79
COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI SCOPING CONFERENZA di VERIFICA e VALUTAZIONE Consultazione con i Soggetti competenti in materia ambientale e con gli Enti territorialmente limitrofi od interessati Codice AI-09A068-01 Versione 01 Committente Comune di San Donato Milanese Stato del documento Definitivo Autori Barbara Monzani, Michele Merola, Daniela Sciortino Revisione Michele Merola Approvazione Michele Merola Settembre 2009

Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del Territorio

DOCUMENTO DI SCOPING

CONFERENZA di VERIFICA e VALUTAZIONE

Consultazione con i Soggetti competenti in materia ambientale e con gli Enti territorialmente limitrofi od interessati

Codice AI-09A068-01 Versione 01 Committente Comune di San Donato Milanese Stato del documento Definitivo Autori Barbara Monzani, Michele Merola, Daniela

Sciortino Revisione Michele Merola Approvazione Michele Merola

Settembre 2009

Page 2: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Autorità Procedente del Piano di Governo del Territorio (PGT) Dirigente dell’Area Territorio, Ambiente e Attività produttive Arch. Alberto Schgor Autorità Competente per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) team di lavoro interdisciplinare composto dal Segretario comunale, da tutti i dirigenti dell’Ente compreso il Dirigente dell’area Territorio, Ambiente e Attività Produttive Ufficio di Piano - PGT e VAS Arch. Alberto Schgor Arch. Rosanna Voce Dott. Tatiana Martignago Gruppo di lavoro: Daniele Antonini, Carmen Autunno, Umbertra Benini, Giorgio Bertolotti, Monica Caciorgna, Ivan Cavenaghi, Luisa Molon, Stefano Monico, Roberto Saronni, Tommaso Sorce, Valentina Spinelli, Pierangelo Tosi, Antonia Uggeri, Enrico Vailati, Mirella Vittoria, Monica Volpe Procedura di VAS del PGT

AMBIENTE ITALIA srl – via Carlo Poerio 39, Milano – www.ambienteitalia.it Arch. Maria Berrini, Ing. Orsola Bolognani, Dr.ssa Barbara Monzani, Dr. Michele Merola, Arch. Daniela Sciortino, Dr.ssa Elena Toncelli Redazione del PGT Centro Studi PIM Dott. Franco Sacchi (Direttore Responsabile) Gruppo di lavoro: arch. Cristina Alinovi, arch. Pietro Lembi, arch. Piero Nobile; Consulenti esterni: Arch. Gabriele Calmanti, arch. Angela Cortini Stagista: dott.ssa Francesca Artioli

Page 3: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

INDICE 1. PREMESSA....................................................................................................... 4 2. RIFERIMENTI NORMATIVI ................................................................................... 4

2.1. LA LEGGE REGIONALE LOMBARDA .......................................................................4 2.2. GLI INDIRIZZI REGIONALI ...............................................................................5

3. PERCORSO METODOLOGICO E PROCEDURALE ............................................................ 9 4. LE AUTORITÀ, I SOGGETTI E GLI ENTI PER LA VAS DEL PGT DI SAN DONATO MILANESE 11 5. I SETTORI DEL PUBBLICO E LE MODALITÀ DI INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE ........... 12 6. L’AMBITO TERRITORIALE DI INFLUENZA ............................................................... 13 7. CONTENUTI DEL RAPPORTO AMBIENTALE .............................................................. 14 8. QUADRO NORMATIVO E PROGRAMMATICO – OBIETTIVI AMBIENTALI DI RIFERIMENTO PER LA

VAS................................................................................................................... 15 9. DEFINIZIONE DELLE INFORMAZIONI – LO SCENARIO DI RIFERIMENTO......................... 17 10. IL MONITORAGGIO PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE DEL PGT................................. 19

Page 4: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

1. PREMESSA

Il Comune di San Donato Milanese, con Delibera di Giunta Comunale n. 243 del 18/11/2008, successivamente pubblicata all’Albo pretorio comunale, ha formalmente avviato, come previsto dalla normativa regionale lombarda, la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano di Governo del Territorio (PGT). Il presente documento costituisce il primo elaborato utile per: - avviare la consultazione con i Soggetti competenti in materia ambientale e con gli

Enti limitrofi o territorialmente interessati; - effettuare lo scoping e definire l’ambito di influenza del Piano; - definire il tipo di informazioni da includere nel Rapporto ambientale; - acquisire elementi utili a costruire un quadro conoscitivo condiviso.

2. RIFERIMENTI NORMATIVI

2.1. LA LEGGE REGIONALE LOMBARDA La Regione Lombardia con la L.R. 11 marzo 2005 n. 12, “Legge per il Governo del Territorio” (e successive “Ulteriori modifiche e integrazioni” introdotte con la L.R. n. 4 del 14 marzo 2008) ha ridefinito gli strumenti della pianificazione territoriale ed urbanistica, le competenze dei diversi livelli amministrativi e la forma per la gestione del territorio. Tra i nuovi strumenti di governo è compreso il Piano di Governo del Territorio, che si articola essenzialmente in Documento di Piano, Piano delle Regole e Piano dei Servizi. Questa legge regionale, che recepisce la Direttiva europea 2001/42/CE “Concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente” ed anticipa il Decreto legislativo italiano 152/2006 “Norme in materia ambientale” e successive “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative” introdotte con il Decreto lgs. 4/2008, introduce in Lombardia l’applicazione della VAS, cui fa riferimento al solo art. 4 dove stabilisce: “al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente, la Regione e gli enti locali, […], provvedono alla valutazione ambientale degli effetti derivanti dall’attuazione dei predetti piani e programmi […]” ed in dettaglio “sono sottoposti alla valutazione il piano territoriale regionale, i piani territoriali regionali d'area e i piani territoriali di coordinamento provinciali, il Documento di Piano [del PGT] di cui all’art. 8, nonché le varianti agli stessi”. La citata valutazione ambientale è effettuata “durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua adozione o all’avvio della relativa procedura di approvazione.” Tale articolo precisa inoltre che “la valutazione evidenzia la congruità delle scelte rispetto agli obiettivi di sostenibilità del piano e le possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione; individua le alternative assunte nella elaborazione del piano o programma, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione o di compensazione, anche agroambientali, che devono essere recepite nel piano stesso.” Le modalità applicative della VAS, in base allo stesso art. 4 della Legge regionale lombarda, sono demandate all’approvazione di atti successivi, ovvero agli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di Piani e Programmi (P/P)”, approvati con Deliberazione di Consiglio regionale VIII/351 del 13 marzo 2007 e agli “Ulteriori adempimenti di disciplina”, approvati con Deliberazione di Giunta regionale VIII/6420 del 27 dicembre 2008. La Regione Lombardia con Delibera del Consiglio Regionale n. VIII/351 del 13 Marzo 2007, in osservanza all’art. 4 della L.R. 12/2005, ha approvato gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi”. Tali indirizzi sono poi stati aggiornati e dettagliati con la Delibera di Giunta Regionale della Lombardia n. VII/00642

Settembre 2009 Pagina 4 di 19

Page 5: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

del 27 dicembre 2007 e successivamente ulteriormente modificati con la Legge Regionale N. 4 del 14 marzo 2008.

2.2. GLI INDIRIZZI REGIONALI Gli indirizzi generali forniscono la preminente indicazione di una stretta integrazione tra processo di formazione del piano e processo di VAS e definiscono, in particolare: - l’ambito di applicazione; - le fasi metodologiche - procedurali della valutazione ambientale; - i soggetti coinvolti; - il processo di partecipazione integrato; - il raccordo con le altre procedure ovvero le norme in materia di valutazione

ambientale, di VIA e di Valutazione di incidenza; - il sistema informativo lombardo per la VAS. I soggetti che partecipano alla VAS sono individuati nei seguenti: - il proponente – la pubblica amministrazione, o il soggetto privato, che elabora il piano

od il programma da sottoporre alla valutazione ambientale; - l’autorità procedente – la pubblica amministrazione che attiva le procedure di

redazione e di valutazione del piano/programma; nel caso in cui il proponente sia una pubblica amministrazione, l’autorità procedente coincide con il proponente; nel caso in cui il proponente sia un soggetto privato, l’autorità procedente è la pubblica amministrazione che recepisce il piano o il programma, lo adotta e lo approva;

- l’autorità competente per la VAS – autorità con compiti di tutela e valorizzazione ambientale, individuata dalla pubblica amministrazione, che collabora con l’autorità procedente/proponente nonché con i soggetti competenti in materia ambientale, al fine di curare l’applicazione della direttiva e dei presenti indirizzi;

- i soggetti competenti in materia ambientale – le strutture pubbliche competenti in materia ambientale e della salute per livello istituzionale, o con specifiche competenze nei vari settori, che possono essere interessati dagli effetti dovuti all’applicazione del Piano o Programma sull’ambiente;

- il pubblico – una o più persone fisiche o giuridiche e le loro associazioni, organizzazioni o gruppi, che soddisfino le condizioni incluse nella Convenzione di Aarhaus e delle direttive 2003/4/CE e 2003/35/CE.

La procedura di VAS, definita secondo una logica d’integrazione tra percorso di formazione del Piano o Programma e attività di valutazione ambientale dello stesso, è restituita, in forma sintetica, indicando le fasi del processo nello schema riportato nella figura 1.

Settembre 2009 Pagina 5 di 19

Page 6: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

Figura 1 - Sequenza delle fasi del Processo di Piano e di Valutazione

Da: Indirizzi generali per la VAS di P/P

Gli Indirizzi contengono un secondo schema che dettaglia la sequenza delle fasi e che costituisce il quadro di riferimento per l’attuazione della procedura di valutazione ambientale, come di seguito riportato.

