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TUTORING D’AULA PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO – CATTANEO
COLLABORATORI: RIVA
SOTTOPERIODO I
Venerdì 3/10
ore 16.30-18.30
RIVA DANIELA 2 ORE Ammortamenti, rimanenze Esercizi Ammortamenti, n. 1
Esercizi rimanenze n. 2 e 3
Sabato 4/10
ore 09.00- 11.00
RIVA DANIELA 2 ORE configurazioni costo
Analisi break even
Esercizi Configurazioni costo n.4 e 5
Esercizi Analisi break even n. 9, 10, 11, 12
Venerdì 10/10
ore 16.30-18.30
RIVA DANIELA 2 ORE Break even Esercizi n. 13, 14, 16, 50
SOTTOPERIODO II
venerdì 17 ottobre
ore 16.30-18.30
RIVA DANIELA 2 ORE Esempio full costing Esercizio n. 18, 19, 20
Pag. 2 Pag. 2
ESERCIZIO 1 (AMMORTAMENTI) dati UN’IMMOBILIZZAZIONE TECNICA HA UN COSTO STORICO DI 10.000 EURO, CHE SI RITIENE DI DOVER AMMORTIZZARE IN 8 ANNI CON QUOTE COSTANTI CALCOLATE SUL VALORE DI SOSTITUZIONE. SI IPOTIZZI CHE IL TASSO DI INCREMENTO ANNUO DEL COSTO DI ACQUISTO DI BENI NUOVI SIA DEL 9%. SI IPOTIZZI ANCHE CHE L’ACQUISTO SIA STATO EFFETTUATO ALL’INIZIO DELL’ANNO 1 E CHE IL COSTO SIA PERTANTO QUELLO DELLA FINE DELL’ANNO 0. SI CALCOLI IL PIANO DI AMMORTAMENTO RIFERITO AL VALORE DI SOSTITUZIONE. Svolgimento
0. DATI IMMOBILIZZAZIONE TECNICA: COSTO STORICO € 10.000 VITA UTILE (ANNI) 8 TASSO DI INCREMENTO ANNUO SUL COSTO DI ACQUISTO 9% L'ACQUISTO È STATO EFFETTUATO ALL'INIZIO DELL'ANNO 1
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1. CALCOLO DEL VALORE DI SOSTITUZIONE
es. Valori di
sostituzione alla fine di ogni es.
Dettaglio calcoli
t1 10.900,00 10.000 x 9% t2 11.881,00 10900 x 9% t3 12.950,29 t4 14.115,82 t5 15.386,24 t6 16.771,00 t7 18.280,39
Valore dell’anno primaincrementato
del 9%
t8 19.925,63 somma
Pag. 4 Pag. 4
2. CALCOLO DELLE QUOTE DI AMMORTAMENTO
es.
Valori di sostituzione
alla fine di ogni es.
Calcolo ammortamento pari a 1/8 del valore di rimpiazzo di ogni
singolo anno
Dettaglio calcoli
t1 10.900,00 1.362,50 10.900,00 x 0,125 t2 11.881,00 1.485,13 11.881,00 x 0,125t3 12.950,29 1.618,79 12.950,29 x 0,125t4 14.115,82 1.764,48 14.115,82 x 0,125t5 15.386,24 1.923,28 15.386,24 x 0,125t6 16.771,00 2.096,38 16.771,00 x 0,125t7 18.280,39 2.285,05 18.280,39 x 0,125t8 19.925,63 2.490,70 19.925,63 x 0,125
15.026,30 somma N.B. GLI AMMORTAMENTI CUMULATI PARI A 15.026,30 NON CONSENTONO DI OTTENERE I MEZZI FINANZIARI PER RIACQUISTARE IL BENE ORMAI TOTALMENTE AMMORTIZZATO (COSTO DI RIACQUISTO PARI A 19.925,63) LE QUOTE DI AMM.TO ATTRIBUITE ALLA PRODUZIONE ATTUATA IN CIASCUN ESERCIZIO DEVONO ESSERE INTEGRATE CON LE QUOTE PREGRESSE = VALORI DI AMMORTAMENTO DIFFERENZALI DI UN ANNO RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE- CHE VANNO AGGIUNTE ALLA QUOTA DELL'ANNO
Pag. 5 Pag. 5
3. CALCOLO DELLE QUOTE PREGRESSE
es. Valori di
sostituzione alla fine di ogni es.
Calcolo ammortamento
pari a 1/8 del valore di
rimpiazzo di ogni singolo
anno
quote pregresse (amm.ti
differenziali) ANNI
t1 10.900,00 1.362,50 - 0 t2 11.881,00 1.485,13 122,63 1 t3 12.950,29 1.618,79 133,66 2 t4 14.115,82 1.764,48 145,69 3 t5 15.386,24 1.923,28 158,80 4 t6 16.771,00 2.096,38 173,10 5 t7 18.280,39 2.285,05 188,67 6 t8 19.925,63 2.490,70 205,65 7
15.026,30 Precisazione calcoli: quote pregresse: Amm.ti differenziali: differenza tra quota amm.to anno e quota amm.to anno precedente es. 122,63 = 1.485,13 – 1.362,50 Tale differenza va aggiunta TANTE VOLTE QUANTI SONO GLI ANNI IN CUI TALE QUOTA PREGRESSA SI SAREBBE DOVUTA CALCOLARE (rif. colonna anni)
Pag. 6 Pag. 6
4. CALCOLO CORRETTO DELL’AMMORTAMENTO SUL VALORE DI SOSTITUZIONE
es.
Calcolo ammortamento
pari a 1/8 del valore di
rimpiazzo di ogni singolo
anno
quote pregresse
(amm.ti differenziali)
DETTAGLIO CALCOLO QUOTA
AMM.TO CORRETTA
quote di ammortamento
t1 1.362,50 1.362,50 1.362,50 t2 1.485,13 122,63 1.485,13 + 122,63 1.607,75 t3 1.618,79 133,66 1.618,79 + 133,66 x 2 1.886,11 t4 1.764,48 145,69 1.764,48 + 145,69 x 3 2.201,55 t5 1.923,28 158,80 1.923,28 + 158,80 x 4 2.558,49 t6 2.096,38 173,10 2.096,38 + 173,10 x 5 2.961,85 t7 2.285,05 188,67 2.285,05 + 188,67 x 6 3.417,09 t8 2.490,70 205,65 2.490,70 + 205,65 x 7 3.930,28
15.026,30 19.925,63 N.B. Tenendo conto delle quote pregresse il costo ammortizzato nei vari esercizi corrisponde esattamente al costo di sostituzione dell’ultimo esercizio
Pag. 7 Pag. 7
ESERCIZIO 2 - (valorizzazione delle rimanenze) I valori relativi alla materia A di un’impresa sono i seguenti: Giacenza iniziale n. pezzi 100 a 20 euro al pezzo 1° carico(acquisto) n. pezzi 50 a 21 euro al pz 2° carico (acquisto) n. pezzi 150 a 22 euro al pz 3° carico (acquisto) n. pezzi 200 a 23 euro al pz Scarico (alla lavorazione) n. pezzi 325 4° carico (acquisto) n. pezzi 125 a 24 euro al pz Scarico (alla lavorazione) n. pezzi 200 Si determini il valore da assegnare agli scarichi della merce da magazzino e alle rimanenze finali secondo i principali procedimenti:
- costo medio ponderato, - scorta permanente (si assuma che la giacenza permanente sia pari a n. 50 unità con prezzo
unitario di 20 euro), - LIFO, - FIFO.
Sapendo che il valore delle vendite nel periodo è stato di euro 15.000 si confrontino gli effetti sul reddito d’esercizio dell’applicazione dei diversi procedimenti.
Pag. 8 Pag. 8
Dati: q p p x q giacenza iniziale 100 20 2.000 1° carico (acquisto) 50 21 1.050 2° carico (acquisto) 150 22 3.300 3° carico (acquisto) 200 23 4.600
scarico (lavorazione) 325 - 4° carico (acquisto) 125 24 3.000
scarico 200 -
Pag. 9 Pag. 9
SCARICO A COSTO MEDIO PONDERATO materia A q prezzo unitario importo calcoli giacenza iniziale 100 20,00 2.000 1° carico (acquisto) 50 21,00 1.050 2° carico (acquisto) 50 22,00 3.300 3° carico (acquisto) 00 23,00 4.600
Totali 500 10.950 1° scarico
(lavorazione) 325 21,900 7.118 totale importo /totale q =
10.950 /500 4° carico (acquisto) 125 24,00 3.000
Totali 300 6.833
2° scarico 200 22,77500 4.555 nuovo totale importo /nuovo totale q = 6.833/300
Totali 100 2.278
giacenza finale 100 22,77500 2.277,50 q giacenza finale =q totale dopo 4°
carico -q 2° scarico
Pag. 10 Pag. 10
SCARICO A CRITERIO FIFO materia A q prezzo unitario importo calcoli giacenza iniziale 100 20,00 2.000 1° carico (acquisto) 50 21,00 1.050 2° carico (acquisto) 150 22,00 3.300 3° carico (acquisto) 200 23,00 4.600
Totali 500 10.950
scarico (lavorazione)
325 21,30769 6.925
PARTO DAL PIU' VECCHIO tutta la giacenza iniziale (100 x
20), tutto il primo carico (50 x 21) , tutto il secondo carico(150 x 22) e
parte del terzo carico(25 x 23) VERIFICA COMPOSIZIONE SCARICO CALCOLO RESIDUO giacenza iniziale 100 tutto scaricato 225 1° carico (acquisto) 50 tutto scaricato 175 2° carico (acquisto) 150 tutto scaricato 25 3° carico (acquisto) 200 parzialmente scaricato 4° carico (acquisto) 125 24,00 3.000
totali 300 7.025
scarico 200
23,125 4.625 residuo del terzo carico(175 x 23)
+ parte del quarto carico(25 x 24)
Pag. 11 Pag. 11
VERIFICA COMPOSIZIONE SCARICO CALCOLO RESIDUO
3° carico (acquisto) 175 scarico rimanente del 3°carico
25
4° carico (acquisto) 125 parzialmente scaricato
totali 100 2.400
giacenza finale 100 24,00 2.400,00 valorizzato tutto al prezzo
dell'ultimo carico La giacenza finale e' valutata in base al prezzo dell'ultimo carico, cioè a prezzi più recenti.
