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Valentini Francesca A. S. 2011-12 2 F IL RUGBY Il rugby football (o semplicemente rugby) è uno sport di squadra diffuso, nelle sue varianti, in buona parte del mondo: nel Regno Unito e negli Stati dell'ex impero britannico (Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Figi, Papua Nuova Guinea, Sudafrica e USA), nonché in Francia, Italia, Russia, Argentina, Romania e in costante aumento di popolarità in Georgia, Giappone, India, Marocco, Kenya, Namibia e in diverse altre nazioni di Oceania e Asia. Il gioco del rugby è diviso, essenzialmente, in tre grandi codici regolamentari: il rugby a 15, quello più diffuso, il rugby a 13 e rugby a 7 gestiti da 2 federazioni e organismi internazionali diversi e in nessun modo collegati fra loro: le varianti a 15 e a 7 dipendono dalla stessa federazione internazionale, l'International Rugby Board (IRB), mentre la variante a 13 dipende dalla Rugby League International Federation (RLIF). È definito come uno sport di combattimento e di situazione. È uno sport di contatto e combattimento perché il confronto fisico tra i giocatori è una costante del gioco. Il rugby è anche definito sport di situazione perché nella sua evoluzione sta diventando sempre più importante la capacità di comprendere il contesto momentaneo (momento tattico) in cui ogni fase della partita si sviluppa concretamente. La stessa definizione dei ruoli, effettiva nelle fasi di ripartenza da situazione statica, appare, nel rugby moderno, riduttiva rispetto alla necessità, per ogni giocatore, di adattarsi a qualsiasi posizione in campo e a qualsiasi fase di gioco. Storia Forme antiche di giochi con la palla sono sempre esistite in ogni angolo del pianeta: fra queste, le più note sono l'episkyros greco, l'harpastum romano, il calcio storico fiorentino e la soule francese. In origine il termine inglese football, contrariamente a quello che si pensa, non indicava necessariamente giochi in cui era previsto calciare il pallone, ma tutti quelli praticati dagli artigiani e dai contadini "a piedi" (to play at ball on foot, da cui il sostantivo moderno football), diversamente dai nobili che utilizzavano i cavalli per i propri passatempi. Nel corso dei secoli, i vari football furono introdotti in molte public schools inglesi, con regolamenti dunque differenti sia riguardo alla forma del pallone e al modo di maneggiarlo o calciarlo, sia al numero di giocatori in campo.La leggenda attribuisce a William Webb Ellis, uno studente della scuola di Rugby, l'invenzione dell'omonimo gioco: nel 1823, in occasione di una partita di football giocato con regole ancora non standardizzate, William Webb Ellis raccolse la palla con le mani e iniziò a correre verso la linea di fondo campo avversaria per poi schiacciarla oltre la linea di fondo campo urlando: "META!". questo gesto stupì ed incuriosì molte persone, che iniziarono a praticare questo "sport". in onore di William Webb Ellis è tutt'ora presente una statua di bronzo davanti alla scuola dove è stato "inventato" il grande sport del rugby. La mancanza di uniformità di regole fra i vari modi di

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IL RUGBY

Il rugby football (o semplicemente rugby) è uno sport di squadra diffuso, nelle sue varianti, in buona parte del mondo: nel Regno Unito e negli Stati dell'ex impero britannico (Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Figi, Papua Nuova Guinea, Sudafrica e USA), nonché in Francia, Italia, Russia, Argentina, Romania e in costante aumento di popolarità in Georgia, Giappone, India, Marocco, Kenya, Namibia e in diverse altre nazioni di Oceania e Asia. Il gioco del rugby è diviso, essenzialmente, in tre grandi codici regolamentari: il rugby a 15, quello più diffuso, il rugby a 13 e rugby a 7 gestiti da 2 federazioni e organismi internazionali diversi e in nessun modo collegati fra loro: le varianti a 15 e a 7 dipendono dalla stessa federazione internazionale, l'International Rugby Board (IRB), mentre la variante a 13 dipende dalla Rugby League International Federation (RLIF). È definito come uno sport di combattimento e di situazione. È uno sport di contatto e combattimento perché il confronto fisico tra i giocatori è una costante del gioco. Il rugby è anche definito sport di situazione perché nella sua evoluzione sta diventando sempre più importante la capacità di comprendere il contesto momentaneo (momento tattico) in cui ogni fase della partita si sviluppa concretamente. La stessa definizione dei ruoli, effettiva nelle fasi di ripartenza da situazione statica, appare, nel rugby moderno, riduttiva rispetto alla necessità, per ogni giocatore, di adattarsi a qualsiasi posizione in campo e a qualsiasi fase di gioco.

