l’elicottero quale mezzo di risali-ta. Anche qui l’arte consiste nel trovareun compromesso. Ora stiamo valutandoquali due aree di atterraggio, che si trova-no in zone particolarmente degne di pro-tezione, possano essere chiuse.

In concreto, quali due aree di atterraggio di montagna sono prossime alla chiusura?Una decisione finale non è ancora statatrovata. Nei prossimi due o tre mesi avre-mo di certo trovato una soluzione.

I voli acrobatici sono sempre causa di querele per inquinamento fonico. A lamentarsi sono soprattutto gli abitanti vicino ad aeroporti regionali.Anche in questo caso non esiste un com-promesso che renda felici e contenti tuttiquanti. È vero che due anni fa abbiamo ricevuto molte denunce a causa dei voliacrobatici. Di conseguenza, abbiamo co-municato all’associazione dei voli acro-batici che i piloti dovevano cambiare illoro comportamento, ovvero non alle-narsi in orari sensibili e di non eseguirlisempre nello stesso posto. Da allora la si-tuazione è migliorata notevolmente – edunque non riceviamo quasi più lamen-tele.

Attualmente si stanno progettandoautomobili in grado di volare. Cosa significherebbe un apparecchio di serie per lo spazio aereo?Per ora non abbiamo ricevuto alcuna ri-chiesta di autorizzazione per qualcosadel genere. Comunque, le auto in gradodi volare verrebbero trattate come veli-voli a motore. Di sicuro tali veicoli sosti-tuiranno questo o quel velivolo conven-zionale. Questa idea ci mostra in modochiaro cosa dovremo ancora affrontare.Quanto più il traffico sulla terra sarà in-tenso, tanto più grande sarà la tentazionea conquistare il cielo. ◾

Grafico: KEYSTONE, Fonte: UFAC

Lo spazio aereo svizzeroDati e cifre dell’aviazione civile (2013)

Flotta aerea

aeroplani:

elicotteri:

alianti:

motoalianti:

mongolfiere:

dirigibili:

1924

312

745

255

373

11

aeroporti nazionali

aeroporti regionali

campi d’aviazione ed eliporti

Aeroporti e campi d’aviazione

Incidenti ed episodi gravi con velivoli svizzeri

64

Passeggeri negli aeroporti svizzeri in milioni

2007

36,136,1

39,039,0

42,742,744,444,4 45,545,5

2008 2009 2010 2011 2012 201330

40

50

37,237,237,937,9

Licenze

5146

3672

976

1832

303

piloti professionisti:

piloti privati:

piloti d’elicotteri:

piloti d’alianti:

piloti di mongolfiere:

Page 12: Touring 15 / 2014 italiano

13società e mobilità | touringn.15 | 4 settembre 2014

le» e desiderava poterla poi riutilizzare,tanto più che continuava a pagare lerate del leasing. In conseguenza al se-questro, egli sarebbe inoltre risultatopsichicamente afflitto e dunque inabileal lavoro al 100%. Per il Tribunale fede-rale questi argomenti non hanno avutoalcuna rilevanza. Ha perciò confermatoil sequestro preventivo. Esso sarebbegiustificato per procrastinare o quanto-meno ridurre il rischio di nuove infra-zioni gravi o addirittura gravi e qualifi-cate. Se la motocicletta per ragioni disicurezza dovrà essere confiscata erivenduta, sarà stabilito nell’ambito diun procedimento separato.

Anche il veicolo in leasing è confiscabile

Da inizio 2013 nell’ambito delprogramma Via Sicura, sono invigore norme più severe per le

infrazioni gravi alle norme sulla circola-zione. Superamenti della velocità im-portanti – ad esempio superiori ai 60km/h fuori dalle località – non soltantosono considerati reati punibili con unapena detentiva sino a 4 anni, ma ancheil veicolo utilizzato dal pirata della stra-da in simili casi può essere sequestrato esuccessivamente confiscato dal giudicepenale per essere rivenduto.

In una decisione di principio (1B_406/2013), il Tribunale federale ha recente-mente sancito che anche veicoli presi in

leasing possono essere sequestrati peressere rivenduti nell’ambito di un pro-cedimento di confisca per ragioni disicurezza. Nel caso concreto la corte erachiamata a statuire sul caso di un moto-ciclista che a Ganterschwil aveva supe-rato di almeno 71 km/h il limite di 80. Il pubblico ministero aveva sottopostola moto a sequestro probatorio, maanche a titolo preventivo per la coper -tura dei costi ed eventuale confisca.

Al Tribunale federale il pirata dellastrada aveva chiesto il dissequestrodella moto. Quest’ultima era stata da luipersonalmente verniciata, per cui soste-neva di avere con essa un «legame idea-

il con sulente

Urs-Peter Inderbitzin

Consigli in 10 lingue

La campagna informativa del TCS edell’Ufficio prevenzione infortuniinclude un volantino che, con pa -role ed immagini, spiega comeassicurare un bimbo in automobilenel modo corretto. Il volantino puòessere scaricato dallo speciale sitointernet www.seggiolini-auto.tcs.chin dieci lingue, tra cui turco, serbo-croato e albanese. In tal modo ilTCS intende rivolgersi anche aigenitori stranieri. nr

Un bambino su due non è ben assicurato in automobile e uno su quattordici non è addirittura

neppure allacciato. Lo rilevano le inchie-ste condotte dal TCS e dall’Ufficio pre-venzione infortuni (upi). Queste cifrenon sono difficili da estrapolare. Ogni anno, infatti, circa 400 bambini sonocoinvolti in incidenti automobilistici. Unbambino senza seggiolino è tre volte piùa rischio di rimanere gravemente ferito oaddirittura ucciso in seguito all’inciden-te. Rispetto agli adulti, i bambini hannoun cranio relativamente pesante rispettoal peso del corpo e la loro zona pelvica siforma completamente solamente a parti-re dai dodici anni. In caso di incidente unbambino senza seggiolino, allacciato sol-tanto con una cintura a tre punti, incorrein un grosso rischio di ferirsi: nel casopeggiore la cintura può scivolare sullapancia e provocare ferite interne e frattu-re della colonna vertebrale. Un buon seg-giolino, montato correttamente, garanti-sce ai piccoli passeggeri una sicurezza ottimale durante tutti gli spostamenti inauto.

Ogni età ha il suo seggiolinoI seggiolini per bambini salvano la vita,ma soltanto se impiegati correttamente.Pertanto il TCS, assieme all’Ufficio pre-venzione infortuni, ha lanciato una cam-pagna informativa sul corretto uso deiseggiolini per bambini in automobile.Quale seggiolino è adeguato per una de-

terminata fascia d’età e come va assicu-rato correttamente il bambino sul seggio-lino? A queste domande risponde il vo-lantino della campagna (vedi riquadro).Inoltre, va superata la nuova prova diomologazione «i-Size» (nota anche comeR129), il nuovo regolamento europeo peri seggiolini dei bambini in auto. È in vigo-re dal luglio 2013 e fornisce un’ulterioreprotezione in diversi ambiti. La modificapiù importante riguarda l’obbligo di tra-sportare rivolti all’indietro i bimbi fino aquindici mesi d’età, su seggiolini omolo-

gati secondo la nuova norma. I bambinipiccoli dovrebbero essere trasportati ilpiù a lungo possibile sui seggiolini a gu-scio che si posizionano al contrario delsenso di marcia. Inoltre, bisogna passaread uno più grande quando la testa deibambini sporge sopra il seggiolino.

Per i bimbi fino a quattro anni sonoadatti i seggiolini dotati di una cintura disicurezza. Questi seggiolini vanno fissatiall’autovettura con ganci fissi (per esem-pio Isofix). Anche in questo caso: il seg-giolino va cambiato quando la testa delbimbo inizia a sporgere. Per i più grandi-celli, fino ai dodici anni, si consiglia unseggiolino con schienale. È importanteche la cintura sia allacciata ben stretta,deve aderire il più possibile al corpo delbambino. nr/ TCS MoBe

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Sicurezza stradale | I seggiolini per bambini salvano la vita, ma solo se usati nel modo corretto: infatti un bambino su due è allacciato male.

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13società e mobilità | touringn.15 | 4 settembre 2014

le» e desiderava poterla poi riutilizzare,tanto più che continuava a pagare lerate del leasing. In conseguenza al se-questro, egli sarebbe inoltre risultatopsichicamente afflitto e dunque inabileal lavoro al 100%. Per il Tribunale fede-rale questi argomenti non hanno avutoalcuna rilevanza. Ha perciò confermatoil sequestro preventivo. Esso sarebbegiustificato per procrastinare o quanto-meno ridurre il rischio di nuove infra-zioni gravi o addirittura gravi e qualifi-cate. Se la motocicletta per ragioni disicurezza dovrà essere confiscata erivenduta, sarà stabilito nell’ambito diun procedimento separato.

Anche il veicolo in leasing è confiscabile

Da inizio 2013 nell’ambito delprogramma Via Sicura, sono invigore norme più severe per le

infrazioni gravi alle norme sulla circola-zione. Superamenti della velocità im-portanti – ad esempio superiori ai 60km/h fuori dalle località – non soltantosono considerati reati punibili con unapena detentiva sino a 4 anni, ma ancheil veicolo utilizzato dal pirata della stra-da in simili casi può essere sequestrato esuccessivamente confiscato dal giudicepenale per essere rivenduto.

In una decisione di principio (1B_406/2013), il Tribunale federale ha recente-mente sancito che anche veicoli presi in

leasing possono essere sequestrati peressere rivenduti nell’ambito di un pro-cedimento di confisca per ragioni disicurezza. Nel caso concreto la corte erachiamata a statuire sul caso di un moto-ciclista che a Ganterschwil aveva supe-rato di almeno 71 km/h il limite di 80. Il pubblico ministero aveva sottopostola moto a sequestro probatorio, maanche a titolo preventivo per la coper -tura dei costi ed eventuale confisca.

Al Tribunale federale il pirata dellastrada aveva chiesto il dissequestrodella moto. Quest’ultima era stata da luipersonalmente verniciata, per cui soste-neva di avere con essa un «legame idea-

il con sulente

Urs-Peter Inderbitzin

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La campagna informativa del TCS edell’Ufficio prevenzione infortuniinclude un volantino che, con pa -role ed immagini, spiega comeassicurare un bimbo in automobilenel modo corretto. Il volantino puòessere scaricato dallo speciale sitointernet www.seggiolini-auto.tcs.chin dieci lingue, tra cui turco, serbo-croato e albanese. In tal modo ilTCS intende rivolgersi anche aigenitori stranieri. nr

Un bambino su due non è ben assicurato in automobile e uno su quattordici non è addirittura

neppure allacciato. Lo rilevano le inchie-ste condotte dal TCS e dall’Ufficio pre-venzione infortuni (upi). Queste cifrenon sono difficili da estrapolare. Ogni anno, infatti, circa 400 bambini sonocoinvolti in incidenti automobilistici. Unbambino senza seggiolino è tre volte piùa rischio di rimanere gravemente ferito oaddirittura ucciso in seguito all’inciden-te. Rispetto agli adulti, i bambini hannoun cranio relativamente pesante rispettoal peso del corpo e la loro zona pelvica siforma completamente solamente a parti-re dai dodici anni. In caso di incidente unbambino senza seggiolino, allacciato sol-tanto con una cintura a tre punti, incorrein un grosso rischio di ferirsi: nel casopeggiore la cintura può scivolare sullapancia e provocare ferite interne e frattu-re della colonna vertebrale. Un buon seg-giolino, montato correttamente, garanti-sce ai piccoli passeggeri una sicurezza ottimale durante tutti gli spostamenti inauto.

Ogni età ha il suo seggiolinoI seggiolini per bambini salvano la vita,ma soltanto se impiegati correttamente.Pertanto il TCS, assieme all’Ufficio pre-venzione infortuni, ha lanciato una cam-pagna informativa sul corretto uso deiseggiolini per bambini in automobile.Quale seggiolino è adeguato per una de-

terminata fascia d’età e come va assicu-rato correttamente il bambino sul seggio-lino? A queste domande risponde il vo-lantino della campagna (vedi riquadro).Inoltre, va superata la nuova prova diomologazione «i-Size» (nota anche comeR129), il nuovo regolamento europeo peri seggiolini dei bambini in auto. È in vigo-re dal luglio 2013 e fornisce un’ulterioreprotezione in diversi ambiti. La modificapiù importante riguarda l’obbligo di tra-sportare rivolti all’indietro i bimbi fino aquindici mesi d’età, su seggiolini omolo-

gati secondo la nuova norma. I bambinipiccoli dovrebbero essere trasportati ilpiù a lungo possibile sui seggiolini a gu-scio che si posizionano al contrario delsenso di marcia. Inoltre, bisogna passaread uno più grande quando la testa deibambini sporge sopra il seggiolino.

Per i bimbi fino a quattro anni sonoadatti i seggiolini dotati di una cintura disicurezza. Questi seggiolini vanno fissatiall’autovettura con ganci fissi (per esem-pio Isofix). Anche in questo caso: il seg-giolino va cambiato quando la testa delbimbo inizia a sporgere. Per i più grandi-celli, fino ai dodici anni, si consiglia unseggiolino con schienale. È importanteche la cintura sia allacciata ben stretta,deve aderire il più possibile al corpo delbambino. nr/ TCS MoBe

I vostri figli si proteggono così

Sicurezza stradale | I seggiolini per bambini salvano la vita, ma solo se usati nel modo corretto: infatti un bambino su due è allacciato male.

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È indispensabilepassare ad un’al-tra categoria diseggiolino quan-do la testa delbambino sporgedal seggiolino.

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15società e mobilità | touringn.15 | 4 settembre 2014

filiali della posta e nelle agenzie ADAC.Stando alle stime, il volume d’affari delmercato dei viaggi in bus a lunga distan-za di quest’anno ammonta a 160 milionidi euro, nel 2015 dovrebbe addirittura sa-lire a 350 milioni, ovvero più del doppio.

Cosa fanno le ditte tedesche?In Svizzera una delle ditte che offre viag-gi internazionali su gomma è ExpressBusGmbH. «Assieme ai nostri partner, par-tendo dalla Svizzera trasportiamo i pas-seggeri in 350 località sparse in 17 Paesi»,spiega il direttore Patrick Angehrn. Oggianche altre ditte offrono questi viaggi in-ternazionali a partire da Ginevra, da ungrande e moderno terminal di autobusall’aeroporto di Cointrin. Ma il principaleelemento frenante sarebbe la mancata liberalizzazione in Svizzera, affermal’Astag (vedi l’intervista).

Al giorno d’oggi la maggior parte dellagente viaggia con il treno o con l’aereo.Ma sono sempre più numerosi coloro chedecidono di prendere il pullman. Ma chisono queste persone e che viaggi com-piono? A questo proposito si esprime Mi-chael Kuntz, redattore economico pressola Süddeutsche Zeitung: «Se si osservanole cifre nel dettaglio, si rileva che quasi il90% dei passeggeri circola per motiviprivati. Visitano parenti, amici, un con-certo, una città, magari per farvi shop-ping». Per gli uomini di affari l’autobusnon è un’opzione.

Chi paragona i prezzi delle compagnieaeree e della ferrovia con quelli degli of-ferenti di viaggi in pullman, rimane subi-to allettato dall’offerta del trasporto sugomma (vedi tabella). Gli aerei e i trenimoderni ad alta velocità sono comunquei chiari vincitori, se si considerano le du-rate delle trasferte. L’autobus può rima-nere bloccato in coda per ore. Quando sifanno dei calcoli comparativi, non si de-

La maggior partedei pullman alunga distanzaoffre ai loro pas-seggeri accessoWLAN gratuito,un Media Centercon un’offerta di film e musicagratuito così come sedili co-modi e regolabili.

«L’espansione in Svizzera è una conseguenza logica»Per quanto riguarda i viaggi in bus a lunga distanza quali sono le differenze di mercato tra la Svizzera e la Germania?Stefan Huwyler: I mercati di Germania e Svizzera si differenziano in modo no-tevole. Attualmente in Svizzera ci sonosolo una manciata di imprese che sa-rebbero abbastanza interessate e grandiper costituire un’offerta nazionale o internazionale concorrenziale di viaggiin autobus.

E perché non entra a far parte del grande business?

La legislazione attuale in Svizzera nonpermette alcun collegamento all’inter-no del Paese con autobus (ad es. Zurigo–Berna) che potrebbe essere in concorrenza con i mezzi pubblici. E le chance politiche per una liberaliz-zazione interna sono piuttosto scarse.

Sempre più offerenti di viaggi in busfanno il loro ingresso sul mercatosvizzero. Gli offerenti dalla Germaniasi stanno scannando?La liberalizzazione del mercato deiviaggi in pullman in Germania all’iniziodel 2013 ha provocato un vero e pro-prio boom, che nel frattempo si è tra-sformato in una partita ad eliminazionedi alcuni offerenti cresciuti troppo velo-cemente. L’espansione delle impresetedesche di viaggi in autobus nel vicinoestero e dunque anche in Svizzera èuna conseguenza logica. ve

Stefan Huwyler èdirettore del set-tore del trasportopasseggeri, Astag(Associazionesvizzera dei trasportatori stra-dali), e Mobilcity(Centro di com-petenza per l’autoe i trasporti).

L’INTERVISTA

Un esempio: quanto costa andata e ritorno Zurigo–Monaco di Baviera al 19 settembre?

Offerente Prezzo in fr. Durata viaggio(una tratta)

«MeinFernbus» (Germania) 60.– 3 ore 45 min.

ExpressBus GmbH da Weggis 40.– 4 ore

Treno FFS 193.– senza AG o metà prezzo

4 ore 20 min.