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SCARICO A CRITERIO LIFO materia A q prezzo unitario importo calcoli giacenza iniziale 100 20,00 2.000 1° carico (acquisto) 50 21,00 1.050 2° carico (acquisto) 150 22,00 3.300 3° carico (acquisto) 200 23,00 4.600
Totali 500 10.950
scarico (lavorazione) 325 22,61538 7.350
PARTO DAL PIU' RECENTE tutto il terzo carico(200 x 23)
+parte del secondo carico(125 x 22)
VERIFICA COMPOSIZIONE SCARICO CALCOLO RESIDUO 3° carico (acquisto) 200 tutto scaricato 125 2° carico (acquisto) 150 parzialmente scaricato 4° carico (acquisto) 125 24,00 3.000
Totali 300 6.600 Scarico 200 23,00000 4.600 VERIFICA COMPOSIZIONE SCARICO CALCOLO RESIDUO 4° carico (acquisto) 125 tutto scaricato 75 2° carico (acquisto) 25 scarico residuo rimanente 50 1° carico (acquisto) 50 tutto scaricato
Totali 100 2.000
giacenza finale 100 20,00 2.000,00 valorizzo al prezzo della
giacenza iniziale
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SCARICO A CRITERIO SCORTA PERMANENTE
materia A q prezzo unitario
importo calcoli
giacenza iniziale permanente 50 20,00 1.000 giacenza iniziale eccedente 50 20,00 1.000 1° carico (acquisto) 50 21,00 1.050 2° carico (acquisto) 150 22,00 3.300 3° carico (acquisto) 200 23,00 4.600
Totali 500 10.950
scarico (lavorazione) 325 22,11111 7.186,1
valorizzo a p medio della q eccedente la scorta permanente: (10950 - 1000)/(500 -50)
giacenza finale permanente 50 20,00 1.000,00 fisso
giacenza finale eccedente
125 22,11111 2.763,89 q giacenza finale eccedente =
tot giacenza - giacenza permanente (175 - 125)
Totali 175 3.764
4° carico (acquisto) 125 24,00 3.000 giacenza finale permanente 50 20,00 1.000,00 fisso
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giacenza finale eccedente
250 23,05556 5.763,89
valore giacenza finale eccedente : totale valore rimanenza (6764)- valore
giacenza permanente (1000) / 250 q eccedente la scorta
permanente Totali 300 6.764
Scarico 200 23,05556 4.611 Totali 100 2.153
giacenza finale permanente 50 20,00 1.000,00 fisso
giacenza finale eccedente
50 23,05556 1.152,78
prezzo medio applicato:valore magazzino dopo secondo scarico - valore rimanenza
finale permanente(1152,78) / 50 q eccedente la scorta
permanente Al termine della valorizzazione degli scarichi e del conseguente calcolo del valore delle rimanenze finali si effettua l’analisi finale dell’effetto sul risultato d’esercizio. Utilizzando lo schema di Conto Economico a sezioni contrapposte si riepilogano i dati sintetici ottenuti con i diversi metodi di valorizzazione degli scarichi e di conseguenza del valore delle rimanenze finali.
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SCHEMA DI C.E.
costi ricavi RIM INIZ (COSTI DAL PASSATO) RICAVI D’ESERCIZIO
COSTI D’ESERCIZIO RIM FIN (COSTI RINVIATI AL FUTURO) totale costi totale ricavi
REDDITO D’ES
VALORIZZAZIONE RIMANENZE A COSTO MEDIO PONDERATO
costi ricavi RI 2.000 Vendite 15.000,00
Acquisti 11.950 RF 2.277,50 totale costi 13.950 totale ricavi 17.278,00 reddito d'es 3.328
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VALORIZZAZIONE DELLE RIMANENZE A CRITERIO FIFO
costi ricavi RI 2.000 Vendite 15.000,00
Acquisti 11.950 RF 2.400,00 totale costi 13.950 totale ricavi 17.400,00 reddito d'es 3.450
Rispetto al caso precedente abbiamo valorizzato le rimanenze a prezzi più recenti � in regime di prezzi crescenti abbiamo quindi attribuito maggior valore alle rimanenze finali (componenti positive di reddito) �quindi abbiamo ottenuto un risultato d’esercizio più alto
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VALORIZZAZIONE DELLE RIMANENZE CON IL CRITERIO LIFO
costi ricavi RI 2.000 Vendite 15.000
Acquisti 11.950 RF 2.000 totale costi 13.950 totale ricavi 17.000 reddito d'es 3.050
Rispetto al caso precedente abbiamo valorizzato le rimanenze a prezzi più vecchi; ���� in regime di prezzi crescenti abbiamo quindi attribuito minor valore alle rimanenze finali (componenti positive di reddito) �quindi abbiamo ottenuto un risultato d’esercizio più basso rispetto al caso dell’utilizzo del prezzo medio ponderato
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VALORIZZAZIONE RIMANENZE SCORTA PERMANENTE
costi ricavi RI 2.000 Vendite 15.000
Acquisti 11.950 RF 2.152,78 totale costi 13.950 totale ricavi 17.153 reddito d'es 3.203
Rispetto alla prima ipotesi (PMP) abbiamo valorizzato parte delle rimanenze a prezzi più vecchi (scorta permanente). � In regime di prezzi crescenti abbiamo attribuito minor valore alle rimanenze finali (componenti positive di reddito) �quindi abbiamo ottenuto un risultato d’esercizio più basso rispetto al caso dell’utilizzo del prezzo medio ponderato, ma comunque più alto rispetto al criterio LIFO (visto che ad eccezione della scorta permanente il resto degli scarichi è stato valorizzato a prezzo medio).
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ESERCIZIO 3
(VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE: CONFRONTO TRA FULL COSTING E DIRECT COSTING) L’azienda Alfa presenta i seguenti volumi di produzione e vendita in tre periodi consecutivi:
Periodi 1 2 3 volume delle vendite (unità) 3.500 3.500 3.500 volume di produzione 3.800 3.500 3.300 Il valore iniziale delle rimanenze del periodo 1 : 0 Euro (non ci sono giacenze iniziali). Prezzo unitario di vendita: 100 Euro Costi fissi industriali complessivi di periodo: 50.000 Euro. Costi variabili unitari:12; Altri costi fissi non industriali di periodo: 35.000 Euro. - Calcolare il valore della variazione delle rimanenze nei tre periodi utilizzando il full costing e il direct costing e utilizzando i criteri LIFO e FIFO. - Evidenziare e commentare l’effetto differente dei diversi criteri di valutazione analizzati sul risultato economico ottenuto dai conti economici scalari ottenuti con la valutazione delle rimanenze con criterio LIFO (costo pieno e costo variabile). Soluzione La contabilità analitica fornisce informazioni di supporto alla contabilità generale ai fini della valorizzazione di alcune voci di bilancio. Con riferimento alla valutazione delle rimanenze ai fini del calcolo dei risultati periodici di attività è interessante confrontare l’impiego del Full costing oppure del Direct costing nella valorizzazione di semilavorati o prodotti finiti invenduti, per verificare la differenza
Pag. 20 Pag. 20
tra i risultati economici conseguenti. L’esercizio presentato chiede di applicare il full costing e il direct costing ad un caso aziendale presentato con dati sintetici relativi a 3 anni consecutivi e di valutare le rimanenze di prodotti secondo i criteri LIFO e FIFO. LIFO: LAST IN FIRST OUT: si ipotizza che gli ultimi prodotti che entrano in magazzino siano i primi ad uscire; in presenza di variazione delle scorte essa sia costituita da partire dalle produzione meno recenti. FIFO: FIRST IN FIRST OUT: si ipotizza che i primi prodotti che entrano nel magazzino siano anche i primi ad uscire; in presenza di variazione delle scorte essa sia costituita da a partire dalle produzioni più recenti. Calcolo della variazione delle rimanenza (quantità)
Periodi 1 2 3 volume delle vendite (unità)
3.500 3.500 3.500 uguali
volume di produzione 3.800 3.500 3.300 differenti rimanenze finali 300 300 100 (RF: calcolate come RI +prod-vend)
rimanenze iniziali 0 300 300 RI periodo 1: 0, le successive sono pari alle RF dei periodi precedenti)
Variazione rimanenze 300 0 -200 calcolata come RF - RI
Pag. 21 Pag. 21
Calcolo del costo pieno unitario Periodi 1 2 3 note costi variabili unitari 12 12 12 il costo variabile unitario è costante costi fissi unitari (50.000/volume di produzione)
13,2 14,3 15,2 il costo fisso unitario cambia al variare della quantità prodotta
costo pieno unitario 25,2 26,3 27,2 il costo pieno unitario varia in base al costo fisso unitario
Valutazione delle rimanenze a costo pieno criterio FIFO 1 2 3 note
valore rimanenze finali 7.547 7.886 2.715 costo pieno unitario x variazione delle rimanenze
valore rimanenze iniziali 0 7.547 7.886 pari alle rimanenze finali del periodo precedente
variazione delle rimanenze 7.547 338 - 5.171 criterio LIFO 1 2 3 note valore rimanenze finali 7.547 7.547 2.516
valore rimanenze iniziali 0 7.547 7.547 le rimanenze sono composte da prodotti più vecchi
variazione delle rimanenze 7.547 - - 5.032
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Valutazione delle rimanenze a costo variabile note
periodi 1 2 3
il costo variabile è costante nei tre periodi analizzati, pertanto si ha piena coincidenza di valutazione a FIFO o LIFO
valore rimanenze finali 3.600
3.600
1.200 Costo variabile unitario x q
valore rimanenze iniziali 3.600
3.600
variazione delle rimanenze 3.600
-
- 2.400 RF - RI
Pag. 23
CALCOLO DEL RISULTATO OPERATIVO
CONTO ECONOMICO SCALARE A RICAVI E COSTO DEL VENDUTO
ricavi di vendita (prezzo x q vendute)
costi variabili (costi variabili unitari x q prodotte)
costi fissi di fabbricazione
variazione delle rimanenze
- costo del venduto
- altri costi fissi
= reddito operativo
valutazione rimanenze COSTO PIENO - LIFO
Periodi 1 2 3 ricavi di vendita (prezzo x q vendute) 350.000,00 350.000,00 350.000,00 volumi di vendita 3.500 unità costi variabili (costi variabili unitari x q prodotte) 95.600,00 92.000,00 89.600,00 volumi di produzione 3.800,00 3.500,00 3.300,00 costi fissi di fabbricazione 50.000,00 50.000,00 50.000,00
variazione delle rimanenze 7.547,37 - -
5.031,58 - costo del venduto 138.052,63 142.000,00 144.631,58 - altri costi fissi 35.000,00 35.000,00 35.000,00 = reddito operativo 176.947,37 173.000,00 170.368,42 valutazione rimanenze COSTO VARIABILE - LIFO
Periodi 1 2 3 ricavi di vendita (prezzo x q vendute) 350.000,00 350.000,00 350.000,00 volumi di vendita 3.500 unità costi variabili (costi variabili unitari x q prodotte) 95.600,00 92.000,00 89.600,00 volumi di produzione 3.800,00 3.500,00 3.300,00 costi fissi di fabbricazione 50.000,00 50.000,00 50.000,00
variazione delle rimanenze 3.600,00 - -
2.400,00 - costo del venduto 142.000,00 142.000,00 142.000,00 - altri costi fissi 35.000,00 35.000,00 35.000,00 = reddito operativo 173.000,00 173.000,00 173.000,00
Pag. 24
commento Le differenze nel Risultato operativo sono conseguenza della diversa modalità di valutazione delle scorte. Le scorte sono costi sospesi che vengono rinviati all’esercizio successivo. Se il volume di produzione coincide con il volume delle vendite, il reddito operativo non cambia al cambiare dei criteri di valutazione delle rimanenze, dato che non vi è variazione del magazzino. Se il volume di produzione è maggiore del volume di vendita il metodo di valutazione a costo pieno genera un risultato operativo maggiore rispetto al metodo a costo variabile, perché una parte dei costi fissi incorporata nelle rimanenze finali viene trasferita all’esercizio successivo Se il volume di produzione è inferiore rispetto al volume di vendite il metodo di valutazione a costo pieno genera un risultato inferiore rispetto al metodo a costi variabili, in quanto incide maggiormente il costo delle rimanenze iniziali gravati di parte dei costi fissi provenienti dall’esercizio precedente.
