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N. 64 - APRILE 2009 Anno VII La Scena di Roma Sud pag. 5 Il Coordinamento “STOP I-60” continua la battaglia contro l’edificazione dell’area pag. 3 Ex Fiera di Roma: ancora si attendono notizie dal Comune sul futuro dell’area. Approvato il Bilancio comunale 2009: il commento dei presidenti dei nostri Municipi pag. 7 Laurentina e Ardeatina: lavori in corso e progetti per le due arterie di Roma sud Non avrei voluto parlarne. Veramente. Ma la cronaca non mi lascia tranquillo e allora sono tenuto a dire un paio di cose. Subito No N Av r ei v o l u To PAr l Ar Ne di marco c aria Il TAR delLazio annulla la Gara per la riconversione dell’area, mentre ancora mancano i risultati definitivi sulla presenza di amianto VELODROMO : DOPO L’ABBATTIMENTO SOLO POLEMICHE i servizi video su urloweb.com TV: editoriale a pag.19 pag. 3

Urlo 64 Aprile 2009

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il giornale d'informazione indipendente di Roma sud

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N. 64 - APRILE 2009 Anno VIILa Scena di Roma Sud

pag. 5

Il Coordinamento “STOP I-60”continua la battaglia control’edificazione dell’area

pag. 3

Ex Fiera di Roma: ancora siattendono notizie dal Comunesul futuro dell’area.

Approvato il Bilancio comunale2009: il commento deipresidenti dei nostri Municipi

pag. 7

Laurentina e Ardeatina: lavoriin corso e progetti per le duearterie di Roma sud

Non avrei voluto parlarne. Veramente. Mala cronaca non mi lascia tranquillo e allorasono tenuto a dire un paio di cose. Subito

No N Avr ei vo l uToPAr l Ar Ne di marco caria

Il TAR delLazio annulla la Gara per la riconversionedell’area, mentre ancora mancano i risultatidefinitivi sulla presenza di amianto

VELODROMO : DOPO L’ABBATTIMENTOSOLO POLEMICHE

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editoriale a pag.19

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MAGLIANA - Il quartiere della Maglianaprende il suo nome dalla Gens Manlia, pro-prietaria di un fundus manlianus posto sul-l’antica Via Campana. Il toponimo avrebbeanche il significato di approdo: la zonainfatti, in epoca imperiale, costituiva ilprimo scalo per coloro che giungevano aRoma. Quest’area era in passato caratteriz-zata da una campagna ricca di selvaggina,di rara e intatta bellezza. È in questo conte-sto che va collocata la realizzazione delcastello papale, all’interno di una vastatenuta, residenza estiva dei pontefici, luogodi hotium e di caccia. Nel 1471 il cardinaleGirolamo Riario, nipote di papa Sisto IVdella Rovere, modificò, abbellendo, alcuniedifici medievali preesistenti, circondando

il castello con un muro di cinta merlato. Fului il primo a destinare la tenuta a zona dicaccia, attività in voga alla corte pontificia.Nel 1490 papa Innocenzo VIII fece abbat-tere parte dei fabbricati esistenti e affidòall'architetto Graziadeo Prada da Brescia lacostruzione di un edificio a due piani, cono-sciuto come il “palazzetto di InnocenzoVIII”, che presenta al piano terra un picco-lo portico a tre archi, dalla caratteristicavolta a crociera, ornato dallo stemma delpapa. In seguito Giulio II fece ampliare lacostruzione di un edificio a squadra con unporticato, sormontato da grandi finestresemicrociate, all’interno del quale vi è unascala che conduce al piano superiore; qui sitrova una loggia belvedere da cui si può

godere il panorama della campagnacircostante. Venne anche ristruttu-rata la vecchia cappella, già esisten-te in epoca medievale, dedicata a S.Giovanni Battista, da cui il nomeodierno del vicino ospedale deiCavalieri di Malta.Originariamente ricca di decorazio-ni pittoriche, presentava nell'absideun affresco che, attualmente alMuseo del Louvre a Parigi, fu rea-lizzato dagli allievi di Raffaello, su disegnidel maestro. L'epoca di maggiore splendo-re fu durante il pontificato di Leone X de’Medici (da cui prende il nome il vicinoParco de’ Medici) il quale, intriso di culturaneoplatonica, amante dell'arte e della cac-cia, si circondò di artisti e letterati. Il ponte-fice volle la costruzione di una fontana alcentro del cortile interno e fece allestire lasplendida “sala delle Muse”, decorata diaffreschi rappresentanti le nove divinitàfemminili patrone delle arti e il dio Apollo,opera di carattere peruginesco di GerinoGerini da Pistoia (attualmente presso ilMuseo di Roma di Palazzo Braschi). Il

papa, che con questa commissione testimo-niava il suo interesse per le arti liberali e lehumaniores litterae, utilizzò la sala comesalotto letterario e lo adibì a concerti e spet-tacoli teatrali. Con la fine del Rinascimento,anche il castello perse la sua importanza.Caduto in rovina nell’Ottocento fu dato inbeneficio alle monache di Santa Cecilia,che lo affittarono a privati. Dal 1957 è diproprietà del Sovrano Militare Ordine diMalta, che ne ha curato il restauro.Attualmente ospita gli uffici e la direzionedell'attiguo ospedale San Giovanni Battista.

Alessia Casciardi

2 STORIE E MISTERI

IL CASTELLO DELLA MAGLIANACACCIA E HOTIUM ALLA CORTE DEI PAPI

Mist er i d i r OMAa cura di Massimiliano Liverotti

Il 21 aprile di ogni anno ricorre il Nataledi Roma che viene festeggiato ancoraoggi con rappresentazioni in costume,come il bellissimo corteo che in tale occa-sione attraversa via dei Fori Imperiali, edaltre manifestazioni culturali come quellecurate dal Gruppo Storico Romano.Secondo la leggenda narrata da Varrone,infatti, Romolo avrebbe fondato Roma il21 aprile del 753 a.C. Ad aver fissatoquesta data sarebbe stato un amico diVarrone, Lucio Taruzio con i suoi calcoliastrologici con i quali studiò anche l’oro-scopo di Romolo, un’impresa che fu rite-nuta comica dal contemporaneoCicerone. L’astrologo stabilì che il fonda-tore di Roma doveva essere nato il 23 set-tembre dell’anno successivo alla secondaolimpiade, nel 771 a.C. in coincidenzacon un’eclissi di sole. Dal 21 aprile 753a.C. derivava la cronologia romana defi-nita con la locuzione latina Ab UrbeCondita, ossia dalla fondazione dellacittà. Sembra che Bonifacio IV, vissutointorno al 600, fosse il primo a riconosce-re un collegamento tra questo tipo didatazione e l’Anno Domini cioè AD 1 =AUC 754.

La correttezza del calcolo di LucioTaruzio tuttavia non è mai stata provata inmodo scientifico.Esistono anche altre leggende riguardantila fondazione di Roma come per esempioquella secondo cui la città sarebbe stata

fondata da una ragazza che aveva viag-giato per mare diversi anni, al seguito diEnea. La ragazza e le sue amiche voleva-no fermarsi il prima possibile in modo daavere al più presto una casa. Una voltache le navi furono ormeggiate le fanciul-le vi appiccarono un incendio demolen-dole e i pellegrini furono costretti acostruire una città nel luogo in cui si tro-vavano, presso un fiume. La città sisarebbe chiamata Roma come la donnache l’ebbe tanto desiderata.

NATALE DI ROMA.CURIOSITÀ E LEGGENDE

Nel quartiere di Monteverde, accanto aVilla Pamphili, si trova Via di DonnaOlimpia, il cui nome è legato ad uno deiprotagonisti più accattivanti della Romadel Seicento: Olimpia Maidalchini. Nata aViterbo nel 1592 da una famiglia di nobi-li, era destinata come le sue due sorellealla vita conventuale; riuscì però a sottrar-si al suo destino accusando il suo confes-sore di tentata seduzione e molestia.Sposato un ricco e facoltoso (nonché vec-chio) personaggio locale, cominciò la suaascesa sociale. Il marito infatti morì doposoli tre anni. A vent'anni Olimpia è unaricca ereditiera e la famiglia Pamphili, indifficoltà economiche, le offrì l'occasionedi trasferirsi a Roma e di entrare nel cir-cuito della nobiltà romana: si risposò conPamphilio Pamphili, di trent’anni piùanziano di lei, il quale pochi anni dopo lalasciò nuovamente vedova. A consolarla èil fratello del defunto marito, il cardinaleGiovan Battista Pamphili, papa nel 1644con il nome di Innocenzo X (sembra chefu lei l’artefice dell’elezione, indirizzandocon i suoi intrighi il conclave!). Olimpiaentrò nelle grazie del cognato, e presto ful’unica persona di cui egli si fidasse. ARoma chiunque volesse udienza o favoridal Papa prima doveva passare da DonnaOlimpia, che così acquisì un potere illimi-tato, tanto da essere chiamata “laPapessa”. Persino il Bernini, sostituito dalBorromini e dall’Algardi nelle grazie dipapa Pamphili, ottenne la commissioneper la fontana dei Quattro Fiumi di PiazzaNavona per intercessione della nobildon-na, alla quale fece omaggio di un modello

in argento alto un metro e mezzo del lavo-ro che voleva eseguire. La Papessa non pia-ceva al popolo romano per la sua sfrenataambizione e per l’avidità di denaro e pote-re che le valse l’ulteriore appellativo di“Pimpaccia di Piazza Navona” (da unapasquinata che recitava «Olim pia, nuncimpia», “una volta religiosa, adessoempia”); animò con le sue poco edificantigesta, le cronache scandalistiche romanedel Seicento, e si vociferava persino chefosse l’amante del pontefice. Su di lei spes-so apparivano versi satirici sulla statua diPasquino, situata proprio alle spalle dipalazzo Pamphili. Nel 1655 Innocenzo Xmorì e con lui anche la gloria di DonnaOlimpia. La nobildonna asportò dalla stan-za del pontefice tutto ciò che trovò (si par-lava di due casse piene d’oro) e nulla volledare per la sepoltura, affermando “Checosa può fare una povera vedova?”. LaPapessa aveva accumulato terre e ricchez-ze; si ritirò nelle sue tenute a San Martinoal Cimino, dove quattro anni dopo la pestela uccise. I romani che non l’avevano maiamata la trasposero nella leggenda e si diceche il giorno dell’anniversario della mortedi Innocenzo X Donna Olimpia esca daVilla Pamphili con tutto l'oro trafugato suuna carrozza trainata da neri destrierilasciando una scia di fuoco, e dopo averattraversato Ponte Sisto scompaia nelTevere dove i diavoli vengono a prenderlaper portarla all’inferno; quel tratto di strada,presso Via Aurelia Antica, fu per questosoprannominata fino al 1914 ViaTiradiavoli.

Alessia Casciardi

VIA DI DONNA OLIMPIA

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ROMA - La manovra ammonta a5.715.000 euro in totale , di cui3.515.000 per la spesa corrente e2.200.000 euro destinati agli investi-menti. Tra le misure approvate si segna-lano i 789 milioni, contro i 602 del 2008,destinati alla viabilità e ai trasporti. Inparticolare verrà finanziata integralmen-te la costruzione di tutte le metropolita-ne già progettate/programmate in eraVeltroni: metro B1 (tratta Conca D’Ora– Jonio), metro B2 (tratta Rebibbia –Casal Monastero) e metro C.Il documento di Bilancio, approvatoall’alba del 27 marzo dal ConsiglioComunale, ha accolto alcune fondamen-tali richieste formulate dall’opposizione.Ad esempio per la metro B1 andranno220 milioni di euro, contro i 35 previstiall’inizio, mentre un fondo rotativo di120 milioni finanzierà una serie di operein via di realizzazione, come il Ponte deiCongressi e le complanari della Colom-bo. Aumentati infine di circa 10 milionidi euro i fondi destinati ai Municipi cheraggiungono i 231 milioni complessivi.Grande soddisfazione viene espressadal Vice Presidente del Municipio XII,Maurizio Cuoci, per gli interventi sullamobilità previsti nel quadrante dell’Eur,esclusi dalla prima bozza del Bilancio,oggi definitivamente reintegrati, dichia-rando: “Ci riteniamo soddisfatti perchéopere strategiche per il nostro territoriosaranno finanziate. Oltre al Ponte deiCongressi (che collegherà la Magliana

all’Eur), segnaliamo lo svincolo degliOceani, la realizzazione delle tre rotato-rie sull’Ardeatina prima del GRA(incroci: via Vigna Murata, via Cecchi-gnola/Millevoi, via tor Pagnotta/Torri-cola) ed il completamento di via delRisaro. Verrà inoltre stanziato un fondoper le fognature di Trigoria, località cheha sofferto particolarmente per l’alluvio-ne di questo inverno”. Per quanto riguar-da, infine, le complanari della Colombo,il Vice Presidente ha affermato: “Sonointerventi che riguarderanno principal-mente il Municipio XIII, ma con dellericadute positive, in termini di traffico eviabilità, anche sul nostro territorio.L’attuale Bilancio prevede per le com-planari il finanziamento dello studio difattibilità e l’eventuale progettazione”.Sebbene le risorse per i Municipi sianoaumentate rispetto alla prima previsionedi Bilancio, forte è la delusione espressadal Presidente del Municipio XI,Andrea Catarci , che spiega: ”Più che daun punto di vista quantitativo,comunquecarente, è un bilancio negativo sotto l’a-spetto qualitativo”. Si dubita, infine, sul-l’equa distribuzione dei fondi tra i 19Municipi della città. “Nei Municipi gui-dati dal PdL - aggiunge Catarci - gliaumenti previsti per il 2009 sono enor-memente superiori rispetto alle risorsedestinate ai Municipi guidati dalle Giun-te di Centro-Sinistra, sempre a condizio-ne che le cifre diffuse dall’Amministra-zione Comunale trovino conferma nel

momento in cui ibilanci verrannotrasmessi uffi-cialmente aiMunicipi”. “Sequesto dato poli-tico dovesseessere conferma-to - aggiunge IlPresidente delMunicipio XVI,Fabio Bellini -chiederemo conurgenza la con-vocazione di una Consulta dei Presiden-ti da parte del Sindaco Alemanno” . IlPresidente del XVI sottolinea, infine,l’effetto sorpresa che ha contraddistintol’approvazione di Bilancio della GiuntaAlemanno: “Formalmente ancora nonabbiamo ricevuto l’esito ed i dati defini-tivi relativi al nostro Municipio – spiegail Presidente - L’AmministrazioneComunale dovrebbe comunque avertenuto conto delle rimodulazioni presen-tate. Ci teniamo però a segnalare un ele-mento che testimonia un alto grado diimprovvisazione nelle scelte comunali:a Bilancio approvato per il nostro Muni-cipio sono spuntati 500 mila euro daaggiungere ai fondi già assegnati”. Nonostante le discrepanze rilevate, ilPresidente Paris del XV spiega che nel-l’assegnazione delle risorse il MunicipioXV qualcosa ha guadagnato rispetto allaprima bozza del documento della Giun-

ta Capitolina, affermando: “Nel docu-mento finale approvato in aula GiulioCesare sono stati evitati i tagli che eranoinizialmente previsti per il XV Munici-pio”. Il Presidente Paris continua a chia-rire la sua posizione affermando: “Perfortuna, il no del Municipio e un lavorocertosino di recupero dei fondi disponi-bili hanno evitato il rischio di investi-menti zero per un territorio vasto quantouna media provincia italiana. La protestae la voce dei territori si è fatta sentirefino in Campidoglio ed ha evitato il peg-gio, recuperando il mancato coinvolgi-mento dei Municipi nella redazione delPiano. Per la prima volta, infatti, i Muni-cipi non erano stati interpellati per unparere preventivo sulla manovra dibilancio. Ora aspettiamo i numeri esattiper capire su quante risorse potremocontare”.