Storia

Forme antiche di giochi con la palla sono sempre esistite in ogni angolo del pianeta: fra queste, le più note sono l'episkyros greco, l'harpastum romano, il calcio storico fiorentino e la soule francese. In origine il termine inglese football, contrariamente a quello che si pensa, non indicava necessariamente giochi in cui era previsto calciare il pallone, ma tutti quelli praticati dagli artigiani e dai contadini "a piedi" (to play at ball on foot, da cui il sostantivo moderno football), diversamente dai nobili che utilizzavano i cavalli per i propri passatempi. Nel corso dei secoli, i vari football furono introdotti in molte public schools inglesi, con regolamenti dunque differenti sia riguardo alla forma del pallone e al modo di maneggiarlo o calciarlo, sia al numero di giocatori in campo.La leggenda attribuisce a William Webb Ellis, uno studente della scuola di Rugby, l'invenzione dell'omonimo gioco: nel 1823, in occasione di una partita di football giocato con regole ancora non standardizzate, William Webb Ellis raccolse la palla con le mani e iniziò a correre verso la linea di fondo campo avversaria per poi schiacciarla oltre la linea di fondo campo urlando: "META!". questo gesto stupì ed incuriosì molte persone, che iniziarono a praticare questo "sport". in onore di William Webb Ellis è tutt'ora presente una statua di bronzo davanti alla scuola dove è stato "inventato" il grande sport del rugby. La mancanza di uniformità di regole fra i vari modi di

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giocare a rugby causò una prima, grande, scissione: nel 1863 i rappresentanti di un gruppo di club inglesi decise di adottare le Regole di Cambridge, in parte modificate, e fondarono la Football Association, dando così vita a quello che sarà conosciuto come Association Football o Soccer. I club che mantennero le Regole di Rugby fondarono, a loro volta, nel 1871, il proprio organismo ufficiale, la Rugby Football Union. Il secondo scisma avvenne all'interno della Rugby Football Union nel 1895 quando, per problemi di natura sociale ed economica, alcuni club del nord dell'Inghilterra formarono la Northern Rugby Football Union, divenuta in seguito la Rugby Football League, la quale ben presto iniziò ad apportare profondi cambiamenti alle regole, fino ad arrivare ad una versione del rugby football decisamente diversa da quella gestita dalla RFU.Dal momento che le versioni ufficiali del rugby erano a quel punto due, si rese necessario distinguerli anche nel nome: il rugby union era quello gestito dalla RFU e il rugby league quello disciplinato dalla RFL.

