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Regolamento Didattico di Corso di Studi SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CLASSE XVIII DELLE LAUREE IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE E DELL’EDUCAZIONE ARTICOLO 1 Istituzione La Facoltà di Scienze della Formazione istituisce il Corso di Studi in Scienze dell’Educazione e della Formazione, afferente alla Classe XVIII delle Lauree in Scienze dell’educazione e della formazione, prevista dal DM del 4 agosto 2000 (pubblicato nel S.O. n. 170 – G.U. n. 245 del 19 ottobre 2000). Il Corso di Studi ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali acquisibili nei diversi Indirizzi di cui al comma successivo. Il Corso di Studi in Scienze dell’educazione e della formazione si articola nei seguenti indirizzi: 1. Educatori Professionali 2. Educatori della Prima Infanzia 3. Educatori alla Salute 4. Educazione Ambientale 5. Educatori in Scienze delle Religioni 6. Esperti nei Processi Formativi 7. Discipline delle Arti e dello Spettacolo per l’Infanzia e per l’Adolescenza ARTICOLO 2 Consiglio Didattico di Corso di Studi 1. E’ costituito un Consiglio Didattico di Corso di Studi (d’ora in avanti Consiglio di Corso di Studi), formato dai professori di prima e seconda fascia, dai ricercatori che la Facoltà assegna, su indicazione dei ricercatori medesimi, ai settori didattici di appartenenza dei ricercatori, attivati nel Corso di Studi; dai ricercatori con affidamento e supplenza di un insegnamento del Corso di Studi, nonché da una rappresentanza, pari a due unità, degli studenti iscritti al Corso. Al Consiglio partecipano, su invito, tutti i docenti supplenti o a contratto coinvolti nelle attività didattiche di indirizzo. 2. Il Consiglio è presieduto da un Presidente eletto tra i professori di ruolo dei professori di ruolo e dai ricercatori della Facoltà di scienze della Formazione che afferiscono al Consiglio, dura in carica tre anni ed è rieleggibile immediatamente una sola volta. L’elezione si svolge a scrutinio segreto ed in prima votazione a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Il Presidente ha la responsabilità del funzionamento del Consiglio, ne convoca le riunioni ordinarie e straordinarie e relaziona alla Facoltà sulle attività didattiche e tutoriale svolte all’interno del corso. 3. Il Consiglio didattico svolge i seguenti compiti: 1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILA Facoltà di Scienze della Formazione

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILA Facoltà di Scienze ...scienzeumane.univaq.it/fileadmin/user_upload/Formazione/SEF... · controllando l’entità del lavoro di apprendimento

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Regolamento Didattico di Corso di Studi

SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE

CLASSE XVIII DELLE LAUREE IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE E DELL’EDUCAZIONE

ARTICOLO 1

Istituzione

La Facoltà di Scienze della Formazione istituisce il Corso di Studi in Scienze dell’Educazione e della Formazione, afferente alla Classe XVIII delle Lauree in Scienze dell’educazione e della formazione, prevista dal DM del 4 agosto 2000 (pubblicato nel S.O. n. 170 – G.U. n. 245 del 19 ottobre 2000).

Il Corso di Studi ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali acquisibili nei diversi Indirizzi di cui al comma successivo.

Il Corso di Studi in Scienze dell’educazione e della formazione si articola nei seguenti indirizzi:

1. Educatori Professionali

2. Educatori della Prima Infanzia

3. Educatori alla Salute

4. Educazione Ambientale

5. Educatori in Scienze delle Religioni

6. Esperti nei Processi Formativi

7. Discipline delle Arti e dello Spettacolo per l’Infanzia e per l’Adolescenza

ARTICOLO 2

Consiglio Didattico di Corso di Studi

1. E’ costituito un Consiglio Didattico di Corso di Studi (d’ora in avanti Consiglio di Corso di Studi), formato dai professori di prima e seconda fascia, dai ricercatori che la Facoltà assegna, su indicazione dei ricercatori medesimi, ai settori didattici di appartenenza dei ricercatori, attivati nel Corso di Studi; dai ricercatori con affidamento e supplenza di un insegnamento del Corso di Studi, nonché da una rappresentanza, pari a due unità, degli studenti iscritti al Corso. Al Consiglio partecipano, su invito, tutti i docenti supplenti o a contratto coinvolti nelle attività didattiche di indirizzo.

2. Il Consiglio è presieduto da un Presidente eletto tra i professori di ruolo dei professori di ruolo e dai ricercatori della Facoltà di scienze della Formazione che afferiscono al Consiglio, dura in carica tre anni ed è rieleggibile immediatamente una sola volta. L’elezione si svolge a scrutinio segreto ed in prima votazione a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Il Presidente ha la responsabilità del funzionamento del Consiglio, ne convoca le riunioni ordinarie e straordinarie e relaziona alla Facoltà sulle attività didattiche e tutoriale svolte all’interno del corso.

3. Il Consiglio didattico svolge i seguenti compiti:1

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

a) propone il Regolamento Didattico del Corso di Studi;

b) formula gli obiettivi formativi specifici del Corso, indica i percorsi formativi adeguati a conseguirli ed assicura la coerenza didattica ed organizzativa dei vari curricula proposti dall’Ordinamento;

c) propone i requisiti di ammissione al Corso di Studi e, ove necessario, ne stabilisce le modalità di verifica;

d) progetta eventualmente attività formative propedeutiche ed integrative finalizzate al relativo recupero, ai sensi dell’art. 10;

e) Cura lo svolgimento delle attività didattiche e tutoriali fissate dal Regolamento; verifica e sovrintende all’attività didattica programmata, segnalando al Preside eventuali inadempienze da parte del personale docente;

f) Predispone, con la collaborazione dei Dipartimenti, la fruizione da parte degli studenti degli strumenti didattici essenziali per lo svolgimento di determinate attività formative previste dall’Ordinamento;

g) Studia nelle forme adeguate un’equilibrata gestione dell’attività didattica, in particolare con un attento controllo della regolamentazione degli orari e della fruizione delle strutture per evitare dannose sovrapposizioni delle lezioni e delle altre attività formative;

h) Esamina ed approva, nei termini indicati dall’Amministrazione, i piani di studio proposti dagli studenti entro le normative degli Ordinamenti didattici;

i) Esamina ed approva, nei termini indicati dall’Amministrazione, le pratiche di trasferimento degli studenti, regolamentazione della mobilità studentesca e riconoscimento degli studi compiuti all’estero (art. 20, Regolamento Didattico di Ateneo);

j) Valuta, nei termini indicati dall’Amministrazione, le domande di iscrizione ad anni di corso successivi al primo;

k) Cura la corrispondenza tra la durata legale e quella reale degli studi, assicurando, attraverso adeguate attività tutoriali (art.12 co. 1 Regolamento di Ateneo), la risposta degli studenti all’offerta didattica e controllando l’entità del lavoro di apprendimento a carico dello studente in relazione alle finalità formative previste dall’Ordinamento;

l) Verifica i crediti acquisiti dagli studenti al fine di valutarne la non obsolescenza dei contenuti conoscitivi;

m) Indice almeno una riunione l’anno, con tutti gli afferenti, per la programmazione didattica ed almeno una riunione l’anno, con tutti gli afferenti, per la valutazione dei risultati degli esami e delle altre prove di verifica e, nel complesso, della produttività della didattica, allo scopo di progettare eventuali interventi di recupero ed assistenza didattica nelle forme previste Regolamento di Facoltà;

n) Determina le modalità dell’eventuale riconoscimento di crediti formativi universitari per attività formative non direttamente dipendenti dall’Università.

5. Le disposizioni degli Ordinamenti didattici dei Corsi di Studi concernenti la coerenza tra crediti assegnati alle attività formative e gli specifici obiettivi formativi programmati, sono deliberate dal Consiglio di Facoltà, acquisito entro il termine imprescindibile di trenta giorni, il parere favorevole delle Commissioni didattiche di vigilanza di cui all’art.13. Qualora il parere non sia favorevole, la deliberazione è rimessa al Senato Accademico (art.12, co. 3, Regolamento Generale sull’Autonomia).

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ARTICOLO 3

Elezione dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Corso di Studi

1. Le elezioni dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Corso di Studi sono indette dal Preside almeno sessanta giorni prima della data prevista per lo svolgimento delle operazioni di voto. In prima fase di applicazione il termine è ridotto a quaranta giorni. Il decreto deve contenere la data, la sede e le modalità delle votazioni, le rappresentanze da eleggere (struttura didattica e numero dei rappresentanti), i requisiti richiesti per l’elettorato attivo e passivo.

2. Per la elezione delle Rappresentanze studentesche in seno al Consiglio di Corso di Studi, l’elettorato attivo spetta a tutti gli studenti regolarmente iscritti al Corso di studi;

l’elettorato passivo è costituito dagli studenti regolarmente iscritti al Corso di Studi al momento della elezione, sino al secondo anno fuori corso.

