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Quattro pagine speciali per capire cosa bolle in pentola in previsione di uno degli appuntamenti più importanti per l'ebrai‐ smo italiano. Le trovate al‐ l'interno di questo nume‐ ro che ci proietta verso la tredicesima edizione della Giornata della Cultura Ebraica in program‐ ma dome‐ nica 2 set‐ tembre in 28 paesi europei con l'Italia pron‐ ta come sem‐ pre a recitare la parte del leone. Il menu è ricchissimo. Conferenze, concerti, pro‐ iezioni di film, talk show, pièce teatrali. Il tutto unito alla volontà diffusa di apri‐ re ancora una volta le por‐ te di Comunità, sinagoghe e musei e di proiettare nella società valori e me‐ morie che sono patri‐ monio della collettività. Si parte ovviamente da Ve‐ nezia, che per il 2012 ha ereditato il testimo‐ ne di città capofila da Siena. Filone te‐ matico di questa edi‐ zione è l'umorismo ebraico. Un argo‐ mento molto serio in realtà, storicamente la chiave di volta a tante si‐ tuazioni complicate af‐ frontate dal popolo ebrai‐ co nel corso dei secoli. Fortissimo il messaggio di speranza che ci arriva da Finale Emilia, uno dei luo‐ ghi più colpiti dal sisma della scorsa primavera, che sarà presente anche quest'anno con alcune ini‐ ziative di grande interesse e soprattutto con la voglia di esserci malgrado le av‐ versità. Prosegue intanto senza sosta l'impegno per la ricostruzione. A partire dall’edificazione del polo scolastico che porterà il nome dell'ebrea finalese Elvira Castelfranchi, indi‐ menticata maestra ele‐ mentare, e di cui pubbli‐ chiamo in esclusiva per i lettori di Italia Ebraica la prima bozza progettuale. Italia Ebraica voci dalle Comunità n. 9/2012 QUI BRUXELLES LA PAROLA SHALOM PAG. 8 Musica di qualità e grande partecipazione di pubblico alle serate del Meb estateduemiladodici, i concerti estivi a cura del Museo ebraico di Bologna col patrocinio dell'amministrazione co- munale. A essere proposto in questa occasione un mix di eventi musicali con protagonista il noto ensemble di musica orientale Klezmerata Fiorentina, visite guidate al Museo e ai luoghi ebraici della città felsinea. “Ancora una volta – spiega la curatrice Vincenza Maugeri – il cin- quecentesco cortile del Museo è stato un vero e proprio punto di riferimento nell’estate bo- lognese, proprio per lo spirito, l’identità, l’originalità e la qualità delle proposte che sono alla base del suo successo". BOLOGNA - BOOM DI VISITATORI CON IL KLEZMER Concerti, cinema, conferenze, corsi di lingua, fiere del libro, visite gui- date ad aree archeologiche, semi- nari sull’interpretazione dei sogni e molto altro ancora. Presentata al Palazzo della Cultura di Roma la rassegna di cultura ebraica Lech Lechà – Va’ verso te stesso. Una nuova occasione di conoscenza per tutto il il Meridione d'Italia per una settimana di incontri (2-8 settem- bre) che prenderà presto avvio in concomitanza con la Giornata Eu- ropea della Cultura Ebraica e di- stribuirà i suoi appuntamenti tra 9 città pugliesi con baricentro Tra- ni e la sua antichissima sinagoga Scolanova. Promossa dall'assesso- rato al Mediterraneo della Regione Puglia e organizzata dalla Comu- nità di Napoli con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebrai- che Italiane e della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici, la rassegna si candida ad attrarre un pubblico vasto e diversificato grazie a dieci differenti filoni tematici che ver- ranno sviluppati da oltre 60 rela- tori. “La rinascita dell’ebraismo in Puglia, da Sannicandro Garganico a Taranto, da Trani a Brindisi – spiega il rabbino capo di Napoli rav Scialom Bahbout - è l’occasione per restituire alla regione quel contributo che tanto ha dato nel passato e costituisce una inesau- ribile fonte di arricchimento della cultura mediterranea. Quando si parla di ebraismo, si intende quel- lo che cammina sui piedi e risiede nel cuore e nel coraggio degli ebrei che hanno fatto riaprire dopo qua- si 500 anni la sinagoga Scolanova di Trani”. La prima edizione di Lech Lechà è dedicata alla memoria del grande Maestro Menachem Men- del Schneerson. NAPOLI EBRAICA Rinascita e orgoglio HATIKWA Unione Giovani Ebrei d’Italia Italia Ebraica – attualità e cultura dalle Comunità ebraiche italiane ‐ registrazione Tribunale di Roma 220/2009 | [email protected] – www.italiaebraica.net | supplemento a Pagine Ebraiche ‐ n. 9 ‐ 2012 reg. Tribunale di Roma 218/2009 ISSN 2037‐1543 (direttore responsabile: Guido Vitale) A Parma si torna a festeggiare Rosh haShanah in Tempio. L'occasione di incontro per il capo‐ danno religioso ebraico nasce da una collabo‐ razione tra dirigenza comunitaria e Unione Giovani Ebrei d'Italia che ha già dato i suoi frutti in primavera con uno shabbaton decisa‐ mente partecipato e intenso. Ad essere coinvolti ancora una volta i tanti gio‐ vani israeliani dislocati nell'area urbana per motivi di studio in un ponte ideale tra ebraismo diasporico e Israele che è fondamentale per la sopravvivenza di realtà piccole nei numeri co‐ me quella parmigiana. L'iniziativa, spiega il lea‐ der comunitario e consigliere UCEI Giorgio Gia‐ varini, darà il via a un fitto calendario di ap‐ puntamenti aperti a tutta la cittadinanza tra cultura, tradizione e confronto. Dopo il Centenario della sinagoga di Trieste celebrato in luglio l'ebraismo italiano si prepara a festeggiare un altro grande traguardo: i 50 anni di vita del Tempio di Livorno. Costruito sulle fondamenta della sinagoga seicentesca meta di principi e regnanti che fu abbattuta a seguito dei danni causati dal secondo conflitto mondiale, l’edificio di culto di piazza Benamo‐ zegh fu inaugurato il 23 ottobre del 1962 con una solenne cerimonia cui prese parte tutta la cittadinanza. Tra i vari appuntamenti in fase di progettazione, una mostra fotografica che ricorderà i momenti più significativi di vita co‐ munitaria di questo ultimo cinquantennio e che sarà realizzata grazie al contributo di tutti gli iscritti grazie a una efficace campagna di raccolta di materiale iconografico da tempo attivata anche sui social network. PARMA EBRAICA Capodanno in Comunità LIVORNO EBRAICA A ottobre si festeggia APERTURA E CONFRONTO Cosa bolle in pentola per la Giornata + oltreconfine

Unione Giovani Ebrei d’Italia QUI BRUXELLES voci dalle Comunità … · 2012. 9. 10. · raccolta di materiale iconografico da tempo ... la voce delle Comunità pag. 2 settembre

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Page 1: Unione Giovani Ebrei d’Italia QUI BRUXELLES voci dalle Comunità … · 2012. 9. 10. · raccolta di materiale iconografico da tempo ... la voce delle Comunità pag. 2 settembre

Quattro pagine specialiper capire cosa bolle inpentola in previsione diuno degli appuntamentipiù importanti per l'ebrai‐smo italiano. Le trovate al‐l'interno di questo nume‐ro che ci proietta verso latredicesima edizione dellaGiornata della CulturaEbraica in program‐ma dome‐nica 2 set‐tembre in28 paesieuropei conl'Italia pron‐ta come sem‐pre a recitarela parte delleone.Il menu è ricchissimo.Conferenze, concerti, pro‐iezioni di film, talk show,pièce teatrali. Il tutto unitoalla volontà diffusa di apri‐re ancora una volta le por‐te di Comunità, sinagoghee musei e di proiettare

nella societàvalori e me‐morie chesono patri‐monio dellacollettività.