Settembre 2009 Pagina 6 di 19

Page 7: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

Schema A – Processo metodologico - procedurale

Da: Indirizzi generali per la VAS di P/P

Fase del DdP Processo di DdP Valutazione Ambientale VAS

Fase 0 Preparazione

P0.1 Pubblicazione avviso di avvio del procedimento1

P0. 2 Incarico per la stesura del DdP (PGT) P0. 3 Esame proposte pervenute ed elaborazione

del documento programmatico

A0. 1 Incarico per la redazione del Rapporto ambientale AO.2 Individuazione Autorità competente per la VAS

P1. 1 Orientamenti iniziali del DdP (PGT) A1. 1 Integrazione della dimensione ambientale nel DdP (PGT)

P1. 2 Definizione schema operativo DdP (PGT) A1. 2 Definizione dello schema operativo per la VAS, e

mappatura dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico coinvolto

Fase 1 Orientamento

P1. 3 Identificazione dei dati e delle informazioni a disposizione dell’ente su territorio e ambiente

A1. 3 Verifica delle presenza di Siti Rete Natura 2000 (sic/zps)

Conferenza di valutazione

avvio del confronto

P2. 1 Determinazione obiettivi generali A2. 1 Definizione dell’ambito di influenza (scoping), definizione della portata delle informazioni da includere nel Rapporto ambientale

P2. 2 Costruzione scenario di riferimento e di DdP A2. 2 Analisi di coerenza esterna

P2. 3 Definizione di obiettivi specifici, costruzione di alternative/scenari di sviluppo e definizione delle azioni da mettere in campo per attuarli

A2. 3 Stima degli effetti ambientali attesi A2. 4 Valutazione delle alternative di p/p A2. 5 Analisi di coerenza interna A2. 6 Progettazione del sistema di monitoraggio A2. 7 Studio di Incidenza delle scelte del piano sui siti

di Rete Natura 2000 (se previsto)

P2. 4 Proposta di DdP (PGT) A2. 8 Proposta di Rapporto ambientale e sintesi non tecnica

Fase 2 Elaborazione e redazione

Messa a disposizione e pubblicazione su web della proposta di DdP (PGT), del Rapporto ambientale per trenta giorni

Notizia all’Albo pretorio dell’avvenuta messa a disposizione e delle pubblicazione su WEB Comunicazione delle messa a disposizione ai soggetti competenti in materia ambientale e soggetti

territorialmente interessati Invio dello Studio di Incidenza all’Autorità competente in materia di SIC e ZPS (se previsto)

valutazione della proposta di DdP e del Rapporto ambientale Conferenza di valutazione

Valutazione di incidenza (se prevista): acquisito il parere obbligatorio e vincolante dell’autorità preposta

Decisione

PARERE MOTIVATO predisposto dall’autorità competente per la VAS d’intesa con l’autorità procedente

3. 1 ADOZIONE

il Consiglio Comunale adotta: - PGT (DdP, Piano dei Servizi e Piano delle Regole) - Rapporto ambientale - Dichiarazione di sintesi

3. 2 DEPOSITO / PUBBLICAZIONE / INVIO ALLA PROVINCIA - deposito degli atti del PGT (DdP, Rapporto ambientale, Dichiarazione di sintesi, Piano dei Servizi e

Piano delle Regole) nella segreteria comunale– ai sensi del comma 4 – art. 13, l.r. 12/2005 - trasmissione in Provincia – ai sensi del comma 5 – art. 13, l.r. 12/2005 - trasmissione ad ASL e ARPA – ai sensi del comma 6 – art. 13, l.r. 12/2005

3. 3 RACCOLTA OSSERVAZIONI – ai sensi comma 4 – art. 13, l.r. 12/2005

Fase 3 Adozione approvazione

3. 4 Controdeduzioni alle osservazioni presentate a seguito di analisi di sostenibilità. Verifica di compatibilità della Provincia

La provincia, garantendo il confronto con il comune interessato, valuta esclusivamente la compatibilità del DdP con il proprio piano territoriale di coordinamento entro centoventi giorni dal ricevimento della relativa documentazione, decorsi inutilmente i quali la valutazione si intende espressa favorevolmente – ai sensi comma 5 – art. 13, l.r. 12/2005.

1 Ai sensi del comma 2 dell’art. 13, L.R. 12/2005.

Settembre 2009 Pagina 7 di 19

Page 8: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

PARERE MOTIVATO FINALE

3. 5 APPROVAZIONE (ai sensi del comma 7 – art. 13, l.r. 12/2005) il Consiglio Comunale:

- decide sulle osservazioni apportando agli atti del PGT le modifiche conseguenti all’eventuale accoglimento delle osservazioni, predisponendo ed approvando la dichiarazione di sintesi finale;

- provvede all’adeguamento del DdP adottato, nel caso in cui la Provincia abbia ravvisato elementi di incompatibilità con le previsioni prevalenti del proprio piano territoriale di coordinamento, o con i limiti di cui all’art. 15, comma 5, ovvero ad assumere le definitive determinazioni qualora le osservazioni provinciali riguardino previsioni di carattere orientativo;

- deposito nella segreteria comunale ed invio alla Provincia e alla Regione (ai sensi del comma 10, art. 13, l.r. 12/2005);

- pubblicazione su web; - pubblicazione dell’avviso dell’approvazione definitiva sul BURL (ai sensi del comma 11, art. 13, l.r. 12/2005) ;

Fase 4 Attuazione gestione

P4. 1 Monitoraggio dell’attuazione DdP P4. 2 Monitoraggio dell’andamento degli indicatori

previsti P4. 3 Attuazione di eventuali interventi correttivi

A4. 1 Rapporti di monitoraggio e valutazione periodica

Il principale documento da redigere per la VAS del Documento di Piano del PGT, a conclusione della fase 2 del processo, è il Rapporto ambientale (RA). Tale documento, che deve essere sottoposto all’attenzione dei Soggetti competenti in materia ambientale, secondo quanto stabilito nel punto 5.12 degli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi”: - “dimostra che i fattori ambientali sono stati integrati nel processo di piano con

riferimento ai vigenti programmi per lo sviluppo sostenibile stabiliti dall’ONU e dalla Unione Europea, dai trattati e protocolli internazionali, nonché da disposizioni normative e programmatiche nazionali e/o regionali;

- individua, descrive e valuta gli obiettivi, le azioni e gli effetti significativi che l’attuazione del P/P potrebbe avere sull’ambiente nonché le ragionevoli alternative in funzione degli obiettivi e dell’ambito territoriale del P/P; esso, inoltre, assolve una funzione propositiva nella definizione degli obiettivi e delle strategie da perseguire ed indica i criteri ambientali da utilizzare nelle diverse fasi, nonché gli indicatori ambientali di riferimento e le modalità per il monitoraggio;

- contiene le informazioni di cui all’allegato I, meglio specificate in sede di conferenza di valutazione, tenuto conto del livello delle conoscenze e dei metodi di valutazione disponibili, dei contenuti e del livello di dettaglio del P/P, della misura in cui taluni aspetti sono più adeguatamente valutati in altre fasi dell’iter decisionale.”

In dettaglio, ai sensi di quanto specificato nell’Allegato I della Direttiva 2001/42/CE, che fa riferimento alle informazioni di cui all’articolo 5 della Direttiva stessa, le informazioni da fornire nel Rapporto ambientale sono le seguenti: a) “illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del DdP e del rapporto con altri

pertinenti P/P; b) aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione probabile senza

l’attuazione del DdP; c) caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente

interessate; d) qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al DdP, ivi compresi in particolare

quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, quali le zone designate ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE;

e) obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al DdP, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale.

f) possibili effetti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori

Settembre 2009 Pagina 8 di 19

Page 9: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l’interrelazione tra i suddetti fattori;

g) misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull’ambiente dell’attuazione del DdP;

h) sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o mancanza di know-how) nella raccolta delle informazioni richieste;

i) descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio; j) sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti.”

3. PERCORSO METODOLOGICO E PROCEDURALE

Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” definiscono, tramite la figura 1 e lo schema A, rispettivamente le fasi di un processo di piano ed il processo metodologico e procedurale relativo alla redazione del piano e della relativa valutazione ambientale. In dettaglio, al punto 5.11 degli indirizzi generali sono elencate le attività da svolgere nella fase di elaborazione e redazione del Piano a partire proprio dalla individuazione di un percorso metodologico e procedurale. Il percorso viene presentato all’attenzione della Conferenza di valutazione al fine di acquisire osservazioni in merito all’impostazione del processo, anche per una integrazione ed arricchimento dei metodi e contenuti, e giungere possibilmente ad una condivisione sui passaggi previsti. Il percorso, dando per acquisiti i passaggi relativi alle fasi 0 e 1, si articola secondo la seguente sequenza: - “definizione dell'ambito di influenza del P/P (scoping) e definizione della

caratteristiche delle informazioni che devono essere fornite nel Rapporto ambientale; - articolazione degli obiettivi generali; - costruzione dello scenario di riferimento; - coerenza esterna degli obiettivi generali del P/P; - individuazione delle alternative di P/P attraverso l'analisi ambientale di dettaglio, la

definizione degli obiettivi specifici del P/P e l'individuazione delle azioni e delle misure necessarie a raggiungerli;

- coerenza interna delle relazioni tra obiettivi e linee di azione del P/P attraverso il sistema degli indicatori che le rappresentano;

- stima degli effetti ambientali delle alternative di P/P, con confronto tra queste e con lo scenario di riferimento al fine di selezionare l'alternativa di P/P;

- elaborazione del Rapporto ambientale; - costruzione/progettazione del sistema di monitoraggio.” La definizione dell’ambito di influenza del PGT, la relativa analisi ambientale dello scenario di riferimento (presentata nell’allegato) e dei contenuti del Rapporto ambientale sono oggetto di scoping in sede di prima riunione della Conferenza di Valutazione. I risultati attesi sono quelli di giungere ad una definizione condivisa e di raccogliere indicazioni utili ed eventuali integrazioni per la struttura ed i contenuti dell’analisi ambientale e del Rapporto ambientale. La costruzione di una visione o di uno scenario di riferimento del PGT che tenga conto degli aspetti ambientali è stata effettuata a partire da un confronto con la Giunta comunale e gli architetti incaricati per la redazione del PGT. In un primo momento, si è utilizzato il metodo di analisi SWOT per l’individuazione degli aspetti positivi e negativi (punti di forza e di debolezza) del territorio; si è quindi proceduto alla redazione del quadro ambientale che consente, attraverso la selezione di alcuni indicatori, di restituire

