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Palazzo delle Stelline – Milano 27 novembre ore 10,00 – 13,00 ATTI DEL SEMINARIO Tutti insieme per Kyoto - Strumenti e politiche ambientali per la riduzione dei gas serra: Comuni e cittadini insieme per un ambiente migliore (a cura di Eco- Way) Il workshop presenterà uno scenario della situazione italiana relativamente alla tematica del protocollo di Kyoto e dei cambiamenti climatici. Verranno illustrate strategie, soluzioni e strumenti operativi per le politiche attive delle Pubbliche Amministrazioni. Nello specifico saranno descritti i possibili modelli di intervento progettuale per attuare politiche di riduzione attiva delle emissioni e adeguati strumenti di comunicazione per gestire e incrementare il consenso con le comunità. Una migliore consapevolezza della popolazione e delle Pubbliche Amministrazioni rappresenta infatti il senso della sfida per le politiche di “green identity”. Verranno previsti, all’interno del workshop, momenti di confronto e discussione sugli sviluppi futuri di queste problematiche con la presentazione di progetti pilota e testimonianze dirette.

Tutti insieme per Kyoto - Strumenti e politiche ambientali ... · saranno descritti i possibili modelli di intervento progettuale per ... Soluzioni su misura per gli aderenti Disegnare

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Palazzo delle Stelline – Milano 27 novembre ore 10,00 – 13,00 ATTI DEL SEMINARIO

Tutti insieme per Kyoto - Strumenti e politiche ambientali per la riduzione dei gas serra: Comuni e cittadini insieme per un ambiente migliore (a cura di Eco-Way) Il workshop presenterà uno scenario della situazione italiana relativamente alla tematica del protocollo di Kyoto e dei cambiamenti climatici. Verranno illustrate strategie, soluzioni e strumenti operativi per le politiche attive delle Pubbliche Amministrazioni. Nello specifico saranno descritti i possibili modelli di intervento progettuale per attuare politiche di riduzione attiva delle emissioni e adeguati strumenti di comunicazione per gestire e incrementare il consenso con le comunità. Una migliore consapevolezza della popolazione e delle Pubbliche Amministrazioni rappresenta infatti il senso della sfida per le politiche di “green identity”. Verranno previsti, all’interno del workshop, momenti di confronto e discussione sugli sviluppi futuri di queste problematiche con la presentazione di progetti pilota e testimonianze dirette.

Pubbliche Amministrazioni: percorsi di impegno sul climaCarlo Biggi - Eco-Way

RisorseComuni – Milano, 27 novembre 2007

Indice

Chi siamo

Il tema del clima nelle amministrazioni comunaliquali tendenze?

Un esempio di percorso di impegnoobiettivipercorsocopertura economicafattori chiave di successo

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

Chi siamo

Eco-Way è una società di consulenza che opera nel settore del climate change.

La nostra missione è:

sostenere le aziende e le pubbliche amministrazioninella costruzione, valorizzazione e comunicazione

del proprio impegno sul fronte ambientale

Eco-Way è strutturata in tre aree:

Carbon Management Advisory – definizione delle strategie di processo e di mercato legate alle emissioni di gas serra

Carbon Trading Trading e Carbon Finance – gestione finanziaria della commodity CO2, operativitàsui mercati nazionali e internazionali, progetti per la generazione di crediti di CO2

Projects & Communication Carbon Offset & Comunicazione –percorsi volontari di impegno e di comunicazione sul tema del clima

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

Quali tendenze?

Google News!

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

Comune di xyz

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ObiettiviVuole annullare tutte le emissioni di anidride carbonica (CO2) nel territorio comunale diventando così un comune di riferimento per quanto riguarda l’impegno sui cambiamenti climatici

Ponendosi come capofila di un progetto che coinvolge istituzioni pubbliche, aziende e privati cittadiniCostruendo e proteggendo aree verdiUtilizzando energia da fonti rinnovabili Costruendo una best practice che costituisca un esempio replicabile per istituzioni, aziende e cittadiniCreando un profondo e concreto cambiamento di stili di vita e di lavoroComunicando l’immagine di Comune No Effetto Serra

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

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Percorso

Riduzione e/o compensazione Emissioni

TrafficoConsumi elettriciConsumi gas e gasolio riscaldamentoRifiuti

Questionari di autocertificazioneRicerche effettuate (es. per il traffico)Rilevamento consumi da fornitori di serviziAccuratezza dei calcoliSupporto di Enti Scientifici

Riduzione delle emissioni ove possibileCompensazione attraverso riforestazione di aree disponibili nel territorio comunaleAltre da valutare (VER’s)

Da definire sulla base delle metodologie e dei dati rilevati

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Copertura economica progetto

Aziende - Enti del territorio Altre realtà esterne

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

Minimo impatto economico per il Comune

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Coinvolgimento nel progetto di:• aziende operanti nel territorio• istituzioni pubbliche (provincia,

regione, U.E., …)• fornitori di servizi (utilities, trasporti …)• eventuali sponsor anche esterni al

territorio• cittadini

Fattori chiave di successo

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

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Fattori chiave di successo

Soluzioni su misura per gli aderenti Disegnare soluzioni adeguate e

differenziate• progetti su misura per le grandi

aziende per valorizzare il loro impegno economico

• progetti standard per le piccole aziende per semplificare le procedure, diminuire i costi e velocizzare i tempi di implementazione

• accordi quadro per la fornitura di servizi

• progetti per il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche

• progetti per la partecipazione dei cittadini

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

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Fattori chiave di successo

Attività di reporting, informazione, formazione• Strumenti e modalità di presentazione a:

• operatori economici• cittadini/opinione pubblica

• Attività continuativa di reporting su sviluppo e risultati del progetto

• Redazione tecnica e ufficio stampa a supporto • Integrazione di strumenti web e tradizionali• Attività organizzate per campagne/eventi:

• suddivisione del progetto in step/obiettivi• collegamento e integrazione con i singoli

progetti aziendali• collegamento con iniziative analoghe

nazionali/internazionali• Formazione e educazione ambientale: materiali

e iniziative per famiglie, scuole, dipendenti comunali, dipendenti aziende

• Materiali di visibilità: depliant, affissioni, gadget…

• Libro “best practice” sui risultati

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

Consapevolezza e consenso dentro e fuori il proprio territorio

Contatti

ECO-WAY PROJECTS & COMMUNICATION

Via A. Anfossi, 3620135 MilanoT +39 02 97069844F +39 02 97069843 Carlo BiggiE [email protected] [email protected]

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

Impegno sul clima:l’esperienza del Comune di Arese

RisorseComuni – Milano, 27 novembre 2007

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L’esperienza del Comune di Arese

Il contesto socialeIl consenso locale La soluzione per il Comune di AreseIl progetto No Effetto SerraRisultati attesi

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

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Il contesto sociale Il clima e l’effetto serra

Dopo avere aderito a Agenda 21 attraverso il progetto “Sviluppo ambientale per il benessere ed il recupero industriale della nuova Aresium”l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gino Perferi ha deciso di compiere un nuovo passo a sostegno delle politiche di sviluppo sostenibile del territorio, aderendo al progetto No Effetto Serra Forest per la riduzione delle emissioni di CO2 prodotte da alcuni edifici comunali.

Il progetto, di carattere volontario, prende spunto dai meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto, il primo protocollo a livello planetario a fornire indicazioni per contrastare i cambiamenti climatici causati dall’effetto serra.Le attività previste permettono di controbilanciare le quantità di anidride

carbonica (CO2) delle attività del Comune di Arese, attraverso aree boschive all’interno dello stesso comune, capaci di trattenere notevoli quantità di gas serra. Il progetto, attraverso il marchio ambientale No Effetto Serra Forest,

certifica l’attività di compensazione delle emissioni di anidride carbonica prodotte Questa scelta dimostra la sensibilità che l’amministrazione ha maturato nei

confronti dell’ ambiente e del territorio che la circonda.

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

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Obiettivi del Progetto

Il progetto No Effetto Serra – Comune di Arese ha l’obiettivo di compensare le emissioni di anidride carbonica prodotte dall’uso di carta, acqua, metano, energia elettrica, per il periodo di un anno, di quattro edifici comunali che ospitano le principali attivitàamministrative della città di Arese. In particolare sono state prese in considerazione la sede del Municipio, la sede del settore Demografico, la sede del Settore Socioeducativo e quella della Polizia Locale. Per un totale di emissioni di CO2 pari a 210 tonnellate.Come si svolge. Il progetto viene realizzato utilizzando la CO2

trattenuta dalle aree verdi all’interno dello stesso Comune. Le aree boschive considerate sono 54 e hanno un’estensione di 51,4 ettari, in grado di compensare le emissioni prodotte dalle sedi comunali sopra indicate.

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

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La soluzione proposta

Eco-Way ha raccolto tutti i dati a disposizione degli uffici comunali, ne ha fatto una valutazione e ha calcolato le emissioni di CO2 prodotte dalle diverse sedi comunali. Dopo avere raccolto tutte le informazioni riguardanti le aree verdi

della zona, Eco-Way ha compiuto una valutazione tecnico-ambientale delle superfici necessarie per la compensazione, ha calcolato lacapacità delle aree verdi di trattenere CO2 e ha verificato i processi di tutela boschiva.In particolare, il calcolo dell’assorbimento di CO2 delle aree oggetto

del progetto si è basato sull’analisi di alcuni aspetti, fra i quali:Il numero di individui arborei presenti sull’area interessata, Le specie vegetali presenti ,L’età del popolamento, L’incremento annuo delle specie,La copertura erbacea presente sul suolo,Il tipo di suolo,

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

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I dati, che fanno riferimento a consumi forniti dal Comune di Arese, sono tradotti in

termini di emissioni nella tabella seguente.

Risme di carta tCO2 10,56

Consumo energia elettrica tCO2 1.374,00

Consumo gas tCO2 504,00

Consumo acqua tCO2 65,00

Totale tCO2 1953,56

Tali emissioni fanno riferimento a tutti i siti comunali ubicati in Arese

Raccolta e calcolo delle emissioni

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Il progetto No Effetto Serra: le attività

PROCESSI e ATTIVITA’

Fase preliminare - Individuazione dei bisogni del ComuneRaccolta ed esame scheda consumi

- Presentazione progetto generale

Fase attuativa - Stesura deadlines e tempisticaValutazione e calcolo delle emissioni di CO2

- Realizzazione del progetto (se progetto boschivo:- Individuazione delle aree boschive adatte - Acquisizione documentazione e progetti relativi alle aree considerate- Verifica e valutazione della superficie necessaria alla compensazione- Calcolo della capacità di assorbimento di CO2 del bosco- Controllo processi di imboschimento e/o di tutela boschiva)

- Presentazione progetto definitivo -Certificazione del Progetto- Certificazione dei processi

Attività generali - Coordinamento degli Enti coinvolti nel processoConcessione d’uso dei marchi e rinnovi annuali

- Programma di comunicazione

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I plus

Progettazione sulle esigenze del Comune

Analisi puntuale delle esigenze del Comune e studio della migliore soluzione.

Garanzia dei processi di calcolo Analisi e verifiche vengono effettuate da un ente di ricerca specializzato e di fama internazionale.

Eticità e Trasparenza I progetti boschivi, sono valutati da un ente ONLUS (senza fini di lucro).

Ubicazione del progetto E’ possibile valutarne l’ubicazione in base alle esigenze del Comune ed è frazionabile su più aree.

Certificazione come garanzia del progetto

Rilasciata da enti di terza parte accreditati a livello internazionale.

