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Trombosi venosa profonda
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Universita Degli Studi di PaviaSezione di Chirurgia Vascolare
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
Attivazione intravasale dei meccanismi della coagulazione che pu condurre allostruzione di un vaso venoso sottofasciale ad opera di una massa semisolida (trombo), formata dai componenti del sangue circolante.
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
Incidenza annua di circa 1,5 per mille nei soggetti maschi di et inferiore ai 60 anni e del 5 per mille nella fascia di et compresa tra i 70 e 80 anni.
Incidenza annua nella popolazione femminile di et inferiore ai 50 anni intorno al 3 per mille e del 1 per mille dopo i 70 anni.
Triade di Virchow (1846)
Alterazione del flusso ematico Alterazione delle propriet del sangue Alterazione della parete vasale
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
Fattori di rischio
et avanzata (rischio dieci volte maggiore al di sopra dei 65aa) gravidanza e puerpuerio (rischio cinque volte maggiore) interventi chirurgici terapia ormonale (estroprogestinica) immobilit prolungata (prevalenza media dell80% oltre le due settimane) traumi e fratture emi, para-plegie neoplasie stati di ipercoagulabilit (deficit ATIII, proteina C ed S) obesit (rischio doppio rispetto a normopeso) varici degli arti inferiori
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
Fasi della formazione e dellaccrescimento del trombo venoso.
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
Sintomatologia
edema (presente nei 2/3 dei pazienti e distribuito in relazione alla sede dellostruzione)
dolorabilit (di grado variabile, pu essere evocata con compressione lungo il decorso dei vasi principali)
distensione del circolo venoso superficiale (vena sentinella di Pratt, circolo di supplenza sovrapubico, ecc..)
modificazione del colorito cutaneo
incremento di consistenza delle masse muscolari
Subcianosi ed edema Vena sentinella di Pratt
Edema della caviglia Circolo sovrapubico
Diagnosi
esame clinico (anamnesi ed esame obiettivo) (falsi positivi nel 50% dei casi) esami strumentali1. determinazione del D-dimero2. esami ultrasonografici3. pletismografia ad impedenza4. test di captazione del fibrinogeno5. flebografia ascendente6. esami di laboratorioTROMBOSI VENOSA PROFONDA
Determinazione del D-Dimero(prodotto di degradazione specifico della fibrina stabilizzata)
Test semi-quantitativiTest quantitativi(test di agglutinazione)(metodi ELISA)
Rapida esecuzione (bed rest)Tempo di risposta di 3-4 oreSensibilit del 68-85%Sensibilit del 91-93%Predittivit negativa del 85%Predittivit negativa del 95%
Associato ad un anamnesi accurata ed allesame obiettivo, la negativit del D-Dimero (ELISA), consente di escludere con sicurezza, in pazienti ambulatoriali, una TVP.
Esami ultrasonografici
Gli esami ultrasonografici presentano un elevato valore predittivo positivo nella diagnosi di TVP.CUS (compression ultrasonografy)
Specificit del 100% nelle trombosi venose prossimali
Specificit del 65% nelle trombosi venose sottogenicolari
Non utilizzabile per la diagnosi di trombosi venose ileo-cavaliEcoColorDoppler
Maggiore specificit e sensibilit nella valutazione di trombosi venose recenti e/o a localizzazione sottogenicolare o ileo-cavale
Flebografia ascendente
La flebografia presenta un elevato valore predittivo positivo (90%) nella diagnosi di TVP, il massimo ottenibile con le tecniche correnti.
Sensibilit e specificit prossime al 100%
Difficolt nella valutazione di eventuali trombosi venose a livello del polpaccio e della vena femorale profonda
Elevati costi
Utilizzo di m.d.c.
Complicanze
embolia polmonare (per distacco di un frammento di trombo, che attraverso il circolo venoso profondo, giunge sino alle arterie polmonari) (mortalit intorno al 30% dei casi non trattati) sindrome post-trombotica (segue)TROMBOSI VENOSA PROFONDA
Trattamento
norme igieniche elastocompressione terapia farmacologica scleroterapia terapia chirurgicaTROMBOSI VENOSA PROFONDA
Flow-Chart
SINDROME POST-TROMBOTICA
Complesso delle alterazioni emodinamiche ed anatomiche che conseguono ad una trombosi venosa profonda.
SINDROME POST-TROMBOTICA
Circa lo 0,5% della popolazione della Gran Bretagna e degli Stati Uniti affetto da tale patologia con una perdita calcolata di 500.000 giornate lavorative allanno in Inghilterra e di ben 2.000.000 negli USA.
SINDROME POST-TROMBOTICA
Eventi fisiopatologici che determinano lo sviluppo della sindrome post-trombotica.
SINDROME POST-TROMBOTICA
Sintomatologia
edema
dolore (sordo, accentuato o scatenato dallortostatismo)
varici secondarie
manifestazioni cutanee (eczema flebostatico, dermatite purpurica pigmentata, atrofia cutanea, ulcera post-trombotica, alterazioni osteo-articolari)Atrofia bianca di Millian Dermatite cronica
Ulcera flebostatica Lipodermatosclerosi
ULCERA VENOSA PRE-INNESTOULCERA VENOSA POST-INNESTO
Diagnosi
esame clinico esami strumentali1. ecocolorDoppler2. pletismografia strain gauge3. flebografia ascendente e retrogradaSINDROME POST-TROMBOTICA
Trattamento
norme igieniche elastocompressione (35-45mmhg) terapia farmacologica (oxerutina, bioflavonoidi, diosmina, frazione triterpenica della Centella Asiatica, attivatori della fibrinolisi) scleroterapia terapia chirurgica (valvuloplastiche profonde, trasposizioni di segmenti valvolati, chirurgia delle varici secondarie)SINDROME POST-TROMBOTICA