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Architetto Architetto Architetto Architetto VALENTINA MODUGNO VALENTINA MODUGNO VALENTINA MODUGNO VALENTINA MODUGNO Viale Cavour 86 – 44121 Ferrara +39 3384991969 [email protected] Palazzo Bevilacqua Massari e Palazzina Cavalieri di Malta – Corso Porta Mare 9, Ferrara 1 RELAZIONE STORICA PALAZZO BEVILACQUA – MASSARI Corso Porta Mare 9, Ferrara Bonifacio Bevilacqua acquisisce il primo lotto su cui sorge il palazzo su via dei Prioni [cfr. “Antico libro dell’’Estimo dei borghi’” 1494 – ASFe, Serie patrimoniali b.11 fasc.4]. 1509 muore senza eredi, il patrimonio passa ai figli del nipote (1515). La famiglia Bevilacqua si imparenta e smembra nei tre rami principali: Ariosti, Aldobrandini e Cantelli. 1530 Il duca Alfonso I d’Este acquisisce il palazzo [BCA, Archivio Pasi, Strade, Angeli e Piopponi, rogito di Giovanni Cagnaccini]; e nel 1533, per diritto di eredità il palazzo ed il terreno su cui sorge passano alla famiglia Bevilacqua-Cantelli (la proprietà, che occupa l’intero isolato, confina, come da documenti, con i terreni del Capitolo, eredi dei duchi di Ferrara, via Borso e via Guarini) [A. Mazzetti, E. Mattaliano, “Indice ragionato delle ‘Vite de’ pittori e scultori ferraresi’ di Gerolamo Baruffaldi” VOL. II, Ferrara CARIFE, 1980]. 1556 apertura della strada dalla Piazza Nova alla Certosa. 1590-91 Anno di edificazione del palazzo da parte del conte Onofrio Bevilacqua. L'edificio sorgeva su di un'area già posseduta dalla famiglia nel cuore dell' Addizione Erculea, su corso Porta Po; il progettista è da ricercarsi nell' entourage di Alberto Schiatti, attribuzione dovuta all' analogia con altre opere ferraresi quali palazzo Calcagnini in via Montebello e il convento di S. Cristoforo in Bersaglieri del Po, concluso probabilmente dal suo capomastro Bartolomeo Tristano dopo la sua morte nel 1586 [cfr. G. Marcolin, G. Marcon, “ Il palazzo Bentivolgio e gli architetti ferraresi del secondo Cinquecento”, in L’impresa di Alfonso II, Bologna 1987, pp. 202-204]. 1597 In riferimento alla “Pianta di Ferrara nell' anno 1597” di Filippo Borgatti, il palazzo appare costruito quasi nella sua totalità. XXVII sec. Il palazzo viene abbellito e completato per opera dei proprietari che si occupano delle decorazioni delle sale del piano nobile, commissionate ad illustri pittori ferraresi quali Scannavini e Parolini (attribuiti dal Baruffaldi, ideatore stesso del programma iconografico degli affreschi del palazzo) [cfr. “Vite de’ pittori e scultori ferraresi” di Gerolamo Baruffaldi, Ferrara 1697-1722, ed. 1844-46, vol. II; E. Riccomini, “Il Seicento ferrarese”, Cinisello Balsamo (MI), 1969; “Arte bolognese e arte Ferrarese a confronto, Gli affreschi di palazzo Bevilacqua – Massari a Ferrara” di Anna Maria Fioravanti Baraldi]. 1740 Matrimonio del conte Alfonso Bevilacqua con Maria Maddalena Trotti. In occasione delle nozze viene decorata la Sala dell' Olimpo ed avviene la sopraelevazione del salone d'onore (cfr. specifica relazione storia sul salone d’onore a seguire alla presente).