Gli elenchi degli studenti regolarmente iscritti sono predisposti dalla Segreteria studenti.

3. I rappresentanti degli studenti presso il Consiglio di Corso di Studi sono eletti in numero pari a due unità. L' elezione dei Rappresentanti si tiene in periodo di lezioni ed è comunque valida, indipendentemente dalla percentuale degli aventi diritto al voto che prende parte alla votazione. I rappresentanti degli studenti durano in carica due anni e sono rieleggibili una sola volta. In caso di rinuncia o perdita del diritto all'elettorato passivo da parte di un rappresentante eletto, subentra lo studente che segue nella graduatoria elettorale.

In mancanza di altri candidati si perde il diritto alla rappresentanza.

4. Per potere essere eletti, gli studenti in possesso dei requisiti prescritti devono presentare apposite liste, secondo le modalità di seguito indicate.

Ciascuna lista di candidati deve essere contraddistinta da una denominazione e da un simbolo e comprendere un numero di candidati non superiore a quello degli eligendi.

Ad esclusione del primo nominativo che è quello del capolista, i candidati sono elencati in ordine alfabetico e contrassegnati da numeri arabi progressivi, con l’indicazione di cognome e nome, luogo e data di nascita, Corso di Studi cui sono iscritti e numero di matricola.

Ogni lista deve essere depositata presso la Presidenza da un elettore firmatario della lista stessa, entro e non oltre le ore 13:00 del trentesimo giorno che precede quello fissato per le elezioni. In prima applicazione il termine è ridotto a 20 giorni.

La lista deve essere accompagnata dalla dichiarazione di accettazione delle candidature.

Il primo presentatore di ciascuna lista è considerato il rappresentante ufficiale della lista stessa: egli effettua e riceve le comunicazioni ed gli atti previsti dal Regolamento, per conto della lista.

Mediante affissione di apposito avviso all’Albo Ufficiale della Facoltà, la Commissione elettorale invita il presentatore della lista a modificare – nel termine perentorio di due giorni dalla data di affissione – la denominazione o il simbolo della lista, qualora risulti identica o confondibile con altra presentata in precedenza ovvero appaia scorretta o inconveniente.

Le liste elettorali vanno redatte su appositi moduli da ritirarsi presso la Presidenza.

Le liste dei candidati, per essere accolte, devono essere corredate della firma di un numero di elettori-sostenitori pari ad almeno il 3% degli iscritti al corso, con un minimo di tre firme.

Tutte le firme degli elettori a sostegno devono essere autenticate da un notaio ovvero dal segretario comunale, da un funzionario dell’Università ovvero dalla Segreteria di Presidenza.

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Accanto alla firma devono essere chiaramente indicati nome e cognome dello studente, numero di matricola e corso di studi cui si è iscritti.

Per ogni lista, all’atto della presentazione, devono essere indicati i nominativi del:

• delegato ai rapporti con la Presidenza;

• responsabile di lista.

Candidature e presentazioni non conformi a quanto stabilito dal presente Regolamento sono nulle.

Qualora il numero di presentatori sia inferiore al numero richiesto tutta la lista si considera nulla.

5. Le liste dei candidati, la cui conformità alla Legge ed al presente Regolamento è accertata dalla Commissione elettorale, vengono rese pubbliche dal Preside mediante apposito Manifesto almeno 8 giorni prima della data delle elezioni.

Nel Manifesto le liste sono elencate secondo l'ordine di presentazione, con l’indicazione delle corrispondenti denominazioni o dei corrispondenti simboli.

Con analoga comunicazione il Preside rende pubblico il seggio presso cui l’elettore deve votare e la sua ubicazione.

Eventuali rilievi concernenti l’ammissione, ovvero l’esclusione di liste o di candidati, dovranno essere presentati per iscritto alla Presidenza entro le ore 13:00 del secondo giorno, decorrente dalla data di pubblicazione del Manifesto. Sui rilievi decide, con giudizio insindacabile, la Commissione elettorale.

6. L’elezione ha luogo presso le strutture della Facoltà. Gli aspetti organizzativi sono curati dalla Presidenza:

La Presidenza:

• sovrintende tutte le operazioni elettorali non demandate ad altri organismi;

• distribuisce i moduli, il Regolamento e quant’altro necessario;

• provvede alla redazione e diffusione dei Manifesti elettorali;

• cura, con i servizi interessati, la preparazione degli elenchi degli aventi diritto al voto;

• raccoglie le liste, assicurandosi in via preliminare della loro rispondenza formale al Regolamento;

• controlla le firme dei candidati e degli elettori di sostegno;

• trasmette ai seggi il materiale elettorale;

• trasmette gli atti alla Commissione elettorale;

• cura la pubblicità dei risultati delle votazioni.

7. Il Preside, contestualmente alla indizione delle elezioni, nomina una Commissione elettorale costituita da un professore di ruolo con funzioni di Presidente e da due non docenti della Facoltà. La Commissione elettorale ha il compito di:

• organizzare e coordinare le operazioni elettorali, fissandone le relative modalità;

• accertare la conformità delle liste alla Legge ed al presente Regolamento;

• disciplinare lo svolgimento della propaganda elettorale;

• procedere alla proclamazione dei risultati;

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• esaminare eventuali ricorsi e reclami avverso le operazioni di voto e dei risultati elettorali nonché di deliberare in merito.

8. Il Preside mette a disposizione aule e spazi della Facoltà per consentire agli studenti di definire le candidature dei propri rappresentanti e per lo svolgimento delle attività di propaganda elettorale.

Ai sensi dell’art. 7 del presente Regolamento, la Commissione elettorale disciplina lo svolgimento della propaganda elettorale.

La propaganda elettorale inizia il giorno successivo al termine fissato per l’accettazione delle liste elettorali.

La propaganda elettorale cessa alle ore 13:00 del giorno che precede le operazioni di voto.

9. Il seggio elettorale, nominato dal Preside, è costituito da un professore di ruolo, con funzioni di presidente, da tre ricercatori confermati e da tre non docenti della Facoltà. Le cabine elettorali devono essere almeno tre. In caso di con testualità di elezioni delle rappresentanze studentesche il seggio elettorale è unico in caso di contemporaneità delle elezioni delle diverse rappresentanze studentesche.

L’incarico di appartenenza al seggio elettorale non è declinabile; può essere revocato dal Preside, con la sostituzione del componente assente, solo per gravi e giustificati motivi esposti per iscritto almeno 5 giorni prima dell’insediamento del seggio.

In caso di impedimento o mancata presentazione di uno o più scrutatori, il Presidente del seggio provvede alla integrazione del seggio, procedendo alla nomina di uno o più scrutatori tra gli elettori presenti alle operazioni di voto.

In caso di temporanea assenza, le funzioni di Presidente del seggio sono esercitate dal vicepresidente, nominato dal Presidente stesso.

In caso di impedimento o mancata presentazione del Presidente del seggio, il Preside provvede a sostituirlo.

Il seggio s’insedia dalle ore 9:30 alle ore 17:30 del primo giorno delle elezioni per la preparazione del materiale necessario alle operazioni di voto e dalle ore 9:30 alle ore 13:30 del secondo giorno, secondo le norme fissate dalla Commissione elettorale.

Si avviano le operazioni preparatorie alle votazioni, procedendo a vistare un numero di schede non inferiore al 10% degli elettori iscritti.

10. Le votazioni hanno luogo secondo il calendario e gli orari fissati nel presente Regolamento.

Alla chiusura del seggio, gli elettori già presenti nella sede elettorale possono esercitare il diritto di voto.

Nei giorni delle elezioni è vietata ogni forma di propaganda elettorale presso la sede della Facoltà.

Al seggio possono accedere: gli elettori iscritti, i candidati, i componenti della Commissione elettorale ed i rappresentanti di lista.

11. Le operazioni elettorali si svolgono mediante:

1. consegna da parte dell’elettore, ad uno dei componenti del seggio, della tessera universitaria o di altro documento valido di riconoscimento (passaporto, carta d’identità, tessera postale, tessera ferroviaria, patente automobilistica), ai fini dell’accertamento dell’identità personale. Segue l’annotazione degli estremi del documento nell’apposita colonna delle liste dei votanti, previo accertamento dell’iscrizione del nominativo dell’elettore nella lista stessa;

2. consegna all’elettore, da parte del Presidente o di uno dei componenti il seggio, di una matita e delle schede elettorali, ciascuna di colore diverso per la elezione delle singole rappresentanze;

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3. ingresso dell’elettore nella cabina elettorale ed espletamento della operazione di voto mediante indicazione sulle schede della preferenza scelta;

4. chiusura delle schede e riconsegna delle stesse al Presidente o ad uno dei componenti del seggio che inserisce ciascuna scheda nella corrispondente urna sigillata;

5. annotazione dell’avvenuta votazione con la sottoscrizione di uno degli scrutatori nell’apposita colonna della lista dei votanti.