Si parte ovviamente da Ve‐nezia, che per il 2012 haereditato il testimo‐ne di città capofilada Siena. Filone te‐matico di questa edi‐zione è l'umorismoebraico. Un argo‐mento molto serio in

realtà, storicamente lachiave di volta a tante si‐tuazioni complicate af‐frontate dal popolo ebrai‐co nel corso dei secoli.Fortissimo il messaggio disperanza checi arriva da

Finale Emilia, uno dei luo‐ghi più colpiti dal sismadella scorsa primavera,che sarà presente anchequest'anno con alcune ini‐ziative di grande interessee soprattutto con la vogliadi esserci malgrado le av‐versità. Prosegue intantosenza sosta l'impegno perla ricostruzione. A partiredall’edificazione del poloscolastico che porterà ilnome dell'ebrea finaleseElvira Castelfranchi, indi‐menticata maestra ele‐mentare, e di cui pubbli‐chiamo in esclusiva per ilettori di Italia Ebraica laprima bozza progettuale.

Italia Ebraica voci dalle Comunità n. 9/2012

QUI BRUXELLES LA PAROLA SHALOM PAG. 8

Musica di qualità e grande partecipazione di pubblico alle serate del Meb estateduemiladodici,i concerti estivi a cura del Museo ebraico di Bologna col patrocinio dell'amministrazione co-munale. A essere proposto in questa occasione un mix di eventi musicali con protagonista ilnoto ensemble di musica orientale Klezmerata Fiorentina, visite guidate al Museo e ai luoghiebraici della città felsinea. “Ancora una volta – spiega la curatrice Vincenza Maugeri – il cin-quecentesco cortile del Museo è stato un vero e proprio punto di riferimento nell’estate bo-lognese, proprio per lo spirito, l’identità, l’originalità e la qualità delle proposte che sono allabase del suo successo".

BOLOGNA - BOOM DI VISITATORI CON IL KLEZMER

Concerti, cinema, conferenze, corsidi lingua, fiere del libro, visite gui-date ad aree archeologiche, semi-nari sull’interpretazione dei sognie molto altro ancora. Presentata alPalazzo della Cultura di Roma larassegna di cultura ebraica LechLechà – Va’ verso te stesso. Unanuova occasione di conoscenza pertutto il il Meridione d'Italia per unasettimana di incontri (2-8 settem-bre) che prenderà presto avvio inconcomitanza con la Giornata Eu-ropea della Cultura Ebraica e di-stribuirà i suoi appuntamenti tra9 città pugliesi con baricentro Tra-ni e la sua antichissima sinagogaScolanova. Promossa dall'assesso-rato al Mediterraneo della Regione

Puglia e organizzata dalla Comu-nità di Napoli con il patrociniodell’Unione delle Comunità Ebrai-che Italiane e della Fondazione peri Beni Culturali Ebraici, la rassegnasi candida ad attrarre un pubblicovasto e diversificato grazie a diecidifferenti filoni tematici che ver-ranno sviluppati da oltre 60 rela-tori. “La rinascita dell’ebraismo inPuglia, da Sannicandro Garganicoa Taranto, da Trani a Brindisi –spiega il rabbino capo di Napolirav Scialom Bahbout - è l’occasioneper restituire alla regione quelcontributo che tanto ha dato nelpassato e costituisce una inesau-ribile fonte di arricchimento dellacultura mediterranea. Quando siparla di ebraismo, si intende quel-lo che cammina sui piedi e risiedenel cuore e nel coraggio degli ebreiche hanno fatto riaprire dopo qua-si 500 anni la sinagoga Scolanovadi Trani”. La prima edizione di LechLechà è dedicata alla memoria delgrande Maestro Menachem Men-del Schneerson.

NAPOLI EBRAICA

Rinascitae orgoglio

HATIKWAUnione Giovani Ebrei d’Italia

Italia Ebraica – attualità e cultura dalle Comunità ebraiche italiane ‐ registrazione Tribunale di Roma 220/2009 | [email protected] – www.italiaebraica.net | supplemento a Pagine Ebraiche ‐ n. 9 ‐ 2012 reg. Tribunale di Roma 218/2009 ISSN 2037‐1543 (direttore responsabile: Guido Vitale)

A Parma si torna a festeggiare Rosh haShanahin Tempio. L'occasione di incontro per il capo‐danno religioso ebraico nasce da una collabo‐razione tra dirigenza comunitaria e UnioneGiovani Ebrei d'Italia che ha già dato i suoifrutti in primavera con uno shabbaton decisa‐mente partecipato e intenso.Ad essere coinvolti ancora una volta i tanti gio‐vani israeliani dislocati nell'area urbana per

motivi di studio in un ponte ideale tra ebraismodiasporico e Israele che è fondamentale per lasopravvivenza di realtà piccole nei numeri co‐me quella parmigiana. L'iniziativa, spiega il lea‐der comunitario e consigliere UCEI Giorgio Gia‐varini, darà il via a un fitto calendario di ap‐puntamenti aperti a tutta la cittadinanza tracultura, tradizione e confronto.

Dopo il Centenario della sinagoga di Triestecelebrato in luglio l'ebraismo italiano si preparaa festeggiare un altro grande traguardo: i 50anni di vita del Tempio di Livorno. Costruitosulle fondamenta della sinagoga seicentescameta di principi e regnanti che fu abbattuta aseguito dei danni causati dal secondo conflittomondiale, l’edificio di culto di piazza Benamo‐zegh fu inaugurato il 23 ottobre del 1962 conuna solenne cerimonia cui prese parte tutta lacittadinanza. Tra i vari appuntamenti in fasedi progettazione, una mostra fotografica chericorderà i momenti più significativi di vita co‐munitaria di questo ultimo cinquantennio eche sarà realizzata grazie al contributo di tuttigli iscritti grazie a una efficace campagna diraccolta di materiale iconografico da tempoattivata anche sui social network.

PARMA EBRAICACapodannoin Comunità

LIVORNO EBRAICAA ottobresi festeggia

APERTURA E CONFRONTOCosa bolle in pentola per la Giornata

+ oltreconfine

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Italia Ebraica la voce delle Comunità

pag. 2 settembre 2012

Torna l'appuntamento con la Giornata eu-ropea della cultura ebraica. La tredicesimaedizione, in programma domenica 2 set-

tembre con filo conduttore il tema del-l'umorismo, vedrà il coinvolgimento di 28paesi e la città di Venezia come località ca-

GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA

VENEZIA

Tra calli e campielliMolteplici le opportunità di conoscenza che verran‐no offerte in Laguna. Alle 11 triplice appuntamentoin contemporanea con la performance Tra calli ecampielli a cura di alcuni narratori itineranti nelvecchio Ghetto lagunare, il laboratorio per bambiniIl riso di Mosè e l'inaugurazione della Giornata conil saluto delle autorità nella sala Montefiore. Alle 11.45 intervento di Dario Calimani sul temaLo humour ebraico, rido ergo sum con successivavisita alla mostra Jewish humor in photographs, li‐tography and video realizzata in collaborazionecon Ikona Gallery e a cura di Ziva Kraus e del Museoebraico che per l'occasione sarà arricchito di unantico parokhet del XVII secolo e della prestigiosaBibbia miniata trecentesca. Sarà quindi la volta delcinema con la rassegna It hurts to laugh – L'umo‐rismo ai tempi di Mel Brooks e Gene Wilder (dalle14 alle 18). Tra i titoli proposti Per favore, non toc‐cate le vecchiette, Scusi dov'è il West? e La pazzastoria del mondo. Per gli appassionati di storielle,alle 16 al Museo ebraico, incontro con UmbertoFortis e Alessandro Zanon per l'evento Tra umori‐smo e ironia. Chiusura in musica alle 21 con Shalom Bàit. La pacein famiglia. Scene d'interni di una famiglia ebraica,performance ideata e con regia di Alexandra Wilsone con direzione musicale e clarinetto di Dan Rapo‐port. Nel corso di tutta la giornata sarà poi possibilevisitare tre delle cinque sinagoghe cittadine: la Le‐vantina, la Tedesca e la Canton, oltre al cimitero an‐tico e al cimitero moderno del Lido. "L’umorismo ebraico ‐ spiega Amos Luzzatto, pre‐sidente della Comunità ebraica ‐ non è un’antologiadi barzellette ma il modo tradizionale ebraico di af‐frontare e cercare di risolvere le avversità metten‐done in evidenza le contraddizioni logiche; è la forzasecolare di coloro che ironizzando sulle proprie de‐bolezze, hanno sempre trovato la forza di minimiz‐zare le difficoltà esprimendo nel contempo la pro‐pria fiducia e trasformando le persecuzioni in proveche il coraggio dà la possibilità di superare”.

