9
Tra bellezze ambientali e cultura di montagna

Tra bellezze ambientali e cultura di montagna · tre a ovest la cresta sud del VEREDO Basòdino, spartiacque con le valli italiane Formazza e Antigorio, marca il confine con l’Italia

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Tra bellezze ambientali e cultura di montagna

76

Sentieri d’autore l Escursioni ad anello nel Canton Ticino

INDICE

• Introduzione 5• Inquadramento geografico 8• Qualche cenno di geologia 12• L’ambiente naturale 14• Note tecniche 15• Scala delle difficoltà escursionistiche 17• Consigli per la sicurezza 18• Materiale 18• Rispetto ambientale 20• Emergenze 20• Informazioni e recapiti utili 21

UNO • LA VALLEMAGGIA 231 • L’anello dei Laghi Alzasca e Sascòla 282 • L’anello dei laghi d’Antabia e della Crosa 343 • La traversata da Giumaglio a Bignasco 404 • La Valle del Salto 465 • La Via Alta Vallemaggia (VAVM) 51 DUE • IL LOCARNESE E LA VAL VERZASCA 656 • Sulle creste del Gambarogno 727 • Il Munzelum e la Capanna Salei 768 • L’anello di Gresso 809 • L’anello alto di Mergoscia 8410 • Salita ai Monti del Corgell 8811 • Due giorni da Brione a Sonogno 9212 • L’anello di Cazzai 9713 • L’anello della Valle di Frasco 10114 • L’anello della Val Pincascia 10615 • La magia di Eos (Eus) 11216 • L’anello del Sassariente 11717 • Alle capanne Olino e Mognone 121

TRE • VAL LEVENTINA, VAL BEDRETTO E GOTTARDO 12518 • Il grande anello di Dalpe 13019 • Il trekking della Valle dei Cani 13420 • Per alpeggi e laghi in alta Val Bedretto 13921 • L’anello dei laghi del Lucendro 14322 • Giro del Pizzo di Campello 14723 • Laghi Chiera, Pecian e Pecianett 15124 • Da Carì ai Laghi di Mottella 15625 • Motto Crostel e Pizzo Caslett 16026 • Il Matro e la Capanna Pian d’Alpe 164

QUATTRO • LA VALLE DI BLENIO, LA RIVIERA E IL BELLINZONESE 16927 • Attorno al Pizzo Molare 17628 • Un’ascensione al Pizzo del Sole 18029 • Nel distretto dei laghi, al Lucomagno 18530 • Greina: ai Pizz Valdraus e Gaglianera 19031 • L’anello del Pizzo di Cadreigh 19532 • L’anello di Stabbio 19833 • L’anello della Cima di Piancabella 20234 • La magia di Muncrech 20635 • L’anello grande di Negressìma 20936 • Attorno al Piz de Molinera 21437 • La Cima di Negrös 218

CINQUE • IL TICINO MERIDIONALE 22338 • L’anello orientale del Monte S. Giorgio 22739 • Camoghè-Segor-Garzirola 23140 • Sulle creste del Garzirola 23541 • L’anello di Corticiasca 23942 • L’anello della Valle di Brè 24343 • Da Arogno all’Alpe di Gotta 24744 • Da Sagno al Monte Bisbino 252

l Indice

9

Sentieri d’autore l Escursioni ad anello nel Canton Ticino

8

Il Ticino è la regione più meridionale della Svizzera, un ampio cuneo che si insinua a sud tra il Lago di Como e il Lago Maggiore, confinando con la Lombardia e col Piemonte. È sbarrato a nord dalla Catena Rotondo-Centrale-Piz Blas delle Alpi Lepontine, i cui crinali, pressoché oriz-zontali, lo separano dai Cantoni Grigioni, Uri e Vallese, a est dalla Cresta dell’Adula, che completa il confine coi Grigioni, men-tre a ovest la cresta sud del Basòdino, spartiacque con le valli italiane Formazza e Antigorio, marca il confine con l’Italia.Si è soliti suddividere il Ti-cino rispetto alla barriera del Monte Ceneri, la linea orografica centrata sul pas-so omonimo che unisce i monti Tamaro e Camoghé e si eleva a sud del Piano di Magadino, la pianura formata dal Fiume Ticino prima di im-mettersi nel Lago Maggiore. Il Ticino settentrionale, o Sopraceneri, è costituito dal bacino del fiume omonimo,

