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www.federtennis.it www.supertennis.tv M A G A Z I N E IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS UNA SOLA PAROLA: CRESCITA Anno X - Numero 6 Giugno 2014 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI

Una sola parola: crescita!

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www.federtennis.it www.supertennis.tv

M A G A Z I N E

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS

UNA SOLA PAROLA:

CRESCITA

Anno X - Numero 6 Giugno 2014 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI

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La Grande Bellezza e… i grandi numeri

3Super Tennis

DI BEATRICE MANZARI

il fondo

NNon sempre i numeri possono descrivere appieno un fenomeno sociale, culturale, economico o sportivo. E gli Internazionali BNL d’Italia di quest’anno, infatti, avevano provato già da subito a fare a meno dei numeri.“Tutti hanno il tennis, solo noi abbiamo Roma”, recita-va la frase principale della comunicazione pubblicitaria scelta quest’anno per lanciare il torneo del Foro e mai trovata promozionale si è rivelata alla fine così calzante. Varcando i portali d’accesso al torneo, saltava subito agli occhi e alla memoria quella “Grande Bellezza” grazie alla quale Sorrentino e Roma sono diventati improvvisamente protagonisti dell’immaginario collettivo mondiale. La si è ritrovata nell’abbacinante lucore dei marmi, nel rosso in-fuocato dei campi solcati da tutti i grandi del passato, nei verdi viali ombreggiati dai pini romani, in una atmosfera che, svuotata dalle frotte di ragazzi vocianti, dai loro zai-netti multicolori e dagli stand che sfoggiavano i più inno-vativi materia high tech, Goethe e Stendhal si sarebbero probabilmente trovati a loro agio. Una “Grande Bellezza” che, per qualità paesaggistica ed artistica, fa impallidire gli impianti di Melbourne, di Parigi, di Indian Wells o di Shanghai. E poi ci sono anche i numeri che, se da soli non fanno sospirare i più romantici, di fatto hanno reso quest’ultima edizione degli Internazionali un clamoroso successo. Su tutti fronti.I numeri, dunque. Intanto sappiamo per approssimazione che centinaia di milioni di persone hanno seguito i match in tv, oppure ricevendo le informazioni su un pc, un ta-blet o uno smartphone o, ancora più tradizionalmente, leggendo un giornale. Il canale televisivo satellitare e di-gitale terrestre italiano della FIT, SuperTennis, ha avuto in questo maggio molto più del doppio dei contatti di due anni fa nello stesso periodo e per la prima volta dall’anno della sua nascita, il 2008, ha trasmesso in chiaro anche le fasi finali del torneo maschile.I risultati dell’Auditel sono stati una vera e propria consa-crazione di SuperTennis, passata dai 32.953 di lunedì 12 maggio al massimo di 79.307 registrati nella domenica delle due finali. La finale femminile con Sara Errani e Serena Williams ha fatto registrare oltre 570mila spettatori. Gli uffici di rileva-zione certificano che tra le 14 e le 14.30 di domenica 18 maggio, prima che Sara si infortunasse e nei fatti chiudes-se la finale, la tv del tennis ha ottenuto 552.000 spettatori medi e 3,43 % di share nazionale. Un dato da canale generalista… Ovviamente stracciati anche tutti i nostri

record giornalieri con 79.308 AM – ascolto medio - sulle 24 ore e quasi 100.000 dalle 7 all’una di notte. Per dirla con linguaggio Auditel, 1.896.000 hanno visto il nostro canale almeno 1 minuto nella sola giornata di domenica.A attirare il grande pubblico, non solo le partite di cartel-lo ma anche le trasmissioni che hanno costellato il palin-sesto speciale per gli Internazionali: la Rassegna Stampa del mattino con la partecipazione degli inviati dei princi-pali giornali, Studio Foro Italico e Qui Foro Italico con in-terviste e commenti in diretta, Happy Hour con gli ospiti eccellenti nel salotto di Luca Barbarossa. E poi, ancora, gli incrementi fino al 51 per cento, rispetto all’edizione del 2013, nei minuti di trasmissione seguiti attraverso il sito www.supertennis.tv. La nuova app per Android del canale televisivo, lanciata proprio alla vigilia del torneo, è stata scaricata da 12.019 utenti durante la scorsa set-timana.Altrettanto importanti i numeri del sito degli Internazio-nali, rinnovato per l’edizione 2014 del torneo: dal 6 al 18 maggio ha avuto oltre un milione di visite. Il dato più si-gnificativo è quello della provenienza degli utenti: il 53 per cento è entrato in www.internazionalibnlitalia.it da al-tri 219 paesi (i siti maggiori italiani d’informazione hanno meno del 10 per cento di visite da fuori il territorio nazio-nale). Questo exploit sarà particolarmente sottoposto ad attenta analisi perché è l’interesse tecnicamente certifica-to da tutto il mondo, ci consente di dire che ovunque ci fosse una connessione Internet e una diretta tv qualcuno ha seguito l’andamento dei tornei romani.Significativi anche i numeri che illustrano il successo dei social network: su Facebook la pagina dedicata agli Inter-nazionali ha raccolto 8.000 like e oltre 24 milioni di visua-lizzazioni, con un incremento dallo scorso anno di oltre il 200%. Mentre 2.600 sono stati i nuovi follower su Twitter e 77mila le visualizzazioni dei video su YouTube. Nelle prime giornate di gare il torneo romano ha straccia-to i precedenti primati di spettatori e di biglietti venduti ai botteghini. Mercoledì 14 maggio è stato stabilito il re-cord storico di pubblico per una singola giornata: supe-rato il tetto dei 30.000 spettatori paganti. D’altronde era facile intuire che il 2014 sarebbe stato un anno d’oro poi-ché i bliglietti per le fasi finali erano esauriti da mesi, men-tre gli incassi della prevendita già un mese prima avevano raggiunto i 5,6 milioni di euro. Alla fine, il nuovo record di spettatori, 175.978, e d’incasso, 7,8 milioni di euro.Difficile fare meglio? E chi l’ha detto?

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M A G A Z I N E

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS FEDERAZIONE ITALIANA TENNISPresidenteAngelo BinaghiConsiglio FederaleGiovanni Milan(Vice Presidente Vicario)Sebastiano Monaco(Vice Presidente)Giuseppe AdamoIsidoro AlvisiMassimiliano GiustiRoland SandrinEmilio SodanoGuido TuriRaimondo Ricci Bitti (atleta)Mara Santangelo (atleta)Fabrizio Maria Tropiano (atleta)

Graziano Risi (tecnico)

FEDERAZIONE ITALIANA TENNISStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G – 00194 RomaTelefono: +39-0698372205 Fax: +39-0698372241e-mail: [email protected]

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Gianni Romeo,Felicetta Rossitto

DIRETTORE RESPONSABILEBeatrice Manzari

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo Mancuso

SUPER TENNIS TEAMMartina CiprianiAntonio Costantini (foto editor)Amanda LanariAnnamaria Pedani (grafica)

FOTOArchivio FIT,Antonio Costantini,Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATO

A QUESTO NUMERO:

Stefano Benfenati, Riccardo Bisti, Roberto Bonigolo, Lazzaro Cadelano, Roberto Commentucci, Antonio Croglia, Ferdinando De Fenza, Demetrio De Gaetano, Giovanni Di Natale, Marcello Giordani, Rosaria Ionà, Stefano Izzo, Marianna La Forgia, Danilo Manganaro, Andrea Nizzero, Sergio Pioppi, Marco Preti, Enrico Roscitano, Ida Santilli, Roberto Senigalliesi, Fausto Serafini, Mauro Simoncini, Tiziana Tricarico, Piero Valesio, Ugo Veglia, Viviano Vespignani

A CURA DI

Sportcast srlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONEEdisport Editoriale Srl

STAMPAArti Grafiche Boccia S.p.A.Salerno

REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaTelefono: +39-0636857643-44Fax: [email protected]

PUBBLICITÀComedi Srlvia Don Luigi Sturzo,720016 Pero (MI)Telefono: +39-023808501/502Fax: [email protected]

Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004La rivista non è in vendita in edicolae viene spedita in abbonamentopostale.Abbonamento annuale (10 numeri):30,00 euroMetodo di pagamento:- con assegno circolare,non trasferibile, intestato a“Federazione Italiana Tennis” daspedire a mezzoraccomandata a/r a FIT - DirezioneComunicazione, Stadio Olimpico,Curva Nord, Ingresso 44, Scala G,00194 Roma- con bonifico bancario intestato a“Federazione Italiana Tennis” c/oBanca Nazionale del Lavoro -Ag. CONI IBANIT31Y0100503309000000000008Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Primo piano6 Una sola parola: crescita!

12 Grazie lo stesso Sara

16 Sfida tra titani

18 Trofeo Bonfiglio Russia e Usa si dividono la scena

26 Vita da circolo E se ognuno facesse qualcosa di più

28 L’angolo tecnico Quanti fili ha la mia corda

32 Panorama News - Giudici

34 La voce delle Regioni

43 Tennis in Carrozzina Trionfa il francese Cattaneo

21 IL PROCESSO DEL MESE Diversamente belle

23 LARGO AI GIOVANI Bianca Turati

25 COME ERAVAMO Azzurri Top 50: la rincorsa di Fognini

30 MAESTRI Gioca da campione con i campioni

45 LUGLIO 2014 SU SUPERTENNIS TV

Le rubriche

SU QUESTO NUMEROANDATO IN STAMPA IL 6 GIUGNO 2014

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Una sola parola: crescita!Gli Internazionali BNL d’Italia sembrano sul punto di esplodere, in positivo, s’intende. I migliori giocatori, un pubblico record e una location straordinaria (“Solo noi abbiamo Roma”, diceva lo slogan promozionale) hanno decretato il successo di un evento che guarda al futuro con ambizioni rinnovate e soprattutto legittime. “Ci metteremo subito al lavoro per garantire un’edizione 2015 ancora migliore”, ha detto il Presidente della FIT Angelo Binaghi nella conferenza di fine torneo

DDI RICCARDO BISTI

Della vicenda agonistica si parla altrove. Qui dovremmo parlare del torneo nel suo com-plesso, scovando un’idea che ci racconti la 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Non è difficile: dal 2014 emerge for-te e chiara una parola, che poi è anche un concetto: “crescita”. Gli Internazionali BNL d’Italia crescono talmente tanto che sem-brano sul punto di esplodere (in positivo, s’intende). I migliori giocatori, un pubblico super e una location straordinaria (“Solo noi abbiamo Roma”, diceva lo slogan promo-zionale) hanno decretato il successo di un torneo che guarda al futuro con ambizioni rinnovate e – soprattutto – legittime. “Ci metteremo subito al lavoro per garantire un’edizione 2015 ancora migliore – ha detto

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Angelo Binaghi nella conferenza di fine tor-neo – a partire dalla biglietteria”. La voglia di crescere, con tanto di appello all’ATP per concedere un torneo più lungo, è un dato di fatto. Ma ci sarà tempo e modo per parlare del futuro. Adesso mettiamo da parte 10 fo-tografie, 10 immagini che tireremo fuori in inverno, quando sarà il momento di sfogliare i ricordi del 2014. Il bello è che, senza farlo apposta, tutti i 10 punti di questa top-ten hanno un comune denominatore. Manco a farlo apposta…CRESCITA. Tecnica, organiz-zativa, ambientale e di immagine.

1 IL RECORD DI PUBBLICOOltre 175.000 spettatori. Record assolu-

to, anche se l’incremento parla di “appena” 8.000 unità. Ma è difficile fare di più, perché il Foro Italico è meraviglioso ma non si può ingrandire. “E’ un incremento modesto, ma

Il pubblico del Foro e i tifosi di Camila Giorgi

noi vogliamo trovare soluzioni per placare la fame di tennis che c’è in Italia” ha detto Binaghi. Nella giornata di mercoledì c’erano oltre 30.000 spettatori, clamoroso record di ogni tempo. L’immagine più efficace è arri-vata proprio da Binaghi: “Quel giorno non sono riuscito ad andare a vedere Ivanovic-Cornet su un campo secondario perché sono stato letteralmente travolto da una muraglia umana”. Vero: non si riusciva a camminare. Se la Sovrintendenza non ponesse certi limi-ti, il muro dei 200.000 spettatori sarebbe già stato abbattuto. Sicuro.

2 IL TEMPIO DEL PIETRANGELIRoma vanta un primato: possiede il ter-

zo campo più bello del mondo. Da quando è stato ripulito, il vecchio centrale è tornato agli antichi splendori, con le statue a vegliare su giocatori e pubblico. Quest’anno è stato

un delirio: tante partite degli azzurri si sono giocate proprio lì, ed era letteralmente IM-POSSIBILE (il maiuscolo è voluto) avvicinarsi agli spalti. Non entrava uno spillo, e c’erano almeno 4-5 file di persone in piedi. Un clima pazzesco, “pauroso” come l’ha definito Sara Errani. Un tifo del genere, così simile a quel-lo degli anni 70 (ma con un grado di civiltà ben diverso) non si vede da nessuna parte, specie sui campi secondari. E il paragone con Madrid era francamente imbarazzante. Per loro. Chissà cosa avrà detto Manolo San-tana, in visita a Roma, al suo boss Ion Tiriac.

3TUTTI VOGLIONO ROMAGli Internazionali BNL d’Italia sono un

evento sempre più trendy. Nessuno vuo-le mancare: per questo, è la vetrina ideale per lanciare qualsiasi tipo di iniziativa. C’era la fila per avere un po’ di spazio nella Sala

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Conferenze del Centro Media. Quest’anno si sono susseguiti quattro eventi: la pre-sentazione di due libri (“Excalibur” di Ro-berto Commentucci, sul magico biennio di Sara Errani, e “Doctor Laser” di Angelo Mancuso, sull’affascinante storia del dottor Pierfrancesco Parra), un’iniziativa interes-sante come il Museo del Tennis che sorgerà presso il Tennis Club Ambrosiano di Milano. Senza dimenticare il lancio della rivoluziona-ria Babolat Play, la racchetta del futuro (con relazione di Eric Babolat in persona). Sem-pre durante il torneo è stata annunciata una tappa del Senior Tour in Italia (17-18 ottore, a Genova e Milano, con Lendl e McEnroe). Tutti vogliono farsi vedere durante gli Inter-nazionali: pensate sia un caso?

4 SEMPLICEMENTE, SARA ERRANISpesso il giornalista abusa di linguaggi e

metafore esagerate, ma quando una ragaz-za di 164 centimetri e senza il talento (tecni-co) della Henin fa certe cose…scivolare nella retorica è automatico. C’era l’angoscia di dover difendere la semifinale (un po’ fortu-nosa) dell’anno scorso, e Sarita che ti combi-na? Batte due top-10 di fila, tra cui la temibile Na Li, e riporta l’Italia in finale dopo 29 anni La finalista Sara Errani con il Presidente della FIT Angelo Binaghi

Un suggestivo scorcio del Pietrangeli

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(in assoluto) e 64 dall’ultima volta al Foro Itali-co. Ha fatto commuovere i vertici dello sport italiano e si è presa addirittura i complimenti e del premier Matteo Renzi. La romagnola si imbarazza e arrossisce quando le chiediamo cosa le manca per diventare la più forte italia-na di sempre (“Non lo so, non lo so…”), però è già la migliore secondo tanti parametri. La sua continuità è impressionante, così come quello spirito che l’accompagna ancora oggi: “Gioco la finale del Roland Garros e il primo turno di un 10.000 dollari esattamente con lo stesso spirito”. Per questo, continua a cresce-re. Crescere. Crescere.

5 FINALI DA URLO Tanti avrebbero voluto una bella presta-

zione di Roger Federer. Ma, per la qualità assoluta del torneo, la finale tra Rafael Nadal e Novak Djokovic era il massimo che si po-tesse chiedere. Nonostante acciacchi e for-ma non sempre al top, i due favoriti hanno onorato il Foro Italico con prestazioni tutto cuore. Rafa è stato sull’orlo del baratro con-tro Murray, ma ha voluto il successo a tutti i costi, mentre Nole ha saputo resistere al bombardamento di un grande Raonic. Un tale impegno dei migliori è l’attestato più importante per il torneo. Nessuno, per un solo istante, ha giocato pensando al Roland Garros. E se Nadal ha ceduto negli ultimi tre

game, è solo perché non aveva più benzi-na. Tra le donne, Serena ha scelto di giocare nonostante il forfait di Madrid. Sicuri che lo avrebbe fatto se non ci avesse tenuto? Op-pure che avrebbe lottato fino a vincere il tor-neo? Il modo in cui ha massacrato la Ivano-vic dopo aver ceduto il primo set è un altro segno di rispetto verso un torneo che pesa sempre di più nel palmares dei campioni.