Cultura

In molti paesi di cultura anglosassone il rugby era storicamente considerato uno sport elitario e rigorosamente amatoriale, vale a dire praticato per lo più da membri delle classi agiate. Tutt'ora, per esempio, molti studenti di scuole private e scuole secondarie a indirizzo umanistico praticano come sport il rugby union, da questo modello si distacco la rugby league dando vita ad una disciplina di stampo semi-professionistico praticato dalle classi medie e lavoratrici. Un superamento di questi stereotipi ideologici si realizzò ben presto e in Inghilterra, lo sport, viene presto inserito nel sistema delle public schools (cioè scuole indipendenti/private), mentre nei villaggi del Galles nascono i piccoli clubs che associano operai, minatori e piccola borghesia.Dagli anni '90 in poi, con l'avvento del professionismo, molto è cambiato, tutto il sistema è finalizzato a creare giocatori professionisti di alto livello, i clubs si sono associati in franchigie, è arrivata l'attenzione mediatica e con essa esigenti sponsor, anche il regolamento si è adatto alle mutate esigenze favorendo sempre più la spettacolarità del gioco a discapito delle fasi statiche. Alcuni riti per addetti ai lavori sono venuti meno, ma lo spirito originario è rimasto immutato e accanto al professionismo permangono ancora molti clubs dilettantistici. In Nuova Zelanda, Galles e in particolare a Llanelli nella contea di Carmarthenshire, Cornovaglia, Scozia, County Limerick in Irlanda, Languedoc nella Francia meridionale e le Isole Pacifiche il rugby union è popolare tra le classi lavoratrici. Tuttavia il rugby league viene considerato lo Sport delle classi lavoratrici nelle contee inglesi di Yorkshire, Lancashire e Cumbria, e negli stati australiani di New South Wales e Queensland. Nel Regno Unito, il rugby union viene spesso chiamato dai fan "rugger". In alcune regioni il kick off viene chiamato "Rug Off".A causa della natura dello sport (avvengono durante le partite molti contatti tra i giocatori), il mondo del rugby disapprova il comportamento antisportivo, poiché anche una lieve infrazione delle regole potrebbe provocare seri infortuni o addirittura la morte. Proprio per questo le federazioni rendono più rigide le regole.I tifosi francesi di rugby league spesso chiamano se stessi "treizistes"; questa parola deriva dal nome francese del rugby (jeu à treize). Questo epiteto si è ormai diffuso in tutta la Francia e anche nelle nazioni anglofone.

IL RUGBY A 15

Il rugby a 15 (ingl. rugby union, fr. rugby à XV ) è uno sport di squadra e costituisce, insieme

al rugby a 13, uno dei due grandi codici regolamentari in cui è diviso il gioco del rugby. I due

regolamenti, così come gli organismi e le federazioni nazionali e internazionali che vi fanno

riferimento, sono indipendenti l'uno dall'altro.Originario dell'Inghilterra, è diffuso nelle Isole

Britanniche (Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda), in Francia, in Oceania (Australia, Nuova

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Zelanda, Tonga, Figi, Samoa), in Sudafrica e ha un buon seguito in Italia, dove è praticato fino

dai primi anni del XX secolo, in Argentina, dove fu importato dalle famiglie originarie del

Regno Unito e, in misura minore ma in qualche modo significativa, in altri Paesi come Spagna,

Portogallo, Romania e alcuni Paesi già repubbliche sovietiche (Russia, Ucraina e Georgia su

tutte) nonché Namibia, Canada, Stati Uniti e Uruguay

La Storia

Nell'ottobre del 1863 fu costituita la Football Association con l'intento di unificare le varie forme di

gioco con la palla che venivano praticate all'epoca. Durante una serie di sei incontri, tenuti alla Freemason's Tavern di Londra, rappresentanti delle scuole pubbliche e delle università, insieme a un numero di associazioni indipendenti e importanti, si riunirono per stabilire un singolo regolamento del football. La prima stesura prevedeva caratteristiche che sono ora parte del rugby come il correre in avanti con la palla ed essere caricati, trattenuti, sgambettati, ecc. Queste regole furono gradualmente scartate e fu adottata una variante delle Regole di Cambridge, che tra l'altro prevedevano 11 giocatori. Si crearono così due fazioni: quella del "Dribbling Game" (ossia del calcio) e quella dell'"Handling Game" (ossia di quello che oggi è il rugby). Nella riunione finale i rappresentanti del Blackheath e di Rugby ritirarono la loro squadra dall'associazione a causa della rimozione della regola che permetteva hacking ossia calciare un avversario negli stinchi e il divieto