Simona D’Auria

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Il COnSIgl IO COMunAl E AppROvA Il BIl AnCIO 2009web.com ROMA

La Giunta finanzierà anche il Ponte dei Congressi e le complanari della Colombo

TOR MARANCIA - Ecco come erava-mo rimasti tempo fa, quando sindaco delComune di Roma era ancora WalterVeltroni: il Comune voleva affidare auna cordata di costruttori la realizzazio-ne di 288.000 metri cubi di cemento, suun'area che ne conteneva 120.000. NelBando di gara si parlava di costruzioniper uffici, negozi e 1.000 appartamenti,trasformando di fatto metri cubi ad usofieristico in altrettanti ad uso residenzia-le. L'Ente Fiera inoltre, che metteva

insieme il Comunedi Roma e laRegione Lazio,voleva vendere l'a-rea ai costruttori.Tutto questo potevaaver luogo graziead un Accordo diprogramma, unostrumento che per-mette di trovare unaccordo tra diversienti, nella realizza-zione di un progetto

aggirando alcune leggi urbanistichevigenti. In questo preciso caso le legginon permetterebbero la costruzionedelle cubature previste, soprattutto se siconsidera l'asse Cristoforo Colombo giàsaturo e gravato da progetti in corsocome quello di Piazza dei Navigatori.L’accordo di programma aveva unnome: “Città dei Piccoli”, perché preve-deva un asilo nido e un parco giochi perbambini, ma di fatto, come ci spieganodal Comitato di Quartiere “Roma

FIERAmente”, “è la copertura per unaenorme speculazione edilizia”. Oggi, quindi, con l’entrata a Roma dellagiunta Alemanno, è cambiato qualcosa? Sempre dal Comitato “RomaFIERAmente” veniamo a conoscenza delfatto che non si sa ancora nulla: “Con lanuova giunta comunale la situazione nonsembra cambiata, abbiamo l'intenzione dichiedere un incontro all'Assessore comu-nale all'Urbanistica Corsini e ad oggi è incorso un tavolo tecnico con il MunicipioXI per proporre una soluzione ragionevo-le per l'area dell'ex Fiera di Roma”. Andrea Catarci, presidente delMunicipio XI, ci spiega che “non sapen-do ancora come ha intenzione di com-portarsi la nuova giunta, abbiamo decisodi parlare con l’Assessore Corsini attra-verso l’iniziativa da noi propostaall’Urban Center il 13 marzo scorso, allaquale erano presenti noti Urbanisti eComitati di Quartiere. Purtroppo quelgiorno l’Assessore non si è presentato,per cui abbiamo voluto fare una provoca-zione, cioè abbiamo elaborato noi un

progetto, per discuterne insieme, nelquale si approfondiscono sia l’aspettodimensionale sia l’aspetto funzionale,ovvero quante cubature dovranno esserecostruite e quali funzioni si inserirannonel progetto?” Sempre all’interno delMunicipio XI abbiamo chiesto il pareredi Simone Foglio, consigliere capogrup-po PdL: “La questione se non fosse tragi-ca sarebbe comica. Il Presidente quandoc’era la vecchia giunta del suo stessocolore non faceva niente, ora invececerca di ergersi a paladino della giustizia.L’Assessore all’Urbanistica si sta adope-rando per capire fino a dove si possonoascoltare le varie richieste e quindi con-tenere lo sviluppo urbanistico e ridurre lecubature, ma questi signori che ierihanno approvato in silenzio, oggi al con-trario urlano a gran voce”.Abbiamo interpellato sull’argomentoproprio l’Assessore Marco Corsini,ponendogli alcune domande, ma anco-ra oggi non abbiamo ricevuto la mini-ma risposta.

Marco Casciani

La situazione sembra in una condizione di stallo. Municipio XI e cittadini voglionosapere come si comporterà Alemanno il quale, però, non si esprime

Un padiglione dell’ex Fiera di Roma

AREA EX FIERA DI ROMA: CHE COSA È CAMBIATO?

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4 MUNICIPIO XII

EUR - Il 24 luglio del 2008 il Velodromo diRoma è stato demolito e da allora svariatepolemiche e problemi lo hanno accompa-gnato. Ultimo in ordine di tempo è l’annul-lamento da parte del Tar del Lazio dellagara per l’appalto della “Città dell’acqua edel benessere” che dovrà sorgere sull’area. Il 26 febbraio scorso il Tar del Lazio haaccolto il ricorso presentato dalla LeonardoSrl, esclusa dal concorso per la secondavolta per l’incompatibilità di un compo-nente della commissione. L’architettoFederica Galloni, infatti, in qualità diSovrintendente per i beni culturali di Romanon poteva far parte della commissionegiudicatrice. “I commissari diversi dal Pre-sidente non devono aver svolto né possonosvolgere alcun’altra funzione o incaricotecnico o amministrativo relativamente alcontratto del cui affidamento si tratta”,comma 4 art 84 del D. Lgs. n. 163/2006.Per la Tech. Ing. Srl, l’ingegnere SergioTalia ha dichiarato che “in seguito alla sen-tenza del TAR Lazio, che giudico fondatasu motivazioni per lo meno labili, precisoche, forte del contratto stipulato con EurS.p.A., il team da me rappresentato prose-guirà nelle attività di progettazione, perdare alla cittadinanza una nuova centralità

urbana, con una struttura moderna, vivibi-le, ecologicamente sostenibile e che coniu-ghi la fruibilità pubblica con una rivitaliz-zazione economica del quartiere. Stiamoinfine valutando con i nostri legali lemodalità con cui ricorrere al Consiglio diStato per tutelare labontà della nostra ideaprogettuale rispettoalle proposte presen-tate dagli altri concor-renti. Queste ultimeinfatti, non sono stateconsiderate realizza-bili dalla Commissio-ne giudicante in quan-to non rispettavano,per l’area interessata,l’accordo di program-ma vigente Eur spa –Comune di Roma”.La Leonardo SrL pervoce dell’architetto Salvatore Re ribatteche “le motivazioni dell’esclusione sonopretestuose, riguardando le linee guida chenon sarebbero state rispettate, mentre sonoproprio quelle a cui abbiamo fatto riferi-mento, specie per la salvaguardia delverde, fondamentale per quel posto come

la pista storica, per il quartiere e i suoi Cit-tadini. Dopo aver presentato ricorso siamostati esclusi una seconda volta con la falsamotivazione che alcuni dei miei collabora-tori avessero avuto rapporti con Eur S.p.A.Spero che il lavoro di un anno e mezzo e

167 tavole realizzateda un gruppo interna-zionale e con architet-ti importanti nonvenga ridotto a spaz-zatura”. L’architettoFederica Gallonidifende la sua posi-zione dichiarando che“era stata fatta unaregolare richiesta chevenne accettata. D’al-tra parte nella miaposizione potevoessere vista anchecome garante”.

Ancora aperta è poi la questione relativaall’amianto. Il 18 marzo 2009, durante lariunione congiunta tra le Commissionicomunali Ambiente e Politiche Sanitarie, ilProf. d’Orsi, direttore della SPRESAL(Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambien-ti di Lavoro) della ASL RMC, seppur in

attesa dei risultati definitivi, aveva dichiara-to che non c’erano validi motivi di preoc-cupazione. De Priamo e Aiuti, presidentidelle due commissioni, ritenevano le con-clusioni incoraggianti anche se parziali eriaggiornavano la riunione a dopo Pasqua.Maria Cristina Lattanzi, del Comitato Salu-te e Ambiente Eur, presente alla riunione,ritiene che sia inaccettabile per i cittadiniche a distanza di otto mesi non ci siano cer-tezze e che la Asl sia intervenuta solo inseguito ad un loro esposto e, quindi, dopol’implosione. Matilde Spadaro (SinistraArcobaleno), consigliera Municipio XII,sostiene che “qualcuno doveva chiaramen-te dire che non c’era amianto al momentodell’implosione e questa risposta invecenon è mai stata data. I documenti riguar-danti il Velodromo ci sono e sono molti, ècompito della Asl reperirli. È un problemadi certezze, il rischio potrà essere valutatosolo dopo. Tutto ciò doveva essere fattoprima dell’implosione”. D’altra parte ilVicepresidente del XII Municipio MaurizioCuoci ci assicura che secondo la Asl duran-te le operazioni non c’era amianto e che“consideriamo tutto tranquillo, non possia-mo non fidarci dei controlli della Asl”.

Andrea Falaschi

AMIAnTO E RICORSI: Il vElODROMO nOn HA pACEL’area dell’ormai ex Velodromo dell’Eur al centro di controversie giuridiche e sanitarie

CECCHIGNOLA SUD - Il 28 marzocirca cento cittadini hanno partecipato allariunione pubblica in Piazza Castello dellaCecchignola, promossa dal Comitato diquartiere per fare il punto sulle questioniurbanistiche dell’area. Il Piano di Zona del1985 prevedeva la realizzazione di cinquescuole, un centro commerciale, un centrocivico (con l'acquisizione del Castello),banche, Poste ed un parco attrezzato, pro-getti mai realizzati. I cittadini sono ormaiabituati a convivere con un quartiere deso-lato dove è necessario spostarsi altrove,per raggiungere i servizi fondamentali. “IlSindaco non ha ancora risposto all'interro-gazione che abbiamo fatto il 6 marzo 2009

su come l'amministrazione intende sanarel'assenza di servizi nel quartiere” ha affer-mato il presidente del CdQ, Daniele Ric-ciardi. Inoltre la Corte d’Appello di Romaha condannato il Comune a risarcire 13mln di euro per il contenzioso relativoall'esproprio dei terreni della famiglia Tor-lonia. Ma il Comune, nel corso della riu-nione del 27 marzo 2009 in CommissioneUrbanistica, ha negato l’acquisizione deiterreni nel patrimonio comunale. Chi saràa pagare? I cittadini? “L'esproprio dei ter-reni è un problema che coinvolgerà tuttaRoma” sostiene Matilde Spadaro, exAssessore all'Ambiente del Municipio XIIed oggi consigliera PD, “credo sia neces-

sario chiedere un fondo governativo perquesto problema: non si può lasciare tuttoin mano al Comune o ai cittadini. È assur-do che siano gli attuali residenti del quar-tiere a pagare”. Ma non sono solo i cittadi-ni del quartiere Castello della Cecchignolaa doversi preoccupare, perché anche aFonte Meravigliosa c’è una situazionesimile. “Per questi terreni il Comune hapromosso un ricorso verso una sentenzadel 2007 del Consiglio di Stato che avevariconosciuto l'illegittimità del loro espro-prio dal Piano di zona, condannando ilComune stesso alla loro acquisizione e apagare un risarcimento di 195 mln dieuro”. Questa cifra, in realtà, non è defini-

tiva, ma solamente una previsione di stimadei danni. A maggio si svolgerà l'udienzaper quantificarla definitivamente. “Ricor-diamo che l'Ufficio Espropri nel 2008 harimandato all'esito dell'udienza le eventua-li conseguenze patrimoniali per i proprie-tari degli appartamenti” precisa Ricciardi.Se saranno gli attuali residenti a pagare,quindi, lo sapremo presto. “I cittadini nonsanno di avere un forte potere – concludela Spadaro - c'è ancora poca partecipazio-ne. Ognuno di noi dovrebbe dedicare unaparte del proprio tempo alla politica, per lasicurezza e il benessere dei nostri stessiquartieri”.

