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luca san Cronaca Orario delle S. Messe FERIALE (Giugno-Luglio-Agosto) Tutti i giorni ore 18,15 FEsTIvI (Giugno) ore 9,30 - 11,00 - 18,15 (Luglio-Agosto) ore 9,30-11,00 (In questi due mesi non verrà celebrata la S. Mes- sa alle ore 18,15) Durante la settimana potrebbero esserci dei cambiamenti di orario dovuti alla celebrazione di funerali UFFICIO PARROCCHIALE Martedì , Mercoledì e Giovedì ore 10 - 12 Giovedìore 16 - 18 Per pratiche particolari od impegni urgenti si consiglia di telefonare al n° 011-3471300 CONFESSIONI Ogni giorno, prima e dopo la S. Messa è possible confessarsi Il parroco don Beppe è disponibile in parrocchia tutti i venerdì per le confessioni o direzione spirituale OgNI gIORNO ore 7,15: preghiera comunitaria di Lodi Parrocchia Tel. 011-3471300 Fax 011-3283490 e-mail: [email protected] suore vincenziane tel. 011-3470251 Mirafiori Sud Mirafiori Sud In occasione dell’Osten- sione della Sindone, alcu- ne persone illuminate (sto- rici e antropologi) hanno vi- sto realizzato, citando te- stualmente le loro parole: “un sogno cullato per lungo tempo, a cui pochi voleva- no credere”: è possibile la pacifica convivenza tra religioni, cosa che in questo momento storico drammatico pieno di vio- lenza e contrapposizioni politiche, in cui guerre, at- tacchi terroristici ci ango- sciano e il male sembra emergere in modo prepon- derante. Da questa idea è stata curata e realizzata una mostra “Pregare. Un’esperienza umana. L’incontro con il divino nel- le culture del mondo. La mostra situata nella Reg- gia di Venaria, è stata inau- gurata l’11 aprile e si potrà visitare fino al 26 giugno. All’inaugurazione ha pre- senziato il nostro Arcive- scovo Mons. Cesare Nosi- glia che ha evidenziato co- me la preghiera sia un’e- sperienza universale, non solo per i credenti. Entran- do nelle sale si compie un percorso su mille metri quadrati: Si passa dalla bellissima statua di Shiva danzante alla ruota che moltiplica i mantra costrui- ta da due lama proprio in occasione della mostra, si passa agli oggetti di culto ebraici provenienti dalla Si- nagoga di Casale Monfer- rato, alle foto di minareti e astrolabi per calcolare i tempi della preghiera isla- Lettera del Parroco Un’Ave Maria dopo l’altra mica, alle preziose icone ortodosse, all’inginocchia- toio di San Carlo Borro- meo. Il tutto accompagnati da musiche, suoni, muez- zin che invitano alla pre- ghiera dall’alto dei minareti perché l’umanità prega danzando, inginocchian- dosi, cantando in coro, me- ditando. La cosa straordi- naria però è la preghiera individuale che si avvale di uno strumento di devozio- ne che si ritrova in quasi tutte le religioni o filosofie di vita che si sono svilup- pate nel mondo, dall’indui- smo al buddismo, dall’i- slam al cattolicesimo e alle Chiese ortodosse: il rosa- rio. Certo, in ogni religione il numero dei grani cambia, le preghiere che si dicono sono diverse, il dio a cui ci si rivolge è un altro, ma la modalità della preghiera è la medesima. Nelle sale della mostra sono esposte moltissime corone create con materiali diversi: pietre dure, legno, corda, mate- riali preziosi. Il rosario che mi ha colpito di più è quello di un soldato in guerra fatto con pallottole di fucile. No- nostante il male e la distru- zione che vedeva intorno desiderava ancora prega- re. Una curiosità interes- sante invece, si