di prendere la palla con le mani. Il Blackheath e un numero di altre squadre continuarono a giocare la loro versione di football che poi fu codificata come rugby football. Iscrizione marmorea sul posto ove stava il ristorante Pall Mall di Londra.Il 26 gennaio 1871, durante la riunione dei rappresentanti di squadre importanti nel ristorante Pall Mall di Londra, si formò la Rugby Football Union, che portò all'unificazione del regolamento per tutte quelle squadre inglesi che giocavano una variante delle regole della Rugby School. Nel frattempo l'hacking fu definitivamente messo fuori

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legge, ma rimasero validi il gioco con le mani e il placcaggio (ma non alle gambe). Sarà proprio la questione dell'hacking a favorire la stesura delle regole finali. Nel 1877 il numero di giocatori per squadra fu definitivamente ridotto da 20 a 15. Il 1º gennaio 1886 i delegati delle federazioni storiche del rugby, ovvero Scozia, Galles e Irlanda fondarono la International Rugby Board, l'organismo internazionale che disciplina e regolamenta il rugby union. L'Inghilterra inizialmente non prese parte all'iniziativa, ma vi si unì nel 1890. Nell'ultimo decennio del XIX secolo prese il via uno scontro di origine culturale e sociale tra i club del nord dell'Inghilterra (composti prevalentemente da lavoratori) e quelli del sud (composti da studenti e aristocratici) sulla natura amatoriale o professionistica del gioco: i rappresentanti dei club settentrionali rivendicavano il diritto al compenso per le partite disputate sacrificando il lavoro, richiesta ritenuta oltraggiosa e molto poco nobile dalla RFU, per la quale il rugby doveva essere un'attività puramente amatoriale (e tale rimarrà fino al 1995); per questo, il 29 agosto 1895 ventuno club si separarono dalla RFU e s'incontrarono al George Hotel di Huddersfield, formando la Northern Rugby Football Union con il suo insieme di regole, che sarebbe in seguito diventata la Rugby Football League (RFL). Nazionale USA campione olimpica 1924. Il rugby union fece parte del programma olimpico fino al 1924. Le nazionali vincitrici del titolo olimpico sono quelle di Francia nel 1900 (v. Rugby alle olimpiadi estive 1900), di Australia nel 1908, di Stati Uniti nel 1920 e 1924. Dal 2016 tornerà ai Giochi, ma nella versione ridotta a sette giocatori (Rugby Sevens), amministrata sempre dall'IRB.La Federazione Italiana Rugby (FIR) si costituì il 28 settembre 1928 e nel 1929 organizzò il primo campionato italiano ufficiale di rugby.

Regole principali del rugby a 15 :

Dimensioni del campo:

o minimo: 66 X 119 metri (di cui 100 senza contare le aree di meta) o massimo: 69 X 144 metri

• Al centro del campo si trova la linea di metà campo, a dieci metri da questa, da entrambi i lati si trova la linea tratteggiata dei dieci metri; a ventidue metri dalla linea di meta si trova la linea dei ventidue metri. A 5 metri dalla linea del fallo laterale ai lati del campo si trova la linea dei cinque metri, così come in prossimità dell'area di meta. A 15 metri dalla linea del fallo laterale ai lati del campo si trova la linea dei quindici metri. L'area di meta è delimitata dalla linea di meta e dalla linea di pallone morto.

• Dimensioni della porta: o I pali della porta, piazzati al centro della linea di meta, sono 2 montanti rotondi di

oltre 4 metri di altezza, da considerarsi prolungantisi all'infinito; essi distano tra loro 5,64 metri e sono uniti da una barra orizzontale il cui filo superiore è a 3 metri dal terreno.