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CONFIGURAZIONI DI COSTO
TRACCIA:
Materie prime + Trasporto + Altri costi + Costo manodopera diretta per prodotto = COSTO PRIMO + Quota costi industriali = COSTO PIENO INDUSTRIALE + Costi commerciali = COSTO DI PRODUZIONE E COMMERCIALE + Costi generali amministrativi + Costi indiretti non industriali = COSTO COMPLESSIVO
MATERIE PRIME MOD ALTRI COSTI DIRETTI DI PRODUZIONE
COSTO PRIMO
COSTI INDIRETTI DI PRODUZIONE
COSTO PIENO INDUSTRIALE
COSTI COMMERICALI COSTI AMMINISTRATIVI COSTI GENERALI
COSTO PIENO AZIENDALE
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ESERCIZIO 4 CONFIGURAZIONI DI COSTO
Per la produzione del prodotto Beta sono stati sostenuti i seguenti costi: (valori in euro)
COSTO MATERIE PRIME (UNITARIO) 10 TRASPORTO AL MAGAZZINO( PER UNITA') 2 ALTRI ACCESSORI D'ACQUISTO MATERIE (PER UNITA') 3 MANODOPERA DIRETTA UNITARIA ore 3 a 15 euro/ora COSTO ORE MACCHINA DIRETTE ore 2 a 20 euro/ora SALARI E ALTRI ONERI RELATIVI AL PROCESSO GENERALI 300.000 ALTRI COSTI GENERALI DI TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE 200.000 La base di riparto per tutti i costi indiretti sono le ore macchina (complessivamente pari a 50.000). Determinare la configurazione di costo primo e di costo industriale del prodotto Beta, evidenziando i calcoli.
Pag. 27
MATERIE PRIME 10 (dato) + TRASPORTO 2 (dato) + ALTRI COSTI 3 (dato)
+
COSTO MANODOPERA DIRETTA PER PRODOTTO 45 ore x costo orario: 3 x 15
+
COSTO ORE MACCHINA DIRETTE 40 ore x costo orario: 2 x 20
COSTO PRIMO 100
+ QUOTA COSTI INDUSTRIALI 20
totale costi industriali / totale ore macchina *ore macchina
unitarie= (300.000 + 200.000)/50.000 * 2
COSTO PIENO INDUSTRIALE 120
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ESERCIZIO 5 CONFIGURAZIONI DI COSTO Per la produzione del prodotto Alfa sono stati sostenuti i seguenti costi: (valori in euro) COSTO MATERIE PRIME (UNITARIO) 20 TRASPORTO AL MAGAZZINO( PER UNITA') 4 ALTRI ACCESSORI D'ACQUISTO MATERIE( PER UNITA') 6 MANODOPERA DIRETTA UNITARIA ore 3 a 15 euro/ora COSTO ORE MACCHINA DIRETTE ore 2 a 20 euro/ora SALARI E ALTRI ONERI RELATIVI AL PROCESSO GENERALI 500.000 ALTRI COSTI GENERALI DI TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE 400.000 COSTI SPECIALI DI VENDITA (PROVVIGIONI)
5% prezzo vendita (Pv=300 euro)
COSTI AMMINISTRATIVI 250.000 COSTI PUBBLICITA' 150.000 La base di riparto per tutti i costi indiretti sono le ore macchina (complessivamente pari a 100.000). Determinare tutte le possibili configurazioni di costo del prodotto Alfa, evidenziando i calcoli.
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MATERIE PRIME 20 (dato) + TRASPORTO 4 (dato) + ALTRI COSTI 6 (dato) +
COSTO MANODOPERA DIRETTA PER PRODOTTO 45 ore x costo orario: 3 x 15
+
COSTO ORE MACCHINA DIRETTE 40 ore x costo orario: 2 x 20
COSTO PRIMO 115
+ QUOTA COSTI INDUSTRIALI 18
totale costi industriali / totale ore macchina *ore macchina unitarie= (500.000 + 400.000)/100.000 * 2
COSTO PIENO INDUSTRIALE 133
+ COSTI COMMERCIALI 15 5% * 300 (provvigioni)
COSTO DI PRODUZIONE E COMMERCIALE 148
+
COSTI GENERALI AMMINISTRATIVI 5
costi amministrativi/ totale ore macchina *ore macchina unitarie= (250.000)/100.000 * 2
+
COSTI INDIRETTI NON INDUSTRIALI 3
costi non ind.li-pubblicità-/ totale ore macchina *ore macchina unitarie= (150.000)/100.000 * 2
COSTO COMPLESSIVO 156
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ESERCIZIO N.9 (RELAZIONI COSTO VOLUME PROFITTO) Il controller della Antica Cartiera s.r.l. deve valutare la convenienza ad avviare una nuova linea di calendari da tavolo che presenta le seguenti caratteristiche:
COSTI FISSI DI PRODUZIONE 80.000
COSTO VARIABILE UNITARIO 7
PREZZO DI VENDITA UNITARIO 12 Si determinino:
- la quantità di break-even - il corrispondente fatturato - si definisca la quantità da produrre per realizzare un utile
obiettivo di 50.000 e relativo fatturato (si ipotizzi l’assenza di imposte)
- si rappresentino graficamente i risultati ottenuti
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Soluzione QBEP= CF/(p – cv) = 80.000 /(12 – 7) = 16.000 Fatturato di equilibrio: 16.000 * 12 = 192.000
Utile obiettivo: 50.000 Qobiettivo=(CF+Utile)/(p–cv)=(80.000+50.000)/(12–7)= 26.000 Fatturato Obiettivo= 26.000 * 12 = 312.000
q
Costi
Ricavi
CF
RT CT
QBEP Qobiett.
80.000
192.000
312.000
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ESERCIZIO N. 10 (RELAZIONI COSTO VOLUME PROFITTO)
Il controller della Navigare S.p.A. deve valutare la convenienza ad avviare una nuova linea di gommoni che presenta le seguenti caratteristiche: costi fissi di produzione: 850.000 € costo variabile unitario: 2.800 € prezzo unitario di vendita: 4.500 € si determinino:
- la quantità di break-even - il corrispondente fatturato di equilibrio - si rappresentino graficamente i risultati ottenuti - ipotizzando di riuscire a collocare sul mercato 350 quale
sarebbe stato il risultato economico della linea di prodotto? - Vendendo 700 gommoni quale sarebbe il risultato economico
corrispondente?
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Soluzione
Q* = CF / (p-cv) = 850.000 / ( 4.500 – 2.800) = 500 Fatturato di equilibrio= 4.500 * 500 = 2.250.000 Vendite: 350 Reddito= 350 (4.500 – 2.800) – 850.000 = - 255.000 PERDITA Vendite: 700 Reddito= 700 *(4.500 – 2.800) – 850.000 = 1.190.000 – 850.000 = 340.000 UTILE
q
Costi
Ricavi
CF
RT CT
QBEP = 500
500
Q700
850.000
2.250.000
3.150.000
Q350
1.575.000
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ESERCIZIO N. 11 (RELAZIONI COSTO VOLUME PROFITTO)
Il controller della Magie di cera srl deve valutare la convenienza ad avviare una nuova linea di candele decorate natalizie che presenta le seguenti caratteristiche:
COSTI FISSI DI PRODUZIONE 100.000
COSTO VARIABILE UNITARIO 15
PREZZO DI VENDITA UNITARIO 20 Si determinino:
- la quantità di break even - il corrispondente fatturato - si definisca la quantità da produrre per realizzare un utile
obiettivo di 40.000 e relativo fatturato (si ipotizzi l’assenza di imposte)
- si rappresentino graficamente i risultati ottenuti
Soluzione QBEP= CF/(p – cv) = 100.000 /(20 – 15) = 20.000 Fatturato di equilibrio: 20.000 * 20 = 400.000 Utile obiettivo: 40.000 Qobiettivo=(CF+Utile)/(p–cv)=(100.000+40.000)/(20–15)= 28.000 Fatturato Obiettivo= 28.000 * 20 = 560.000
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q
Costi
Ricavi
CF
RT CT
QBEP Qobiett.