La pace in famigliaAl centro della visione ebraica del mondo c'è la famiglia. La performance Shalom Bàit. La pace in famiglia, ideatada Alexandra Wilson con Dan Rapoport alla direzione musicale, vuol approfondire la parte più difficile del suoesistere: il mantenimento dello Shalom Bàit, cioè della cosiddetta pace familiare. Un obiettivo al quale si può arrivare grazie anche a una certa dose di umorismo, mezzo fondamentale per superarecon il sorriso (a volte amaro) le molte avversità che si possono presentare al suo interno. Pensato come amalgamadi testo e musica, lo spettacolo mostra una famiglia ebrea alla ricerca del tanto sospirato equilibrio ed è allo stessotempo l'occasione per approfondire le tante sfaccettature dell'umorismo ebraico. Alle scene di vita si intermezzano musiche di celebri compositori ebrei del Novecento: Kurt Weill, George Gershwin,Mario Castelnuovo‐Tedesco e altri.

Il riso di MosèRivolto a bambini e adulti, il laboratorio Il riso di Mosè: umorismo di gom‐mapiuma offrirà un'attività didattica di laboratorio imperniata sulla narrazionee la rappresentazione di storielle tratte dalla tradizione nelle quali emergetutta l'energia positiva e l'ironia che da sempre caratterizzano molti aspettilegati all'ebraismo. Grandi e piccini saranno così coinvolti nella creazione di maschere di gom‐mapiuma per mettere in scena la forza del sorriso e sperimentare quella ca‐pacità tutta ebraica di superare le difficoltà con prontezza di spirito ed espri‐mendo allo stesso tempo incrollabile fiducia nella vita. Le attività avrannodurata di due ore per sessione.

Pagine di libertàUn modo divertente per fare e diffondere cultura che parte daun principio: la cultura è un patrimonio di tutti che va necessa‐riamente condiviso. Per il secondo anno consecutivo la Giornataeuropea della cultura ebraica aderisce al Bookcrossing liberandocentinaia di libri a tema ebraico. Anche in Laguna, al Campo di Ghetto Novo, dove saranno centi‐naia i titoli pronti ad essere scambiati. Dalla narrativa alla saggistica, dai testi di approfondimento storicoai libri per bambini.

Un viaggio, un’emozione, un patrimonio di Memoria da custodireHo organizzato la ricerca e la visita di antichi aronoth kodesh italianicon amore e con passione, seguendo le tracce lasciate da UmbertoNahon z.l. e con il fondamentale aiuto di David Cassuto. Non avevoperò immaginato l'emozione che avrei provato trovandomi di fronte,in rapida successione e in pochissimi giorni, a 20 importanti testi‐monianze di un ebraismo italiano vecchio di secoli, già scomparsoo comunque decaduto alla metà del ventesimo secolo, che aveva tro‐vato l'ambiente adatto per radicarsi e per vivere nel terreno quasisempre favorevole e ospitale delle signorie e degli Stati preunitarie delle loro popolazioni.Centri abitati importanti solo a livello locale, fiorenti nell'epoca perattività commerciali oppure per la loro prossimità alla città capoluogo“centro del potere”, quali Busseto, Conegliano Veneto, Moncalvo,Sabbioneta, Sermide, Soragna, Trino Vercellese, Vittorio Veneto,hanno ospitato comunità ebraiche importanti e probabilmente anche

ricche, se si giudica dallo stile, dalla cura dei particolari funzionalie ornamentali, spesso dalla vera e propria magnificenza con la qualehanno costruito e adornato l'aron kodesh della loro sinagoga. Vengonopoi gli aronoth kodesh di città nelle quali la presenza ebraica ha cer‐tamente avuto momenti di splendore: Ancona, Firenze, Livorno,Mantova. Padova, Pesaro, Pisa, Reggio Emilia, Siena.Oggi, pur in declino non solo demografico, l'ebraismo in queste cittàsopravvive grazie alla passione e al sentimento di una minoranzache lavora con fatica in presenza di una maggioranza spesso indif‐ferente e lontana, quasi sempre orientata verso la critica.Ho ammirato l'opera di pregevoli intagliatori e intarsiatori, di deco‐ratori raffinati, di abili cesellatori di argenti e di fonditori di bronzo;mi ha impressionato l'altissimo portale in marmo di Carrara dell'aronkodesh di Reggio Emilia.Allora, mi sono detto, il nostro “piccolo” ebraismo italiano ha pur

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Italia Ebraica la voce delle Comunità

pag. 3settembre 2012

pofila per l’Italia. In que-ste quattro pagine di approfondi-mento un primo assaggio del ricco menù

di interventi, riflessioni e spettacoli chesaranno proposti in molte salse diverse. Da Torino a Trani, da Genova a Trieste.

FARE CULTURA, CON UN SORRISO

TRIESTE

Suggestionidal CentenarioPrimo luglio 2012: una grande giornata di festa perla Comunità ebraica triestina che celebrava in quelleore assieme a tutta la cittadinanza il centesimo an‐niversario di vita del Tempio monumentale di viaSan Francesco. La Giornata europea della cultura ebraica rappre‐senterà l’occasione ideale per dare seguito ai festeg‐giamenti che già oltre un migliaio di persone hannocoinvolto. Molti i capitoli inediti che saranno rac‐contati grazie anche a una mostra d’immagini d’epo‐ca e contemporanee sulla Sinagoga che promettestimoli di forte suggestione.

VERONA

OmaggiomitteleuropeoApproccio decisamente intellettualistico a Veronadove il professor Riccardo Mauroner si intratterrà

col pubblico per parla‐re di Le voci e i coloridell'umorismo ebraiconel pensiero di Freud.Nel corso della serataprevisti anche momen‐ti di lettura a cura di

Andrea Ranzato e proiezioni di alcune opere di Kafka,Michelstaedter e altri grandi intellettuali della Mit‐teleuropa ebraica.

Una Giornata all'insegna del buonomore maanche della gioia del palato. A Venezia sarannonumerosi i punti di riferimento per i buongustaiche vorranno avvicinarsi alla peculiare tradi‐zione gastronomica ebraica. In piazza tra glialtri gli stand dell'Associazione Donne Ebree

d'Italia, del ristorante Hostaria del Ghetto edella scuola La cucina del Ghetto, iniziativa fre‐schissima di lancio (www.jewishkitchen.org)attraverso cui il Consiglio comunitario si pro‐pone di creare nuovi ponti di conoscenza rivoltia tutta la cittadinanza.

PADOVA

Sorriderecon il TalmudSarà David Parenzo il mattatore della Giornata pa‐tavina con il theatre talk Ridere per ridere, l'umo‐rismo nella tradizione ebraica. Uno spettacolo cheproverà a miscelare momentidi teatro con il classico talkshow televisivo attraverso lacucitura di immagini, musichee filmati. A rispondere allaconduzione del noto giornali‐sta radiofonico l'attore Euge‐nio De Giorgi, che reciterà al‐cuni passi tratti da Il lamentodi Portnoy dello scrittore statunitense Philip Roth,e l'autore satirico del Fatto Quotidiano Stefano Di‐segni. Con loro tra gli altri il rabbino capo rav AdolfoLocci che commenterà i passi della Torah e del Tal‐mud in cui si parla della risata.