Aereo Lufthansa 246.– 1 ora

Auto VW Golf 423.– (andata-ritorno632 km a –.67)

3 ore 47 min. (pro-grammatore rotta)

ve dimenticare che le tariffe aeree oggisono molto variabili. Il momento in cui sicompie il viaggio con una linea low costinfluisce molto sul prezzo del biglietto.Così, ad esempio, per 128 fr. si vola da Zu-rigo a Berlino e ritorno. E se si viaggia in

treno, l’abbonamento FFS può avere uneffetto sul prezzo perlomeno sino al con-fine svizzero. I paragoni dei prezzi nonsono dunque proprio facili. È chiaro peròche se si prende il pullman non si deveavere troppa fretta. Kurt Venner

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touring | società e mobilitàn.15 | 4 settembre 2014

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Nuovi pullman graziosi, arre-dati con molta cura e con no-mi promettenti come «Flix-Bus» e «MeinFernbus» o an-

che il «Postbus» giallo di ADAC sarannopresto pronti ogni giorno a Zurigo per tra-sportare a prezzo vantaggioso i passeg-geri in varie città d’Europa. Il direttoredella società tedesca «FlixBus», AndréSchwämmlein, sul sito internet dichiara:«L’ondata tedesca dei viaggi in autobusconquista le strade d’Europa». BettinaEngert, portavoce di «FlixBus», diventaanche più concreta: «Per le prossime set-timane ci concentriamo sul collegamen-to da Basilea e Zurigo».

Anche Marie Gloystein, responsabiledella comunicazione di «Mein Fernbus»,leader del mercato in Germania, è eufori-

Viaggi a basso prezzocon gli autobus tedeschi

sco dei viaggi in autobus a lungo raggioall’inizio nel 2013 questo tipo di mercatosi è sviluppato molto bene in Ger mania.L’estensione oltre i confini è una conse-guenza logica».

Il più recente concorrente arriva sulmercato con autobus gialli (come auto-postali): il club automobilistico tedescoADAC e la Deutsche Post (posta tedesca)hanno fondato l’ADAC-Postbus come so-cietà in comune, di cui ognuno detiene il 50 percento. Questo nuovo offerentevuole completare il mercato tedesco deiviaggi in autobus con un’ampia rete di li-nee. A lungo termine entrambe le impre-se hanno in programma di collegare me-diante 300 pullman tutte le città con ol-tre 200 mila abitanti. I biglietti non sonodisponibili solo online, bensì anche nelle

Viaggi in pullman | In Svizzera sempre più agenzie tedesche di viaggi in autobusoffrono le loro trasferte nelle grosse città europee a prezzi stracciati. Una tratta su gomma da Zurigo a Monaco di Baviera può costare soltanto pochi franchi.

ca e prevede un futuro dorato: «Attual-mente vengono servite 219 fermate su 82linee in otto Paesi (Germania, Svizzera,Francia, Lussemburgo, Austria, Repub-blica Ceca, Olanda e Italia)».

Tanto comfort per tuttiPer il comfort si fanno le cose così in gran-de che anche le ferrovie e le compagnieaeree rimangono senza fiato: WLAN gra-tuito, Media Center con offerta di film,telefilm e musica gratuiti, sedili comodi eregolabili, in genere 83 cm di spazio perle gambe, toilette a bordo, aria condizio-nata così come un’offerta di merendine ebibite a buon mercato. Marie Gloysteindice ciò che vale per tutte le agenzie te-desche di viaggi in autobus ossia che«dalla liberalizzazione del mercato tede-

La liberalizzazio-ne del mercatodei viaggi in bus a lunga distanzain Germania ha l’effetto che anche in Svizzerasorgono offertesimili.

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15società e mobilità | touringn.15 | 4 settembre 2014

filiali della posta e nelle agenzie ADAC.Stando alle stime, il volume d’affari delmercato dei viaggi in bus a lunga distan-za di quest’anno ammonta a 160 milionidi euro, nel 2015 dovrebbe addirittura sa-lire a 350 milioni, ovvero più del doppio.

Cosa fanno le ditte tedesche?In Svizzera una delle ditte che offre viag-gi internazionali su gomma è ExpressBusGmbH. «Assieme ai nostri partner, par-tendo dalla Svizzera trasportiamo i pas-seggeri in 350 località sparse in 17 Paesi»,spiega il direttore Patrick Angehrn. Oggianche altre ditte offrono questi viaggi in-ternazionali a partire da Ginevra, da ungrande e moderno terminal di autobusall’aeroporto di Cointrin. Ma il principaleelemento frenante sarebbe la mancata liberalizzazione in Svizzera, affermal’Astag (vedi l’intervista).

Al giorno d’oggi la maggior parte dellagente viaggia con il treno o con l’aereo.Ma sono sempre più numerosi coloro chedecidono di prendere il pullman. Ma chisono queste persone e che viaggi com-piono? A questo proposito si esprime Mi-chael Kuntz, redattore economico pressola Süddeutsche Zeitung: «Se si osservanole cifre nel dettaglio, si rileva che quasi il90% dei passeggeri circola per motiviprivati. Visitano parenti, amici, un con-certo, una città, magari per farvi shop-ping». Per gli uomini di affari l’autobusnon è un’opzione.

Chi paragona i prezzi delle compagnieaeree e della ferrovia con quelli degli of-ferenti di viaggi in pullman, rimane subi-to allettato dall’offerta del trasporto sugomma (vedi tabella). Gli aerei e i trenimoderni ad alta velocità sono comunquei chiari vincitori, se si considerano le du-rate delle trasferte. L’autobus può rima-nere bloccato in coda per ore. Quando sifanno dei calcoli comparativi, non si de-

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«L’espansione in Svizzera è una conseguenza logica»Per quanto riguarda i viaggi in bus a lunga distanza quali sono le differenze di mercato tra la Svizzera e la Germania?Stefan Huwyler: I mercati di Germania e Svizzera si differenziano in modo no-tevole. Attualmente in Svizzera ci sonosolo una manciata di imprese che sa-rebbero abbastanza interessate e grandiper costituire un’offerta nazionale o internazionale concorrenziale di viaggiin autobus.

E perché non entra a far parte del grande business?

La legislazione attuale in Svizzera nonpermette alcun collegamento all’inter-no del Paese con autobus (ad es. Zurigo–Berna) che potrebbe essere in concorrenza con i mezzi pubblici. E le chance politiche per una liberaliz-zazione interna sono piuttosto scarse.

Sempre più offerenti di viaggi in busfanno il loro ingresso sul mercatosvizzero. Gli offerenti dalla Germaniasi stanno scannando?La liberalizzazione del mercato deiviaggi in pullman in Germania all’iniziodel 2013 ha provocato un vero e pro-prio boom, che nel frattempo si è tra-sformato in una partita ad eliminazionedi alcuni offerenti cresciuti troppo velo-cemente. L’espansione delle impresetedesche di viaggi in autobus nel vicinoestero e dunque anche in Svizzera èuna conseguenza logica. ve

Stefan Huwyler èdirettore del set-tore del trasportopasseggeri, Astag(Associazionesvizzera dei trasportatori stra-dali), e Mobilcity(Centro di com-petenza per l’autoe i trasporti).

L’INTERVISTA

Un esempio: quanto costa andata e ritorno Zurigo–Monaco di Baviera al 19 settembre?

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Auto VW Golf 423.– (andata-ritorno632 km a –.67)

3 ore 47 min. (pro-grammatore rotta)

ve dimenticare che le tariffe aeree oggisono molto variabili. Il momento in cui sicompie il viaggio con una linea low costinfluisce molto sul prezzo del biglietto.Così, ad esempio, per 128 fr. si vola da Zu-rigo a Berlino e ritorno. E se si viaggia in

treno, l’abbonamento FFS può avere uneffetto sul prezzo perlomeno sino al con-fine svizzero. I paragoni dei prezzi nonsono dunque proprio facili. È chiaro peròche se si prende il pullman non si deveavere troppa fretta. Kurt Venner

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Non dispone della trazione integrale econcede 20 CV alla Golf R, però la SeatLeon Cupra 280 costa anche 8000 fr. inmeno. Un rapporto prezzo-potenza at-trattivo. Certo, l’allestimento interno nonè per nulla eccitante: tipicamente VW,dalle rifiniture solide, fortunatamenteravvivato da un’illuminazione internaLED dagli eleganti raggi luminosi. Inol-tre, questa Leon può vantare un equipag-giamento «à la page» (climatizzatore adue zone, fari LED).

Ad immagine della sua carrozzeriaspogliata di elementi ostentatori, la Cu-pra punta sulla polivalenza. Il telaio adat-tivo si sforza di ridurre la durezza dellegomme da 19". In autostrada, l’auto se-duce per la sua discrezione, nonostante i280 CV ben presenti. Con una guida spin-ta, la modalità «sport» imprime esplosi-vità al 2 l turbo che diventa più reattivo,in particolare sotto l’impulso dei rapportidel cambio a doppia frizione bloccati finoattorno ai 6700 giri/min. La potenza non

Nella scia della Golf R, ma più abbordabileSeat Leon Cupra SC 280 | Più muscolosa, questa scattante GTI si rivela anche molto civilizzata.

La Seat Leon CupraSC si distingue peril suo frontale e le nervature sullefiancate.

sa controllare la motricità e gli effetti del-la coppia sul volante. È così possibile go-dere di un treno anteriore molto incisivoe di una guida molto diretta. Efficace masempre piacevole, come devono essere le GTI di nuova generazione. MOH

Positivo: GTI potente e docile, com-portamento incisivo, motricità bengestita, prestazioni toniche, cambioDSG efficace, equipaggiamento com-pleto, prezzi optional, sedili posteriorinon individuali, emissioni di CO2

Negativo: allestimento interno spar-tano, garanzia minimalista (2 anni),consumi misti di fabbrica ottimisti,modularità bagagliaio.

Tecnica: compatta sportiva; 3 porte, 5 posti;lunghezza: 4,24 m; bagagliaio: 380–1210 l;2 l turbo benzina, 280 CV, 350 Nm a 1700 g/min; cambio DSG 6 rapporti, da 0 a 100 km/h in 5,7 s Consumo (prova): 9,0 l/100 km,autonomia: 500 km Prezzo: 42950 fr.

manca e il generatore acustico conferisceuna sonorità ancor più corsaiola, senzatuttavia eccedere nella pacchianeria.Sotto la guida del differenziale autobloc-cante e del suo omologo elettronico chegestisce l’ESC, questa trazione anteriore

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Non dispone della trazione integrale econcede 20 CV alla Golf R, però la SeatLeon Cupra 280 costa anche 8000 fr. inmeno. Un rapporto prezzo-potenza at-trattivo. Certo, l’allestimento interno nonè per nulla eccitante: tipicamente VW,dalle rifiniture solide, fortunatamenteravvivato da un’illuminazione internaLED dagli eleganti raggi luminosi. Inol-tre, questa Leon può vantare un equipag-giamento «à la page» (climatizzatore adue zone, fari LED).

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Tecnica: compatta sportiva; 3 porte, 5 posti;lunghezza: 4,24 m; bagagliaio: 380–1210 l;2 l turbo benzina, 280 CV, 350 Nm a 1700 g/min; cambio DSG 6 rapporti, da 0 a 100 km/h in 5,7 s Consumo (prova): 9,0 l/100 km,autonomia: 500 km Prezzo: 42950 fr.

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19test e tecnica | touringn.15 | 4 settembre 2014

Quest’automobile merita sole, cal-do e bel mondo. Per questo moti-vo alla sua guida siamo andati in

Costa Azzurra. Laggiù a bordo di una vet-tura scoperta ci si scalda subito il cuore,malgrado l’impressione in generale fred-da che potrebbe trasmettere questo ele-gante cabriolet. Fuori dominano le lineenitide, accurate e senza troppi fronzoli.Bella da vedere, certo, ma non tanto datogliervi il fiato. I suoi veri pregi si trova-no all’interno: materiali di qualità, rifini-ture pulite e design gradevole. Un grandeschermo centrale e una pratica ghiera dicomando sulla console centrale. Di piùnon serve. I sedili sono molto comodi eregolabili in svariati modi, almeno quellodel conducente. Davanti lo spazio è prin-cipesco, ma anche dietro si gode di unbuon agio.

Bagagliaio spaziosoLa nuova versione del cabriolet compat-to lanciato nel 2007 si basa sulla nuova limousine A3, quindi è quasi 20 cm piùlunga ed assai più comoda. In 18 secondiil tettuccio scompare nel bagagliaio da320 litri, senza ridurne di molto la ca-pienza, poiché il vano della capote occu-pa poco spazio.

Nel contempo, il passo è aumentato di2 centimetri, per cui l’elegante auto dacrociera è in grado anche di adottareun’andatura sportiva senza che il com-fort ne risenta. Le sospensioni adattivepermettono al cabriolet dai copertoni ditaglia bassa di affrontare ad andaturabriosa le curve preservando il piacere diviaggio dei suoi passeggeri. Con il frangi-

Arioso sogno in biancoAudi A3 Cabriolet | L’elegante decappottabile a 4 posti è diventata più lunga e più larga, offrendo maggiore agio ai suoi occupanti. Un virtuoso compromesso tra sportività e comodità.

vento opzionale (450 franchi) i viaggi atetto aperto non sono più un problema,mentre con la capote chiusa l’insonoriz-zazione è molto buona. Unitamente al regolatore adattivo della velocità, tra-sformano la A3 Cabrio pressoché inun’ammiraglia.

Il motore 1,8 TFSI da 180 CV, iniezionediretta, sistema start-stop e turbocom-pressore eroga buone riprese e gira coneleganza. Soltanto in partenza manifestauna certa debolezza, per il dispiacere del-la conducente. Il turbo però offre il suocontributo, soprattutto con la modalitàdi guida Dynamic, con cui si circola a giripiù elevati. Con il vento nei capelli: cosavolete di più? Nadia Rambaldi

La seconda gene-razione della A3Cabrio: 2 cm piùlarga, 18 cm piùlunga della pre-cedente, elegantee senza fronzoli.Galleria di imma-gini su internetwww.touring.cho su Touring iPad.

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Positivo: design elegante, presta-zioni scattanti, comfort elevato,buona insonorizzazione, spazio generoso e bagagliaio capiente, lavorazione ottima. Negativo: accenno di fiacchezza in partenza, visibilità posteriore limitata, consumi elevati, prezzo degli optional, look freddo.

Tecnica: cabriolet; 2 porte; 4 posti; lunghezza: 4,42 m; bagagliaio: 320 l; 1,8 lturbobenzina, 180 CV, 250 Nm a 6200 g/min; cambio 7 marce a doppia frizione, da0–100 km/h in 7,8 s Consumo (in prova):8,3 l/100 km, autonomia: 602 km Prezzo: 50300 fr. (A3 Cabriolet Ambition)

vra e Giura rappresentino grosse ecce-zioni. Qui la diffusione di auto decap-pottabili è pari a quella che si registranella Svizzera tedesca. Di fatto ci siattenderebbe poi che nella «Sonnen-stube» circolino molte più autovettureconvertibili che a nord delle Alpi. Nientedi più sbagliato: anche il Ticino in fattodi amore per questi particolari modelli èsullo stesso piano della Svizzera tede-sca. Il soleggiamento non è quindi unfattore decisivo per l’acquisto, tanto piùche le cabrio prodotte oggi possonoessere impiegate senza problemi anchein inverno. È piuttosto il potere d’acqui-sto (e chi abita nei paradisi fiscali) dunque a far pendere la bilancia versoun’automobile decappottabile. nr

Gli svittesi amano i cabrioletNel nostro Paese i cabriolet sono moltoamati, sebbene sia possibile viaggiare atetto scoperto soltanto pochi mesi l’an-no. Secondo il sito internet Comparis,un’auto su venti in Svizzera è una de-cappottabile. Queste vetture non sonotuttavia apprezzate in misura uniformein tutti i Cantoni o regione linguistica. I cantoni con il maggior numero di ap-passionati sono Svitto, seguito da Zugoe Argovia. Agli ultimi tre posti troviamoGrigioni, Uri e Appenzello Interno.

In Romandia ci sono meno cabrioletche nella Svizzera tedesca, benché Gine-P

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Costa Azzurra. Laggiù a bordo di una vet-tura scoperta ci si scalda subito il cuore,malgrado l’impressione in generale fred-da che potrebbe trasmettere questo ele-gante cabriolet. Fuori dominano le lineenitide, accurate e senza troppi fronzoli.Bella da vedere, certo, ma non tanto datogliervi il fiato. I suoi veri pregi si trova-no all’interno: materiali di qualità, rifini-ture pulite e design gradevole. Un grandeschermo centrale e una pratica ghiera dicomando sulla console centrale. Di piùnon serve. I sedili sono molto comodi eregolabili in svariati modi, almeno quellodel conducente. Davanti lo spazio è prin-cipesco, ma anche dietro si gode di unbuon agio.

Bagagliaio spaziosoLa nuova versione del cabriolet compat-to lanciato nel 2007 si basa sulla nuova limousine A3, quindi è quasi 20 cm piùlunga ed assai più comoda. In 18 secondiil tettuccio scompare nel bagagliaio da320 litri, senza ridurne di molto la ca-pienza, poiché il vano della capote occu-pa poco spazio.

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La prima edizione si chiamava GolfPlus. Al fine di renderlo un prodot-to più profilato, VW ha scelto la de-

signazione Sportsvan, dotandolo, va purdetto, di una presentazione più curata.Anche perché questo veicolo amato daicinquantenni che ne apprezzano la posi-zione di guida rialzata, intende ringiova-nire il ventaglio della sua clientela. In ef-fetti, la Sportsvan è una vettura a sé: piùalta di 13 cm rispetto alla Golf, concedetuttavia una decina di centimetri alle monovolume compatte.

Spazio a profusioneCiò detto, l’apparenza è quella di unaGolf che abbia fatto un po’ di body buil-ding. Senza tuttavia essere erculea, laSportsvan non ha nulla da invidiare allemonovolume. L’accesso ai posti dietro ècomodo. I sedili non sono individuali, mail divano frazionabile (⅓, ⅔) scorre lungo18 cm. Lo spazio per le gambe è eccezio-nale e resta buono anche in posizionecompletamente avanzata. E siccome lospazio per la testa è enorme e gli schienalisono regolabili, i passeggeri non hanno di che lamentarsi. Davanti, i conducentiattempati ritrovano un posto di guidarialzato, come su una SUV, anche se laposizione molto eretta dà un po’ la sen-sazione da furgoncino. Ma ci si abitua,tanto più che i comodi sedili della versio-ne Highline sono molto accoglienti.

