1
Peso Galleggiamento Drag Lift Attrito Scivolamento Ribaltamento Annegamento Combinazione A differenza dei modelli presenti in letteratura, questo schema considera esplicitamente il ruolo della pendenza locale e della densità media del fluido nei confronti della stabilità di un individuo. Questa concettualizzazione permette di estendere l’applicabilità del metodo anche a processi torrentizi. Un approccio concettuale per la stima della vulnerabilità di persone travolte da una corrente Luca Milanesi, Marco Pilotti e Roberto Ranzi Università degli Studi di Brescia, Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica – Via Branze, 43 – 25123, Brescia email: [email protected] 1. Introduzione La mappatura del rischio idraulico prevede l’identificazione di appropriati criteri per la definizione delle soglie associate su cui basare i diversi gradi di pericolosità e vulnerabilità. Da questo punto di vista, le normative dei Paesi europei ed extraeuropei prevedono criteri che tuttavia raramente scaturiscono da una analisi fisica dei potenziali effetti indotti dalla corrente su obiettivi sensibili. Ciò viceversa permetterebbe di avere, da un lato, mappe comprensibili da parte degli utenti e, dall’altro, una solida base su cui fondare la pianificazione delle emergenze ed i vincoli alla gestione del territorio. Con particolare riferimento ad eventi con dinamiche molto rapide (e.g. flash floods, processi torrentizi) che colpiscono aree intensamente urbanizzate, può essere utile prendere a riferimento la persona quale obbiettivo rispetto a cui valutare i livelli di rischio. Prendendo spunto da numerosi studi sperimentali volti a valutare la stabilità di una persona investita da una corrente d’acqua (e.g. Xia et al., 2014), si propone, nel seguito, un modello concettuale per la stima della vulnerabilità di una persona investita da una corrente. 2. Modello concettuale di stabilità 3. Confronto con i dati sperimentali e conclusioni Al fine di valutare la performance del modello, si è calcolato l’indice rRMSE tra le velocità osservate nelle indagini sperimentali di letteratura e quelle stimate dal modello in corrispondenza delle medesime altezze d’acqua testate sperimentalmente. I risultati ottenuti mostrano che questo schema interpreta meglio i punti sperimentali rispetto ai modelli disponibili in letteratura. La persona è schematizzata tramite una successione di cilindri posti verticalmente su un piano inclinato ed investiti frontalmente da una corrente monofase di densità media ρ [kg/m 3 ], velocità media U [m/s] e profondità h [m]. I potenziali meccanismi di instabilità sono essenzialmente riconducibili allo scivolamento, al ribaltamento e all’affogamento. Queste condizioni, chiaramente identificate in letteratura da numerosi studi sperimentali ed approcci concettuali (e.g., Engineers Australia, 2010), sono rispettivamente modellate tramite un equilibrio alla traslazione in direzione parallela al piano, un equilibrio al ribaltamento e l’identificazione di una massima altezza d’acqua ammissibile. Il lavoro è stato sviluppato nellambito del Progetto Europeo KULTURisk EU FP7 finanziato con Grant Agreement n° 265280 Bibliografia Engineers Australia (2010). Appropriate safety criteria for people. Project 10. Australian Rainfall & Runoff Revision Projects Milanesi, L., Pilotti, M., Ranzi, R. (2014). A conceptual model of people’s vulnerability to floods. Accepted for publication in Water