36
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATAFACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’

II SEMESTRE

Dott.ssa Angela Fiorillo

Page 2: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

STATUTO EPISTEMOLOGICO DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’

SOMMARIO

Pedagogia della devianza e della marginalità: dominio di lavoroPremesse di complessitàQuadro teorico e modelli

Page 3: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITÀ: DOMINIO DI LAVORO

Pedagogia e Pedagogia speciale Pedagogia come: scienza della formazione umana:

Maturazione + Ambiente = Sviluppo Intervento diretto + Intervento indiretto = EducazioneSviluppo (uomo che si forma)+ Educazione (uomo che è

formato) = Formazione

Page 4: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITÀ: DOMINIO DI LAVORO

Pedagogia come duplice scienza:Scienza dello sviluppo umano (processi, condizioni,

andamento) eScienza dell’educazione (processi di aiuto allo sviluppo,

condizioni, progetti educativi)

Page 5: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITÀ: DOMINIO DI LAVORO

Pedagogia speciale come:o Scienza dello sviluppo e di aiuto allo sviluppo in condizioni

tipiche, per rispondere a bisogni educativi speciali.

o Scienza della formazione umana in assetto speciale.

Page 6: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITÀ: DOMINIO DI LAVORO

Pedagogia della devianza come:

• Ambito della pedagogia speciale e della pedagogia sociale• Tessitura di relazioni interdisciplinari• Assetto clinico

Page 7: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

PREMESSE DI COMPLESSITÀ

• Paradigma della complessità del fenomeno (azione integrata del soggetto, delle interazioni sociali e del contesto culturale).

• Triade di agenti psicodinamici – cognitivi – culturali.• Natura plurale dei fenomeni qualitativi.• Nuove tipologie di devianza.• Nuova geografia della devianza.• Specificità e reciprocità dei fenomeni.• Moltitudine di sguardi disciplinari

Page 8: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

PREMESSE DI COMPLESSITÀ

• Approccio dinamico all’agire deviante (episodi, crisi, stile di vita …).

• Visione integrata del quadro sistemico del fenomeno della devianza.

• Declinazione del termine al plurale (devianze).• Collocazione all’interno di un continuum (un diverso livello di gravità e una elevata probabilità di

sequenzialità/integrazione). • “Geografia della marginalità”(luoghi reali o simbolici della

differenza.

Page 9: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

PREMESSE DI COMPLESSITÀ

DAviolazione di regole o delinquenza

A

processo e prodotto dell’interazione sociale, selezione, stigmatizzazione e disapprovazione sociale

Page 10: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

PREMESSE DI COMPLESSITÀ

RAPPORTO NORMALITÀ/DEVIANZA

• Non netta separazione tra normale e anormale.• Contiguità tra normalità e devianza.• Origine di un atto antisociale come condizione sia interna che

esterna al soggetto.• La comunità ridefinisce il confine tra normalità e patologia.

Page 11: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

PREMESSE DI COMPLESSITÀ

RAPPORTO NORMALITÀ/DEVIANZANell’adolescenza, per esempio:

Disagio “naturale”o “diffuso”: Cambiamento biologico/fisico/intellettivo, crescita,

trasformazione, transito dall’infanzia alla maturità, malessere pervasivo.

Disagio “accentuato”: Fatica, disunità esistenziale, frantumazione nella relazione

interpersonale, nell’appartenenza sociale, nella relazione con se stessi.

Page 12: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Tre prospettive

1. prospettiva medico-biologica ed antropologica;2. prospettiva psicologica e psicoanalitica;3. prospettiva sociologica.

Page 13: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Prospettiva medico-biologica ed antropologica

• Teoria di Lombroso, pioniere delle teorie deterministiche: stretta correlazione tra devianza/criminalità e costituzione fisica; alla base della criminalità vi erano determinate caratteristiche genetiche o tratti fisici.

• Teoria di Quetelet: uomo medio, normale rispetto alla devianza.

• Teorie dell’ereditarietà.

Page 14: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Prospettiva psicologica e psicoanalitica

• Teoria dell’aggressività: devianza come scarsa tolleranza alla frustrazione. Causalità lineare tra frustrazione e aggressività.