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Palazzo Bevilacqua Massari e Palazzina Cavalieri di Malta – Corso Porta Mare 9, Ferrara 1111

RELAZIONE STORICA PALAZZO BEVILACQUA – MASSARI

Corso Porta Mare 9, Ferrara Bonifacio Bevilacqua acquisisce il primo lotto su cui sorge il palazzo su via dei Prioni [cfr. “Antico libro dell’’Estimo dei borghi’” 1494 – ASFe, Serie patrimoniali b.11 fasc.4]. 1509 muore senza eredi, il patrimonio passa ai figli del nipote (1515). La famiglia Bevilacqua si imparenta e smembra nei tre rami principali: Ariosti, Aldobrandini e Cantelli. 1530 Il duca Alfonso I d’Este acquisisce il palazzo [BCA, Archivio Pasi, Strade, Angeli e Piopponi,

rogito di Giovanni Cagnaccini]; e nel 1533, per diritto di eredità il palazzo ed il terreno su cui sorge passano alla famiglia Bevilacqua-Cantelli (la proprietà, che occupa l’intero isolato, confina, come da documenti, con i terreni del Capitolo, eredi dei duchi di Ferrara, via Borso e via Guarini) [A. Mazzetti, E. Mattaliano, “Indice ragionato delle ‘Vite de’ pittori e scultori ferraresi’ di Gerolamo Baruffaldi” VOL. II, Ferrara CARIFE, 1980].

1556 apertura della strada dalla Piazza Nova alla Certosa. 1590-91 Anno di edificazione del palazzo da parte del conte Onofrio Bevilacqua.

L'edificio sorgeva su di un'area già posseduta dalla famiglia nel cuore dell' Addizione Erculea, su corso Porta Po; il progettista è da ricercarsi nell' entourage di Alberto Schiatti, attribuzione dovuta all' analogia con altre opere ferraresi quali palazzo Calcagnini in via Montebello e il convento di S. Cristoforo in Bersaglieri del Po, concluso probabilmente dal suo capomastro Bartolomeo Tristano dopo la sua morte nel 1586 [cfr. G. Marcolin, G. Marcon, “ Il palazzo Bentivolgio e gli architetti ferraresi del secondo Cinquecento”, in L’impresa di Alfonso II, Bologna 1987, pp. 202-204].

1597 In riferimento alla “Pianta di Ferrara nell' anno 1597” di Filippo Borgatti, il palazzo appare

costruito quasi nella sua totalità. XXVII sec. Il palazzo viene abbellito e completato per opera dei proprietari che si occupano delle

decorazioni delle sale del piano nobile, commissionate ad illustri pittori ferraresi quali Scannavini e Parolini (attribuiti dal Baruffaldi, ideatore stesso del programma iconografico degli affreschi del palazzo) [cfr. “Vite de’ pittori e scultori ferraresi” di Gerolamo Baruffaldi, Ferrara 1697-1722, ed. 1844-46, vol. II; E. Riccomini, “Il Seicento ferrarese”, Cinisello Balsamo (MI), 1969; “Arte bolognese e arte Ferrarese a confronto, Gli affreschi di palazzo Bevilacqua – Massari a Ferrara” di Anna Maria Fioravanti Baraldi].

1740 Matrimonio del conte Alfonso Bevilacqua con Maria Maddalena Trotti.

In occasione delle nozze viene decorata la Sala dell' Olimpo ed avviene la sopraelevazione del salone d'onore (cfr. specifica relazione storia sul salone d’onore a seguire alla presente).

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Palazzo Bevilacqua Massari e Palazzina Cavalieri di Malta – Corso Porta Mare 9, Ferrara 2222

1775 Pianta del complesso redatta dal perito Matteo Tieghi, 06 agosto 1775 [cfr. ASFe, Archivio Periti agrimensori, Perito Bertoni Vincenzo, b. 35] – ALLEGATO 1.

1779-80 Il marchese Camillo Bevilacqua fa progettare il parco annesso al palazzo ed ingrandisce il

complesso con l'edificazione della palazzina attigua, detta Palazzina Bianca, per opera di Luigi Bertelli (attribuzione tuttavia ancora incerta). Frizzi [A. Frizzi, “Memorie storiche della nobile famiglia Bevilacqua”, Parma 1779; G.A. Scalabrini “Memorie istoriche delle chiese di Ferrara e dei suoi borghi”, Ferrara 1773, pp. 123-124] ricorda che la Palazzina Bianca poi denominata “dei Cavalieri di Malta”, era già costruita ed attribuisce le pregevoli decorazioni in stucco delle sale principali a Giuseppe Santi (1750-1825), che decorò poi anche il Teatro comunale di Ferrara [A. Frizzi, “Guida del forestiero per la città di Ferrara”, Ferrara 1787, p. 72; A. Frizzi “Memorie per la storia di Ferrara”, Ferrara 1848, vol. V, pp. 474-475]; [cfr. per descrizioni giardino G. Vaccari “Il giardino del Nobil uomo il Signor Marchese D. Camillo Bevilacqua Ciambellano di Sua Maestà Imperiale”, Bologna 1790; G. Campi, “Il giardino Bevilacqua, descrizione”, Ferrara 1794].