L’altra monovolumeVW Golf Sportsvan | A metà tra berlina compatta e monovolume, questo nuovo modello acquista attrattiva rimanendo molto spazioso.

Un po’ meno voluminoso che sulle mo-novolume, il bagagliaio inghiotte 120 l inpiù della Golf, più corta di 8 cm. Il pianalemodulare permette di liberare uno spa-zio di carico piatto. Innumerevoli i vaniportaoggetti.

Poco influenzata dalla sua altezza, laSportsvan è avvantaggiata rispetto allemonovolume standard in fatto di tenutadi strada. Quasi priva di rollio, affronta lecurve con agilità e precisione. Grazie an-che all’1,4 l turbo da 150 CV, consente aisuoi conducenti di lasciarsi andare. Que-sto motore brioso e frugale beneficiainoltre della spontaneità proverbiale delcambio DSG.

Non sorprende il fatto che la Sportsvanriprenda i prezzi piuttosto elevati dellaGolf, con un sovraccosto di un migliaio difranchi. Equipaggiata in modo onesto emolto ben rifinita, propone una tecnolo-gia di bordo di punta (v. a lato). MOH

Golf dal fisico XXL, la VW Sportsvan conserva tuttavia una linea elegante.

La democratizzazione dei sistemi diassistenza alla guida avanza a passo dicarica. È il turno delle monovolumecompatte ultimo grido d’essere dotatedi regolatore di velocità adattivo (ACC)o di avviso di superamento involontariodella linea di carreggiata (ASL) attivi.Tanto che un veicolo come la VW GolfSportsvan della prova a lato è dotata didispositivi ancora recentemente riserva-ti all’alta gamma. L’unione tra ACC eASL attivo in autostrada consente unaguida rilassata. Grazie ad una telecame-ra che rileva la segnaletica orizzontale, il veicolo mantiene automaticamente latraiettoria anche lungo curve piuttostomarcate. Inoltre l’ACC rallenta l’autofino all’arresto totale negli ingorghi. Se l’arresto non è completo, il veicoloriparte poi da solo. Contrariamente adaltri ACC, questo sistema è molto preci-so ed opera senza frenate brusche.

Con la stessa filosofia, BMW sulla suamonovolume serie 2 Active Tourer vaancora più lontano. Il suo pilota auto-matico, negli imbottigliamenti tra 0 e60 km/h, resta attivo per 30 secondidopo la fermata ed è pronto a rilanciarel’andatura appena il traffico riparte.Questo dispositivo che legge la segnale-tica al suolo mantiene anche la vetturanella propria corsia. Un vero pilota auto-matico.

Altro aiuto provvidenziale, il sistemadi sorveglianza periferica della VWSportsvan rileva i rischi di collisionedavanti al veicolo si rivela efficace efrena soltanto in caso di reale pericolo.Da citare anche l’assistenza per l’uscitadai parcheggi, ormai munita dell’allar-me che avvisa nel caso vi siano veicoliin avvicinamento quando si esce da unposteggio in retromarcia. Insommabisognerà impegnarsi per fare un inci-dente. MOH

Monovolume compatte assistite

I sistemi di assistenza alla guida nonsono più appannaggio dell’alta gamma.

Positivo: abitabilità generosa e modularità, rifiniture,comportamento posato, cambio DSG gradevole e dallebuone prestazioni, sistemi d’assistenza di punta Nega-tivo: prezzo, posizione di guida, garanzia limitata (2 anni).

Tecnica: monovolume compatta; 5 posti; lunghezza: 4,43 m; bagagliaio: 500–1520 l; 1,4 l turbobenzina, 150 CV, 250 Nm a1500 g/min; cambio 7 marce a doppia frizione; da 0 a 100 km/h in8,8 s; carico rimorchiabile: 1500 kg Consumo (in prova): 7,1 l/100 km,autonomia: 704 km Prezzo: 36450 fr. (1400 TSI DSG Highline)

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Pegasus Love & Gunfi re 19.09.

The Italian TenorsThat’s amore 20.09.

Clowns 4 KidsUno spettacolo per piccoli e per grandi 21.09.

Swiss Talent Award Con Christa Rigozzi 23.09.

Comedy Club 14 Il circo delle risate 24.09.LUGANOSTADIO

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Page 22: Touring 15 / 2014 italiano

ABITACOLO 11113

Originale e rifinito con materiali grade-voli, l’interno è accogliente. La maggiorparte dei comandi sono concentrati su uno schermo tattile ben concepito,ma dai tempi di risposta lenti. Dallaforma di poltrone, i sedili sono comodie ben dimensionati. Spazio generosoanche dietro, ma l’agio per la testa ètirato e gli schienali molto eretti. Cubi-co e di buona capacità, il vano bagagliè penalizzato però da uno schienaleribaltabile non frazionabile.

COMFORT 11112

Sedili dall’imbottitura soffice, ammor-tizzatori assorbenti e livello sonorocontenuto: la Cactus offre un eccel-lente piacere di viaggio, disturbatosoltanto da qualche rumore aerodina-mico in autostrada e dalla durezzarelativa delle gomme da 17 pollici.

DOTAZIONE 11113

Senza fronzoli, l’equipaggiamentoprivilegia la funzionalità. Schermo tatti-le e regolatore di velocità sono di serie.La versione Shine include climatizzato-re automatico, navigatore, telecameradi retromarcia e cerchi in lega. Deplo-revoli alcune misure di risparmio (fine-strini posteriori a compasso, assenza di alzacristalli sequenziali).

PRESTAZIONI 11123

Se non deborda di potenza, il turbo -diesel da 90 CV eroga accelerazionioneste e si lascia guidare docilmente.Molto sobrio, si accontenta di meno di 5 l per 100 km. La leva del cambiopoco precisa, dagli innesti lunghi e un po’ recalcitrante convince meno.

COMPORTAMENTO 11113

Votata al comfort, la Cactus non ha un comportamento esaltante. Affrontaperò bene le curve rivelandosi sotto-sterzante. Sterzo un po’ asettico.

SICUREZZA 11113

Standard nella norma e frenata efficace.Visibilità posteriore ridotta.

Citroën C4 Cactus 1.6 HDi in dettaglio

◂▸

◂▸

larghezza interna: ant. 143 cm, post. 142 cm bagagliaio: 358–1170 litripneumatici: 205/50R17, min. 195/65R15

113cm

154

cm◂

◂91–113cm

94cm

◂ 56–81cm

passo 259cm◂ ▸

lungh. 416cm (largh. 173cm)◂ ▸

test TCS

Citroën C4Cactus

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 11,0 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 9,4 s80–120 km/h (in 4a) 9,7 sDiametro di sterzata: 11,3 mInsonorizzazione:

60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 68 dBA 11111

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 35,6 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZIManutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

15000/12 1,1 160.–

Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 23,7 6333.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 62 511.– 270.–30000 42 511.– 540.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (OFS), agenzieCitroën: da 108 a 185 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

TCS 3,9 3,3 3,5fabbrica 3,8 3,2 3,4Emissioni di CO2: 92 g/kmMedia svizzera di CO2: 148 g/kmetichetta energia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

4,8 l/100 km autonomia 938 km

serbatoio: 45 litri

Video del test

23touring

La Citroën C4 Cactus esibisce linee anticonformiste valorizzate dagli airbump colorati.

foto

Fab

ian

Un

tern

ähre

r

TCS MoBe: Herbert MeierCHECK-UP TCS

VEICOLO PROVATO

Citroën C4 Cactus Blue HDi 100 ShineEdition; 5 porte, 5 posti; 27950 fr. (autodel test: 29450 fr.)Gamma: dalla 1.2 VTi, 75 CV (18150 fr.)alla 1.6 e-HDi ETG6, 92 CV (27300 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (650 fr.), airbump colorati (200 fr.), tettuccio panoramico (900 fr.), set assistente diparcheggio (450 fr.)Garanzia: 2 anni di fabbrica, 2 anni d’as-sistenza; antiruggine: 12 anni (condizioni)Importatore: Citroën (Suisse) SA, 8952 Schlieren, www.citroen.ch

DATI TECNICI

Motore: 4 cilindri 1,6 l turbodiesel, 100 CV;trazione anteriore;cambio a 5 marce;Peso: 1245 kg (auto test), totale ammissi-bile 1610 kg, carico rimorchiabile 825 kg

SCHEDA TECNICA

qualche meschinità come i finestrini po-steriori a compasso.

Votata all’essenzialità, la Cactus espri-me pure qualche aspetto innovativo. Lastrumentazione è inserita su due scher-mi, di cui uno tattile che raggruppa lamaggior parte delle funzioni (radio, cli-matizzatore ecc.). Non molto rapido, simanipola facilmente una volta capita lapressione necessaria da imprimere alledita. È fornito di diverse applicazioni (informazioni stradali, guida Michelin),pratiche ma dalla reazione lenta.

Che tocco stradaleTutto meno che pungente, la Cactus haun filtraggio delle sospensioni dei più as-sorbenti. Un vero piacere bighellonare al-la sua guida, tanto più che il diesel noncerto super potente approfitta del pesoridotto per imprimere alla vettura un’an-datura sufficiente. Il tutto con un consu-mo contenuto (4,8 l/100 km). Più mojitoche tequila boom boom, la Cactus èun’automobile da vivere lasciandosi an-dare serenamente. Infatti il piacere diguida deriva dall’ambiente di bordo ri-lassato. Marc-Olivier Herren

La strumentazione si compone di due

schermi. Contraria-mente alle SUV, laposizione di guida

non è rialzata.

I posti dietro sonospaziosi. Lo schienaleperò non è fraziona-

bile e i finestrini siaprono solo a com-passo. Rudimentale.

touring | test e tecnican.15 | 4 settembre 2014

2222

Per definizione, un cactus punge.Ma sulla Citroën C4 Cactus,l’unico aspetto pungente con-cerne le forme arrotondate

messe in rilievo dagli airbump, le prote-zioni in plastica morbida contenenti cel-lule d’aria. Infatti non appena ci si siedein questo insolito veicolo, si viene ripor-tati nell’universo soffice dei tempi dellemitiche DS. Compatta, la crossover nonha nulla a che vedere con le SUV, anchese esibisce passaruota pronunciati. Au-dace ma non temeraria, si distanzia volontariamente dalle auto traboccantidi tecnologia per esprimere un concettodi vettura semplice e abbordabile, chemette in risalto lo spirito da salotto.

Viaggiare, viaggiareCiò detto, i prezzi contenuti non compor-tano auto spoglia. Sembra piuttosto ilcontrario, a giudicare dalla cura dell’alle-stimento interno. Infatti, la Cactus vuolessere un invito al viaggio: l’abitacolo èispirato al tema dei bagagli, all’insegnadelle impugnature delle portiere e del rivestimento del cassetto porta-oggetti,che ricordano le cinghie delle valigie.L’effetto non è soltanto visivo, ma si rive-la anche pratico. Le impugnature stannobene in mano, mentre il cassetto porta-oggetti beneficia dell’inserimento del-l’airbag nel tetto per potersi aprire versol’alto e liberare un volume importante.

Quanto all’ambiente da salotto, è con-cretizzato da larghi sedili tipo poltrona.Ben imbottiti, offrono un comfort morbi-do perfettamente adatto all’ambientezen che regna a bordo di questo bozzolomotorizzato. Tale dolcezza non impedi-sce ai sedili di garantire una tenuta piùche dignitosa. L’ambiente è avvincenteanche dietro dove i passeggeri godono diun buono spazio per le gambe. Al contra-rio il tetto panoramico riduce lo spazioper la testa e gli schienali sono molto ver-ticali. Per il resto tutto sembra perfetto inquesto abitacolo popolato da numerosi eampi vani porta-oggetti. Il bagagliaio cu-

bico inoltre ha una capacità nella norma.Qualche risparmio però è stato fatto: loschienale non è frazionabile e per ribal-tarlo occorre premere simultaneamentedue pulsanti decentrati. Inoltre, lo schie-nale non si ripiega completamente e for-ma un grosso scalino. A ciò si aggiunge

Citroën C4 Cactus 1.6 Blue HDi Shine Edition

Un sofà che vuol essere nido intimoCrossover atipica, la Citroën Cactus si compiace nel privilegiare il piaceredi marcia e la convivialità. Questo divano mobile propone una visione originale dell’automobile senza pretendere di raggiungere la perfezione.

Concetto semplice e attrattivoDesign deliziosamente originaleRapporto prezzo-prestazioniConsumi molto ridottiComfort elevato (sospensioni,sedili, dotazione)Peso contenutoFrenata molto efficace

Modularità bagagliaio e dettaglid’equipaggiamento poco curatiVisibilità posteriore ridottaManipolazione schermo tattileLeva del cambioSterzo poco comunicativoGaranzia minima

Citroën C4 Cactus 1.6 HDi Shine Edition

MiniCountryman1.6 D One

Prezzo (fr.) 27950.– 28800.–

Cilindrata (cc) 1560 1598

Potenza (kW/CV) 73/100 66/90

Coppia massima (Nm/min) 254/1750 215/1750

Consumo (l/100 km) 3,5 A2 4,2 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 68 —

Costi al chilometro (fr./km)3 0.62 0.61

Costi di manutenzione4 11333 11111

Test «Touring» 15/2014 —

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore3 su 15000 km/anno 4 costi totali su 180000 km (15000 km/anno)

PIÙ O MENO

Tabella comparativa

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ABITACOLO 11113

Originale e rifinito con materiali grade-voli, l’interno è accogliente. La maggiorparte dei comandi sono concentrati su uno schermo tattile ben concepito,ma dai tempi di risposta lenti. Dallaforma di poltrone, i sedili sono comodie ben dimensionati. Spazio generosoanche dietro, ma l’agio per la testa ètirato e gli schienali molto eretti. Cubi-co e di buona capacità, il vano bagagliè penalizzato però da uno schienaleribaltabile non frazionabile.

COMFORT 11112

Sedili dall’imbottitura soffice, ammor-tizzatori assorbenti e livello sonorocontenuto: la Cactus offre un eccel-lente piacere di viaggio, disturbatosoltanto da qualche rumore aerodina-mico in autostrada e dalla durezzarelativa delle gomme da 17 pollici.

DOTAZIONE 11113

Senza fronzoli, l’equipaggiamentoprivilegia la funzionalità. Schermo tatti-le e regolatore di velocità sono di serie.La versione Shine include climatizzato-re automatico, navigatore, telecameradi retromarcia e cerchi in lega. Deplo-revoli alcune misure di risparmio (fine-strini posteriori a compasso, assenza di alzacristalli sequenziali).

PRESTAZIONI 11123

Se non deborda di potenza, il turbo -diesel da 90 CV eroga accelerazionioneste e si lascia guidare docilmente.Molto sobrio, si accontenta di meno di 5 l per 100 km. La leva del cambiopoco precisa, dagli innesti lunghi e un po’ recalcitrante convince meno.

COMPORTAMENTO 11113

Votata al comfort, la Cactus non ha un comportamento esaltante. Affrontaperò bene le curve rivelandosi sotto-sterzante. Sterzo un po’ asettico.

SICUREZZA 11113

Standard nella norma e frenata efficace.Visibilità posteriore ridotta.

Citroën C4 Cactus 1.6 HDi in dettaglio

◂▸

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larghezza interna: ant. 143 cm, post. 142 cm bagagliaio: 358–1170 litripneumatici: 205/50R17, min. 195/65R15

113cm

154

cm◂

◂91–113cm

94cm

◂ 56–81cm

passo 259cm◂ ▸

lungh. 416cm (largh. 173cm)◂ ▸

test TCS

Citroën C4Cactus

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 11,0 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 9,4 s80–120 km/h (in 4a) 9,7 sDiametro di sterzata: 11,3 mInsonorizzazione:

60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 68 dBA 11111

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 35,6 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZIManutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

15000/12 1,1 160.–

Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 23,7 6333.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 62 511.– 270.–30000 42 511.– 540.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (OFS), agenzieCitroën: da 108 a 185 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

TCS 3,9 3,3 3,5fabbrica 3,8 3,2 3,4Emissioni di CO2: 92 g/kmMedia svizzera di CO2: 148 g/kmetichetta energia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

4,8 l/100 km autonomia 938 km

serbatoio: 45 litri

Video del test

23touring

La Citroën C4 Cactus esibisce linee anticonformiste valorizzate dagli airbump colorati.

foto

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TCS MoBe: Herbert MeierCHECK-UP TCS

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25viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

◾ Visto: il visto necessario per l’in-gresso in India deve essere richiestoin anticipo presso il servizio dei vistia Berna. Visto multiple-entry, validità 6 mesi. Formulari online dacompilare, misure severe per le fotonecessarie – informarsi in mododettagliato, vedi al sito internetin.vfsglobal.ch.

◾ Valuta: 100 rupie indiane sonocirca 1.50 franchi.

◾ Farmacia di viaggio: le condi-zioni igieniche in India non sonoparagonabili a quelle in Svizzera. I farmaci contro la diarrea non devono assolutamente mancare. ◾ Hotel: il Resort Swaswara appar-tiene al gruppo alberghiero indianoCGH Earth Group Hotel (clean,green and healthy) e dista circa tre ore di auto dall’aeroporto.

◾ Il pacchetto: nell’Holiday Packa-ge di 1340 fr. (estate 2015) sonoinclusi sette giorni pensione com-pleta, lezioni di yoga, meditazioni,tre massaggi ayurveda per tutto il corpo, un trattamento detox e unmassaggio alla testa o alla nuca.

◾ Assicurazione: il Libretto ETIMondo deve essere messo in valigia.

◾ Informazioni: Asia365, Casellapostale, Geroldstrasse 4, 8010 Zurigo, telefono 0442775454,www.asia365.ch.

A COLPO D’OCCHIO

25

gnifica: ogni corpo con il tempo diventasempre più snodato. La cosa spaventosa:ciascuno viene confrontato con i proprilimiti. Il magnificamente spaventoso: lasignora Anupama sa esattamente sino ache punto una persona si può spingere e cosa si può pretendere da ogni singolopartecipante alle sue lezioni – e lo fa anche.