• La palla deve avere forma ovale (più propriamente, di sferoide prolato[3]) e le seguenti dimensioni ottimali:

o Lunghezza: 28 centimetri o Circonferenza sull'asse maggiore: 74 centimetri o Circonferenza sull'asse minore: 59 centimetri o Peso: 410 grammi

• La durata di una partita è di 80 minuti, divisi in due tempi uguali da 40': si considera il tempo effettivo senza recupero (salvo eccezioni particolari). Il termine di entrambi i tempi viene decretato dall'uscita del pallone, da una meta o da una mischia. Originariamente,

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l'intervallo era decretato a pura scelta dell'arbitro; attualmente, l'arbitro concede 10 minuti di riposo.

• Ogni squadra può schierare fino a 15 giocatori più 7 riserve: non ci sono numeri fissi e va rispettata la numerazione 1-22, in particolare 1-8 per il pacchetto di mischia, 9-10 per i mediani, 11-14 per i tre quarti, 15 l'estremo.

o Un rimpiazzo è un giocatore che rileva in campo un compagno infortunatosi. o Un sostituto è un giocatore che rileva in campo un compagno per motivi tecnico-

tattici. o Un giocatore con ferita sanguinante deve essere rimpiazzato e se nell'arco di 15' di

gioco effettivo è in grado di rientrare nuovamente in campo può riprendere il posto del rimpiazzo momentaneo. In caso contrario il rimpiazzo diviene definitivo.

• In campo vi devono essere un arbitro e due giudici di linea, in caso di partite di un certo rilievo può essere presente anche il "TMO" (Television Match Officer) che ha il compito, esclusivamente su richiesta dell'arbitro, di verificare solo se un'azione in area di meta ha portato o meno ad una segnatura valida (l'arbitro può anche annullare).

• Il giudizio dell'arbitro è insindacabile e questi, in seguito a eventuali proteste scaturite dalle sue decisioni, può far avanzare la battuta di un calcio di punizione o una mischia di 10 metri.

• Il passaggio può avvenire con le mani (solo all'indietro o di lato), oppure con i piedi (anche in avanti - a patto che il "ricettore" del pallone sia il calciatore stesso o un compagno partito dietro di lui al momento o dopo il calcio stesso -, in gergo "calcetto" - "grubber" - se rasoterra o "up and under" se a campanile).

• Il placcaggio è concesso solamente sul giocatore che ha la palla ed è concesso dal busto ai piedi, altrimenti è fallo.

o Se il placcatore tende a "ribaltare" il placcato sollevandolo completamente da terra, deve necessariamente accompagnarlo nella caduta, questa costrizione è stata recentemente inserita nel regolamento, infatti in passato non era un'operazione obbligata.

o I giocatori che non hanno il possesso della palla non devono subire ostruzioni di alcun tipo.

• Quando un giocatore è placcato e ha almeno un ginocchio a contatto col terreno o è seduto o è sopra un altro giocatore a contatto col terreno deve necessariamente, a scelta:

o Passare la palla o Lasciare la palla o Spostarsi dalla palla o Segnare una meta (nel caso il placcaggio sia avvenuto in prossimità della linea di

meta) • Se la squadra che subisce un fallo mantiene il possesso del pallone e riesce comunque a

rimanere in una situazione di gioco positiva, è concesso dall'arbitro il "vantaggio", ovvero il fallo non viene fischiato e la formazione può proseguire l'azione; qualora, nel prosieguo di questa azione, detta squadra non riuscisse a conseguire un vantaggio vero e proprio, l'arbitro tornerebbe sul punto della prima infrazione prendendo una decisione (calcio di punizione, mischia) in favore della squadra che ha subito il fallo.