Settembre 2009 Pagina 9 di 19

Page 10: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

la situazione attuale dello stato dell’ambiente nel Comune di San Donato Milanese. Per quanto riguarda il quadro ambientale, si sottopone all’attenzione della Conferenza di Valutazione la struttura che si è data a tale documento, i temi considerati ed i relativi indicatori elaborati e descritti nell’allegato al presente Documento di scoping, al fine di acquisire proposte, eventuali aggiunte e/o correzioni e, possibilmente, giungere ad una condivisione dell’impostazione. Per la costruzione dello scenario di riferimento definitivo, che sarà riportato nel Rapporto ambientale, si prenderanno in considerazione anche le informazioni e le indicazioni al momento non ancora disponibili, che si raccoglieranno nel corso del processo di consultazione con i diversi soggetti interessati dalla VAS. La definizione degli obiettivi ambientali di riferimento per effettuare l’analisi di coerenza esterna degli obiettivi generali del PGT sarà svolta considerando gli obiettivi selezionati, facendo riferimento ai documenti e alla normativa di livello europeo, nazionale, regionale e provinciale ed anche agli strumenti di pianificazione locale di maggiore interesse con riferimento agli aspetti ambientali, al territorio di San Donato Milanese ed alle funzioni proprie del PGT. In sede di prima Conferenza di valutazione, con funzioni di scoping, si prevede di sottoporre a verifica l’insieme dei riferimenti che si intendono prendere in considerazione per estrapolare gli obiettivi e le strategie utili ad effettuare le successive analisi di coerenza. La messa a sistema degli obiettivi ambientali di riferimento costituisce un passo fondamentale di tutto il processo di valutazione. Per rendere più evidenti i risultati di tale selezione e facilmente gestibile il sistema degli obiettivi di riferimento, si prevede di predisporre delle tabelle di sintesi, articolate secondo aspetti tematici (in particolare le componenti ambientali e gli aspetti connessi alla salute), in cui evidenziare gli obiettivi generali e le strategie od azioni specifiche riferibili al territorio di San Donato Milanese. L’analisi di coerenza esterna degli obiettivi generali del PGT sarà effettuata sulla base degli obiettivi ambientali selezionati a tale scopo. Si prevede di svolgere il raffronto tra gli obiettivi generali del PGT e gli obiettivi ambientali di riferimento, al fine di evidenziare le convergenze o divergenze o gli aspetti che necessitano di ulteriori verifiche. I risultati dell’analisi di coerenza esterna saranno resi evidenti ricorrendo a tabelle e matrici di verifica, con intersezione tra gli obiettivi generali di PGT e gli obiettivi ambientali di riferimento. L’analisi di coerenza interna sarà effettuata confrontando gli obiettivi e le strategie/azioni del PGT. In particolare sarà verificato, attraverso tabelle e matrici, che il Piano preveda azioni attuative per tutti gli obiettivi del Piano. La stima degli effetti ambientali delle alternative di Piano sarà effettuata considerando le componenti ambientali interessate dalle ricadute delle azioni del Piano ed elaborando valutazioni qualitative o, dove possibile, quantitative. La definizione delle misure di mitigazione o compensazione degli impatti sarà effettuata in parallelo all’individuazione degli effetti ambientali delle azioni di Piano, proponendo, per quelle azioni che possono generare effetti ambientali potenzialmente negativi, considerazioni o suggerimenti sugli interventi che possono essere messi in atto per evitare, mitigare o compensare gli impatti ambientali. La definizione del sistema di monitoraggio sarà compiuta a seguito della messa a punto definitiva degli obiettivi, delle strategie e delle azioni del PGT, in modo da garantire la migliore correlazione tra i contenuti e le scelte del Piano e la necessità di verificare i risultati o le ricadute ambientali in fase di attuazione. Tale aspetto è trattato nell’ultimo paragrafo del presente documento.

Settembre 2009 Pagina 10 di 19

Page 11: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

La redazione del Rapporto ambientale costituirà la fase conclusiva della procedura di VAS e conterrà quanto previsto dalla normativa e fin qui brevemente illustrato. Il RA sarà presentato e verificato in sede di Conferenza di valutazione. Tale Conferenza è subito investita, in fase di scoping, dalla richiesta di esprimersi in merito all’ipotesi di struttura ed articolazione dei contenuti del Rapporto, come meglio individuati al paragrafo 7. Del Rapporto ambientale sarà poi predisposta una sintesi non tecnica.

4. LE AUTORITÀ, I SOGGETTI E GLI ENTI PER LA VAS DEL PGT DI SAN DONATO MILANESE

Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” indicano (punto 5.8) quale passaggio preliminare per dare avvio al procedimento, l’individuazione dell’autorità procedente e dell’autorità competente per la VAS e successivamente l’assunzione di un atto formale reso pubblico dall’autorità procedente, mediante pubblicazione di apposito avviso sul BURL e su almeno un quotidiano. Il Comune di San Donato Milanese ha individuato quale Autorità procedente il Dirigente dell’Area Territorio, Ambiente e Attività produttive (Arch. Alberto Schgor) e quale Autorità competente per la VAS il team di lavoro interdisciplinare composto dal Segretario comunale, da tutti i dirigenti dell’Ente compreso il Dirigente dell’area Territorio, Ambiente e Attività Produttive. L’atto formale pubblico di comunicazione dell’avvio della procedura di VAS del PGT è stato assunto con Delibera di Giunta Comunale n. 243 del 18/11/2008 e la comunicazione è stata effettuata con avviso affisso all’Albo pretorio comunale e con successiva pubblicazione di avviso su organo di informazione e sul BURL. Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi”, con riferimento alla fase 1 della procedura e come riportato al punto 5.8, prevedono l’individuazione, da parte dell’autorità procedente, d’intesa con l’autorità competente per la VAS, degli Enti territorialmente interessati e dei Soggetti competenti in materia ambientale da invitare alla Conferenza di valutazione. Con la Delibera di Giunta Regionale della Lombardia n. VII/00642 del 27 dicembre 2007 sono stati individuati i soggetti competenti in materia ambientale da consultare obbligatoriamente. Oltre a questi, come previsto dalla normativa, l’Autorità procedente, di concerto con l’Autorità competente per la VAS, ha stilato, con specifico atto formale, un elenco dei Soggetti competenti in materia ambientale e degli Enti territorialmente limitrofi od interessati dagli effetti dovuti all’attuazione del PGT del Comune di San Donato Milanese. L’individuazione dei Soggetti ed Enti è effettuata, in primo luogo, considerando le funzioni attribuite alla citata Conferenza di valutazione: “ambiti istruttori convocati al fine di acquisire elementi informativi […] e i pareri dei soggetti competenti in materia ambientale, del pubblico e degli enti territorialmente limitrofi o comunque interessati alle ricadute derivanti dalle scelte di piani e programmi”. In secondo luogo, per i Soggetti, si sono considerate le competenze ambientali (compresi gli aspetti della salute) istituzionalmente attribuite agli stessi mentre per gli Enti sono stati presi in considerazione quelli limitrofi, sicuramente interessati dalle ricadute ambientali del PGT, e si è effettuata una valutazione di massima su eventuali altri Enti associati ad ambiti territoriali più estesi che potrebbero essere interessati o che, viceversa, possono condizionare, sempre sotto il profilo ambientale, il territorio comunale di San Donato Milanese. I Soggetti e gli Enti individuati sono quelli elencati nella tabella seguente.

Settembre 2009 Pagina 11 di 19

Page 12: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

Elenco dei Soggetti competenti in materia ambientale e degli Enti territorialmente

interessati

Ente Settore Competenze Regione Lombardia

D.G. Territorio e Urbanistica Territorio, patrimonio culturale e paesaggio

Provincia di Milano Direzione Centrale Pianificazione e Assetto del Territorio

Territorio

Comune di Milano Settore Urbanistica Territorio Comune di Mediglia Settore Urbanistica Territorio Comune di Opera Settore Urbanistica Territorio Comune di Locate di Triulzi

Settore Urbanistica Territorio

Comune di Peschiera Borromeo

Settore Urbanistica Territorio

Comune di San Giuliano M.se

Settore Urbanistica Territorio

Parco Agricolo Sud Milano

Direzione Territorio - Paesaggio

ARPA Lombardia Dipartimento di Milano Aria e cambiamenti climatici - Acqua - Suolo e sottosuolo - Flora - Fauna - Biodiversità - Rifiuti - Rumore - Radiazioni

ASL n. 2 Provincia di Milano

Direzione Salute

Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia

Direzione Beni culturali – Paesaggio (coordina la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici e la Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia)

ATO della provincia di Milano

Direzione Acqua

Magistrato per il Po Direzione Acqua - Suolo e sottosuolo Autorità di Bacino Fiume Po

Direzione Acqua - Suolo e sottosuolo

Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO)

Direzione Acqua - Suolo e sottosuolo

Consorzio Roggia Vettabbia

Direzione Acqua

Consorzio Est Ticino Villoresi

Direzione Acqua

ENAC Aeroporto Linate

5. I SETTORI DEL PUBBLICO E LE MODALITÀ DI INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE

Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi”, al punto A1.2 dello Schema A del processo metodologico-procedurale ed al punto 5.8 del documento, indicano, quali passaggi del procedimento di VAS, l’individuazione dei singoli settori del pubblico interessati all’iter decisionale e la definizione delle modalità di informazione e di partecipazione del pubblico nonché di diffusione e pubblicizzazione delle informazioni. L’individuazione del pubblico è stata effettuata, di concerto tra l’Autorità procedente e l’Autorità competente per la VAS, mettendo a punto un elenco di soggetti da consultare. I

Settembre 2009 Pagina 12 di 19

Page 13: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

soggetti sono selezionati considerando sia il pubblico in senso stretto che gli altri soggetti, non rientranti tra quelli competenti in materia ambientale, che sono comunque interessati dalle ricadute derivanti dalle scelte di piano o che possono dare un contributo alla costruzione di un quadro conoscitivo condiviso e degli orientamenti ambientali del PGT. In particolare, considerando che per la normativa la partecipazione dei cittadini è vista come attività finalizzata a fare emergere interessi e valori di tutti i soggetti (di tipo istituzionale e non) e che è prevista la possibilità, a seconda delle fasi in cui si interviene, di coinvolgere attori differenti con modalità ed obiettivi diversi, si è deciso di tenere conto della distinzione tra i soggetti tecnici (o con funzioni di gestione dei servizi) ed invece i cittadini, le associazioni e le categorie di settore, lasciando aperta la possibilità di articolare i momenti di partecipazione in due distinti tavoli. L’elenco dei soggetti individuati è riportato nella tabella seguente.

