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29 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Moderazione del traffico Zona 30: ostacolo o miglioria? 6 14 Dash cam in auto Occorre prestare attenzione alla protezione dei dati 20 Test della Nissan Note Ricca dotazione di sicurezza per un pratico veicolo urbano 33 Calcolatore d’itinerari Ampliata l’offerta TCS, viaggi in auto o con i mezzi pubblici Viaggio dei lettori Crociera sul Volga 22 Centrale di assistenza Pronto, è il TCS? 30 touring Il giornale della mobilità 13 febbraio 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier 3 2014

Touring 3 / 2014 italiano

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Il giornale della mobilità, edizione del 13 febbraio 2014

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29 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS

Moderazione del traffico

Zona 30: ostacolo o miglioria? 6

14 Dash cam in autoOccorre prestare attenzionealla protezione dei dati

20 Test della Nissan NoteRicca dotazione di sicurezzaper un pratico veicolo urbano

33 Calcolatore d’itinerariAmpliata l’offerta TCS, viaggiin auto o con i mezzi pubblici

Viaggio dei lettori

Crocierasul Volga 22Centrale di assistenza

Pronto, è il TCS? 30

touringIl giornale della mobilità

13 febbraio 2014 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

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3editoriale e sommario | touringn.3 | 13 febbraio 2014

benché il loro effetto sulla sicurezza e il rumore non siacomprovato (tema principale dell’attuale «Touring»).Come se non bastasse, in città i parcheggi scarseggiano e costano cari.

Resta da vedere fino a che punto i pianificatori potran-no arrivare di questo passo. Quando sarebbero necessa-rie soluzioni intelligenti per far scorrere – gli uni accantoagli altri – i mezzi di trasporto pubblici e individuali. Ci dobbiamo impegnare affinché l’automobilista nonfinisca completamente emarginato. Tutti sappiamo cheil traffico aumenta e v’è urgente bisogno di soluzionicostruttive, non distruttive.

Felix Maurhofer, caporedattore

Una vera gimcana per i veicoli in città

Muoversi nelle città svizzere, con il proprio vei-colo o i mezzi pubblici, assomiglia sempre piùad una gimcana. Oltre alla riduzione dei limiti

di velocità, persino sugli assi principali, sono scomparsele onde verdi dei semafori e le strade sono sempre piùirte di ostacoli. Non si riesce a fugare il sospetto che ipianificatori facciano di tutto per tenere lontane le auto-vetture, i camion e i pullman dai centri urbani. Sugli assiprincipali si bloccano due di quattro corsie, utilizzandoparacarri o creando delle insensate isole. E così nelle oredi punta dietro i bus municipali si creano colonne cherallentano il traffico e provocano degli ingorghi. In moltearee sembra poi scoppiata la «febbre delle zone 30»,

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità14 La moda di girare filmati anche

quando si è in auto e pubblicarlipuò infrangere la protezione dati.

14 Il consulente: modificata la normaper i fari fendinebbia.

15 Il servizio di infermiere a domiciliosi elettrizza: e-bici molto pratiche.

test e tecnica17 Audi vuol diventare leader

mondiale nel 2020.20 Test della Nissan Note.

Prove e novità17 Nissan Qashqai.19 Infiniti Q50S Hybrid AWD.

viaggi e tempo libero22 Viaggio dei lettori: una crociera

sul Volga da Mosca ad Astrachan.26 Croazia: tra storia e mare alla

scoperta delle isole del Quarnaro.27 Tutti in maschera! Immersione

nel mondo del carnevale.

Limiti di velocità6 L’espansione delle zone 30 km/h:

nuovo ostacolo al traffico oppuresensibile miglioria?

9 Intervista a Jean-Marc Thévenaz, responsabile sicurezza stradale TCS.

9 Il caso della Romandia e strategiedelle città di Berna, Zurigo e Ginevra.

11 Per insonorizzare il traffico: gommesilenziose e asfalti fonoassorbenti.

sezione ticino29 «Ieri, oggi, domani»: si festeggiano

così i 100 anni della Sezione.29 Assemblee dei Gruppi regionali.29 Corsi «Neve-Ghiaccio».

club e soci30 Visita ad uno dei tre centri TCS

di servizio ai soci.33 Pianificare l’itinerario di viaggio

sia in auto sia con i mezzi pubblicitramite il calcolatore TCS.

35 prezzi e contatti TCS36 quiz & concorsi 37 la pagina dei lettori, impressum38 l’incontro: Ulrich W. Herzog,

direttore generale della ditta Oris.

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foto

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Foto di copertina:Flurin Bertschinger/Ex-Press

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3editoriale e sommario | touringn.3 | 13 febbraio 2014

benché il loro effetto sulla sicurezza e il rumore non siacomprovato (tema principale dell’attuale «Touring»).Come se non bastasse, in città i parcheggi scarseggiano e costano cari.

Resta da vedere fino a che punto i pianificatori potran-no arrivare di questo passo. Quando sarebbero necessa-rie soluzioni intelligenti per far scorrere – gli uni accantoagli altri – i mezzi di trasporto pubblici e individuali. Ci dobbiamo impegnare affinché l’automobilista nonfinisca completamente emarginato. Tutti sappiamo cheil traffico aumenta e v’è urgente bisogno di soluzionicostruttive, non distruttive.

Felix Maurhofer, caporedattore

Una vera gimcana per i veicoli in città

Muoversi nelle città svizzere, con il proprio vei-colo o i mezzi pubblici, assomiglia sempre piùad una gimcana. Oltre alla riduzione dei limiti

di velocità, persino sugli assi principali, sono scomparsele onde verdi dei semafori e le strade sono sempre piùirte di ostacoli. Non si riesce a fugare il sospetto che ipianificatori facciano di tutto per tenere lontane le auto-vetture, i camion e i pullman dai centri urbani. Sugli assiprincipali si bloccano due di quattro corsie, utilizzandoparacarri o creando delle insensate isole. E così nelle oredi punta dietro i bus municipali si creano colonne cherallentano il traffico e provocano degli ingorghi. In moltearee sembra poi scoppiata la «febbre delle zone 30»,

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità14 La moda di girare filmati anche

quando si è in auto e pubblicarlipuò infrangere la protezione dati.

14 Il consulente: modificata la normaper i fari fendinebbia.

15 Il servizio di infermiere a domiciliosi elettrizza: e-bici molto pratiche.

test e tecnica17 Audi vuol diventare leader

mondiale nel 2020.20 Test della Nissan Note.

Prove e novità17 Nissan Qashqai.19 Infiniti Q50S Hybrid AWD.

viaggi e tempo libero22 Viaggio dei lettori: una crociera

sul Volga da Mosca ad Astrachan.26 Croazia: tra storia e mare alla

scoperta delle isole del Quarnaro.27 Tutti in maschera! Immersione

nel mondo del carnevale.

Limiti di velocità6 L’espansione delle zone 30 km/h:

nuovo ostacolo al traffico oppuresensibile miglioria?

9 Intervista a Jean-Marc Thévenaz, responsabile sicurezza stradale TCS.

9 Il caso della Romandia e strategiedelle città di Berna, Zurigo e Ginevra.

11 Per insonorizzare il traffico: gommesilenziose e asfalti fonoassorbenti.

sezione ticino29 «Ieri, oggi, domani»: si festeggiano

così i 100 anni della Sezione.29 Assemblee dei Gruppi regionali.29 Corsi «Neve-Ghiaccio».

club e soci30 Visita ad uno dei tre centri TCS

di servizio ai soci.33 Pianificare l’itinerario di viaggio

sia in auto sia con i mezzi pubblicitramite il calcolatore TCS.

35 prezzi e contatti TCS36 quiz & concorsi 37 la pagina dei lettori, impressum38 l’incontro: Ulrich W. Herzog,

direttore generale della ditta Oris.

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Foto di copertina:Flurin Bertschinger/Ex-Press

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5attualità | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Alla gente piace girare il mondo. Nono-stante i problemi economici, lo scorsoanno sono stati registrati 1,08 miliardi diviaggiatori. Sono ben 52 milioni di turistiin più del 2012, come risulta dal bilanciostilato dall’Organizzazione Mondiale delTurismo (UNWTO) a Madrid. La più granpercentuale di crescita è stata fatta regi-strare dall’Europa con un aumento di 29milioni di turisti. L’est, il centro (+7%) eil sud Europa (+6%) sono state le metepiù apprezzate dai consumatori. Sonocresciute in modo decisivo anche l’Asia el’area del Pacifico (+6%), mentre il Suda-merica e i Caraibi sono rimasti stagnanti.

Il turismo continua a fiorire Con 56 milioni di visitatori (+6%), l’Africaha ottenuto un risultato record. Il segre-tario dell’UNWTO Taleb Rifai si attendeper il 2014 una crescita del 4–4,5%.

Per quanto concerne il turismo svizze-ro la rivista specializzata «Travel Inside»stima che il mercato delle crociere nel nostro Paese conta attorno a 140000passeggeri – prenotazioni incrociate com-prese. Mondialmente l’associazione di ri-ferimento del settore crociere in EuropaCLIA calcola 21,7 milioni di passeggeri.Per 8 miliardi di dollari americani do-vrebbero venire costruite altre 24 naviper crociere fluviali e di alto mare. Bü

Sulla via per Sochi In una Fiat Panda 4×4 gli sportivi italiani Stefano Munari (snow board) e Stefan Lantschner (BMX), con lo svizzero Markus Keller (snowboard), hanno percorso 4000 km da Torino a Sochi per assistere ai Giochi Olimpici invernali. Video e foto sulla versione iPad di Touring.

L’APP CENE DI LAVORO O ROMANTICHE: PRENOTATE LA MIGLIOR TAVOLA

Con qualche tocco sullo schermo tattile,AppetiTable vi apre le porte dei miglioriristoranti della Svizzera e del mondo. Èsufficiente scegliere il locale desiderato,definire il numero di convitati e l’ora delpasto. Qualche secondo dopo si riceve

un messaggio di conferma, o di rifiuto. D’una semplicitàinfantile, AppetiTable non si ferma neppure davantialle barriere linguistiche, grazie a un server telefonicoche traduce i dati registrati sul telefono mobile delcliente. Le prenotazioni vengono registrate 24 ore su 24ed è possibile annullarle in caso d’impedimento. Idealeper le persone che amano variare cucina e ambienti.

Gratuita per iPhone e Android, scaricabile su App Store e Google Play, in italiano, francese, tedesco e inglese.

L’inverno caldo fa crescere montagnedi sale antigelo

Le miti temperature di gennaio han-no fatto sì che la domanda di saleantigelo sia stata molto limitata. LeSaline del Reno, che riforniscono disale varie regioni, ne hanno accumu-lato attualmente 140000 tonnellate.«Comunque la situazione non èancora drammatica», spiega il diret-tore Urs Hofmeier. Nei magazzini c’è ancora spazio per altre 70000tonnellate. Tuttavia la produzione èstata frenata. E comunque la richie-sta non è del tutto ferma, special-mente dal Ticino e dalle località inalta quota c’è stato bisogno di saleanche in gennaio. «Conservato inmodo corretto, il sale ha una scaden-za illimitata», assicura Hofmeier. Il direttore spera comunque in unritorno dell’inverno. Non c’è dastupirsi: per spargere sale sul territo-rio svizzero ce ne vorrebbero circa20000 tonnellate per volta. dno

Problemi tecnici al TCSLo scorso autunno il TCS ha intrapresouna profonda riorganizzazione del siste-ma elettronico di elaborazione dei dati.Durante questo processo però si sono ve-rificati degli errori. Le difficoltà incontra-te riguardano diversi prodotti del TCS edunque molti soci sono purtroppo rima-sti coinvolti.

Le fatture sono state inviate troppotardi o nemmeno inviate. Attualmente lefatture in sospeso sono in fase di elabora-zione per essere finalmente inviate. I casivengono trattati singolarmente e il TCSs’impegnerà naturalmente a risolverequelli problematici nel miglior modopossibile. Inoltre alcuni soci dopo il paga-mento non hanno ricevuto i documenti o

le tessere. Fintanto che l’assicurazionenon viene disdetta da una delle due partinei termini prescritti, la protezione assi-curativa rimane naturalmente in vigore.Si sta procedendo all’elaborazione deidocumenti e delle tessere mancanti perpoi mandarli ai destinatari.

Si sono verificati dei problemi ancheper quanto riguarda la consegna della ri-vista Touring nei casi di cambiamentod’indirizzo, perché nelle ultime settima-ne non si è riusciti ad elaborare le modi-fiche. L’installazione del nuovo sistemadi gestione degli indirizzi è ancora in cor-so e dovrebbe entrare in funzione entrola fine di febbraio. In seguito, e al più tardi per l’edizione n. 4 di Touring, tuttele modifiche potranno di nuovo essereelaborate senza problemi.

Siamo spiacenti di questa situazione echiediamo ai soci colpiti di avere ancoraun po’ di comprensione e pazienza. tg

touring | attualitàn.3 | 13 febbraio 2014

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Viaggiare con l’auto elettrica sulla neve?Molti svizzeri scuotono il capo di fronte atale prospettiva. Tuttavia l’idea non è poicosì sconsiderata, come abbiamo scoper-to guidando una BMW i3: il telaio in allu-minio costituisce una piattaforma stabileche ospita batteria e trasmissione. L’ac-cumulatore agli ioni di litio di 230 kg è inposizione talmente abbassata e centraleda conferirle un baricentro davvero bas-so. Ciò rende l’auto agile e sicura e per -sino armoniosa sulla neve, nonostante la trazione posteriore. Vi contribuisconoanche le ruote strette, che su fondo sci-voloso offrono un grip migliore. Grazie alcontrollo di stabilità, le ruote posterioripossono gestire il pattinamento, pratico

per viaggiare sulla neve. Un giro su unoSchwägalp ghiacciato lo dimostra: certa-mente le ruote della i3 slittano se si dàmolto gas, ma con la necessaria sensibili-tà, l’accelerazione risulta equilibrata. An-che le curve possono essere affrontate insicurezza, grazie al baricentro basso; ov-viamente togliendo il piede dal gas, pergarantire la necessaria tenuta alle ruoteanteriori. Le temperature polari non han-no intaccato neppure la batteria: grazie alriscaldamento è stato possibile raggiun-gere i 20 gradi prima di partire. Ciò garan-tisce maggiore autonomia e durata neltempo. Ottimo, tanto più che BMW pro-mette una batteria con una durata di vitauguale alla vettura. Nadia Rambaldi

Come d’abitudine, l’automobile gode digrande apprezzamento. Dei 3,69 milionidi pendolari in Svizzera, 1,88 milionihanno utilizzato l’autovettura per recarsial proprio lavoro. Lo mostrano le cifredell’Ufficio federale di statistica (UST)per l’anno 2012. Sulla strada verso il lavo-ro, dunque oltre la metà si siede in primapersona davanti al volante. Con la ferro-via hanno viaggiato quotidianamente dal

domicilio al posto di lavoro circa il 16 per-cento o 590500 persone. La quota deipendolari che viaggiano principalmentecon il bus o a piedi per raggiungere il posto di lavoro è ancora più inferiore, il 9 percento.

Per il viaggio casa-lavoro, il 61 percen-to necessita fino a mezzora, ma il doppiodel tempo occorre a 324600 pendolari,ovvero il 9 percento. dno

La BMW i3 ha uncomportamentosicuro anche sullaneve grazie al baricentro bassoe gomme strette.

Nel 2012, 1,88 milioni di personehanno viaggiatoin auto per andareal lavoro.

■ Polizia delle piste■ Divieto freeride■ Nessuna misura

La nuova domanda:Vi sembra utile abbassare il limite di velocità a 80 km/h su alcunitratti autostradali?

La vostra opinione ci interessa!Potete partecipare ai nostri sondaggionline pubblicati regolarmente sulsito web www.touring.ch

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Viaggiare agli antipodisenza soffrire di jet lagDopo 12 ore di volo, ci si sentegeneralmente molto affaticati ein uno stato pietoso. Uno studiosul jet lag spiega come premu -nirsi contro gli effetti nefasti delfuso orario.

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5attualità | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Alla gente piace girare il mondo. Nono-stante i problemi economici, lo scorsoanno sono stati registrati 1,08 miliardi diviaggiatori. Sono ben 52 milioni di turistiin più del 2012, come risulta dal bilanciostilato dall’Organizzazione Mondiale delTurismo (UNWTO) a Madrid. La più granpercentuale di crescita è stata fatta regi-strare dall’Europa con un aumento di 29milioni di turisti. L’est, il centro (+7%) eil sud Europa (+6%) sono state le metepiù apprezzate dai consumatori. Sonocresciute in modo decisivo anche l’Asia el’area del Pacifico (+6%), mentre il Suda-merica e i Caraibi sono rimasti stagnanti.

Il turismo continua a fiorire Con 56 milioni di visitatori (+6%), l’Africaha ottenuto un risultato record. Il segre-tario dell’UNWTO Taleb Rifai si attendeper il 2014 una crescita del 4–4,5%.

Per quanto concerne il turismo svizze-ro la rivista specializzata «Travel Inside»stima che il mercato delle crociere nel nostro Paese conta attorno a 140000passeggeri – prenotazioni incrociate com-prese. Mondialmente l’associazione di ri-ferimento del settore crociere in EuropaCLIA calcola 21,7 milioni di passeggeri.Per 8 miliardi di dollari americani do-vrebbero venire costruite altre 24 naviper crociere fluviali e di alto mare. Bü

Sulla via per Sochi In una Fiat Panda 4×4 gli sportivi italiani Stefano Munari (snow board) e Stefan Lantschner (BMX), con lo svizzero Markus Keller (snowboard), hanno percorso 4000 km da Torino a Sochi per assistere ai Giochi Olimpici invernali. Video e foto sulla versione iPad di Touring.

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Con qualche tocco sullo schermo tattile,AppetiTable vi apre le porte dei miglioriristoranti della Svizzera e del mondo. Èsufficiente scegliere il locale desiderato,definire il numero di convitati e l’ora delpasto. Qualche secondo dopo si riceve

un messaggio di conferma, o di rifiuto. D’una semplicitàinfantile, AppetiTable non si ferma neppure davantialle barriere linguistiche, grazie a un server telefonicoche traduce i dati registrati sul telefono mobile delcliente. Le prenotazioni vengono registrate 24 ore su 24ed è possibile annullarle in caso d’impedimento. Idealeper le persone che amano variare cucina e ambienti.

Gratuita per iPhone e Android, scaricabile su App Store e Google Play, in italiano, francese, tedesco e inglese.

L’inverno caldo fa crescere montagnedi sale antigelo

Le miti temperature di gennaio han-no fatto sì che la domanda di saleantigelo sia stata molto limitata. LeSaline del Reno, che riforniscono disale varie regioni, ne hanno accumu-lato attualmente 140000 tonnellate.«Comunque la situazione non èancora drammatica», spiega il diret-tore Urs Hofmeier. Nei magazzini c’è ancora spazio per altre 70000tonnellate. Tuttavia la produzione èstata frenata. E comunque la richie-sta non è del tutto ferma, special-mente dal Ticino e dalle località inalta quota c’è stato bisogno di saleanche in gennaio. «Conservato inmodo corretto, il sale ha una scaden-za illimitata», assicura Hofmeier. Il direttore spera comunque in unritorno dell’inverno. Non c’è dastupirsi: per spargere sale sul territo-rio svizzero ce ne vorrebbero circa20000 tonnellate per volta. dno

Problemi tecnici al TCSLo scorso autunno il TCS ha intrapresouna profonda riorganizzazione del siste-ma elettronico di elaborazione dei dati.Durante questo processo però si sono ve-rificati degli errori. Le difficoltà incontra-te riguardano diversi prodotti del TCS edunque molti soci sono purtroppo rima-sti coinvolti.

Le fatture sono state inviate troppotardi o nemmeno inviate. Attualmente lefatture in sospeso sono in fase di elabora-zione per essere finalmente inviate. I casivengono trattati singolarmente e il TCSs’impegnerà naturalmente a risolverequelli problematici nel miglior modopossibile. Inoltre alcuni soci dopo il paga-mento non hanno ricevuto i documenti o

le tessere. Fintanto che l’assicurazionenon viene disdetta da una delle due partinei termini prescritti, la protezione assi-curativa rimane naturalmente in vigore.Si sta procedendo all’elaborazione deidocumenti e delle tessere mancanti perpoi mandarli ai destinatari.

Si sono verificati dei problemi ancheper quanto riguarda la consegna della ri-vista Touring nei casi di cambiamentod’indirizzo, perché nelle ultime settima-ne non si è riusciti ad elaborare le modi-fiche. L’installazione del nuovo sistemadi gestione degli indirizzi è ancora in cor-so e dovrebbe entrare in funzione entrola fine di febbraio. In seguito, e al più tardi per l’edizione n. 4 di Touring, tuttele modifiche potranno di nuovo essereelaborate senza problemi.

Siamo spiacenti di questa situazione echiediamo ai soci colpiti di avere ancoraun po’ di comprensione e pazienza. tg

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7dossier | touringn.3 | 13 febbraio 2014

progetto pilota della città di Zurigo che limiterà la velocità a 30 km/h su quattrostrade sovracomunali, di notte dalle 22alle 6. L’esperimento dovrebbe partire aluglio e durare tre mesi. Lo scopo dichia-rato è di eliminare il rumore eccessivo.

A battersi contro le limitazioni di velo-cità su ulteriori tratti stradali è, tra gli altri, la sezione zurighese del TCS. Per ildirettore Reto Cavegn è chiaro: «Le limi-tazioni di velocità non hanno alcun effet-to sul rumore». La sezione di Zurigo hapresentato ricorso contro l’estensionedelle zone 30 e si vuole opporre ancheall’esperimento di abbassare il limite du-rante la notte. Cavegn è convinto: «Que-sta è una strategia per introdurre il limitegenerale di 30 km/h, sebbene il popolosvizzero abbia respinto chiaramente talipropositi».

L’ordinanza prevede dei controlli en-tro un anno per determinare se l’istitu-zione delle zone 30 abbia portato effetti-vamente ad un calo della velocità. Ma larealtà è ben diversa: l’efficacia non vieneverificata sistematicamente, lo confer-mano sia l’Ufficio federale delle strade(Ustra) che l’Ufficio prevenzione infortu-ni (upi). Secondo Gianantonio Scaramuz-za dell’upi certe autorità effettuerebberoi controlli in modo molto approssimati-vo. «Talora si preferisce non andare afondo, spiega Scaramuzza. Se ci si doves-se rendere conto che i limiti di velocitànon vengono rispettati, allora dovrebbe-ro essere adottate delle misure edilizie».

I criteri per l’introduzione di zone 30sono una spina nel fianco della consiglie-ra nazionale bernese socialista NadineMasshardt. In una mozione ha chiestocosì di facilitarne la creazione affinché infuturo i comuni possano far approvare inmodo più semplice e rapido delle limita-zioni di velocità. Sul suo sito Internet silegge che dovrebbe applicarsi anche acerte strade principali, se utilizzate pre-valentemente dai residenti, e se il comu-ne interessato desiderasse ridurvi la ve-locità ammessa.

Problemi dei servizi di soccorsoLe strade con limite di 30 km orari sonodi ostacolo non soltanto agli automobili-sti. Anche pompieri, poliziotti o i servizidi soccorso devono schivare vasi di fiorio affrontare altri restringimenti della car-reggiata. «A seconda delle misure edilizie

e del flusso di traffico, non è escluso chei mezzi di pronto intervento vengano in-tralciati nel loro servizio», ammette lastessa polizia cantonale bernese. I veicolipesanti dei pompieri a volte passano solocon difficoltà attraverso le zone 30 e leambulanze devono fare manovre sup-plementari che possono rallentare la cor-sa all’ospedale. Ogni dosso può provoca-re inoltre del dolore ai pazienti con feritealla schiena o alla testa. «Siamo a cono-scenza delle lamentele delle organizza-zioni di soccorso», conferma il collabora-tore dell’upi Scaramuzza. Le zone 30 tut-tavia non avrebbero solo conseguenzenegative. Scaramuzza sottolinea che unaguida più lenta porta a una netta diminu-zione degli incidenti, come dimostrereb-bero delle ricerche svolte al riguardo. E dicui tener conto.