Alle 6 si comincia «Om, om», risuona all’unisono dalle bocche chiuse dei quindici ospiti, che la mattina presto sono saliti sulla collinaper la meditazione con vista sull’OceanoIndiano. Sul loro tappetino siedono inposizione di loto e cercano di rilassarsicon la meditazione. È un gruppetto mistodi ospiti: un albergatore dal Tirolo, unaconsulente alimentare di Ginevra, unbanchiere di Londra, per citarne sola-mente qualcuno. Dopo la meditazione sicomincia direttamente con la quotidianadose di yoga mattutina e dopo un’ora di«contorsionismo» si va a fare la meritatacolazione.

Vitale: una sana alimentazioneLa colazione consiste in gran parte difrutta, succhi, noci e cereali assortiti cheprovengono direttamente dall’area dellascuola oppure dalle fattorie nei dintorni.Un’alimentazione sana è una componen-te importante nell’Hotel Swaswara. Sievitano carne, caffè e alcool. La nostrascoperta: i bocconcini serviti in modo appetitoso e conditi con le spezie localisono gustosissimi.

Ridere e aiutare Risate sonore provengono dalla sala dimeditazione nel cuore del Resort Swas-wara. Degli adulti camminano senza me-ta in un locale, si salutano con grandi ge-sti e trovano il tutto verosimilmente di-vertente. Ciò che di primo acchito puòsembrare comico, è in realtà lo Yoga dellaRisata – una forma dello yoga. «Nello Yo-ga della Risata gli ospiti imparano primadi tutto tecniche di respirazione che poialternano a diversi esercizi di risata»,spiega Anupama. E: ciò che da noi si chia-ma semplicemente aiutare gli altri –nell’Hotel Swaswara si chiama KarmaYoga. Karma significa azione e descrivetutto ciò che si fa e che prima o poi ricadràsu di noi. Così succede che gli ospiti ta-gliano il prato, aiutano a pulire e nel farlosi sentono bene. Ridere ed aiutare sonoanche una forma di yoga. Una scopertadel tutto nuova.

Terapie ayurvedicheOltre alle lezioni di yoga il resort offre anche terapie ayurvediche. Ayurveda, la Ayurveda – la medicina tradizionale degli indiani.

Si intuiscono i profumi inebrianti delle spezie indiane.

La struttura del resort con vista sull’Om Beach.

Abraham, un maestro di yoga non sempre «morbido».

foto

Silv

ia M

ett

ler

medicina tradizionale indiana risalente aoltre 5000 anni or sono, fa miracoli. La filosofia di base ayurvedica suddivide glielementi che costituiscono il corpo e lomantengono, in tre energie di vita (Do-sha): Vata, Pitta e Kapha. Le terapie ayur-vediche non curano un determinato ma-le, bensì cercano di ricreare l’equilibriodei tre Dosha. I massaggi a più mani conoli caldi aiutano ad avvicinarsi a questoobiettivo. La combinazione tra sole, ma-re, yoga e un’alimentazione sana ha uneffetto estremamente benefico e rilas-sante. Il proprio corpo segnala che il sog-giorno in India diventa di giorno in gior-no una fonte di giovinezza. Una dellemolte scoperte che possiamo unire allaparola «raccomandabile». ◾

Questo viaggio è stato promosso da Asia365.

touring | viaggi e tempo liberon.15 | 4 settembre 2014

2424

«Inspirare profondamente, man-tenere il respiro, espirare com-pletamente. Dimenticate ilpassato, il presente e il futuro.

Siate solo con voi stessi», questa la fraseche Abraham recita con calma, parola perparola. È un vero e proprio maestro di yo-ga di Cochin nel sud dell’India, il Paese diorigine delle scuole di yoga, ayurveda emeditazione. Nei luoghi dove molti annifa immigrarono portoghesi, britannici eolandesi, le culture vivono una accantoall’altra pacificamente. E qui in una pic-cola stanza per le lezioni un ometto al-lampanato (dall’età indefinibile) insegnai cosiddetti asana, le posture yoga.

Come ospite e «allievo» ci si sente pra-ticamente un corpo estraneo. Abraham èun talento naturale e conosce il potenzia-le di ciascun corpo. «Dovete osare l’im-possibile – altrimenti non raggiungeretemai il vostro obiettivo»! Solo così si riesce

Dalla consapevolezza all’illuminazione

ospiti in maggior parte occidentali stres-sati nella mente e rigidi nel corpo. Qui ilgruppo fa l’esperienza con tutti i sensidel corpo e con lo spirito di un campo diyoga e impara molto di più sullo yoga diquanto ci si poteva aspettare. Questo re-sort si trova in mezzo ad un’area verde aldi sopra della magica Om Beach. La viaverso il rilassamento conduce attraversoesercizi corporei insoliti, tecniche di re-spirazione alternative, massaggi ayurve-dici e qualche lavoro di corvé in giardino.Scoperta: il soggiorno nel Resort Swas-wara ridefinisce praticamente il concettodi vacanze wellness.

Magnificamente spaventosoLa gracile signora Anupama Bhat ha stu-diato per cinque anni le scienze di yoga eayurveda. Con le sue lezioni di yoga duevolte al giorno ci fa dono di sinora inim-maginabili nuove scoperte. La cosa ma-

Nell’area naturaledel Swaswara aGokarna, con vista sull’OceanoIndiano gli ospitipossono trovare il relax più assoluto.

Yoga e ayurveda | Lo yoga è in voga – anche in Svizzera. Un viaggio nel Paese di origine, l’India, per la precisione a Karnataka, offre interessanti scoperte, innumerevoli conoscenze e preziose illuminazioni. Reportage: Silvia Mettler

a spiegare il fatto che alle sue allieve tirila coda di cavallo in modo che si riesca aflettere la schiena – come per incanto –ancora più profondamente. Un’esperien-za che alle nostre latitudini non si potreb-be fare perché lo yoga viene insegnato inmodo molto più «morbido». Sandra, unadelle 600 istruttrici organizzate nella fe-derazione svizzera di yoga, prima dellapartenza ha avvisato i partecipanti alviaggio dei metodi insoliti d’insegna-mento. Lei ha imparato nelle scuole in-diane ed era a conoscenza delle formed’insegnamento del maestro di yoga chesi distinguono dalle nostre. Una nuovascoperta.

Atmosfera rilassataLa prossima destinazione del nostroviaggio: Gokarna, una cittadina al nord diKarnataka, bagnata dall’Oceano Indiano.Nell’Hotel Swaswara vengono accolti gli

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25viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

◾ Visto: il visto necessario per l’in-gresso in India deve essere richiestoin anticipo presso il servizio dei vistia Berna. Visto multiple-entry, validità 6 mesi. Formulari online dacompilare, misure severe per le fotonecessarie – informarsi in mododettagliato, vedi al sito internetin.vfsglobal.ch.

◾ Valuta: 100 rupie indiane sonocirca 1.50 franchi.

◾ Farmacia di viaggio: le condi-zioni igieniche in India non sonoparagonabili a quelle in Svizzera. I farmaci contro la diarrea non devono assolutamente mancare. ◾ Hotel: il Resort Swaswara appar-tiene al gruppo alberghiero indianoCGH Earth Group Hotel (clean,green and healthy) e dista circa tre ore di auto dall’aeroporto.

◾ Il pacchetto: nell’Holiday Packa-ge di 1340 fr. (estate 2015) sonoinclusi sette giorni pensione com-pleta, lezioni di yoga, meditazioni,tre massaggi ayurveda per tutto il corpo, un trattamento detox e unmassaggio alla testa o alla nuca.

◾ Assicurazione: il Libretto ETIMondo deve essere messo in valigia.

◾ Informazioni: Asia365, Casellapostale, Geroldstrasse 4, 8010 Zurigo, telefono 0442775454,www.asia365.ch.

A COLPO D’OCCHIO

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gnifica: ogni corpo con il tempo diventasempre più snodato. La cosa spaventosa:ciascuno viene confrontato con i proprilimiti. Il magnificamente spaventoso: lasignora Anupama sa esattamente sino ache punto una persona si può spingere e cosa si può pretendere da ogni singolopartecipante alle sue lezioni – e lo fa anche.

Alle 6 si comincia «Om, om», risuona all’unisono dalle bocche chiuse dei quindici ospiti, che la mattina presto sono saliti sulla collinaper la meditazione con vista sull’OceanoIndiano. Sul loro tappetino siedono inposizione di loto e cercano di rilassarsicon la meditazione. È un gruppetto mistodi ospiti: un albergatore dal Tirolo, unaconsulente alimentare di Ginevra, unbanchiere di Londra, per citarne sola-mente qualcuno. Dopo la meditazione sicomincia direttamente con la quotidianadose di yoga mattutina e dopo un’ora di«contorsionismo» si va a fare la meritatacolazione.

Vitale: una sana alimentazioneLa colazione consiste in gran parte difrutta, succhi, noci e cereali assortiti cheprovengono direttamente dall’area dellascuola oppure dalle fattorie nei dintorni.Un’alimentazione sana è una componen-te importante nell’Hotel Swaswara. Sievitano carne, caffè e alcool. La nostrascoperta: i bocconcini serviti in modo appetitoso e conditi con le spezie localisono gustosissimi.

Ridere e aiutare Risate sonore provengono dalla sala dimeditazione nel cuore del Resort Swas-wara. Degli adulti camminano senza me-ta in un locale, si salutano con grandi ge-sti e trovano il tutto verosimilmente di-vertente. Ciò che di primo acchito puòsembrare comico, è in realtà lo Yoga dellaRisata – una forma dello yoga. «Nello Yo-ga della Risata gli ospiti imparano primadi tutto tecniche di respirazione che poialternano a diversi esercizi di risata»,spiega Anupama. E: ciò che da noi si chia-ma semplicemente aiutare gli altri –nell’Hotel Swaswara si chiama KarmaYoga. Karma significa azione e descrivetutto ciò che si fa e che prima o poi ricadràsu di noi. Così succede che gli ospiti ta-gliano il prato, aiutano a pulire e nel farlosi sentono bene. Ridere ed aiutare sonoanche una forma di yoga. Una scopertadel tutto nuova.

Terapie ayurvedicheOltre alle lezioni di yoga il resort offre anche terapie ayurvediche. Ayurveda, la Ayurveda – la medicina tradizionale degli indiani.

Si intuiscono i profumi inebrianti delle spezie indiane.

La struttura del resort con vista sull’Om Beach.

Abraham, un maestro di yoga non sempre «morbido».

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medicina tradizionale indiana risalente aoltre 5000 anni or sono, fa miracoli. La filosofia di base ayurvedica suddivide glielementi che costituiscono il corpo e lomantengono, in tre energie di vita (Do-sha): Vata, Pitta e Kapha. Le terapie ayur-vediche non curano un determinato ma-le, bensì cercano di ricreare l’equilibriodei tre Dosha. I massaggi a più mani conoli caldi aiutano ad avvicinarsi a questoobiettivo. La combinazione tra sole, ma-re, yoga e un’alimentazione sana ha uneffetto estremamente benefico e rilas-sante. Il proprio corpo segnala che il sog-giorno in India diventa di giorno in gior-no una fonte di giovinezza. Una dellemolte scoperte che possiamo unire allaparola «raccomandabile». ◾

Questo viaggio è stato promosso da Asia365.

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27viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

ABad Zurzach sono garantite brevivacanze rilassanti. La località ter-male offre uno dei programmi

più grandi e moderni di wellness in Sviz-zera. Passando davanti alle quattro va-sche esterne si raggiunge la nuova torredi tre piani dedicata alla sauna. Al pianosotterraneo si trova l’enorme bagno tur-co, al pianoterra una sauna con peeling alsale e sopra la sauna panoramica. Da quilo sguardo scorre sull’area «Sol Aqua Na-tura» inaugurata lo scorso autunno e allaquale appartiene anche la torre della sau-na. La vasca per il nuoto naturale offre iltanto apprezzato rinfresco dopo le mol-

Relax puro nella nuovaoasi di benessere

foto

ald

teplici saune. L’area della sauna ne offreanche due con costume, che sono ap-prezzate soprattutto dai visitatori piùgiovani. Allo stesso modo è ben consi-gliabile sperimentare il solebad. Grazie alsistema acustico subacqueo, si vive unastraordinaria esperienza immersi nellavasca.

Molti più ingressi«Siamo riusciti a compiere la svolta e orasiamo orgogliosi di essere una strutturadi lifestyle», afferma Peter Schläpfer, di-rettore dell’Ufficio del turismo di BadZurzach. L’obiettivo è stato quello di ren- dere nuovamente il bagno termale un

evento e dunque di attirare sempre piùfamiglie e giovani clienti. Gli investimen-ti hanno dato i loro frutti. Rispetto all’an-no precedente, risulta un aumento degliingressi del 20 percento. Ma Schläpfernon è ancora soddisfatto. I bagni termalie il settore alberghiero devono essere mi-gliorati costantemente.

Già oggi le quattro infrastrutture alber-ghiere sono collegate direttamente con leterme. Dal Turmhotel per il piccolo por-tafoglio sino al lussuoso Park Hotel, BadZurzach offre per tutte le esigenze l’offer-ta più adatta. Per far sì che la cura di rin-giovanimento funzioni, è stata ampliatal’offerta. Così ogni venerdì sino alle 23 cisi può lasciar cullare dalle acque termali.L’offerta «Fridays at the Pool» si dirigeverso il giovane pubblico. Inoltre ci sonoofferte forfettarie per buongustai, coppieo solo donne. Dino Nodari

I bimbi si divertonoda Papa MollÈ la figura comica svizzera tedescaper eccellenza: il grassoccio, calvoe impacciato Papa Moll rallegra ibambini da oltre 60 anni. A BadZurzach i bambini possono divertirsinel Paese di Papa Moll, fare la diganel ruscello o sfogarsi nel parcogiochi acquatico. Lo svago è offertoanche dal minigolf con 18 piste tipo classico oltre alle 12 tipo adventure. dno

Bad Zurzach | Cambio d’immagine per i bagni termali nel Canton Argovia: abbandonata quella di luogo di cura polveroso per presentarsi come oasi del wellness alla moda.

Bad Zurzach offreun’ampia areawellness & spa.L’ingresso nelleterme costa pergli adulti 19 fran-chi (2 ore) o 31(giornata intera).

Il bel paesaggio collinare della regioneargoviese si può scoprire in modo age -vole e salutare sulla due ruote. Attorno aBad Zurzach si estende infatti una rete di ciclopiste ben costruite. Anche più inalto lungo il Reno la vicina Foresta Neraattira con molte belle ciclopiste. E per chi teme di restare senza fiato, si consi-glia di scegliere una bicicletta elettrica. Inquesto modo ci si può godere senza sfor-zi il sentiero attraverso i vigneti o lungo il Reno. L’Ufficio del turismo di BadZurzach è anche partner di Rent a Bike.

Con la bicicletta lungo il Reno

In bici alle porte di Baden e Zurigo e lungo le rive del Reno.

Ci sono a disposizione sei biciclette elet-triche del tipo Flyer, quattro bici comfortcosì come un modello per bambino. Iprezzi per un giorno oscillano tra 38 e 54franchi. Le prenotazioni possono essereeffettuate direttamente da Rent a Bike.

Particolarmente bello è l’itinerariocircolare da Bad Zurzach via Rekingennella pittoresca cittadina Kaiserstuhl per poi rientrare sul lato tedesco semprelungo il Reno. Il sentiero conduce accan-to a bei locali rustici, che invitano a fareuna sosta. dno

Italia

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Italie Ligurie maison a louer 2 à 5 pers. Fr.300.– la [email protected]

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Page 27: Touring 15 / 2014 italiano

27viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

ABad Zurzach sono garantite brevivacanze rilassanti. La località ter-male offre uno dei programmi

più grandi e moderni di wellness in Sviz-zera. Passando davanti alle quattro va-sche esterne si raggiunge la nuova torredi tre piani dedicata alla sauna. Al pianosotterraneo si trova l’enorme bagno tur-co, al pianoterra una sauna con peeling alsale e sopra la sauna panoramica. Da quilo sguardo scorre sull’area «Sol Aqua Na-tura» inaugurata lo scorso autunno e allaquale appartiene anche la torre della sau-na. La vasca per il nuoto naturale offre iltanto apprezzato rinfresco dopo le mol-

Relax puro nella nuovaoasi di benessere

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teplici saune. L’area della sauna ne offreanche due con costume, che sono ap-prezzate soprattutto dai visitatori piùgiovani. Allo stesso modo è ben consi-gliabile sperimentare il solebad. Grazie alsistema acustico subacqueo, si vive unastraordinaria esperienza immersi nellavasca.

Molti più ingressi«Siamo riusciti a compiere la svolta e orasiamo orgogliosi di essere una strutturadi lifestyle», afferma Peter Schläpfer, di-rettore dell’Ufficio del turismo di BadZurzach. L’obiettivo è stato quello di ren- dere nuovamente il bagno termale un

evento e dunque di attirare sempre piùfamiglie e giovani clienti. Gli investimen-ti hanno dato i loro frutti. Rispetto all’an-no precedente, risulta un aumento degliingressi del 20 percento. Ma Schläpfernon è ancora soddisfatto. I bagni termalie il settore alberghiero devono essere mi-gliorati costantemente.

Già oggi le quattro infrastrutture alber-ghiere sono collegate direttamente con leterme. Dal Turmhotel per il piccolo por-tafoglio sino al lussuoso Park Hotel, BadZurzach offre per tutte le esigenze l’offer-ta più adatta. Per far sì che la cura di rin-giovanimento funzioni, è stata ampliatal’offerta. Così ogni venerdì sino alle 23 cisi può lasciar cullare dalle acque termali.L’offerta «Fridays at the Pool» si dirigeverso il giovane pubblico. Inoltre ci sonoofferte forfettarie per buongustai, coppieo solo donne. Dino Nodari

I bimbi si divertonoda Papa MollÈ la figura comica svizzera tedescaper eccellenza: il grassoccio, calvoe impacciato Papa Moll rallegra ibambini da oltre 60 anni. A BadZurzach i bambini possono divertirsinel Paese di Papa Moll, fare la diganel ruscello o sfogarsi nel parcogiochi acquatico. Lo svago è offertoanche dal minigolf con 18 piste tipo classico oltre alle 12 tipo adventure. dno

Bad Zurzach | Cambio d’immagine per i bagni termali nel Canton Argovia: abbandonata quella di luogo di cura polveroso per presentarsi come oasi del wellness alla moda.