6 IL RITORNO DEI BAGARINIIntendiamoci: il bagarinaggio è un feno-

meno deprecabile e va condannato senza sconti, perché toglie spazio e opportunità ai veri appassionati. Tuttavia, dove ci sono i bagarini vuol dire che l’evento è sentito, desiderato, quasi bramato. Hanno cambiato tattica: negli anni scorsi erano quasi spudo-rati, mentre oggi sono più subdoli, mischian-dosi al pubblico. La Guardia di Finanza ha avuto il suo bel daffare per bloccare otto bagarini che si erano infiltrati in mezzo alla gente, sequestrando 58 tagliandi per un valore di circa 3.500 euro. Per i soggetti in questione è scattato il DASPO, come reci-tava il comunicato stampa diffuso ai gior-nalisti. A giudicare dalle voci incontrollate negli ultimi giorni, pare che una finale degli Internazionali di tennis abbia quasi lo stesso appeal di un concerto di Madonna o Bruce Springsteen….

7 TRAVAGLIA, IL BELLO INIZIA OGGI

E’ stato il personaggio dei primi giorni. Tre anni fa, “Steto” era un ex. L’incidente do-mestico del 2011 lo ha tenuto fuori per un anno, costringendolo a ripartire da zero. Ancora oggi, non ha sensibilità sulle prime

La premiazione dopo la finale maschile.Sotto Stefano Travaglia, grande sorpresa del torneo; dalle pre-qualificazioni al main draw

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quattro dita della mano destra. Ma il fisico è OK, così come un tennis totalmente ritro-vato. Nello stile ricorda un po’ Juan Carlos Ferrero. Ha due problemi: un pizzico di in-costanza e un rovescio da correggere in fase di manovra. Al Foro aveva perso nelle pre-qualificazioni, poi è addirittura entrato nel tabellone principale grazie alle vittorie su Montanes e Rola. Per poco non batteva Bolelli, ma sul più bello ha avuto un pizzico di paura. Il sogno di sfidare Raonic è franato a due punti dal match, ma a 22 anni è solo l’inizio. Lo staff che lo segue a Jesi, presso uno dei Centri Periferici della FIT, è pronto a scommettere su di lui. Adesso deve supera-re lo scoglio dei tornei challenger: non sarà facile, ma se gioca come a Roma….

8 QUANTE TESTATE STRANIERE!Durante il torneo di Madrid, Neil Har-

man del Times aveva informato via Twitter che non gli era mai capitato di vedere un plotone così sparuto di giornalisti stranieri. Non è stato certo il caso del Foro Italico, dove c’erano accreditati praticamente da tutto il mondo. Avevano un inviato persino due delle testate americane più importanti: il New York Times (rappresentato da Ben Rothenberg) e Sport Illustrated, con la pen-na ironica e brillante di Courtney Nguyen. C’erano anche svizzeri, spagnoli, francesi (tra i giornalisti anche l’ex top-5 Sebastien Grosjean) e persino bulgari. La mole di ri-

chieste è stata impressionante, con alcune migliaia di richieste di accredito. Per l’ufficio stampa della FIT è stato un bel lavoro sele-zionarle tutte. Ad ogni modo, sono almeno quadruplicate fino a qualche anno fa. Perché a Roma non vuole mancare nessuno.

9 GIOVANI LEONI ALL’ARREMBAGGIO

“Per me è perfettamente normale che i giovani come Dimitrov, Raonic e Nishiko-ri vincano tante partite. Non era normale

I campi secondari del Foro Italico

Una veduta del Foro Italico durante il torneo

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che vincessero sempre gli stessi. Credo che questi ragazzi vinceranno molto nei prossimi 5-6 anni”. Parola di Rafael Nadal. Dopo che Madrid aveva lanciato la stella di Nishikori, al Foro Italico sono cresciuti due ragazzi con uno stile diverso ma dal sicuro avvenire. Ra-

onic serve a 230 km/h ma ha imparato a gio-care in ogni zona del campo, e per poco non faceva lo sgambetto a Djokovic. A conti fat-ti, è stato il suo avversario più duro. Dimitrov è la prosecuzione dei versi scritti da Federer. Contro Berdych ha fatto un capolavoro e si

è preso la prima semifinale Masters 1000 in carriera. Peccato che abbia sbagliato tattica contro Nadal, accettando sfiancanti botte da fondocampo. Ma avrà tempo per cresce-re. Come fu 20 anni fa per Rios e Philippous-sis, Roma porta bene ai giovani leoni. Certo, non hanno 18-19 anni come succedeva al-lora, ma le giovani leve del 2014 sono loro. In attesa di una nuova nidiata che potrebbe anche parlare italiano….

10 LA GRANDE SETTIMANA DI SUPERTENNIS

Gli ascolti sono sotto gli occhi di tutti. Il Presi-dente Angelo Binaghi tiene molto al concetto di “combinato disposto”, ed è convinto che la crescita degli Internazionali sia strettamen-te legata a quella di SuperTennis. I numeri gli danno ragione, ma qui vale la pena sottoli-neare lo sforzo produttivo dell’emittente FIT. Come se la futura partnership con il basket abbia dato uno stimolo in più, gli Internazio-nali hanno goduto di una copertura straor-dinaria. Rassegna stampa, interviste, note di colore, riassunti e tanto “dietro le quinte” ha accompagnato i sette giorni di dirette. Al di là dei numeri, l’apprezzamento verso SuperTen-nis è certificato dalle persone che si sbraccia-vano per essere inquadrate dietro lo studio approntato su Viale delle Olimpiadi. Queste cose andavano di moda negli anni 80-90, sono tornate di moda grazie a SuperTennis. E Roma cresce, cresce, cresce…

Una panoramica del Centrale esaurito in ogni ordine di posto

Una veduta dello Stadio Nicola Pietrangeli gremito

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I

Grazie lo stesso SARAIn una settimana da favola, complice l’aria della primavera romana, la Errani ha ritrovato se stessa ed è ritornata grande. Solo la sfortuna le ha impedito di giocarsi fino in fondo le sue chance di conquistare uno storico successo agli Internazionali BNL d’Italia. Ci riproverà: lo ha promesso ad un pubblico incredibile che non ha smesso un attimo di sostenerla

La gioia di Sara Errani dopo la qualificazioni alla finale degli

Internazionali BNL d'Italia

Sara Errani in azione al Foro Italico

DI TIZIANA TRICARICO

In una calda primavera romana Sara si è ri-svegliata. Ed è tornata grande. Di nuovo ca-pace di esaltare, e di esaltarsi, con il suo ten-nis. Non che Sarita stesse poi giocando così male, anzi. Del resto l’undicesima poltrona occupata in classifica mondiale non è certo da disprezzare. Il problema è che la 27enne romagnola ci aveva abituati bene. Fin trop-po. Dalla splendida finale parigina del 2012 a quel best ranking da favola - numero 5 - a maggio 2013 subito dopo la semifinale agli Internazionali BNL d’Italia ed appena tre settimane prima di un’altra semifinale di prestigio, quella nello Slam francese. Un sus-seguirsi di alti e poi ancora alti, senza pause, con la ciliegina anche dal primato assoluto in doppio, insieme all’amica e compagna Roberta Vinci.Anche la stagione in corso tutto sommato non era cominciata così male, a parte una trasferta Down Under piuttosto deluden-te (eliminata al primo turno a Melbourne esattamente come dodici mesi prima) ar-ricchita in extremis dalla riconferma del ti-tolo in doppio agli Australian Open. Stessa, inattesa sconfitta in finale al torneo di Pari-gi indoor (nel 2013 con la tedesca Barthel, quest’anno con la russa Pavlyuchenkova. Poi però ecco venire meno i punti della finale a Dubai (rimpiazzata da un quarto) e, soprat-tutto della vittoria ad Acapulco, che fino allo scorso anno si disputava sulla terra battuta e che da questa stagione è diventato l’en-nesimo torneo sul veloce (l’azzurra non lo

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L'esultanza di Fabio Fogninicon la maglia della Nazionale azzurra

Il Presidente della FIT con Sara Errani dopo la finale

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gioca). La mancata conferma dei quarti sia ad Indian Wells che a Miami costa alla Errani, a fine marzo, l’uscita dalle top ten dove aveva soggiornato stabilmente fin da giugno 2012. Sara accusa il colpo: le lacrime nel terzo set contro l’astro nascente elvetico Belinda Ben-cic nei quarti di Charleston ne sono la pro-va («E’ stato un modo per sfogarmi di tante cose», ammetterà in seguito). Con l’arrivo dei tornei sul rosso Sarita torna a sorridere con una semifinale a Stoccarda battuta solo da una Sharapova in versione extra lusso. Stop negli ottavi a Madrid, dove era stata semifi-nalista nel 2013, fermata da un’altra giovane rampante, la francese Caroline Garcia. Alla Caja Magica, però, mette in bacheca il terzo trofeo di doppio stagionale dopo Melbourne e Stoccarda: una piccola iniezione di fiducia in vista di Roma, dove deve assolutamente difendere la semifinale del 2013 se non vuole

allontanarsi dall’elite del ranking. Al Foro Italico la metamorfosi è nei ricordi di tutti gli appassionati. Dalla crisi respiratoria del match d’esordio con la Scheepers alla fredda lucidità della semifinale vinta contro la Jankovic sembra passare un’eternità ed in-vece si tratta di soli cinque giorni. Sulla terra capitolina Sara ritrova se stessa. Dopo la su-dafricana regola la Makarova (che aveva elimi-nato la Vinci), quindi sfata il tabù Cetkovska, si libera della “sindrome Li Na” (con la ceca e la cinese non aveva mai vinto) e rispedisce a casa Jelena. Tutto questo lasciando per stra-da un solo set (a Na Li nei quarti). E pensare che fino al successo con la cinese Sarita non batteva una top ten dal Masters Wta di Istan-bul dello scorso ottobre (con due le vittorie nel giro di ventiquattr’ore su Li Na e “J.J.” l’azzurra ha portato a nove i suoi successi sul-le top player). Così, alla nona partecipazione

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primo piano

Sara Errani e Serena Williams durante la premiazione. Serena Williams con il trofeo

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Super Tennis

agli Internazionali BNL d’Italia, arriva in finale. E già questo è un record. Diventa la prima azzurra a centrare il traguardo al Foro Italico 64 anni dopo Annelies Ulstein Bossi, giocatri-ce di origini tedesche che nel 1950 poi vinse addirittura il torneo (nel frattempo c’è stata anche Raffaella Reggi, che nel 1985 ha fatto poi centro pieno, ma quell’anno gli Interna-zionali si giocavano a Taranto). Non contenta centra il traguardo anche nel doppio, prima giocatrice dopo la spagnola Maria Jose Mar-tinez Sanchez (2010) a poter puntare all’en plein. Perché la favola si trasformi in realtà, però, a Sara serve un’ultima impresa. La più difficile. Battere la numero uno del mondo, la campionessa in carica, la più forte - anche se forse non la più grande - di sempre. Ed anche per una che si è appena specializzata in

do le sue chance diventano un pianto senza fine che commuove il pubblico del Centrale che le tributa un grandissimo applauso. Per Sara portare a termine il discorso durante la premiazione è ancora più dura di quanto non fosse stato concludere il match: «Sono rima-sta in campo per voi, siete stati un pubblico meraviglioso per tutta la settimana - dice tra le lacrime -. Mi sarebbe piaciuto giocame-la fino in fondo. Sono molto dispiaciuta». E giusto perché la giornata “tristissima” (così l’avrebbe poi definita l’azzurra) sia completa, l’eroico tentativo di scendere in campo per la finale del doppio finisce con la resa delle “Cichis” dopo soli quattro giochi. Il peggior risveglio possibile. Ma anche senza l’”happy end” quella romana resta per Sara comunque una settimana da favola.

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Fabio Fognini impegnato in una volée

imprese la faccenda appare piuttosto compli-cata: contro Serena Williams, infatti, la Errani non ha mai vinto, strappando un solo set sul cemento di Dubai 2009. Il sogno si trasforma invece in un incubo.Sarita ci prova, come sempre. Recupera da una partenza non felicissima (dall’1-4 al 3-4) poi, ad una quarantina di minuti dall’inizio della finale, la sfortuna scende in campo. E si materializza sotto forma di una “distrazione di secondo grado del tendine tensore della fascia lata sinistra” (si saprà dopo la risonan-za magnetica). La Errani resta stoicamente in campo fino al 63 60 conclusivo che rega-la ad una Serena in versione “blond hair” la corona romana per la terza volta (la seconda consecutiva). Alla fine le sue lacrime di rab-bia per non aver potuto giocarsi fino in fon-

Sara Errani e Roberta Vinci in doppio

La premiazione dopo la finale femminile. Sara Errani stringe la mano a Jelena Jankovic dopo la vittoria in semifinale

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Super Tennis14

primo piano

CSfida tra titaniIl marchio Nadal-Djokovic impresso a fuoco nell’albo d’oro del Foro. Il monopolio del maiorchino, 7 volte Re di Roma, è divenuto duopolio per merito del serbo, venuto a prendersi a domicilio il trono del rivale. La 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia ha evidenziato come sia ancora prematuro vedere insidiare la leadership dei primi due giocatori al mondo. La new age del tennis, insomma, deve ancora aspettare

Rafa Nadal e Novak Djokovic durante la premiazione

DI STEFANO IZZO

Chris Kermode, ex tennista pro inglese e da quattro mesi alla guida dell’Atp, si è detto letteralmente stregato dal successo della 71esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. E se lo dice lui che era al Foro Italico non da semplice spettatore, ma nelle vesti di presidente, si hanno tutti i motivi per essere orgogliosi. Record di presenze puntualmen-te aggiornato. Sfondato il muro dei 30mila ingressi giornalieri in un Mercoledì da Leoni, il bilancio finale racconta di quasi 176 mila appassionati sbarcati al Foro, per una set-

Novak Djokovic con il trofeo

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Novak Djokovic con un piccolo appassionato al Kid's Viallge

timana vero e proprio ombelico della Capitale. Chissà cosa succe-derà, quando (sul se non sembra-no esserci ormai troppi dubbi) Mr. Kermode e l’Atp si decideranno a schiacciare il bottone di upgrade degli Internazionali al rango di Mini-Slam, spalmando il torneo su 10 giorni. Dal punto di vista tecnico, il tabel-lone maschile ha offerto quanto di meglio si potesse chiedere e spe-rare. La miglior finale possibile tra i primi due giocatori al mondo. Il marchio Nadal-Djokovic impresso a fuoco nell’albo d’oro del Foro, a completare un decennio targa-to Nole-Rafa. Il monopolio del maiorchino, 7 volte Re di Roma, divenuto duopolio per merito del serbo, venuto a prendersi a domicilio il trono del rivale. Il tris di Nole, dopo i successi del 2008 e 2011, ha di fatto ufficializzato la fine della monarchia di Rafa sulla terra, che dal 2005, anno della grande ascesa, aveva sempre vinto almeno due Masters 1000 colorati di Rosso e non aveva mai perso più di due match. La caduta in finale con Djokovic ha rappresentato il terzo ko stagionale sulla superficie preferita ed è ar-rivata al culmine di un percorso fin troppo accidentato già dai primi turni con Simon e Youzhny, fino al quasi crollo con Murray nei quarti. Piccole crepe, che Djokovic ha por-tato sotto la lente di ingrandimento e fatto diventare voragine. Nole, sbarcato anch’egli nella Capitale con più di un punto interroga-tivo dovuto alla tenuta del polso dolorante, si è preso il terzo titolo romano vedendo sa-lire la sua condizione, fisica e tennistica, step by step. Lottando, anche soffrendo. Fino ad ottenere la quarta vittoria di fila negli scontri diretti con Rafa, anticamera verso il ritorno in vetta all’Atp. Un successo dal significato par-ticolare perché rappresenta il primo titolo sulla terra per coach Boris Becker. Una sorta di rivincita per Bum Bum, che nella sua glo-riosa carriera da giocatore mai aveva alzato al cielo un trofeo sulla superficie più lenta. Al di là dei rispettivi patimenti di Nadal e Djokovic, la 71esima edizione degli Interna-zionali BNL d’Italia ha evidenziato come sia ancora prematuro vedere insidiare la leader-ship dei primi due giocatori al mondo. La new age del tennis, insomma, deve ancora aspettare. Giovani rampanti, che scalpitano alle spalle dei big per l’ultimo grande salto. Parliamo dei vari Nishikori, Dimitrov e Rao-

nic. Il giapponese, frenato più dalla schiena che da Nadal nella resa in finale a Madrid, ha dovuto disertare Roma proprio per l’in-fortunio patito in Spagna. Il talento bulgaro e il gigante canadese hanno strappato ap-plausi a scena aperta al pubblico del Foro. Il futuro è loro, non v’è dubbio. Ma c’è da aspettare. La lezione subita in semifinale da Mr. Sharapova, alias Grigor Dimitrov, è dura da digerire. E non solo perché si tratta della quinta bocciatura all’esame col professor Rafa. Il ragazzone di Haskovo, con i suoi 23 anni il top 20 più giovane, predestinato a raccogliere l’eredità di Roger Federer, ci era andato vicino nei quattro precedenti

rendez-vous. Nella semifinale ro-mana, invece, la forbice tra i due sembra tornata ad allargarsi a favore del più forte in un match senza storia. Ma il talento, accla-rato, e l’età sono dalla sua par-te. Come i centimetri sono dalla parte di Milos Raonic. Alle soglie della finale, il colosso canadese, di origini montenegrine, ha te-nuto in scacco colui che avrebbe poi messo le mani sulla Coppa. Enormi i progressi compiuti dal Gulliver Milos, plasmato da Ric-cardo Piatti per incidere anche su terreni meno rapidi. E Roma ha segnato una tappa significativa nel suo inesorabile processo di crescita. Raonic, dall’alto dei suoi 196 cm, è e resterà Mr Ace. Il suo tennis sarà sempre e comunque più muscolare che fantasioso, ma ha messo in vetrina diverse varianti sullo spartito. Non è un caso che Raonic, nella campagna primaverile sulla terra rossa, ab-bia raggiunto picchi sin qui ine-splorati con enormi prospettive di crescita quando il circuito, a

breve si trasferirà sui campi veloci, a lui più congeniali. Peccato che alla grande festa del Foro si-ano mancati gli invitati più attesi. Il nostro pubblico si è ampiamente rifatto grazie alle imprese di Sara Errani, ma il buco azzurro nel tabellone maschile è un dato in chiara controtendenza con il recente ritorno dell’I-talia nel Gotha della Coppa Davis. E’ andata male ai due eroi di Napoli, Fognini e Seppi. Peccato soprattutto per Fabio, incappato in un pomeriggio da dimenticare con Rosol. La prospettiva di continuare nell’ascesa verso i top 10, l’allettante chance di un tabellone che si sarebbe poi aperto con il prematuro ko di Federer, non sono bastati a far scoc-care la scintilla. Il sogno che potesse essere finalmente l’anno giusto si è scontrato for-se con una pressione troppo grande per il sanremese, che a Roma non è mai riuscito ad esprimersi al meglio. La tradizionale em-patia di Seppi col Foro Italico si è invece infranta sul muro eretto dall’intramontabile tedesco Haas, vero e proprio tabù per Andy. Ecco allora che la nota più lieta al maschile è arrivata da Simone Bolelli, unico azzurro a raggiungere il secondo turno. Finalmen-te ritrovato il bolognese, che dopo essere ripartito dai Challenger, è rientrato nel suo habitat, dimostrando di poterci restare an-cora a lungo.