Arianna Adamo

CASTEllO DEll A CECCHIgnOl A: CHI pAgHERà?A maggio l'esito del contenzioso relativo all'esproprio dei terreni

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GROTTA PERFETTA - L’obiettivo dellacampagna è stato quello di diffondere lerichieste del Coordinamento e fronteggiarela realizzazione dell’imponente insedia-mento urbanistico previsto dal progetto I-60 (30 edifici in 22 ettari, nell’area verdetra via Berto e il Forte Ardeatino) che vedenella viabilità solo il primo di una lungaserie di problemi.Le richieste delCoordinamento, giàpresentate e discus-se con i cittadini il13 marzo in assem-blea pubblica pressola scuola mediaSpizzichino, riguar-dano: la moratoriaimmediata sul progetto e su tutte le edifica-zioni che rischiano di paralizzare il trafficonel quadrante; l’apertura di un tavolo diconfronto con i cittadini; la realizzazionedella Valutazione di Impatto Ambientale(VIA) e della Valutazione Ambientale Stra-tegica (VAS) sugli effetti dello sviluppourbanistico della città sulla qualità della

vita dei cittadini; la realizzazione delleinfrastrutture per la mobilità su ferro(Metro D, prolungamento Metro B, ecc.)prima di avviare qualsiasi intervento edifi-catorio; la tutela e il ripristino del Fossodelle Tre Fontane, uno degli ultimiambienti umidi cittadini con presenza dispecie animali e vegetali importanti per l’e-

cosistema cittadino. Il Coordinamentospera di riconsegnarepresto l’area alla citta-dinanza e sogna, inalternativa al progettoedificatorio I-60, lacreazione di: un parcoarcheologico, orti diquartiere curati dai

cittadini, percorsi per esercizi sportivi all’a-ria aperta e così via. Per far conosceremeglio l’area in questione, il Coordinamen-to ha anche organizzato delle passeggiateche si sono tenute il 29 marzo e il 5 aprile,con pranzo nei prati del Forte Ardeatino.“La passeggiata è stata proficua – ha affer-mato Giuseppina Granito del Coordina-

mento STOP I-60 - sono emerseinfatti delle novità, sono affioratiinteressanti reperti archeologici diepoca romana: tombe, mura e per-sino un arco a tutto sesto chepotrebbe far intendere l’esistenzadi una villa. La Sovrintendenza haparlato di un discorso collaborativocon la proprietà, assicurando unarimodulazione del progetto in basealle preesistenze archeologiche, manoi ribadiamo ancora una voltal’effetto nefasto del piano sul traffi-co, sull’inquinamento e sulla qua-lità della vita delle persone che vivono nellearee limitrofe”. Pertanto il Coordinamentoannuncia vita difficile al Progetto dichia-rando “stiamo raccogliendo firme da conse-gnare al Sindaco Alemanno affinché si fac-ciano le necessarie valutazioni di impattoambientale nell’area in questione”.Le ferme considerazioni sul progetto e leconseguenti iniziative di protesta delCoordinamento sono arrivate anche inMunicipio. Alberto Attanasio (Assessore aUrbanistica, Lavori Pubblici e Mobilità delMunicipio XI) ribadisce l’esigenza di unTavolo di confronto: “Nei prossimi giorniinsieme al Presidente convocheremo ilTavolo sul progetto edificatorio I-60 alquale saranno invitati a partecipare i Comi-tati di Quartiere, il soggetto realizzatore delProgetto e l’Assessore all’Urbanistica delComune di Roma, Marco Corsini. Que-st’ultimo, già precedentemente interpellatodal Municipio per stabilire insieme lemodalità organizzative del Tavolo, non hamai dato risposta. Riteniamo che questosilenzio sia preoccupante e poco rispettosoa fronte di una legittima richiesta”. Ha infi-ne aggiunto Attanasio: “Sperando che tuttigli attori coinvolti nella questione sianopresenti all’incontro, l’obiettivo del Tavolosarà comunque quello di stimolare unmiglioramento dell’intervento da parte del-

l’Amministrazione competente”.Della stessa opinione è l’opposizione.Andrea Baccarelli (Consigliere PdL Muni-cipio XI) ha affermato: “Il Tavolo di con-fronto è assolutamente favorito, tra l’altronasce da una richiesta di un documentopresentato proprio dal PdL. L’incontro trala Cittadinanza, l’Amministrazione e iCostruttori ci sembra il minimo per tentaredi avviare una politica di riduzione deldanno, ad oggi l’unica possibile. Ricordia-mo infatti che i Costruttori hanno in manodelle autorizzazioni, frutto delle vecchieAmministrazioni Comunali di centro-sini-stra: Rutelli e Veltroni”. Per ridurre al mini-mo i danni di un’eventuale edificazione,Andrea Baccarelli ha poi specificato:“Attraverso l’ufficio di staff del sindacoAlemanno stiamo organizzando degliincontri con gli assessorati competenti delComune di Roma: l’Assessore alla Mobi-lità (S. Marchi) già è stato contattato, pre-sto verrà coinvolto anche l’Assessoreall’Urbanistica (M. Corsini). Inoltre vigile-remo affinché le preesistenze archeologi-che vengano salvaguardate e nel caso incui dovessero emergere dai sondaggiarcheologici degli importanti ritrovamenti,solo la Sovrintendenza potrà scongiurarel’edificazione”.

Simona D’Auria

SEMpRE pIù InCAl zAnTE l A CAMpAgnA DIpROTESTA DEl COORDInAMEnTO “STOp I-60”

web.com MUNICIPIO XI

Il 24 marzo è iniziata la prima campagna di protesta sui mezzi di comuånicazione.Fax, lettere ed e-mail hanno sommerso politici, giornali e televisioni

Via Benedetto Croce, 2700142 Roma

Tel/Fax: 06 54 10 707Cell. 329 8736969

e-mail: [email protected]

APRATICHE CATASTALICONSULENZE TECNICHE

D.I.A.PERIZIE

PROGETTAZIONEDIREZIONE LAVORIRISTRUTTURAZIONI

STUDIODI

ARCHITETTURA

I cittadini chiedonocertezze su realizzazione

delle infrastrutture evalutazione di impattoambientale, anche se

sognano un parcoarcheologico

Piano delle future edificazioni dell’I-60

Page 6: Urlo 64 Aprile 2009

VALCO SAN PAOLO - Sono mesi che icittadini di via Pincherle vanno avanti inuna resistenza dura e ferma, occupandogli stabili da cui la proprietà vuole sfrat-tarli, facendo scioperi della fame emanifestazioni, costituendo comitati,interagendo con leistituzioni. Ed è pro-prio questa resisten-za che ha portato adei risultati. “Tutto ènato a metà luglio2008, con l’arrivodelle lettere di ven-dita degli immobili da parte di FataAssicurazioni, facente parte del GruppoGenerali, per gli inquilini con contrattocon uno sconto sulla cifra dell’8% - ciracconta Daniele Holl, membro deldirettivo del comitato inquilini di viaPincherle 153-169 – Il problema è cheentro il 15 settembre gli inquilini inte-ressati all’acquisto avrebbero dovutoversare la somma di 5.000 euro per ildiritto di prelazione. Nel giro di duemesi era impossibile tutto ciò, conside-rando anche che i residenti sono per lamaggior parte over 65. Nel pieno dell’e-state nessuna banca avrebbe concessoun mutuo. Con la nascita del Comitato –continua Holl - e con l’aiuto del Muni-

cipio XI, nella persona del PresidenteAndrea Catarci, siamo riusciti a far slit-tare il giorno utile per la proposta. Il pro-blema è nato dopo, quando Generali havenduto tutto l’invenduto ad una societàdi Genova, Area Mestre, controllata del

gruppo Giacomazzi.Area Mestre, avendoappoggi su Roma, hachiesto aiuto allaHamptons Interna-tional con a capo ilDott. Greco e daquel momento in poi

ci sono state vendite a terzi all’insaputadegli inquilini, e varie riunioni e incon-tri tra le istituzioni. Grazie all’aiutoanche dell’AS.I.A. rdb (AssociazioneInquilini e Assegnatari) si sono avuti deirisvolti anche con azioni di forza e, conl’intervento dell’Avv. Vincenzo Pertica-ro che ci sta seguendo passo passo,siamo arrivati all’incontro tra Comune eRegione del 4 aprile, dove la proposta diGiacomazzi è stata accettata ma conrichiesta di delucidazioni. Dovremoattendere – conclude Holl – le parole delvenditore in merito. La data di fineaccordi è prevista per il 15 maggio”.Dopo la riunione in Prefettura, al qualehanno partecipato un rappresentante

dell’Assessorato regionale alla Casa,l’Assessore alla Casa del ComuneAlfredo Antoniozzi, il delegato del Sin-daco per l’Emergenza Abitativa MarcoVisconti, il Direttore dell’Ufficio Casadel Comune Raffaele Marra ed il pro-prietario dei 116appartamenti di viaPincherle, MarioGiacomazzi, proprioquest’ultimo ha rife-rito la volontà di tro-vare una soluzioneper le famiglie,rimettendo in discussione anche i con-tratti di compravendita già conclusi ebloccando le vendite a terzi. “Siamo soddisfatti per questo primorisultato ottenuto grazie alla testardaresistenza degli inquilini di via Pincherle- commenta Angelo Fascetti dell’AS.I.ARdB - e chiediamo al Comune e allaRegione di svolgere fino in fondo ilruolo di tutela del diritto all’abitare,impedendo al contempo nuovi tentatividi speculazione messi in moto dai pro-cessi di dismissione”. Soddisfatto ancheCatarci, in prima linea da mesi sullavicenda: “La ripresa delle trattative, conil coinvolgimento di tutti gli attori, dalMunicipio, alla Regione, al Comune allo

stesso Giacomazzi in persona, ha apertouno spiraglio di speranza per gli inquili-ni di via Pincherle. Sembra che ci si stiaavviando ad una risoluzione. La propostadi Giacomazzi deve essere analizzata, èun po’ alta ma negoziabile e visto che ora

si può parlare di unavera e propria tratta-tiva (anche graziealla serietà di inter-vento mostrata dap-prima dalla Regionee ora anche dalComune) credo che

questa sia un’ottima base di partenza perevitare il massacro sociale”. Ed infattil’impegno del Comune ci viene confer-mato anche da Andrea De Priamo, Presi-dente Commissione Ambiente delComune, che annuncia una “mozionevotata per la tutela degli inquilini e peravere un’offerta più vantaggiosa in mododa riuscire ad arrivare ad un accordo”. Pare quindi che finalmente il dialogo siastato aperto e che tutti facciano sentire laloro voce. Forse per gli inquilini di viaPincherle sta per finire questa lungaodissea. Forse è arrivato il momento cheabbiano finalmente il diritto ad un tettosulla testa. Il loro, del resto.

Serena Savelli

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v IA pInCHERl E: l A RESISTEnzA FunzIOnA!Dopo le svariate proteste degli inquilini, forse ora qualche speranza di risoluzione

MUNICIPIO XI e XII

vIA DEI RADIOTEl EgRAFISTI: l ’OCCupAzIOnE COnTInuAIn stallo l’occupazione dell’ex edificio Cotral. E i cittadini si lamentano

GIULIANO DALMATA - Sono più ditre mesi che l’edificio Cotral di via deiRadiotelegrafisti è stato occupato da 120famiglie, circa 350 persone, dopo losgombero dello stabile di via Rivoltella,in zona Monteverde. Purtroppo però

nessuna risoluzione per gli occupanti enessun accenno di essi a volersene anda-re. I cittadini hanno così iniziato alamentare una situazione di pericolosità,di poca sicurezza e soprattutto di incer-tezza. E inoltre tante domande irrisolte

come quella, fondamentale, del perchéla Regione non faccia nulla, visto cheCotral (di sua proprietà) aveva intenzio-ne di vendere lo stabile. “Dopo l’occupazione dello stabile, adicembre, abbiamo fatto una riunionecon i cittadini, Calzetta e Cuoci(Presidente e Vicepresidente MunicipioXII), mentre la Regione è stata silente. –racconta Giorgio Marsan, Presidentedell’Associazione Gentes - L’Assessorealla Mobilità della Regione Lazio,Franco Dalia, si era invece preoccupatodi incontrare gli occupanti, visto che laRegione Lazio è la maggiore azionistadi Cotral S.p.A. Il Municipio XII cirisponde che non può intervenire inquanto la situazione non è di sua com-petenza. I cittadini però qui lamentanouna mancata identificazione delle 150famiglie all’interno dello stabile: è veroche finora non vi sono stati né problemidi ordine pubblico, né sociali di alcungenere, ma gli abitanti del quartierehanno il diritto di sapere chi e quantisono i nostri “nuovi vicini”. In caso dilocazione di un appartamento o di unaparte di esso ogni cittadino è tenuto acomunicare entro 48 ore alla questura legeneralità dell’affittuario. Non è forselecito far sapere alle autorità competentichi effettivamente occupa l’edificio?Inoltre – continua Marsan – la palazzina

è un edificio adibito ad uffici, per cuinon particolarmente attrezzato ad ospi-tare famiglie residenti. Il numero indica-tivo degli occupanti è di almeno 4 o 5volte superiore alla massima capienzapossibile per l’edificio stesso in base atutte le normativesulla sicurezza. Sipresume che glioccupanti utilizzinobombole a gas perscaldarsi e cucinare,creando rischi per lepalazzine circostan-ti. E altrettanto graveè la questione igiene.Infine – conclude Marsan – la RegioneLazio ha recentemente dichiarato di nonpoter procedere alla realizzazione dellaResidenza Sanitaria per Anziani pressola Ex Casa della Bambina in viaLaurentina, pur in presenza di finanzia-menti e di progetti decennali, perchéquell’edificio deve collocare gli ufficidella stessa Regione (con enormi spesedi ristrutturazione). Perché non utilizza-re il palazzo Cotral che già nasce perospitare uffici?”Dà ragione al comitato Andrea DePriamo (PdL), Presidente dellaCommissione Ambiente del Comune diRoma, quando afferma che “le occupa-zioni sono qualcosa di illegale e non si

può assolutamente continuare in questomodo. Ho chiesto al Sindaco Alemannodi attivarsi perché ricordiamo che quelloè uno stabile della Regione”. Per ilmomento solo proposte di risoluzione,ma la strada dello sgombero sembra

ancora non troppovicina, soprattutto acausa del fatto che èproprio la direttainteressata, laRegione, per l’ap-punto, a non interfe-rire più di tanto.Strano, perché la“perdita” dell’immo-

bile dovrebbe recare comunque undanno economico a Cotral, vista anchel’intenzione di vendita dello stesso. “Èanche per questo che stiamo cercandouna via per la risoluzione – affermaAugusto Culasso, consigliere delMuncipio XII (PD) - La mia parte poli-tica ha fatto in modo che si aprisse untavolo istituzionale tra Regione e occu-panti. Non condivido la logica delleoccupazioni, visto che è un metodo ille-gale, ma il diritto alla casa è comunqueun problema attuale, che andrebbe risol-to con politiche più attente all’incremen-to dell’housing sociale e salvaguardantile fasce deboli”.