Per Jean-Marc Thévenaz del TCS, inve-ce, le zone 30 non sono automaticamen-te una garanzia di sicurezza. «Contraria-mente alle aspettative si è constatato chequeste zone in genere non sono efficaci ohanno addirittura un effetto negativo», sidice convinto l’esperto in sicurezza stra-dale. Il limite di 30 km/h abbassa l’atten-zione dei conducenti e aumenta così il ri-

Restringimenti di carreggiata egimcane: quii camion deipompieri e le ambulanze hannola vita molto dura.

schio d’incidenti stradali. Inoltre gli inci-denti gravi sulle strade residenziali sonocomunque rari. Nuovi studi comprovanoche la probabilità di sopravvivenza di unpedone in caso di collisione a 50 km/h èdel 90 percento. Il limite di 30 km/h noninfluisce molto sul risultato, inoltre la velocità di un veicolo dopo la frenata siattesta in genere molto al di sotto dei 50 km/h. Dino Nodari

Via la patente a 51 km/h

Una minima disattenzione è sufficiente per far apparire sultachimetro qualche chilometro di troppo. In una zona 30questo significa sborsare una bella somma. Non solo: senon si rispetta il limite di 30, si rischia il ritiro della licenzadi condurre. Nell’abitato può scattare già a partire da uneccesso di velocità di 21 km/h. Ciò significa che in unazona 30 basta raggiungere una velocità di 51 km/h. Fuoridalle località la licenza di condurre viene ritirata a partireda 26 km/h di troppo e sulle autostrade a partire da 31 km/h. Per un tratto autostradale su cui vale tempora-neamente il limite di 80 km/h, il ritiro della patente è possibile già da 111 km/h. A seconda del sistema di rileva-zione, la polizia sottrae la tolleranza di almeno 3 km/hdalla velocità misurata. dno

touring | dossiern.3 | 13 febbraio 2014

6

Una nuova tendenza nelle città consiste nel ridurre la velocità a 30 km/h sugli assi principali, ciò suscita diverse giustificate resistenze.

La nuova ondata di riduzioni del-la velocità si sta abbattendoinarrestabile sulle grandi città,con Zurigo, Berna e Basilea in-

tenzionate a voler imporre i 30 km/h suun ulteriore centinaio di strade, ancheprincipali, per lo scontento degli auto-mobilisti. Ciò che sinora – salvo rare ecce-zioni – era riservato alle aree residenziali,dovrebbe essere introdotto anche sullecosiddette strade orientate al traffico neigrandi centri urbani della Svizzera tede-sca. Inoltre la Confederazione prevede diinstallare su 280 chilometri autostradalidei cartelli con limiti di velocità variabilinelle ore di punta. Su questi tratti, dun-que, la velocità massima di 120 km/h sarebbe soltanto un ricordo del passato,

Le strade principali diventano zone 30

limiti di velocità sempre più bassi. Natu-ralmente se si va a 0 km/h non succedo-no incidenti, ma – continua Thévenaz – inqualche modo vogliamo pur rimaneremobili».

Limite di 30 generalizzatoUno sguardo retrospettivo: nel 2001 ilpopolo svizzero ha respinto massiccia-mente l’iniziativa «Strade per tutti» concirca l’80 percento dei voti. La propostaprevedeva l’introduzione del limite ge-nerale di 30 km/h all’interno delle locali-tà. Una velocità maggiore sarebbe statapossibile solo in casi eccezionali. Adessodiverse città tentano d’introdurre misuredi moderazione del traffico su vasta sca-la. È in quest’ottica che va inquadrato il

Moderazione del traffico | Freno agli automobilisti: in molti luoghi le autoritàprogrammano riduzioni della velocità su autostrade e strade principali. Inoltre verranno agevolate le condizioni per introdurre nuove zone 30.

perlomeno nelle ore di punta. La Confe-derazione intende applicare questo nuo-vo regime sui limiti di velocità nei prossi-mi anni.

La velocità di 100 o 80 su autostradesovraccariche può rendere il flusso deltraffico più omogeneo e contribuire auna migliore sicurezza, dice Jean-MarcThévenaz. Il direttore del dipartimentosicurezza stradale del TCS precisa: «Du-bitiamo però che la viabilità possa esseremigliorata mediante tali provvedimenti.Con una riduzione della velocità sulle autostrade non ci saranno meno code».In caso di traffico più intenso la velocitàfinisce comunque per adeguarsi automa-ticamente. «Da anni si sfrutta ogni occa-sione per esaltare i presunti vantaggi dei

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progetto pilota della città di Zurigo che limiterà la velocità a 30 km/h su quattrostrade sovracomunali, di notte dalle 22alle 6. L’esperimento dovrebbe partire aluglio e durare tre mesi. Lo scopo dichia-rato è di eliminare il rumore eccessivo.

A battersi contro le limitazioni di velo-cità su ulteriori tratti stradali è, tra gli altri, la sezione zurighese del TCS. Per ildirettore Reto Cavegn è chiaro: «Le limi-tazioni di velocità non hanno alcun effet-to sul rumore». La sezione di Zurigo hapresentato ricorso contro l’estensionedelle zone 30 e si vuole opporre ancheall’esperimento di abbassare il limite du-rante la notte. Cavegn è convinto: «Que-sta è una strategia per introdurre il limitegenerale di 30 km/h, sebbene il popolosvizzero abbia respinto chiaramente talipropositi».

L’ordinanza prevede dei controlli en-tro un anno per determinare se l’istitu-zione delle zone 30 abbia portato effetti-vamente ad un calo della velocità. Ma larealtà è ben diversa: l’efficacia non vieneverificata sistematicamente, lo confer-mano sia l’Ufficio federale delle strade(Ustra) che l’Ufficio prevenzione infortu-ni (upi). Secondo Gianantonio Scaramuz-za dell’upi certe autorità effettuerebberoi controlli in modo molto approssimati-vo. «Talora si preferisce non andare afondo, spiega Scaramuzza. Se ci si doves-se rendere conto che i limiti di velocitànon vengono rispettati, allora dovrebbe-ro essere adottate delle misure edilizie».

I criteri per l’introduzione di zone 30sono una spina nel fianco della consiglie-ra nazionale bernese socialista NadineMasshardt. In una mozione ha chiestocosì di facilitarne la creazione affinché infuturo i comuni possano far approvare inmodo più semplice e rapido delle limita-zioni di velocità. Sul suo sito Internet silegge che dovrebbe applicarsi anche acerte strade principali, se utilizzate pre-valentemente dai residenti, e se il comu-ne interessato desiderasse ridurvi la ve-locità ammessa.

Problemi dei servizi di soccorsoLe strade con limite di 30 km orari sonodi ostacolo non soltanto agli automobili-sti. Anche pompieri, poliziotti o i servizidi soccorso devono schivare vasi di fiorio affrontare altri restringimenti della car-reggiata. «A seconda delle misure edilizie

e del flusso di traffico, non è escluso chei mezzi di pronto intervento vengano in-tralciati nel loro servizio», ammette lastessa polizia cantonale bernese. I veicolipesanti dei pompieri a volte passano solocon difficoltà attraverso le zone 30 e leambulanze devono fare manovre sup-plementari che possono rallentare la cor-sa all’ospedale. Ogni dosso può provoca-re inoltre del dolore ai pazienti con feritealla schiena o alla testa. «Siamo a cono-scenza delle lamentele delle organizza-zioni di soccorso», conferma il collabora-tore dell’upi Scaramuzza. Le zone 30 tut-tavia non avrebbero solo conseguenzenegative. Scaramuzza sottolinea che unaguida più lenta porta a una netta diminu-zione degli incidenti, come dimostrereb-bero delle ricerche svolte al riguardo. E dicui tener conto.

Per Jean-Marc Thévenaz del TCS, inve-ce, le zone 30 non sono automaticamen-te una garanzia di sicurezza. «Contraria-mente alle aspettative si è constatato chequeste zone in genere non sono efficaci ohanno addirittura un effetto negativo», sidice convinto l’esperto in sicurezza stra-dale. Il limite di 30 km/h abbassa l’atten-zione dei conducenti e aumenta così il ri-

Restringimenti di carreggiata egimcane: quii camion deipompieri e le ambulanze hannola vita molto dura.

schio d’incidenti stradali. Inoltre gli inci-denti gravi sulle strade residenziali sonocomunque rari. Nuovi studi comprovanoche la probabilità di sopravvivenza di unpedone in caso di collisione a 50 km/h èdel 90 percento. Il limite di 30 km/h noninfluisce molto sul risultato, inoltre la velocità di un veicolo dopo la frenata siattesta in genere molto al di sotto dei 50 km/h. Dino Nodari

Via la patente a 51 km/h

Una minima disattenzione è sufficiente per far apparire sultachimetro qualche chilometro di troppo. In una zona 30questo significa sborsare una bella somma. Non solo: senon si rispetta il limite di 30, si rischia il ritiro della licenzadi condurre. Nell’abitato può scattare già a partire da uneccesso di velocità di 21 km/h. Ciò significa che in unazona 30 basta raggiungere una velocità di 51 km/h. Fuoridalle località la licenza di condurre viene ritirata a partireda 26 km/h di troppo e sulle autostrade a partire da 31 km/h. Per un tratto autostradale su cui vale tempora-neamente il limite di 80 km/h, il ritiro della patente è possibile già da 111 km/h. A seconda del sistema di rileva-zione, la polizia sottrae la tolleranza di almeno 3 km/hdalla velocità misurata. dno

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Problema reale,risposta inadattaGeneralizzare le zone con limite di velo-cità di 30 km/h nella speranza di ridurregli incidenti, gli ingorghi e il rumore, èun’idea che non ha solo sostenitori. A Losanna si ritiene che si tratti di una ri-sposta inadatta a un problema reale: «Cisembra importante mantenere una retestradale orientata al traffico tutto attornoalla città, con una funzione di transito edi collegamento, spiega Alain Gonin, ca-po della divisione pianificazione e pro-getti del servizio losannese della mobili-tà. D’altra parte bisogna ricordare chel’ordinanza sulle zone 30 non si applicaalla rete principale. Di conseguenza, im-porre un limite di 30 km/h su una stradaprincipale va contro le prescrizioni».

Spazi mistiLe conclusioni raggiunte nella capitalevodese vengono condivise in gran partea Neuchâtel. Anche lì le autorità fanno ladistinzione tra due livelli: la rete princi-pale, garante dell’efficienza e della viabi-lità economica dei trasporti, e le straded’interesse locale che servono ai quartie-ri residenziali. In tale contesto, Ginevras’impegna a realizzare un numero mini-mo di zone 30, ma il più estese possibilial fine di presentarsi al conducente e alpedone nel modo più facilmente identi-ficabile. A Friburgo, anche se attualmen-te nessun asse principale è limitato a 30 km/h, la questione si ripropone ognivolta che si elabora una pianificazione locale: «Lo spazio urbano è esiguo, com-menta Jean-Charles Bossens, capo delservizio della polizia locale e della mobi-lità della città di Friburgo. Spesso è diffi-cile pianificare una corsia separata per ibus, le bici, e infine avere abbastanzaspazio per i pedoni. Ci si orienta dunquesempre più verso gli spazi misti». jop

Alcune località desiderano mantenere i 50 km/h sugli assi di transito.

«Le zone 30 non hannoquasi alcun vantaggio»Il TCS è di principio contrario all’ampliamento delle zone 30?Jean-Marc Thévenaz: Se sussiste unanecessità effettiva, allora il TCS non hamotivo per opporsi; laddove sono utili,noi siamo favorevoli. Noi siamo peròcontro un’applicazione di principio egenerale. Il TCS si dichiara contrarioall’introduzione dei 30 km/h su deter-minate strade orientate al traffico, perché qui vengono violate le normesvizzere in vigore. Purtroppo i comunispesso non le rispettano, vuoi per igno-ranza vuoi per comodità o ancora per scoraggiare il traffico individualemotorizzato.

Quando queste zone hanno un senso?Più il tempo passa, più ci si rende contoche le zone 30 presentano pochi

vantaggi. Sono d’importanza seconda-ria per quanto riguarda la sicurezzastradale e hanno effetti tutt’al più mar-ginali sulla qualità dell’aria. Non servonogranché neanche contro il rumoredove invece sarebbe più efficace pavi-mentare le strade con asfalto fonoas-sorbente.

Quali vantaggi potrebbero avere le zone 30?In base alla nostra esperienza decenna-le riteniamo che una zona 30 può averesenso per proteggere le aree residen-ziali praticamente prive di traffico perrenderle delle oasi di quiete. Ciò po-trebbe essere il caso in alcuni quartieriisolati. Sul resto della rete stradale sidovrebbe piuttosto puntare sulla sepa-razione sistematica del traffico.

Gli ostacoli all’introduzione di zone30 sono eccessivi?Al contrario, sono troppo bassi. Questicriteri non dovrebbero venire indebolitiulteriormente. Dino Nodari

Jean-Marc Thévenaz, responsabile sicurezza stradaledel TCS

L’INTERVISTA

Zone 30: pianificazione delle città

◾ Berna: La velocità ridotta hadato buoni risultati nelle areedensamente abitate. Di questivantaggi dovrebbero goderneanche le strade principali, so-prattutto nelle zone del centroo nei pressi delle scuole. Illimite di 30 km/h verrà intro-dotto prima di tutto in queisegmenti dove per applicare il limite sono necessari solointerventi sulla segnaletica.Laddove gli abitanti del quar-tiere lo richiedano, nei prossimianni probabilmente verrannopianificati e realizzati altri trattistradali.

Ursula Wyss, PS,direttrice trasporticittà di Berna

◾ Zurigo: Entro il 2018, sucirca 100 segmenti stradali,verrà introdotto il limite di 30km/h. I motivi ci vengono spie-gati dalla direttrice del dipar-timento del Genio civile RuthGenner: la riduzione del rumo-re e l’aumento della sicurezza.Proprio nelle aree centraliqueste misure servono anche a garantire il flusso del traffico.Sulla rete stradale principalecontinuerà a vigere general-mente il limite dei 50 km/h,mentre su quella secondaria e nelle aree centrali il limitepasserà ai 30 km/h.

Ruth Genner, PES,direttrice Genio civilecittà di Zurigo

◾ Ginevra: La città ha l’inten-zione di estendere le zone 30.Una quindicina di nuovi pro-getti sono in corso di elabora-zione. L’obiettivo perseguito èla diminuzione degli incidenti ela riduzione del rumore. Stan-do alle osservazioni sul campo,la maggioranza degli automo-bilisti rispetta il 30 km/h. Lad-dove sussistono dei problemidi convivenza tra vetture epedoni, vengono mantenute le strisce pedonali. Alla fine èprobabile che si viaggerà a 50 km/h solo su qualche assestradale importante.

Rémy Pagani, Ensemble à Gauche,municipale Ginevra

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Problema reale,risposta inadattaGeneralizzare le zone con limite di velo-cità di 30 km/h nella speranza di ridurregli incidenti, gli ingorghi e il rumore, èun’idea che non ha solo sostenitori. A Losanna si ritiene che si tratti di una ri-sposta inadatta a un problema reale: «Cisembra importante mantenere una retestradale orientata al traffico tutto attornoalla città, con una funzione di transito edi collegamento, spiega Alain Gonin, ca-po della divisione pianificazione e pro-getti del servizio losannese della mobili-tà. D’altra parte bisogna ricordare chel’ordinanza sulle zone 30 non si applicaalla rete principale. Di conseguenza, im-porre un limite di 30 km/h su una stradaprincipale va contro le prescrizioni».

Spazi mistiLe conclusioni raggiunte nella capitalevodese vengono condivise in gran partea Neuchâtel. Anche lì le autorità fanno ladistinzione tra due livelli: la rete princi-pale, garante dell’efficienza e della viabi-lità economica dei trasporti, e le straded’interesse locale che servono ai quartie-ri residenziali. In tale contesto, Ginevras’impegna a realizzare un numero mini-mo di zone 30, ma il più estese possibilial fine di presentarsi al conducente e alpedone nel modo più facilmente identi-ficabile. A Friburgo, anche se attualmen-te nessun asse principale è limitato a 30 km/h, la questione si ripropone ognivolta che si elabora una pianificazione locale: «Lo spazio urbano è esiguo, com-menta Jean-Charles Bossens, capo delservizio della polizia locale e della mobi-lità della città di Friburgo. Spesso è diffi-cile pianificare una corsia separata per ibus, le bici, e infine avere abbastanzaspazio per i pedoni. Ci si orienta dunquesempre più verso gli spazi misti». jop

Alcune località desiderano mantenere i 50 km/h sugli assi di transito.

«Le zone 30 non hannoquasi alcun vantaggio»Il TCS è di principio contrario all’ampliamento delle zone 30?Jean-Marc Thévenaz: Se sussiste unanecessità effettiva, allora il TCS non hamotivo per opporsi; laddove sono utili,noi siamo favorevoli. Noi siamo peròcontro un’applicazione di principio egenerale. Il TCS si dichiara contrarioall’introduzione dei 30 km/h su deter-minate strade orientate al traffico, perché qui vengono violate le normesvizzere in vigore. Purtroppo i comunispesso non le rispettano, vuoi per igno-ranza vuoi per comodità o ancora per scoraggiare il traffico individualemotorizzato.

Quando queste zone hanno un senso?Più il tempo passa, più ci si rende contoche le zone 30 presentano pochi

vantaggi. Sono d’importanza seconda-ria per quanto riguarda la sicurezzastradale e hanno effetti tutt’al più mar-ginali sulla qualità dell’aria. Non servonogranché neanche contro il rumoredove invece sarebbe più efficace pavi-mentare le strade con asfalto fonoas-sorbente.

Quali vantaggi potrebbero avere le zone 30?In base alla nostra esperienza decenna-le riteniamo che una zona 30 può averesenso per proteggere le aree residen-ziali praticamente prive di traffico perrenderle delle oasi di quiete. Ciò po-trebbe essere il caso in alcuni quartieriisolati. Sul resto della rete stradale sidovrebbe piuttosto puntare sulla sepa-razione sistematica del traffico.

Gli ostacoli all’introduzione di zone30 sono eccessivi?Al contrario, sono troppo bassi. Questicriteri non dovrebbero venire indebolitiulteriormente. Dino Nodari

Jean-Marc Thévenaz, responsabile sicurezza stradaledel TCS

L’INTERVISTA

Zone 30: pianificazione delle città

◾ Berna: La velocità ridotta hadato buoni risultati nelle areedensamente abitate. Di questivantaggi dovrebbero goderneanche le strade principali, so-prattutto nelle zone del centroo nei pressi delle scuole. Illimite di 30 km/h verrà intro-dotto prima di tutto in queisegmenti dove per applicare il limite sono necessari solointerventi sulla segnaletica.Laddove gli abitanti del quar-tiere lo richiedano, nei prossimianni probabilmente verrannopianificati e realizzati altri trattistradali.

Ursula Wyss, PS,direttrice trasporticittà di Berna

◾ Zurigo: Entro il 2018, sucirca 100 segmenti stradali,verrà introdotto il limite di 30km/h. I motivi ci vengono spie-gati dalla direttrice del dipar-timento del Genio civile RuthGenner: la riduzione del rumo-re e l’aumento della sicurezza.Proprio nelle aree centraliqueste misure servono anche a garantire il flusso del traffico.Sulla rete stradale principalecontinuerà a vigere general-mente il limite dei 50 km/h,mentre su quella secondaria e nelle aree centrali il limitepasserà ai 30 km/h.

Ruth Genner, PES,direttrice Genio civilecittà di Zurigo

◾ Ginevra: La città ha l’inten-zione di estendere le zone 30.Una quindicina di nuovi pro-getti sono in corso di elabora-zione. L’obiettivo perseguito èla diminuzione degli incidenti ela riduzione del rumore. Stan-do alle osservazioni sul campo,la maggioranza degli automo-bilisti rispetta il 30 km/h. Lad-dove sussistono dei problemidi convivenza tra vetture epedoni, vengono mantenute le strisce pedonali. Alla fine èprobabile che si viaggerà a 50 km/h solo su qualche assestradale importante.

Rémy Pagani, Ensemble à Gauche,municipale Ginevra

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La Svizzera è rumorosa – in alcuniluoghi addirittura troppo! E que-sto rumore non è soltanto estre-

mamente fastidioso, ma può addiritturafar ammalare. Secondo le stime dell’Uffi-cio federale dell’ambiente (UFAM), oltreun milione di persone in Svizzera soffredel rumore causato dal traffico. Più del-l’80 percento degli interessati si trovalungo le strade all’interno delle località.Il problema deve dunque essere affronta-to e risolto nei comuni e nelle città. Il di-sturbo potrebbe essere ridotto efficace-mente con semplici misure – d’altrondeimprorogabili. L’ordinanza contro l’in-quinamento fonico prescrive infatti che irisanamenti fonici di tutte le strade prin-cipali e delle altre strade devono esserecompletati entro marzo 2018. Il rumore –si legge – deve essere combattuto allafonte. È chiaro che: la fonte principale dirumore di un veicolo in marcia sono legomme, cioè le emissioni acustiche cheprovocano rotolando sul manto stradale.

Efficacia comprovataContro ogni buon senso, l’ordinanza vie-ne usata per giustificare l’introduzione dizone 30 che sarebbero capaci di portarela quiete alla popolazione vittima del rumore. La realtà è però un’altra. Spesso

gli utenti della strada rispettano i limiti divelocità solo se questi sono accompagna-ti da misure dissuasive quali cunette,ostacoli o cambio della pavimentazione.Il frenare e riaccelerare, come pure il gui-dare con le marce basse provocano peròpiù rumore. A parità di flussi di trafficonon si registra dunque alcun migliora-mento.

Eppure esistono delle misure efficacicontro l’inquinamento fonico, fra cui in

particolare le pavimentazioni fonoassor-benti e i pneumatici silenziosi. È compro-vato che i manti stradali a bassa rumoro-sità, più porosi ed elastici rispetto a quellitradizionali, riducono le emissioni.

Anche l’UFAM si occupa di pavimen-tazioni fonoassorbenti, giungendo allaconclusione che: «come misura singola lepavimentazioni fonoassorbenti hanno ilmaggiore potenziale». L’esperienza rac-colta in vari cantoni mostra che l’asfalto«mangiarumore» permette di ridurre leemissioni foniche di sino a 9 dB. «Ciò corrisponde ad una riduzione del trafficodi circa il 90%», spiega il collaboratoreUFAM Dominique Schneuwly. L’Ufficiofederale delle strade (USTRA) e l’UFAMstanno svolgendo varie ricerche conl’obiettivo di capire meglio il processod’invecchiamento delle superfici stradaliper poter sviluppare in futuro delle pavi-mentazioni ancora più efficienti.