La grinta del serbo

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primo piano

Roman Safiullin, vincitore dell'edizione 2014 maschile del Trofeo Bonfiglio e Katherine Cartan Bellis, trionfatrice dell'edizione 2014 femminile del Trofeo Bonfiglio

Russia e Usa si dividono il BonfiglioSono stati Roman Safiullin e Catherine Bellis a firmare la 55esima edizione del Trofeo Bonfiglio andata in scena sui campi in terra del Tc Milano Bonacossa. Nessuno squillo tricolore: il torneo degli azzurri è finito negli ottavi, quello delle azzurre al secondo turno IDI TIZIANA TRICARICO

Il russo Roman Safiullin e la statunitense Catherine Bellis, sono i vincitori della 55esi-ma edizione del Trofeo Bonfiglio, disputato come da tradizione sui campi in terra rossa del Tc Milano Alberto Bonacossa. Le finali mai in discussione, disputate davanti a 1.500 spettatori, hanno assegnato ruoli ben defi-niti fin dai primi scambi. In campo maschi-

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le, dove i primi quattro del tabellone hanno fatto ben poca strada, Roman Safiullin ha saldato il suo conto aper-to col Bonfiglio: il ragazzone (16 anni) di Podolsk City, se-sto favorito del seeding - che lo scorso anno aveva dovuto fare le valigie già al secondo turno, stoppato dal tedesco Alexander Zverev lanciatissi-mo sulla strada per diventa-re il più giovane vincitore del Trofeo - questa volta ha fatto centro pieno imponendosi per 62 63 nella finale/derby con il connazionale Andrey Rublev, numero cinque del tabellone. Il 16enne mosco-vita, talentuoso ma fisica-mente ancora un po’ acerbo, che fino alla sfida per il titolo aveva concesso un solo set - più che altro per distrazione - al qualificato britannico Lizen al secondo turno, si è inner-vosito per un inizio non proprio brillante e non è più riuscito a trovare le contromisure al servizio ed al diritto del suo avversario. Safiullin ha così arricchito il proprio palma-res - dove già figurava un titolo Itf, vinto lo scorso aprile a Karshi, in Uzbekistan (10mila dollari) - con il primo successo in un evento di Grado A in carriera.Nel torneo femminile si è imposta, invece, la californiana Catherine Cartan Bellis, alla sua prima finale di questo valore. La 15enne di San Francisco, accreditata della settima testa di serie, ha battuto per 63 64 un’altra

sorpresa a questi livelli, l’australiana Naiktha Bains, di sedici mesi più “anziana”, ed è di-ventata così la più giovane vincitrice di sem-pre del torneo. In una finale non esaltante i nervi hanno giocato un ruolo fondamentale ed i quindici doppi falli commessi dalla gio-catrice Aussie (ma è nata a Leeds, in Inghil-terra) ne sono la prova. L’americana, che a Milano ha realizzato percorso netto senza perdere nemmeno un set, ha così ulterior-mente ritoccato il suo ruolino di marcia in questa stagione che parla di 28 vittorie con-tro una sola sconfitta rimediata, proprio alla vigilia dell’appuntamento milanese, nella finale del torneo di Santa Croce dalla russa Darya Kasatkina (contro la quale si è pronta-mente presa la rivincita nella semifinale del

Bonfiglio). Il capitolo tricolore è le-gato, inevitabilmente, al passo falso di Filippo Baldi. L’azzurro più atteso della vigilia (erano in undici ai na-stri di partenza) ha steccato all’esordio contro il colom-biano Luis Valero, bravo a rimanere attaccato al match nonostante un avvio diffici-le. Baldi, infatti, diventato testa di serie numero 17 dopo il forfait del brasiliano Zormann, aveva portato a casa il primo set prima di la-sciare strada al suo avversa-rio (36 62 76). Una sconfitta ancora più dura da digerire considerato che il 18enne

lombardo ha fallito un match point sul 5-4 del terzo set: gli ottavi del 2013 (battuto dal futuro vincitore Zverev) resteranno così il miglior risultato di sempre del vigevanese in tre partecipazioni agli Internazionali d’I-talia junior. In casa Italia i migliori sono stati quindi il lombardo Stefano Roncalli ed il to-scano Jacopo Stefanini, entrambi entrati in tabellone grazie ad una wild card ed elimi-nati negli ottavi per mano, rispettivamente, dal qualificato brasiliano Matos e dal croato Serdarusic.Per quanto riguarda le azzurre, invece, tre delle nove giocatrici al via hanno superato lo scoglio dell’esordio ma sono poi uscite di scena nel turno successivo, tutte per mano di avversarie più quotate.

Il russo Roman Safiullin stringe la mano al finalista e connazionale Andrey Rublev

Katherine Cartan Bellis con la bandiera a stelle e strisce

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Super Tennis

Diversamente belleTENNIS E GOSSIP

SSi può processare la bellezza? In senso generale non si dovrebbe. Perché come qualcuno ha detto e scritto sarà la bellezza a salvare il mondo. Ma nel caso specifico questa corte prende atto che si sta verificando un mutamento di cui non si può non tenere conto. Stante che il concetto stesso di bellezza è per sua natura sog-gettivo, esistono comunque dei canoni condivisi che in molti ri-conoscono. Ecco: ci troviamo di fronte alla riscossa di quelle che chiameremo le diversamente belle. Atlete e tenniste cui madre natura ha consegnato un talento non indifferente ma il cui volto è, diciamo così, meno da copertina di alcune colleghe più famose che vengono convocate al banco degli imputati: Sharapova Maria, Hantuchova Daniela, Bouchard Eugenie, Ivanovic Ana. Accomo-datevi signorine, prego. L’ACCUSAI punti sono sotto gli occhi di tut-ti. Grazie alle grazie di cui cono dotate (questo collegio di accusa si concede qualche libertà lingui-stica) le bellissime del circuito distraggono gli spettatori dallo spettacolo tennistico in senso stretto. Il pubblico planetario, già di per sé abituato a consu-mare dosi massicce di gossip ogni giorno, è ormai arrivato ad occuparsi delle vicende del ten-nis femminile soprattutto grazie al gossip che gli fa da contorno. La vicenda del fidanzamento Fognini-Pennetta è emblematica in questo senso: le telecamere delle tv puntano ormai con mag-gior pervicacia su Flavia quando si presenta in tribuna a seguire

un match di Fabio che non su punto spettacolare del medesi-mo. Di Caroline Wozniacki ci si occupa soprattutto perché il suo ex fidanzato golfista McIlroy l’ha piantata in asso a pochi mesi dal matrimonio. Grigor Dimitrov è probabilmente il talento nuovo di più alto livello del circuito; ma non esiste giorno in cui non venga definito Mr.Sharapova. E per avere notizie di Vika Aza-renka, da mesi ferma ai box per un guaio fisico, abbiamo dovuto leggere della fine della sua storia d’amore con il rapper zazzeruto Redfoo. Di Mrs. Hantuchova qui presente ci si occupa ormai solo più su giornali patinati perché del suo tennis non si (pre)occupa quasi nessuno. Ben venga dun-que questa nouvelle vague di ragazze che concentrano l’atten-zione su di sé in forza della loro abilità tennistica e basta: figliole come Carlita Suarez Navarro e Taylor Townsend che sorridono al tennis se alla vita senza pro-porsi all’occhio dello spettatore come se se vivessero costante-

mente issate sul loro piedistallo.

LA DIFESACome è spesso successo in que-sti anni di procedimenti tennistici l’accusa sbaglia l’oggetto delle sue accuse (anche la difesa si diletta in qualche giochetto lin-guistico). Forse si vuole colpevo-lizzare la bellezza? Sarebbe una manovra antistorica e pure un po’ odiosa. Nella storia si sono visti episodi del genere ma in circostanze terribili che qui non è certo il caso di replicare. Se proprio l’accusa volesse puntare il dito contro qualcuno allora bi-sognerebbe che scegliesse me-glio i propri obiettivi: non tanto gli operatori dell’informazione

quanto il pubblico cui si rivolgo-no. Un pubblico che si avventa soprattutto su quanto concerne le tenniste più glamour del circui-to. Se Maria Sharapova si fidanza è tema che conquista maggiore attenzione, ad esempio, di un meraviglioso rovescio ad una mano della Suarez Navarro. Ma tutto ciò è forse imputabile alla avvenenza fisica di Maria? Solo un pazzo potrebbe sostenere una tesi del genere. Che nel tennis contemporaneo si stiano affacciando talenti nuovi oppu-re ne stiano maturando altri che erano in incubazione e che non sono adatti ( e comunque dipen-de dai gusti) per una sfilata di moda è certamente una buona cosa. Cui tutti rivolgiamo un ca-loroso applauso. Ma da questo a colpevolizzare chi ha avuto in dote qualcosa in più sul piano estetico ce ne passa. LA SENTENZASignore, in piedi. Questa corte vi condanna. Non già a rinun-ciare alla vostra bellezza e alle opportunità che vi concede. Saremmo dei pazzi anche solo a pensarlo. Ma a istituire una sorta di scuola di bellezza. Mettete a disposizione i vostri look mana-ger, i vostri fotografi preferiti, i vostri hairdresser e chi cavolo vi pare per mettere in condizione le cosiddette diversamente bel-le di rivaleggiare con voi anche sul piano estetico. Poi sarà il pubblico a esprimere le proprie preferenze. Non è affatto esclu-so che oltre a battervi sul campo arrivino a conquistare anche più copertine patinate di voi. La se-duta è tolta.

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il processo del mese

Maria Sharapova

Sono le atlete cui madre natura ha consegnato un talento non indifferente ma il cui volto è, diciamo così, meno da copertina di alcune colleghe più famose. Sono altrettanto importanti per il nostro sport.

ma da questo a colpevolizzare chi ha avuto in dote qualcosa in più sul piano estetico ce ne passa

DI PIERO VALESIO

Carla Suarez Navarro

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La situazione idealeBIANCA TURATI

II manager, gli agenti, i talent scout; quelle figure che profes-sionalmente girano per tornei, scuole e accademie, alla ricerca di ragazzi promettenti. Una ca-tegoria composita: a volte sono ex giocatori, altre volte addirit-tura avvocati, ex organizzatori di eventi o, peggio, faccendieri senza scrupoli. Tutti quanti, però, hanno una cosa in comune: pos-siedono una sorta di check list, un elenco di “precondizioni”, di situazioni, di circostanze, che spesso non hanno nulla che ve-dere con il campo, ma che la lunga esperienza ha mostrato essere quasi sempre presenti laddove si nasconde un futuro professionista. Ecco a voi la lista del bravo talent scout, la ricetta per il successo.Una famiglia solida, armoniosa, dai sani principi; genitori pre-senti, buoni educatori, ma non invadenti e rispettosi del ruolo e delle scelte del tecnico; un circolo con dirigenti lungimiranti, genui-namente interessati alla crescita dell’atleta; un tecnico competen-te e valido sul piano umano oltre che su quello tennistico; una si-stemazione scolastica in grado di coniugare le ragioni dell’appren-dimento con la necessaria flessi-bilità nella gestione delle assenze; buone qualità atletiche di base e la pratica pregressa di tante disci-pline sportive (i bambini che prati-cano sport diversi acquistano abi-lità motorie migliori di quelli che hanno scelto la strada sbagliata della precoce specializzazione tennistica); la presenza di almeno un altro agonista coetaneo, di li-vello adeguato, con cui allenarsi e competere; ma soprattutto,

occorre che l’atleta possegga la cosiddetta attitudine all’allena-mento, ovvero che sia ricettivo, voglioso di migliorare e in grado di mettere in pratica gli insegna-menti che gli vengono impartiti. Purtroppo, come sappiamo, la realtà è ben diversa, e accade molto raramente che queste con-dizioni si verifichino tutte assieme. Per questo, l’intervista con il ma-estro Alessandro Moroni, del Cir-colo Tennis Seregno, tecnico di Bianca Turati, classe ’97, una delle nostre migliori juniores, numero 46 nell’attuale classifica under 18,

è stata un’autentica sorpresa. Sta-te a sentire.“Bianca è venuta ad allenarsi da noi 4 anni fa, assieme a sua sorel-la gemella Anna, che gioca a un livello quasi analogo. Sono state accolte benissimo da tutti, per la loro grande serietà, educazione, impegno, dedizione al lavoro, vo-glia di imparare.” E uno.“Tutto nasce ovviamente dai ge-nitori: il papà dentista, la madre casalinga, sono sempre presen-ti, attenti, disponibili, ma hanno sempre mostrato grande rispetto per il mio lavoro, e così abbiamo

potuto costruire un rapporto so-lido, basato sulla fiducia recipro-ca.” E due.“Il nostro è un Circolo piccolo, abbiamo solo tre campi, ma la dirigenza ha preso molto a cuo-re le due ragazze, e le sta anche aiutando finanziariamente.” E tre.“Dal punto di vista fisico Bianca deve potenziarsi ancora tantissi-mo, è molto acerba. Del resto, lei si allena solo 3 ore al giorno, dalle 14 alle 17: due ore di tennis e una di atletica. Al mattino frequenta il liceo scientifico, ma per fortuna a scuola, dove ha un buon profitto, non le hanno mai fatto storie per le assenze dovute ai tornei”. E quattro.“Io credo che dal punto di vista atletico lei sia in prospettiva mol-to forte. E’ alta circa 1,65, è mol-to rapida, e ha un ottimo senso dell’equilibrio, anche grazie allo sci praticato assiduamente da bambina.” E cinque.“Personalmente trovo molto pre-zioso il supporto e la consulenza che ci dà Tatiana Garbin, il Tec-nico Federale di settore: io sono un maestro di circolo, mi manca il “vissuto” agonistico ad alto li-vello, e ho molto da imparare da Tatiana.” E sei.A questo punto, sarete curiosi di sapere che tipo di giocatrice è Bianca Turati. La parola, ancora una volta, va al maestro Moroni:“Le sue qualità migliori sono la tenuta mentale, la rapidità di pie-di, il tocco di palla e il bellissimo rovescio, che lei gioca a una sola mano. Se andrà tutto bene, po-trebbe venirne fuori qualcosa a metà fra la Schiavone e la Vinci. Io ci spero”. Anche noi.