Settori del Pubblico

SOGGETTI TECNICI o con funzioni di GESTIONE dei SERVIZI che operano nel comune di San Donato Milanese nei seguenti settori: - Trasporto pubblico - Reti stradali - Energia - Telecomunicazione - Ciclo idrico - Rifiuti Inoltre: - ENAC Linate CITTADINI o ASSOCIAZIONI - CATEGORIE di SETTORE che operano nel comune di San Donato Milanese - Cittadini - Associazioni culturali, ambientaliste, sociali, dei consumatori, del volontariato, sportive e altre - Professionisti e ordini professionali - Operatori privati - Imprese - Artigiani - Commercianti - Associazione di categoria - Organizzazioni sindacali - Scuole - Ordini religiosi In merito alle modalità della partecipazione e dell’informazione rivolta al pubblico si prevede di organizzare incontri pubblici finalizzati a presentare la procedura di VAS, a fornire la documentazione inerente i passaggi principali della stessa ed a raccogliere, contestualmente, le espressioni dei singoli cittadini e delle associazioni da analizzare e valorizzare a partire dal momento di definizione della visione strategica e degli obiettivi generali del PGT. Per quanto riguarda i soggetti tecnici o gestori di servizi si prevede di svolgere almeno un incontro appositamente dedicato alla raccolta delle informazioni riguardanti la loro programmazione in atto o prevista, ma anche alla registrazione delle richieste in termini di necessità connesse alla gestione dei servizi d’interesse pubblico.

6. L’AMBITO TERRITORIALE DI INFLUENZA

Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” indicano, al punto A2.1 dello Schema A del processo metodologico procedurale, il passaggio relativo alla definizione dell’ambito di influenza del Piano, in questo caso del PGT, aspetto ripreso al punto 5.11 dello stesso documento.

Settembre 2009 Pagina 13 di 19

Page 14: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

La definizione dell’ambito di influenza del PGT di San Donato Milanese si basa su due ordini di considerazioni: la prima attinente ai contenuti di tale strumento di pianificazione urbanistica e la seconda riguardante le possibili ricadute o interazioni ambientali sul territorio o dal territorio circostante. Per quanto riguarda il primo punto si deve fare riferimento alla L.R. 12/2005 che, in termini generali (art. 7), indica il PGT come lo strumento che definisce l’assetto dell’intero territorio comunale, ed in termini specifici (art. 8), indica il Documento di Piano (sottoposto a VAS) come quello che: - “individua gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione che abbiano valore

strategico per la politica territoriale, indicandone i limiti e le condizioni; - determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo del PGT; - determina le politiche di intervento per la residenza, ivi comprese le politiche per

l’edilizia residenziale pubblica, le attività produttive primarie, secondarie e terziarie, ivi comprese quelle della distribuzione commerciale, evidenziando le scelte di scala sovracomunale;

- dimostra la compatibilità delle predette politiche di intervento e della mobilità con le risorse economiche attivabili dalla pubblica amministrazione;

- individua gli ambiti di trasformazione definendo i relativi criteri di intervento, preordinati alla tutela ambientale paesaggistica e storico monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica, laddove in tali ambiti siano comprese aree qualificate a tali fini nella documentazione conoscitiva;

- determina le modalità di recepimento delle previsioni prevalenti contenute nei piani di livello sovracomunale e la eventuale proposizione, a tali livelli, di obiettivi di interesse comunale;

- definisce gli eventuali criteri di compensazione, di perequazione e di incentivazione”. Per quanto riguarda il secondo punto le considerazioni svolte sulle probabili ricadute ambientali del PGT partono dall’analisi, allegata al presente documento, delle componenti ambientali e della salute. Un’attenta valutazione della situazione attuale dei principali comparti ambientali e del territorio nel quale si colloca il Comune di San Donato Milanese, porta a definire, quale ambito territoriale di sicura influenza del PGT, quello corrispondente al territorio dei Comuni confinanti.

7. CONTENUTI DEL RAPPORTO AMBIENTALE

I contenuti del Rapporto ambientale sono in termini generali definiti dall’articolo 5 della Direttiva 2001/42/CE, laddove si precisa che tale documento individua, descrive e valuta gli effetti significativi che l’attuazione del P/P potrebbe avere sull’ambiente nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del Piano. Le informazioni da fornire al citato scopo sono elencate nell’Allegato I, assunto quale riferimento per definire la struttura ed i contenuti di tale documento. Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” definiscono al punto 5.12 i requisiti del RA, in aggiunta a quelli del citato Allegato I, ovvero: - dimostra che i fattori ambientali sono stati integrati nel processo di piano con

riferimento ai vigenti programmi per lo sviluppo sostenibile nonché da disposizioni normative e programmatiche nazionali e regionali;

- individua, descrive e valuta gli obiettivi, le azioni e gli effetti significativi che l’attuazione del P/P potrebbe avere sull’ambiente nonché le ragionevoli alternative in funzione degli obiettivi e dell’ambito territoriale del P/P ed inoltre indica i criteri ambientali da utilizzare nelle diverse fasi, nonché gli indicatori ambientali di riferimento e le modalità per il monitoraggio.

Settembre 2009 Pagina 14 di 19

Page 15: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

Sulla base dei citati riferimenti si definisce la struttura del RA articolandola nei seguenti punti: - Premessa (Riferimenti normativi; Autorità, Soggetti, Enti e Pubblico per il processo di

VAS del PGT); - Ambito di influenza e contenuti del PGT; - Lo stato attuale dell’ambiente e lo scenario di riferimento; - Quadro di riferimento programmatico, obiettivi ambientali e analisi di coerenza

esterna; - Analisi di coerenza interna; - Definizione delle alternative; - Valutazione degli effetti ambientali del PGT e misure previste per le mitigazioni o

compensazioni ambientali; - Sistema di monitoraggio degli effetti ambientali determinati dall’attuazione del PGT.

8. QUADRO NORMATIVO E PROGRAMMATICO – OBIETTIVI AMBIENTALI DI RIFERIMENTO PER LA VAS

Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” stabiliscono, con riferimento alla fase 2 - Elaborazione e redazione (punto A2.2 dello Schema A – Processo metodologico - procedurale), che deve essere effettuata l’analisi di coerenza esterna, espressamente citata al punto 5.11 del documento come una delle attività in capo all’Autorità competente per la VAS. Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” associano l’analisi di coerenza esterna agli obiettivi generali del piano, ma non precisano le modalità attraverso le quali effettuare la citata analisi. Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi”, con riferimento ai contenuti del Rapporto ambientale, definiscono i tre requisiti o contenuti di tale documento e due di questi contengono indicazioni utili a definire gli elementi da considerare per l’analisi di coerenza esterna. In un caso si stabilisce che il RA “dimostra che i fattori ambientali sono stati integrati nel processo di Piano con riferimento ai programmi per lo sviluppo sostenibile stabiliti dall’ONU e dalla Unione Europea, dai trattati e protocolli internazionali, nonché da disposizioni normative e programmatiche nazionali e/o regionali” e nell’altro caso che “contiene le informazioni di cui all’Allegato I, meglio specificate in sede di Conferenza di valutazione.”. Il citato Allegato I fa riferimento alle informazioni da fornire mediante il RA, come stabilito dall’articolo 5 della Direttiva 2001/42/CE, ed in particolare sono compresi i seguenti punti: illustrazione dei contenuti degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con altri pertinenti piani e programmi; obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o dagli Stati membri, pertinenti al piano o programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale. Sulla base dei punti richiamati è possibile affermare che, per effettuare l’analisi di coerenza esterna, devono essere presi in considerazione due profili, il primo afferente ai documenti europei o nazionali ed alla normativa nazionale o regionale che stabiliscono obiettivi ambientali, il secondo riguardante l’insieme dei piani sovraordinati che contengono al loro interno obiettivi o strategie ambientali. Nel loro insieme, i citati documenti, costituiscono il primo riferimento da assumere per l’orientamento iniziale del piano, ovvero per l’integrazione della dimensione ambientale dello stesso, ed anche per effettuare la citata analisi di coerenza esterna.

Settembre 2009 Pagina 15 di 19

Page 16: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

Nella sottostante tabella si propone una prima identificazione dei documenti, norme o piani da considerare per estrarre gli obiettivi generali o specifici a cui fare riferimento per l’attività di orientamento iniziale del piano e per la fase di valutazione ambientale della coerenza esterna degli obiettivi generali del Documento di Piano del PGT.

Documenti, norme e piani per l’identificazione degli obiettivi ambientali di riferimento

LIVELLO EUROPEO VI programma d’Azione Comunitario per l’Ambiente 2002-10 intitolato “Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”. Documenti relativi alle singole strategie tematiche.

Clima, natura e biodiversità, suolo, ambiente e salute, qualità della vita, risorse naturali, rifiuti

LIVELLO NAZIONALE D.lgs 3.4.2006, n.152, “Norme in materia ambientale” (D.lgs 152/99 e D.lgs 258/2000)

Acque

D.lgs 3.4.2006, n.152, “Norme in materia ambientale” (D.lgs 4.8.1999, n.351 - D.M. 2.4.2002, n.60 - D.lgs 21.5.2004, n. 183)

Aria

D.lgs 22.1.2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6.7.2002, n.137”

Beni culturali e Paesaggio

D.lgs 192/2005 D.M. 4.7.2004 (2 decreti)

Energia

L. 6.12.1991, n.394 “Legge quadro sulle aree protette” (D.P.R. 8.9.1997, n. 357 per habitat)

Natura e Biodiversità

L. 22.2.2001, n. 36 “legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” D.P.C.M. 8.7.2003 (DPCM 23.4.1992, DPCM 28.9.1995, D.M. 10.9.1998, n. 381)

Radiazioni

D.lgs 3.4.2006, n.152, “Norme in materia ambientale” (D.lgs 5.2.1997, n.22)

Rifiuti - Suolo

D.lgs 17.8.199 n. 334 D.M. 16.5.2001, n 293 (D.M. 9.5.2001)

Rischi

D.lgs 19.8.2005, n. 194 (L 26.1\0.1995, n 447 - D.P.R. 30.3.2004, n. 142 – DPCM 14.11.1997 – DPCM 1.3.1991)

Rumore

D.lgs 3.4.2006, n.152, “Norme in materia ambientale” (L. 18.5.1989, n. 183)

Suolo

LIVELLO REGIONALE Programma di tutela ed uso delle acque (2006) Acqua Atto di indirizzi per la politica di uso e tutela delle acque (2004)

Acqua

Programma di tutela ed uso delle acque (PTUA 2006) Acqua Piano Agricolo triennale 2003-2005 Agricoltura Piano per lo sviluppo dell'agricoltura biologica in Lombardia (2004)

Agricoltura

Programma di sviluppo rurale 2007-2013 Agricoltura D.G.R. 19.10.2001, n. 7/6501 (D.G.R. 28.10.2002, n. 7/10863)

Aria

L.R. 11 dicembre 2006, n. 24, Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell'ambiente

Aria

Piano di azione per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico per l'autunno inverno 2007/2008 (DGR_5291/2007)

