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Assunti, principi e logica valutativa del bilancio IAS/IFRS
Università degli Studi di Bari- Ragioneria Applicata - Prof.ssa Anna Lucia Muserra
L’agenda per oggi
n Gli assunti di fondo del bilancio IAS/IFRS
n Il sistema contabile IAS/IFRS
n Le logiche di determinazione del reddito
n Il principio della competenza secondo gli IAS/IFRS
2 Università degli Studi di Bari- Ragioneria Applicata Prof.ssa Anna Lucia Muserra
Gli assunti di fondo del bilancio IAS/IFRS
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Analisti finanziari
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Acquisiscono informazioni (sof&hard)
Analizzano ed
elaborano le informazioni (sof&hard)
Bilanci (hard & soft information)
Analysts’ Reports
o I principi e le regole che danno forma al bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali scaturiscono da 4 assunti di fondo.
Fonte: adattato da Chen, Danbolt & Holland (2018) Information about bank intangibles, analyst information intermediation, and the role of knowledge and social forces in the ‘market for information’. Accounting Forum, 42.
Gli assunti di fondo del bilancio IAS/IFRS
Pu
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Il primo assunto: l’impresa a proprietà diffusa
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o Il redattore dell’informativa di bilancio è rappresentato da imprese a “proprietà diffusa”, i cui titoli sono ammessi nei mercati regolamentati.
o L’azionista non è in grado di assumere il controllo e affida i propri capitali a soggetti professionalmente capaci (separazione tra proprietà e controllo)
o In questo contesto il bilancio diventa strumento di valutazione della performance dell’azienda (decision usefulness) e veicolo per giudicare l’operato del management (stewardship)
Il secondo assunto: gli users dell’informativa (1)
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o I principali fruitori del bilancio sono costituiti dai risparmiatori
o In realtà, lo IASB riconosce un’ampia gamma di users del bilancio d’esercizio: § investitori attuali e potenziali, § dipendenti, § terzi finanziatori, § fornitori, § clienti, § Governi ed enti pubblici, il pubblico
o Ma identica un primary user: gli investitori
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o Poiché gli investitori sono i fornitori di capitale di rischio della società, un bilancio che soddisfi le loro esigenze informative soddisferà anche la maggior parte delle esigenze di altri utilizzatori del bilancio.
Scopo principale del bilancio è di soddisfare le esigenze conoscitive degli investitori.
Ma quali investitori?
Il secondo assunto: gli users dell’informativa (2)
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o All’interno della categoria degli investitori, lo IASB tende a privilegiare la prospettiva degli investitori istituzionali, cioè degli analisti finanziari.
o Tali soggetti (sell-side analysts) lavorano tipicamente per banche d’affari, broker, SIM e tutti gli istituti finanziari che offrono ricerche di investimento ai loro clienti, come fondi di investimento e società di consulenza finanziaria.
o Gli anal ist i valutano sistematicamente le informazioni fornite dall’impresa per esprimere un giudizio, solitamente distinto in "buy", "hold" e "sell”.
Il terzo assunto: gli users dell’informativa (3)
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o Il financial reporting (il bilancio) si prefigge di fornire informazioni utili ad attuali e potenziali investitori, prestatori di capitali, nell’assunzione di decisioni investimento/disinvestimento (IASB, CF, 2010, par. OB2).
o Questa impostazione discende dal Decision-usefulness Theoretchical Approach, che attribuisce al bi lancio un ruolo centrale nel ridurre l’assimetria informativa che sussiste tra preparers e users.
o Si rende così più efficiente il processo di allocazione dei capitali nei mercati.
Il terzo assunto: lo scopo dell’informativa
o I risparmiatori prendono le loro decisioni di investimento in base: n alla capacità dell’impresa di generare, in futuro,
disponibilità liquide e mezzi equivalenti, la cosiddetta cash generating ability e
n ai tempi e al grado di incertezza di tali flussi.
più che un documento consuntivo, l’informativa di bilancio, e non, deve consentire agli users di prefigurare le performance future dell’impresa.
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Il quarto assunto: l’oggetto del bilancio (1)
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o Secondo lo IASB, quindi, per soddisfare il bisogno conoscitivo dell’investitore il bilancio deve consentire di valutare la cash generating abitity della società.
o Come?
Attraverso l’impiego di criteri di valutazione a valori correnti, il fair value (FV), muovendo dall’assunto che l’impiego del valore equo consente una migliore stima dei probabili flussi finanziari, che affluiranno o defluiranno all’impresa.
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Il quarto assunto: l’oggetto del bilancio (2)
I sistemi contabili e la determinazione del risultato
di periodo
o Il sistema valutativo sotteso agli IAS/IFRS è il frutto, inoltre, di specifiche scelte fatte dallo IASB in relazione:
Ø al “sistema contabile”; Ø e alla concetto di “competenza economica”
da impiegare per la determinazione del reddito di esercizio e del capitale di funzionamento.