PARMA

Negli Statesper affermarsiArte grande protagonista a Soragna dove le iniziativepomeridiane si apriranno con lo spettacolo teatraleTerra Promessa e aringhe marinate a cura di LauraForti e con Max Sbarsi e Paola De Crescenzo. La piece

è un percorso per due attoriche parte dall'arrivo dei primiimmigrati ebrei in Americacon il loro ampio bagaglio ditradizioni e storie, che hannoconosciuto povertà e oppres‐sione ma che non hanno persoper questo la speranza e un lu‐cido e spietato senso dell'umo‐

rismo che li porterà ad affermarsi nel nuovo conti‐nente in un caleidoscopio di identità e personaggiindimenticabili.

Editore di successo, animadella Casa del ridere che co‐stituì il primo grande tenta‐tivo di raccolta di materialeattinente alla risata pubbli‐cato su carta, stampa e qua‐dri, il modenese Angelo For‐tunato Formiggini è stata unadelle menti più eclettiche delNovecento italiano. Le celebrazioni a Modena si apri‐ranno proprio con l'inaugurazione della mostra alui dedicata dal titolo L'uomo del ridere. L'umorismodi Angelo Fortunato Formiggini.

MODENA

La bibliotecadi Formiggini

BOLOGNA

Provocatoria Hollywood

Una Giornata nel nome della gola

Tra gli appuntamenti più attesi la conferenza di Gia‐como Manzoni sul tema Tradizione e provocazione:l'umorismo ebraico nel cinema contemporaneo conproiezione di corti e frammenti dai film di Sacha Ba‐ron Cohen, Ben Stiller, Joel ed Ethan Cohen e altri.“Quella ebraica – spiega il docente dell'Universitàbolognese – è una cultura strutturalmente portataa svelare le contorsioni che la mente umana compieogni volta che segue le piste del potere e delle con‐venzioni. Espressione di una irrefrenabile voglia divivere e di pulsioni rivoluzionarie a tratti irresistibili,esercizio sintetico di intelligenza, il motto di spiritocon i suoi corollari ha aiutato gli ebrei a rimanerementalmente integri di fronte a mille peripezie”.

saputo nel tempo mostrare la sua passione e il suo attaccamentoalla tradizione, curare e abbellire i propri luoghi di culto attingendoalle capacità di realizzazione dei mille artigiani del loro territorio,

ispirandosi con le dovute distinzioni alle realtà artistiche della loroepoca, della loro città. A quando la realizzazione di un inventario generale del patrimonio

artistico del culto ebraico italiano?Guidobaldo Passigli

presidente Comunità ebraica di Firenze

Firenze Conegliano Veneto Sabbioneta

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Italia Ebraica la voce delle Comunità

pag. 4 settembre 2012

GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICATORINO

Un’aringain paradisoUna mostra tutta da vedere concentrata su tre te‐matiche: il gioco di parole o il doppio significato, lasatira e per finire l'assurdo. Hebraeus ridens, ras‐segna allestita dagli architetti Deborah Gutowitz eDavid Terracini, quest'ultimo noto ai lettori di Ha‐keillah grazie alle pungenti vignette che appaionosu ogni numero della testata espressione del Gruppodi Studi Ebraici di Torino, sarà aperta al pubbliconel corso di tutta la giornata. In mostra vignette, fu‐metti, schizzi e spunti grafici di varia natura, ma an‐che foto, filmati e opere d'arte. Tra i tanti spunti pro‐posti, oltre a vere e proprie immersioni nell'universodissacrante del witz con protagonisti tra gli altri lascrittrice Elena Loewenthal, autrice del volumeUn'aringa in paradiso, e l'artista Tommy Schwarz,anche un simbolico gemellaggio con Firenze nel se‐gno dello humour. Al Teatro Vittorio alle 21 andràinfatti in scena La Gnora Luna, frizzante commediaottocentesca in giudaico‐fiorentino che vedrà saliresul palco la Compagnia Teatri d'Imbarco che giàmolti consensi ha ottenuto in tutta Italia con questaperformance che ripropone scene e atmosfere di untempo antico.

MANTOVA

Storie vecchieal chiaro di lunaOccasioni di incontro anche al prestigioso Festiva‐letteratura (5‐9 settembre) con l'evento Storie vecie,passeggiando sotto la luna. Nata da un'idea di Ema‐nuele Colorni e Stefano Patuzzi, l'iniziativa è suddi‐visa in due momenti: lettura di poesie in dialettogiudaico‐mantovano e musica in ghetto con assaggidi cucina ebraica. Sono inoltre previsti gli interventidell'esperta di linguistica Sara Natale, dell'attoreAdolfo Vaini, della musicista Mirella Lodi Rizzini e

dell'autrice de La mia cucina ebraica Loredana Le‐ghziel. Il tour partirà dalla sede della Comunità ebrai‐ca il sei e l’otto settembre dopo il tramonto.

FIRENZE

Dritte prezioseper i bibliofili Secondo una logica che già in passato ha dato ottimifrutti Firenze distribuisce il programma della Gior‐nata in più giorni e in più strutture cittadine. Oltreai numerosi eventi che avranno luogo in Comunitàe nella sede distaccata di Siena in un fitto percorsodi immagini, parole e musica è infatti prevista la col‐laborazione con alcune realtà culturali di grande si‐gnificato e da sempre attente alle iniziative della re‐altà ebraica fiorentina. A partire dalla biblioteca delle Oblate, che proporràalcuni consigli di lettura e uno scaffale tematico, edal cinema Odeon in piazza Strozzi che, assieme allaFondazione Sistema Toscana, allestirà una specialerassegna di film sull'umorismo ebraico. Un'iniziativache in modalità differenti raggiungerà anche altrelocalità nella Regione tra cui Prato, Livorno, Siena,Monte San Savino, Capalbio e Poggibonsi.

SIENA

La città capofila del 2011si rilancia tra arte e scrittura

Passato il testimone di città ca‐pofila per l'Italia a Venezia, Sie‐na ‐ principale protagonistadella Giornata dedicata al‐l'ebraismo 2.0 nel 2011 ‐ nonresta certo con le mani in ma‐no. Molti gli appuntamenti inprogramma con particolare at‐tenzione al witz cui sarannodedicate alcune mostre e in‐stallazioni. Tra i relatori la sla‐

vista Laura Salmon, docentedell'Università di Genova e au‐trice de I meccanismi dell'umo‐rismo (Mosca 2008), il cui in‐tervento dal titolo Potrebbe an‐dare peggio si soffermerà sullaparadigmatica figura del gior‐nalista di origine russa SergejDovlatov.Si parlerà anche di etica del ri‐dere, in un percorso tra comi‐

cità e umorismo, sinonimi econtrari, che vedrà conversarein sinagoga la scrittrice Giaco‐ma Limentani con VerbenaGiambasti. E non mancherà untocco d'arte, sempre in sinago‐ga, con la performance 'Vieniavanti, Schlemiel!', una fantasiadi letture sulla comicità ebraicaamericana a cura della com‐mediografa Laura Forti.

Un viaggio, un’emozione, un patrimonio di memoria da custodire

Moncalvo Vittorio Veneto Pisa

VERCELLI

Un percorsonei dialettiL'idea è originale e complessa: declinare la tematicadello humour nei vari ambiti linguistici in cui si èsviluppata una vicenda ebraica in Italia nel corso cioltre due millenni di storia. Humor dal ghetto, l'even‐to principale in programma alla sinagoga di Biellacol contributo dei volontari della Comunità vercel‐lese, sarà così un inedito viaggio nell'ironia, nei doppisensi e nelle tante metafore dei dialetti giudaico‐ita‐liani che spesso ancora resistono nel parlare comune.A guidarci in questo percorso Baruch Lampronti.