Chiarezza nella comunicazione degli obiettivi

Il progetto adotta un marchio che indica con chiarezza gli obiettivi ambientali.

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Piano di Comunicazione - Obiettivi

Il piano di comunicazione consente al Comune di Arese di: creare consapevolezza e consenso sul territorio, da parte sia della popolazione sia degli operatori economicifavorire una effettiva evoluzione dei comportamenti di consumo individuali e collettivifavorire la collaborazione e partecipazione attiva, se possibile anche dal punto di vista economico, delle aziende operanti sul territoriogenerare visibilità e immagine positiva del progetto anche al di fuori del territorio comunale, nei confronti sia dell’opinione pubblica sia delle istituzioni

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Piano di Comunicazione - Flusso

Il piano di comunicazione si articola su una sequenza di azioni, che vede come momento iniziale e di maggior pressione comunicativa una Conferenza Stampa, rivolta non solo ai mezzi di comunicazione, ma anche agli operatori economici, alle istituzioni, alla popolazione in generale.

Coinvolgimento operatori economici

Progettazione strumenti di comunicazione

Educazione

Press Conference/Evento

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Piano di Comunicazione – Flusso 1

Conferenza Stampa presso il Comune:presentazione di obiettivi, calendario, risultati attesi, iniziative collegate al progettoCartellina stampa contenente le specifiche del progetto dettagliate)aggiornamento continuo sui risultati e le iniziative associate al progetto, tramite sito e invio periodico di una newsletter

garantire almeno un atteggiamento positivo nei confronti del progetto e comportamenti coerenti: coinvolgimento dei dipendenti, partecipazione alle varie iniziative…

se possibile e auspicabile, proporre ad alcune aziende anche una partecipazione economica, con sponsoring generale o di singole iniziative

Coinvolgimento operatori economici

Progettazione strumenti di comunicazione

Press Conference/Evento

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Piano di Comunicazione – Flusso 2

Elementi da comunicazione da utilizzare nelle fasi successive:

Materiale illustrativo del progetto – all’interno dell’organo ufficiale “Aresium”, una sezione apposta con la presentazione ai cittadini di obiettivi, risultati previsti, consigli di comportamento

Semplice manuale di comportamento consapevole “Arese No Effetto Serra”, da utilizzare nelle attivitàdi educazione – sarà distribuito nelle scuole elementari

Pagina web all’interno del sito:Redazione del progetto “No Effetto Serra”corredato dal marchio specifico con i relativi contenuti.

Coinvolgimento operatori economici

Progettazione strumenti di comunicazione

Educazione

Press Conference/Evento

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Piano di Comunicazione – Flusso 3

Iniziative di educazione a comportamenti consapevoli presso scuole e aziende:

gestite sia direttamente, sia tramite un meccanismo di “train the trainers”: formazione agli insegnanti/rappresentanti aziendali e riproposizione a cascata delle iniziative verso studenti/dipendenti delle aziendeproponendo attività e piccoli concorsi, ad esempio:

“disegna No Effetto Serra”, con utilizzo dei lavori migliori sul sito e sugli elementi di merchandisingformazione di “Volontari No Effetto Serra” per attività di comunicazione sul territorio

Coinvolgimento operatori economici

Progettazione strumenti di comunicazione

Educazione

Press Conference/Evento

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Supporto alla Comunicazione

No Effetto Serra Forest prevede la compensazione delle emissioni di anidride carbonica (CO2), attraverso la realizzazione di un progetto boschivoIl progetto viene attuato da un ente onlus di tutela ambientale e certificato da un ente indipendente.

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Contatti

ECO-WAY PROJECTS & COMMUNICATION

Via A. Anfossi, 3620135 MilanoT +39 02 97069844F +39 02 97069843 Carlo BiggiE [email protected] [email protected]

Risorse Comuni – Milano, 27 novembre 2007

TUTTI INSIEME PER KYOTOStrumenti e politiche ambientali per

la riduzione dei gas serra

Il ruolo della Regione Lombardia

Arch. Anelisa Ricci

Dirigente Unità OrganizzativaRiduzione delle emissioni in atmosfera e

Sostenibilità ambientale

27 novembre 2007

Iniziative di Regione Lombardia

Piano Azione Energetico (PAE)

PO competitività 2007-2013 – Asse Energia

Bandi regionali di finanziamento su tematiche energetiche

Progetto Accompagnamento e Formazione degli Enti Locali nella predisposizione di Piani di Azione Locale per Kyoto

27 novembre 2007

Piano Azione Energetico (PAE)

Il PAE declina Misure e Azioni volte a:

Raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei Gas Serra(Protocollo di Kyoto)

Incremento copertura fabbisogno energetico da Fonti Energetiche Rinnovabili

Promozione dell’efficienza energetica e relativa diminuzione dei consumi negli usi finali

Sicurezza approvvigionamento, azioni per il mercato energetico, salvaguardia utenze

27 novembre 2007

Piano Azione Energetico (PAE)

Macrotematiche delle Misure PAE

- Risparmio energetico e razionalizzazione

- Diffusione Fonti Energetiche Rinnovabili

- Interventi nel Mercato libero

- Interventi normativi, amministrativi e volontari

27 novembre 2007

Programma Operativo Competitività 2007/2013 ASSE 2 ENERGIA

Risorse: 50 M€

AZIONE 2.1.1.1

Realizzazione ed estensione delle reti di teleriscaldamento

Interventi di ampliamento o realizzazione reti di teleriscaldamento

AZIONE 2.1.1.2

Produzione energia da impianti mini-idroelettrici da fonti geotermiche e attraverso sistemi a pompa di calore

a) Interventi di EELL e enti pubblici finalizzati all’autoconsumo

b) Interventi su impianti irrigui dei soggetti titolari diconcessione di derivazione

