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32 Quiz & concorsi: un soggiorno in montagna, un iPhone 6 e un tablet 15 Passaggi pedonali critici Quando la loro posizione è a rischio d’incidente. 18 Test Porsche Macan Questa tigre sportiva turbo ama anche lo sterrato. 34 Intervista al giramondo Andreas Hutter fa viaggiare la gente con le sue conferenze. Un trekking in Perù La via Inca fino al Machu Picchu 20 Patrouille TCS Angelo giallo in soccorso 28 touring Il giornale della mobilità 25 settembre 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier 16 2014 Test pneumatici invernali Da migliorare sul bagnato 6–10

Touring 16 / 2014 italiano

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Il giornale della mobilità, edizione del 25 settembre 2014

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Page 1: Touring 16 / 2014 italiano

32 Quiz & concorsi: un soggiorno in montagna, un iPhone 6 e un tablet

15 Passaggi pedonali critici Quando la loro posizione è a rischio d’incidente.

18 Test Porsche MacanQuesta tigre sportiva turboama anche lo sterrato.

34 Intervista al giramondoAndreas Hutter fa viaggiare lagente con le sue conferenze.

Un trekking in Perù

La via Inca fino al Machu Picchu 20Patrouille TCS

Angelo giallo in soccorso 28

touringIl giornale della mobilità

25 settembre 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

162014

Test pneumatici invernali

Da migliorare sul bagnato 6–10

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3editoriale e sommario | touringn.16 | 25 settembre 2014

siano necessari affinché si intervenga e si faccia qualcosa?Di sicuro nella sua regione e nei dintorni conosce delle tratte pericolose, che la fanno arrabbiare perché sichiede come mai non si intervenga immediatamente. È comprensibile che la verifica delle misure di sicurezzarichieda tempo e denaro. Sì, i mezzi per il miglioramentodell’infrastruttura stradale sono scarsi – ma non è un’at-tenuante.

A mio parere è necessario che l’opinione pubblicafaccia più pressione. Si devono tenere gli occhi aperti e agire denunciando i tratti stradali pericolosi. Solo in questo modo si può sperare che si ponga rimedio intempi brevi. Felix Maurhofer, caporedattore

In attesa che qualcosa accada

Di certo anche lei, stimato lettore, si è già chiesto,quanti incidenti devono ancora accadere sino a che le tratte stradali pericolose vengano rese

innocue. Gli esempi sono tanti. Tra questi anche l’A8 tra Alpnach e Sarnen nel Canton Obvaldo. Stando a unanotizia riportata dalla Neue Luzerner Zeitung, dal 2011 su questa tratta sono rimaste uccise ben sette persone.Dopo la dura reazione dei cittadini e dei politici, anchealle autorità è divenuto verosimilmente chiaro che quideve essere migliorata la sicurezza stradale.

Questo esempio mostra ancora una volta come l’apparato amministrativo sia lento. Per questo motivocontinuiamo a domandarci quanti morti purtroppo

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità13 Riconosciuto lo stato di necessità

a soccorritori e agenti in missione.13 Il consulente: se gli assistenti

alla guida non funzionano.15 Incidenti stradali a causa di strisce

pedonali mal posizionate.

test e tecnica18 Test della Porsche Macan Turbo:

una sportiva vestita da SUV idealeanche per far del fuoristrada.

Prove e novità17 Nuova Renault Twingo.17 Jeep Renegade.

viaggi e tempo libero20 Trekking in Perù percorrendo

un sentiero Inca e alloggiando in confortevoli lodge.

23 Acqua di mare in montagna presso il Salina Maris in Vallese.

23 Il consulente di viaggio: quandola coda fa perdere il volo.

25 Escursioni in montagna di piùgiorni senza bagaglio.

Pneumatici invernali6 Reportage da Ulrichen per sapere

come si eseguono le varie provedelle gomme ideali per l’inverno.

8 I principali risultati delle dimensioni175 e 195 di 28 diversi prodotti.

10 Consigliati i giusti pneumatici a seconda della stagione per accrescere la sicurezza.

10 Importante controllare regolarmentela pressione dei copertoni.

club e soci28 Soccorso stradale del TCS: una

giornata in servizio al fianco di un angelo giallo.

31 Le nuove aperture del ContactCenter per consulenza ai soci.

31 L’Hotelcard gratis a chi usufruisce dell’offerta TCS MasterCard.

31 prezzi e contatti TCS32 quiz & concorsi 33 la pagina dei lettori, impressum34 l’incontro: Andreas Hutter,

avventuriero e conferenziere

touring

162014

foto

Pia

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DOSSIER

Foto di copertina:Wolfgang Grube

Business Lato frontale Categorie posti e prezzi Seats sud cat.1 cat.2 cat.3 cat.4 cat.5Prezzo normale 198.– 198.– 168.– 138.– 108.– 88.– 68.–Prezzo speciale soci TCS 188.– 188.– 158.– 128.– 98.– 78.– 58.–

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3editoriale e sommario | touringn.16 | 25 settembre 2014

siano necessari affinché si intervenga e si faccia qualcosa?Di sicuro nella sua regione e nei dintorni conosce delle tratte pericolose, che la fanno arrabbiare perché sichiede come mai non si intervenga immediatamente. È comprensibile che la verifica delle misure di sicurezzarichieda tempo e denaro. Sì, i mezzi per il miglioramentodell’infrastruttura stradale sono scarsi – ma non è un’at-tenuante.

A mio parere è necessario che l’opinione pubblicafaccia più pressione. Si devono tenere gli occhi aperti e agire denunciando i tratti stradali pericolosi. Solo in questo modo si può sperare che si ponga rimedio intempi brevi. Felix Maurhofer, caporedattore

In attesa che qualcosa accada

Di certo anche lei, stimato lettore, si è già chiesto,quanti incidenti devono ancora accadere sino a che le tratte stradali pericolose vengano rese

innocue. Gli esempi sono tanti. Tra questi anche l’A8 tra Alpnach e Sarnen nel Canton Obvaldo. Stando a unanotizia riportata dalla Neue Luzerner Zeitung, dal 2011 su questa tratta sono rimaste uccise ben sette persone.Dopo la dura reazione dei cittadini e dei politici, anchealle autorità è divenuto verosimilmente chiaro che quideve essere migliorata la sicurezza stradale.

Questo esempio mostra ancora una volta come l’apparato amministrativo sia lento. Per questo motivocontinuiamo a domandarci quanti morti purtroppo

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità13 Riconosciuto lo stato di necessità

a soccorritori e agenti in missione.13 Il consulente: se gli assistenti

alla guida non funzionano.15 Incidenti stradali a causa di strisce

pedonali mal posizionate.

test e tecnica18 Test della Porsche Macan Turbo:

una sportiva vestita da SUV idealeanche per far del fuoristrada.

Prove e novità17 Nuova Renault Twingo.17 Jeep Renegade.

viaggi e tempo libero20 Trekking in Perù percorrendo

un sentiero Inca e alloggiando in confortevoli lodge.

23 Acqua di mare in montagna presso il Salina Maris in Vallese.

23 Il consulente di viaggio: quandola coda fa perdere il volo.

25 Escursioni in montagna di piùgiorni senza bagaglio.

Pneumatici invernali6 Reportage da Ulrichen per sapere

come si eseguono le varie provedelle gomme ideali per l’inverno.

8 I principali risultati delle dimensioni175 e 195 di 28 diversi prodotti.

10 Consigliati i giusti pneumatici a seconda della stagione per accrescere la sicurezza.

10 Importante controllare regolarmentela pressione dei copertoni.

club e soci28 Soccorso stradale del TCS: una

giornata in servizio al fianco di un angelo giallo.

31 Le nuove aperture del ContactCenter per consulenza ai soci.

31 L’Hotelcard gratis a chi usufruisce dell’offerta TCS MasterCard.

31 prezzi e contatti TCS32 quiz & concorsi 33 la pagina dei lettori, impressum34 l’incontro: Andreas Hutter,

avventuriero e conferenziere

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Foto di copertina:Wolfgang Grube

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5attualità | touring

Si chiama Hitchbot e adora molto viag-giare. In poche settimane ha attraversatoil Canada facendo l’autostop dalla costaatlantica a quella pacifica. Appena alza ilpollice ai bordi della strada c’è subito unautomobilista che lo prende a bordo, se-dotto da questo simpatico androide dischiuma solida blu, che indossa guantida cucina gialli e stivali di gomma pure dicolor giallo ma punteggiati di stelline ne-re. E quando si sente scarico, avverte ilconducente di allacciarlo all’accendisi-gari del veicolo. Mentre le batterie si rica-

Il robot autostoppista attraversail Canada da est ad ovest

ricano, il robot si illumina con un largosorriso di diodi rossi. Dietro questo appa-rente scherzo tecnologico si cela uno stu-dio serissimo dell’Università Ryerson diToronto sulle relazioni tra uomo e mac-china, per cercare di sapere come si istau-ra la fiducia tra loro. Si constata allora cheil robot Hitchbot ha suscitato un conside-revole slancio di simpatia, che si è ampia-mente diffuso sui social media. Lo studioha pure permesso di esplorare nuove tec-nologie nel campo dell’intelligenza arti-ficiale. jop

Sporco artistico Se qualcuno scrive sulla tua automobile «Lavami!» è giunta veramente l’ora dimettere mano a spugna e canna dell’acqua e di pulire il tuo veicolo. Certo che se l’autore fosse ScottWade, il texano noto come «l’artista delle auto sporche», sarebbe un peccato lavare il suo capolavoro.

L’APP PRIMI SOCCORSI PER AIUTARE NELLE SITUAZIONI D’EMERGENZA

Quando qualcuno si ferisce, viene mor-so da un serpente o sviene, bisognaprestargli immediatamente i soccorsiappropriati. Ora è diventato più facile,grazie alla nuova applicazione Primisoccorsi della Croce Rossa Svizzera

(CRS), a condizione che lo smartphone sia a portata dimano. L’app fornisce le giuste istruzioni per quasi tuttele urgenze. Se ci si trova in una situazione d’emergenzasi hanno subito le informazioni e le istruzioni su cosafare, sulla base di un elenco di parole chiave. L’appimpartisce le istruzioni per i primi soccorsi e le basi perpoterli ripetere. Un quiz consente di mettere alla provaquanto imparato. Un capitolo a parte approfondisce iltema della prevenzione.

Gratuita in I, F, T, E nell’App Store o Google Play.

I velivoli ultraleggeriora possono decollareanche in Svizzera

Il Consiglio federale ha allentato il divie-to di volo per gli aerei ultraleggeri. Lamodifica dell’Ordinanza sulla naviga-zione aerea consente l’uso di questivelivoli in maniera limitata. In primoluogo si tratta di velivoli dotati di moto-re elettrico. D’ora in poi anche questiaerei saranno ammessi alla circolazionenei cieli elvetici: girocotteri con motorea combustione o elettrico; velivoli concomandi aerodinamici e motore elettri-co; delta (Trike) e deltaplani dotati di carrello e motore elettrico. Il nuovoregime entrerà in vigore il 1° ottobre2014. A partire dall’inizio del 2015 potranno essere avviate le procedure di ammissione. dno

Una cartina mostra l’incidentalità nei comuni svizzeri

Nei primi sei mesi di quest’anno sullestrade svizzere sono morte in incidenti115 persone, ovvero nove in meno rispetto allo stesso periodo dell’annoprecedente. 1911 persone sono rimastegravemente ferite, ovvero 182 in piùrispetto al primo semestre del 2013. È quanto emerge dal registro degli inci-denti stradali gestito dall’Ufficio federa-le delle strade (USTRA). Al sito map.da-tiincidenti.ch ora l’ufficio federale hapubblicato una mappa dell’incidentalitàin Svizzera: per il periodo 2011–2013sono illustrati in modo geografico gliincidenti con danni alle persone suddi-videndoli in categorie come incidentiche coinvolgono bici o moto. dno

L’affascinante storia dei jukebox a Seewen

Alzi la mano chi non ascolterebbeestasiato una canzone intrisa diricordi proveniente da un vecchiojukebox. Il 23 novembre 1889 LouisT. Glass presentò nel «Palais RoyalSaloon» a San Francisco il «Nickel-in-the-Slot-Player». Da allora è con-siderato l’inventore dell’automamusicale con inserimento dellamonetina, nonostante che ancheThomas Edison, in quanto uno deipionieri della riproduzione audio, si collochi all’inizio della storia deijukebox. Comunque sia, nel Museodegli automi musicali a Seewen (SO)fino al 30 agosto 2015 è in program-ma un’esposizione straordinaria daltitolo «The Golden Age of the Juke-box», ovvero la storia di questi auto-mi musicali del XX secolo. Si puòvedere anche come i supporti audiosi sono sviluppati dal rullo di legnosino al CD. Bü

touring | attualitàn.16 | 25 settembre 2014

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I giornalisti giunti a Barcellona da tuttaEuropa hanno ben dovuto pazientare fi-no alle 3 del mattino, prima che la nuovaMX-5 fosse svelata ai loro occhi. Ciò inquanto la roadster culto doveva esserepresentata alla stessa ora in Giappone, lasua patria, e negli Stati Uniti.

La prima impressione: la MX-5 è diven-tata più spigolosa ed aggressiva. Al suoconfronto il design dei modelli prece-denti appare mite. La due posti cabrio piùvenduta al mondo ha un nuovo caratterecompletamente cambiato e benvenuto.Le proporzioni sono promettenti e fannovenire voglia di sedersi al volante e parti-re. Il cockpit è inclinato all’indietro e ilmuso è diventato più dinamico e scolpi-to. Vi si aggiungono spalle muscolose eun posteriore leggermente estroflesso:

piuttosto sportiva, la piccola. Ma la MX-5si iscrive nel credo delle «sportive legge-re» e stando ai suoi ideatori ha perso ben100 kg. La due posti con motore longitu-dinale e trazione posteriore sarà ottenibi-le dall’autunno 2015 anche con due mo-torizzazioni benzina ad iniezione direttada 115 e 165 CV.

Purtroppo non era ancora possibileprovare la slanciata due posti giunta allaquarta generazione, per cui Mazda ha organizzato la presentazione nel cuore diBarcellona inaugurando il «Mazda Spa-ce», una sala per eventi di 2000 m2. Per igiornalisti di tutta Europa, grazie a duebar, musica dal vivo e diverse lounge e ta-voli da calcetto che ornavano le sale delsfavillante «Mazda Space», l’attesa è co-munque stata tutto fuorché noiosa. nr

L’anno prossimo gli utenti della stradapagheranno una somma enorme. La Fe-derazione stradale svizzera (FRS) stimache saranno oltre 9,4 miliardi di franchi.FRS si basa sul messaggio relativo al preventivo 2015. Le imposte che la Con-federazione riscuote sul carburante (oliminerali), sull’importazione di veicoli(imposta sugli autoveicoli), sull’utilizzodella rete stradale svizzera (contrasse-

gno autostradale, tassa sul traffico pe-sante commisurata alle prestazioni) cosìcome sul fatturato della vendita di carbu-rante, veicoli e le loro componenti dannocome risultato questa cifra. Di questi, cir-ca quattro miliardi di franchi confluisco-no nella cassa federale generale, circa tremiliardi vengono impiegati in interventistradali e circa 1,85 miliardi di fr. vanno afavore di progetti ferroviari. dno

Galleria di fotodella nuova MX-5al sito internetwww.touring.ch esu Touring iPad.

9,4L’anno prossimogli utenti dellastrada pagheranno9,4 miliardi di franchi.

■ Elicottero■ Aereo a motore■ Parapendio■ Aliante■ Mongolfiera

La nuova domanda:Dove acquistate i pneumatici invernali per il vostro veicolo?

La vostra opinione ci interessa!Potete partecipare ai nostri sondaggionline pubblicati regolarmente sulsito web www.touring.ch

Progetti ferroviari pagati da chi usa la strada

Piuttosto sportiva, la piccola

Svizzeri pionieri per i battelli solariLa ditta elvetica Grove Boatscommercializza i suoi battellisolari in tutto il mondo. Dopo la Francia, l’Italia e la Spagna ha appena firmato un contrattocon gli Emirati Arabi Uniti.

Braccialetto luminosoper ciclisti più sicuriUn’invenzione chiave in materiadi sicurezza stradale è quanto èstato messo a punto al Politecni-co federale di Losanna (EPFL): unbraccialetto che emette una lucead intermittenza quando il ciclistatende il braccio per indicare ilcambiamento di direzione.

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5attualità | touring

Si chiama Hitchbot e adora molto viag-giare. In poche settimane ha attraversatoil Canada facendo l’autostop dalla costaatlantica a quella pacifica. Appena alza ilpollice ai bordi della strada c’è subito unautomobilista che lo prende a bordo, se-dotto da questo simpatico androide dischiuma solida blu, che indossa guantida cucina gialli e stivali di gomma pure dicolor giallo ma punteggiati di stelline ne-re. E quando si sente scarico, avverte ilconducente di allacciarlo all’accendisi-gari del veicolo. Mentre le batterie si rica-

Il robot autostoppista attraversail Canada da est ad ovest

ricano, il robot si illumina con un largosorriso di diodi rossi. Dietro questo appa-rente scherzo tecnologico si cela uno stu-dio serissimo dell’Università Ryerson diToronto sulle relazioni tra uomo e mac-china, per cercare di sapere come si istau-ra la fiducia tra loro. Si constata allora cheil robot Hitchbot ha suscitato un conside-revole slancio di simpatia, che si è ampia-mente diffuso sui social media. Lo studioha pure permesso di esplorare nuove tec-nologie nel campo dell’intelligenza arti-ficiale. jop

Sporco artistico Se qualcuno scrive sulla tua automobile «Lavami!» è giunta veramente l’ora dimettere mano a spugna e canna dell’acqua e di pulire il tuo veicolo. Certo che se l’autore fosse ScottWade, il texano noto come «l’artista delle auto sporche», sarebbe un peccato lavare il suo capolavoro.

L’APP PRIMI SOCCORSI PER AIUTARE NELLE SITUAZIONI D’EMERGENZA

Quando qualcuno si ferisce, viene mor-so da un serpente o sviene, bisognaprestargli immediatamente i soccorsiappropriati. Ora è diventato più facile,grazie alla nuova applicazione Primisoccorsi della Croce Rossa Svizzera

(CRS), a condizione che lo smartphone sia a portata dimano. L’app fornisce le giuste istruzioni per quasi tuttele urgenze. Se ci si trova in una situazione d’emergenzasi hanno subito le informazioni e le istruzioni su cosafare, sulla base di un elenco di parole chiave. L’appimpartisce le istruzioni per i primi soccorsi e le basi perpoterli ripetere. Un quiz consente di mettere alla provaquanto imparato. Un capitolo a parte approfondisce iltema della prevenzione.