1782 Il marchese Camillo Bevilacqua acquista parte dell’area cortiliva, che poi costituirà l’attuale parco, dai Duchi d’Este e dalla famiglia Prosperi.

Pianta del complesso redatta dal perito Giuseppe Dalla Fabra [cfr. ASFe, Archivio Periti agrimensori, Perito Bertoni Vincenzo, b. 35] – ALLEGATO 2.

1796 Nei primi anni dell’800 il complesso Bevilacqua era completamente definito nelle sue linee

attuali e aveva raggiunto il proprio momento di maggior ricchezza e monumentalità. Ma sul finire degli anni ’90 Ferrara è pervasa dall’ondata di rinnovamento napoleonico, tanto che Ferrara farà parte della Repubblica Italiana e del Regno d’Italia fino al 1814. I Bevilacqua, dato il loro legame al Regno Pontificio, abbandonano il palazzo per l'arrivo delle truppe napoleoniche e l'edificio viene più volte depredato.

1810 Perizia estimativa del complesso redatta dal perito Vincenzo Bertoni [cfr. ASFe, Archivio Periti

agrimensori, Perito Bertoni Vincenzo, b. 35]. Il giardino ed il palazzo si trovano in un forte stato di degrado testimoniato da una multa, notificata dall’Amministrazione Pubblica per pericolo di crollo del muro di cinta [ASC, Strade e fabbricati, Ornato, XIX, c.50] – ALLEGATO 3.

1826 L'Ordine militare dei Cavalieri di Malta prende possesso della palazzina e vi pone la

propria nuova sede; da quel momento l'edificio viene designato come palazzina dei Cavalieri di Malta.

1834 L'ordine abbandona la palazzina per trasferirsi a Roma e l'edificio diventa l'abitazione di

Flaminio Baratelli, barone dell’impero austriaco, che vi si stabilì fino alla morte, sopraggiunta nel 1847 [ASFe, Archivio patrimoniale della famiglia Massari, Livello a Flaminio Baratelli 1841 e 16 novembre 1851, con descrizione del complesso, cartella 7A]- ALLEGATO 4.

1847 Il figlio del barone Baratelli cede in uso l’intero complesso, ancor di proprietà del marchese

Girolamo Bevilacqua Cantelli, al conte Francesco Massari, esponente dell' aristocrazia napoleonica, e del figlio Galeazzo, che ne acquisterà definitivamente la piena proprietà ai

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Palazzo Bevilacqua Massari e Palazzina Cavalieri di Malta – Corso Porta Mare 9, Ferrara 3333

primi del 1860 [ASFe, Archivio patrimoniale della famiglia Massari, Investitura dal marchese Girolamo Bevilacqua Cantelli al conte Francesco Massari, 15 ottobre 1852 e 25 febbraio 1860, cartella 7A] – ALLEGATO 5. Per circa cent’anni il complesso fu legato alla storia di questa famiglia borghese che lo riportò alla dignità di nobile dimora; il momento di maggior splendore lo ebbe negli ultimi decenni del ‘800, quando vi dimorò Galeazzo Massari insieme alla moglie Maria Waldmann, quando il conte ospitò nel palazzo alcuni esponenti illustri di casa Savoia, fra i quali Umberto I.

[Si fa menzione inoltre dei seguenti documenti reperiti: ASFe, Archivio patrimoniale della famiglia Massari, Atto di successione dal conte Francesco a Galeazzo Massari, e importante perizia descrittiva dell’intero complesso e di tutti i beni in esso contenuti, mobili e immobili, effettuata stanza per stanza, giugno 1876 cartella 7I, posizione 1450 allegati 5°-6°; ASFe, Archivio patrimoniale della famiglia Massari, Permessi per la cappellina di palazzo, 1884, cartella 7I] - ALLEGATI 6 E 7.