100.000
400.000
560.000
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ESERCIZIO 12 - ERBATAGLIO SPA - (relazioni costo volume profitto) L’azienda Erbataglio S.p.A. produce diversi modelli di tagliaerba destinati al largo consumo. La direzione intende valutare la convenienza economica della linea che produce il modello A, considerando anche gli accessori costituiti dai contenitori di erba (prodotto B) e dalle lame da taglio (prodotto C). In base ai dati espressi in euro sotto riportati e al mix di fatturato rilevato nell’ultimo semestre, determinare la quantità di pareggio per i prodotti A, B, C. Valori A B C Prezzo 200,00 10,00 5,00 Costo variabile unitario 50,00 4,00 1,00 Mix di fatturato 50% 40% 10% Costi fissi comuni 500.000,00 N.B. azienda multiprodotto ���� devo ragionare sui fatturati per poter calcolare le quantità di equilibrio
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Soluzione La convenienza dei tre prodotti A, B, C, interdipendenti per natura e destinazione d’uso finale, deve essere valutata in modo omogeneo. Sulla base dei dati disponibili il punto di pareggio deve essere realizzata in funzione del mix di fatturato dei tre prodotti. Partendo dall’equazione economica nel caso di utile pari a zero è possibile definire la situazione di equilibrio in termini di fatturato:
Costi fissi totali Ricavi totali = _________________
Σ α mc/p Σ α mc/p rappresenta la sommatoria dei margini di contribuzione (mc) rapportati al prezzo dei tre prodotti (pA, pB, pC) e moltiplicati per i singoli pesi sul mix di fatturato (αA, αB, αC). Valori A B C Prezzo 200,00 10,00 5,00 - Costo variabile unitario 50,00 4,00 1,00 = Margine di contribuzione 150,00 6,00 4,00 Mix di fatturato 50% 40% 10% Costi fissi totali = 500.000 Σ α mc/p = (150/200 x 0,5) + (6,00/10 x 0,4) + (4,00/5 x 0,1) = 0,375 + 0,24 + 0,08 = 0,695
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Sostituendo nell’equazione iniziale il valore ottenuto si determina il fatturato di equilibrio: Ricavi totali = 500.000 /0,695 = 719.424,46 Dal fatturato complessivo dei tre prodotti con mix di fatturato costante si determinano i valori dei rispettivi fatturati di pareggio dei singoli prodotti, moltiplicando il fatturato globale per il relativo peso: - Fatturato prodotto A = 719.424,46 x 0,5 = 359.712,23 - Fatturato prodotto B = 719.424,46 x 0,4 = 287.769,78 - Fatturato prodotto C = 719.424,46 x 0,1 = 71.942,45 Dividendo il singolo fatturato di pareggio per il prezzo di vendita corrispondente si ottengono le quantità di equilibrio: - Quantità A di equilibrio = 359.712,23 : 200 = 1.798,5 - Quantità B di equilibrio = 287.769,78 : 10 = 28.777 - Quantità C di equilibrio = 71.942,45 : 5 = 14.388,5
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ESERCIZIO 13 - PENELOPE (relazioni costo volume profitto)
La Penelope SPA è un’azienda produttrice di telai. La produzione si articola su due linee: la linea Trama e la linea Ordito. Nel 2014 sono stati registrati i seguenti valori (euro):
ORDITO TRAMA Comuni
Vendite 200.000 300.000 Materie prime 30.000 42.000 Manodopera 30.000 32.000 Forza motrice 5.000 6.0000 Ammortamenti industriali 120.000 130.000 Controllo qualità 15.000 17.000 Ammortamento stabilimento 3.000 Costi amministrativi 15.000 Altri costi generali 10.000
Costo delle materie per unità di prodotto: Prodotto Costo materie prime per unità di prodotto ORDITO 15 TRAMA 21
Sapendo che: - i costi per forza motrice sono variabili; - i costi generali e amministrativi possono essere considerati
costanti; - i costi degli ammortamenti industriali, del controllo qualità e del
50% della manodopera sono da considerarsi costi fissi specifici e non eliminabili;
- tutta la produzione realizzata è venduta; Si determinino: 1. il margine di contribuzione di primo livello e di secondo livello per
ogni linea di prodotto e a livello complessivo aziendale; 2. il fatturato di break even e il margine di sicurezza assoluto e
relativo (in termini di fatturato) ipotizzando che la distribuzione percentuale del fatturato tra i due prodotti corrisponda a quella desumibile dalla precedente tabella.
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Soluzione 1. Margine di contribuzione
ORDITO TRAMA TOTALE Vendite 200.000 300.000 500.000
Materie prime 30.000 42.000 72.000 Manodopera (50%)
15.000 16.000 31.000
Forza motrice 5.000 6.000 11.000 Costi variabili 50.000 64.000 114.000
MdC I livello 150.000 236.000 386.000 Ammortamenti industriali
120.000 130.000 250.000
Manodopera (50%)
15.000 16.000 31.000
Controllo qualità 15.000 17.000 32.000 Totale Costi fissi specifici
150.000 163.000 313.000
MdC II livello 0 73.000 73.000
2. Fatturato di break even e margine di sicurezza
Unità di prodotto realizzate e vendute = Costo totale materie / Costo unitario materie ORDITO = 30.000/15 = 2.000 TRAMA = 42.000/21 = 2.000 Prezzo Unitario di vendita = Fatturato /Numero unità ORDITO = 200.000/2.000 = 100 TRAMA = 300.000/2.000 = 150 Composizione vendite = Fatturato singolo/ Fatturato tot ORDITO = 200.000/500.000 = 40%
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TRAMA = 300.000/500.000 = 60% Costo Variabile Unitario = Totale costi variabili/Unità di prodotto ORDITO = 50.000/2.000 = 25 TRAMA = 64.000/2.000 = 32 Margine di Contribuzione Unitario relativo ponderato = (Prezzo unitario – Costo variabile unitario)/Prezzo unitario * %composizione vendite ORDITO = (100-25)/100* 0,4 = 0,3 TRAMA = (150-32)/150* 0,6 = 0,47 Totale costi fissi = Costi Fissi Specifici Ordito + Costi Fissi Specifici Trama + Costi fissi comuni = 150.000 + 163.000 + (3.000+15.000 + 10.000) = 341.000 Costi fissi 341.000 Break even = ___________= ______________ = 442.857
Beta ponderato 0,3 + 0,47 Margine di sicurezza = Fatturato – break even = 500.000 – 442.859 = 57.143 Margine di sicurezza % = Margine di sicurezza/Fatturato = 57.143/500.000 = 11,42%
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ESERCIZIO 14 - FERMESI HAIR STYLING - (scelta tra alternative + BEP) Il negozio Fermesi Hair Styling a New York ha cinque parrucchieri (Fermesi è uno di essi). Fermesi paga 9,90 $ all’ora ogni parrucchiere, che lavora 40 ore alla settimana per 50 settimane all’anno, a prescindere dal numero di tagli di capelli. L’affitto e gli altri costi fissi ammontano a 1.750 $ al mese. Il costo variabile delle forniture è 1 $ per taglio. Si supponga che l’unico servizio offerto sia il taglio di capelli, al prezzo unitario di 13 $. Ipotesi semplificativa: la remunerazione di Fermesi è pari al costo di uno dei suoi parrucchieri (si considerino i valori espressi sopra). Domande:
a) Trovare il margine di contribuzione per taglio di capelli, supponendo che il compenso dei parrucchieri sia un costo fisso.
b) Calcolare il punto di equilibrio annuale come numero di tagli di capelli.
c) Quale sarà il reddito operativo nel caso in cui siano effettuati 20.000 tagli?
d) Si supponga che Fermesi riveda il metodo di compenso. Ora paga i parrucchieri 4 $ l’ora più 6 $ per ogni taglio. Qual è il nuovo margine di contribuzione per taglio di capelli? Qual è il punto di equilibrio annuale in numero di tagli?
e) Si ignorino i quesiti c) e d) e si supponga che i parrucchieri non siano più pagati all’ora ma ricevano una provvigione di 7 $ ogni taglio. Qual è il nuovo margine di contribuzione per taglio di capelli? Qual è il punto di equilibrio annuale in numero di tagli di capelli?
f) Fare riferimento al quesito e). Quale sarebbe il reddito operativo nel caso in cui siano effettuati 20.000 tagli? Confrontare la risposta con quella fornita al quesito c).
g) Fare riferimento al quesito e). Se sono effettuati 20.000 tagli, a quale provvigione (calcolata come percentuale del prezzo di
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vendita) Fermesi otterrebbe lo stesso risultato economico raggiunto al quesito c)?
Soluzione
Questo problema solleva molte questioni, come ad esempio il fatto che Fermesi a meno che sia molto ricco e generoso, probabilmente non considererà i cinque parrucchieri come costi fissi sull’intero intervallo di volume possibile. In breve, se gli affari subissero un calo repentino, i parrucchieri sarebbero licenziati. Si osservi come gli ultimi quesiti dimostrino gli effetti sui rischi derivanti da diversi mix di costi variabili e fissi.