Resources Research. Xia, J., Falconer, R. A., Wang, Y., Xiao, X. (2014). New criterion for the stability of a human body in floodwaters, Journal of Hydraulic Research, 52(1), 93104, doi: 10.1080/00221686.2013.875073. ܦ ,ୈ W ξ B η ,ୈ W η 13 16 ܕ ܖ ; ; ݏ ݏ ߴ ܤߩ cos ߴ ܦൌ sin ߙ1 2 ܥߩ sin ߙ ܣ ܮൌ cos ߙ1 2 ܥߩ ݏ ߙߙݏ ܣߤ ܤܮ) ߟ ݔ cos ߴ ݕ sin ߴ ߦ ݕ cos ߴ ߟ ݔcos ߴ ݕsin ߴ ߦ ݕcos ߴ ߟ, ݔcos ߴ 2 tan ߴ ߦ, 2 ݎܯ ܧ1 ୀଵ Il modello interpreta adeguatamente casi di incipiente instabilità registrati durante eventi reali di allagamento, senza quindi che le condizioni fossero influenzate da elementi esterni che, al contrario, sono spesso fonte di errore nei test di laboratorio. Caso 1 – Montreal (evento del 28/1/2013) – Punto rosso Fig. 5 h= 0.1 m; U= 3.5 m/s, pendenza= 15% Caso 2 – Milano (evento del 15/11/2014) – Punto verde Fig. 5 h= 0.4 m; U= 2.4 m/s, pendenza= 0%. Fig. 1. Schema dell’individuo in vista laterale (a) e fontale (b). Fig. 2. Forze Agenti e loro punto d’applicazione. Fig. 3. Curve di stabilità per adulti (linea sottile) e bambini (linea larga): (a) scivolamento, (b) ribaltamento e (c) affogamento. Fig. (d) rappresenta la loro combinazione. Fig. (e) mostra i dati sperimentali di letteratura e le curve di Xia et al. (2014) in tratteggio. Alta, media e bassa vulnerabilità sono rappresentate rispettivamente dai colori rosso, arancione e giallo. Curve calcolate per ρ = 1000 kg m 3 e ϑ = 0°. Fig. 4. Correlazione tra I dati sperimentali di letteratura ed I risultati del modello. (a) Adulti, (b) bambini e (c) dataset complessivo. Fig. 6. Casi di instabilità registrati durante eventi di allagamento reali. Caso 1 (alto) Montreal fonte: http://www.youtube.com/watch?v=YAv_yUsAvgc Caso 2 (basso) Milano. fonte: Corriere della Sera: Fig. 5. Effetto di pendenza e densità sulla stabilità di un adulto. L’effetto della pendenza (a) è studiato per il caso di una corrente d’acqua (ρ=1000 kg m 3 ) mentre il ruolo della densità (b) è valutato per il caso di terreno orrizontale. Le etichette indicano I valori di pendenza s (%) e densità ρ (kg m 3 ) associate alle curve. Le soglie intermedie sono ottenute per valori spaziati di 6% per la pendenza e 200 kg m 3 per la densità. I punti in figura 6a sono relativa alle situazioni in Fig. 5. L’effetto sinergico di densità e pendenza con valori caratteristici di correnti iperconcentrate è mostrato in Fig. 5c. Forza                     Braccio (P) Meccanismi d’instabilità Le Giornate dell’Idrologia Cosenza, 2628 Novembre 2014 Piani di gestione e sistemi di early warning per la mitigazione del rischio idrologico, idraulico ed idrogeologico V (m 3 ) Volume individuo. Pedice s per indicare la porzione immersa. A (m 2 ) Area frontale individuo. Pedice s per indicare la porzione immersa. Y (m) Altezza individuo (adulto 1.71 m; bambino 1.21 m) D (m) Diametro cilindro superiore (adulto 0.26 m; bambino 0.17 m). Diametro cilindro inferiore d=D/2. W (N) Peso individuo.(adulto 71g N ; bambino 22.4g N). ϑ (°) Inclinazione pendio (α=π/2‐ϑ; s=tan(ϑ)) μ () Coefficiente d’attrito (0.46) Cc () Coefficiente di drag cilindro (1.1) ρ (kg/m 3 ) Densità fluido Dove h s (m) indica l’altezza a cui si verifica instabilità per scorrimento orizzontale in corrispondenza della velocità U (m/s); h t l’altezza a cui si verifica instabilità per ribaltamento in corrispondenza della velocità U (m/s) ed h d l’altezza a cui un individuo rischia l’annegamento . Montreal 28/1/2013 Milano 15/11/2014