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largo ai giovani

Alessandro Moroni, maestro del Circolo Tennis Seregno e tecnico dell’azzurrina, classe ’97, parla di una delle nostre migliori giovani, numero 46 nell’attuale classifica ITF under 18, che di recente

ha partecipato al Roland Garros junior. E’ stata un’autentica sorpresa: state a sentire

DI ROBERTO COMMENTUCCI

Bianca Turati

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Super Tennis

V

Alla fine dello scorso marzo il ligure, che aveva chiuso la scorsa stagione in sedicesima posizione, ha compiuto un ulteriore passo in avanti salendo sino al numero 13. La sua carriera ha avuto un’impennata

a partire dallo scorso luglio, quando ha vinto due titoli ATP di fila sulla terra rossa in Germania

CLASSIFICA DA SCALARE

Azzurri top 50, la rincorsa di Fognini

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come eravamo DI VIVIANO VESPIGNANI

Ventuno italiani hanno sinora stabilito il proprio primato per-sonale entro la cinquantesima posizione dell’ATP Ranking. In cima alla lista troviamo Adriano Panatta e Corrado Barazzutti nelle vesti di top ten , rispetti-vamente nel corso delle stagioni 1976 e 1978, mentre nella fascia che comprende i primi venti giocatori del mondo leggiamo i nomi di Paolo Bertolucci, nume-ro 12 nella prima edizione del-la classifica ATP datata agosto 1973, di Fabio Fognini numero 13, di Omar Camporese, An-drea Gaudenzi e Andreas Sep-pi, tutti 18esimi, nonchè Renzo Furlan, 19esimo nel 1996.Straordinario, ed a livello di re-cord assoluto, appare il numero 40 del mondo raggiunto dal nostro più longevo giocatore nell’era open, Gianluca Pozzi, alla bella età di 35 anni e 7 mesi. Notevole anche l’ exploit (42esi-mo) compiuto da Davide San-guinetti verso la fine del 2005 quando contava oltre 33 anni.Il più giovane a raggiungere il proprio miglior traguardo è stato Stefano Pescosolido nel 1992, a meno di ventun anni d’età, allorché fu numero 42 del mondo, ma prima ancora di compiere i 22 anni anche Andrea Gaudenzi e Cristiano Caratti arrivarono al loro top

rispettivamente nel 1995 e nel 1989.Nei mesi scorsi sono stati i no-stri due primi, attuali, porta-colori a compiere significativi balzi in avanti nella scala dei record personali. All’inizio del 2013 Andreas Seppi ha portato il proprio limite dal numero 22 (dell’ottobre 2012) al 18 con ciò affiancandosi a Omar Campore-se e Andrea Gaudenzi. Alla fine dello scorso marzo Fabio Fogni-ni, che aveva chiuso la scorsa stagione in sedicesima posizio-ne (la stessa del suo allora best ranking datato 29 luglio 2013), ha compiuto un ulteriore passo in avanti salendo sino al numero 13. L’impresa è maturata in virtù degli ottavi di finale raggiunti negli Australian Open, del terzo successo in carriera conquistato a Vina del Mar, in Cile, e delle fi-nali guadagnate a Buenos Aires ed a Monaco. L’impennata che ha avuto la sua carriera –in particolare a partire dallo scorso luglio- è comun-que fotografata con precisione anche in termini numerici dal Ranking ATP. Infatti il suo bot-tino di punti che all’inizio del 2013 era a quota 880, sedici mesi dopo lo troviamo a 2.155.Un’ultima annotazione: l’ età media dei nostri top 21 corri-sponde a 25 anni e 6 mesi.

Giocatore Record (data) Età Adriano Panatta 4° (24-8-1976) 26 anni, 1 meseCorrado Barazzutti 7° (21-8-1978) 25 anni, 6 mesiPaolo Bertolucci 12° (23-8-1973) 22 anni, 1 meseFabio Fognini 13° (31-3-2014) 26 anni, 10 mesiOmar Camporese 18° (10-2-1992) 23 anni, 9 mesiAndrea Gaudenzi 18° (27-2-1995) 21 anni, 7 mesiAndreas Seppi 18° (28-1-2013) 28 anni, 11 mesiRenzo Furlan 19° (15-4-1996) 26 anniFrancesco Cancellotti 21° (15-4-1985) 22 anni, 2 mesiTonino Zugarelli 24° (12-6-1976) 26 anni, 5 mesiFilippo Volandri 25° (23-7-2007) 25 anni, 11mesiPaolo Canè 26° (21-8-1989) 24 anni, 4 mesiCristiano Caratti 26° (22-7-1991) 21 anni, 2 mesiPotito Starace 27° (15-10-2007) 26 anni, 3 mesiGianni Ocleppo 30° (7-12-1979) 22 anni, 8 mesiSimone Bolelli 37° (3-11-2008) 23 anni, 1 meseGianluca Pozzi 40° (29-1-2001) 35 anni, 7 mesiStefano Pescosolido 42° (2-3-1992) 20 anni, 9 mesiDavide Sanguinetti 42° (31-10-2005) 33anni, 2 mesiClaudio Panatta 47° (25-6-1984) 24 anni, 5 mesiDaniele Bracciali 49° (8-5-2006) 28 anni, 4 mesi

Fabio Fognini

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Super Tennis

vita da circolo

E se ognuno facesse

qualcosa di più?

GDI DANILO MANGANARO

Gli americani sono sempre un po’ più “avanti", è innegabile. Per una volta si potrebbe provare a raggiungerli presto, senza far passare troppo tempo. Nei cir-coli sportivi degli States succede già da qualche annata che i membri o soci del club si mettano a disposizione durante il tempo libero per le attività necessarie.In tempi di crisi economica, che il circolo abbia settanta o più di mille soci, occorre-

In America lo fanno da anni: di fronte al difficile momento economico i soci dei club mettono a disposizione le loro professionalità nel tempo libero per contribuire alle necessità del proprio circolo. Perchè non farlo anche noi sfruttando anche sistemi sperimentati come il bartering, le Banche del tempo e i gruppi di acquisto?

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Super Tennis25

definito come un cambio-merce, una per-muta. Come farlo nel Club? Semplice, si potrebbe online o in bacheca creare una sezione cerco/offro, a partire da mate-riali e attrezzature tennistiche sino anche a appartementi da affittare. Richieste di scambi temporanei, di lunga durata o di vendita definitiva.Le banche del tempo prevedono sem-plicemente l’utilizzo gratuito di deter-minate strutture o servizi (dalla palestra alla lezione privata con un maestro sino a un corso di yoga) per determinate ore, in cambio di altrettante ore prestate in segreteria, come arbitro in qualche gara a squadre, in cucina, al servizio di babysit-ting etc.etc. Il vero surplus potrebbe essere abbinare questi due progetti/idee: fornire un’ora settimanale di consulenza concernente il proprio lavoro. Dall’avvocato che dispensa consigli legali, sino al medico passando per il commercialista ma anche il maestro di tennis o la professoressa di inglese.Infine i gruppi di acquisto: il Club può firmare una convenzione con un gruppo d’acquisto (prodotti alimentari ma non solo) che pubblica o invia via mail pro-dotti e prezzi relativi. I soci potrebbero poi successivamente ordinare, pagare e ritirare i quantitativi scelti, ottimizzando così facendo il prezzo sull’acquisto com-plessivo.Sono solo alcuni spunti volti a dare ognuno qualcosa in più in un momento non così florido economicamente, per permettere al club di continuare a investire oculata-mente, senza sprecare risorse finanziarie preziose. E in più sono tutti modi di stimo-lare e intensificare le relazioni interperso-nali tra i soci, la vera essenza di un circolo di tennis che si rispetti.

resta la comunità sociale di riferimento e i soci rappresentano una sorta di seconda famiglia.E’ e sarebbe un gran peccato lasciar decadere il romanticismo e la passione che questi personaggi convogliano nel club, peggio ancora approfittandosene nell’indifferenza altrui. Pensate invece a quanto potrebbe fare ciascuno di voi, con il minimo sforzo ‘sindacale’, per il circolo al quale siete iscritti. Basti pensare alla lista pressoché infinità di professionalità membre di un club di qual-siasi dimensioni. Ci sono dottori, avvocati, medici, ingegneri, commercialisti, archi-tetti ma anche ristoratori, venditori. Senza dimenticare universitari, neolaureate etc.etc. Già succede che l’amico o il semplice conoscente dispensi gentilmente un consi-glio ‘lavorativo’ nello spogliatoio, in pale-stra, al bar o in sauna. Perché non formalizzare e in qualche modo ufficializzare questi momenti? Ci sono alcune collaudate tecniche di coe-sione sociale come bartering, banche del tempo e gruppi di acquisto.Il bartering può essere più banalmente

rebbe mettersi tutti a disposizione anche per far risparmiare somme di denaro che altrimenti andrebbero per forza di cose impegnate per assumere almeno part-time nuove forze lavoro.Ci sono già casi italiani in cui il socio più vicino di abitazione si mette ai fornelli per Ferragosto o per la Vigilia di Natale quando la cucina del bar resta chiusa. O ancora il socio pensionato ma esperto di giardinaggio si dedica al verde del tennis club. Questo perché per molti il circolo

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angolo tecnico

L'evoluzione nel settore delle incordature è continua, se non infinita. I cosiddetti "monofilamenti", utilizzati dalla maggioranza dei professionisti, sono alla quarta o quinta generazione nel trattamento del materiale-base, il poliestere. E stanno emergendo anche fibre alternative, in grado di offrire un diverso feeling di gioco. Il punto della situazione...

Quanti fili ha la mia corda?

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N

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AVVOLGIMENTO, OTTIMO COMPRO-MESSO – Esistono poi i cosiddetti "avvol-gimenti" semplici, doppi o strutturati. I primi sono costituiti da un "core" (nucleo) centrale monofilo ricoperto poi da un fascio di fila-menti che aiuta a mantenere la tensione e fa da protezione, anti usura e abrasione per l’a-nima centrale. Discrete sono le prestazioni e contenuti i costi. Sono di fatto avvolgimenti

semplici le corde che molti brand ribattez-zano con il nome di Synthetic Gut. Se esiste un ulteriore copertura di filamenti in senso opposto, quindi con il nucleo centrale più sottile si parla di "avvolgimenti multipli".

IBRIDO ALLA ROGER? – Tutti dovremmo sapere che il reticolo delle corde è composto da orizzontali e verticali, di solito in numero minore, anche se nelle ultime collezioni c’è chi (Wilson e Prince) ha proposto nuovi attrez-zi con schemi 16x15, 18x16, etc.etc. Qualche campione (Federer e Djokovic su tutti) abbina i pregi di due tipi differenti di corde: lo sviz-zero fa montare budello sulle verticali e mo-nofilamento sulle orizzontali. Al contrario fa Nole. Sono soluzioni atte a miscelare tenuta della tensione da un lato e durata dall’altro, sensibilità e comfort da una parte potenza o controllo dall’altra. Ma vanno valutati, oltre alla costruzione e al tipo di materiali impiegati ,anche calibro (spessore) della corda e tensio-ne applicata… Alla prossima puntata.

DI MAURO SIMONCINI

Niente poco di meno che il signor Boris Be-cker sosteneva che “la racchetta è lì solo per sostenere le corde”. L’uomo della strada vi direbbe che la pallina da tennis la colpi-sce, si spera, non con la racchetta e il telaio ma proprio con l’incordatura installata su di essa. Qualcun altro sostiene che le corde sono la vera anima della racchet-ta. Insomma una qualche impor-tanza, nella performance tecnica e nell’esito del vostro gioco, la corda ce l’avrà. Chiedete per in-formazioni a tutti i professionisti incordatori che hanno avuto la fortuna e la sfortuna di avere a che fare con i top player: le richie-ste più bizzarre, ma specifiche, precise e tassative. Il tipo di corda (materiali e costruzione), il calibro e la tensione sono le variabili fon-damentali, quelle che incidono sulla prestazione.

PRIMA COM’ERA – Una volta c’erano solo il budello e il sinteti-co. O meglio, c’erano solo corde ottenute assemblando sottili stri-scioline di budello animale. Negli Anni Settanta sono comparse le fibre sintetiche, che costavano meno e soprattutto si rompeva-no decisamente più tardi, anche se la qualità era minore. Fino ai nostri giorni, quando da un lato l'elevato costo delle fibre natura-li, dall’altro l’evoluzione dei materiali sintetici e delle tecnologie con cui vengono trattati, han fatto pendere la bilancia decisamente verso questi ultimi. Ne esistono di mille tipi e strutture.

MONOFILO A GO GO - A farla da padrone è sicuramente il monofilamento, livello base della complessità tecnologica. Un unico ma-teriale assemblato in un solo filamento: mol-to spesso è poliestere, talvolta poliammide. Siamo già giunti alla terza generazione di co-poliestere grazie a trattamenti e additivi chimici di ultima generazione. Molti colori (più recentemente va di moda il total black) e diverse sezioni (non solo circolare ma an-che poligonale). Il vantaggio principale è la durata: i monofili sono duri da rompere (e in genere non sono costosi), buona resistenza all’abrasione ma qualità di gioco non parti-colarmente elevata, soprattutto in termini di tocco e sensibilità. Rendono bene nelle prime ore ma la perdita di dinamicità e ten-

sione è abbastanza rapida ed evidente. E’ la corda più usata sul circuito "pro": i profes-sionisti però cambiano racchetta dopo po-chi games, senza attendere la rottura dell’in-cordatura. E quindi sfruttano il momento di resa ottimale. I giocatori di Club che atten-dono mesi prima della sostituzione utilizza-no il lato peggiore di questo tipo di corda.

MULTIFILO CARO? MA VALE– Tra le cor-de sintetiche (o a base vegetale), quelle che più avvicinano alle prestazioni del budello naturale, grazie all’evoluzione tecnologica di materiali e trattamenti, sono sicuramen-te i multifili. Come suggerisce la parola stessa non esiste un nucleo centrale, ma centinaia (o migliaia) di sottilissime fibre attorcigliate tra di loro. Corde morbide, elastiche, potenti, ideali specialmente per “compensare” la rigidità sempre maggio-re dei telai moderni. Il multifilamento offre performance di gioco superiori, ma patisce l’usura e le variazioni climatiche. Costa di più e si rompe più in fretta ma fino a quel momento mantiene pressoché invariate le sue caratteristiche di risposta in termini di elasticità e dinamicità. Per intendersi chia-ramente è la corda che si vede progressi-vamente sfilacciarsi e "sbucciarsi" nell’area del piatto corde nella quale impattate più spesso la pallina. E inq uesto asosmiglia al budello naturale.

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Super Tennis

GE’ lo slogan di quest’anno. Tutti i ragazzi che li frequenteranno avranno l’opportunità di incrociare

le proprie racchette con i campioni azzurri di Coppa Davis e Fed Cup: da Fabio Fognini a Sara Errani, da Andreas Seppi a Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Camila Giorgi, Karin Knapp e tanti altri

CENTRI ESTIVI FIT

“Gioca da campione con i campioni”

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maestri

“Gioca da campione con i campioni”, questo è lo slogan dei Centri Federali Estivi. An-che quest’anno, infatti, tutti i ragazzi che li frequenteranno avranno l’opportunità di in-crociare le proprie racchette e giocare diritti, rovesci, volee con i nostri azzurri di Coppa Davis e Fed Cup. Da Fabio Fo-gnini a Flavia Pennetta, da An-

dreas Seppi a Sara Errani, da Paolo Lorenzi a Camilla Giorgi, da Simone Bolelli a Roberta Vinci, questi campioni ed altri saranno ospiti durante l’attivi-tà dei centri , operativi nei se-guenti periodi e sedi :

● Castel di Sangro dal 15 Giu-gno a 9 Agosto● Terrasini dal 29 Giugno al 19 Luglio● Serramazzoni dal 15 Giugno al 3 Agosto

● Brallo dal 15 Giugno al 9 Agosto ● Tirrenia dal 15 al 29 Giugno, ● Cardiff con due opportunità dal 3 al 16 Luglio e dal 21 Lu-glio al 3 Agosto.

Ai Centri estivi oltre ad “incro-ciare i Campionici” ci si allena da Campioni poiché la gior-nata tipo prevede 2 sedute di tennis e 2 di atletica dirette dai Tecnici Federali del Setto-re Tecnico Nazionale. A loro si

Sara Errani e Roberta Vinci al Centro Estivo di Terrasini nel 2013

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Super Tennis

Paolo Lorenzi al Centro Estivo di Serramazzoni.

