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Università dell'Insubria Cattedra di Psicologia Clinica
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Cattedra di Psicologia ClinicaCattedra di Psicologia Clinica
Prof. Giorgio G. Bellotti
Padiglione AntoniniVia O. Rossi, 9 – Varese
Tel: 0332 217340Fax: 0332 217339
E-mail: [email protected]@uninsubria.it
Università degli Studi dell’Insubria
Università dell'Insubria Cattedra di Psicologia Clinica
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Insegnamento di Psicologia ClinicaInsegnamento di Psicologia Clinica
Corso integrato di Scienze Umane Applicate
E-learning: http://elearning.uninsubria.it
Login: stu.LT2
Password: 29MW34
Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche
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IL COUNSELLING IN AMBITO IL COUNSELLING IN AMBITO SANITARIOSANITARIO
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Il counselling: definizioniIl counselling: definizioni
“Un uso della relazione abile e strutturato che sviluppi l’autoconsapevolezza, l’accettazione delle emozioni, la crescita e le risorse personali”.
“L’obiettivo principale è vivere in modo pieno e soddisfacente”.
“Il counselling può essere mirato alla definizione e soluzione di problemi specifici, alla presa di decisioni, ad affrontare i momenti di crisi, a confrontarsi con i propri sentimenti ed i propri conflitti interiori o a migliorare le relazioni con gli altri”.
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“Ruolo del counsellor è quello di facilitare il lavoro del cliente in modo da rispettarne i valori, le risorse personali e la capacità di autodeterminazione”.(British Association for Counselling,1992)
“Il counselling implica: saper ascoltare, aiutare, dare potere e favorire. E’ una miscela di qualità personali, abilità pratiche e comportamenti interpersonali verbali e non verbali che si combinano per formare un particolare aspetto dell’aiuto.” ( Burnard, 1994 )
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Il counselling è un processo che, attraverso il dialogo e l’interazione, aiuta le persone a risolvere e gestire problemi e a prendere decisioni; esso coinvolge un “cliente” e un “counsellor”: il primo è un soggetto che sente il bisogno di essere aiutato, il secondo è una persona esperta, imparziale, non legata al cliente, addestrata all’ascolto, al supporto e alla guida.(Organizzazione Mondiale della Sanità, 1989)
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Il counselling èun processo relazionale di tipo
professionale checoinvolge un counsellor e una persona
che sente il bisogno di essere aiutata a risolvere un problema o a prendere una decisione.
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L’interventosi fonda sull’ascolto, il supporto e su
principi peculiari;è caratterizzato dall’utilizzo da parte
del counsellor di qualità personali, di conoscenze specifiche, di abilità e strategie comunicative finalizzate alla attivazione e alla riorganizzazione delle risorse personali dell’individuo.
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Il fine è quellodi rendere possibili scelte e
cambiamenti in situazioni percepite come difficili dalla persona, nel pieno rispetto dei suoi valori e delle sue capacità di autodeterminazione.
(M.L. Bellani, Psiconcologia, 2002: 797)
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Il counselling
NON è
psicoterapia
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si focalizza sulla salutepsicologica e sulla Stabilità: intervento ‘strutturale’
è un intervento miratoad agire in modo terapeutico su disturbio connotazioni Psico-patologiche
Durata maggiore
Psicoterapeuta
si focalizza su interventidi tipo pragmatico: intervento ‘adattivo’, con obiettivi specifici
psicoterapia counselling
agisce sul bisogno utilizzandogli strumenti dell'individuoche possano modificaregli elementi relazionali eambientali che agiscono insenso disturbante
Tempi brevi, predefiniti e concordati
Counsellor
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CAPACITA’ SPECIFICHE DEL CAPACITA’ SPECIFICHE DEL COUNSELLORCOUNSELLOR
Saper ascoltare ed essere empatici; Saper agire nell’ambito di una relazione di aiuto; Saper suscitare un senso di calma; saper creare un
rapporto sereno, sincero e confidenziale Saper aiutare e facilitare il cliente a prendere delle
decisioni; Essere imparziale, non giudicare e non sorprendersi; Non essere direttivo, ma aperto e accogliente;
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Essere congruente: coerente tra ciò che si è e come si appare;
Avere rispetto: considerare l’altro come individuo, positivo, autonomo, capace di esprimere le proprie risorse e di utilizzarle;
Conoscere se stessi: essere consapevoli dei propri vissuti, emozioni e sentimenti;
Guidare la persona verso:- la scoperta delle proprie risorse ed il loro utilizzo- l’assunzione di iniziativa personale e quindi di responsabilità- l’autonomia dell’individuo e la sua crescita
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Nel contesto del counselling la crescita è intesa come l’aumento delle capacità e
possibilità di risolvere problemi (ampliamento delle risorse di coping).
Non ci si limita a difendersi dalle situazioni difficili, ma si integrano elementi strutturali ed ambientali.
Migliore conoscenza di se stessi
Per
cors
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ABILITA’ RELAZIONALI FONDAMENTALIABILITA’ RELAZIONALI FONDAMENTALI
ASCOLTO ATTIVO
= ascolto del contenuto verbale e paraverbale + osservazione comunicazione non verbale
Facilita la creazione di una relazione efficace (alleanza)
Mostra interessa e aiuta la persona nell’esposizione dei propri bisogni
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EMPATIAEMPATIA“Mettersi nei panni di”
= capacità di SINTONIZZARSI con lo stato d’animo e la realtà altrui per comprendere
Comprensione cognitiva: capire il problema vedere la situazione dal punto di vista altrui
Comprensione emotiva: sentire e vivere l’esperienza emozionale altrui
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AUTOCONSAPEVOLEZZAAUTOCONSAPEVOLEZZA
= conoscersi! Schemi di riferimento culturali Motivazioni Sistemi di valori Pregiudizi Emozioni …
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CAPACITA’ COMUNICATIVECAPACITA’ COMUNICATIVERiaffermazione RispecchiamentoChiarificazioneFocalizzazioneRiassumere…Capacità di indagine: saper porre domandeConcretezza: sia del counsellor che del paziente
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L’AMBIENTE DEL COUNSELLINGL’AMBIENTE DEL COUNSELLING(setting esterno)(setting esterno)
Spazio neutrale per il cliente Stanza priva di distrazioni e rumori estranei Tempo medio di un colloquio: fra i 30 e i 60 minuti Ambiente e arredo che aiutino a creare una certa
uguaglianza nella relazione (es. sedie della stessa altezza) e a favorire il rilassamento (es. possibilità di sedersi in modo comodo)
Illuminazione adeguata, senza ombre (limitano il linguaggio non verbale).
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SCOPO DELLA RELAZIONESCOPO DELLA RELAZIONE
Guidare la persona verso: la scoperta delle proprie risorse ed il
loro utilizzo l’assunzione di iniziativa personale e
quindi di responsabilità l’autonomia dell’individuo e la sua
crescita
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Passaggio dalla logica di tipo
ASSISTENZIALE
(ad es. Io, sano, assisto il malato)
alla logica del
SOSTEGNO
(ad es. sono in grado di sostenere l’anziano a compiere il difficile passaggio esistenziale)
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OBIETTIVI DEL COUNSELLINGOBIETTIVI DEL COUNSELLING
1- Obiettivi generaliCostituiti dall’insieme degli scopi che si vogliono raggiungere con l’intervento
2- Obiettivi specificiConcordati con la persona sulla base dei suoi bisogni e delle sue risorse
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1- Obiettivi generali1- Obiettivi generali
Fornire supporto alla persona malata e ai suoi familiari durante tutto il decorso della malattia
Ridurre il distress derivante dall’impatto con la malattia, con le procedure diagnostiche e con i trattamenti
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Fornire informazioni personalizzate per trasmettere conoscenze e orientare la persona
Facilitare il processo decisionale nelle situazioni di scelta, per identificare le alternative possibili in riferimento ai valori individuali
Favorire l’acquisizione di abilità comportamentali e sociali per fare fronte alle difficoltà pratiche derivanti dalla malattia e dai trattamenti
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Potenziare l’efficacia dell’intervento medico nell’adesione ai trattamenti e nell’educazione alla salute
Favorire la messa in pratica di strategie di prevenzione (comportamenti primari e modificazione di comportamenti a rischio)
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Il fine ultimo è quindi ottenere un
comportamento adattivo,
che permetta unadiminuzione del livello di disturbo
emotivo associato a un evento percepito come problema e
l’ottimizzazione delle risorse personali, familiari e socio-assistenziali in funzione dell’adattamento alla
situazione che ha motivato la richiesta d’aiuto
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FASI OPERATIVEFASI OPERATIVE
1) Fase iniziale Preparazione del setting (esterno e interno) Stabilire una relazione di fiducia e collaborazione
(alleanza) Valutazione generale Individuazione della reale richiesta Definizione del contratto (condivisione
dell’obiettivo)
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2) Fase intermediaMantenimento della relazioneIndagine e ridefinizione del problemaStimolare l’iniziativa della persona in
modo da renderla attiva nella soluzione del problema e nel processo decisionale
Valutazione delle possibili soluzioni
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3) Fase conclusivaPianificazione dell’obiettivoSelezionare le strategieVerificare la fattibilitàDecidere e realizzare il cambiamentoChiudere la relazione/ Eventuale follow-up