Serena Savelli

Uno scorcio dell’edificio occupato

Si sta arrivando adun accordo:

Giacomazzi fa lasua proposta

Catarci: “Si è apertauna vera trattativa,

e con essa lasperanza”

Tutti si chiedonoperché la Regione

non faccia nulla perrivendicare il suo

immobile

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7web.com MUNICIPIO XII

ROMA - Si è conclusa la gara d'appaltoper l'ammodernamento infrastrutturaledell'Ardeatina, un intervento atteso cheinsieme alla messa in sicurezza della stra-da prevede la realizzazione di nuove rota-torie (tratto extra GRA) per eliminare 4pericolosi incroci. Inoltre sono in corso ilavori per la realizzazione del raddoppiodella via Laurentina dal GRA fino al cimi-tero di Trigoria. Intervistiamo MarcoVincenzi, assessore pro-vinciale a Mobilità eLavori Pubblici per cono-scere i dettagli tecnici deilavori, i costi e i tempi direalizzazione.Assessore Vincenzi, èstato già assegnato l'ap-palto per la sistemazionedell'Ardeatina? La procedura per l’appal-to è iniziata con la pubblicazione delbando, lo scorso 2 febbraio e dal 6 aprilesono iniziate le pratiche per l’affidamentodei lavori. Si tratta di un intervento com-plesso dal punto di vista tecnico e struttu-rale e di notevole importo finanziario, eper questo sottoposto a rigide normenazionali ed europee. Questo comportaun’inevitabile dilatazione dei tempi di ini-zio lavori anche se come assessorato met-teremo il massimo impegno per aprire alpiù presto il cantiere. Mi auguro entro lafine dell'estate.Quali sono gli interventi previsti? Lamanutenzione stradale, l'illuminazione, imarciapiedi?Il progetto di ammodernamento realizzatodalla Provincia di Roma trasformeràl'Ardeatina in una strada moderna e sicurain grado di assorbire il traffico pesanteoggi presente sulla Nettunense che tra l'al-tro attraversa i centri abitati di Pavona eCecchina. Gli interventi di messa in sicu-

rezza prevedono l'allargamento della sedestradale dagli attuali 7,5 metri a 10,5 metri,la realizzazione di una rete di tombini perle acque piovane e nuove rotatorie.L'opera è stata divisa in 4 lotti funzionali ela gara che si è appena conclusa riguarda ilotti II e III con la messa in sicurezza dalKm 20 al Km 23,5 e la realizzazione di 4rotatorie. La prima è prevista in prossimitàdell'incrocio con la provinciale Divino

Amore al Km 14,3, laseconda è al Km 15 all’in-crocio con la strada PortaMedaglia, la terza rotato-ria è al Km 18 in corri-spondenza della stradaSanta Fumia, mentre l’ul-tima è situata al Km 20 inprossimità della stradaAlbano-Torvajanica. Ilprimo lotto è già stato rea-

lizzato dall'Amministrazione Gasbarracon i lavori di ampliamento e sistemazio-ne della strada fino al Km 20 e la realizza-zione di una rotatoria al Km 23. Mentre illotto IV riguarda la messa in sicurezza dalKm 23,5 al Km 27 in corrispondenza del-l'innesto con la provinciale AnticaCorriera. Quanti soldi sono stati stanziati?Complessivamente il piano per tutti equattro i lotti prevede un investimento dicirca 17 milioni di euro. I lotti II e III, cioèquelli dell'appalto appena concluso, ave-vano una base d’asta di 5,8 milioni di euro.Per quanto riguarda invece la realizzazio-ne del raddoppio della via Laurentina dalGRA al cimitero di Trigoria, vorremmosapere se verrà rispettato il termine deilavori previsto per giugno 2009? No, i lavori termineranno per la fine delmese di ottobre 2009, con un ritardo dicirca quattro mesi.Il ritardo da cosa dipende?

Principalmente da due cause. La prima, apiccoli imprevisti incontrati nei lavoricome modifiche del tracciato richieste dalComune di Roma, difficoltà di demolizio-ne di manufatti abusivi, spostamento inat-teso di alcune cabine Enel e idriche, ilritrovamento di discariche abusive, lo spo-stamento di gazebo dei fiorai nell’arealimitrofa al cimitero. La seconda causa è

dovuta alle particolari ed eccezionaliondate di maltempo che hanno caratteriz-zato il periodo invernale.A lavori ultimati quali saranno i vantaggiper i cittadini e per il traffico pesante?Completati i lavori, il tratto di Laurentinadal Raccordo Anulare al km 14 saràampliato a quattro corsie con uno sparti-traffico centrale ed il secondo, dal Km 14al km 28, con due corsie larghe 10,5 metri.Inoltre, con la realizzazione di una serie dirotatorie si completerà la messa in sicurez-za dell’intero tratto, particolarmente utiliz-zato dal traffico pendolare e, nel periodoestivo, dai turisti del litorale romano. Assessore, un'ultima domanda. Da un

anno si occupa di Viabilità nella GiuntaZingaretti, cosa è stato fatto in questotempo dalla Provincia per la sicurezzastradale?In un anno abbiamo promosso e stiamo giàrealizzando interventi di messa in sicurez-za sulla rete viaria provinciale per 45 mlndi euro. Un risultato che ci riempie di orgo-glio, sia per l'entità delle risorse economi-

che impegnate, sia per la capacità dei nostriuffici di portare a termine in breve tempoun complesso lavoro progettuale.Numerosi cantieri sono già stati aperti ealtre decine seguiranno nei prossimi giorniper ripavimentare centinaia di km di stra-de, sostituire i guard rail, costruire rotatoriee rifare la segnaletica orizzontale e vertica-le. Senza dimenticare le ricadute positiveper il nostro sistema produttivo, visto cheabbiamo diviso gli appalti per lotti da500mila euro ai quali hanno potuto parteci-pare piccole e medie imprese che si sonoassicurate lavori e commesse in unmomento di grave difficoltà congiunturale.

Simona D’Auria

IL PRIMO FESTIVAL DI GIORNALISMO D’INCHIESTA“A Chiare Lettere”

Tre giorni di incontri a Marsala con giornalisti, autori, attori, reporter 8, 9, 10 maggio 2009

Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, Oliviero Beha (in uscita il libro I nuovi mostri), Salvatore Cusimano, direttore Rai Sicilia, Salvatore Mugno, Andrea Purga-tori, Paolo Cucchiarelli (Ansa), Claudio Sabelli Fioretti, Franz Di Cioccio e la sua band SLOW FEET, Giorgio Fornoni, giornalista free lance, autore per

“Report” di coraggiose inchieste sulle zone di guerra nel mondo, il contributo di Ascanio Celestini, Raffaele Oriani, inviato di “Io Donna” e Riccardo Staglianò(Repubblica) David Lane (The Economist) Andrea Cairola, funzionario dell’Unesco per la libertà di stampa nel mondo, Marco Travaglio e Vauro, con BeatriceBorromeo, per Italia Annozero. Per concludere dedicato alla “SOLUZIONE FINALE ovvero il bavaglio all’informazione”, Marco Travaglio, Roberto Scarpina-

to,Saverio Lodato, Peter Gomez, Luigi De Magistris, Bruno Tinti, Luca Telese, Pino Corrias

Il Comune di Marsala in collaborazionecon Sosia&Pistoia, Mismaonda,Communico presentano:

ARDEATInA E l AuREnTInA: l ’ASSESSOREpROvInCIAl E vInCEnzI pRESEnTA I pROgETTI

Dopo le svariate proteste degli inquilini, forse ora qualche speranza di risoluzione

Panoramica sui lavori in corso per la via Laurentina

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8 a cura della PROVINCIA DI ROMA

Partire dalle storie personali per arrivarea una memoria condivisa da tutti, soprat-tutto dalle nuove generazioni che a lorovolta dovranno essere i nuovi testimoniper quelle future. Questo il senso delviaggio della memoria organizzato dallaProvincia di Roma nei luoghi dove siconsumò la tragedia della Shoah. Dome-nica 29, lunedì 30 emartedì 31 marzo,240 studenti dellescuole superiori diRoma e provinciaaccompagnati dalpresidente Zinga-retti, hanno visitatoCracovia ed ilcampo di sterminionazista diAuschwitz. Tregiorni in Polonianel ricordo diPrimo Levi, cui èstata dedicata l'ini-ziativa.''E' un momentoemozionante. Perme è il ritorno ai racconti della mia infan-zia: la mia bisnonna materna fu deporta-ta nel campo di concentramento adAuschwitz ma non vi arrivò mai, morìdurante il viaggio'', ha ricordato il presi-dente Zingaretti.Il nonno di Zingaretti sfuggì ai nazisti aRoma perché si rifugiò in un conventomentre la figlia, che allora era una bam-bina, si salvò nascondendosi in unappartamento di fronte. "Il racconto checonservo è parte di una storia che appar-tiene a tutti - ha proseguito Zingaretti -E proprio questo il compito della memo-ria: trasformare storie personali in storiacondivisa".Proprio i ricordi sono stati il leit motivdel viaggio, con i ragazzi che hannoascoltato le testimonianze degli exdeportati sopravvissuti ai campi di ster-minio perché: ''ci vuole qualcuno - ha

spiegato Zingaretti - che raccolga questetestimonianze''."I ragazzi hanno dato una risposta moltopositiva - ha aggiunto l'assessore provin-ciale alla Scuola, Paola Rita Stella - sisono interessati molto ai racconti deisopravvissuti, e molti di loro contano difare lavori e progetti sulla memoria non

appena rientreran-no a scuola". "Larisposta, l'attenzio-ne e la serietà deiragazzi – gli hafatto eco il presi-dente del Consiglioprovinciale, PinaMaturani - la cosache meglio di tutterestituisce l'impor-tanza di questoviaggio. L'impe-gno delle istituzio-ni deve consisterenon solo nel pre-servare la memo-ria, ma anche nel-l'insegnare alle

giovani generazioni che queste atrocitàpurtroppo si possono ripetere e che perquesto è importante non dimenticare".La prima tappa è stata una visita nelcuore del ghetto ebraico di Cracoviadove 70 mila ebrei furono costretti avivere isolati dal resto della città inseguito all'occupazione nazista dellaPolonia. Gli studenti, di venti scuole diRoma e 40 della provincia, accompagna-ti tra gli altri dal delegato alla Memoria,Umberto Gentiloni, hanno visitato ilquartiere ebraico, delimitato da muracostruite sul modello medievale con fat-tezze che ricordano le lapidi degli ebreitrucidati nei campi di sterminio. Il ghettoè separato dal resto della città dal fiumeVistola, da una collina che cade a stra-piombo e vicino alla ferrovia. Una zonascelta ad hoc per favorire l' isolamentodegli ebrei.

Dalla ''piazza delle sedie" - in memoriadei bimbi che dal quartiere ebraico porta-rono con sé le seggiole delle loro classiverso la nuova scuola nel ghetto - gli stu-denti, guidati da Marcello Pezzetti, diret-tore designato del Museo della Shoah diRoma, hanno percorso le strade e lamemoria del ghetto. Sotto una pioggialeggera e incessante, si sono fermatidavanti ai resti delle mura che i nazistihanno voluto ricordassero le tombeebraiche. Hanno ascoltato la storia dell'ultimo giorno di scuola e di vita dei bam-bini del ghetto. Visitato il quartiere ebrai-co divenuto set per Schindler's List diSpielberg. E nella sinagoga hanno incon-trato i deportati del ghetto romano: Shlo-mo Venezia, Sami Modiano, PieroTerra-cina, sopravvissuti agli orrori diAuschwitz, Vera Salomon, vicepresiden-te dell' Aned, Leone Paserman, presiden-te della Fondazione Museo della Shoah.Sono stati loro, gli ex deportati, adaccompagnare il giorno successivo glistudenti nei campi di Auschwitz, doveLevi era il numero "174517" e poi aBirkenau.In silenzio gli studenti hanno visitato idue campi. Dai sopravvissuti hannoascoltato il racconto dell' orrore vissutoin prima persona. A loro hanno fattodomande, chiesto spiegazioni, facendocapannello anche dopo i momenti delracconto collettivo. Con Sami Modianoalcuni hanno fatto un pezzo di strada trai viali di Birkenau, ascoltandolo ripetereche "è importante che si conoscano lesofferenze vissute in questo campo. Perquesto torno qui a raccontarle". Eranoscossi quando, con la voce rotta dall'e-mozione, Piero Terracina, ha ricordatodell' ultimo abbraccio con la mamma aBirkenau, subito dopo la selezione chedecideva delle persone arrivate a bordodel treno della morte, dividendo quellimandati subito morire, da quelli destina-ti al lavoro. Erano attoniti mentre Shlo-mo Venezia raccontava del suo lavoro nelcampo: diceva a tutti di fare il barbiere,ma in realtà rimuoveva i cadavere dellepersone mandate a morire nelle camere agas. "Sono profondamente turbato - haraccontato Aldo, 16 anni, studente delliceo "Cattaneo" di Testaccio. La mia èuna famiglia ebrea ed è capitato di parla-re di queste cose in casa, ma non avreimai immaginato tutto questo - ha conti-nuato parlando davanti alla Kinderblok,la casa dei bambini - la mia vita ora cam-bierà: non riuscirò a pensare solo adivertirmi sapendo che miei coetaneihanno dovuto patire tutto questo".Secondo Giorgia e Noemi, dell'istitutod'arte di Tivoli, sarebbe meglio coinvol-gere nel viaggio anche ragazzi più picco-li: "Bisogna colpirli prima per scongiura-re il rischio di comportamenti razzisti e l'uso di espressioni offensive nei confron-

ti di persone di confessioni differenti"."Nonostante abbiamo studiato a lungo laShoah, camminare in questi luoghi dàun'emozione particolare perché i librinon raccontano mai veramente la vita e lastoria come ci possono essere raccontatedai testimoni - ha detto Roberta dell'In-nocenzo III di Anzio - Io sono stata for-tunata a esser scelta per prender parte aquesta esperienza. Il mio impegno orasarà diventare a mia volta testimone eraccontare quello che ho visto e sentito aicompagni di scuola che non sono statialtrettanto fortunati". Gli studenti hanno anche visitato la sina-goga di Cracovia che, quando arrivaronoi nazisti, fu trasformata in una stalla. Eproprio dalla sinagoga il presidente dellaFondazione museo della Shoah, LeonePaserman, ha rivolto un invito ai ragazzi:''Andate a cercare nelle vostre soffittedove potreste trovare documenti impor-tanti che sono testimonianza di quelperiodo. Poche settimane fa ho trovatouna cartolina postale del marzo 1940, cheda Varsavia mio zio inviò a mia madre''.La Provincia di Roma intende portareavanti il percorso della memoria attra-

verso una banca della memoria che rac-colga storie, testimonianze e documentiaffinché la memoria della Shoah nonvenga dispersa, ma diventi storia condi-visa. Poi la costruzione di una rete degliamici della storia e della memoria cheleghi tutti quelli che hanno partecipatoal viaggio nei campi di concentramento- alunni e docenti – perché questa espe-rienza non si concluda con il ritorno allarealtà quotidiana."Mentre questi ragazzi sono venuti quiad ascoltare le testimonianze dei soprav-vissuti, il campo di Auschwitz rischia dichiudere – ha ricordato Zingaretti - Ser-vono circa 12O milioni di euro per nonlasciare che venga disperso un luogodella memoria come questo. E anche igoverni europei, come il nostro, dovreb-bero dare un segnale per evitare che lamemoria diventi retorica".

zIngARETTI COn gl I STuDEnTI AD AuSCHWITzLa Provincia promuove una Banca della Memoria per non dimenticare

Viaggio nella Shoah promosso da Palazzo Valentini per 240 ragazzi di Roma e provincia

La Banca dellaMemoria raccoglieràstorie, testimonianzee documenti affinché

la memoria della Shoahnon venga dispersa,

ma diventi storiacondivisa.