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Italia Ebraica la voce delle Comunità

pag. 5settembre 2012

FARE CULTURA, CON UN SORRISO

LIVORNO

La sfida è anchenella multimedialitàL'idea è quella di lavorare sulla multimedialità sulla scia dei positivifeedback della scorsa Giornata quando la sfida era stata quella dideclinare l'ebraismo, le sue mille sfaccettature culturali, dialettichee religiose, con l'evolversi delle tecnologie ai tempi del web 2.0. ASiena, città capofila per l'Italia dell'edizione 2011, l'esperto di webmarketing Giuseppe Burschtein aveva proposto l'innovativa intro‐duzione delle isole digitali dedicate a vari temi dell'identità ebraica.Un'esperienza che quest'anno sarà proposta anche a Livorno doveun'apposita installazione video sul witz curata dallo stesso Burschteinaccoglierà i visitatori della storica Yeshivah Marini.

PISA

Quegli intreccial sapore di CinaIntrecci decisamente singolari a Pisa dove a concludere la Giornatasarà la presentazione da poco in circolazione Gli ebrei in Cina e ilcaso Tien Tsin (ed. Salomone Belforte) di Marco Cavallarin e Bar‐bara Henry in cui si analizzano con dovizia di particolari gli intrecciancora poco approfonditi tra il mondo ebraico e la più grande po‐tenza asiatica. È un viaggio che inizia nel sesto secolo prima dell'eravolgare e che ci porta fino ai giorni nostri, a quando l'EstremoOriente aprì le porte a migliaia di ebrei in fuga dalle persecuzioninazifasciste. Assieme a Cavallarin sarà presente l'editore GuidoGuastalla.

GENOVA

Quando i rabbiniraccontano storielleGuide spirituali, maestri di Torah, riferimenti morali dell'intera col‐lettività ebraica, i rabbini sono figure tipicamente immaginate secondocriteri di austerità e rigore. Ma ‘sanno’ anche ridere. Anzi, la risataintelligente e l'ironia possono essere molto spesso il mezzo più facileper arrivare ai propri allievi e ad istruirli verso la conoscenza. A Genova il rabbino capo rav Giuseppe Momigliano si soffermerà indue occasioni su queste tematiche. Prima con una conversazione mattutina dal titolo Ridere tra Cieloe Terra – L'umorismo nella tradizione ebraica, poi nel pomeriggiocon l'introduzione della vivace chiacchierata Milè Debedichutà. Quan‐do i rabbini raccontano le storielle.

NAPOLI

Notte di humourtra i vicoli di TraniLa Giornata della Cultura a Napoli e in tutto il Meridione segna l'iniziodi una nuova grande sfida nel segno del dialogo e dell'incontro contutta la cittadinanza: Lech Lechà, settimana di arte, cultura e lette‐ratura ebraica che avrà luogo a San Nicandro Garganico e in altreotto località pugliesi grazie alla Comunità partenopea e con il pa‐trocinio tra gli altri dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.Tra i dieci moduli in cui è suddiviso il ricchissimo programma del‐l'iniziativa figura La notte dell'ebraismo tranese con suoni, sapori ehumour nella Giudecca. Previsto anche un approfondimento sul‐l'umorismo ebraico nella Torah che avrà luogo presso la Sala Rossadel maestoso Castello Svevo di Barletta.

CASALE

Il fascino del witzUn potente politico, saccente e autoritario convoca il rabbino anziano dellaComunità. Con grande arroganza, dall’alto del suo scanno gli comanda:“Ehi, tu rabbino giudeo, mi hanno detto che voi avete inventato una formadi ragionamento speciale, quella che ha dato ad alcuni di voi la nomea diintelligenti e superiori. Mi è stato detto che questo modo di pensare lochiamate talmudico. Se esiste, ora insegnamelo!” Il vecchio rabbino nonha modo di rifiutarsi e affronta il tema rivolgendosi al dittatore: “Forsegentile signore, siete un po’ avanti negli anni per questo genere di studio”.Il dittatore replica: “Sarò io a giudicare, voi insegnatemi!” “Va bene, replica il rabbino, e prosegue: “Dovete sapere che nelle nostreScole i bambini prima ancora di iniziare gli studi devono passare un esame”.L’altro sempre con maggiore villania: “Esame? Ma se è un esame da bambinoche volete che sia! Fatemi la domanda!”. Inizia il rabbino: “ Su un tetto ci sono due uomini, che scivolano dentro uncamino, uno sbuca fuori coperto di fuliggine e cenere, l’altro candido epulito. La domanda è molto semplice da capire, proprio per un bambino:chi dei due va a lavarsi?” Il dittatore si concentra e rapidamente si chiedechi dei due vede l’altro pensando di essere quindi bianco o nero, comecolui che i suoi occhi vedono. Poi pensa, e se c’è uno specchio? Se la stanzaè al buio? Elabora non proprio velocemente le sue deduzioni e sentenzia:“Quello pulito!” . Il rabbino ciondola la testa come per un no e subito il dit‐tatore: “Intendevo dire quello sporco!”. La bocca del rabbino si apre e lascia uscire con un sottile filo di voce: “Si‐gnore, lei ha sbagliato. L’unica risposta giusta è quella che può dare unbambino libero da pensieri, l’unica vera e giusta risposta è che la domandaè assurda, perché non è possibile che due persone passino da un caminoed escano una pulita e l’altra sporca. Per questo caro signore non so propriocome fare per insegnarle il Talmud”. Lentamente si gira e se ne va prima che l’altro ancora basito dalla risposta,reagisca. Una bella e antica storiella che oltre a farci sorridere ci fa capiredavvero che cos’è un witz, una modo di raccontare tutto ebraico, sorridentee piena di senso, di valori e di vita. Nella Giornata della Cultura Ebraica 2012 il luoghi ebraici italiani ed europeisaranno dunque luoghi di racconto, di storielle yiddish, di ironia e soprat‐tutto di auto‐ironia. Anche a Casale si sorriderà, già dalla sera prima DanielFishman intratterrà il pubblico danzando con le parole intorno alla kuppah(il baldacchino nuziale), parlerà di matrimoni, di mamme e suocere, dishadakan (sensale matrimoniale), di testimoni, rabbini, ospiti, ketubot(contratti nuziali), di tutto e di più. Il giorno dopo, Giorgio Milani, si pro‐digherà in un reading, ma benché la parola rimandi alla lingua inglese, luiriempirà la sinagoga di suoni dialettali di una lingua piemontese strettissima,leggendo a gran voce “la gran battaja d’j abrei ‘d Moncalv’, una composizionevernacolare in giudaico piemontese che racconta come un gruppo di ebreise la diedero “di santa ragione” sulla piazza di Moncalvo. Al suo fianco percommentare il testo ci saranno lo storico locale Dionigi Roggero e ClaudiaDe Benedetti.Il witz sarà di casa anche a Casale.