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO

Lago di Lugano

Lago di Varese

Lago

Mag

giore

Lago d’Orta

Lago di Como

Ticino

Moe

sa

Toce

Toce

Maggia

Brenno

Verzasca

UNO

DUE

TRE QUATTRO

CINQUE

ITALIA

SVIZZERAROVEREDO

Passo delS. Gottardo

Furkapass

)(

Passo delLucomagno

)(

Passo delS. Bernardino

)(

)(

Passo della Novena)(

OLGIATE

CHIASSO

MENDRISIO

NESSO

CAMPIONEBELLAGIO

MENÀGGIO

PORLEZZA

BOGNO

GRAVEDONA

MESOCCO

HINTERRHEIN

S. BERNARDINO

ROSSA

LAVERTEZZO

SONOGNO

MAGGIA

OSOGNA

CLARO

BIASCA

GIORNICO

FAIDO

OLIVONEAIROLO

REALP

BEDRETTO

VALDO

FUSIO

BIGNASCO

S. CARLO

BOSCO GURIN

BACENO

COMOLOGNO LOCO

BRISSAGO

CANNÒBIO

CÀMEDO

S.TA MARIAMAGGIORE

PONTE TRESA

P. CERÈSIO

ARCISATEGAVIRATE

LAVENO

GRAVELLONATOCE

PREMOSELLOCHIOVENDA

STRESA

ANGERA

MALNATE

ARONA

LUINO

BELLINZONA

VERBANIA

ERBA

LOCARNO

VARESECOMO

LUGANO

M. Camoghè

P. di Claro

Piz di Strega

M. Generoso

Galbiga

BregagnoM. Tamaro

M. CeneriPizzo di Gino

P. Campo Tencia

Corona di Redorta

Pioda di Crana

M. Zeda

Rheinwaldhorn

Piz Terri

P. del Sole

Basòdino

Pizzo Quadro

GridoneM. Togano

M. Lema

Val Onsernone

Val Vergeletto

Val Bavona

Val L

aviz

zara

CentovalliValle Maggia

Val Grande

Valle di Santa Maria

Val Bedretto

Val Verzasca

Val M

esol

cina

Val Leventina

Val di Blenio

Val Calanca

Sopra: il Poncione di Alnasca nell’anfiteatro della Fopia

(Verzasca).Sotto: il Lago di Canè, racchiuso

tra le pareti del Torrone Rosso e del Pizzo di Claro (Riviera).

l Inquadramento geografico

Posto a cavallo tra le Alpi Lepontine e le Prealpi Lombarde e incuneato tra i grandi laghi della Lombardia occidentale, il Ticino deve a questa sua natura di territorio di transizione la grande varietà di ambienti e di bellezze naturali che lo rendono un territorio privilegiato

per l’escursionismo di ogni livello.

Sentieri d’autore l Escursioni ad anello nel Canton Ticino

113112

La magia di Eos (Eus)Alla scoperta della primitiva bellezza della Val Verzasca

015

PARTENZA: Lavertezzo (536 m), Val Verzasca.

QUOTA MIN/MAX: 536 m/1728 m.

DISLIVELLO: 1260 m.

LUNGHEZZA:14 km.

TEMPO: circa 6 h, senza contare le soste.

DIFFICOLTÀ: E (T1-T2) fino alla deviazione per Eos, poi EE (T3) fino al villaggio; E (T2) in discesa.

PUNTI DI APPOGGIO: nessuno.

ACQUA: fonti agli alpeggi e numerosissimi ruscelli.

SENSO DI MARCIA: indifferente.

PERIODO CONSIGLIATO: da maggio a ottobre, nei periodi asciutti.

CARTOGRAFIA: CNS 1:50.000 n. 276 Val Verzasca.

Rientro: a cura di Girovagando.

La straordinaria selletta dell’Alpe d’Eos, vista dalla cima omonima (foto Girovagando).

La Val Pincascia, già descritta nella escursione precedente, scende dallo spartiacque orientale della Verzasca aprendosi la strada tra le dor-sali del Poncione d’Alnasca e del Poncione del Venn; quest’ultima si chiude sulla valle con un pilastro d’angolo isolato e panoramicissimo: il Pizzo di Eus, poco sotto la cui sommità si apre la selletta omonima, un angolo remoto dove sorge un villaggio incantevole. Vi si arriva da Lavertezzo con un percorso nei boschi, prima dolce e poi sempre più ripido e faticoso, che offre una ulteriore testimonianza dell’incalco-labile lavoro che ha permesso ai valligiani di sfruttare le difficili risorse di queste montagne. Da Eus si torna tagliando il versante orografico destro della Val Carecchio, tributaria della Pin-cascia, tra rii e cascate di ogni genere, fino a raggiungerne il lungo fondovalle, per il quale si

riprende il percorso di andata. È una gita impe-gnativa, da affrontare solo nei periodi asciutti a causa del gran numero di corsi d’acqua da su-perare, ma che offre in cambio la sorprendente bellezza degli angoli reconditi della Verzasca.

ACCESSO E PARCHEGGIORaggiunta Bellinzona con l’autostrada Mila-no-Chiasso-San Gottardo, si esce a Bellinzona sud proseguendo per Locarno; superate varie rotonde, uno svincolo a destra indirizza per Locarno-Tenero, passando per l’aeroporto di Locarno; alla prima rotonda, si prosegue per Gordola, dove, entrati in paese, si trova a de-stra la deviazione per la Val Verzasca. La strada sale decisa fino alla diga e al lago artificiale di Vogorno, poi prosegue in lieve salita raggiun-gendo Lavertezzo, famoso per il ponte e le me-

ravigliose vasche del Fiume Verzasca; si parcheggia sul lungofiume (dappertutto a pagamento, vedi note).

ITINERARIOAll’ingresso del paese si nota sulla destra lo slargo della caratteristica Osteria Vittoria, dal quale parte il

LAVERTEZZO536 m

Rancone906 m

CogneraSambugaro

Eos1603 m

1159 m

Piano dei Nic

Alpe di Arossa1623 m

Rodana861 m

Monte della Valle995 m

Pizzo d’Eus1730 m

Cima Pianca2240 m

Val Carecchio

0Km 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

700 m

600 m

800 m900 m

1000 m

1300 m

1100 m

1200 m

1400 m

1500 m

1600 m1700 m

1800 m

14

Ranc

one Ro

dana

Pizz

oEo

sEo

sAr

ossa

Mon

te V

alle

Bivi

o EO

S

Ranc

one

Capp

ella

Pont

e

Il Locarnese e la Val Verzasca l L’anello di Eos (Eus)

Sentieri d’autore l Escursioni ad anello nel Canton Ticino

115114

nostro sentiero, i cui segnavia indicano la Ca-panna Borgna. La bella mulattiera a gradini sale al soprastante villaggio di Rancone, sugge-stivo nucleo di antiche baite ristrutturate, e lo risale verso sinistra, raggiungendo le case più

alte presso una piccola edicola votiva; da qui si trasforma in sentiero e si inoltra nel bosco, in saliscendi e poi lieve salita, raggiungendo una successiva edicola e infine una grande cappella (0,45 h da Lavertezzo).

