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Uno sguardo al futuro: la determinazione delle nuove tariffe di depurazione Il Decreto Ministeriale sui rimborsi della tariffa di depurazione: Criticità, soluzioni e prospettive per il futuro Roma, 11 dicembre 2009

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Uno sguardo al futuro: la determinazione delle nuove tariffe di

depurazione

Il Decreto Ministeriale sui rimborsi della tariffa di depurazione: Criticità, soluzioni e prospettive per il futuro

Roma, 11 dicembre 2009

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2ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

Premessa: normativa di riferimento per il calcolo della tariffa SII

Affidatari di SII:Artt. 154 e seguenti D. Lgs. 152/2006, in cui sono indicati vari concetti:

• La tariffa costituisce il corrispettivo del servizio idrico integrato. (…) Tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo;

• Il MATT, su proposta del Coviri/Conviri definisce con decreto le componenti di costo per la determinazione della tariffa relativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell'acqua.

DMLLPP 1/08/96: “Metodo Normalizzato” il quale per la determinazione dell’articolazione tariffaria rimanda ai provvedimenti CIP del 1974/75

Non affidatari di SII il regime tariffario è quello delle delibere CIPE.

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3ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

Principi generali utilizzati per il calcolo delle tariffe di SIIPrincipio solidaristico:

Tariffa unica per intero territorio dell’ATO, o nei primi anni di affidamento percorso di avvicinamento a tariffa unica (cd modulazione tariffaria) solidarietà (sussidiazione) fra utenti appartenenti a diverse aree territorialiDall’esame dei Piani di Ambito è emerso che le quote di tariffe sottese ai servizi erogati (acquedotto, fognatura e depurazione) non sempre sono allineate ai costi previsti nei rispettivi servizi:

spesso la ripartizione è avvenuta applicando gli incrementi annuali ai vecchi canoni di fognatura e depurazione solidarietà (sussidiazione) fra i vari servizialtri ATO hanno effettuato la ripartizione dei costi fra i tre servizi, ma l’utilizzo di un unico denominatore (volume erogato) ha di fatto portato ad avere sussidiazione fra i tre servizi solidarietà (sussidiazione) fra i vari servizi in misura minore

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4ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

I cambiamenti sulle regole di tariffazione intervenuti nel 2008/2009

Sentenza Corte di cassazione 335/2008Legge 13/2009Emanando decreto Ministeriale sui rimborsi della tariffa di depurazione:Viene meno il principio solidaristico di tariffa unica su tutto territorio (distinzione fra depurati e non depurati);Non è più coerente con il sistema, il calcolo di tariffe di acquedotto, fognatura e depurazione che si sussidino a vicenda.

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5ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

La determinazione delle nuove tariffe

Si apre un nuovo periodo di regolazione tariffaria in cui il vincolo ai ricavi previsto nei Piani di Ambito va disaggregato in:

Il ricavo ammesso per il servizio di acquedotto;Il ricavo ammesso per il servizio di fognatura;Il ricavo ammesso per il servizio di depurazione

Del resto si osserva che, in settori simili, come il gas, nella regolazione tariffaria relativa alla distribuzione e misura del gas (RTDG) per il periodo 2009-2012, l’AEEG ha disaggreggato i ricavi per attività di distribuzione (VRD), attività di misura (VRM) e attività di commercializzazione (VRC).

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6ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

Stima della domanda

Individuazione dei volumi relativi a:Volume erogato acquedotto;Volume collettato fognatura; Volume degli utenti serviti da depurazione;Volume degli utenti non serviti da depurazione per i quali è in previsione l’attivazione del servizio (mediante la realizzazione di interventi per nuove opere o per la riattivazione di impianti “fermi”).

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7ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

Stima dei costiNei primi anni di Piano e fintantoché non si arriva alla revisione tariffaria le componenti di costo da considerare per il calcolo della tariffa reale media sono piuttosto semplici:

Costi operativi;Costi di investimento:

Ammortamento (nuove opere);Remunerazione (nuove opere);Canone di concessione (opere pregresse: generalmente rimborso mutui)

Poste di rettifica a riduzione dei costi operativi o di investimento, qualora non si sia proceduto o non sia stato possibile effettuare separazione contabile (es. ricavi per autorizzazioni allo scarico di utenze industriali, ricavi derivanti da prestazioni accessorie, ecc.)

Successivamente alla prima revisione, in cui sono effettuate valutazioni sugli scostamenti relativi ai costi e ai ricavi aumentano il numero delle variabili da considerare nel calcolo tariffario:

Penalità;Conguagli sui costi e/o sui ricavi

Con la sentenza 335/2008 e con la legge 13/2009 si aggiunge un’ulteriore componente tariffaria: il rimborso delle tariffe indebitamente pagate dai non depurati

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8ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

La ripartizione dei costi di Piano fra i vari settori

A FD1

(allacciati)D2…DN

(i servibili)Struttura generale

Costi operativi x x x xAmmortamenti x x x x xRemunerazione x x x x xCanone di concessione x x x x x

prestazioni accessorie xricavi per rifiuti liquidi x

ricavi utenze industriali x xPenalità xRecupero A ed R x x x x xConguagli tariffari x

xX X X X XTotale

Poste di rettifica (-)

Rimborsi per restituzione quota di Dep.

