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Università Cattolica del Sacro Cuore di MILANO Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario Indirizzo SCIENZE MOTORIE Laboratorio di Didattica dell’Educazione Fisica 1 Classe di concorso: A029

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Università Cattolica del Sacro Cuore di MILANO

Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario

Indirizzo SCIENZE MOTORIE

Laboratorio di Didattica dell’Educazione Fisica 1

Classe di concorso: A029

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CAPACITA’ DI TRASFORMAZIONE DEL MOVIMENTO

DESCRIZIONE DELLA CAPACITA’

La capacità di trasformazione è la: “Capacità di adattare e trasformare o sostituire l’azione motoria programmata e in svolgimento in base al variare della situazione in modo da poter rendere l’azione motoria più appropriata ed efficace”. Questa capacità fa parte della capacità di adattamento motorio insieme a:

1. Capacità di equilibrio; 2. Capacità di ritmo; 3. Capacità di reazione; 4. Capacità di orientamento spazio – temporale.

Risulta essere estremamente correlata a queste ultime due capacità (reazione e spazio – temporale). Una condizione necessaria per coinvolgere e sollecitare la capacità di trasformazione è la non continuità del movimento tra la situazione di partenza e quella dopo la trasformazione. La trasformazione consiste nel cambiamento dell’azione in corso, con profonde variazioni, che possono comportare anche l’interruzione della medesima per attivarne un’altra.

CLASSIFICAZIONE

La capacità in questione si può dividere in due categorie: TRASFORMAZIONE PARZIALE: si utilizza quando si è costretti a variare,

durante l’esecuzione del movimento, uno o più parametri esecutivi tra cui:

• La direzione e l’orientamento; • Il ritmo; • La combinazione dei movimenti parziali; • La durata del movimento; • La velocità.

TRASFORMAZIONE GLOBALE: in questo caso cambiano le caratteristiche

esecutive globali e quindi si ha il passaggio da un tipo di movimento ad un altro senza interrompere e senza precludere la continuità d’azione.

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FATTORI CHE INFLUENZANO LA CAPACITA’

I fattori che permetto di avere o no una buona capacità di trasformazione di movimento sono tre:

1. Grado di automatizzazione delle situazioni motorie di partenza e di arrivo

Quando la situazione di partenza o di arrivo del movimento non sono state ancora automatizzate dal soggetto, la capacità di trasformare il movimento diventa molto più complessa.

2. Scelta di tempo (Timing)

I soggetti che hanno maggiore reattività nei movimenti sono estremamente avvantaggiati ed avranno quindi maggiori possibilità di riuscita nell’efficacia di un atto di trasformazione.

3. Capacità di anticipazione (o di scelta)

Avere una buona capacità di anticipazione consente al soggetto di prevedere il cambiamento nel movimento e quindi di attuare prima e in maniera più efficace questa trasformazione.

STRATEGIE PER IL MIGLIORAMENTO

Le principali modalità per il miglioramento della capacità in questione sono attivabili tramite esercizi dove si richiede:

• Andature con variazioni di orientamento e direzione; • Andature ed esercizi con variazioni di ritmo, durata e velocità; • Esercizi di andature con variazioni nella combinazione dei movimenti

parziali; • Esercitazioni e traslocazioni su terreni variati (salita – discesa – terreno

sconnesso e accidentato – ecc.); • Esercizi e combinazioni di acrobatica; • Trasformazioni e passaggi senza interruzioni da uno schema motorio ad

un altro; • Giochi motori e sportivi di situazione.

Occorre agire con una gradualità che va da semplici e prevedibili variazioni dei parametri spaziali, temporali, dei movimenti e delle situazioni, a variazioni più complesse, con più elementi di disturbo e con caratteri di probabilità. In ambito sportivo invece è utile riferirsi alla specificità dell’attività praticata, fornendo anche coordinate di riferimento e utili indicazioni sulla lettura dei segnali informativi, facilitando il processo di esperienze.

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STRUTTURA DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO

Questo lavoro proposto vuole rappresentare un’unità di apprendimento articolata nello svolgimento di 3 lezioni pratiche per il miglioramento della capacità di trasformazione del movimento. La presente unità di apprendimento è collocata in un periodo ben preciso dell’anno scolastico, metà febbraio, ovvero all’inizio del secondo quadrimestre e si svolge in una classe terza di un istituto secondario di secondo grado. La classe arriva a questo punto dell’anno avendo già affrontato alcuni esercizi di coordinazione dinamica generale, oculo-manuale e oculo-podalica, esercitazioni propedeutiche dei vari tipi di conduzione palla, lanci e prese. Le seguenti lezioni sono svolte anche come preparazione alle lezioni di pallamano che saranno trattate al termine del quadrimestre.