Dominique Schneuwly è convinto che:«Dal punto di vista della protezione con-tro l’inquinamento fonico è sempre pre-feribile un asfalto assorbi-rumore rispet-to a una miscela convenzionale». Anchedal punto di vista economico vale la penaoptare per la pavimentazione specialeperché così – continua Schneuwly – ven-gono meno ulteriori misure. I costi per la posa dell’asfalto insonorizzante sonocontenuti. Alcuni cantoni calcolano chesiano identici a quelli della pavimenta-zione normale, mentre altri mettono inconto tra i 20 e i 100 fr. supplementariper ogni tonnellata. Dino Nodari

I motori moderni sono sempre piùsilenziosi. Per contro, i pneumaticirimangono le componenti più rumo-rose di un veicolo. Già da 35 km/hprovocano più rumore rispetto aimotori. «Con pneumatici più silenzio-si si possono ben ridurre le emissionifoniche», ne è convinto l’Ufficio del-l’ambiente. Le misurazioni mostranoche la differenza tra pneumatici ru-morosi e silenziosi può essere di sinoa 6 decibel. Già una riduzione di 3 decibel viene percepita come undimezzamento del rumore. Dato che i vari tipi di pneumatici presentanocaratteristiche ben differenti tra loro,da novembre 2012 l’Unione europeaha introdotto un’etichetta obbligato-ria per fornire indicazioni su efficien-za energetica e sostenibilità ambien-tale. Il rumore è così rappresentato da

una, due o tre onde sonore e quantifica-to in decibel (dB). Un’onda sonora con-trassegna le gomme più silenziose cheemettono tre decibel in meno di quellicon due onde sonore. Se ogni veicoloavesse queste gomme, la riduzionefonica equivarrebbe ad un dimezza-mento del traffico. Dato che gran partedei pneumatici è importata dall’UE,questo label è diffuso anche da noi. dno

Con rimorchi co-me questo viene«auscultata» edesaminata la pavimentazionefonoassorbente.

Per ridurre il rumore da traffico

Riduzione del rumore | Molti cantano le lodi dei 30 km/h, che sarebbe una misurainfallibile di insonorizzazione del traffico. A scapito delle soluzioni più efficaci.

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La Svizzera è rumorosa – in alcuniluoghi addirittura troppo! E que-sto rumore non è soltanto estre-

mamente fastidioso, ma può addiritturafar ammalare. Secondo le stime dell’Uffi-cio federale dell’ambiente (UFAM), oltreun milione di persone in Svizzera soffredel rumore causato dal traffico. Più del-l’80 percento degli interessati si trovalungo le strade all’interno delle località.Il problema deve dunque essere affronta-to e risolto nei comuni e nelle città. Il di-sturbo potrebbe essere ridotto efficace-mente con semplici misure – d’altrondeimprorogabili. L’ordinanza contro l’in-quinamento fonico prescrive infatti che irisanamenti fonici di tutte le strade prin-cipali e delle altre strade devono esserecompletati entro marzo 2018. Il rumore –si legge – deve essere combattuto allafonte. È chiaro che: la fonte principale dirumore di un veicolo in marcia sono legomme, cioè le emissioni acustiche cheprovocano rotolando sul manto stradale.

Efficacia comprovataContro ogni buon senso, l’ordinanza vie-ne usata per giustificare l’introduzione dizone 30 che sarebbero capaci di portarela quiete alla popolazione vittima del rumore. La realtà è però un’altra. Spesso

gli utenti della strada rispettano i limiti divelocità solo se questi sono accompagna-ti da misure dissuasive quali cunette,ostacoli o cambio della pavimentazione.Il frenare e riaccelerare, come pure il gui-dare con le marce basse provocano peròpiù rumore. A parità di flussi di trafficonon si registra dunque alcun migliora-mento.

Eppure esistono delle misure efficacicontro l’inquinamento fonico, fra cui in

particolare le pavimentazioni fonoassor-benti e i pneumatici silenziosi. È compro-vato che i manti stradali a bassa rumoro-sità, più porosi ed elastici rispetto a quellitradizionali, riducono le emissioni.

Anche l’UFAM si occupa di pavimen-tazioni fonoassorbenti, giungendo allaconclusione che: «come misura singola lepavimentazioni fonoassorbenti hanno ilmaggiore potenziale». L’esperienza rac-colta in vari cantoni mostra che l’asfalto«mangiarumore» permette di ridurre leemissioni foniche di sino a 9 dB. «Ciò corrisponde ad una riduzione del trafficodi circa il 90%», spiega il collaboratoreUFAM Dominique Schneuwly. L’Ufficiofederale delle strade (USTRA) e l’UFAMstanno svolgendo varie ricerche conl’obiettivo di capire meglio il processod’invecchiamento delle superfici stradaliper poter sviluppare in futuro delle pavi-mentazioni ancora più efficienti.

Dominique Schneuwly è convinto che:«Dal punto di vista della protezione con-tro l’inquinamento fonico è sempre pre-feribile un asfalto assorbi-rumore rispet-to a una miscela convenzionale». Anchedal punto di vista economico vale la penaoptare per la pavimentazione specialeperché così – continua Schneuwly – ven-gono meno ulteriori misure. I costi per la posa dell’asfalto insonorizzante sonocontenuti. Alcuni cantoni calcolano chesiano identici a quelli della pavimenta-zione normale, mentre altri mettono inconto tra i 20 e i 100 fr. supplementariper ogni tonnellata. Dino Nodari

I motori moderni sono sempre piùsilenziosi. Per contro, i pneumaticirimangono le componenti più rumo-rose di un veicolo. Già da 35 km/hprovocano più rumore rispetto aimotori. «Con pneumatici più silenzio-si si possono ben ridurre le emissionifoniche», ne è convinto l’Ufficio del-l’ambiente. Le misurazioni mostranoche la differenza tra pneumatici ru-morosi e silenziosi può essere di sinoa 6 decibel. Già una riduzione di 3 decibel viene percepita come undimezzamento del rumore. Dato che i vari tipi di pneumatici presentanocaratteristiche ben differenti tra loro,da novembre 2012 l’Unione europeaha introdotto un’etichetta obbligato-ria per fornire indicazioni su efficien-za energetica e sostenibilità ambien-tale. Il rumore è così rappresentato da

una, due o tre onde sonore e quantifica-to in decibel (dB). Un’onda sonora con-trassegna le gomme più silenziose cheemettono tre decibel in meno di quellicon due onde sonore. Se ogni veicoloavesse queste gomme, la riduzionefonica equivarrebbe ad un dimezza-mento del traffico. Dato che gran partedei pneumatici è importata dall’UE,questo label è diffuso anche da noi. dno

Con rimorchi co-me questo viene«auscultata» edesaminata la pavimentazionefonoassorbente.

Per ridurre il rumore da traffico

Riduzione del rumore | Molti cantano le lodi dei 30 km/h, che sarebbe una misurainfallibile di insonorizzazione del traffico. A scapito delle soluzioni più efficaci.

I pneumatici fanno la differenzaL’etichetta fornisce infor-mazioni su ade-renza al bagnato,resistenza al rotolamento erumorosità del prodotto.

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Efficienzaenergetica

A(Diesel)

Page 14: Touring 3 / 2014 italiano

15società e mobilità | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Quando inizia una delle sue gior-nate lavorative, Sophie Peteul,infermiera a domicilio a Ginevra,

non sale su un’automobile ma inforca labicicletta. Un fatto piuttosto insolito perun mestiere che prevede la visita quoti-diana ad una decina di pazienti ed il tra-sporto di materiale. Ma per nulla al mon-do lei rinuncerebbe a questo mezzo cheha trasformato il suo lavoro: «È molto piùveloce dell’auto, perché si può transitarenei vicoli stretti, prendere scorciatoie estrade a senso unico autorizzate alle bici-clette. E soprattutto non si perde tempoa parcheggiare». Grazie al cestino fissatosul portabagagli, Sophie Peteul si portadietro comodamente la borsa medicacontenente il necessario per le cure e,con un poco d’ingegno, riesce perfino atrasportare la tavola per la vasca da ba-gno. D’estate come d’inverno, ben imba-cuccata, effettua la maggior parte deisuoi giri in sella a una bici elettrica, rimet-tendosi al volante solo in caso di gelo: «Èdavvero l’ideale. Non si suda e si circolain sicurezza su strade poco trafficate».

Fa bene alla saluteA Ginevra, Sophie Peteul non è un’ecce-zione. Molte delle 1800 infermiere e aiu-tanti a domicilio operanti nel cantone sispostano ormai in bicicletta. Tutto è par-tito una decina d’anni fa da uno studiosulla salute sul posto di lavoro, che haevidenziato lo stress percepito dalle in-fermiere durante i loro spostamenti inautomobile. Ingorghi stradali e penuriadi posteggi mettevano i loro nervi a duraprova e assottigliavano il tempo a dispo-sizione per i pazienti. La direzione del-l’Imad – istituto ginevrino per le cure adomicilio – decise allora di adottare la bicicletta, successivamente la bici elettri-ca e di offrire alle collaboratrici un corsod’introduzione. Con successo, perché laquota di spostamenti effettuati in bici èoggi equivalente a quella in automobile.

Per un medesimo tragitto, alcune pro-ve cronometrate hanno addirittura rile-vato guadagni di tempo fino a 15 minuti.Una constatazione che ha spinto l’Imad asviluppare una flotta di 172 bici classichee 162 modelli a pedalata assistita, utiliz-zati intensamente dall’intero personale:«Uno dei grandi vantaggi è che le infer-miere e gli aiutanti a domicilio hanno piùtempo da dedicare ai pazienti», spiega

le emissioni di CO2», sottolinea Marcel Mühlestein, responsabile della mobilitàsostenibile all’Imad.

Traffico intensissimoMentre Sophie Peteul parte per il suo gironel quartiere di Champel, alle porte di Gi-nevra, le sue colleghe operanti nel centrocittà preferiscono andare a piedi o con itrasporti pubblici, in particolare in tram.Soprattutto per ragioni di sicurezza, per-ché non è affatto facile divincolarsi tra gliingorghi di un traffico super intenso: «Èanche vero che se dovessi spostarmi suigrandi assi stradali, mi servirei piuttostodell’automobile», commenta Sophie Peteul.

Comunque, sulle strade pedonali delcentro, la bici elettrica riguadagna im-portanza. Ciò vuol dire che con un taleventaglio di mezzi di trasporto a disposi-zione, l’Imad rappresenta uno dei servizidi cure a domicilio più ecologici dellaSvizzera: «Il 66% dei nostri pazienti vie-ne raggiunto con la mobilità lenta», os-serva Marcel Mühlestein.

Diventata un’esperta delle due ruote,Sophie Peteul ha compreso quanto siaimportante per un ciclista essere visibile.E così, appena fa buio, si infila un giletfluorescente: «Sarebbe un bene che lo facessero tutti i ciclisti. I soli fari regola-mentari non sono sufficienti», concludela donna. Jacques-Olivier Pidoux

Luigi Corrado, direttore dei servizi gene-rali. La scelta si rivela redditizia anche in termini finanziari, perché una bici-cletta genera spese di manutenzione e di gestione nettamente inferiori a quelledell’auto.

Tutela dell’ambienteProseguendo su questa strada, l’Imad haacquistato anche 18 automobili elettri-che e 35 ibride. Nel traffico urbano congestionato, dove si procede a strappi,niente è più economico ed ecologico diun motore elettrico: «Abbiamo ridotto lenostre spese di carburante e diminuito

Infermiera collegata a 220 volt

Vivacità elettrica | Si è abituati a vederle al volante di una piccola auto, eppure oggi molte infermiere a domicilio si spostano in bicicletta elettrica.

Infermiera a do-micilio a Ginevra,Sophie Peteul si reca dai suoipazienti in bicielettrica.

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Tendenza nazionale

I servizi di aiuto a domicilio ginevrininon sono gli unici ad essere staticonquistati dai vantaggi della mobilità elettrica. Nella maggiorparte delle grandi agglomerazioni,ma anche nei paesini, si ricorreampiamente a questo mezzo ditrasporto che consente di evitare le grandi arterie: «Ovunque la clien-tela non sia troppo sparsa, i nostriservizi si sono dotati di bicicletteelettriche», spiega Isabel Küffer,responsabile della comunicazionedell’Associazione svizzera dei servizid’assistenza e cure a domicilio. In campagna, invece, l’automobileresta uno strumento di lavoro indispensabile.

touring | società e mobilitàn.3 | 13 febbraio 2014

14

tempesta di neve o di forte pioggia». Illimite di 50 m è stato abolito. Non appe-na la visibilità migliora, i fari devonoquindi venire spenti tempestivamente.Gli altri utenti della strada ne sarannograti. Inoltre ci si tutelerà contro unapossibile multa: chi infrange la citatanorma e lascia accesi questi fari speciali– commettendo quello che la legge definisce un «abuso» – rischia infatti unamulta disciplinare di 40 fr. Da anni èinoltre vietato accendere i fendinebbiadi notte – con buona visibilità – su strade con molte curve. È inoltre altresìproibito usare questi fari speciali qualiluci diurne.

Nuova norma per i fari fendinebbia

Di questi tempi s’incontranoovunque e causano grande irri-tazione: automobilisti che

viaggiano con i fari fendinebbia accesibenché si siano lasciati la bruma alle spalle da un pezzo oppure da altrettantotempo essa si sia diradata. I conducentinon sono consapevoli, oppure lo sonotroppo poco, del fatto che queste luci – specialmente di notte o con la pioggia –possono abbagliare i conducenti chegiungono in senso inverso. I fari fendi-nebbia abbaglianti aumentano il rischiod’incidente. E un effetto accecantemolto sgradevole, anche se molto menopericoloso, lo subiscono pure gli auto-

mobilisti che viaggiano dietro un veico-lo che mantiene accesi i fari fendinebbiadi coda, sebbene la nebbia non sia più in alcun modo presente.

Fino alla fine del 2013, i fari fendineb-bia anteriori e posteriori potevano restareaccesi soltanto quando «la visibilità erainferiore a 50 m a causa della nebbia, diuna tempesta di neve o di forte piog-gia». Il legislatore ha voluto modificarequesta regola rigida e difficilmenteverificabile. Dal 1° gennaio la normarecita che «i fari fendinebbia e i farifendinebbia di coda possono essereaccesi solo se la visibilità è notevolmen-te ridotta a causa della nebbia, di una

il con sulente

Urs-Peter Inderbitzin

Èstato condiviso, commentato e «li-kato» svariate volte: stiamo par-lando del video dell’incidente sul-

l’A1 del 13 gennaio scorso. In men chenon si dica le immagini di 20 secondi registrate dalla mini telecamera, una dashcam, hanno raggiunto la maggioranzadella popolazione svizzera. Sulla regi-strazione si vede un’escavatrice caricatasu un autocarro urtare contro un cavalca-via presso Birmenstorf (AG), e squarciareil cemento armato facendone caderesull’autostrada dei pezzi interi ed avvol-gendo i veicoli che seguono in una nuvo-la di polvere. È un miracolo che nessuno

sia rimasto ferito. Ad essere infranti sonoperò i principi della legge sulla protezio-ne dei dati: questa vieta esplicitamente lavideosorveglianza di luoghi pubblici daparte di persone private. Nello spaziopubblico le persone private non hanno ildiritto di filmare altre persone. E certonon a loro insaputa.

È necessario il consensoE questo è esattamente il caso delle dashcam. In genere questi apparecchi vengo-no montati dietro lo specchietto retrovi-sore in modo da filmare ciò che accadenell’ottica del conducente. Per questo

I filmini youtube girati dall’automotivo si possono riconoscere anche lepersone e le targhe delle auto. È illecito:le persone coinvolte devono sapere chevengono filmate e devono dare il loroconsenso. Con le dash cam però le regi-strazioni video avvengono di nascosto.Nei video che vengono postati su youtu-be o su altre piattaforme, nessuno devedunque essere identificabile. Chi si rico-nosce in un video, può difendersi. «Pri-ma di tutto dovrebbe contattare la piatta-forma o l’autore del film ed esigere che idati vengano cancellati», spiega ElianeSchmid, addetta stampa dell’Incaricatofederale della protezione dei dati e dellatrasparenza. «L’ultimo passo è quellodell’azione civile». Fin qui il punto di vi-sta dei protettori dei dati. I giuristi, inve-ce, non riscontrano alcuna illegalità nelfilmare dall’auto, fintantoché non ven-gano fatte riprese mirate di persone. Perquanto riguarda il codice della strada, es-so non ha nulla da opporre alle dash cam.

E come ci si comporta se il video ritraeun incidente oppure un reato? È un casoproblematico, dato che le registrazionisono illegali. Ma: «Quanto più il delitto ègrave, tanto più sarà probabile che ungiudice accetti la registrazione come pro-va», afferma Eliane Schmid. «Sono casiinteressanti perché si devono ponderaregli interessi opposti in gioco, ovvero il diritto alla privacy e il dovere di fare chiarezza su un reato». Alla fine decide ilgiudice se ammettere o meno un videocome prova. nr

I video delle dashcam sono illegalise mostrano targhe o personesenza il loro consenso.

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15società e mobilità | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Quando inizia una delle sue gior-nate lavorative, Sophie Peteul,infermiera a domicilio a Ginevra,

non sale su un’automobile ma inforca labicicletta. Un fatto piuttosto insolito perun mestiere che prevede la visita quoti-diana ad una decina di pazienti ed il tra-sporto di materiale. Ma per nulla al mon-do lei rinuncerebbe a questo mezzo cheha trasformato il suo lavoro: «È molto piùveloce dell’auto, perché si può transitarenei vicoli stretti, prendere scorciatoie estrade a senso unico autorizzate alle bici-clette. E soprattutto non si perde tempoa parcheggiare». Grazie al cestino fissatosul portabagagli, Sophie Peteul si portadietro comodamente la borsa medicacontenente il necessario per le cure e,con un poco d’ingegno, riesce perfino atrasportare la tavola per la vasca da ba-gno. D’estate come d’inverno, ben imba-cuccata, effettua la maggior parte deisuoi giri in sella a una bici elettrica, rimet-tendosi al volante solo in caso di gelo: «Èdavvero l’ideale. Non si suda e si circolain sicurezza su strade poco trafficate».

Fa bene alla saluteA Ginevra, Sophie Peteul non è un’ecce-zione. Molte delle 1800 infermiere e aiu-tanti a domicilio operanti nel cantone sispostano ormai in bicicletta. Tutto è par-tito una decina d’anni fa da uno studiosulla salute sul posto di lavoro, che haevidenziato lo stress percepito dalle in-fermiere durante i loro spostamenti inautomobile. Ingorghi stradali e penuriadi posteggi mettevano i loro nervi a duraprova e assottigliavano il tempo a dispo-sizione per i pazienti. La direzione del-l’Imad – istituto ginevrino per le cure adomicilio – decise allora di adottare la bicicletta, successivamente la bici elettri-ca e di offrire alle collaboratrici un corsod’introduzione. Con successo, perché laquota di spostamenti effettuati in bici èoggi equivalente a quella in automobile.

Per un medesimo tragitto, alcune pro-ve cronometrate hanno addirittura rile-vato guadagni di tempo fino a 15 minuti.Una constatazione che ha spinto l’Imad asviluppare una flotta di 172 bici classichee 162 modelli a pedalata assistita, utiliz-zati intensamente dall’intero personale:«Uno dei grandi vantaggi è che le infer-miere e gli aiutanti a domicilio hanno piùtempo da dedicare ai pazienti», spiega

le emissioni di CO2», sottolinea Marcel Mühlestein, responsabile della mobilitàsostenibile all’Imad.

Traffico intensissimoMentre Sophie Peteul parte per il suo gironel quartiere di Champel, alle porte di Gi-nevra, le sue colleghe operanti nel centrocittà preferiscono andare a piedi o con itrasporti pubblici, in particolare in tram.Soprattutto per ragioni di sicurezza, per-ché non è affatto facile divincolarsi tra gliingorghi di un traffico super intenso: «Èanche vero che se dovessi spostarmi suigrandi assi stradali, mi servirei piuttostodell’automobile», commenta Sophie Peteul.

Comunque, sulle strade pedonali delcentro, la bici elettrica riguadagna im-portanza. Ciò vuol dire che con un taleventaglio di mezzi di trasporto a disposi-zione, l’Imad rappresenta uno dei servizidi cure a domicilio più ecologici dellaSvizzera: «Il 66% dei nostri pazienti vie-ne raggiunto con la mobilità lenta», os-serva Marcel Mühlestein.

Diventata un’esperta delle due ruote,Sophie Peteul ha compreso quanto siaimportante per un ciclista essere visibile.E così, appena fa buio, si infila un giletfluorescente: «Sarebbe un bene che lo facessero tutti i ciclisti. I soli fari regola-mentari non sono sufficienti», concludela donna. Jacques-Olivier Pidoux

Luigi Corrado, direttore dei servizi gene-rali. La scelta si rivela redditizia anche in termini finanziari, perché una bici-cletta genera spese di manutenzione e di gestione nettamente inferiori a quelledell’auto.

Tutela dell’ambienteProseguendo su questa strada, l’Imad haacquistato anche 18 automobili elettri-che e 35 ibride. Nel traffico urbano congestionato, dove si procede a strappi,niente è più economico ed ecologico diun motore elettrico: «Abbiamo ridotto lenostre spese di carburante e diminuito

Infermiera collegata a 220 volt

Vivacità elettrica | Si è abituati a vederle al volante di una piccola auto, eppure oggi molte infermiere a domicilio si spostano in bicicletta elettrica.

Infermiera a do-micilio a Ginevra,Sophie Peteul si reca dai suoipazienti in bicielettrica.

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Tendenza nazionale

I servizi di aiuto a domicilio ginevrininon sono gli unici ad essere staticonquistati dai vantaggi della mobilità elettrica. Nella maggiorparte delle grandi agglomerazioni,ma anche nei paesini, si ricorreampiamente a questo mezzo ditrasporto che consente di evitare le grandi arterie: «Ovunque la clien-tela non sia troppo sparsa, i nostriservizi si sono dotati di bicicletteelettriche», spiega Isabel Küffer,responsabile della comunicazionedell’Associazione svizzera dei servizid’assistenza e cure a domicilio. In campagna, invece, l’automobileresta uno strumento di lavoro indispensabile.

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17test e tecnica | touringn.3 | 13 febbraio 2014

L’enfasi è posta, in particolare, sul lin-guaggio stilistico stereotipato, che diffe-renzia in modo insufficiente la gammaAudi. Le cose dovrebbero cambiare rapi-damente a giudicare dall’estrosa concept

Con vendite che hanno superato lasoglia degli 1,5 milioni di unità,Rupert Stadler, presidente della

Audi, dovrebbe essere un timoniere sod-disfatto. Ma non lo è. Questo bavarese di51 anni non smetterà di impegnarsi affin-ché il marchio faro del gruppo Volkswa-gen sarà riuscito a scalzare la rivale BMWdal trono dell’alta gamma. Un obiettivoprogrammato per il 2020, che ha comecorollario un incremento delle vendite adue milioni di unità.

Un CEO sotto pressioneA prima vista, Rupert Stadler sembra di-sporre di un certo margine di tempo, so-prattutto perché è in anticipo sulla tabel-la di marcia. Ciò significherebbe però di-menticare che il peso sulle sue spalle èterribile. Lo prova il fatto che l’anno scor-so i responsabili del design e dello svilup-po sono stati entrambi sostituiti. Due set-tori chiave, che oggi si trovano al centrodel duello con BMW.

car Shooting Brake svelata a Detroit. Lasua calandra esagonale smussata e le suelinee tese vestiranno le SUV della marcae probabilmente anche la gamma infe -riore. La tecnologia ibrida plug-in – con408 CV di potenza per un consumo di 1,9 l/100 km – indica anche la via che Rupert Stadler intende percorrere. Il si-gnore della casa dei quattro anelli privi-legerà le ibride ricaricabili fino a quandola tecnologia elettrica non offrirà un’au-tonomia minima sui 250 km.

Votata all’innovazione, Audi sostituiràgià quest’anno sul coupé TT la strumen-tazione analogica con un gran schermodigitale ispirato ai tablet. Sul breve perio-do Stadler ripone grosse speranze nellacollaborazione avviata con Android: «Inquesto ambito, pensiamo già a quel chesuccederà dopodomani», dichiara ricor-dando come Audi sia molto all’avanguar-dia nel campo della guida automatizzata.D’altronde, i suoi prototipi filano già sul-le vie di due Stati americani. MOH

L’Audi ShootingBrake annuncia lelinee delle futureSUV, tra cui la Q1del 2016.