Componenti tariffarie

Rispetto alla tabella, l’emanando decreto sulla restituzione delle quote di tariffa di depurazione non prevede fra gli oneri deducibili:• mutui pregressi per la realizzazione dell’impianto di depurazione (canone concessione);• I costi operativi e di investimento della struttura generale• Altre componenti di costo/ricavo collegate a rettifiche o revisioni tariffarie

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9ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

Quali costi imputare agli utenti non serviti da depurazione (1)

Per il calcolo delle tariffe future è corretto lavorare sulle seguenti ipotesi, ovvero: imputare ai non depurati gli oneri di mutui relativi ad impianti di depurazione in corso di realizzazione?imputare ai non depurati una parte dei costi della struttura generale?

Nel caso si volessero considerare i costi della struttura generale:Quali costi considerare?Quali criteri di ripartizione utilizzare?

In questo senso la legge 13/09 ci può aiutare essendo meno restrittiva del decreto sulla restituzione delle quote di tariffa di depurazione. Al comma 1 dell’art. 8 sexies si definiscono quali sono gli oneri dovuti dall’utenza non depurata, per la quale è comunque previsto il collegamento al servizio di depurazione:“Gli oneri relativi alle attività di progettazione e di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione, nonché quelli relativi ai connessi investimenti, come espressamente individuati e programmati dai piani d'ambito, costituiscono una componente” tariffaria comunque dovuta dall’utenza.Gli oneri ai connessi investimenti possono caratterizzarsi per essere annuali (es. costi operativi) o pluriennali (costi di investimento) e possono afferire la struttura generale, senza la quale la progettazione e realizzazione dell’impianto non sarebbe possibile.

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10ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

Quali costi imputare agli utenti non serviti da depurazione (2)

Ritenuto quindi corretto che i costi della struttura generale, siano essi annuali o pluriennali, debbano essere posti in carico anche ai non depurati, quale criterio di ripartizione utilizzare?Esistono 3 opzioni:

Farli pagare a tutti come quota fissa (il rischio è di arrivare ad importi consistenti per utenza);Trovare meccanismi di ripartizione per ricondurli a costi unitari variabili;Soluzioni intermedie.

Nel caso in cui volessimo ricondurli a costi unitari a metro cubo (tariffa variabile), da alcune prime simulazioni effettuate il sistema più corretto di ripartizione sembra quello che utilizza come peso il volume erogato per ogni segmento di monopolio individuato (A, F, D1…Dn);Ad esempio nel caso in cui ipotizzassimo solo due tariffe di depurazione: per gli utenti serviti i cui impianti sono in funzionamento (tariffa D1) e per gli utenti per i quali è in corso l’attività di progettazione, realizzazione e completamento degli impianti o per i quali è previsto il collettamento ad impianti esistenti (tariffa D2), i costi afferenti la struttura generale saranno ripartiti secondo il peso dei volumi di:

Acquedotto;Fognatura;Depurazione (D1)Depurazione (D2)

In questo modo il costo unitario a mc delle spese generali sarebbe lo stesso per ciascun servizio individuato.

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11ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

Conseguenze applicative se si sceglie questa strada

Il calcolo delle tariffe secondo lo schema appena illustrato comporta:

Le tariffe future ai non depurati:sono calcolate tenendo conto non solo degli investimenti specifici sugli impianti di depurazione, ma anche degli investimenti, dei costi operativi, e di altre poste compensative afferenti la struttura generale; il calcolo può avvenire considerando due tariffe di ambito sulla depurazione (D1 e D2) o tariffe per impianto (D1, D2,…DN, dove N è il numero degli impianti).

Il rimborso delle tariffe ai non depurati:alla luce del decreto dovrà essere calcolato tenendo conto solamente degli investimenti di depurazione e non anche dei connessi investimenti, nelle componenti ammortamenti e remunerazione. Il calcolo dovrebbe effettuarsi su singolo impianto.

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12ANEA –Associazione Nazionale Enti di Ambito

Alcune questioniCome utilizzare il K alla luce dell’attuale Metodo tariffario, in cui si prevede di utilizzare a denominatore della TRM il volume erogato?Una possibile soluzione potrebbe essere quella di considerare complessivamente tutti i costi previsti nel Metodo e dividerli per il volume erogato e sottoporre il valore medio (TRM) a verifica sul K. Successivamente si effettua la ripartizione dei costi nei vari settori monopolistici individuati e si dividono i costi per i rispettivi volumi individuati.In questo caso è chiaro che avremmo:

TSII = TA+TF+TD1>TRMIl decreto sulla restituzione delle quote prevede che i rimborsi ai non depurati siano posti a carico dei depurati e siano inseriti nel K; nel caso in cui i depurati sono pochi (es. alcune situazioni del Sud Italia), è possibile che gli incrementi della tariffa di depurazione si alzi notevolmente;Criticità nella previsione sui rimborsi:

Istanza (quante istanze?)Stabilire il calcolo di interessi

Una possibile soluzione potrebbe essere quella di prevedere con le prime revisioni tariffarie sistemi di compensazioni/conguagli

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Conclusioni: l’esperienza dell’ATO 3 Medio Valdarno

Come ATO 3 Medio Valdarno abbiamo percorso due fasi:FASE I (2002-2008): in cui abbiamo lavorato con l’azienda per migliorare la separazione contabile nelle voci di costo (2002-2008)

FASE II (2009): stiamo lavorando con l’azienda (controllo di gestione) per rivedere le nostre previsioni sulle quote di tariffe unitarie:

Stiamo lavorando ad uno scenario in cui per il futuro i settori monopolistici individuati sono 4 (A, F, D1 e D2)

Le criticità maggiori sono collegate soprattutto:• alla previsione della domanda nei 4 settori individuati;

• alla previsione dei rimborsi sulla depurazione

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Il Decreto Ministeriale sui rimborsi della tariffa di depurazione: Criticità, soluzioni e prospettive per il futuro

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