DATA DI INZIO

18 FEBBRAIO 2008 Le lezioni saranno svolte il mercoledì mattina.

DURATA DELLA LEZIONE

La lezione ha una durata di due ore di 55 minuti l’una. Il totale sarebbe quindi di 1 ora e 50 minuti, ma effettivamente, contando l’arrivo dei ragazzi in palestra, la vestizione, l’appello, il cambio ed il ritorno in classe, la classe lavora per circa 90 minuti.

PALESTRA

La palestra nella quale si svolgeranno le lezioni è interna all’istituto, ha una grandezza di 40 metri di lunghezza e 25 di larghezza.

CLASSE

L’unità didattica si riferisce ad una classe terza di un istituto di una scuola secondaria di secondo grado (più precisamente di un liceo scientifico). La classe è composta da 21 alunni, 10 maschi e 11 femmine, è presente un ripetente ed una ragazza straniera (questa però vive da molti anni in Italia ed è completamente integrata con i ragazzi); non sono presenti portatori di handicap.

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LIVELLO DELLA CLASSE

La classe si presenta abbastanza omogenea nel gruppo maschile ed in quello femminile. Il gruppo dei maschi si caratterizza soprattutto per quanto riguarda la capacità di forza e di rapidità, mentre quello femminile prevale molto la coordinazione e l’elasticità muscolare. La maggior parte della classe pratica uno sport al di fuori della scuola, gli altri hanno smesso da pochi anni anche se la maggior parte di questi comunque continua a far del movimento.

MATERIALE UTILIZZATO

Nel corso delle lezioni si utilizzeranno diversi attrezzi: palloni di vario tipo, cerchi, tappetoni, coni, panche, ecc.

OBIETTIVI GENERALI

La presente unità didattica permette il raggiungimento di obiettivi generali come:

• Miglioramento della coordinazione dinamica generale. • Miglioramento delle capacità di adattamento motorio (capacità di

equilibrio - capacità di ritmo - capacità di reazione - capacità di orientamento spazio/temporale);

• Miglioramento delle capacità condizionali di resistenza e rapidità; • Miglioramento della mobilità articolare e dell’elasticità muscolare.

OBIETTIVO SPECIFICO

L’obiettivo specifico che si vuole raggiungere con questo ciclo di lezioni è:

• Miglioramento della capacità di trasformazione del movimento.

STRUTTURAZIONE DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO

Le tre lezioni dell’unità di apprendimento sono cosi suddivise:

1. Miglioramento della capacità di trasformazione a corpo libero; 2. Miglioramento della capacità di trasformazione in conduzione palla; 3. Miglioramento della capacità di trasformazione con lanci e prese.

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LEZIONE 1

Attivazione – Percorso di agilità

La classe svolge un percorso di abilità. Questo percorso presenta delle zone dove l’allievo dovrà attuare alcune scelte, guidato dall’insegnante. Queste scelte daranno modo a concatenazioni di esercizi diversi. In base alla soluzione di continuità data dai ragazzi nelle varie successioni di esercizi e dal loro tempo di reazione agli stimoli forniti dall’insegnante si potrà dividere la classe in due gruppi. Dalla partenza il ragazzo si trova davanti a due possibilità:

• ESERCIZIO 1: capovolta rotolata avanti o (in caso il ragazzo non sia …..…………………………..capace) rotolamento.

• ESERCIZIO 2: giro completo intorno alla panca.

A questo punto gli esercizi possibili sono tre:

• ESERCIZIO 1: slalom tra i coni.

• ESERCIZIO 2: corsa appoggiando i piedi all’interno dei cerchi.

• ESERCIZIO 3: attraversamento di 2 panche strisciandoci sotto.

Al momento della “scelta” del percorso l’insegnante dice un numero che corrisponde ad un esercizio (inizialmente UNO o DUE, successivamente UNO – DUE o TRE), il ragazzo esegue l’esercizio nominato dal docente. Tutto il percorso deve essere svolto con soluzione di continuità, il ragazzo dovrà cercare di non interrompere il movimento per tutta la durata dell’esercizio.

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Materiale necessario per l’attivazione: → Coni; → Cerchi; → Materassino; → 3 Panchine.

Esercitazione 1

Una volta suddiviso la classe in due gruppi si può eseguire nuovamente il percorso ma con alcune varianti: PRIMA VARIANTE I ragazzi si mettono in coppia (coppie dello stesso gruppo di abilità) ed eseguono il percorso in 2. Un ragazzo sta davanti e sceglie, nel percorso, la strada che preferisce, il suo compagno di coppia, dietro di lui, è obbligato a trovare un’altra strada.

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SECONDA VARIANTE I ragazzi si mettono a gruppi di tre (dello stesso gruppo di abilità) ed eseguono il percorso esattamente come nella prima variante, logicamente l’ultimo della fila non avrà altra scelta che percorrere l’unica via rimasta. In questo caso, visto che i ragazzi sono 3 ma all’inizio il percorso prevede solo due possibilità, si può anche scegliere, oltre al giro completo intorno alla panca e la capovolta rotolata avanti, anche di non fare nulla e correndo passare alla seconda parte del percorso.

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Materiale necessario per l’esercitazione 1: → Coni; → Cerchi; → Materassino; → 3 Panchine.

Esercitazione 2

La classe si divide in gruppi da 5 persone (sempre per gruppi di abilità). Un alunno si posizione seduto al centro di un quadrato fatto con i coni di 4 metri per lato, mentre gli altri componenti del gruppo si dispongono ognuno su un lato del quadrato. Al segnale (ogni volta diverso: fischio – battito di mani – alzata di un braccio – ecc.) l’alunno seduto al centro del quadrato si alza e cerca di uscire dal quadrato senza farsi toccare dagli altri. Gli studenti posti sui lati si muovono lateralmente sul lato del quadrato e cercano di toccare il compagno al centro.

Materiale necessario per l’esercizio 2: → 4 Coni;

Esercitazione 3

Si forma un quadrato di 15 metri per lato dove, per ogni lato, si dispone una fila di 5 persone, le file vengono numerati con numeri da 1 a 4. Al segnale il professore chiama una fila, il capofila deve correre e cercare di raggiungere la fila che si trova di fronte alla sua. Non appena il ragazzo è partito il professore chiama altre file (ne può chiamare da un minimo di uno ad un massimo di tre), gli ultimi numeri chiamati devono cercare di toccare il ragazzo che sta correndo verso la fila di fronte a lui.

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VARIANTE ESERCITAZIONE 3 Il ragazzo può essere preso solamente quando è a terra. Se si trova in aria dopo un salto e viene toccato non vale. Materiale necessario per l’esercizio 3: → 4 Coni;

Scheda di Osservazione

Alunno/a: Classe:

Livello di Base Livello Intermedio Livello Avanzato

Il ragazzo viene

preso immediatamente.

Il ragazzo riesce a

evitare qualche compagno ma alla fine viene preso.

Il ragazzo esce dal

quadrato senza venire toccato

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Griglia di Valutazione

Eccellente (8 – 9)

Evita efficacemente gli avversari ed esce dal quadrato senza problemi.

Buono (7) Evita gli avversari con qualche difficoltà

Sufficiente (6) Compie finte non efficaci e viene

toccato dagli avversari.

Insufficiente (5 – 4) Non compie finte e viene toccato subito

Esercitazione 4

I ragazzi si mettono in lungo la linea di fondocampo mentre uno (o due a discrezione dell’insegnante) si dispongono sulla linea di fondocampo opposta. Al segnale i ragazzi devono correre per cercare di arrivare dall’altra parte della palestra cercando di non uscire dal campo. Nel frattempo il ragazzo/i che partono dall’opposta linea di fondo devono cercare di toccare i ragazzi, ma non tutti i ragazzi, solo quelli che presentano alcune caratteristiche che dice il professore (ragazzi con la maglietta bianca – con i pantaloni lunghi – con i capelli corti – ecc.). I ragazzi toccati si uniscono a quelli che devono toccare e si continua fino ad avere un vincitore.

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Gioco Finale – “I Cerchi Colorati” 10 minuti

Nella palestra vengono distribuiti 21 cerchi, 7 rossi, 7 blu e 7 verdi. I ragazzi corrono liberamente per la palestre e, al segnale del professore (ROSSO – BLU o VERDE) devono cercare di entrare nei cerchi del giusto colore. I ragazzi che non sono riusciti ad entrare nel cerchio riprendono a correre e, al successivo segnale del professore (alzata di un braccio – fischio – battito di mani – ecc.) entrano in un qualsiasi cerchio libero. Il ragazzo che rimane escluso va negli spogliatoi a cambiarsi. Si toglie uno o due cerchi e si riprende con un'altra manche fino a restare solo con un ragazzo.