Aria

Settembre 2009 Pagina 16 di 19

Page 17: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

Misure strutturali per la qualità dell'aria 2005-2010 Aria PAE - Piano d'Azione per l'Energia (2007) Energia Piano Territoriale Paesistico Regionale (2001) Paesaggio L.R. 11/2001 DGR 7351 del 11.12.2001

Radiazioni

L.R. 26/2003 Rifiuti Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani (2005) Rifiuti Piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali (2005) Rifiuti L.R. 12.12.2003, n 26 Rifiuti, energia, sottosuolo, acqua LR 10.8.2001, n. 13 DGR 16,.11.2001 - DGR 8.3.2002 – DGR 9776/02

Rumore

Piano regionale stralcio di bonifica delle aree inquinate (2004)

Suolo

Piano Territoriale Regionale (2007) Territorio, Paesaggio LIVELLO PROVINCIALE (Provincia di Milano) Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (2003) Territorio, Paesaggio Piano provinciale delle cave (2006) Suolo Piano provinciale di gestione dei rifiuti (2007) Rifiuti Piano di Indirizzo Forestale 2004-2014 Vegetazione Piano d’Ambito dell’ATO (2005) Acque Programma provinciale di efficienza energetica (2006) Energia Programma di previsione e prevenzione dei rischi (2003) Salute, suolo Piano di emergenza e di protezione civile della provincia di Milano (2004)

Salute

Piano agricolo triennale 2007-2009 Agricoltura Piano faunistico venatorio provinciale 2005-2009 Fauna MiBici piano di settore per una rete ciclabile strategica della provincia di Milano (2006)

Mobilità

Piano generale di bacino della mobilità e dei trasporti (2004)

Mobilità

Programma triennale dei servizi della provincia di Milano 2006-2008

Salute

Piano provinciale della viabilità (1999) Mobilità Piano del traffico per la viabilità extraurbana (PTVE 2003)

Mobilità

Piano provinciale della sicurezza stradale e piani e programmi attuativi

Mobilità

Piano acustico della viabilità provinciale (1998) Mobilità, rumore Piano di contenimento ed abbattimento del rumore Rumore Terzo programma strategico per lo sviluppo ed il sostegno all'innovazione e alla crescita delle attività produttive della provincia di Milano 2005-2007

Attività produttive

Documento di analisi e indirizzo per lo sviluppo del sistema industriale lombardo - DAISSIL 2006-2009

Attività produttive

Piano strategico provinciale - Città di città (2007) Insediamento urbano A questi si aggiungono gli strumenti di pianificazione e programmazione predisposti a livello comunale dal Comune di San Donato Milanese.

9. DEFINIZIONE DELLE INFORMAZIONI – LO SCENARIO DI RIFERIMENTO

Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” sia al punto A2.1 dello Schema A che al punto 5.11 del documento, stabiliscono che, nella fase 2 - Elaborazione e redazione, deve essere definita la portata delle informazioni da includere nel Rapporto ambientale. Sempre con riferimento a tale fase è prevista la costruzione

Settembre 2009 Pagina 17 di 19

Page 18: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

dello scenario di riferimento, l’articolazione degli obiettivi generali, l’individuazione delle alternative attraverso l’analisi ambientale di dettaglio e la successiva definizione degli obiettivi specifici e, infine, l’individuazione delle azioni e misure attraverso le quali conseguire i citati obiettivi. Il punto 5.12 del documento degli Indirizzi rimanda all’Allegato I della Direttiva 2001/42/CE che prevede che nel Rapporto ambientale siano fornite informazioni sugli aspetti pertinenti allo stato attuale dell’ambiente e sua probabile evoluzione senza l’attuazione del piano. In considerazione delle attività che devono essere sviluppate in sede di valutazione ambientale e del contenuto del citato RA, risulta chiara la necessità di dotarsi di un quadro relativo allo stato dell’ambiente attraverso il quale descrivere la situazione attuale ed anche, ove possibile, le tendenze. Tale quadro ambientale costituisce quindi il documento utile ad evidenziare, sulla base di dati quantitativi e qualitativi, gli aspetti positivi e negativi da considerare per orientare ambientalmente le scelte del PGT, ma anche a costituire la base di conoscenze necessaria per effettuare i confronti tra le alternative e rendere efficace la successiva attività di monitoraggio in fase di attuazione del PGT. Il quadro ambientale si ritiene possa essere impostato, come struttura e come contenuti, mutuando l’esperienza consolidata nella redazione dei Rapporti sullo Stato dell’Ambiente (RSA) e quindi facendo ricorso, già in tale fase, all’utilizzo di un sistema di indicatori ambientali, ed anche assumendo quale riferimento le Linee Guida Europee e gli esiti del progetto LIFE denominato Enplan. I RSA, inoltre, sono utilizzati all’interno dei processi di A21L che si caratterizzano per essere una modalità di lavoro di tipo partecipato che, seppure per differenti finalità, può essere paragonata alla partecipazione richiesta nella procedura di VAS del PGT. In questa chiave di lettura, si può affermare che in fase di predisposizione del documento deve essere considerata o garantita:

la restituzione, il più possibile completa e rappresentativa, ma anche sintetica e comprensibile, della situazione ambientale e delle eventuali tendenze;

l’individuazione delle componenti ambientali sensibili e dei “fattori di pressione” (derivanti dalle attività antropiche) più critici in modo da facilitare la successiva definizione delle priorità di obiettivi ed azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile;

l’informazione pubblica e la comunicazione mirata a coinvolgere gli attori nel processo;

la definizione di un primo modello da utilizzare per il monitoraggio periodico dello stato dell’ambiente e per la verifica periodica dell’efficacia degli interventi;

il richiamo agli obiettivi generali per le valutazioni ed alle principali politiche da assumere quale riferimento.

Negli ultimi anni diversi organismi internazionali hanno sviluppato modelli di rappresentazione ed identificazione degli indicatori. Tra i diversi modelli proposti si distingue quello sviluppato dall’OECD2, che suddivide gli indicatori tra quelli di Pressione, di Stato e di Risposta (modello PSR), e quello sviluppato dall’EEA3 che, riprendendo il modello PSR, lo articola ulteriormente introducendo due nuovi elementi, le Driving force, o Agenti determinanti, e gli Impatti, ovvero la risultante delle variazioni di stato delle risorse indotte dai fattori di pressione (modello DPSIR).

2 Organisation for Economic Cooperation and Development (OECD), Core Set of Indicators for Environmental Performance Reveiw”, OECD, 1997, Paris. 3 European Environment Agency (EEA), A checklist for state of environment reporting, Technical Report n.15, 1999, Copenhagen.

Settembre 2009 Pagina 18 di 19

Page 19: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT – Documento di Scoping COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

L’individuazione di un sistema ad elevato contenuto informativo e rappresentativo comporta la selezione di un numero limitato di indicatori da scegliere tenendo conto, da una parte, delle specificità del territorio esaminato, dall’altra degli obiettivi e parametri di riferimento già individuati nelle normative europee e nazionali. Allo stesso modo è importante che gli indicatori siano selezionati considerando le relazioni che intercorrono tra loro e quindi non pensando ai singoli indicatori ma al “sistema” degli indicatori. Nel caso di San Donato Milanese si deve inoltre considerare l’esperienza maturata a livello regionale, con la redazione dei RSA ed a livello provinciale con la redazione del Rapporto di Sostenibilità, di Ecosistema Metropolitano, della Valutazione ambientale dell’adeguamento del PTCP e soprattutto con la costruzione del Progetto DATI. Una prima analisi ambientale è allegata al presente documento di scoping al fine di ottenere, in occasione della prima Conferenza di Valutazione con i Soggetti competenti in materia ambientale e gli Enti territorialmente limitrofi od interessati, indicazioni e suggerimenti riguardo ai temi considerati ed agli indicatori utilizzati durante l’inquadramento ambientale. Tale analisi ambientale, opportunamente integrata ed aggiornata, costituirà l’inquadramento della situazione attuale all’interno del Rapporto ambientale definitivo.

10. IL MONITORAGGIO PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE DEL PGT

Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” stabiliscono, con riferimento alla fase 4 del processo metodologico procedurale, la stesura di rapporti di monitoraggio del PGT ed in particolare indicano, al punto 5.11 del documento, tra le attività da svolgere, quella di progettazione del sistema di monitoraggio. Il monitoraggio viene definito, negli Indirizzi, come l’attività di controllo degli effetti ambientali significativi dovuti all’attuazione del Piano, al fine di fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti ambientali delle azioni del Piano stesso in modo da individuare tempestivamente gli eventuali effetti negativi imprevisti e quindi adottare misure correttive. Il monitoraggio sarà effettuato facendo ricorso ad un sistema ristretto di indicatori selezionati a partire da quelli già utilizzati in sede di definizione del quadro ambientale, ma lasciando aperta la possibilità di una loro integrazione, tenendo conto degli obiettivi assunti dal PGT e delle relative azioni, in modo da mantenere una coerenza di verifica tra previsioni ed effetti, nonché degli aspetti di fragilità o delle possibili ricadute ambientali negative come evidenziate nel corso della VAS. Il requisito fondamentale degli indicatori dovrà essere quello di rappresentare qualitativamente o quantitativamente la situazione alla data di approvazione del PGT e di essere facilmente misurabili e aggiornabili in sede di attuazione del PGT stesso in modo da poter verificare le effettive ricadute determinate dall’attuazione di tale strumento. Altro requisito fondamentale è quello di garantire l’elaborazione degli indicatori in tempi contenuti e da parte dello stesso Comune che dovrà gestire la fase di attuazione del PGT.