AZIONE 2.1.2.1

Interventi innovativi,anche a valenza dimostrativa, per ridurre i consumi energetici e implementare la certificazione energetica degli edifici pubblici

Finanziamento di studi di fattibilità, progetti di ristrutturazione

AZIONE 2.1.2.2

Interventi per il miglioramento dell’efficienza energeticadegli impianti di illuminazione pubblica

Interventi di adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica esterna, in coerenza con LR 12/2000

Programma Operativo Competitività 2007/2013 ASSE 2 ENERGIA

27 novembre 2007

Bandi Regionali di Finanziamento attualmente aperti

Bando “Incentivazioni per la diffusione delle reti di Teleriscaldamento”

Iniziative FRISL 2007/2009 "Incentivi per l'alimentazione termica degli edifici e per lo sfruttamento dell'energia geotermica mediante l'uso di pompe di calore”

Manifestazione d'interesse per la presentazione di progetti innovativi in campo energetico- ambientali

Assegnazione di Contributi agli Enti Pubblici per progetti di mobilitàeco-sostenibile attuati con il rinnovo e lo sviluppo dell’efficienza gestionale del parco auto - D.G. Qualità dell’Ambiente

Accesso ai contributi in conto interessi per la realizzazione di impianti sportivi di uso pubblico - D.G. Giovani, Sport e Promozione AttivitàTuristica

27 novembre 2007

Bandi Regionali di Finanziamento

I Fase – Formazionedicembre 2006 - febbraio 2007Formazione agli EELL lombardi su tematiche di sostenibilitàenergetica

II Fase - Redazione di Piani di Azione Locale per Kyotomarzo –dicembre 2007Attivazione di Laboratori di Progetto con gli Enti Locali

III Fase –Accompagnamento Workshop regionali di accompagnamento alla redazione dei Pianidi Azione Locale per Kyoto (PALK)luglio – ottobre 2007

27 novembre 2007

SoggettiRegione Lombardia con l’assistenza tecnica di Punti Energia scarl e Kyoto Club Italia

Accompagnamento e Formazione degli Enti Locali nella predisposizione di Piani di Azione Locale per Kyoto

Aggiornamento sul quadro normativo

Pianificazione energetica comunale

Regolamenti edilizi comunali

Certificazione e diagnosi energetica

Risparmio energetico ed efficienza ed usi finali

Fonti energetiche rinnovabili

Strumenti gestionali operativi e finanziari

Comunicazione: strumenti per l’informazione

Alla formazione hanno partecipato 47 Enti locali3 Province, 3 C.M., 1 Riserva Naturale, 39 Comuni, 1 STER.

I Fase – Formazione

Giornate di Formazione, 8 Giornate dicembre 2006 - febbraio 2007

27 novembre 2007

Contenuti della formazione

Definizione PIANI DI AZIONE LOCALE PER KYOTO (PALK)finalizzati alla riduzione delle emissione di CO2eq,

mediante modalità partecipate.

II Fase Laboratori di Progetto

Attivati 11 Laboratori di Progettocon il coinvolgimento di 38 Enti Locali.

Le azioni del PALK sono raggruppate in 6 macro-settori:1. razionalizzazione ed efficienza energetica nella produzione;2. risparmio energetico;3. fonti rinnovabili;4. mobilità sostenibile e trasporti;5. interventi di sistema;6. assorbimento CO2.

27 novembre 2007

1 reti di teleriscaldamento (tra cui riscaldamento centralizzato di utenze aggregate)

2 pompe di calore

3 cogenerazione/trigenerazione in utenze specifiche

4 impianti termici ad alta efficienza

5 interventi in edilizia (a livello di involucro)

6 elettrodomestici/apparecchiature elettriche

7 illuminazione pubblica

8 motori ad alta efficienza/inverter

9 solare termico

10 solare fotovoltaico

11 biomasse

12 potenziamento trasporto pubblico

13 utilizzo carburanti alternativi (metano, GPL, elettrici,…)

14 pedibus15 ciclabilità16 Regolamenti edilizi (e altri interventi regolamentatori)

17 gestione servizio energia

18promozione di strumenti finanziari innovativi, accordi volontari o di filiera (Banche, installatori, ricorso al finanziamento tramite terzi)

Assorbimento CO2 19 Assorbimento CO2 da parte di terreni forestati, agricoli, ecc…

interventi di sistema

razionalizzazione ed efficienza energetica

nella produzione

risparmio energetico

fonti rinnovabili

mobilità sostenibile e trasporti

Azioni dei PALK AzioniMacrosettori

EELL impegnati nella redazione dei PALK

Enti impegnati nella redazione di Piani di Azione Locale per Kyoto Ente Capofila Enti aggregati

Seveso Cesano Maderno Desio Meda

Bareggio Magenta Brescia Consorzio Urbanistico Volontario CUV

Somma Lombardo, Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Samarate, Vizzola Ticino Morazzone Marchirolo Provincia di Varese

Lecco Melegnano Zibido S. Giacomo Monza

Nerviano Parabiago, S. Vittore Olona, S. Giorgio su Legnano, Canegrate, Dairago, Busto Garolfo, Villa Cortese

Pavia Trezzo sull'Adda Vaprio d'Adda, Pozzo d'Adda, Grezzago

Provincia di Bergamo Bergamo Dalmine

27 novembre 2007

1

PROGETTO KYOTOPROGETTO KYOTORicercaRicerca suisui cambiamenticambiamenti climaticiclimatici

e e ilil controllocontrollo deidei gas gas serraserra in Lombardiain Lombardia

Milano, 27 Novembre 2007

Fabrizio PiccaroloDirettore Fondazione Lombardia per l’Ambiente

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

ProgettoProgetto KyotoKyoto

Studio di Fattibilità - Fondazione, 2001

Atto integrativo dell’Accordo Programma Quadro ambiente ed energia tra Stato e Regione Lombardia, 5.9.2002