1936 Il parco fu venduto dalle eredi Massari al Comune di Ferrara. 1940 Durante la seconda guerra mondiale l'edificio diventa la sede dell' ufficio annonario e nel

dopoguerra sede di un ostello della gioventù e di alcune sezioni dell' istituto d'arte Dosso Dossi – ALLEGATO 8.

1955 Anche il palazzo “rosso” fu venduto al Comune di Ferrara. 1957 L’ingegner Carlo Savonuzzi dell’Ufficio Tecnico del Comune relaziona sul progetto di

ampliamento del palazzo per la realizzazione della nuova ala su via Borso. 1963 Venne ceduta anche la palazzina “bianca” o detta “dei Cavalieri di Malta”. 1968-70 Progetto dell’architetto Alberto Samonà che destinava l'edificio a Casa dello Studente

medio. 1974-75 Inizio dei lavori di restauro per recuperare gli ambienti in forte stato di degrado.Viene

sistemata la Palazzina dei Cavalieri di Malta che doveva ospitare il Museo dell' 800 ferrarese. 1980-segg. Vengono recuperati il deposito delle carrozze e le scuderie; qui viene sistemata una sala

polivalente, sede di spettacoli teatrali e di film sperimentali, mentre il deposito viene adibito a Padiglione dell' arte contemporanea per le opere di artisti d'avanguardia. In questi anni viene anche risistemato, per opera dell' amministrazione comunale di Ferrara, il palazzo cinquecentesco, diventato , alla conclusione del restauro, la sede del Museo d'arte moderna della città.

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Palazzo Bevilacqua Massari e Palazzina Cavalieri di Malta – Corso Porta Mare 9, Ferrara 4444

ANALISI COMPARATIVO-DESCRITTIVA DELLE CARTOGRAFIA STORICHE

PIANTA DI FERRARA DELL' ANNO 1597 elaborata da Filippo Borgatti nel 1892 (in Archivio storico del comune di Ferrara, cartella ing. Borgatti ). La pianta, riferita allo stato di fatto del palazzo nel 1597 ma eseguita alla fine dell' 800, identifica il palazzo con il numero 161 e lo mostra per una buona parte già costruito.

PIANTA DELLA CITTA' DI FERRARA del 1605 di G.B.Aleotti ( in biblioteca comunale Ariostea, R.I.A., XVI /63 ). Dalla pianta abbiamo conferma dell' avvenuta costruzione del palazzo dei conti Bevilacqua. L'Aleotti mostra l'andamento delle strade ma omette completamente quello del costruito, evidenziando solamente gli assi attorno al lotto dell'edificio, rimasti perlopiù inalterati fino ad oggi.

PIANTA DELLA CITTA' DI FERRARA del 1611 di G.B. Aleotti (in biblioteca comunale Ariostea, R.I.A. XVI ). Per la prima volta si distingue chiaramente un corpo di fabbrica parallelo all' ala prospiciente la via di Borso che ora, ad ovest, chiude il cortile d'onore dell'edificio.

ALZATO DI FERRARA del 1705, di Anonimo ferrarese (in biblioteca comunale Ariostea, R.I.A.). In questa pianta le due ali che si affacciano sul cortile d'onore risultano di dimensioni pressochè identiche, confermandoci l'ipotesi di una originaria simmetria dei corpi prospicienti il giardino che conferiva una forma ad U al complesso dell' edificio.

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Palazzo Bevilacqua Massari e Palazzina Cavalieri di Malta – Corso Porta Mare 9, Ferrara 5555

PIANTA E ALZATO DI FERRARA del 1728, di G.B.Benetti. Il disegno riporta il prospetto così come ancora oggi lo vediamo. L'ala ovest sembra formata da due fabbricati, uno più alto e l'altro più basso. E' rappresentata anche la casa adiacente, trasformata nella Palazzina Bianca, detta poi dei Cavalieri di Malta, tra il 1773 e il 1780.

