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dalla prefazione di Tomaso Kemeny:"Sì, c’è la bellezza e ci sono gli umiliati. Per difficile che sia l’impresa, vorrei non essere mai infedele né all’una né agli altri." (Albert Camus, Ritorno a Tipasa ne "L’estate").Come ripensare ora a queste parole scritte da Albert Camus nel 1954 e che incarnano il suo “pensiero del Sud” di uomo in rivolta, sovente incompreso, la cui energia prometeica attraversa la stagione romantica, alla ricerca di un (non) senso dell’umano esistere? Si è tentati di affermare che la risposta risieda in una moderna forma di introspezione dove la nuova oppressione è rappresentata dalla mancanza di bellezza. Eppure a ben riflettere non è vero, parafrasando Dostoevskij, che la bellezza salverà il mondo. Perché la bellezza lo ha già salvato. Senza quest’ultima, infatti, cosa ne sarebbe di noi? Come potremmo essere capaci di interrogazione, di domanda? Ma, tornando a oggi, quale futuro possibile per la bellezza? La bellezza della vita. Da qui l’ansia si dissolve in eccitazione e la memoria abbraccia l’immaginazione. Dunque, rompere gli indugi, battere i pugni sul tavolo, aprire le finestre, sbattere la testa contro il muro. Poi, uscire allo scoperto. Questo testo diventa contesto.Ciò che colpisce delle pagine che seguono è il loro andare dritto per la propria strada. Una strada accidentata non di rado occupata da valichi, dogane e controlli. Sì, perché la strada verso la liberazione della parola poetica in-spirata e insufflata dalla bellezza passa attraverso un “corpo a corpo” con l’accidia e il cosiddetto reale scaduto nella de-generazione del brutto che avanza. O peggio del brutto che resta fermo a impedire di muoversi a chi invece, dalla parte della vita, sceglierebbe il movimento, il tendersi verso l’altro. [...]
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Perfezione
Ugo Carrega
Caro Tom,mi convinco semprepiù, senza alcuno motivo logico maper solo sentimento, che io chiamo “perfezione” ciò chetu chiami bellezza.Forse perché la perfezione è sempre “perfezionabile” men-tre la bellezza “è o non è”.Forse questo è il punto di congiunzione nel quale le due“parole” si incontrano.Preferisco non pensar troppo.Ti ringrazio dei tuoi inviti che sono “un pensiero perUgo”.Non ho mai amato la parola amicizia (se ne abusa) ma-posso sicuramente affermare di sentire per te una caldafraterna amicizia.Se la mia cosetta non ti và (la “spiega”* è per introdurnela lettura), buttala nella cartaccia.Ti voglio beneUgo
--------(*la forma a cuore è casuale, ma ho fatto una trentina di “Esplosioni”e ho scelto quella – dal caso in poi –)
UGO CARREGA è nato a Genova Pegli il 17 Agosto 1935. Dal 1966 vive e lavoraa Milano. Pubblica il suo primo scritto nel 1951. Nel 1958 esce il suo primo fa-scicolo di poesia sperimentale e visuale dal titolo: èini. Dal 1965 al 1968 realizzauna propria rivista “TOOL: quaderni di scrittura simbiotica”. In seguito teori-cizzerà la Nuova Scrittura (1967) e nel 1982 redige il manifesto dell’Artescrit-tura. Ha creato i centri culturali “Centro TOOL” nel 1971 e “Mercato del Sale”,nel 1974. Scritti principali: Rapporto fra il poeta e il suo lavoro, ed. AE, Genova,1965. Poemi per azione, Lerici Editore, Roma, 1969. Segni in uso, Seregno, 1973.Scrittura Attiva, Zanichelli Editore, Bologna, 1980. Confortato dalla Mente, LeParole Gelate Editore, Roma, 1982. Commentari, Morra Editore, Napoli, 1985.Many Shadows of Green, Morra Editore, Napoli, 1986. L’imperio dei sensi, Mer-
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cato del Sale, Edizioni Rare, Milano, 1987. Il Libro Errante,Mercato del Sale,Edizioni Rare, Milano, 1988. Il Grande Bianco (romanzo), Morra Editore, Na-poli, 1989. meditAzioni, Mercato del Sale, “edizioni rare”, Milano, 1989. - 2007- Dal caso in poi (versione a stampa e chirografia Edizione La Cerva, Milano -versione completamente a stampa - Editore Parise, Verona - 2007), La mente inmano, Ed. della Fondazione Berardelli.Principali mostre personali:1970 - Galleria Schwarz, Milano. 1971 - GalerieReckermann, Colonia.1971 - Galleria Pourqoi pas?, Genova.1972 - GalleriaBlu, Milano.1973 - Galleria La Bertesca, Genova.1973 - Galleria Veste Sagrada,Rio de Janeiro.1974 - Visual Art Center, Napoli.1975 - Galleria Il Canale, Ve-nezia.1975 - Galleria Spazio Arte, Roma.1978 - Studio Marconi, Milano.1979- Studio Sant’Andrea, Milano.1981 - Galleria Taide, Salerno.1984 - StudioBassanese, Trieste.1985 - Studio Morra, Napoli.1989 - Studio Morra, Na-poli.1993 - Biennale di Venezia, 1994 (invito personale).
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