Settembre 2009 Pagina 19 di 19

Page 20: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

Comune di San Donato Milanese

Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del Territorio

Prima bozza d’inquadramento ambientale

ALLEGATO al DOCUMENTO DI SCOPING

CONFERENZA di VERIFICA e VALUTAZIONE

Consultazione con i Soggetti competenti in materia ambientale e con gli Enti territorialmente limitrofi od interessati

Codice AI-09A068-01 Versione 01 Committente Comune di San Donato Milanese Stato del documento Bozza Autori Barbara Monzani, Michele Merola, Daniela

Sciortino Revisione Michele Merola Approvazione Michele Merola

Settembre 2009

Page 21: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

COMUNE di SAN DONATO MILANESE Autorità Procedente per il PGT Dirigente dell’Area Territorio, Ambiente e Attività produttive Arch. Alberto Schgor Autorità Competente per la VAS team di lavoro interdisciplinare composto dal Segretario comunale, da tutti i dirigenti dell’Ente compreso il Dirigente dell’area Territorio, Ambiente e Attività Produttive Ufficio di Piano - PGT e VAS Arch. Alberto Schgor Arch. Rosanna Voce Dott. Tatiana Martignago Gruppo di lavoro: Daniele Antonini, Carmen Autunno, Umbertra Benini, Giorgio Bertolotti, Monica Caciorgna, Ivan Cavenaghi, Luisa Molon, Stefano Monico, Roberto Saronni, Tommaso Sorce, Valentina Spinelli, Pierangelo Tosi, Antonia Uggeri, Enrico Vailati, Mirella Vittoria, Monica Volpe Procedura di VAS del PGT

AMBIENTEITALIA srl – v. C. Poerio, 39 – Milano – www.ambienteitalia.it Arch. Maria Berrini, Ing. Orsola Bolognani, Dr.ssa Barbara Monzani, Dr. Michele Merola, Arch. Daniela Sciortino, Dr.ssa Elena Toncelli Redazione del PGT Centro Studi PIM Dott. Franco Sacchi (Direttore Responsabile) Gruppo di lavoro: arch. Cristina Alinovi, arch. Pietro Lembi, arch. Piero Nobile; Consulenti esterni: Arch. Gabriele Calmanti, arch. Angela Cortini Stagista: dott.ssa Francesca Artioli

Settembre 2009 Pagina 2 di 60

Page 22: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 3 di 60

INDICE

1. LO STATO ATTUALE DELL’AMBIENTE: LO SCENARIO DI RIFERIMENTO............. 5 1.1. PREMESSA E FONTI DELLE INFORMAZIONI........................................................................ 5 1.2. INQUADRAMENTO DI SINTESI...................................................................................... 7

1.1.1. L’ambito di influenza .................................................................................7 1.3. ANALISI AMBIENTALE............................................................................................... 8

1.3.1. Aspetti socio-economici..............................................................................8 Popolazione residente ........................................................................................................8 Imprese attive ................................................................................................................ 10 Imprese con certificazione ambientale ................................................................................ 11

1.3.2. Aria ...................................................................................................... 11 Concentrazione dei principali inquinanti atmosferici .............................................................. 11 Emissioni di inquinanti ..................................................................................................... 16

1.3.3. Acqua.................................................................................................... 19 Qualità dei corpi idrici superficiali....................................................................................... 19 Qualità dei corpi idrici sotterranei ...................................................................................... 20 Consumi idrici ................................................................................................................. 21 Rete fognaria e depurazione delle acque reflue .................................................................... 21 Le indicazioni del PTCP per il territorio di San Donato Milanese............................................... 21

1.3.4. Suolo ed insediamento urbano .................................................................. 23 Uso reale del suolo .......................................................................................................... 23 Rischio idraulico .............................................................................................................. 24 Attività estrattive ............................................................................................................ 26 Siti contaminati............................................................................................................... 27 Produzione edilizia........................................................................................................... 28 Verde urbano.................................................................................................................. 28

1.3.5. Natura, Biodiversità e Paesaggio ............................................................... 28 Estensione delle aree protette ........................................................................................... 29 Consistenza della vegetazione ........................................................................................... 30 Rete ecologica ................................................................................................................ 31 Beni paesaggistici e vincoli paesistico-ambientali.................................................................. 33 Le indicazioni del PTCP per il territorio di San Donato Milanese............................................... 34

1.3.6. Potenziali rischi per l’ambiente e la salute................................................... 36 Stabilimenti a rischio di incidente rilevante.......................................................................... 36 Inquinamento acustico ..................................................................................................... 37 Inquinamento elettromagnetico ......................................................................................... 39

1.3.7. Agricoltura ............................................................................................. 42 Aziende agricole.............................................................................................................. 42 Superficie agricola ........................................................................................................... 44 Tipologia di coltivazione.................................................................................................... 44

1.3.8. Mobilitá ................................................................................................. 46 Modalità di spostamento................................................................................................... 46 Moderazione del traffico ................................................................................................... 48 Piste ciclabili ................................................................................................................... 48 Tasso di motorizzazione ................................................................................................... 48 Trasporto pubblico locale .................................................................................................. 49 Infrastrutture stradali ...................................................................................................... 52

1.3.9. Energia.................................................................................................. 54 Energia da fonti rinnovabili ed edilizia con certificazione energetica......................................... 54 Teleriscaldamento ........................................................................................................... 54 Emissioni di gas serra ...................................................................................................... 54

1.3.10. Rifiuti .................................................................................................... 57 Produzione di rifiuti urbani ................................................................................................ 57 Raccolta differenziata....................................................................................................... 58

Page 23: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 4 di 60

PREMESSA Il presente documento, allegato al Documento di Scoping, vuole essere un primo inquadramento ambientale del Comune di San Donato M.se e viene presentato alla Conferenza di Valutazione con lo scopo di sollecitare la discussione in merito agli indicatori ambientali proposti nell’analisi e di raccogliere informazioni, dati e suggerimenti che i partecipanti alla Conferenza riterranno utili integrare nell’analisi ambientale. Questa analisi presentata, pertanto, va intesa come un documento provvisorio e che sarà oggetto di ulteriori integrazioni e cambiamenti nel corso del processo di VAS e la sua versione definitiva sarà quella contenuta all’interno del Rapporto Ambientale.

Page 24: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 5 di 60

1. LO STATO ATTUALE DELL’AMBIENTE: LO SCENARIO DI RIFERIMENTO

1.1. PREMESSA E FONTI DELLE INFORMAZIONI La Direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, nell’Allegato I stabilisce che nel Rapporto Ambientale dovrebbero essere incluse informazioni relativamente a “caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente interessate” ed a “possibili effetti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale anche architettonico ed archeologico, il paesaggio e l’interrelazione tra i suddetti fattori”. In considerazione delle attività che devono essere sviluppate in sede di valutazione ambientale e del contenuto del Rapporto Ambientale, risulta chiara la necessità di dotarsi di un quadro relativo allo stato dell’ambiente mediante il quale evidenziare la situazione attuale ed anche, ove possibile, le tendenze. Tale Quadro ambientale costituisce quindi il documento utile ad mettere in luce, sulla base di dati quantitativi e qualitativi, gli aspetti positivi e negativi da considerare per orientare ambientalmente le scelte del PGT ma anche a costituire la base di conoscenze necessaria per effettuare i confronti tra le alternative e rendere efficace la successiva attività di monitoraggio in fase di attuazione del PGT. Il Quadro ambientale si ritiene possa essere impostato, come struttura e come contenuti, mutuando l’esperienza consolidata nella redazione dei Rapporti sullo Stato dell’Ambiente (RSA) e quindi facendo ricorso, già in tale fase, all’utilizzo di un sistema di indicatori ambientali ed anche assumendo quale riferimento le Linee Guida europee e gli esiti del progetto LIFE denominato ENPLAN. In questa chiave di lettura, assumendo quale riferimento per il Quadro ambientale gli obiettivi ed i requisiti definiti per i RSA1, si può affermare che in fase di predisposizione del documento deve essere considerata o garantita: - la restituzione, il più possibile completa e rappresentativa ma anche sintetica e

comprensibile, dello situazione ambientale e delle eventuali tendenze, considerando anche la dimensione economica e sociale;

- l’individuazione delle componenti ambientali sensibili e dei “fattori di pressione” (derivanti dalle attività antropiche) più critici in modo da facilitare la successiva definizione delle priorità di obiettivi ed azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile;

- l’informazione pubblica e la comunicazione mirata a coinvolgere gli attori nel processo;

- la definizione di un primo modello da utilizzare per il monitoraggio periodico dello stato dell’ambiente e per la verifica periodica dell’efficacia degli interventi;

- il richiamo agli obiettivi generali per le valutazioni ed alle principali politiche da assumere quale riferimento.

L’individuazione di un sistema ad elevato contenuto informativo e rappresentativo comporta la selezione di un numero limitato di indicatori da scegliere tenendo conto, da una parte, delle specificità ambientali e socio economiche del territorio esaminato, dall’altra degli obiettivi e parametri di riferimento già individuati nelle normative europee e nazionali nonché degli elenchi predisposti e sperimentati dai diversi organismi internazionali. Allo stesso modo è

1 ANPA, Linee Guida per le Agende 21 Locali – Manuale ANPA , anno 2000; APAT, Agenda 21 Locale 2003 – dall’agenda all’azione: linee di indirizzo ed esperienze, Manuali e Linee Guida 27/2003, anno 2004; ICLEI, The Local Agenda 21 Planning Guide, anno 1996.

Page 25: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 6 di 60

importante che gli indicatori siano selezionati considerando le relazioni che intercorrono tra loro e quindi non pensando ai singoli indicatori ma al “sistema” degli indicatori. Per la redazione del Quadro ambientale da utilizzare nella procedura di VAS del PGT del Comune di San Donato M.se i temi selezionati e che si intendono considerare e sviluppare tramite descrizioni di sintesi ed utilizzo di indicatori sono quelli di seguito elencati: - Aria, - Acqua, - Suolo ed insediamento urbano, - Natura, Biodiversità e Paesaggio, - Potenziali rischi per l’ambiente e la salute, - Agricoltura, - Mobilità, - Energia, - Rifiuti. Per ognuno dei temi od aspetti citati sono identificati degli indicatori come riportati nella seguente tabella.

