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Umberto Guidoni [email protected] Commissione Ambiente, Sanità e sicurezza alimentare Parlamento europeo

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Umberto Guidoni

[email protected]

Commissione Ambiente, Sanità e sicurezza alimentare Parlamento europeo

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Pre-1998: DIRETTIVA 90/220/CE

Autorizzata l’emissione deliberata nell’ambiente, a scopo di ricerca e sviluppo, di 17 diversi organismi geneticamente modificati (di cui 14 piante e due vaccini)

1998-2004: MORATORIA DI FATTO*.

Nel 1997 alcuni Stati membri iniziano a rifiutare l’autorizzazione all’uso di OGM nei propri territori, e nel 1998 votano per un blocco delle autorizzazioni fino a che non sia garantito il diritto di scelta dei cittadini attraverso appropriate norme di etichettatura

La normativa UE Un passo indietro….

* Nessun nuovo OGM è stato autorizzato in questo lasso di tempo.

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Dalla moratoria alla direttiva 18/2001La moratoria produce polemiche da parte di paesi grandi esportatori di materiale GM, quali USA, Canada e Argentina. Si arriva ad una situazione di stallo sul piano della ricerca bio-tecnologica

Direttiva 2001/18/CE, che, sostituendo la 90/220/CEE, riscrive le regole base per l'approvazione di un nuovo OGM;

Regolamenti 1829 e 1830/2003/CE, sull'autorizzazione e l'etichettatura/tracciabilità degli alimenti e dei mangimi (food & feed) costituiti o derivati da OGM;

Raccomandazione 556/2003, che indica le linee guida sulla coesistenza tra colture OGM e convenzionali, cui le norme nazionali e regionali dovrebbero allinearsi.

Si arriva ad una normativa basata sul principio di precauzione:

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Linee guida normative UE

OGM non autorizzati non possono essere presenti in nessun cibo o mangime

I produttori di OGM dovranno prendere misure atte ad evitare la contaminazione

L'onere e i costi dell'etichettatura rimarranno a carico dei produttori di OGM

Rintracciabilità ed Etichettatura Tutti gli alimenti e i mangimi GM devono essere

etichettati come tali e quindi rintracciabili, senza considerazione del fatto che contengano o no proteine di DNA

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Principio di sostanziale equivalenza (OECD, 1986): il prodotto geneticamente modificato, se ha struttura e composizione chimica pressoché equivalente a quello esistente in natura, comporta un rischio sostanzialmente equivalente al suo antecedente naturale. Quindi le procedure di approvazione sono analoghe ai prodotti convenzionali

Un diverso approccio di accesso al mercato

Approccio precauzionale Approccio promozionale

Principio di precauzione Principio di equivalenza sostanziale

Etichettatura obbligatoria NO etichettatura

Principio di precauzione (art. 174 trattato CE): “La politica ambientale della Comunità mira a un livello elevato di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni della Comunità. Essa è fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte dei danni causati all'ambiente, nonché sul principio del "chi inquina paga"...”

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Gli interessi in gioco

(source: James C: 2006 ISAAA Briefs n° 35)

La distribuzione delle coltivazioni transgeniche nel mondo

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PAESI ETTARI COLTIVATI PRINCIPALI VARIETA’

TRANSGENICHE COLTIVATE

Stati Uniti 54,6 milioni Soia, Mais, Cotone, Colza, Zucca, Papaya, Erba medica

Argentina 18,0 milioni Soia, Mais, Cotone

Brasile 11,5 milioni Soia, Cotone

Canada 6,1 milioni Soia, Mais, Colza

India 3,8 milioni Cotone

Cina 3,5 milioni Cotone

Paraguay 2,0 milioni Soia

Sud Africa 1,4 milioni Soia, Mais, Cotone

Uruguay 400.000 Soia, Mais

Australia 200.000 Cotone

Romania 100.000 Soia

Filippine 200.000 Mais

Messico 100.000 Cotone, Soia

Spagna 100.000 Mais

Colombia Meno di 100.000 Cotone

Iran Meno di 100.000 Riso

Honduras Meno di 100.000 Mais

Germania Meno di 100.000 Mais

Portogallo Meno di 100.000 Mais

Francia Meno di 100.000 Mais

Repubblica Ceca Meno di 100.000 Mais

Slovacchia Meno di 100.000 Mais

Paesi che hanno coltivato OGM (2006)