Dalla cappella il sentiero si abbassa di qualche decina di metri portandosi al ponte sul torren-te della Val Carecchio (674 m), tributaria della Val Pincascia, le cui acque confluiscono infine nella Verzasca a Lavertezzo; l’impetuoso corso d’acqua proviene da un sorprendente canale naturale, dopo il quale si riversa in una gran-de vasca. Dopo un netto tornante, il sentiero prende a risalire la valle sul versante orografico destro, in pendenza moderata, superando una deviazione a sinistra e raggiungendo poco il sentiero per Eos, ben segnalato su un masso (0,40 h dalla cappella). Il sentiero, marcato b-a-b e ben manutenuto, parte subito molto ripido e risale il costone in-contrando alcune baite sparse, in parte dirocca-te, fino a raggiungere la frazione di Ròdana; poi prosegue guadagnando rapidamente quota con qualche zig-zag, senza mai concedere pause, fino a uscire dal bosco fitto, mentre il panorama comincia ad aprirsi sulle pendici selvagge della Val Carecchio e sul vicino Pizzo di Vogorno. Quindi la traccia piega a destra iniziando una traversata ascendente che porta in un vallone (alla cui base si nota un riparo naturale sotto le rocce), che si risale fino ai piedi della vertica-le parete ovest del grande scoglio di Eos, dove sono state tracciate belle vie di roccia. Indispen-sabile una pausa, dato che abbiamo già fatto più di 800 m di dislivello (1,15 h dalla devia-zione).Qualche catena di sicurezza e molti gradini in-tagliati nella roccia (un grandioso lavoro fatto dagli alpigiani per accedere ai pascoli alti) con-sentono di superare una fascia di strapiombi; poi una seconda traversata ascendente nei bo-schi, con pendenza minore, raggiunge la base dell’ultimo tratto, l’ampio e ripido canalone

erboso che scende dalla selletta, sulla quale si scorge la croce che indica la presenza del villaggio. Si risale faticosamente con qualche tornante questo pendio, spostandosi infine sulla destra fino a riuscire sul magico pianoro dell’alpe, perfettamente conservata e mantenu-ta ancora in attività grazie all’uso dell’ elicottero (1603 m; 0,50 h dalla parete attrezzata; 3,30 h dalla partenza). Dalle baite un facile sentiero di cresta porta in venti minuti sulla cima del Pizzo di Eos (1728 m), dal quale si godono scorci fantastici sulla selletta e sul grandioso bacino della Val Pinca-scia, dominato dalla lontana parete triangolare del Poncione Rosso.

RientroDalla cima si torna per cresta alle baite di Eus (0,15 h), dove, ignorando le indicazioni per la Cima Pianca e la Capanna Cornavosa, si im-bocca il sentiero più a destra che, tenendosi in quota, traversa verso la vicina Alpe di Arossa. Passati dopo pochi minuti sotto le baite della frazione, segnalate da una croce di legno in alto sul costone, si inizia la discesa in Val Carecchio. Effettuato un lungo traverso tra prato e bosco perdendo lentamente quota, a 1450 m si passa sotto grandi pareti di roccia animate da nume-rose cascate che offrono uno spettacolo straor-dinario (0,30 h da Eos). Da qui la discesa è più decisa: la pista, sempre ben visibile, si abbassa rapidamente nella fagge-ta, il cui scivoloso pavimento di foglie richiede costante attenzione, attraversando un numero incredibile di rii e torrentelli. Alla quota di 1259 m il sentiero devia a destra e cala con una lun-ga serie di tornanti fino a 1159 m, il punto più a monte dell’itinerario, dal quale si comincia a

Il tratto di sentiero gradinato nella roccia (foto Girovagando).

Ultimi passi prima della selletta di Eos (foto Girovagando).

Il Locarnese e la Val Verzasca l L’anello di Eos (Eus)

Sentieri d’autore l Escursioni ad anello nel Canton Ticino

116 117

L’anello del SassarienteSui denti di roccia che dominano il Piano di Magadino

PARTENZA: Strada per i Monti della Gana, sopra Cugnasco (1120 m).

QUOTA MIN/MAX: 1120 m/1891 m.

DISLIVELLO: circa 850 m.

LUNGHEZZA:11,5 km.

TEMPO: circa 5 h.

DIFFICOLTÀ: E (T2); EE (T3-T4) la cresta dal Sassariente alla Cima di Sassello.

PUNTI DI APPOGGIO: presso l’Alpe Sassello.

ACQUA: agli alpeggi, segnalata.

