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426
TRASFORMAZIONI GEOMETRICHETRASFORMAZIONI GEOMETRICHE
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 427
Introduzione
Una trasformazione dello spazio è una funzione generica che trasforma un punto p in un
altro punto p’ :
( )pp χ='
Essendo p = (x,y,z) e p’ = (x’,y’, z’)
Per il momento non facciamo alcuna ipotesi sulla forma della funzione; ipotizzeremo soltanto che in tutto il dominio spaziale esistano e siano continue le derivate parziali:
j
i
x
x
∂∂ '
Dal punto di vista applicativo risulta utile conoscere alcune caratteristiche associate ad una trasformazione generica, quali ad esempio: variazione di lunghezza, variazione d’areae variazione di volume. Riportiamo nelle trasparenze che seguono alcuni risultati notevoli.
2
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 428
Matrice jacobiana
La matrice jacobiana A di una trasformazione è definita nel modo che segue:
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
=
z
z
y
z
x
zz
y
y
y
x
yz
x
y
x
x
x
'''
'''
'''
A
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 429
Matrice jacobiana - esempio
Sia data la seguente trasformazione dello spazio:
( )( )
++=+=
+=
zyxz
zxy
xxx
2'
cos'
sin3'
:
2
χ
La matrice jacobiana è la seguente:
( )( )
−+
=112
10sin
00cos6
x
xx
A
3
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 430
Variazione di volume
Consideriamo una generica trasformazione che porta il punto p in p’ :
Si dimostra che, puntualmente, la variazione del volume infinitesimo di materiale, espressa da dV’/dV è data dal determinante della matrice jacobiana:
( )Adet' =
dV
dV
Se det(A) = 1 in tutti i punti dello spazio la trasformazione si dice isocora.
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 431
Variazione d’area
Consideriamo una generica trasformazione che porta il punto p in p’ e due superfici
infinitesime dA e dA’ nell’intorno dei punti p e p’ . Siano n ed n’ le normali alle due
superfici nei due punti p e p’ .Si dimostra che il rapporto tra le aree delle due superfici infinitesime è dato dalla seguente relazione (formula di Nanson):
( )[ ] dAdA BNAn det'' =
dove B è la matrice jacobiana della trasformazione inversa:
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
∂∂
=
'''
'''
'''
z
z
y
z
x
zz
y
y
y
x
yz
x
y
x
x
x
B
4
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 432
Variazione di lunghezza. Moti rigidi.
Consideriamo ancora una generica trasformazione che porta il punto p in p’ e due vettori
infinitesimi dS e dS’ uscenti dai punti p e p’ .
Si dimostra che tra le lunghezze dei segmenti infinitesimi esiste la seguente relazione:
( )AuAuS
S T
d
'd•=
dove • indica il prodotto scalare, mentre urappresenta il vettore unitario collineare a dS.Condizione necessaria e sufficiente affinchè la trasformazione non comporti variazioni di lunghezza è che la matrice jacobiana sia ortogonale:
IAA =T
Quando questa relazione è valida per ciascun punto dello spazio la trasformazione è un moto rigido.
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 433
Trasformazioni lineari.
Le relazioni introdotte nelle precedenti trasparenze sono valide a prescindere dalla forma
funzionale assunta dalla trasformazione χ. D’ora in avanti restringeremo il dominio alle trasformazioni lineari, ovvero quelle esprimibili nella seguente forma:
+
=
z
y
x
t
t
t
z
y
x
rrr
rrr
rrr
z
y
x
333231
232221
131211
'
'
'
tRpp +='
Ovvero, in forma matriciale:
È facile vedere che, nel caso di trasformazione lineare, la matrice jacobiana A coincide con
la matrice R. Osserviamo quindi che, in generale, una trasformazione lineare non è
conservativa di lunghezze, aree e volumi.
5
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 434
Trasformazione lineare. Esempio.
Effetti della trasformazione lineare indicata qui di seguito. Linea continua (blu) e linea a tratti (rossa) rappresentano la figura rispettivamente prima e dopo la trasformazione.
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
+
=
5.0
5.1
0.3
6.12.03.0
1.04.13.0
5.02.02.1
'
'
'
z
y
x
z
y
x
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 435
Cambiamento di scala.
Una trasformazione lineare in cui sono tutti nulli gli elementi della matrice R eccetto quelli
della diagonale principale, ed è nullo il vettore t è un cambiamento di scala.
=
z
y
x
s
s
s
z
y
x
z
y
x
00
00
00
'
'
'
I coefficienti sx, sy ed sz rappresentano il cambiamento di scala lungo le direzioni x, y e zrispettivamente.
6
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 436
Cambiamento di scala. Esempio
=
z
y
x
z
y
x
5.100
03.10
006.0
'
'
'
Effetti del cambiamento di scala. Linea continua (blu) e linea a tratti (rossa) rappresentano la figura rispettivamente prima e dopo la trasformazione.
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 437
Traslazione.
Una trasformazione lineare in cui la matrice R è identica, è una traslazione.