DGR Lombardia n.VII/11434 29.11.2002Protocollo d’Intesa tra RL e Fondazione, 16.12.2002

Progetto Esecutivo 2004 – RL, ARPA, FLASide event - 4.12.2003 - COP9, Milano

Progetto Esecutivo 2005 – RL, ARPA, FLAComitato Scientifico di Progetto – 14.7.2005

PARTNERSPARTNERSMinistero dell’Ambiente APAT ARPA Lombardia

Regione Lombardia Fondazione Lombardia per l’Ambiente

GEN

ESI

GEN

ESI

2

Linee di ricercaLinee di ricerca

Climatologia - studio dell’evoluzione climatica e delle tendenze in atto in Lombardia (in relazione alla frequenza e intensità degli eventi meteorologici estremi)

Emissioni - completamento e aggiornamento di INEMAR inventario regionale delle emissioni dei gas serra della Lombardia (previsti dal Protocollo di Kyoto e oggetto delle politiche comunitarie)

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

Progetto Progetto KyotoKyotoOBIETTIVI

Cicli dei gas serra - adeguamento delle reti di monitoraggio delle emissioni di gas serra e dei flussi netti di carbonio tra atmosfera, suolo e sistemi agro-forestali in Lombardia

Esternalità - valutazione delle esternalità sanitarie, economiche e ambientali correlate ai cambiamenti climatici in corso e agli scenari futuri

Scenari e politiche - analisi delle variazioni delle emissioni in funzione di differenti scenari di sviluppo economico e di politiche di intervento;

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

3

COORDINATORI DI LINEA

Climatologia Maurizio Maugeri Università di Milano

Emissioni Stefano Caserini Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambientedella Lombardia (ARPA)

Cicli di gas serra Guenther Seufert Centro Comune Ricerca -CE

Esternalità Giulio De Leo Università di Parma

Scenari e Politiche Marzio Galeotti Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM)

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

kyoto questions kyoto questions for policy makersfor policy makers(su modello IPCC)(su modello IPCC)

LineaLinea ClimatologiaClimatologia

• A livello regionale lombardo sono evidenti cambiamenti climatici in corso? E quali ne sono le evidenze?

• Qual è l’andamento nel tempo delle temperature e delle precipitazioni?

• Si osserva una variazione di frequenza ed intensità degli eventi estremi (onde di calore, siccità prolungata e intense precipitazioni)

• Quale è e come sta evolvendo la situazione dei ghiacciai lombardi?

• È possibile individuare le aree maggiormente sensibili ai cambiamenti climatici in regione Lombardia?

• In quale misura lo stato dell’arte delle attuali conoscenze ci permette di esprimere valutazioni relative alla “sensibilità” al rischio idro-geologico della Lombardia nel contesto di un clima che cambia?

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

4

Raccolta delle informazioniRecupero dei dati

Definizione e messa a punto degli strumenti di analisi

Organizzazione delle informazioniOmogeneizzazione dei dati

Affinamento degli strumenti di analisi

L’Unità Operativa si è occupata in modo estensivo della ricostruzione dell’evoluzione del clima italiano, della regione alpina e dell’area

mediterranea negli ultimi 200/250 anni. Le elaborazioni effettuate su tali dati hanno contribuito a migliorare significativamente la

conoscenza dell’evoluzione del clima italiano nel corso degli ultimi due secoli.

Linea Climatologia

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

5

Sul campione di 71 ghiacciai considerati la quasi totalità (98.6%), pur nei diversi periodi considerati, appare in netto regresso.

La serie del più vasto ghiacciaio vallivo delle Alpi Lombarde ed italiane, il ghiacciaio dei Forni (Ortles- Cevedale), si distribuisce su ben 95 anni evidenziando un regresso totale di c. 1.7 km suddivisibile in quattro fasi principali:

1908 -1970 -23 m/a

1972 – 1981 +31 m/a

1982 -1987 ± 0

1988 - 2003 -36 m/a

GHIACCIAIO DEI FORNI Variazione frontale cumulata - Periodo 1908-2003

-1800

-1600

-1400

-1200

-1000

-800

-600

-400

-200

01905 1915 1925 1935 1945 1955 1965 1975 1985 1995 2005

Anni

Met

ri

Linea Climatologia Fondazione Lombardia per l’Ambiente

RISULTATI

441952-2002-185VENEROCOLO351929-1985-388,5LAGO BIANCO591925-2003-271,5SFORZELLINA451951-2003-300,5DOSEGU'411950-2003-280,5TRESERO (meridionale)691908-2003-1729FORNI531925-2003-521.5COL DE LA MARE I331925-2003-423.5CASTELLI EST491921-1999-888,5VITELLI571924-2003-664,5PIZZO SCALINO481953-2003-546,5FELLARIA OVEST531926-2003-876CASPOGGIO751923-2003-961VENTINA401931-1983-408PIZZO FERRE'

N° anni di misure sul terrenoPeriodoVariazione cumulata (m)Ghiacciaio

Serie storiche ultra cinquantennali

Serie storiche ultracinquantennali:variazioni frontali cumulate

-1800

-1600

-1400

-1200

-1000

-800

-600

-400

-200

0

2001895 1905 1915 1925 1935 1945 1955 1965 1975 1985 1995 2005

Anni

Met

ri

caspoggio castelli est col de la mare I dosegù fellaria ovestferrè lago bianco pizzo scalino sforzellina treserovenerocolo ventina vitelli forni

Linea Climatologia

6

Risultati della Linea Emissioni

Completamento, aggiornamento al 2003 e consolidamento dell’inventario delle emissioni dei gas climalteranti in LombardiaDefinizione di una corrispondenza tra la classificazione delle attività emissive adottata in INEMAR e la classificazione adottata in ambito IPCCAnalisi della pianificazione energetica regionale e definizione dei flussi dei combustibiliStima del consumo di legna per riscaldamento domestico e prima valutazione delle emissioni di PM10 e del risparmio di CO2

7

Linea EmissioniLinea Emissioni

• E’ possibile tracciare un inventario completo affidabile ed aggiornato delle emissioni dei gas serra regolati dal Protocollo di Kyoto relativo alla Lombardia?