Elio Carmivicepresidente Comunità ebraica di Casale Monferrato

Sermide Reggio Emilia Mantova

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FINALE EMILIA EBRAICA

Italia Ebraica la voce delle Comunità

pag. 6 settembre 2012

Impegno senza tregua per ricostruire la scuola della speranzaUn progetto ambizioso destinato a segnare per sem‐pre una delle località simbolo del terremoto che hadevastato il nord Italia in primavera e a migliorarela vita di centinaia di famiglie che graviteranno at‐torno alla struttura. A Finale Emilia proseguono ala‐cramente i lavori per la costruzione del nuovo poloscolastico intitolato alla memoria di Elvira Castel‐franchi. Un'iniziativa cui gli ebrei italiani partecipanoattivamente grazie alla sottoscrizione lanciata inmaggio dall'UCEI e finalizzata alla costruzione dellabiblioteca che sarà presto ospitata all'interno del‐l'istituto (in questa pagina in esclusiva la planime‐tria). I dettagli sono stati concordati nel corso di unrecente incontro cui hanno preso parte il consigliereUCEI con delega al coordinamento delle iniziativedi solidarietà Giorgio Mortara, i suoi colleghi di Con‐siglio Giorgio Yehuda Giavarini (presidente della Co‐munità ebraica di Parma) e rav Beniamino Goldstein

(rabbino capo di Modena) e il locale primo cittadinoFernando Ferioli.Molto vasta l'area di intervento complessiva con36mila metri quadrati di edificazione. Il polo scola‐stico è destinato ad ospitare 750 studenti – 450 alleelementari, 300 alle medie – per un totale di 34

classi. Oltre 150 i contratti di lavoro che verrannostipulati tra corpo docente e personale ausiliario eamministrativo. Una piccola rivoluzione in città. Larinascita dopo tanto dolore e tanta sofferenza.La decisione di investire sul comune emiliano nonè casuale. Finale Emilia è stata infatti scelta sulla

base dei legami che storicamente vi sono stati e tut‐tora persistono con il mondo ebraico. Una grandecomunità vi ha risieduto per secoli non venendo maiespulsa e anzi apportando un significativo contributosotto vari punti di vista. Testimonianza paradigmaticadi questo legame la volontà di rendere omaggio nelluogo deputato all’insegnamento all'ebrea finaleseElvira Castelfranchi, maestra elementare che ha la‐sciato un ricordo indelebile.Le operazioni di ricostruzione hanno preso avviocol bando della Regione Emilia Romagna finalizzatoa coprire i lavori per la prima struttura prevista. Su‐perato questo step si procederà alla messa a dimoradi un secondo edificio riservato ai soli alunni dellemedie. Gli spazi del primo blocco resteranno appa‐naggio delle classi elementari mentre in quelli vacantitroveranno spazio, oltre alla biblioteca, alcuni labo‐ratori didattici e servizi per portatori di handicap.

La Comunità ebraica di Ferrara insieme al gruppoMosè Maimonide, l’Associazione Medica Ebraica Ita‐liana e l’Azienda USL Ferrara è stata protagonista diun nuovo partecipato evento dal titolo L’adolescenzanella tradizione religiosa ebraica e nella società con‐temporanea. Il convegno, che ha ottenuto il patrociniodell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Ferrara e la sponsorizzazione dellacasa farmaceutica Teva, ha visto l’intervento di dodicirelatori che si sono occupati da angolature diversedi quella che è da sempre considerata un’età parti‐colare.L’evento ha avuto luogo presso la prestigiosa sededella ex sinagoga di rito italiano attualmente adibitaa sala di riunione della Comunità ebraica.Inserita in un ciclo di appuntamenti con cadenzabiennale e che in passato hanno affrontato altre te‐matiche quali l’alimentazione, la sessualità, la medi‐cina psicosomatica, la figura del medico e la vecchiaia,l'iniziativa è stata accolta da studiosi, operatori sa‐nitari e medici con grande interesse e partecipazione.“I relatori oggi presenti sono specialisti ma sannoadottare un linguaggio comprensibile a tutti ‐ ha spie‐gato il rabbino capo rav Luciano Caro ‐ e questo au‐menta il riscontro e l’interesse del pubblico. C’è vogliadi conoscenza e una sempre più avvertita esigenzadi interagire con la Comunità ebraica. Partire da uncontesto specifico per allargare il perimetro e coin‐volgere negli studi la tradizione ebraica e cattolica ècertamente un motivo di approfondimento, un’occa‐sione di riflessione e confronto per cercare il puntod’incontro tra l’approccio medico sanitario e quellosocio culturale”.Nel suo discorso introduttivo rav Caro, partendo dal‐l’etimologia della parola ebraica naar, comunementetradotta con ragazzo, ma che indica più che un’etàuna connotazione, ha spaziato citando le fonti ese‐getiche del concetto di adolescenza nel mondo ebrai‐co. Ricchi di significato anche gli interventi che sonoseguiti: il professor Palazzi, direttore del Servizio

Mentale e Riabilitazione Infanzia e Adolescenza pres‐so l’USL di Ferrara, ha esaminato il concetto di ado‐lescenza dal punto di vista biologico (maturazionecorticale), psicologico e sociologico (appartenenza aun gruppo, esibizione, sperimentazione durante ilperiodo adolescenziale). Il professor D’Angeli, già or‐dinario di Chimica organica presso l’Università diFerrara, ha presentato e commentato le immagini diun raro libro in materia dell’inizio dell'Ottocento:Etica immunologica per formare il cuore dei giova‐netti, di Vito Buonsanto. Il dottor Laghi, già dirigente medico presso l’OspedaleCivile di Forlì, ha paragonato l’adolescenza, modifi‐cazione del corpo e dello spirito, alla metamorfosidegli insetti e degli anfibi, soffermandosi soprattuttosull’evoluzione delle varie parti del cervello e le lorocorrelazioni con l’aumento delle capacità di appren‐dimento. Il professor Caracciolo, ordinario di Psico‐logia Clinica presso l’Università di Ferrara, ha pre‐sentato un video nel quale un giovane ebreo russoriscopre le proprie radici attraverso un’assurda rac‐colta di oggetti appartenuti ai propri famigliari uscen‐do quindi da una grave crisi d’identità. La dottoressaSilvera, psicologa psicoterapeuta presso l’AziendaOspedaliera di Desio e Vimercate, ha esaminato inchiave psicoanalitica sia la vicenda di Miriam, sorelladi Mosè che pure adolescente diventa il Deus ex ma‐china del destino del fratello, sia il caso di una suapaziente violentata dal padre, episodio di cui nonaveva mai parlato per non danneggiarlo. Il dottorServi, cultore di Filosofia e Storia Ebraica, ha esami‐nato dal punto di vista halakhico il caso del figlio ri‐belle, citando le diverse interpretazioni talmudicheche prevedevano anche la pena di morte, tra l’altrostoricamente mai eseguita. Ha inoltre precisato chela legislazione talmudica era applicabile solo a un fi‐glio di sesso maschile e non ad una figlia. La dotto‐ressa Pisa, già dirigente presso la ASL di Firenze, hadescritto due casi estrapolati dalla letteratura (Ago‐stino di Moravia e Arturo della Morante) e un caso

In alto la bozza progettuale per il nuovo polo scolastico Elvira Castelfranchi di Finale Emilia. L’istituto èdestinato a ospitare 750 studenti – 450 alle elementari, 300 alle medie – per un totale di 34 classi. Oltre 150 i contratti di lavoro che verranno stipulati tra corpo docente e personale ausiliario e ammini‐strativo. Una rivoluzione per Finale. La rinascita dopo tanto dolore e tanta sofferenza.