Materiale necessario per il gioco finale: → 7 Cerchi rossi; → 7 Cerchi blu; → 7 cerchi verdi.

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LEZIONE 2

Attivazione – “Cambio Palla”

La classe si muove nella palestra con un pallone; si utilizzano palloni da calcio, da pallacanestro e da volley. Al segnale dell’insegnante (ogni volta diverso) i ragazzi fermano il pallone a terra e vanno a proseguire l’esercizio con un'altra palla (possibilmente diversa da quella di prima), chi ha la palla da calcio la conduce con i piedi, chi ha il pallone da basket palleggia mentre l’alunno con il pallone da volley esegue dei lanci e delle prese. Durante questa fase di attivazione non verrà osservato l’andamento della classe per la divisione in gruppi in quanto per lo svolgimento della lezione di oggi non sono necessari. Materiale necessario per l’attivazione: → Palloni da calcio; → Palloni da pallacanestro; → Palloni da pallavolo.

Esercitazione 1

Tutta la classe si muove per la palestra conducendo un pallone di pallavolo. Al segnale del docente (o di un ragazzo che il docente sceglie durante lo svolgimento dell’esercizio) i ragazzi passano dalla conduzione con i piedi della palla al palleggio cercando di dare più continuità possibile al movimento.

Materiale necessario per l’esercitazione 1: → Palloni da pallavolo.

Esercitazione 2

I ragazzi si muovono palleggiando per il campo e, mentre palleggiano, cercano di mandare fuori dal campo i palloni dei loro compagni. I ragazzi devono stare sempre tra la linea di fondo campo ed il professore, che si muove per la lunghezza della palestra modificando così lo spazio di gioco. PRIMA VARIANTE ESERCITAZIONE 2 I ragazzi ripetono l’esercizio con una pettorina attaccata ai pantaloncini, oltre a mandare fuori il pallone del compagno possono sfilargli la pettorina.

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SECONDA VARIANTE ESERCITAZIONE 2 I ragazzi ripetono l’esercizio, il professore dà delle indicazioni spaziali:

• Si gioca tutto campo; • Si gioca solo in questa metà campo; • Si gioca nell’altra metacarpo; • Si gioca nell’area di pallacanestro.

Oppure regolamentari:

• Vale toccare la palla; • Vale solo sfilare la pettorina; • Vale solo toccare il compagno; • Valgono tutte queste cose (oppure solo due di queste).

Materiale necessario per l’esercitazione 2: → Palloni da pallacanestro; → Pettorine.

Esercitazione 3

I ragazzi si dispongono in 5 file lungo la linea di fondo, al centro della palestra vengono posizionati 5 palloni da calcio di fronte alle file. I ragazzi a capo della fila partono ogni volta in maniera diversa (in ginocchio – supini – proni – ecc.). Al segnale (ogni volta diverso) i ragazzi partono e vanno a prendere il pallone, appena prima di arrivare al pallone il docente dà un altro segnale:

• FISCHIO: conduzione palla con i piedi e tiro in porta (calcio). • DOPPIO FISCHIO: palleggio e tiro a canestro (pallacanestro).

• BATTITO DI MANI: palleggio e tiro nella porta (pallamano).

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VARIAZIONE ESERCITAZIONE 3 Il segnale del professore sancisce cosa NON fare (esempio, se il batte le mani l’allievo può concludere in porta con i piedi o tirare a canestro). Materiale necessario per l’esercitazione 2: → 5 Palloni da calcio.

Esercitazione 4

I ragazzi, ognuno con un pallone da calcio, si dispongono su 2 file in direzione due porte, un loro compagno (senza palla) si mette al limite dell’area dei 3 punti di basket. Il ragazzo in testa alla fila conduce palla verso il ragazzo posizionato al limite della linea dei 6,25 metri, il quale indica la strada al portatore di palla sbarrandogli una via (alzando il braccio destro – il sinistro – tutti e due - nessuno dei due). In base ai segnali il portatore di palla:

• Braccio destro alzato: passa alla sinistra, entra in area e conclude; • Braccio sinistro alzato: passa a destra, entra in area e conclude; • Nessun braccio alzato: passa dove vuole, entra in area e conclude; • Tutte e due le braccia alzate: conclude a rete prima di entrare in area.

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PRIMA VARIAZIONE ALL’ESERCITAZIONE 4: La palla non è più condotta di piede ma di palleggio e si va a concludere nella porta di pallamano. SECONDA VARIAZIONE ALL’ESERCIZIO 4: Il pallone è in mano allo studente sulla linea dei 3 punti, il ragazzo che parte dalla fila li va incontro in corsa e riceve palla, se la palla è a rasoterra si conduce palla e si conclude di piede, se invece si riceve palla alta si prosegue in palleggio e si conclude nella porta di pallamano. Il resto dell’esercizio (gli sbarramenti) restano uguali. Materiale necessario per l’esercitazione 4: → Palloni da calcio.

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Scheda di Osservazione (sulla variazione 4)

Alunno/a: Classe:

Livello di Base Livello Intermedio Livello Avanzato

Il ragazzo non

riesce a ricevere il pallone.

Il ragazzo deve interrompere il movimento o

rallentarlo per poter ricevere il pallone ed

andare al tiro.

Il ragazzo riceve il

pallone senza interrompere la

corsa ed in continuità và al tiro.

Griglia di Valutazione

Eccellente (8 – 9) Riceve la palla in continuità di

movimento e và al tiro con efficacia e velocità.

Buono (7) Riceve palla in continuità ma rallenta

durante l’esecuzione del tiro.

Sufficiente (6) Interrompe o rallenta il movimento per ricevere la palla, la preparazione al tiro

è impacciata.

Insufficiente (5 – 4) Non riesce a ricevere il passaggio.

Gioco Finale – “Prendi la Palla” La classe si muove nella palestra in diversi tipi di conduzione a secondo della palla che si ha; si utilizzano palloni da calcio, da pallacanestro, da pallavolo e palle mediche da 1 Kg. Le diverse tipologie di conduzioni sono:

• PALLONE DA CALCIO: conduzione con i piedi; • PALLONE DA BASKET: palleggio; • PALLONE DA VOLLEY: lancio e presa della palla; • PALLA MEDICA: palla in mano.

Al segnale dell’insegnante (ogni volta diverso) i ragazzi fermano il pallone e vanno a proseguire l’esercizio con un'altra palla (possibilmente diversa da quella di prima); non appena i ragazzi fermano la palla e corrono a prenderne un’altra, l’insegnante (o un ragazzo che non prende parte all’esercitazione) toglie un pallone dal gioco.

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Al termine del cambio, il ragazzo che rimane senza pallone va nello spogliatoio a cambiarsi; si continua finche non restano i due vincitori. Materiale necessario per il gioco finale: → Palloni da calcio; → Palloni da pallacanestro; → Palloni da pallavolo; → Palloni medicinali da un chilogrammo.

LEZIONE 3

Attivazione – “Porte Volanti”

2 squadre da 8 giocatori ognuna si affrontano in una partita di “porte volanti”. Le regole sono semplici, chi ha la palla non si può muovere e non può essere disturbato, la squadra non in possesso di palla può recuperarla solo se intercetta un passaggio, i “fuori” non esistono. Scopo del gioco è fare goal tirando la palla su un tappetino (se la palla tocca qualunque parte del tappetino è punto). La porta è sorretta da due ragazzi che si muovono per tutta la lunghezza della linea di fondo e possono posizionare la porta come vogliono (parallela al pavimento, perpendicolare al pavimento, obliquo, ecc.).

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VARIANTE DI ATTIVAZIONE: Le porte si possono muovere liberamente per qualunque parte del campo.

Materiale necessario per l’attivazione: → Pallone da pallamano; → Pettorine; → 2 Tappetini.

Esercitazione 1

I ragazzi si mettono a coppie con un pallone da calcio ed uno da basket. Il ragazzo senza i palloni si mette di spalle al compagno; al segnale vocale del compagno questo si gira ed, in base alla palla che gli viene passata, esegue:

• Stop di piede o di petto e conduzione di piede fino al compagno se la palla è quella da calcio;

• Ricezione della palla e palleggio fino al compagno se la palla è quella da pallacanestro.

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Materiale necessario per l’esercitazione 1: → Palloni da pallacanestro; → Palloni da calcio.