Sotto Centri Estivi FIT a

Castel di Sangro

Flavia Pennetta al Centro Estivo FIT di Terrasini nel 2013

affiancheranno gli insegnanti formati dall’Istituto Superio-re di Formazione “Roberto Lombardi” che attueranno le nuove proposte didattiche che partono dal concetto di multilateralità e prevedeno lo sviluppo simultaneo delle 4 aree (mentale, fisica, tattica e tecnica) che contribuiscono al-la crescita e costruzione di un giocatore di tennis.Anche quest’anno si svolge-ranno presso i Centri estivi tut-ti i raduni tecnici per i ragazzi/e nati dal 1999 al 2007, inoltre, si disputeranno anche le fasi fina-li delle manifestazioni tecniche istituzionali. La Pia Cup riserva-ta agli Under 9, la Coppa delle

Province per gli Under 11 pres-so il Centro Federale estivo di Castel di Sangro e la Coppa Belardinelli Under 13 e i Cam-pionati Italiani Under 11 pres-so il Centro Federale estivo di Serramazzoni.A tanto tennis, si aggiunge-ranno attività collaterali con l’opportunità di divertirsi con la pesca sportiva, il maneggio, l’acqua Park, l’arrampicata, oltre ad emozionanti serate a tema per alleviare le fatiche sportive giornaliere.E’ opportuno evidenziare che ancor di più da quest’anno la Federazione Italiana Tennis ha voluto incrementare la qualità delle proprie strutture inseren-do il Centro di Preparazione olimpica di Tirrenia, potenzian-do la sede di Castel di Sangro con ulteriori campi e spostan-do il centro in Gran Bretagna a Cardiff che garantisce migliori servizi.Quindi se volete far vivere ai vostri ragazzi una vacanza in buone mani affrettatevi a collegarvi sul sito dei Centri Federali(www.federtennis/cen-triestivi.it) per prenotare gli ul-timi posti a disposizione.

29

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Super Tennis

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panorama

Si è da poco conclusa la manifestazione sui campi in terra rossa del Foro Italico con numeri da record: biglietti venduti, spetta-tori in TV, contatti web, etc.. L’importanza del torneo è cresciuta nel tempo grazie al grande lavoro fatto dalla Federazione, dagli organizzatori e da tutte quelle componenti che contribuiscono alla buona riuscita di un evento divenuto ormai di livello mon-diale. Tra le citate componenti non può non essere citata quella relativa agli Ufficiali di Gara che hanno diretto gli incontri del Torneo principale e di tutti i tornei di pre-qualificazione. Si dice sempre che quando c’è un nuovo campione in una disciplina sportiva questo fa da traino per i giovani che vogliono imitarlo ma, evidentemente, questo punto di vista può essere allargato a tutti i componenti della specifica disciplina sportiva. Proprio in concomitanza degli Internazionali d’Italia sono giunte alla ca-sella di posta elettronica del CCUG ([email protected]) molte richieste di informazioni su cosa fare per diventare Ufficiale di Gara. Per entrare a far parte della categoria non è necessario saper giocare a tennis o aver avuto un passato “agonistico” ma sono richiesti solo la residenza in Italia e, in caso di cittadino straniero, la conoscenza fluente della lingua Italiana ed inoltre che l’interessato non abbia subito squalifiche o inibizioni supe-riori ad un anno da parte del CONI. Per i Giudici Arbitri occorre anche la maggiore età ma per gli arbitri non è necessaria e si può entrare come “allievo” arbitro già a 12 anni. L’aspirante Ufficiale di Gara dovrà frequentare uno dei corsi, assolutamente gratuiti, che vengono organizzati annualmente dai Comitati Regionali e,

al termine, sostenere l’esame per acquisire la qualifica di 1° li-vello. Dopo le prime prove “sul campo” come assistente ad un collega più esperto potrà, se ha ottenuto buoni giudizi, iniziare ad arbitrare le manifestazioni in autonomia. A questo punto, per poter dirigere delle gare, diventa indispensabile che l’Ufficiale di Gara sia anche tesserato per la FIT. Questi, descritti in estrema sintesi, sono i primi passi per intraprendere la “carriera” di Uffi-ciale di Gara nel Tennis che, è doveroso ricordare, è un’attività assolutamente dilettantistica ma non per questo priva di soddi-sfazioni e che deve essere svolta con il massimo della professio-nalità. Ed è a questo punto che le capacità tecniche di ciascuno devono unirsi con la passione per questo sport meraviglioso per far si che anche l’Ufficiale di Gara entri a far parte della partita sul campo senza però esserne mai il protagonista. L’esperienza, la bravura ed anche, siamo onesti, il tempo a disposizione da dedicare all’attività arbitrale, contribuiscono alla selezione dei migliori Ufficiali di Gara che avranno l’opportunità di andare ad arbitrare incontri di livello sempre più alto fino, perché no, agli Internazionali d’Italia e oltre.... Per tutti quelli che desiderano maggiori informazioni sulle date e luoghi ove si tengono i corsi si suggerisce di visitare il sito della federazione all’indirizzo web www.federtennis.it e cercare tra le REGIONI quella di proprio interesse per verificare se vi sono informazioni relative ai corsi in programma e/o i recapiti per parlare direttamente con i Comitati Regionali. Un sincero “in bocca al lupo” a tutti i futuri colleghi per la Vostra nuova carriera e... ci vediamo al Foro!!

DIVENTARE UFFICIALE DI GARA? QUASI QUASI...(DI ROBERTO MARANO – COMPONENTE C.C.U.G.)

GIUDICI DI GARA

Un corso di tennis in Kosovo tra i progetti dei militari italiani per i bambini di Peja

Il contingente militare italiano di stanza a Belo Polje, grazie a una donazione della Federazione Italiana Tennis (FIT), ha portato a termine presso il centro spor-tivo comunale di Peja un corso di tennis a favore di 25 bambi-ni kosovari. L’attività rientra nel quadro di una serie di iniziative della cooperazione civile e mi-litare del contingente italiano promosse per avviare le giovani generazioni kosovare alla pra-tica di discipline sportive. Per un mese 25 bambini di famiglie meno abbienti di ogni etnia e religione hanno partecipato gratuitamente alle lezioni di mi-ni-tennis tenute, con il suppor-

to dallo staff del circolo tennis di Peja, da un militare italiano in forza alla missione Kfor in pos-sesso della qualifica di istruttore federale. Con l’intervento della FIT, che ha donato attrezzature

didattiche ed equipaggiamen-ti sportivi, è stato permesso a questo gruppo di piccoli ten-nisti di praticare questo sport liberamente e gratuitamente. “Grazie agli italiani per questa

lodevole iniziativa che si aggiun-ge ad altre già effettuate per i nostri giovani. Da oggi potremo offrire la pratica di questo sport anche alle scolaresche della municipalità di Peja”, queste le parole pronunciate da Kresnik Arifi, presidente del tennis club Peja, alla chiusura del corso.I 250 peacekeepers italiani del contingente in servizio a Belo Polje, provenienti princi-palmente dal 52° reggimento “Torino” con sede a Vercelli, hanno il compito di garantire, nel rispetto della risoluzione 1244 del Consiglio delle Na-zioni Unite, la sicurezza, la sta-bilità e la libertà di movimento nell’area occidentale del Koso-vo contribuendo al consolida-mento della pace e al processo di crescita civile.

NEWS

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Kosovo. Il Capitano Gianluca Greco, istruttore di tennis

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SONO LA CONSAPEVOLEZZACHE UN PUNTO PUÒ

CAMBIARE TUTTO.

GAËL MONFILS, GIOCATORE PROFESSIONISTA

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la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

ABRUZZOLanciano sogna la A1

di Ferdinando De Fenza

I tifosi e i soci del Circolo Tennis Lanciano stanno accarezzando il so-gno di giocarsi la promozione nella massima serie del tennis nazio-

nale con un avvio di stagione straordinario, frutto di 3 vittorie (contro Tennis Lombardo e Li-vorno in trasferta, contro Scan-dicci in casa), di un pareggio (contro Palermo in casa) e di una sconfitta sul veloce di Schio. Si punta dunque a conquistare un posto nella semifinale dei play-off per la serie A1: un obiettivo ambizioso per quello che è solo il terzo campionato consecutivo

di serie A2, ma il sodalizio frentano di Giancarlo Staniscia, presidente al secondo mandato sotto la cui gestione sono arrivati i risultati più im-portanti della storia del Circolo Tennis Lanciano, non è abituato a porre limiti alla propria crescita sportiva e associativa. La stagione di serie A2 è iniziata nel migliore dei modi già dallo scorso inverno con l’ingaggio di Enrico Burzi, numero 450 Atp al mondo, arrivato quest’anno ad af-fiancare l’altro “numero 1” del Ct Lanciano, Marco Viola, classificato come Burzi 2.1. La squadra è poi completata dalle punte di diaman-te del CT Lanciano, Lorenzo Di Giovanni 2.4 e Fabio Sgrignoli 2.7, entrambi tennisti di grande valore cresciuti nel settore giovanile del Circolo e oggi alfieri della squadra che sta regalando tante emozioni al tennis abruzzese. Con loro due giovanissimi, sempre nati e cresciuti tennisticamente sotto l’ala del tecnico nazionale Lello Di Loreto, la cui esperienza ventennale in veste di direttore del settore giovanile fren-tano è messa al servizio anche della serie A2 in qualità di capitano non giocatore della formazione: i due giovani talenti aggregati alla prima squadra sono Alessio Amadei e Antonio Taraborrelli, entrambi 16 anni, entrambi con tanta voglia di arrivare in alto. Per Amadei, classificato 3.1, è già arrivato anche l’esordio vincente: sui campi del Tennis Club Lombardo, nella prima giornata di campionato, al fianco di Lorenzo Di Giovanni ha conquistato il punto nel doppio che è valso il 6 a 0 finale. Ma non c’è solo la serie A2 a dare soddisfazioni al CT Lanciano: le ragazze della serie C femminile hanno infatti vinto il campionato regionale, conquistando il diritto a giocare nel tabellone nazionale che porta dritti in serie B. Una bella affermazione firmata Laura Battistini, Bea Caruso, Bianca Ciliberti e Silvia Pesce.

BASILICATARgionali e Serie D2

di Antonio Croglia

Per il secondo anno consecutivo, il T. C. Potenza si è laureato cam-pione regionale. Giacinto Cirenza (2.8), Marco Castello (3.2), Fau-

sto Tamburrino (3.2), Antonio Lovallo (3.4) e Donato D’Addezio (4.2), i

componenti della squadra, hanno avuto un ruolino di marcia inarresta-bile. Il titolo, come lo scorso anno, è arrivato nell’ultima giornata dove i ragazzi capitanati da D’Addezio si sono imposti sul C. T. Matera per 5 a 1, gli altri incontri erano sempre terminati con un perentorio 6 a 0. La compagine potentina, nello spareggio giocato sulla terra rossa del C. T. di Andria, si è dovuta arrendere ai “cugini” pugliesi (GS Angiulli Bari). La questione relativa alla retrocessione resta ancora aperta e sarà decisa mentre andiamo in stampa.Nel frattempo anche la prima fase del campionato di Serie D2, dove c’è stata una grandissima adesione con ben 33 squadre ai nastri di par-tenza, si è conclusa e le due promozioni in D1 se le contenderanno il C.T. Matera “A”, il Royal C.T. Nemoli “A”, il C.T. M. Micucci Moliterno

“A”, lo Sporting Matera “A” e il T.C. Muro Lucano “A”. Ha preso il via anche il campionato regio-nale di D1con nove squadre che si contenderanno la promozione in Serie C. A giugno toccherà scendere in campo alle tenniste lucane, saranno dieci le formazio-ni che incroceranno le racchette. Maggio quindi è stato un mese intenso, ma lo sarà anche giugno visto che si riprenderà con la Ba-silicata Cup e il Circolo Tennis di Venosa, che nel frattempo ha or-

ganizzato gli Assoluti individuali giovanili, ospiterà la sesta tappa. Do-veroso fare il resoconto delle prime cinque tappe. Gabriele Galeazzo guida la classifica riservata ai Quarta Categoria, il giovane promettente tennista lucano tesserato con il CT Matera ha al suo attivo 74 punti. Alle sue spalle, con un netto distacco, Angelo Donnoli (CT Val D’Agri) con 28 punti mentre il pisticcese Piero Losenno (CT Pisticci) viaggia con 2 punti di ritardo. La classifica riservata invece ai tennisti di Terza Categoria, vede appaiati al primo posto, con 54 punti, Daniele Ale-giani (Bodiomnia Potenza) e Gabriele Selvaggi (CT Pisticci). Alle loro spalle il talentuoso leader della classifica di Quarta Gabriele Galeazzo con 36 punti. Il potentino Fausto Tamburrino (TC Potenza), vincitore della prima tappa, è invece quarto. Francesca Leone (CT Pisticci) è la leader indiscussa tra le donne. La tennista di Pisticci si è aggiudicata ben tre delle quattro tappe disputate, alle sue spalle Arianna Adinolfi (CT Muro Lucano) e la potentina Giorgia Croce (T. C. Gingles) vincitrice invece della prima tappa.

CALABRIAPremio San Giorgio d’oro

di Rosaria Ionà

“Per essersi confermato un’eccezionale risorsa cittadina in campo sportivo, culturale e sociale, un granaio di crescita individuale

e collettiva”. E’ questa la motivazione con la quale il Circolo di ten-nis Rocco Polimeni di Reggio Calabria ha conquistato il prestigioso riconoscimento “San Giorgio D’Oro”. Come ogni anno, la festa del santo protettore reggino, San Giorgio, è stata accompagnata dalle onorificenze che il Comune conferisce ai cittadini più illustri che, per

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��

� La squadra di A2 del CT Lanciano

� Il Tennis Club Potenza campione regionale

Page 35: Una sola parola: crescita!

Super Tennis

impegno, si sono contraddistinti all’interno della comunità. A ritirare il premio, consegnato dal presidente del Coni di Reggio, Mimmo Prati-cò, è stato il presidente del circolo Igino Postorino che si è detto “pie-no di orgoglio per un riconoscimento che non guarda solo all’attività sportiva, ma anche sociale e culturale che il circolo s’impegna a valoriz-zare”. “Ho sempre guardato alla socialità come a un valore aggiunto del nostro circolo – ha proseguito Postorino -. Questo ci ha portato, dopo tanti anni, alla conquista di questo riconoscimento inaspettato e che ci riempie di orgoglio”. Nel corso della cerimonia, il prefetto Gaetano Chiusolo ha voluto ri-cordare come “il San Giorgio d’Oro debba spingere gli stessi citta-dini reggini ad affermare i valori civili e i principi solidi attraverso un impegno quotidiano, ben rappresentato anche a dimostrazione che la meritocrazia esiste a Reggio, in vari campi: il sociale, la cultura e il mondo del lavoro”.Il circolo Rocco Polimeni fu fondato nel 1929. Oltre ottanta sono gli anni di ricordi, emozioni e soddisfazioni. Memorie che hanno un pro-tagonista su tutti, il compianto Domenico Travia, il presidente che ha fondato, visto crescere, e portato agli apici il Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”. Oggi è una struttura di prim’ordine con otto campi, uno campo centrale - oggi intitolato al presidente Domenico Travia - prov-visto di una tribuna di 2000 posti a sedere.

CAMPANIARegionale U.12 e U.14

di Maria Grazia Ciotola

Maggio di appuntamenti giovanili in Campania. Campionati regio-nali under 12 e 14 in vetrina al tennis club Petrarca della presi-

dente Stefania Crimaldi. Il torneo ha messo in luce i giovani talenti emergenti della Campania. Nel tabellone under 12 femminile, come

da pronostico, la vittoria è andata alla favorita Federica Sacco del Fireball che si è imposta con il punteggio di 62 63 sulla compagna di squadra Morgana Perna. Nel tabellone under 12 maschile, Simone Sorbino in finale ha do-vuto faticare non poco per avere la meglio su Massimo Del Carmine 26 62 76. Molto com-battuta anche la finale under 14 femminile dove Giuseppina Miccio si è aggiudicata il titolo superando in finale Antonella La Cava con il punteggio di 61 46 76. Nel tabellone under 14 maschile, le teste di serie numero 1 e 2, Pietro Manola e Antonio Ruocco, si sono fermate in semifinale sconfitte rispettivamen-te da Elio Ramaglia e Simone Cacciapuoti.

Lo stesso Ramaglia si è imposto, poi, anche in finale su Cacciapuoti conquistando il titolo regionale con il punteggio di 63 61. Nella fina-le per il 3° e 4° posto, valida per l’ammissione ai Campionati Italiani di categoria, Antonio Ruocco ha sconfitto Pietro Manola 64 63. Par-tecipazione ricca, in quantità e qualità al Tennis Club Vomero per la tappa napoletana di maggio del Trofeo Kinder Sport giovanile. Dagli under 10 agli under 16 in gara alcuni dei migliori talenti della Campa-nia, e non solo, al club collinare da sempre al vertice organizzativo in

regione. Profeta in patria nell’under 10 Francesco Modugno che in finale batteva Fabrizio Staiano, 61 60, entrambi 4 nc. Nell’under 11, i ragazzi del 2003, affermazione per Riccardo Maria Cocco su Matteo Rodriguez 64 75, entrambi 4 nc. Per gli under 12 del 2002 titolo a Ivan La Cava, 4.4, in finale su Andrea De Simone, 4.3 e numero 1, 63 62. Passando agli under 13 del 2001, titolo a Giuseppe Pazzi, 4.2, in finale su Roberto Nazzaro 4.3, 76 62 con il n.1 Palmese fuori in semifinale. Tra gli under 14 del 2000 successo di Marco Orofino, 4.2 in finale sul sorprendente Luca De Filippo 4.3 e non inserito nelle teste di serie, 16 76 62. Ultimo titolo nel maschile, con gli under 15 e 16 del 1\998 e 99. Alessandro Gentile, numero 1 e 4.1, batteva in finale Matteo Totaro, numero 2 e 4.1, 26 64 62. Nel torneo femminile under 15 e 16 successo di Anna Lamboglia, numero 1 er 4.2 su Anna Moio, numero 2 e 4.3, con un netto 61 61.