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STRATEGIESTRATEGIE1. Fornire informazioni
2. Fornire supporto nei momenti di crisi
3. Orientare alla soluzione di problemi
4. Favorire il processo decisionale
Informative Counselling
Crisis Counselling
Problem Solving Counselling
Decision Making Counselling
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1. Informative Counselling1. Informative CounsellingOBIETTIVO
fornire informazioni, in modo comprensibile, culturalmente ed emotivamente adeguato, per
attivare possibilità di cambiamento
Una corretta informazione può: Ridurre efficacemente l’ansia Favorire il controllo della situazione Facilitare il processo decisionale e la
pianificazione della scelta
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PASSI DELL’INTERVENTOPASSI DELL’INTERVENTO
Predisporsi all’attenzione e all’ascolto attivo
Ottenere esplicita formulazione delle domande e dubbi
Valutare il bisogno di informazione: chiarire cosa la persona sa già e desidera o meno sapere
Facilitare l’esplicitazione di dubbi o domande
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Valutare lo stato emotivo Fornire informazioni corrette e aggiornate,
in modo personalizzato Lasciare la possibilità di porre domande e
ottenere ulteriori chiarimenti Valutare le implicazioni relative a quanto è
stato detto Verificare ciò che è stato compreso Riassumere e concludere il colloquio
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2. Crisis Counselling2. Crisis Counselling
OBIETTIVOaiutare la persona a ripristinare il
controllo sulla situazione
CRISI = qualunque situazione avvertita soggettivamente come un pericolo che eccede le proprie capacità di reazione e di controllo
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PASSI DELL’INTERVENTOPASSI DELL’INTERVENTO
Predisporsi all’attenzione e all’ascolto attivo
Non fornire false rassicurazioniLasciare spazio ai vissuti e alle
emozioniComunicare comprensione empaticaChiarire ciò da cui la persona si sente
minacciata
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Fornire supportoRestituire una valutazione obiettiva
della situazioneAffrontare un problema per voltaLavorare su obiettivi raggiungibiliDefinire le strategie per affrontare la
crisiRiassumere e concludere il colloquio
chiarendo ciò che la persona ha compreso
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3. Problem Solving 3. Problem Solving CounsellingCounselling
OBIETTIVO
aiutare la persona a risolvere problemi
PROBLEMA = avere un obiettivo e non sapere come raggiungerlo
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PASSI DELL’INTERVENTO:PASSI DELL’INTERVENTO:
Predisporre l’attenzione e l’ascolto attivo Lasciare spazio all’espressione dei
sentimenti Comunicare comprensione empatica Definire il problema
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Determinare gli obiettivi (o sotto-obiettivi) da raggiungere
Individuare e selezionare le strategie Valutare le implicazioni relative a quanto
detto Valutare quanto e cosa la persona ha
compreso Fissare dei momenti di valutazione Riassumere e concludere il colloquio
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4. Decision Making 4. Decision Making CounsellingCounselling
OBIETTIVO
aiutare la persona a prendere decisioni
Una SCELTA è fondata su una attribuzione soggettiva di significato/valore
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PASSI DELL’INTERVENTOPASSI DELL’INTERVENTO
Predisporsi all’attenzione e all’ascolto attivo Identificare con precisione l’obiettivo Ipotizzare possibili soluzioni alternative Analizzare le alternative (efficacia,
realizzabilità) Valutare i costi e i benefici delle diverse
alternative
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Aiutare ad esprimere la scelta Analizzare le conseguenze Programmare un piano operativo Valutare le implicazioni relative a quanto
detto Verificare quanto e cosa la persona ha
compreso Fissare momenti di valutazione Riassumere e concludere il colloquio
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AMBITI DI APPLICAZIONE DEL AMBITI DI APPLICAZIONE DEL COUNSELLING IN SANITA’COUNSELLING IN SANITA’
1) comportamenti finalizzati al mantenimento della salute: prevenzione;
2) comunicazione della diagnosi;
3) costruzione di un piano terapeutico;
4) situazioni di crisi;
5) preparazione all'inabilità e alla morte.
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Esempi di indicazione al conselling in Esempi di indicazione al conselling in ambito sanitarioambito sanitario
nel momento della diagnosi di grave malattia o malattia invalidante;
quando c'è necessità di iniziare una terapia "pesante", di modificare o di sospendere quella in corso;
nelle situazioni di crisi e di difficoltà, conseguenti a complicazioni del quadro clinico;
quando è necessario adottare e mantenere adeguate modificazioni del comportamento;
per rispondere alla richieste di supporto da parte dell'équipe curante (prevenzione dello stress e del burn-out).