““Una grande famiglia”Una grande famiglia”ANFFAS onlus OrtonaANFFAS onlus Ortona

Il ruolo delle ODV nel sistema dei Il ruolo delle ODV nel sistema dei servizi alla personaservizi alla persona

SABATO 28 MARZO 2009SABATO 28 MARZO 2009

Silvia d’AlessandroSilvia d’AlessandroPresidente Conferenza Regionale del VolontariatoPresidente Conferenza Regionale del Volontariato

Volontario e VolontariatiVolontario e Volontariati VolontarioVolontario è la persona è la persona che, adempiuti i che, adempiuti i

doveri di ogni cittadino, mette a disposizione il doveri di ogni cittadino, mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per per la comunità di appartenenza o per l’umanità intera. Egli opera in modo libero e l’umanità intera. Egli opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte creative ed gratuito promuovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari della propria efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione dei azione o contribuendo alla realizzazione dei beni comuni.beni comuni.

Organizzazione di volontariatoOrganizzazione di volontariato => quando => quando l’azione è svolta in modo organizzato, con altri l’azione è svolta in modo organizzato, con altri soggetti, in maniera continuativa.soggetti, in maniera continuativa.

Elementi essenziali propri della natura del Elementi essenziali propri della natura del volontariato:volontariato:

spontaneitàspontaneità Gratuità – Dono Gratuità – Dono

(costruire relazioni (costruire relazioni sociali)sociali)

““il dono e il volontariato il dono e il volontariato sono la stessa cosa: un sono la stessa cosa: un salto fuori da se stessi salto fuori da se stessi per lavorare insieme e per lavorare insieme e per stabilire legami per stabilire legami socialisociali” (Alain Caillè - ” (Alain Caillè - sociologo) sociologo)

solidarietàsolidarietà servizio agli altriservizio agli altri

CondivisioneCondivisione promozione degli individuipromozione degli individui personalizzazionepersonalizzazione partecipazionepartecipazione responsabilitàresponsabilità continuitàcontinuità democraticità della forme democraticità della forme

organizzativeorganizzative

AZIENDE no AZIENDE no profit profit AUTOPRODUT-AUTOPRODUT-TRICITRICI

AZIENDE no AZIENDE no profit profit

DI EROGAZIONEDI EROGAZIONE

IMPRESE IMPRESE SOCIALISOCIALI

OrganizzazioOrganizzazioni di ni di volontariato volontariato (L. 266/91) (L. 266/91)

Cooperative Cooperative sociali sociali (381/91) (381/91)

Associazioni di promozione Associazioni di promozione sociale (L. 383/2000) sociale (L. 383/2000)

Impresa Impresa Sociale (d.lgs Sociale (d.lgs 155/2006 ) 155/2006 )

Fondazioni Fondazioni

ONLUS Organizzazione Non Lucrative di ONLUS Organizzazione Non Lucrative di Utilità Sociali (D.Lgs. 460/1997) Utilità Sociali (D.Lgs. 460/1997)

Crisi del modello di Welfare Crisi del modello di Welfare StateState

A partire dagli anni ‘80 e ’90 =>A partire dagli anni ‘80 e ’90 => Rallentamento della crescitaRallentamento della crescita Tecnologie di produzione Tecnologie di produzione labour savinglabour saving Innalzamento età media della popolazioneInnalzamento età media della popolazione => più oneroso il peso della gestione dei sistemi di => più oneroso il peso della gestione dei sistemi di welfarewelfare

e riduzione delle risorsee riduzione delle risorse bisogni sociali si differenziano e si moltiplicanobisogni sociali si differenziano e si moltiplicano, le , le

situazioni di disagio assumono caratteristiche e connotati situazioni di disagio assumono caratteristiche e connotati nuovi ed anche le vecchie forme di esclusione sociale nuovi ed anche le vecchie forme di esclusione sociale acquisiscono forme molto differenti dal passatoacquisiscono forme molto differenti dal passato

diminuiscono le possibilità della famiglia di rispondere al diminuiscono le possibilità della famiglia di rispondere al bisogno di cura (famiglia da parentale a nucleare, cambia il bisogno di cura (famiglia da parentale a nucleare, cambia il ruolo della donna) ruolo della donna) → aumenta la domanda di assistenza verso → aumenta la domanda di assistenza verso i servizi;i servizi;

bisogni multidimensionali (salute+lavoro+casa…) e multi bisogni multidimensionali (salute+lavoro+casa…) e multi relazionali;relazionali;