I sistemi contabili e la determinazione del risultato di periodo
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o Ricordiamo che il bilancio d’esercizio civilistico segue una logica reddituale è l’obiettivo è la determinazione del reddito di esercizio:
n Costi e ricavi sono le variabili originarie – il prius;
n Mentre il capitale rappresenta una grandezza derivata dai giudizi di competenza dei costi e dei ricavi.
o La concreta applicazione di questo modello dipende dallo specifico concetto di reddito che orienta la valutazione
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Il sistema contabile impiegato dal codice civile
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Il sistema contabile impiegato dallo IASB (1) Le regole del bilancio IAS/IFRS sono, invece, finalizzate non alla misurazione del reddito bensì alla individuazione delle attività/passività da inserire nell’attivo/passivo e del relativo valore
Reddito = grandezza derivata Scaturisce dalla rilevazione del
patrimonio netto a chiusura
dell’esercizio
Rilevato quale incremento del capitale economico dell’azienda
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o La gestione è, quindi, concepita come un succedersi di fatti che modificano la struttura quantitativa e qualitativa del capitale, mentre il reddito è inteso come la conseguenza delle variazioni patrimoniali.
o Questa impostazione assume rilievo centrale per interpretare il secondo postulato funzionale alla redazione del bilancio, ovvero il principio della competenza economica.
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Il sistema contabile impiegato dallo IASB (2)
Le logiche di determinazione del reddito
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o Nel contesto del sistema patrimoniale IAS/IFRS per definire le condizioni in base alle quali determinare la ricchezza prodotta si segue:
Ø una logica di anticipazione dei ricavi
Ø che si contrappone a quella di rinvio dei costi, propria del modello di bilancio civilistico.
Il sistema contabile impiegato dallo IASB (3)
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La competenza economica secondo logica di rinvio dei costi (1)
Sono di competenza dell’esercizio: q tutti i ricavi conseguiti nel periodo di
riferimento q tutti i costi correlati a tali ricavi q i costi sostenuti negli esercizi passati e
sospesi (rimanenze, risconti ammortamenti) q i costi che, ragionevolmente, non troveranno
correlazione con alcun r icavo futuro (rimanenze rimaste invendute, cespiti da dismettere)
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In questa logica il problema della competenza investe principalmente i costi dell’esercizio
Quali costi ed in che misura possono essere rinviati al futuro ? Con che modalità i costi potranno essere correlati ai ricavi di
futura manifestazione?
Costi a recupero diretto Costi a recupero indiretto
Un costo è recuperabile, e quindi rinviabile al futuro, nei limiti in cui trova correlazione con un futuro ricavo
La competenza economica secondo logica di rinvio dei costi (2)
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Sono di competenza dell’esercizio: q tutti i costi ed i ricavi sostenuti nell’esercizio; q tutti i ricavi anche di futura manifestazione
correlabili a tali costi, in quanto legati ad operazioni avviate nel periodo;
q i costi di futura manifestazione che si renderà necessario sostenere per conseguire i ricavi la cui rilevazione è stata anticipata rispetto al momento dell’effettivo conseguimento.
La competenza economica secondo logica di anticipazione dei ricavi (1)
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Nella costruzione del reddito d’esercizio il momento cruciale è la stima dei costi e dei ricavi di futura
manifestazione In questa logica non si pone il problema di verificare la capitalizzabilità e quindi la recuperabilità dei costi.
I costi ed i ricavi di futura manifestazione devono essere attualizzati, affinchè possano contribuire, insieme ai costi
ed ai ricavi dell’esercizio, alla formazione del risultato d’esercizio.
La competenza economica secondo logica di anticipazione dei ricavi (2)
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A queste due logiche si associano configurazioni
completamente diverse di reddito e capitale
Logica di rinvio dei costi
Da questo approccio
discendono configurazioni di
reddito e di capitale riconducibili a
quelle di un bilancio redatto secondo i criteri del codice
civile
Secondo questo approccio il bilancio
rileva il valore economico del capitale ed il
reddito diventa l’incremento di valor prodottosi nell’intervallo di
riferimento
Logica di anticipo dei ricavi
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Logica di rinvio dei costi o Configurazione di reddito « prudente» in quanto alla
sua formazione hanno concorso soltanto gli utili relativi ad operazioni già conclusesi;
o Non vengono considerati i ricavi sperati, ma solo quelli effettivamente conseguiti nel corso dell’esercizio;
o La difficoltà di considerare recuperabili i costi che concorrono alla creazione di valori intangibili comporta che spesso tali costi non vengano rinviati al futuro;
o Configurazione di capitale, priva di una sua valenza informativa, che deriva dalla somma di valori finanziari e di costi sospesi valorizzati in modo tale da non consentire di apprezzarne il valore economico.
