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Ufficio scolastico regionale del Lazio
Scuole in rete Studio e ricerca per un’azione di
sistema
Attività di formazione per dirigenti scolastici del Lazio
Fiuggi, 10-14 ottobre 2005
Scuole in rete Studio e ricerca per un’azione di sistema
La rete
a supporto dell’innovazione
La rete a supporto dell’innovazione
• Le istituzioni scolastiche adottano … ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell'offerta formativa.
(art. 5 DPR 275/1999 - autonomia organizzativa)
La rete a supporto dell’innovazione
Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo ... curando tra l'altro:
…. l'innovazione metodologica e disciplinare
(art. 6 DPR 275/1999 - autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo)
La rete a supporto dell’innovazione
Se il progetto di ricerca e innovazione richiede modifiche strutturali che vanno oltre la flessibilità curricolare prevista dall'articolo 8, le istituzioni scolastiche propongono iniziative finalizzate alle innovazioni con le modalità di cui all'articolo 11.
(art. 6 DPR 275/1999 - autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo)
La rete a supporto dell’innovazione
Principi
• L’innovazione non è fine a se stessa
• L’innovazione è a sostegno della qualità del servizio
La rete a supporto dell’innovazione
Obiettivi e forme di intervento
• E’ cura delle scuole promuovere e sostenere i processi innovativi per migliorare l’offerta formativa
• Le scuole possono associarsi per attuare l’innovazione
metodologica e disciplinare
La rete a supporto dell’innovazione
Rapporto tra riforma e innovazione
• La riforma è un progetto virtuale per il cambiamento
• L’innovazione è il modo di interpretare un progetto di riforma per renderlo qualificato
• Senza spirito innovativo anche il miglior progetto di riforma è “come un cembalo sonoro”
La rete a supporto dell’innovazione
Rapporto tra riforma e innovazione
• L’innovazione è funzionale all’attuazione dei progetti di riforma (di qualsiasi progetto di riforma) e al miglioramento dell’offerta formativa.
• L’innovazione, come tensione professionale e istituzionale al cambiamento, costituisce il modo d’essere della scuola dell’autonomia
Autonomia e responsabilità delle istituzioni scolastiche
• Motivo conduttore del decreto 59/2004 per la riforma del 1° ciclo: autonomia delle scuole
• Capacità e responsabilità delle scuole autonome per:
- recepire vocazioni e attese degli alunni
- rinforzare ruolo e partecipazione delle famiglie
- valorizzare impegno e professionalità dei docenti
Regolamento autonomia dpr 275/1999
Art. 4 - autonomia didattica• articolazione modulare monte ore annuale di
ciascuna disciplina e attività,
• unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione,
• percorsi didattici individualizzati,
• articolazione modulare gruppi di alunni della stessa classe o classi diverse,
• aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.
Regolamento autonomia dpr 275/1999
Art. 5 - autonomia organizzativa
• organizzazione flessibile dell’orario delle discipline
• programmazione plurisettimanale dell’orario
• possibilità di diversificare l’impiego dei docenti nelle classi
La rete a supporto dell’innovazione
L’innovazione in rete
Nell'ambito delle reti di scuole, possono essere istituiti laboratori finalizzati tra l'altro a:
• la ricerca didattica e la sperimentazione;
• la documentazione di ricerche, esperienze, documenti e informazioni;
• la formazione in servizio del personale scolastico;
• l'orientamento scolastico e professionale.