Audi punta al vertice del premium

Obiettivo leader mondiale nel 2020 | Vivace numero due del segmento premium,Audi non demorde nell’intento di superare BMW. La ricetta del CEO Rupert Stadler.

Vero fenomeno di mercato, la Nissan Qashqai nel 2007 ha datovita alla categoria delle crossover

compatte. D’aspetto più esclusivo, la se-conda generazione approfitta della suaposizione dominante per consolidarsi intesta al segmento. Ciò avviene attraversoguadagni di classe che si notano imme-diatamente nella cura dedicata all’alle-stimento dell’abitacolo. L’elegante plan-cia di bordo è valorizzata da materialipregiati e confortevoli che troviamo dirado su una SUV compatta. Vistoso poi ilsalto tecnologico che vede l’inserimentodi uno schermo centrale tattile e, inedito,un piccolo schermo TFT a colori tra i due indicatori della strumentazione, chericorda l’Infiniti Q50.

Buona abitabilitàAllungata di 5 cm, la Qashqai offre unospazio più generoso agli occupanti poste-riori. Dettaglio pratico, questi ultimi pos-sono collegare i loro apparecchi elettro-nici, grazie ad un canaletto nella consolecentrale che lascia passare i cavi di ricari-

La pioniera delle crossover vuol capitalizzareNissan Qashqai | Ispiratrice del suo segmento, diventa più lussuosa, tecnologica e frugale, ma non più cara.

In compenso la Qashqai sfoggia unaricca dotazione di sicurezza: sistema anticollisione, detettore di movimento,visione nell’angolo cieco, riconoscimen-to segnaletica, e la lista non finisce qui.Abbordabile, poi, il prezzo di questi op-tional: il pacchetto è proposto a soli 800franchi sulla versione Tekna. Da sottoli-neare che l’equipaggiamento di serie è,globalmente, generoso.

Segno dei tempi, le motorizzazioni na-te dall’alleanza Renault-Nissan sono tut-te downsizate. Eliminati i motori 2 l, i piùgrossi sono degli 1,6 l, di cui un benzinada 150 CV atteso già per l’estate. Questascelta si traduce in un netto taglio deiconsumi e delle emissioni di CO2, com-prese tra i 99 e i 132 g/km. Vittima del-l’operazione, la trazione integrale è limi-tata al solo propulsore 1,6 l diesel. Un po’alleggerita, questa crossover poggia sulnuovo telaio modulare del Gruppo. Ilcomportamento è pacato e rassicurante,ma poco eccitante. Naturalmente sonoaltre le qualità della Qashqai.

Marc-Olivier Herrenfo

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Linee affinate e tetto abbassatodi 1,5 cm: la Nissan Qashqai è un’autenticacrossover urbana.

ca. Il bagagliaio guadagna 20 l e il suofondo è modulabile grazie a due pannellireversibili. Inclinati a 90 gradi, permet-tono di fissare i bagagli separatamente.Un dispositivo piuttosto semplice, maben pensato.

Tecnica: crossover; lunghezza: 4,38 m; bagagliaio: 430 l Motori:benzina 115/150 CV, diesel 110/130 CV; cambio a 6 marce e CVT, trazione anteriore 4×4; consumo misto da 3,8 l/100 km, 99 g/km diCO2 Prezzo: da 24790 fr. (1.2 DIG-T 4×2) a 41990 fr. (1.6 dCi 4×4).

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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: [email protected]; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.

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Page 17: Touring 3 / 2014 italiano

17test e tecnica | touringn.3 | 13 febbraio 2014

L’enfasi è posta, in particolare, sul lin-guaggio stilistico stereotipato, che diffe-renzia in modo insufficiente la gammaAudi. Le cose dovrebbero cambiare rapi-damente a giudicare dall’estrosa concept

Con vendite che hanno superato lasoglia degli 1,5 milioni di unità,Rupert Stadler, presidente della

Audi, dovrebbe essere un timoniere sod-disfatto. Ma non lo è. Questo bavarese di51 anni non smetterà di impegnarsi affin-ché il marchio faro del gruppo Volkswa-gen sarà riuscito a scalzare la rivale BMWdal trono dell’alta gamma. Un obiettivoprogrammato per il 2020, che ha comecorollario un incremento delle vendite adue milioni di unità.

Un CEO sotto pressioneA prima vista, Rupert Stadler sembra di-sporre di un certo margine di tempo, so-prattutto perché è in anticipo sulla tabel-la di marcia. Ciò significherebbe però di-menticare che il peso sulle sue spalle èterribile. Lo prova il fatto che l’anno scor-so i responsabili del design e dello svilup-po sono stati entrambi sostituiti. Due set-tori chiave, che oggi si trovano al centrodel duello con BMW.

car Shooting Brake svelata a Detroit. Lasua calandra esagonale smussata e le suelinee tese vestiranno le SUV della marcae probabilmente anche la gamma infe -riore. La tecnologia ibrida plug-in – con408 CV di potenza per un consumo di 1,9 l/100 km – indica anche la via che Rupert Stadler intende percorrere. Il si-gnore della casa dei quattro anelli privi-legerà le ibride ricaricabili fino a quandola tecnologia elettrica non offrirà un’au-tonomia minima sui 250 km.

Votata all’innovazione, Audi sostituiràgià quest’anno sul coupé TT la strumen-tazione analogica con un gran schermodigitale ispirato ai tablet. Sul breve perio-do Stadler ripone grosse speranze nellacollaborazione avviata con Android: «Inquesto ambito, pensiamo già a quel chesuccederà dopodomani», dichiara ricor-dando come Audi sia molto all’avanguar-dia nel campo della guida automatizzata.D’altronde, i suoi prototipi filano già sul-le vie di due Stati americani. MOH

L’Audi ShootingBrake annuncia lelinee delle futureSUV, tra cui la Q1del 2016.

Audi punta al vertice del premium

Obiettivo leader mondiale nel 2020 | Vivace numero due del segmento premium,Audi non demorde nell’intento di superare BMW. La ricetta del CEO Rupert Stadler.

Vero fenomeno di mercato, la Nissan Qashqai nel 2007 ha datovita alla categoria delle crossover

compatte. D’aspetto più esclusivo, la se-conda generazione approfitta della suaposizione dominante per consolidarsi intesta al segmento. Ciò avviene attraversoguadagni di classe che si notano imme-diatamente nella cura dedicata all’alle-stimento dell’abitacolo. L’elegante plan-cia di bordo è valorizzata da materialipregiati e confortevoli che troviamo dirado su una SUV compatta. Vistoso poi ilsalto tecnologico che vede l’inserimentodi uno schermo centrale tattile e, inedito,un piccolo schermo TFT a colori tra i due indicatori della strumentazione, chericorda l’Infiniti Q50.

Buona abitabilitàAllungata di 5 cm, la Qashqai offre unospazio più generoso agli occupanti poste-riori. Dettaglio pratico, questi ultimi pos-sono collegare i loro apparecchi elettro-nici, grazie ad un canaletto nella consolecentrale che lascia passare i cavi di ricari-

La pioniera delle crossover vuol capitalizzareNissan Qashqai | Ispiratrice del suo segmento, diventa più lussuosa, tecnologica e frugale, ma non più cara.

In compenso la Qashqai sfoggia unaricca dotazione di sicurezza: sistema anticollisione, detettore di movimento,visione nell’angolo cieco, riconoscimen-to segnaletica, e la lista non finisce qui.Abbordabile, poi, il prezzo di questi op-tional: il pacchetto è proposto a soli 800franchi sulla versione Tekna. Da sottoli-neare che l’equipaggiamento di serie è,globalmente, generoso.

Segno dei tempi, le motorizzazioni na-te dall’alleanza Renault-Nissan sono tut-te downsizate. Eliminati i motori 2 l, i piùgrossi sono degli 1,6 l, di cui un benzinada 150 CV atteso già per l’estate. Questascelta si traduce in un netto taglio deiconsumi e delle emissioni di CO2, com-prese tra i 99 e i 132 g/km. Vittima del-l’operazione, la trazione integrale è limi-tata al solo propulsore 1,6 l diesel. Un po’alleggerita, questa crossover poggia sulnuovo telaio modulare del Gruppo. Ilcomportamento è pacato e rassicurante,ma poco eccitante. Naturalmente sonoaltre le qualità della Qashqai.

Marc-Olivier Herren

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Linee affinate e tetto abbassatodi 1,5 cm: la Nissan Qashqai è un’autenticacrossover urbana.

ca. Il bagagliaio guadagna 20 l e il suofondo è modulabile grazie a due pannellireversibili. Inclinati a 90 gradi, permet-tono di fissare i bagagli separatamente.Un dispositivo piuttosto semplice, maben pensato.

Tecnica: crossover; lunghezza: 4,38 m; bagagliaio: 430 l Motori:benzina 115/150 CV, diesel 110/130 CV; cambio a 6 marce e CVT, trazione anteriore 4×4; consumo misto da 3,8 l/100 km, 99 g/km diCO2 Prezzo: da 24790 fr. (1.2 DIG-T 4×2) a 41990 fr. (1.6 dCi 4×4).

Page 18: Touring 3 / 2014 italiano

19test e tecnica | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Sergio Sellessettore dell’inge-gneria orientataal cliente, NissanEuropa

Benché di nicchia, i modelli dellamarca premium di Nissan costi-tuiscono un’alternativa valida

quanto eclettica alle tedesche più getto-nate, quali la BMW 3 e Mercedes C. Ciòvale sicuramente per l’Infiniti Q50, ibri-da dotata di 364 CV e che offre ottime ri-sposte. Sostenuto dalla coppia del moto-re elettrico, il V6 benzina distilla salite diregime brillanti e prende il volo fin versoi 7000 giri/min. Muscoloso e progressi-vo, questo gruppo motore convince so-prattutto per le sue riprese, emettendoora ruggiti sportivi, ora note più soavi eraffinate.

In linea il comportamento equilibratodi questa ibrida con trazione integrale,grazie ad una perfetta distribuzione deipesi. Serena e persino incisiva, sa inanel-lare curve dopo curve, nonostante metta

sulla bilancia ben 1,9 t. Un modo per sco-prire lo sterzo adattivo a impulsi elettro-nici che, sopprimendo le asperità dellacarreggiata, regala un buon feeling, net-tamente superiore a numerosi sterzi servoassistiti. Parametrabile in diversemodalità, questo sterzo può ad esempioconciliare una guida molto reattiva conuno sforzo medio, più piacevole delleusuali tarature sportive.

Automobile dai due voltiMa la Q50 sa anche viaggiare con un filodi gas oppure dare libero sfogo al motoreelettrico nei brevi tragitti urbani o ad an-datura sostenuta in autostrada. Le tran-sizioni avvengono con fluidità, mentre laberlina fa intervenire i sistemi di assi-stenza quali l’anticollisione che consenteuna guida semi-attiva nel traffico conge-

stionato. La vettura si ferma e riparte dasola. In autostrada, l’allarme di supera-mento della corsia attivo mantiene la rot-ta sui rettilinei e questo anche senza te-nere il volante. Ben inteso, la vigilanza ècomunque d’obbligo.

L’Infiniti Q50 rappresenta l’automobi-le del terzo tipo anche in fatto di connet-tività. La chiave intelligente memorizzaparametri quali la regolazione dei sedilidel conducente, la navigazione oppure ilsistema audio. Quanto ai comandi ausi-liari, sono entrati nell’era del tablet. Tuttii comandi sono impartiti con la puntadelle dita attraverso due schermi tattilioppure vocalmente, poiché l’Infiniti Q50è in grado di riconoscere intere frasi. Roba da far dimenticare i 110 litri sottrattial bagagliaio di questa ibrida d’eccezio-ne. MOH

Ed ecco lo sterzo ad impulsi

Come funziona lo sterzo adattivo a impulsi elettronici inaugurato dall’Infiniti Q50?Sergio Selles: Trasferisce elettronica-mente alle ruote anteriori gli impulsidati dal conducente al volante. Un mo-tore elettrico agisce sulla cremagliera ealtri due motori sono piazzati ai latidelle ruote anteriori. Il volante in so-

stanza funge da joystick, come su unaereo di linea.

Quali sono i vantaggi?Lo sterzo è più preciso, inoltre le vibra-zioni ed i colpi provenienti dal fondostradale non sono più avvertiti al volan-te. L’obiettivo era di sviluppare lo sterzoideale: leggero e dolce nelle manovre,agile e preciso nella guida sportiva. Ilconducente ha inoltre la possibilità diregolare la forza e la risposta attraversolo schermo tattile. Può quindi sceglieree amplificare le informazioni che sonotrasmesse al volante. La vettura è ad

esempio più maneggevole nella guidasportiva. Al tempo stesso l’impiantoresta sempre molto diretto, con duesoli giri di volante.

E se i motori si guastassero?Abbiamo mantenuto il piantone classi-co, che è semplicemente disinnestatodalle ruote grazie ad una frizione. Incaso di guasto può quindi entrare infunzione. Unita al controllo attivo delsuperamento di corsia, che mantiene lavettura in traiettoria, questa tecnologiamira a ridurre lo stress e l’affaticamentodel conducente. MOH

L’Infiniti Q50emana una fortepersonalità. Uniconeo, lo spaziomodesto riservatoai passeggeri po-steriori. Altrimentiil comfort è molto. Galleriad’immagini suTouring iPad.

MO

H

L’INTERVISTA

Un’ibrida futurista ed esplosivaInfiniti Q50S Hybrid AWD | Questa berlina dal design affermato coniuga prestazioni di alto livelloe comfort di viaggio, mentre i sistemi di assistenza e la connettività la proiettano nel futuro.

Positivo: design caratteristico, presta-zioni sportive, sistema ibrido gradevo-le, comportamento molto dinamico,sterzo innovativo, sistemi d’assistenzasofisticati, connettività futurista, siste-ma di memorizzazione Negativo: ba-gagliaio rimpicciolito e non modulare,rapporto dimensione-abitabilità die-tro, lunghezza considerevole, attiva-zione lenta del sistema di connettività,disappannamento poco efficace.

Tecnica: berlina; 5 posti; lunghezza: 4,79 m;bagagliaio: 400 l; V6 3,5 l benzina 302 CV +elettrico 68 CV, potenza combinata 364 CV,coppia 546 Nm; cambio 7 marce a doppiafrizione, trazione integrale; da 0 a 100 km/hin 5,4 s Consumo in prova: 9,0 l/100 km,autonomia: 777 km Prezzi: 71000 fr. (Q50SHybrid AWD), da 46650 fr. (2.2d).

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Page 19: Touring 3 / 2014 italiano

19test e tecnica | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Sergio Sellessettore dell’inge-gneria orientataal cliente, NissanEuropa

Benché di nicchia, i modelli dellamarca premium di Nissan costi-tuiscono un’alternativa valida

quanto eclettica alle tedesche più getto-nate, quali la BMW 3 e Mercedes C. Ciòvale sicuramente per l’Infiniti Q50, ibri-da dotata di 364 CV e che offre ottime ri-sposte. Sostenuto dalla coppia del moto-re elettrico, il V6 benzina distilla salite diregime brillanti e prende il volo fin versoi 7000 giri/min. Muscoloso e progressi-vo, questo gruppo motore convince so-prattutto per le sue riprese, emettendoora ruggiti sportivi, ora note più soavi eraffinate.

In linea il comportamento equilibratodi questa ibrida con trazione integrale,grazie ad una perfetta distribuzione deipesi. Serena e persino incisiva, sa inanel-lare curve dopo curve, nonostante metta

sulla bilancia ben 1,9 t. Un modo per sco-prire lo sterzo adattivo a impulsi elettro-nici che, sopprimendo le asperità dellacarreggiata, regala un buon feeling, net-tamente superiore a numerosi sterzi servoassistiti. Parametrabile in diversemodalità, questo sterzo può ad esempioconciliare una guida molto reattiva conuno sforzo medio, più piacevole delleusuali tarature sportive.

Automobile dai due voltiMa la Q50 sa anche viaggiare con un filodi gas oppure dare libero sfogo al motoreelettrico nei brevi tragitti urbani o ad an-datura sostenuta in autostrada. Le tran-sizioni avvengono con fluidità, mentre laberlina fa intervenire i sistemi di assi-stenza quali l’anticollisione che consenteuna guida semi-attiva nel traffico conge-

stionato. La vettura si ferma e riparte dasola. In autostrada, l’allarme di supera-mento della corsia attivo mantiene la rot-ta sui rettilinei e questo anche senza te-nere il volante. Ben inteso, la vigilanza ècomunque d’obbligo.

L’Infiniti Q50 rappresenta l’automobi-le del terzo tipo anche in fatto di connet-tività. La chiave intelligente memorizzaparametri quali la regolazione dei sedilidel conducente, la navigazione oppure ilsistema audio. Quanto ai comandi ausi-liari, sono entrati nell’era del tablet. Tuttii comandi sono impartiti con la puntadelle dita attraverso due schermi tattilioppure vocalmente, poiché l’Infiniti Q50è in grado di riconoscere intere frasi. Roba da far dimenticare i 110 litri sottrattial bagagliaio di questa ibrida d’eccezio-ne. MOH

Ed ecco lo sterzo ad impulsi

Come funziona lo sterzo adattivo a impulsi elettronici inaugurato dall’Infiniti Q50?Sergio Selles: Trasferisce elettronica-mente alle ruote anteriori gli impulsidati dal conducente al volante. Un mo-tore elettrico agisce sulla cremagliera ealtri due motori sono piazzati ai latidelle ruote anteriori. Il volante in so-

stanza funge da joystick, come su unaereo di linea.

Quali sono i vantaggi?Lo sterzo è più preciso, inoltre le vibra-zioni ed i colpi provenienti dal fondostradale non sono più avvertiti al volan-te. L’obiettivo era di sviluppare lo sterzoideale: leggero e dolce nelle manovre,agile e preciso nella guida sportiva. Ilconducente ha inoltre la possibilità diregolare la forza e la risposta attraversolo schermo tattile. Può quindi sceglieree amplificare le informazioni che sonotrasmesse al volante. La vettura è ad

esempio più maneggevole nella guidasportiva. Al tempo stesso l’impiantoresta sempre molto diretto, con duesoli giri di volante.

E se i motori si guastassero?Abbiamo mantenuto il piantone classi-co, che è semplicemente disinnestatodalle ruote grazie ad una frizione. Incaso di guasto può quindi entrare infunzione. Unita al controllo attivo delsuperamento di corsia, che mantiene lavettura in traiettoria, questa tecnologiamira a ridurre lo stress e l’affaticamentodel conducente. MOH

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MO

H

L’INTERVISTA

Un’ibrida futurista ed esplosivaInfiniti Q50S Hybrid AWD | Questa berlina dal design affermato coniuga prestazioni di alto livelloe comfort di viaggio, mentre i sistemi di assistenza e la connettività la proiettano nel futuro.

Positivo: design caratteristico, presta-zioni sportive, sistema ibrido gradevo-le, comportamento molto dinamico,sterzo innovativo, sistemi d’assistenzasofisticati, connettività futurista, siste-ma di memorizzazione Negativo: ba-gagliaio rimpicciolito e non modulare,rapporto dimensione-abitabilità die-tro, lunghezza considerevole, attiva-zione lenta del sistema di connettività,disappannamento poco efficace.

Tecnica: berlina; 5 posti; lunghezza: 4,79 m;bagagliaio: 400 l; V6 3,5 l benzina 302 CV +elettrico 68 CV, potenza combinata 364 CV,coppia 546 Nm; cambio 7 marce a doppiafrizione, trazione integrale; da 0 a 100 km/hin 5,4 s Consumo in prova: 9,0 l/100 km,autonomia: 777 km Prezzi: 71000 fr. (Q50SHybrid AWD), da 46650 fr. (2.2d).

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21test e tecnica | touringn.3 | 13 febbraio 2014

ABITACOLO 11113

Plancia di bordo ben disegnata e com-posizione armoniosa dei materiali: gliinterni della Note sono moderni e ac-coglienti, nonostante le plastiche dure.I sedili in semi-pelle sono comodi macon scarsa tenuta. Molto lo spazio perle gambe sui sedili posteriori scorrevoli,ma data la posizione rialzata lo spazioper la testa degli adulti risulta appenasufficiente. Ben modulabile, il bagaglia-io presenta una buona capacità.

COMFORT 11113

In marcia il comfort risente delle vibra-zioni e rumorosità del diesel. Piuttostodura l’imbottitura del divano. Idem pergli ammortizzatori a velocità ridotta.

DOTAZIONE 11111

Equipaggiamento completo dalla se-conda variante (climatizzatore, radio-CD, bluetooth, cerchi in lega ecc.) emolto ricco sulla versione Tekna, cheaggiunge un navigatore con schermotattile, divano scorrevole, sedili in semi-pelle ecc. Pacchetti di accessoriofferti a prezzi interessanti.

PRESTAZIONI 11113

Il piccolo diesel da 90 CV fornisceaccelerazioni più che adeguate e buo-ne riprese a partire dai 1800 giri/mincirca. Questo propulsore molto econo-mico soffre un po’ in ambiente urbano,con la terza corta e la quarta marcialunga. Estremamente lunga la quinta,adatta ai tratti autostradali.

COMPORTAMENTO 11113

Più robusta, la Note presenta una tenutaequilibrata, poco incline al sottosterzocome al rollio. Efficace e soprattuttogradevolmente rassicurante. Lo sterzomeriterebbe di essere più preciso.

SICUREZZA 11111

Buona visibilità periferica, salvo per ilmontante anteriore largo. La Tekna hadi serie un sistema di visione a 360° evari sistemi di assistenza che soffronotuttavia di qualche malfunzionamento.

Nissan Note 1.5 dCiTekna in dettaglio

larghezza interna: ant. 138 cm, post. 137 cm bagagliaio: da 325/411 a 2012 litripneumatici: 195/55R16, min. 185/65R15

test TCS

Nissan Note

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 11,4 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 9,6 s80–120 km/h (in 4a) 10,8 sDiametro di sterzata: 11,7 mInsonorizzazione:

60 km/h: 61 dBA 11133

120 km/h: 71 dBA 11113

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 39 m 11113

Visibilità circolare 11113

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZIManutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

ogni30000/24 1,8 261.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 20,8 5451.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 61 508.– 250.–30000 40 508.– 500.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Nissan da 84 a 187 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

TCS 4,9 3,0 3,7fabbrica 4,2 3,2 3,6Emissioni di CO2: 95 g/kmMedia di CO2: 153 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11133

5,1 l/100 km autonomia 804 km

serbatoio: 41 litri

Video del test

D’aspetto più slanciato, la Nissan Note II si riconosce per i grandi gruppi ottici che occupano il frontale.

foto

Fab

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TCS MoBe: Herbert MeierCHECK-UP TCS

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◂▸

108cm

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◂86–108cm

95cm

◂ 55–97cm

passo 260cm◂ ▸lungh. 410cm (largh. 169cm)

◂ ▸

touring | test e tecnican.3 | 13 febbraio 2014

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VEICOLO PROVATO

Nissan Note 1.5 dCi Tekna: 5 porte, 5 posti; 27790 fr. (auto del test: 28390 fr.)Gamma: dalla 1.2 Visia, 80 CV (19290 fr.)alla 1.5 dCi Tekna, 90 CV (27790 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (600 fr.), tettuccio vetro panoramico (900 fr.), pacchetto sport con cerchioni in allumi-nio 16” (1200 fr.)Garanzia: 3 anni/100000 km di fabbrica,3 anni assistenza (se servizi effettuati); antiruggine: 12 anni (con condizioni)Importatore: Nissan Switzerland, 8902 Urdorf, www.nissan.ch

DATI TECNICI

Motore: 1,5 l turbodiesel, 90 CV; trazioneanteriore, cambio a 5 marce Peso:1275 kg (auto del test), totale ammissibile1615 kg, carico rimorchiabile 450 kg

SCHEDA TECNICA

deri insoddisfatti nella versione Tekna,che offre navigatore con schermo tattilee telecamera di retromarcia dotata anchedi lente autopulente. Apprezzabili poi isistemi di assistenza, quale il sensore perl’angolo morto, anche se qua e là si regi-stra qualche imprecisione e l’assistenteper il superamento di corsia sia un po’ ir-ritante.