Teoria economica: “fallimento dello Stato” – “Fallimento del Teoria economica: “fallimento dello Stato” – “Fallimento del mercato”mercato”

È in questa fase che le ONP fanno il loro ingresso È in questa fase che le ONP fanno il loro ingresso

sulla scenasulla scena periodo di costituzione

0 5 10 15 20 25 30

Prima del 1961

1961-1965

1966-1970

1971-1975

1976-1980

1981-1985

1986-1990

1991-1995

1996-2000

2001-2003

Serie1

Da Welfare State a Welfare Da Welfare State a Welfare MixMixWelfare mixWelfare mix (o “plurale”) è un sistema di organizzazione (o “plurale”) è un sistema di organizzazione

della produzione e dell’offerta di servizi socio-della produzione e dell’offerta di servizi socio-assistenziali e sanitari incentrata sulla assistenziali e sanitari incentrata sulla pluralità dei pluralità dei

soggetti di offerta =>soggetti di offerta => varietà di tipologie organizzativevarietà di tipologie organizzative, , molteplicità di “prodotti” offerti .molteplicità di “prodotti” offerti .

Vantaggi:Vantaggi:1.1. copertura di una ampia gamma di copertura di una ampia gamma di

bisogni sociali bisogni sociali 2.2. l’offerta si adegua in modo più rapido ed l’offerta si adegua in modo più rapido ed

efficace al mutare dei bisogni efficace al mutare dei bisogni 3.3. stimolata una competizione per la stimolata una competizione per la

qualitàqualità

è attuazione concreta del è attuazione concreta del principio di sussidiarietà principio di sussidiarietà (Stato: da Ente gestore a Ente regolatore)(Stato: da Ente gestore a Ente regolatore). .

E’ il modello della E’ il modello della rete integratarete integrata che regolamenta e che regolamenta e incentiva lo sviluppo delle formazioni sociali, accanto incentiva lo sviluppo delle formazioni sociali, accanto a quello delle istituzioni pubbliche, e che consente la a quello delle istituzioni pubbliche, e che consente la pluralità delle rispostepluralità delle risposte, in una logica di diversità, , in una logica di diversità, conseguenza della complessità della società attuale. conseguenza della complessità della società attuale.

Il ruolo delle politiche sociali, infatti, è quello di Il ruolo delle politiche sociali, infatti, è quello di favorire favorire la costruzione di reti di servizi e di la costruzione di reti di servizi e di relazionirelazioni tra i soggetti del sistema, quindi un welfare tra i soggetti del sistema, quindi un welfare di comunità.di comunità.

Da Welfare Mix a Welfare CommunityDa Welfare Mix a Welfare Community

Legge 8 novembre 2000, n. 328"Legge quadro Legge 8 novembre 2000, n. 328"Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di per la realizzazione del sistema integrato di interventi e serviziinterventi e servizi sociali" sociali"

““Alla gestione ed all’offerta dei servizi Alla gestione ed all’offerta dei servizi (organizzazione e nella gestione del sistema (organizzazione e nella gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ) integrato di interventi e servizi sociali ) provvedono soggetti pubblici nonché, in provvedono soggetti pubblici nonché, in qualità qualità di di soggetti attivi nella soggetti attivi nella progettazioneprogettazione e nella e nella realizzazione realizzazione concertata degli interventiconcertata degli interventi, organismi, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di della cooperazione, organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti di volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati …” patronato e altri soggetti privati …”

IL VOLONTARIATO NON E’IL VOLONTARIATO NON E’

un “ammortizzatore sociale” delle nuove emergenzeun “ammortizzatore sociale” delle nuove emergenze

il volontariato non svolge le funzioni che gli il volontariato non svolge le funzioni che gli vengono “delegate” dal Servizio Pubblico in nome vengono “delegate” dal Servizio Pubblico in nome di una attuazione solo formale del principio di di una attuazione solo formale del principio di sussidiarietàsussidiarietà => avallare politiche sociali che si interessano sempre => avallare politiche sociali che si interessano sempre meno dei diritti delle persone deboli e bisognose, meno dei diritti delle persone deboli e bisognose, => politiche che lo => politiche che lo rendono dipendente da rendono dipendente da convenzioni e contributi pubbliciconvenzioni e contributi pubblici, con il rischio di , con il rischio di perdere la propria autonomia,perdere la propria autonomia,=> rinunciando al suo ruolo politico perché non si pone => rinunciando al suo ruolo politico perché non si pone obiettivi di cambiamento socialeobiettivi di cambiamento sociale..