Bad Zurzach offreun’ampia areawellness & spa.L’ingresso nelleterme costa pergli adulti 19 fran-chi (2 ore) o 31(giornata intera).

Il bel paesaggio collinare della regioneargoviese si può scoprire in modo age -vole e salutare sulla due ruote. Attorno aBad Zurzach si estende infatti una rete di ciclopiste ben costruite. Anche più inalto lungo il Reno la vicina Foresta Neraattira con molte belle ciclopiste. E per chi teme di restare senza fiato, si consi-glia di scegliere una bicicletta elettrica. Inquesto modo ci si può godere senza sfor-zi il sentiero attraverso i vigneti o lungo il Reno. L’Ufficio del turismo di BadZurzach è anche partner di Rent a Bike.

Con la bicicletta lungo il Reno

In bici alle porte di Baden e Zurigo e lungo le rive del Reno.

Ci sono a disposizione sei biciclette elet-triche del tipo Flyer, quattro bici comfortcosì come un modello per bambino. Iprezzi per un giorno oscillano tra 38 e 54franchi. Le prenotazioni possono essereeffettuate direttamente da Rent a Bike.

Particolarmente bello è l’itinerariocircolare da Bad Zurzach via Rekingennella pittoresca cittadina Kaiserstuhl per poi rientrare sul lato tedesco semprelungo il Reno. Il sentiero conduce accan-to a bei locali rustici, che invitano a fareuna sosta. dno

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29viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

Il leggendario albero di Nataledel RockefellerCenter a NewYork brilla da decenni non soloper gli occhi dei bambini.

New York nello splendore dell’Avvento

Parlare già adesso dell’Avvento puòsembrare un po’ troppo presto, mail concorso del Libretto ETI del TCS

è allettante e promette un viaggio per loshopping natalizio nella grande metro-poli americana. Inoltre, tradizionalmen-te il periodo dell’Avvento a New York ini-zia già nel mese di novembre con la fan-tasmagorica parata del Ringraziamentoda Macy’s, che preannuncia l’arrivo diSanta Claus in città e inaugura gli acquistinatalizi!

L’imbarazzo della sceltaLa città si distingue per la sua grande e,soprattutto, variegata offerta di ogni tipodi prodotto. Un’esperienza particolaresono i mercatini di Natale, che cercano disuperarsi uno con l’altro in cerca di glo-ria. Il più grande mercatino newyorkesesi trova a Bryant Park e già da solo valeuna visita. Per coloro che sono alla ricer-ca di giocattoli fatti a mano e oggetti uni-ci, il mercatino giusto è quello di Colum-bus Circle a Manhattan. Sempre nellagettonata Manhattan c’è il mercatino

sulla Union Square, che attira i visitatoricon il suo profumo di cannella, castagnee vin brulé.

Le vetrine dei negozi, poi, hannoun’atmosfera tutta particolare grazie al-l’illuminazione a festa. Un buon punto dipartenza per il giro sono i grandi magaz-zini Macy’s. Da qui si può passeggiare in

direzione del Central Park e lasciarsi ispi-rare dalle decorazioni poi delle vetrine. Eccezionali sono quelle di Barneys Flag-ship Store sulla Madison Avenue: ognianno le decorazioni natalizie sono createda un artista diverso. Se siete alla ricercadi regali per i bambini, allora non puòmancare una capatina da FAO Schwarz.Il grande negozio di giocattoli si estendelungo un intero isolato.

Si può approfittare di un viaggio all’in-segna dello shopping anche per conosce-re meglio la città, aldilà dei negozi e deicentri commerciali. Dal traghetto perStaten Island si ha una vista mozzafiato,e del tutto gratuita, su Downtown Man-hattan e sulla Statua della Libertà. Ognianno un appuntamento saliente è l’illu-minazione del mitico e gigantesco alberodi Natale del Rockefeller Center. L’abetealto quasi 22 metri è decorato con oltre30000 lampadine. Nelle immediate vi-cinanze c’è una pista di ghiaccio partico-larmente popolare, che è perfetta per tra-scorrere qualche ora sui pattini immersinella folla. wi

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touring | viaggi e tempo liberon.15 | 4 settembre 2014

28

Dalla selvaggiaGola del Lupo al Buco dell’Orso

evasioni

Christian Bützberger

Grotta nella roccia, un ideale riparo.

Grotte annerite dalla fuliggine epossenti rocce sporgenti. Il pun-tino sulla i è il piccolo ruscello,

che con fragore scorre lungo il propriopercorso e che conferisce alla strettaGola del Lupo quel tocco di romantici-smo selvaggio. Dopo la salita segue unabreve escursione in quota attraversoampie e morbide pianure sulla secondacatena del Giura inclusa una vista stu-penda sulla prima catena con il Weis-senstein. Il nostro sentiero conducepassando da Tannmatt e Mieschegg sinoall’Hinter Brandberg. Qui vale la penafare una pausa pranzo, anche solo per le specialità fatte in casa e i gustosidessert, Verena Béguelin, una pasticcie-ra qualificata, serve ai tavoli. Durante ladiscesa di circa un’ora verso Welschen-rohr gli escursionisti non possono fare a meno di lasciarsi scappare delle escla-mazioni di stupore alla vista dell’im-pressionante Buco dell’Orso.

Questa escursione di quattro ore èuna buona occasione per conoscere piùda vicino il Parco naturale Thal. In que-sta piccola oasi, a solo un’ora da Berna,Zurigo e Basilea, fioriscono più di quin-dici tipi di orchidee, vivono anfibi, farfalle e rettili. Più volte è stata ancheosservata un’aquila reale. Curare questavarietà della specie è uno degli obiettividel Parco naturale Thal, che può essereraggiunto e percorso senza problemianche con il treno e l’autopostale –www.naturparkthal.ch.

Ci si prepara per le feste autunnaliIn autunno la festa del vino e del for-maggio, la transumanza e la tosaturadelle pecore sono piacevoli appunta-menti sociali. Vi sono anche eventi piùesotici come la regata delle zucchenell’Aathal-Seegräben. O conoscete lafesta del Matzufamm (il tradizionaleminestrone) a Bosco Gurin? Chi vuolescoprire l’arte dell’estrazione dell’olio dioliva, si reca nel frantoio di Sévery pres-so Morges alla grande festa della noce.Informazioni su più di 400 feste autun-nali: www.myswitzerland.com. Bü

Viaggi per ornitologiper hobbyNel mondo si stima che ci siano oltre10000 specie di uccelli. Per questo,Migros offre agli ornitologi per hobbydei viaggi speciali. In un tour attraversol’Irlanda si possono osservare uccelli dilago e di torbiera. Nell’ovest del Brasile,nel Pantanal, un’enorme zona umidanaturale, vivono oltre 650 diverse spe-cie di uccelli. Ulteriori informazioni suiviaggi per gli appassionati di ornitologiaai siti www.migros-ferien.ch, www.ho-telplan.ch, www.travelhouse.ch nonchéwww.globusreisen.ch. Bü

Tutti in Vallese la sognavano già da tem-po: una spa che offre rinvigorimento e rilassamento dopo un’intensa giornatadi marcia, bicicletta o sci. Il sogno è di-ventato realtà a Haute Nendaz, grazie alcompletamento del nuovo centro benes-sere situato nel cuore della stazione scii-stica. Aperto all’inizio del 2014, offre va-sche esterne e interne, saune, hammame jacuzzi, ma anche delle realizzazionioriginali come la grotta del freddo, la ca-panna ludica per i bambini, il percorsoKneipp o ancora la piscina per il nuotocontrocorrente. Il complesso dispone an-che di sette sale di cura per vivere dei mo-menti di cocooning personalizzati che sideclinano in massaggi, peeling del corpo,maschere e gommage del viso. Il tutto in

un ambiente intimo e raffinato che evocala cornice naturale della regione. E, in ef-fetti, all’interno della spa i visitatori av-volti nei loro candidi accappatoi a poco apoco si abbandonano al completo relaxcullati dal rumore dell’acqua che scorrecome un ruscelletto di montagna.

Rustico e contemporaneoDopo aver approfittato dei piaceri acqua-tici, non c’è niente di più bello che sten-dersi sulla terrazza panoramica aperta al-la vista grandiosa sulle Alpi. Gli esteti ap-prezzeranno pure lo stile architettonicorustico-contemporaneo della struttura,un piacere per gli occhi. Hotel e spa Nen-daz 4 Vallées, Haute Nendaz, tel. 0276111111, www.hotelnendaz4vallees.ch. jop

Piaceri acquatici sulla cima delle Alpi

Il Vallese ha appe-na ottenuto unfiore all’occhielloturistico in più: la spa Nendaz 4 Vallées, a HauteNendaz.

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29viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

Il leggendario albero di Nataledel RockefellerCenter a NewYork brilla da decenni non soloper gli occhi dei bambini.

New York nello splendore dell’Avvento

Parlare già adesso dell’Avvento puòsembrare un po’ troppo presto, mail concorso del Libretto ETI del TCS

è allettante e promette un viaggio per loshopping natalizio nella grande metro-poli americana. Inoltre, tradizionalmen-te il periodo dell’Avvento a New York ini-zia già nel mese di novembre con la fan-tasmagorica parata del Ringraziamentoda Macy’s, che preannuncia l’arrivo diSanta Claus in città e inaugura gli acquistinatalizi!

L’imbarazzo della sceltaLa città si distingue per la sua grande e,soprattutto, variegata offerta di ogni tipodi prodotto. Un’esperienza particolaresono i mercatini di Natale, che cercano disuperarsi uno con l’altro in cerca di glo-ria. Il più grande mercatino newyorkesesi trova a Bryant Park e già da solo valeuna visita. Per coloro che sono alla ricer-ca di giocattoli fatti a mano e oggetti uni-ci, il mercatino giusto è quello di Colum-bus Circle a Manhattan. Sempre nellagettonata Manhattan c’è il mercatino

sulla Union Square, che attira i visitatoricon il suo profumo di cannella, castagnee vin brulé.

Le vetrine dei negozi, poi, hannoun’atmosfera tutta particolare grazie al-l’illuminazione a festa. Un buon punto dipartenza per il giro sono i grandi magaz-zini Macy’s. Da qui si può passeggiare in

direzione del Central Park e lasciarsi ispi-rare dalle decorazioni poi delle vetrine. Eccezionali sono quelle di Barneys Flag-ship Store sulla Madison Avenue: ognianno le decorazioni natalizie sono createda un artista diverso. Se siete alla ricercadi regali per i bambini, allora non puòmancare una capatina da FAO Schwarz.Il grande negozio di giocattoli si estendelungo un intero isolato.

Si può approfittare di un viaggio all’in-segna dello shopping anche per conosce-re meglio la città, aldilà dei negozi e deicentri commerciali. Dal traghetto perStaten Island si ha una vista mozzafiato,e del tutto gratuita, su Downtown Man-hattan e sulla Statua della Libertà. Ognianno un appuntamento saliente è l’illu-minazione del mitico e gigantesco alberodi Natale del Rockefeller Center. L’abetealto quasi 22 metri è decorato con oltre30000 lampadine. Nelle immediate vi-cinanze c’è una pista di ghiaccio partico-larmente popolare, che è perfetta per tra-scorrere qualche ora sui pattini immersinella folla. wi

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Page 30: Touring 15 / 2014 italiano

31viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

dei Gastlosen. La stazione a monte è ilpunto di partenza dell’avvincente escur-sione attorno ai monti calcarei. Il sentie-ro è perlopiù stretto, in parte esposto, e atratti supera notevoli dislivelli. Lungo iltragitto circolare alcune capanne offronosempre una possibilità di sosta al mo-mento giusto. La prima è la Buvette pro-prio accanto alla stazione a monte dellaseggiovia Musersbergli.

Mille sfaccettatureCon un lieve sali e scendi attraverso bo-schi e pascoli si raggiunge il Gustiweidli epoi avanti sino al rifugio di montagnaSoldatenhaus (dove si può, oltre che rifo-cillarsi, anche pernottare). In seguito gliescursionisti si trovano confrontati conun sentiero sassoso e in parte molto ripi-do sino al Wolf-Ort. Il tratto lungo il con-fine tra i Cantoni di Berna e Friburgo offreuna vista stupenda: con uno sguardo sipuò ammirare la regione di Saanen con lesue colline aggraziate e sullo sfondo levette appuntite.

A questo punto la direzione dell’escur-sione si sposta verso est. Attraverso i pascoli alpini si cammina dapprima per

Quante persone occorrono per farsuonare la campana della chiesanel paesino di Abländschen? Tre

– una suona la campana, la seconda tieneferma la chiesa affinché non cada e la ter-za invita gli abitanti a rimanere in silen-zio per poter sentire lo scampanellio.Nella barzelletta che si racconta tra gliabitanti della regione di Saanen, c’è an-che un pizzico di verità, perché la chiesadi Abländschen è veramente minuscola.

Castello formato dalla naturaAncora più incredibile risulta la catenamontuosa, che si erge dietro il paesino.Bianche torri calcaree dalle cime appun-tite si stagliano quasi verticalmente nelcielo. Il massiccio dall’aspetto bizzarro sichiama Gastlosen, un nome che dovreb-be derivare dalla parola latina «castel-lum». In effetti con le sue guglie, cime epinnacoli i monti ricordano una fortezzamedievale.

Abländschen appartiene al comune diSaanen nell’Oberland bernese, ma è rag-giungibile più facilmente dal friburgheseJaun. Qui si trova anche una seggioviache porta alla vetta sul versante nordest

Un castello di torri calcaree

Escursioni | La parete rocciosa e affilata dei monti Gastlosen ricorda le Dolomiti. Il massiccio elvetico comunque ha dimensioni meno imponenti dell’originale.

Un paesaggioidilliaco sul versante meridio-nale dei montiGastlosen.

An

dre

as S

tae

ge

r

◾ Trasporto: la seggiovia «Gastlosen-Express» circola da Kappelboden presso Jaun (FR) sino al Musersbergli, il punto di partenza della gita ai monti Gastlosen.

◾ Escursione: la gita in montagna di difficoltà medio-altaè lunga 12 km e dura circa 4 ore e 40; lungo il percorso si devono affrontare 700 metri sia in salita che in discesa. ◾ Possibilità di sosta: Bärghus Gastlosen/Musersbergli,Soldatenhaus, baita Grat. Stagione ideale: da giugno aottobre.

A COLPO D’OCCHIO

alcuni minuti in discesa. Poi il sentieroprosegue più o meno pianeggiante sinoai piedi delle Sattelspitzen, per poi aOberberg di nuovo abbassarsi verso unampio e verde pascolo. Dopo aver supe-rato Büelsgraben si giunge direttamenteai piedi della Gastlosen-Flühe sino allabaita Grat. Qui il sentiero si dirige versonord e conduce attraverso i boschi sino alMusersbergli, dove si conclude questoappassionante tour in montagna.

Andreas Staeger

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31viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

dei Gastlosen. La stazione a monte è ilpunto di partenza dell’avvincente escur-sione attorno ai monti calcarei. Il sentie-ro è perlopiù stretto, in parte esposto, e atratti supera notevoli dislivelli. Lungo iltragitto circolare alcune capanne offronosempre una possibilità di sosta al mo-mento giusto. La prima è la Buvette pro-prio accanto alla stazione a monte dellaseggiovia Musersbergli.

Mille sfaccettatureCon un lieve sali e scendi attraverso bo-schi e pascoli si raggiunge il Gustiweidli epoi avanti sino al rifugio di montagnaSoldatenhaus (dove si può, oltre che rifo-cillarsi, anche pernottare). In seguito gliescursionisti si trovano confrontati conun sentiero sassoso e in parte molto ripi-do sino al Wolf-Ort. Il tratto lungo il con-fine tra i Cantoni di Berna e Friburgo offreuna vista stupenda: con uno sguardo sipuò ammirare la regione di Saanen con lesue colline aggraziate e sullo sfondo levette appuntite.

A questo punto la direzione dell’escur-sione si sposta verso est. Attraverso i pascoli alpini si cammina dapprima per

Quante persone occorrono per farsuonare la campana della chiesanel paesino di Abländschen? Tre

– una suona la campana, la seconda tieneferma la chiesa affinché non cada e la ter-za invita gli abitanti a rimanere in silen-zio per poter sentire lo scampanellio.Nella barzelletta che si racconta tra gliabitanti della regione di Saanen, c’è an-che un pizzico di verità, perché la chiesadi Abländschen è veramente minuscola.

Castello formato dalla naturaAncora più incredibile risulta la catenamontuosa, che si erge dietro il paesino.Bianche torri calcaree dalle cime appun-tite si stagliano quasi verticalmente nelcielo. Il massiccio dall’aspetto bizzarro sichiama Gastlosen, un nome che dovreb-be derivare dalla parola latina «castel-lum». In effetti con le sue guglie, cime epinnacoli i monti ricordano una fortezzamedievale.

Abländschen appartiene al comune diSaanen nell’Oberland bernese, ma è rag-giungibile più facilmente dal friburgheseJaun. Qui si trova anche una seggioviache porta alla vetta sul versante nordest

Un castello di torri calcaree

Escursioni | La parete rocciosa e affilata dei monti Gastlosen ricorda le Dolomiti. Il massiccio elvetico comunque ha dimensioni meno imponenti dell’originale.

Un paesaggioidilliaco sul versante meridio-nale dei montiGastlosen.

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◾ Trasporto: la seggiovia «Gastlosen-Express» circola da Kappelboden presso Jaun (FR) sino al Musersbergli, il punto di partenza della gita ai monti Gastlosen.