a) MDC Prezzo di vendita 13,00 Costi variabili unitari 1,00 I MDC 12,00
b) PUNTO DI EQUILIBRIO COSTI FISSI ANNUALI €
Stipendi dei parrucchieri 99.000,00 Affitto e altri costi fissi 21.000,00 TOTALE 120.000,00
PUNTO DI EQUILIBRIO 120.000,00 = 10.000 TAGLI
12,00
c) HP VOLUME DI TAGLI FISSO 1. Reddito operativo Ricavi ($13,00 x 20.000) 260.000,00 Costi variabili ($1,00 x 20.000) 20.000,00 Costi fissi 120.000,00 Reddito operativo 120.000,00
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2. Tagli di capelli in eccesso rispetto al punto di equilibrio Eccesso tagli di capelli 10.000 Valorizzazione tagli 120.000,00
d) Diminuzione costi fissi Anche se i costi fissi diminuiscono, il punto di equilibrio sale:
MdC per taglio ($13- $1 -$6) 6,00 Costi fissi (5 x $4 x 40 x 50) + ($21.000) 61.000,00 PUNTO DI EQUILIBRIO= 61.000,00 = 10.167 Tagli 6,00 e) MdC Prezzo di vendita 13,00 Costi variabili unitari 1,00 Costo parrucchiere a taglio 7,00 MDC 5,00 PUNTO DI EQUILIBRIO= 21.000,00 = 4.200 Tagli 5,00 f) Aumento di CV Ricavi ($13,00*20.000) 260.000,00 Costi variabili a $8,00 160.000,00 MDC 100.000,00 Costi fissi 21.000,00 RO 79.000,00 Quindi, se il volume è di 20.000 tagli, la nuova soluzione porterebbe a un aumento del compenso dei parrucchieri da $ 99.000 a $ 140.000 e ad una riduzione del reddito operativo da $ 120.000 a $ 79.000. Si osservi la presenza in questo caso della condivisione del
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rischio legata al piano delle provvigioni. In generale, minori costi fissi significano minori rischi ma anche minore ricompensa. Se il volume si riducesse notevolmente, Fermesi avrebbe sempre un reddito operativo a patto che il volume totale superi i 4.200 tagli. Se però il volume si innalzasse fino a 20.000, il reddito operativo di Fermesi sarebbe inferiore a quello della soluzione della paga oraria. g) Provvigione Se X = provvigione a favore dei parrucchieri $ 120.000 = 20.000*($13) - $20.000*($1) - 20.000*($13)X - $21.000 $260.000X = $99.000 X = 38,1% oppure 38,1%*$13 = $4,95 per taglio Verifica: Prezzo di vendita 13,00 Costi variabili unitari 1,00 Costo parrucchiere a taglio 4,95 MdC 7,05 Reddito operativo = (20.000 * $7,05) - $21.000 = $ 120.000
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ESERCIZIO 16 -TELL PHONE - (relazioni costo volume profitto) L’ufficio marketing della Tell Phone S.p.A. sta valutando l’opportunità di ridurre il prezzo di vendita di un proprio prodotto, il telefono fisso senza fili, dagli attuali 50,00 € a 40,00 €. Attualmente la contabilità analitica evidenzia i seguenti dati di costo unitario calcolati in riferimento ad un livello di produzione di 80.000 unità (riferite al primo semestre): Materiali diretti 3,00 Manodopera diretta (MOD) 5,50 Costi indiretti variabili di produzione
6,00
Costi indiretti fissi di produzione
1,50
I costi unitari di distribuzione e marketing sono: Quota costi variabili 3,50 Quota costi fissi 4,00 Determinare:
1. il margine di sicurezza espresso in volumi di output, calcolato sulla base dell’attuale struttura dei costi e delle vendite;
2. l’effetto sul reddito operativo di un aumento del 10% delle vendite, a seguito della riduzione del prezzo di vendita dagli attuali 50,00 € a 40,00 €;
3. il prezzo di vendita applicabile per unità di prodotto, qualora si accettasse l’ordine di una commessa di ulteriori 10.000 unità in presenza di capacità produttiva disponibile. In questo caso si faccia riferimento alle condizioni iniziali di costo, ad eccezione di:
- un costo aggiuntivo di consegna di 0,80 € per unità; - azzeramento dei costi variabili di distribuzione e
marketing; - sostenimento di 3.000,00 € per la stipula del contratto;
4. il prezzo massimo che l’azienda è disposta a pagare ad un fornitore in grado di produrre e consegnare direttamente alla
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clientela tutti gli 80.000 telefoni. La realizzazione di questa scelta determina:
- l’eliminazione di tutti i costi di produzione variabili; - la riduzione dei costi di produzione fissi per il 60%; - la riduzione dei costi di distribuzione e marketing variabili
per il 30%. Soluzione
1. Per la definizione del margine di sicurezza è necessario determinare il punto di pareggio. A tal fine occorre distinguere i costi fissi da quelli variabili ricordando che i dati del testo si riferiscono a costi unitari:
Costi variabili unitari (Cv) Valori Materiali diretti 3,00 Manodopera diretta (MOD) 5,50 Costi indiretti variabili di produzione 6,00 Costi distribuzione e marketing variabili 3,50 Totale costi variabili unitari 18,00
Costi fissi totali (CFT) Costo unitario
Quantità Costo totale
Costi indiretti fissi di produzione
1,50 80.000 120.000
Costi distribuzione e marketing fissi
4,00 80.000 320.000
Totale 440.000 Equazione economica in condizioni di equilibrio: p x Q = CFT + Cv x Q e quindi Q = CFT/(p-Cv)
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Q = 440.000 / (50 – 18) = 13.750 unità
Il margine di sicurezza è il valore, in termini di fatturato o di output, che separa il punto di break even rispetto al fatturato (output) programmato effettivo. Tale margine rappresenta il grado di assorbimento da parte dell’azienda di una contrazione dei volumi di vendita o nel fatturato prima di ricadere nella zona di diseconomicità (area di perdita). Il margine di sicurezza è utile anche se espresso in termini percentuali rispetto al fatturato (output) programmato o effettivo.
Margine di sicurezza = Vendite effettive – Vendite di pareggio
Vendite effettive
Margine di sicurezza = 80.000 – 13.750 = 66.250 unità.
In percentuale = 66.250 : 80.000 = 82,81%
Pertanto l’azienda può sostenere una riduzione al massimo dell’82,81% delle proprie vendite prima di cadere nell’area di perdita.
2. Si procede alla determinazione della quantità di telefoni vendute e del relativo fatturato, in base alle quantità definite di 80.000 unità:
Q = 80.000 + 80.000 x 10% = 88.000 unità Ricavi totali = 88.000 x 40,00 = 3.520.000 In corrispondenza del nuovo livello di quantità vendute i costi assumeranno i seguenti valori: - i costi variabili aumentano in proporzione all’aumento delle unità vendute: CVT = 88.000 x 18,00 = 1.584.000 - i costi fissi rimangono inalterati, ossia pari a 440.000.
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Il reddito è quindi pari a: Reddito Valori
situazione prospettata
Ricavi totali 3.520.000 Costi variabili totali 1.584.000 Costi fissi 440.000
Totale reddito 1.496.000 Confrontando con la situazione di partenza: Variazione Situazione
attuale Situazione
prospettata Ricavi 4.000.000 3.520.000 Costi variabili totali 1.440.000 1.584.000 Costi fissi totali 440.000 440.000 Utile operativo 2.120.000 1.496.000 Differenziale - 624.000 Variazione percentuale
- 624.000 : 2.120.000 =
- 29,43%
Con le ipotesi prospettate si ottiene una contrazione dell’utile operativo del 29,43%.
3. Il prezzo di vendita di pareggio è definito dall’equazione economica:
p = (CFT + Q x Cv) / Q I nuovi costi legati alla sola commessa sono i seguenti:
Costo variabile unitario Valori Materiali diretti 3,00 Costo di consegna 0,80 Manodopera diretta (MOD) 5,50 Costi indiretti variabili di produzione
6,00
Totale costi variabili unitari 15,30
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I costi fissi, per ipotesi, sono pari ai costi per la stipula del contratto, ossia a 3.000. Le quantità della commessa sono pari a 10.000 unità. Il prezzo unitario di pareggio della commessa sarà quindi: p = (3.000,00 + 15,30 x 10.000) / 10.000 = 15,60 €
Tale prezzo sarebbe in grado di coprire i costi variabili di produzione e consegna e i costi fissi di commessa, per una quantità prevista dal contratto di 10.000 telefoni.
4. Il quesito chiede la determinazione del prezzo massimo che l’azienda può pagare al fornitore esterno degli 80.000 telefoni senza andare in perdita.
Per far ciò si deve considerare che: - il prezzo di vendita e di ricavi totali rimangono invariati: RT = 80.000 unità x prezzo 50 = 4.000.000; - i costi da sostenere variano, non essendo più impegnata direttamente nella produzione e nella consegna, così come sotto indicato. Costo variabile unitario: - i costi variabili di produzione sono azzerati; - i costi variabili di distribuzione e marketing sono presenti solo nella misura del 70% dell’ammontare originario: 3,50 x 0,70 = 2,45; - si aggiunge il costo (da determinare) variabile da pagare al fornitore esterno. I costi fissi di produzione sono ridotti del 60%. Quindi i costi fissi totali comprendono i costi di produzione ridotti del 60% e i costi fissi di distribuzione e marketing: CFT = (1,50 x 80.000 x 0,4) + (4,00 x 80.000) = 48.000 + 320.000 = 368.000,00
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A questo punto il prezzo massimo che è possibile pagare al fornitore estero senza andare in perdita si ottiene uguagliando il valore dei ricavi totali ai costi da sostenere, dove i costi variabili unitari sono ottenuti aggiungendo al valore dei costi variabili di distribuzione e marketing il costo unitario da pagare al fornitore esterno ( p). Quindi: (Cv + p) x Q + CFT = RT (2,45 + p) x 80.000 + 368.000 = 80.000 x 50 196.000 + 80.000p + 368.000 = 4.000.000 80.000p = 3.436.000 p = 3.436.000 : 80.000 = 42,95 € Il prezzo massimo che l’azienda può pagare al fornitore esterno degli 80.000 telefoni senza cadere in perdita è di € 42,95.
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ESERCIZIO 50 - HOLIDAY - (make or buy, relazioni costo volume profitto) La Holiday Spa è una società di noleggio Camper. L’intensità di utilizzo dei mezzi rende necessarie frequenti manutenzioni e verifiche periodiche delle condizioni dei veicoli. L’azienda dispone di personale che si occupa di piccole manutenzioni e sistemazioni e sta valutando la possibilità di svolgere in proprio anche i cosiddetti “tagliandi”, fino ad ora affidati ad un’officina esterna. Se la Holiday Spa decidesse di svolgere in proprio l’attività potrebbe utilizzare uno spazio già esistente e finora inutilizzato (affitto annuo 6.000 euro) e potrebbe impiegare due dei suoi dipendenti già assunti (costo totale 20.000 euro). Dovrebbe sostenere i seguenti costi aggiuntivi: - assunzione di un altro dipendente a tempo indeterminato (costo annuo 12.000 euro); - materiale di consumo, ricambi etc. per il tagliando (27 euro a tagliando); - acquisto di attrezzature per 5.000 euro (ammortamento in 10 anni quote costanti). - costi concordati dalla Holiday Spa con la società di servizi ammontano a 100 euro a tagliando. Dopo aver evidenziato e distinto i costi irrilevanti da quelli rilevanti per il giudizio di convenienza, si proceda a determinare:
1. il numero di tagliandi annui che rende più conveniente il ricorso all’officina esterna;
2. il numero di tagliandi annui che rende più conveniente il ricorso all’officina esterna qualora la Holiday Spa fornisca i materiali di consumo (27 euro a tagliando) e paghi 60 euro all’officina (i dati per l’attività in proprio non si modificano);
3. rappresentare graficamente i risultati ottenuti nei due punti precedenti (in due grafici separati) e commentare i dati con riferimento alle diverse ipotesi.
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Soluzione
1. Numero di tagliandi annui che rende più conveniente il ricorso all’officina esterna
COSTI IRRILEVANTI
Nelle due alternative l’azienda deve comunque pagare l’affitto dello spazio anche se inutilizzato e dei dipendenti. Pertanto i valori di 6.000 e 20.000 all’anno sono irrilevanti.
COSTI RILEVANTI IPOTESI MAKE Ammortamento annuo (5.000 / 10) = € 500 Costo annuo del nuovo assunto € 12.000 Totale costi fissi ipotesi Make € 12.500 Costi variabili € 27 a tagliando
IPOTESI BUY Costo unitario del tagliando € 100
CALCOLO BREAK EVEN
CT MAKE = CT BUY COSTI FISSI + CV x Q = P x Q 12.500 + 27 x Q = 100 x Q � Q =12.500 / (100-27) = 171,233 = Numero di tagliandi che rende indifferenti le due alternative.