Buona motorizzazioneVisto il peso che non supera i 1300 kg,questa compatta di casa Nissan non habisogno di una scuderia di cavalli. Il die-sel 1,5 l da 90 CV è infatti sufficiente. Pursenza vantare grosse performance, se lacava egregiamente nel traffico urbano edoffre belle riprese. Nonostante il rumoree le vibrazioni avvertibili, su strada sicomporta con dignità e si rivela economi-ca. Le aspirazioni da berlina di questamonovolume compatta sono declinateper una guida molto rassicurante a scapi-to, peraltro, del divertimento. In sintesi,una proposta sobria all’insegna della pra-ticità con un inno alla semplicità.

Marc-Olivier Herren

Ben disegnata, la plancia accoglie la strumentazione

semplice e intuitiva.

Il bagagliaio da 411 l,con il sedile poste-riore arretrato, può

essere modulatograzie a pannelli

mobili. Ben pensato.

20

Questa seconda edizione dellaNissan Note segna un innega-bile progresso rispetto allaprima versione, velleitaria

ma poco geniale. L’altezza leggermenteridotta (–1,5 cm) e lo sbalzo anteriore ac-corciato di 3 cm le conferiscono ancheuna silhouette più profilata. Con qualchevenatura ben piazzata, ecco una «minimonovolume» berlineggiante, decisa-mente più seducente. Un effetto raffor-zato dall’abbassamento di 1 cm dei sedilianteriori, mentre i passeggeri dietro sie-dono su un divanetto rialzato. Semprecompatta (4,10 m), la Note la fa da maestra nel traffico urbano. Notevole ladotazione di sicurezza, che comprendesensore per l’angolo morto e oggetti in movimento. Roba da fare impallidire le rivali di fascia superiore. Insommaun’auto apparentemente senza fronzolima nel complesso molto pratica.

Gestione intelligente degli spazi L’abitacolo risulta moderno e ben strut-turato. Al centro della plancia di bordotroneggia una console centrale con unoschermo tattile sormontante un coman-do della ventilazione arrotondato. Solu-zione semplice e ben studiata, anche se lalettura dello schermo di dimensioni me-die non è ideale. Di buon livello la qualitàpercepita che abbina plastiche dure, con-sole laccata e manopole cromate.

I sedili in semi-pelle dell’allestimentoTekna aggiungono un tocco di classe esono confortevoli ma potrebbero esserepiù contenitivi. Degna erede delle mono-volume, l’accesso alla seconda fila è faci-litato dall’apertura a 90° delle portiere.Essendo rialzato il divanetto offre unospazio per la testa appena sufficiente peri passeggeri adulti, mentre per le ginoc-chia è generoso, in particolare quando ècompletamente spostato indietro.

Il bagagliaio, nella norma del segmen-to, si distingue per il suo fondo a due li-velli. Questo dispositivo libera una su-

perficie di carico piatta quando i pannellisono in posizione elevata. Viceversa ri-baltando gli schienali posteriori si formaun gradino vistoso. Una soluzione rudi-mentale ma funzionale. La Nissan Note èben equipaggiata e lascia così pochi desi-

Nissan Note 1.5 dCi Tekna

Un gradevole innoalla semplicitàLa Note si distanzia impercettibilmente dalle monovolume compatte per avvicinarsi alle berline. Dotata di uno stile più elaborato, si profila come veicolo urbano molto pratico e ricco di dotazioni per la sicurezza.

Vettura compatta semplice e praticaAbitacolo modulabile, baulecapienteRicca dotazione per il comforte la sicurezzaRetrocamera panoramicaConsumo ridotto

Rumore e vibrazioni del dieselRapportatura delle 5 marceTenuta dei sedili anteriori sufficienteSistemi di assistenza in parteimprecisiSpazio per testa dietro limitato

Nissan Note 1.5 dCi Tekna

Opel Meriva1.3 CDTi Cosmo

Prezzo (fr.) 27790.– 29800.–

Cilindrata (cc) 1461 1248

Potenza (kW/CV) 66/90 70/95

Coppia massima (Nm/min) 200/2000 180/1750

Consumo (l/100 km) 3,7 A2 4,11 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 71 705

Costi al chilometro (fr./km)3 –.61 –.62

Costi di manutenzione4 11133 11133

Test «Touring» 3/2014 16/20105

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore3 su 15000 km/anno 4 costi totali su 180000 km (15000 km/anno)5 Opel Meriva 1.4 T Cosmo

PIÙ O MENO

Tabella comparativa

Page 21: Touring 3 / 2014 italiano

21test e tecnica | touringn.3 | 13 febbraio 2014

ABITACOLO 11113

Plancia di bordo ben disegnata e com-posizione armoniosa dei materiali: gliinterni della Note sono moderni e ac-coglienti, nonostante le plastiche dure.I sedili in semi-pelle sono comodi macon scarsa tenuta. Molto lo spazio perle gambe sui sedili posteriori scorrevoli,ma data la posizione rialzata lo spazioper la testa degli adulti risulta appenasufficiente. Ben modulabile, il bagaglia-io presenta una buona capacità.

COMFORT 11113

In marcia il comfort risente delle vibra-zioni e rumorosità del diesel. Piuttostodura l’imbottitura del divano. Idem pergli ammortizzatori a velocità ridotta.

DOTAZIONE 11111

Equipaggiamento completo dalla se-conda variante (climatizzatore, radio-CD, bluetooth, cerchi in lega ecc.) emolto ricco sulla versione Tekna, cheaggiunge un navigatore con schermotattile, divano scorrevole, sedili in semi-pelle ecc. Pacchetti di accessoriofferti a prezzi interessanti.

PRESTAZIONI 11113

Il piccolo diesel da 90 CV fornisceaccelerazioni più che adeguate e buo-ne riprese a partire dai 1800 giri/mincirca. Questo propulsore molto econo-mico soffre un po’ in ambiente urbano,con la terza corta e la quarta marcialunga. Estremamente lunga la quinta,adatta ai tratti autostradali.

COMPORTAMENTO 11113

Più robusta, la Note presenta una tenutaequilibrata, poco incline al sottosterzocome al rollio. Efficace e soprattuttogradevolmente rassicurante. Lo sterzomeriterebbe di essere più preciso.

SICUREZZA 11111

Buona visibilità periferica, salvo per ilmontante anteriore largo. La Tekna hadi serie un sistema di visione a 360° evari sistemi di assistenza che soffronotuttavia di qualche malfunzionamento.

Nissan Note 1.5 dCiTekna in dettaglio

larghezza interna: ant. 138 cm, post. 137 cm bagagliaio: da 325/411 a 2012 litripneumatici: 195/55R16, min. 185/65R15

test TCS

Nissan Note

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 11,4 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 9,6 s80–120 km/h (in 4a) 10,8 sDiametro di sterzata: 11,7 mInsonorizzazione:

60 km/h: 61 dBA 11133

120 km/h: 71 dBA 11113

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 39 m 11113

Visibilità circolare 11113

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZIManutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

ogni30000/24 1,8 261.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 20,8 5451.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 61 508.– 250.–30000 40 508.– 500.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Nissan da 84 a 187 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

TCS 4,9 3,0 3,7fabbrica 4,2 3,2 3,6Emissioni di CO2: 95 g/kmMedia di CO2: 153 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11133

5,1 l/100 km autonomia 804 km

serbatoio: 41 litri

Video del test

D’aspetto più slanciato, la Nissan Note II si riconosce per i grandi gruppi ottici che occupano il frontale.

foto

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TCS MoBe: Herbert MeierCHECK-UP TCS

◂▸

◂▸

108cm

153

cm◂

◂86–108cm

95cm

◂ 55–97cm

passo 260cm◂ ▸lungh. 410cm (largh. 169cm)

◂ ▸

Page 22: Touring 3 / 2014 italiano

23viaggio dei lettori | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Cattedrale di Cristo Salvatore. L’enormechiesa bianca con le sue guglie doratesembra sia nuova eppure antica. E ciò èdovuto al fatto che la costruzione risalen-te al XIX secolo venne fatta saltare in ariasu ordine di Stalin nel 1931. La sua rico-struzione fedele, effettuata nel 1997 inoccasione dell’850° anniversario dellacittà di Mosca, sorge ancora al suo postooriginario. Quando abbiamo visitato lachiesa durante la funzione di domenicamattina, stava cantando un gran coromaschile. Le voci possenti e l’acusticanella chiesa arredata in modo generosocreano un’atmosfera da far accapponarela pelle.

Ma non si deve dimenticare assoluta-mente di compiere pure un viaggio nellaleggendaria metropolitana, senza dub-bio la più bella di tutto il mondo. Alcunestazioni sembrano dei palazzi o musei,ornate con statue, altre con dipinti o

ne e di dentifricio, oggi nei negozi priva-tizzati la scena è occupata da beni di lus-so di tutte le firme più note.

Oltre alle «visite obbligatorie» nel-l’enorme Cremlino di Mosca con le suenumerose cattedrali, il Palazzo dell’Ar-meria, la Campana dello Zar e il Cannonedello Zar, rimane impressa nella mente la

LegLeg

23

con estrema cura nei dettagli, rasenta lamagia. A pranzo viene preparato un va-riopinto buffet, la sera un menu di quat-tro portate; il vino da tavola così comel’acqua e il caffè sono compresi nel prez-zo forfettario. A differenza delle grandinavi da crociera, l’atmosfera è personalee semplice, la dimensione dell’imbarca-zione è tale che ci si orienta facilmente, econ il personale sembra subito di esserein famiglia. Non è un problema dunquevisitare la plancia di comando. Il capita-no Vladimir Naumov accoglie con piace-re i passeggeri curiosi e fornisce volentie-ri spiegazioni, ahimé in russo ma semprecon un sorriso…

Programma d’intrattenimentoLa vita sul «Volga Dream» è tutt’altro chemonotona. Un programma variato è im-portante dato che si trascorre la maggiorparte del viaggio sul battello. Non devesorprendere: il tragitto da Mosca adAstrachan è lungo 3026 chilometri e l’ho-tel galleggiante scorre sul tranquillo Vol-ga a 20 km/h. Uno sguardo nel calendariodegli eventi mostra che una crociera fluviale può anche essere stressante – insenso positivo; la sera prima il program-ma giornaliero viene consegnato ai pas-seggeri in cabina nella lingua di riferi-mento: serie di conferenze sulla storia esulla cultura della Russia con l’ex amba-sciatore britannico a Mosca Sir TonyBrenton; mini corso introduttivo alla lin-gua russa; film classici russi; spettacolifolcloristici; cerimonia del tè russa; «par-ty notturno in cucina»; workshop di de-corazione di una matrioska; corso di cu-cina russa; visita della plancia di coman-do. Insomma ognuno trova sicuramentequalcosa che soddisfi la propria voglia discoprire e imparare. In più, Natalia Blato-wa, la guida fissa sul «Volga Dream», dàuna spiegazione esauriente della gitapoco prima di arrivare a destinazione.

Mosca modernaSe si sceglie il viaggio verso sud, da Mosca ad Astrachan, più ci si allontana daMosca, più le località sembrano essere ri-maste nel loro sviluppo agli anni Sessan-ta e Settanta. Lo stile architettonico dellecase, l’arredamento nei ristoranti e l’of-ferta nei negozi – il visitatore si sentespesso catapultato indietro nel tempo di40 o 50 anni.

Non così a Mosca. Ci ricordiamo dellavisita precedente nel 1990 ai GUM «Ma-gazzini Universali Statali» sulla PiazzaRossa. La curiosità architettonica del XIXsecolo con le sue gallerie e i suoi ponti ègià un buon motivo per fare una visita. Se24 anni fa negli scaffali quasi vuoti pri-meggiavano alcune solitarie pile di sapo-

Una visita al mercato del pescead Astrachan èobbligatoria.Astrachan è notacome la capitaledel caviale.

La moderna mo-schea di Qolsarifcon i suoi mina-reti a Kazan.

Cattedrale dellaSanta Vergine(XVII secolo) a Nizhny Novgorod.

◾ Viaggio dei lettori di «Touring»:il programma del viaggio dei lettoripotrebbe subire delle modificherispetto a questo reportage. Restanocomunque invariate le destinazionie le principali attrazioni da visitare.

◾ Russia in breve: dal 1991 Federa-zione russa con 21 Repubblicheautonome; Capo di Stato: presidenteVladimir Putin (dal 2012), primoministro: Dimitri Medvedev. 143,3 milioni di abitanti (8 abitantiper km2). Capitale: Mosca.

◾ Valuta: rublo (RUB), 100 RUB = 2.75 fr. (dicembre 2013). ◾ Fuso orario: 9 fusi orari in Russia;Mosca, Astrachan: +3 ore (+2 durante l’ora estiva europea).

◾ Formalità: passaporto validoalmeno ancora sei mesi dopo ladata di rientro + visto (l’agenziaviaggi può provvedere all’otteni-mento del visto).

◾ Souvenir: gioielli d’ambra, oggettilaccati, bambole matrioska.

A COLPO D’OCCHIO

touring | viaggio dei lettorin.3 | 13 febbraio 2014

2222

Vista dal ponte pedonale presso la Cattedrale di Cristo Salvatore sull’ampio Cremlino di Mosca.

«Irussi sorridono raramente quan-do lavorano», racconta la guidamoscovita Julia Onichtchenko,«ma non deve essere giudicato

in modo negativo, perché significa cheprendono sul serio il proprio lavoro». Ementre lo sta dicendo, un sorriso le illu-mina il volto – e lei prende veramentemolto sul serio il proprio lavoro – e du-rante l’intero viaggio di due settimane inRussia incontriamo praticamente solo vi-si sorridenti!

Da notare: tra l’ultima visita nel 1990nell’ex Unione Sovietica e il 2013 nellaRussia di Putin il cambiamento è stato ra-dicale. Per quanto riguarda le prestazioninel settore del turismo, i progressi sonoben evidenti: non c’è nulla da obiettaresulla qualità professionale e linguisticadelle guide turistiche – tutte donne! – of-ferta in ogni destinazione. Così come nonc’è nulla da obiettare sulla qualità gastro-nomica. Se 24 anni fa si doveva soppor-tare una certa arroganza e testardagginenell’organizzazione e nello svolgimentodel programma, oggi di tutto questo non

v’è rimasta alcuna traccia. Professionali-tà e cordialità hanno preso il posto del-l’immobilismo di allora.

Sognando il VolgaBisogna ammettere che un po’ di scetti-cismo lo si prova quando si legge l’annodi costruzione della nave da crociera«Volga Dream»: 1959! Ma poi ci rilassia-

mo: il «sogno del Volga» è stato comple-tamente restaurato nel 2007 e il numerodelle camere dimezzato. Gli interni in le-gno regalano un’atmosfera nostalgica,senza che si debba rinunciare al comfortpiù moderno. Le 56 cabine per al massi-mo 109 passeggeri sono spaziose, lumi-nose e comode, non mancano né televi-sore a schermo piatto, né una stazioneInternet in biblioteca.

L’equipaggio di una sessantina di per-sone sa praticamente leggere in viso i de-sideri dei passeggeri. Come ad esempiol’onnipresente direttrice della crocieraKira Alekseeva: dà informazioni alla rice-zione, modera spettacoli folcloristici nel-l’accurato Salone Neva, commenta visitein cucina e nella plancia di comando, organizza le gite a terra, dirige il coro im-provvisato dei passeggeri. Oppure Oksa-na, la «perla» nel servizio: i suoi occhi attenti non si lasciano sfuggire nulla; di-screta, sempre sorridente, serve i clienti.E ciò che il giovane chef Andrew crea, apranzo e a cena nella piccola cucina dibordo, per il buffet o per i piatti da servire

Imponente è la statua della«Madre Patria» a Volgograd.

Sulle acque del Volga

Viaggio dei lettori in Russia | Durante la crociera fluviale sul Volga da Mosca ad Astrachan nella Russia meridionale si percorrono 3026 chilometri. A bordo rimane abbastanza tempo per godersi i comfort della nave. Reportage: Peter Widmer

foto

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Page 23: Touring 3 / 2014 italiano

23viaggio dei lettori | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Cattedrale di Cristo Salvatore. L’enormechiesa bianca con le sue guglie doratesembra sia nuova eppure antica. E ciò èdovuto al fatto che la costruzione risalen-te al XIX secolo venne fatta saltare in ariasu ordine di Stalin nel 1931. La sua rico-struzione fedele, effettuata nel 1997 inoccasione dell’850° anniversario dellacittà di Mosca, sorge ancora al suo postooriginario. Quando abbiamo visitato lachiesa durante la funzione di domenicamattina, stava cantando un gran coromaschile. Le voci possenti e l’acusticanella chiesa arredata in modo generosocreano un’atmosfera da far accapponarela pelle.

Ma non si deve dimenticare assoluta-mente di compiere pure un viaggio nellaleggendaria metropolitana, senza dub-bio la più bella di tutto il mondo. Alcunestazioni sembrano dei palazzi o musei,ornate con statue, altre con dipinti o

ne e di dentifricio, oggi nei negozi priva-tizzati la scena è occupata da beni di lus-so di tutte le firme più note.

Oltre alle «visite obbligatorie» nel-l’enorme Cremlino di Mosca con le suenumerose cattedrali, il Palazzo dell’Ar-meria, la Campana dello Zar e il Cannonedello Zar, rimane impressa nella mente la

LegLeg

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con estrema cura nei dettagli, rasenta lamagia. A pranzo viene preparato un va-riopinto buffet, la sera un menu di quat-tro portate; il vino da tavola così comel’acqua e il caffè sono compresi nel prez-zo forfettario. A differenza delle grandinavi da crociera, l’atmosfera è personalee semplice, la dimensione dell’imbarca-zione è tale che ci si orienta facilmente, econ il personale sembra subito di esserein famiglia. Non è un problema dunquevisitare la plancia di comando. Il capita-no Vladimir Naumov accoglie con piace-re i passeggeri curiosi e fornisce volentie-ri spiegazioni, ahimé in russo ma semprecon un sorriso…

Programma d’intrattenimentoLa vita sul «Volga Dream» è tutt’altro chemonotona. Un programma variato è im-portante dato che si trascorre la maggiorparte del viaggio sul battello. Non devesorprendere: il tragitto da Mosca adAstrachan è lungo 3026 chilometri e l’ho-tel galleggiante scorre sul tranquillo Vol-ga a 20 km/h. Uno sguardo nel calendariodegli eventi mostra che una crociera fluviale può anche essere stressante – insenso positivo; la sera prima il program-ma giornaliero viene consegnato ai pas-seggeri in cabina nella lingua di riferi-mento: serie di conferenze sulla storia esulla cultura della Russia con l’ex amba-sciatore britannico a Mosca Sir TonyBrenton; mini corso introduttivo alla lin-gua russa; film classici russi; spettacolifolcloristici; cerimonia del tè russa; «par-ty notturno in cucina»; workshop di de-corazione di una matrioska; corso di cu-cina russa; visita della plancia di coman-do. Insomma ognuno trova sicuramentequalcosa che soddisfi la propria voglia discoprire e imparare. In più, Natalia Blato-wa, la guida fissa sul «Volga Dream», dàuna spiegazione esauriente della gitapoco prima di arrivare a destinazione.

Mosca modernaSe si sceglie il viaggio verso sud, da Mosca ad Astrachan, più ci si allontana daMosca, più le località sembrano essere ri-maste nel loro sviluppo agli anni Sessan-ta e Settanta. Lo stile architettonico dellecase, l’arredamento nei ristoranti e l’of-ferta nei negozi – il visitatore si sentespesso catapultato indietro nel tempo di40 o 50 anni.

Non così a Mosca. Ci ricordiamo dellavisita precedente nel 1990 ai GUM «Ma-gazzini Universali Statali» sulla PiazzaRossa. La curiosità architettonica del XIXsecolo con le sue gallerie e i suoi ponti ègià un buon motivo per fare una visita. Se24 anni fa negli scaffali quasi vuoti pri-meggiavano alcune solitarie pile di sapo-

Una visita al mercato del pescead Astrachan èobbligatoria.Astrachan è notacome la capitaledel caviale.

La moderna mo-schea di Qolsarifcon i suoi mina-reti a Kazan.

Cattedrale dellaSanta Vergine(XVII secolo) a Nizhny Novgorod.

◾ Viaggio dei lettori di «Touring»:il programma del viaggio dei lettoripotrebbe subire delle modificherispetto a questo reportage. Restanocomunque invariate le destinazionie le principali attrazioni da visitare.

◾ Russia in breve: dal 1991 Federa-zione russa con 21 Repubblicheautonome; Capo di Stato: presidenteVladimir Putin (dal 2012), primoministro: Dimitri Medvedev. 143,3 milioni di abitanti (8 abitantiper km2). Capitale: Mosca.

◾ Valuta: rublo (RUB), 100 RUB = 2.75 fr. (dicembre 2013). ◾ Fuso orario: 9 fusi orari in Russia;Mosca, Astrachan: +3 ore (+2 durante l’ora estiva europea).

◾ Formalità: passaporto validoalmeno ancora sei mesi dopo ladata di rientro + visto (l’agenziaviaggi può provvedere all’otteni-mento del visto).

◾ Souvenir: gioielli d’ambra, oggettilaccati, bambole matrioska.

A COLPO D’OCCHIO

Page 24: Touring 3 / 2014 italiano

Se inalato può provocare danni. Irrita gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. Se entra in contatto con la pelle o gli occhi, risciacquare subito con acqua. Il contenitore è a pres-sione. Proteggere da temperature sopra i 50 °C. Non aprire e non bru-ciare. Non spruzzare in direzione di una fiamma. Tenere fuori dalla por-tata dei bambini. All’estero vigono norme derogatorie, si prega dun-que di osservare le prescrizioni di legge dei vari paesi.

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25viaggio dei lettori | touringn.3 | 13 febbraio 2014

mosaici. E il leader rivoluzionario Le-nin è una presenza costante.

Gite a terra: ghiottonerieIl viaggio sul fiume di 13 giorni è ricco diattrazioni che si possono scoprire duran-te le gite. Ad esempio, a Nizhny Novgo-rod, la quinta città più popolosa dellaRussia, situata alla confluenza del fiumeOka nel Volga, colpisce soprattutto laCattedrale della Santa Vergine ornata inmodo maestoso. Al centro della gita a Kazan vi è l’enorme e moderna MoscheaQolsarif con i suoi minareti turchesi e latorre pendente Sjujumbeki nel Cremlino.Una passeggiata attraverso la lunga zonapedonale della Bauman Street ha un ef-fetto rilassante. A Samara visitiamo ungrande magazzino. Una ricca offerta è sìdisponibile, ma mancano i clienti! La ri-sposta lapidaria del portiere in uniformealla nostra domanda: «Fa brutto tempo».È sabato pomeriggio…

Impressionante è l’ingresso a Volgo-grad, l’ex Stalingrado. Già da lontano siriconosce l’enorme statua monumentalealta 85 metri della «Madre Patria» che tro-neggia sulla collina Mamaev. La città è ricordata per l’assedio di Stalingrado nel-la Seconda Guerra Mondiale. I combatti-

25

Quando fa beltempo, sul ponteper pranzo vieneservito un gusto-so barbecue.