Un approccio concettuale per la stima della di persone ... · Peso Galleggiamento Drag Lift Attrito Scivolamento Ribaltamento Annegamento Combinazione A differenza dei modelli presenti

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Page 1: Un approccio concettuale per la stima della di persone ... · Peso Galleggiamento Drag Lift Attrito Scivolamento Ribaltamento Annegamento Combinazione A differenza dei modelli presenti

Peso

Galleggiamento

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Scivolamento

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Annegamento

Combinazione

A differenza dei modelli presenti inletteratura, questo schemaconsidera esplicitamente il ruolo dellapendenza locale e della densitàmedia del fluido nei confronti dellastabilità di un individuo. Questaconcettualizzazione permette diestendere l’applicabilità del metodoanche a processi torrentizi.

Un approccio concettuale per la stima della vulnerabilità di persone travolte da una corrente

Luca Milanesi, Marco Pilotti e Roberto RanziUniversità degli Studi di Brescia, Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica – Via Branze, 43 – 25123, Brescia 

e‐mail: [email protected]

1. IntroduzioneLa mappatura del rischio idraulico prevede l’identificazione di appropriati criteri per la definizione delle soglie associate su cui basare i diversi gradi di pericolosità evulnerabilità. Da questo punto di vista, le normative dei Paesi europei ed extraeuropei prevedono criteri che tuttavia raramente scaturiscono da una analisi fisicadei potenziali effetti indotti dalla corrente su obiettivi sensibili. Ciò viceversa permetterebbe di avere, da un lato, mappe comprensibili da parte degli utenti e,dall’altro, una solida base su cui fondare la pianificazione delle emergenze ed i vincoli alla gestione del territorio.Con particolare riferimento ad eventi con dinamiche molto rapide (e.g. flash floods, processi torrentizi) che colpiscono aree intensamente urbanizzate, puòessere utile prendere a riferimento la persona quale obbiettivo rispetto a cui valutare i livelli di rischio. Prendendo spunto da numerosi studi sperimentali volti avalutare la stabilità di una persona investita da una corrente d’acqua (e.g. Xia et al., 2014), si propone, nel seguito, un modello concettuale per la stima dellavulnerabilità di una persona investita da una corrente.

2. Modello concettuale di stabilità

3. Confronto con i dati sperimentali e conclusioniAl fine di valutare la performance del modello,si è calcolato l’indice rRMSE tra le velocitàosservate nelle indagini sperimentali diletteratura e quelle stimate dal modello incorrispondenza delle medesime altezze d’acquatestate sperimentalmente. I risultati ottenutimostrano che questo schema interpreta meglioi punti sperimentali rispetto ai modellidisponibili in letteratura.

La persona è schematizzata tramite una successione di cilindri posti verticalmente su un piano inclinato ed investiti frontalmente da una corrente monofase didensità media ρ [kg/m3], velocità media U [m/s] e profondità h [m]. I potenziali meccanismi di instabilità sono essenzialmente riconducibili allo scivolamento, alribaltamento e all’affogamento. Queste condizioni, chiaramente identificate in letteratura da numerosi studi sperimentali ed approcci concettuali (e.g., EngineersAustralia, 2010), sono rispettivamente modellate tramite un equilibrio alla traslazione in direzione parallela al piano, un equilibrio al ribaltamento el’identificazione di una massima altezza d’acqua ammissibile.

Il lavoro è stato sviluppato nell’ambito del Progetto Europeo KULTURisk – EU FP7 finanziato con Grant Agreement n° 265280

BibliografiaEngineers Australia (2010). Appropriate safety criteria for people. Project 10. Australian Rainfall & Runoff Revision ProjectsMilanesi, L., Pilotti, M., Ranzi, R. (2014). A conceptual model of people’s vulnerability to floods. Accepted for publication inWater Resources Research.Xia, J., Falconer, R. A., Wang, Y., Xiao, X. (2014). New criterion for the stability of a human body in floodwaters, Journal of Hydraulic Research, 52(1), 93‐104, doi: 10.1080/00221686.2013.875073.