SENSO DI MARCIA: orario.

PERIODO CONSIGLIATO: da giugno a ottobre.

CARTOGRAFIA: CNS 1:50.000 n. 276 Val Verzasca.

Il Sassariente visto dalle cascine alte dei Monti di Colla.

016117

scendere costeggiando il bel riale di fondovalle, limpido e tumultuoso (0,35 h dalle cascate; da questo punto, proseguendo in salita, si raggiun-gerebbe la Bocchetta di Rognoi, che si apre tra il Madone e il Pizzo di Vogorno).

Il lungo percorso lungo il torrente passa dalle belle baite del Monte della Valle (995 m) e raggiunge il bivio per Eus, dove si chiude l’anello (0,55 h dalla quota 1159 m). Da qui si segue il tragitto dell’an-data tornando al ponte, risalendo a Rancone ed infine scendendo a Lavertezzo per la mulattiera (0,50 h dal bivio di Eus, 2,30 h dalla cima).

NOTESi può anche salire e parcheggiare al soprastante villaggio di Rancone, seguendo una deviazione che si stacca appena oltre Lavertezzo (divieto di transito per i non residenti, ma gli escursionisti sono tollerati se non c’è affollamento); dal par-cheggio si ritrova il sentiero salendo a sinistra verso le case più alte del paese; partendo da questo punto si risparmia complessivamente una mezz’ora.In quasi tutti i punti turistici della Val Verzasca i parcheggi pubblici sono ormai a pagamen-to (si può acquistare, nei bar e anche on-line, una Daily Card da 10 FCH valida per un giorno nell’intera valle), oppure riservati ai clienti dei ristoranti e dei bar; presso questi ultimi, tuttavia, nei momenti di scarso afflusso turistico, il par-cheggio è generalmente tollerato (vedi www.tenero-tourism.ch).

La spettacolari cascate in discesa (foto Girovagando).

Il ponte dei Salti a Lavertezzo.

Il Locarnese e la Val Verzasca l L’anello del Sassariente

Sentieri d’autore l Escursioni ad anello nel Canton Ticino

191190

A est della Val Camadra si apre l’altopiano del-la Greina (Plaun la Greina): un grande piano-ro dalla suggestione tibetana che corrisponde al bacino alto del Rein da Sumgvit, strapieno di bellezze naturali e circondato a nord dalla cerchia di alte montagne che separano il Ticino dai Grigioni, a est dagli ultimi rilievi della cresta dell’Adula e a sud dal poderoso massiccio sci-stoso del Pizzo Coroi.Questa scheda descrive la salita ai Pizz Ga-glianera e Valdraus, che può essere abbinata al giro della Greina che, partendo da Pian Geirett nell’alta Val Camadra, percorre ad arco l’altopiano e si chiude al Lago di Luzzone: uno dei percorsi più frequentati del Ticino, grazie al dislivello relativo e alla presenza di due confor-

tevoli punti di appoggio, la Capanna Scaletta e la Capanna Michela all’Alpe Motterascio.Il Piz Gaglianera è quella slanciata piramide che ruba l’attenzione degli escursionisti, pro-venienti dalla Capanna Scaletta, quando per-corrono il sentiero della Greina nel tratto che segue il passo omonimo. Come tutte le vette che delimitano a nord il Piano della Greina, anche questa non è di facile accesso, e la sua ascensione, in gran parte priva di segnavia e riferimenti, deve essere considerata un percor-so di facile alpinismo, talvolta faticoso. Questa premessa non deve scoraggiare: giunti in alto la soddisfazione della salita e la visione d’in-sieme del territorio della Greina ripaga di tutte le fatiche.

ACCESSORaggiunta Bellinzona con l’autostrada Milano-Chias-so-San Gottardo, si prose-gue verso il San Gottardo imboccando la prima uscita per Biasca-Luco-magno; si risale quindi la Valle di Blenio fino a Oli-vone, subito dopo il quale si devìa a destra per la Val di Campo. Superata una lunga galleria si riesce nel-la piana di Campo Blenio, raggiungendo in breve il parcheggio di Aquilesco (Ghirone), capolinea del bus alpino col quale, in estate, si sale a Pian Gei-rett, punto di partenza del-la gita (vedi note).