• E’ possibile identificare i settori maggiormente responsabili delle emissioni di gas serra?

• Quanto influiscono i diversi gas serra regolati dal Protocollo di Kyotosulle emissioni complessive di gas climalteranti in Lombardia?

• Quale è l'affidabilità e l'incertezza collegata alle stime di emissionidi gas serra sia a livello regionale sia per quanto riguarda i dati disaggregati a livello delle singole province e dei singoli comuni?

• Quali sono le azioni necessarie per migliorare le precisioni delle stime di emissioni di gas serra per i diversi settori ?

kyoto questions kyoto questions for policy makersfor policy makers(su modello IPCC)(su modello IPCC)

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

-

10,000

20,000

30,000

40,000

50,000

60,000

70,000

80,000

90,000

20011997

11 - Other sources and sinks

10 - Agriculture

9 - Waste treatment and disposal

8 - Other mobile sources and machinery

7 - Road transport

6 - Solvent and other product use

5 - Extraction and distribution of fossil fuels

4 - Production processes

3 - Combustion in manufacturing industry

2 - Non - industrial combustion plants

1 - Combustion in energy and transformationindustries

Emissioni in Lombardia di GHGs1997 - 2001 (CO2-eq in kt y-1)

+5 % I Macrosettori 1, 2, 3 e 7 forniscono l'80%

I M

acrosettori 1, 2, 3 e 7 forniscono l'80%

delle emissioni totali di

delle emissioni totali di G

HG

sG

HG

sin Lom

bardiain Lom

bardia

8

Confronto emissioni di CO2eq (t/anno)

- 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000

1-Produzione energia e trasf.combustibili

2-Combusione non industriale

3-Combust ione nell'industria

4-Processi produt tivi

5-Estrazione e distribuzionecombust ibili

6-Uso di solventi

7-Trasporto su strada

8-Altre sorgent i mobili emacchinari

9-Trat tamento e smalt imentorifiuti

10-Agricoltura

11-Alt re sorgent i e assorbimenti

2001 1997

Confronto emissioni Confronto emissioni GHGsGHGs LombardiaLombardiaINEMAR 1997 INEMAR 1997 -- 20012001

1) Questionari inviati: 98.000 – Questionari compilati: 33.000

2) 10.400 (ca 32%) famiglie usano legna per 33.000 t

(3 t/ab./anno)

3) Consumo di legna stimato in Lombardia > 1.900.000 t/anno

(210 kg/ab./anno)

4) In progress combustione di legna = fonte >>20% di PM10

5) In progress analisi statistiche per le stime di emissione di inquinanti e sul risparmio di CO2 rispetto ai combustibili fossili

“An extenstive survey on wood use for domesticheating in Lombardy:

implication for PM emission inventories”

14th Annual Emission Inventory ConferenceLas Vegas 11-14 aprile 2005

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

9

Lombardia.shp

Consumo_di_legna.shp0 - 22.1 - 44.1 - 66.1 - 1010.1 - 50

5000000 0 5000000 10000000 Miles

N

EW

S

Consumo di legna (t/fam.) dai dati del campione

Stima consumo legna in Lombardia (inverno 2003-2004)

3.119.135 t ≈ 3,1 Mt

I.C. 67%: [2.477.127; 3.761.143] tI.C. 95%: [1.835.119; 4.403.151] t

La valutazione del margine di incertezza deve essere approfondita perché la distribuzione dei consumi di legna non segue una curva gaussiana

10

Risultati della Linea Cicli dei Gas Serra

Bilancio complessivo dei gas serra (GHG) in SRF e pioppeto, inclusafiliera post-raccolta

Stima a terra di parametri derivabili da TLR e relazionati al sequestro dicarbonio e mappatura dei parametri ecologici con tecniche di TLR a differente scala (locale e regionale)

Inventario e spazializzazione di sources e sinks di carbonio del settore agro-forestale

Valutazione del carbonio nei suoli e nella biomassa forestale

Determinazione dell’influenza dell’ozono sull’assorbimento di anidride carbonica

Linea Cicli dei Gas SerraLinea Cicli dei Gas Serra• Quali sono i meccanismi previsti dal Protocollo di Kyoto che fanno

leva sulle politiche agricole e forestali a livello locale?• Qual è un realistico obiettivo di assorbimento annuo di biossido di

carbonio conseguibile con una politica agro-forestale opportuna?• Quali sono e come sono quantificabili i benefici ambientali

addizionali delle attività agroforestali attivabili in funzione del KP (biodiversità, protezione delle falde, erosione, incendi, fertilità suoli)?

• Qual è l’influenza degli incendi boschivi sulla valutazione del bilancio del carbonio a lungo termine nel territorio regionale?

• Qual è il potenziale di assorbimento e di immagazzinamento di biossido di carbonio in Lombardia ad opera dei suoli (in funzione delle destinazione d’uso e delle possibili pratiche agronomiche) e delle biomasse legnose?