C’è da costruire unarete degli amici della

storia e della memoriache leghi tutti quelli che

hanno partecipato alviaggio nei campi di

concentramento

PROVINCIADI ROMA

Zingaretti: "Mentrequesti ragazzi sono

venuti qui ad ascoltarele testimonianze dei

sopravvissuti, il campodi Auschwitz rischia di

chiudere"

Momento di raccoglimento e di riflessione a Birkenau

Page 9: Urlo 64 Aprile 2009

EUR - Ne parliamo dal lontano febbraio2007 e ad oggi, tra le svariate peripeziedovute affrontare da ex giostrai, dipenden-ti e anche visitatori abituali, dell’unico sto-rico parco di divertimenti della Capitaleancora non si hanno notizie certe. Loabbiamo detto più volte: Cinecittà, vincitri-ce del bando di gara per l’acquisizione del-l’area ormai da circa un anno, non dà segnidi voler iniziare dei lavori di ristrutturazio-ne, né tantomeno di aprirsi ad un dialogocon gli operatori rimasti da tempo disoccu-

pati. Anche i tavoli istituzionali delComune non sembrano servire a granché,visto che nell’ultimo la Luneur Park (lasocietà creata ad hoc per la gestione delLuneur) ha mandato un semplice “ascolta-tore” in rappresentanza. Strano, perché aquanto pare quest’ultima è ancora l’unicache non ha proferito parola. “Abbiamoavuto un incontro con l’Assessore alleAttività Produttive e Commercio delComune di Roma Davide Bordoni, doveerano presenti tutti, anche Eur S.p.A. eCinecittà, che però ha inviato un “uditore”che ascoltava ma non interagiva – ci rac-conta Remigio Cona, VicepresidenteANESV (Associazione NazionaleEsercenti Spettacolo Viaggiante) -L’incontro, per quanto utile per mettereinsieme le parti, non ha portato a nulla ed èmorto sul nascere, avendo l’attore piùimportante, ovvero Cinecittà, solo in qua-lità di ascoltatore. Dal canto nostro noiabbiamo avanzato una proposta, ovveroquella di vederci garantiti dei posti di lavo-ro, o di permetterci di riqualificare gli stande le attrazioni in modo da aumentare la

qualità delle nostre attività, oppure, per chivolesse andare in pensione, una buonauscita di 5000 euro per metro lineare.L’Assessore Bordoni si è mostrato disponi-bile a risolvere la situazione – continuaCona – mettendo tutti attorno ad un tavolo.Per quanto riguarda i lavori non è ancorapartito niente, e sì che si diceva che il Parcoavrebbe riaperto prima dell’estate”. Quindinessuna novità, nemmeno sul fronte deilavori, nonostante i sei milioni di euro stan-ziati di cui 800.000 dovevano essere utiliz-

zati in lavori diprimo intervento.Il cantiere visibi-le attualmente faparte di un’areaadiacente, manon compresaall’interno dellunapark. Inoltreci siamo infor-mati su com’èandata a finire lafaccenda delle

lettere di sfratto, visto che le giostre sonoancora tutte lì a prendere pioggia e polve-re. “La Luneur Park aveva minacciato gliesercenti di sgombero forzato, che poi nonè avvenuto. La cosa strana è che gli stessi,che hanno le attività di loro proprietà all’in-

terno del Parco, non possono accedervi pereffettuarne la manutenzione necessaria. –continua Cona – L’unico modo è firmareuna dichiarazione per cui si accede all’areasolo per rimuovere le attrazioni. Ciò nonsolo è inammissibile, ma provoca ancheuna situazione di pericolo”. Appunto, èlegittimo chiedersi che cosa succederebbese, mettiamo il caso più estremo, crollassela ruota panoramica in mezzo a via delleTre Fontane a causa di una manutenzionenon effettuata. Di chi sarebbe la responsa-bilità? Ricordiamoci che la maggior partedelle attrazioni, che sono strutture anchegrandi, sono a ridosso del perimetro delParco, quindi sulla strada. È legale tuttoquesto? È ammissibile mettere a repenta-glio la sicurezza dei cittadini, o poniamo ilcaso, di eventuali operai che inizieranno ilavori di bonifica? Abbiamo provato achiederlo a Bordoni, che non ci ha fornitorisposte, ma Antonio Gazzellone, consi-gliere comunale PdL, ci dice che “lo stessoAssessore Bordoni ha inviato una richiestaall’avvocatura del XV dipartimento perpoter visionare la documentazione di EurS.p.A. per verificare che sia tutto regolare.Tale lettera è partita da qualche settimana epresto dovremmo avere un riscontro”. DalComune rimane comunque l’impegno siadi maggioranza che dell’opposizione, che

all’unisono sono preoccupati e attivi nellacausa degli ex operatori. “Abbiamo unamozione in consiglio comunale che impe-gnava il Sindaco Alemanno, Eur S.p.A. eCinecittà ad aprire un tavolo di discussionecon gli operatori. – dichiara AntonioStampete, consigliere comunale del PD -Con molta difficoltà sono stati fatti degli

incontri, ma la società vincitrice della garastenta a parlare del futuro dell’area. Si deveassolutamente trovare una soluzione, è unpeccato vedere Roma privata del suo parcodi divertimenti storico”. L’unica cosa dafare è ancora attendere di vedere qualcosa,ma la situazione è ancora in stallo. È moltotriste, oggi, passare davanti al vecchiolunapark e non sentire più le urla dei ragaz-zi dagli ottovolanti o i bambini con lo zuc-chero filato tra le mani. Torneremo, primao poi, a rivivere ciò che tanto ci appassio-nava da bambini?

Serena Savelli

9web.com

l unEuR: MA nOn DOvEvA RIApRIRE?Il noto lunapark romano ancora in stato d’abbandono. A quando una soluzione?

MUNICIPIO XII

Gazzellone (PdL):Bordoni ha inviato unarichiesta all’avvocatura

per accertare laregolarità degli atti

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COLLE DI MEZZO - Il22 gennaio 2008 il Con-siglio del Municipio XIIha approvato all'unani-mità la Risoluzione n. 8che prevede il suo impe-gno ad attivarsi con ilComune di Roma perfinanziare la messa insicurezza della scuolad’infanzia statale in Via Luca Gauricoche appartiene alla “Tosi”. Tra gli inter-venti urgenti c’è la messa in sicurezzadella scuola mediante la realizzazionedi un’adeguata recinzione esterna, chegarantisca l’incolumità dei bambini.Inoltre moltissime le cose da riparare,come le serrande, gli infissi, l’impiantoantifurto oltre che daeffettuare la manuten-zione del soffitto e delpavimento. Per non par-lare della pulizia esternadell’edificio e la rimo-zione necessaria degliarredi in disuso accata-stati proprio all’ingres-so. Infine, oltre allariparazione di un giocopresente nel giardino,ormai divenuto perico-loso, sarebbe indispensabile anche rea-lizzare una copertura alla serra presenteall’esterno per poterla finalmente utiliz-zare nella didattica. “La scuola di Via Luca Gaurico è quel-la che ha bisogno degli interventi più

urgenti, tra le 45 scuoledell’infanzia presentinel nostro municipio -ha affermato FedericoSiracusa, ConsiglierePD del Municipio XII-Abbiamo richiesto chesoprattutto su questascuola nel bilanciocomunale si investisse-

ro 300.000 euro, tra l’altro per la secon-da volta, visto che la prima richiestavenne fatta nel 2008. Ma per quest’an-no almeno non è stato annoverato alcunfinanziamento. Per i prossimi il Comu-ne dovrà riparlarne. Inoltre – continuaSiracusa – anche altre scuole hannobisogno di ristrutturazioni urgenti, e tra

tutte queste solo quattroverranno prese in consi-derazione dal Piano diInvestimenti. Conside-rato che le scuole del-l’infanzia comunali delMunicipio XII sonoventisette mentre le sta-tali sono diciotto, per untotale di 45 scuole del-l’infanzia, procedendodi questo passo ci vor-ranno almeno quaranta-

cinque anni per completare la ristruttu-razione straordinaria di tutte le scuoledell’infanzia del Municipio”. Gli inter-venti di manutenzione straordinaria pre-visti nel Municipio XII riguarderanno,nello specifico, una sola scuola dell’in-

fanzia comunale, in Viale Tommaso Sil-lani, al Laurentino, una sola scuola pri-maria, la “Matteo Ricci” di Via Cina, alTorrino e due sole medie, la “Purifica-to” di Fonte Meravigliosa e la “Battisti”di Via della Divisione Torino, nel quar-tiere Giuliano Dalmata. “Stiamo già operando per risanare la

situazione della scuola di via Gauricoriguardo la manutenzione del soffitto edella pavimentazione” sostiene GemmaGesualdi, Assessore alle Politiche Edu-cative e Scolastiche del Municipio XII.“Inoltre ho già effettuato una richiestaper eliminare i murales, davvero vergo-gnosi, presenti sulle pareti esterne.

Alcune ristrutturazioni non spettano anoi ma a dipartimenti specializzati cheho già provveduto a sollecitare; per laquestione della recinzione – conclude laGesualdi - abbiamo realizzato un inter-vento veloce che ha permesso di copri-re le sbarre di ferro arrugginite che fuo-riuscivano dal muretto della stessa” haconcluso l'Assessore Gesualdi. Allaluce di tutto questo ci chiediamo: lasicurezza nelle scuole, soprattutto diquelle dell’infanzia, ogni giorno fre-quentate da centinaia di bambini, nondovrebbe forse essere una priorità per laGiunta comunale?

Arianna Adamo

MUNICIPIO XII

MunICIpIO XII: Il COMunE RISTRuTTuRA unA SCuOl A Su 45A rischio la sicurezza dei bambini soprattutto nella scuola a Via Luca Gaurico

L’ingresso della stazione

Sei sempre a dieta eppure non riesci adimagrire? Inizi le diete e non le fini-sci. Dopo ogni dieta riacquisti veloce-mente i chili perduti?Per dimagrire senza soffrire o perrisolvere situazioni particolari qualiadiposità localizzate, celluliti, stasi lin-fatiche, atonie muscolari, rilassamenticutanei, lo Studio della Dott. ssaCarmela Pisano si avvale di nuovetecnologie. I sistemi più all'avanguar-dia della medicina estetica possonorisolvere infatti ogni inestetismo speci-fico.

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E’ fondamentale con-sigliare alla pazientedi bere almeno 2 ld’acqua al giorno apartire dalla settimanaprima della sessione,effettuare un tratta-mento linfodrenantesubito dopo la prima

sessione di cavitazione ed uno adistanza di 3-4 giorni. Inoltre dove cifosse la necessità di un trattamentopiù incisivo, e’ possibile fare infiltrazio-ni anche di semplice fisiologica cherende il distretto da trattare più idrata-to, consentendo un maggiore sviluppodel fenomeno della cavitazione.

c o sa e ' l a c a r bo ss it er a pia ?La carbossiterapia consiste nell'intro-duzione a livello sottocutaneo di CO2.Tale metodica non ha effetti collateralie non esiste nessuna tossicità perchèla CO2 è un normale metabolita cellu-lare definita come farmaco naturale.La frequenza bisettimanale è quella

consigliata con cicli di 10-20 sedute.La risposta è sempre notevole edimmediata, levigazione della buccia diarancia, diminuizione volumetricadelle adiposità localizzate, effetto lif-ting sui tessuti con risultati visibili egratificanti in breve tempo.Il costo è di circa 150,00 per la cavita-zione e di100,00 euro per la carbossi-terapia.

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Luca Gauriconon è sicura

e nessunointerviene

Siracusa:Di 45 scuoledell’infanzia

solamente peruna sono stati

approvatii finanziamenti

dal Comune

101 mo d i pe r esser e sa n i, be l l i e c o n un c o r po mo zza f ia t o

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13web.com VARIE

Successo di critica e di pubblico per ilvino del Lazio. Il padiglione dellaRegione e il ristorante dell'enoteca Pala-tium sono stati tra i più visitati alla Fierainternazionale Vinitaly che si è svolta aVerona dal 2 al 6 aprile. E ancora: 29 Gran Menzioni, 5 in piùrispetto allo scorso anno, rappresenta ilbottino ottenuto dai vini laziali al Concor-so Internazionale che si è svolto nell’ambi-to della Fiera. I vini premia-ti, in tutto 14 DOC e 15IGT, sono 7 della provinciadi Roma, 4 del viterbese, 5del frusinate e 13 della pro-vincia pontina. Quattro Gran Menzionisono andate alla DOCCesanese del Piglio, dive-nuta DOCG (Denomina-zione di Origine Controlla-ta e Garantita) lo scorsoanno. E per la prima volta il riconoscimen-to è andato anche ad un Rosato (Albiola2008 dell’azienda Casale del Giglio.“Dalle DOC alle IGT, dai bianchi ai rossi erosati fino allo spumante, la nostra regioneè stata premiata in quasi tutte le categoriepreviste dal Concorso internazionale – ha

commentato l’assessore regionale all’A-gricoltura, Daniela Valentini – un granderisultato che ci rende orgogliosi e confermala nostra politica a sostegno della crescitadella qualità dei vini. Un lavoro che stadando davvero ottimi frutti.”Sempre alla Fiera di Verona, al Saloneinternazionale Sol, è stata presentata 'Ulive-ti del Lazio' l’associazione nata per pro-muovere e valorizzare l'olio extra vergine

di alta qualità e le olive damensa delle aziende dei ter-ritori laziali. L'idea è quelladi aprire un dialogo con iconsumatori, trovandocome compagni di viaggio iristoratori, veri ambasciatoridel gusto della cucina tipicaregionale. A guidare la neo-nata realtà associativa è unadonna: Loriana Abbruzzettiche ha detto come Uliveti

nel Lazio: “nasce per esprimere le tipicitàdel prodotto, l'italianità, la qualità e ladiversità dei nostri sapori''.Il Lazio dell'olio, con 250mila quintali,rappresenta il 5% della produzionenazionale.