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Europa aree libere da Organismi Genicamente Modificati

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OGM nel biologico La proposta della Commissione Europea

Nella produzione bio, in linea di principio, non è consentito l’uso di prodotti OGM

Gli OGM non devono essere «intenzionalmente» utilizzati nella produzione e nella trasformazione di prodotti bio (si apre così la porta alla tolleranza nei confronti di contaminazioni accidentali entro una certa soglia).

Poco restrittiva

Stabilisce eccezioni (es. medicinali veterinari)

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Le modifiche del Parlamento Europeo

Principio di precauzione Principio "chi inquina paga“ (“al fine di evitare ogni rischio di

contaminazione di prodotti biologici da parte di OGM”) Gli OGM non devono essere «intenzionalmente» utilizzati nella

produzione e nella trasformazione di prodotti bio La presenza di OGM nei prodotti biologici “è limitata a quantità

accidentali e tecnicamente inevitabili con un valore massimo di 0,1%”

Responsabilità degli operatori per la prevenzione e per fornire prove che la contaminazione non è avvenuta o che hanno fatto di tutto per evitarla

Entro l’1/1/2008, la Commissione deve pubblicare una proposta di direttiva sulle misure precauzionali per evitare la contaminazione e le norme sulle responsabilità per le contaminazioni OGM

Abolite le eccezioni

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Il Consiglio ha recepito solo

la proposta della CommissioneSoglia 0,1% Soglia 0,9%

Gran Bretagna

Svezia

Olanda

Rep. Ceca

altri

Italia

Belgio

Grecia

Ungheria

Polonia

Minoranza di blocco

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La co-esistenza: critiche all’approccio della

Commissione Europea

Troppo enfatizzato il lato economico rispetto alla salute e all’ambiente

Soglia delllo 0.9% non può essere considerata come soglia accidentale (“measures shouldn’t go beyond what is necessary to comply with EU threshold levels”)

Non pienamente accertato rischio di contaminazione sul lungo termine

Non sono favorite misure preventive obbligatorie (segregazione, assicurazioni)

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Parlamento Europeo ed OGM

Ma alcune linee guida sono irrinunciabili: Principio di precauzione

Principio “chi inquina paga”

Garantire la libera scelta del consumatore e dell'agricoltore Norme di etichettatura comuni

Informazione su larga scala

Stabilire soglie praticabili e proporzionate in caso di accidentale contaminazione (non certo 0,9)

C’è la consapevolezza dei vantaggi che le bio-tecnologie possono offrire in alcuni determinati settori (farmaci, bioenergie)

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L’azione del Parlamento

Standard minimi

Capaci di prevenire qualsiasi contaminazione OGM

Vincoli rigidi e responsabilità certe

Con possibilità, per Stati Membri e regioni, di bandire OGM se questi pongono un rischio ambientale

Pressione su Commissione e Consiglio per:

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Ma secondo la Commissione...

“Un divieto generalizzato di coltivazioni ogm in una regione o in uno stato e'

contrario alla legislazione comunitaria”

Di recente anche la Corte europea di giustizia ha confermato l'impossibilita', in base alle leggi UE, di vietare la coltivazione OGM su un intero, territorio respingendo un ricorso della regione Alta Austria

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Cosa fare ….il ruolo del Parlamento

Lobby e interessi molto potenti

Del movimento cooperativo, movimenti in difesa dei consumatori, ONG, società civile, opinione pubblica

Del Parlamento Europeo (istituzione eletta direttamente dai cittadini europei)

Principio di precauzione

Processo partecipativo popolare

Deve essere centrale il ruolo: