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Dr. Gianfranco PuccioCENTRO REGIONALE DI NEUROGENETICA
Lamezia Terme
“Dalle Unità di Valutazione Alzheimer
ai Centri per le Demenze: evoluzione e
rete dei servizi”
01 Giugno 2013
OBIETTIVI DI PIANO 2010
Neuropathology laboratory
(E. Kraepelin)
EPIDEMIOLOGIA
PROGETTO CRONOS
Il Ministero della Salute promuove un programma
innovativo nel panorama europeo, denominato Progetto
Cronos, che prevede una serie di iniziative tra cui la
rimborsabilità di due farmaci utili al trattamento della DA
ed uno studio osservazionale, su larga scala, per il
monitoraggio dell’uso dei farmaci anticolinesterasici,
utilizzando una rete di centri, denominati UVA (Unità di
Valutazione Alzheimer).
PROGETTO CRONOS
Studio di coorte, prospettico di sorveglianza post-
marketing, realizzato su scala nazionale, per
valutare la trasferibilità nella pratica clinica, dei
risultati ottenuti nei trial clinici condotti prima
dell’autorizzazione all’immissione in commercio
dei farmaci anticolinesterasici.
Nel mese di novembre 2008 la
Commissione Tecnico-Scientifica (CTS)
dell’AIFA ha riclassificato
la memantina dalla classe C alla classe
A con limitazioni d’impiego (nota 85).
Nota 85
Risultati del Progetto
Cronos
Conferma della risposta alla terapia.
Occasione per aprire una riflessione su alcuni temi centrali
quali:
• Metodologia di diagnosi
• Complessità degli aspetti assistenziali
• Approcci terapeutici e riabilitativi
• Definizione più esplicita del ruolo del Medico di MG
• Piena integrazione tra offerta sanitaria e supporto sociale
ai pazienti ed ai loro familiari.
LA RETE ASSISTENZIALE
I SERVIZI
Stadio iniziale
Stadio intermedio
Stadio finale
I SERVIZI PER OGNI STADIO
Stadio iniziale
Servizi formali (Assistenza domiciliare
pubblica)
Servizi Informali (vicini, amici, familiari)
SERVIZI FORMALI ASSISTENZA DOMICILIARE PUBBLICA
Aiuti per l’assistenza quotidiana che si
esplicano attraverso svolgimento di compiti
pratici:
lavori domestici
igiene e cura della persona
disbrigo di pratiche burocratiche
Fornitura di pasti a domicilio
servizi infermieristici a carico delle
Aziende Sanitarie, assistenza medica
da parte dei medici di base.
ASSISTENZA INFORMALE
• Familiari
• Amici
• Vicini
• Quartiere
FASE INTERMEDIA
Centro Diurno
E’ un servizio a carattere semiresidenziale posto a livello intermedio tra il servizio di assistenza domiciliare e il
ricovero in strutture residenziali assistenziali.
OBIETTIVI
• favorire il recupero e il mantenimento delle residue
capacità psico-fisiche dell'anziano evitando un ulteriore
decadimento delle stesse;
• offrire un concreto servizio di sostegno al nucleo familiare
per prevenire situazioni estreme di stress psico-fisico.
I CENTRI DIURNI possono essere di tipo sociale oppure di tipo clinico
L’ORGANIZZAZIONE deve prevedere spazi comuni:
soggiorno, sala da pranzo, laboratori per le attività socializzanti e occupazionali, area esterna accessibile e protetta; inoltre occorrono un ambulatorio per le visite mediche e locali per le attività riabilitative, i colloqui con i familiari e con lo psicologo. Ma questo servizio fornisce anche supporti, ad esempio informazioni sulla malattia, sulle modalità con cui affrontare comportamenti difficili del congiunto malato e soprattutto un sostegno psicologico. Sono di particolare utilità i gruppi di mutuo aiuto dei familiari.
OPERATORI DEL CENTRO DIURNO
medico
infermiere professionale
terapista della riabilitazione
psicologo
assistente sociale
educatore
altri addetti
volontari
Nei centri diurni si svolgono attività
strutturate di gruppo finalizzate a
stimolare le funzioni cognitive e
neuromotorie.
Sono offerti, di solito, un
pasto ed attività come esercizi fisici,
attività artistiche, discussioni e musica.
I centri possono operare da uno a
cinque giorni a settimana oppure offrire
assistenza nel fine settimana o la sera
Hanno un numero ridotto di utenti
Sono gratuiti
STADIO FINALE
I SERVIZI
Spedalizzazione domiciliare
Casa Protetta
Residenza Sanitaria Assistenziale
SPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE
La spedalizzazione domiciliare consiste nel trattenere a casa persone bisognose di ricovero ospedaliero o per far proseguire a domicilio le cure già avviate in ospedale sotto la responsabilità diretta del presidio ospedaliero e con la collaborazione del personale dei servizi territoriali.