Nell’elegante Salone Neva del«Volga Dream»viene mostrata la tradizionale

cerimonia del tè.

menti durarono 200 giorni e vi persero lavita 150000 tedeschi e oltre un milionedi soldati russi. Mentre si sale lungo l’interminabile scalinata che porta allastatua sul promontorio si sentono rie-cheggiare le canzoni militari sovietiche provenienti da altoparlanti. Tanto tristiquanto impressionanti sono le scene dibattaglia esposte nel Museo Panoramico.

Al mercato del pesce di Astrachan ilgruppo fa rifornimento di caviale, datoche la città sul Volga è conosciuta anchecome la capitale delle uova di storione.55 grammi di quello che è chiamato «oronero» costano 70 franchi svizzeri: a Mo-sca si dovrebbe sborsare quasi il doppio!

In conclusione: la crociera sul Volga èun tranquillo e interessante viaggio at-traverso angoli perlopiù sconosciuti del-la Russia, un Paese che confonde, ma av-vince allo stesso tempo. Il noto scrittorerusso Nikolai Gogol scrisse nel 1845 que-sta frase in uno dei brani scelti dalla cor-rispondenza con gli amici: «Dovrebbeviaggiare attraverso la Russia. L’ha cono-sciuta dieci anni or sono: questo non èpiù sufficiente. In dieci anni in Russia sicompiono tanti avvenimenti quanti inun altro Stato non ne accadranno in mez-zo secolo». ◾

Page 25: Touring 3 / 2014 italiano

25viaggio dei lettori | touringn.3 | 13 febbraio 2014

mosaici. E il leader rivoluzionario Le-nin è una presenza costante.

Gite a terra: ghiottonerieIl viaggio sul fiume di 13 giorni è ricco diattrazioni che si possono scoprire duran-te le gite. Ad esempio, a Nizhny Novgo-rod, la quinta città più popolosa dellaRussia, situata alla confluenza del fiumeOka nel Volga, colpisce soprattutto laCattedrale della Santa Vergine ornata inmodo maestoso. Al centro della gita a Kazan vi è l’enorme e moderna MoscheaQolsarif con i suoi minareti turchesi e latorre pendente Sjujumbeki nel Cremlino.Una passeggiata attraverso la lunga zonapedonale della Bauman Street ha un ef-fetto rilassante. A Samara visitiamo ungrande magazzino. Una ricca offerta è sìdisponibile, ma mancano i clienti! La ri-sposta lapidaria del portiere in uniformealla nostra domanda: «Fa brutto tempo».È sabato pomeriggio…

Impressionante è l’ingresso a Volgo-grad, l’ex Stalingrado. Già da lontano siriconosce l’enorme statua monumentalealta 85 metri della «Madre Patria» che tro-neggia sulla collina Mamaev. La città è ricordata per l’assedio di Stalingrado nel-la Seconda Guerra Mondiale. I combatti-

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Quando fa beltempo, sul ponteper pranzo vieneservito un gusto-so barbecue.

Nell’elegante Salone Neva del«Volga Dream»viene mostrata la tradizionale

cerimonia del tè.

menti durarono 200 giorni e vi persero lavita 150000 tedeschi e oltre un milionedi soldati russi. Mentre si sale lungo l’interminabile scalinata che porta allastatua sul promontorio si sentono rie-cheggiare le canzoni militari sovietiche provenienti da altoparlanti. Tanto tristiquanto impressionanti sono le scene dibattaglia esposte nel Museo Panoramico.

Al mercato del pesce di Astrachan ilgruppo fa rifornimento di caviale, datoche la città sul Volga è conosciuta anchecome la capitale delle uova di storione.55 grammi di quello che è chiamato «oronero» costano 70 franchi svizzeri: a Mo-sca si dovrebbe sborsare quasi il doppio!

In conclusione: la crociera sul Volga èun tranquillo e interessante viaggio at-traverso angoli perlopiù sconosciuti del-la Russia, un Paese che confonde, ma av-vince allo stesso tempo. Il noto scrittorerusso Nikolai Gogol scrisse nel 1845 que-sta frase in uno dei brani scelti dalla cor-rispondenza con gli amici: «Dovrebbeviaggiare attraverso la Russia. L’ha cono-sciuta dieci anni or sono: questo non èpiù sufficiente. In dieci anni in Russia sicompiono tanti avvenimenti quanti inun altro Stato non ne accadranno in mez-zo secolo». ◾

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Viaggio dei lettori di «Touring»

Un autunno dorato sul Volga –Esclusiva crociera fluviale daldelta del Volga fino a Mosca.Fate anche voi, insieme ad altri soci TCS e in tutta tranquillità e sicu-rezza, una crociera lungo il tratto meridionale del Volga con il battelloboutique «MS Wolga Dream». Il viaggio vi regalerà impressioni edemozioni indimenticabili!

Sono inclusi:• Incontro a carattere informativo prima della partenza • Volo conAeroflot in Y-Class • Tasse aeroportuali e supplemento carburante(CHF 204.–) • Accompagnatore TCS da/a Zurigo o Ginevra • Guidaturistica locale di lingua tedesca o francese sul posto • Medico a bordo•12 pernottamenti nella cabina scelta • Pensione completa (dalla primacolazione del 2° giorno fino alla cena del 13° giorno) incl. vino dellacasa, acqua minerale, caffè e tè • Visite, ingressi e molti servizi extra peri soci TCS

Prezzi forfettari p.p. in CHF

Cabina standard a 2 letti, Ponte cabine da 4770.–*Cabina Doppia-Deluxe, Pontepasseggiata da 6170.–*Su richiesta, sono disponibili altre categoriedi cabine, Junior Suite e Suite.

Supplemento per i non soci TCS CHF 200.–*Lo sconto di CHF 200.– per prenotazioneanticipata, valido fino al 10 marzo 2014, è già statotenuto in considerazione.

Data: 07. – 19.10.2014 13 giorni/12 notti

Sconto

prenota-zione

anticipata per soci

TCS:

CHF 200.–*

valido fino al

10.03.2014

Programma del viaggio:1° giorno, volo Svizzera – Astrachan.2° giorno, Astrachan, visita e degustazione di caviale.3° giorno, relax a bordo del «MS Wolga Dream».4° giorno, Volgograd, incontro con testimoni della battagliadi Stalingrado.5° giorno, Saratov, giro turistico della città e visite della Galleria-Radiščev.6° giorno, Samara, visita della città e del Museo dell’astronautica.7° giorno, Kazan, visita del Cremlino (patrimonio culturale mondialedell‘UNESCO).8° giorno, Nižnij Novgorod, giro della città e folclore.9° giorno, a bordo del «MS Wolga Dream» sul lago artificiale di Gorki.10° giorno, Jaroslawl, giro turistico attraverso il Monastero e ilmercato locale. Ricevimento nella residenza del Governatore.11° giorno, Uglitsch, visita della città e concerto privato per coro.12° giorno, Mosca, giro turistico della città e cena in uno dei più famosiristoranti della città.13° giorno, visita del Cremlino e cena d’addio. Viaggio di ritorno inSvizzera.

Viaggio a San Pietroburgo (04. – 07.10.2014). Precede la crocierafluviale.Prima della vostra crociera fluviale scoprite i lati più belli di San Pietro-burgo, la città degli Zar. Soggiornerete in un esclusivo Hotel di primaclasse e usufruirete di un ampio programma di visite turistiche.Supplemento rispetto al viaggio principale p.p. in CHFIn camera doppia, da 1690.–

Avvertenza: Per informazioni più dettagliate concernenti il «MS WolgaDream», le prestazioni non incluse, le disposizioni d’entrata nel Paesee le condizioni di annullamento, vedi programma dettagliato su www.tcs-viaggi.ch/volga

Organizzazione, domande sul programma, prenotazione einformazioni dettagliate: Kira Reisen, Badstrasse 31, 5400 Baden,Tel. 056 200 19 00, www.tcs-viaggi.ch/volga

Informazioni generali sui prodotti del TCS:Touring Club Svizzero, Bahnhofstrasse 5,3322 Schönbühl, Tel. 0800 163 111

Page 26: Touring 3 / 2014 italiano

27viaggi e tempo libero | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Gli smartphone,anche in vacanzacompagni perfetti

taccuinodi viaggio

Christian Bützberger

La vecchia cartolina sembra rina-scere tra i giovani. Quasi uno sudue manda i saluti dalle ferie ad

amici e parenti mediante una cartolina,come mostra l’attuale Rapporto Kuonisulle vacanze. Gli svizzeri non si limi -tano a scrivere diligentemente le carto -line, il 71% di tutti i 1290 intervistati trai 18 e i 65 anni hanno uno smartphonein tasca, che utilizzano spesso. Ben il93% comunica nelle vacanze con chi èrimasto a casa; «il 15% lo fa addiritturaquotidianamente, le donne più degliuomini», spiega il capo della comunica-zione di Kuoni Peter Brun.

Anche i social media come Facebook(88%), Youtube (25%) o Twitter (11%)vengono utilizzati di frequente durantei più bei giorni dell’anno. Il 38% caricaregolarmente le foto delle vacanze suqueste piattaforme online. Inoltre glisvizzeri in vacanza sono assetati dinotizie, con il 60% che s’informa rego-larmente su ciò che accade nel mondo.Con l’aumentare dell’età, aumentaanche il consumo di news ma mediantela televisione.

Il quarto rapporto sulle vacanze con-ferma anche un sospetto che molti nonsiano più in grado di staccare del tutto la spina. Il 75% degli intervistati legge escrive email di lavoro, il 41% telefona. Enon sorprende che gli uomini lo faccia-no quasi il doppio delle volte delle don-ne. Sempre stando al sondaggio, più diun quarto lavora nelle vacanze perché lovuole il capo, mentre il 56% a causa diun’emergenza sul posto di lavoro.

Per il 91% è pure importante poterraggiungere l’agenzia viaggi. Un quartochiede consiglio al professionista. Gliesperti della Kuoni Thomas Goosman eGianni Moccetti prevedono che anchenel 2014 Canarie e Grecia saranno presed’assalto dagli svizzeri.

Per gli uni sono i giorni più belli e vorreb-bero che non passassero mai, per gli altriinvece sono i giorni più sgradevoli e dadimenticare il prima possibile. Carnevalein Ticino, carnaval in Romandia e Fas-nacht nella Svizzera tedesca. Le interpre-tazioni del carnevale sono molteplici: festeggiare la fine dell’inverno, scacciaregli spiriti maligni e tanto altro ancora. Gliusi e i costumi legati al carnevale hannola loro origine in un miscuglio di riti cri-stiani, antiche tradizioni e usanze paga-ne. I cortei, i balli in maschera, la musicadelle «Guggen» o le sfilate del «Chessle-te» ne sono alcune tipiche espressioni re-gionali. A Basilea si prevede che tra15000 e 20000 persone partecipano allafesta in maschera. Ci si attende una gran-de affluenza anche a Lucerna, un’altraroccaforte del carnevale.

Il carnevale non è naturalmente limi-tato entro i confini della Svizzera. Anchenella Germania del sud si festeggia il Fasnacht, mentre a Colonia e Düsseldorfsi parla di Fasching. Mentre chi è già statoa Venezia durante il carnevale sa che puòessere anche un evento di estrema ele-ganza. Un capitolo a parte poi è rappre-sentato dal Carnevale di Rio e i suoi corteisgargianti. Bü

Info Touringwww.carnevali.ch, www.myswitzerland.com,www.luzerner-fasnacht.ch,www.visitbasel.ch, www.carnaval-sion.ch

È tempo di maschere

Se al carnevale di Lucerna incontrate questa maschera imponente, non abbiate paura, sorridetele semplicemente.

Scoprire la Germaniain biciclettaNella sua edizione più recente, la guida per gitein bicicletta in Germania presenta 70 itinerarilunghi. Tra questi si trovano i classici come ilpercorso dell’Elba o del Meno. Nuove sono invece 19 escursioni, tra cui l’itinerario Danubio-Lago di Costanza o quello attraverso la landa di Luneburgo. Interessati? Ente nazionale ger-manico per il turismo (DZT), Freischützgasse 3,8004 Zurigo, e-mail: [email protected], tel. 0442132200.

Meervelo: cercansi ciclisti ambiziosi In programma ci sono gite in bicicletta con unadurata che va da 5 a 14 giorni. In media sulla dueruote si percorrono da 120 a 150 km al giorno. Il bagaglio viene portato con sé nelle borse dellabici. Ogni partecipante si deve preparare in mo-

do da superare la prova del viaggio e poi la seranon cadere distrutto a letto, bensì avere ancoravoglia di stare in compagnia, senza pensare alcalo di prestazione che potrebbe subire il giornodopo. Chi dunque sente di avere la forma fisicaper divertirsi con il ciclo escursionismo, può in-formarsi su www.meervelo.ch.

Alpi friburghesi: su misura per le famiglie Non importa se Schwarzsee, Charmey, La Berra,Moléson-sur-Gruyères o Les Paccots – i com-prensori sciistici delle Alpi friburghesi sono tuttiadatti alle famiglie anche dal punto di vista delportafoglio – www.schwarzsee.ch, www.les-paccots.ch, www.charmey.ch.

Anche a Jaun ci si diverte: il mercoledì sera lapista presso lo skilift Schattenhalb è illuminata inmodo che si possa trovare la via verso la capan-na e una fondue – www.jaun-bergbahnen.ch.

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touring | viaggi e tempo liberon.3 | 13 febbraio 2014

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Tra cielo e terra, tra le onde spumo-se agitate dal vento e le biancherocce carsiche, si apre il Golfo del

Quarnaro, il più grande del Mar Adriati-co, che si estende a mezzaluna tra la pe-nisola istriana e le coste della Dalmazia.Incastonate nell’azzurro del mare comepietre preziose di una gigantesca collana,si susseguono centinaia di isole e isolotti,a volte ricoperti di rigogliosa vegetazionea volte di spoglie rocce. Queste isoledell’odierna Croazia, con il loro capoluo-go sulla terraferma Fiume, sono state persecoli uno dei grandi crocevia europei traOriente ed Occidente e hanno visto avvi-cendarsi un’infinità di invasori che se nedisputavano il controllo, dai Romani aiTurchi e ai Veneziani fino agli Austriaci. Questo susseguirsi di popoli e civiltà halasciato evidenti tracce in molti antichiedifici e monumenti di gran pregio, spar-si sulle principali isole. Ma anche nellagastronomia, molto vicina a quella italia-na.

Da queste parti per «trasporto combi-nato» non s’intende come da noi in Sviz-zera quello strada/ferrovia, ma piuttostoquello strada/acqua. Infatti, le isole di-spongono di un eccellente e puntualeservizio di traghetti che le collega tra lo-ro. Le operazioni di imbarco e sbarco deiveicoli sono coordinate perfettamente.

Storia in ogni angoloLa prima isola in cui sbarchiamo è Arbe(Rab in croato). La città che le dà il nomeè coronata dai suoi quattro campanili ro-manici. Stretta tra le mura fortificate astrapiombo sul mare, ha conservato l’im-pianto della cittadella medievale, che re-sistette fieramente alle continue aggres-sioni dei pirati saraceni.

Rab è anche la terra natale di San Mari-no, che da qui fuggì perché perseguitatodai Romani. Attraversato il mare, ilsant’uomo si rifugiò in Italia e fondò uneremo sul Monte Titano… la montagnache oggi è il territorio della minuscola Repubblica di San Marino.

Sempre in traghetto si passa poi a Ve-glia/Krk, un’altra isola carica di storia e di monumenti d’ogni epoca. L’omonimocapoluogo è un tranquillo porto domina-to dal campanile a bulbo della cattedraleromanica. Luogo di parecchie battaglie,Veglia conserva un imponente apparatodifensivo del XII secolo. I suoi tetti coper-

Le perle dell’Adriatico croato

Croazia | Le isole del Quarnaro si allungano nell’omonimo golfo come i pendenti di una collana. Oltre a splendidi panorami marini, offrono una grande storia.

ti di coppi e le bianche mura del castellole conferiscono un’aria da cittadina pro-venzale. La strada per Bescanuova (Ba-ska), all’estremità sud-est dell’isola, attra-versa i vigneti che producono il celebreZlahtina, un vino giovane dal profumo dimiele. Inevitabile far tappa in una o piùcantine per interminabili degustazioni erelative «lezioni» di enologia impartitedai gioviali viticoltori del luogo.

Magnifiche anche le verdi isole diCherso e Lussino, che con altre isolettecompongono l’arcipelago più estesodell’Adriatico. Rannicchiata in una baia,la città di Cherso nasconde dietro le suefortificazioni un tesoro di chiese e palaz-zi. Dal porto, gremito di bancarelle difrutta, si entra in un labirinto di vicoli la-stricati dove si respira un’atmosfera dipace e armonia. Antonio Campagnuolo

Vista su Lussin-grande (Veli Losini) con i suoiedifici variopinti e la graziosa baia.

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◾ Voli: Croatia Airlines propone collegamentiregolari per Zagabria da Zurigo.

◾ Periodo ideale: il miglior periodo per visitare il Golfo del Quarnaro va da aprile a fine settem-bre. Unico inconveniente: in questa regionespira spesso la bora, il forte vento di nord-estche può essere davvero fastidioso.

◾ Lingua: benché la lingua ufficiale sia il croatomolti luoghi conservano i vecchi nomi italiani.

◾ Fiume: la capitale della regione croata delQuarnaro è l’antichissima Fiume (Rjieka), situataa cavallo di un fiume che sbocca nel mare. Do-tata di un grande porto d’importanza strategicadurante millenni, il suo nucleo storico è ricco ditesori gotici e barocchi. Vale sicuramente lapena farvi tappa, magari per comprare i famosiorecchini con pendente «a testa di moro».

◾ Informazioni: l’ufficio del turismo croato aZurigo fornisce qualsiasi genere d’informazioneconcernente la Croazia; tel. 0433362030; e-mail: [email protected]; www.croatia.hr

La chiesetta di S. Lucia sull’isoladi Krk, ospita lapiù antica iscrizione in lingua croata.

Tipico paesaggiomarino delle isoledel Golfo delQuarnaro.

A COLPO D’OCCHIO

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27viaggi e tempo libero | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Gli smartphone,anche in vacanzacompagni perfetti

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Christian Bützberger

La vecchia cartolina sembra rina-scere tra i giovani. Quasi uno sudue manda i saluti dalle ferie ad

amici e parenti mediante una cartolina,come mostra l’attuale Rapporto Kuonisulle vacanze. Gli svizzeri non si limi -tano a scrivere diligentemente le carto -line, il 71% di tutti i 1290 intervistati trai 18 e i 65 anni hanno uno smartphonein tasca, che utilizzano spesso. Ben il93% comunica nelle vacanze con chi èrimasto a casa; «il 15% lo fa addiritturaquotidianamente, le donne più degliuomini», spiega il capo della comunica-zione di Kuoni Peter Brun.

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Il quarto rapporto sulle vacanze con-ferma anche un sospetto che molti nonsiano più in grado di staccare del tutto la spina. Il 75% degli intervistati legge escrive email di lavoro, il 41% telefona. Enon sorprende che gli uomini lo faccia-no quasi il doppio delle volte delle don-ne. Sempre stando al sondaggio, più diun quarto lavora nelle vacanze perché lovuole il capo, mentre il 56% a causa diun’emergenza sul posto di lavoro.

Per il 91% è pure importante poterraggiungere l’agenzia viaggi. Un quartochiede consiglio al professionista. Gliesperti della Kuoni Thomas Goosman eGianni Moccetti prevedono che anchenel 2014 Canarie e Grecia saranno presed’assalto dagli svizzeri.

Per gli uni sono i giorni più belli e vorreb-bero che non passassero mai, per gli altriinvece sono i giorni più sgradevoli e dadimenticare il prima possibile. Carnevalein Ticino, carnaval in Romandia e Fas-nacht nella Svizzera tedesca. Le interpre-tazioni del carnevale sono molteplici: festeggiare la fine dell’inverno, scacciaregli spiriti maligni e tanto altro ancora. Gliusi e i costumi legati al carnevale hannola loro origine in un miscuglio di riti cri-stiani, antiche tradizioni e usanze paga-ne. I cortei, i balli in maschera, la musicadelle «Guggen» o le sfilate del «Chessle-te» ne sono alcune tipiche espressioni re-gionali. A Basilea si prevede che tra15000 e 20000 persone partecipano allafesta in maschera. Ci si attende una gran-de affluenza anche a Lucerna, un’altraroccaforte del carnevale.

Il carnevale non è naturalmente limi-tato entro i confini della Svizzera. Anchenella Germania del sud si festeggia il Fasnacht, mentre a Colonia e Düsseldorfsi parla di Fasching. Mentre chi è già statoa Venezia durante il carnevale sa che puòessere anche un evento di estrema ele-ganza. Un capitolo a parte poi è rappre-sentato dal Carnevale di Rio e i suoi corteisgargianti. Bü

Info Touringwww.carnevali.ch, www.myswitzerland.com,www.luzerner-fasnacht.ch,www.visitbasel.ch, www.carnaval-sion.ch

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Se al carnevale di Lucerna incontrate questa maschera imponente, non abbiate paura, sorridetele semplicemente.

Scoprire la Germaniain biciclettaNella sua edizione più recente, la guida per gitein bicicletta in Germania presenta 70 itinerarilunghi. Tra questi si trovano i classici come ilpercorso dell’Elba o del Meno. Nuove sono invece 19 escursioni, tra cui l’itinerario Danubio-Lago di Costanza o quello attraverso la landa di Luneburgo. Interessati? Ente nazionale ger-manico per il turismo (DZT), Freischützgasse 3,8004 Zurigo, e-mail: [email protected], tel. 0442132200.

Meervelo: cercansi ciclisti ambiziosi In programma ci sono gite in bicicletta con unadurata che va da 5 a 14 giorni. In media sulla dueruote si percorrono da 120 a 150 km al giorno. Il bagaglio viene portato con sé nelle borse dellabici. Ogni partecipante si deve preparare in mo-

do da superare la prova del viaggio e poi la seranon cadere distrutto a letto, bensì avere ancoravoglia di stare in compagnia, senza pensare alcalo di prestazione che potrebbe subire il giornodopo. Chi dunque sente di avere la forma fisicaper divertirsi con il ciclo escursionismo, può in-formarsi su www.meervelo.ch.

Alpi friburghesi: su misura per le famiglie Non importa se Schwarzsee, Charmey, La Berra,Moléson-sur-Gruyères o Les Paccots – i com-prensori sciistici delle Alpi friburghesi sono tuttiadatti alle famiglie anche dal punto di vista delportafoglio – www.schwarzsee.ch, www.les-paccots.ch, www.charmey.ch.

Anche a Jaun ci si diverte: il mercoledì sera lapista presso lo skilift Schattenhalb è illuminata inmodo che si possa trovare la via verso la capan-na e una fondue – www.jaun-bergbahnen.ch.

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29sezione ticino | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Tramite eventi e la pubblicazione didocumenti sarà possibile rivivereun secolo di storia della mobilità e

della sicurezza stradale in Ticino. Tra unpassato intenso ed un futuro forse ancoratutto da scoprire vi è però la realtà di oggi.Quella dei servizi e dell’assistenza delTCS, ma pure, in particolare per i soci ti-cinesi, la realtà di diversi eventi e sorpre-se previsti quest’anno. In particolare, ungrande concorso che verrà lanciato il 1°marzo e che costituirà il filo conduttoredell’anno dei festeggiamenti. I molti ericchi premi, come un viaggio nel passa-to, e-bike, buoni omaggio e il premio fi-nale un’auto BMW, sapranno attiraremolti soci in un gioco simpatico e gratui-to che però, oltre a premiare diversi for-tunati, avrà anche il pregio di contribuirea far conoscere la storia della mobilità,ma anche le regole della circolazione,personaggi e aneddoti curiosi.