PARTENZA: Pian Geirett (1976 m).

QUOTA MIN/MAX: 1607 m/3121 m.

DISLIVELLO: 1145 m.

LUNGHEZZA: circa 12 km A/R da Pian Geirett.

TEMPO: salita: da 3,50 h a 4,20 h; totale: 6 h-6,20 h

DIFFICOLTÀ: E, EE a tratti faticoso (T3), cresta di I e II grado (T4-T5).

PUNTI DI APPOGGIO: Capanna Scaletta; Capanna Michela all’Alpe Motterascio.

ACQUA: vari rii.

SENSO DI MARCIA: orario.

PERIODO CONSIGLIATO: da luglio a ottobre.

ATTREZZATURA: consigliato spezzone di corda), materiale per assicurazione semplice per la cresta di collegamento Valdraus-Gaglianera e ramponi se è innevato.

CARTOGRAFIA: CNS 1:25.000 n. 256 Disentis/Munster.

Il Piz Vial visto dalla vetta del Gaglianera.

030

Greina: ai Pizz Valdraus e GaglianeraUn po’ di facile alpinismo con lo sguardo sulle meraviglie della Greina

3062 mPiz Vial3168 m

Piz Gaglianera3121 m

Piz Valdraus3096 m

Var. 2Piz Medel3210 m

3015 m

Fourcla de Lavaz2703 m

2545 m

2517 m

2748 m2583 m

)(

Pian Geirett1976 m Pizzo Coroi

CapannaMichela

Cap. Scaletta2205 m

Passodella Greina

Arco Greina

Glatscherda Medel

Glatscherda la Greina

0Km 21 3 4 65 97 8 10 12

2400 m

2200 m

2000 m

2800 m

2600 m

3000 m

11

Arco

Gre

ina

Capa

nna

Scal

etta

Capa

nna

Scal

etta

Lagh

etto

Ripi

ano

lagh

etti

Pass

o G

rein

aVald

raus

Gag

liane

ra

La Valle di Blenio, la Riviera e il Bellinzonese l Greina: ai Pizz Valdraus e Gaglianera

Sentieri d’autore l Escursioni ad anello nel Canton Ticino

193192

precedente, che si taglia in salita raggiungendo un settore di rocce montonate e detriti, percor-so da molti rivoli, oltre il quale si entra nell’an-fiteatro compreso tra il Piz Valdaus, appena vi-sibile a sinistra, e l’inconfondibile piramide del Piz Gaglianera a destra, dove ci si raccorda col percorso 2 prima indicato (1 h dal primo lago).Qui in genere ci si dirige verso la cresta sud, attraversando in orizzontale l’anfiteatro e poi risalendo un lungo pendio di detriti compatti; raggiunta così la lunga cresta di sfasciumi e poi di grandi massi, se ne segue il filo incontrando solo passaggi di I e pochi di II grado, non espo-sti, fino alla piccola croce di vetta: questa è la via normale alla montagna (3121 m, 0,50 h, 3,50 h dalla partenza; EE/F, T4).Per raggiungere il Piz Valdaus, invece, si pro-segue nel centro dell’anfiteatro fino alla cresta che lo delimita, collegando le due montagne. Questa presenta sulla sinistra un canale d’acces-so di pietre e sfasciumi, assai ripido, per il quale se ne guadagna il filo roccioso, risalendolo poi a sinistra con facili passaggi di roccia fino alla vetta (3096 m, stessi tempi che per il Gaglia-nera, ma l’accesso alla cresta varia a seconda dell’innevamento; EE/F, T4). Si torna indietro per il percorso di salita; giunti al colletto prima descritto, si può valutare se rag-giungere per cresta il Gaglianera. Da qui il filo roccioso si presenta impegnativo, ma lo è meno di quanto sembri: seguendolo, con un’arrampi-cata divertente prevalentemente di II grado e talvolta esposta, si supera un primo risalto rag-giungendo una bocchetta e quindi, per l’ultimo tratto più affilato di cresta, la vetta del Gaglia-nera (0,55 h dal Valdraus, PD-, T5; consigliata l’assicurazione).