Bisogna dotare l’ambiente domestico di ausili sanitari specifici e, quando occorre, prevedere anche forme di aiuto domestico alla famiglia.
CASA PROTETTA
La Casa Protetta è una struttura a carattere residenziale volta
ad assicurare trattamenti socio-assistenziali e sanitari di base
a persone anziane non autosufficienti che non sono assistibili
nel proprio ambito familiare. Prevede una permanenza anche
per lunghi periodi.
Ha lo scopo di prevenire ulteriori
perdite di autonomia, mantenere le
capacità fisiche, mentali, affettive e
relazionali del paziente.
Nella Casa Protetta è assicurata
l’assistenza del medico,
dell’infermiere e del fisioterapista.
La Casa Protetta assicura una serie di servizi, come:
assistenza tutelare diurna
assistenza notturna
assistenza medico-infermieristica diurna
assistenza riabilitativa
assistenza di guardia medica al bisogno
assistenza sociale;
assistenza alberghiera fornitura pasti;
assistenza lavanderia guardaroba;
assistenza pulizia e riordino camere;
assistenza pulizia generale e riordino spazi comuni.
È, inoltre, garantito lo svolgimento di attività di
socializzazione, ricreative e culturali ed il soddisfacimento
delle esigenze spirituali.
RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE
La RSA è una struttura residenziale extra ospedaliera finalizzata a fornire
accoglimento, prestazioni sanitarie e di recupero, tutela e trattamenti
riabilitativi ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica
privi di quei supporti indispensabili per erogare a domicilio gli interventi
sanitari continui e l’assistenza necessaria.
Le RSA dovrebbero essere localizzate in zone urbanizzate integrate con il
contesto preesistente, al fine di evitare ogni forma di isolamento o
allontanamento dall’ambiente sociale di appartenenza.
Le RSA sono organizzate in moduli o nuclei.
Ciascun modulo deve essere composto al massimo da 20 posti letto.
L’organizzazione per moduli consente di accogliere, nella stessa RSA, gruppi di ospiti con problematiche diverse.
L’area residenziale dell’utente è costituita da camere con bagno incluso, destinate normalmente a 1 o 2 persone e, quando lo richiedono particolari esigenze, fino ad un massimo di 4 persone.
La RSA offre:
assistenza per le attività quotidiane
(alzata, messa a letto, igiene
personale);
assistenza medica di base,
assistenza infermieristica diurna e
notturna;
assistenza specialistica
assistenza psicologica; trattamenti
riabilitativi; attività di socializzazione,
ricreative, culturali ed occupazionali;
servizio alberghiero (fornitura pasti,
lavanderia e guardaroba, pulizia e
riordino camere, pulizia generale e
riordino spazi comuni).
Il personale operante
all’interno della struttura
è composta da:
coordinatore socio-sanitario
infermiere professionale
fisioterapista
animatore-educatore,
addetti all’assistenza,
logopedista,
assistente sociale, psicologo
medico di base e medici
specialisti.
NUCLEI ALZHEIMER
I Nuclei Alzheimer all’interno delle Residenze Sanitarie
Assistenziali sono destinati a soggetti anziani affetti da
demenza
Devono garantire ai pazienti le necessarie condizioni di
protezione e di sicurezza, e, al contempo, ritmi di vita e
stimoli riabilitativi adeguati alle loro ridotte capacità
cognitive e funzionali.
Gli spazi, riservati esclusivamente a residenti dementi,
devono essere riqualificati architettonicamente (sistemi
di sicurezza, ampi spazi).
PROGRAMMA RETE
ASSISTENZIALE DEL
GRUPPO
OPERATIVO
INTERDIPARTIMENTALE
PERMANENTE
OBIETTIVO GENERALE
Garantire la migliore qualità di vita possibile al paziente ed alla sua famiglia, attraverso un approccio multidimensionale , in ogni stadio della malattia.
OBIETTIVI SPECIFICI: Facilitare l’accesso alla diagnosi (tempestività della diagnosi)
Garantire un percorso assistenziale mirato
Intervenire adeguatamente sulla comorbilità
Favorire il recupero funzionale
Dare supporto alle famiglie
Contribuire all’attività di ricerca
Centro Regionale
Neurogenetica
HUB
Lamezia TermeCentro Valutazione
Demenza
Spoke
Soverato
Coordinamento Regionale
Azienda Sanitaria
Provinciale Catanzaro
Centro Valutazione
Demenza
Spoke
Catanzaro
Centro Valutazione
Demenza
Spoke
Lamezia Terme
Percorso Assistenziale
PAZIENTE
[ FAMIGLIA ]
MMG
Primo Livello: sospetto diagnostico
1. FASE DI VALUTAZIONE PRELIMINARE:Verifica la presenza di deficit cognitivi rilevanti o
anomalie del comportamento inquadrabili nell’ambito di
una sindrome demenziale.