◾ Escursione: la gita in montagna di difficoltà medio-altaè lunga 12 km e dura circa 4 ore e 40; lungo il percorso si devono affrontare 700 metri sia in salita che in discesa. ◾ Possibilità di sosta: Bärghus Gastlosen/Musersbergli,Soldatenhaus, baita Grat. Stagione ideale: da giugno aottobre.

A COLPO D’OCCHIO

alcuni minuti in discesa. Poi il sentieroprosegue più o meno pianeggiante sinoai piedi delle Sattelspitzen, per poi aOberberg di nuovo abbassarsi verso unampio e verde pascolo. Dopo aver supe-rato Büelsgraben si giunge direttamenteai piedi della Gastlosen-Flühe sino allabaita Grat. Qui il sentiero si dirige versonord e conduce attraverso i boschi sino alMusersbergli, dove si conclude questoappassionante tour in montagna.

Andreas Staeger

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33viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

Quando ci si avvicina a Wolfsburgnon si scorge dapprima una chie-sa bensì due imponenti torri cir-

colari di vetro alte 48 metri. Sono le torridell’«Autostadt» in Germania, il parco te-matico del gruppo Volkswagen. Le torrisono collegate con la fabbrica medianteun tunnel sotterraneo e custodiscono800 auto nuove. Il loro trasporto all’in-terno e all’esterno della struttura è gesti-to tramite un sofisticato sistema coordi-nato da un computer! Anche i visitatorivengono trasportati in cima medianteuna cabina panoramica e sulla terrazzapossono godersi la vista sul parco.

Il punto d’incontro e di partenza di tut-te le attività è la Piazza. Alcuni dei risto-ranti sono situati ai margini di questo pa-diglione. Nel pavimento sono integratidei globi che mostrano il mondo con gli avvenimenti ambientali e politici. Unglobo di 4,5 tonnellate è sospeso in aria,proprio sopra le teste dei visitatori. La pa-rola d’ordine del parco a tema: «Uomini,automobili e ciò che li muove». Il tuttoimmerso in un’atmosfera che fa di Auto-stadt un luogo ricco di emozioni.

Il futuro della mobilitàL’adiacente padiglione espositivo si con-centra sul tema «Il futuro della mobilità».Chi vuole confrontarsi in modo interatti-vo e informativo con il design internazio-nale di automobili, può disegnare il suo

Nella città dell’automobile

Wolfsburg | Le opere d’arte integrate nella natura, l’architettura imponente, il design d’altri tempi, tecnica e innovazione fanno dell’«Autostadt» Wolfsburgun’interessante meta di viaggio per tutti.

veicolo da sogno, stampare il modello eportarselo a casa. Nel padiglione LevelGreen in programma c’è il tema sosteni-bilità e dunque si affrontano le scopertescientifiche e i concetti validi per tutte legenerazioni. Ci sono film entusiasmanti,complesse animazioni al computer,esperimenti e workshop.

I bambini sono invitati a creare da sé lapropria pizza, in modo da poi avere le for-ze per ottenere la licenza di condurre abordo di eleganti auto per bambini. Nelnuovo settore sono stati costruiti dei veicoli speciali che costringono i bambinia impegnare tutto il corpo per essere ingrado di metterli in movimento.

Le pietre miliari dell’autoUn museo con esposizioni temporanee èla ZeitHaus. Le pietre miliari della storiadell’automobile impressionano per leforme dei modelli. La speciale selezionedi 50 marchi va dalla Bugatti T15 del 1912sino alla BMW 328 del 1938, che mostragià un design funzionale, la Citroën DSdel 1956 con la sua forma aerodinamicasino alla Ford Capri del 1972. Una piccolaperla è l’esposizione delle icone della VWdal Maggiolino del 1950, con il piccolo lunotto posteriore diviso in due, o la Kar-mann Ghia del 1966.

Ad un certo punto, all’interno dell’areadi 25 ettari di superficie si nota un tunnellungo 20 metri, composto di 2160 vasi di

Uno sguardo d’insieme sull’Autostadt con l’atrio d’ingresso, il porticciolo e i canali.

foto

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Nella ZeitHaus sipossono ammira-re le pietre miliaridella storia automobilistica.

fiori, che ruota lentamente e che natu -ralmente sprigiona un intenso profumo;un’opera d’arte, così come l’architetturaimponente del padiglione Porsche. Inun’elegante presentazione si possonoammirare tre Porsche sempre tirate a lu-cido, ovvero la «Panamera S E-Hybrid»,la «Porsche 911 Carrera S» e la «Boxter S».Creatrice di auto da sogno e di leggendedelle gare titolate, Porsche ha alle spalleuna storia lunga mezzo secolo. Nel padi-glione Audi si possono ricevere le rispo-ste e le immagini riguardanti il marchioAudi mediante dei palloni touchscreen.

Ina Kunz

Info TouringNell’Autostadt si trovano dieci ristoranti, cheoffrono buoni piatti e bibite per tutti i gusti ea prezzi moderati (www.autostadt.de).

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Page 33: Touring 15 / 2014 italiano

33viaggi e tempo libero | touringn.15 | 4 settembre 2014

Quando ci si avvicina a Wolfsburgnon si scorge dapprima una chie-sa bensì due imponenti torri cir-

colari di vetro alte 48 metri. Sono le torridell’«Autostadt» in Germania, il parco te-matico del gruppo Volkswagen. Le torrisono collegate con la fabbrica medianteun tunnel sotterraneo e custodiscono800 auto nuove. Il loro trasporto all’in-terno e all’esterno della struttura è gesti-to tramite un sofisticato sistema coordi-nato da un computer! Anche i visitatorivengono trasportati in cima medianteuna cabina panoramica e sulla terrazzapossono godersi la vista sul parco.

Il punto d’incontro e di partenza di tut-te le attività è la Piazza. Alcuni dei risto-ranti sono situati ai margini di questo pa-diglione. Nel pavimento sono integratidei globi che mostrano il mondo con gli avvenimenti ambientali e politici. Unglobo di 4,5 tonnellate è sospeso in aria,proprio sopra le teste dei visitatori. La pa-rola d’ordine del parco a tema: «Uomini,automobili e ciò che li muove». Il tuttoimmerso in un’atmosfera che fa di Auto-stadt un luogo ricco di emozioni.

Il futuro della mobilitàL’adiacente padiglione espositivo si con-centra sul tema «Il futuro della mobilità».Chi vuole confrontarsi in modo interatti-vo e informativo con il design internazio-nale di automobili, può disegnare il suo

Nella città dell’automobile

Wolfsburg | Le opere d’arte integrate nella natura, l’architettura imponente, il design d’altri tempi, tecnica e innovazione fanno dell’«Autostadt» Wolfsburgun’interessante meta di viaggio per tutti.

veicolo da sogno, stampare il modello eportarselo a casa. Nel padiglione LevelGreen in programma c’è il tema sosteni-bilità e dunque si affrontano le scopertescientifiche e i concetti validi per tutte legenerazioni. Ci sono film entusiasmanti,complesse animazioni al computer,esperimenti e workshop.

I bambini sono invitati a creare da sé lapropria pizza, in modo da poi avere le for-ze per ottenere la licenza di condurre abordo di eleganti auto per bambini. Nelnuovo settore sono stati costruiti dei veicoli speciali che costringono i bambinia impegnare tutto il corpo per essere ingrado di metterli in movimento.

Le pietre miliari dell’autoUn museo con esposizioni temporanee èla ZeitHaus. Le pietre miliari della storiadell’automobile impressionano per leforme dei modelli. La speciale selezionedi 50 marchi va dalla Bugatti T15 del 1912sino alla BMW 328 del 1938, che mostragià un design funzionale, la Citroën DSdel 1956 con la sua forma aerodinamicasino alla Ford Capri del 1972. Una piccolaperla è l’esposizione delle icone della VWdal Maggiolino del 1950, con il piccolo lunotto posteriore diviso in due, o la Kar-mann Ghia del 1966.

Ad un certo punto, all’interno dell’areadi 25 ettari di superficie si nota un tunnellungo 20 metri, composto di 2160 vasi di

Uno sguardo d’insieme sull’Autostadt con l’atrio d’ingresso, il porticciolo e i canali.

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Nella ZeitHaus sipossono ammira-re le pietre miliaridella storia automobilistica.

fiori, che ruota lentamente e che natu -ralmente sprigiona un intenso profumo;un’opera d’arte, così come l’architetturaimponente del padiglione Porsche. Inun’elegante presentazione si possonoammirare tre Porsche sempre tirate a lu-cido, ovvero la «Panamera S E-Hybrid»,la «Porsche 911 Carrera S» e la «Boxter S».Creatrice di auto da sogno e di leggendedelle gare titolate, Porsche ha alle spalleuna storia lunga mezzo secolo. Nel padi-glione Audi si possono ricevere le rispo-ste e le immagini riguardanti il marchioAudi mediante dei palloni touchscreen.

Ina Kunz

Info TouringNell’Autostadt si trovano dieci ristoranti, cheoffrono buoni piatti e bibite per tutti i gusti ea prezzi moderati (www.autostadt.de).

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35sezione ticino | touringn.15 | 4 settembre 2014

Tra i progetti innovativi, in fase distudio, annunciati l’anno scorsoall’apertura di VEL EXPO TICINO,

in ambito di mobilità sostenibile, la Se-zione Ticino del TCS presenta quest’an-no: la nuova piattaforma internet auto-efficienti.ch.

Questa banca dati, sviluppata in colla-borazione con infovel-centro di compe-tenze per la mobilità sostenibile, contie-ne tutte le informazioni necessarie pervalutare la vasta gamma di modelli diveicoli offerta dal mercato, che emettonofino a 95 g di CO2/km, permettendo discegliere il modello che più soddisfa leproprie necessità di mobilità.

Questo strumento internet ha un’inter-faccia semplice e accattivante che, in for-ma molto intuitiva, permette di selezio-nare le vetture secondo alcuni parametribasilari: le proprie disponibilità finanzia-rie, il numero di posti, i grammi di CO2

emessi per chilometro e l’autonomia.

TCS a VEL EXPO TICINOConsulenza e-mobilità:uno strumento utile

Questi criteri di ricerca propongono unascelta di veicoli. Oltre alla presentazionedi tutti i dati tecnici del veicolo prescelto,il sistema fornisce anche l’ammontaredell’imposta di circolazione ed un even-tuale sostegno finanziario, per ora al va-glio delle autorità cantonali e che potreb-be divenire realtà nei prossimi mesi.

Un altro aspetto interessante è il calco-lo TCO (Total Cost of Ownership) che vi-sualizza i costi d’esercizio dell’automo-bile suddividendoli tra quelli fissi e varia-bili e permettendo di conoscere il costo alchilometro in rapporto alla percorrenzamedia annuale.

Presso lo stand TCS a VEL EXPO TICI-NO, oltre alla presentazione dei propriprodotti e servizi, sarà possibile famiglia-rizzare con il sistema e utilizzarlo in pri-ma persona su postazioni a disposizionedel pubblico. Molti veicoli descritti nellabanca dati saranno esposti. Un’occasioneda non perdere.

Giornate BMW a RiveraVi aspettiamo!I concessionari BMW TICINO, in collaborazione conBMW Svizzera, vi invitano al centro TCS di Rivera per provare la nuova gamma BMW su un percorsopredisposto per voi: ◾ sabato, 13 settembre dalle ore 9.00 alle 17.00 e◾ domenica, 14 settembre dalle 9.00 alle ore 16.00 Vi attende un team di esperti che vi informeranno sulleultime novità BMW, BMW Efficient Dynamics, BMWconnected Drive, tecnologia BMW TwinPower Turbo e la tecnologia BMW xDrive. Ai visitatori sarà offerto un rinfresco.Vi aspettiamo numerosi per provare il piacere di guidare BMW.

Concessionari BMW Ticino: Rolando Agustoni-Baler-na, Cencini-Lugano, Emil Frey-Lamone, Rivapiana-Minusio, Torretta-Bellinzona e Pino Vescovi-Biasca.

Concorso 100 anni: terza ed ultima fase!Dal 22 agosto è iniziata l’ultima fase per poter vincere i premiin palio e partecipare al sorteggio finale: una BMW Serie 1! Al sito TCS-ticino.ch troverete tutte le informazioni neces-sarie per partecipare al concorso.

I vincitori della seconda fase Tra tutti coloro che hanno risposto correttamente sono statiestratti i primi tre premi, mentre altri due fortunati sono sta-ti estratti a sorte tra tutti i partecipanti. Le risposte esatte: la Sezione conta, oggi, 76000 soci; i Grup-pi locali sono 4 ed i tipi di corsi di perfezionamento della guida proposti sono 7.Ecco i vincitori (seconda fase: 1º maggio–20 agosto):1º premio: Yvonne Steger – San Pietro, e-bike MeridaE.spresso del valore di 3890 fr.2º premio: Mattia Pedetti – Bissone, buono acquisto MIGROS, valore 1000 fr.3º premio: Matteo Alberto Brignoli – Giubiasco, corso TCSdi un giorno a scelta4º e 5º premio: Heike Radczuweit – Minusio; Maria Gambetta – Locarno, controllo tecnico completo dell’autoal Centro TCS.Tutti e 5 gli estratti a sorte di questa fase parteciperanno algrande evento finale di dicembre che assegnerà la BMWSerie 1.

touring | sezione ticinon.15 | 4 settembre 2014

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Claudio Biffi, come si diventa «archivista»?Ho studiato storia e scienze politiche aLosanna. Ho inoltre sempre avuto il pal-lino della lettura. Gli storici sono costan-temente confrontati col problema dellefonti, la loro valutazione e non da ultimoil comprendere da dove le informazioniprovengono e perché qualcuno ha decisodi conservarle.

E qui nascono gli archivi… Ricordo un seminario di storia di Bellin-zona del Settecento, non si trovava un libro. Andai nell’archivio e come per in-canto girandomi verso un primo scaffaleme lo trovai davanti. Quello fu forse uncolpo di fortuna o di intuito, ma la ricercain un archivio dovrebbe essere «ordina-ta». Attenzione: ordine non significa pe-rò solo ben disposto e visibile, bensì unalogica di posizionamento in funzione diconoscenze o obiettivi.

Stiamo scoprendo un lavoro molto diverso da quello che ci si poteva immaginare, ma il luogo dove si svolge è ancora la cantina o il solaio?

Un archivista e tante sorprese

Sì, quello corrisponde sovente ancora al-la realtà… anche per il lavoro sul TCS.

Una pila di carta di 14 metriCi può descrivere questo lavoro, dueanni per leggere tutti i documenti?(Ride) No, no. Non sarebbe nemmenopossibile. Basti pensare che mettendotutti i fogli uno sopra l’altro avremmouna pila di carta di 14 metri! Poi vi sonocirca 500 foto, filmati ottenuti grazie allacollaborazione con la RSI e non da ultimotanti documenti sonori. È affascinanteascoltare come si parlava un tempo inpubblico, i toni, le parole.

Curiosità e sorprese nel corso del lavoro?Tantissime. Forse quella che mi ha colpi-to di più è stata la fotografia di un comi-tato del TCS degli anni Venti. Tutti eranovestiti da «cowboy». Altro che rigore for-male e grigiore del passato. Nessuno sa ilperché di tale fotografia, forse volevanofarsi paladini di tutori dell’ordine e delleleggi… sulla strada. Bisogna pensare che in quei tempi l’automobile era un og-getto totalmente nuovo che andava ad

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Dove trovo l’archivio «100 anniTCS- Ticino»?

L’applicazione infor-matica che permettela visualizzazione, in modo semplice eoriginale, della rac-colta di documenti e

testimonianze del secolo di vitadella sezione ticinese del TCS, curatada Claudio Biffi, è consultabile di -rettamente in internet all’indirizzo100tcs-ticino.ch oppure scaricandogratuitamente l’App, multi-piatta-forma (smartphone, tablet edesktop), da Apple Store, GooglePlay e Windows Store col nome di«100 TCS-Ticino».

Famiglie luganesi al Tamaro

Il Gruppo del Luganese è lieto diinvitare i propri soci, con i familiari,domenica 14 settembre al MonteTamaro. Tutto è offerto: salita liberaa partire dalle 10.00, aperitivo, pran-zo, bibite e tombola. Ultimi postidisponibili (la giornata è limitata a200 partecipanti) quindi affrettatevie annunciatevi subito! L’iscrizione èobbligatoria a [email protected] sul sito www.tcs-lugano.ch

100 anni di storia del TCS che hanno segnato la mobilità e tante nostre abitudini in Ticino, sono oggi riassunti in un documento digitalizzato (100tcs-ticino.ch oppure App).L’artefice di questo lavoro di ricerca è Claudio Biffi, 36 anni, di Giubiasco, di formazione storico e… archivista.

Comitato degli anni ‘20… in formato western!

affiancarsi a biciclette e carri trainati dacavalli.

Una ricerca che può interessare tutti?Sicuro! Non è uno studio storico, lo si puòvisionare per curiosità, così come si guar-da un album fotografico, per rivivere momenti del passato o per trovare faccenote. Lo si può però anche consultare inmodo più strutturato per farsi un’idea diquello che è stato il TCS del passato ed ilnostro modo di vivere di un tempo.

Claudio Biffi, storico e… archivista.

Page 35: Touring 15 / 2014 italiano

35sezione ticino | touringn.15 | 4 settembre 2014

Tra i progetti innovativi, in fase distudio, annunciati l’anno scorsoall’apertura di VEL EXPO TICINO,

in ambito di mobilità sostenibile, la Se-zione Ticino del TCS presenta quest’an-no: la nuova piattaforma internet auto-efficienti.ch.

Questa banca dati, sviluppata in colla-borazione con infovel-centro di compe-tenze per la mobilità sostenibile, contie-ne tutte le informazioni necessarie pervalutare la vasta gamma di modelli diveicoli offerta dal mercato, che emettonofino a 95 g di CO2/km, permettendo discegliere il modello che più soddisfa leproprie necessità di mobilità.