EMILIA ROMAGNACampionati Serie C, Over e Giovanili

di Stefano Benfenati

Mini atleti e Veterani in campo, la serie C con i primi ‘verdetti’, e il campionato di serie D in pieno svolgimento: a tutto gas l’atti-

vità agonistica regionale a squadre in Emilia Romagna. Nelle diverse categorie, infatti, si sono date battaglia le varie compagini e, dopo le fasi regionali, le ‘migliori’ sono determinate a mettersi in luce anche a livello nazionale. A pieno regime la serie D con ottimi numeri ai blocchi di partenza: ben 572 le squadre (tra maschile e femmi-nile) che si affrontano settimanalmen-te per conquistare un posto al sole nei tabelloni finali regionali. Già definite, invece, le squadre di se-rie C che hanno ‘staccato’ il pass per il tabellone nazionale. Tra le 36 com-pagini iscritte alla fase a gironi (24 per gli uomini e 12 per le donne) sono 6 quelle pronte a mettersi alla prova ol-tre i ‘confini’ emiliano romagnoli: Ct Casalboni e Ct Reggio Emilia (nella serie C femminile) e Ca Faenza, Ct Rimini, Sc Sassuolo e Ct Reggio Emilia (nella serie C maschile). Per quanto riguarda le ‘nuove leve’, è in dirittura d’arrivo la definizio-ne dei tabelloni ad eliminazione diretta nelle varie categorie (under 10 misto, under 12, 14, 16, 18 maschile e femminile) dei campionati giovanili. Infine, non sono mancate le soddisfazioni ed i titoli per i più esperti. Conclusa, infatti, la fase regionale per i Veterani e le Ladies: so-no ben 30 le compagini che saranno ‘portacolori’ dell’Emilia Romagna nei vari Campionati e Manifestazioni nazionali.

CAMPIONI REGIONALI VETERANI/LADIES Over 35 – Tc Castellazzo Over 40 – Ct Cervia Over 45 lim. 4.3 – Forum TennisOver 45 – Vicente Ca Faenza/Villa Carpena Over 50 – Sc Sassuolo Over 55 – Sc Sassuolo Over 60 – Ct Pontelungo Over 65 – Cierrebiclub Over 70 – Ct Bologna Ladies over 40 – Ct Cacciari Ladies over 40 lim. 4.5 - Cir.Ric. Usl 16 Ladies over 45 – Ct Rimini Ladies over 50 - Easy Tennis

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� Il centrale del Circolo Polimeni

� a squadra del Ct Cervia, Campione Regionale Over 40

� Elio Ramaglia, vincitore del titolo regionale under 14

Page 36: Una sola parola: crescita!

la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

FRIULI VENEZIA GIULIACampioni di Serie C

di Fausto Serafini

Dalla battaglia emozionante sulla costa isontina al rientro trionfale nella costa triestina: breve la navigazione, esaltante il carico. Gli

spettatori, presenti sulla tribuna del Tc Grado, non possono dire di es-sersi annoiati durante la maratona indispensabile a dirimere la supre-

mazia regionale della serie C dei maschi. Il Tc Caneva contava di raccogliere i frutti di un per-corso senza sbavature tra sfide nel girone e suc-cessivi scontri nei playoff, mentre il team del Ct Grignano si riteneva sufficientemente appagato dal buon rendimento stagionale che disegnava al sodalizio triestino la seconda finale regionale, dopo quella della Coppa invernale Cà D’ORO. Per la verità, un segnale leggermente inquietan-te, per non dire premonitore, si poteva leggere nel pareggio ottenuto, nell’ultima giornata del girone, proprio contro i contendenti dell’ultima ora. Però, il vantaggio interlocutorio di 3 a 1, do-

po i singolari, infondeva una certa tranquillità ai giocatori del presidente Ugo Cimetta, come alla maggioranza degli appassionati supporter saci-lesi. La quarta affermazione nel singolare avrebbe decretato l’anticipata fine tombale del confronto e l’esultanza sarebbe dilagata nel club di Fiaschetti di Sacile. Ma di fronte ai tre convincenti successi dei singolari-sti canevini ad opera di Mauro Pizzinat, Marco Dal Mas e Larry Manfè, la colonna dei rivali segnava il doppio bagel affibbiato dal giuliano Paolo Lippi al generoso Marco Brunetta. Su questa ancora di salvezza la sfida rimaneva viva e si spostava alle due gare canoniche di doppio. L’impre-sa riusciva pienamente ai giocatori triestini che, con le coppie Facciolo/Di Pretoro e Lippi/Del Degan, riuscivano a pareggiare il conto grazie alla complicità del terzo salvifico set. Prolungamento di match al quale non attingeva, nel momento topico, il duo giuliano Facciolo/Di Pretoro che liquidava la pratica nel doppio di spareggio, lasciando al tandem Manfè/Pizzinat solo tre game carichi di delusione.

RISULTATISingolari: Pizzinat b. Di Pretoro 2-6 6-0 6-1; Dal Mas b. Zugna 6-2 6-2; Manfè b. Del Degan 6-4 6-1; Lippi b Brunetta 6-0 6-0. Doppi: Lippi/Del Degan b. Manfè/Pizzinat 6-2 3-6 6-3; Facciolo/Di Pretoro b Brunetta/Dal Mas 3-6 6-3 6-1. Doppio di spareggio: Facciolo/Di Pretoro b. Manfè/Pizzinat 6-1 6-2.

LAZIOUn grande spettacolo

di Marcello Giordani

Anche quest’anno gli appassionati di tennis romani hanno potuto godere del grande tennis internazionale che il TC Garden di Roma

del popolare Pancho Di Matteo ospita ormai da diciannove anni conse-cutivi. Un record che non trova facilmente riscontri neanche in ambito nazionale. Anzi in questa edizione il montepremi è stato ulteriormente

ritoccato portandolo a 42.500 euro con ospitalità per tutti partecipanti. Un impegno economico rilevante specialmente in anni di crisi economi-ca così marcata che rendono molto difficoltosa la ricerca di sponsor di-sponibili, solo la grande passione di Pancho e dei suoi soci ha permesso questa sorta di miracolo sportivo rinnovando un appuntamento che è ormai diventato un fiore all’occhiello del tennis nazionale. Questa dician-novesima edizione non ha tradito le aspettative regalando giornate di grande tennis con una straordinaria presenza di pubblico che ha letteral-mente preso d’assalto il circolo già dalle giornate di qualificazione. Co-me al solito protagonisti di assoluto livello con una nutrita pattuglia di at-leti Italiani che al TC Garden si sentono ormai di casa. E’ il caso di Filippo Volandri, finalista lo scorso anno, di Flavio Cipolla, Potito Starace, Paolo Lorenzi, Thomas Fabiano e di giovani promettenti come Matteo Donati, Gianluigi Quinzi, Alessandro Giannesi e Marco Cecchinato. Quest’ulti-mo autentica sorpresa in positivo per i nostri colori con un cammino in crescendo che si è interrotto solo in semifinale contro quel Julian Reister destinato a vincere il Torneo. Presenze eccellenti tra il pub-blico con il capitano di Fed Cup e Cop-pa Davis, Corrado Barazzuti, quasi quotidianamente a seguire gli atleti ita-liani impegnati e il direttore degli Internazionali d’Italia, Sergio Palmieri che non è voluto mancare nelle prime giornate nonostante gli impegni organizzativi del prestigioso Master 1000 romano che, ricordiamo, ini-ziava proprio dopo la conclusione del challenger che ormai funge da fortunato e importante prologo alla sempre più prestigiosa kermesse romana. La finale ha visto protagonista l’uruguaiano Pablo Cuevas, già numero 45 del ranking mondiale poi costretto ad una lunga inattività per un infortunio che ne ha mortificato la classifica relegandolo oltre la millesima posizione. Dopo un faticoso primo turno dove ha eliminato il nostro Lorenzi per 62 16 64, ha superato il giovane Donati 62 64 e nei quarti Taro Daniel 62 46 64 e in semifinale uno stanco Volandri per 63 61. Nella parte alta del tabellone è giunto in finale il tedesco Julian Reister che, come dicevamo, ha superato in semifinale un tenacissimo Marco Cecchinato solo al terzo set. Finale quasi a senso unico con il tedesco a comandare il gioco con variazioni e smorzate che mettevano presto fuori combattimento uno spento e forse appagato Pablo Cuevas, 63 62 il risultato finale a favore di Julian Reister che iscriveva il suo nome per la prima volta nell’albo d’oro della manifestazione.

LIGURIAArmesi e Lavagna ai Nazionali

di Marco Preti

Si sono disputati i playoff della serie C ligure che hanno designa-to il CT Lavagna e l’AT Armesi come squadre che rappresentano

quest’anno la Liguria nelle fasi nazionali femminili. Proprio il match di

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� Il CT Grignano campione regionale di C

� La consegna della targa in memoria di Little Tony al presidente del Club Ferrari Appia Antica Giorgio D’Antonio. A destra Julian Reister il vincitore con Pancho Di Matteo

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Super Tennis

ritorno ha deciso allo sprint la più equilibrata delle due sfide, quella tra TC Finale ed AT Armesi. Quest’ultima si era costruita un vantaggio di 3-1, con Reggi ed Oliveira vincenti su Bizzo e Gamba e poi anche in doppio. Veronica Giusto, che aveva sconfitto Isabel Giordano, aveva tenuto aperto il confronto. La stessa si è ripetuta al ritorno, ma sulla Oliveira. Stavolta però anche la Bizzo (7-6 6-4 alla Reggi) e la Federica Costa (sulla Giordano) hanno portato i loro punti. Sul 4-3 Finale Reggi ed Oliveira pareggiavano con il doppio (7-5 4-6 6-3) e poi si ripetevano di fronte a Bizzo e Giusto nello spareggio.Nell’altra sfida il Lavagna, quest’anno davvero completo con l’arrivo della Botto, partiva dal 3-1 ottenuto in trasferta (solo la Gollo sulla Fati aveva frenato l’onda della Botto sulla Masé, della Rodino contro la Pic-co e del doppio Fati/Rodino). Era così sufficiente per chiudere i conti il 2-0 del ritorno. Qui il team di Levante schierava Adele Soracco che batteva 6-3 1-6 7-5 la Gollo, poi faceva il punto anche con Alice Botto (di nuovo con la Masé).Dopo aver raggiunto i nazionali di serie C con la squadra femminile, l’Amatori Armesi ha vinto anche il play off maschile con sfida di anda-ta e ritorno contro il CUS Genova. Il 4-2 dell’andata dava già buone garanzie ai ponentini, che infatti si sono confermati sul campo di casa. Nel primo incontro Metti aveva travolto Bellomo e poi un secondo punto per gli universitari era arrivato da Brizzi e Metti in doppio. La svolta era arrivata dai due confronti finiti al terzo, dove Viale e Conti alla fine riuscivano a spegnere le speranze di Rebaudi e di Gamba, mentre il 3-1 veniva da Amoretti e il 4-2 da Viale/Amoretti in doppio. Al ritorno tutto più facile sia per Conti che per Viale (stessi avversari), poi vinceva Amoretti (stavolta impegnato a fondo da Costa) e il punto di Metti non bastava (3-1, totale 7-3). Nel primo confronto dell’altra sfida grande equilibrio tra Park e Pro Recco con 3-3 finale. Ha aperto Fabio Parodi battendo 7-5 6-1 Nicolò Inserra, poi il Park ha pareggiato con Pietro Benasso, che ha superato 6-4 7-5 Luca Vigesi. Nuovo vantaggio di Recco con il numero 1 Zucca (6-3 6-2 a Matteo Micali) e nuovo pari di Luca Prevosto, che ha con-cesso 6 giochi a Luca Pompeo. Un doppio per parte e tutto rinviato al recupero del ritorno.Nel match di ritorno, comunque, c’è voluto lo spareggio. La seconda sfida ha avuto un andamento diverso dalla prima con tre singoli al Park (Micali su Zucca, Sorrentino su Parodi e Benasso su Vigesi) e uno solo a Recco (Pompeo su Prevosto), che però pareggiava grazie ai doppi Pompeo/Vigesi e Zucca/Lavagnino. Alla fine, però, con il giovane Luigi Sorrentino ed il ritrovato Filippo Figliomeni, il Park otteneva il punto dello spareggio.

LOMBARDIASerie C: ecco i promossi

di Cristian Sonzogni

Mentre i campionati di serie A2 e serie B entrano nel vivo con le 15 squadre lombarde che cercano di farsi notare, il torneo regionale

di serie C ha già emesso i suoi verdetti. Ci sono dunque le formazioni qualificate per la fase nazionale, al termine di una stagione che ha riser-vato sorprese e conferme. Il match più combattuto degli spareggi ha visto il successo del Tc Milano Bonacossa, a segno per 4-3 contro Mi-lago nella partita più interessante della tornata conclusiva. Per il resto,

fatta eccezione per il 4-2 del Ct Le Colline col Villasanta, solo incontri a senso unico. Hanno staccato il pass per la fase nazionale, vincendo per 4-0, Tc Pavia, Tc Treviglio, At Desenzano e Ct Parabiago. Tra le donne, superano la fase regionale Agrate, Saronno e Junior Milano. Giugno sarà un mese particolarmente importante anche per i tornei interna-zionali in regione. Partendo dall’edizione numero 50 dell’Avvenire, l’e-vento under 16 del Tc Ambrosiano, il circolo che ha preparato anche una festa per presentare degna-mente l’inizio dei lavori del Museo del tennis. La nuova struttura do-vrebbe essere terminata a metà del 2015, in tempo per l’Expo, l’esposizione universale di Milano. Sarà un museo multimediale, con postazioni interattive e un mix tra storia e attualità, dunque sempre in aggiornamento. Oltre all’Av-venire, saranno da seguire anche il Challenger dell’Harbour Club Milano, il 25 mila dollari femminile di Brescia (il torneo femminile più importante dell’anno in Lombardia) e i due Futures di Busto Arsizio e Mantova. Passando alla base dei praticanti, continuano due circuiti che riscuotono ogni anno grande successo tra gli amatori. Si tratta del Circuito Visconteo e del Master della Brianza. Il primo, riservato ai veterani, mette in campo i migliori del panorama Over 45 e 55. Il secondo è invece lo storico circuito lombardo per quarta categoria, che tocca diversi circoli e come da tradizione è stato aperto dalla tappa di Concorezzo. A scattare subito al verde, sono stati Emiliano Ghisi e Patrizia Pozzoli, rispettivamente del Tc Arcore e del Tc Cantù. In campo maschile è stato un derby tra esponenti del Tc Arcore, lo stesso club che per il quarto anno consecu-tivo si è preso carico dell’organizzazione di tutta la manifestazione. Alla fine l’ha spuntata Ghisi, che ha avuto la meglio sul compagno di club Andrea Sironi: 6-0 6-7 6-2 il risultato di un match che è stato piuttosto combattuto, nonostante il rotondo parziale iniziale. E la finale femmini-le, se possibile, è stata ancora più combattuta. Basti un dato: oltre tre ore di match, chiuse in favore di Patrizia Pozzoli, quando l’orologio se-gnava ormai le 21.20. Ilaria Leoni, portacolori del Tc Tirano, in provincia di Sondrio, era partita con il piede giusto ma ha ceduto alla distanza.