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Realizzazione di una meta

Realizzazione di un placcaggio

• Quando viene commessa un'infrazione di minore importanza (ad esempio un "in avanti" involontario), nello stesso punto viene giocata la "mischia".

o La mischia viene composta da elementi di entrambe le squadre: minimo 5 giocatori per formazione, di cui 3 in prima linea (i due piloni e il tallonatore), contrapposti in 2 gruppi.

o I due "pacchetti di mischia" devono essere divisi da una linea parallela a quella di meta.

o La testa e le spalle dei giocatori in mischia devono essere al di sopra della linea dei fianchi.

o Il giocatore in prima linea (a contatto con gli avversari) non deve avere la testa vicina a quella di un suo compagno di squadra (le due parti si incastrano).

o Immediatamente dopo l'ingaggio, cioè dopo che le prime linee sono venute a contatto, il mediano di mischia della squadra con diritto di introduzione (chi non ha commesso infrazione) introdurrà la palla con entrambe le mani e in un unico movimento al centro del corridoio formato dalle prime linee. la mischia non deve girare più di 90°, nel caso ciò succeda verrà ripetuta la mischia.

o Quando la palla è nel corridoio può essere tallonata, cioè ogni giocatore di prima linea può attirarla con i piedi dalla sua parte, normalmente tale azione è svolta dal tallonatore di una delle due squadre (i piloni sono impegnati a reggere la spinta). Il tallonatore, infatti, come suggerisce la parola, ha il compito nella mischia di portare la palla verso la sua squadra, contrariamente a quanto si pensi non lo fa con i talloni ma con un movimento a rotazione del piede destro che "uncina" il pallone. Gli unici giocatori di una mischia che si possono staccare sono le terze linee, lo possono fare,

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con palla persa, solamente quando il pallone è uscito dalla mischia o, in attacco, raccogliendo tra i propri piedi la palla vinta.

Nel 2007 l'International Rugby Board (IRB) ha definito nuove regole per la mischia, in particolare il mediano introduce l'ovale dopo i comandi "crouch, touch, pause... engage!" (bassi, tocco, pausa, ingaggio) dell'arbitro.

• La palla da una mischia non può essere raccolta se esce dal tunnel di inserimento, se questo dovesse accadere l'arbitro decreta una ripetizione della mischia oppure il cambio di possesso di palla per inserire il pallone o una touche.

• Viene commesso un "in avanti" quando il pallone sfugge alla presa di un giocatore e questi non riesca a recuperarlo prima che raggiunga terra cadendo dinnanzi a lui. Viene altresì commesso un "passaggio in avanti" quando un passaggio effettuato con le mani raggiunge un compagno di squadra che si trova oltre la linea del pallone. Un "in avanti" viene sanzionato con una mischia se involontario o con un calcio di punizione quando effettuato volontariamente.

• La rimessa laterale o touche si effettua con i pacchetti di mischia delle due squadre schierati (tutti o in parte) in fila fianco a fianco, separati dalla linea immaginaria dell'uscita della palla. I giocatori che compongono la fila si devono collocare tra la linea dei 5 metri e quella dei 15 metri, posti tra loro a una distanza di 1 metro. I restanti giocatori devono tenersi lungo le parallele immaginarie tirate a minimo 10 metri dallo schieramento di touche.

• La touche si effettua dal punto in cui la palla è uscita dal campo, tranne nel caso in cui la palla sia uscita dopo essere stata calciata, da un punto del campo oltre la propria linea dei 22 metri, "direttamente fuori", cioè senza avere toccato terra nel campo di gioco prima di uscire. In questo caso la touche sarà eseguita all'altezza del punto dal quale è stato calciato il pallone.

• È possibile effettuare anche la "touche veloce" ossia giocare la rimessa senza aspettare lo schieramento degli avversari. Ciò è possibile se la palla non ha toccato elementi estranei al gioco (spettatori, cartelloni pubblicitari), è la stessa che è uscita e non si è ancora formato l'allineamento della touche. La palla deve essere rimessa in gioco stando con i piedi fuori dalla linea di bordo campo, non sopravanzando il punto di uscita del pallone indicato dal giudice di linea e passandola ad un compagno che sta oltre la linea dei cinque metri senza commettere "passaggio in avanti".