Le schede, seguendo l’ordine di presentazione delle liste, riportano elencate la denominazione o la sigla delle liste.

Le schede per i vari Consigli di Corso di Studi devono essere contraddistinte da colori differenti ed essere facilmente distinguibili.

Ogni elettore può esprimere due preferenze, barrando il nome del candidato scelto. Il voto alla sola lista deve intendersi come preferenza al capolista.

Sono nulle le schede:

• che non siano quelle consegnate dai componenti del seggio e che non risultino bollate e firmate da uno dei componenti il seggio;

• che presentino scritture o segni tali da far ritenere, in modo inoppugnabile, che l’elettore abbia voluto far riconoscere il proprio voto;

• che contengano voti espressi in modo equivoco oppure a favore di più candidati ovvero che assegnino il voto ad una lista, esprimendo la preferenza per candidato appartenente ad altra e diversa lista.

Le operazioni elettorali sono pubbliche. Spetta al Presidente del seggio elettorale regolare l’accesso alla sede delle votazioni.

Durante lo svolgimento delle elezioni, è vietato esercitare qualunque forma di propaganda o di pressione,

anche verbale, sugli elettori.

12. Le operazioni di scrutinio vengono effettuate pubblicamente dai membri del seggio elettorale, subito dopo la chiusura delle votazioni e proseguono ininterrottamente sino a conclusione.

In caso di contestazione dei voti espressi nelle schede elettorali, il Presidente può provvisoriamente dichiarare la validità della votazione. Lo scrutatore o il responsabile di lista opponenti formulano i propri rilievi in merito. Tali rilievi devono risultare da registrazione in apposito verbale.

La decisione definitiva circa la validità del voto contestato compete alla Commissione elettorale.

Al termine dello scrutinio si procede alla chiusura degli atti secondo le norme fissate dalla Commissione elettorale e si consegnano i plichi sigillati al personale della Segreteria di Presidenza che ne cura la custodia e l’inoltro alla Commissione elettorale stessa.

13. Per ciascun Consiglio di Corso di Studi risultano eletti i nominativi che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze.

A parità di voti risulta eletto lo studente con maggiore anzianità di iscrizione ed, a parità di questa, con maggiore anzianità anagrafica.

14. Spetta alla Commissione elettorale comunicare l’esito delle votazioni entro cinque giorni lavorativi decorrenti dalla data di conclusione delle operazioni di voto, mediante affissione dei risultati negli albi ufficiali della Facoltà.

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I ricorsi contro l’esito della votazione vanno inoltrati alla Commissione elettorale entro tre giorni lavorativi decorrenti dalla data di promulgazione dei risultati elettorali. La Commissione elettorale delibera in merito entro sette giorni lavorativi successivi alla data di presentazione del ricorso. Alla nomina dei rappresentanti degli studenti si provvede tramite decreto del Preside emanato a seguito della delibera resa dalla Commissione elettorale.

I rappresentanti degli studenti dei Consiglio di Corso di Studi assumono le funzioni in carica a decorrere dalla data di emissione del decreto di nomina del Preside di Facoltà.

15. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del Regolamento per la elezione delle Rappresentanze Studentesche, approvato dal Senato Accademico.

ARTICOLO 4

Durata del Corso di Studi

La durata normale del Corso di Studi è di tre anni. In ciascun anno del Corso di Studi è mediamente prevista l’acquisizione da parte dello studente di 60 crediti.

Per conseguire la Laurea, lo studente deve aver acquisito minimo 180 crediti.

ARTICOLO 5

Obiettivi formativi specifici

Il Corso di Laurea è progettato per garantire una preparazione teorico-pratica che possa essere spesa efficacemente nei diversi contesti della formazione e della educazione.

In linea generale i laureati di questo corso dovranno raggiungere i seguenti obiettivi:

• acquisire conoscenze teoriche ed operative nel settore dell’educazione e della formazione, relative alla conoscenza teorica, epistemologica e metodologica delle problematiche educative nelle loro diverse dimensioni, anche in relazione alle differenze di genere, di cultura, di condizione sociale ed alle sfide delle società complesse nell’era della globalizzazione;

• essere in grado di utilizzare efficientemente una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano;

• acquisire adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione.

L’introduzione alle mappe concettuali ed epistemologiche delle scienze dell’educazione (pedagogia, didattica, sociologia, psicologia, filosofia, metodologia della ricerca, ecc.) ed il loro approfondimento costituiranno i momenti per fornire le competenze teoriche di ordine generale, che verranno contestualizzate e coniugate con le istanze di carattere più particolare legate agli ambiti professionali specifici entro cui si collocheranno i laureati: l’educazione della prima infanzia, l’educazione alla salute, l'educazione professionale, la specializzazione per i processi formativi, la prevenzione ed il recupero delle forme di disagio sociale e individuale, l’educazione ambientale, l'educazione alle arti ed allo spettacolo per l'infanzia e l'adolescenza e l'educazione alle scienze delle religioni. Tali competenze saranno quindi integrate dallo studio di una serie di discipline (nei campi delle scienze organizzative e aziendali, di quelle giuridiche, di quelle storico-artistiche, scientifico-naturalistiche, igienico-sanitarie) che, pur non riguardando direttamente i problemi educativi, sono indispensabili, sia dal punto di vista dei contenuti sia dal punto di vista dei relativi metodi, per comprendere i processi di educazione e formazione e saperli adeguatamente progettare, orientare, realizzare e valutare.

Il Corso intende quindi promuovere una formazione generale e specifica idonea a consentire ai suoi laureati lo svolgimento di attività professionali in qualità di educatori della prima infanzia, esperti nei processi formativi, educatori professionali, e – anche tenuto conto della specificità del territorio in cui si colloca -

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educatori ambientali, educatori alla salute, educatori in scienze delle religioni ed esperti delle arti e dello spettacolo per l'infanzia e l'adolescenza.

L’organizzazione delle attività di tirocinio, di seminari, di laboratori, di stage, volti all’acquisizione di competenze professionali, è articolata in modo da favorire, anche attraverso opportuni momenti di tutoring interno, il massimo raccordo tra teoria e pratica e tiene conto della necessità di coprire quanto più possibile i settori lavorativi e professionali entro cui si collocheranno i laureati.

Ambiti occupazionali previsti per i laureati

I laureati in Scienze dell’educazione e della formazione potranno svolgere, anche in rapporto ai piani di studio individuali e alle attività esperenziali seguite (tirocini, stage, laboratori), attività di:

1) Educatore della prima infanzia: negli asili nido pubblici e privati, nelle ludoteche, nei centri di ascolto per famiglie, nelle comunità infantili di vario tipo (ad es. istituti per bambini abbandonati o in affidamento), ecc.

2) Educatore professionale: anche in riferimento alle iniziative del terzo settore, tale figura potrà collocarsi nell’ambito delle comunità educative o rieducative, nei servizi sociali, nel campo dell’animazione e promozione socio-culturale in genere. I laureati potranno altresì operare come formatori, istruttori o tutor nelle strutture scolastiche ed extrascolastiche che richiedano specifica qualificazione per intervenire efficacemente nelle situazioni di disagio sociale e di handicap fisico e psichico.

3) Esperto nei processi formativi: nelle organizzazioni pubbliche o private, negli Enti e organizzazioni no profit nazionali, comunitari ed internazionali, nelle piccole, medie e grandi imprese, nelle strutture di formazione pubbliche e nelle scuole di formazione aziendale private. I laureati saranno in grado di progettare e valutare la formazione (in presenza, a distanza o mista), di gestirne le diverse fasi (tutoring, gestione d’aula, ecc.), sempre in stretto rapporto con la natura delle organizzazioni, i bisogni formativi e le esigenze del mercato del lavoro.

4) Educatore ambientale: nelle iniziative rivolte alla scuola, nei musei, parchi, aree protette di vario tipo, in enti pubblici o privati, nelle Pubbliche Amministrazioni (come specialisti e/o consulenti entro settori quali Cultura, Turismo, Politiche ambientali), ecc.

5) Educatore alla salute: nelle professioni formative ed educative, con particolare riferimento alle aree in cui la situazione di disagio rende problematica la interazione familiare, sociale ed ambientale.

6) Educatore in scienze delle religioni: conoscenze teoriche e metodologiche e conoscenze operative nel settore dell'educazione integrate da conoscenze e competenze nelle scienze dell'uomo, con particolare riferimento alla multiculturalità.

7) Esperto in discipline delle arti e dello spettacolo per l’infanzia e l’adolescenza: mirare all'acquisizione di conoscenze e competenze sempre più specifiche particolarmente adatte per il management degli eventi culturali riguardanti in particolare i bambini e gli adolescenti, tenendo presente, inoltre, le risorse del territorio e la valorizzazione dei soggetti operanti sul territorio stesso.