racconta nella tradizione buddista. Un re mandò un messag- gero da Buddha perché con i suoi divini poteri lo consigliasse come salvare il suo territorio che era af- flitto da epidemie, bestie feroci e di conseguenza la popolazione era molto an- gosciata. Il Buddha preso da compassione rispose che se volevano davvero la salvezza avrebbero do- vuto portare sempre con loro 108 grani legati insie- me e cantare con tutta la loro intensità mentale i no- mi sacri. Solo così avreb- bero estinto i tormenti origi- nati dai desideri mondani. Se fossero stati zelanti con il loro canto si sarebbero li- berati dalle 108 contami- nazioni che causavano le loro disgrazie. Così fecero e il popolo riconquistò la pace. Esiste il rosario mus- sulmano composto da 99 grani divisi in tre sezioni. Alla fine c’è il grano 100 longitudinale che chiude la catena. Viene spontaneo pensare che anche noi cat- tolici dovremmo riscoprire questa pratica devozionale che in fondo non è altro che un’incessante ricerca e richiesta di relazione con il nostro Dio. Al termine del percorso c’è una stanza dove vengono proiettati fil- mati girati nei vari paesi del mondo dove si vedono fe- deli pregare nella loro reli- gione. Il visitatore entra in una suggestiva atmosfera di raccoglimento. Il punto della riflessione fi- nale può essere questo: ogni credente pensa che la sua religione sia quella ve- ra, ma questo non significa che non debba accettare e comprendere quella degli altri. Il senso di questo arti- colo non vuole essere dotto oppure una pubblicità per la mostra, ma un invito a re- galarci qualche momento per noi stessi, al di fuori del- le informazioni generiche che ci vengono dai mass- media. Tutto ciò che è stato descritto ha un costo mo- netario (il biglietto di ingres- so alla mostra) e in un mo- mento di crisi ci può sem- brare caro, ma e comun- que meno di una pizza per- ché non dimentichiamo il Vangelo: “non di solo pane vive l’uomo”. Se esiste una possibilità di convivenza fra i diversi credo religiosi avviene so- lamente tramite la cono- scenza e la giustizia so- ciale. Tutto il resto e stru- mentalizzazione. Una parola di consolazione a chi per lavoro, struttura mentale non ce la fa a reci- tare il rosario intero ricor- dando le parole di Gesù: “Pregate sempre, senza in- terruzione” amo pensare ad una metafora: La pre- ghiera, è come una lunga scala, che trovi tanto più al- ta, quanto il desiderio di sa- lirci, di arrivare cioè all’inti- ma unione con Dio e attra- verso Maria ci arriviamo più facilmente. Qualche Ave Maria recitata in momenti diversi della giornata, va a finire con nostra sorpresa che abbiamo recitato l’inte- ro rosario. don Beppe BUONE VACANZE Come di consueto da questo numero di maggio il giornale va in vacanza. Ci rileggere- mo ad Ottobre prossi- mo. È stato un anno in- tenso di attività ed av- venimenti per la nostra parrocchia ed il quar- tiere, che abbiamo cercato di documenta- re al meglio attraverso queste pagine. Un gra- zie a tutti i nostri lettori e buone vacanze. Il direttore Corpus Domini 7 giugno 2015 Domenica 7 Giugno festa del CORPO DEL SIGNORE, Celebreremo la S. Mes- sa alle ore 11,00 nell’accogliente cortile dell’Associazione “Crescere Insieme” di via Plava 177/4. Al termine in processione lungo via Rove- da, accompagneremo, pregando, il Corpo di Gesù tra le nostre case fino in chiesa. I 24 CRESIMATI DI QUESTO ANNO