• Le infrazioni più gravi, come l'antigioco ed il fuorigioco, sono punite con un calcio di punizione.

• I falli di antigioco sono tutte le infrazioni che tendono ad "uccidere" il gioco e quelle che mettono in pericolo l'incolumità dell'avversario, sono punite col cartellino giallo (espulsione per 10') o rosso (espulsione definitiva).

• Il "fuorigioco" viene fischiato quando un giocatore, trovandosi al di là della parallela immaginaria alla linea di meta passante per il pallone, partecipa in qualsiasi modo all'azione.

• La "punizione" può essere calciata da qualsiasi giocatore della squadra che ha subito il fallo, e sono possibili 4 scelte: calcio tra i pali, calcio in touche, mischia ordinata, ripartenza di un'azione.

o Chi calcia la palla lo può fare in qualsiasi direzione e giocare la palla di nuovo.

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o È possibile calciare direttamente in touche: in questo caso la rimessa sarà eseguita, dalla squadra che ha calciato la punizione, sempre dal punto in cui il pallone è uscito, indipendente dal punto in cui è stata calciata la punizione.

o È possibile, previa comunicazione all'arbitro, tentare il calcio di punizione direttamente tra i pali verticali e sopra la sbarra parallela al terreno che costituiscono la porta avversaria. Se il calcio riesce, la squadra che ha ottenuto la punizione guadagna 3 punti.

Dimensioni di un campo di rugby union

• o I compagni di squadra devono rimanere dietro la palla fino a quando questa non

viene calciata. o Gli avversari devono tenersi lungo la parallela immaginaria tirata a minimo 10 metri

da dove viene battuta la punizione. • La meta vale 5 punti: è valida solamente se la palla viene schiacciata a terra nell'area di

meta della squadra avversaria. Se la palla viene schiacciata nella propria area di meta la si definisce "annullata".

• La "meta tecnica" ("Penality Try") (5 punti) viene assegnata, su decisione dell'arbitro, se la squadra che è in difesa commette un fallo, senza il quale evidentemente una meta sarebbe stata segnata.

• Dopo la meta, perpendicolarmente al punto nel quale la palla ha toccato il terreno, si calcia la "trasformazione", simile al calcio di punizione tra i pali, ma del valore di 2 punti.

• Quando si calcia in mezzo ai pali o si tenta la trasformazione, il pallone può essere posizionato su un apposito supporto detto "piazzola". In passato si usava portare al calciatore una piccola quantità di sabbia su cui piazzare il pallone.

• Il "drop" o "calcio di rimbalzo" è un particolare calcio in cui un giocatore, da qualsiasi posizione del campo, calcia il pallone - dopo averlo fatto rimbalzare, appunto, - in mezzo ai pali e sopra la sbarra orizzontale della porta della squadra avversaria. Vale 3 punti (come la punizione). Se il "drop" viene effettuato come calcio di inizio, di ripresa del gioco dopo una segnatura oppure dopo un "mark", anche se la palla passa tra i pali e sopra la sbarra della porta non viene attribuito alcun punto alla squadra che ha effettuato il calcio.

• Il "mark" consiste nel raccogliere al volo nei propri 22 metri la palla calciata dall'avversario. Dà diritto ad un calcio libero con gli avversari a 10 metri da effettuare sul punto. Deve essere "chiamato" urlando "mark!" al momento della presa ed effettuato sul punto dal

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giocatore che lo ha chiamato. In origine si poteva chiamare il "mark" in qualunque zona del campo e, sino al 1977 si poteva calciare verso la porta per ottenere punti.