ARTICOLO 6

Tipologia ed obiettivi delle attività formative

Per attività formativa s’intende ogni attività organizzata o prevista dalle Università al fine di assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti, con riferimento, tra l’altro, ai corsi di insegnamento, ai seminari, alle esercitazioni pratiche o di laboratorio, alle attività didattiche a piccoli gruppi, al tutorato, all’orientamento, ai tirocini, ai progetti, alle tesi, alle attività di studio individuale e di auto apprendimento.

Le attività formative implementate nell’ambito del Corso di Laurea sono raggruppate nelle seguenti tipologie:

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1. Attività formative di base: forniscono le conoscenze fondamentali per la realizzazione degli obiettivi formativi del Corso di Laurea.

2. Attività formative caratterizzanti: forniscono opportunità di approfondimento di conoscenze determinanti per la realizzazione degli obiettivi formativi del Corso di Laurea.

3. Attività formative affini o integrative: forniscono conoscenze in ambiti disciplinari limitrofi ovvero in tematiche connesse con quelle affrontate dagli insegnamenti caratterizzanti.

4. Attività formative a scelta dello studente: consentono di acquisire ulteriori conoscenze legate ad interessi specifici dello studente

5. Attività formative per la conoscenza della lingua straniera e per la prova finale: preparano lo studente alla verifica della conoscenza di una lingua straniera ed alla prova finale per il conseguimento del titolo di studio.

6. Altre attività formative: sono volte a far acquisire tutte quelle conoscenze (informatiche, telematiche, relazionali, operative) utili per orientare le scelte professionali e per consentire un maggiore inserimento nel mondo del lavoro. In particolare, le altre attività formative comprendono i tirocini formativi e di orientamento, ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali nonché altre attività formative volte ad agevolare le scelte professionali

ARTICOLO 7

Settori scientifico-disciplinari e crediti associati

Attività formative di basetotaleCFU

Settori scientifico disciplinari

Discipline linguistico-letterarie 5-10 L-FIL-LET/10 : LETTERATURA ITALIANA

L-FIL-LET/11 : LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA

L-LIN/01 : GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA

Discipline pedagogiche e psicologiche

20-50 M-PED/01 : PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

M-PED/02 : STORIA DELLA PEDAGOGIA

M-PED/04 : PEDAGOGIA SPERIMENTALE

M-PSI/01 : PSICOLOGIA GENERALE

M-PSI/02 : PSICOBIOLOGIA E PSICOLOGIA FISIOLOGICA

M-PSI/04 : PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE

M-PSI/05 : PSICOLOGIA SOCIALE

M-PSI/06 : PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI

SPS/07 : SOCIOLOGIA GENERALE

Discipline storiche e geografiche

5-10 M-GGR/01 : GEOGRAFIA

M-STO/02 : STORIA MODERNA9

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

M-STO/04 : STORIA CONTEMPORANEA

Attività caratterizzantitotaleCFU

Settori scientifico disciplinari

Discipline demo-etno-antropologiche, politiche e sociologiche

1-10 M-DEA/01 : DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE

SPS/08 : SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI

Discipline filosofiche 10-40 M-FIL/01 : FILOSOFIA TEORETICA

M-FIL/02 : LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA

M-FIL/03 : FILOSOFIA MORALE

M-FIL/04 : ESTETICA

M-FIL/05 : FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI

Discipline igienico-sanitarie, della salute mentale e dell'integrazione dei disabili

10-40 M-PED/03 : DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE

M-PSI/07 : PSICOLOGIA DINAMICA

M-PSI/08 : PSICOLOGIA CLINICA

MED/25 : PSICHIATRIA

MED/39 : NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

MED/42 : IGIENE GENERALE E APPLICATA

Discipline pedagogiche e metodologico-didattiche

15-40 M-PED/01 : PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

M-PED/02 : STORIA DELLA PEDAGOGIA

M-PED/03 : DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE

M-PED/04 : PEDAGOGIA SPERIMENTALE

Discipline scientifiche 5-45 BIO/01 : BOTANICA GENERALE

BIO/05 : ZOOLOGIA

BIO/07 : ECOLOGIA

BIO/08 : ANTROPOLOGIA

INF/01 : INFORMATICA

M-GGR/01 : GEOGRAFIA

Attività affini o integrativetotaleCFU

Settori scientifico disciplinari

5-25 IUS/09 : ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

Discipline giuridiche, sociali ed economiche

IUS/14 : DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA

SECS-P/10 : ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

SPS/10 : SOCIOLOGIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO

SPS/12 : SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE

Discipline storiche e artistiche 5-40 ICAR/17 : DISEGNO

L-ART/02 : STORIA DELL'ARTE MODERNA

L-ART/03 : STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA

L-ART/05 : DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO

L-ART/06 : CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE

M-STO/06 : STORIA DELLE RELIGIONI

M-STO/07 : STORIA DEL CRISTIANESIMO E DELLE CHIESE

Ambito aggregato per crediti di sede

totaleCFU

Settori scientifico disciplinari

5-15 BIO/13 : BIOLOGIA APPLICATA

BIO/14 FARMACOLOGIA

ING-IND/09 : SISTEMI PER L'ENERGIA E L'AMBIENTE

IUS/10 : DIRITTO AMMINISTRATIVO

IUS/11 : DIRITTO CANONICO E DIRITTO ECCLESIASTICO

L-ANT/08 : ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE

L-ART/07 : MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA

M-FIL/02 : LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA

M-PED/01 : PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

M-PSI/03 : PSICOMETRIA

M-PSI/05 : PSICOLOGIA SOCIALE

MED/25 : PSICHIATRIA

MED/26 : NEUROLOGIA

MED/38 : PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA

SECS-P/08 : ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

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SECS-P/10 : ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

SPS/11 : SOCIOLOGIA DEI FENOMENI POLITICI

SPS/12 : SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALE

Altre attività formative CFU Tipologie

A scelta dello studente 10

Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera

5 Prova finale

5 Lingua straniera

Altre (art.10, comma1, lettera f)

Ulteriori conoscenze linguistiche

Abilità informatiche e relazionali

Tirocini

Altro

15 Totale

Totale Altre attività formative35

TOTALE CREDITI 180Oscillazione massima proposta con gli intervalli min 120 - max 360

La determinazione dell’articolazione didattica nel triennio ed il conseguente ordinamento didattico sono riportate nell’allegato al presente Regolamento.

ARTICOLO 8

Requisiti di ammissione

1. Per essere ammessi al Corso di Studi occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo ai sensi delle Leggi vigenti.

2. In conformità a quanto stabilito dal Regolamento Didattico di Ateneo per l’ammissione al Corso di Studi, agli studenti può essere richiesto il possesso ovvero l’acquisizione di adeguati pre-requisiti culturali. A tal fine, il Consiglio Didattico del Corso di Studi definisce con apposite delibere le conoscenze iniziali richieste e determina le modalità di verifica delle stesse.

3. La mancanza di pre-requisiti dà luogo ad un debito formativo.

4. Allo scopo di favorire l’assolvimento del debito formativo, il Consiglio di Corso di Studi può prevedere internamente al Corso di Laurea l’istituzione di attività formative propedeutiche. Tali attività propedeutiche possono essere svolte in determinati periodi dell’anno favorevoli al tipo di impegno dello studente, anche in collaborazione con istituti di istruzione secondaria superiore o con altri enti pubblici o

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privati, sulla base di apposite convenzioni approvate dal Senato Accademico. Attività propedeutiche ed attività formative integrative previste dall’Ordinamento didattico, sempre allo scopo dell’assolvimento del debito formativo, possono essere anche svolte da Docenti di prima e di seconda fascia o da Ricercatori sulla base anche di un ampliamento dell’impegno didattico e tutoriale, nelle forme previste dai Regolamenti per l’incentivazione dei Docenti. Eventuali attività formative propedeutiche possono essere deliberate dal Consiglio di Facoltà in vista dell’accesso al primo anno, la partecipazione alle quali, da parte degli studenti immatricolati, sia soltanto consigliata e facoltativa.

5. Se la verifica dell’assolvimento del debito formativo, nelle forme previste dal Regolamento del Corso di Studi, non è positiva, il Consiglio didattico può proporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà l’indicazione di specifici obblighi formativi da soddisfare comunque entro il primo anno di corso. Tali obblighi formativi aggiuntivi possono essere assegnati anche agli studenti del Corso di Laurea ad accesso programmato, che siano stati ammessi con una votazione inferiore ad un minimo prefissato.

ARTICOLO 9

Crediti formativi universitari

1. L’unità di misura del lavoro richiesto allo studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall’Ordinamento didattico del Corso di studi per conseguire un titolo di studio universitario costituisce il credito formativo universitario.