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Se il numero di tagliandi è inferiore a 172 conviene mantenere l’officina esterna.
Grafico 1
2. Se si considera la seconda ipotesi i materiali di consumo (valore € 27) diventano un costo irrilevante in quanto comune alle due ipotesi.
IL CONFRONTO È DA FARE MANTENENDO FERMI GLI ALTRI DATI PER LA SOLUZIONE MAKE E MODIFICANDO IL PREZZO PER L’IPOTESI BUY
COSTI RILEVANTI IPOTESI MAKE Ammortamento annuo ( 5.000 / 10) = € 500 Costo annuo del nuovo assunto
€ 12.000
Totale costi fissi ipotesi make € 12.500 IPOTESI BUY Costo unitario del tagliando € 60
n. tagliandi
Costi Totali
CTbuy
CT make
Q=172
12.500
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CALCOLO BREAK EVEN
CT MAKE = CT BUY COSTI FISSI + CV x Q = P x Q 12.500 = 60 x Q Q= 208,333 = Numero di tagliandi che rende indifferenti le due alternative. Se il numero di tagliandi è inferiore a 209 conviene mantenere l’officina esterna, per un numero di tagliandi superiore a 209 conviene la soluzione Make.
Grafico 2
Commento Nella prima ipotesi si osservano alcuni costi irrilevanti che sono esclusi dalla valutazione di convenienza. Nella seconda ipotesi anche i costi variabili di consumo diventano irrilevanti. Quindi, la soluzione make si configura solo in un insieme di soli costi fissi, mentre la retta buy ha coefficiente angolare meno elevato poiché il valore varia da (100 – 27 = 73) a 60. Tale impostazione consente un minor costo della soluzione buy e sposta la soglia di convenienza dell’ipotesi make ad una quantità di tagliandi superiore. Le scelte dell’azienda dipenderanno dal numero di tagliandi annuali previsto.
n. tagliandi
Costi Totali
CTbuy
CT make
Q=209
12.500
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ESERCIZIO 18 - COME UNA VOLTA - (full costing per centri di costo) L’azienda “Come una volta” produce tessuto in cotone e tessuto in lino. Nel mese di marzo (rappresentativo del trimestre) abbiamo i seguenti dati:
COTONE LINO TOTALE
VOLUME DI PRODUZIONE (UNITA' MESE DI MARZO) 32.500 12.750 PREZZO UNITARIO 60 230
FATTURATO 1.950.000
2.932.500 4.882.500 COSTO MATERIE PRIME (PER UNITA' DI PRODOTTO) 12,75 34,50 MANODOPERA DIRETTA (ORE PER UNITA') 0,15 0,38 COSTO ORARIO PER MOD 42 42 ORE MACCHINA (PER UNITA' DI PRODOTTO) 3,25 6,80
Inoltre, altri costi indiretti rispetto ai prodotti sono:
COSTI IMPORTO CENTRO DI COSTO
MATERIE SUSSIDIARIE 43.750 PRODUZIONE ENERGIA 187.500 * AMMORTAMENTI INDUSTRIALI 50.000 PRODUZIONE COSTO PERSONALE TECNICO 250.000 ** ALTRI COSTI PER SERVIZI DI MANUTENZIONE 85.000 MANUTENZIONE COSTO PERSONALE VENDITE 120.000 VENDITE AMMORTAMENTI MAGAZZINO 25.000 MAGAZZINO ALTRI COSTI COMMERCIALI 95.300 VENDITE STIPENDI AMMINISTRATIVI 175.000 AMMINISTRAZIONE AMMORTAMENTI AMMINISTRAZIONE 13.000 AMMINISTRAZIONE ALTRI COSTI AMMINISTRAZIONE 39.000 AMMINISTRAZIONE ONERI FINANZIARI (% SU FATTURATO MESE) 10 VENDITE
I centri di costo intermedi, con le rispettive basi di allocazione sono: CENTRI DI COSTO DESTINAZIONE E BASE DI ALLOCAZIONE DEI COSTI
AMMINISTRAZIONE A TUTTI I CDC IN UGUALE % MAGAZZINO 20%CDC MANUTENZIONE E 80% AL CDC VENDITE MANUTENZIONE AL PRODOTTO IN BASE ALLE ORE MACCHINA PRODUZIONE AL PRODOTTO IN BASE AL COSTO DELLA MOD VENDITE AL PRODOTTO IN BASE AL FATTURATO
Procedere alla determinazione dei costi unitari dei due prodotti sulla base delle seguenti note:
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* l’energia è localizzata nei centri in base al costo degli ammortamenti; ** i costi del personale tecnico sono localizzati nel magazzino(30%) e nella manutenzione (70%); SOLUZIONE Il testo suggerisce quali sono i costi diretti e quali sono i costi indiretti Per i costi indiretti inoltre viene indicato come allocarli ai prodotti finali. Iniziamo a costruire la configurazione di costo unitario di prodotto COSTO UNITARIO DI PRODOTTO COTONE LINO MATERIE PRIME 12,750 34,500 DATO
MOD 6,300
15,960
(COSTO ORARIO X ORE X UNITA) 42 x 0,15 x cotone 42 x 0,38 x lino
Per il calcolo degli altri costi è necessario utilizzare la contabilità per centri di costo.
Procediamo alla localizzazione dei costi nei centri di costo seguendo le indicazioni fornite dal testo e utilizzando il seguente prospetto: voci di costo manutenzione produzione vendite magazzino amministrazione
materie sussidiarie 43.750 amm.ti ind.li 50.000 altri servizi manut 85.000 costi personale vendite 120.000 amm.to magazzino 25.000 altri costi comm.li 95.300 stip. Ammin.ne 175.000 amm.ti ammin.ne 13.000 altri costi ammin.ne 39.000 energia elettrica 106.534 53.267 27.699 personale tecnico 175.000 75.000 oneri finanziari 488.250 TOTALE COSTI X CDC 260.000 200.284 703.550 153.267 254.699
Si evidenzia il dettaglio dei calcoli necessari per l’allocazione dei costi di energia elettrica, personale tecnico e oneri finanziari nella tabella precedente
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energia elettrica 187.500
criterio di allocazione:
Ammortamenti valore x cdc (=coeff. x criterio)
cdc
Amministrazione 13.000 27.699 amministr. Magazzino 25.000 53.267 mag. Industriali 50.000 106.534 produz. totale ammortamenti 88.000 Coefficiente 187.500 2,13068 88.000 personale tecnico 250.000 criterio di allocazione:
Proporzioni
valore x cdc (=proporz x valore)
cdc
Magazzino 30% 75.000 mag. Manutenzioni 70% 175.000 manut. oneri finanziari determinare il fatturato complessivo del mese 4.882.500 e applicare aliquota del 10% 488.250 vendite
Si procede quindi alla chiusura dei centri di costo ausiliari sui centri di costo finali
voci di costo manutenzione produzione vendite magazzino amministrazione
materie sussidiarie 43.750 amm.ti ind.li 50.000 altri servizi manut 85.000 costi personale vendite 120.000 amm.to magazzino 25.000 altri costi comm.li 95.300 stip. ammin.ne 175.000 amm.ti ammin.ne 13.000 altri costi ammin.ne 39.000 energia elettrica 106.534 53.267 27.699 personale tecnico 175.000 75.000 oneri finanziari 488.250 TOTALE COSTI X CDC 260.000 200.284 703.550 153.267 254.699
chiusura dei cdc intermedi sui finali: chiusura cdc amministrazione 63.675 63.675 63.675 63.675 totale parziale 323.675 263.959 767.225 216.942 chiusura magazzino 43.388 173.553 totale parziale 367.063 263.959 940.778
Dettaglio chiusura dei cdc ausiliari sui cdc finali:
cdc amministrazione 254.699 in parti uguali v/altri cdc (tot costi cdc diviso 4) 63.675 cdc magazzino:
20% Manutenzione 80% Vendite
Si procede quindi all’attribuzione dei costi dei centri di costo finali rimasti (manutenzione, produzione, vendite) rispettivamente ai due prodotti analizzati.
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chiusura centro manutenzione criterio: ore macchina COTONE LINO volume di produzione 32.500 12.750 ore macchina x unita di prodotto 3,25 6,80 tot ore macchina 105.625 86.700 192.325 COTONE x3,25 6,20
Coefficiente 367.063 = 1,908556184 LINO 192.325 x 6,80 12,98
chiusura centro produzione
criterio: costo MOD
COTONE LINO
volume di produzione 32.500 12.750
ore MOD x unità di prodotto 0,15 0,38
costo orario MOD 42 42
costo unitario mod x prodotto 6,30 15,96
TOT COSTI MOD 204.750 203.490 408.240
COTONE
x 6,30 4,07
Coefficiente 263.959 = 0,64658 LINO
408.240 x 15,96 10,32
chiusura centro vendite criterio: fatturato
COTONE LINO
volume di produzione 32500 12750
PREZZO UNITARIO 60 230
FATTURATO 1.950.000 2.932.500 4.882.500 COTONE x 60 11,56102151
Coefficiente 940.778 = 0,19268 LINO 4.882.500 x 230 44,3172491
La scheda di costo unitario dei due prodotti è la seguente:
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ESERCIZIO 19 - CASO FERAX - (full costing per centri di costo) La società Ferax srl effettua lavorazioni meccaniche di alta precisione. L’imprenditore vuole sapere se la redditività di tre specifici prodotti è in linea con quella media aziendale. Il Conto Economico da utilizzare per il calcolo dei costi di prodotto è il seguente:
Conto Economico Totale
Ricavi delle vendite 10.000.000 Materie prime 2.720.000 Ammortamento fabbricati 500.000 Salari 3.500.000 Ammortamento macchinari 900.000 Energia elettrica 170.000 Materiali di consumo 450.000 Stipendi 250.000 Spese generali 320.000 Totale costi 8.810.000 Reddito operativo 1.190.000 Il sistema di calcolo dei costi dell’azienda è costituito da 4 centri di costo, tre relativi all’area produzione ed uno che comprende tutti i costi di struttura:
1. Tornitura 2. Rettifica 3. Lavaggio e Imballaggio 4. Centro di costo di struttura
Si riportano i dati per la localizzazione dei costi e le informazioni necessarie per procedere ai calcoli.