Un’Ave Maria dopo l’altra - Mirafiori Sud · s a n luca Orario delle S. Messe FERIALE (Giugno-Luglio-Agosto) Tutti i giorni ore 18,15 FEsTIvI (Giugno) ore 9,30 - 11,00 - 18,15

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lucasanCronaca

Orario delle

S. Messe

FERIALE

(Giugno-Luglio-Agosto)

Tutti i giorni ore 18,15

FEsTIvI

(Giugno)

ore 9,30 - 11,00 - 18,15

(Luglio-Agosto)

ore 9,30-11,00

(In questi due mesi nonverrà celebrata la S. Mes-

sa alle ore 18,15)

Durante la settimanapotrebbero esserci

dei cambiamenti di orario dovuti alla celebrazione

di funerali

UFFICIO

PARROCCHIALE

Martedì, Mercoledì

e Giovedì

ore 10 - 12

Giovedìore 16 - 18

Per praticheparticolari od impegni

urgenti si consigliadi telefonare

al n° 011-3471300

CONFESSIONI

Ogni giorno, prima e dopo la S. Messa

è possible confessarsiIl parroco don Beppe

è disponibilein parrocchia tutti i venerdì

per le confessionio direzione spirituale

OgNI gIORNOore 7,15: preghieracomunitaria di Lodi

ParrocchiaTel. 011-3471300Fax 011-3283490

e-mail:[email protected]

suore vincenziane

tel. 011-3470251

Mirafiori SudMirafiori Sud

In occasione dell’Osten-sione della Sindone, alcu-ne persone illuminate (sto-rici e antropologi) hanno vi-sto realizzato, citando te-stualmente le loro parole:“un sogno cullato per lungotempo, a cui pochi voleva-no credere”: è possibilela pacifica convivenzatra religioni, cosa che inquesto momento storicodrammatico pieno di vio-lenza e contrapposizionipolitiche, in cui guerre, at-tacchi terroristici ci ango-sciano e il male sembraemergere in modo prepon-derante. Da questa idea èstata curata e realizzatauna mostra “Pregare.Un’esperienza umana.L’incontro con il divino nel-le culture del mondo. Lamostra situata nella Reg-gia di Venaria, è stata inau-gurata l’11 aprile e si potràvisitare fino al 26 giugno.All’inaugurazione ha pre-senziato il nostro Arcive-scovo Mons. Cesare Nosi-glia che ha evidenziato co-me la preghiera sia un’e-sperienza universale, nonsolo per i credenti. Entran-do nelle sale si compie unpercorso su mille metriquadrati: Si passa dallabellissima statua di Shivadanzante alla ruota chemoltiplica i mantra costrui-ta da due lama proprio inoccasione della mostra, sipassa agli oggetti di cultoebraici provenienti dalla Si-nagoga di Casale Monfer-rato, alle foto di minareti eastrolabi per calcolare itempi della preghiera isla-

Lettera del Parroco

Un’Ave Mariadopo l’altra

mica, alle preziose iconeortodosse, all’inginocchia-toio di San Carlo Borro-meo. Il tutto accompagnatida musiche, suoni, muez-zin che invitano alla pre-ghiera dall’alto dei minaretiperché l’umanità pregadanzando, inginocchian-dosi, cantando in coro, me-ditando. La cosa straordi-naria però è la preghieraindividuale che si avvale diuno strumento di devozio-ne che si ritrova in quasitutte le religioni o filosofiedi vita che si sono svilup-pate nel mondo, dall’indui-smo al buddismo, dall’i-slam al cattolicesimo e alleChiese ortodosse: il rosa-rio. Certo, in ogni religioneil numero dei grani cambia,le preghiere che si diconosono diverse, il dio a cui cisi rivolge è un altro, ma lamodalità della preghiera èla medesima. Nelle saledella mostra sono espostemoltissime corone createcon materiali diversi: pietredure, legno, corda, mate-riali preziosi. Il rosario chemi ha colpito di più è quellodi un soldato in guerra fattocon pallottole di fucile. No-nostante il male e la distru-zione che vedeva intornodesiderava ancora prega-re. Una curiosità interes-sante invece, si raccontanella tradizione buddista.Un re mandò un messag-gero da Buddha perchécon i suoi divini poteri loconsigliasse come salvareil suo territorio che era af-flitto da epidemie, bestieferoci e di conseguenza la

popolazione era molto an-gosciata. Il Buddha presoda compassione risposeche se volevano davverola salvezza avrebbero do-vuto portare sempre conloro 108 grani legati insie-me e cantare con tutta laloro intensità mentale i no-mi sacri. Solo così avreb-bero estinto i tormenti origi-nati dai desideri mondani.Se fossero stati zelanti conil loro canto si sarebbero li-berati dalle 108 contami-nazioni che causavano leloro disgrazie. Così feceroe il popolo riconquistò lapace. Esiste il rosario mus-sulmano composto da 99grani divisi in tre sezioni.Alla fine c’è il grano 100longitudinale che chiude lacatena. Viene spontaneopensare che anche noi cat-tolici dovremmo riscoprire

