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DETTO TRA NOI … Un primo passo per andare
oltre il proprio orticello
Progetto per la diffusione di buone prassi
di Collaborazione tra Settore Pubblico e
Terzo Settore.
La ricerca sul Comune di Castelnuovo
Rangone
A Cura di Maria Grazia Colella Sara Fallini Chiara Grandi Rita Lucchi Silvia Prampolini
1
2
Premessa ______________________________________________________________________ 3
Introduzione ____________________________________________________________________ 5
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_____________________________________________________________________________ 5
___________ 6
Capitolo 1: Ipotesi di lavoro e fasi della ricerca. _______________________________________ 8
_____________________________________________ 8
________________________________________________ 9
Capitolo 2: Il campione della ricerca _______________________________________________ 12
Cap 3: Il questionario ___________________________________________________________ 13
_____________________________________________________ 13
_______________________________________________________________ 14
_____________________________________________________________________________ 14
___________________________________________________________ 16
_________________________________________________________ 18
Capitolo 4: Le interviste __________________________________________________________ 24
_____________________________________________________ 24
_______________________________________________________________ 25
_____________________________________________________________________________ 25
_____________________________________________________________________ 26
Capitolo 5: Restituzione e Conclusioni ______________________________________________ 28
_____________________________________________________________________________ 28
______________________________________________________________________________ 28
3
Premessa DETTO TRA NOI …
4
5
Introduzione
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´
´
´
1Dal confronto fatto dal gruppo di progetto abbiamo deciso di utilizza il termine “Terzo Settore” e non “Privato
sociale”. Il Privato Sociale indica tutte quelle sfere associative di società civile che operano in modo autonomo, con
gestione privata, per finalità pro - sociali ovvero altruistiche. Il concetto di Terzo Settore coglie queste organizzazioni
(quelle del privato sociale) come entità non profit, valutandone però l'aspetto formale dei loro rapporti con le istituzioni
politiche (Stato) e di profitto (mercato).
Andando quindi la nostra ricerca ad indagare il tema delle collaborazioni tra soggetti “privati” e soggetti “pubblici” in
concetto di terzo settore ci sembrava maggiormente adeguato.
2 Da marzo del 2012 è attiva la newsletter DETTO TRA NOI, strumento con cui si vuole provare a rendere più efficace
la comunicazione e scambio tra servizi e Terzo Settore del distretto di Vignola. Il senso della newsletter è quello di
favorire lo scambio di informazioni su iniziative, eventi, progetti promosse sul territorio.
Ci si può iscrivere alla newsletter inviando una mail a: [email protected]
6
È
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È
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7
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È
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8
Capitolo 1: Ipotesi di lavoro e fasi della ricerca.
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È
´
´
9
10
Ente / Servizio -
Associazione Profilo professionale Ruolo nell’organizzazione
Colella Maria
Grazia
Unione Terre Castelli /
Servizi Scolastici
Istruttore
Amministrativo
Direttivo
Responsabile
Fallini Sara
Unione Terre Castelli /
Area Integrata Centro
Famiglie
Educatrice
Professionale Educatrice professionale
Grandi
Chiara
Unione Terre Castelli /
Ufficio di Piano
Istruttore
Amministrativo Istruttore Amministrativo
Lucchi Rita
Unione Terre Castelli /
Servizio Sociale
Professionale
Assistente sociale
coordinatore
Coordinatore SSP Area
Valutazione
Piastra Gian
Luca Associazione Da Noi a Te Sociologo Collaboratore
Prampolini
Silvia
Centro Servizi per il
Volontariato Sociologo
Responsabile territoriale
distretto Vignola
11
12
Capitolo 2: Il campione della ricerca
AMBITO COSÌ COME INTESO NEL PUBBLICO AMBITO COSÌ COME INTESO NEL TERZO SETTORE
SOCIO SANITARIO SOCIO SANITARIO
SANITARIO
SOCIALE
EDUCATIVO
SCOLASTICO
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
AMBIENTALE AMBIENTALE CULTURALE RICREATIVO CULTURALE RICREATIVO
SPORTIVO SPORTIVO
TURISMOE PROMOZIONE DEL TERRITORIO TURISMO RELIGIOSO RELIGIOSO
13
Cap 3: Il questionario
È
3 Hanno collaborato alla fase di prova per le associazioni: Avis Vignola, Lag Vignola, Vignolaweb, Insieme a noi tutti;
per il settore pubblico: Sportello Sociale di Vignola, Centro Servizi Cittadini Straneri di Vignola.