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I velivoli ultraleggeriora possono decollareanche in Svizzera

Il Consiglio federale ha allentato il divie-to di volo per gli aerei ultraleggeri. Lamodifica dell’Ordinanza sulla naviga-zione aerea consente l’uso di questivelivoli in maniera limitata. In primoluogo si tratta di velivoli dotati di moto-re elettrico. D’ora in poi anche questiaerei saranno ammessi alla circolazionenei cieli elvetici: girocotteri con motorea combustione o elettrico; velivoli concomandi aerodinamici e motore elettri-co; delta (Trike) e deltaplani dotati di carrello e motore elettrico. Il nuovoregime entrerà in vigore il 1° ottobre2014. A partire dall’inizio del 2015 potranno essere avviate le procedure di ammissione. dno

Una cartina mostra l’incidentalità nei comuni svizzeri

Nei primi sei mesi di quest’anno sullestrade svizzere sono morte in incidenti115 persone, ovvero nove in meno rispetto allo stesso periodo dell’annoprecedente. 1911 persone sono rimastegravemente ferite, ovvero 182 in piùrispetto al primo semestre del 2013. È quanto emerge dal registro degli inci-denti stradali gestito dall’Ufficio federa-le delle strade (USTRA). Al sito map.da-tiincidenti.ch ora l’ufficio federale hapubblicato una mappa dell’incidentalitàin Svizzera: per il periodo 2011–2013sono illustrati in modo geografico gliincidenti con danni alle persone suddi-videndoli in categorie come incidentiche coinvolgono bici o moto. dno

L’affascinante storia dei jukebox a Seewen

Alzi la mano chi non ascolterebbeestasiato una canzone intrisa diricordi proveniente da un vecchiojukebox. Il 23 novembre 1889 LouisT. Glass presentò nel «Palais RoyalSaloon» a San Francisco il «Nickel-in-the-Slot-Player». Da allora è con-siderato l’inventore dell’automamusicale con inserimento dellamonetina, nonostante che ancheThomas Edison, in quanto uno deipionieri della riproduzione audio, si collochi all’inizio della storia deijukebox. Comunque sia, nel Museodegli automi musicali a Seewen (SO)fino al 30 agosto 2015 è in program-ma un’esposizione straordinaria daltitolo «The Golden Age of the Juke-box», ovvero la storia di questi auto-mi musicali del XX secolo. Si puòvedere anche come i supporti audiosi sono sviluppati dal rullo di legnosino al CD. Bü

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7speciale pneumatici invernali | touringn.16 | 25 settembre 2014

tate. Dopodiché i pneumatici vengonoprovati sulla pista predisposta per testarelo spazio di frenata a 45 km/h e la trazio-ne. Per svolgere questo compito il collau-datore Frank sta girando sulla pista delcampo d’aviazione. Fornisce dati obiet -tivi e misurabili. Quando Frank non staprovando le gomme, lavora come pattu-gliatore dell’ADAC. Per lui i test sono del-le benvenute variazioni al lavoro quoti-diano. Angeli gialli e pattugliatori sonomolto amati in seno alla squadra: «Sannoriparare proprio tutto», afferma Leh-mann. E, durante la decina di giorni ditest, qualcosa da riparare prima o poi c’èdi sicuro.

Tecnologia per 50 000 franchiLa Ford Fiesta modificata da Frank èequipaggiata con due grandi monitor, sui quali lampeggiano cifre e diagrammi.Il sedile del passeggero è ricoperto daun’apparecchiatura del valore di 50000franchi, chiamata Digitalker V-Box. Ap-pena Frank parte, la sfera luminosa delsensore di accelerazione si mette in mo-vimento sullo schermo. Nel frattempo lastazione atmosferica misura la tempera-tura, il vento e l’umidità relativa. È im-portante, in modo che qualsiasi cambia-mento sia comprensibile. Frank accelera

e compie una frenata a fondo. Ripetequesta manovra per 11 o 12 volte con cia-scun pneumatico, lungo un tratto di circaun chilometro in diagonale sul campod’aviazione di Ulrichen. Alla fine il siste-ma calcola il valore medio per ogni gom-ma. Per provare la trazione, Frank attivail sistema ESP. Accelera il veicolo sullaneve in modo uniforme, fino a far ruotarela gomma desiderata, 20 volte per ogniset di ruote. «All’inizio è perfino diver-tente», spiega il collaboratore dell’ADAC.Dopo ogni test, c’è un collaudatore conl’incarico di preparare nuovamente ilpercorso. I quattro avvitatori della squa-dra sono invece addetti al cambio delleruote. Hanno bisogno di 35 secondi percambiarne quattro. Si fa tutto abbastanzain fretta.

Andreas e Horst, i colleghi di Frank,svolgono prove di guida soggettive. Que-sto significa che giudicano il comporta-mento dei pneumatici sulla base di unelenco di criteri. Il risultato di ogni valu-tazione soggettiva del primo collaudato-re viene ricontrollato da una secondapersona. In seguito i risultati vengonoponderati da due ingegneri del progetto.E il tempo? Secondo le previsioni, do-vrebbe restare così ancora per un po’.

Nadia Rambaldi

Durante le provesoggettive due

collaudatori giudicano il com-

portamento e lasicurezza stradale

dei pneumatici su neve oltre chesu fondo asciutto

e bagnato.

Dal 2008 il TCS testa i pneumatici invernali aUlrichen assieme all’ADAC. Fino ad allora i dueclub automobilistici eseguivano le prove in Enga-dina, sul passo dell’Albula, o a Samedan, mentreil primo test si tenne nel 1973 sul passo del Ma -loja. Ogni anno vengono provate 14 gomme perpiccole auto e 14 per quelle di categoria media. I test si svolgono su fondi asciutti e bagnati, cosìcome su neve e ghiaccio. Inoltre vengono esami-nati i rumori di rotolamento, il consumo di car-burante e l’usura. La prova di velocità esamina la capacità di velocità massima del pneumatico.Durante il test, ai pneumatici viene assegnato un

numero. In questo modo nessuno sa quale gom-ma sta provando in quel momento. Per assicurar-si che il percorso del test resti omogeneo, ognipneumatico viene di regola sottoposto per trevolte allo stesso programma di prove. Nella provasulla neve a Ulrichen, si circola con ogni pneuma-tico su un nuovo tracciato, affinché ogni gommapassi sulla neve fresca. Dopo quattro gommetestate segue una misurazione con il pneumaticodi controllo, per poter correggere matematica-mente l’influsso di clima, temperatura e modifi-che del tracciato. Le prove per le valutazionisoggettive si svolgono sul passo della Novena. Il collaudatore valuta se la ruota sottosterza osovrasterza sulla carreggiata innevata, e si faun’idea sulla guida in curva, sulla trazione e sulbilanciamento delle ruote. nr

Il TCS testa le gommeinvernali dal 1973

touring | speciale pneumatici invernalin.16 | 25 settembre 2014

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Assistere al test | Neve fresca e freddo pungente rappresentano le condizioni migliori per testare le gomme invernali. Oltre ad un team di collaudatori motivati. Visita a uno dei posti più freddi della Svizzera.

C’è un freddo da lupi, la nevescricchiola sotto gli scarpo-ni. È gennaio e una spessacoltre di neve e ghiaccio

riveste il campo d’aviazione di Ulrichen,nel canton Vallese. Sopra di noi brilla ilcielo stellato. Fino al 1999 questa era lapista dell’aviazione militare più alta dellaSvizzera. Ora è usata come terreno per te-stare i pneumatici invernali.

Sono appena passate le 4 del mattino.I dieci uomini della squadra del test delTCS e dell’ADAC (il club automobilisticotedesco) stanno ancora scaldandosi nelcontainer, prima di andare in pista. C’èprofumo di caffè e panini appena sforna-ti. Sul grande tavolo ci sono i giornali. Al-la bianca luce dei neon sembrano tuttiancora un po’ assonnati. Ma le apparenzeingannano, in effetti i collaudatori dipneumatici sono molto motivati. Tuttifanno altre cose durante il resto dell’an-no, ognuno ha il proprio mestiere: alcunisono in giro come pattugliatori o angeligialli, altri lavorano in ufficio. Eppureogni anno la truppa si riunisce per il testdelle gomme. Ognuno conosce il proprioruolo e vi si attiene. Una squadra affiata-ta; così deve essere, visto che lavoreran-no gomito a gomito per almeno 16 notti,in condizioni tra le più difficili.

Il tempo deve collaborareDopo il caffè gli uomini escono al freddo.Si avvolgono in spessi giacconi e robustescarpe, si danno pacche sulle spalle,scherzano e sperano che il tempo colla-bori. Se non fosse il caso, il test deve es-sere ripetuto. Ad esempio in Svezia o inFinlandia. Da qualche parte in cui c’è abbastanza freddo.

Oltre ad una squadra perfettamente af-fiatata, per testare le gomme invernalidevono esserci anche determinate con-dizioni atmosferiche: «Per disporre di ri-sultati affidabili ci vogliono temperature

Dieci uomini nella neve

tra i –5 e i –7 gradi centigradi», spiega Stefan Lehmann, capo-progetto del TCS.Inoltre, per poter provare le ruote sullaneve c’è bisogno di una superficie relati-vamente ampia. Infatti, per misurare latrazione e la distanza di frenata ci voglio-no tracciati sempre nuovi, mai utilizzati.Durante il test di quest’anno si monte-ranno 28 pneumatici, ciascuno di due dimensioni.

Spazio di frenata e trazioneAdesso sono le 4.45 e vigono le miglioricondizioni. Gli uomini si mettono al lavo-ro. Innanzitutto, si misura la pressionedelle ruote e si stabilisce una lista con lasequenza in cui le gomme saranno mon-

Il collaudatoreobiettivo Frankcompie i suoi girisulla pista dell’aerodromo.

I collaudatori svizzeri e tedeschiformano unasquadra affiatata.

877550000

133

2144

Il test TCS dei pneumatici invernali in cifre:

877pneumatici testati

550000km percorsi

13giorni di contrattempi meteohanno accompagnato il test

3incidenti sulla neve

2 riparazioni indispensabili

144 litri di caffè bevuti

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7speciale pneumatici invernali | touringn.16 | 25 settembre 2014

tate. Dopodiché i pneumatici vengonoprovati sulla pista predisposta per testarelo spazio di frenata a 45 km/h e la trazio-ne. Per svolgere questo compito il collau-datore Frank sta girando sulla pista delcampo d’aviazione. Fornisce dati obiet -tivi e misurabili. Quando Frank non staprovando le gomme, lavora come pattu-gliatore dell’ADAC. Per lui i test sono del-le benvenute variazioni al lavoro quoti-diano. Angeli gialli e pattugliatori sonomolto amati in seno alla squadra: «Sannoriparare proprio tutto», afferma Leh-mann. E, durante la decina di giorni ditest, qualcosa da riparare prima o poi c’èdi sicuro.

Tecnologia per 50 000 franchiLa Ford Fiesta modificata da Frank èequipaggiata con due grandi monitor, sui quali lampeggiano cifre e diagrammi.Il sedile del passeggero è ricoperto daun’apparecchiatura del valore di 50000franchi, chiamata Digitalker V-Box. Ap-pena Frank parte, la sfera luminosa delsensore di accelerazione si mette in mo-vimento sullo schermo. Nel frattempo lastazione atmosferica misura la tempera-tura, il vento e l’umidità relativa. È im-portante, in modo che qualsiasi cambia-mento sia comprensibile. Frank accelera

e compie una frenata a fondo. Ripetequesta manovra per 11 o 12 volte con cia-scun pneumatico, lungo un tratto di circaun chilometro in diagonale sul campod’aviazione di Ulrichen. Alla fine il siste-ma calcola il valore medio per ogni gom-ma. Per provare la trazione, Frank attivail sistema ESP. Accelera il veicolo sullaneve in modo uniforme, fino a far ruotarela gomma desiderata, 20 volte per ogniset di ruote. «All’inizio è perfino diver-tente», spiega il collaboratore dell’ADAC.Dopo ogni test, c’è un collaudatore conl’incarico di preparare nuovamente ilpercorso. I quattro avvitatori della squa-dra sono invece addetti al cambio delleruote. Hanno bisogno di 35 secondi percambiarne quattro. Si fa tutto abbastanzain fretta.

Andreas e Horst, i colleghi di Frank,svolgono prove di guida soggettive. Que-sto significa che giudicano il comporta-mento dei pneumatici sulla base di unelenco di criteri. Il risultato di ogni valu-tazione soggettiva del primo collaudato-re viene ricontrollato da una secondapersona. In seguito i risultati vengonoponderati da due ingegneri del progetto.E il tempo? Secondo le previsioni, do-vrebbe restare così ancora per un po’.

Nadia Rambaldi

Durante le provesoggettive due

collaudatori giudicano il com-

portamento e lasicurezza stradale

dei pneumatici su neve oltre chesu fondo asciutto

e bagnato.

Dal 2008 il TCS testa i pneumatici invernali aUlrichen assieme all’ADAC. Fino ad allora i dueclub automobilistici eseguivano le prove in Enga-dina, sul passo dell’Albula, o a Samedan, mentreil primo test si tenne nel 1973 sul passo del Ma -loja. Ogni anno vengono provate 14 gomme perpiccole auto e 14 per quelle di categoria media. I test si svolgono su fondi asciutti e bagnati, cosìcome su neve e ghiaccio. Inoltre vengono esami-nati i rumori di rotolamento, il consumo di car-burante e l’usura. La prova di velocità esamina la capacità di velocità massima del pneumatico.Durante il test, ai pneumatici viene assegnato un

numero. In questo modo nessuno sa quale gom-ma sta provando in quel momento. Per assicurar-si che il percorso del test resti omogeneo, ognipneumatico viene di regola sottoposto per trevolte allo stesso programma di prove. Nella provasulla neve a Ulrichen, si circola con ogni pneuma-tico su un nuovo tracciato, affinché ogni gommapassi sulla neve fresca. Dopo quattro gommetestate segue una misurazione con il pneumaticodi controllo, per poter correggere matematica-mente l’influsso di clima, temperatura e modifi-che del tracciato. Le prove per le valutazionisoggettive si svolgono sul passo della Novena. Il collaudatore valuta se la ruota sottosterza osovrasterza sulla carreggiata innevata, e si faun’idea sulla guida in curva, sulla trazione e sulbilanciamento delle ruote. nr

Il TCS testa le gommeinvernali dal 1973

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Test comparativo TCS: pneumatici invernali 175/65 R14 82 Tmarca/tipo asciutto bagnato neve ghiacciocomfort/ consumo1 usura nota valutazione rumore globale TCS2

Continental ContiWinterContact TS8504 68% 72%5 66% 66% 48% 66% 90% 70% 11113

Dunlop SP Winter Response 2 68 68 70 62 50 78 64 68 11113

Michelin Alpin A4 68 60 66 64 34 626 100 66 11113

Firestone Winterhawk 34 68 62 64 66 42 76 60 64 11113

Esa-Tecar Super Grip 7+ 68 58 62 60 40 66 70 58 11133

Fulda Kristall Montero 3 62 56 70 60 34 70 60 56 11133

Vredestein Snowtrac 3 68 56 64 62 26 72 70 56 11133

Pirelli Winter 190 Snowcontrol S3 54 66 68 62 30 64 60 54 11133

Sava Eskimo S3+ 52 52 70 58 34 74 60 52 11133

Hankook Winter icept RS W442 62 50 54 58 30 70 70 50 11133

Toyo Snowprox S9437 72 50 62 60 40 72 60 50 11133

GT Radial Champiro WinterPro3,8 58 44 44 48 34 62 64 44 11133

Cooper Weather Master SA2 72 12 36 40 34 62 60 12 13333

Star Performer SPTS AS3,7,9 52 12 50 44 32 64 70 12 13333

Test comparativo TCS: pneumatici invernali 195/65 R15 91 Tmarca/tipo asciutto bagnato neve ghiacciocomfort/ consumo1 usura nota valutazione rumore globale TCS2

Continental ContiWinterContact TS850 70% 66% 70% 66% 40% 78% 80% 68% 11113

Bridgestone Blizzak LM 0014 68 72 62 62 50 68 60 66 11113

Dunlop SP Winter Sport 4D 60 64 64 60 40 76 60 62 11113

Semperit Speed-Grip 2 60 60 66 64 44 68 60 62 11113

Uniroyal MS plus 77 58 56 58 56 26 66 60 56 11133

Yokohama W.drive V9054 68 54 62 62 38 74 60 54 11133

Michelin Alpin 54 52 64 70 66 34 68 60 52 11133

Hankook Winter icept RS W442 70 50 50 60 34 68 70 50 11133

Pirelli Winter 190 Snowcontrol S3 50 58 66 66 36 72 60 50 11133

Kumho WinterCraft WP514 66 42 56 62 44 66 50 42 11133

Kleber Krisalp HP2 62 40 56 60 24 74 80 40 11133

Matador MP92 Sibir Snow 62 36 60 54 40 64 60 36 11333

Infinity Winter Hero INF 0493 36 0 70 64 36 68 50 0 13333

Achilles Winter 1013 42 0 56 56 40 62 60 0 13333

sulla superficie umida: solo il 35% deiprodotti non presenta alcuna debolezza,mentre un quinto tradisce lacune clamo-rose. In particolare è il caso dei modelliInfinity e Achilles, sanzionati con un«non consigliato». Perturbate dall’incon-sueta mitezza del clima regnante a Ulri-chen (VS), le prove su neve sono stateportate a termine in Finlandia. Il risultatoè positivo: solo un terzo delle gomme harivelato alcune lievi lacune. Anche qui sievidenzia poca differenza sul ghiaccio enel consumo (0,3 l/100 km). Infine, la distanza percorsa dai modelli Kumho eInfinity equivale ai 2/3 di quella di Conti-nental e Kleber. MOH/TCS MoBe

test TCS

Pneumaticiinvernali

In forma cartacea o elettronica

Disponibile sotto forma di opuscolo dal-l’inizio di ottobre, la guida informativa«Pneumatici invernali 2014» risponde aqualsiasi questione che tormenta l’auto-mobilista che desidera gommare la propria auto per la stagione fredda. I testdegli ultimi tre anni, generalità, prescri-

zioni legali, consigli per l’acquisto o domande ricorrentiriguardanti i pneumatici: questa info-guida vuol essereuna piccola bibbia del settore. Si può ordinare via il sitowww.pneumatici.tcs.ch.

Un’altra formula consiste nell’applicazione del TCS periPhone, che fornisce i risultati dei test dei pneumatici euna raffica di informazioni. Una nuova presentazione, unmenu semplice e una funzione di ricerca ne fanno unostrumento apprezzato, scaricabile in più gratuitamente. tgA quanto pare, i produttori gestiscono

bene l’aderenza sulla neve.

Info Touring Tutti i risultati in dettaglio di questo test alsito: www.pneumatici.tcs.ch

Valutazione TCS11111 eccellente11113 molto consigliato11133 consigliato11333 consigliato con riserva13333 non consigliato

Note1 La resistenza al rotolamento influisce sul consumo di carburante.2 vedi esigenze per valutazione TCS su www.pneumatici.tcs.ch3 disponibile solo in internet4 testato in pre-serie – test di verifica superati dai prodotti acquistati poi in commercio5 il miglior voto in questo criterio verde6 il peggior voto in questo criterio rosso7 indice di carico (LI) 868 mescola modificata a partire da DOT 28149 mescola modificata a partire da DOT 2214

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8

Èglobalmente positivo il bilanciodi questo test del TCS che ver-teva su pneumatici invernalimontati su cittadine e vetture

compatte: dei 28 prodotti passati al se-taccio, 8 hanno ottenuto la menzione«molto consigliato» e 15 un «consigliato».Ciò significa che l’automobilista, in cercadi un treno di gomme invernali affidabileed omogeneo, non ha che l’imbarazzodella scelta. Dovrà comunque osservareuna certa prudenza, perché si trovanoancora in giro articoli di pessima fattura:se un pneumatico ha dovuto acconten-tarsi di un «consigliato con riserva», 4 si sono beccati un «non consigliato». Questo a causa di carenze notorie, so-prattutto sul bagnato, una situazione chealle nostre latitudini incontriamo spesso,e proprio nella stagione peggiore. Da

Gomme risolute ad affrontare la neve

Test TCS dei pneumatici invernali | Efficaci sulla neve, meno sulla carreggiata bagnata, le gomme invernali valutate dal TCS possono essere consigliate quasi tutte. A parte qualche pecora nera.

sottolineare che i prodotti scadenti sonoripartiti in parti uguali in entrambe le dimensioni valutate (175 e 195). Per lacronaca, l’implacabile test del TCS pog-gia su ben 18 criteri di valutazione, costi-tuendo così un’informazione altamentecredibile per il consumatore.