Alessandra De Luca

t utto sull’agricolturaAl vInITAlY pREMIATA l AQuAl ITà DEI vInI DEl l AzIO

Il risultato estetico è diventato oggi diprimaria importanza nel trattamento diriabilitazione protesica.Sono sempre di più i pazienti che ven-gono alla nostra osservazione con l’in-tento di ottenere un sorriso vicino allaperfezione, sia dal punto di vista cro-matico che della forma…un sorriso diquelli che si vedono solo alla TV.Per avvicinarsi alle esigenze delpaziente le faccette in ceramica costi-tuiscono la migliore alternativa possibi-le a trattamenti altrimenti indaginosi edal risultato estetico incerto. La tecnicaconsiste nel sacrificare un sottile stratodi smalto superficiale del dente e nel-l’applicazione di una “conchiglia” dimateriale ceramico sulla parte esternadel dente. Questo tipo di applicazionenon comporta alcun danno al dentetrattato e dà la sicurezza della duratanel tempo praticamente illimitata.Le faccette ceramiche hanno rivolu-zionato il mondo dell’odontoiatriaestetica, soprattutto nella riabilitazione

dei settori anteriori: sia per la rapiditàdi intervento sia per la semplicità diapplicazione.Le indicazioni all’intervento sono mol-teplici: dalla presenza di incisividiscromici, alla presenza di difetti dellamineralizzazione dello smalto, finoalla alternativa che offrono ad alcunicasi di ortodonzia; sono molti i pazien-ti che si presentano alla nostra osser-vazione con il classico spazio tra identi anteriori (diastema) o con un leg-gero affollamento anteriore, in assen-za di una malocclusione di tipo funzio-nale. In questi soggetti proponiamoaccanto al trattamento ortodontico,piùlungo e disagevole per il paziente, unariabilitazione del settore anteriore confaccette in ceramica, che ci danno lapossibilità di risolvere il caso in pochesettimane.

SORRISO NEWSa cura del Dott. Cirillo Francesco

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L’ONDAREGIA: DENNIS GANSEL

SCENEGGIATURA: DENNIS GANSEL,PETER THORWARTH

MONTAGGIO: UELI CHRISTEN

INTERPRETI: FREDERICK LAU, JENNIFER ULRICH,JÜRGEN VOGEL, MAX RIEMELT

GERMANIA 2008

Rainer Wenger, insegnante in un liceo, tiene un corso intensivo sul-l'autocrazia. Per contrastare lo scetticismo degli studenti che non cre-dono possibile il ritorno di una dittatura in Germania, li porta a speri-mentare direttamente in classe le forme del totalitarismo. In pocotempo quello che era nato come un innocua lezione di disciplina si tra-sforma in un vero e proprio movimento, denominato L'Onda. Un film diDennis Gansel, regista tedesco che si è ispirato al famoso esperimen-to del 1967 di Ron Jones, insegnante di storia in California. Ganselambienta la storia nel 2007 in un liceo di una cittadina tedesca. Il filmè inquietante, gli attori, a partire dall'idolo, in patria, Jurgen Vogel,fino ai ragazzi, quasi tutti esordienti, sono ben immedesimati nellaparte e rendono credibili i loro personaggi. Si privilegiano le riprese'dal basso': la telecamera si muove tra i banchi, in piscina, tra gli spal-ti, come fosse parte integrante della classe e, le inquadrature 'sporca-te' da elementi interni alla scena. La musica poi, un mix di rock ed elet-tronica, è la colonna sonora ideale per cogliere l'escalation primaeuforica poi degenerativa dell'onda.

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MASOKO “Masokismo” Snowdonia/Audioglobe - 2009I Masoko sono un gruppo fresco e innovativo all’interno della scena rock italiana per due motivi. Il primo è prettamente musicale e riguarda il loro sound, nuovo e vera-mente coinvolgente, che unisce l’indie rock con il pop e la disco, ma con la giusta dose di “strimpellato ed elettrico” come sempre dovrebbe essere. Il secondo motivoriguarda il loro approccio col pubblico: questi ragazzi hanno un’ironia e un’autoironia che potrebbe essere la loro arma in più. Si presentano sul palco vestiti in abito scuro, un po’ come i Blues Brothers, ma con occhiali e pettinature vintage, scatenandosi quasi in modo “epilettico” e urlando i lorotesti apparentemente demenziali ma che nascondono tanti luoghi comuni sul tipico giovane d’oggi annoiato e ossessionato dall’esteriorità dell’aspetto e dello stile di vita.

Questo loro ultimo lavoro è prodotto ancora una volta da Snowdonia/Audioglobe, ma stavolta si sono avvalsi della produzione artistica di Giorgio Canali (C.C.C.P., C.S.I., P.G.R), importante pro-duttore artistico della scena musicale alternativa (Verdena, Timoria, Tre Allegri Ragazzi Morti, Bugo…). Un po’ di titoli: “Fitness”, “Savoir Faire” (del quale hanno girato anche un video da poco), “Maiale” (la loro accusa al pubblico con tanto di dito puntato: “sei un maiale!”), “Duedita” (la can-zone recita: “dammi due dita per favore, che devo vomitare”), e poi anche “Non devi aver paura” e “Musica” solo per citare quelle più interessanti di questo album che contiene ben 11 trac-ce, una più divertente dell’altra. Assolutamente da non perdere dal vivo, e non è difficile considerando il fatto che sono di Roma e girano spesso locali quali il “Circolo degli Artisti” o il “Mads” di S. Lorenzo. Con quell’aria un po’ snob, un po’ nerd, un po’ nervosa, un po’ punk, hanno finalmente sfornato il loro secondo album dopo “Bubù7ete” e, se vogliamo definirli tirando fuori ancora il testo diuno dei loro pezzi migliori, allora non resta altro da dire che “sono sempre più cool!”

Multisala MadisonTHE WRESTLERREGIA: DARREN ARONOFSKY

SCENEGGIATURA: ROBERT D. SIEGEL

MONTAGGIO:ANDREW WEISBLUM

INTERPRETI: EVAN RACHEL WOOD,JUDAH FRIEDLANDER,MARISA TOMEI, MICKEY ROURKE

USA 2008

Alla fine degli anni Ottanta Randy Robinson detto 'l'Ariete' era un lot-tatore professionista di grido. Ora, a vent'anni di distanza, sbarca illunario esibendosi per pochi fan irriducibili del wrestling nelle palestredelle scuole superiori e nei centri ricreativi sociali del New Jersey.La scelta dell'attore poteva essere un azzardo, ma a questo punto nullaci frena dal dire che un Mickey Rourke a questi livelli era un po' chenon lo si incontrava, e in quello che molti descrivono come il tramontodell'eroe il personaggio di Randy l'Ariete entra a ottimo dirittonell'Olimpo al fianco di Motorcycle Boy. Forse è proprio qui il segretodi un film così sporco e candido insieme, capace di colpire con la sto-ria di un fallimento, di un bilancio disastroso e di un declino esisten-ziale reso perfettamente sullo schermo da un'osmosi visiva e interpre-tativa, ma insieme di entrare nel cuore, con l'umanità e la debolezza dicui solo chi ha esperienza dei margini poteva rendere una immaginecosì densa. Marisa Tomei e Evan Rachel Wood sono ottime coprotago-niste, ma è difficile scindere il Colosso Rourke.Onore a lui e ad Aronofsky, capace stavolta di azzeccare tutte le mosse,anche quelle musicali, e regalarci un gran bel film.

AA.VV. “Il Paese È Reale” - 2009Abbiamo sentito per la prima volta questo titolo a Sanremo (almeno per chi lo ha seguito). Era quello del brano proposto dagli Afterhours del quale si ricorda ormai la pes-sima esecuzione, la quale, a quanto pare, è costata alla band di Manuel Agnelli l’eliminazione dal “torneo”. Non che gliene importasse, si spera, perché ha suscitato nonpoco stupore l’interessamento della band milanese a questa manifestazione non di certo alternativa, bensì colma di gossip e tappeti rossi. Ma subito dopo hanno inizia-to a girare voci su di un probabile uso della visibilità di Sanremo per pubblicizzare questo disco, contenente brani di 19 gruppi rock-alternative italiani. I nomi presenti nellacompilation sono molti, e significativi. Oltre agli After ci sono: Roberto Angelini, Beatrice Antolini, A Toys Orchestra, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, Calibro 35, Dente,

Disco Drive, Marco Iacampo, Mariposa, Marta sui Tubi, Marco Parente, Reverendo, Settlefish, Teatro degli Orrori, Amerigo Verardi e Marco Ancona, Zen Circus, Zu. Un bel panorama quindi. Per promuovere il disco in questi mesi gli artisti coinvolti nel progetto hanno organizzato una serie di eventi in giro per le città italiane e, recentemente, all’interno delle Fnac diRoma e di Milano. Canzoni belle, italiane, rock, qualche volta cantautoriali, ma comunque di grande impatto musicale e testuale. Gli artisti hanno tutti alle spalle una bella gavetta, e non sono le soliteproposte scontate, sono quei nomi che vivono al margine, che ci credono ancora in quello che fanno.Se quindi da una parte ci sembra strana come “mossa” quella di partecipare al festival ligure, dall’altra ci piace molto l’idea di averlo sfruttato per provare a dare notorietà a questenovità musicali. Lo stesso Manuel ce lo dice descrivendo l’album ”non una compilation, ma un’affascinante rassegna di proposte musicali di varia ispirazione, stimolante, ricca di spun-ti che speriamo venga trainata dalla nostra presenza al festival, che nel nostro piccolo vuole contribuire ad infrangere quella cortina d’indifferenza che penalizza la nuova musica”.

MUSICACULTURA

a cura di Marco Casciani

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15web.com CULTURA

Maschere Tra le righea cura di Vittoria Pomponio a cura di

Carlamaria Liso

POESIE D’AMORE E DIAZOTO LIQUIDO

LETTIERI SIMONEALETTI EDITORE - 2009 12,00 EURO

Amore e riflessione si alternano in una rac-colta dalle atmosfere fresche, che avvolgo-no il lettore ad un primo approccio col testo.Con il romano l’autore si destreggia sapien-temente nella materia linguistica arrivandoa descrivere evocative atmosfere spagnole.Un romano incontra una ballerina di Sivigliain un intreccio passionale e ironico. Con lospagnolo denuncia e con l’inglese descriveuna donna. Il “trasteverino” ritorna comeespressione più vivace di un auto-ironiatutta romana (come in “Dieta malvagia”). Ildialetto diventa lingua quando i concetti sifanno più seri. Un melange di sentimenti diun autore che mette in atto il suo amore perla difficile scrittura poetica, incisiva persinoquando si “denuncia” ubriaco (“Mistressemo”). Elementi comuni si possono indivi-duare nelle diverse composizioni: le stelle, ilcorpo della donna, il mare, che talvoltadiventa pianto. Pennellate di colore illumi-nano parole sorridenti che celano spessouno strato nostalgico (“È successo un guaio”o “Stanchezza giovanile” ). Accuse e indi-gnazione, temi passati, come la guerra inVietnam , o più attuali come in “Casta di car-tapesta”. Viaggi e ricordi sprigionano la sog-gettività dell’immagine. Un giovane esor-diente che spegne l'invadente rumorositàdella tv per impugnare la penna e la melodiadella parola.

IL DESTINO SI CHIAMACLOTILDE

GUARESCHI GIOVANNIBUR - 19937,70 EURO

L’astuzia femminile è tale da modificare perfi-no il destino se lo scopo per il quale viene azio-nata è l’amore. Clotilde Troll, protagonista diquesto divertentissimo romanzo, ne è unaprova. Innamorata di Filimario Dublè, riusciràcon audaci tranelli a sconfiggere la testardag-gine del suo uomo e permettere che la loro sto-ria si concluda con un lieto fine. Tale romanzo“d’amore e d’avventura”, come specificato nellunghissimo sottotitolo, presenta un intricatis-simo intreccio con rimandi e accavallamentidelle situazioni che amplificano l’effetto comi-co. Una digressione in terra argentina permet-te all’autore di trattare il tema dell’emigrazionecome spunto di nuove favole, come per esem-pio quella della vacca sul campanile, che adetta della critica, costituiscono la partemigliore del romanzo. Una cosa è certa: appe-na si finisce di leggere un libro di GiovanninoOliviero Giuseppe Guareschi (perfino il nome èbizzarro!) si ha subito voglia di cominciarne unaltro e questo romanzo di certo non interrompela catena del piacere. Tutto sembra essere ungioco: i nomi, le parole, gli scenari sui quali simuovono gli strampalati personaggi. Si riflettetanto ma si ride di più. L’inventore di DonCamillo con la penna sa fare vere acrobazie:stupisce, diverte, inventa in ogni pagina.Consigliato sempre ma ancor di più se non si èdi buon umore: con leggerezza e ironia riportail sorriso e fa dimenticare i crucci della vita.

TEATRO INTEGRATO INTERNAZIONALE® DI ROMA: QUANDO ILTEATRO È UNA SCUOLA DI VITAPRESSO L’ABARICO TEATRO A SAN LORENZO UNA SCUOLA TEATRALE PER IL RECUPE-RO SOCIALE

Il Teatro Integrato Internazionale® di Roma è qualcosa di più di una scuola di teatro. È un luogo dovele arti espressive divengono strumento di crescita, recupero, integrazione ed esplorazione dell’io.L’Associazione Culturale Teatro Integrato Internazionale® è stata fondata nel 1973 a Milano daMariagiovanna Rosati Hansen, che ne è anche la direttrice, e dal 1989 ha sede a Roma, pressol’Abarico Teatro - Lo spazio oltre la scena nel quartiere San Lorenzo. Dall’esperienza di regista, attri-ce e soprattutto di Art Theatre Counselor (letteralmente “arte teatro terapeuta”) della Hansen è natala prima struttura di recupero sociale di giovani e non, tramite laboratori teatrali, seminari e produ-zioni artistiche. La formazione si rivolge quindi in particolar modo a situazioni di disagio sociale epsichico, con un approccio che applica all’arte teatrale tecniche psicologiche. Ente riconosciuto dalla Regione Lazio e accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione, questascuola teatrale è inoltre rinomata a livello internazionale non solo per la produzione artistica, maanche per il metodo utilizzato. Si avvale infatti del Metodo Hansen®, che coniuga l’aspetto creati-vo e più sperimentale delle arti espressive con la competenza psicologica a sostegno di differentisituazioni di disagio personale. L’attività teatrale sprigiona tutto il suo potere terapeutico, facilitan-do dinamiche come la libera espressione di sé, l’accettazione, lo sviluppo del senso di identità e lacrescita dell’autostima. Presso l’Abarico Teatro si svolgono quindi i corsi professionali di formazione di attori dell’AccademiaInternazionale dell’Attore®, sede italiana dell’European Theatre Institute, il corso professionale inarti terapie espressive ed è inoltre di casa la compagnia stabile ACT Company, diretta daMariagiovanna Rosati Hansen. Formata da ex attori dell’Accademia, la ACT persegue l’intento diallestire rappresentazioni artistiche in cui il linguaggio sia di facile apprendimento in modo da ren-derle fruibili anche ad un pubblico più giovane. I prossimi appuntamenti in cartellone sono: dal 7 al19 aprile “Soap” divertente incontro tra due donne ed il loro idolo delle tv fiction, e dal 9 al 14 giu-gno con lo spettacolo “Elettre”.