RIENTRODal Valdraus si torna per il percorso di salita, mentre dal Gaglianera la via di discesa usuale è quella normale lungo la cresta sud. Tornati alla base dell’anfiteatro, si può tagliare direttamente verso sud, superando il tratto di rocce monto-nate e sfruttando a zig-zag i nevai residui, ormai ammorbiditi dal sole, spostandosi a sinistra e poi perpendicolarmente verso il sottostante Piano della Greina; si arriva così a un pittoresco ripiano intermedio formato da piccoli dossi costellati di laghetti. Questa linea di discesa è segnalata solo da rari ometti collocati su grandi macigni che tut-tavia non è immediato individuare, dato che ci si muove su un terreno assai movimentato. Sotto il pianoro dei laghetti, qualche salto di roc-cette e ripidi prati portano infine sul fondovalle della Greina, da tempo in piena vista; si arriva così sul Rio di Sumvigt nel punto in cui, dal versante opposto della valle, vi si immette un torrente e dove si intercetta il comodo sentiero della Greina, non lontano dal passo omonimo (2 h dalla vetta del Gaglianera, o del Valdaus). Per questo, a destra, si torna alla Capanna Sca-letta e a Pian Geirett (0,50 h, 2,50 h dalla vetta).

VARIANTIL’anello della Greina: mettendo in program-ma un pernottamento, si può scegliere di proseguire a sinistra attraverso il piano della Greina verso la Capanna Michela. Costeggian-do a lungo il canyon del torrente, tra i bianchi affioramenti della dolomia saccaroide e altre notevoli formazioni carsiche, si raggiunge un incrocio presso il corso d’acqua al quale si de-via a destra raggiungendo il masso di Crap la Crush, crocevia nodale che segna il passaggio dalla Greina agli alti pascoli del Motterascio

ITINERARIODa Pian Geirett, seguendo i segnavia, si sale con un largo giro verso la Capanna Scaletta, per un sentiero panoramico a svolte un po’ soste-nute che infine si porta sul ripiano dal quale il Torrente Brenno precipita in una profonda forra sul piano; appena superata l’altezza della capanna, un segnavia blu a sinistra indica il per-corso che porta alla Fourcla de Lavaz lungo il canyon del torrente (0,35 h, poco più avanti un altro segnavia uguale propone un raccordo più agevole con lo stesso sentiero).Il percorso si svolge per pietraie irregolari sulla sinistra della suggestiva gola, finché si attraver-sa il torrente sfruttando un passaggio su grossi massi trovando sulla riva opposta una traccia tra gli sfasciumi che in breve conduce al successi-vo segnavia, proprio sotto il famoso Arco della Greina, di cui dal basso si ha l’inquadratura più suggestiva (2320 m, 0,35 h dal precedente bi-vio).Qui si riattraversa il torrente (talvolta con dif-ficoltà, se in piena) e si prosegue per la Fuor-cla de Lavaz, risalendo il pendio, all’inizio ac-

cidentato e faticoso, prima verso destra e poi a sinistra raggiungendo in breve un’idilliaca valletta verde; da questa, superando una serie di dossi erbosi, si giunge più agevolmente al laghetto di quota 2496 m, suggestivo specchio d’acqua aperto su un panorama incantevole (0,50 h dall’arco; da qui è possibile deviare a destra, fuori traccia, risalendo in traverso i lun-ghi e talvolta disagevoli pendii di erba e rocce montonate che portano alla base dell’anfiteatro compreso tra i Pizz Valdaus e Gaglianera, dove ci si raccorda con l’itinerario descritto: questa variante è indicata sulla cartina come Var. 2).Seguendo gli inappuntabili segnavia, dal lago si scavalcano vari ripidi dossi montonati di solido granito ghiandone trovando un secondo laghet-to che raccoglie le acque dei nevai circostanti e da qui in breve ci si porta sotto l’intuibile Fourcla de Lavaz; senza raggiungerla, tenendosi circa 80 m più in basso, si devìa a destra su una pietraia che si percorre a lungo in lieve salita, costeggiando la soprastante e incombente cre-sta rocciosa e raggiungendo un largo pendio di sfasciumi compatti, meno faticoso del tratto

Il lago di quota 2496 m; sullo sfondo la Cima di Camadra.