Ruoli dei giocatori :

Gli otto giocatori che costituiscono prima, seconda e terza linea sono definiti avanti: gli avanti sono quelli che si contendono le mischie e le rimesse laterali. La mischia può essere chiusa o aperta: a una mischia chiusa partecipano minimo 5 giocatori per parte e minimo altri 5 stanno vicino sin quando avviene l'apertura del gioco mentre a una mischia aperta (ruck) partecipano uno o più giocatori in piedi a diretto contatto con l'avversario quando il pallone è a terra. Nello schieramento in campo, dietro gli avanti stanno i due mediani, dietro i mediani stanno quattro trequarti e dietro i trequarti c'è un estremo. L'utility back è un particolare giocatore in grado di potere ricoprire diversi ruoli da trequarti. Gli atleti di tutti i ruoli, nelle scuole di tecnica per principianti, imparano a eseguire l'azione fondamentale ossia il placcaggio. Durante una partita sono permesse 7 sostituzioni per squadra.Nel rugby union, la tipologia del gioco più diffusa nel mondo, i ruoli dei giocatori in campo sono i seguenti (inglese-italiano):

15 - Fullback - Estremo 14 - Right wing - Tre quarti ala aperta destro 13 - Outside center - Tre quarti centro (centro esterno) 12 - Inside center - Tre quarti centro (centro interno) 11 - Left wing - Tre quarti ala chiusa sinistro 10 - Fly-half - Mediano d'apertura 9 - Scrum-half - Mediano di mischia 8 - Number 8 - Terza linea centro 7 - Openside flanker - Terza linea ala (flanker destro) 6 - Blindside flanker - Terza linea ala (flanker sinistro) 5 - Lock (2nd row) - Seconda linea 4 - Lock (2nd row) - Seconda linea 3 - Tighthead Prop - Pilone destro 2 - Hooker - Tallonatore 1 - Loosehead Prop - Pilone sinistro

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Punteggio :

Ogni meta realizzata vale cinque punti. Una meta si realizza depositando con una mano o le mani il

pallone nell'area di meta avversaria direttamente. La squadra che ha realizzato una meta ha diritto

a un calcio di conversione o trasformazione che vale due punti: il calcio s'effettua dalla posizione

perpendicolare al punto di realizzazione della meta con lo scopo di far superare al pallone la sbarra

trasversale della porta. Altri tipi di calci sono quelli di punizione e di rimbalzo che se realizzati

danno diritto a tre punti. Il calcio di punizione come quello di conversione viene definito piazzato

in quanto il pallone è fermo sul campo invece il calcio di rimbalzo avviene durante un'azione di

gioco dopo aver fatto rimbalzare il pallone sul campo

Modifiche di punteggio

Nel corso della sua storia, il rugby ha cambiato spesso la valutazione dei punteggi, e per un certo periodo (sino al 1893) essa variava anche a seconda del paese.Inizialmente contavano solo le trasformazioni e i drop, e le mete valevano 1 punto chiamato "goal" (in effetti il termine "try" usato in inglese, significava proprio che dava il diritto a "provare" il calcio). Non si potevano tentare calci a punto sulle punizioni, ciò fu permesso solo dal 1893. Tra il 1888 e il 1977 era possibile tentare di "trovare una porta" con il "calcio da mark" (effettuato con la tecnica del drop). Si ha diritto a calciare senza disturbo degli avversari dopo aver raccolto al volo la palla dopo un calcio (up-and-under) avversario. Oggi si può fare solo raccogliendo la palla nei propri 22 metri e dal 1977 non si può calciare in porta.I punti furono introdotti, almeno in Inghilterra, nel 1886: si evolveranno nel tempo anche per l'introduzione del calcio da mark (palla presa al volo) (introdotto nel 1891 - abrogato come possibilità di finalizzazione di punti nel 1977). L'evoluzione almeno per la RFU inglese sarà la seguente:

Assegnazione punti :

Anno Meta Trasf. Drop Punizione Mark

1886 1 2 2 non prevista non previsto

1888 1 2 2 non prevista 4

1891 2 3 4 non prevista 4

1893 3 2 4 3 4

1905 3 2 4 3 3

1947 3 2 3 3 3

1971 4 2 3 3 3

1977 4 2 3 3 non possibile

1992 5 2 3 3 0

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