questa pratica devozionaleche in fondo non è altroche un’incessante ricercae richiesta di relazione conil nostro Dio. Al termine delpercorso c’è una stanzadove vengono proiettati fil-mati girati nei vari paesi delmondo dove si vedono fe-deli pregare nella loro reli-gione. Il visitatore entra inuna suggestiva atmosferadi raccoglimento. Il punto della riflessione fi-nale può essere questo:ogni credente pensa che lasua religione sia quella ve-ra, ma questo non significache non debba accettare ecomprendere quella deglialtri. Il senso di questo arti-colo non vuole essere dottooppure una pubblicità perla mostra, ma un invito a re-galarci qualche momentoper noi stessi, al di fuori del-

le informazioni genericheche ci vengono dai mass-media. Tutto ciò che è statodescritto ha un costo mo-netario (il biglietto di ingres-so alla mostra) e in un mo-mento di crisi ci può sem-brare caro, ma e comun-que meno di una pizza per-ché non dimentichiamo ilVangelo: “non di solo panevive l’uomo”.Se esiste una possibilità diconvivenza fra i diversicredo religiosi avviene so-lamente tramite la cono-scenza e la giustizia so-ciale. Tutto il resto e stru-mentalizzazione.Una parola di consolazionea chi per lavoro, strutturamentale non ce la fa a reci-tare il rosario intero ricor-dando le parole di Gesù:“Pregate sempre, senza in-terruzione” amo pensaread una metafora: La pre-ghiera, è come una lungascala, che trovi tanto più al-ta, quanto il desiderio di sa-lirci, di arrivare cioè all’inti-ma unione con Dio e attra-verso Maria ci arriviamo piùfacilmente. Qualche AveMaria recitata in momentidiversi della giornata, va afinire con nostra sorpresache abbiamo recitato l’inte-ro rosario.

don Beppe

BUONEVACANZE

Come di consueto daquesto numero dimaggio il giornale va invacanza. Ci rileggere-mo ad Ottobre prossi-mo. È stato un anno in-tenso di attività ed av-venimenti per la nostraparrocchia ed il quar-t iere, che abbiamocercato di documenta-re al meglio attraversoqueste pagine. Un gra-zie a tutti i nostri lettorie buone vacanze.

Il direttore

Corpus Domini7 giugno 2015

Domenica 7 Giugno festa del CORPODEL SIGNORE, Celebreremo la S. Mes-sa alle ore 11,00 nell’accogliente cortiledell’Associazione “Crescere Insieme” divia Plava 177/4.Al termine in processione lungo via Rove-da, accompagneremo, pregando, il Corpodi Gesù tra le nostre case fino in chiesa.

I 24 CRESIMATI DI QUESTO ANNO

sanluca - via Negarville 14 - 011 3471300

Ha accolto come nuovi cristiani, nel sacramento del Battesimo:

MORUZZI EDOARDO di Luciano e Bernardi LauraOBANOR TEDDIAN di Osayande Patience

CIPRIANI EMMA di Giovanni e Papalia SilviaORZANO SOFIA di Michele e Rovera MichelaORZANO NOEMI di Michele e Rovera MichelaHORVAT LUCA di Andrei e Tampu Florentina

Ha presentato alla misericordia del Signore:MORINO TERESA anni 86

DE MOLA GRAZIA ved. Zaverio anni 90POLICASTRO SALVATORE anni 84

DE PACE TOMMASINA ved. Da Mutten anni 75CASTELLACCI FURIO anni 84MOLINO PASQUALE anni 60

CERROTTI TERESA in Mitolo anni 84COPPOLA SAVINO anni 52

CARPINETO GIUSEPPINA ved. Lisi anni 81RABUANO RODOLFO anni 85FORNARA RODOLFO anni 85