14
N°
responsabili/coordin
atori/presidenti
invitati a partecipare
alla ricerca
N° di referenti individuati
per rispondere al
questionario
N° di questionari
restituiti
% di risposte
al
questionario
rispetto agli
invii
Servizi 24 34 21 62%
Terzo
Settore
50 32 19 associazioni
1 gruppo
religioso
1 parrocchia
66%
Totale 74 66 42 64%
15
16
Socio sanitario
Sanitario
Sociale
Educativo
Scolastico
Cooperazione
Ambiente e protezione civile
Culturale – ricreativo
Sportivo
Religioso
Altro
Non risponde
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
17
À
18
37
41
sì
no
Non
risponde
Unione Terre Castelli
Comune Castelnuovo
Asl
Asp
Terzo Settore
Scuola
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
76
49
30
9
90
21
Collaborazioni N°
Citano di avere avuto almeno 1 collaborazione
13 persone su 42
Citano di aver avuto almento 2 collaborazioni
9 persone su 42
Citano di aver avuto almento 3 collaborazioni
20 persone su 42
N°Totale collaborazioni CENSITE
79
19
È
Sportello sociale
Servizio sociale Territoriale
Centro Famiglie – Fragili
Centro Famiglie
Centri Giovani
Centro Stranieri
Serv educativi prima infanzia
Sportello Intermediazione Assistenti Familiari
Punto d'Ascolto Sostegno Genitorialità
Scuola Infanzia
Scuola Elementare
Scuola Media Inferiore
Affari gen. (Cultura, Biblioteca, Sport, …)
Serv Finanziari (compr. Farmacia)
Pianificazione
Lavori pubblici
Ambiente e Tutela
Centro Servizi Volontariato
Organizzazione Volontariato
Promozione sociale
Gruppi informali
Parrocchie
Fondazione Vignola
Altre fondazioni
Onlus
Cooperative sociali
Altro Terzo Settore
ASP
Direzione distretto ASL
Consultorio familiare
Cure primarie
Servizio Infermieristico Domiciliare
Psicologia clinica
Servizio Dipendenze Patologiche
Altro Ausl
0 5 10 15 20 25
11
13
8
9
9
11
6
4
5
9
9
3
22
5
3
7
12
13
22
11
11
14
4
4
9
1
1
9
7
7
7
1
2
1
5
4 l’Asp è stata considerata solo globalmente, in quanto ha subito una trasformazione istituzionale nella seconda parte del
2009.
20
À
À
21
20%
9%
10%
10%
51%
Da 1 a 3 mesi
Da 3 a 6 mesi
Da 6 mesi a 1 anno
Da 1 a 2 anni
Oltre 2 anni
FORMALIZZAZI
ONE
N° %
Si 52 66
No 26 33
Non rilevato 1 1
tipo
formalizzazione
N° %
convenzione 6 11
progetto 38 67
protocollo 4 7
Piani di zona 1 2
22
operativa congiunta
progettuale
progettuale ed operativa
solo operativa
logistica
promozione attività
scambio professionale
sostegno economico pubblico
altro
0 5 10 15 20 25 30 35
15
11
32
13
20
15
7
10
4
23
TIPO DI VALUTAZIONE
N° %
Molto positiva 35 44
Positiva 31 39
Abbastanza positiva
12 15
Abbastanza negativa
1 1
Negativa 0 0
Molto negativa 0 0
24
Capitolo 4: Le interviste
« »
È
25
5 Hanno collaborato alla fase di prova l’educatrice dell’area integrata e l’operatrice dello sportello intermediazione
assistenti famigliari.