La Valle di Blenio, la Riviera e il Bellinzonese l Greina: ai Pizz Valdraus e Gaglianera

Sentieri d’autore l Escursioni ad anello nel Canton Ticino

194

PARTENZA: Anveuda, Valle Santa Maria (1676 m).

QUOTA MIN/MAX: 1727 m/2516 m.

DISLIVELLO: circa 900 m.

LUNGHEZZA: 15,2 km.

TEMPO: 5,40 h.

DIFFICOLTÀ: E (T2) con un breve tratto EE (T3).

PUNTI DI APPOGGIO: Capanna Dotra, Capanna Bovarina.

ACQUA: fontana a Dotra.

SENSO DI MARCIA: indifferente.

PERIODO CONSIGLIATO: da luglio a novembre.

CARTOGRAFIA: CNS 1:50.000 n. 266 Val Leventina.

TESTO E DATI: a cura di Girovagando.

L’ultimo strappo, con il lungo filo della cresta ormai alle spalle.

195

031195

L’anello del Pizzo di CadreighA perdita d’occhio sulle creste dell’alta Valle di Santa Maria

(0,35 h dal punto in cui si incrocia il sentiero della Greina).Da qui, camminando in piano su lievi dossi on-dulati e acquitrinosi, si arriva infine al confine dell’altopiano, segnalato da una scaletta di ferro oltre la quale si è in breve alla moderna costru-zione della Capanna Michela (2172 m, 0,40 h da Crap la Crush). Dal rifugio, il cui terrazzo offre verso sud una bella visione della slanciata guglia del Torrone di Nav, svettante sul lato opposto della valle, si scende su un’ampia pista che offre suggestivi scorci sul bacino del Lago Luzzone, che compa-re in fondo ai ripidi dossi verdi. La veloce disce-sa taglia poi a svolte il pendio calando al ponte di Larciolo, dal quale si entra nel grande fiordo del lago, che si costeggia incontrando alcune insenature spettacolari e giungendo all’Alpe Garzott, punto d’arrivo della sterrata che corre lungo lo specchio d’acqua. Per questa si arriva infine al capolinea del Bus Alpino, col quale si può far ritorno ad Aquilesco (1,30 h dalla Ca-panna Michela). Altrimenti si prosegue lungo il lago e si oltrepassa la diga attraverso il tunnel

trovando i segnavia del sentiero che scende al parcheggio di Aquilesco (0,45 h dal capolinea del bus alpino; vedi note).

NOTEa) I tempi della salita al Valdraus e/o al Gaglia-nera dipendono dallo stato del percorso, che all’inizio della stagione è generalmente ancora innevato sopra il primo laghetto. A seconda delle condizioni della neve, questo può sia facilitare sia rendere più complicata la salita e, se le tempe-rature sono basse, richiedere l’uso dei ramponi.b) Se si decide, una volta raggiunto in discesa il piano della Greina, di proseguire per la Capan-na Michela e il Lago di Luzzone, si tenga pre-sente che il percorso complessivo risulterà di 20 km o 23 km a seconda che, dal lago, si utilizzi il Bus alpino o si raggiunga a piedi Aquilesco.c) La strada per il Lago di Luzzone, interrotta per una frana, nel 2017 è stata riaperta al traf-fico, che è controllato da semafori collegati a sensori della stabilità del pendio. Per informa-zioni telefonare all’ufficio tecnico del comune di Olivone: +40 0918721117.

Il Piz Terri.

La Valle di Blenio, la Riviera e il Bellinzonese l L’anello del Pizzo di Cadreigh