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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÁ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA Laurea Magistrale in Architettura
L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
Modulo Impianti a.a. 2015-2016
Adduzione (1 - 51)
Docente: Ing. ROBERTO RICCIU
1
Adduzione: l‘impianto di adduzione
1. Cenni sul dimensionamento
2. Integrazione architettonica
3. Esempi
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Per assicurare nei periodi di massimo consumo, le normali
condizioni di alimentazione anche nei punti di erogazione più
svantaggiati, è necessario provvedere ad un adeguato
dimensionamento delle tubazioni e altre componenti
dell’impianto.
Il dimensionamento delle reti dell’acqua fredda, calda e di
ricircolo viene eseguito utilizzando lo schema logico della norma
UNI 9182:2010 (Impianti di alimentazione e distribuzione d
acqua fredda e calda - Criteri di progettazione, collaudo e
gestione), utilizzando parametri che di volta in volta potrebbero
dover essere adeguati ai prodotti commerciali.
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Per procedere al dimensionamento dell’impianto occorre
disegnarne uno schema in elevazione, indicando in successione
le diramazioni e gli apparecchi utilizzatori per i quali devono
essere note le quote geometriche riferite al punto di
alimentazione.
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Il dimensionamento si basa sul metodo delle UNITA’ DI CARICO (UC)
che tiene conto delle portate massime contemporanee della rete.
Esempio da slide 23
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
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01
5-2
01
6
1 UC corrisponde alla portata di circa 0,1 l/s
UC dei diversi apparecchi idrico-sanitari per le utenze delle
abitazioni private
Tabella 1
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
L’UC è il valore che tiene conto della portata di punta di un punto di erogazione, delle
sue caratteristiche dimensionali e funzionali e della sua frequenza d’uso. Il valore di
UC di ogni punto di erogazione va utilizzato per dimensionare la diramazione che lo
alimenta.
Ing.
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01
6
* Per appartamenti con doppi servizi aumentare la portata del 30 %
Tabella 2
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Esempio di tabella delle velocità massima
ammissibili per le varie sezioni di condotto
Una volta determinata la portata
d’acqua da garantire e stabilita la
velocità massima ammissibile per le
varie sezioni di condotto, si può
dunque trovare il valore da assegnare
al diametro interno.
Il progettista dovrà assegnare alla
condotta calcolata un diametro
commerciale di valore arrotondato
per eccesso all’unità, tanto più
prossimo a quello ottenuto attraverso
i calcoli. Tabella 3
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
A un raggruppamento di apparecchi corrisponde un valore di UC inferiore
alla somma dei valori relativi ai singoli apparecchi del gruppo, poiché
statisticamente non tutti gli apparecchi vengono utilizzati
simultaneamente.
Questo dato va considerato per il dimensionamento del tratto di tubazione
che parte dalla confluenza delle diramazioni dei singoli apparecchi, fino al
punto immediatamente a monte della particolare diramazione che fornisce
l’acqua al gruppo di apparecchi.
L’uso contemporaneo di acqua fredda e calda miscelata comporta un
numero di UC inferiore alla somma delle unità che corrispondono all’uso di
sola acqua fredda o sola acqua calda.
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Esempio:
edificio costituito da numerose
utenze.
Dalla somma delle UC di tutti gli
apparecchi (o delle relative
combinazioni) serviti dal tratto di
rete, si passa alla determinazione
delle portate d’acqua massime
contemporanee che a essi
corrispondono attraverso la
seguente tabella.
Determinazione della portata
massima contemporanea con il
metodo delle unità di carico (UC):
acqua calda e fredda per utenze
delle abitazioni private e degli
edifici collettivi.
Tabella 4a
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Esempio:
edificio costituito da numerose
utenze.
Dalla somma delle UC di tutti gli
apparecchi (o delle relative
combinazioni) serviti dal tratto di
rete, si passa alla determinazione
delle portate d’acqua massime
contemporanee che a essi
corrispondono attraverso la
seguente tabella.
Determinazione della portata
massima contemporanea con il
metodo delle unità di carico (UC):
acqua calda e fredda per utenze
delle abitazioni private e degli
edifici collettivi.
Tabella 4b
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
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Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Assegnazione del diametro delle tubazioni
L’assegnazione del diametro interno ai diversi tronchi di tubazioni avviene
dalle parti più periferiche e quindi da quelli in prossimità degli erogatori fino
ad arrivare al punto di alimentazione della rete.