MARCHEGiovani racchette protagoniste

di Roberto Senigalliesi

Cinque successi negli 8 tabelloni in programma per i tennisti mar-chigiani nel torneo nazionale del Maggioni (280 iscritti di Marche,

Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata). Nell’ under 10 affermazione di Peter Buldorini del Guzzini Recanati su Alessandro Cocciaretto del CT Porto San Giorgio per 6-4 6-3 (in semifinale Buldorini b. Andrea Me-duri del CT Porto San Giorgio per 6-3 6-1 e Cocciaretto b. Alessandro Veneziani per 6-4 6-3) e di Claudia Frisario del CT Molfetta su Erika Di Muzio del CT Pescara per 2-6 6-2 (7-5). In semifinale Di Muzzio b. Nicole Ceciliani (CT Moie) 7-5 6-4 e Frisario b. Federica Urgesi 6-2 6-1. Nell’under 12 successi di Sofia Rocchetti del CT Chiaravalle su Eleo-

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� Il CT Lavagna femminile

� Una panoramica dei campi del Tc Ambrosiano, sede dell’Avvenire

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la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis

nora Alvisi del CT Barletta per 7-5 6-4 ( in semifinali Alvisi b. Chiara Alesiani del CT Porto San Giorgio) 6-4 4-6 7-5 e Rocchetti b.Desirè Massari per 7-6 6-2) e Federico Ruggeri del CT Fano su Luca Nardi del

Baratoff per 6-3 6-3 (in semifinale Ruggeri b. Luigi Castelletti del Morelli Ascoli 6-2 6-1 e Nardi b. Davide Grossi per 6-1 6-3)Nell’under 14 affermazioni di Elisa Mezza-notte del TT Senigalla su Paola Ciabattoni del Maggioni per 7-5 6-4 (in semifinale Cia-battoni b. Aurora De Filippi del TT Senigallia 6-2 6-3 e Mezzanotte b. Simona Di Noia 6-2 6-0) e di Giuseppe De Camelis del CT Bisce-glie su Cristian Valentini del Maggioni per 6-0 6-1 (in semifinale De Camelis b. Miky Kraja 6-1 6-3 e Valentini b. Daniele Mancinelli del CT Moie per 7-5 3-6 6-4). Nell’under 16, infine, Simone Lombardi del CT Camerata Picena si è imposto a Gianluca Manco del CT Moie per 4-6 6-0 6-3 (in se-mifinale Lombardi b. Francesco Feliziani 6-1 6-1 e Manco b. Antonio Taraborrelli 6-4 4-6

7-5), mentre Silvia Cannone (CT Andria) ha battuto Aurora Curzi (AT Macerata) per 6-4 6-2 (in semifinale Cannone b.Margherita Masi 6-2 6-0 e Curzi b. Maria Carla D’Annnuzio 7-6 6-2).

MOLISEConferme dall’est

di Ida Santilli

In una delle pause dagli allenamenti, Federico Iannaccone racconta, a un anno dal suo arrivo al centro di preparazione olimpica di Tirrenia,

la sua esperienza nella cittadina toscana. Ci parla della sua nuova vita, delle nuove amicizie, dei progressi fatti in un anno, nonostante piccoli infortuni che lo hanno costretto a rinunciare a qualche competizione. Dopo un avvio non facile dovuto al cambio di ambiente, dei ritmi e del regime alimentare, il tennista campobassano, classe’99, ha inizia-to ad integrarsi mettendo in luce le sue potenzialità. Il giudizio po-

sitivo espresso dal direttore tecnico del centro, Eduardo Infantino, e dal maestro Daniele Silvestre, incarica-to di seguire il molisano nell’attività agonistica Italia e in Europa, arrivano al termine di una stagione che aveva tutto il sapore di un banco di prova. Il grande impegno richiesto, le aspet-tative, il sacrificio, le aumentate ore di allenamento, sono tutti elementi che avrebbero potuto incidere non poco sulle prestazioni di Federico, che ha dimostrato di possedere spirito di

adattamento e determinazione. Lo confermano i risultati ottenuti nei primi tornei del circuito internazionale under 16 ETA, disputati nell’est europeo: è riuscito a superare i turni di qualificazione a Novi Sad e a Pan evo in Serbia, a Rjeka in Croazia, e a Maribor, in Slovenia, appro-

dando nel main draw. “Sono soddisfatto di come ho giocato contro avversari non facili”, risponde, quando gli chiediamo se è contento delle sue prestazioni fuori dall’Italia. “A Maribor - continua - ho rag-giunto il mio miglior risultato, i quarti di finale, la miglior classifica Eta, la posizione 500”. I prossimi impegni nel circuito di Federico saranno i tornei di Crema e Foligno. Siamo sicuri che ce la metterà tutta per mi-gliorare la classifica raggiunta e per dimostrare allo staff federale che ha meritato la riconferma a Tirrenia per il secondo anno consecutivo. A ottobre ricomincia l’avventura. Questa volta con una marcia in più.

PIEMONTEQualificazioni agli Assoluti

di Ugo Veglia

Si sono disputati nel mese di maggio i campionati regionali indivi-duali delle categorie giovanili, utili per la qualificazione agli asso-

luti nazionali. Il CT Pinerolo ha ospitato gli under 11 e 12. Il tabellone maschile under 11, composto da 30 iscritti, ha visto prevalere Ales-sandro Spadola su Giacomo Cristodomo mentre quello femminile con 16 iscritte ha premiato l’ottima performance di Chiara Fornasieri su Maddalena Giordano. Nell’under 12, Vittorio Faletti porta a termine il tabellone maschile con 26 iscritti su Lo-renzo Barale ed Elisa Camerano supera Annalisa Gassino in campo femminile, do-ve le iscritte erano 12. Al Vehementia Tennis Team, nell’impianto re-centemente realizzato in Lagnasco, provincia di Cuneo, si sono di-sputati i tornei under 13 e under 14. Nel tabellone riservato alle tredi-cenni, forte di 16 presenze, Emilia Bezzo si è aggiudicata il titolo su-perando Aurora Allasia e nel tabellone maschile, con 31 partecipanti, Alessio Demichelis vince su Andrea Actis. Nella categoria superiore, l’under 14, è Harriet Hamilton che tra le 11 iscritte conquista il primato contro Beatrice Oddone mentre tra i 30 maschi Simone Camposeo termina vittorioso su Edoardo Cecere. Il TC Caselle ha invece organiz-zato il torneo per gli under 16, la cui conclusione è stata condizionata dalla contemporaneità del torneo ETA under 16 di Biella. In finale nel tabellone maschile, tra i 42 iscritti si sono trovati Lorenzo Boveri e An-drea Bolla. Tra le 17 femmine la finale si è disputata tra Sofia Ragona e Ginevra Peiretti con vittoria della prima. In ogni caso questi gioca-tori sono tutti qualificati per il torneo che assegnerà il titolo italiano in programma dopo la seconda settima di Agosto. Assieme a vincitori e finalisti di ogni categoria, sono qualificati anche Manuel Pace, Fede-rico Rubietti e Margherita Cecere per l’under 11, Tommaso Cerchi e Eleonora Rescia per l’under 12, Filippo Moroni, Andrea Terenziani, Beatrice La Cava e Alessia Tagliente tra gli under 13, Leonardo Zanada e Elisabetta Bogetti nella categoria under 14. Già qualificati in virtù della classifica raggiunta sono Giovanni Fonio e Stefano Battaglino per la categoria under 16.

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� Federico Iannaccone

� Gli Under 14 maggioni, Mezanotte e Ciabattoni

� I qualificati dal torneo di Lagnasco

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Super Tennis

SARDEGNATC Terranova: un esempio

di Lazzaro Cadelano

Ci sono favole che è un piacere raccontare. Di quelle vecchio stile, con il finale lieto, che cominciano con un disastro e si con-

cludono con una festa. È la storia del Tc Terranova che sei mesi fa veniva sepolto dal fango dopo l’alluvione che ha colpito Olbia e

tanti centri del Nord Sardegna, e che a maggio si è laureato per la prima volta campione sardo di serie C. Un campionato per risol-levarsi dal disastro, tante vittorie una dopo l’altra per continuare a inseguire un sogno, quello di un circolo che con il presidente Ales-sandro Masala sogna in grande.Le parole del maestro del circolo e capitano della squadra, Andrea Frasconi, sono la miglior narra-zione per questa vittoria sportiva

dal sapore di fiaba: “E’ una vittoria che va al di la di ogni immagina-zione, visto che per il Terranova è il primo titolo assoluto in 27 anni di storia del club. Una vittoria che arriva dopo un anno a dir po-co disastroso dopo quel che è successo quel tragico 18 novembre 2013, con la città che piangeva per l’alluvione e per il nostro circolo che è andato distrutto dal quel mare in piena” racconta emoziona-to il tecnico olbiese, che aggiunge:. “La Scuola Tennis ha ripreso nel giro di un mese, abbiamo iniziato la ricostruzione dei campi e le attività sono riprese”. Fino ad arrivare alla cavalcata trionfale nella “serie A sarda”. Il percorso del Terranova è proseguito in maniera sempre più trionfale nel tabellone finale: ai playoff il primo ostaco-lo superato fu l’Accademia Tennis di Sassari e poi in semifinale il Poggio dei Pini. “Già arrivare in finale era un risultato inaspettato. Vincerla poi in trasferta contro i favoriti è stato qualcosa di unico” ha sottolineato Frasconi. LA GARA. Partita dalle mille emozioni conclusa al doppio di spa-reggio dopo 10 ore di grande tennis dalla mattina sino alle otto di sera. Lo Sporting è partito subito forte e si è portato sul 2-0, con i successi di Aroni su Pudda per 6-0, 6-0 e Busonera su Frasconi per 6-2, 6-3. A riportare l›incontro in parità ci hanno pensato Marco Faggiano che ha battuto Zingrillo per 6-2, 6-4 e Tedde che ha scon-fitto Zedda per 6-4, 6-3.Le sorprese e le emozioni sono esplose poi nei doppi. Zedda e Busonera hanno battuto Frasconi e Pudda 6-3, 6-3, ma Faggiano e Tedde hanno rovesciato il pronostico compiendo il miracolo: sotto 6-3, 6-5, la coppia olbiese è riuscita a vincere 7-6 al tie break per poi dominare il terzo per 6-0 contro Aroni e Zingrillo. La bilancia era sempre in equilibrio ed è stato necessario il doppio di spareggio. Ancora Tedde/Faggiano per il team olbiese mentre i quartesi han-no schierato Aroni e Busonera. In un crescendo di emozioni altale-nanti condite da un tifo da stadio sia da una parte che dall›altra, la squadra gallurese si e› aggiudicata il match decisivo col punteggio di 6-2, 7-5 facendo esplodere di entusiasmo i numerosi supporters venuti da Olbia (due pulmini, due macchine per un totale di 40

persone).IL TITOLO FEMMINILE. Le campionesse sarde di serie C femminile sono invece le ragazze del Ct Selargius. Francesca Rocca, Marta Plumitallo e Gaia Schirru andranno alla fase nazionale a caccia della promozione in serie B.

SICILIATornei di Macroarea

di Fabio Tedesco

Due prove osservate di Macroarea hanno caratterizzato l’attività del mese di maggio che ha visto sia nella prova disputata in Ca-

labria che in quella svoltasi in Sicilia buoni risultati.In Calabria, allo Sport Village di Catona, dove sono scesi in campo gli under 10 e gli under 12, si sono registrate le vittorie di Virginia Ferrara del Ct Palermo sulla portacolori del Country, Giorgia Pedone, mentre tra i maschi Steve Stracquadaini del CT Montekatira si è fer-mato in semifinale. Stesso risultato raggiunto tra le under 12 da Sara Botindari del Tc Palermo Due. Tra i maschi è invece andato di scena il derby in famiglia tra i fratelli Tabacco, del CT Vela Messina, che ha visto il successo di Fausto su Giorgio.Nell’under 14 femminile successo per Sofia Bruno del CT Brolo che in finale ha superato Giuliana Liga del TC Palermo 3, mentre tra gli uomini Fabrizio Andaloro della Polisportiva Rescifina è stato battuto in finale. Infine, negli under 12 Karthiga Thavarajasingam del TC Kal-ta Palermo si è imposta nel femminile mentre Andrea Ragusa del CT Ragusa ha perso in finale. Decisamente meglio è invece andata nella prova svoltasi al CT Mon-tekatira di San Gregorio di Catania dove i nostri portacolori hanno trionfato in ben sei degli otto tabelloni che si sono giocati. Nell’under 10, tra i maschi finale per Steve Stracquadaini, CT Montekatira, e semifinale per Alessio Amato del Planet Tennis Canicattì, tra le don-ne vittoria della palermitana Giorgia Pedone del Country Time Club Palermo che in finale ha avuto la meglio sulla concittadina Virginia Ferrara del CT Palermo, mentre in semifinale si è fermata Fabrizia Cambria del CT Vela Messina. Nell’under 12 maschile a vincere è stato Simone Bono del Cus Messina, dopo che in semifinale aveva superato Giorgio Tabacco del CT Vela Messina. Nell’under 12 femmi-nile, finale per Anastasia Abbagnato del CT Palermo e semifinale per Chiara Gerbino del TC Match-Ball Mascalucia. Epilogo tutto isolano nell’under 14 maschile dove si è registrata la vittoria di Giuseppe La Vela del Kalta su Fabrizio Andaloro della Polisportiva Rescifina Mes-sina. Semifinale per Alessandro Licitra del CT Ragusa e Pietro Marino del CT Montekatira. Nella stessa categoria finale tutta siciliana an-che tra le donne vinta dalla portacolori del circolo ospitante Isabel Camilleri che ha avuto la meglio su Giuliana Liga del Country Time. Semifinale per Alexandra Marina del TC Match-Ball Siracusa. Giulia-no Randazzo del Tc Palermo Due ha vinto tra under 16 con Andrea Ragusa del CT Ragusa e Samuele Aretino del TC Junior Acicastello approdati alle semifinali. Infine, tra le donne, nel derby tutto isolano l’ha spuntata Karthiga Thavarajasingam del Kalta di Palermo su Giulia Taddei del TC Siracusa, con Eleonora Ligadel Country Time Club e Francesca Pezzillo del CT Montekatira sconfitte in semifinale.

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��

� Il team del TcTerranova campione di serie C

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la voce delle REGIONI SUDCENTRONORD

Super Tennis40

TOSCANALucca in evidenza

di Enrico Roscitano

La rappresentativa del Pia Cup di Lucca ha riconfermato la su-premazia regionale superando nel match finale i pari età del Pia

Cup di Pistoia che, invece, rappresentano una novità assoluta nel panorama delle “racchette più piccole” in Toscana. Il punteggio finale è stato di 20-16. Ed è grazie a quest’ultime che i ragazzi gui-dati dal maestro Ivano Pieri e dall’Istruttore di 2° grado Matteo Ca-nal hanno avuto la meglio. L’epilogo del torneo regionale risultava importante solamente per l’assegnazione del titolo gigliato, poiché entrambe le rappresentative provinciali avevano acquisito il diritto a partecipare alla fase di Macroarea (è già stata disputata) presso il prestigioso club del Salaria Sport Village di Roma. L’obiettivo co-munque era quello di riuscire a prendere l’autostrada che da Roma porta a Castel di Sangro dove, a metà giugno, ci sarà da lottare per vincere il titolo nazionale. Il Pia Cup di Lucca conosce già la strada avendola percorsa lo scorso anno, mentre per Pistoia sarà la prima volta, almeno questa è la speranza della pattuglia guidata da capitan Daniele Balducci e dal fido maestro Fabrizio Spadoni. E’ ne-cessario dimostrare di essere i più bravi fra le varie province, quindi dimostrarsi i più forti in regione, superare lo scoglio sempre difficile della macroarea per poi prendere la strada che porta a Castel di Sangro dove si esce o campione nazionale o sconfitto, il resto non conta. Ma questa è storia che lasciamo volentieri al mese di giugno. Per quanto riguarda la Toscana, toccherà, dunque, al Pia Cup delle Province di Lucca e Pistoia difendere i colori regionali nella fase di Macroarea di Roma e, se possibile, una volta superata questa fase, in quella nazionale di Castel di Sangro. I due circoli toscani hanno battagliato alla grande per salire sul podio più alto della regione, ma si trovano compagni di viaggio per un’avventura ancora più grande. La caratteristica che accomuna Pia Cup di Lucca e Pia Cup di Pistoia e che le rappresentative sono formate da componenti che fanno parte del vivaio di due circoli della provincia: lo Sporting Club Montecatini fornisce per intero la rappresentativa pistoiese con i seguenti elementi:Luca e Matteo Pucci, Marco Balducci, Vittoria Benedetti e Benedetta Del Carlo, mentre Lucca è formato dall’80% di atleti del Circolo Tennis Lucca (Giacomo Taddei, Filippo Morales, Mattia Bertocchini, Anastasia Bertacchi) a cui si sono stati aggiunti un elemento del Tennis Italia ( Sofia Klocho) ed uno del Circolo Tennis K Porcari (Alessio Pierotti).