(art. 7 DPR 275/1999 - reti di scuole)
Gli eventi collaterali alla riforma
Riserve di merito e riserve di legittimità• I dubbi “naturali” circa l’opportunità e
l’efficacia di taluni aspetti della riforma (il tutor e la collegialità, la riduzione degli orari, la destrutturazione del tempo pieno)
• Il malessere delle scuole e la critica costruttiva
Gli eventi collaterali alla riforma
Riserve di merito e riserve di legittimità• L’incertezza del diritto
• Dubbi e perplessità sulla legittimità di alcuni istituti normativi previsti dalla riforma (il tutor, il portfolio, gli OSA)
• L’affrancamento dal sistema nazionale fino al rifiuto della riforma
Gli eventi collaterali alla riforma
Le sentenze• Il Consiglio di Stato il 12 luglio respinge la
sentenza del Tar di Lecce che aveva negato il potere di un istituto e del suo dirigente di nominare il docente tutor nelle classi successive alla prima
• La Corte costituzionale si pronuncia (sentenza n. 279/2005) sul ricorso di due regioni contro il decreto legislativo 59/2004
Sentenza n. 279 - 15 luglio 2005 della Corte Costituzionale
Le ragioni del ricorso Le regioni ricorrenti sostenevano in 10
punti che le norme particolari e di dettaglio contenute nel decreto legislativo 59/2004 non rientravano tra le competenze esclusive dello Stato in quanto non norme generali né principi fondamentali
Sentenza n. 279 - 15 luglio 2005 della Corte Costituzionale
I possibili effetti del ricorso In caso di accoglimento del ricorso
sarebbe stata dichiarata l’illegittimità costituzionale di buona parte del decreto legislativo n. 59/2004, con la conseguenza di bloccare la riforma almeno negli aspetti contestati
Sentenza n. 279 - 15 luglio 2005 della Corte Costituzionale
I punti contestati non accolti• Quantificazione degli orari annuali (obbligatori,
facoltativi, di mensa, ecc.)
• Utilizzo di esperti
• Docente tutor
• Fissazione dell’età per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e primaria
• Utilizzo delle Indicazioni nazionali come Regolamento
• Utilizzo del completamento d’orario dei docenti per attività opzionali
Sentenza n. 279 - 15 luglio 2005 della Corte Costituzionale
I punti contestati accolti• Esclusione delle Regioni dall’attivazione dei
piani di attuazione degli anticipi
• Esclusione delle Regioni dalla definizione degli organici di posti di docente per il tempo pieno e il tempo prolungato
Sentenza n. 279 - 15 luglio 2005 della Corte Costituzionale
Le motivazioni del non accoglimento• Viene assunto a riferimento il nuovo Titolo V
della Costituzione che riconosce la competenza esclusiva dello Stato per la definizione delle norme generali sull’istruzione
• La Corte considera norme generali in materia di istruzione quelle sorrette, in relazione al loro contenuto, da esigenze unitarie del sistema.
Sentenza n. 279 - 15 luglio 2005 della Corte Costituzionale
Le motivazioni del non accoglimento
Nell’esaminare in dettaglio i vari punti impugnati, la Corte conferma sempre questo principio dell’esigenza unitaria per validare, come norma generale, qualsiasi aspetto specifico del dispositivo legislativo.
Gli eventi collaterali alla riforma
Effetti delle sentenze• Ritorno alla certezza del diritto
• Chiarezza sulla legittimità delle norme di riforma
• Distinzione tra il merito delle norme e la loro legittimità
Dalla riforma all’innovazionedalla innovazione alla riforma
Lo stato di attuazione delle norme di riforma
a) Modifiche al decreto sul 1° ciclo
b) Decreto sulla formazione e il reclutamento dei docenti
c) Norme secondarie di attuazione
Stato di attuazione delle norme di riforma
Modifiche al decreto sul 1° ciclo(inserite nello schema di decreto del 2° ciclo)
I tempi- approvato a fine maggio da CdM
- acquisito parere CNPI e Conferenza unificata
- conclusione iter consultivo Camere in settimana
- adozione CdM entro 17 ottobre (pena decadenza)
- promulgazione Capo dello Stato entro 20-30 gg.