- il diametro minimo sotto il quale non si scende:
1/2” (mezzo pollice)* per diramazioni interne di bagni e cucine;
3/4" per tubazioni di alimentazione di flussometri e passi rapidi
(sempre collegati alle colonne di adduzione)
- i diametri di colonne verticali e collettori orizzontali vengono sempre
determinati attraverso la relazione portata e velocità
*Conversione pollici -> cm = 1-> 2,54 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Assegnazione del diametro
delle tubazioni
Curva 1_ elevata pressione
Curva 2_ bassa pressione
Curva 3_ distribuzione acqua calda.
Diagramma 1
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modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Unità di carico per tubi Multistrato
Esempio di assegnazione del diametro di una condotta realizzata in multistrato,
nota l’UC.
Sia che si vogliano fornire 21 UC che 55 UC, il diametro in grado di soddisfare
tale fabbisogno è la condotta di diametro interno pari a 26 mm e diametro
esterno di 32 mm.
Tabella 5
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO
Confronto unita di carico (UC) per diversi tipi di tubo
Tabella comparativa
Tabella 6
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PREDIMENSIONAMENTO In
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Unità di carico per rubinetteria e apparecchi
Unità di carico per un allacciamento/raccordo per condotte in Multistrato
Dalla dimensione delle tubazioni ne deriva la dimensione dei raccordi.
Tabella 7
Adduzione: PROTEZIONE DAL RUMORE DI IMPIANTI IDROSANITARI
PRESSIONE SONORA
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modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PROTEZIONE DAL RUMORE DI IMPIANTI IDROSANITARI
L’ACUSTICA NELLE COSTRUZIONI
L’acustica delle costruzioni si occupa delle condizioni acustiche entro e attorno
all’edificio.
Per le persone che soggiornano con periodi di media e lunga durata entro locali
chiusi è necessario siano protette dai rumori molesti provenienti dall’esterno sia
dai rumori interni (rumori dei vicini nei locali attigui) definiti anche come
trasmissioni indirette, nonché dalle trasmissioni dirette dei rumori attraverso la
struttura dell’edificio
Criteri di protezione acustica degli edifici: •Concentrare i locali sanitari
•Progettare ed eseguire le opere speciali per l’isolamento acustica
•Collocare gli impianti tecnologici in appositi vani tecnici
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Adduzione: PROTEZIONE DAL RUMORE DI IMPIANTI IDROSANITARI
Criteri di progettazione dei locali
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Adduzione: PROTEZIONE DAL RUMORE DI IMPIANTI IDROSANITARI
Requisiti acustici passivi degli edifici
Il DPCM del 5.12.1997 determina i requisiti acustici delle facciate, delle pareti
interne, dei solai e fissa dei valori limite per la pressione sonora all’interno degli
edifici a seconda della loro destinazione d’uso. Ciò al fine di ridurre l’esposizione
delle persone al rumore. Per quanto specificatamente riconducibile al rumore
prodotto dagli impianti tecnologici, esso non deve superare i seguenti limiti:
LASmax = livello massimo di pressione sonora in dB(A) = 35 dB (A) per gli impianti
dei servizi a funzionamento discontinuo (tra questi troviamo anche gli impianti di
scarico)
LAcq = livello continuo equivalente di pressione sonora in dB(A) = 25 dB (A) per gli
impianti dei servizi a funzionamento continuo
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modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: PROTEZIONE DAL RUMORE DI IMPIANTI IDROSANITARI
Braccialetti fonoassorbenti
Per evitare la trasmissione strutturale sono da utilizzare i braccialetti
con gli inserti fonoassorbenti.
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
ESEMPIO NUMERICO CON IL METODO DELLE UC
Si calcoli la dimensione del tubo per il trasporto dell’acqua dal
piano sotterraneo fino agli apparecchi nei 5 appartamenti di un
edificio abitativo di 5 piani come in figura.
Piano 5°
Piano terra
23 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
ESEMPIO NUMERICO CON IL METODO DELLE UC Schema in elevazione dell’impianto
1. Occorre stabilire per
ogni punto di
erogazione, il valore
delle UC per l’acqua.
Per fare ciò ci
riferiamo alla tabella 7
della slide 17 come
riportato nella slide
successiva.
Utilizzatore N°1
Utilizzatore N°2 Utilizzatore N°5
24
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
ESEMPIO NUMERICO CON IL METODO DELLE UC Schema in elevazione dell’impianto
Si calcoli la
dimensione del tubo
per il trasporto
dell’acqua fredda dal
piano sotterraneo fino
agli apparecchi nei 5
appartamenti di un
edificio abitativo di 5
piani.