FERRARAEBRAICA

Le difficili scelte dell’adolescenza

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Grande successo ai concerti estivi del Museo Ebraicodi Bologna: oltre un migliaio le persone che vi hannopartecipato. Il programma delle serate del Meb|estateduemila‐dodici, nell’ambito della rassegna BÉBOLOGNAE‐STATE2012 del Comune di Bologna, ha proposto unpiacevole mix di eventi musicali con il noto ensembleKlezmerata Fiorentina, che interpreta in modo as‐solutamente unico e creativo le antiche musicheebraiche est‐europee e le melodie ad esse collegate,e di visite guidate al Museo e ai luoghi di Bologna,per offrire l’opportunità a tutti di conoscere la storiadella presenza ebraica in questa città.Ancora una volta il cinquecentesco cortile del Museoè stato un punto di riferimento nell’estate bolognese,proprio per lo spirito, l’identità, l’originalità e la qua‐lità delle proposte artistiche e culturale che storica‐mente ne decretano il successo. Klezmerata Fioren‐

tina, ensemble fondato da Igor Polesitsky, ebreo diorigine ucraina, in sintonia con alcuni solisti di gran‐de valore, prime parti dell’Orchestra del Maggio Mu‐

sicale Fiorentino, ha dedicato la rassegna NiggunAle Kanaf all’indagine delle diverse tradizioni dellamusica ebraica ucraina e delle reciproche influenzecon le altre tradizioni musicali contigue, come quelleche si sono sviluppate nell’area dal Mar Nero al MarMediterraneo durante la splendida fioritura cultu‐rale che ha caratterizzato il lungo periodo storicodell’Impero Ottomano.Si è trattato di un progetto del tutto innovativo, stu‐diato appositamente per il Museo Ebraico, che at‐traverso un percorso in tre concerti ha teso ad evi‐denziare come quel melting pot musicale abbia ra‐dici comuni e come le diverse tradizioni sonore sibasino su elementi linguistici simili: infatti, moltedi esse fondano il loro linguaggio strumentale sul‐l’imitazione delle inflessioni della lingua parlata,propria di una musica vocale di matrice spirituale,come si è particolarmente sviluppata nella tradi‐

zione ebraica sulla musicalità della preghiera e peraltri versi non troppo lontana della tradizione sufie araba. Per avvicinare il pubblico a queste antiche influenze,l’ensemble di Igor Polesitsky ha suonato nella se‐conda serata della rassegna assieme alla cantanteCristina Zavalloni, proponendo una selezione di cantiebraici sul crocevia dei Tre Imperi, Austro‐Ungarico,Russo, Ottomano; nella terza serata si è invece ac‐compagnato col gruppo del violinista marocchinoJamal Ouassini in una sorta di dialogo dove i musicistiarabi si sono inseriti con l’esecuzione sia di branimusicali tradizionali del sud dell’Ucraina, al tempodell’Impero Ottomano, sia dall’area della tradizionehassidica che da quella arabo‐mediterranea, per evi‐denziare le radici comuni.Questo a dimostrare come la musica ebraica del‐l’Ucraina del sud, durante la dominazione ottomana,abbia ricevuto l’influenza della musica di origineturca e più in generale dei temi musicali attribuitial repertorio delle comunità ebraiche presenti neiterritori di cultura arabo‐mediterranea. In sostanza, partendo dall’interpretazione di vecchiemelodie raccolte in Ucraina nel XIX secolo dall’et‐nomusicologo Moshe Beregovsk, si è voluto eviden‐ziare come si siano estese a una vasta area geograficasotto l’influenza della dominazione ottomana. Un modo per far conoscere il valore e l’importanzadella cultura ebraica in un territorio, quello del MarNero, ricco di tradizioni e di influenze non dissimiledal contiguo Mediterraneo e che tanto hanno carat‐terizzato nei secoli la storia di quei popoli e delleloro minoranze.

Italia Ebraica la voce delle Comunità

pag. 7settembre 2012

Il ruolo della musica a cavallo tra popoli, tradizioni e confini

FIUME

A Zagabria per riaccendere la MemoriaSi sofferma sulla capacità dei giornali dell'ebrai‐smo italiano di aprire nuovi orizzonti di in‐contro il quotidiano fiumano Novi List in unrecente servizio dedicato alla tesi di dottoratosulle persecuzioni antiebraiche nel Quarnerodiscusso all'Università di Zagabria dalla storicaSanja Dukic. Un lavoro di ricerca monumen‐tale, che toglie il velo a molte dolorose zoned'ombra del Novecento europeo (il riferimen‐to è in particolare al quinquennio che va dal1938 al 1943) e che in questi mesi è stato se‐guito con grande interesse dalla nostra re‐dazione. Ad accompagnare la professoressa in questoemozionante appuntamento il collega AdamSmulevich, che Sanja ha voluto al suo fiancoin quanto discendente di quella gloriosa co‐munità oggi molto ridotta nei numeri.“Tornare a Fiume, vedere i luoghi di gioventùdi mio nonno Alessandro e di mia zia Esterè sempre una sensazione fortissima. Rin‐grazio Sanja per l'onore che mi è stato con‐cesso di esserle vicino a Zagabria in un mo‐mento così bello e significativo”, ha raccon‐tato alla giornalista Alexandra Kukic Ilic di Novilist.Con Adam a Zagabria altri colleghi della redazione e il coordinatore dei dipartimenti Informazione eCultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale.

oltreconfine

clinico il cui sviluppo viene ferito dalla perdita diuno dei genitori e dalle conseguenze dinamiche chene conseguono.La dottoressa Garofani, direttore del Programma diDipendenze Patologiche presso l’USL di Ferrara, haesaminato i rapporti tra il consumo delle droghe el’adolescenza in netta crescita, segnalando inoltrel’esistenza di altri tipi di dipendenze come quelleche possono essere create da facebook, lo shoppinge i videogiochi. Il professor Arieti, ricercatore in Storia della Medicinapresso l’Università di Bologna, ha preso in esamedal punto di vista storico, antropologico ed etico, ilproblema delle mutilazioni femminili che è di attua‐lità anche nel nostro paese visto il considerevoleflusso migratorio da paesi che tradizionalmente lapraticano. Infine il professor Salvatorelli, organiz‐zatore e moderatore del convegno, prendendo inesame due coppie di fratelli (Isacco e Ismaele, Gia‐cobbe ed Esaù) ha messo in evidenza che nei mi‐drashim la connotazione di Ismaele e soprattutto diEsaù assuma aspetti molto più negativi che nella To‐rah, quasi ad incarnare l’essenza del male.“Se si dovesse dare un giudizio complessivo sullamanifestazione – il bilancio di rav Caro – esso nonpotrebbe che essere positivo. Il numero dei parte‐cipanti è stato molto alto. Inoltre tutti quelli che, alfine di ottenere i crediti ECM in palio, si sono sotto‐posti al test consistente in domande con rispostemultiple, lo hanno superato”.

BOLOGNA EBRAICA

Lavori in corsoCome è ben noto, tre scosse di terremoto han-no colpito le province di Ferrara, Modena eMantova nei giorni 20 e 29 maggio. Queste scosse, di intensità del quinto – sestogrado della scala Richter, hanno provocatodanni alla nostra Comunità: la sinagoga te-desca, la ex-sinagoga italiana e il museo co-munitario sono stati dichiarati inagibili. Solola piccola sinagoga fanese è utilizzabile peril culto, come pure sono agibili la casa delrabbino e gli uffici. Le tre sinagoghe, il museo e gli uffici si tro-vano nello stesso gruppo di edifici, sede dellaComunità dal 1485. Sempre a causa del ter-remoto, tre edifici di proprietà della Comu-nità hanno subito danni rilevanti e sono statievacuati dagli inquilini, mentre altri due edi-fici hanno subito danni minori che sono at-tualmente in via di riparazione. Abbiamo iniziato a mettere in sicurezza e ariparare gli appartamenti affittati, ma saràun lavoro lungo e costoso anche perchè neglistabili antichi è difficile fare un previsionedei lavori necessari e calcolare un preventivosicuro. E i soldi disponibili sono pochi.Solo dopo le festività autunnali, che celebre-remo nell’oratorio fanese, sarà possibile ini-ziare i lavori nelle sinagoghe in quanto è ne-cessario attendere le autorizzazioni dellaSoprintendenza ai Beni Culturali non dispo-nibili attualmente. Di conseguenza per la Giornata europea dellacultura ebraica le nostre sinagoghe e il mu-seo rimarranno chiusi.