Parametri per la localizzazione dei costi Materie prime direttamente sul prodotto Salari in base alle ore uomo lavorate nei tre centri di costo: Tornitura =
80.000 Rettifica = 65.000 Lavaggio e Imballaggio = 15.000 Ammortamento macchinari
Specifici di centro di costo: Tornitura = 225.000 Rettifica = 495.000 Lavaggio e Imballaggio = 180.000
Ammortamento fabbricati
sulla base dei metri quadri occupati: Tornitura = 1.100 Rettifica = 700 Lavaggio e Imballaggio = 200
Energie elettrica Specifica di centro di costo: Tornitura = 60.000 Rettifica = 90.000 Lavaggio e Imballaggio = 20.000
Materiali di consumo
Specifici di centro di costo: Tornitura = 250.000 Rettifica = 150.000 Lavaggio e Imballaggio = 50.000
Stipendi e spese generali
Centro di costo di struttura
I costi dei centri di costo produttivi sono da imputare ai prodotti sulla base del loro costo orario e delle ore uomo utilizzate per prodotto. Il centro di costo di struttura è, invece, da imputare ai prodotti sulla base della percentuale sul fatturato. Le informazioni dei prodotti sono:
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PRODOTTO FER A FER B FER C
Prezzo unitario (€) 12
21
9
Materie prime (kg) 1,20
1,80
0,60
Materie prime (prezzo al kg) 3,50
4,00
1,10
Ore Tornitura (utilizzo orario per unità)
0,05
0,20
0,10
Ore Rettifica (utilizzo orario per unità)
0,05
0,10
0,40
Ore Lavaggio e Imballaggio (utilizzo orario per unità)
0,01
0,05
0,10
Domande: a) La redditività dei tre prodotti è in linea con quella media aziendale? b) E’ opportuno mantenere nel lungo periodo la produzione di tutti i prodotti? SOLUZIONE
a)
Fase 1: Localizzare i costi nei centri di costo e calcolarne il costo totale
Conto Economico totale Tornitura Rettifica Lavaggio e Imballaggio
Centro di costo di struttura
Ricavi delle vendite 10.000.000 Materie prime 2.720.000 Ammortamento fabbricati 500.000 275.000 175.000 50.000 Salari 3.500.000 1.750.000 1.421.875 328.125 Ammortamento macchinari 900.000 225.000 495.000 180.000 Energia elettrica 170.000 60.000 90.000 20.000 Materiali di consumo 450.000 250.000 150.000 50.000 Stipendi 250.000 250.000 Spese generali 320.000 320.000 Totale costi 8.810.000 2.560.000 2.331.875 628.125 570.000
Il costo del personale di produzione viene ripartito tra i centri di costo produttivi sulla base delle ore uomo lavorate in ogni centro di costo (salari/ totale ore uomo*ore uomo lavorate nel centro di costo): Costo unitario: Ripartizione per centro di costo:
3.500.000 Tornitura 21,875 x 80.000 = 1.750.000 € 160.000
= 21,875 €/h Rettifica 21,875 x 65.000 = 1.421.875 €
Lavaggio e Imballaggio 21,875 x 15.000 = 328.125 € Gli ammortamenti dei macchinari sono attribuiti a ciascun centro di costo produttivo come specificato nel testo.
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L’ammortamento dei fabbricati è attribuito a ciascun centro di costo produttivo sulla base dei metri quadri occupati da ogni centro (ammortamento fabbricati/mq totali*mq centro di costo):
Costo unitario: Ripartizione per centro di costo:
500.000 Tornitura 250 x 1.100 = 275.000 € 2.000
= 250 €/mq Rettifica 250 x 700 = 175.000 €
Lavaggio e Imballaggio
250 x 200 = 50.000 €
L’energia e i materiali di consumo sono attribuiti ai centri di costo produttivi come specificato nel testo. Gli stipendi (250.000 €) e le spese generali (320.000€) sono interamente attribuiti al centro di costo di struttura. Fase 2: Calcolare il costo unitario di output per centro di costo finale Per calcolare il costo orario dei centri di costo produttivi occorre dividere il costo totale di centro di costo per le ore uomo. Per il centro di costo di struttura il costo totale deve essere diviso per il fatturato totale (come richiesto dal testo): Costo unitario dei centri di costo produttivi:
2.560.000 Tornitura
80.000 = 32,00 (€/h)
2.331.875 Rettifica
65.000 = 35,88 (€/h)
628.125 Lavaggio e Imballaggio
15.000 = 41,88 (€/h)
Costo unitario del centro di costo di struttura:
570.000 10.000.000
= 5,7% (del fatturato)
Fase 3: Attribuzione dei costi ai prodotti Le informazioni rilevanti per la soluzione del problema (costo unitario per centro di costo produttivo e incidenza sul fatturato per centro di costo di struttura) sono state calcolate. Per attribuire i costi dei centri di costo ai tre prodotti è sufficiente moltiplicare i costi unitari di centro per gli utilizzi forniti dal testo. Si fornisce il procedimento di calcolo dei costi di lavorazione e di struttura per i tre prodotti. Si precisa che per il calcolo dei costi di struttura si è moltiplicato il costo unitario del centro di costo per il fatturato del singolo prodotto.
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FER A FER B FER C Tornitura Tornitura Tornitura 32,00 x 0,05 = 1,60 € 32,00 x 0,20 = 6,40 € 32,00 x 0,10 = 3,20 €
Rettifica Rettifica Rettifica 35,88 x 0,05 = 1,79 € 35,88 x 0,10 = 3,59 € 35,88 x 0,40 = 14,35 €
Lavaggio e Imballaggio Lavaggio e Imballaggio Lavaggio e Imballaggio 41,88 x 0,01 = 0,42 € 41,88 x 0,05 = 2,09 € 41,88 x 0,10 = 4,19 €
Costi di struttura Costi di struttura Costi di struttura 5,7% x 12,00 = 0,68 € 5,7% x 21,00 = 1,20 € 5,7% x 9,00 = 0,51 €
Per il calcolo del costo pieno di prodotto, rimangono ora da calcolare i costi diretti, rappresentati in questo esercizio dal solo costo delle materie prime: quest’ultimo si ottiene moltiplicando il prezzo al kg per l’utilizzo unitario (quest’ultimo indica i kg necessari per produrre la singola unità di prodotto). FER A
FER B FER C
Materie prime:
Materie prime:
Materie prime:
3,50 x 1,20 = 4,20 € 4,00 x 1,80 = 7,20 € 1,10 x 0,60 = 0,66 €
Confrontando i prezzi di vendita con i costi trovati, si ottiene la seguente scheda di sintesi:
FER A FER B FER C Prezzo di vendita 12,00 100,00% 21,00 100,00% 9,00 100,00%
Materie prime 4,20 35,00% 7,20 34,29% 0,66 7,33% - 0,00% - 0,00% - 0,00%
Totale Costi Variabili 4,20 35,00% 7,20 34,29% 0,66 7,33%
Margine di Contribuzione
7,80 65,00% 13,80 65,71% 8,34 92,67%
Tornitura 1,60 13,33% 6,40 30,48% 3,20 35,56% Rettifica 1,79 14,95% 3,59 17,08% 14,35 159,44%
Lavaggio e Imballaggio 0,42 3,49% 2,09 9,97% 4,19 46,53% Costi di lavorazione 3,81 31,77% 12,08 57,53% 21,74 241,53%
Costi di struttura 0,68 5,70% 1,20 5,70% 0,51 5,70%
Totale costi 8,70 72,47% 20,48 97,52% 22,91 254,56% Reddito operativo 3,30 27,53% 0,52 2,48% - 13,91 -154,56% Per rispondere alla domanda a) è infine necessario confrontare la redditività dei prodotti (reddito operativo/prezzo di vendita) con quella media aziendale (pari a 11,90%): FER A FER B FER C
3,30 0,52 -13,91 12,00
= 27,53% 21,00
= 2,48% 9,00
= -154,56%
La redditività media aziendale è fortemente trainata dal prodotto FER A. Il responsabile
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commerciale ha dovuto nell’ultimo anno abbassare il prezzo dei prodotti FER B e FER C a causa dell’improvvisa concorrenza di un produttore vicino. b) Per il prossimo anno si deve urgentemente rivedere la strategia commerciale per riallineare tutti e tre i prodotti alla redditività media aziendale.
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ESERCIZIO 20 - CASO TEX - (full costing per centri di costo) La società Tex SpA produce tessuti per arredamento ed è specializzata nella produzione di tovaglie (tovaglie antimacchia e tovaglie damascate), lenzuola (di cotone stampato e di lino tinta unita) e tovagliette da tè. In particolare, l’imprenditore vuole conoscere la redditività di due specifici prodotti: la tovaglia damascata e le lenzuola stampate. Vengono di seguito forniti il Conto Economico dell’anno e i dati standard di produzione.
Conto Economico € %
Ricavi delle vendite 120.000.000 100,00%
Materie prime 50.000.000 41,67% Lavorazioni esterne 12.000.000 10,00% Provvigioni 4.000.000 3,33% Salari 16.000.000 13,33% Ammortamento impianti e macchinari 4.000.000 3,33% Ammortamento fabbricati 1.000.000 0,83% Energie (elettricità e metano) 2.800.000 2,33% Coloranti e materiali di consumo 240.000 0,20% Stipendi 12.000.000 10,00% Spese generali e amministrative 3.000.000 2,50% Spese varie 960.000 0,80%
Totale costi 106.000.000 88,33% Reddito operativo 14.000.000 11,67%
Il sistema di calcolo dei costi dell’azienda è costituito da 5 centri di costo, tre relativi all’area produzione ed uno che comprende tutti i costi di struttura:
• Filatura • Tessitura • Finissaggio • Confezionamento • Centro di costo di struttura
Si riportano i dati per la localizzazione dei costi e le informazioni necessarie per procedere al calcolo dei costi.