- pubblicazione GU fine novembre
- entrata in vigore metà dicembre
Stato di attuazione delle norme di riforma
Modifiche al decreto sul 1° ciclo(inserite nello schema di decreto del 2° ciclo)
I contenuti- aumento orario settimanale inglese:
(1+2+3+3+3: primaria) (3 secondaria 1° grado)
- aumento di un’ora a settimana secondaria 1° gr. (da 27 a 28)
- modifiche OSA inglese nel 1° ciclo e 2.a lingua comunitaria
- modifiche OSA scienze 3° anno secondaria 1° grado (Darwin e evoluzionismo)
Stato di attuazione delle norme di riforma
Modifiche al decreto sul 1° ciclo(proposte da relatore di maggioranza in
commissione parlamentare - non vincolante)
Nuovi contenuti- istituzione area tecnologica scuola secondaria 1°
grado per un’ora settimanale
- aumento di un’ulteriore ora a settimana secondaria 1° gr. (da 28 a 29)
- facoltà delle famiglie di chiedere intero utilizzo orario 2.a lingua per ampliamento inglese
Stato di attuazione delle norme di riforma
Modifiche al decreto sul 1° ciclo
Effetti prevedibili- Efficacia certa e generalizzata dal 2006-2007
- Inefficacia immediata sugli organici
- Applicabilità in via facoltativa dei nuovi OSA e degli orari delle discipline compatibilmente con le disponibilità organizzative delle scuole e con l’incidenza sui loro Piani di studio
Stato di attuazione delle norme di riforma
Decreto sulla formazione e il reclutamento dei docenti
Proposte relatore di maggioranza alle Camere
• Selezione-reclutamento degli insegnanti direttamente da parte degli istituti statali e paritari attingendo dall’albo regionale
• Conseguente rafforzamento dell’autonomia scolastica e del ruolo dirigente
Stato di attuazione delle norme di riforma
Normativa secondariaPortfolio, valutazione, certificazione delle
competenze- Dalla raccolta e dall’esame delle esperienze alla
formalizzazione e socializzazione dei criteri e degli strumenti
- Predisposizione di linee guida per il portfolio delle competenze da parte del Miur
- Modulistica di accompagnamento delle linee guida
- Imminente emanazione
Stato di attuazione delle norme di riforma
Normativa secondariaPortfolio, valutazione, certificazione delle
competenze
- Funzione orientativa del Portfolio
- Funzione valutativa del Portfolio
- Valenza formativa complessiva (rilevanza del coinvolgimento/autovalutazione dell’alunno)
Stato di attuazione delle norme di riforma
Portfolio, valutazione, certificazione delle competenze
- Il Portfolio è comprensivo anche dei documenti di valutazione e di certificazione delle competenze
- Alcune parti del Portfolio ne costituiscono il Nucleo essenziale e restano in copia alla scuola per i passaggi successivi e per la continuità
Stato di attuazione delle norme di riforma
Portfolio, valutazione, certificazione delle competenze
- La gestione del Portfolio è affidato ai docenti di classe e può comportare l’apporto degli studenti (autovalutazione) e delle famiglie
- Il Portfolio può essere predisposto su supporto informatico
- Il Portfolio è consegnato a fine anno alle famiglie
Stato di attuazione delle norme di riforma
Portfolio, valutazione, certificazione competenze
- Parti obbligatorie e struttura predefinita:
documento di valutazione,
certificazione delle competenze,
attestato,
consiglio di orientamento
Stato di attuazione delle norme di riforma
Portfolio, valutazione, certificazione competenze
- Parti obbligatorie a struttura libera:
• registrazione osservazioni sul bambino (scuola dell’infanzia),
• documentazione significativa delle attività didattiche dell’alunno,
• processi di maturazione dell’alunno, • modalità di partecipazione dell’alunno, • cooperazione delle famiglie al suo processo
educativo
Stato di attuazione delle norme di riforma
Portfolio, valutazione, certificazione competenze
- Parti consigliate a struttura libera:• autopresentazione/presentazione dell’alunno • biografia con narrazione delle esperienze
significative dell’alunno
Norme correlate con lo stato di attuazione della riforma
Privacy
- Codice della privacy
- Provvedimento del Garante sul Portfolio delle competenze
- Trattamento dei dati personali e dei dati sensibili (dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale)
Norme correlate con lo stato di attuazione della riforma
Privacy
- Diritto di utilizzo dei dati sensibili da parte delle scuole (le paritarie devono chiedere l’autorizzazione alle famiglie) per le finalità istituzionali
- Obbligo di informativa alla famiglia sull’impiego dei dati sensibili
- Uso motivato, eccezionale, essenziale
Norme correlate con lo stato di attuazione della riforma
Privacy
- Predisposizione in corso di uno schema di Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari degli alunni e del personale scolastico
- Approvazione dello schema di Regolamento da parte del Garante della privacy
- Approvazione del Regolamento da parte di tutte le istituzioni scolastiche statali tassativamente entro il 31 dicembre 2005