Esercitazione 2

I ragazzi si siedono uno di fronte all’altro alla distanza di circa 20 metri, a metà strada da loro si dispongono i due palloni. Il gioco inizia quando uno dei due della coppia si alza, quando questo avviene l’altro ragazzo corre verso i palloni ed, in prossimità di questi, riceve il segnale dal compagno (“CALCIO” – “BASKET”), in base all’input il ragazzo, cercando di modificare il meno possibile la corsa e la continuità di azione, prende il pallone chiamato e:

• Conduce palla con i piedi fino al compagno, se il pallone chiamato è quello di calcio;

• Palleggia fino al compagno, se il pallone chiamato è quello di pallacanestro.

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Materiale necessario per l’esercitazione 2: → Palloni da pallacanestro; → Palloni da calcio.

Esercitazione 3

I ragazzi rimangono a coppie, stabiliscono dei segnali (che saranno dunque diversi per tutti) che identificano il passaggio di piede, di mano o di testa. Una volta stabilito i segni (che possono essere sia visivi che uditivi), si mettono a correre per la palestra con la palla in mano fino a che il ragazzo senza palla segnala come vuole ricevere il pallone; il compagno esegue nel minor tempo possibile, cercando di dare continuità all’azione. VARIAZIONE DELL’ESERCITAZIONE 2: la conduzione palla è data dal tipo di passaggio che si riceve:

• PASSAGGIO DI PIEDE: conduzione di piede. • PASSAGGIO CON LE MANI: corsa con la palla in mano. • PASSAGGIO DI TESTA: palleggio.

Materiale necessario per l’esercitazione 2: → Palloni da calcio.

Scheda di Osservazione

Alunno/a: Classe:

Livello di Base Livello Intermedio Livello Avanzato

Il ragazzo rallenta

o interrompe il movimento al segnale del

compagno e non esegue un

passaggio adeguato

Il ragazzo rallenta o

interrompe il movimento al segnale del

compagno, il passaggio risulta

corretto e giunge a destinazione.

Il ragazzo, in soluzione di

continuità, passa correttamente la

palla al segnale del compagno

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Griglia di Valutazione

Eccellente (8 – 9)

Passa correttamente la palla eseguendo il movimento con soluzione di

continuità, esegue il movimento rapidamente al segnale del compagno.

Buono (7)

Passa correttamente la palla eseguendo il movimento con soluzione di

continuità, la reazione al segnale del compagno è lenta.

Sufficiente (6) Passa correttamente la palla ma rallenta

o interrompe il movimento.

Insufficiente (5 – 4) Esegue un passaggio inadeguato e rallenta o interrompe il movimento.

Esercitazione 4

I ragazzi si dividono in 2 squadre e si dispongono ognuna sul lato lungo del campo, come per il gioco di “Bandiera”. Ogni ragazzo è numerato, il professore chiama un numero e le due persone corrispondenti si affrontano in un uno contro uno per realizzare il punto. Appena uno dei due ragazzi prende il pallone (per l’esercitazione si utilizzano solo i palloni da calcio) il professore segnala lo sport (“BASKET” – “CALCIO” – “PALLAMANO”) che sancirà il metodo di conduzione palla e dove tirare (a canestro o in porta). Il ragazzo in possesso palla può scegliere la porta o il canestro da attaccare, ma il professore, durante lo svolgimento dell’azione, può indicare l’altra porta o l’altro canestro. Oltre al campo il docente potrà cambiare lo sport durante l’uno contro uno (potrà, per esempio, far passare i ragazzi da un uno contro uno a basket ad un uno contro uno di calcio). Se il professore lancia un altro pallone in campo, il pallone appena entrato diventa il pallone di gioco e quindi i ragazzi devono continuare con quello lasciando stare il precedente pallone. Si possono chiamare più numeri, assieme oppure durante lo svolgimento dell’esercizio. Le variazioni del professore non sono limitate, esso potrà cambiare più volte la porta (o il canestro) da attaccare e variare gli sport ogni volta che vorrà.

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Materiale necessario per l’esercitazione numero 4: → Palloni da calcio; → Pettorine.

Gioco Finale – Sport di situazione

La classe si divide in tre squadre da 7 e si affronta in un triangolare di pallamano con partite da 5 minuti l’una; le regole sono quelle della pallamano ufficiale, l’unica differenza è l’utilizzo di una palla fitball al posto del pallone ufficiale di pallamano.

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VARIAZIONE DEL GIOCO FINALE: La classe svolge un altro piccolo triangolare (partite da 5 minuti) ma di calcio a 5, sempre utilizzando la palla fitball. Materiale necessario per i giochi finali: → Palla fitball; → Pettorine.