• Quali sono i fattori climatici, ambientali ed antropici in grado di influenzare le capacità di immagazzinamento del carbonio da parte del sistema agro-forestale?

kyoto questions kyoto questions for policy makersfor policy makers(su modello IPCC)(su modello IPCC)

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

11

L’esperimento é un progetto pilota che ha lo scopo di:

sviluppare strumenti e metodologie per il monitoraggio del bilancio totale dei gas serra (CO2 e altri gas);

affrontare il tema del ruolo dei cambiamenti di uso del suolo nel ciclo del carbonio e degli altri gas serra;

ampliare i risultati ottenuti a scala locale utilizzando tecniche di spazializzazione e simulazione modellistica a partire da dati di telerilevamento e “verità a terra”;

fornire dati ed elementi utili per stilare i bilanci UNFCCC/Kyoto

sviluppare concetti di sviluppo sostenibile nell’ambito della Riservadella Biosfera “Parco Ticino” (programma UNESCO)

Il Il Kyoto ExperimentKyoto Experiment nelnel Parco Parco TicinoTicinoProgettoProgetto Kyoto e Centro Kyoto e Centro ComuneComune didi RicercaRicerca IspraIspra

Poplar plantation

Naturalforest

After loggingregenerating forest

Rice-paddies

Ticino river

Pioppeto: scambio ecosistemico netto

-250

-200

-150

-100

-50

0

50

100

Jan Feb Mar Apr May Giu Jul Aug Sep Oct Nov Dec

Month

gC m

-2

NEE (gC m-2) 2002NEE (gC m-2) 2003NEE (gC m-2) 2004

Emissione di C

Assorbimento di C

Forte calo di produttività durante l’ondata di caldo e siccità dell’estate 2003

12

Stima degli Stima degli stockstock di di carbonio nei suoli carbonio nei suoli della Lombardiadella Lombardia

www.ersaf.lombardia.it

Obiettivi Generali della Linea Esternalità

• Definire il quadro sinottico della catena degli impatti su scala locale, generati dai CCG

• Valutazione delle vulnerabilità del sistema lombardo ai potenziali effetti dei cambiamenti climatici

• Stimare i costi esterni ambientali dei cambiamenti climatici su alcuni settori chiave attraverso una valutazione monetaria e non monetaria

+ (Valutare l’importanza dei co-benefits derivanti da politiche mitigative)

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

13

Linea Linea EsternalitEsternalitàà

• Quali gli impatti diretti dei cambiamenti climatici in Lombardia?

• Quali sono e saranno i settori sociali/economici più colpiti in Lombardia? Quale l’influenza del CC sul sistema infrastrutturale, energetico, turistico e sull’utilizzo di risorse naturali? Quale monetizzazione dei danni?

• Quali misure difensive / adattamento agli impatti del CC sulle infrastrutture?

• Esistono segnali di impatti del CC sugli ecosistemi naturali della Lombardia? Quali sistemi naturali si sono mostrati più sensibili ai cambiamenti climatici? È possibile fornirne una valutazione economica?

• Quali misure difensive / adattamento agli impatti del CC in agricoltura?

• A livello locale negli ultimi 10 anni quali sono stati gli effetti del CC sulla mortalità in Lombardia? Quali gli effetti sui ricoveri d’emergenza?

• In funzione degli scenari di previsione sull’andamento del clima (medio e lungo periodo), quali impatti possiamo aspettarci per i prossimi anni sul settore della salute nella regione? E con quali costi per la collettività?

kyoto questions kyoto questions for policy makersfor policy makers(su modello IPCC)(su modello IPCC)

l’estate piovosa 2002• Inondazioni dei maggiori fiumi del centro Europa.• L’Elba raggiunge il suo livello massimo

degli ultimi 500 anni• Danno economico : ~17 miliardi di €

l’estate calda 2003• Record di temperatura di tutti i tempi nel R.U.• Assorbimento ridotto di carbonio nelle foreste• Perdita di massa del 10% dei ghiacciai Alpini• Molte nazioni hanno la peggiore raccolta

agricola dagli anni 40• Danno per la perdita di raccolta e per gli incendi ~ 13 miliardi di €• Morti in relazione al caldo in EU: ~ 35,000

Impatto degli eventi estremi

Fondazione Lombardia per l’Ambiente Fonte: F. Raes, CCR Ispra

14

Effetti Secondari ed indiretti

• Effetti socio-economici– Uso conflittuale delle risorse idriche

(usi civili, agr., industriali, navig., ecos.)

• Aumento dei costi assicurativi

• Impatti sul turismo invernale

• Diffusione di agenti infestanti in agricoltura

– Impatti degli incendi boschivi

• Effetti sulla biodiversità e sugli ecosistemi

Linea Esternalità – Progetto Kyoto Lombardia - Introduzione

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

Es.: Spostamento della vegetazione alpina

Variazione della temperatura atmosferica

Spostamento della vegetazione verso altitudini maggiori

Alterazione della competizione interspecifica

Spostamento altitudinale osservato di 1 – 4 m/decennio

fonti: Grabherr et al. (1994), Nature 369:448EU project GLORIA-Europe

Alterazione della biodiversità

15

28% della produzione di energia elettrica in Lombardia proviene da

impianti idroelettricifonte: GRTN

Es: Settore energeticoOfferta di energia elettrica

• Variazione della frequenza e dell’intensità delle precipitazioni

• Variazione delle precipitazioni nevose• Variazione dell’evaporazione

Alterazione del riempimento degli invasi

Possibile riduzione nella produzione di energia idroelettrica

AEM in Valtellina

DMV

Es: Settore energeticoDomanda estiva di energia elettrica

I black out del 2003 hanno causato 400 mln € di danni

al solo settore industriale in Italiafonte: NOMISMA

Maggior utilizzo degli impianti di condizionamento

Aumento di intensità e frequenza delle ondate di calore

Picchi di domanda di energia

Aumento del rischio di black out

Lombardia, luglio 2005: +5,4% domanda e.e.