25 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
ESEMPIO NUMERICO
In ogni appartamento verranno installati:
1 vasca da bagno
1 lavabo
1 bidet
1 cassetta di risciacquo
1 lavello cucina
I valori di unità di carico per singolo apparecchio sono (come da tabelle):
Apparecchio U.C.
Vasca da bagno 4
Lavabo 1
Bidet 1
Cassetta risciacquo 1
Lavello cucina 2
1
26 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
Parte 1
Apparecchi
connessi
U.C. Diametro
necessario
Vasca
da bagno
4 F16
2
27 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
Parte 2
Apparecchi
connessi
U.C. Diametro
necessario
Vasca
da bagno
4
Lavabo 1
TOTALE 5 F20
2
2. Occorre sommare le UC sezione per sezione fino al punto
di alimentazione della rete. 28
Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE
modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
Parte 3
Apparecchi
connessi
U.C. Diametro
necessario
Vasca
da bagno
4
Lavabo 1
Bidet 1
TOTALE 6 F20
2
29 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
Parte 4
Apparecchi
connessi
U.C. Diametro
necessario
Vasca
da bagno
4
Lavabo 1
Bidet 1
Cassetta
risciacquo
1
TOTALE 7 F20
2
30 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
Parte 5
Apparecchi
connessi
U.C. Diametro
necessario
Vasca
da bagno
4
Lavabo 1
Bidet 1
Cassetta
risciacquo
1
Lavello
cucina
2
TOTALE 9 F26
2
31 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
Parte 6
Appartamenti
connessi
U.C. Diametro
necessario
2 18 F26
Parte 7
3 27 F32
Parte 8
4 36 F32
Parte 9
5 45 F32
3
3. Occorre trasformare la
portata da UC in l/s
Dalla tabella 4a di slide 11 otteniamo
per interpolazione un valore della
portata di circa 1,7 l/s 32 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
Parte 6
Appartamenti
connessi
U.C. Diametro
necessario
2 18 F26
Parte 7
3 27 F32
Parte 8
4 36 F32
Parte 9
5 45 F32
4
4. In questo esempio non appaiono
ulteriori portate da sommare, mentre
i diametri delle sezioni vengono
definiti applicando i valori definiti
dalla seconda colonna (tubi
multistrato) dalla tabella 6.
33 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DIMENSIONAMENTO
Parte 6
Appartamenti
connessi
U.C. Diametro
necessario
2 18 F26
Parte 7
3 27 F32
Parte 8
4 36 F32
Parte 9
5 45 F32
5
34 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: CRITERI DI POSA IN OPERA DELLE CONDOTTE
Tubazioni orizzontali principali correnti in vista all’interno dei locali tecnici (centrali tecnologiche)
oppure in cunicoli
Tubazioni verticali correnti all’interno dei cavedi
Per gli impianti idrosanitari con produzione dell’acqua calda centralizzata le tubazioni che
alimentano le singole utenze (bagni, cucine, servizi, ecc.) sono almeno tre:
- alimentazione acqua fredda
- alimentazione acqua calda
-Ricircolo
La legge prevede l’obbligatorietà della coibentazione delle tubazioni di acqua calda e quelle
dell’acqua di ricircolo (che rappresenta il ritorno di un circuito chiuso entro cui l’acqua viene
mantenuta in costante circolazione), è utile coibentare anche le tubazioni dell’acqua fredda per
evitare la condensazione superficiale.
Le colonne montanti e i relativi cavedi è bene siano posti in prossimità dei servizi da alimentare
anche se è comunque possibile percorrere dei tratti a pavimento per raggiungere le utenze più
distanti.
Gli stessi cavedi percorsi dalle reti di alimentazione sono predisposti in genere per ospitare le
colonne di scarico e le colonne di alimentazione.
35 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: CRITERI DI POSA IN OPERA DELLE CONDOTTE
La norma UNI CIG 7129/92 prescrive che le tubazioni sottotraccia possano essere installate
nelle strutture in muratura, nei pavimenti, nelle pareti perimetrali, nelle tramezze fisse, nel
soffitto, purchè vengano posate diritte e in squadra.
Devono essere posate a una distanza non maggiore di 200 mm dagli spigoli paralleli alla
tubazione, a eccezione dei tratti terminali per l’allacciamento alle apparecchiature, i quali
devono avere il minore percorso possibile.
L’intera tubazione va annegata in uno strato di malta di cemento dello spessore non inferiore a
20 mm.