2. Al credito formativo universitario, di seguito denominato credito, corrispondono, a norma dei Decreti ministeriali (art. 5, co.1, DM n. 509/99), 25 ore di lavoro per studente, comprensive di ore di lezione, di esercitazione, di laboratorio, di seminario e di altre attività formative richieste dagli Ordinamenti didattici, oltre le ore di studio e comunque di impegno personale necessarie per completare la formazione per il superamento dell’esame oppure per realizzare le attività formative non direttamente subordinate alla didattica universitaria (tesi, progetti, tirocini, competenza linguistica e informatica, ecc.). Ai sensi dell’art. 5, comma 1, del Regolamento Generale sull’Autonomia, eventuali variazioni in aumento o in diminuzione delle predette ore per singole classi, entro il limite del 20 per cento, sono possibili, su richiesta delle Facoltà, esclusivamente in seguito a Decreto Ministeriale.

3. Ai sensi dell’art. 5, comma 2 del Regolamento Generale sull’Autonomia, la quantità di lavoro medio svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è fissata in 60 crediti. Il tempo riservato allo studio personale nelle diverse attività formative è definito secondo il seguente schema:

a) Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari al 70% dell’impegno orario complessivo, per cui 1 credito equivale a 7,5 ore di lezione frontale;

b) Per i seminari, le attività di laboratorio, le esperienze applicative in situazioni reali o simulate il tempo riservato allo studio personale è pari al 52% dell’impegno orario complessivo, per cui 1 credito equivale a 12 ore di dette attività;

c) Per le attività di cui all’art. 10, co. 1, lettera f del DM 3 novembre 1999, n. 509 il tempo riservato allo studio individuale è pari al 20% dell’impegno orario complessivo, per cui un credito equivale a 20 ore di dette attività.

Tempo riservato allo studio personale

CFU

Studio personale

Altre attività formative di tipo individuale

70%

dell’impegno orario complessivo

1CFU=7,5 ore di lezione frontale

Seminari 52% 1 CFU=12 ore di lezione frontale

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Attività di Laboratorio

Altre esperienze applicative

dell’impegno orario complessivo

Altre attività

(DM 509/99 art. 10, co.1, lettera f)

20%

dell’impegno orario complessivo

1 CFU= 20 ore di lezione frontale

4. I crediti previsti per gli esami di profitto o per le prove di idoneità sono acquisiti dallo studente a seguito di superamento della prova di verifica.

5. I crediti previsti per i laboratori e le altre attività di cui all’art. 10, comma 1, lettera f), DM 509/99 sono acquisiti dallo studente a seguito della verifica della frequenza delle attività e/o del superamento di una verifica di profitto.

6. I crediti previsti per le attività di tirocinio sono acquisiti dallo studente a seguito della verifica della frequenza di tali attività.

7. Il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente ai fini della prosecuzione degli studi in altro corso della stesa Università ovvero nello stesso o altro corso di altra Università, compete al Consiglio di Corso di Studi, con procedure e criteri predeterminati stabiliti nel Regolamento didattico di Ateneo.

Il Consiglio didattico del Corso di Studi, in conformità a quanto stabilito dal Regolamento didattico di Ateneo, può prevedere forme di verifica periodica dei crediti acquisiti, al fine di valutarne la non obsolescenza dei contenuti conoscitivi, e il numero minimo di crediti da acquisire da parte dello studente in tempi determinati, diversificato per studenti impegnati a tempo pieno negli studi universitari o contestualmente impegnati in attività lavorative. Il Consiglio didattico del Corso di Studi, in ottemperanza a quanto deliberato dall’Università, può riconoscere come crediti formativi universitari, secondo criteri predeterminati, le conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso in conformità con la vigente normativa.

ARTICOLO 10

Tipologia ed articolazione degli insegnamenti e delle altre attività formative

1. Gli insegnamenti dei corsi possono essere articolati in moduli anche di diversa durata e con attribuzione di diverso peso nell’assegnazione dei crediti formativi universitari corrispondenti. L’articolazione in moduli dovrà essere proposta nella programmazione dell’attività didattica di ogni anno accademico.

2. Oltre ai corsi di insegnamento ufficiali, di varia durata, che terminano con il superamento delle relative prove di esame, può essere prevista l’attivazione di: corsi di sostegno, seminari, esercitazioni in laboratorio e/o in biblioteca, esercitazioni di pratica testuale, esercitazioni di pratica informatica e altre tipologie di insegnamento, ritenute adeguate al conseguimento degli obiettivi formativi del Corso. Per ciascuna di tali tipologie di insegnamento dovranno essere indicati:

a) l’afferenza ad un settore scientifico-disciplinare o ad un ambito disciplinare definito;

b) l’assegnazione articolata di un adeguato quantitativo di crediti formativi universitari;

c) il tipo di verifica del profitto che consente nei vari casi il conseguimento dei relativi crediti.

3. I corsi di insegnamento di qualsiasi tipologia e durata potranno essere monodisciplinari o integrati (ossia intercattedra), ed essere affidati, in questo secondo caso, alla collaborazione di più Docenti e/o Ricercatori.

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4. I corsi di insegnamento potranno prevedere forme di insegnamento a distanza, le cui modalità di espletamento verranno di volta in volta approvate dal Consiglio.

5. Uno o più insegnamenti possono essere mutuati da altre Facoltà. L’approvazione compete al Consiglio di Facoltà, previo assenso della Facoltà dalla quale l’insegnamento è mutuato e sentito il parere del docente dell’insegnamento medesimo.

6. Per le attività formative a scelta previste dall’art.5, comma 4 del presente Regolamento lo studente può scegliere qualsiasi insegnamento della sua o di altre università per un numero di crediti corrispondenti indicato per ogni indirizzo di corso.

Altre eventuali attività, potranno essere proposte per la certificazione in crediti dallo studente: il Consiglio di Corso di Studi approva le proposte.

Possono essere riconoscibili le seguenti attività formative:

- frequenza di corsi, seminari, laboratori, o in genere delle attività didattiche e scientifiche universitarie, nel Corso di Studi, in Facoltà, nell’Università di L’Aquila o in altra Università, in Italia e all’estero;

- frequenza di corsi, collaborazioni con agenzie e centri di studio, accademie, biblioteche, archivi, musei, finalizzata alla realizzazione di progetti formativi, di ricerca, in Italia o all’estero; partecipazione a congressi, convegni, seminari di livello nazionale o internazionale; effettuazione di viaggi ed esperienze di studio;

- comprovata produzione scientifica concernente aree disciplinari caratterizzanti il Corso di Studi, le sue finalità e i suoi obiettivi formativi;

- partecipazione a gruppi di studio, o ad affini iniziative ed esperienze fra didattica e ricerca, organizzate e coordinate da docenti o gruppi di docenti nell’ambito del Corso di Studi;

- collaborazione all’organizzazione e alla gestione dell’attività didattica e di ricerca all’interno del Corso di Studi;

- esperienze in agenzie ed enti di formazione, pubblici e privati, in qualità di formatore, progettista di formazione ecc.; o in questo ruolo, o affini, all’interno di organizzazioni, aziende, pubbliche, private, del privato sociale, di volontariato.

Ogni anno il Consiglio di Corso di Studi includerà nel Manifesto una tipologia di possibili attività a scelta dello studente; tale elencazione avrà valore puramente esemplificativo, e di stimolo all’iniziativa dello studente.

ARTICOLO 11

Frequenza del Corso di Studi

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare i corsi di insegnamento.

2. Gli studenti impossibilitati possono concordare, all’atto della immatricolazione, un percorso formativo a tempo parziale. Si considera a tempo parziale lo studente che al momento della immatricolazione concordi un percorso formativo costituito da un numero di crediti annuali non superiore a 40.

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ARTICOLO 12

Studenti impegnati a tempo pieno e a tempo parziale, studenti fuori corso e ripetenti, interruzione degli studi

1. Per gli studenti lavoratori, comunque impossibilitati, per comprovate e documentate ragioni personali, economiche o sociali, alla frequenza delle attività didattiche, il Consiglio può prevedere specifiche forme di attribuzioni dei crediti formativi universitari.

2. Lo studente si considera fuori corso quando, avendo frequentato le attività formative previste dall’Ordinamento del suo Corso, non abbia superato gli esami e le altre prove di verifica previsti e non abbia acquisito, entro la durata normale del Corso medesimo, il numero di crediti necessario al conseguimento del titolo di studio.

3. Lo studente fuori corso non ha obblighi di frequenza, ma deve superare le prove mancanti alla conclusione della propria carriera universitaria entro i termini determinati dal Consiglio di Corso di Studi interessato. In caso contrario, le attività formative di cui egli ha usufruito possono essere considerate non più attuali ed i crediti acquisiti non più adeguati alla qualificazione richiesta dal Corso di studi frequentato. Il Consiglio di Corso di Studi provvede in tali casi a determinare i nuovi obblighi formativi per il conseguimento del titolo.

4. Lo studente fuori corso decade dallo status di studente iscritto ad un Corso di studi qualora non abbia superato alcun esame previsto dall’Ordinamento per otto anni accademici consecutivi.