• Orientamenti dinamici e interattivi nella teoria di Bandura, Sartarelli, De Leo: interazione tra persona, ambiente, condotta.

• Proposta costruttivista di De Leo: rete di interazione intorno alle azioni e agli autori

Page 15: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

• Psicoanalisi: – Freud: devianza per frustrazione del sentimento di

giustizia. – Adler: devianza come complesso di inferiorità o della

devianza dovuta ad un «io-immaturo» per una alta conflittualità con le figure parentali nel periodo in cui il bambino si forma le convinzioni morali.

– Alexander e Staub: ridotta efficacia del controllo del Super-io.

Page 16: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Prospettiva sociologica

- Scuola classica: devianza/criminalità come risultato di una azione intenzionale adottata attivamente dagli individui;

- Scuola positiva: idea deterministica del comportamento deviante/criminale, secondo cui peso maggiore è assegnato alle influenze esterne, a motivi genetici, alla formazione di una subcultura delinquente o per un conflitto tra mezzi personali e fini della società.

Page 17: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Devianza/criminalità come disorganizzazione sociale (primi del Novecento, scuola di Chicago) : devianza/criminalità strettamente connessa ai gruppi a cui le persone appartengono, non per le caratteristiche individuali ma per la struttura sociale e per il grado di integrazione e di organizzazione sociale.

Page 18: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Devianza come anomia o risposta alla tensione tra mete e mezzi e reali possibilità (prima metà del Novecento):

• Devianza dovuta alla mancanza delle norme sociali, che regolano e limitano i comportamenti individuali (Durkheim).

• Presenza di norme forti da parte della struttura cultura che definisce i fini ed i mezzi per raggiungerli in conflitto/ tensione con la struttura sociale, che definisce la reale opportunità di raggiungerli.

Cinque forme di comportamento: la conformità, l’innovazione, il ritualismo, la rinuncia e la ribellione, le ultime quattro definite di tipo deviante(Merton).

Page 19: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Devianza come processo disturbato della socializzazione (prima metà del novecento): la devianza è connessa al mancato processo di socializzazione, processo di azione motivata dove il soggetto tende a deviare dalle aspettative che gli altri si sono fatti rispetto al ruolo ( T. Parsons).

Devianza come conflitto fra le norme delle diverse culture o della stessa cultura (prima metà del Novecento) : la criminalità avviene quando vi è un conflitto fra norme sociali, cioè quando regole di condotta più o meno divergenti regolano la situazione di vita specifica nella quale può trovarsi un individuo (T. Sellin, Beynon).

Page 20: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Devianza primaria e secondaria ( metà del Novecento): la devianza può essere distinta in:primaria: la violazione delle norme che hanno agli occhi di

chi le compie un rilievo marginale e non si è percepiti come delinquenti

secondaria: l’atto deviante viene riconosciuto dagli alti come tale; chi lo compie riordina se stesso sulla base delle conseguenze del suo gesto(E. Lemert).

Page 21: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Devianza come «tecnica di neutralizzazione della norma (metà del Novecento): il comportamento deviante rappresenta una «tecnica di neutralizzazione» che permette al deviante di sanare il “gap” tra condotta deviante e valori socialmente condivisi così da fornire una giustificazione alle sue azioni non perdendo la propria autostima (D. Matza).

Page 22: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Devianza come mancato controllo sociale (seconda metà del Novecento): visione dell’uomo come naturalmente portato a violare le norme, dunque deve essere regolato e controllato dalla società, per evitare condotte devianti che aumentano la mancanza di controlli o legami sociali (A. Reiss, J. Toby, I. Nye, W. Reckless, T. Hirschi).

Page 23: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Devianza come mancanza di autocontrollo (fine del Novecento): teoria generale della devianza (furti, rapine, violenze, omicidi, traffico di stupefacenti, appropriazione indebita, corruzione, concussione, ecc.), distinzione tra crimine/reato : evento connotato da un’azione e delinquenza come propensione o tendenza della persona a violare la legge, a commettere il crimine( M. Gottfredson, T. Hirschi).

Page 24: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Devianza come scelta razionale ( fine Novecento): la devianza ed i reati sono gesti intenzionalmente scelti al fine di ottenere benefici immediati (D.B. Cornish, R.V.Clarke).

Devianza come attività abituale ( fine Novecento - primi del duemila): la devianza ed il reato si attuano quando vi è la convergenza in un luogo ed in un tempo di un potenziale autore del reato, un obiettivo o un bersaglio interessante e la mancanza di un guardiano per cui un bersaglio diviene interessante per elevata visibilità, poca inerzia, alto valore ed accessibilità ( L. Cohen, M. Felson).

Page 25: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Cambiamento epistemologico del concetto di devianza (Barone, De Leo, Sartarelli, Barbagli, Colombo, Savona, ecc.)

• Dal paradigma deterministico, causale, lineare, eziologico e con oggettivazione scientifica della questione della devianza, con studi incentrati sulla verifica delle cause:

Page 26: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

• (De Maio, Cancrini: tipi di personalità con attitudini/predisposizioni alla devianza;

• Cancrini, Ermentini, Verdicchio: causa in alcuni tipi di relazioni familiari (famiglie deprivate, in crisi, ecc.);

• Solivetti, Balloni, Guidicini: determinismo causale tra alcune tipologie di persone e alcune tipologie di devianza;

• Roszak, Balloni e Guidicini: rapporto tra specifici livelli culturali o subculture e specifiche devianze.

Page 27: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

• Al paradigma interazionista e costruttivista per dare spiegazioni del fenomeno deviante tenendo in considerazione l’azione integrata del soggetto, delle interazioni sociali e del contesto culturale.

Page 28: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

– Ulivieri: “geografia della marginalità” caratterizzata da luoghi reali e simbolici della differenza.

– dalla visione riduttiva di prodotto patologico, antisociale, di vittimizzazione e passivazione a processo di costruzione dove interagiscono una serie di dimensioni: individuali costruzioniste, interpersonali (relazioni familiari, gruppo dei pari, ecc.), socio-culturali.

Page 29: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

- P. Barone: soggetti attivi, il cui comportamento risulta anche dalle loro scelte e non solo dalle forze sociali;

- prendono parte ad un contesto comunicativo che prevede intenzionalità e circolarità internazionale.

- sono solo una parte di un sistema complessivo che organizza e contribuisce alla costruzione dell’evento stesso.

Page 30: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Figure della diversità (Foucalt):• Lebbra/esclusione sociale/internamento• Peste/inclusione sociale

• Dispositivi di esclusione (XVII e XVIII secolo) indifferenziati per le masse. Marchiatura del diverso.

• Dispositivi di inclusione (dal XVIII secolo in poi) attenti all’individualità. Correzione della diversità e controllo interno.

Page 31: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Dall’ottocento in poi:o I modelli si sovrappongono per utilità reciprocao Si sviluppano le scienze sociali e il potere di sorveglianza.o Attenzione all’individualità e alla soggettivitào Insufficienza della categoria della folliao Molteplicità di forme di devianza

Page 32: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Individuo anormale:- Il mostro: modello interpretativo di tutte le forme di

anomalia. Rimanda al potere politico-giudiziario.

- L’incorreggibile: resiste alla correzione, si confonde nella normalità familiare. Rimanda al potere familiare di correzione. Necessità di supporto all’intervento familiare.

- L’onanista: è patologia della sessualità. Necessità di dispositivi di controllo dei suoi spazi. Rimanda al potere medico-sociale

Page 33: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

XIX secolo: Lungo processo di definizione della diversità. Connessione con la personalità e con l’anormalità (soggetto

anormale = soggetto malato).Ricerca delle cause degli atti delinquenziali.Studio della personalità.Sinergia tra sapere giuridico e sapere medico.Follia come malattia mentale e come pericolo (psichiatra medico

e tutore dell’ordine).

Page 34: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Dal XIX secolo:La categoria della devianza entra nel campo di indagine

psichiatrico.Centralità di istinto e perversità dell’individuo anormale.• Nuovo confine tra normalità e devianza• La comunità ridefinisce il confine tra normalità e

patologia.• Problema dell’orizzonte morale.• Dalla correggibilità alla dimensione terapeutica.

Page 35: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

QUADRO TEORICO E MODELLI

Dialettica tra:

• Punizione e cura• Sanzione e correzione• Prevenzione e rieducazione

Page 36: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

ESERCITAZIONE

Costruire una definizione di devianza e di marginalità.