PIANTA E ALZATO DI FERRARA del 1747, di A. Bolzoni. In questa edizione il palazzo è indicato col numero 116. Si distinguono due corpi di fabbrica con diverse altezze che chiudono ad est il cortile d'onore. Sul coperto, nell' angolo sinistro, è presente un' altana, della quale non abbiamo poi ulteriori riscontri. tuttavia l'attendibilità effettiva di questa pianta è messa in discussione dalla successiva, in relazione alla quale il rilievo del Bolzoni mostra significative imprecisioni.

PIANTA DEL PALAZZO E DEGLI ORTI DI SUA ECCELLENZA IL SIG. MARCHESE CAMILLO BEVILACQUA POSTI IN FERRARA, del 1782, di G.Dalla Fabra (in Archivio di Stato di Ferrara, Archivio Periti,Vincenzo Bertoni, b.285). Il corpo di fabbrica dell' ala ovest più vicino all' atrio viene demolito mentre la parte del palazzo Massari e dell' attigua palazzina assumono, in buona sostanza, l'assetto planimetrico attuale.

CATASTO PONTIFICIO, del 1842 (in Archivio di Stato di Ferrara). Nonostante l'ondata napoleonica, la morte avvenuta nel 1812 di Camillo Bevilacqua Cantelli (ultimo erede della famiglia Bevilacqua ad occupare l'immobile) ed il noto utilizzo di parte del complesso quale residenza dei Cavalieri di Malta, il Catasto Pontificio del 1842 non segnala modifiche sostanziali alla palazzina bianca e soprattutto al corpo principale(palazzo Rosso). Tuttavia si nota che nell' ala ovest del palazzo risulta addossato il piccolo corpo di fabbrica tuttora esistente e destinato a servizi igienici e compare anche il piccolo edificio addossato all' atrio del palazzo.

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Palazzo Bevilacqua Massari e Palazzina Cavalieri di Malta – Corso Porta Mare 9, Ferrara 6666

PIANTA DELLA CITTA' DI FERRARA, del 1888, di E. Scannavini. E' stato demolito il corpo a nord dietro la palazzina Bianca e viene riedificata la Cavallerizza (le scuderie) e il magazzino a fianco.

PIANTA DELLA CITTA' DI FERRARA, del 1912, di E. Scanavini. Le piante dello Scannavini ci danno conferma dell' immutata organizzazione planimetrica sia della palazzina che del palazzo Rosso.

PIANTE DEL PALAZZO MASSARI IN FERRARA allegate alla PERIZIA DI STIMA DEI BENI RUSTICI ED URBANI DI COMPENDIO DELL'EREDITA' DI S.E. IL DUCA FRANCESCO MASSARI ZAVAGLIA DI FABRIAGO, del 1935 (in Archivio di Stato di Ferrara, Archivio Massari, Patrimoniale,b.8s, "inventari e progetti ing. Ugo Luisardi" ). Le piante e la relativa perizia ci permettono di avere conoscenza della presenza di un' unica finestra centrale sul lato ovest del corpo di fabbrica che dava luce alla stanza del piano terra.

Piante del Palazzo dei Duchi Massari in Ferrara, piano terra ammezzato e abitazione della servitù, 1950 c. (in Archivio Settore Beni Monumentali del Comune di Ferrara, b. “piante Massari anni ’50, fasc. unico). In tali elaborati grafici si notano segni a matita indicanti le modifiche effettivamente realizzate in seguito nei progetti di restauro, già a partire dal 1955, quando il Palazzo Rosso viene venduto dai Massari al Comune di Ferrara.

Progetto di restauro con adattamento a casa dello studente medio e mensa, G. Samonà, G. Marcialis, A. Samonà, 1968-70 (piante, prospetti e sezioni), (in Archivio Settore Beni Monumentali del Comune di Ferrara, b. Archivio edifici in gestione, Palazzo Massari, Varie).

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Massari, Varie).

CARTA C.T.R. del 1996. La situazione dell' isolato è del tutto simile all' attuale e non ha subito sostanziali variazioni sin dal 1912.