5. Si considera studente ripetente:

a) lo studente che entro la durata normale del Corso non abbia ottenuto il riconoscimento della frequenza, ove richiesto, per tutte le attività formative previste dall’Ordinamento didattico;

b) lo studente che, avendo acquisito le frequenze previste per il conseguimento del titolo di studio, intenda modificare il proprio piano di studi.

6. Il Consiglio di Corso di Studi definisce, a seconda dei casi, a quale anno di corso debba essere considerato iscritto lo studente ripetente.

7. Lo studente ripetente è tenuto di norma a frequentare nuovamente le attività formative previste dall’Ordinamento didattico per l’anno di corso al quale viene considerato iscritto (in qualità di ripetente) allo scopo di poter superare gli esami o le prove di verifica ancora mancanti alla sua carriera formativa. L’eventuale esenzione dalla frequenza deve essere approvata dal Consiglio di Corso di Studi. In qualsiasi momento della propria carriera formativa, lo studente ha facoltà di rinunciare alla prosecuzione degli studi intrapresi e ad immatricolarsi di nuovo allo stesso o ad altro Corso di studi. In tale caso, i risultati della precedente carriera, frequenze attestate, esami superati e crediti acquisiti, non potranno essere utilizzati per il nuovo Corso di studi.

ARTICOLO 13

Manifesto degli Studi, curricula e piani di studio individuali

1. Entro il termine stabilito dallo Statuto, il Consiglio presenta al Consiglio di Facoltà il Manifesto degli Studi.

2. Nei Corsi di Laurea, lo studente può seguire uno dei curricula fissati nel Manifesto dall’Ordinamento del Corso di Studi cui è iscritto oppure, se ne è prevista la possibilità e secondo le modalità ivi indicate, chiedere l’approvazione di un curriculum individuale; in entrambe i casi, mediante la presentazione del proprio piano di studio alla Segreteria studenti entro i tempi fissati dall’Amministrazione.

3. Su motivata richiesta dello studente, il Consiglio didattico del Corso di Studi può accogliere piani di studio individuali. I piani di studio contenenti la richiesta di approvazione di curricula individuali saranno

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vagliati, sulla base dei criteri indicati nel presente Regolamento di Corso di Studi, da un’apposita Commissione istituita dal Consiglio didattico ed approvati dal Consiglio stesso.

4. La Commissione valuta ed approva i piani di studio individuali sulla base dei seguenti criteri:

a) rispetto degli obblighi previsti per la Classe 18 del D.M. del 4 agosto 2000

b) coerenza degli insegnamenti scelti e loro funzionalità agli obiettivi formativi specifici del Corso.

3. Una volta approvati, i piani di studio individuali sono trasmessi alla Segreteria didattica della Facoltà che ne cura la conservazione.

ARTICOLO 14

Orientamento e tutorato

1. In materia di orientamento alla scelta universitaria, eventualmente con il supporto organizzativo del Centro di Ateneo (art.12, comma 2 del Regolamento didattico di Ateneo), con la consulenza di tecnici esterni e con convenzioni con i Provveditorati agli studi interessati, possono offrire:

a) attività didattico-orientative per gli studenti degli ultimi due anni di corso di Scuola Superiore, finalizzate soprattutto alla preiscrizione;

b) corsi di formazione dei docenti di scuola superiore su temi relativi all’orientamento;

c) consulenze su temi relativi all’orientamento inteso come attività formativa, in base alle richieste provenienti dalle scuole.

2. In materia di orientamento al corso degli studi, il Consiglio del Corso di Studi diffonde, mediante l’attività di tutorato dei Docenti e dei Ricercatori, informazioni sui percorsi formativi interni ai Corsi di studio, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti.

3. Nell’ambito dei servizi didattici integrativi, il Consiglio può proporre alla Facoltà l’attivazione di:

a) corsi di orientamento all’inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni;

b) corsi di preparazione agli esami di iscrizione all’albo professionale;

c) corsi di formazione professionale e di formazione permanente.

4. Nelle attività di tutorato con obiettivi didattici, i docenti possono essere coadiuvati da collaboratori qualificati (dottori di ricerca, assegnisti, cultori della materia o membri di commissione di esame, docenti di Scuola Secondaria Superiore, personale esterno all’Università). I collaboratori sono scelti dal Consiglio didattico di Corso di Studi, dietro presentazione di un curriculum scientifico e/o didattico.

5. Ogni docente titolare di insegnamento può invitare esperti di riconosciuta e comprovata competenza scientifica, individuati anche tra i ricercatori ed il personale docente dell’Ateneo, a tenere al suo posto ed in sua presenza lezioni su temi specifici, attinenti all’insegnamento medesimo.

ARTICOLO 15

Esami e verifiche del profitto

1. Le prove di verifica del profitto possono consistere in esami (orali e/o scritti), la cui votazione è espressa in trentesimi, o nel superamento di altre prove di verifica, che accorpino più moduli (prove orali o scritte, pratiche, tesine, colloqui). E’ anche prevista la possibilità di prove di verifica in itinere, o valutazioni formative, per favorire l’apprendimento e l’efficace partecipazione degli studenti al processo formativo.

2. Le commissioni di esame sono composte da almeno 2 membri e sono presiedute dal docente dell’insegnamento. Le commissioni possono essere articolate in sottocommissioni.

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3. La valutazione del profitto dello studente è espressa mediante una votazione in trentesimi per gli esami e in cento decimi per la prova finale, con eventuale lode.

4. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi. La Commissione può, all’unanimità, concedere al candidato la lode, che non può essere valutata nel calcolo della media.

5. La valutazione del profitto in occasione degli esami può tener conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica o colloqui, sostenuti durante lo svolgimento del corso di insegnamento corrispondente.

6. Le prove di verifica del profitto diverse dagli esami si terranno di norma, come per gli esami, a conclusione del corso.

7. In ciascuna sessione, lo studente in regola con la posizione amministrativa potrà sostenere, senza alcuna limitazione, tutti gli esami nel rispetto delle propedeuticità e delle eventuali attestazioni di frequenza previste dall’Ordinamento degli Studi.

8. Le prove orali di esame e di verifica del profitto sono pubbliche. In casi di sovraffollamento, le competenti Strutture didattiche possono disciplinare modalità e limiti di accesso alle sedute. Qualora siano previste prove scritte, il candidato ha diritto di prendere visione dei propri elaborati dopo la correzione.

12. Il verbale di esame è firmato da tutti i membri della Commissione Giudicatrice. I Presidenti delle Commissioni hanno l’obbligo di curare la consegna del verbale debitamente compilato in tutte le sue parti alle rispettive Segreterie Studenti, entro 48 ore dalla conclusione di ciascuna seduta d’esame.

13. Il Corso di Laurea può riconoscere come crediti, valutando gli obiettivi raggiunti e l’attività svolta, conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso.

14. I crediti relativi alla conoscenza delle lingue straniere possono essere riconosciuti, sulla base di attestazioni rilasciate da strutture, interne o esterne all’Università, competenti per ciascuna lingua straniera.

ARTICOLO 16

Prova finale

1. Il titolo di studio è conferito a seguito del superamento di una prova finale.

2. La prova finale consiste, di regola, nella discussione di un elaborato su temi relativi ad un ambito disciplinare qualificante il curriculum del candidato e concordato con un docente. In alternativa, prove finali di diverso tipo possono essere stabilite dal Consiglio.

3. L’argomento della prova finale deve essere depositato presso la Segreteria studenti almeno sei mesi prima della discussione.

4. Le Commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in cento decimi e possono, all’unanimità, concedere al candidato il massimo dei voti con lode. II voto minimo per il superamento della prova è sessantasei cento decimi.

A determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono i seguenti parametri:

a) la media dei voti conseguiti negli esami curricolari, espressa in cento decimi.

Al fine di valutare adeguatamente il peso che le singole attività didattiche hanno nella formazione complessiva del Laureando, tale media verrà calcolata dopo avere convertito in Punti-Credito (PCr) i voti conseguiti nei singoli esami. La conversione in PCr di un voto espresso in trentesimi verrà eseguita con il seguente calcolo:

PCr = (V x Cr x 110) / (Tot Cr x 30)

dove Cr = numero dei crediti attribuiti al corso;

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V = voto in trentesimi conseguito nel relativo esame;

Tot Cr = numero totale dei crediti formativi rispetto ai quali lo studente ha avuto espresso un voto.

La somma dei PCr conseguiti dal singolo Studente nell'intero iter formativo costituirà il voto di base, espresso in centodecimi, con cui lo stesso Studente si presenta all'esame di Laurea.

b) i punti attribuiti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi, ottenuti sommando i punteggi attributi individualmente dai commissari

La lode può essere attribuita con parere unanime della Commissione .

La valutazione conclusiva terrà conto dell’intera carriera dello studente, dei tempi e delle modalità di acquisizione dei crediti, delle valutazioni acquisite e della prova finale, nonché di ogni altro elemento ritenuto rilevante.

