8
TRATTAMENTO COMBINATO EPOREX-LINFODRENAGGIO NEL TRATTAMENTO DI ADIPOSITA’ LOCALIZZATA E P.E.F.S. Premessa L’adiposità localizzata e la P.E.F.S. sono accomunabili tra loro da molteplici aspetti eziopatologici, infatti entrambe sono influenzate da fattori quali il sesso, gli ormoni, uso di farmaci, dieta non equilibrata, sedentarietà. Da ciò deriva che il trattamento dei due inestetismi può seguire un approccio base comune per poi divergere per alcuni aspetti peculiari. Per adiposità localizzata si intende l’ accumulo di adipe con prevalenza solo in alcuni distretti corporei (coulotte de cheval, addome, fianchi, cosce). Tale evenienza si contrappone alla cosiddetta adiposità generalizzata che indica invece una distribuzione omogenea ed armonica del grasso corporeo. L adiposità localizzata come precedentemente accennato presenta correlazioni con: IL SESSO Le zone più frequentemente colpite da fenomeni di adiposità localizzata variano infatti tra i due sessi. Gli uomini manifestano solitamente un obesità di tipo androide, ovvero concentrata nel viso, nel collo, nelle spalle e soprattutto nell'addome al di sopra dell'ombelico che si associa, tra l'altro, a livelli più alti di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa. Nelle femmine, generalmente più colpite da questi inestetismi per ragioni legate all’ assetto ormonale, prevale invece l'obesità di tipo ginoide con adipe concentrato nelle anche, nelle natiche, nelle cosce e nell'addome al di sotto dell'ombelico. L’ ETÀ Sebbene siano sempre più frequenti gli episodi di adiposità localizzata tra i giovani, tale fenomeno si presenta maggiormente al di sopra dei 40 anni di età . Ciò è giustificabile con le modificazioni fisiologiche importanti che si verificano con l’ invecchiamento(calo degli estrogeni nelle femmine e del testosterone nei maschi). Queste modificazioni associate ad un'aumentata resistenza all'insulina, tendono a favorire l'accumulo di grasso in determinate zone corporee. PREDISPOSIZIONE GENETICA Predisposizione genetica e suscettibilità a disturbi circolatori sono fortemente implicati nella distribuzione del grasso corporeo. Tuttavia possono essere tenuti sottocontrollo con una dieta equilibrata ed un regolare programma di attività fisica GLI ORMONI L'adiposità localizzata è influenzata dai livelli plasmatici di diversi ormoni. Per esempio un basso livello di testosterone associato ad un aumentato livello di cortisolo tende a favorire l'adiposità addominale. Alti livelli di estrogeni si associano ad un aumento delle pliche tricipitali, delle cosce e dei glutei . Gli stessi fattori ormonali, genetici e relati al sesso sono implicati anche nella genesi della panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (P.E.F.S.) volgarmente conosciuta come cellulite. Allo stato normale il derma il pannicolo adiposo e il tessuto muscolare sono in uno stato di equilibrio fisiologico, metabolico e circolatorio che presuppone un reticolo micro-circolatorio, artero-venoso e linfatico funzionante e uno strato adiposo sottocutaneo ben vascolarizzato, senza eccessi di accumulo, problemi trofici o fibrosi reattiva.

Trattamento combinato eporex

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Trattamento combinato eporex

TRATTAMENTO COMBINATO EPOREX-LINFODRENAGGIO NEL TRATTAMENTO DI ADIPOSITA’ LOCALIZZATA E P.E.F.S.

PremessaL’adiposità localizzata e la P.E.F.S. sono accomunabili tra loro da molteplici aspetti eziopatologici, infatti entrambe sono influenzate da fattori quali il sesso, gli ormoni, uso di farmaci, dieta non equilibrata, sedentarietà.Da ciò deriva che il trattamento dei due inestetismi può seguire un approccio base comune per poi divergere per alcuni aspetti peculiari.Per adiposità localizzata si intende l’ accumulo di adipe con prevalenza solo in alcuni distretti corporei (coulotte de cheval, addome, fianchi, cosce).Tale evenienza si contrappone alla cosiddetta adiposità generalizzata che indica invece una distribuzione omogenea ed armonica del grasso corporeo.L adiposità localizzata come precedentemente accennato presenta correlazioni con:

• IL SESSOLe zone più frequentemente colpite da fenomeni di adiposità localizzata variano infatti tra i due sessi. Gli uomini manifestano solitamente un obesità di tipo androide, ovvero concentrata nel viso, nel collo, nelle spalle e soprattutto nell'addome al di sopra dell'ombelico che si associa, tra l'altro, a livelli più alti di glicemia, trigliceridi e pressione arteriosa.Nelle femmine, generalmente più colpite da questi inestetismi per ragioni legate all’ assetto ormonale, prevale invece l'obesità di tipo ginoide con adipe concentrato nelle anche, nelle natiche, nelle cosce e nell'addome al di sotto dell'ombelico.