Cosa possono fare le Cosa possono fare le organizzazioni di volontariato?organizzazioni di volontariato?

Possono agire su due livelli:Possono agire su due livelli:

sul sul piano politico progettualepiano politico progettuale → L. 328/2000 il → L. 328/2000 il volontariato, insieme ai soggetti pubblici e volontariato, insieme ai soggetti pubblici e privati, è chiamato a collaborare ai PDZ privati, è chiamato a collaborare ai PDZ (importante strumento di lettura dei bisogni e (importante strumento di lettura dei bisogni e delle risorse del territorio, di condivisione degli delle risorse del territorio, di condivisione degli obiettivi, di coordinamento e di rappresentanza);obiettivi, di coordinamento e di rappresentanza);

Sul Sul piano operativo-gestionale-organizzativopiano operativo-gestionale-organizzativo→ → all’interno delle organizzazione dove i volontari all’interno delle organizzazione dove i volontari operano.operano.

I LUOGHI DELLA I LUOGHI DELLA PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONE

Piano di ZonaPiano di Zona Gruppo di PianoGruppo di Piano Analisi partecipata del Profilo Sociale Analisi partecipata del Profilo Sociale

LocaleLocale Consultazioni pubbliche del Gruppo di Consultazioni pubbliche del Gruppo di

PianoPiano Forum pubblici con i Cittadini (Forum pubblici con i Cittadini (Comitato di Comitato di

Garanzia del CittadinoGaranzia del Cittadino))

L’efficacia del piano di zonaL’efficacia del piano di zona è strettamente legata è strettamente legata all’adozione di specifiche strategie in grado di: all’adozione di specifiche strategie in grado di:

- - attivare modalità per favorire e sviluppare la attivare modalità per favorire e sviluppare la partecipazione attiva dei cittadinipartecipazione attiva dei cittadini e il coinvolgimento e il coinvolgimento dei soggetti sociali rappresentativi della comunità dei soggetti sociali rappresentativi della comunità localelocale, oltre che di divulgazione, nei loro confronti, delle , oltre che di divulgazione, nei loro confronti, delle iniziative legate alla fase di formazione e di valutazione iniziative legate alla fase di formazione e di valutazione del piano di zona; del piano di zona;

- - conoscere il territorio di riferimentoconoscere il territorio di riferimento, i , i cambiamenticambiamenti in atto e le in atto e le prospettiveprospettive future per focalizzare l’attenzione future per focalizzare l’attenzione sui sui bisognibisogni dei cittadini e della comunità locale. La dei cittadini e della comunità locale. La scelta degli obiettivi specifici del piano di zona, deve scelta degli obiettivi specifici del piano di zona, deve partire dai bisogni della collettività locale e dalla partire dai bisogni della collettività locale e dalla valorizzazione delle risorse del territorio di riferimento, valorizzazione delle risorse del territorio di riferimento, piuttosto che della rete dei servizi esistenti; piuttosto che della rete dei servizi esistenti;

- - valutare i risultati e verificarevalutare i risultati e verificare la programmazione la programmazione attuata.attuata.

Approfondiamo il piano operativo-gestionale…Approfondiamo il piano operativo-gestionale…

La vitalità degli onp dipende dalla capacità di mantenere La vitalità degli onp dipende dalla capacità di mantenere e sviluppare scambi e relazioni con i soggetti da cui e sviluppare scambi e relazioni con i soggetti da cui derivano gli apporti fondamentali per il suo derivano gli apporti fondamentali per il suo funzionamentofunzionamento (clienti/utenti, finanziatori pubblici e (clienti/utenti, finanziatori pubblici e privati, personale volontario/retribuito)privati, personale volontario/retribuito)

Il contesto socio economico nazionale apre ai soggetti Il contesto socio economico nazionale apre ai soggetti non profit opportunità di intervento che si tradurranno non profit opportunità di intervento che si tradurranno in azioni concrete nella misura in cui, essi sapranno in azioni concrete nella misura in cui, essi sapranno sviluppare sviluppare competenze distintive nella produzione di competenze distintive nella produzione di serviziservizi

Elementi di managementElementi di management

Pianificazione (def obiettivi e Pianificazione (def obiettivi e strategie)strategie)

Cura dell’assetto organizzativo Cura dell’assetto organizzativo (funzioni e mansioni)(funzioni e mansioni)

Gestione del personale Gestione del personale (reclutamento)(reclutamento)

ComunicazioneComunicazione Valutazione e controllo Valutazione e controllo

“Il viaggio non finisce mai, solo i viaggiatori finiscono.

Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini.”

José Saramago