Questo strumento internet ha un’inter-faccia semplice e accattivante che, in for-ma molto intuitiva, permette di selezio-nare le vetture secondo alcuni parametribasilari: le proprie disponibilità finanzia-rie, il numero di posti, i grammi di CO2

emessi per chilometro e l’autonomia.

TCS a VEL EXPO TICINOConsulenza e-mobilità:uno strumento utile

Questi criteri di ricerca propongono unascelta di veicoli. Oltre alla presentazionedi tutti i dati tecnici del veicolo prescelto,il sistema fornisce anche l’ammontaredell’imposta di circolazione ed un even-tuale sostegno finanziario, per ora al va-glio delle autorità cantonali e che potreb-be divenire realtà nei prossimi mesi.

Un altro aspetto interessante è il calco-lo TCO (Total Cost of Ownership) che vi-sualizza i costi d’esercizio dell’automo-bile suddividendoli tra quelli fissi e varia-bili e permettendo di conoscere il costo alchilometro in rapporto alla percorrenzamedia annuale.

Presso lo stand TCS a VEL EXPO TICI-NO, oltre alla presentazione dei propriprodotti e servizi, sarà possibile famiglia-rizzare con il sistema e utilizzarlo in pri-ma persona su postazioni a disposizionedel pubblico. Molti veicoli descritti nellabanca dati saranno esposti. Un’occasioneda non perdere.

Giornate BMW a RiveraVi aspettiamo!I concessionari BMW TICINO, in collaborazione conBMW Svizzera, vi invitano al centro TCS di Rivera per provare la nuova gamma BMW su un percorsopredisposto per voi: ◾ sabato, 13 settembre dalle ore 9.00 alle 17.00 e◾ domenica, 14 settembre dalle 9.00 alle ore 16.00 Vi attende un team di esperti che vi informeranno sulleultime novità BMW, BMW Efficient Dynamics, BMWconnected Drive, tecnologia BMW TwinPower Turbo e la tecnologia BMW xDrive. Ai visitatori sarà offerto un rinfresco.Vi aspettiamo numerosi per provare il piacere di guidare BMW.

Concessionari BMW Ticino: Rolando Agustoni-Baler-na, Cencini-Lugano, Emil Frey-Lamone, Rivapiana-Minusio, Torretta-Bellinzona e Pino Vescovi-Biasca.

Concorso 100 anni: terza ed ultima fase!Dal 22 agosto è iniziata l’ultima fase per poter vincere i premiin palio e partecipare al sorteggio finale: una BMW Serie 1! Al sito TCS-ticino.ch troverete tutte le informazioni neces-sarie per partecipare al concorso.

I vincitori della seconda fase Tra tutti coloro che hanno risposto correttamente sono statiestratti i primi tre premi, mentre altri due fortunati sono sta-ti estratti a sorte tra tutti i partecipanti. Le risposte esatte: la Sezione conta, oggi, 76000 soci; i Grup-pi locali sono 4 ed i tipi di corsi di perfezionamento della guida proposti sono 7.Ecco i vincitori (seconda fase: 1º maggio–20 agosto):1º premio: Yvonne Steger – San Pietro, e-bike MeridaE.spresso del valore di 3890 fr.2º premio: Mattia Pedetti – Bissone, buono acquisto MIGROS, valore 1000 fr.3º premio: Matteo Alberto Brignoli – Giubiasco, corso TCSdi un giorno a scelta4º e 5º premio: Heike Radczuweit – Minusio; Maria Gambetta – Locarno, controllo tecnico completo dell’autoal Centro TCS.Tutti e 5 gli estratti a sorte di questa fase parteciperanno algrande evento finale di dicembre che assegnerà la BMWSerie 1.

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37club e soci | touringn.15 | 4 settembre 2014

Il capo progettoMeier dispone la V40 sul bancodi prova del TCSper misurare i consumi.

sono effettuati in condizioni di tempo asciutto e gomme estive. Il diametro di sterzata viene determinato con l’aiuto di due coni.

Il banco di prova del TCSSorvegliato dalla ConfederazioneA Emmen il TCS dispone di un banco di prova per i con-sumi accreditato dalla Confederazione, l’unico del generein Svizzera. Ogni due anni si tiene un’audizione per veri -ficare la manutenzione dell’apparecchiatura. Qualsiasiintervento sull’apparecchiatura è documentato, tutti imisuratori sono calibrati da organismi ufficiali. Ogni cin-que anni avviene un nuovo accreditamento: oltre all’inte-ro impianto tecnico, vengono verificate anche le compe-tenze specialistiche del personale. L’accreditamento delbanco di prova è estremamente complesso; ma solo cosìsi può garantire che tutti i risultati siano impeccabili. nr

traffico, ad esempio ad un’entrata auto-stradale. Non dipende solo dalla potenzadel motore, ma anche dalla gradazionedel cambio». Sui veicoli testati ogni annola differenza salta all’occhio: sui cambimoderni la quarta marcia è spesso cali-brata su un passo molto lungo. Ciò chepuò anche risultare scomodo quando sicircola in città.

Comunque la Volvo V40 non deve sa-pere solo accelerare, ma anche frenare.Per stabilire con esattezza la distanza difrenata, vengono effettuate dieci misura-zioni con l’auto mezza carica a 100 km/h,quindi viene calcolato il valore medio.Inoltre, la svedese deve sottoporsi allemisurazioni del rumore a 60, 80, 100 e120 km/h. Va però misurato anche il dia-metro di sterzata e la visibilità circolare:per determinare il diametro di sterzata, ilvolante dell’auto viene avvitato comple-tamente e si gira in tondo tra due coni.Solamente da pochi anni il TCS testa an-che la visibilità circolare sui veicoli, per-ché i nuovi modelli offrono sempre meno

visibilità per ragioni di design. I costrut-tori possono, comunque, migliorare il loro punteggio grazie alla presenza deinuovi e tecnologici sistemi di assistenzaofferti già di serie.

Consumo di carburanteUsando il metro vengono misurati tutti isedili e gli spazi per la testa e le gambeall’interno dell’abitacolo della VolvoV40. Esistono grandi differenze da unmodello all’altro soprattutto sul sedileposteriore. Tuttavia, quest’ultimo nonriveste la stessa importanza su ogni auto.Proprio per questo motivo il TCS lavoracon singoli voti.

Un punto cruciale quando si compraun’auto è il consumo di carburante. Per-ciò la squadra di collaudatori del TCS in-veste due giornate intere a ricontrollare idati sui consumi forniti dal costruttore.Per le misurazioni del consumo di carbu-rante i veicoli vengono messi sul banco di prova certificato dalla Confederazione(vedi riquadro). Il consumo nell’utilizzopratico viene rilevato dalla squadra deltest. Durante il test del TCS la Volvo V40percorre quasi 4000 chilometri sullestrade svizzere. Sulla maggior parte dellevetture la differenza tra dati di fabbrica econsumo reale si attesta attorno al litro;ciò non significa però che le case costrut-trici barino. Per mantenere bassi i lorovalori di consumo, ricorrono a tutte lepossibilità fornite dalla legislazione vi-gente. Il consumo reale determinato dalTCS è un valore rilevato sulla strada: di-pende dal carico, dall’uso del climatizza-tore, dalla gommatura, condizioni stra-dali e stile di guida del conducente. LaVolvo V40 si dimostra sobria e beve solo7,1 litri. Niente male! Nadia RambaldiVideo del reportage

touring | club e socin.15 | 4 settembre 2014

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Chi vuole comprarsi una nuovaautomobile si trova confronta-to ad innumerevoli questioni.Le domande riguardanti il mo-

dello e il colore dovrebbero trovare unarapida risposta in base ai gusti personalio alle necessità. Ma appena si tratta diqualcosa di un po’ più tecnico e si va piùnel dettaglio, la faccenda si complica. Perfacilitare l’acquisto di una nuova auto-mobile ai suoi soci, il TCS testa ogni announa ventina di nuove vetture. Questi testpubblicati su due pagine nel «Touring» esu Internet, informano su tutti i principa-li aspetti tecnici, forniscono misurazioniobiettive e dinamiche come pure valu -tazioni soggettive della macchina: unabuona base per decidere l’acquisto di unanuova futura autovettura.

I modelli da sottoporre a test sono scel-ti tra le nuove vetture più attrattive evendute sul mercato svizzero. In questocaso, il capo del progetto test del TCS,Herbert Meier, ha messo sotto esame unaVolvo V40. Come tutti gli altri veicoli te-stati, anche la V40 è stata messa a dispo-sizione da un importatore. La compattastation wagon viene ora esaminata per

La svedese passataal microscopio

Test TCS dei veicoli | In collaborazione con la redazione, la Consulenza mobilità del TCS testa ogni anno una ventina di vetture. I risultati sono presentati poi su «Touring».

due settimane dal team «Consulenzamobilità» del TCS a Emmen (LU). Lasquadra dei collaudatori si compone dal-lo stesso Meier e da altre cinque personedel TCS. Alla fine, la Volvo sarà guidataper un’altra settimana dai giornalisti di«Touring».

Dapprima l’auto è controllataCome prima cosa, sulla V40 sarà eseguitoun test iniziale. In tal modo, ci si assicurache i dati di fabbrica corrispondano e chenon sussistano difetti. È, infatti, già suc-cesso che un’auto abbia meno CV di quel-li annunciati dal fabbricante. Si tratta co-munque di eccezioni. Dopo questo primotest, la Volvo viene posta sulla pista perle misurazioni della dinamica di guida:accelerazione da 0 a 100 km/h ed elasti-cità del motore a partire dai 60 km/h: inquarta il motore ha una coppia sufficien-te fuori dalle località per procedere tran-quillamente a un sorpasso oppure l’acce-lerazione da 60 a 80 km/h dura troppo?Ad ogni modo, la Volvo V40 fa una bellafigura, il capo progetto Herbert Meier èsoddisfatto della svedese: «L’elasticitàindica quanto si può scorrere bene nel

Come test iniziale viene controllato lo stato generale del veicolo. I test dinamici

«Le antipatie vannotralasciate» Come capo progetto dei test suiveicoli, Herbert Meier cerca sempredi mettersi nei panni del cliente.Affinità o antipatie verso determi -nate marche vanno dunque accan-tonate. «Determinanti per i giudizipersonali delle auto testate sono idestinatari e la valutazione del vei-colo», spiega Meier. Sono giudicatisoggettivamente l’aspetto generale,l’abitacolo, il comfort, l’equipaggia-mento, le prestazioni di guida, lamaneggevolezza, così come lasicurezza attiva e passiva. Ogni autoviene sottoposta ai voti di 5 collau-datori, da cui risulta una media. nr

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37club e soci | touringn.15 | 4 settembre 2014

Il capo progettoMeier dispone la V40 sul bancodi prova del TCSper misurare i consumi.

sono effettuati in condizioni di tempo asciutto e gomme estive. Il diametro di sterzata viene determinato con l’aiuto di due coni.

Il banco di prova del TCSSorvegliato dalla ConfederazioneA Emmen il TCS dispone di un banco di prova per i con-sumi accreditato dalla Confederazione, l’unico del generein Svizzera. Ogni due anni si tiene un’audizione per veri -ficare la manutenzione dell’apparecchiatura. Qualsiasiintervento sull’apparecchiatura è documentato, tutti imisuratori sono calibrati da organismi ufficiali. Ogni cin-que anni avviene un nuovo accreditamento: oltre all’inte-ro impianto tecnico, vengono verificate anche le compe-tenze specialistiche del personale. L’accreditamento delbanco di prova è estremamente complesso; ma solo cosìsi può garantire che tutti i risultati siano impeccabili. nr

traffico, ad esempio ad un’entrata auto-stradale. Non dipende solo dalla potenzadel motore, ma anche dalla gradazionedel cambio». Sui veicoli testati ogni annola differenza salta all’occhio: sui cambimoderni la quarta marcia è spesso cali-brata su un passo molto lungo. Ciò chepuò anche risultare scomodo quando sicircola in città.

Comunque la Volvo V40 non deve sa-pere solo accelerare, ma anche frenare.Per stabilire con esattezza la distanza difrenata, vengono effettuate dieci misura-zioni con l’auto mezza carica a 100 km/h,quindi viene calcolato il valore medio.Inoltre, la svedese deve sottoporsi allemisurazioni del rumore a 60, 80, 100 e120 km/h. Va però misurato anche il dia-metro di sterzata e la visibilità circolare:per determinare il diametro di sterzata, ilvolante dell’auto viene avvitato comple-tamente e si gira in tondo tra due coni.Solamente da pochi anni il TCS testa an-che la visibilità circolare sui veicoli, per-ché i nuovi modelli offrono sempre meno

visibilità per ragioni di design. I costrut-tori possono, comunque, migliorare il loro punteggio grazie alla presenza deinuovi e tecnologici sistemi di assistenzaofferti già di serie.

Consumo di carburanteUsando il metro vengono misurati tutti isedili e gli spazi per la testa e le gambeall’interno dell’abitacolo della VolvoV40. Esistono grandi differenze da unmodello all’altro soprattutto sul sedileposteriore. Tuttavia, quest’ultimo nonriveste la stessa importanza su ogni auto.Proprio per questo motivo il TCS lavoracon singoli voti.

Un punto cruciale quando si compraun’auto è il consumo di carburante. Per-ciò la squadra di collaudatori del TCS in-veste due giornate intere a ricontrollare idati sui consumi forniti dal costruttore.Per le misurazioni del consumo di carbu-rante i veicoli vengono messi sul banco di prova certificato dalla Confederazione(vedi riquadro). Il consumo nell’utilizzopratico viene rilevato dalla squadra deltest. Durante il test del TCS la Volvo V40percorre quasi 4000 chilometri sullestrade svizzere. Sulla maggior parte dellevetture la differenza tra dati di fabbrica econsumo reale si attesta attorno al litro;ciò non significa però che le case costrut-trici barino. Per mantenere bassi i lorovalori di consumo, ricorrono a tutte lepossibilità fornite dalla legislazione vi-gente. Il consumo reale determinato dalTCS è un valore rilevato sulla strada: di-pende dal carico, dall’uso del climatizza-tore, dalla gommatura, condizioni stra-dali e stile di guida del conducente. LaVolvo V40 si dimostra sobria e beve solo7,1 litri. Niente male! Nadia RambaldiVideo del reportage

Page 38: Touring 15 / 2014 italiano

39club e soci | touringn.15 | 4 settembre 2014

vincitore. Da tale viaggio Stephan Ryserè tornato con tante impressioni, sia perl’estrema povertà in Brasile sia per le tan-te meraviglie e le splendide spiagge.

In Brasile o in qualsiasi altro posto almondo, non si può rinunciare ad una carta di credito quando si viaggia. Ognivolta che usano la carta di credito del TCSi soci del club approfittano di un bonussul fatturato, fanno il pieno con lo sconto

e possono viaggiare serenamente in tuttoil mondo. Questo perché in caso d’emer-genza ricevono un aiuto immediato. Chinon possiede ancora una carta di creditopuò provare ora gratuitamente la TCSMasterCard per un anno. tg

Stephan Ryser non poteva credere allasua grande fortuna. «Solo quando hoavuto i documenti di viaggio in mano hoveramente realizzato che potevo vederee sostenere dal vivo la Nazionale svizzera ai Campionati del Mondo. È stata unasensazione incredibilmente bella», diceemozionandosi ancora oggi. Stephan Ryser è il fortunato vincitore del concor-so della TCS MasterCard della primaverascorsa. A questo concorso hanno parte -cipato 6495 persone. Per Stephan Ryserla partecipazione è fruttuosa. A giugno èandato in Sudamerica assieme alla suacompagna Irene Bachmann per novegiorni, durante i quali erano in program-ma due incontri della Nazionale.

Atmosfera specialePrima della partenza i due erano moltonervosi, perché lei non viaggia spesso edera addirittura la prima volta fuori dal-l’Europa. Perciò ha dovuto prima farsi fare il passaporto. L’atmosfera negli stadiera sempre molto speciale e le emozionisono venute del tutto automaticamente.Anche perché i tifosi delle varie squadresi capivano bene tra loro. «In particolarea Brasilia, dove la Svizzera ha vinto con-tro l’Ecuador, è stata una cosa unica»,racconta Ryser. Nell’incontro contro laFrancia, invece, che a Salvador ha umi-liato la nostra Nazionale per 5 a 2, l’umo-re era un po’ depresso. «Ma anche questofa parte delle eventualità», dichiara il

Esperienza unica con la Nazionale

Il fortunato vin -citore: Stephan Ryser con IreneBachmann a unapartita della Na-zionale elvetica in Brasile.

ald

Info TouringDettagli sulla carta di credito su www.mastercard.tcs.ch

TCS Societariato www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS (solo se giàsocio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Libretto ETI www.eti.ch

Informare sempre prima ETI!Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.–Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.–Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.–Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.–Spese di cura «Europa» Fr. 32.–Spese di cura «Mondo» Fr. 50.–

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.–

TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

TCS Protezione giuridica

www.tcs-protezione-giuridica.chTCS Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Famiglia» Fr. 96.–

«Individuale» Fr. 66.–Privata senza sottoscrivere la Circolazione

«Famiglia» Fr. 245.–«Individuale» Fr. 225.–

Privata con Circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.–«Individuale» Fr. 192.–

Immobili Fr. 60.–

TCS Assicurazione auto

www.tcs-assicurazione-auto.chResponsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800801000

Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch

TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–*TCS Moto Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero* prezzi soci TCS

Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch

TCS MasterCard Gold Fr. 100.–*TCS MasterCard Fr. 50.–*TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–*TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.–*Nessuna commissione annuale per il 1° anno

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informa zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.

TCS Training&Events www.training-events.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

Corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi e tempo libero

TCS Viaggi www.viaggi-tcs.chTCS Camping www.tcs-camping.ch 058 827 25 20TCS HotelsSchloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch

Clubservizi

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

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Hergestellt in der SchweizFabriqué en Suisse

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Tagliando da spedire a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: [email protected]. Per ev. domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non è possibile ordinare per telefono). Ditta partner/consegna: AZU SA, 3322 Schönbühl, unicamente in Svizzera e Liechtenstein.