ORLANDO RITA ved. Taglialonga anni 90MAFFEI DAVIDE anni 44

ARMENI FERDINANDO anni 91ROTONDO GIUSEPPINA ved. D’Alessio anni 92

BIASINI DOMENICO anni 83SABATINO FORTUNATO anni 86

ROSA PRINCIPIA ved. Di Cuonzo anni 83ANASTASIA ANTONIO anni 54

FADDA GIOVANNA ved. Barni anni 88ZACCARIA ANTONIO anni 82

La nostra Comunità

TOMMASINA DE PACEved. DA MUTTEN

L’amore che ci hai donato e l’e-nergia con cui hai vissuto ci so-no rimasti nel cuore. continuaa starci vicino come già stai fa-cendo, ti sentiamo accanto anoi nei nostri gesti quotidiani.Con affetto dalla tua famiglia.

GRAZIA DE MOLAved. ZAVERIO

“Né morte, né tempo, né spa-zio alcuno, vale quello cheabbiamo vissuto”.

In suffragio dei nostri defunti

Si ricorda che le somme rac-colte da inquilini, colleghi egruppi ed offerte in chiesa insuffragio del defunto di cui sicelebrano le esequie, sonosempre devolute dal parrocoper le famiglie bisognose.

MICHELE CESARELLO

Caro Michele e Caro Papà,sono passati già 4 anni dallatua scomparsa ma l'amoreche ci hai dato non è mortocon te, Vive nei nostri cuori eVivrà per sempre. I tuoi cari.

Campo Parrocchia San Luca5ª elementare e 1ª media

dal 5 al 12 luglio

Casalpina di SAN MICHELE di PRAZZOLe date ed i luoghi dei campi zonali per le fasce di età dalla 2ª media alla 5ªsuperiore potete leggerle a pagina 1. Per le iscrizioni rivolgersi presso gli

uffici parrocchiali delle singole parrocchie.

OrariodelleSanteMesse

FERIALE

(GIUGNO-LUGLIO-

AGOSTO)

tutti i giorni

ore 18,15

FESTIVI

(GIUGNO)

ore 9,30 - 11,00 - 18,15

(LUGLIO – AGOSTO)

ore 9,30 – 11

(nei mesi di Luglio eAgosto non verrà cele-brata la S. Messa do-menicale alle ore 18,15)Durante la settimanapotrebbero esserci deicambiamenti di orariodovuti alla celebrazio-ne di funerali

23 RAgAZZI E RAgAZZEHANNO RICEVUTO PER LA PRIMA

VOLTA LA SANTA COMUNIONE

Il tesoro più prezioso che ab-biamo ricevuto è l’insegna-mento che ci lascia in ere-dità.Ci ha insegnato ad amare lavita, lei che ha dato la vita asette figli, a tutti noi ha inse-gnato il gusto della vita. Unavita piena e buona. L’amoreper la natura, la vita all’ariaaperta, piante e fiori, colori eluce. La buona cucina e labellezza di stare insieme. Ci ha insegnato ad amare lepersone. L’accoglienza, lasimpatia, la capacità di ascol-to e di condivisione. La capa-

cità di relazionarsi con tutti in maniera positiva.Ci ha insegnato ad amare Dio, Gesù, la Vergine Maria, isanti. Una fede semplice e forte, solida. Senza fronzoli,senza pietismi o cadute bigotte. Ci ha insegnato ad amarela Chiesa. La Chiesa universale e quella particolare, soprattutto la no-stra Parrocchia di San Luca.Alla famiglia ha dedicato tutte le sue forze ed il suo amoregrande e tutti i suoi pensieri convergevano su quella che leiha trasformato in Chiesa domestica realmente e non solo aparole. Ha vissuto una vita bella e buona coronata da questo ultimoperiodo di grande fatica e sofferenza vissuta in maniera sere-na e fiduciosa, che ha fatto da trampolino di lancio per il para-diso dove insieme agli altri della famiglia, agli amici e soprat-tutto ai santi da lei tanto amati, ora partecipa alla liturgia cele-ste e certamente da li ci aiuta ancora più di prima.Grazie mamma

TERESA CERROTTIin MITOLO