Per maggiori informazioni sulle attività del Teatro Integrato Internazionale®: www.tea-

trointegrato.it - Via dei Sabelli 116, tel. e fax 06.44340560

e-mail [email protected]

“DeiMieiDèi è potenza mentale, èrabbia interna, è quella sensazionedi malessere che si prova quandointeriormente qualcosa non quadraed allo stesso tempo si ha la vogliadi sfogare le proprie frustrazioni.Sono i risultati dello scontro con lasocietà e con quello che ci circondatutti i giorni”. Così ci rispondonoquesti ragazzi romani quando glichiediamo cosa significa il nomedel gruppo. E per un attimo ci sem-bra quasi di sentir parlare artistiche hanno segnato la storia dellamusica negli anni ’80 e ‘90.Pensiamo al post-punk malinconicodegli anni ’80, ma ancora di più algrunge che ha ispirato tanti gruppirock italiani dell’ultima generazio-ne. E allora pensiamo a un gruppocome gli Alice In Chains e al lorocompianto leader Layne Staley(scomparso il 5 Aprile del 2002) oai Nirvana e a quei gruppi che neitesti e nella musica facevano con-

fluire tutta la rabbia e la frustrazio-ne che la società gli procurava,spesso portandoli inesorabilmenteall’autodistruzione. Ne scaturivanomessaggi significativi e musichepotenti, rabbiose e malinconichenello stesso tempo, uniche per laloro triste bellezza. Si spera quindi che questa bandromana possa portare avanti il suoprogetto, perché lo spirito e le ideesono quelle giuste. Sono nati da poco, sono quattro,hanno all’attivo una demo di 4 pezziintitolata “Spazio Intorno” che,come loro stessi ci spiegano, hannoregistrato velocemente per via deimolti live che li hanno impegnatiper lungo tempo. Ma subito dopoaggiungono che stanno lavorandoincessantemente per poter fareuscire il loro primo album. Pur essendo molto chiara la lorointenzione di creare un sound inno-vativo e ben distinguibile, si posso-

no accostare, ad un primo ascolto,a gruppi italiani come Verdena,Afterhours, Marlene Kuntz. Rock-Alternative quindi, in tutta la suabellezza. Facendo un giro sul loromyspace (www.myspace.com/dei-mieidei), si possono ascoltare tredei brani che hanno regi-strato. Sono pezzi cheaccostano la potenzadistorta delle chitar-re a giri di bassoi n c r e d i b i l m e n t ecoinvolgenti. In par-ticolare è da segnala-re il brano “StranoL’Odore”, vero e propriopezzo “da live”. Loro stessi poi cifanno notare come in questomomento il batterista li stia accom-pagnando per i vari concerti provvi-soriamente, ma “dietro ai tamburi èancora tutto da vedere”. Per capire poi cosa ne pensanodella scena italiana di cui fanno

parte e quindi dei gruppi che, alcontrario delle band più affermate,stanno facendo la “gavetta” sudan-do tra un locale e l’altro, abbiamochiesto come reputano questounderground italiano, se c’è effetti-vamente un fermento, se si trovano

novità stimolanti, e loro cihanno assicurato che

“aver condiviso tanteserate con tantigruppi ha messo inmostra un scenache, anche se non

molto pubblicizzatadai canali tradizionali,

c'è ed è assolutamenteviva e genuina”. Bene! Allora sevogliamo vederli in azione, tra ledate segnalate sul sito, c’è quelladel 14 maggio al 360° di SanLorenzo.

Marco Casciani

DEIMIEIDÈI SFOGANO LA RABBIA RUMORI DI FONDO 

Per esprimere un commento o segnalare una band o un artista, invia un'e-mail a [email protected]

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ROMA - Il Palazzo delle Esposizioniospita, dal 12 Febbraio al 3 Maggio2009, la mostra di Darwin. Tutto ilmondo sta celebrando l’anno darwinia-no: nel 2009 ricorre sia il duecentesimocompleanno di Charles Robert Darwin,nato nel 1809, che i centocinquant’annidalla pubblicazione della “Originedella specie”, il libro che ha cambiatoper sempre il modo di osservare lanatura e il posto occupato dall’uomo. La mostra su Darwin è stata inauguratanel 2005 presso l’American Museum ofNatural History di New York, in colla-borazione con Natural History Museumdi Londra. L’esposizione continua aviaggiare per il mondo, aggiornata eintegrata da nuove sezioni. La versioneitaliana è fra le più interessanti perchécontiene un’ampia documentazionefossile scoperta nel nostro paese.Inoltre, molti sono i collegamenti tra leriflessioni sull’evoluzione di Darwin ele teorie del geologo italianoGiambattista Brocchi.Nella mostra si può apprezzare la figu-ra eccezionale non solo di uno scien-ziato, ma anche di un viaggiatoreavventuroso all’inseguimento di unaintuizione rivoluzionaria.L’esposizione è stata pensata attorno adue perni centrali: prima l’avventuraintellettuale ed umana della scopertascientifica nel viaggio che Darwin fece

nel 1831 intorno al mondo (CapoVerde, Brasile, Cile, Perù, Galàpagos).Il visitatore è così accompagnato tappaper tappa lungo tutta la circumnaviga-zione del globo fra scenari geologici,arcipelaghi lontani, animali vivi (igua-na verde e armadillo, grazie alla colla-borazione del Bioparco di Roma) ofedelmente ricostruiti nelle loroambientazioni naturali, oltre ai tantidocumenti e alle raffigurazioni d’epo-ca. Il suo viaggio intorno al mondodiventa poi “mentale” quando Darwintorna a Londra. Il rientro in patria non èmeno appassionante perché è in quelperiodo che l’idea prende forma.Questa prima parte storica si concludepoi con la sezione dedicata ai qua-rant’anni trascorsi nella splendidaDown House, nelle campagne londine-si con la moglie ed i suoi dieci figli,dove continua le sue minuziose osser-vazioni e le sue ricerche condotte nellaserra e nel sue celebre studio (in mostrariprodotto a grandezza reale). La seconda parte è più scientifica, dedi-cata alle conoscenze sull’evoluzionecontemporanea ed alle nuove provesperimentali. Essa ci fa capire perchéancora oggi Darwin è importante: com-prese che le specie si trasformano nelcorso del tempo e che siamo tutti lega-ti da una parentela genealogica. Unsecolo e mezzo fa Darwin offrì al

mondo una spiegazionesulla diversità della vitagrazie alla teoria dell’evo-luzione per selezione natu-rale. Intere generazioni distudiosi hanno scoperto icromosomi, i geni ed ilDNA basandosi sulle suericerche, grazie anche allenuove tecnologie.Quest’ultima sezioneproietta il visitatore dal1882, anno della morte diDarwin, direttamente al2009. La teoria dell’evolu-zione costituisce quindi ilfondamento di tutta la bio-logia moderna: ci permettedi decifrare i nostri geni, dicombattere i virus e dicomprendere le diversitàsulla Terra.Questa esposizione sulla vita ed operadi Charles Darwin è dedicata a quelliche sono mossi dalla curiosità di sape-re e dalla voglia di sperimentare, ani-mati da dubbi, aperti all’ascolto ed alconfronto. Attraverso questa mostra sipuò scoprire qualcosa di se stessi, per-ché può rispondere a quel bisognoinnato dell’uomo di sapere chi siamo eda dove veniamo, come dice lui stessoalla fine del suo libro sull’“Originedella specie” del 1859: “l’evoluzione

dovrebbe fare luce sull’origine dell’uo-mo e sulla sua storia”. Questa mostra può essere importanteed educativa anche pei i più piccoli. Perquesto, nel fine settimana, il Palazzodelle Esposizioni agevola le famigliecon “mimetizziamoci!”, con attivitàricreative per i bambini dai 3 ai 6 anni,e “mi fa specie!” per i bambini dai 7agli 11 anni, che sono guidati nellecoloratissime sale.

Emanuela Maisto

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SCOpRIAMO DARWIn: vIAggIATORE, SCIEnzIATO, uOMOCULTURA

In mostra al Palazzo delle Esposizioni, per il suo duecentesimo compleanno

Emanuele è un imprenditore che sicostruisce il proprio reddito mettendoin piedi un’attività complessa. L’atti-vità indipendente infatti da un latocomprende tutta una serie di costi edall’altro la possi-bilità di averedelle entrateimportanti, ma incondizioni diestrema incertez-za. Questa carat-teristica lo ponein netta antitesirispetto a un lavo-ratore dipendenteche non ha la possibilità di influenza-re in modo rilevante il suo guadagno.Emanuele ha un Bar. A fronte di costidi materie prime e di personale cisaranno periodi in cui venderà di più,in cui e periodi in cui avrà maggioricosti e periodi di investimento. Spessoperò la capacità di un imprenditore diinfluenzare il proprio reddito attuale ècommisurata all’impegno, all’ingegno

e agli sforzi che decide di mettere inatto per la sua attività. Cioè l’impren-ditore è in grado di influenzare i pro-pri guadagni. Ma quella stessa capa-cità non è assicurata nel futuro. O

meglio non èdetto che potràfare la stessa cosadel suo futuro.P o t r e m m odomandarci: mal’attuale sistemapensionistico per-mette all’impren-ditore di determi-nare il proprio

livello di reddito nel momento in cui sismette di fare l’imprenditore? Cioè lecondizioni attuali permetteranno diassicurare un livello di reddito ade-guato, cioè commisurato agli sforzi,all’ingegno e al rischio sopportato pertutta una vita? Secondo l’attuale siste-ma purtroppo NO. O meglio sicura-mente non in maniera adeguata rispet-to a quelle che sono le caratteristiche

dell’imprenditore. Cosa ripaga infattilo sforzo di sostenere per una interavita un sistema fatto di incertezza dimercato, di incertezze dovuta allacompetitività, alle innovazioni di pro-dotto, alla lotta con igrandi marchi?? ..inaltre parole sorge unaforte domanda per unprogetto di pensione amisura di imprenditore.La richiesta di capirecome costruire una giu-sta rendita per un uomoche deve smettere lapropria attività oppuresemplicemente passareil timone del comando.Le risposte che vogliamo dare a questatematica sono risposte concrete. Nelnostro quartiere stiamo creando unacommunity che vuole essere un puntodi riferimento sull’argomento per tutti.Stiamo già portando il nostro credonelle associazioni, nei comuni, nelleaziende, nelle case.

Stiamo per promuovere campagneinformative e iniziative sociali e cultu-rali che verranno pubblicate sul sito diURLO e che ci permetteranno di esse-re sempre più vicini ai cittadini e alle

piccole imprese. Oggi ci siamo postiuna domanda.. l’argomento verrà svi-scerato nel prossimo numero ma chiun-que può contattarci per avere dellerisposte concrete e tutti gli aggiorna-menti relativi alla nostra attività.

IL MIO NEGOZIO, IL MIO FUTUROIl piccolo imprenditore alle prese con il passaggio generazionale e un adeguato

reddito pensionistico: due facce della stessa medaglia.

Nel nostro quartierestiamo creando una

associazione che vuoleessere un punto di

riferimentosull’argomento per tutti

Andrea Burnelli – [email protected] Cell. 3470486920

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Page 17: Urlo 64 Aprile 2009

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TOR MARANCIA - Nel 1890 nasconole Ipab, Istituzioni pubbliche di assisten-za e beneficenza, enti no – profit desti-nate a regolare giuridicamente i tanti isti-tuti pubblici gestiti da privati. Questi entisvolgono attività di assistenza alle cate-gorie deboli come anziani, portatori dihandicap e minori attraverso la gestionedi ospedali, brefotrofi, ospizi, ricoveri,collegi e asili. Provvedono alla forma-zione e all’educazione, all'avviamento aqualche professione, arte o mestiere o, inqualsiasi altro modo, al miglioramentomorale ed economico (art.1, L.17 luglio1890 n. 6972).In via Casal de Merode, a Tor Marancia,l’Ipab San Michele è uno dei luoghi piùvisibili degli sprechi economici di questacittà, definita nel marzo del 2005 dalPresidente della Regione Marrazzo unavera e propria "cattedrale dello spreco".D’altra parte sul sito dello stesso istitutosi può leggere: “Oggi il comprensorioistituzionale si estende su un’area dicirca 120.000 mq ed è costituito da 12palazzine multipiano inserite in unampio giardino”. Proprio da tutto questonasce il controsenso: in un quartiere chenecessita di infrastrutture e aggregantic’è una area con enormi potenzialità chenon solo resta in buona parte inutilizza-ta, ma è nel più completo degrado. Simone Foglio, capogruppo del PdLnel Municipio XI, ci spiega, “questa èuna vera emergenza sociale. Convivo-no all’interno un centro anziani e strut-ture riabilitative con situazioni più o

meno legittime nella parte abbandona-ta. Ci sarebbe bisogno di una seriariqualificazione che cancelli l’attualestato di abbandono. Essendo, però, lastruttura un Ipab fa riferimento allaRegione Lazio e fino ad oggi, aldilà diun discorso destra – sinistra, le ammi-nistrazioni non sono riuscite ad affron-tare adeguatamente la questione. Sicrea, così, una problematica forte, chepotrebbe causare tensioni fra cittadini erealtà occupanti. La situazione è ailimiti del sopportabile”. Gli abitanti della zona, infatti, pur ren-dendosi conto dell’emergenza casa di chiha occupato, vorrebbero avere rassicura-zioni sull’esistenza di un progetto cheporti ad uno sviluppo ed a un migliora-mento di vita per tutto il quartiere, com-prese le stesse realtà occupanti.Il Presidente Andrea Catarci sottolineacome il Municipio sia grato per quantodi positivo viene fatto all’interno delSan Michele, come per esempio il cen-tro anziani comunale. “Ma ci sono benaltre potenzialità. Credo che potrebbeessere un centro di sviluppo per il quar-tiere. Io spingo in questo senso, affin-ché tutti possano beneficiare di quellestrutture che per ora mancano nell’XIMunicipio, come campi da gioco e tea-tri. C’è anche un progetto di collabora-zione tra Comune e San Michele cheprevede un centro di assistenza perl’alzheimer. Per noi è un’area impor-tante di cui non ci scordiamo”.