+1% picco domanda e.e.rispetto al 2004

fonte: GRTN

16

Obiettivi della Linea Scenari e Politiche

1. Definizione di un obiettivo di riduzione delle emissioni dei gasserra per la Regione Lombardia.

2. Costruzione di scenari tendenziali di emissione e determinazione dell’impegno di riduzione per la Regione.

3. Analisi delle politiche economiche dirette e indirette per raggiungere gli impegni di riduzione.

4. Analisi delle politiche tecnologiche dirette per la riduzione delle emissioni (nei settori: civile, mobilità e impiego energetico delle biomasse)

5. Elaborazione di un Piano per la Mitigazione dei Cambiamenti Climatici per la Regione Lombardia.

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

Linea Scenari e PoliticheLinea Scenari e Politiche• Quali sono gli obiettivi di riduzione emissioni dei gas serra in

Lombardia per Kyoto? • Quali sono i futuri scenari di sviluppo economico e tecnologico?• In funzione degli obiettivi di Kyoto e dell’andamento tendenziale

delle emissioni legato agli scenari di sviluppo, di quanto la Lombardia dovrà ridurre le emissioni di gas serra nei prossimi anni?

• Quali sono le politiche e gli strumenti economici che la Regione può utilizzare per ridurre le emissioni?

• Quali fra i meccanismi flessibili sono già utilizzati dalle aziende e dalle istituzioni lombarde?

• Quali altri strumenti esistenti, nella forma di accordi volontari o misure fiscali regionali, contribuiscono al raggiungimento di Kyoto?

• In termini operativi, un piano di mitigazione Regionale volto a raggiungere gli obiettivi di Kyoto su quali settori dovrebbe intervenire? Con quali politiche tecnologiche e misure economiche?

kyoto questions kyoto questions for policy makersfor policy makers(su modello IPCC)(su modello IPCC)

17

Emissioni di CO2 nel tendenziale

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

Mto

n di

CO

2 Terziario

Residenziale

Trasporti

Agricoltura

Industria

Terziario 5,94 4,86 5,91 5,73 6,18 6,40

Residenziale 19,91 18,76 17,36 18,86 19,43 19,65

Trasporti 21,50 25,55 25,77 29,56 33,85 35,73

Agricoltura 1,53 2,16 1,33 1,44 1,55 1,60

Industria 15,53 14,96 16,70 16,93 17,64 17,94

1990 1995 2000 2005 2010 2012

Individuazione di settori con emissioni in crescita: trasporti, Individuazione di settori con emissioni in crescita: trasporti, terziario e industriaterziario e industria

Proiezioni al 2012Proiezioni al 2012

Variaz. 1990-2012

0,46

- 0,2614,23

0,07

2,41

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

Emissioni di gas serra - settore trasporti

• il settore trasporti rappresenta la fontedel23% delle emissioni a livello regionale

• di cui il 73% è dovuto alle auto

73%

8%

17%2%

autoveicoli leggeriveicoli pesantimotocicli

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

18

Le azioni considerate

Dial-a-Ride (servizio pubblico flessibile a chiamata)Car pooling (condivisione dell’uso di auto private)Car sharing

Creazione di percorsi ciclabili sicuri (non solo turistici)Integrazione bici - trasporto pubblicoOrganizzazione aree sosta e serviziBike sharing

Regolamentazione di accessi e sostaRoad/park pricing (tariffazione di accessi e sosta)

SISTEMI INNOVATIVI

DI TRASPORTO

REGOLAMENTAZIONE E TARIFFAZIONE

MOBILITÀCICLABILE

Fondazione Lombardia per l’Ambiente

Legenda:In giallo: riduzione dirette delle emissioni

In blu: meccanismi flessibili (Emission Trading, Clean Development Mechanism, Joint Implementation)

Scenari di stabilizzazione della CO2 in Lombardia

Misure dirette

Meccanismi flessibili

19

14 Opzioni divise in 4 gruppi

Obiettivi richiesti per un abbattimento di 36 Mt CO2eq/anno entro il 2020

Azioni e interventi

Riduzione specifica per singola azione (equivalenza: in media 2,5 Mt CO2eq per cuneo)

Enti competenti ed esempi di attuazione

Strategia complessiva per la riduzione delle emissioni di gas serra in Lombardia

2. Uso ridotto di veicoli privati

Diminuzione della percorrenza dei veicoli privati del 14% da circa 14.000 a circa 12.000 km/anno per veicolo

Incremento della capacità delle reti di trasporto pubblico passeggeriAumento del numero di corsie preferenziali per i mezzi pubbliciImplementazione su vasta scala di sistemi innovativi di trasporto (dial a ride, car pooling, car sharing)Creazione di percorsi ciclopedonali sicuri e moderazione del traffico per spostamenti di prossimità (1-10 km)Sviluppo dell’intermodalità (bici + metropolitana, treno + bici etc..)Introduzione del road pricing per circolazione e sosta veicoli nei centri urbani

Efficienza e risparmio energetico

20

Cattura e stoccaggio di CO2

8. Cattura di CO2 in relativo stoccaggio geologico

Costruzione di centrali a carbone per 1.000 MW con sistema di CCS (Carbon Capture and Storage)

Sviluppo di impianti di produzione di H2 da biomasse o reforming dotati di sistemi CCS

10. Energia fotovoltaica in sostituzione dell’energia prodotta con combustibili fossili

Installazione di 1,8 GW di celle fotovoltaiche con una occupazione di superficie pari a 1.825 ha

Piani di costruzione di sistemi fotovoltaici per scuole ed altri edifici pubblici nonché per aziende agricole e edilizia montanaNuovi standard energetici ediliziR&D per coperture e vetrate fotovoltaiche

Energie rinnovabili e gestione dei rifiuti

21

Energie rinnovabili e gestione dei rifiuti

11. Combustibili da biomassa in sostituzione di combustibili fossili

Produzione di biocombustibili e produzione di biomassa per combustione diretta

Infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio di biomassaProgrammazione agricola territoriale nella tutela della biodioversitàIncentivi alla sostituzione di camini aperti, stufe tradizionalicon sistemi di combustione a legna più efficienti e meno inquinantiSviluppo di piani per l’autonomia energetica di realtà locali attraverso la costruzione di centrali a biomasse con possibilità di cogenerazione

Tutte le informazioni su

www.kyotolombardia.org

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