Quadro ambientale – Temi e indicatori Temi Indicatori Fonte dei dati

Popolazione residente ISTAT Imprese attive ARS Lombardia

ASPETTI SOCIO-ECONOMICI

Imprese con certificazione ambientale Sincert ISPRA ARS Lombardia

Concentrazione dei principali inquinanti atmosferici

ARIA

Emissioni di inquinanti

ARPA Lombardia Provincia di Milano Regione Lombardia: INEMAR

Qualità dei corpi idrici superficiali Qualità dei corpi idrici sotterranei

ARPA Lombardia

Consumi idrici

ACQUA

Rete fognaria e depurazione delle acque reflue

Amiacque srl

Uso reale del suolo Regione Lombardia: DUSAF Rischio idraulico Autorità di Bacino del Po: Piano di Assetto

Idrogeologico e PSFF Attività estrattive Comune di San Donato Milanese

Provincia di Milano: Piano Cave Siti contaminati Comune di San Donato Milanese Produzione edilizia Comune di San Donato Milanese

SUOLO ED INSEDIAMENTO URBANO

Verde urbano Comune di San Donato Milanese Estensione delle aree protette Regione Lombardia

Provincia di Milano: Piano di Indirizzo Forestale Parco Agricolo Milano Sud

Consistenza della vegetazione Regione Lombardia: PIF Rete ecologica Provincia di Milano: PTCP

NATURA BIODIVERSITA’ E PAESAGGIO

Beni paesaggistici e vincoli paesistico-ambientali

Provincia di Milano: PTCP Regione Lombardia

Stabilimenti a rischio di incidente rilevante

Ministero dell’Ambiente POTENZIALI RISCHI PER L’AMBIENTE E LA SALUTE

Inquinamento acustico Comune di San Donato Milanese: Piano di Zonizzazione Acustica

Page 26: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 7 di 60

Quadro ambientale – Temi e indicatori Temi Indicatori Fonte dei dati

Inquinamento elettromagnetico www.monitoraggio.fub.it Comune di San Donato Milanese

Aziende agricole Superficie agricola

AGRICOLTURA

Tipologia di coltivazione

ISTAT: Censimenti Generali dell’Agricoltura 1970, 1982, 1990, 2000

Modalità di spostamento Istat: Censimento spostamenti sistematici del 2001; Provincia di Milano: Ecosistema Metropolitano 2007

Moderazione del traffico

Piste ciclabili Comune di San Donato Milanese

Tasso di motorizzazione Aci Trasporto pubblico locale Milano Sud Est Trasporti

SILA Spa Comune di San Donato Milanese Provincia di Milano

MOBILITA’

Infrastrutture stradali Comune di San Donato Milanese Provincia di Milano: PTCP

Energia da fonti rinnovabili ed edilizia con certificazione energetica

Comune di San Donato Milanese

Teleriscaldamento Comune di San Donato Milanese

ENERGIA

Emissioni gas serra Regione Lombardia: INEMAR Produzione di rifiuti urbani RIFIUTI Raccolta differenziata

Provincia di Milano: Osservatorio provinciale dei rifiuti Comune di San Donato Milanese

1.2. INQUADRAMENTO DI SINTESI

1.1.1. L’AMBITO DI INFLUENZA La definizione dell’ambito di influenza del PGT di San Donato M.se si basa su due ordini di considerazioni, la prima attinente ai contenuti di tale strumento di pianificazione urbanistica e la seconda riguardante le possibili ricadute od interazioni ambientali sul territorio o dal territorio circostante. Per quanto riguarda il primo punto si deve fare riferimento alla L.R. 12/2005 che, in termini generali (art. 7), indica il PGT come lo strumento che definisce l’assetto dell’intero territorio comunale, ed in termini specifici (art. 8), indica il Documento di piano (sottoposto a VAS) come quello che: - individua gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione che abbiano valore

strategico per la politica territoriale, indicandone i limiti e le condizioni; - determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo del PGT; - determina le politiche di intervento per la residenza, ivi comprese le politiche per l’edilizia

residenziale pubblica, le attività produttive primarie, secondarie e terziarie, ivi comprese quelle della distribuzione commerciale, evidenziando le scelte di scala sovracomunale;

- dimostra la compatibilità delle predette politiche di intervento e della mobilità con le risorse economiche attivabili dalla pubblica amministrazione;

- individua gli ambiti di trasformazione definendo i relativi criteri di intervento, preordinati alla tutela ambientale paesaggistica e storico monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica, laddove in tali ambiti siano comprese aree qualificate a tali fini nella documentazione conoscitiva;

Page 27: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 8 di 60

- determina le modalità di recepimento delle previsioni prevalenti contenute nei piani di livello sovracomunale e la eventuale proposizione, a tali livelli, di obiettivi di interesse comunale;

- definisce gli eventuali criteri di compensazione, di perequazione e di incentivazione. Le considerazioni svolte sulle probabili ricadute ambientali del PGT partono dalla analisi delle componenti ambientali (aria, acqua, suolo, biodiversità e paesaggio) e della salute. Un’attenta valutazione della situazione attuale dei principali comparti ambientali e del territorio nel quale si colloca il Comune di San Donato Milanese, porta a definire, quale ambito territoriale di sicura influenza del PGT, quello corrispondente al territorio dei Comuni confinanti.

1.3. ANALISI AMBIENTALE

1.3.1. ASPETTI SOCIO-ECONOMICI

POPOLAZIONE RESIDENTE

Nel 2008 la popolazione residente a San Donato M.se è di 32.594 persone. L’andamento nel periodo 2002-2008 vede, dopo un primo aumento nel 2003 (+1,1% circa), un andamento altalenante per il quale si raggiunge un valore massimo nel 2006 con 32.960 abitanti al quale segue una diminuzione negli anni successivi fino alla popolazione di 32.594 abitanti del 2008. Complessivamente la popolazione risulta essere aumentata dello 0,4% circa nell’intervallo di tempo considerato. Osservando inoltre i dati dei censimenti si nota una prima crescita (+19%) nel decennio 1971-1981, al termine del quale si raggiungono i 31.961 residenti; successivamente non si registrano altri aumenti della popolazione così significativi e il numero di residenti di attesta nell’ordine dei 32.000 abitanti. La densità della popolazione, allo stesso modo del numero di residenti, nel periodo 2002-2008 varia e passa dai 2.531 ab/kmq del 2002 ai 2.541 ab/kmq del 2008, attestandosi ad un valore comunque decisamente superiore alla media provinciale (1.985 ab/kmq).

Page 28: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Donato M.se - Abitanti residenti

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

ab.

Elaborazione Ambiente Italia su dati ISTAT

Comune di San Donato M.se - Abitanti residenti

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

1971 1981 1991 2001

ab.

Elaborazione Ambiente Italia su dati ISTAT

Settembre 2009 Pagina 9 di 60

Page 29: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 10 di 60

IMPRESE ATTIVE

Dai dati presenti nell’Annuario Statistico Regionale della Lombardia si evince quanto segue: nel 2008 a San Donato M.se sono presenti 1.702 imprese attive, la maggior parte delle quali fanno parte delle attività commerciali (24,5% delle imprese totali), seguite dalle attività immobiliari, di noleggio, informatica e ricerca (19,7%), da quelle di costruzioni (18,4%), dalle manifatturiere (10,7%) e da trasporti, comunicazione e magazzinaggio (6,5%). Dal 2001 al 2007, il numero delle imprese attive è sempre cresciuto, dalle 1.564 unità del 2001 fino alle 1.702 del 2007 (+8,8% circa), rimanendo invariato anche nel 2008. Il tasso di incidenza delle industrie nel comune di San Donato M.se, considerato come il numero di industrie presenti ogni 100 abitanti, è pari a 5,2 industrie/100ab nel 2008 ed è aumentato di poco negli anni, passando dalle 4,8 industrie/100ab nel 2001 alle 5,2 industrie/100ab attuali. Rispetto alla situazione provinciale per lo stesso anno, vediamo che a San Donato M.se il tasso di incidenza è inferiore al valor medio provinciale di quasi 9 industrie ogni 100 abitanti.

Anno Attività manifat.

Costruz. Comm. ingr. e dett.

Ristor. e alberg.

Trasporti magazzin. comunicaz

Attiv. Immob.

Altro Tot

2001 172 225 483 70 98 300 216 1.564

2004 178 250 478 74 106 313 243 1.642

2005 183 260 464 78 107 319 240 1.651

2006 179 285 443 83 109 330 243 1.672

2007 182 313 417 94 110 335 251 1.702

2008 182 313 417 94 110 335 251 1.702

Elaborazione Ambiente Italia su dati ASR Lombardia

Page 30: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Donato M.se - Numero di imprese registrate

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2001 2004 2005 2006 2007 2008

Altro

Attiv. Immob.

Trasporti magazzin.Comunicazione

Alberghi e ristoranti

Comm. ingr. e dett.

Costruzioni

Attività manifatturiere

Elaborazione Ambiente Italia su dati ASR Lombardia

IMPRESE CON CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

Per quanto riguarda la qualità ambientale delle imprese presenti a San donato M.se, si segnala che al giugno 2009, 10 aziende sono certificate secondo la norma ISO 14001 e sono le seguenti: - A.R.C. Srl SISTEMI INTEGRATI, - B.H. SCHILLING SPA, - ENI S.P.A. DIVISIONE EXPLORATION AND PRODUCTION, - Eni S.p.A. Divisione Refining & Marketing - Area Commerciale di Milano, - NOTIFIER ITALIA SRL, - SAIPEM ENERGY SERVICES S.p.A., - Saipem S.p.A.- Business Unit Onshore, - SNAM Rete Gas S.p.a., - SNAM Rete Gas S.p.A. - Centrali di Compressione, - SNAM Rete Gas S.p.a. - Rete Gasdotti.

1.3.2. ARIA

CONCENTRAZIONE DEI PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI

Nel territorio comunale di San Donato M.se non sono presenti centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, ne troviamo una nel limitrofo comune di San Giuliano Milanese. Questa centralina fa parte di una rete di monitoraggio privata e si trova in una zona “urbana” ed è di tipo “traffico”, essendo collocata in una zona ad elevata circolazione veicolare ed essendo preposta principalmente al monitoraggio di questa particolare sorgente emissiva.

Settembre 2009 Pagina 11 di 60

Page 31: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 12 di 60

L’indicatore riporta le concentrazioni medie annue dei principali inquinanti atmosferici rilevati dalla centralina di monitoraggio di San Giuliano Milanese e gli eventuali superamenti dei limiti di legge. Tali inquinanti sono il biossido di zolfo (SO2), il monossido di carbonio (CO) ed il biossido di azoto (NO2). I dati sono stati elaborati a partire dai Rapporti Annuali sulla Qualità dell’Aria di ARPA Lombardia pubblicati per gli anni dal 2002 al 2007. Si segnala che in merito a dati e studi sulla qualità dell’aria, il Comune di San Donato M.se dispone di uno studio redatto da Ecosfera intitolato “Biomonitoraggio della qualità dell’aria mediante impiego e dei licheni come bioindicatori”. Inoltre, nell’estate 2009 e precisamente nei mesi di giugno e luglio, ARPA Lombardia, su richiesta del comune stesso, ha effettuato una campagna di monitoraggio dell’aria di San Donato M.se tramite un laboratorio mobile; i risultati di tale campagna, però, non sono ancora disponibili. Biossido di azoto (NO2) Il biossido di azoto (NO2) è da ritenersi uno degli inquinanti atmosferici più pericolosi, in quanto per sua natura è altamente corrosivo e, in particolare nell’uomo, è irritante per le mucose, contribuendo all’insorgere di varie alterazioni delle funzioni respiratorie2. La normativa italiana, in attuazione di direttive europee, pone come valore limite orario 200 µg/m3 (con un massimo di 18 superamenti all’anno) e come limite annuo per la protezione della salute umana 40 µg/m3: entrambi i valori limite entreranno in vigore nel 2010, con un margine di tolleranza decrescente a partire dal 2000. La centralina posta a San Giuliano M.se nel 2007 ha rilevato una concentrazione media di biossido di azoto pari a 53 µg/m3 per il 2007. Considerando i valori degli anni tra il 2002 ed il 2007, si osserva un andamento crescente da 55 µg/m3 nel 2002 a 58 µg/m3 nel 2005, per poi assistere ad una riduzione nel successivo anno 2007 a 53 µg/m3, valore comunque superiore sia al limite annuale che al limite di 40 µg/m3 previsto per il 2010. Va inoltre sottolineato che si sono registrati diversi episodi di superamento acuto (superamento del limite orario di 200 µg/m3 ): nel 2006 si sono infatti avuti 19 superamenti orari, 3 nel 2007.