• L’ ETÀSebbene siano sempre più frequenti gli episodi di adiposità localizzata tra i giovani, tale fenomeno si presenta maggiormente al di sopra dei 40 anni di età .Ciò è giustificabile con le modificazioni fisiologiche importanti che si verificano con l’ invecchiamento(calo degli estrogeni nelle femmine e del testosterone nei maschi).Queste modificazioni associate ad un'aumentata resistenza all'insulina, tendono a favorire l'accumulo di grasso in determinate zone corporee.

• PREDISPOSIZIONE GENETICAPredisposizione genetica e suscettibilità a disturbi circolatori sono fortemente implicati nella distribuzione del grasso corporeo.Tuttavia possono essere tenuti sottocontrollo con una dieta equilibrata ed un regolare programma di attività fisica

• GLI ORMONIL'adiposità localizzata è influenzata dai livelli plasmatici di diversi ormoni. Per esempio un basso livello di testosterone associato ad un aumentato livello di cortisolo tende a favorire l'adiposità addominale.Alti livelli di estrogeni si associano ad un aumento delle pliche tricipitali, delle cosce e dei glutei .Gli stessi fattori ormonali, genetici e relati al sesso sono implicati anche nella genesi della panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (P.E.F.S.) volgarmente conosciuta come cellulite.Allo stato normale il derma il pannicolo adiposo e il tessuto muscolare sono in uno stato di equilibrio fisiologico, metabolico e circolatorio che presuppone un reticolo micro-circolatorio, artero-venoso e linfatico funzionante e uno strato adiposo sottocutaneo ben vascolarizzato, senza eccessi di accumulo, problemi trofici o fibrosi reattiva.

Page 2: Trattamento combinato eporex

Tutti gli elementi che compongono i differenti strati cutanei sono in relazione, realizzando delle unità tissutali e micro-circolatorie che sono legate sia sul piano anatomo-funzionale che chimico-metabolico.Nella panniculopatia edemato- fibro-sclerotica (P.E.F.S.), si viene a creare un alterazione del derma e dell'ipoderma.Le cellule adipose (adipociti) normalmente presenti nel tessuto sottocutaneo funzionano da riserva energetica per l'organismo che le utilizzerà ogni qualvolta si presenti la necessità di sviluppare lavoro.In caso di stasi del circolo venoso questa "riserva" diventa difficile da utilizzare, si viene a creare perciò un accumulo dovuto al continuo deposito di grasso non seguito dalla sua utilizzazione.L’ accumulo di adipociti porta alla compressione ab estrinseco dei capillari sanguigni, già fragili, che inizieranno a trasudare plasma dalle loro pareti divenute porose.Il plasma si infiltra fra le cellule, con il tempo si sviluppa un infiammazione del tessuto adiposo con formazione di fibrosi dei tessuti sottocutanei, i capillari vengono ulteriormente compressi e il drenaggio dei liquidi in eccesso si fa sempre più difficile. Si innesca quindi un "circolo vizioso" che autoalimenta e rende sempre più ingravscente questa patologia.La P.E.F.S.colpisce di più e con maggiore incidenza il sesso femminile.Esistono quattro fasi principali di cellulite: - la forma edematosa, che sotto forma di gonfiore specie agli arti inferiori, si manifesta all’inizio del processo cellulitico; - la seconda fase o forma gelatinosa, si manifesta alla palpazione delle superfici cellulitiche come una forma molle che non offre molta resistenza; - la terza fase è la evoluzione patologica delle due fasi precedenti, e viene denominata “forma fibrosa” poiché si va organizzando un tessuto fibroso che comincia a creare problemi alla circolazione. - La quarta fase o sclerotica, in cui la masse cellulitiche sono molto indurite e difficili se non impossibili da curare.Molte sono le cause che danno origine alla cellulite. Alcuni fattori esulano da una nostra eventuale responsabilità e sono comuni alla genesi delle adiposità localizzate (il sesso, la razza o la familiarità) altri fattori invece sono collegati all’andamento della nostra vita (cattiva alimentazione o sedentarietà) e all'assunzione di farmaci.E’ su questi ultimi fattori che è possibile agire attraverso l ausilio di trattamenti meccanici e manuali.