2. GESTIONE SUCCESSIVA DEL CASO:Monitoraggio dei trattamenti farmacologici assegnati
per i deficit cognitivi e i disturbi del comportamento.
Monitoraggio delle patologie organiche concomitanti.
Informazione e orientamento della famiglia rispetto a:
corretta somministrazione dei farmaci;
problemi di gestione dei disturbi del comportamento;
informazioni sui servizi esistenti e modalità di
attivazione dei servizi della rete.
3. IN CASO DI PRESA IN CARICO:Partecipa agli incontri di valutazione del caso
predisposti dall’Unità di Valutazione Geriatrica e si
integra con il responsabile del Servizio Sociale.
Percorso Assistenziale
DISTRETTO
1. Valutazione Multidimensionale.2. Rapporto con l’ospedale per i ricoveri e
dimissioni protette.3. Rapporti con Associazioni ed Enti.4. Regolamentazione accesso RSA e Centri Diurni.
1. Accertamento Diagnostico di I° Livello.2. Orientamento per le Famiglie.3. Riabilitazione Cognitiva.4. Partecipazione ai programmi di assistenza
domiciiliare.5. Regolamentazione accesso Centri Diurni ed
RSA.6. Rapporti con il Centro di Salute Mentale.7. Valutazione Medico-Legale.8. Gruppi Mutuo-Aiuto, sostegno psico-sociale
alle famiglie e caregivers.
CENTRO VALUTAZIONE
DEMENZE
Unità Valutazione Geriatrica
FUNZIONI DEL CENTRO DI RIFERIMENTO
CENTRO DI
RIFERIMENTO
1. Prestazioni specialistiche di II° livello.2. Esami clinici, laboratoristici, neuroimaging,
valutazione neuropsicologica, funzionale e comportamentale.
3. Indagini genetiche.4. Epidemiologia , Ricerca , Sperimentazione
Farmacologica.5. Formazione e Aggiornamento del personale
operante nella Rete.6. Formazione dei MMG.7. Regolamentazione accesso ai Centri Diurni ed
ai Nuclei Alzheimer all’interno delle RSA.8. Rapporti con Associazioni, Enti, Gruppi Mutuo
Aiuto, sostegno psicologico ai familiari e caregiver.
9. Riabilitazione Cognitiva.
Sintesi del Percorso AssistenzialePaziente
famiglia]
MMG
Centro Valutazione
Demenze.
Elaborazione del
PAI
CENTRO DI RIFERIMENTO DI
2° LIVELLO
DISTRETTO
Punto unico
di accesso
Unità cure
palliative
Servizio
ausili e
protesi
ADI
Grazieper
l’attenzione…
Grazieper
l’attenzione…
Percorso Assistenziale
1. Valutazione Multidimensionale.2. Rapporto con l’ospedale per i ricoveri e
dimissioni protette.3. Rapporti con Associazioni ed Enti.4. Regolamentazione accesso RSA e Centri Diurni.
1. Accertamento Diagnostico di I° Livello.2. Orientamento per le Famiglie.3. Riabilitazione Cognitiva.4. Partecipazione ai programmi di assistenza
domiciiliare.5. Regolamentazione accesso Centri Diurni ed
RSA.6. Rapporti con il Centro di Salute Mentale.7. Valutazione Medico-Legale.8. Gruppi Mutuo-Aiuto, sostegno psico-sociale
alle famiglie e caregivers.
CENTRO VALUTAZIONE
DEMENZE
Medico specialista
Psicologo
Operatore della
riabilitazione
Infermiere
Assistente sociale
Amministrativo informatico
Unità Valutazione Geriatrica
FUNZIONI DEL CENTRO DI RIFERIMENTO
CENTRO DI
SECONDO
LIVELLO
1. Prestazioni specialistiche di II° livello.2. Esami di laboratorio (genetica molecolare),
neuroimaging, valutazione neuropsicologica.3. Epidemiologia , Ricerca , Sperimentazione
Farmacologica.4. Formazione e Aggiornamento del personale
operante nella Rete.5. Regolamentazione accesso ai Centri Diurni ed
ai Nuclei Alzheimer all’interno delle RSA.6. Rapporti con Associazioni, Enti, Gruppi Mutuo
Aiuto, sostegno psicologico ai familiari e caregiver.
7. Riabilitazione Cognitiva.
Sintesi del Percorso Assistenziale
Paziente
[famiglia]
MMGADI
Centro Valutazione
DEMENZE
DSM
CENTRO
DI RIFERIMENTO
DISTRETTO