3 periodi di partecipazione, tre estra-zioni ed una finale. Il regolamento delconcorso prevede 3 periodi: il primo ini-zia già il 1° marzo e si conclude il 30 apri-le; il secondo dal 1° maggio al 21 agosto edil terzo dal 22 agosto al 30 ottobre. Il 5 di-cembre è quindi prevista una serata fina-le con l’estrazione dei premi principali.Ognuno è libero di partecipare (il concor-so è gratuito) a più estrazioni. L’invito alla festa finale è però riservato a 15 for-

Concorso per i 100anni della Sezione

tunati estratti (con accompagnatore o accompagnatrice).

3 vincitori e 5 estratti per ogni periodo:per ogni periodo di partecipazione ver-ranno estratti tre premi tra tutti coloroche avranno risposto in modo corretto al-le domande. Non solo, altre due personefortunate saranno estratte indipenden-temente dalla correttezza delle loro ri-sposte e potranno partecipare alla festadell’estrazione finale.

Partecipazione online: www.tcs-tici-no.ch. Per il primo periodo, intitolato«Ieri», partecipare è semplicissimo: tra-mite il sito si accede al modulo di concor-so elettronico e si risponde facilmente edin poco tempo alle domande. Il sito forni-rà, inoltre, tutte le informazioni che aiu-teranno a trovare le risposte corrette perle domande di curiosità e conoscenza legate alla storia della mobilità, alla Se-zione Ticino del TCS e ad aneddoti delpassato.

Partecipazione tramite cartolina. Chinon desidera partecipare online potrà richiedere la cartolina del concorso rivol-gendosi agli sportelli TCS di Rivera o visi-tando uno degli stand TCS in occasione di eventi quali slowUp Ticino (Locarno 6 aprile) o Walking Lugano (Lugano 27aprile).

Partecipate, ne vale la pena e vi diver-tirete. Buona fortuna!

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Assemblee dei Soci dei Gruppi locali 2014Le Assemblee dei soci sono convocate nelle date indicate. Isoci che desiderano partecipare all’assemblea del Gruppodella propria giurisdizione, e alla cena che seguirà, sono pre-gati di annunciarsi ai numeri indicati. L’invito ai Delegati avverrà per invio personale.

Gruppo del Bellinzonese e Valligiovedì, 20 marzo – ore 17.30Albergo La Perla, Via della Posta – CamorinoIscrizioni entro il 7 marzo allo 0799127686Relazione del servizio giuridico Assista: ultime novità e casi concreti su temi della circolazione stradale in Svizzera e in Italia.

Gruppo del Luganeselunedì, 24 marzo – ore 17.30Cadro Panoramica – CadroIscrizioni entro il 14 marzo allo 0919228861 (pomeriggio)oppure via mail a [email protected]

Gruppo del Locarnese e Vallivenerdì, 28 marzo – ore 18.00Hotel Belvedere – Via ai Monti della Trinità 44, 6601 LocarnoIscrizioni entro il 17 marzo allo 0917510994 oppure0792132010

Gruppo del Mendrisiotto venerdì, 21 marzo – ore 18.30Locanda degli Eventi – NovazzanoIscrizioni entro il 17 marzo allo 0794445666 o [email protected]

Corsi «Neve-Ghiaccio» TCS con BMWLa necessità o il desiderio di guidare l’auto anched’inverno non mancano ma poi la solita incertezza:come guidare sulla neve? La BMW ha presentato i suoimodelli con un’originale proposta offrendo corsi «Neve Ghiaccio» ad Ambrì, organizzati dalla SezioneTicino del TCS, durante tre giornate. I partecipantihanno potuto in tutta sicurezza testare le auto in situazioni particolari e al contempo aumentare la propria sicurezza e quella degli altri. Info sui corsi allo 0919359121 oppure www.tcs-ticino.ch

Il tema dei festeggiamenti per i 100 anni della Sezione ticinese del TCS sarà «ieri, oggi e domani».A marzo, inoltre, verrà lanciato un grande concorso.

L’odierna sede della Sezione Ticino del TCS a Rivera con il logo del giubileo.

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29sezione ticino | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Tramite eventi e la pubblicazione didocumenti sarà possibile rivivereun secolo di storia della mobilità e

della sicurezza stradale in Ticino. Tra unpassato intenso ed un futuro forse ancoratutto da scoprire vi è però la realtà di oggi.Quella dei servizi e dell’assistenza delTCS, ma pure, in particolare per i soci ti-cinesi, la realtà di diversi eventi e sorpre-se previsti quest’anno. In particolare, ungrande concorso che verrà lanciato il 1°marzo e che costituirà il filo conduttoredell’anno dei festeggiamenti. I molti ericchi premi, come un viaggio nel passa-to, e-bike, buoni omaggio e il premio fi-nale un’auto BMW, sapranno attiraremolti soci in un gioco simpatico e gratui-to che però, oltre a premiare diversi for-tunati, avrà anche il pregio di contribuirea far conoscere la storia della mobilità,ma anche le regole della circolazione,personaggi e aneddoti curiosi.

3 periodi di partecipazione, tre estra-zioni ed una finale. Il regolamento delconcorso prevede 3 periodi: il primo ini-zia già il 1° marzo e si conclude il 30 apri-le; il secondo dal 1° maggio al 21 agosto edil terzo dal 22 agosto al 30 ottobre. Il 5 di-cembre è quindi prevista una serata fina-le con l’estrazione dei premi principali.Ognuno è libero di partecipare (il concor-so è gratuito) a più estrazioni. L’invito alla festa finale è però riservato a 15 for-

Concorso per i 100anni della Sezione

tunati estratti (con accompagnatore o accompagnatrice).

3 vincitori e 5 estratti per ogni periodo:per ogni periodo di partecipazione ver-ranno estratti tre premi tra tutti coloroche avranno risposto in modo corretto al-le domande. Non solo, altre due personefortunate saranno estratte indipenden-temente dalla correttezza delle loro ri-sposte e potranno partecipare alla festadell’estrazione finale.

Partecipazione online: www.tcs-tici-no.ch. Per il primo periodo, intitolato«Ieri», partecipare è semplicissimo: tra-mite il sito si accede al modulo di concor-so elettronico e si risponde facilmente edin poco tempo alle domande. Il sito forni-rà, inoltre, tutte le informazioni che aiu-teranno a trovare le risposte corrette perle domande di curiosità e conoscenza legate alla storia della mobilità, alla Se-zione Ticino del TCS e ad aneddoti delpassato.

Partecipazione tramite cartolina. Chinon desidera partecipare online potrà richiedere la cartolina del concorso rivol-gendosi agli sportelli TCS di Rivera o visi-tando uno degli stand TCS in occasione di eventi quali slowUp Ticino (Locarno 6 aprile) o Walking Lugano (Lugano 27aprile).

Partecipate, ne vale la pena e vi diver-tirete. Buona fortuna!

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Assemblee dei Soci dei Gruppi locali 2014Le Assemblee dei soci sono convocate nelle date indicate. Isoci che desiderano partecipare all’assemblea del Gruppodella propria giurisdizione, e alla cena che seguirà, sono pre-gati di annunciarsi ai numeri indicati. L’invito ai Delegati avverrà per invio personale.

Gruppo del Bellinzonese e Valligiovedì, 20 marzo – ore 17.30Albergo La Perla, Via della Posta – CamorinoIscrizioni entro il 7 marzo allo 0799127686Relazione del servizio giuridico Assista: ultime novità e casi concreti su temi della circolazione stradale in Svizzera e in Italia.

Gruppo del Luganeselunedì, 24 marzo – ore 17.30Cadro Panoramica – CadroIscrizioni entro il 14 marzo allo 0919228861 (pomeriggio)oppure via mail a [email protected]

Gruppo del Locarnese e Vallivenerdì, 28 marzo – ore 18.00Hotel Belvedere – Via ai Monti della Trinità 44, 6601 LocarnoIscrizioni entro il 17 marzo allo 0917510994 oppure0792132010

Gruppo del Mendrisiotto venerdì, 21 marzo – ore 18.30Locanda degli Eventi – NovazzanoIscrizioni entro il 17 marzo allo 0794445666 o [email protected]

Corsi «Neve-Ghiaccio» TCS con BMWLa necessità o il desiderio di guidare l’auto anched’inverno non mancano ma poi la solita incertezza:come guidare sulla neve? La BMW ha presentato i suoimodelli con un’originale proposta offrendo corsi «Neve Ghiaccio» ad Ambrì, organizzati dalla SezioneTicino del TCS, durante tre giornate. I partecipantihanno potuto in tutta sicurezza testare le auto in situazioni particolari e al contempo aumentare la propria sicurezza e quella degli altri. Info sui corsi allo 0919359121 oppure www.tcs-ticino.ch

Il tema dei festeggiamenti per i 100 anni della Sezione ticinese del TCS sarà «ieri, oggi e domani».A marzo, inoltre, verrà lanciato un grande concorso.

L’odierna sede della Sezione Ticino del TCS a Rivera con il logo del giubileo.

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31club e soci | touringn.3 | 13 febbraio 2014

domande imbarazzanti o strane: «Unavolta una persona mi chiese l’ora esatta»,sorride, «io poi gliel’ho comunicata comefossi un orologio parlante!».

Al momento i collaboratori dei ContactCenter sono ancora alle prese con il nuovosistema operativo, che è stato introdottolo scorso settembre. Questo sistema as-

I consulenti delContact Center a Schönbühl hanno bisogno di nervi saldi.

solutamente innovativo per la Svizzerapermette di trasmettere oltre alle chia-mate anche ogni tipo di testo elettronico(lettere scannerizzate presso la sede cen-trale del TCS a Ginevra-Vernier, telefax,tagliandi, ma anche email ecc.) ai colla-boratori meglio qualificati per espletarele richieste.

«Ci vorrà più tempo del previsto finchél’intera migrazione dal vecchio al nuovosistema più moderno funzioni al 100%.Penso che entro fine marzo 2014 sarà tut-to a posto», Pierre-André Schnoz si dicemoderatamente ottimista. Confidiamonella pazienza dei nostri soci.

Il tempo medio che trascorre dalla rice-zione della chiamata all’immissione del-la richiesta nel sistema dura circa cinqueminuti. «Per le domande sulle assicura-zioni auto abbiamo invece bisogno dai 15ai 20 minuti per andare più a fondo dellamateria» spiega Schnoz.

I neoassunti consulenti del TCS devo-no sottoporsi ad un test linguistico e poiseguire una formazione di una settimanaper apprendere il più possibile sui variprodotti senza dimenticare il sistema informatico, che al giorno d’oggi è unostrumento indispensabile. Il nuovo arri-vato siede una settimana accanto al suo«padrino», per ascoltare e guardare, pri-ma di essere pronto ad entrare in azione.«Nella formazione di base i nuovi colle-ghi vengono sensibilizzati anche ai casidifficili, affinché riescano ad affrontarein modo corretto eventuali critiche e la-mentele», spiega Marco Yves Hochuli,che lavora come coach al Contact Center.

Peter Widmer

Questi collaboratori del TCS hanno la risposta

Marlene Jakobconsulente CC

«Se un socioesprime la pro-pria frustrazione,lo ritengo partedel mio lavoro;sono in grado diaffrontarlo, datoche non lo cono-sco di persona»

Marco Yves Hochulicoach CC Schönbühl

«Le domande che ci pongonoriguardano tutti i prodotti del TCS,tendenzialmenteperò sono moltofrequenti le questioni assicurative»

Pierre-André Schnozresponsabile CIC per la Svizzera

«Molti clienti ci raccontano le loro faccendeprivate. Si deveascoltare attenta-mente ed accet-tare il cliente così com’è»

Annette Sommerconsulente CC

«Mi sento soddisfatta e di aver compiutola missione se il cliente mi ringrazia e gli rimane un ricordo positivodel servizio»

touring | club e socin.3 | 13 febbraio 2014

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Dal Contact Center TCSuna risposta per tutti

Contact Center Schönbühl | A Schönbühl vicino Berna si trova uno dei tre centri di servizio alla clientela, i Customer Interaction Centers (CIC) del TCS. Gli altri due punti di informazione e assistenzaai nostri soci sono situati a Ginevra-Vernier e a Volketswil.

In genere i call center hanno una cosa in comune: la fama di essere«una grande massa anonima» contanti telefoni e tanta tecnologia. Ma

una visita al Contact Center TCS a Schön-bühl dimostra che non sono dei robotsenza anima ad occuparsi delle chiamatedei clienti.

Entrando nel grande locale constatia-mo invece che non v’è traccia di frenesiae nell’aria aleggia solamente la tensionetipica di un luogo in cui si lavora inten-samente: una ventina di posti spaziosiprovvisti di piccole pareti divisorie tra levarie superfici lavorative da dove sonoudibili i vari colloqui in un’atmosferaovattata.

Tre centri Il responsabile per la Svizzera dei Custo-mer Interaction Centers (CIC), Pierre-André Schnoz, siede assieme ad un colla-boratore in un ufficio separato con unavetrata dall’ambiente open space deiconsulenti. Qui si ha proprio la sensazio-ne di essere in una centrale di comando.Durante la nostra visita di un’ora, i colla-boratori vi entrano a ritmo continuo perchiedere qualcosa al capo che fornisce loro le informazioni necessarie con cal-ma stoica.

Il 36enne Pierre-André Schnoz ha allespalle una carriera pluriennale maturatanei call center: Diax, Sunrise, Orange, CCEnergy, e una formazione di call centermanager presso una scuola universitariaprofessionale. È arrivato al TCS nel 2009come capo squadra dei CIC e ha contri-buito in modo decisivo allo sviluppo deiContact Center. Da novembre 2013 si assume l’intera responsabilità dei CIC

dislocati a Schönbühl, Ginevra-Vernier eVolketswil. Questi tre centri sono colle-gati virtualmente attraverso la telefonia.«Il posto fisico del collaboratore non rive-ste alcun ruolo», spiega ancora Schnoz.«Il sistema collega automaticamente uncliente che parla francese ad un consu-lente francofono competente». Attual-mente nelle tre centrali lavorano 105consulenti con un’età media di 35 anni.Ci interessa sapere se, con un’attività co-sì stressante, il tasso di ricambio sia par-ticolarmente alto. «Si situa tra il 12 e il 13percento, dunque decisamente più bassoin confronto ad altri call center», rivela ilcapo del CIC smentendo le nostre attese.Al momento nel CIC vengono formati anche cinque apprendisti per la nuovaprofessione di «operatore/operatrice perla comunicazione con la clientela» concertificato federale di capacità. L’appren-distato dura tre anni.

Buoni comunicatoriQuali sono dunque i requisiti per lavora-re nel Contact Center del TCS? SentiamoPierre-André Schnoz: «I potenziali colla-boratori devono essere comunicativi,aperti e anche dei bravi venditori. Manon va sottovalutata la componente so-ciale, dato che i clienti rivelano anchemolti dei loro fatti privati, talora sfoganola loro rabbia o frustrazione; saper ascol-tare è imprescindibile». Lo conferma an-che la consulente Marlene Jakob: «Nonmi lascio stressare e lo ritengo parte delmio lavoro; il servizio alla clientela com-prende anche questo, si deve esserne co-scienti. Riesco a gestire bene la situazio-ne, dato che non conosco personalmentegli interlocutori». Si ricorda però anche di

Customer InteractionCenter CICDal 2009 il Customer InteractionCenter CIC fornisce un’assistenzaglobale ai soci del club. Quest’im-portante interfaccia del TCS sup-porta una molteplicità di compitiche vanno dall’acquisizione di nuoviclienti alla cura dei dossier, passan-do per la consulenza.

Tecnicamente è basata sul soft-ware (CRM Customer RelationshipManagement) «Salesforce». Qui èraccolta l’intera gamma di prodottidel TCS: dall’Assistance fino allacarta supplementare di una BPoppure Tamoil Card, attraverso ilCIC tutto è disponibile. I consulentiplurilingue, in totale 100, trattano in media circa 60000 telefonate almese. Al numero 0844888111 ilCIC è raggiungibile sette giorni lasettimana, nei giorni feriali dalle6.30 alle 22.00. wi

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31club e soci | touringn.3 | 13 febbraio 2014

domande imbarazzanti o strane: «Unavolta una persona mi chiese l’ora esatta»,sorride, «io poi gliel’ho comunicata comefossi un orologio parlante!».

Al momento i collaboratori dei ContactCenter sono ancora alle prese con il nuovosistema operativo, che è stato introdottolo scorso settembre. Questo sistema as-

I consulenti delContact Center a Schönbühl hanno bisogno di nervi saldi.

solutamente innovativo per la Svizzerapermette di trasmettere oltre alle chia-mate anche ogni tipo di testo elettronico(lettere scannerizzate presso la sede cen-trale del TCS a Ginevra-Vernier, telefax,tagliandi, ma anche email ecc.) ai colla-boratori meglio qualificati per espletarele richieste.

«Ci vorrà più tempo del previsto finchél’intera migrazione dal vecchio al nuovosistema più moderno funzioni al 100%.Penso che entro fine marzo 2014 sarà tut-to a posto», Pierre-André Schnoz si dicemoderatamente ottimista. Confidiamonella pazienza dei nostri soci.

Il tempo medio che trascorre dalla rice-zione della chiamata all’immissione del-la richiesta nel sistema dura circa cinqueminuti. «Per le domande sulle assicura-zioni auto abbiamo invece bisogno dai 15ai 20 minuti per andare più a fondo dellamateria» spiega Schnoz.

I neoassunti consulenti del TCS devo-no sottoporsi ad un test linguistico e poiseguire una formazione di una settimanaper apprendere il più possibile sui variprodotti senza dimenticare il sistema informatico, che al giorno d’oggi è unostrumento indispensabile. Il nuovo arri-vato siede una settimana accanto al suo«padrino», per ascoltare e guardare, pri-ma di essere pronto ad entrare in azione.«Nella formazione di base i nuovi colle-ghi vengono sensibilizzati anche ai casidifficili, affinché riescano ad affrontarein modo corretto eventuali critiche e la-mentele», spiega Marco Yves Hochuli,che lavora come coach al Contact Center.

Peter Widmer

Questi collaboratori del TCS hanno la risposta

Marlene Jakobconsulente CC

«Se un socioesprime la pro-pria frustrazione,lo ritengo partedel mio lavoro;sono in grado diaffrontarlo, datoche non lo cono-sco di persona»

Marco Yves Hochulicoach CC Schönbühl

«Le domande che ci pongonoriguardano tutti i prodotti del TCS,tendenzialmenteperò sono moltofrequenti le questioni assicurative»

Pierre-André Schnozresponsabile CIC per la Svizzera

«Molti clienti ci raccontano le loro faccendeprivate. Si deveascoltare attenta-mente ed accet-tare il cliente così com’è»

Annette Sommerconsulente CC

«Mi sento soddisfatta e di aver compiutola missione se il cliente mi ringrazia e gli rimane un ricordo positivodel servizio»

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33club e soci | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Patrick Strösslerè direttore TCSDigital Media eresponsabile del calcolatored’itinerari multimodale.

Il solo calcolo chilometrico del per-corso in auto appartiene ormai al passato: con il nuovo pianificatore

multimodale si passa dall’itinerario allacompleta programmazione del viaggio.

Già da oltre dieci anni, il TCS offre gra-tuitamente un calcolatore online d’itine-rari stradali per veicoli. Dall’inizio di que-st’anno la programmazione del viaggiomediante questo strumento può esserefatta in modo multimodale – ovvero sipossono confrontare e combinare diversimezzi di trasporto. Per ogni tragitto scel-to, oltre alla strada vengono mostrati icollegamenti ferroviari e aerei più impor-tanti, comprese le possibilità d’intercon-nessione.

Facile da usareL’utilizzo online è semplice e chiaro. Perfare un esempio: se si vuole andare daBerna a San Moritz, si consulta la paginaweb www.viatcs.ch. Dopo il clic apparela cartina e si può scegliere ad esempiotra «itinerario più breve, più rapido o ot-timizzato». Se poi si clicca su «cercare eprenotare» per l’itinerario scelto vengo-no indicati anche i mezzi di trasporto al-ternativi alla strada. Nel nostro caso ven-gono proposti l’auto e il treno; si viene a

sapere tra l’altro che la durata del viaggioin treno è di 4 ore e 45 minuti e in auto di4 ore e 17 minuti (a seconda dell’itinera-rio scelto). Se l’utente sceglie come mez-zo di trasporto il «treno», con un clic arri-va direttamente sull’orario delle FFS.

Con il calcolatore d’itinerario multi-modale da una parte si possono combi-nare in modo ideale i diversi mezzi di tra-sporto, dall’altra però si possono ancheparagonare direttamente: oltre alla dura-ta del viaggio da porta a porta, vengonoindicati anche i prezzi, nonché le emis-sioni di CO2 per ogni opzione. Il calcola-tore d’itinerari offre altresì i link per arri-vare direttamente sulla pagina dei varioperatori per la prenotazione così comesu myclimate, per compensare le emis-sioni di CO2 provocate.

Il nuovo calcolatore d’itinerari è statocreato in collaborazione con routeRANKLtd, società che nel 2006 si è staccata dalPolitecnico di Losanna e specializzata insoluzioni tecnologiche nel campo dellamobilità (vedi anche intervista).

Peter Widmer

Ampliamento in vista

Come siete arrivati a proporre un calcolatore d’itinerari multimodale?Patrick Strössler: Nel quadro dellanostra strategia online e di una roadmap digitale, l’idea di una piat-taforma multimodale era un aspettoimportante. I problemi del traffico – mancanza di spazio, code, pendo-larismo – ci costringono a trovaresoluzioni semplici e veloci per iltrasporto da A a B. Per far sì chel’utente non debba cercare confatica su diverse piattaforme il mez-zo più idoneo, noi ora offriamotutto su un’unica piattaforma.

Prima di lanciarvi nel progetto avete individuato i bisogni degliutenti?Nel quadro di un’analisi di mercatoabbiamo potuto constatare che iltema è di estrema attualità anche in altri club della mobilità europei.La Svizzera con la sua rete benstrutturata offre i presupposti idealiper il trasporto interconnesso. Nellaversione attuale del calcolatored’itinerario multimodale ci siamoconcentrati soprattutto sui tragittimedi e lunghi. In una seconda ver-sione verranno incluse le opzioniquali Park&Ride anche per i trattibrevi, ad esempio per chi dovesserecarsi solo dall’altra parte dellacittà. A questo proposito è in prepa-razione anche un’applicazione persmartphone.

Quanto tempo ci è voluto per passare dall’idea fino all’uploaddella piattaforma?Due anni. Dato che il nostro partnerrouteRANK aveva già pronta unasoluzione, la sfida è stata soprattuttointegrarne il calcolo d’itinerari nelnostro ambiente informatico.

L’utente non arriva direttamentealle opzioni multimodali. La paginad’ingresso dovrebbe essere adattata in modo da attirarvi l’attenzione dei visitatori?Sì, assolutamente. Con questo arti-colo presentiamo in anteprima ilpianificatore d’itinerario multimodaleche il TCS quale maggiore club dellamobilità offre agli utenti. Accompa-gniamo dunque il socio a destina-zione sulla via più facile. wi

Gestione semplice e pratica per pianificare il proprio itinerario multimodale con il calcolatore TCS.

Dall’itinerario ai piani di viaggio

Calcolatore d’itinerari TCS | Il TCS ha perfezionato il suocalcolatore d’itinerari stradali online gratuito che permetteora di pianificare il viaggio anche con i trasporti pubblici.

L’INTERVISTA

Info TouringSi accede al calcolatore d’itinerari del TCScliccando direttamente su www.viatcs.ch

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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: [email protected]; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.

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33club e soci | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Patrick Strösslerè direttore TCSDigital Media eresponsabile del calcolatored’itinerari multimodale.