Page 3: Trattamento combinato eporex

Materiale e metodi

La via transdermica elettronica per veicolare sostanze nei tessuti a profondità variabili,è stata lungamente impiegata nel campo medico per il trattamento antalgico e riabilitativo.Recentemente , a seguito dell’ evoluzione tecnica che ha portato al perfezionamento degli apparecchi che lavorano attraverso isoforesi (Eporex K69) , si è riusciti ad avere ottimi risultati anche nel campo dermatologico ed estetico.L’ Eporex K69 tramite l’ isoforesi garantisce infatti un ampia disponibilità di principio attivo alla profondità tissutale desiderata utilizzando correnti meno potenti di quelle utilizzate in passato ed evitando così il danneggiamento tissutale caratterizzato dalla saponificazione cutanea, conseguente al transito di corrente attraverso l’ epidermide.Il meccanismo d azione isoforetico è triplice.Le sostanze utilizzate per il trattamento della P.E.F.S e dell’ Adiposità localizzata, miscelate con un gel che ne permette la conduzione attraverso la cute, vengono ionizzate da un onda elastopulsata modulabile prodotta dall’ Eporex K69.L’ onda incontrando le macromolecole miscelate nel gel ne provoca la ionizzazione e le rende così idonee al trasporto transdermico.In base alla lunghezza e alla frequenza dell’onda elettrica prodotta,le macromolecole potranno raggiungere profondità tissutali che vanno da 0,1 a circa 10 cm , raggiungendo cosi il compartimento extracellulare del derma profondo e muscolare.Alla prima fase di passaggio attraverso lo strato corneo dell’ epidermide al derma profondo delle macromolecole ionizzate, segue il meccanismo elettroporetico generato sempre da Eporex K 69.Dopo qualche minuto dall’ inizio del trattamento infatti si ha l’ attivazione dei canali acquosi e/o elettropori cellulari (R. Mckinnon e P. Agre - Premio nobel per la chimica nel 2003).I canali cellulari permettono il transito all’ interno delle cellule dal compartimento extracellulare delle macromolecole idrofile ionizzate veicolate nel gel.L’ effetto del cocktail di sostanze veicolate nelle cellule e a livello dermico extracellulare porterà ad un coacervo proteiforme di azioni legate alle caratteristiche funzionale di ogni singola sostanza trasdotta ( Caffeina-Lipasi : Azione Lipolitica ; Retinolo-Carnosina-Acido Ascorbico: Azione Antiossidante; Escina- Teofillina: Azione antiedemigena e diuretica; Lisina-Prolina-Isoleucina: Neosintesi Collagene; Metionina-Retinolo:Biostimolante).Tali proprietà insite nelle macromolecole veicolate tramite EporexK69 andranno dunque ad agire su target differenti provocando azioni sinergiche che condurranno alla risoluzione dei suddetti inestetismi corporei.Meccanismo fondamentale nella risoluzione dell’ Adiposità Localizzata è quello determinato dalle molecole lipolitiche usate attraverso isoforesi.Gli acidi grassi liberati dalla lisi dei trigliceridi ottenuta con Eporex K69 (Lipasi-Caffeina,etc..)saranno poi smaltiti attraverso il metabolismo mitocondriale (ciclo di Krebs) sotto forma di ATP cellulare e quindi di energiaTale effetto tradotto in risultati macroscopici sarà evidenziabile con un miglioramento del trofismo e del tono tissutale trattato e con la netta riduzione del tessuto adiposo localizzato e della P.E.F.S.All’ effetto indotto da trattamento con Eporex K69 si somma poi quello linfodrenante (meccanico o manuale) che ne completa e migliora i risultati.Il linfodrenaggio permette la mobilizzazione attraverso la rete linfatica e conseguentemente l’escrezione per via renale dei cataboliti, le scorie e il liquido interstiziale in eccesso accumulatisi nel tempo nel distretto tissutale affetto da inestetismo.L’ azione linfodrenante del massaggio inoltre migliora l’ apporto ematico ai tessuti , riattivandone il microcircolo e riducendo di conseguenza la possibilità che la P.E.F.S. possa nuovamente manifestarsi o peggiorare nelle sue varie fasi.