Andrea Falaschi

18 ROMA

ROMA - In un comunicato stampa del30 Marzo 2009 l’Assessorato Capitolinoalle Politiche sociali ha avviato due pro-getti per il servizio di mense sociali in seimunicipi romani (XVI, VIII, IV, XII, VIIe XV) che hanno preso il via il 1 aprile eche costeranno all’amministrazione ben247.740 euro. L’obiettivo è quello di for-nire un supporto alle persone con gravidisagi economici. Il primo progetto vedecoinvolti l’VIII e il XVI municipio e pre-vede l’apertura di due mense socialidurante i giorni festivi. Ogni strutturadovrà garantire pasti per 240 persone dal1 aprile 2009 al 31 dicembre 2009. Que-sta iniziativa si affianca alle convenzionigià stipulate dall’Amministrazione Capi-tolina con altre associazioni (il Consor-zio Roma Solidarietà, la comunità di S.Egidio, l’Esercito della Salvezza e il cen-tro Astalli) per aiutare le persone piùsvantaggiate con pasti nelle mense

attrezzate già attive dal lunedì al venerdì.Il secondo progetto, vuole invece agiresoprattutto su anziani e malati che si tro-vano privi di risorse per far fronte alleesigenze primarie. Questo servizio pre-vede pasti a domicilio contattando ilnumero verde della Sala OperativaSociale Comunale 80044022. I quattromunicipi interessati sono il IV, il VII, ilXII e il XV. Le strutture saranno apertenei giorni feriali e dovranno coprire lafornitura a domicilio di 30 pasti al gior-no dal 1 aprile al 31 dicembre 2009. Il presidente del Municipio XVI FabioBellini, coinvolto nella prima iniziativa,sostiene che “si tratta di un progetto teo-rico, ancora non applicato sul territorio eche in realtà ha coinvolto poco i munici-pi. Mentre è già attiva da tempo unastruttura nei pressi di via Bravetta(“Residence Bravetta” in via dei Carra-resi) gestita da suore oblate, supervisio-

nata da Suor Giulia, che fornisce assi-stenza a senza tetto e alle famiglie disa-giate, distribuendo nel fine settimana250 colazioni e 500 pranzi, oltre alladistribuzione di vestiario e la possi-bilità di usufruire di numerosedocce e servizi igienici”.La struttura, grazie aimolti volontari e graziead alcuni accordi con ilComune, è in continuoampliamento (ultima-mente è stata costruita unanuova cucina adiacente allazona mensa). Inoltre c’è lapresenza, nello stesso sito, diuna scuola elementare, dove non si devepagare alcuna retta, per aiutare i bambinidisagiati, che hanno bisogno almeno diuna istruzione di base. Come il Presidente Bellini, anche i Pre-sidenti dei Municipi XII, Calzetta, e XV,

Paris, coinvolti nella seconda iniziativa,affermano che di questo progetto da loroappoggiato e sostenuto, non hanno noti-zie concrete. Infatti dopo aver fornito i

nominativi di quelle personeche all’interno del loro terri-

torio avrebbero bisogno diassistenza domiciliare,

non sono stati piùinformati. In realtà l’i-niziativa è ancoraferma perché sembrache il Comune di

Roma stia analizzando inominativi forniti dai municipi

e “studiando” menù adatti alle esi-genze dei singoli richiedenti. Soprattuttoin questo periodo di crisi sarebbe idealeriuscire ad aiutare quelle persone che sitrovano davvero in gravi difficoltà.

Emanuela Maisto

CHE FInE HAnnO FATTO l E “nuOvE MEnSE SOCIAl I”?Il progetto, presentato dal Comune, non è ancora partito. Municipi disorientati

GARBATELLA - Il cantiere di via Gia-cinto Pullino, nell’area della fermatadella metropolitana Garbatella, chiu-derà a settembre 2009, circa 9 mesidopo la sua apertura. Al termine, saran-no ripristinati i posti auto di superficieprecedenti all’intervento, con l’aggiun-ta di due piani di box auto sotterranei,destinati ad ospitare soprattutto le autodei residenti nelle vie limitrofe, e la cuivendita è già iniziata.Se dovesse essere con-fermata questa tempi-stica, si tratterebbe diun lavoro fatto quasi atempo di record, vistoche la durata media diinterventi di questotipo si aggira sui 3anni: la velocitàrisponde alle richiestedell’XI Municipio,che, vista l’attualecarenza di parcheggi nella zona, ha sol-lecitato da subito la ditta responsabilein questo senso. Poco dietro via Pulli-no, a via David Salinieri, è previstol’arrivo di ulteriori nuovi 70 box, doveprecedentemente era un’area cani. Lasocietà proprietaria del terreno, oltre aibox, realizzerà sull’area in superficieun nuovo “Bau Park” completamenteattrezzato, con fine lavori prevista nel2010. Ma proprio la chiusura attualedell’area, per l’arrivo del cantiere, fainfuriare i proprietari di cani dellazona: nonostante l’apertura di una

nuova area cani all’interno del ParcoCaduti del Mare, i proprietari si sonoriuniti in un “Comitato di Difesa”.Sotto accusa sono le dimensioni dellanuova area, molto inferiori rispetto aquella precedente, gli orari di aperturatroppo restrittivi e la divisione in duediverse mini-aree, di cui una per cani dipiccole dimensioni. Per riavere la “vec-chia” area, si dicono pronti a presenta-

re un esposto alla Procura della Repub-blica. In tema di lavori pubblici, mentreva in stampa questo numero di Urlo,l’assessore all’Urbanistica del Comunedi Roma, Corsini, ha annunciato che,dopo Pasqua, presenterà la delibera perla ripresa dei lavori per la Città deiGiovani, nell’area degli ex MercatiGenerali: la ripresa dovrebbe avvenireentro l’estate, e la fine dei lavori è pre-vista entro il 2011. Nei prossimi nume-ri sapremo dare ai lettori di Urlo tuttigli altri approfondimenti.

Claudio Alberti

gARBATEl l A: nuOv IpOSTI AuTO In ARRIv O

Ma i proprietari dei cani protestano.Ex Mercati Generali: ripartono i lavori?

l O SpRECO DEl l ’IpABSAn MICHEl E

A Tor Marancia, nell’XI Municipio, da anni siprotrae la situazione di degrado dell’Istituto

Il cantiere del parcheggio interrato adiacentealla stazione metro Garbatella

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MONTEVERDE - Reti di Pace non èun’associazione ma un laboratorio, ungruppo di persone con uno stessoobiettivo: la pace. Tutti coloro che par-tecipano vengono da realtà diverse e sisono ritrovati nel 2003 uniti dagli stes-si principi. Operano principalmente

nel quartiere di Monteverde, nel XVIMunicipio.Manuela Baliva ci spiega che: “la paceè minata dal sistema economico inter-nazionale che noi avvaloriamo con ilnostro stile di vita, è quindi cambiandoquest’ultimo che si può contribuire fat-tivamente ai processi di pace. D’altraparte questo porta ad un miglioramen-to della qualità stessa della nostra vitaanche perché ne diventiamo autori”. L’idea portante è un’economia basatasu una equa redistribuzione del potereeconomico. Aldilà dei progetti operati-vi per portare a termine questo tipo didiscorso, è importante il lavoro di

informazione - formazione svoltoattraverso le “piazze per la sostenibi-lità e la pace”. Questi incontri fondanosu alcuni obiettivi principali, tra cui:sostenibilità, altra economia, non vio-lenza e cittadinanza attiva. Quando siparla di sostenibilità si intende la pos-sibilità di soddisfare i bisogni del pre-sente senza per questo distruggere lepossibilità delle generazioni future. Unnetto cambiamento, anche e soprattut-to nella vita di tutti i giorni, è quindinecessario per rendere il sistema eco-logicamente sostenibile. Cittadinanza attiva significa propriouna partecipazione diretta ed in primapersona dei singoli cittadini. “Quandoconosci non puoi più nasconderti. Èl'informazione che permette di usciredall'indifferenza per prendere coscien-za della personale responsabilità”. L'altra economia fa suo l'insieme diiniziative aperte al "commercio equo esolidale, finanza etica, agricoltura bio-logica, consumo critico, turismoresponsabile, pratiche di riuso o riciclodi materiali, energie rinnovabili, siste-mi di scambio non monetario" e tuttoquello che costruisce dal basso un'eco-nomia diversa, capace di valorizzare lerelazioni umane, di contribuire a unagiusta ripartizione delle risorse fratutti, di garantire il rispetto dell'am-biente e dei diritti di tutti i cittadini.

In pratica, nei suoi risvolti sociali, sitratta di fare in modo che si attivinoforme concrete di solidarietà e giusti-zia che, in alternativa ad una esaspera-ta competizione, possano aiutare adesprimere e valorizzare le capacità ditutti. Ciò prevede una deviazione gra-duale dall'attuale sistema economico ela sperimentazione di nuovi stili di vitapersonale e sociale volti ad una effi-ciente produzione, a una distribuzionee un utilizzo di beni e risorse non dan-nosi per l'uomo e l'ambiente. Con il patrocinio di Regione Lazio,Provincia di Roma e Municipio RomaXVI; sono previsti, per tutto il 2009, 4seminari. Due già svolti, il 17 marzo

dedicato a “Economia e sostenibilità”e il 16 aprile a “Energia”; i due rima-nenti sono: il 3 ottobre dedicato ai“Rifiuti” e il 16 ottobre alla“Decrescita”.

Andrea Falaschi

web.comL’editorialesegue dalla prima

dopo l’evento catastrofico abbiamotutti sostenuto e allo stesso tempochiesto che non ci fossero polemichepolitiche, che non ci fossero attacchistrumentali a maggioranza e opposi-zione. Ma non posso farne a meno equindi polemizzo.Polemizzo contro il premier Silvio. Labattuta sul campeggio, più che daretranquillità ai poveri terremotati ha solofatto incazzare chi già lo era per causedi forza maggiore. Più che altro, notiziaarrivata da fonti certe, delle mille tendepromesse ne erano arrivate pochecentinaia. Silvio, hai fatto bene a dire distare tranquilli e di godersi i giorni dicamping, ma il campeggio si fa in tendae se le tende non ci sono, questi povericristi che possono fare? I terremotati? Polemizzo contro mamma Rai che piùche una mamma è sembrata una iena,durante il Tg delle 20.00 di martedì 7aprile, la giornalista ( che più che gior-nalista in quel momento sembrava unadi quelle ragazze che legge il meteo)Susanna Petroni ha letto, crogialandosie sorridendo, il fantastico share avutodal telegiornale (di pubblico dominio) diRai 1 nella giornata del terremoto.Proprio il momento opportuno per far-celo sapere. Polemizzo contro gli scia-calli. Siete dei grandi, riuscite a farcivergognare di essere italiani anchequando stiamo provando ad essereorgogliosi dell’imponenza degli aiutimessi a disposizione dalla gente comu-ne sin dai primi minuti dopo l’evento.Ma noi siamo un po’ anche questo,gente che si ciba della stessa gente.Polemizzo contro Rai International cheha iniziato a dare la notizia del terre-moto, ai cittadini italiani nel mondocirca 6 ore dopo l’accaduto con unaprontezza e una velocità paragonabileall’era non digitale. Polemizzo contro labella classe dei costruttori, non di quel-li del 1254 (hanno di fondazione dellacittà) che hanno tirato su il centro sto-rico de L’aquila, ma quelli moderni, quel-li che hanno guadagnato sull’Ospedalee sulla Casa dello Studente. E sarà purecrollato il Centro storico ma almeno sipuò dire che stava lì da 500 anni.Finisco. L’ultima cosa. Nel 1935Charles Richter scriveva: terremoto 5-5,9 gradi, tutti lo avvertono scioccante;possibili fessurazioni sulle mura; i mobi-li si spostano; alcuni feriti.Non 300 morti e 10.000 feriti, pensia-moci bene, pensateci un attimo.

MUNICIPIO XI e XVI

RETI DI pACE: l ABORATORIO MOnTEvERDE “Ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa”

ROMA TRE - Il 29 aprile 2009, pressoil Centro Sportivo “Le Torri”, si svol-geranno le finali dei Tornei di calcio a5 dell’Università Roma Tre. La giorna-ta sarà caratterizzata, oltre che dallosport, anche da una tematica socialeimportante. Infatti, in collaborazionecon l’Avis Roma che patrocina l’even-to, sarà dedicata alla donazione del san-gue. Abbiamo rivolto qualche domandaa Raniero Ranieri, Presidente dell’AvisRoma.Quanto è importante veicolare ilmessaggio attraverso realtà quali l’u-niversità o lo sport?Noi cerchiamo di rivolgerci a 360gradi, nessuno escluso. Sport eUniversità sono realtà sane e multicul-turali, per questo importanti. Il nostroobiettivo è quello di sensibilizzareprincipalmente i giovani. Si può dona-re dai 18 ai 65 anni. La donazione è unacosa importante da fare ed è una cosache ti arricchisce. Come è stato il rapporto conUniRoma Tre?Abbiamo avuto con l’Università, conl’Ufficio Attività Sportive, un ottimorapporto. L’attenzione e la sensibilità

mostrate da parte di tutti hanno portatoad un riscontro immediatamente visibi-le, anche al di sopra delle nostre attese.Ci piacerebbe, infatti, avviare altridiscorsi come incontri mirati con inostri dirigenti e i nostri medici perillustrare progetti e dirimere eventualidubbi.Che risposta si è avuta da questa col-laborazione?Quando si inizia unprogetto ci si pone unobiettivo minimo equesto è stato imme-diatamente raggiun-to. Oggi come ogginoi contiamo moltosul passa parola perriuscire a portare sempre più gente.Perché è importante donare il sangue?Teniamo presente che la necessità direperire il sangue è diventata oggiancora più struggente. La medicinamoderna si sta sempre più perfezionan-do e ha sempre più bisogno di sangue edi conseguenza c’è sempre menodisponibilità.Ci sono problemi per chi dona?La donazione del sangue non comporta

alcun rischio. Esistono precise disposi-zioni che regolano la raccolta del san-gue. I controlli e le visite periodicheeffettuate da ciascun donatore prima diogni donazione sono uno strumento dimedicina preventiva, a tutela dellostato di salute generale del donatore. Lamaggiore preoccupazione che dobbia-mo combattere è la paura delle infezio-

ni, ma i nostri mate-riali sono sterili equindi non c’è alcunrischio.Qual è la situazionesangue?Di sangue, come giàdetto, ce n’è semprepiù bisogno. Il

nostro obiettivo è quello di superarel’emergenza e poi di instaurare nei cit-tadini alcuni concetti come la donazio-ne periodica e la cultura alla donazione.Per esempio non tutti sanno che è pos-sibile donare un solo emoderivato e,inoltre, se non si è in condizione difarlo è possibile aiutare anche in altromodo.

Andrea Falaschi

ROMATRE E AvIS ROMA: SpORT E SOl IDARIETàIn occasione delle finali dei Tornei universitari ci sarà una giornata

dedicata alla donazione del sangue

“L'informazionepermette di uscire

dall'indifferenza perprendere coscienza

della personaleresponsabilità”

La donazionedel sangue noncomporta alcun

rischio

Attraverso le piazzeper la sostenibilità e la

pace si cerca di condurre un discorso

di informazione -formazione

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