5. La valutazione viene espressa in centodecimi e la prova s’intende superata con il conseguimento di una votazione non inferiore a 66/110. Nel caso di valutazione a pieni voti (110/110) la commissione può aggiungere all’unanimità la menzione della lode.

6. La composizione e la nomina della commissione è prevista nel Regolamento della Facoltà di Scienze della Formazione

7. Lo studente dovrà aver sostenuto l’ultimo esame almeno 15 giorni prima della data di discussione della tesi.

ARTICOLO 17

Trasferimenti, passaggi di corso, ammissioni a prove singole

1. Le domande di trasferimento presso l’Università dell’Aquila di studenti provenienti da altra Università, da Accademie Militari o da altri istituti militari d’istruzione superiore e le domande di passaggio di Corso di Laurea sono subordinate ad approvazione del Consiglio di Corso di Laurea che:

a) valuta la possibilità di riconoscimento totale o parziale della carriera di studio seguita fino a quel momento, con la convalida di parte o di tutti gli esami sostenuti e degli eventuali crediti acquisiti;

b) indica l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto;

c) stabilisce l’eventuale debito formativo da assolvere;

d) formula il piano di studi di completamento del curriculum per il conseguimento del titolo di studio.

2. In relazione alla quantità di crediti riconosciuti, la durata del Corso di Laurea può essere abbreviata dal Consiglio di Corso di Laurea. L’eventuale riduzione sarà decisa caso per caso.

3. I cittadini italiani, anche già in possesso di un titolo di Laurea, e gli studenti iscritti a Corsi di Laurea presso Università straniere (o altre istituzioni assimilabili ad esse), possono iscriversi, dietro pagamento di contributi stabiliti dagli organi accademici competenti, a singoli corsi di insegnamento attivati presso il Corso di Laurea, nonché essere autorizzati a sostenere le relative prove di esame e ad averne regolare attestazione dalla Segreteria studenti.

ARTICOLO 18

Mobilità studentesca e riconoscimento di studi conseguiti all’estero

1. Le domande di trasferimento presso il Corso di Laurea di studenti provenienti da altra Facoltà dell’UAQ o da altra Università e le domande di passaggio di Corso di Studi sono subordinate ad approvazione del Consiglio di Corso di Studi, che valuta l’eventuale riconoscimento totale o parziale della carriera di studio

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fino a quel momento seguita, con la convalida di esami sostenuti e crediti acquisiti, ed indica l’anno di Corso al quale lo studente viene iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere.

2. In relazione alla quantità di crediti riconosciuti, ai sensi del comma precedente, la durata del Corso di Studi può essere abbreviata dal Consiglio di Corso di Studi. Il riconoscimento di crediti acquisiti presso altre Università italiane o estere (o ad esse assimilabili) può essere determinato in forme automatiche da apposite convenzioni approvate dal Senato Accademico. Tali convenzioni potranno altresì prevedere la sostituzione diretta, all’interno dei curricula individuali, di attività formative impartite nella Facoltà e richieste dagli Ordinamenti didattici con attività formative impartite presso altre Università italiane o estere (o ad esse assimilabili).

3. Il riconoscimento degli studi compiuti all’estero, la frequenza richiesta, il superamento degli esami e le altre prove di verifica previste ed il conseguimento dei relativi crediti formativi universitari è disciplinato dai regolamenti dei programmi Socrates/Erasmus e dagli altri programmi risultanti da eventuali convenzioni bilaterali e diventano operanti con approvazione o (nel caso di convenzioni bilaterali) con semplice ratifica da parte del Consiglio didattico del Corso di Studi.

ARTICOLO 19

Modifiche

Le modifiche al presente Regolamento sono deliberate dal Consiglio di Facoltà su proposta del Consiglio di Corso di Studi.

ARTICOLO 20

Norme transitorie e finali

1. La Facoltà di Scienze della Formazione assicura la conclusione dei Corsi di Studio ed il rilascio dei relativi titoli agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del Regolamento didattico di Facoltà, come stabilito dagli Ordinamenti didattici vigenti.

2. La Facoltà assicura e disciplina, nella gradualità di attivazione dei nuovi Ordinamenti didattici, la possibilità per gli studenti già iscritti di optare per l’iscrizione a Corsi di Laurea o di Laurea Specialistica di nuova istituzione. Ai fini di tale opzione, i Consigli didattici di Corso di Studi riformulano in termini di crediti gli Ordinamenti didattici previgenti e le carriere degli studenti già iscritti.

3. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si rinvia alle norme contenute nei Regolamenti didattici di Ateneo e di Facoltà.

ARTICOLO 21

L’indirizzo di Servizio sociale non viene attivato e d’ufficio sarà effettuato il trasferimento degli studenti iscritti nell’indirizzo al Corso di laurea in Scienze della formazione e del servizio sociale L-39.

ARTICOLO 22

La programmazione didattica per l’a.a. 2009-2010 è la seguente:

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione

Indirizzi:

1. Educatori Professionali

2. Educatori della Prima Infanzia

3. Educatori alla Salute

4. Educazione Ambientale

5. Educatori in Scienze delle Religioni

6. Esperti nei Processi Formativi

7. Discipline delle Arti e dello Spettacolo per l’Infanzia e per l’Adolescenza

8. Servizio sociale (disattivato)

I ANNO - COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI (tranne servizio sociale) – SEF COM

Tip. Att. Formativa Settore Disciplina CFU

A Pedag. e psicolog. M-PED/01 Pedagogia Generale 10

A Pedag. e psicolog. M-PSI/01 Psicologia Generale 10

A Pedag. e psicolog. SPS/07 Sociologia Generale 5

A Ling. Letterario L-FIL-LETT/10

Letteratura Italiana 5

B Discipline Filosofiche M-FIL/01 Filosofia Teoretica 10

B Discipline Filosofiche M-FIL/01 Propedeutica Filosofica 5

B Igienico sanitarie…. * M-PED/03 Didattica Generale 5

E Lingua Straniera 5

D Attività Integrativa libera 5

TOTALE 60

* Per l’indirizzo Educatori in Scienze delle Religioni – B Pedagogico Metodologico

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

I ANNO - INDIRIZZO SERVIZIO SOCIALE – SEF -SSTip.

SettoreDisciplina

CFUA

Pedag. e psicolog.M-PSI/01 Psicologia generale 10 CFU

APedag. e psicolog.

SPS/07 Sociologia generale 5 CFU

APedag. e psicolog.

M-PED/01 Pedagogia generale 10 CFU

C Discipline giur. IUS/09 Nozioni giuridiche fondamentali

5 CFU

A Pedagogig. Metod M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo 5 CFUA Storiche e geograf. M-STO/02 Storia moderna 5 CFUA Pedag. e psicolog. SPS/07 Metodologia del servizio

sociale5 CFU

A Pedag. e psicolog. SPS/07 Principi e fondamenti del servizio sociale

5 CFU

E Lingua straniera 5 CFUF Tirocinio 5 CFU

Totale 60 CFU

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

INDIRIZZO: EDUCATORI PROFESSIONALI – SEF-EP

II ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

A Storiche e geograf. M-STO/02 Storia Moderna 5

A Pedagog. e Psicol. M-PSI/02 Fondamenti anatomo-fisiologici dell’attività psichica