∆∆∆
+
=
z
y
x
z
y
x
z
y
x
100
010
001
'
'
'
I coefficienti ∆x, ∆y ed ∆z rappresentano il la traslazione lungo le direzioni x, y e zrispettivamente.
7
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 438
Traslazione. Esempio
Effetti di una traslazione. Linea continua (blu) e linea a tratti (rossa) rappresentano la figura rispettivamente prima e dopo la trasformazione.
+
=
2
5.3
1
100
010
001
'
'
'
z
y
x
z
y
x
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 439
Rotazione attorno ad un asse coordinato (1).
Consideriamo, dapprima, una rotazione attorno all’asse Z che porta il punto P sul punto Q.
Osserviamo che le coordinate del punto Qpossono esprimersi in funzione delle coordinate del punto P nel modo che segue:
( )
+=+=
)sin(
cos
φθφθ
Ry
Rx
Q
Q
Applicando le formule di addizione di seno e coseno otteniamo:
( ) ( ) ( )[ ]( ) ( ) ( )[ ]
+=−=
φθφθφθφθ
sincos)cos(sin
sinsin)cos(cos
Ry
Rx
Q
Qma:
( )( )
==
P
P
yR
xR
φφ
sin
cos
quindi:( ) ( )( ) ( )
+=−=
θθθθ
sincos
sincos
PPQ
PPQ
yxy
yxx
8
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 440
Rotazione attorno ad un asse coordinato (2).
Pertanto otteniamo, in forma matriciale, la seguente espressione.
( ) ( )( ) ( )
−=
z
y
x
z
y
x
100
0cossin
0sincos
'
'
'
θθθθ
In maniera analoga si ricavano le espressioni equivalenti per rotazioni attorno agli assi y e z.
( ) ( )( ) ( )
−=
z
y
x
z
y
x
θθθθ
cossin0
sincos0
001
'
'
'
Rotazione attorno all’asse x:
( ) ( )
( ) ( )
−=
z
y
x
z
y
x
θθ
θθ
cos0sin
010
sin0cos
'
'
'
Rotazione attorno all’asse y:
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 441
Rotazione attorno ad un asse generico (1).
L’operazione di rotazione attorno ad un’asse generico è ricondotta alla rotazione attorno ad un asse coordinato (in questo caso l’asse z). Supponiamo di voler eseguire una rotazione di angolo β attorno all’asse di versore u. Procediamo nel seguente modo:
1) eseguiamo una rotazione attorno all’asse z di un angolo θ;
2) eseguiamo una rotazione attorno all’asse x’ di un angolo (φ - π/2);
3) a questo punto l’asse z trasformato coincide con l’asse u. Eseguiamo quindi una rotazione di un angolo β attorno a ztrasformato;
4) eseguiamo a ritroso le due rotazioni precedenti
x y
z
9
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 442
Rotazione attorno ad un asse generico (2).
Si dimostra che la matrice di trasformazione è la seguente:
( ) ( ) ( )( ) ( ) ( )( ) ( ) ( )
−++−−−−−−++−+−−−−+
=
z
y
x
uccsuuucsuuuc
suuucuccsuuuc
suuucsuuucucc
z
y
x
zxzyyzx
xyzyzyx
yxzzxyx
2
2
2
111
111
111
'
'
'
dove ux, uy e uzsono le componenti del versore u, mentre:
( )( )
==
ββ
sin
cos
s
c
x y
z
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 443
Non commutatività delle rotazioni.
L’operazione di rotazione può essere applicata in sequenza, ottenendo così una composizione di trasformazioni. Detta composizione non è commutativa, ovvero, in generale risulta:
ABBA RRRR ≠
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
1) Rotazione di 45° attorno all’asse x
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
2) Rotazione di 45° attorno all’asse z
1) Rotazione di 45° attorno all’asse z 2) Rotazione di 45° attorno all’asse x
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
10
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 444
Altre considerazioni sulle rotazioni.
Abbiamo visto che una rotazione può esprimersi attraverso la seguente relazione:
Rpp ='
Risulta che: se la trasformazione associata alla relazione di cui sopra è una rotazione, allora la matrice R è ortogonale.
Viceversa: se R è una matrice ortogonale, allora la trasformazione ad essa associata è una rotazione, una riflessione o una composizione di queste due trasformazioni.
Risulta inoltre che il numero di parametri indipendenti di una matrice ortogonale NxN è pari a N(N-1)/2. Nello spazio tridimensionale dunque una generica rotazione è definita da 3 parametri indipendenti.
Vedasi per confronto la formula per la rotazione attorno ad un asse generico. Qui i parametri sono: s, c, ux, uy e uz. Tuttavia s e c sono funzione dell’angolo di rotazione β; mentre ux, uy e uz sono funzione degli angoli θ e φ.
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 445
Coordinate omogenee.
Un generico punto dello spazio (x,y,z) può essere rappresentato in coordinate omogenee da una quaterna di valori (x,y,z,1) o, equivalentemente, da un qualsiasi suo multiplo (wx,wy,wz,w), con w ≠ 0. Per w = 0 il punto in coordinate omogenee rappresenta un punto improprio.