Parametri per la localizzazione dei costi Materie prime direttamente sul prodotto Lavorazioni esterne direttamente sul prodotto Provvigioni direttamente sul prodotto (% sul fatturato) Salari in base al numero di persone di produzione: Filatura = 250,
Tessitura = 125 Finissaggio = 50, Confezionamento = 75 Ammortamento impianti e macchinari
specifici di centro di costo: Filatura = 1.200.000, Tessitura = 1.800.000, Finissaggio = 800.000, Confezionamento = 200.000
Ammortamento fabbricati
in base ai metri quadri occupati: Filatura = 10.000, Tessitura = 20.000, Finissaggio = 10.000, Confezionamento = 7.500, Struttura = 2.500
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Energie (elettricità e metano)
sulla base delle ore macchina: Filatura = 200.000, Tessitura = 120.000, Finissaggio = 40.000, Confezionamento = 40.000
Coloranti e materiali di consumo
specifici di centro di costo: Filatura = 220.000, Tessitura = 20.000
Stipendi e spese generali e amministrative
specifici del centro di costo di struttura
Spese varie specifici di centro di costo: Filatura = 10.000, Tessitura = 10.000 Finissaggio = 50.000, Confezionamento = 30.000, Struttura = 860.000
I costi dei centri di costo produttivi sono da imputare ai prodotti sulla base del loro costo orario e delle ore macchina utilizzate per prodotto. Il costo del centro di costo di struttura è da imputare ai prodotti sulla base della percentuale sul fatturato. Le informazioni relative agli standard dei due prodotti sono:
PRODOTTO Tovaglia
damascata Lenzuola stampate Prezzo unitario (€) 65,00 122,00 Materie prime (mt) 5,00 8,00 Materie prime (€/mt) 4,00 6,00 Lavorazioni esterne (€ al pezzo) - 10,00 Provvigioni (% su fatturato) 3% 3% Ore Filatura (utilizzo orario per unità) 0,15 0,15 Ore Tessitura (utilizzo orario per unità) 0,10 0,20 Ore Finissaggio (utilizzo orario per unità) 0,10 0,10 Ore Confezionamento (utilizzo orario per unità) 0,10 0,10 Domande: - Si calcolino i costi pieni unitari dei due prodotti. - La redditività dei due prodotti è in linea con la redditività media aziendale? SOLUZIONE
Per poter calcolare il costo pieno dei due prodotti è necessario procedere attraverso le fasi operative del metodo full costing. In particolare: • Individuare i centri di costo (informazione presente nel testo); • Definire le modalità di localizzazione dei costi (indiretti) nei centri di costo (informazioni
presenti nel testo); • Localizzare i costi nei centri di costo e calcolarne il costo totale; • Definire modalità di allocazione dei centri di costo intermedi su quelli finali (fase non
necessaria in questo esercizio); • Calcolare il costo unitario di output per centro di costo finale; • Attribuire i costi ai prodotti: per i costi diretti in funzione delle informazioni contenute nel
testo, per quelli indiretti in funzione del coefficiente di imputazione. Una volta calcolato il costo di prodotto è necessario confrontarlo con il prezzo unitario di vendita per definirne la redditività.
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Fase 1: Localizzare i costi nei centri di costo e calcolarne il costo totale
Conto Economico
€ % Filatura Tessitura Finissaggio Confez. Centro di costo di struttura
Costi e Ricavi Diretti
verifica quadratura
Ricavi delle vendite
120.000.000 100,00% -120.000.000 -120.000.000
Materie prime 50.000.000 41,67% 50.000.000 50.000.000 Lavorazioni esterne 12.000.000 10,00% 12.000.000 12.000.000
Provvigioni 4.000.000 3,33% 4.000.000 4.000.000
Salari 16.000.000 13,33% 8.000.000 4.000.000 1.600.000 2.400.000 16.000.000 Ammortamento impianti e macchinari 4.000.000 3,33% 1.200.000 1.800.000 800.000 200.000 4.000.000 Ammortamento fabbricati 1.000.000 0,83% 200.000 400.000 200.000 150.000 50.000 1.000.000 Energie (elettricità e metano) 2.800.000 2,33% 1.400.000 840.000 280.000 280.000 2.800.000 Coloranti e materiali di consumo 240.000 0,20% 220.000 20.000 240.000
Stipendi 12.000.000 10,00% 12.000.000 12.000.000 Spese generali e amministrative 3.000.000 2,50% 3.000.000 3.000.000
Spese varie 960.000 0,80% 10.000 10.000 50.000 30.000 860.000 960.000
Totale costi 106.000.000 88,33% 11.030.000 7.070.000 2.930.000 3.060.000 15.910.000 -54.000.000 106.000.000
Note: la colonna di quadratura finale consente di verificare se i calcoli sono stati svolti correttamente e se non si sono dimenticati costi durante la fase di elaborazione. La colonna Costi diretti serve semplicemente come contenitore di costi e ricavi ma non per effettuare fasi di elaborazione. Materie prime, lavorazioni esterne e provvigioni vengono attribuiti direttamente sul prodotto. I salari vengono ripartiti tra i centri di costo produttivi sulla base del numero di presone di ogni centro (salari/ n° totale personale di produzione*n° personale di produzione del centro di costo): Costo unitario: Ripartizione per centro di costo:
16.000.000 Filatura = 32.000 X 250 = 8.000.000 € 500
= 32.000 €/persona Tessitura = 32.000 X 125 = 4.000.000 €
Finissaggio = 32.000 X 50 = 1.600.000 € Confezionamento = 32.000 X 75 = 2.400.000 € Gli ammortamenti di impianti e macchinari sono attribuiti a ciascun centro di costo produttivo come specificato nel testo (1.200.000 a Filatura, 1.800.000 a Tessitura, 800.000 a Finissaggio e 200.000 a Confezionamento). L’ammortamento fabbricati viene ripartita sulla base dei metri quadri occupati da ciascun centro di costo (tot. Ammortamento fabbricati/tot. metri quadri*metri quadri per centro di costo): Costo unitario: Ripartizione per centro di costo:
1.000.000 Filatura = 20,00 X 10.000 = 200.000 € 50.000
= 20,00 €/mq Tessitura = 20,00 X 20.000 = 400.000 €
Finissaggio = 20,00 X 10.000 = 200.000 € Confezionamento = 20,00 X 7.500 = 150.000 € Struttura = 20,00 X 2.500 = 50.000 €
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L’energia viene suddivisa utilizzando le ore macchina1 (tot. costo per energia/tot. ore macchina*ore macchina per centro di costo produttivo): Costo unitario: Ripartizione per centro di costo:
2.800.000 Filatura = 7,00 x 200.000 = 1.400.000 € 400.000
= 7,00 €/h Tessitura = 7,00 x 120.000 = 840.000 €
Finissaggio = 7,00 x 40.000 = 280.000 € Confezionamento = 7,00 x 40.000 = 280.000 € I coloranti e i materiali di consumo sono attribuiti ai centri di costo come specificato nel testo (220.000 € a Filatura e 20.000 € a Tessitura). Gli stipendi (12.000.000 €) e le spese generali (3.000.000€) sono interamente attribuiti al costo di struttura. Le spese varie sono attribuite ai centri di costo come specificato nel testo (10.000 a Filatura, 10.000 a Tessitura, 50.000 a Finissaggio, 30.000 a Confezionamento e 860.000 a Struttura). Fase 2: Calcolare il costo unitario di output per centro di costo finale Per calcolare il costo orario dei centri di costo produttivi occorre dividere il costo totale di centro di costo per le ore macchina. Per il centro di costo di struttura il costo totale deve essere diviso per il fatturato totale (come richiesto dal testo): Costo unitario dei centri di costo produttivi:
11.030.000 Filatura =
200.000 = 55,15 €/h
7.070.000
Tessitura = 120.000
= 58,92 €/h
2.930.000
Finissaggio = 40.000
= 73,25 €/h
3.060.000
Confezionamento = 40.000
= 76,50 €/h
Incidenza sul fatturato per il centro di costo di struttura:
15.910.000 = 13,26% 120.000.000
Fase 3: Attribuzione dei costi ai prodotti
Le informazioni rilevanti per la soluzione del problema (costo unitario per centro di costo produttivo e incidenza sul fatturato per centro di costo di struttura) sono state calcolate. Per attribuire i costi dei centri di costo ai due prodotti è sufficiente moltiplicare i costi unitari di centro per gli utilizzi forniti dal testo. Si fornisce il procedimento di calcolo dei costi di lavorazione e di struttura per i due prodotti. Si precisa che per il calcolo dei costi di struttura si è moltiplicato il costo unitario del centro di costo per il fatturato del singolo prodotto. Tovaglia Damascata Lenzuola Stampate Filatura: Filatura:
55,15 x 0,15 = 8,27 € 55,15 x 0,15 = 8,27 € Tessitura: Tessitura:
58,92 x 0,10 = 5,89 € 58,92 x 0,20 = 11,78 € Finissaggio: Finissaggio:
73,25 x 0,10 = 7,33 € 73,25 x 0,10 = 7,33 €
1 Queste sono le ore macchina complessive per centro di costo che devono essere utilizzate anche per il calcolo del costo orario di centro di costo.
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Confezionamento: Confezionamento: 76,50 x 0,10 = 7,65 € 76,50 x 0,10 = 7,65 €
Costi di struttura: Costi di struttura: 13,26% x 65,00 = 8,62 € 13,26% x 122,00 = 16,18 €
Per il calcolo del costo pieno di prodotto, rimangono ora da trovare i costi diretti:
• le provvigioni sono pari al 3% del prezzo di vendita; • le materie prime si ottengono moltiplicando il prezzo al metro per l’utilizzo unitario
(quest’ultimo indica i metri necessari per produrre la singola unità di prodotto); • il costo delle lavorazioni esterne è già indicato per prodotto.
Tovaglia damascata Lenzuola stampate Provvigioni: Provvigioni:
65,00 x 3% = 1,95 € 122,00 x 3% = 3,66 € Materie prime: Materie prime:
5,00 x 4,00 = 20,00 € 8,00 x 6,00 = 48,00 € Confrontando i prezzi di vendita con i costi trovati, si ottiene la seguente scheda di sintesi: € Tovaglia damascata Lenzuola stampate
Prezzo di vendita 65,00 100,00%
122,00 100,00%
Provvigioni 1,95 3,00%
3,66 3,00%
Materie prime 20,00 30,77%
48,00 39,34%
Lavorazioni esterne - 0,00%
10,00 8,20%
Totale Costi Variabili 21,95 33,77%
61,66 50,54%
Margine di Contribuzione 43,05 66,23%
60,34 49,46%
Filatura 8,27 12,73%
8,27 6,78%
Tessitura 5,89 9,06%
11,78 9,66%
Finissaggio 7,33 11,27%
7,33 6,00%
Confezionamento 7,65 11,77%
7,65 6,27%
Costi di lavorazione 29,14 44,83%
35,03 28,71%
Costi di struttura 8,62 13,26%
16,18 13,26%
Totale costi 59,71 91,86%
112,87 92,51%
Reddito operativo 5,29 8,14%
9,13 7,49%
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Per rispondere alla domanda è infine necessario confrontare la redditività dei prodotti (reddito operativo/prezzo di vendita) con quella media aziendale (11,67%). Redditività Tovaglia damascata
5,29 65,00
= 8,14%
Redditività Lenzuola stampate 9,13
122,00 = 7,49%
La redditività di entrambi i prodotti è inferiore alla redditività media aziendale.