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1 Il modello interpreta adeguatamente casi diincipiente instabilità registrati durante eventi reali diallagamento, senza quindi che le condizioni fosseroinfluenzate da elementi esterni che, al contrario,sono spesso fonte di errore nei test di laboratorio.

Caso 1 – Montreal (evento del 28/1/2013) – Punto rosso Fig. 5h= 0.1 m; U= 3.5 m/s, pendenza= 15%

Caso 2 – Milano (evento del 15/11/2014) – Punto verde Fig. 5h= 0.4 m; U= 2.4 m/s, pendenza= 0%.

Fig. 1. Schema dell’individuo in vista laterale (a) e fontale (b).

Fig. 2. Forze Agenti e loro punto d’applicazione.

Fig. 3. Curve di stabilità per adulti (linea sottile) e bambini (linea larga): (a) scivolamento, (b) ribaltamento e (c)affogamento. Fig. (d) rappresenta la loro combinazione. Fig. (e) mostra i dati sperimentali di letteratura e lecurve di Xia et al. (2014) in tratteggio. Alta, media e bassa vulnerabilità sono rappresentate rispettivamentedai colori rosso, arancione e giallo. Curve calcolate per ρ = 1000 kg m‐3 e ϑ = 0°.

Fig. 4. Correlazione tra I dati sperimentali di letteratura ed I risultati del modello. (a) Adulti, (b) bambini e (c) dataset complessivo.

Fig. 6. Casi di instabilità registrati durante eventi di allagamento reali. Caso 1 (alto) Montreal  fonte: http://www.youtube.com/watch?v=YAv_yUsAvgcCaso 2 (basso) Milano. fonte: Corriere della Sera:

Fig. 5. Effetto di pendenza e densità sulla stabilità di un adulto. L’effetto della pendenza (a) è studiato per il caso di unacorrente d’acqua (ρ=1000 kg m‐3) mentre il ruolo della densità (b) è valutato per il caso di terreno orrizontale. Le etichetteindicano I valori di pendenza s (%) e densità ρ (kg m‐3) associate alle curve. Le soglie intermedie sono ottenute per valorispaziati di 6% per la pendenza e 200 kg m‐3 per la densità. I punti in figura 6a sono relativa alle situazioni in Fig. 5. L’effettosinergico di densità e pendenza con valori caratteristici di correnti iperconcentrate è mostrato in Fig. 5c.

Forza                     Braccio (P)

Meccanismi d’instabilità

Le Giornate dell’IdrologiaCosenza, 26‐28 Novembre 2014

Piani di gestione e sistemi di early warning per la mitigazione del rischio idrologico, idraulico ed idrogeologico

V (m3) Volume individuo. Pedice s per indicare la porzioneimmersa.

A (m2) Area frontale individuo. Pedice s per indicare laporzione immersa.

Y (m) Altezza individuo (adulto 1.71 m; bambino 1.21 m)

D (m) Diametro cilindro superiore (adulto 0.26 m; bambino0.17 m). Diametro cilindro inferiore d=D/2.

W (N) Peso individuo.(adulto 71g N ; bambino 22.4g N).

ϑ (°) Inclinazione pendio (α=π/2‐ϑ; s=tan(ϑ))

μ (‐) Coefficiente d’attrito (0.46)

Cc (‐) Coefficiente di drag cilindro (1.1)

ρ (kg/m3) Densità fluido

Dove hs (m) indica l’altezza a cui si verifica instabilità per scorrimento orizzontale in corrispondenza dellavelocità U (m/s); ht l’altezza a cui si verifica instabilità per ribaltamento in corrispondenza della velocità U(m/s) ed hd l’altezza a cui un individuo rischia l’annegamento .

Montreal 28/1/2013

Milano 15/11/2014