I 175 fanno faville sull’asciuttoMontata su city-car quali Opel Corsa, Re-nault Twingo o Toyota Yaris, la dimen-sione 175/65 R14 T è stata straordinariasulla carreggiata asciutta. Eccettuati 4prodotti, nessun pneumatico ha manife-stato leggere lacune. Meno brillante la si-tuazione sul bagnato dove solo 5 set digomme sono stati irreprensibili. Al con-trario, i due modelli Cooper e Star Perfor-mer hanno fornito una debole prestazio-ne che vale loro la nota «non consigliato».

Il quadro è più omogeneo sulla neve:quasi tutti i 175 si sono rivelati efficaci.Alcuni peccano lateralmente, mentre ilGT Radial registra un livello complessivoun po’ scarso e il Cooper molto scarso. Sulghiaccio, per contro, le differenze si rive-lano più marcate. Stessa storia per il con-sumo: solo 0,2 l/100 km, l’equivalentedel 4,6%, separano i due estremi in que-sta disciplina. Come al solito, si notanograndi disparità in fatto di longevità. Ilpneumatico Michelin percorre il doppiodei chilometri del Fulda.

I 195 sono allergici all’acquaLa grande maggioranza dei 195/65 R15 T – li ritroviamo sulle vetture compatte –filano senza intoppi sulla strada asciutta.Solo il modello Infinity ha denunciato lacune significative. Il quadro si adombra

Le due dimensioni valutate quest’anno dal TCS hanno fornito risultati probanti sul fondo innevato.

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Test comparativo TCS: pneumatici invernali 175/65 R14 82 Tmarca/tipo asciutto bagnato neve ghiacciocomfort/ consumo1 usura nota valutazione rumore globale TCS2

Continental ContiWinterContact TS8504 68% 72%5 66% 66% 48% 66% 90% 70% 11113

Dunlop SP Winter Response 2 68 68 70 62 50 78 64 68 11113

Michelin Alpin A4 68 60 66 64 34 626 100 66 11113

Firestone Winterhawk 34 68 62 64 66 42 76 60 64 11113

Esa-Tecar Super Grip 7+ 68 58 62 60 40 66 70 58 11133

Fulda Kristall Montero 3 62 56 70 60 34 70 60 56 11133

Vredestein Snowtrac 3 68 56 64 62 26 72 70 56 11133

Pirelli Winter 190 Snowcontrol S3 54 66 68 62 30 64 60 54 11133

Sava Eskimo S3+ 52 52 70 58 34 74 60 52 11133

Hankook Winter icept RS W442 62 50 54 58 30 70 70 50 11133

Toyo Snowprox S9437 72 50 62 60 40 72 60 50 11133

GT Radial Champiro WinterPro3,8 58 44 44 48 34 62 64 44 11133

Cooper Weather Master SA2 72 12 36 40 34 62 60 12 13333

Star Performer SPTS AS3,7,9 52 12 50 44 32 64 70 12 13333

Test comparativo TCS: pneumatici invernali 195/65 R15 91 Tmarca/tipo asciutto bagnato neve ghiacciocomfort/ consumo1 usura nota valutazione rumore globale TCS2

Continental ContiWinterContact TS850 70% 66% 70% 66% 40% 78% 80% 68% 11113

Bridgestone Blizzak LM 0014 68 72 62 62 50 68 60 66 11113

Dunlop SP Winter Sport 4D 60 64 64 60 40 76 60 62 11113

Semperit Speed-Grip 2 60 60 66 64 44 68 60 62 11113

Uniroyal MS plus 77 58 56 58 56 26 66 60 56 11133

Yokohama W.drive V9054 68 54 62 62 38 74 60 54 11133

Michelin Alpin 54 52 64 70 66 34 68 60 52 11133

Hankook Winter icept RS W442 70 50 50 60 34 68 70 50 11133

Pirelli Winter 190 Snowcontrol S3 50 58 66 66 36 72 60 50 11133

Kumho WinterCraft WP514 66 42 56 62 44 66 50 42 11133

Kleber Krisalp HP2 62 40 56 60 24 74 80 40 11133

Matador MP92 Sibir Snow 62 36 60 54 40 64 60 36 11333

Infinity Winter Hero INF 0493 36 0 70 64 36 68 50 0 13333

Achilles Winter 1013 42 0 56 56 40 62 60 0 13333

sulla superficie umida: solo il 35% deiprodotti non presenta alcuna debolezza,mentre un quinto tradisce lacune clamo-rose. In particolare è il caso dei modelliInfinity e Achilles, sanzionati con un«non consigliato». Perturbate dall’incon-sueta mitezza del clima regnante a Ulri-chen (VS), le prove su neve sono stateportate a termine in Finlandia. Il risultatoè positivo: solo un terzo delle gomme harivelato alcune lievi lacune. Anche qui sievidenzia poca differenza sul ghiaccio enel consumo (0,3 l/100 km). Infine, la distanza percorsa dai modelli Kumho eInfinity equivale ai 2/3 di quella di Conti-nental e Kleber. MOH/TCS MoBe

test TCS

Pneumaticiinvernali

In forma cartacea o elettronica

Disponibile sotto forma di opuscolo dal-l’inizio di ottobre, la guida informativa«Pneumatici invernali 2014» risponde aqualsiasi questione che tormenta l’auto-mobilista che desidera gommare la propria auto per la stagione fredda. I testdegli ultimi tre anni, generalità, prescri-

zioni legali, consigli per l’acquisto o domande ricorrentiriguardanti i pneumatici: questa info-guida vuol essereuna piccola bibbia del settore. Si può ordinare via il sitowww.pneumatici.tcs.ch.

Un’altra formula consiste nell’applicazione del TCS periPhone, che fornisce i risultati dei test dei pneumatici euna raffica di informazioni. Una nuova presentazione, unmenu semplice e una funzione di ricerca ne fanno unostrumento apprezzato, scaricabile in più gratuitamente. tgA quanto pare, i produttori gestiscono

bene l’aderenza sulla neve.

Info Touring Tutti i risultati in dettaglio di questo test alsito: www.pneumatici.tcs.ch

Valutazione TCS11111 eccellente11113 molto consigliato11133 consigliato11333 consigliato con riserva13333 non consigliato

Note1 La resistenza al rotolamento influisce sul consumo di carburante.2 vedi esigenze per valutazione TCS su www.pneumatici.tcs.ch3 disponibile solo in internet4 testato in pre-serie – test di verifica superati dai prodotti acquistati poi in commercio5 il miglior voto in questo criterio verde6 il peggior voto in questo criterio rosso7 indice di carico (LI) 868 mescola modificata a partire da DOT 28149 mescola modificata a partire da DOT 2214

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10

TC

S

Se la Svizzera non obbliga a montaregomme invernali durante la cattiva sta-gione, questa scelta è altamente consi-gliata. Misure effettuate dal TCS a 50 km/hsu una strada innevata hanno chiara-mente dimostrato che la distanza di fre-nata è in media due volte più lunga congomme estive che con gomme invernali.Senza contare che queste ultime sono co-stituite da una mescola di gomma conce-pita per le basse temperature. Morale: èindispensabile dotarsi di gomme adattealle condizioni stagionali.

Identificabili grazie al fiocco di nevesui fianchi, le gomme invernali sono con-cepite per essere performanti tanto sullacarreggiata innevata quanto su quella ba-gnata, con clima freddo. Il loro battistra-da si distingue per le sottili lamelle chefanno la differenza sul ghiaccio. Se la leg-ge prescrive un battistrada della profon-dità minima di 1,6 mm, il TCS raccoman-da un minimo di 4 mm (3 per le gommeestive). Al di sotto, vale la pena esaurirela propria gomma invernale durante lastagione estiva. Test effettuati dal TCShanno tuttavia rivelato che lo spazio difrenata delle gomme invernali utilizzatenella stagione estiva si allunga netta-

cui sono mediamente performanti sia inestate sia in inverno. Secondo la conce-zione e dimensione, possono persino rivelarsi pericolose su strade innevate ripide, in particolare in caso di frenata. tg

mente su carreggiata umida e più ancorasu fondo asciutto. La prudenza è quindid’obbligo.

Alternativa, le gomme quattro stagionisono il risultato di un compromesso, per

A 50 km/h, lospazio di frenatacon le gommeestive si allungapiù del doppio.

Gomme estive = doppio spazio di frenata

La pressione, un aspetto da non sottovalutareFattore primordiale di sicurezza, la pres-sione di gonfiatura dei pneumatici è so-vente trascurata dagli automobilisti. Il le-gislatore viene in loro aiuto imponendoora dal 1° novembre il montaggio di siste-mi di controllo della pressione sui veicolinuovi. L’automobilista sarà allertato au-tomaticamente in caso di calo di pressio-ne o di foratura. Un vero contributo allasicurezza se si pensa che una pressioneinsufficiente può essere all’origine digravi incidenti.

Più pernicioso di quanto sembriUna pressione insufficiente si ripercuotenegativamente sul comportamento delveicolo, sul consumo di carburante e na-turalmente anche sulla longevità dellegomme. Un calo di 0,5 bar non è visibilea occhio, per esempio, ma può avere con-seguenze pesanti: manovre di scarto piùpericolose, resistenza ridotta all’aqua-planing, velocità e precisione di guida ri-dotte in curva, consumo accresciuto finoa 0,3 l/100 km oppure ancora maggior ri-schio di danni ai copertoni. Ciò, tanto piùche sistemi di assistenza alla guida qualiil sistema anti bloccaggio (ABS) o il con-

trollo di stabilità (ESP) non possono com-pensare una pressione inadatta dei pneu-matici.

Visto questo quadro preoccupante, lageneralizzazione di dispositivi di con-trollo a bordo promette di contribuiresensibilmente alla sicurezza, soprattuttocon i sistemi di misura diretta. Istallati al-l’interno dei cerchioni, trasmettono re-

golarmente informazioni via radio a unricettore nell’auto. Essi rilevano rapida-mente una perdita di pressione, ancheleggera, di una singola ruota. Unico neo,il costo di sostituzione di ruote o pneu-matici può risultare più caro che su unprodotto standard. Occorre in effetti ve-rificare il sensore di controllo e se fosse ilcaso, sostituirlo. tg

Controlli regolari

I consigli del TCS per garantire unabuona pressione delle gomme:◾ La pressione raccomandata è

iscritta nel manuale d’uso; a voltesu un adesivo sulla porta, dietro losportellino del serbatoio o ancoranel cassetto porta oggetti.

◾ Il controllo va fatto a freddo. Nonva dimenticata la ruota di scorta.

◾ In caso di forte carico o alta velo-cità, aumentarla di 0,2 bar.

◾ Una pressione maggiorata di 0,5bar migliora il comportamento,ma peggiora il comfort di viaggio.

La pressione va controllata afreddo. Un’ope-razione che si raccomanda difar regolarmente.

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stra, cosicché aveva reagito cercando dicorreggere la traiettoria con una sterzataa destra. Questa correzione di traietto-ria, secondo la corte, in considerazionedi una velocità eccessiva, della gommaposteriore destra consumata e del fondocoperto da neve bagnata, è risultatatroppo brusca provocando la sbandata.In questo modo l’automobilista ha mes-so in pericolo gli altri utenti. Il ritirodella patente di un mese per infrazionemedio-grave delle norme sulla circola-zione è quindi stato confermato anchedal Tribunale federale. Il conducente ha inoltre dovuto pagare una multa di550 franchi (sentenza 1C_95/2014).

Assistenti alla guida utili - quando funzionano

Il progresso del settore automobili-stico è enorme. Le auto nuove del segmento di lusso dispongono

di ausili tecnici quali l’assistente per ilmantenimento di corsia o il regolatoredi velocità adattivo, che semplificano lavita. Ma cosa succede se questi sistemifalliscono e ne scaturisce un incidente?Il conducente può liberarsi della suaresponsabilità rinviandola ad un guastotecnico di uno di questi sistemi?

No, secondo il Tribunale federale. Chi usa sistemi di assistenza, deve esserea conoscenza delle modalità di funzio-namento. Ad esempio su una corsiacoperta di neve, che impedisce un fun-

zionamento impeccabile di questi siste-mi, il conducente deve adattare il suomodo di guidare, avendo considerazio-ne del fatto che sussiste il rischio di unloro malfunzionamento.

Nel caso concreto, un automobilistaaveva perso il controllo della Mercedesin autostrada su una carreggiata scivo-losa a causa di precipitazioni miste diacqua e neve. L’auto aveva sbandato, si era girata e urtato più volte la barrieradivisoria centrale. Il conducente avevaattribuito la responsabilità al mancatofunzionamento del sistema di manteni-mento della corsia. Aveva infatti affer-mato che l’auto aveva sbandato a sini-

il con sulente

Urs-Peter Inderbitzin

Segue… nel 2015

La saga Via sicura continua nel2015, quando entreranno in vigoredelle nuove misure, tra cui:◾ L’aggiornamento dei requisiti

medici per l’idoneità alla guida.◾ Test etilometrico come mezzo

probatorio (validità giuridica deivalori).

◾ Una formazione complementaredei conducenti in infrazione.

◾ «Scatola nera» per i colpevoli di gravi eccessi di velocità. jop

Una sera di giugno del 2013 una le-vatrice indipendente, chiamataper un’urgenza a causa di un par-

to prematuro con complicazioni, circola-va a 158 km/h sull’autostrada A1 tra Nyone Coppet (VD). E mentre guidava spiega-va per telefono al marito della puerperacome procedere per evitare l’asfissia delneonato. Intercettata da un radar, riceve-va una pena di 25 giornate di ammendada 50 fr. con la condizionale di due anni,una multa di 300 fr. e, soprattutto, il riti-ro della patente per sei mesi, ciò che difatto le rendeva impossibile esercitare ilsuo mestiere. La levatrice decideva alloradi contestare il ritiro della patente invo-cando uno «stato di legittima necessità».

Pericolo imminenteSensibili ai suoi argomenti, i giudici delTribunale cantonale vodese hanno an-nullato il ritiro della patente e le hannoaccordato 1000 franchi a titolo di spese.Hanno ritenuto che l’infrazione stradalesi giustificava con l’urgenza medica, tanto più che la mamma non era traspor-tabile in ambulanza, come ha d’altronde confermato il primario del dipartimentodi ginecologia del Centro ospedalierouniversitario vodese. I giudici hanno am-messo che la levatrice aveva trasgreditoalle norme mentre si trovava in uno statodi legittima necessità, a causa del perico-lo imminente che incombeva sulla suapaziente. Nel caso specifico, aveva ancherispettato il principio di proporzionalità

tra il rischio fatto correre agli utenti dellastrada e quello di non salvare una vita.

Questa sentenza rappresenta un balsa-mo per poliziotti, pompieri e autisti diambulanze, che dall’entrata in vigore diVia sicura nel gennaio 2013 temono di essere considerati come delinquenti du-rante una missione urgente. Timori chesi sono riaccesi per la condanna di inizioanno a Ginevra di tre agenti di polizia perinfrazione alla Legge sulla circolazione

stradale (LCStr); nel canton Friburgo unpoliziotto è stato anche sanzionato peraver guidato a 78 km/h al posto di 50 inuna località, mentre tentava di raggiun-gere un automobilista che telefonavaguidando. Il procuratore ha sentenziatoche la situazione non giustificava un si-mile superamento del limite di velocità.

Sicurezza con serenitàTali casi hanno suscitato le proteste deisindacati di polizia romandi, che esigonouna modifica della LCStr e non escludo-no azioni di protesta. Stesso atteggia-mento da parte della Federazione svizze-ra dei funzionari di polizia, che chiedepure la modifica della legge «per garantirla sicurezza potendo contare su una com-pleta serenità». Jacques-Olivier Pidoux

«Non siamo pirati della strada!»

Un caso esemplare | È possibile violare il codice della strada per salvare una vita?Sì, risponde un tribunale vodese, che assolve una levatrice in missione.

Riconosciuto lostato di legittimanecessità per urgenza medica.

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Page 13: Touring 16 / 2014 italiano

13società e mobilità | touringn.16 | 25 settembre 2014

stra, cosicché aveva reagito cercando dicorreggere la traiettoria con una sterzataa destra. Questa correzione di traietto-ria, secondo la corte, in considerazionedi una velocità eccessiva, della gommaposteriore destra consumata e del fondocoperto da neve bagnata, è risultatatroppo brusca provocando la sbandata.In questo modo l’automobilista ha mes-so in pericolo gli altri utenti. Il ritirodella patente di un mese per infrazionemedio-grave delle norme sulla circola-zione è quindi stato confermato anchedal Tribunale federale. Il conducente ha inoltre dovuto pagare una multa di550 franchi (sentenza 1C_95/2014).

Assistenti alla guida utili - quando funzionano

Il progresso del settore automobili-stico è enorme. Le auto nuove del segmento di lusso dispongono

di ausili tecnici quali l’assistente per ilmantenimento di corsia o il regolatoredi velocità adattivo, che semplificano lavita. Ma cosa succede se questi sistemifalliscono e ne scaturisce un incidente?Il conducente può liberarsi della suaresponsabilità rinviandola ad un guastotecnico di uno di questi sistemi?

No, secondo il Tribunale federale. Chi usa sistemi di assistenza, deve esserea conoscenza delle modalità di funzio-namento. Ad esempio su una corsiacoperta di neve, che impedisce un fun-

zionamento impeccabile di questi siste-mi, il conducente deve adattare il suomodo di guidare, avendo considerazio-ne del fatto che sussiste il rischio di unloro malfunzionamento.

Nel caso concreto, un automobilistaaveva perso il controllo della Mercedesin autostrada su una carreggiata scivo-losa a causa di precipitazioni miste diacqua e neve. L’auto aveva sbandato, si era girata e urtato più volte la barrieradivisoria centrale. Il conducente avevaattribuito la responsabilità al mancatofunzionamento del sistema di manteni-mento della corsia. Aveva infatti affer-mato che l’auto aveva sbandato a sini-

il con sulente

Urs-Peter Inderbitzin

Segue… nel 2015

La saga Via sicura continua nel2015, quando entreranno in vigoredelle nuove misure, tra cui:◾ L’aggiornamento dei requisiti

medici per l’idoneità alla guida.◾ Test etilometrico come mezzo

probatorio (validità giuridica deivalori).

◾ Una formazione complementaredei conducenti in infrazione.

◾ «Scatola nera» per i colpevoli di gravi eccessi di velocità. jop

Una sera di giugno del 2013 una le-vatrice indipendente, chiamataper un’urgenza a causa di un par-

to prematuro con complicazioni, circola-va a 158 km/h sull’autostrada A1 tra Nyone Coppet (VD). E mentre guidava spiega-va per telefono al marito della puerperacome procedere per evitare l’asfissia delneonato. Intercettata da un radar, riceve-va una pena di 25 giornate di ammendada 50 fr. con la condizionale di due anni,una multa di 300 fr. e, soprattutto, il riti-ro della patente per sei mesi, ciò che difatto le rendeva impossibile esercitare ilsuo mestiere. La levatrice decideva alloradi contestare il ritiro della patente invo-cando uno «stato di legittima necessità».

Pericolo imminenteSensibili ai suoi argomenti, i giudici delTribunale cantonale vodese hanno an-nullato il ritiro della patente e le hannoaccordato 1000 franchi a titolo di spese.Hanno ritenuto che l’infrazione stradalesi giustificava con l’urgenza medica, tanto più che la mamma non era traspor-tabile in ambulanza, come ha d’altronde confermato il primario del dipartimentodi ginecologia del Centro ospedalierouniversitario vodese. I giudici hanno am-messo che la levatrice aveva trasgreditoalle norme mentre si trovava in uno statodi legittima necessità, a causa del perico-lo imminente che incombeva sulla suapaziente. Nel caso specifico, aveva ancherispettato il principio di proporzionalità

tra il rischio fatto correre agli utenti dellastrada e quello di non salvare una vita.

Questa sentenza rappresenta un balsa-mo per poliziotti, pompieri e autisti diambulanze, che dall’entrata in vigore diVia sicura nel gennaio 2013 temono di essere considerati come delinquenti du-rante una missione urgente. Timori chesi sono riaccesi per la condanna di inizioanno a Ginevra di tre agenti di polizia perinfrazione alla Legge sulla circolazione

stradale (LCStr); nel canton Friburgo unpoliziotto è stato anche sanzionato peraver guidato a 78 km/h al posto di 50 inuna località, mentre tentava di raggiun-gere un automobilista che telefonavaguidando. Il procuratore ha sentenziatoche la situazione non giustificava un si-mile superamento del limite di velocità.

Sicurezza con serenitàTali casi hanno suscitato le proteste deisindacati di polizia romandi, che esigonouna modifica della LCStr e non escludo-no azioni di protesta. Stesso atteggia-mento da parte della Federazione svizze-ra dei funzionari di polizia, che chiedepure la modifica della legge «per garantirla sicurezza potendo contare su una com-pleta serenità». Jacques-Olivier Pidoux

«Non siamo pirati della strada!»

Un caso esemplare | È possibile violare il codice della strada per salvare una vita?Sì, risponde un tribunale vodese, che assolve una levatrice in missione.

Riconosciuto lostato di legittimanecessità per urgenza medica.

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15società e mobilità | touringn.16 | 25 settembre 2014

Purtroppo succedono ancora troppiincidenti sulle strisce pedonali.Molto spesso la colpa è di condu-

centi disattenti, che circolano troppo ve-locemente oppure addirittura sotto l’ef-fetto di alcool o stupefacenti. Tuttavia inquesto ambito della sicurezza stradaleesiste anche un altro protagonista. Ci ri-feriamo ai Cantoni e ai Comuni, che sonoresponsabili dell’infrastruttura e perciòsono sottoposti alle disposizioni concer-nenti la responsabilità del fabbricante. Seun passaggio pedonale è completamenteinadeguato, pericoloso e posizionato inun luogo a rischio d’incidente, persisteun difetto di fabbrica, al quale deve ri-spondere la comunità.

Prescrizioni violateDecisive per le strisce pedonali progetta-te, e per quelle già esistenti, sono le diret-tive dell’Associazione svizzera dei pro-fessionisti della strada, secondo cui i passaggi pedonali possono essere predi-sposti soltanto in punti visibili. Strisce earee d’attesa devono essere identificabilie visibili dai conducenti e dai pedoni inogni momento del giorno e della notte.Se così non fosse – e attraversamenti delgenere abbondano in Svizzera – persisteuna grave violazione delle normative chedisciplinano gli allestimenti dei passaggipedonali.

Questo però non viene mai preso inconsiderazione in caso di un incidente

sulle strisce pedonali, come ha osservatoRené Schaffhauser in occasione dellagiornata degli avvocati consulenti delTCS. Il decano degli esperti di diritto stra-dale si riferiva ad una regola applicata nel99% dei casi: la colpa è sempre del con-ducente del veicolo; questi viene perse-guito penalmente e civilmente e deve fari conti con provvedimenti amministrati-vi, mentre restano impunite le comunitàpubbliche, su cui ricade la responsabilitàdelle strisce pedonali «illegali». In altre

parole: «Il conducente del veicolo si ac-colla anche la responsabilità delle gravicolpe della comunità».

Ciò, secondo il parere del professorSchaffhauser non è accettabile, perchécontraddice lo Stato di diritto. Sarà inte-ressante vedere quando un tribunale faràproprie queste riflessioni e porterà in giu-dizio i responsabili della comunità per lacostruzione e la manutenzione di un at-traversamento pedonale viziato da gravilacune. Urs-Peter Inderbitzin

Le strisce pedo-nali sono spessoposizionate in unpunto inadeguatoe pericoloso.

La colpa è sempre del conducente

Spesso le strisce pedonali sono posizionate in un punto critico e quindi a rischio di incidente. Ma in caso di sinistro questo non interessa al giudice o alle autorità.

Dal 1° luglio di quest’anno, chi vienesorpreso al volante con oltre l’1,6permille di alcolemia deve sottoporsiad un test di idoneità alla guida. Inprecedenza questo limite si attestavaal 2,5 permille. In altre parole si espri-mono dubbi sul fatto che un guidatorecon un’alcolemia dell’1,6 percento, e oltre, sia abile alla guida a causa diuna possibile dipendenza dall’alcool,

che dovrà essere accertata. In ogni caso gli verrà temporaneamente ritirata lapatente.

Accertamento onerosoLa nuova normativa arreca molto piùlavoro alle autorità e conduce ad unamoltiplicazione degli accertamenti. Ilgiurista Carlo Gsell, responsabile dellemisure amministrative del Canton Zuri-go, paventa che le nuove prescrizioniporteranno un marcato aumento degliaccertamenti per patologie legate alladipendenza. Gli interessati devono

aspettarsi conseguenze drastiche eanche costi elevati: solo l’accertamen-to medico costa infatti 1500 franchi;se poi fosse necessario un esame psi-cologico supplementare bisogna ag-giungere alcune centinaia di franchi.Inoltre, il conducente con una concen-trazione di alcool nel sangue oltre ilimiti sarà sanzionato con una penaprivativa della libertà fino a tre annioppure con una pena pecuniaria.Infine, l’alcolista dovrà anche pagarele spese del procedimento penale eamministrativo. UPI

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Page 15: Touring 16 / 2014 italiano

15società e mobilità | touringn.16 | 25 settembre 2014

Purtroppo succedono ancora troppiincidenti sulle strisce pedonali.Molto spesso la colpa è di condu-

centi disattenti, che circolano troppo ve-locemente oppure addirittura sotto l’ef-fetto di alcool o stupefacenti. Tuttavia inquesto ambito della sicurezza stradaleesiste anche un altro protagonista. Ci ri-feriamo ai Cantoni e ai Comuni, che sonoresponsabili dell’infrastruttura e perciòsono sottoposti alle disposizioni concer-nenti la responsabilità del fabbricante. Seun passaggio pedonale è completamenteinadeguato, pericoloso e posizionato inun luogo a rischio d’incidente, persisteun difetto di fabbrica, al quale deve ri-spondere la comunità.

Prescrizioni violateDecisive per le strisce pedonali progetta-te, e per quelle già esistenti, sono le diret-tive dell’Associazione svizzera dei pro-fessionisti della strada, secondo cui i passaggi pedonali possono essere predi-sposti soltanto in punti visibili. Strisce earee d’attesa devono essere identificabilie visibili dai conducenti e dai pedoni inogni momento del giorno e della notte.Se così non fosse – e attraversamenti delgenere abbondano in Svizzera – persisteuna grave violazione delle normative chedisciplinano gli allestimenti dei passaggipedonali.

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Spesso le strisce pedonali sono posizionate in un punto critico e quindi a rischio di incidente. Ma in caso di sinistro questo non interessa al giudice o alle autorità.

Dal 1° luglio di quest’anno, chi vienesorpreso al volante con oltre l’1,6permille di alcolemia deve sottoporsiad un test di idoneità alla guida. Inprecedenza questo limite si attestavaal 2,5 permille. In altre parole si espri-mono dubbi sul fatto che un guidatorecon un’alcolemia dell’1,6 percento, e oltre, sia abile alla guida a causa diuna possibile dipendenza dall’alcool,

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aspettarsi conseguenze drastiche eanche costi elevati: solo l’accertamen-to medico costa infatti 1500 franchi;se poi fosse necessario un esame psi-cologico supplementare bisogna ag-giungere alcune centinaia di franchi.Inoltre, il conducente con una concen-trazione di alcool nel sangue oltre ilimiti sarà sanzionato con una penaprivativa della libertà fino a tre annioppure con una pena pecuniaria.Infine, l’alcolista dovrà anche pagarele spese del procedimento penale eamministrativo. UPI

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Page 16: Touring 16 / 2014 italiano

17test e tecnica | touringn.16 | 25 settembre 2014

La Twingo III: un aspetto brioso e 7 tinte colorate a scelta. Calandra a fessure, passaruota trapezoidali: una vera Jeep!

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Reale fenomeno sociale, la Renault Twingo aveva perso la sua ani-ma: la terza generazione ripropone ora design birichino e caratte-re ludico. Con la differenza che questa mini city-car, cugina della

Smart ForFour uscita dalle stesse linee di produzione slovene, ha dovutobarattare la trazione anteriore con quella posteriore. Con vantaggi, maanche inconvenienti. L’inserimento del motore in posizione trasversaleposteriore le permette di fare l’occhiolino alla R5 Turbo di un tempo edesibire un piccolo look sportivo, inedito nella categoria. Ritornata moltoludica, la Twingo è un’assidua adepta della personalizzazione. Strisce didiversi colori fasciano la carrozzeria dalle forme elaborate e l’ambienteinterno è caratterizzato da fasce tipo «pallina da golf» o colori anodizzatiche circondano la plancia di bordo ed i vari elementi dell’abitacolo. L’ef-fetto ludico è garantito, tanto più che la qualità percepita è curata e, con-trariamente alle concorrenti, non mostra neppure un centimetro quadra-to di lamiera. Quest’universo modaiolova di pari passo con una connettività in-novativa. Il cliente ha la scelta tra unoschermo centrale digitale o un supportonel quale inserire lo smartphone. Que-st’ultimo dotato di un sistema di naviga-zione offline indipendente da internet.

Da notare anche i bei sedili integrali,certo un po’ rigidi. Accorciata di 10 cm macon passo allungato, la Twingo passa a 5porte. L’accesso ai posti dietro è facilitato,lo spazio buono per la categoria e l’altezzadel tetto da primato. Ciò detto, la presenza del motore bandisce i noti sedili scorrevoli delle due edizioni precedenti ed incide sul volume delbagagliaio. Resta il fatto che la configurazione rettangolare è molto pra-tica. Da segnalare anche varie astuzie, quali il cassetto e un grande vanoporta oggetti, entrambi estraibili.

Ben piantata sulla strada, questa trazione posteriore beneficia di unaripartizione dei pesi equilibrata e di un raggio di sterzata corto. Alla biso-gna, un ESP invadente reprime ogni tendenza al sovrasterzo. I due mo-tori 3 cilindri si annunciano assai sobri e discreti. Annunciata a un prezzomirato, la Twingo è ben equipaggiata: adotta telecamera di retromarcia,avviso di cambio della corsia, ma nessun sistema anticollisione. MOH

L’unione tra Fiat e Jeep lascia talvolta dubbiosi. Non è affatto il ca-so di questa Renegade che si basa sulla stessa piattaforma dellaFiat 500X attesa al Salone di Parigi. Mentre quest’ultima avrà

l’aspetto di una crossover, la Renegade è un puro prodotto Jeep. Il suostile deciso che ricorda la rustica Wrangler, richiama persino alla memo-rabile Willys del 1941, esibendo luci posteriori sulle quali è iscritta una X,evocazione della tanica che ornava la star dello Sbarco. Questo per il pas-sato, ma qui abbiamo a che fare con una SUV moderna, persino con unavocazione premium come dimostra la cura dedicata all’allestimento in-terno. Robustezza unita a una bella qualità percepita che fa largo spazioa plastiche ed a rivestimenti morbidi al tatto. Senza dimenticare l’info-tainment assicurato da uno schermo tattile e un modulo TFT al centrodella strumentazione. L’abitabilità di questo veicolo da 4,23 m non è dameno. Facile nell’accesso grazie all’ampia apertura delle porte, il sedile

posteriore riserva un buono spazio per legambe. Ben rivestito, il bagagliaio cubicopresenta un volume rispettabile che puòessere modulato grazie al fondo amovibile.

Dotata di ottima polivalenza, la Rene-gade gioca alla SUV di città in versione4×2. Qui lo spazio da terra è limitato a 17,5 cm. Sale invece a 20 cm nella declina-zione 4×4 e addirittura a 21 cm sul model-lo Trailhawk. Vero arrampicatore dagliangoli d’attacco aumentati, quest’ultimoè allestito per affrontare terreni difficili.

La trazione integrale è sostenuta da un differenziale che propone 5 mo-dalità che regolano al meglio la trazione su neve, fango ecc. Gestita elet-tronicamente, questa funzione si comanda con una rotella.

Questa fuoristrada nata non rinuncia a mostrare eccellenti disposizio-ni stradali. Si è impressionati per la tenuta in autostrada e l’insonorizza-zione. Di provenienza Fiat, l’ampio ventaglio di motorizzazioni sulle ver-sioni 4×4 è limitato al diesel. Questi modelli possono essere muniti di uninedito cambio automatico a 9 rapporti. Sorprendente, tanto quanto il li-vello dei sistemi di assistenza alla guida (allarme di cambio corsia e rego-latore di velocità adattivo). Ciò spiega anche il prezzo rispettabile dellaRenegade, benché arricchita di 3 anni di garanzia gratuita. MOH

Sempre affascinante,con un tocco diversoRenault Twingo | Dimenticati gli errori dellaversione precedente, ritorna con un volto veroe un’architettura da trazione posteriore.

Dopo lo spaghettiwestern, la SUVJeep Renegade | Prodotta in Italia, la mini SUVsi vuole tanto auto cittadina quanto fuoristrada,come l’attesta il suo design senza concessioni.

Tecnica: mini city-car; 5 porte, 4 posti; lunghezza:3,60 m; bagagliaio: 188–980 l Motori: 3 cilindri 1 lbenzina 70/90 CV; cambiomanuale a 5 marce; da 0 a100 km/h da 12,0 sConsumo (misto): da 4,2 l/100 km, 95 g/km di CO2

Prezzi: da 13400 fr. (SCe 70 Life) a 18250 fr. (TCe 90Intens); cambio 6 rapporti adoppia frizione fra un anno.

Tecnica: mini SUV; 5 posti;lunghezza: 4,23 m; baga-gliaio: 351–1297 l Motori:benzina 120/140 CV, diesel140/170 CV; cambio a 5/6/9rap.; trazione 4×2 e 4×4; da0 a 100 km/h da 8,9 s;caricorimorchiabile: max 1500 kgConsumo (misto): da 4,6l/100 km, 120 g/km di CO2

Prezzi: da 24950 fr. (1.64×2) a 39650 fr. (2.0 CRD 9rap. aut. 4×4 Trailhawk).

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Page 17: Touring 16 / 2014 italiano

17test e tecnica | touringn.16 | 25 settembre 2014

La Twingo III: un aspetto brioso e 7 tinte colorate a scelta. Calandra a fessure, passaruota trapezoidali: una vera Jeep!

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Reale fenomeno sociale, la Renault Twingo aveva perso la sua ani-ma: la terza generazione ripropone ora design birichino e caratte-re ludico. Con la differenza che questa mini city-car, cugina della

Smart ForFour uscita dalle stesse linee di produzione slovene, ha dovutobarattare la trazione anteriore con quella posteriore. Con vantaggi, maanche inconvenienti. L’inserimento del motore in posizione trasversaleposteriore le permette di fare l’occhiolino alla R5 Turbo di un tempo edesibire un piccolo look sportivo, inedito nella categoria. Ritornata moltoludica, la Twingo è un’assidua adepta della personalizzazione. Strisce didiversi colori fasciano la carrozzeria dalle forme elaborate e l’ambienteinterno è caratterizzato da fasce tipo «pallina da golf» o colori anodizzatiche circondano la plancia di bordo ed i vari elementi dell’abitacolo. L’ef-fetto ludico è garantito, tanto più che la qualità percepita è curata e, con-trariamente alle concorrenti, non mostra neppure un centimetro quadra-to di lamiera. Quest’universo modaiolova di pari passo con una connettività in-novativa. Il cliente ha la scelta tra unoschermo centrale digitale o un supportonel quale inserire lo smartphone. Que-st’ultimo dotato di un sistema di naviga-zione offline indipendente da internet.

Da notare anche i bei sedili integrali,certo un po’ rigidi. Accorciata di 10 cm macon passo allungato, la Twingo passa a 5porte. L’accesso ai posti dietro è facilitato,lo spazio buono per la categoria e l’altezzadel tetto da primato. Ciò detto, la presenza del motore bandisce i noti sedili scorrevoli delle due edizioni precedenti ed incide sul volume delbagagliaio. Resta il fatto che la configurazione rettangolare è molto pra-tica. Da segnalare anche varie astuzie, quali il cassetto e un grande vanoporta oggetti, entrambi estraibili.

Ben piantata sulla strada, questa trazione posteriore beneficia di unaripartizione dei pesi equilibrata e di un raggio di sterzata corto. Alla biso-gna, un ESP invadente reprime ogni tendenza al sovrasterzo. I due mo-tori 3 cilindri si annunciano assai sobri e discreti. Annunciata a un prezzomirato, la Twingo è ben equipaggiata: adotta telecamera di retromarcia,avviso di cambio della corsia, ma nessun sistema anticollisione. MOH

L’unione tra Fiat e Jeep lascia talvolta dubbiosi. Non è affatto il ca-so di questa Renegade che si basa sulla stessa piattaforma dellaFiat 500X attesa al Salone di Parigi. Mentre quest’ultima avrà

l’aspetto di una crossover, la Renegade è un puro prodotto Jeep. Il suostile deciso che ricorda la rustica Wrangler, richiama persino alla memo-rabile Willys del 1941, esibendo luci posteriori sulle quali è iscritta una X,evocazione della tanica che ornava la star dello Sbarco. Questo per il pas-sato, ma qui abbiamo a che fare con una SUV moderna, persino con unavocazione premium come dimostra la cura dedicata all’allestimento in-terno. Robustezza unita a una bella qualità percepita che fa largo spazioa plastiche ed a rivestimenti morbidi al tatto. Senza dimenticare l’info-tainment assicurato da uno schermo tattile e un modulo TFT al centrodella strumentazione. L’abitabilità di questo veicolo da 4,23 m non è dameno. Facile nell’accesso grazie all’ampia apertura delle porte, il sedile

posteriore riserva un buono spazio per legambe. Ben rivestito, il bagagliaio cubicopresenta un volume rispettabile che puòessere modulato grazie al fondo amovibile.

Dotata di ottima polivalenza, la Rene-gade gioca alla SUV di città in versione4×2. Qui lo spazio da terra è limitato a 17,5 cm. Sale invece a 20 cm nella declina-zione 4×4 e addirittura a 21 cm sul model-lo Trailhawk. Vero arrampicatore dagliangoli d’attacco aumentati, quest’ultimoè allestito per affrontare terreni difficili.

La trazione integrale è sostenuta da un differenziale che propone 5 mo-dalità che regolano al meglio la trazione su neve, fango ecc. Gestita elet-tronicamente, questa funzione si comanda con una rotella.

Questa fuoristrada nata non rinuncia a mostrare eccellenti disposizio-ni stradali. Si è impressionati per la tenuta in autostrada e l’insonorizza-zione. Di provenienza Fiat, l’ampio ventaglio di motorizzazioni sulle ver-sioni 4×4 è limitato al diesel. Questi modelli possono essere muniti di uninedito cambio automatico a 9 rapporti. Sorprendente, tanto quanto il li-vello dei sistemi di assistenza alla guida (allarme di cambio corsia e rego-latore di velocità adattivo). Ciò spiega anche il prezzo rispettabile dellaRenegade, benché arricchita di 3 anni di garanzia gratuita. MOH

Sempre affascinante,con un tocco diversoRenault Twingo | Dimenticati gli errori dellaversione precedente, ritorna con un volto veroe un’architettura da trazione posteriore.

Dopo lo spaghettiwestern, la SUVJeep Renegade | Prodotta in Italia, la mini SUVsi vuole tanto auto cittadina quanto fuoristrada,come l’attesta il suo design senza concessioni.

Tecnica: mini city-car; 5 porte, 4 posti; lunghezza:3,60 m; bagagliaio: 188–980 l Motori: 3 cilindri 1 lbenzina 70/90 CV; cambiomanuale a 5 marce; da 0 a100 km/h da 12,0 sConsumo (misto): da 4,2 l/100 km, 95 g/km di CO2

Prezzi: da 13400 fr. (SCe 70 Life) a 18250 fr. (TCe 90Intens); cambio 6 rapporti adoppia frizione fra un anno.

Tecnica: mini SUV; 5 posti;lunghezza: 4,23 m; baga-gliaio: 351–1297 l Motori:benzina 120/140 CV, diesel140/170 CV; cambio a 5/6/9rap.; trazione 4×2 e 4×4; da0 a 100 km/h da 8,9 s;caricorimorchiabile: max 1500 kgConsumo (misto): da 4,6l/100 km, 120 g/km di CO2

Prezzi: da 24950 fr. (1.64×2) a 39650 fr. (2.0 CRD 9rap. aut. 4×4 Trailhawk).

Page 18: Touring 16 / 2014 italiano

19touring

ABITACOLO 11113

Materiali pregiati e un’ottima lavora -zione. La console centrale purtroppo è sovraccarica di tasti che ne compli-cano l’uso. Davanti lo spazio è buono,mentre dietro ci si attenderebbe dimeglio. Il bagagliaio è buono. La pancaposteriore ribaltabile è particolarmentepratica per il trasporto degli sci.

COMFORT 11113

Il comfort è elevato grazie soprattuttoalle sospensioni pneumatiche regolabi-li opzionali e agli ammortizzatori auto-matici. L’insonorizzazione è ottima.Sedili riscaldabili, sensori di parcheggioe retrovisore oscurabile automatica-mente tuttavia dovrebbero essere diserie in questa categoria di prezzo.

DOTAZIONE 11133

Modalità offroad, cambio a doppiafrizione, volante sportivo multi-funzionale e portellone elettrico sonodi serie. Il resto è tutto in opzione.

PRESTAZIONI 11111

Il V6 biturbo eroga accelerazioni im-pressionanti, mentre i freni a disco da360 mm e pinze fisse anteriori mono-blocco a sei pistoncini la fanno rallen-tare in modo altrettanto prepotente.Una trazione ottimale è garantita gra-zie ai numerosi sistemi di assistenza.

COMPORTAMENTO 11112

La Macan Turbo soddisfa quasi tutte le esigenze di guida: a seconda delleregolazioni delle sospensioni pneuma-tiche e degli ammortizzatori, si com-porta in modo molto sportivo o preva-lentemente confortevole. Lo sterzocon i suoi 2,6 giri è molto diretto.

SICUREZZA 11133

Dotazione ai massimi livelli. Purtropponel prezzo di base non sono compresiil sistema di avviso per il cambio corsiae l’angolo morto così come la teleca-mera di retromarcia. Anche un Head-up Display non guasterebbe, neppurepresente tra gli optional.

Porsche Macan Turboin dettaglio

TCS MoBe: Herbert Meier

◂▸

◂▸

larghezza interna: ant. 154 cm, post. 149 cm bagagliaio: 500–1500 litripneumatici: ant. 265/40R21, post. 295/35R21

108cm

161

cm◂

◂92–114cm

94cm

◂ 65–81cm

passo 280cm◂ ▸lungh. 470cm (largh. 192cm)

◂ ▸

test TCS

Porsche Macan Turbo

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 4,6 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 2,4 s80–120 km/h (in posizione D) 3,1 sDiametro di sterzata: 11,9 mInsonorizzazione:

60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 67 dBA 11111

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 33,5 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11133

COSTI DEI SERVIZIManutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 non comunicato60000/48 non comunicatoManutenzione per 180000 km:15000 km/anno n.c. 8297.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno fr./km fr./mese

fissi variabili

15000 1.54 1295.– 363.–30000 1.03 1295.– 1273.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenziePorsche da 152 a 248 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

fabbrica 11,8 7,8 9,2Emissioni di CO2: 216 g/kmMedia di CO2: 148 g/kmetichettaEnergia (A–G): G

CONSUMO DEL TEST 13333

12,8 l/100 km autonomia 586 km

serbatoio: 75 litri

Video del test

La Porsche Macan dalla statura imponente, anche se esprime le tipiche linee Porsche.

foto

Yve

s-A

lain

Mo

or

CHECK-UP TCS

touring | test e tecnican.16 | 25 settembre 2014

18

Tabellacomparativa

VEICOLO PROVATO

Porsche Macan Turbo; 5 porte, 5 posti;105000 fr. (auto del test: 129390 fr.)Gamma: dalla Macan S, 340 CV (76100 fr.)alla Macan S diesel, 258 CV (76100 fr.) Opzioni: cerchioni alu 21 pollici (3980 fr.),tettuccio vetrato (2240 fr.), allestimento in cuoio (2090 fr.), sospensioni pneumati-che con sistema di regolazione (2060 fr.)Garanzia: 4 anni di fabbrica, 2 anni mobi-lità; 12 anni antiruggine (condizioni)Importatore: Porsche Svizzera SA, 6300Zugo, tel. 0414879110, www.porsche.ch

DATI TECNICI

Motore: biturbo V6 3,6 l, 400 CV; trazione integrale, cambio a doppia frizione a 7 rapporti Peso: 2085 kg (autotest), totale ammissibile 2550 kg, caricorimorchiabile 2400 kg

SCHEDA TECNICA

Prestazioni eccezionaliMolto agile nonostante il peso Rifiniture e materiali di qualitàPeso rimorchiabile elevato di 2,4 tonnellateOttima trazioneBuoni sistemi di assistenza opzionali

Spazio per i passeggeri ridottorispetto alle dimensioni esterneDotazione per il comfort e la sicurezza minimaGestione complicata con molti tastiAutonomia limitata a 586 km

anteriore entra in azione solo se necessa-rio. Sul computer di bordo il conducentepuò vedere come la potenza è ripartitasugli assi. Un tratto denso di curve conferma l’impressione iniziale: diversa-mente dalle altre SUV, la Macan vanta unbaricentro molto basso. Questo le confe-risce maggiore stabilità di marcia e – co-me dev’essere – le permette di regalaremaggior piacere di guida, poiché si lasciacondurre con agilità. Sulle strade svizze-re peraltro non si arriverà mai a sondare ilimiti di questa macchina dinamica.

Il motore V6 biturbo a iniezione direttafa salire questa SUV da 2 tonnellate da 0 a 100 km/h in 4,6 s. Ma a sorprenderenon è solo l’accelerazione, bensì anchel’impianto frenante: lo spazio di arresto èdi soli 33,5 m. Nell’uso quotidiano tali superfreni richiedono un certo adatta-mento, poiché molto sensibili. Il cambioa doppia frizione, a seconda della moda-lità scelta, scala i rapporti con delicatezzae armonia o con fulminea velocità e dina-mismo. Lo sterzo elettromeccanico è bendiretto. La Macan è auto sportiva, SUV eammiraglia per i lunghi viaggi. Dunquebando ai pregiudizi. Nadia Rambaldi

Gli interni della Macan appaiono

pregiati ed eleganti. La console centrale

ospita talmente tantitasti che vi si perde

l’orientamento.

Lo spazio sui sediliposteriori poteva

essere migliore.

18

La Macan è un’apparizione pos-sente, soprattutto con i cerchiopzionali da 21". Bassa e larga,con le classiche linee Porsche.

Alla sua guida come donna, si mietonochiassosi pregiudizi. Poco importa. LaMacan è la nuova beniamina della fami-glia Porsche: fino ad agosto in Svizzeraerano già state vendute 630 unità, quasiil doppio rispetto alla sorella maggioreCayenne. Sebbene la Macan sia soltanto16 cm più corta, appare nel complessomolto più sportiva. La SUV compatta riu-nisce così prestazioni dinamiche con lacomodità e una certa predisposizioneall’offroad. L’altezza da terra in modalitàOffroad (di serie), grazie alle sospensionipneumatiche (opzionali), può essere au-mentata fino a 23 cm. Nel contempo il ta-sto Sport di serie e il pacchetto opzionaleSport Chrono, comprensivo di LaunchControl, garantiscono una tradizionaleprestazione sportiva Porsche. La Macan,«tigre» in indonesiano, si presenta quindidel tutto come una Porsche.

Il volante della 918 SpyderGli interni della SUV compatta sonouguali a quelli delle attuali auto sportivePorsche. Il volante multifunzionale di se-rie è quello della 918 Spyder, che quindinon permette di controllare direttamen-te anche l’impianto audio. Del resto a cheserve la musica su un’auto sportiva? Laconsole centrale, altro elemento tipicodella marca, è sovraccarica di pulsantiper cui vale la pena prendersi cinque mi-nuti per studiarla. Per il resto domina unambiente improntato al benessere: da-vanti c’è molto spazio e il tetto panorami-co opzionale inonda l’abitacolo di luce,mentre i sedili in pelle sportivi offronoun’ottima tenuta laterale. Dietro lo spa-zio per i passeggeri è un po’ limitato, tanto più se lo rapportiamo alle misureesterne del veicolo. La linea del tetto for-temente discendente ricorda piuttostouna crossover che non una SUV e limitaanche lo spazio per la testa sui sedili po-

steriori. Il bagagliaio avrebbe anche po-tuto essere più grande. Ma non vogliamolagnarcene: si tratta pur sempre di un’au-to sportiva, poco importa se SUV o meno.

E che la Macan si muova come un’autosportiva si nota subito: la partenza avvie-ne a trazione posteriore, mentre l’asse

Porsche Macan Turbo

La tigre si prepara al grande saltoLa Porsche Macan è un’auto sportiva vestita da SUV. Può fare tutto ciòche fanno anche le altre, ma a maggiore velocità. Nutre pure ambizioniper lo sterrato grazie alla trazione integrale e alla modalità offroad.

PIÙ O MENO

Porsche Macan3.6 biturbo

Mercedes-Benz ML 4.6V8 4-Matic

Prezzo (fr.) 105000.– 105400.–

Cilindrata (cc) 3604 4663

Potenza (kW/CV) 294/400 300/408

Coppia massima (Nm/min) 550/1350 600/1600

Consumo (l/100 km) 9,2 G2 11,51 G2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 67 —

Costi al chilometro (fr./km)3 1.54 1.59

Costi di manutenzione4 13333 11113

Test «Touring» 16/2014 —

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore3 su 15000 km/anno 4 costi totali su 180000 km (15000 km/anno)

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19touring

ABITACOLO 11113

Materiali pregiati e un’ottima lavora -zione. La console centrale purtroppo è sovraccarica di tasti che ne compli-cano l’uso. Davanti lo spazio è buono,mentre dietro ci si attenderebbe dimeglio. Il bagagliaio è buono. La pancaposteriore ribaltabile è particolarmentepratica per il trasporto degli sci.

COMFORT 11113

Il comfort è elevato grazie soprattuttoalle sospensioni pneumatiche regolabi-li opzionali e agli ammortizzatori auto-matici. L’insonorizzazione è ottima.Sedili riscaldabili, sensori di parcheggioe retrovisore oscurabile automatica-mente tuttavia dovrebbero essere diserie in questa categoria di prezzo.

DOTAZIONE 11133

Modalità offroad, cambio a doppiafrizione, volante sportivo multi-funzionale e portellone elettrico sonodi serie. Il resto è tutto in opzione.

PRESTAZIONI 11111

Il V6 biturbo eroga accelerazioni im-pressionanti, mentre i freni a disco da360 mm e pinze fisse anteriori mono-blocco a sei pistoncini la fanno rallen-tare in modo altrettanto prepotente.Una trazione ottimale è garantita gra-zie ai numerosi sistemi di assistenza.

COMPORTAMENTO 11112

La Macan Turbo soddisfa quasi tutte le esigenze di guida: a seconda delleregolazioni delle sospensioni pneuma-tiche e degli ammortizzatori, si com-porta in modo molto sportivo o preva-lentemente confortevole. Lo sterzocon i suoi 2,6 giri è molto diretto.

SICUREZZA 11133

Dotazione ai massimi livelli. Purtropponel prezzo di base non sono compresiil sistema di avviso per il cambio corsiae l’angolo morto così come la teleca-mera di retromarcia. Anche un Head-up Display non guasterebbe, neppurepresente tra gli optional.

Porsche Macan Turboin dettaglio

TCS MoBe: Herbert Meier

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larghezza interna: ant. 154 cm, post. 149 cm bagagliaio: 500–1500 litripneumatici: ant. 265/40R21, post. 295/35R21

108cm

161

cm◂

◂92–114cm

94cm

◂ 65–81cm

passo 280cm◂ ▸lungh. 470cm (largh. 192cm)

◂ ▸

test TCS

Porsche Macan Turbo

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 4,6 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 2,4 s80–120 km/h (in posizione D) 3,1 sDiametro di sterzata: 11,9 mInsonorizzazione:

60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 67 dBA 11111

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 33,5 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11133

COSTI DEI SERVIZIManutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 non comunicato60000/48 non comunicatoManutenzione per 180000 km:15000 km/anno n.c. 8297.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno fr./km fr./mese

fissi variabili

15000 1.54 1295.– 363.–30000 1.03 1295.– 1273.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenziePorsche da 152 a 248 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

fabbrica 11,8 7,8 9,2Emissioni di CO2: 216 g/kmMedia di CO2: 148 g/kmetichettaEnergia (A–G): G

CONSUMO DEL TEST 13333

12,8 l/100 km autonomia 586 km

serbatoio: 75 litri

Video del test

La Porsche Macan dalla statura imponente, anche se esprime le tipiche linee Porsche.

foto

Yve

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CHECK-UP TCS

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21viaggi e tempo libero | touringn.16 | 25 settembre 2014

◾ Trail Salkantay: il trekking di seigiorni da Cusco costituisce il puntoculminante sportivo dell’operatorelucernese Baumeler Reisen «Peru – Königin der Anden» («Perù – la regina delle Ande»). Le MountainLodges of Peru sono uniche perquanto riguarda comfort e gastro-nomia in Perù. Date del viaggio: dal 21 novembre al 5 dicembre 2014e dal 20 novembre al 5 dicembre2015 – www.baumeler.ch.

◾ Requisiti: le tappe giornaliere di circa 6 ore sono tecnicamentesemplici, ma molto impegnativefisicamente per i partecipanti, datoche conducono sino ad alta quota(a 4638 m). Il bagaglio viene trasportato dai cavalli da soma. Per la tappa principale può esserenoleggiato un cavallo da sella.

◾ Clima: di giorno sull’altopiano la temperatura può salire a 18–23°,la sera invece può scendere sino alpunto di congelamento. Da maggioa settembre è stagione secca, novembre è il mese di transizioneverso la stagione delle piogge. ◾ Salute: per prevenire il mal dimontagna, è vitale una gradualeacclimatazione, come prevedeBaumeler Reisen. Si consiglia dicontrollare se le vaccinazioni sonoaggiornate, oltre a una protezionedalle zanzare (febbre dengue).

◾ Viaggio: gli svizzeri hanno biso-gno di un passaporto ancora valido6 mesi dopo la data del rientro.

◾ Informazioni di viaggio TCS: siveda www.tcs.ch/peru.

A COLPO D’OCCHIO

21

carichi. Trasportavano le provvigioni allealte sfere insediate nei centri degli Incasull’altopiano come frutta, cacao e fogliedi coca. Improvvisamente si dirada il finevelo di nebbia e ai lati del sentiero scor-giamo il team di cuochi. Il mattino prestoci hanno preceduti assieme ai cavalli dasoma e ora ci invitano a consumare ilpranzo nella tenda. Un lavamano e unatoilette chimica sono forse esagerati mail «trekking comfort» vuole rimanere fedele al suo nome sino alla fine.

Uomini e animali insiemeUno sguardo impressionante nella vitaquotidiana della gente del luogo ce la for-nisce Juan, il giovane «tuttofare» nellaLodge Wayra (3906 m). Egli ci mostra lacasetta ricoperta di paglia di sua madre.Attorno al focolare sul terreno di argillascappano tre magri porcellini d’India,tutto il resto si trova nel buio più profon-do. E nonostante ciò la famiglia vi abita

Inca

Le Mountain Lodges of Perufissano nuovistandard nei trek-king delle Ande.

In poche ore dicammino dall’altamontagna si raggiunge l’affa-scinante foresta pluviale.

Incontro durantela sosta, la curio-sità è reciproca.

Una gran varietàdi orchidee orna i lati del sentiero.

Il cammino è la meta, ma ilpunto culminante culturale è il Machu Picchu.

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tutto l’anno e riesce a coltivare anche unpaio di patate nonostante i ripidi pendii.A partire dal quarto giorno camminiamoverso valle passando attraverso diversilivelli di vegetazione della foresta pluvia-le, dove ben presto il verde è ancora piùverde. Bromelie, liane e orchidee – Jo-hann, l’assistente guida peruviana li co-nosce tutti –, incluso qualcosa di più notocome patate selvatiche, salvia, fucsie, gi-gli, quadrifogli, sempre più spesso campidi mais e patate e infine piantagioni concaffè arabica, banane e maracuja.

Per gli amici della naturaAnche gli alloggi offrono l’occasione peruno stretto contatto con la natura. Dietrola Lodge Colpa (2800 m) i colibrì ricom-pensano i pazienti fotografi della giun-gla. E nell’idromassaggio panoramico cigustiamo un bicchiere di Pisco Sour e cigodiamo uno stupendo tramonto, piùtardi la visita a sorpresa di pipistrelli assetati. Nella Lodge Lucma (2135 m) cicongediamo da Sebastian, che deve con-durre i suoi cavalli a casa. Da qui il tra-sporto dei bagagli avviene di nuovo sustrada. L’ultima giornata di trekking con-duce attraverso un’incantevole foresta,dove in mezzo ad una radura veniamosorpresi da una vista straordinaria sulMachu Picchu. Ci aspetta poi la leggenda-ria cittadella Inca con templi in onore delsole, dell’acqua e di madre terra. ◾

Questo viaggio èstato sponsorizzatoda Baumeler Reisene Mountain Lodgesof Peru.

touring | viaggi e tempo liberon.16 | 25 settembre 2014

2020

Comodamente adagiata nellavasca idromassaggio, osservola pianura modellata dal ghiac-ciaio Soraypampa e le vette in-

nevate andine Humantay (5400 m) e Sal-kantay (6271 m). Quest’ultimo è il monteche dà il nome al trekking di sei giorni chesi preannuncia entusiasmante a giudica-re dalla luce che emana la sua cima al tra-monto. Le gambe si riprendono veloce-mente dalla tappa introduttiva di sei ore,mentre le esperienze della gita lungo gliantichi canali d’irrigazione degli Inca ri-marranno di certo dei ricordi indelebili.