26
AMBITO INDAGATO COLLABORAZIONE CITATA SERVIZI ASSOCIAZIONI
Sostegno alla genitorialità
I nostri bambini il nostro mondo Punto d'ascolto (Ostetrica - Bettelli)
Punto d'ascolto (Psicologa
- Mineo)
Via Lattea (Presidente - Bergonzini)
Organizzazione festa delle scuole con allestimento laboratori nelle vie del paese e festa all'interno del nido con
la partecipazione dei genitori
Asilo Nido (Educatrice - Mamei)
Sensibilizzazione al
volontariato per ragazzi
Educare alla cittadinanza attiva Comune
(Istruttore amm. vo
servizio cultura e
volontariato – Cecoli)
Comitato 0/14
(Presidente – Ferracini)
Feste di paese Fiera di maggio Comune (Istruttore amm. vo
servizio cultura e
volontariato – Cecoli)
Società Ginnastica Castelnovese
(Referente – Ronchetti)
Movimento e sport
1 km in resa salute MéS
(Presidente Grementieri e consigliere Fischetti)
Realizzazione associazione Agisca per la gestione degli
impianti sportivi comunali
Comune
(Servizio sport –
Gasparini)
Raccolta fondi / attrezzature
- scuola
Bancarelle e feste raccolta fondi Scuola dell'infanzia
(insegnante - Maraschi)
Federcaccia / Arcicaccia
(Referenti Gibertoni e
Bruzzi)
Distribuzione di generi
alimentari di prima
necessità
Distribuzione di generi alimentari di prima necessità Servizio Sociale
Professionale
(AS. – Flagiello)
Abito di Salomone
(Presidente – Barbolini)
Altri ambiti Centro estivo Parrocchia
(Don Bernabei e Volontario Barchetti)
27
ATTREZZI SIGNIFICATO
COINVOLGIMENTO di tutte le persone che hanno a
che fare con l'oggetto della collaborazione (stakeholder)
Quanto più “non viene dimenticato nessuno dei portatori di interesse” tanto più la
collaborazione è buona in quanto inclusiva e capace di mettere in moto tutte le risorse di
un territorio
PROGETTO CONDIVISO Una buona collaborazione deve partire dalla condivisione dell’obiettivo, anche se le
motivazioni per cui si collabora dovessero essere diverse. Inoltre deve proseguire con il
monitoraggio condiviso dei risultati e delle fasi di lavoro.
CO-RESPONSABILITÀ dell'eseguire un compito (a
ciascuno il proprio pezzo)
“A ciascuno il proprio pezzo”: Non può essere percepita né definita come positiva una
collaborazione in cui qualcuno lavora e l’altro non svolge il proprio compito. La
corresponsabilità è aiutata anche dal definire chiaramente i compiti e “chi fa cosa”.
COORDINAMENTO / FACILITAZIONE / SINTESI DEL
LAVORO: presenza di una o più figure chiaramente
individuate dal gruppo che svolgono tali azioni
Avere qualcuno che “tira le fila” aiuta a collaborare meglio
CONDIVISIONE DEI TEMPI/FASI DI LAVORO Definire insieme i tempi e le fasi di lavoro e rispettarli migliora la collaborazione
STRUMENTI DI LAVORO ADEGUATI
che facilitano la partecipazione
Strumenti concreti quali ad esempio: gruppo di lavoro, verbali, convocazioni, telefonate,
riunioni, sedi, orari, i quali aiutano “a non perdersi per strada ed a non perdere di vista il
senso della collaborazione”
RISPETTO DEI RUOLI / DELLA NORMATIVA
(es affidamento prestazione servizio, rimborso
trasferimento dei volontari)
Riconoscere e rispettare i ruoli, le norme, la natura giuridica dell’altro aiuta a
collaborare senza equivoci e senza false aspettative
RAGGIUNGIMENTO SCOPO / RISULTATO DELLA
COLLABORAZIONE
La collaborazione è tanto più buona quanto più si percepisce di raggiungere il risultato o lo
scopo che ci si era prefissati.
Il raggiungimento dello scopo / risultato non è una condizione indispensabile per
essere soddisfatti della collaborazione.
CONOSCENZA ESPERIENZIALE
dei vari partecipanti (non sapere solo nome e servizio
ma anche cosa fai, come si esplica la tua attività)
Oltre a sapere il nome dei referenti del servizio o associazione con cui si collabora occorre
anche conoscere che cosa fanno concretamente nell’ente e capire quali competenze
portano nell’attività che si svolge insieme.
Questo elemento è fondamentale per non creare false aspettative.
MOTIVAZIONE Le collaborazioni che funzionano meglio sono quelle in cui le motivazioni a lavorare
insieme vanno al di là del mandato istituzionale e del dovere professionale, ma toccano
anche le sfere del “mi prendo cura”, “ho a cuore”, “mi riconosco in quello che sto
facendo”, “ci metto del mio” rendono migliore la qualità della collaborazione.
SODDISFAZIONE DEI PARTECIPANTI L’esito di una buona collaborazione sta anche nella soddisfazione personale di chi vi
partecipa che discende dall’esperienza in sé, ma anche dal clima di lavoro instaurato.
MODIFICA DEL COMPORTAMENTO DEI
PARTECIPANTI
Una collaborazione che funziona porta a modificare il proprio comportamento o quello del
proprio ente, a mettersi in discussione, ad allargare il proprio orizzonte fino a
ricomprendere quello dell’altro.
28
Capitolo 5: Restituzione e Conclusioni
29
È
È