5

B Igienico- sanitarie. MED/25 Psichiatria 5

B Pedagog. e metod.. M-PED/02 Pedagogia comparata 5

G SEDE BIO/13 Biologia Applicata 5

F Informatica (idoneità) 5

B Discipline Filos. M-FIL/01 Filosofia della comunicazione 5

B Discipline Filos. M-FIL/01 Ermeneutica Filosofica 5

B Discipline Scient. BIO/05 Etologia Ecologica 5

C Discipline Giurid, SECS/P10 Organizzazione Aziendale 5

D Attività Integrativa Libera 5

F Tirocinio 5

Totale 60

III ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

B Pedagogig. Metod. M-PED/04 Pedagogia Sperimentale 10

B Pedagogig. Metod. M-PED/01 Educazione degli adulti 5

C Storico-Artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione 5

B Igienic. Sanitarie MED/42 Igiene generale e preventive 5

B Igienic. Sanitarie M-PSI/07 Psicologia Dinamica 5

C Discipline Giurid. SECS-P/10 Gestione delle risorse umane 5

C Discipline Giurid. IUS/09 Nozioni giuridiche fondamentali 5

B Pedagog. Metod. M-PED/01 Pedagogia Interculturale 5

B Demo-etno…. SPS/08 Tecniche della comunicazione visiva

5

F Tirocinio 5

E Prova Finale 5

Totale 60

23

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

INDIRIZZO: EDUCATORI DELLA PRIMA INFANZIA – SEF-EPI

II ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

C Storiche artistiche L-ART/06 Cinema, Fotografia e Televisione 5

B Igienico sanitarie.. MED/25 Psichiatria 5

B Pedagog. Metod. M-PED/02 Storia della Pedagogia 5

A Storiche e geograf. M-STO/02 Storia Moderna 5

B Pedagog. Metod. M-PED/02 Letteratura per l’Infanzia 10

B Pedagog. Metod. M-PED/01 Psicopedagogia 10

B Pedagog. Metod. M-PED/02 Metodologia del gioco e dell’animazione

5

A Pedagog. Psicol. M-PSI/01 Psicologia della Personalità 5

D Attività Integrativa Libera 5

F Tirocinio 5

Totale 60

III ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

B Pedagog. Metod. M-PED/01 Pedagogia Interculturale 5

B Igienico Sanitarie MED/42 Igiene Generale e Preventiva 5

B Discipline Scient. BIO/05 Etologia Ecologica 5

F Informatica ( idoneità ) 5

C Discipline Giurid. SECS/P10 Organizzazione Aziendale 10

C Storiche Artistiche ICAR/17 Percezione e comunicazione visiva

5

B Pedagog. Metod. M-PED/04 Pedagogia Sperimentale 5

G SEDE MED/38 Pediatria Preventiva e Sociale 5

B Demo-etno…….. SPS/08 Tecniche della comunicazione visiva

5

F Tirocinio 5

E Prova Finale 5

Totale 60

24

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

INDIRIZZO: EDUCATORI ALLA SALUTE – SEF-ES

II ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

A Storiche-geograf. M-STO/02 Storia Moderna 5

C Storiche Artistiche L-ART/06 Cinema, Fotografia e Televisione 5

A Pedagog. e Psicol. M-PSI/02 Neuropsicologia 10

C Discipline Giurid. SECS-P/10 Gestione delle risorse umane 5

F Informatica (idoneità) 5

B Discipline Filosof. M-FIL/01 Filosofia della Comunicazione 10

B Pedagog. Metod. M-PED/01 Psicopedagogia 10

D Attività Integrativa Libera 5

F Tirocinio 5

Totale 60

III ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

B Pedagog. Metod. M-PED/02 Storia dell’educazione 5

B Igienico sanitaria MED/42 Igiene generale e preventive 5

B Igienico sanitaria M-PSI/07 Psicologia Dinamica 5

B Demo-etno SPS/08 Tecniche della comunicazione visiva

5

C Discipline Giurid. IUS/09 Nozioni giuridiche fondamentali ed elementi di legislazione sanitaria

10

B Discipline Scient. BIO/05 Etologia Ecologica 10

B Igienico sanitarie MED/25 Psichiatria 5

G ( SEDE ) BIO/13 Biologia Applicata 5

F Tirocinio 5

E Prova Finale 5

Totale 60

25

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

INDIRIZZO: EDUCAZIONE AMBIENTALE – SEF-EA

II ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

A Storiche e geograf. M-STO/02 Storia Moderna 5

F Informatica (idoneità) 5

B Discipline scientif. BIO/01 Botanica Generale 10

B Discipline scientif. BIO/05 Zoologia 10

B Pedagog. Metod. M-PED/01 Educazione degli adulti 5

C Storiche Artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

5

C Discipline Giurid. SECS-P/10 Organizzazione Aziendale 10

G SEDE. IUS/10 Fondamenti di Diritto amministrativo

5

F Tirocinio 5

Totale 60

III ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

B Igienico Sanitarie.. MED/42 Igiene Generale e Preventiva 5

B Igienico Sanitarie.. M-PSI/07 Psicologia Dinamica 5

B Discipline Scient. BIO/05 Etologia Ecologica 5

B Demo-Etno…. SPS/08 Tecniche della comunicazione visiva

5

C Storiche-Artistic. ICAR/17 Disegno 5

G SEDE ING-IND/09 Sistemi per l’energia e per l’ambiente

10

B Pedagog. Metod. M-PED/02 Letteratura per L’Infanzia 5

B Pedagog. Metod. M-PED/01 Pedagogia Interculturale 5

D Attività Integrativa Libera 5

F Tirocinio 5

E Prova Finale 5

Totale 60

26

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

INDIRIZZO: EDUCATORI IN SCIENZE DELLE RELIGIONI –SEF-ESR

II ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

A Storiche- Geograf. M-STO/02 Storia Moderna 5

A Pedagog. e Psicol. M-PSI/02 Fondamenti anatomo-fisiologi dell’attività psichica

5

C Storiche Artistic. M-STO/06 Storia della Religione 5

B Discipline Filosof. M-FIL/01 Filosofia della Religione 5

B Discipline Filosof. M-FIL/03 Etica 5

C Discipline Giurid. IUS/09 Nozioni giuridiche fondamentali

5

F Informatica (idoneità) 5

A Pedagog. e Psicol. M-PSI/02 Neuropsicologia 5

B Discipline Scient. BIO/05 Etologia Ecologica 5

D Attività Formativa Libera 5

F Tirocinio 10

Totale 60

III ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

B Pedagog. Metod. M-PED/01 Psicopedagogia 10

C Storiche Artistic. M-STO/07 Storia del Cristianesimo e della Chiesa

5

G SEDE IUS/11 Istituzioni di Diritto Canonico 5

C Storiche Artistic. M-STO/06 Storia dei Riti 5

B Igienico Sanitarie.. MED/25 Psichiatria 10

B Demo- Etno…. SPS/08 Sociologia della Comunicazione

5

B Discipline Filosof. M-FIL/01 Esegesi (A.T. – N.T.) 10

B Discipline Filosof. M-FIL/03 Dogmatica 5

E Prova Finale 5

Totale 60

27

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

INDIRIZZO: ESPERTI NEI PROCESSI FORMATIVI – SEF-EPF

II ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

B Pedagogig. Metod. M-PED/01 Educazione e Formazione degli Adulti

5

B Pedagogig. Metod. M-PED/02 Storia dell’Educazione 5

G SEDE M-PED/01 Metodologia delle Scienze dell’Educazione e della Formazione

5

A Storiche e geograf. M- STO/02 Storia Moderna 5

C Discipline Giurid. SECS-P/10 Organizzazione Aziendale I 5

C Discipline Giurid. SECS-P/10 Organizzazione Aziendale II 5

B Pedagogi. Metod. M-PED/01 Teoria e Metodi della Progettazione e della Valutazione Formativa

10

B Igienico Sanitarie.. M-PSI/07 Psicologia Dinamica 5

B Discipline Scientif. BIO/05 Etologia Ecologica 5

F Informatica (idoneità) 5

F Tirocinio 5

Totale 60

III ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

C Storiche- artistic. L-ART/06 Cinema, Fotografia e Televisione

5

B Pedagog. Metod. M-PED/01 Teorie e Metodi della Mediazione Interculturale

5

G SEDE IUS/10 Diritto amministrativo 10

C Discipline Giurid. IUS/14 Politiche e Organizzazione dell’U.E.

5

C Discipline Giurid. SECS-P/10 Gestione delle Risorse Umane

10

B Demo- Etno … SPS/08 Tecniche della Comunicazione Visiva

5

B Igienico Sanitarie MED/42 Igiene Generale e Preventiva 5

D Attività Integrativa Libera 5

F Tirocinio 5

E Prova Finale 5

Totale 60

28

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione

INDIRIZZO: DISCIPLINE DELLE ARTI E DELLO SPETTACOLO PER L’INFANZIA E PER L’ADOLESCENZA - SEF-DAS

II ANNO

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

A Ling. Letterario L-FIL-LET/10 Letteratura Teatrale 5

B Pedagog. Metod. M-PED/02 Letteratura per L’Infanzia

10

B Pedagog. Metod. M-PED/02 Narrativa Teatrale 5

B Discipline Filosof. M-FIL/04 Estetica 5

A Storiche e geograf. M-STO/02 Storia Moderna 5

C Storiche e Artistic. ICAR/17 Disegno 5

C Storiche e Artistic. L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

5

C Discipline Giurid. IUS/09 Nozioni giuridiche fondamentali

5

F Informatica (idoneità) 5

F Tirocinio 5

F Laboratori teatrali - 3 Laboratori musicali - 2

5

Totale 60

III ANNO (non attivato)

Tip. ATT. FORMAT. SETTORE DISCIPLINA C.F.U.

G SEDE L-ART/07 Musicologia e Storia della Musica

5

B Discipline Scientif. M-GGR/01 Geografia del Paesaggio 10

C Storiche e Artistic. ICAR/17 Percezione e Comunicazione Visiva

5

C Storiche e Artistic. L-ART/05 Comunicazione Sonora e didattica della Musica

5

B Demo- Etno …. SPS/08 Sociologia dello Spettacolo 5

A Pedagog. e Psicol. M-PSI/01 Psicologia del Linguaggio Corporeo

10

B Igienico Sanitarie.. M-PSI/07 Psicologia Dinamica 5

E Tirocinio 5

E Laboratori (teatrali e musicali)

3+2

E Prova Finale 5

Totale 60

29

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILAFacoltà di Scienze della Formazione