Il solo calcolo chilometrico del per-corso in auto appartiene ormai al passato: con il nuovo pianificatore

multimodale si passa dall’itinerario allacompleta programmazione del viaggio.

Già da oltre dieci anni, il TCS offre gra-tuitamente un calcolatore online d’itine-rari stradali per veicoli. Dall’inizio di que-st’anno la programmazione del viaggiomediante questo strumento può esserefatta in modo multimodale – ovvero sipossono confrontare e combinare diversimezzi di trasporto. Per ogni tragitto scel-to, oltre alla strada vengono mostrati icollegamenti ferroviari e aerei più impor-tanti, comprese le possibilità d’intercon-nessione.

Facile da usareL’utilizzo online è semplice e chiaro. Perfare un esempio: se si vuole andare daBerna a San Moritz, si consulta la paginaweb www.viatcs.ch. Dopo il clic apparela cartina e si può scegliere ad esempiotra «itinerario più breve, più rapido o ot-timizzato». Se poi si clicca su «cercare eprenotare» per l’itinerario scelto vengo-no indicati anche i mezzi di trasporto al-ternativi alla strada. Nel nostro caso ven-gono proposti l’auto e il treno; si viene a

sapere tra l’altro che la durata del viaggioin treno è di 4 ore e 45 minuti e in auto di4 ore e 17 minuti (a seconda dell’itinera-rio scelto). Se l’utente sceglie come mez-zo di trasporto il «treno», con un clic arri-va direttamente sull’orario delle FFS.

Con il calcolatore d’itinerario multi-modale da una parte si possono combi-nare in modo ideale i diversi mezzi di tra-sporto, dall’altra però si possono ancheparagonare direttamente: oltre alla dura-ta del viaggio da porta a porta, vengonoindicati anche i prezzi, nonché le emis-sioni di CO2 per ogni opzione. Il calcola-tore d’itinerari offre altresì i link per arri-vare direttamente sulla pagina dei varioperatori per la prenotazione così comesu myclimate, per compensare le emis-sioni di CO2 provocate.

Il nuovo calcolatore d’itinerari è statocreato in collaborazione con routeRANKLtd, società che nel 2006 si è staccata dalPolitecnico di Losanna e specializzata insoluzioni tecnologiche nel campo dellamobilità (vedi anche intervista).

Peter Widmer

Ampliamento in vista

Come siete arrivati a proporre un calcolatore d’itinerari multimodale?Patrick Strössler: Nel quadro dellanostra strategia online e di una roadmap digitale, l’idea di una piat-taforma multimodale era un aspettoimportante. I problemi del traffico – mancanza di spazio, code, pendo-larismo – ci costringono a trovaresoluzioni semplici e veloci per iltrasporto da A a B. Per far sì chel’utente non debba cercare confatica su diverse piattaforme il mez-zo più idoneo, noi ora offriamotutto su un’unica piattaforma.

Prima di lanciarvi nel progetto avete individuato i bisogni degliutenti?Nel quadro di un’analisi di mercatoabbiamo potuto constatare che iltema è di estrema attualità anche in altri club della mobilità europei.La Svizzera con la sua rete benstrutturata offre i presupposti idealiper il trasporto interconnesso. Nellaversione attuale del calcolatored’itinerario multimodale ci siamoconcentrati soprattutto sui tragittimedi e lunghi. In una seconda ver-sione verranno incluse le opzioniquali Park&Ride anche per i trattibrevi, ad esempio per chi dovesserecarsi solo dall’altra parte dellacittà. A questo proposito è in prepa-razione anche un’applicazione persmartphone.

Quanto tempo ci è voluto per passare dall’idea fino all’uploaddella piattaforma?Due anni. Dato che il nostro partnerrouteRANK aveva già pronta unasoluzione, la sfida è stata soprattuttointegrarne il calcolo d’itinerari nelnostro ambiente informatico.

L’utente non arriva direttamentealle opzioni multimodali. La paginad’ingresso dovrebbe essere adattata in modo da attirarvi l’attenzione dei visitatori?Sì, assolutamente. Con questo arti-colo presentiamo in anteprima ilpianificatore d’itinerario multimodaleche il TCS quale maggiore club dellamobilità offre agli utenti. Accompa-gniamo dunque il socio a destina-zione sulla via più facile. wi

Gestione semplice e pratica per pianificare il proprio itinerario multimodale con il calcolatore TCS.

Dall’itinerario ai piani di viaggio

Calcolatore d’itinerari TCS | Il TCS ha perfezionato il suocalcolatore d’itinerari stradali online gratuito che permetteora di pianificare il viaggio anche con i trasporti pubblici.

L’INTERVISTA

Info TouringSi accede al calcolatore d’itinerari del TCScliccando direttamente su www.viatcs.ch

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35club e soci | touringn.3 | 13 febbraio 2014

TCS Societariato www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS (solo se giàsocio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Libretto ETI www.eti.ch

Informare sempre prima ETI!Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.–Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.–Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.–Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.–Spese di cura «Europa» Fr. 32.–Spese di cura «Mondo» Fr. 50.–

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.–

TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

TCS Protezione giuridica

www.tcs-protezione-giuridica.chCircolazione «Famiglia» Fr. 99.–

«Individuale» Fr. 69.–Privata senza sottoscrivere la Circolazione

«Famiglia» Fr. 245.–«Individuale» Fr. 225.–

Privata con Circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.–«Individuale» Fr. 192.–

Immobili Fr. 60.–

TCS Assicurazione auto

www.tcs-assicurazione-auto.chResponsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800801000

Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch

TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–*TCS Moto Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero* prezzi soci TCS

Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch

TCS MasterCard Gold Fr. 100.–*TCS MasterCard Fr. 50.–*TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–**Nessuna commissione annuale per il 1° anno

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informa zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.

TCS Training&Events www.training-events.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

Corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi e tempo libero

TCS Viaggi www.tcs-viaggi.chTCS Camping www.tcs-camping.ch 058 827 25 20TCS HotelsSchloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch

Clubservizi

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

Guida TCS 2014 dei campeggi

La guida TCS camping 2014 è dispo-nibile da subito. Per le prossime feriein campeggio si può scegliere tra 300indirizzi di infrastrutture in Svizzerae 700 in Germania del Sud, Austria,Italia, Francia, Spagna, Portogallo,Croazia e Slovenia. Nell’edizione 2014sono descritte in dettaglio le undiciregioni svizzere, inclusi i più attrattivieventi dell’anno e le cartine di questeundici regioni sono state ingrandite.E anche i caratteri dei contributi redazionali sono più grandi e dunquefacilmente leggibili. La guida campingcosta per i soci del TCS 28.30 franchi,spese di spedizione incluse. Ordinazioni direttamente al sitowww.tcs-camping.ch o telefonandoallo 0588272520. wi

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Page 35: Touring 3 / 2014 italiano

35club e soci | touringn.3 | 13 febbraio 2014

TCS Societariato www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS (solo se giàsocio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Libretto ETI www.eti.ch

Informare sempre prima ETI!Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 191.–Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 145.–Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 165.–Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 135.–Spese di cura «Europa» Fr. 32.–Spese di cura «Mondo» Fr. 50.–

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.–

TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

TCS Protezione giuridica

www.tcs-protezione-giuridica.chCircolazione «Famiglia» Fr. 99.–

«Individuale» Fr. 69.–Privata senza sottoscrivere la Circolazione

«Famiglia» Fr. 245.–«Individuale» Fr. 225.–

Privata con Circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.–«Individuale» Fr. 192.–

Immobili Fr. 60.–

TCS Assicurazione auto

www.tcs-assicurazione-auto.chResponsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800801000

Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch

TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–*TCS Moto Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero* prezzi soci TCS

Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch

TCS MasterCard Gold Fr. 100.–*TCS MasterCard Fr. 50.–*TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–**Nessuna commissione annuale per il 1° anno

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informa zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.

TCS Training&Events www.training-events.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

Corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi e tempo libero

TCS Viaggi www.tcs-viaggi.chTCS Camping www.tcs-camping.ch 058 827 25 20TCS HotelsSchloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch

Clubservizi

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

Guida TCS 2014 dei campeggi

La guida TCS camping 2014 è dispo-nibile da subito. Per le prossime feriein campeggio si può scegliere tra 300indirizzi di infrastrutture in Svizzerae 700 in Germania del Sud, Austria,Italia, Francia, Spagna, Portogallo,Croazia e Slovenia. Nell’edizione 2014sono descritte in dettaglio le undiciregioni svizzere, inclusi i più attrattivieventi dell’anno e le cartine di questeundici regioni sono state ingrandite.E anche i caratteri dei contributi redazionali sono più grandi e dunquefacilmente leggibili. La guida campingcosta per i soci del TCS 28.30 franchi,spese di spedizione incluse. Ordinazioni direttamente al sitowww.tcs-camping.ch o telefonandoallo 0588272520. wi

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Page 36: Touring 3 / 2014 italiano

Giochi & Concorsi 03/2014

Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori vengono sempre pubblicati nella rivista Touring.

Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi!

Termine di partecipazione per ogni gioco: 2 marzo 2014.

Il viaggio dei lettori di Touring sul Volga va da Mosca ad Astrachan. Quanti passeggeri pos-sono prendere posto al massimo sul «Volga Dream»?Inviate un SMS con scritto tmi031 xx (x = numero dei posti) al numero 543.

Chance 1: Leserspiel

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi032 e le tre cifre al numero 543.

Concorso 3: sudoku medio

Concorso 2: sudoku facile

Concorso 1: gioco per i lettori

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi033 e le tre cifre al numero 543.

Windows Surface Pro 2 64 GB

Nokia Lumia 1020 – il cellulare con la migliore fotocamera al mondo

2 notti per 2 persone nel paradiso degli Hotel Alexander & Gerbi sul Lago dei Quattro Cantoni

Il Windows Surface Pro di Microsoft ha la potenza di un laptop e grazie all'involucro in lega di magnesio pesa soltanto 916 g. Lo schermo da 10,6 pollici ad altissima risolu-zione o� re colori vividi e un'ampia visuale. I test hanno dimostrato che è possibile guar-dare 7,5 ore di video con una sola carica. Il tablet può essere utilizzato con il touch-screen o con l'apposito pennino.

È compatibile con i programmi Windows più di� usi.

Nokia Lumia 1020 è il numero uno degli smartphone con sistema operativo veloce, semplice e intuitivo Windows Phone. La foto-camera integrata Nokia Pro con lenti Zeiss e sensore da 41 megapixel garantisce foto-grafi e di una qualità stupefacente. Anche il display a 334 ppi è di altissima qualità. Per il tra� co dati, Nokia Lumia 1020 supporta la rete LTE. Il sistema operativo Windows Phone 8 assicura elevata compatibilità an-che in ambito business.

Concorso 1:

Concorso 3:

Concorso 2:

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CHF

1’100.–

Valore

CHF

759.–

ValoreCHF

769.–

Marinette Pipoz Gabus, La Chaux-de-Fonds | Marie-Rose Binda, Peseux | Didier Dubrit, Yverdon

Gli Hotel Alexander & Gerbi sono situati a Weggis, sulla riviera della Svizzera centrale,e sono il luogo ideale per una vacanza rilassante e rigenerante. Immersi in un paesaggio montano spetta-colare, o� rono una vista incantevole sul Lago dei Quattro Cantoni. L'ospitalità cordi-ale, la cucina prelibata e un'area wellness da sogno ne fanno una vera oasi, lontana dalla frenesia quotidiana. Potrete vincere 2 pernottamenti per 2 per-sone in camera matrimoniale superior con

balcone e vista sul lago – ricca colazione a bu� et – drink di benvenuto – ogni sera una cena prelibata con 5 portate e menù a scelta – libero accesso e partecipazione gratuita al programma di attività nel mondo del benessere «Vitalis» – libero accesso alla spiaggia privata e utilizzo gratuito delle bici-clette di proprietà degli alberghi.

Sponsor del premio: Hasler's Hotels Alexander & Gerbi, www.alexander-gerbi.ch

I vincitori dell'edizione 01 sono:Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.

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37la pagina dei lettori | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Questo caso ci consente di analiz-zare due diversi modi di agire,che si assomigliano ma che sono

comunque diversi: il sorpasso e il passa-re davanti. Superare un veicolo sulladestra è vietato. Il mancato rispetto diquesta norma potrebbe causare incidenti,perché un conducente che si trova sullacorsia di sinistra non deve aspettarsi diessere sorpassato a destra. L’Ordinanzasulle norme della circolazione stradale(ONC) prevede quattro possibilità persuperare sulla destra: innanzitutto, se iltraffico si sviluppa su colonne parallele,per esempio in caso di traffico intensosu entrambe le corsie. Allora sulla co-lonna di destra si potrebbe circolare piùvelocemente che a sinistra. Tuttavia, la definizione di colonne parallele non è molto precisa e la giustizia deve deci-dere caso per caso. Contrariamente alsorpasso, il passar davanti non implica

un cambio di corsia. In secondo luogo, il superamento a destra è consentito nei tratti di preselezione, a condizioneche sulle singole corsie siano segnalatedestinazioni diverse. Questo può adesempio essere il caso in presenza diraccordi autostradali. In terzo luogo, ilsuperamento a destra è permesso anchealle entrate autostradali fino alla finedella linea doppia continua e infineanche sulle corsie di decelerazione delleuscite.

Va ricordato che, secondo la ONCsulle strade a più corsie nella stessadirezione, i conducenti devono utilizzarela corsia destra più esterna. Il rispetto diquesta regola contribuisce a migliorarela fluidità del traffico e a non provocaregli altri conducenti. A tal propositoraccomandiamo l’opuscolo «L’autostra-da», disponibile su www.safety.tcs.ch o per e-mail a [email protected].

«Come e quando sipossono sorpassarein autostrada dei conducenti circolanti a sinistra malgrado la corsiadi destra sia libera?»Blaise Pralong di Conthey

l’espertoTCS

Olivier Caspar

Sicurezzastradale

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Tunnel San GottardoVengono segnalati spesso i pericoli diun tubo unico per una galleria. Un inci-dente o un semplice guasto al veicoloblocca tutta la circolazione stradale neidue sensi per diverse ore. La sicurezzadeve essere al primo posto! Ragione giàsufficiente per il raddoppio della galleria. Benjamin Bourgeois (@)

Fari accesi e consumo«Touring» 1/2014

Si fanno grossi sforzi per eliminare l’in-quinamento prodotto dalle auto, poi, ti obbligano ad accendere i fari anche digiorno. Ma forse è solo un motivo perfare cassa. Ciò equivale ad un maggiorconsumo di benzina. Come si sa piùbenzina si consuma più aumenta l’in-quinamento. G. Straub, scrive di tenere i fari accesi anche di giorno per esserevisto perché ci sono in circolazionesempre più auto di colore grigio. Se inpieno giorno uno non vede un’auto soloperché è grigia, consegni la patente enon guidi più. Bruno Codiglia, Taverne

E-bike pericolose«Touring» 19/2013

Questi incidenti non vengono provocatisoltanto dai ciclisti. Spesso devo speri-mentare in prima persona od osservarecome chi è in sella a una due ruote (cono senza motore elettrico) viene messo in pericolo da automobilisti disattenti.Purtroppo ci sono anche ciclisti irrive-renti e insicuri. Solamente con un po’più di attenzione e reciproco rispetto

potrebbero essere scongiurati moltiincidenti. Jürg Rikli, Wiedlisbach

Veicolo sostitutivoIl consulente, «Touring» 2/2014

Nell’articolo si specifica che un automo-bilista coinvolto in un incidente senzaresponsabilità proprie, la cui auto dovràrestare alcuni giorni in riparazione, nonha alcun diritto ad avere una vetturasostitutiva a carico dell’assicurazionedella controparte, se non nel caso in cuici sia la necessità, dimostrata, di avereuna vettura di rimpiazzo. Io avrei delle

difficoltà ad accettare che l’assicurazio-ne di chi mi ha coinvolto in un incidentemi penalizzi: appiedandomi dopo averrovinato la mia auto; sarei costrettodurante la riparazione a spostarmi apiedi o coi mezzi pubblici; questo mene-freghismo da parte delle assicurazioni,nei confronti della parte lesa, lo «sento»piuttosto arrogante. Vorrei che gli auto-mobilisti e il TCS facciano pressionesulle assicurazioni affinché riesamininotutto il loro agire verso la parte che suomalgrado è stata lesa e penalizzata!

Giorgio Marti (@)

Mostrare il dito medioIl consulente, «Touring» 20/2013

Di nuovo (purtroppo) una decisionetipica del nostro Tribunale federale. Le sentenze vanno sempre più nelladirezione: «la vittima è il colpevole».Dell’eclatante provocazione non ci s’interessa nemmeno! Hans-R. Ott (@)

touring impressumGiornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice capo -redattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Christian Bützberger (Bü), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore).Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0588273500, fax 0588275025. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile). Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 0313872116, fax 0313872100. Produzione: St.Gal ler Tag blatt AG, CIL Cen tre d’im pres si on Laus an ne SA.Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede cen trale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

La sicurezza degli automobilisti è di vitale importanza, unnostro lettore è favorevole alla galleria a due tubi direzionali.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

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Scriveteci!

LA DOMANDA

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37la pagina dei lettori | touringn.3 | 13 febbraio 2014

Questo caso ci consente di analiz-zare due diversi modi di agire,che si assomigliano ma che sono

comunque diversi: il sorpasso e il passa-re davanti. Superare un veicolo sulladestra è vietato. Il mancato rispetto diquesta norma potrebbe causare incidenti,perché un conducente che si trova sullacorsia di sinistra non deve aspettarsi diessere sorpassato a destra. L’Ordinanzasulle norme della circolazione stradale(ONC) prevede quattro possibilità persuperare sulla destra: innanzitutto, se iltraffico si sviluppa su colonne parallele,per esempio in caso di traffico intensosu entrambe le corsie. Allora sulla co-lonna di destra si potrebbe circolare piùvelocemente che a sinistra. Tuttavia, la definizione di colonne parallele non è molto precisa e la giustizia deve deci-dere caso per caso. Contrariamente alsorpasso, il passar davanti non implica

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Va ricordato che, secondo la ONCsulle strade a più corsie nella stessadirezione, i conducenti devono utilizzarela corsia destra più esterna. Il rispetto diquesta regola contribuisce a migliorarela fluidità del traffico e a non provocaregli altri conducenti. A tal propositoraccomandiamo l’opuscolo «L’autostra-da», disponibile su www.safety.tcs.ch o per e-mail a [email protected].

«Come e quando sipossono sorpassarein autostrada dei conducenti circolanti a sinistra malgrado la corsiadi destra sia libera?»Blaise Pralong di Conthey

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Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Tunnel San GottardoVengono segnalati spesso i pericoli diun tubo unico per una galleria. Un inci-dente o un semplice guasto al veicoloblocca tutta la circolazione stradale neidue sensi per diverse ore. La sicurezzadeve essere al primo posto! Ragione giàsufficiente per il raddoppio della galleria. Benjamin Bourgeois (@)

Fari accesi e consumo«Touring» 1/2014

Si fanno grossi sforzi per eliminare l’in-quinamento prodotto dalle auto, poi, ti obbligano ad accendere i fari anche digiorno. Ma forse è solo un motivo perfare cassa. Ciò equivale ad un maggiorconsumo di benzina. Come si sa piùbenzina si consuma più aumenta l’in-quinamento. G. Straub, scrive di tenere i fari accesi anche di giorno per esserevisto perché ci sono in circolazionesempre più auto di colore grigio. Se inpieno giorno uno non vede un’auto soloperché è grigia, consegni la patente enon guidi più. Bruno Codiglia, Taverne

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Questi incidenti non vengono provocatisoltanto dai ciclisti. Spesso devo speri-mentare in prima persona od osservarecome chi è in sella a una due ruote (cono senza motore elettrico) viene messo in pericolo da automobilisti disattenti.Purtroppo ci sono anche ciclisti irrive-renti e insicuri. Solamente con un po’più di attenzione e reciproco rispetto

potrebbero essere scongiurati moltiincidenti. Jürg Rikli, Wiedlisbach

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Di nuovo (purtroppo) una decisionetipica del nostro Tribunale federale. Le sentenze vanno sempre più nelladirezione: «la vittima è il colpevole».Dell’eclatante provocazione non ci s’interessa nemmeno! Hans-R. Ott (@)

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La sicurezza degli automobilisti è di vitale importanza, unnostro lettore è favorevole alla galleria a due tubi direzionali.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

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LA DOMANDA

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Page 38: Touring 3 / 2014 italiano

touring | l’incontron.3 | 13 febbraio 2014

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Ulrich W.Herzog crede nel futuro degli orologi puramente meccanici. Grazie a molte innovazioni il marchio indipendente si afferma con successo sul mercato.

Cosa trova di affascinante negli orologi?Ulrich W.Herzog: Mi affascinano gli ingranaggi che con il loroleggero ticchettio scandiscono il tempo. Per me è sempre un mi-racolo vedere come questa tecnica microscopica funziona inmodo preciso e affidabile.

Come bancario nel 1978, in piena crisi orologiera, si è lanciato sul marchio Oris, è stata una mossa azzardata?Ho cercato la sfida e ho creduto nel futuro dell’industria orolo-giera così come nell’indipendenza del marchio. Riuscire a far

Orologi per fan di piloti, aviatori, sub e musicisti

risorgere il marchio dalla crisi e condurlo al successo odierno,mi ha rafforzato. Per me è stata un’ottima scuola di vita.

Cosa l’ha spinta a puntare sugli orologi meccanici?Durante i miei frequenti viaggi in Giappone avevo notato chesoprattutto i giovani volevano orologi con ingranaggi meccani-ci da caricare a mano. Questa constatazione mi ha convinto aprogettare una strategia per questi orologi e poi a perseguirlacon coerenza.

Quanto è importante il design?Gioca un ruolo essenziale, perché rende un marchio unico e devepiacere ai clienti. I nostri stilisti trovano ispirazione nei nostriquattro mondi: cultura, diving, aviazione, motor sport.

Da Lei addirittura i musicisti concepiscono degli orologi.Come siete giunti a questo?L’idea di creare orologi per le leggende della musica quali ChetBaker o John Coltrane è nata quando eravamo sponsor ufficialidell’Oris London Jazz Festival. Così abbiamo ad esempio creatoun orologio anche con Bob Dylan. E su questo orologio c’è an-che una storia da raccontare: sul quadrante volevamo incidereil testo della canzone di Bob Dylan «The Times They Are A-Changin’», ma la star si è rifiutata. Dylan ha detto che lui can-ta i suoi testi e non vuole leggerli su un orologio. Per questo mo-tivo abbiamo ideato con lui un altro design.

Da diversi anni Lei s’impegna anche nella Formula Uno. Ne è valsa la pena?Da dieci anni lavoriamo con il team di Formula Uno della Wil-liams. In questo modo abbiamo potuto incrementare notevol-mente il valore di mercato di Oris e abbiamo potuto costruireun’immagine positiva. In quanto a ciò siamo soddisfatti dellacollaborazione.

In futuro come si svilupperà il mercato orologiero?Ritengo che dopo gli anni di boom, il mercato si normalizzerà.Chi ha prodotti di qualità otterrà dei buoni risultati anche in fu-turo. Ma noi dovremo riuscire a lanciare ogni anno un’innova-zione orologiera, sia a livello di meccanismi che di design. Inrapporto alla tecnologia penso che, nella costruzione della cas-sa, giocheranno un ruolo determinante i nuovi materiali.

Intervista: Felix Maurhofer

Ulrich W.Herzog(70 anni) è diret-tore generaledella ditta orolo-giera svizzeraOris con sede a Hölstein (BL)che conta 125 dipendenti in tutto il mondo.

«Bob Dylan non voleva il testo di una canzone sul suo orologio»

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Page 40: Touring 3 / 2014 italiano

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