Il gruppo alloggia per due notti nellapiacevole Lodge Salkantay (3869 m), laprima delle quattro Mountain Lodges ofPeru che troviamo lungo il trekking. Camere confortevoli riscaldate con vistasulle montagne e un’inaspettata cena luculliana con zuppa di verdure Quinoa,pollo fresco e un dessert al cioccolato emaracuja si adattano bene al concetto di

«trekking comfort». E non mancherannoaltre attenzioni e premure.

Il secondo giorno è dedicato all’accli-matazione attiva. L’esperta guida di trek-king Peter Böhm sottolinea: «L’impor-tante è camminare a piccoli passi, lenta-mente ma regolarmente. Chi si ritrovasenza fiato, allora sta andando troppo velocemente. Se si va a ritmo giusto siriesce anche a rivolgere lo sguardo versoil cielo».

Ringraziare madre terraLa speranza di poter scorgere un condoraccompagna e rende più lieve la salitaverso il turchino Lago Humantay a 4221 m.Agli occhi degli escursionisti si svela unmondo straordinario scolpito dai ghiac-ciai. Ma cosa significano le conchigliemezze carbonizzate che sono disposte inmodo strano tra diverse erbette lungo lariva? Sebastian, il capo cavaliere della tri-bù degli indio Keros ci spiega con poche

Lungo il Salkantay, l’altro trail parole il rito del «Pago a la tierra», ovveroil ringraziamento a madre terra. Il fattoche quassù regni la natura è evidente.Meglio dunque che sia in buoni rapporticon l’essere umano.

In quattro ore la tanto attesa tappaprincipale porta i trekker, passando dallapampa ricoperta di muschio e dai sentieripietrosi, sino al Passo Salkantay a 4638 m.L’«Abra», che significa apertura, per lagente locale è una zona spirituale. Qui siapre lo spirito? In ogni caso noi siamo fe-lici di essere in questo luogo mistico. Po-co dopo aver superato il passo, Peter mo-stra i resti dell’antico sentiero degli Inca,con gli scalini di pietra adatti al passo deilama. Contrariamente alle cerimonie ori-ginali lungo il trail Inca verso il MachuPicchu, che oggi è percorso da molti turi-sti, l’itinerario di Salkantay serviva sem-plicemente al trasporto delle merci. Aitempi d’oro degli Inca, qui circolavanocommercianti con centinaia di lama stra-

Trekking comfort in Perù | Escursioni Inca che conducono nelle Ande attraverso il Passo Salkantay. I molteplici livelli di vegetazione, gli incontri con i locali e la meta Machu Picchu contraddistinguono questo impressionante tour. Reportage: Susi Schildknecht

Offrire comfort agli ospiti del trekking significa anche dare lavoro ai cavalieri locali.

Page 21: Touring 16 / 2014 italiano

21viaggi e tempo libero | touringn.16 | 25 settembre 2014

◾ Trail Salkantay: il trekking di seigiorni da Cusco costituisce il puntoculminante sportivo dell’operatorelucernese Baumeler Reisen «Peru – Königin der Anden» («Perù – la regina delle Ande»). Le MountainLodges of Peru sono uniche perquanto riguarda comfort e gastro-nomia in Perù. Date del viaggio: dal 21 novembre al 5 dicembre 2014e dal 20 novembre al 5 dicembre2015 – www.baumeler.ch.

◾ Requisiti: le tappe giornaliere di circa 6 ore sono tecnicamentesemplici, ma molto impegnativefisicamente per i partecipanti, datoche conducono sino ad alta quota(a 4638 m). Il bagaglio viene trasportato dai cavalli da soma. Per la tappa principale può esserenoleggiato un cavallo da sella.

◾ Clima: di giorno sull’altopiano la temperatura può salire a 18–23°,la sera invece può scendere sino alpunto di congelamento. Da maggioa settembre è stagione secca, novembre è il mese di transizioneverso la stagione delle piogge. ◾ Salute: per prevenire il mal dimontagna, è vitale una gradualeacclimatazione, come prevedeBaumeler Reisen. Si consiglia dicontrollare se le vaccinazioni sonoaggiornate, oltre a una protezionedalle zanzare (febbre dengue).

◾ Viaggio: gli svizzeri hanno biso-gno di un passaporto ancora valido6 mesi dopo la data del rientro.

◾ Informazioni di viaggio TCS: siveda www.tcs.ch/peru.

A COLPO D’OCCHIO

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carichi. Trasportavano le provvigioni allealte sfere insediate nei centri degli Incasull’altopiano come frutta, cacao e fogliedi coca. Improvvisamente si dirada il finevelo di nebbia e ai lati del sentiero scor-giamo il team di cuochi. Il mattino prestoci hanno preceduti assieme ai cavalli dasoma e ora ci invitano a consumare ilpranzo nella tenda. Un lavamano e unatoilette chimica sono forse esagerati mail «trekking comfort» vuole rimanere fedele al suo nome sino alla fine.

Uomini e animali insiemeUno sguardo impressionante nella vitaquotidiana della gente del luogo ce la for-nisce Juan, il giovane «tuttofare» nellaLodge Wayra (3906 m). Egli ci mostra lacasetta ricoperta di paglia di sua madre.Attorno al focolare sul terreno di argillascappano tre magri porcellini d’India,tutto il resto si trova nel buio più profon-do. E nonostante ciò la famiglia vi abita

Inca

Le Mountain Lodges of Perufissano nuovistandard nei trek-king delle Ande.

In poche ore dicammino dall’altamontagna si raggiunge l’affa-scinante foresta pluviale.

Incontro durantela sosta, la curio-sità è reciproca.

Una gran varietàdi orchidee orna i lati del sentiero.

Il cammino è la meta, ma ilpunto culminante culturale è il Machu Picchu.

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tutto l’anno e riesce a coltivare anche unpaio di patate nonostante i ripidi pendii.A partire dal quarto giorno camminiamoverso valle passando attraverso diversilivelli di vegetazione della foresta pluvia-le, dove ben presto il verde è ancora piùverde. Bromelie, liane e orchidee – Jo-hann, l’assistente guida peruviana li co-nosce tutti –, incluso qualcosa di più notocome patate selvatiche, salvia, fucsie, gi-gli, quadrifogli, sempre più spesso campidi mais e patate e infine piantagioni concaffè arabica, banane e maracuja.

Per gli amici della naturaAnche gli alloggi offrono l’occasione peruno stretto contatto con la natura. Dietrola Lodge Colpa (2800 m) i colibrì ricom-pensano i pazienti fotografi della giun-gla. E nell’idromassaggio panoramico cigustiamo un bicchiere di Pisco Sour e cigodiamo uno stupendo tramonto, piùtardi la visita a sorpresa di pipistrelli assetati. Nella Lodge Lucma (2135 m) cicongediamo da Sebastian, che deve con-durre i suoi cavalli a casa. Da qui il tra-sporto dei bagagli avviene di nuovo sustrada. L’ultima giornata di trekking con-duce attraverso un’incantevole foresta,dove in mezzo ad una radura veniamosorpresi da una vista straordinaria sulMachu Picchu. Ci aspetta poi la leggenda-ria cittadella Inca con templi in onore delsole, dell’acqua e di madre terra. ◾

Questo viaggio èstato sponsorizzatoda Baumeler Reisene Mountain Lodgesof Peru.

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23viaggi e tempo libero | touringn.16 | 25 settembre 2014

Pubblicità

rivolgersi allo sportello della compagniaaerea e, sempre che il biglietto acquistatolo consenta, cambiare la prenotazione.Spesso in simili casi le compagnie fattu-rano un supplemento per il cambiamen-to. Chi invece ha acquistato un bigliettodi una compagnia low-cost o un volosenza la possibilità di cambiare la pre-notazione, dovrà considerare che il suoaereo è perso, così come i soldi del biglietto. In simili casi è quantomenoconsigliabile richiedere almeno il rimborso delle tasse aeroportuali e dialtri balzelli. Di norma le compagnieaeree sono tenute a rimborsare talispese di fatto non sostenute.

Quando la coda fa perdere il volo

Oggi si può ben dire che chi af-fronta un volo aereo è chiamatoa sopportare parecchi disagi.

Aeroporti affollati, lunghe file davantiagli sportelli automatici del check-in oalla dogana e code ancora più lunghe ai controlli di sicurezza, seguite da interminabili corridoi per raggiungere le porte d’imbarco. Situazioni che fannosudare più di un viaggiatore. «Faròancora in tempo a prendere l’aereo?».Per sottrarsi a questo stress ed alla po-tenziale arrabbiatura, è consigliabileseguire alcune semplice regole. Prima ditutto bisognerebbe essere consapevoliche espressioni quali «ultimo termine

per presentarsi al check-in» o «tempo ditransito minimo» sono generalmenteespressioni coniate dal marketing degliaeroporti o delle compagnie aeree e non combaciano più – se non in raricasi – con l’odierna realtà dell’aviazione.Così bisogna prendersi il tempo neces-sario e raggiungere l’aeroporto con unbuon anticipo. Meglio piuttosto bere uncaffè in più. Inoltre nei viaggi che preve-dono delle coincidenze con altri voli,vale la pena di valutare la possibilità dianticipare il primo volo o ritardare ilvolo della coincidenza, al fine di garan-tirsi un tempo di trasferimento maggioreall’aeroporto. Chi perde un aereo, può

il con sulentedi viaggio

Urs-Peter Inderbitzin

Stremato ma felice, un gruppo di escur-sionisti entra alle 17 in punto nella halldell’Hotel Salina Maris, a Breiten (VS).Con entusiasmo rievocano la bellezza dei paesaggi di Riederalp e Bettmeralp, ilghiacciaio dell’Aletsch, i laghi, gli anima-li, e ringraziano la guida per il dono diquesti momenti magici. Poi il gruppo sieclissa nelle camere e riappare qualcheistante più tardi in accappatoio, direttoverso la piscina dell’albergo, la sola e uni-ca piscina curativa delle Alpi con acquamarina concentrata.

Attrattivo per le famiglieNé troppo calda né troppo fredda, addi-zionata del 3% di sale, l’acqua offre lapossibilità di galleggiare o di rilassarsisotto l’effetto di getti che massaggianodelicatamente i piedi e le gambe affatica-te per la marcia. Se si vuole ottenere ilmassimo beneficio, è consigliato qualchemovimento di ginnastica o di nuoto pri-ma di stendersi sul dorso e lasciarsi tra-sportare dai sali minerali. Una ventina diminuti basta per sentire i primi effetti rilassanti di quest’acqua, che ha la stessacomposizione del Mediterraneo.

Attenzione tuttavia a non prolungareeccessivamente la durata del bagno e a

Piaceri marittimi nelle Alpi

Puro benessere:rilassarsi e tonifi-carsi nell’acqua di mare al SalinaMaris di Breiten.

seguire i consigli in materia degli espertidell’albergo.

L’ambiente del Salina Maris non è pa-ragonabile a quello di Alpamare o Aqua-parc, ma anche i bambini trovano paneper i loro denti, divertendosi nel tentaredi rimanere senza sforzo sulla superficie

e nell’imparare a nuotare con tanta faci-lità. In più, l’hotel possiede degli appar-tamenti spaziosi per le famiglie a deiprezzi attrattivi. jop

Info TouringWellness Hotel Salina Maris, 3983 Breiten, tel. 0279284242, www.salina.maris.ch

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Riviera Ligure

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HOTEL EDEN PARKI-18013 DIANO MARINA

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Prossima edizione09.10.201423.10.201413.11.2014

Ultimo termine29.09.201413.10.201403.11.2014

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rivolgersi allo sportello della compagniaaerea e, sempre che il biglietto acquistatolo consenta, cambiare la prenotazione.Spesso in simili casi le compagnie fattu-rano un supplemento per il cambiamen-to. Chi invece ha acquistato un bigliettodi una compagnia low-cost o un volosenza la possibilità di cambiare la pre-notazione, dovrà considerare che il suoaereo è perso, così come i soldi del biglietto. In simili casi è quantomenoconsigliabile richiedere almeno il rimborso delle tasse aeroportuali e dialtri balzelli. Di norma le compagnieaeree sono tenute a rimborsare talispese di fatto non sostenute.

Quando la coda fa perdere il volo

Oggi si può ben dire che chi af-fronta un volo aereo è chiamatoa sopportare parecchi disagi.

Aeroporti affollati, lunghe file davantiagli sportelli automatici del check-in oalla dogana e code ancora più lunghe ai controlli di sicurezza, seguite da interminabili corridoi per raggiungere le porte d’imbarco. Situazioni che fannosudare più di un viaggiatore. «Faròancora in tempo a prendere l’aereo?».Per sottrarsi a questo stress ed alla po-tenziale arrabbiatura, è consigliabileseguire alcune semplice regole. Prima ditutto bisognerebbe essere consapevoliche espressioni quali «ultimo termine

per presentarsi al check-in» o «tempo ditransito minimo» sono generalmenteespressioni coniate dal marketing degliaeroporti o delle compagnie aeree e non combaciano più – se non in raricasi – con l’odierna realtà dell’aviazione.Così bisogna prendersi il tempo neces-sario e raggiungere l’aeroporto con unbuon anticipo. Meglio piuttosto bere uncaffè in più. Inoltre nei viaggi che preve-dono delle coincidenze con altri voli,vale la pena di valutare la possibilità dianticipare il primo volo o ritardare ilvolo della coincidenza, al fine di garan-tirsi un tempo di trasferimento maggioreall’aeroporto. Chi perde un aereo, può

il con sulentedi viaggio

Urs-Peter Inderbitzin

Stremato ma felice, un gruppo di escur-sionisti entra alle 17 in punto nella halldell’Hotel Salina Maris, a Breiten (VS).Con entusiasmo rievocano la bellezza dei paesaggi di Riederalp e Bettmeralp, ilghiacciaio dell’Aletsch, i laghi, gli anima-li, e ringraziano la guida per il dono diquesti momenti magici. Poi il gruppo sieclissa nelle camere e riappare qualcheistante più tardi in accappatoio, direttoverso la piscina dell’albergo, la sola e uni-ca piscina curativa delle Alpi con acquamarina concentrata.

Attrattivo per le famiglieNé troppo calda né troppo fredda, addi-zionata del 3% di sale, l’acqua offre lapossibilità di galleggiare o di rilassarsisotto l’effetto di getti che massaggianodelicatamente i piedi e le gambe affatica-te per la marcia. Se si vuole ottenere ilmassimo beneficio, è consigliato qualchemovimento di ginnastica o di nuoto pri-ma di stendersi sul dorso e lasciarsi tra-sportare dai sali minerali. Una ventina diminuti basta per sentire i primi effetti rilassanti di quest’acqua, che ha la stessacomposizione del Mediterraneo.

Attenzione tuttavia a non prolungareeccessivamente la durata del bagno e a

Piaceri marittimi nelle Alpi

Puro benessere:rilassarsi e tonifi-carsi nell’acqua di mare al SalinaMaris di Breiten.

seguire i consigli in materia degli espertidell’albergo.

L’ambiente del Salina Maris non è pa-ragonabile a quello di Alpamare o Aqua-parc, ma anche i bambini trovano paneper i loro denti, divertendosi nel tentaredi rimanere senza sforzo sulla superficie

e nell’imparare a nuotare con tanta faci-lità. In più, l’hotel possiede degli appar-tamenti spaziosi per le famiglie a deiprezzi attrattivi. jop

Info TouringWellness Hotel Salina Maris, 3983 Breiten, tel. 0279284242, www.salina.maris.ch

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25viaggi e tempo libero | touringn.16 | 25 settembre 2014

Jrène StähliCon la sua agen-zia Alpavia, dal2005 offre giteescursionistichecon pernotta-mento in alberghifamigliari.

Le masse d’acqua selvagge scorro-no come furie attraverso le strettegole del ghiacciaio. È affascinante

osservare come l’acqua abbia trovato inmigliaia di anni la sua via di fuga attraver-so le rocce. Al cospetto di così tanta forzaprimitiva inevitabilmente nella mentefanno capolino anche un paio di doman-de sul senso della vita. È anche impres-sionante il fatto che la gola del ghiacciaiodi Rosenlaui, aperta sino a metà ottobre,da anni sia protetta, curata e anche man-tenuta dal lato della sicurezza da una famiglia con ingenti investimenti. Fa piacere inoltre che l’ingresso di 7 franchisia incluso nel pacchetto escursionistico«Bärentrek» di Alpavia (vedi anche l’in-tervista).

L’escursione seguente lungo il vecchioSäumerweg sino alla Grande Scheidegg è una gioia per gli occhi grazie alle cime appuntite dell’Engelshörner così come almassiccio del Wetterhorn.

Falò della festa nazionaleL’escursione di più giorni si snoda attra-verso diversi passi e si svolge a cavallodei mesi di luglio e agosto. La sera dellafesta nazionale dalla terrazza dell’alber-go «Kirchbühl» si possono ammirare i diversi falò nelle Alpi, che risvegliano ilsentimento patriottico, anche quello piùsopito.

Qui si cerca di dimenticare quest’esta-te piovosa. Nonostante ciò il gruppo siguarda attorno un po’ abbattuto quandol’esperto alpinista e gerente dell’Hotel«Silberhorn» di Lauterbrunnen ci sconsi-glia in modo piuttosto categorico di com-piere l’escursione che porta da Mürren,

passando da Sefinenfurgge, sino alla Gries-alp. Con pioggia o nebbia è semplice-mente troppo difficile. Questo è uno deivantaggi degli hotel a conduzione fami-gliare.

Allora ferrovia e autopostaleAllora si fa semplicemente il contrario,ovvero si sale a bordo della Ferrovia dellaJungfrau e delle FFS sino a Reichenbachnella Kandertal. Qui un piccolo autopo-stale aspetta già il gruppo di escursioni-sti. E via attraverso la Kiental, passandodavanti alle rive del Tschingelsee in dire-zione della Griesalp. E al più tardi adessotutti capiscono perché si circola su unpiccolo autopostale: le strette e ripidecurve, con una pendenza di sino al 30%,

vanno a comporre una tratta per autopo-stale più ripida del mondo. In ogni caso èla più spettacolare. E anche la Griesalp simostra dal suo lato più solare.

Il giorno dopo lasciamo la salita versola Kiental per affrontare quella versoRamslauenen e poi ci sediamo sulla seg-giovia. Quando si beve il caffè comoda-mente istallati sulla terrazza il paesaggioinvita a sognare e a rilassarsi. Nullaimpedisce l’escursione sulla rampa norddel Lötschberg. Dopo una prima breveascesa, in lontananza si scorge il Lago diThun, e un paio di ore più tardi ci ritrovia-mo sulle rive del lago blu incantato.

Christian BützbergerInfo Touringwww.alpavia.ch, www.jungfraubahnen.ch

«I gitanti apprezzano il servizio bagagli»

Quali sono i vantaggi di essere in gitacon Alpavia?Jrène Stähli: Il trasporto dei bagagli, lalibera composizione dell’itinerario cosìcome la libera scelta dei mezzi di tra-sporto. Gli escursionisti così possonosalire a bordo delle diverse ferrovie edell’autopostale a seconda della vogliapersonale o delle condizioni meteoro-

logiche, con la possibilità di abbreviarele gite giornaliere. I miei otto diversiitinerari escursionistici e le tre gite inbici elettrica sono prodotti di nicchiamolto richiesti. Molto apprezzata èanche l’offerta di buoni per gli ingressi.