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RICERCA SPECIFICA SUL SALONE D’ONORE DI PALAZZO BEVILACQUA-MASSARI

SITUAZIONE DEL SALONE ANTERIORE AL 1740 Dalla perizia Maioli [ASFe] del 1657 si deduce che il palazzo aveva già raggiunto l'assetto attuale, ma al posto del salone d'onore vi era un ‘camerone’ con soffitto ligneo, probabilmente un cassettonato, posto all'altezza del primo cornicione. Le pareti erano decorate nella fascia superiore con un ciclo di sinopie rappresentanti lo stemma della famiglia Bevilacqua, e ornate nella parte inferiore “con un apparato di zambellotta ad’ onda giallo e rossa di seta”. Si ha inoltre notizia che l'attuale cappella era adibita a tinello.

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SITUAZIONE DEL SALONE TRA IL 1740 E IL 1847 In occasione del matrimonio del marchese Alfonso Bevilacqua con Maria Maddalena Trotti il salone venne sopraelevato, aggiungendo un ordine di finestre e la volta in arellato. Dal testo “Vite de’ Pittori e scultori ferraresi” di Girolamo Baruffaldi conosciamo gli autori del secondo ciclo di affreschi e della volta: “...Altra opera a fresco e di maggiore studio compiè Maurelio (Scannavini) alcuni anni dopo, allora quando il marchese Onofrio Bevilacqua volle far dipingere le soffitte d'alcuni nobili appartamenti del suo palagio sul canto di piazza nova, voltando giù per via Borsa, mettendo in opera i più valorosi pennelli che a quel tempo operassero in Ferrara, unitamente con alquanti forestieri insigni, fra li quali operò mirabili cose Tommaso Aldobrandini celebre frescante bolognese. ...inventò negli angoli di un camerone alquanti medaglioni, e questi fece comparire convessi di tal maniera, che dovendovi Maurelio colorir sopra le figure a chiaroscuro, non trovò mai il modo di secondare l'accrescimento...”.

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SITUAZIONE DEL SALONE POSTERIORE AL 1847 Con l'acquisto del palazzo da parte della famiglia Massari l'aspetto del salone viene modificato con un nuovo ciclo di affreschi raffigurante lo scudo crociato, stemma della famiglia proprietaria. Tale ciclo di affreschi, sui toni del rosso e oro, viene a sovrapporsi ai cicli precedenti, che solo gli ultimi interventi di restauro hanno portato alla luce. In questa fase si mantiene l'impaginato precedente, modificando solamente l'architrave delle finestre superiori, come si legge nella facciata esterna – ALLEGATO 9.

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FONTI CONSULTATE E METODOLOGIA DELLA RICERCA

FERRARA ASFe (Archivio di Stato di Ferrara):

� Archivio patrimoniale famigliare Massari � Indice delle parti contraenti nel fondo dell’archivio notarile antico di Ferrara (atti dal

1613 al 1816) � Archivio Periti Agrimensori

ASC (Archivio Storico Comunale) � Archivio Strade e Fabbricati, sezione Ornato � Fondo Deputazione Patria

BCA (Biblioteca Comunale Ariostea)

� Archivio Pasi (Strade e Famiglie) Archivio e Biblioteca della Galleria Civica di Arte Moderna del Comune di Ferrara Biblioteca dei Musei civici di Arte Antica del Comune di Ferrara preso Palazzo Bonaccossi Fototeca del Comune di Ferrara BOLOGNA Archivio privato famiglia Bevilacqua presso Palazzo Sanuti-Bevilacqua degli Ariosti sito in via d’azeglio 31 (BO) Archivio famiglia Bevilacqua presso Soprintendenza Archivistica dell’Emilia Romagna Archivio di Stato di Bologna Biblioteca Archiginnasio di Bologna VERONA Archivio di Stato di Verona Biblioteca Civica di Verona

Relazione storica a cura ell’arch. Valentina Modugno

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ALLEGATO 1

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ALLEGATO 2

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ALLEGATO 3

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ALLEGATO 4

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ALLEGATO 5

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ALLEGATO 6

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ALLEGATO 7

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ALLEGATO 8

Immagini dalla Fototeca del Comune di Ferrara.

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Palazzo Bevilacqua Massari e Palazzina Cavalieri di Malta – Corso Porta Mare 9, Ferrara 23232323

ALLEGATO 9

Foto del prospetto interno del palazzo.