La formazione della traccia può essere evitata solo per le tubazioni a pavimento, sempre che
queste poggino direttamente sulla caldana del solaio e ricoperte con almeno 20 mm di malta di
cemento.
Un sistema alternativo alla posa in opera sotto traccia, consiste nel realizzare una parete
attrezzata con una serie di elementi prefabbricati il quale consente di preservare l’integrità della
muratura ed inoltre limita alla sola parete il luogo per alloggiare gli impianti lasciando libera la
zona sotto pavimento, questo si traduce in un minore spesa di manutenzione/sostituzione delle
parti d’impianto
36 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di PROGETTAZIONE
TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: CRITERI DI POSA IN OPERA DELLE CONDOTTE
Regole per il montaggio
Fissaggio
Tubi multistrato in barre
Distanza massima dei fissaggi (braccialetti) dipende dal diametro del tubo
come indicato nella tabella sottostante
37 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: CRITERI DI POSA IN OPERA DELLE CONDOTTE
Un ottimo modo per risparmiare tempo di
montaggio è quello di utilizzare dei canali porta
cavi elettrici come sostegno dove si possono
alloggiare più tubazioni isolate nelle dimensioni di
16 e 20 mm da montare a vista?!?!.
38 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: CRITERI DI POSA IN OPERA DELLE CONDOTTE
Nella disposizione degli apparecchi sanitari vanno rispettati gli
spazi minimi per l’uso e la praticità e allacciamenti. Si consiglia
di disporre i bagni vicini in modo da utilizzare la stessa colonna
montante verticale. Il vaso WC andrebbe montato vicino alla
colonna di scarico in modo che la tubazione orizzontale sia
contenuta nello spessore della soletta. Nella cucina, si tende ad
installare la lavastoviglie accanto al lavello per l’allacciamento
allo scarico. È bene non minimizzare la dimensione degli
ambienti in quanto se ne deve sempre garantire la perfetta
fruibilità.
39 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DISPOSIZIONE apparecchi sanitari e relative condotte di alimentazione
Esempio 1: rete d ’ adduzione
acqua calda e fredda, con
colonna montante sottotraccia e
diramazioni interne a pavimento
sopra il massetto.
Soluzione “superata” in quanto in
caso d ’ intervento diretto
sull’impianto per manutenzione si
deve bloccare l ’ erogazione
dell’acqua a tutti gli apparecchi.
40 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: ESEMPI DISPOSIZIONE apparecchi sanitari e relative condotte di alimentazione
Esempio 2: rete
d’adduzione acqua calda e
fredda, con installazione a
collettore, con cassetta
esterna.
Soluzione attualmente
adottata in quanto consente
di racchiudere in un unico
spazio sempre ispezionabile
le condotte di tutti gli
apparecchi, garantendo
l’erogazione dell’acqua da
tutti gli apparecchi eccetto
quello soggetto ad intervento.
L’impianto a collettore risulta
sicuramente più costoso in
termini di denaro in quanto
maggiore lo sviluppo delle
tubazioni.
41 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: dimensioni standard dei sanitari
Ingombro dei sanitari e relativi spazi di fruizione
42 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
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Adduzione: dimensioni standard dei sanitari
Ingombro dei sanitari e relativi spazi di fruizione
43 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: dimensioni standard dei sanitari
Ingombro dei sanitari e relativi spazi di fruizione
44 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: predisposizione attacchi idraulici
45 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
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Adduzione: adeguamento normativo_Barriere architettoniche (D.M. 236/89 e D.P.R. 503/96)
46
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Adduzione: adeguamento normativo_Barriere architettoniche (D.M. 236/89 e D.P.R. 503/96)
47 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: adeguamento normativo_Barriere architettoniche (D.M. 236/89 e D.P.R. 503/96)
48 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016
Adduzione: adeguamento normativo_Barriere architettoniche (D.M. 236/89 e D.P.R. 503/96)
49 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
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Adduzione: adeguamento normativo_Barriere architettoniche (D.M. 236/89 e D.P.R. 503/96)
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Adduzione: bibliografia
- Manuale degli impianti di climatizzazione, L. Stefanutti, EAN: 9788848118842, ED.
Tecniche Nuove: 2008;
- Manuale di progettazione Edilizia, Ed. Hoepli, volume 2, ISBN: 9788820321321
- UNI 9182:2010, Impianti di alimentazione e distribuzione d acqua fredda e calda - Criteri
di progettazione, collaudo e gestione.
51 Ing. ROBERTO RICCIU - Lezioni del L. I. di
PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE modulo IMPIANTI a. a. 2015-2016