Ci sono anche punti deboli?Il trasporto dei bagagli è sempre legatoa dei rischi. In Vallese sono gli alberghiad organizzarlo. Nell’Oberland berneselo fanno i bus e le ferrovie così comeun’agenzia di taxi.

Com’è composta la clientela?

I clienti appartengono al ceto medio trai 30 e gli 80 anni, spesso con una for-mazione accademica. La metà circaproviene dalla Svizzera, il resto dall’areaeuropea. Tra questi si trovano anchedei «recidivi». Mi piacerebbe però avereanche più gente che prenota in modospontaneo.

Quali sono le critiche e i desideri?Ad alcuni non bastano le cartine e vor-rebbe i dati GPS. A volte viene richiestaanche la combinazione di due gite ouna notte supplementare. E natural-mente lo faccio volentieri. Bü

Alla Grande Scheidegg gli escursionisti godono di un vasto e fantasticopanorama sulmondo alpinobernese con Eigere Wetterhorn.

Camminare leggeri è divertente

Escursioni | Mettere sulle spalle solo uno zaino leggero e poi partire per un tour di piùgiorni nell’Oberland bernese. Il bagaglio viene trasportato direttamente in albergo.

L’INTERVISTA

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25viaggi e tempo libero | touringn.16 | 25 settembre 2014

Jrène StähliCon la sua agen-zia Alpavia, dal2005 offre giteescursionistichecon pernotta-mento in alberghifamigliari.

Le masse d’acqua selvagge scorro-no come furie attraverso le strettegole del ghiacciaio. È affascinante

osservare come l’acqua abbia trovato inmigliaia di anni la sua via di fuga attraver-so le rocce. Al cospetto di così tanta forzaprimitiva inevitabilmente nella mentefanno capolino anche un paio di doman-de sul senso della vita. È anche impres-sionante il fatto che la gola del ghiacciaiodi Rosenlaui, aperta sino a metà ottobre,da anni sia protetta, curata e anche man-tenuta dal lato della sicurezza da una famiglia con ingenti investimenti. Fa piacere inoltre che l’ingresso di 7 franchisia incluso nel pacchetto escursionistico«Bärentrek» di Alpavia (vedi anche l’in-tervista).

L’escursione seguente lungo il vecchioSäumerweg sino alla Grande Scheidegg è una gioia per gli occhi grazie alle cime appuntite dell’Engelshörner così come almassiccio del Wetterhorn.

Falò della festa nazionaleL’escursione di più giorni si snoda attra-verso diversi passi e si svolge a cavallodei mesi di luglio e agosto. La sera dellafesta nazionale dalla terrazza dell’alber-go «Kirchbühl» si possono ammirare i diversi falò nelle Alpi, che risvegliano ilsentimento patriottico, anche quello piùsopito.

Qui si cerca di dimenticare quest’esta-te piovosa. Nonostante ciò il gruppo siguarda attorno un po’ abbattuto quandol’esperto alpinista e gerente dell’Hotel«Silberhorn» di Lauterbrunnen ci sconsi-glia in modo piuttosto categorico di com-piere l’escursione che porta da Mürren,

passando da Sefinenfurgge, sino alla Gries-alp. Con pioggia o nebbia è semplice-mente troppo difficile. Questo è uno deivantaggi degli hotel a conduzione fami-gliare.

Allora ferrovia e autopostaleAllora si fa semplicemente il contrario,ovvero si sale a bordo della Ferrovia dellaJungfrau e delle FFS sino a Reichenbachnella Kandertal. Qui un piccolo autopo-stale aspetta già il gruppo di escursioni-sti. E via attraverso la Kiental, passandodavanti alle rive del Tschingelsee in dire-zione della Griesalp. E al più tardi adessotutti capiscono perché si circola su unpiccolo autopostale: le strette e ripidecurve, con una pendenza di sino al 30%,

vanno a comporre una tratta per autopo-stale più ripida del mondo. In ogni caso èla più spettacolare. E anche la Griesalp simostra dal suo lato più solare.

Il giorno dopo lasciamo la salita versola Kiental per affrontare quella versoRamslauenen e poi ci sediamo sulla seg-giovia. Quando si beve il caffè comoda-mente istallati sulla terrazza il paesaggioinvita a sognare e a rilassarsi. Nullaimpedisce l’escursione sulla rampa norddel Lötschberg. Dopo una prima breveascesa, in lontananza si scorge il Lago diThun, e un paio di ore più tardi ci ritrovia-mo sulle rive del lago blu incantato.

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Com’è composta la clientela?

I clienti appartengono al ceto medio trai 30 e gli 80 anni, spesso con una for-mazione accademica. La metà circaproviene dalla Svizzera, il resto dall’areaeuropea. Tra questi si trovano anchedei «recidivi». Mi piacerebbe però avereanche più gente che prenota in modospontaneo.

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L’INTERVISTA

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La magia personalizzata – l‘ospitalità dei Private Selection Hotels!

Benessere per buongustai: wellness di lussoPrivate Selection Hotels è l‘etichetta di qualità per 58 alberghi privati di prima classe e di lusso in Europa. Godetevi l‘ospitalità con la magia perso-nalizzata!

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• prima colazione quotidiana• menù di 4–6 portate nell‘ambito della mezza

pensione• utilizzo gratuito dell‘area wellness• se offerto: partecipazione al programma di atti-

vità che propone tra l‘altro lezioni di ginnastica e di relax, escursioni e gite guidate ed utilizzo gratuito delle biciclette (in autunno)

• un buono wellness da CHF 50.– utilizzabile per trattamenti presso la Spa del proprio hotel durante il vostro soggiorno

in camera doppia: al prezzo speciale di CHF 299.– per persona per 2 notti

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L‘offerta è valida nei 27 alberghi seguenti durante il periodo indicato.

Con decorrenza immediata fino al 20 dicembre 2014:• Hotel Belvédère, Scuol• Hotel Schweizerhof, Lenzerheide• Silvretta Hotel & Spa, Samnaun (chiuso dal 12.10 al 6.11.2014)• La Val Bergspa Hotel Brigels, Brigels (chiuso dal 2.11 al 6.12.2014)• Hotel Saratz, Pontresina (valido anche dal 5.1 al 30.1.2015 e dal 9.3 al 30.3.2015)• Waldhotel National, Arosa (chiuso dal 6.10. al 3.12.2014)• Parkhotel Bellevue & Spa, Adelboden• Alpenhof Hotel, Zermatt• Esplanade Hotel Resort & Spa, Minusio/Locarno (valido anche dal 27.2 al 30.3.2015)• Hotel Forster, Neustift im Stubaital (Tirolo)• Hubertus Alpin Lodge & Spa, Balderschwang (Allgäu)• Rubner Hotel Rudolf, Bruneck/Reischach (Alto Adige) (chiuso dal 10.11 al 27.11.2014)• Adler Dolomiti Spa & Sport Resort, St. Ulrich im Grödental (Alto Adige), (solamente valido

dal 12.10 al 4.12.2014)

Valido fino al 20 dicembre 2014 E ANCHE dal 5 gennaio al 30 marzo 2015:• Hotel Adula, Flims (chiuso dal 29.10 all‘11.12.2014)• Cresta Palace Hotel, Celerina (chiuso dal 13.10 al 27.11.2014)• Hotel Seehof Davos, Davos• Ferienart Resort & Spa, Saas-Fee• Seminar- und Wellnesshotel Stoos, Stoos• Seehotel Wilerbad, Wilen (Lac di Sarnen)• Alexander- und Gerbi-Hotels, Weggis• Hotel Cailler, Charmey• Wellnesshotel Golf Panorama, Lipperswil• Wellnesshotel Bad Horn, Horn (Lago di Costanza)• Hotel Eden, Spiez• Wellnesshotel Auerhahn, Schluchsee (Foresta Nera)• Bio- & Wellnesshotel Alpenblick, Höchenschwand (Foresta Nera)• Parkhotel am Soier See, Bad Bayersoien (Baviera)

Per prenotazioni e informazioni: Private Selection HotelsTel.: 041 368 10 05 • [email protected] • www.privateselection.ch

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Page 27: Touring 16 / 2014 italiano

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29club e soci | touringn.16 | 25 settembre 2014

immediatamente gli studenti che hannochiesto aiuto, sebbene la posizione nonfosse stato chiaramente indicata. Il pat-tugliatore ci dice che non potrebbe piùimmaginarsi di fare un altro lavoro. Nonvuole più lavorare in un garage, affermail meccanico di formazione, aggiungen-do di apprezzare troppo il contatto con la gente.

Ed è già accaduto anche che duranteuna panne causata dalla batteria nascauna bella amicizia. Un segno di comespesso emerge il carattere aperto dellagente, anche quando è stressata o nervo-sa a causa dell’avaria che ha appena col-pito la loro auto. Comunque, riportarlaalla calma non è una cosa così veloce. E inautostrada non deve fare attenzione soloal veicolo guasto, ma anche alle persone.«Capita spesso che la gente rimasta inpanne sia agitata e cammini soprapen -siero».

L’uomo che sussurra ai caniCi sono giorni in cui si tratta sempre dellabatteria ed altri giorni in cui restano inpanne solamente veicoli di una certamarca. Il pattugliatore non se lo sa spie-gare. È anche interessante che ci sonoluoghi dove succedono spesso delle ava-rie. Ad esempio, nel Canton Friburgo è ilcaso della diga sul lago della Gruyère aRossens. «Veniamo chiamati spesso là»,racconta Alain Riedo. Sulla strada perCourtepin, dove una Fiat 500 non vuolsaperne di ripartire, il pattugliatore sirammenta di un cane che si era chiuso dasolo all’interno di un veicolo, mettendola zampa sulla chiusura centralizzata ecosì non si riusciva ad aprire la macchina.Al posto di forzare l’automobile, Riedo si era messo a saltellare attorno al vei -colo, facendo così muovere l’animale fino a quando premette nuovamente ilbot tone.

Una volta tanto, per la Fiat non si trattadi una batteria a terra. Dal 1997 ogni autodispone di una presa diagnostica. AlainRiedo vi allaccia il computer e viene a sa-pere che una delle due bobine è difettosae deve dunque essere sostituita. Jean-Pierre Wicht è felice: «Senza il TCS la miagiornata se ne sarebbe andata». Al matti-no la sua autovettura non è semplice-mente più partita. Negli ultimi 40 anni ha avuto bisogno del soccorso stradalealmeno una decina di volte, sempre conmacchine diverse. «Mi ha sempre aiuta-to», esclama contento.

Nessuna rivalitàÈ una giornata tranquilla, come sottoli-nea Alain Riedo. In primavera e autunnosuccede spesso. «Le panne sono più fre-quenti d’estate e d’inverno, quando le

temperature mettono il bastone tra leruote dei conducenti. Uguale se piove,nevica o splende il sole, egli cerca sempredi mettersi nelle condizioni di chi cercaaiuto. Ed ha avuto delle belle esperienze.«Per me è importante che chi resta inpanne possa in qualche modo prosegui-re». Ed è quello che succede spesso: conil TCS l’86% delle avarie viene risolto sulposto. Questo dato incoraggia i pattuglia-tori a stilare confronti su chi ha la quotamigliore di ripartenze? «No, sappiamoquel che possiamo fare e non abbiamo al-cun influsso per quali panne siamo chia-mati a intervenire». Quando ci sono mo-menti di calma, i soccorritori stradali siriuniscono in centrale e si scambiano opi-nioni sulle questioni tecniche che hannoincontrato.

Resta una domanda: quale veicolo gui-da un pattugliatore in privato? Per lui sitratta di una vecchia Volvo e di un fur-goncino VW ancora più vecchio, che harestaurato e ristrutturato personalmen-te. «Un bellissimo camper», dice AlainRiedo con una scintilla negli occhi e rac-conta delle escursioni che ha intrapresocon lui. Anche dopo una lunga giornatadi soccorso stradale, non può fare a menodi avvicinarsi a qualche auto con il cac-ciavite in mano. Dino Nodari

Un terzo delle panneè colpa della batteriaLe cause di avarie degli scorsi annimostrano che i pattugliatori devonointervenire in maggioranza perproblemi di batteria. Naturalmente,oltre alle batterie scariche o difetto-se ci sono altri eventi che immobi-lizzano molte autovetture. Comesempre, molto fastidiose sono lenumerose panne dovute alle chiavi,ovvero quei casi in cui gli automo-bilisti restano chiusi fuori dall’abita-colo. È comunque incoraggianteche la valutazione complessivapresenti un quadro positivo dell’af-fidabilità dei veicoli. Infatti, i guastialle componenti tecniche – eccet-tuate le batterie – continuano adiminuire.

Le panne più comuni nel 2013:◾ batteria (31,7%)◾ iniezione (10%)◾ accensione (9,9%)◾ carrozzeria (7,5%)◾ motore (7,2%)◾ ruota/pneumatico (6,9%)◾ carburante (5,7%)◾ avviamento (4,6%) dno

Il computer è lo strumento di lavoro principale. Non servesolo da apparecchio di diagnosi, ma anche come navigatore.

I pattugliatori riescono a risolvere sul posto i guasti più comuni, come per esempio quelli alla batteria.

Officina su quattro ruote: il veicolo è carico quasi fino al tetto di utensili e pezzi di ricambio ben riposti nei cassetti.

touring | club e socin.16 | 25 settembre 2014

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«Sì, è la batteria», affermaAlain Riedo. Un breve ten-tativo di avviare la Skodaimmobilizzata in garage è

bastato al pattugliatore per emettere lasua diagnosi. Eppure ad Alain Riedo que-ste panne troppo semplici non piacciono.Trova più gusto nel mettere le mani sulveicolo e trovare delle soluzioni; in po-che parole, è in cerca di sfide. La padronadel veicolo lo utilizza soltanto raramen-te, perché non lavora più e adesso la Sko-da si trovava nel garage sotterraneo da al-meno tre settimane, spiega la signora diSchliern vicino Köniz. È sollevata dal fat-to che si tratta solo della batteria, perchési fa presto a cambiarla. Mentre la donna

Pattugliatore al lavoro batterie odierne è quasi impossibile sa-pere quando stanno per esaurirsi. «Puòsuccedere molto velocemente e senzapreavviso», dice aggiungendo un consi-glio: «Nei centri tecnici si può testare sela batteria è ancora buona».

Il 45enne è in servizio soprattutto nelCanton Friburgo. Ma questa è una matti-nata tranquilla, non ci sono panne nellasua area d’intervento. Così, senza esita-re, ha deciso di dare una mano ai suoi col-leghi bernesi e dal centro TCS a Granges-Paccot è partito per il cantone vicino.Cresciuto nella città di Friburgo, AlainRiedo conosce ogni angolo della città de-gli Zähringer, anche perché da 24 anni èsempre in giro per il TCS. Perciò egli trova

Patrouille TCS | Le avarie sono la sua vocazione. Da 24 anni Alain Riedo è in servizio per il TCS. Il pattugliatore ci rivela alcuni aneddoti e quali sono solitamente le panne più frequenti.

fa cenni di saluto con la mano al pattu-gliatore partendo per le sue commissioni,Riedo compila il rapporto sul computerportatile. Appena ha finito, l’apparecchioemette un segnale acustico. Un altrosfortunato aspetta l’intervento del soc-corritore stradale.

Aiuto transfrontalieroSullo schermo appare una scritta: su unparcheggio dell’Università di Friburgoun’automobile non parte più. Si torna a Friburgo. «È molto probabile che sia ancora la batteria», ipotizza Riedo. E dovrebbe aver ragione. Infatti, in quasiun’avaria su tre si tratta della batteria,che è difettosa o scarica (vedi box). Sulle

La bobina dell’accensioneviene sostituitarapidamente.Alain Riedo al lavoro.

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Una volta tanto, per la Fiat non si trattadi una batteria a terra. Dal 1997 ogni autodispone di una presa diagnostica. AlainRiedo vi allaccia il computer e viene a sa-pere che una delle due bobine è difettosae deve dunque essere sostituita. Jean-Pierre Wicht è felice: «Senza il TCS la miagiornata se ne sarebbe andata». Al matti-no la sua autovettura non è semplice-mente più partita. Negli ultimi 40 anni ha avuto bisogno del soccorso stradalealmeno una decina di volte, sempre conmacchine diverse. «Mi ha sempre aiuta-to», esclama contento.

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Resta una domanda: quale veicolo gui-da un pattugliatore in privato? Per lui sitratta di una vecchia Volvo e di un fur-goncino VW ancora più vecchio, che harestaurato e ristrutturato personalmen-te. «Un bellissimo camper», dice AlainRiedo con una scintilla negli occhi e rac-conta delle escursioni che ha intrapresocon lui. Anche dopo una lunga giornatadi soccorso stradale, non può fare a menodi avvicinarsi a qualche auto con il cac-ciavite in mano. Dino Nodari

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Le panne più comuni nel 2013:◾ batteria (31,7%)◾ iniezione (10%)◾ accensione (9,9%)◾ carrozzeria (7,5%)◾ motore (7,2%)◾ ruota/pneumatico (6,9%)◾ carburante (5,7%)◾ avviamento (4,6%) dno

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31club e soci | touringn.16 | 25 settembre 2014

Nuovi orari al TCSContact Center Dallo scorso 7 settembre il TCS Con-tact Center, che risponde al numerotelefonico 0844888111, non è più inservizio durante la domenica. Questocentro di contatto è a disposizionedei soci da lunedì a sabato. Il serviziodomenicale era utilizzato da relativa-mente pochi utenti. Il TCS ha perciòdeciso di lasciare liberi i collaboratoridi domenica affinché prestino unservizio più efficiente durante lasettimana. Il personale del ContactCenter è raggiungibile durante ilseguente orario: da lunedì a venerdìdalle 6.30 alle 22; mentre il sabatodalle 8 alle 18. Naturalmente perquanto concerne le varie emergenzeil TCS continuerà ad essere raggiungi-bile 24 ore al giorno ai seguenti nu-meri telefonici: 0800140140 (TCSPatrouille: guasti ai veicoli oppureincidenti in Svizzera), +41588272220(Centrale d’intervento ETI: richiested’assistenza all’estero). tg

dità. La scelta include strutture alber-ghiere improntate al benessere, al ro-manticismo, agli sport invernali, infra-strutture per famiglie o in città, sia inSvizzera che nei Paesi confinanti. C’è lasistemazione giusta per tutti i gusti,dall’ostello conveniente fino all’albergoa cinque stelle. wi

Fino al 10 ottobre 2014 è ancora validal’offerta speciale della TCS MasterCard:se si ordina subito l’esclusiva carta di cre-dito TCS MasterCard, non soltanto si ri-ceve in omaggio la prima tassa annuale(carta principale e supplementare), maanche la vantaggiosa Hotelcard del valo-re di 95 franchi. Quest’ultima dà diritto almetà prezzo sui pernottamenti in oltre500 alberghi di prima categoria durante12 mesi. Se si vuole approfittare dell’of-ferta speciale occorre sbrigarsi, ma senzaprendere decisioni affrettate.

Su modello delle FFS L’idea del lancio della Hotel-card viene dall’abbonamentometà prezzo delle FFS, che lasocietà Hotelcard AG ha ripro-dotto nel settore alberghiero. Ilconcetto della Hotelcard seduceper la sua semplicità: si fa presto a sog-giornare in un hotel da sogno a metàprezzo; basta trovare l’albergo desidera-to su www.hotelcard.com, inviare la richiesta di prenotazione e presentarel’Hotelcard al check-in dell’albergo – civogliono solo tre passi per una vacanzavantaggiosa con il 50% di sconto. In lineadi massima il costo dell’Hotelcard si am-mortizza già con il primo pernottamento.Il potenziale di risparmio non conosce li-miti, dato che la carta può essere utilizza-ta a piacimento durante tutta la sua vali-

Per i più veloci

Decine di migliaia di svizzeripernottano a metà prezzo inoltre 500 hotel diprima categoria.