Michele Sacerdotipresidente della Comunità

ebraica di Ferrara

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Capitale del Belgio e delle austere istituzionieuropee. Patatine fritte, birra e cioccolatagli orgogli nazionali. Una minuscola statua,il Manneken Pis, il monumento simbolo dellacittà. Insomma, non si può certo dire cheBruxelles sia un posto di cui ci si innamoria prima vista. Non troverete le atmosfereromantiche parigine o i ritmi undergrounddi Londra, ciò nonostante gli spiriti più co‐raggiosi sapranno ignorare il tempaccio (laconsultazione del meteo è vivamente scon‐sigliata) e il brusio dei luoghi comuni, perconoscere una città che dentro di sé ne con‐tiene molte altre.D’altronde adottare un basso profilo e mo‐derare le aspettative è il metodo infallibileper lasciarsi meravigliare da questa città.Sorprese riservate solo a chi la città decidedi viverla, sia ben chiaro, accettandone i ritmiun po’ distanti da quelli del nostro bel paese.Armatevi dunque di santa pazienza e lascia‐tevi cullare dalla calma belga! In fondo seuna romana DOC ha cominciato ad usare labicicletta in città dopo anni di maniacaleamore per il proprio scooter, chiunque altropuò farcela.Ed è così che ci si ritrova a gustare un’ inso‐spettata cultura musicale, fatta di gruppiemergenti e maratone di musica jazz in giroper i quartieri della città, il tutto accompa‐gnato dalla famosa birra belga, di cui bisognariconoscere la qualità e il prezzo a buon mer‐

cato. Passeggiando per la piazza Saint Bo‐niface ci si può imbattere in una graziosabottega di abiti fai da te, dov’è possibile no‐leggiare una postazione fornita di stoffe emacchina da cucire vecchio stile, per creareil proprio pezzo esclusivo e inimitabile. Oc‐chio all’agenda e non vi sfuggirà la possibilità

di visitare le serre reali di Laeken, un giar‐dino magnifico e surreale aperto ai visitatorisolo pochi giorni l’anno. Se è arrivato il mo‐mento per un po’ di relax, un salto nella li‐breria francofona Filigranes è d’obbligo ealla lettura potrete unire anche un caffè euna fetta di torta.

Alla vita belga si alterna un via vai di studentiErasmus, stagisti, giovani laureati e talen‐tuosi professionisti che approdano qui ognianno richiamati dal mercato del lavoro eu‐ropeo. Le frustrazioni legate alla penosa ri‐cerca di un lavoro nel proprio Paese di ori‐gine si dimenticano in fretta nell’energicotran‐tran degli expat (così ci chiamano!).L’aperitivo a Place du Luxembourg ai piedidel Parlamento Europeo il giovedì sera è unmust al quale è difficile sottrarsi, così comelo spritz il mercoledì sera nel quartiere diChatelain un richiamo irresistibile. Sono mi‐gliaia i giovani stranieri che affollano la città,entusiasti della loro esperienza internazio‐nale ma pur sempre con un pizzico di no‐stalgia di casa. Sarà forse questa nostalgia che ha fatto diBruxelles una città‐fiera di culture, religionie tradizioni locali da tutto il mondo. La vita ebraica non è da meno. Quando il ve‐nerdì sera la voglia di shabbat in famiglia cigetta un po’ nello sconforto basta sceglieretra le molteplici opportunità. Bruxelles per‐derebbe la sua allure se non vi fossero rap‐presentate anche tutte le sfumature di ebrai‐smo. Ortodossi, chabad, reformer, laici, ilmercato non potrebbe essere più vasto. Ba‐sta sapersi guardare intorno e sembrerà disentirsi a un passo da casa.

Melissa Sonnino

Ilaria Romano e Ankie Spitzer. Sono i nomi delle vedove didue degli undici atleti assassinati a Monaco durante i giochiOlimpici del ’72, per mano del gruppo terrori-stico Settembre Nero. Il CIO (Comitato OlimpicoInternazionale) ha rifiutato il loro appello diricordare le vittime in un minuto di silenzio allacerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Londra.Jacques Rogge, presidente del CIO, ha detto diavere “le mani legate” dai 46 paesi arabi e mu-sulmani partecipanti ai giochi Olimpici, e chequesta occasione non era il momento opportunoper ricordare gli atleti. “Le mani di mio marito erano legate,non le vostre” ha risposto Ankie Spitzer, aggiungendo chequesto rifiuto è “pura discriminazione”. La cerimonia d’apertura dei Giochi il 27 luglio è stata gran-

diosa. Una celebrazione della cultura brittannica che va daiBeatles a Mr. Bean, da Daniel Craig alla Regina portata in

elicottero. I paesi hanno sfilato uno a uno. Israe-liani, ebrei, e ogni sostenitore della causa sonorimasti col fiato sospeso in attesa di un qualsiasiriferimento a quella strage che 40 anni fa scon-volse il mondo, ma non abbastanza il CIO dafar interrompere le gare. Come previsto, nonc’è stato nessun minuto di silenzio. Davanti aquesto rifiuto, l’Italia è stata uno dei paesi cheha mostrato maggior solidarietà: alla Camera

dei Deputati è stato rispettato un minuto di silenzio in onoredegli atleti israeliani, e la nazionale italiana si è unita a quellaIsraeliana nel ricordare le vittime. Anche la Rai ha commentatonegativamente il mancato minuto di silenzio. Persino Mitt

Romney, Barack Obama, e Hillary Clinton si sono fermamenteopposti alla decisione di Rogge, mentre Bob Costas, reporterdella NBC, ha sottolineato quanto sia doveroso ricordare gliatleti in questa occasione, ed è stato in silenzio in diretta. Sono 40 anni che le vedove di Monaco chiedono senza successoche sia celebrata la memoria dei loro cari. Il silenzio è unalingua comprensibile a tutti, e va ben oltre una mera mossapolitica. A Monaco non furono solo uccisi 11 israeliani o 11ebrei. Furono uccisi 11 atleti, 11 papà, mariti, fratelli, fidanzati.Di qualsiasi religione o nazionalità fossero stati, o qualunquefosse lo squallido motivo per cui sono stati brutalmente uccisi,un minuto di silenzio sarebbe stato il minimo per onorarli eper preservare quella sportività che il CIO sembra ormai averperso.

Sonia Hason

HATIKWAUnione Giovani Ebrei d’Italia

UN GIORNALE APERTO AL LIBERO CONFRONTO

DELLE IDEE

direttore Simone Disegni

HaTikwa – periodico di attualità e cultura dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia | [email protected] – www.ugei.it | supplemento a Pagine Ebraiche - n. 9 - 2012 reg. Tribunale di Roma 218/2009 ISSN 2037-1543 (responsabile a termine di legge: Guido Vitale)

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Should I stay or should I go – Qui BruxellesShalomC’è forse un’intuizione piùgrande, nella sua straor-dinaria semplicità, unascoperta più stupefacenteagli occhi di qualsiasi os-servatore esterno delmondo ebraico, del modoin cui due ebrei – laici oreligiosi, nella Diasporao in Israele – si rivolgonoil saluto quotidiano?Semplicemente shalom –pace: nient’altro potreb-be rappresentare augu-rio migliore al nostroprossimo se non quellocontenuto in questa sem-plice parola, che non acaso associamo settima-nalmente all’ingresso diogni Shabbat. La consue-tudine linguistica riflettesenza dubbio un patri-monio ideale fortementeradicato nella culturaebraica. Che appare oggiperò pericolosamente inritirata. Dov’è finita quel-la tensione ideale così ge-nuina nel discorso pub-blico delle leadershipebraiche, così come neidibattiti interni? Il puzzlepolitico in Medio Orientesi fa ogni giorno più com-plesso. Ma se davvero de-sideriamo un futuro dipace e sicurezza perIsraele, torniamo a sco-prire il valore più profon-do di quel termine cheusiamo a mo’ di saluto,troviamo il coraggio ditornare a discutere di pa-ce, a sognarla, a dise-gnarla, a progettarla.Non è mai troppo tardiper rimettere un concettoall’ordine del giorno, perridisegnare le priorità.Specialmente se si hannovent’anni.

Simone Disegni

Olimpiadi ­ Il ricordo sbiadito della strage di Monaco