Page 4: Trattamento combinato eporex

Per ottenere un effetto protettivo dalla recidiva di Adiposità Localizzata e P.E.F.S occorre vi siano sedute di mantenimento mensili oltreché un impegno assiduo nell’ ambito dell’ alimentazione e del moto.Tale abbinamento di trattamenti dovrebbe quindi essere associato ad un regime alimentare corretto e non sbilanciato, ad un sufficiente apporto idrico giornaliero e ad una attività fisica non intensa ma costante.

Page 5: Trattamento combinato eporex

Protocollo di Trattamento e Risultati:

Le pazienti selezionate per effettuare il trattamento sono donne rispettivamente di 35 e 38 anni (razza caucasica, nullipara, anamnesi patologica prossima e remota negative, familiarità negativa per patologie organiche, nessuna allergia. nota) affette da adiposità localizzata ai fianchi e su i glutei, panniculopatia di II° grado e ipotonia del muscolo grande gluteo.Le pazienti sono state sottoposte a protocollo combinato composto da una seduta con Eporex K69 della durata di venti minuti a settimana per sei e cinque settimane rispettivamente intervallate da un massaggio linfodrenante ogni tre sedute .Le sono altresì stati forniti dei consigli alimentari e comportamentali da osservare durante e al termine del trattamento .Le macromolecole utilizzate nel trattamento con Eporex K69 e alcuni dei loro meccanismi d’azione sono riportati nella tabella.

Creatina Volumizzante muscolare, Carrier di ac. grassi nei mitocondriLeucina Metabolismo proteicoIsoleucina Metabolismo proteicoAc Ascorbico AntiossidanteTaurina Incremento tono muscolareCaffeina Lipolisi e Attivazione metabolicaZinco Gluconato Microelemento catalizzatoreProlina Metabolismo proteico- promuove la formazione di collagene

connettivaleIdrossiprolina Metabolismo proteico- promuove la formazione di collagene

connettivaleIdrossilisina Metabolismo proteico - promuove la formazione di collagene

connettivaleLisina Metabolismo proteico - promuove la formazione di collagene

connettivaleArginina hcl Metabolismo proteicoMetionina Attività metabolica e metilante nella sintesi dei protidiCarnosina AntiossidanteCarnitina Sostanza eutroficaTribulus terrestris Tonificante muscolareSodio condroitin solfato Protettivo/IdratanteIdrossipropil ciclodestrina Veicolante per sostanze funzionaliRetinolo Antiossidante e biostimolanteEscina Antiedemigeno, Inibitore lisosomiale,Sviluppa il tono della

muscolatura vasaleMaltodestrina EccipienteIaluronidasi Idrolizzante ac jaluronicoTermogenina decapeptide UCP

Attiva la lipolisi

Lipasi Idrolizzante lipidiTeofillina Attività diuretica, Attivatore AMP CiclicoVit K1 Antiedemigeno

Page 6: Trattamento combinato eporex

Conclusioni

Le pazienti al termine del trattamento hanno presentato un netto miglioramento del tono muscolare con evidente risalita del solco gluteo nonchè un miglioramento della panniculopatia e una riduzione dell’ Adiposità localizzata con conseguente decremento della stasi linfatica della regione glutea e degli arti inferiori (fig 1- 2-3-4-5-6).

FIG 1 PRETRATTAMENTO

Fig 2 4° SETTIMANA Fig 3 6° SETTIMANA

Page 7: Trattamento combinato eporex

Fig 4 II° CASO -PRETRATTAMENTO

Fig 5 II° CASO - 3° SETTIMANA

Page 8: Trattamento combinato eporex

Fig 6 II° CASO – 5° SETTIMANA

Si può dunque concludere affermando che la parziale se non la totale risoluzione dei primi gradi di P.E.F.S e dell’Adiposità localizzata è possibile, e si può ottenere praticando protocolli composti da molteplici trattamenti ad azione sinergica tra loro.E’ molto importante richiedere sempre ai pazienti sottoposti a protocolli più o meno articolati atti a risolvere questi inestetismi corporei un minimo di compliance che può riassumersi con il controllo dell’alimentazione e con lo svolgimento di una modica ma costante attività fisica .Ciò affinchè i cataboliti e le sostanze mobilizzate ed escrete conseguentemente alle sollecitazioni meccaniche da noi prodotte non siano rimpiazzate da un nuovo intake lipidico in eccesso ottenuto tramite una dieta sbilanciata e una vita eccessivamente sedentaria.