Punto proprio dello spazio
Rappresentazione in coordinate cartesiane
( )zyx ,,=p
Rappresentazione in coordinate omogenee
( )1,,, zyx=p
( )wwzwywx ,,,=p
Punto improprio dello spazio
Rappresentazione in coordinate cartesiane
Rappresentazione in coordinate omogenee
NON RAPPRESENTABILE
( )0,,, zyx=p
Rappresenta la direzione definita dai coseni direttori x, y e z
11
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 446
Coordinate omogenee. Esempio.
Esempio. I seguenti punti dati in coordinate omogenee
( )( )( )2/5,2,1,2/1
10,8,4,2
5,4,2,1
−−−−
corrispondono al seguente unico punto in coordinate cartesiane:
( )5/4,5/2,5/1
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 447
Trasformazioni in coordinate omogenee.
Le coordinate omogenee consentono di scrivere le trasformazioni lineari in forma compatta. Abbiamo visto che in coordinate cartesiane una generica trasformazione lineare viene scritta nel seguente modo:
tRpp +='
In coordinate omogenee tale trasformazione si semplifica nel modo che segue:
Rpp ='
Dunque in coordinate omogenee è possibile rappresentare, per mezzo di una sola matrice, rotazioni, traslazioni e cambiamenti di scala.
12
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 448
Traslazione e cambiamento di scala in coordinate omogenee.
In coordinate omogenee è facile vedere che una traslazione assume la seguente forma:
∆∆∆
=
11000
100
010
001
1
'
'
'
z
y
x
z
y
x
z
y
x
Mentre per il cambiamento di scala si ha:
=
11000
000
000
000
1
'
'
'
z
y
x
s
s
s
z
y
x
z
y
x
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 449
Rotazione in coordinate omogenee.
In coordinate omogenee una rotazione si esprime nel seguente modo:
=
11000
0
0
0
1
'
'
'
333231
232221
131211
z
y
x
rrr
rrr
rrr
z
y
x
Essendo gli r ij i coefficienti di una matrice di rotazione come precedentemente visto.
13
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 450
Esercizio 1.
Determinare l’espressione in coordinate cartesiane dei seguenti punti dati in coordinate omogenee:
( )( )( )( )
====
2,0,0,2
1,2,0,0
4,6,4,2
2,5,6,3
3
3
2
1
p
p
p
p
Risulta:
( )( )( )( )
====
0,0,1
2,0,0
2/3,1,2/1
2/5,3,2/3
3
3
2
1
p
p
p
p
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 451
Esercizio 2.
( )( )
==
0,2,7
1,4,3
2
1
p
p
Risulta:
( )0,,, 121212 pppppp zzyyxx −−−=∞p
Determinare il punto improprio associato alla direzione definita dai seguenti due punti:
Da cui:
( )0,1,2,4 −−=∞p
Normalizziamo (rendiamo il vettore di lunghezza unitaria):
∞
∞∞ =
pp
u
( )21
0,1,2,4 −−=∞u
14
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 452
Esercizio 3.
Determinare la variazione di volume nel punto p = (1,0,0) associata alla seguente trasformazione:
===
zz
yy
xx
2'
6'
3'
:
2
χ
=200
060
006x
A
1) Determiniamo la matrice jacobiana: 2) Calcoliamo la matrice jacobiana nel punto p:
( )
=200
060
006
0,0,0A
3) Calcoliamo il determinante della matrice jacobiana nel punto p :
( )[ ] 24266det 0,0,1 =⋅⋅=A
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 453
Esercizio 4 (1).
Determinare la matrice di trasformazione, in coordinate omogenee, associata alla seguente sequenza di trasformazioni:
1) Rotazione di 45° attorno all’asse z;
2) Cambiamento di scala di tre unità in direzione y;
3) Traslazione di 2 unità in direzione x e di 5 unità in direzione z.
Prima trasformazione. Risulta:
( ) ( )( ) ( )
−
=
−
=
1000
0100
002/22/2
002/22/2
1000
0100
00cossin
00sincos
1θθθθ
R
15
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 454
Esercizio 4 (2).
Prima trasformazione. Risulta:
( ) ( )( ) ( )
−
=
−
=
1000
0100
002/22/2
002/22/2
1000
0100
00cossin
00sincos
1θθθθ
R
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 455
Esercizio 4 (3).
Seconda trasformazione. Abbiamo:
=
1000
0100
0030
0001
2R
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
16
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 456
Esercizio 4 (4).
Terza trasformazione. Abbiamo:
=
1000
5100
0010
2001
3R
0
2
4
6
8
0
2
4
6
8
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Appunti di Disegno Tecnico Industriale 457
Esercizio 4 (5).
Le diverse trasformazioni possono comporsi e dare la trasformazione complessiva:
−
==
1000
0100
002/22/2
002/22/2
1000
0100
0030
0001
1000
5100
0010
2001
123 RRRR
Ricordiamo che in generale non vale la proprietà commutativa. Dunque la sequenza delle trasformazioni non può essere variata.