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Fabbricati in Svizzera

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Esperienza unica con la Nazionale

Il fortunato vin -citore: Stephan Ryser con IreneBachmann a unapartita della Na-zionale elvetica in Brasile.

ald

Info TouringDettagli sulla carta di credito su www.mastercard.tcs.ch

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«Individuale» Fr. 66.–Privata senza sottoscrivere la Circolazione

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Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informa zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.

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Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

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Viaggi e tempo libero

TCS Viaggi www.viaggi-tcs.chTCS Camping www.tcs-camping.ch 058 827 25 20TCS HotelsSchloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch

Clubservizi

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

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41la pagina dei lettori | touringn.15 | 4 settembre 2014

Contrariamente alle apparenze, ivodesi non sono eccessivamenteseveri. Tutte le polizie si confor-

mano all’ordinanza dell’Ufficio federaledelle strade che regola la materia. Imargini di sicurezza non dipendonodalla tolleranza degli addetti al control-lo, ma sono destinati a compensare lepossibili imprecisioni degli apparecchi.Il vostro tachimetro, per esempio, deveobbligatoriamente indicare una cifrauguale o superiore alla velocità reale.Potete verificarlo facilmente esaminan-do il vostro ultimo rapporto di collaudoo confrontando la velocità del contatorecon quella indicata dal GPS. Per quantoriguarda le misurazioni della velocitàper gli apparecchi di controllo, i marginidipendono dalla modalità di rilevamen-to (sul luogo, su tratti, in movimentoecc.), così come dagli apparecchi e dallavelocità.

Ammettiamo che siate fotografatiall’interno di una località. Per la stessavelocità, la differenza dell’importo dellamulta può, a dipendenza del tipo diapparecchio (radar convenzionale olaser), ammontare a 80 franchi per unsuperamento inferiore a 10 km/h dellimite di velocità in vigore.

Si consiglia sempre di rispettare ilimiti di velocità. Non si può far affida-mento su una deduzione automatica di5 km/h per evitare una contravvenzio-ne. Il tipo di allestimento stradale do-vrebbe corrispondere ai limiti in vigore,perché nessuno è capace di vedere tuttii cartelli stradali. Il GPS può fornire unaiuto, non indicandovi la posizione deiradar fissi ma il locale limite di velocità.Tuttavia, anche questa informazionepuò essere errata, ad esempio in seguitoa modifiche temporanee (cantieri) odefinitive.

«A Ginevra e inqualche cantonesvizzero tedesco,viene dedotto unmargine di 5 km/hdurante i controlliradar. Perché nelcanton Vaud è solodi 3 km/h?»Jean-Michel Mariéthoz, St-Sulpice

l’espertoTCS

Daniel Muhlemann

Sicurezzastradale

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Cantieri e disagi stradaliRecentemente sono tornato dalle va-canze in Francia, vasto paese con larghestrade molto scorrevoli. Nella nostrapiccola Svizzera, paese con luoghi in-cantevoli, le strade (le autostrade) sonocertamente ridotte anche a causa dellamancanza di spazio. Da Basilea a Luga-no via San Gallo sono 400 km di «pena»con una velocità media di appena 80km/h. Per questi forti disagi vorrei invi-tare la consigliera federale Leuthard aguidare lei l’auto e immettersi per que-sto viaggio sulle nostre strade… Cantierinon operativi e molte inutili strettoierallentano la marcia e causano anchemomenti di stress! E di rabbia! Non sipotrebbe lavorare anche durante le orenotturne per velocizzare questi cantieri?E togliere i restringimenti inutili? Altroche voler aumentare il costo della vi-gnetta autostradale… dov’è il corrispet-tivo servizio? Rinaldo Bottinelli (@)

Bloccare lo smartphone«Touring» 13/2014

Ho letto l’articolo «Blocco chiamate perconducenti» e credo che ora si stia esa-gerando. Sono d’accordo che inviareSMS alla guida e telefonare senza vivavoce è pericoloso, ma ad arrivare a bloc-care le telefonate in entrata lo trovoinopportuno. I tempi di spostamentoanche per fare pochi km si allunganosempre di più e ne consegue che non sipossa essere reperibili per parecchiotempo. I motivi che possono distrarre laguida sono molti di conseguenza sareb-bero da vietare: autoradio, cartelloni

pubblicitari a lato strada, parlare conaltre persone a bordo, GPS, dissetarsi,fumare e portare bambini a bordo (gio-cano, urlano, litigano). Per non parlaredei continui controlli mobili radar cheormai obbligano a passare più tempo aguardare il tachimetro che la strada…Sarebbe più opportuno invece dedicarsiad ottenere strade in condizioni miglio-ri, una pianificazione dei cantieri piùintelligente, una cartellonistica chiara ecoerente in presenza dei cantieri auto-stradali, vedi la tratta Chiasso–LuganoNord dove si trovano spesso 2 cartellicontemporaneamente che indicano

velocità diverse ecc. Credo che il buon-senso stia diventando merce sempre piùrara. Gianni Silini (@)

Autostrade gratuite«Touring» 14/2014

Un lettore faceva recentemente allusio-ne al costo di un suo viaggio in auto finoa Marsiglia, che gli è costato più caroche il contrassegno autostradale svizze-ro. Desidero ora apportare il mio contri-buto. Ho effettuato un viaggio in cam-per ad Amsterdam. Per arrivarci sonopassato dalla Germania, come pure dallecittà di Lussemburgo, Bruxelles e Rot-terdam circolando sulle autostrade nonappena era possibile. Non ho pagato unsolo euro di pedaggi stradali. E inoltre,la maggior parte delle autostrade delBelgio e olandesi sono illuminate dinotte. Perché paragonare solo il prezzodel nostro contrassegno con la Francia?

Manuel Corminboeuf, Montfaucon

touring impressumGiornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice capo -redattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore).Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0588273500, fax 0588275025. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 0442503131, fax 0442503132. Produzione: St.Gal ler Tag blatt AG, CIL Cen tre d’im pres si onLaus an ne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede cen trale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

I cantieri autostradali e l’apposita segnaletica fanno discute-re e reagire i nostri soci e lettori.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

touring

Scriveteci!

LA DOMANDA

mw

Giochi & Concorsi 15/2014

Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.

Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi!

Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.

Termine di partecipazione per ogni gioco: 14 settembre 2014.

Quante ore di volo occorrono come minimo per diventare pilota privato?

Inviate un SMS con scritto tmi151 xx (xx = numero)al numero 543.

Chance 1: Leserspiel

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi152 e le tre cifre al numero 543.

Concorso 3: sudoku medio

Concorso 2: sudoku facile

Concorso 1: gioco per i lettori

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi153 e le tre cifre al numero 543.

Samsung Galaxy Tab S 8,4” 16 GB, WLAN: sottile e leggero, dal design pregiato

Il compatto Samsung G800 S5 mini Black 16 GB

In palio: 2 notti per 2 persone al Wellness Schloss Panorama Royal****

Il display super Amoled da 8,4 pollici con risoluzione di 2560 x 1600 pixel garantisce colori intensi e luminosi e immagini nitide. Il pregiato tablet presenta uno spessore di soli 6,6 mm e un peso di 298 g, che lo rendono estremamente maneggevole e comodo da portare sempre con sé. La fotocamera prin-cipale o� re una risoluzione di 8 MP e auto-focus. L’apparecchio dispone di un sensore di impronte digitali per il blocco e funziona con l’attuale sistema operativo Android 4.4.

Con il suo touchscreen super Amoled da 4,5 pollici, l’S5 mini ha dimensioni più pic-cole rispetto all’attuale apparecchio di punta di Samsung, ma non teme confronti in fatto di dotazioni tecniche. La fotocamera o� re una risoluzione di 8 megapixel con auto-focus, fl ash LED e stabilizzatore ottico. La memoria interna ha una capacità di 16 GB, ma è espandibile tramite slot per micro SD. Il piccolo smartphone resiste alla polvere e alle brevi immersioni in acqua.

È inoltre dotato di sensore di impronte di-gitali per il blocco e funziona con sistema operativo Android 4.4.

Concorso 1:

Concorso 3:

Concorso 2:

Valore

CHF

479.–

ValoreCHF

599.–

Verena Hochstrasser, Augenstein | Karin Binder, Döttingen | Ursula Herzog, Hochdorf

Il Wellness Schloss Panorama Royal a Bad Häring, sopra Kufstein, o� re lo splendido panorama delle alpi tirolesi. È il luogo ideale per evadere dallo stress quotidiano e rilas-sarsi in un’oasi di tranquillità e ispirazione. Il direttore Peter Mayer non si occupa solo dei suoi ospiti con estrema cordialità, ma in qualità di istruttore di Qi Gong li aiuta anche a fare il pieno di energia grazie a questa so-fi sticata disciplina. Il suo hotel vuole essere fonte di energia, forza e vitalità per gli ospiti. L’area wellness della struttura, la Spa Royal, si estende su 2500 m2 e comprende sau-ne, percorso energetico, oasi di tranquillità, bagno esperienziale con rocce e cascata, piscine e sala fi tness.

In palio: 2 pernottamenti nella suite presi-denziale, inclusi mezza pensione e utilizzo dell’area wellness.

Sponsor del premio: www.panorama-royal.at

I vincitori dell'edizione n. 13 sono:

Valore

ca. CHF

1’200.–

2 4 9 6

8 2

1 7 5

7 8 1

849

3 6

5 34 1

92

76 1

8 1 3

8 94

23 49

98

57

26 5

5 4 73

9 8 26 5

4 6

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41la pagina dei lettori | touringn.15 | 4 settembre 2014

Contrariamente alle apparenze, ivodesi non sono eccessivamenteseveri. Tutte le polizie si confor-

mano all’ordinanza dell’Ufficio federaledelle strade che regola la materia. Imargini di sicurezza non dipendonodalla tolleranza degli addetti al control-lo, ma sono destinati a compensare lepossibili imprecisioni degli apparecchi.Il vostro tachimetro, per esempio, deveobbligatoriamente indicare una cifrauguale o superiore alla velocità reale.Potete verificarlo facilmente esaminan-do il vostro ultimo rapporto di collaudoo confrontando la velocità del contatorecon quella indicata dal GPS. Per quantoriguarda le misurazioni della velocitàper gli apparecchi di controllo, i marginidipendono dalla modalità di rilevamen-to (sul luogo, su tratti, in movimentoecc.), così come dagli apparecchi e dallavelocità.

Ammettiamo che siate fotografatiall’interno di una località. Per la stessavelocità, la differenza dell’importo dellamulta può, a dipendenza del tipo diapparecchio (radar convenzionale olaser), ammontare a 80 franchi per unsuperamento inferiore a 10 km/h dellimite di velocità in vigore.

Si consiglia sempre di rispettare ilimiti di velocità. Non si può far affida-mento su una deduzione automatica di5 km/h per evitare una contravvenzio-ne. Il tipo di allestimento stradale do-vrebbe corrispondere ai limiti in vigore,perché nessuno è capace di vedere tuttii cartelli stradali. Il GPS può fornire unaiuto, non indicandovi la posizione deiradar fissi ma il locale limite di velocità.Tuttavia, anche questa informazionepuò essere errata, ad esempio in seguitoa modifiche temporanee (cantieri) odefinitive.

«A Ginevra e inqualche cantonesvizzero tedesco,viene dedotto unmargine di 5 km/hdurante i controlliradar. Perché nelcanton Vaud è solodi 3 km/h?»Jean-Michel Mariéthoz, St-Sulpice

l’espertoTCS

Daniel Muhlemann

Sicurezzastradale

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Cantieri e disagi stradaliRecentemente sono tornato dalle va-canze in Francia, vasto paese con larghestrade molto scorrevoli. Nella nostrapiccola Svizzera, paese con luoghi in-cantevoli, le strade (le autostrade) sonocertamente ridotte anche a causa dellamancanza di spazio. Da Basilea a Luga-no via San Gallo sono 400 km di «pena»con una velocità media di appena 80km/h. Per questi forti disagi vorrei invi-tare la consigliera federale Leuthard aguidare lei l’auto e immettersi per que-sto viaggio sulle nostre strade… Cantierinon operativi e molte inutili strettoierallentano la marcia e causano anchemomenti di stress! E di rabbia! Non sipotrebbe lavorare anche durante le orenotturne per velocizzare questi cantieri?E togliere i restringimenti inutili? Altroche voler aumentare il costo della vi-gnetta autostradale… dov’è il corrispet-tivo servizio? Rinaldo Bottinelli (@)

Bloccare lo smartphone«Touring» 13/2014

Ho letto l’articolo «Blocco chiamate perconducenti» e credo che ora si stia esa-gerando. Sono d’accordo che inviareSMS alla guida e telefonare senza vivavoce è pericoloso, ma ad arrivare a bloc-care le telefonate in entrata lo trovoinopportuno. I tempi di spostamentoanche per fare pochi km si allunganosempre di più e ne consegue che non sipossa essere reperibili per parecchiotempo. I motivi che possono distrarre laguida sono molti di conseguenza sareb-bero da vietare: autoradio, cartelloni

pubblicitari a lato strada, parlare conaltre persone a bordo, GPS, dissetarsi,fumare e portare bambini a bordo (gio-cano, urlano, litigano). Per non parlaredei continui controlli mobili radar cheormai obbligano a passare più tempo aguardare il tachimetro che la strada…Sarebbe più opportuno invece dedicarsiad ottenere strade in condizioni miglio-ri, una pianificazione dei cantieri piùintelligente, una cartellonistica chiara ecoerente in presenza dei cantieri auto-stradali, vedi la tratta Chiasso–LuganoNord dove si trovano spesso 2 cartellicontemporaneamente che indicano

velocità diverse ecc. Credo che il buon-senso stia diventando merce sempre piùrara. Gianni Silini (@)

Autostrade gratuite«Touring» 14/2014

Un lettore faceva recentemente allusio-ne al costo di un suo viaggio in auto finoa Marsiglia, che gli è costato più caroche il contrassegno autostradale svizze-ro. Desidero ora apportare il mio contri-buto. Ho effettuato un viaggio in cam-per ad Amsterdam. Per arrivarci sonopassato dalla Germania, come pure dallecittà di Lussemburgo, Bruxelles e Rot-terdam circolando sulle autostrade nonappena era possibile. Non ho pagato unsolo euro di pedaggi stradali. E inoltre,la maggior parte delle autostrade delBelgio e olandesi sono illuminate dinotte. Perché paragonare solo il prezzodel nostro contrassegno con la Francia?

Manuel Corminboeuf, Montfaucon

touring impressumGiornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice capo -redattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore).Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0588273500, fax 0588275025. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 0442503131, fax 0442503132. Produzione: St.Gal ler Tag blatt AG, CIL Cen tre d’im pres si onLaus an ne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede cen trale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

I cantieri autostradali e l’apposita segnaletica fanno discute-re e reagire i nostri soci e lettori.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

touring

Scriveteci!

LA DOMANDA

mw

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touring | l’incontron.15 | 4 settembre 2014

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Per il pilota dei ghiacciai Alex Clapasson il massimo è quando il suo Super Cub PA-18 può toccare il suolo su una delle 40 aree d’atterraggio di montagna.

Perché ha voluto divenire a tutti i costi un pilota dei ghiacciai?Alex Clapasson: Perché in questo modo vivo l’affascinantecombinazione tra due mondi: quello del volo e quello dellamontagna.

Come si diventa pilota dei ghiacciai?Prima di tutto si deve ottenere la licenza di pilota e poi seguireuna formazione con un maestro di volo dei ghiacciai e infinecompiere un volo di esame con un esperto.

«Non c’è niente di più bello di volare tra i ghiacciai»

Quali sono le sfide per un pilota dei ghiacciai?Saper valutare correttamente le condizioni del tempo, in parti-colare vento e neve. Un pilota dei ghiacciai deve essere in gradodi definire la situazione locale. Ogni area d’atterraggio di mon-tagna è diversa e ognuna difficile a suo modo. Il ventaglio di op-zioni volando tra i ghiacciai è notevolmente ristretto, così nonesiste la possibilità di riprendere quota a causa di un atterraggioche si rivela essere impossibile.

Lei è anche guida alpina. È un vantaggio?Il fatto di essere cresciuto ad Andermatt e di conoscere le mon-tagne come le mie tasche è di certo un vantaggio.

Quante volte è già atterrato su un ghiacciaio?Migliaia negli ultimi quindici anni. Sono anche istruttore di volosui ghiacciai e dunque anche solo con un allievo compio unatrentina di atterraggi durante ogni giornata di volo.

Quanto costa una formazione e cosa comprende?La formazione dura circa un anno. L’allievo impara a volare suighiacciai in ogni stagione, perché in luglio regnano altre condi-zioni rispetto a dicembre. Una formazione di pilota dei ghiacciaicosta tra 7000 e 9000 fr. e un volo di prova ca. 600–700 fr.

Ha già vissuto situazioni spinose?No. Quando si vola sui ghiacciai le situazioni difficili si devonoriconoscere in anticipo per poterle evitare. E il velivolo vienecontrollato ogni 50 ore di volo. Inoltre le informazioni per lapreparazione del volo sono estremamente complete e precise.

Hermann Geiger è stato il pilota dei ghiacciai più noto. È un modello per lei?Era ed è per me un esempio da seguire. Ho divorato il suo libro,in camera mia avevo una sua foto, era il mio eroe da bambino.In Svizzera era un pioniere del volo di salvataggio. Lo ammiro.

Gli atterraggi in montagna non sono ben visti da tutti (rumore, protezione della natura). Qual è il suo parere e la sua esperienza a proposito?Sempre quando è possibile non voliamo al di sopra di gruppi dipersone. In montagna esistono 40 aree di atterraggio, che ven-gono usate da due dozzine di velivoli. La maggior parte deglisciatori e alpinisti mi salutano cordialmente quando mi vedonoatterrare. Intervista: Christian Bützberger

Cresciuto ad Andermatt, AlexClapasson è pilotadei ghiacciai sinoal midollo e in piùun appassionatoalpinista ([email protected]).

«Volare sui ghiacciai è sempre un volo con poche opzioni»

ald

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