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Info TouringOrdinare la TCS MasterCard al sito:www.mastercard.tcs.chUlteriori informazioni sull’Hotelcard:www.hotelcard.com

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Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS (solo se giàsocio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

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Informare sempre prima ETI!Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.–Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.–Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.–Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.–Spese di cura «Europa» Fr. 32.–Spese di cura «Mondo» Fr. 50.–

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.–

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Privata con Circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.–«Individuale» Fr. 192.–

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Nuovi orari al TCSContact Center Dallo scorso 7 settembre il TCS Con-tact Center, che risponde al numerotelefonico 0844888111, non è più inservizio durante la domenica. Questocentro di contatto è a disposizionedei soci da lunedì a sabato. Il serviziodomenicale era utilizzato da relativa-mente pochi utenti. Il TCS ha perciòdeciso di lasciare liberi i collaboratoridi domenica affinché prestino unservizio più efficiente durante lasettimana. Il personale del ContactCenter è raggiungibile durante ilseguente orario: da lunedì a venerdìdalle 6.30 alle 22; mentre il sabatodalle 8 alle 18. Naturalmente perquanto concerne le varie emergenzeil TCS continuerà ad essere raggiungi-bile 24 ore al giorno ai seguenti nu-meri telefonici: 0800140140 (TCSPatrouille: guasti ai veicoli oppureincidenti in Svizzera), +41588272220(Centrale d’intervento ETI: richiested’assistenza all’estero). tg

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Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch

TCS MasterCard Gold Fr. 100.–*TCS MasterCard Fr. 50.–*TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–*TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.–*Nessuna commissione annuale per il 1° anno

Infotech www.infotechtcs.ch

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Clubservizi

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

Page 32: Touring 16 / 2014 italiano

33la pagina dei lettori | touringn.16 | 25 settembre 2014

Secondo la Convenzione dell’Ajasulla legge applicabile agli inci-denti stradali, il diritto da applica-

re in questi casi è quello dello Stato sulcui territorio è avvenuto l’incidentestradale (art. 3 Convenzione dell’Aja).Pertanto, nel caso di questo giovanestraniero, (anche) la responsabilità civile va giudicata secondo il dirittosvizzero.

Nella fattispecie vale l’art. 19 cpv. 3del Codice civile svizzero, secondo cuianche i minori sono responsabili deidanni causati da atti illeciti, nella misu-ra in cui sono capaci di discernimento.Secondo la Convenzione di Lugano, se le richieste derivanti da atti illecitiformano oggetto di procedimento, possono essere fatte valere dinanzi algiudice del luogo in cui si è verificatol’evento dannoso (art. 5 paragrafo 3Convenzione di Lugano), ossia nel caso

specifico in Svizzera. Tuttavia, non èscontato che il procedimento control’autore del furto si traduca in un successo (finanziario). Per questo moti-vo è importante sapere che, in linea diprincipio, anche il detentore è responsa-bile del danno provocato dal funziona-mento del suo veicolo. Se quest’ultimoè stato sottratto per uso illecito, in lineadi principio il detentore è corresponsa-bile (art. 75 cpv. 1 LCStr, veicoli usatiillecitamente).

Tuttavia, la qualità di detentore cessanel momento in cui il proprietario non è più in grado di esercitare il suo poteredi disposizione. È questo, per esempio, il caso quando il veicolo viene rubatocon l’intenzione di essere trasferito e venduto all’estero. Allora, il vecchiodetentore dell’automobile non può piùessere perseguito.

«Un diciassettennedelle Isole Faroe, residente in Francia,ha causato un inci-dente in Svizzeracon un’auto rubata.Chi paga i danni?»André Duperrut, Liebefeld

l’espertoTCS

Stefan Burri

Protezionegiuridica

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Educare gli scolari«Touring» 13/2014

In merito all’articolo sul rientro scola-stico. Bambini a scuola, bello! Ma cosa si insegna? Che tutto è dovuto, che lestrisce pedonali sono del pedone, ma si portano in auto e prepotentemente si fanno scendere in mezzo alla strada.Davanti alle scuole di Pregassona quoti-dianamente vedo un pattugliatore chenon sa insegnare ai ragazzi come siattraversa… Mi spiego, quando vede unallievo nel piazzale a 5/10 m lui fermal’auto, invece di insegnare che prima siarriva sul bordo, si attende, poi si attra-versa. Dove c’è il semaforo con l’ominorosso devo attendere… quindi insegna-mo! Io che scrivo sono mamma e ancheautomobilista, faccio attenzione ma iragazzi devono essere istruiti da piccolinon da grandi. B. Pagnamenta (@)

Velocità roulotte«Touring» 14/2014

Mi associo anch’io al vostro lettore chesi interroga sulla limitazione a 80 km/hper le roulotte trainate sulle autostradesvizzere. Bisognerebbe modificarla, è molto pericolosa. Si viaggia 40 km/hin meno della maggior parte del trafficomettendo così in pericolo l’insiemedegli utenti stradali. Thierry Bruhin (@)

touring impressumGiornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice capo -redattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore).Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0588273500, fax 0588275025. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 0442503131, fax 0442503132. Produzione: St.Gal ler Tag blatt AG, CIL Cen tre d’im pres si onLaus an ne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede cen trale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

LA DOMANDA

mw

Leggere il «Touring» conviene e può farfelici le lettrici e i lettori! Infatti VeronikaBandi di Münchenbuchsee dopo aver let-to l’edizione del Salone (marzo 2014) hapartecipato al concorso e la fortuna Le hasorriso facendoLe vincere la Citroën C4Cactus. Non poteva crederci, aveva vintol’auto dallo stile particolare con Airbumpvista su «Touring». Lo scorso mese diagosto la vincitrice ha potuto così ritirarepresso l’agenzia Citröen Suisse a Berna lasua nuova auto. «Sono felicissima perquesto veicolo molto originale, lo utiliz-zeremo a breve per andare in Francia».

Cactus ben equipaggiataL’automobile ha un valore di 27000 fran-chi, ed è dotata di un ultra economicomotore turbodiesel oltre ad essere ricca-mente equipaggiata con climatizzazioneautomatica, sistema audio sofisticato epratica telecamera di retromarcia. Que-sto modello francese è stato l’incontesta-to beniamino al Salone dell’auto di Gine-vra di quest’anno. fm

Ha vinto una C4 Cactus!

La vincitrice della Citroën C4 Cactus Veronika Bandi di Mün-chenbuchsee tra Urs Rohrbach (responsabile Citroën Suissea Berna) e il caporedattore di «Touring» Felix Maurhofer.

Giochi & Concorsi 16/2014

Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.

Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi!

Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.

Termine di partecipazione per ogni gioco: 5 ottobre 2014.

Fino a quanti metri di altitudine conduce il per-corso di trekking sulle Ande?

Inviate un SMS con scritto tmi161 xxxx (xxxx = numero) al numero 543.

Chance 1: Leserspiel

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi162 e le tre cifre al numero 543.

Concorso 3: sudoku medio

Concorso 2: sudoku facile

Concorso 1: gioco per i lettori

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi163 e le tre cifre al numero 543.

Nokia 2520 da 32 GB: con LTE per navigare in rete veloci come un fulmine

Vi piacerebbe essere tra i primi in Svizzera a possedere il nuovo iPhone 6 da 4,7" e 16 GB?

In palio: 2 notti per 2 persone al Beausite Park Hotel Wengen****

Il tablet Nokia Lumia 2520 funziona con il prestazionale Windows RT 8.1, quindi è perfettamente compatibile con tutti i pro-grammi O� ce di Microsoft. Dotato di una scheda SIM, o� re la massima libertà di uti-lizzo mobile. Il display Full HD da 10,1" con tecnologia touchscreen è ben visibile e leg-gibile alla luce naturale. Le porte USB stan-dard fanno di questo tablet anche un buon sostituto del computer portatile.

Ecco come Apple descrive il suo nuovissi-mo iPhone 6: «L’iPhone 6 non è soltanto più grande: è ancora migliore, da ogni punto di vista.» In e� etti, è veramente più grande (di-splay da 4,7"), ma decisamente più sottile (6,9 mm). È più potente, ma anche più e� ciente nei consumi. Il design come sempre è di al-tissima qualità, il display HD Retina diventa tutt’uno con l’avvolgente guscio di metallo. Si può navigare nella rete LTE fi no a dieci ore, mentre per le conversazioni l’utente ha un’autonomia di 14 ore. Il coprocessore di movimento M8 è in grado di raccogliere co-stantemente i dati dall’accelerometro, dalla bussola, dal giroscopio e dal barometro.

Concorso 1:

Concorso 3:

Concorso 2:

Valore

CHF

699.–

ValoreCHF

759.–

Beata Lauper, Seengen | Pierre Neuhaus, Corminboeuf | Hans Schebath, Emmenbrücke

Il Beausite Park Hotel Wengen si presenta come un piccolo paradiso nel cuore del-le montagne. Sorge nel bel mezzo di un parco, poco sopra il centro di Wengen, dove il colpo d’occhio sui monti circostanti lascia senza fi ato. Qui gli ospiti si sentiranno come a casa loro grazie anche al servizio esclusivo. Questo hotel di categoria «quattro stelle Superior» ricco di tradizione o� re camere conforte-voli e moderne, un ristorante di alto livello, una lounge e un bar dall’atmosfera acco-gliente e invitante. Il laghetto biologico, la grande piscina coperta di nuova realizzazio-ne e la Spa Jungfrau sono autentiche oasi del relax.

Sponsor del premio: www.parkwengen.ch

In palio: 2 pernottamenti in camera doppia con vista sul complesso della Jungfrau, incl. prima colazione a bu� et e cena di cinque portate. Utilizzo libero della Spa Jungfrau con sauna e piscine più un massaggio clas-sico per il corpo a persona.

I vincitori dell'edizione n. 14 sono:

Valore

ca. CHF

1’100.–

3 8 7

8 9 2

3 5

4 6 1

8 1

4 3 6 7

2 5

6 91

96 5 3

4 9 2

98 7

15

48

5 7 8 2

86 3

3 71 2

3 67

52

Page 33: Touring 16 / 2014 italiano

33la pagina dei lettori | touringn.16 | 25 settembre 2014

Secondo la Convenzione dell’Ajasulla legge applicabile agli inci-denti stradali, il diritto da applica-

re in questi casi è quello dello Stato sulcui territorio è avvenuto l’incidentestradale (art. 3 Convenzione dell’Aja).Pertanto, nel caso di questo giovanestraniero, (anche) la responsabilità civile va giudicata secondo il dirittosvizzero.

Nella fattispecie vale l’art. 19 cpv. 3del Codice civile svizzero, secondo cuianche i minori sono responsabili deidanni causati da atti illeciti, nella misu-ra in cui sono capaci di discernimento.Secondo la Convenzione di Lugano, se le richieste derivanti da atti illecitiformano oggetto di procedimento, possono essere fatte valere dinanzi algiudice del luogo in cui si è verificatol’evento dannoso (art. 5 paragrafo 3Convenzione di Lugano), ossia nel caso

specifico in Svizzera. Tuttavia, non èscontato che il procedimento control’autore del furto si traduca in un successo (finanziario). Per questo moti-vo è importante sapere che, in linea diprincipio, anche il detentore è responsa-bile del danno provocato dal funziona-mento del suo veicolo. Se quest’ultimoè stato sottratto per uso illecito, in lineadi principio il detentore è corresponsa-bile (art. 75 cpv. 1 LCStr, veicoli usatiillecitamente).

Tuttavia, la qualità di detentore cessanel momento in cui il proprietario non è più in grado di esercitare il suo poteredi disposizione. È questo, per esempio, il caso quando il veicolo viene rubatocon l’intenzione di essere trasferito e venduto all’estero. Allora, il vecchiodetentore dell’automobile non può piùessere perseguito.

«Un diciassettennedelle Isole Faroe, residente in Francia,ha causato un inci-dente in Svizzeracon un’auto rubata.Chi paga i danni?»André Duperrut, Liebefeld

l’espertoTCS

Stefan Burri

Protezionegiuridica

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Educare gli scolari«Touring» 13/2014

In merito all’articolo sul rientro scola-stico. Bambini a scuola, bello! Ma cosa si insegna? Che tutto è dovuto, che lestrisce pedonali sono del pedone, ma si portano in auto e prepotentemente si fanno scendere in mezzo alla strada.Davanti alle scuole di Pregassona quoti-dianamente vedo un pattugliatore chenon sa insegnare ai ragazzi come siattraversa… Mi spiego, quando vede unallievo nel piazzale a 5/10 m lui fermal’auto, invece di insegnare che prima siarriva sul bordo, si attende, poi si attra-versa. Dove c’è il semaforo con l’ominorosso devo attendere… quindi insegna-mo! Io che scrivo sono mamma e ancheautomobilista, faccio attenzione ma iragazzi devono essere istruiti da piccolinon da grandi. B. Pagnamenta (@)

Velocità roulotte«Touring» 14/2014

Mi associo anch’io al vostro lettore chesi interroga sulla limitazione a 80 km/hper le roulotte trainate sulle autostradesvizzere. Bisognerebbe modificarla, è molto pericolosa. Si viaggia 40 km/hin meno della maggior parte del trafficomettendo così in pericolo l’insiemedegli utenti stradali. Thierry Bruhin (@)

touring impressumGiornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice capo -redattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore).Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0588273500, fax 0588275025. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 0442503131, fax 0442503132. Produzione: St.Gal ler Tag blatt AG, CIL Cen tre d’im pres si onLaus an ne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede cen trale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

LA DOMANDA

mw

Leggere il «Touring» conviene e può farfelici le lettrici e i lettori! Infatti VeronikaBandi di Münchenbuchsee dopo aver let-to l’edizione del Salone (marzo 2014) hapartecipato al concorso e la fortuna Le hasorriso facendoLe vincere la Citroën C4Cactus. Non poteva crederci, aveva vintol’auto dallo stile particolare con Airbumpvista su «Touring». Lo scorso mese diagosto la vincitrice ha potuto così ritirarepresso l’agenzia Citröen Suisse a Berna lasua nuova auto. «Sono felicissima perquesto veicolo molto originale, lo utiliz-zeremo a breve per andare in Francia».

Cactus ben equipaggiataL’automobile ha un valore di 27000 fran-chi, ed è dotata di un ultra economicomotore turbodiesel oltre ad essere ricca-mente equipaggiata con climatizzazioneautomatica, sistema audio sofisticato epratica telecamera di retromarcia. Que-sto modello francese è stato l’incontesta-to beniamino al Salone dell’auto di Gine-vra di quest’anno. fm

Ha vinto una C4 Cactus!

La vincitrice della Citroën C4 Cactus Veronika Bandi di Mün-chenbuchsee tra Urs Rohrbach (responsabile Citroën Suissea Berna) e il caporedattore di «Touring» Felix Maurhofer.

Page 34: Touring 16 / 2014 italiano

touring | l’incontron.16 | 25 settembre 2014

34

Come avventuriero, Andreas Hutter viaggia in Paesi selvaggi a piedi, in canoa osulla groppa di un cavallo. Come relatore di Explora, riempie pure le sale conferenze.

Cosa preferisce, torrente o steppa?Andreas Hutter: Entrambi, o meglio, la loro combinazione: ac-que tortuose che scorrono in mezzo a paesaggi attrattivi. Possodire con certezza però che il mare non è per me, perché mi vienesubito la nausea.

Come si riesce a sopravvivere facendo l’avventuriero?Da giovane non ho potuto trasformare i miei viaggi d’avventurain soldi. Per questo motivo dovevo risparmiare per finanziare imiei viaggi che duravano diversi mesi. Più tardi sono riuscito a

Giramondo tra luoghi selvaggi e sale conferenze

guadagnare una parte delle mie entrate dando conferenze e co-me guida di canoa. Con il trascorrere degli anni poi le conferen-ze multimediali hanno funzionato così bene che ho viaggiatosempre meno. Oggi con Explora e 200 eventi l’anno sono piùimprenditore che avventuriero.

Quali sono gli ingredienti di un buon spettacolo multimediale?Di sicuro, per prima cosa il materiale fotografico e filmico deveessere di alto valore. Importante è anche che il relatore sia ingrado di affascinare il pubblico. Deve essere un buon narratore.

Come fa a trovare avventure sempre così speciali?Da oltre 20 anni sono attivo in questo ambiente, conosco dun-que molta gente e ho una buona rete di contatti. Inoltre anch’iopartecipo a molte conferenze all’estero e dunque vengo a cono-scenza di questa o quella perla.

Con la tecnologia digitale è diventato più facile portare acasa un buon materiale fotografico?Non penso perché è comunque necessaria una particolare sen-sibilità per le immagini e una versatilità tecnica per la loro rea-lizzazione. Ma ciò che è cambiato rispetto a prima, è la fusionetra foto e film. Gli sperimentatori oggi combinano immagini inmovimento, in parte riprese con droni, con fotografie superbe.

Come fa ad attirare ogni anno oltre 50 000 spettatori nelle sale conferenze?Explora offre un programma che si rivolge a tutte le fasce di età.Abbiamo un mix tra avventura, viaggi, etnologia e mondo ani-male.

C’è un Paese che le piace più di tutti?Da alcuni anni viaggio nei luoghi selvaggi del Canada, della Pa-tagonia e anche della Mongolia. In questi Paesi trovo paesaggistupendi, fauna e flora straordinarie così come affascinanti in-digeni.

Quali sono i suoi sogni?Gioco con l’idea di costruire con le mie mani una casetta di legno presso gli indiani in Canada. Ma mi concedo ancora deltempo, finché non trovo il luogo ideale, ovvero lontano dalla civilizzazione e vicino agli indiani. Intervista: Felix Maurhofer

Andreas Hutter(50 anni) è avven-turiero e fonda-tore dell’agenziadi eventi Explora.L’elettrotecnicoabita a Lucernacon la moglie e il figlio.

«All’estero vengo a conoscenza di questa o quella perla»

Felix

Mau

rho

fer

Page 35: Touring 16 / 2014 italiano

vinci una vacanzastudio all’esteroVacanza studio di 4 settimane a San Francisco, Stati Uniti, che include corso generale (EC English Language Centres, 20 lezioni a settimana), sistemazione in famiglia (camera singola con trattamento di mezza pensione), volo (Zurigo – San Francisco – Zurigo)e trasferimenti aeroportuali del valore di CHF 4200.–

Disponibilità: 1 anno

Componi il numero 0901 590 978 (1.–/chiamata da rete fissa) o invia un SMS con la password «SANF» e il tuo nome e indirizzo al numero 9988 (1.–/SMS ) e partecipa all’estrazione.

Partecipa tramite cartolina postale indirizzata a:Concorso Touring, SAN FRANCISCO , Casella postale, 8099 Zurigo.

Termine di partecipazione: 8.10.2014

SAN FRANCISCO

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Condizioni di partecipazione: possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di Touring in Svizzera e nel Liechtenstein. Sono esclusi i dipendenti del TCS e i loro familiari. L‘età minima di partecipazione è 18 anni. Il vincitore / la vincitrice sarà informata personalmente. Il premio è personale, non cedibile e non rimborsabile in contanti. I partecipanti possono essere contattati dallo sponsor del premio Boa Lingua. Non sarà tenuta alcuna corrispondenza riguardante il concorso. È escluso il ricorso alle vie legali.

Page 36: Touring 16 / 2014 italiano

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