TRENTINOBorsotti e Maffei vincono a Mezzocorona

di Luca Avancini

Successi del bolzanino Sandro Borsotti e della trentina Lucrezia Maffei sui campi in terra rossa del Ct Mezzocorona, nel tradizio-nale appuntamento con il Torneo Nazionale “Trofeo Cassa Rurale di Mezzocorona”, prova riservata ai quarta categoria valida per il Grand Prix Coop Trentino 2014 e diretta dal giudice arbitro Danie-

le Drigo che ha riscosso un notevole successo di partecipazione, richiamando oltre un centinaio di giocatori e una quarantina di gio-catrici. Sono stati due veterani di ferro a interpretare con grande intensità la sfida finale, il bolzanino del Tc Druso Sandro Borsot-ti e l’alfiere del Cus Trento Daniele Bernardi, protagonisti di una autentica maratona protrattasi con lunghi palleggi oltre la soglia delle tre ore di gioco. E’ stato a questo punto che Bernardi ha co-minciato ad accusare inevitabilmente il notevole dispendio di ener-

gie occorsogli in semifinale, un piccolo passaggio a vuoto sfruttato prontamente dall’irriducibile altoatesino che è riuscito a staccare definitivamente il rivale nel terzo e decisivo set. Borsotti era arrivato in fina-le infilandosi nella parte di tabellone ini-zialmente presidiata dal rotaliano Mauro Mendini, accreditato della prima testa di serie ma poi costretto a dare forfait, ma dopo aver trovato la strada spianata nei quarti, aveva dovuto dare fondo a tutta la sua esperienza per tenere a distanza un positivo Paolo Struffi, vittorioso nei quarti con il giovanissimo compagno di circolo del Ct Trento Leopoldo Deutsch. Bernardi a sua volta aveva approfitta-to dell’infortunio di Alberto Sartori per sbarcare in semifinale, e prevalere dopo

un’epica battaglia con Fulvio Capone, tre set durissimi conclu-si con il ritiro di quest’ultimo colto da crampi sul punteggio di 5 pari al terzo set con Bernardi avanti 40-0. Nessuna sorpresa nel femminile che ha promosso in finale le due favorite della vigilia, Aurora Bertoluzza del Ct Calisio e Lucrezia Maffei del Ct Trento. Nella parte alta del tabellone la Bertoluzza si era fatta strada con-trollando Martina Torresani e Gloria Graif, mentre la parte bassa era stata segnata dai ritiri di Martina Degrammatica e Serena Anto-nelli, quest’ultima trionfatrice nella prova di Levico e finalista all’Ar-gentario proprio con la Bertoluzza, ritiri che hanno spinto avanti senza colpo ferire la Maffei. La finale non ha avuto storia, Lucre-zia si è dimostrata decisamente più in palla sin dai primi scambi.

RISULTATISingolare maschile – Quarti: Borsotti b. Dalsasso pr, Struffi b. Deutsch 75 61, Capone b. Dorigoni 64 61, Bernardi b. Sartori pr. Semifinali: Borsotti b. Struffi 75 64, Bernardi b. Capone 76 67 55 rit. Finale: Borsotti b. Bernardi 75 46 62 Singolare femminile – Quarti: Bertoluzza b. Torresani 64 60, Graif b. Milenkovic pr, Antonelli b. Degrammatica pr, Maffei b. Nardelli 61 60. Semifinali: Bertoluzza b. Graiff 63 63, Maffei b. Antonelli pr. Finale: Maffei b. Bertoluzza 62 60

UMBRIAAttività in crescita

di Sergio Pioppi

Tennis internazionale di buon livello in Umbria a cavallo tra i me-si di maggio-giugno-luglio. Al Circolo Tennis Foligno la 13esi-

� I vincitori del torneo di Mezzocorona

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Super Tennis

ma edizione dell’European Junior Tour, gara riservata all’under 16 maschile e femminile in programma dal 29 maggio all’otto di giu-gno. Dal 28 giugno al 6 luglio andranno in onda gli Internazionali di Tennis dell’Umbria giunti all’ottava edizione.Circolo Tennis Foligno – Il torneo di Foligno vede al via ben 256 tennisti, 128 nel maschile ed altrettanti nel femminile. Manifesta-zione che ha raggiunto la fascia uno, tanto che dopo l’Avvenire è la competizione giovanile under 16 più importante d’Italia. Non a caso sono passati in questo torneo giocatori diventati poi prota-gonisti nel circuito professionistico internazionale quali Fognini, Dolgopolov, Beku e tra le ragazze Suarez Navarro e Knapp. Per questa edizione è prevista una massiccia presenza straniera.Tennis Club Todi 1971 – Con i suoi 50.000 dollari di montepremi nel maschile, ed i 10.000 dollari nel femminile il torneo internazio-nale di Todi è diventato uno dei più importanti a livello nazionale. Esclusi ovviamente gli Internazionali d’Italia. Una competizione che sta crescendo sempre di più specialmente dopo che sia ma-schile che femminile si disputano la stessa settimana.Tra i protagonisti della gara maschile due italiani che hanno usu-fruito di una Wild Card: Bolelli e Quinzi. Direttore del torneo ma-schile: Francesco Cancellotti. Questi i maggiori sponsor dell’even-to: Distal & Itr Group, Astra Italy, Poste Vita, Meta Energia, Forte Village, BMW, Sidernestor, Marfuga.

VAL D’AOSTAAttività giovanile

di Demetrio De Gaetano

Nel calendario ufficiale dei tornei 2014 spicca l’intensa atti-vità giovanile che vede i giovani tennisti impegnati dal 26

gennaio all’8 novembre, con una pausa da giugno a settembre in cui la ribalta è lasciata ai tornei senior. Nel dettaglio il calendario prevede 6 tappe per il circuito Mini Kids Under 8, 7 tappe per il campionato promozionale intersat under 9 denominato Racchetta Azzurra, 7 tappe per il campionato promozionale intersat under 10 e 12 denominato Racchetta Gialla e 5 tappe per il campionato promozionale intersat under 12-14 e 16 denominato Racchetta Verde.Accanto a questa attività promozionale è prevista anche l’attività agonistica che prevede la disputa di 5 tappe riservate agli under 12-14 e 16.I circoli che ospitano questa intensa attività sono:C.T. Courmayeur, Tennis Squash Sarre, Tennis Club Aosta (sui campi di C.so Lancieri), T.C. Chatillon/Saint Vincent, C.T. Saint Christophe e Tennis Vallée D’Aoste (sui campi del Fuorigioco di Charvensod e del Tennis La Salle).Questo permetterà ai nostri giovani tennisti di impegnarsi sulle più svariate superfici, dalla classica terra rossa al sintetico più ve-loce passando per il Play.it, il Green Set e l’erba sintetica e le clas-sifiche finali premieranno chi meglio si sarà adattato alle differenti superfici.Alla pausa estiva si arriverà con un totale di 23 tornei disputati sui 30 previsti e sarà l’occasione per dare uno sguardo alle classifiche aggiornate prima del rush finale.

VENETOGiovani in festa a Verona e Padova

di Roberto Bonigolo

La stagione agonistica è ormai in pieno svolgimento ed è tutto un fiorire di manifestazioni nella nostra regione a tutti i livelli e per tutti

i gusti. Tra le più rilevanti nel corso del mese di maggio sono senz’altro da annotare due kermesse che hanno lasciato il segno, sia in termini quantitativi che qualitativi, soprattutto per quanto riguarda le giovani leve: una tappa di macroarea del Circuito Giovanile FIT-Babolat dispu-tata in terra veronese e i Campionati Regionali di Terza Categoria ospi-tati nella splendida cornice del Tennis Commodore Academy di Mon-tegrotto Terme in terra patavina. Doppia location per quanto riguarda la tappa “osservata” di macroarea vista la massiccia partecipazione di giovani promesse (quasi 400 gli iscritti in totale): a San Giovanni Lupa-toto per gli under 10 e 14 e allo Sporting Club Verona per gli under 12 e 16, il tutto sotto la direzione tecnica dei giudici arbitri Renzo Me-legatti e Antonio Boccardi e la presenza dei tecnici di macro-area Tirelli e Cannavacciuolo. Buoni i risultati anche da parte dei nostri rappresentanti con i successi in particolare del 4.1 Davide Tortora (Sporting Club Verona) nell’under 14 maschi-le, del 3.2 Mattia Frinzi (T.C. Cerea) nell’under 16 maschile e della mestrina Federica Tre-visan (4.1 T.C. Mestre) nell’un-der 12 femminile, mentre gli altri titoli sono stati conquistati dalla ravennate Emma Velletta (under 10 femminile), dal forli-vese Jacopo Bilardo (under 10 maschile), dalla parmense Isa-bella Tcherkes Zade (under 14 femminile), dal trentino Mattia Bernardi (under 12 maschile) e dalla parmense Elsa Rebecca Terranova (under 16 femminile).Per quanto riguarda invece i Campionati Regionali di Terza Catego-ria, maschili e femminili, non poteva esserci uno scenario migliore del Tennis Commodore Academy a Montegrotto Terme che già ha ospi-tato diverse manifestazioni federali. Qui si sono date battaglia, sotto la supervisione del giudice arbitro Carlo Farnedi, le migliori racchet-te regionali di terza categoria, ben 113 nel tabellone maschile (con nove giocatori di classifica 3.1) e 55 in quello femminile (con cinque giocatrici al vertice della categoria). Poi, strada facendo, le sorprese e gli exploit non sono mancati sino a promuovere al match clou finale del tabellone maschile due giovani promesse del vivaio veneto: il 3.2 Mattia Frinzi, un under 16 del T.C. Cerea, e il 3.1 Giovanni Dal Zotto, un under 18 del Tennis Thiene, con meritata vittoria del portacolori veronese in due equilibrate partite. In campo femminile invece in fi-nale sono approdate a sorpresa la 3.1 Anna Signorini (Tennis Thiene) e la 4.2 Alicia Nieri (T.C. Breganze) con sofferto successo da parte di quest’ultima, 24enne proveniente dalle qualificazioni.

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��Campionati regionali Terza Categoria femminile al Tennis Commodore Academy di Montegrotto Terme

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Vincitrice al Roland Garros 2010 Racchetta: Babolat AeroPro Drive

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Super Tennis

Trionfa il francese CattaneoTROFEO INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA

UUn solo top ten presente, ma un tabellone molto omogeneo con 6 giocatori tra i primi 35 del ranking mondiale, ha caratteriz-zato questa quinta edizione del Trofeo BNL Internazionali d’Ita-lia di tennis in carrozzina. Ormai stabilmente inserito nell’ambito degli Internazionali BNL d’Italia con il combined, il torneo in car-rozzina si è ritagliato un posto importante nel calendario mon-diale del circuito wheelchair ITF ed è molto apprezzato da tutti i giocatori che in questa settima-na possono vivere una esperien-za unica a contatto con i gioca-tori e le giocatrici migliori del circuito. Capita spesso infatti che nel nostro torneo l’attiguità dei campi faccia si che Djokovic, Nadal o chi per loro, allenandosi a fianco dei nostri incontri, si fer-mino a guardare e a interagire con i nostri giocatori in un clima unico al mondo.E un’altra importante sottoli-neatura va al fatto che anno dopo anno cresce il numero di spettatori che assistono alle nostre gare. Se nei all’inizio c’era curiosità intorno al nostro torneo, oggi questa curiosità si è trasformata in vero e proprio interesse dettato anche dalla grande professionalità e dalla bravura dei giocatori presenti al foro in questi anni.La cronaca del torneo registra per il terzo anno, dopo Cazeau-

dumec e Houdet, la vittoria di un francese, Frederic Cattaneo, che nella finale di domenica ha sconfitto in maniera decisa l’au-striaco Martin Legner con il pun-teggio di 63 61.Legner che in una semifinale al cardiopalma aveva negato la gioia della finale all’azzurro Fa-bian Mazzei che ha lottato stre-nuamente cedendo solo dopo 2 ore e 40 di gioco con il punteg-gio di 75-57-64.E anche nel tabellone di doppio i favoriti, Cattaneo e Legner, hanno fatto pesare la loro clas-sifica sconfiggendo in finale la coppia formata dal polacco Kru-szelnicki e il tedesco Sommer-feld con il punteggio di 60-63.Una citazione a parte merita ancora Fabian Mazzei. Il tenni-sta azzurro, grande interprete canoro nonchè “cantante uffi-ciale” della FIT, ha intonato sul campo centrale, prima dell’i-nizio della fianle femminile di Sara Errani contro Serena Wil-liams, l’inno di Mameli di fronte ad uno stadio gremito in ogni ordine di posto e regalando un momento di autentica emozio-ne come testimonia l’abbraccio al direttore del torneo Sergio Palmieri e il saluto che il Presi-dente della FIT Angelo Binaghi gli ha regalato dalla tribuna. La speranza è di vedere un giorno Fabian anche vincitore del tor-neo romano.

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tennis in carrozzina

Il francese Frederic Cattaneo, vincitore dell’edizione 2014 del torneo

L’azzurro Fabian Mazzei

Il torneo, giunto alla quinta edizione, si è ritagliato un posto importante nel calendario mondiale del circuito Wheelchair ITF e anno dopo anno cresce il numero di spettatori che assistono alle gare al Foro Italico.

Il titolo è stato vinto dal francese Frederic Cattaneo, che in finale ha sconfitto in l’austriaco Martin Legner

DI FEDERICO ROSSI

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Super Tennis45

tv

Un’estate a tutto tennisFabio Fognini torna in Germania. Dove tutto ebbe inizio. A luglio, dopo le fatiche di Wimbledon, il tennista azzurro avrà di nuovo sotto ai piedi la terra rossa di Stoccarda e di Amburgo. Lì dove ha centrato la prima storica “doppiet-ta”. Lì dove si è scoperto campione. Sarà lui l’uomo da battere a Stoccarda, perché ormai Fognini è entrato nella cerchia dei più forti. Ripetersi sarebbe un grandissimo ri-sultato. È quello che sperano i suoi tifosi e che SuperTen-nis si augura di poter mostrare. Il canale della FIT, infatti, trasmetterà il torneo di Stoccarda a partire da martedì 8 luglio. Ogni giorno match in diretta fino all’ultimo atto e all’assegnazione del titolo (domenica 13 luglio). Stoc-carda sarà il “campo centrale” della settimana, che avrà nell’Atp di Bastad e nel Wta di Budapest altri due “show court” di grande interesse. Tornei che saranno trasmessi in diretta dai quarti di finale.La magia e la storia di Amburgo, invece, troveranno spa-zio da lunedì 14 luglio a domenica 20. Per Fognini sarà

un’altra settimana da “campione uscente”, ma la concor-renza sarà agguerrita e anche Andreas Seppi si candida come outsider per la vittoria finale. Un torneo, Amburgo, con una tradizione decennale e un passato da “Master”. E il fascino è rimasto immutato.Le donne, invece, saranno lontane dalla Germania. Gio-cheranno a Bastad, che dopo aver accolto il torneo ma-schile darà spazio all’appuntamento Wta. Match live dai quarti.L’estate a tutto tennis non avrà mai momenti di pausa, vi-sto che anche Umago sarà vissuto in diretta fin dal lunedì. Sette giorni di torneo e di grande tennis, con gli italiani abituali protagonisti. A fare “staffetta” con il torneo croa-to sarà il torneo di Gstaad, che ogni anno riserva sorpre-se. Un anno fa anche Roger Federer prese parte al tor-neo, chissà che non sia al via anche nel 2014. Sarebbe un tocco di classe ad un mese “caldissimo” di dirette, che si concluderà con l’Atp500 di Washington, il Wta Premier di Stanford e l’Atp di Kitzbuhel. Grande tennis a tutte le ore.

Giovanni Di Natale

IL MENSILE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA DEL TENNIS

L A T V D E L T E N N I S

Martedi 8LIVE ATP 250 STOCCARDA Mercoledi 9LIVE ATP 250 STOCCARDA Giovedi 10Live ATP 250 STOCCARDA Venerdi 11LIVE WTA BUDAPEST LIVE ATP 250 STOCCARDA LIVE ATP 250 BASTAD Sabato 12LIVE WTA BUDAPEST LIVE ATP 250 STOCCARDA LIVE ATP 250 BASTAD Domenica 13 LIVE WTA BUDAPEST LIVE ATP 250 STOCCARDA LIVE ATP 250 BASTAD Lunedi 14LIVE ATP 500 AMBURGO Martedi 15LIVE ATP 500 AMBURGO Mercoledi 16LIVE ATP 500 AMBURGO Giovedi 17LIVE ATP 500 AMBURGO Venerdi 18LIVE ATP 500 AMBURGO LIVE WTA BASTAD Sabato 19LIVE ATP 500 AMBURGO

LIVE WTA BASTAD Domennica 20LIVE ATP 500 AMBURGO LIVE WTA BASTAD Lunedi 21LIVE ATP 250 UMAGO Martedi 22LIVE ATP 250 UMAGO Mercoledi 23LIVE ATP 250 UMAGO Giovedi 24LIVE ATP 250 UMAGO Venerdi 25LIVE ATP 250 GSTAAD LIVE ATP 250 UMAGO Sabato 26LIVE ATP 250 GSTAAD LIVE ATP 250 UMAGO Domenica 27LIVE ATP 250 GSTAAD LIVE ATP 250 UMAGO Martedi 29LIVE ATP 500 WASHINGTON LIVE ATP 250 KITZBUHEL Mercoledi 30LIVE ATP 500 WASHINGTON LIVE ATP 250 KITZBUHEL Giovedi 31LIVE ATP 500 WASHINGTON LIVE ATP 250 KITZBUHEL LIVE WTA STANFORD

Fabio Fognini

Andreas Seppi

LUGLIO SU

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