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Logica dell’anticipazione dei ricavi Il reddito ed il capitale assumono un valore ben
diverso: il fatto di attualizzare i margini degli esercizi futuri ai fini della costruzione del bilancio (non quando
l’operazione è conclusa, ma quando l’operazione è intrapresa) tende a far si che dal bilancio risulti il
valore economico del capitale ed il reddito d’esercizio sarà misurato sulla base della variazione
del capitale economico prodottasi nel periodo di riferimento.
La rilevazione del reddito è sistematicamente anticipata
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In entrambe le logiche è necessario procedere alla prospettazione degli esiti futuri della gestione
nella logica del rinvio dei costi tale prospettazione sarà utile alla verifica della recuperabilità dei costi da sospendere in quanto non correlabili con ricavi conseguiti nell’esercizio
nella logica dell’anticipo d e i r i c a v i t a l e prospettazione si rende n e c e s s a r i a p e r determinare l’importo dei ricavi da attribuire per competenza all’esercizio
Le due logiche coincidono nel caso in cui gli esiti della gestione siano negativi o appena sufficienti a garantire la congrua remunerazione del capitale
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Il principio di competenza secondo gli IAS/IFRS (1)
Il principio di competenza secondo gli IAS/IFRS (1)
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o L’applicazione pratica della logica dell’anticipazione è la risultante di un procedimento articolato in due fasi:
1 La prima fase consiste nel riconoscimento delle variazioni patrimoniali attive e dei corrispondenti componenti positivi di reddito (incrementi di attività decrement i d i pass iv i tà > principio di realizzazione
2 La seconda fase attiene al riconoscimento delle variazioni patrimoniali passive (decrementi di attività o incrementi di passività) > principio di correlazione
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Il principio di realizzazione (2)
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o Il momento della realizzazione può essere concepito secondo due diverse accezioni:
Ø Secondo la prima accezione, la realizzazione si verifica in un momento specifico, generalmente corrispondente alla vendita dei beni o alla prestazione dei servizi, vale a dire all’esecuzione della prestazione non monetaria dello scambio > impostazione del bilancio civilistico
Ø La seconda accezione, invece, non definisce uno specifico momento al verificarsi del quale la dinamica gest ionale può partecipare al la formazione del reddito.
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Il principio di realizzazione (3)
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o Si fa, invece, riferimento a tre condizioni che le variazioni patrimoniali, e i corrispondenti valori reddituali, devono congiuntamente soddisfare per poter essere riconosciuti:
1 Lo svolgimento nel corso dell’esercizio di un’attività di produzione economica generatrice di ricchezza. Attenzione: tale attività può consistere anche nella gestione di asset indipendentemente dalla loro vendita;
2 La generazione di flussi di mezzi monetari nell’esercizio oppure conseguibili in futuro con probabilità;
3 La necessità di poter misurare in modo attendibile tali flussi finanziari
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Il principio di realizzazione (3)
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o Il manifestarsi di queste condizioni può verificarsi non solo nel momento in cui ha luogo l’esecuzione della prestazione non monetaria dello scambio, ma anche in via precedente o successiva a questo momento.
o Si pensi a titolo esemplificativo: ü al riconoscimento degli accrescimenti di valore degli
strumenti finanziari; ü oppure agli incrementi di valore patrimoniale relativi
ad immobilizzazioni patrimoniali per i quali è possibile la valutazione a fair value.
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Il principio di correlazione
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o In stretta aderenza al principio di realizzazione, le variazioni patrimoniali passive e i corrispondenti componenti negativi di reddito vengono imputati al calcolo del risultato di periodo se sono economicamente correlati agli accrescimenti di valore “realizzati”.
o In base a questo principio, devono considerarsi anche quei decrementi patrimoniali che, sebbene non correlati ad alcun accrescimento di valore, si riferiscono a fattori produttivi che non in grado di generare benefici economici in futuro
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o In sintesi secondo il bilancio IAS/IFRS alla formazione del risultato di periodo concorrono due nuclei fondamentali di valore: Ø Gli utili/perdite realizzati: che derivano da ricavi
originati dalla cessione di beni o dalla prestazione di servizi, al netto dei correlativi costi è ricchezza prodotta.
Ø Gli utili o le perdite realizzabili: comprendono ricavi e costi relativi ad operazioni non ancora concluse e quindi in attesa di realizzazione è ricchezza maturata, determinata in funzione dei cambiamenti di valore degli elementi patrimoniali.
Le componenti del reddito di esercizio secondo gli IAS/IFRS
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