2 Gli ossidi di azoto derivano in massima parte dalle emissioni da traffico e tendono ad aumentare con l’innalzamento della temperatura nei processi di combustione che avviene negli autoveicoli. Il biossido di azoto, in presenza di forte irraggiamento solare, dà inizio ad una serie di reazioni fotochimiche secondarie che portano alla costituzione di sostanze inquinanti genericamente conosciute con il termine “smog fotochimico” (di cui il maggiore rappresentante è l’ozono) ed inoltre contribuisce per circa il 30% alla formazione delle piogge acide (il restante è imputabile al biossido di zolfo e ad altri inquinanti). Nelle aree urbane si assiste ad un ciclo giornaliero di formazione di questo inquinante che aumenta nelle ore di punta e nelle zone a maggior traffico e diminuisce nelle ore serali.

Page 32: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Giuliano M.se - Concentrazione media annua di NO2

0

10

20

30

40

50

60

70

2002 2003 2004 2005 2006 2007

µg/m

³

Valore limite al 2010

Valore limite annuale

Elaborazioni Ambiente Italia su dati ARPA Lombardia Biossido di zolfo (SO2) Il biossido di zolfo, o anidride solforosa, è un gas la cui presenza in atmosfera è da ricondursi alla combustione di combustibili fossili contenenti zolfo, quali carbone, petrolio e derivati. La principale sorgente di biossido di zolfo è costituita dai veicoli con motore diesel. Data l’elevata solubilità in acqua, il biossido di zolfo contribuisce al fenomeno delle piogge acide trasformandosi in anidride solforica e, successivamente, in acido solforico, a causa delle reazioni con l’umidità presente in atmosfera. I danni registrati sulla salute umana variano a seconda della concentrazione e del tempo di esposizione, e vanno da irritazioni a occhi e gola già a basse concentrazioni, a patologie dell’apparato respiratorio come bronchiti, tracheiti e malattie polmonari in caso di esposizione prolungata a concentrazioni maggiori. La legge impone dei limiti di protezione della salute umana a 350 µg/m3 per la media oraria e a 125 µg/m3 per la media giornaliera. I limiti di protezione degli ecosistemi sono imposti a 20 µg/m3 sull’anno civile (D.M. 60/02). Per l’anno 2007 il valore medio di concentrazione annuale di biossido di zolfo è stato di 2,0 µg/m3 al di sotto dei limiti normativi previsti per la protezione della salute umana e per la protezione degli ecosistemi.

Settembre 2009 Pagina 13 di 60

Page 33: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Giuliano M.se - Concentrazioni medie annue di SO2

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

2002 2003 2004 2005 2006 2007

mg/

m3

Elaborazioni Ambiente Italia su dati ARPA Lombardia Monossido di carbonio (CO) Il monossido di carbonio (CO) è un gas risultante dalla combustione incompleta di gas naturali, propano, carburanti, benzine, carbone e legna. Le fonti di emissione di questo inquinante sono sia di tipo naturale che di tipo antropico; in natura, il CO viene prodotto in seguito a incendi, eruzioni dei vulcani ed emissioni da oceani e paludi. La principale fonte di emissione da parte dell’uomo è invece costituita dal traffico autoveicolare, oltre che da alcune attività industriali come la produzione di ghisa e acciaio, la raffinazione del petrolio, la lavorazione del legno e della carta. Le sue concentrazioni in aria sono strettamente legate ai flussi di traffico locali e gli andamenti giornalieri rispecchiano quelli del traffico, raggiungendo i massimi valori in concomitanza delle ore di punta a inizio e fine giornata, soprattutto nei giorni feriali. Per l’anno 2007 il valore medio di concentrazione di monossido di carbonio è stato di 1,3 mg/m3 in linea con i valori degli anni precedenti che non variano mai notevolmente (il range di valori è infatti compreso tra 1,1 e 1,4 mg/m3). Non si registrano casi di inquinamento acuto né casi di superamento del valore limite di legge per la protezione della salute umana pari a 10 mg/m3 sulle 8 ore.

Settembre 2009 Pagina 14 di 60

Page 34: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Giuliano M.se - Concentrazioni medie annue di CO

0

0,25

0,5

0,75

1

1,25

1,5

1,75

2

2002 2003 2004 2005 2006 2007

mg/

m3

Elaborazioni Ambiente Italia su dati ARPA Lombardia Particolato atmosferico (PM10) Le polveri fini3 derivano principalmente da processi di combustione (particolato primario) e da prodotti di reazione dei gas (particolato secondario). La normativa italiana, in attuazione di direttive europee, pone come valore limite giornaliero per il PM10 50 µg/m3, da non superarsi per più di 35 giorni l’anno, e come limite della concentrazione media annua 40 µg/m3 (entrambi da raggiungere entro il 2005). Nel comune di San Donato M.se e nei comuni limitrofi non esistono centraline per il monitoraggio di questo inquinante. Ozono (O3) L’ozono troposferico (O3) è un inquinante secondario prodotto, per effetto delle radiazioni solari, in presenza di inquinanti primari come gli ossidi di azoto e i composti organici volatili (prodotti dal traffico, dai processi di combustione, dai solventi delle vernici, dall’evaporazione di carburanti, ecc.). Le più alte concentrazioni di ozono si rilevano nei mesi più caldi e nelle ore di massimo irraggiamento solare. Il Decreto Legislativo 183 del 2004, in attuazione alla Direttiva europea sull’ozono, fissa come valore bersaglio per la protezione della salute umana un valore della massima media mobile giornaliera (calcolata su 8 ore) pari a 120 µg/m3, con 25 superamenti ammessi in un anno civile come media su 3 anni. Il Decreto fissa anche le soglie di attenzione e di allarme pari a concentrazioni medie orarie rispettivamente di 180 e 240 µg/m3. 3 Le particelle sospese sono sostanze allo stato solido o liquido che, a causa delle loro piccole dimensioni, restano in atmosfera per tempi più o meno lunghi; in particolare il PM10 rappresenta la polvere fine costituta dal particolato con un diametro inferiore a 10 micron. Queste particelle possono produrre effetti indesiderati sull’uomo nel processo della respirazione poiché possono adsorbire dall’aria sostanze chimiche cancerogene che vengono così trascinate nell’apparato respiratorio.

Settembre 2009 Pagina 15 di 60

Page 35: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 16 di 60

Nel comune di San Donato M.se e nei comuni limitrofi non esistono centraline per il monitoraggio di questo inquinante.

EMISSIONI DI INQUINANTI L’indicatore relativo alle emissioni di sostanze inquinanti misura le quantità dei principali inquinanti immessi nell’atmosfera. Inoltre sono considerati i contributi alle immissioni per macrosettore di attività e per tipo di vettore energetico. In particolar modo si sono considerati il biossido di zolfo (SO2), gli ossidi di azoto (NOX), il monossido di carbonio (CO) ed il particolato fine (PM10). Le emissioni considerate, di tipo puntuale, lineare e diffuso, sono state stimate per i principali inquinanti nell’ambito del progetto INEMAR (INventario EMissioni ARia) promosso dalla Regione Lombardia e ARPA Lombardia. Le emissioni sono disaggregate a livello comunale, per attività e per tipologia di combustibile; l’anno considerato è il 2005. Poiché il modello che fornisce i dati di INEMAR è cambiato nel corso degli anni non è possibile un confronto con i precedenti valori assoluti delle emissioni perciò se ne analizza l’incidenza percentuale sul totale delle emissioni. Tra gli inquinanti considerati in questa analisi, il CO è quello con la maggior quantità emessa (1.070,39 t/anno), seguito da NOX (926,65 t/anno), PM10 e SO2 (rispettivamente 48,50 e 24 t/anno). - CO: il principale macrosettore fonte delle emissioni di monossido di carbonio è il trasporto

su strada (70,30%) seguito da altre sorgenti mobili e macchinari (18,7%) e dalla combustione non industriale (9,56%). Il vettore energetico che più contribuisce a queste emissioni è costituito dalla benzina verde (58,85%), seguito con percentuali minori da kerosene e diesel (14% entrambi) e dalla legna (7,65%). Questo tipo di inquinante è quindi da associare prevalentemente al traffico stradale di veicoli alimentati a benzina verde.

- NOX: la maggior parte delle emissioni di questo inquinante è generata dal trasporto su strada e dalla produzione di energia e trasformazione di combustibili con il 44,2% e il 34,7% rispettivamente, gli altri settori incidono in maniera minore. A differenza del monossido di carbonio, per gli ossidi di azoto i principali vettori energetici sono il diesel ed il metano (49,4% e 41,1% rispettivamente).

- SO2: le emissioni di biossido di azoto sono generate per la maggior parte da altre sorgenti mobili e macchinari (61,8% del totale) e, in percentuali di molto inferiore, dalla combustione non industriale (15,26%), dalla combustione industriale (10,63%) e dal trasporto su strada (9,40%). Più della metà (il 56,3%) delle emissioni è dovuta alla combustione di kerosene, seguito da gasolio (20,20%), diesel (11,90%) e dall’olio combustibile (2,93%). Questo tipo di emissione è quindi da collegare principalmente all’attività non industriale che ricorre per la maggior parte al gasolio.

- PM10: il PM10 è emesso prevalentemente dal trasporto stradale (59,5%), da altre sorgenti mobili (25,4%) e dalla combustione non industriale (9,8%). I principali vettori energetici di emissione del PM10 sono il diesel che contribuisce per il 58,20% e la legna (9%), mentre le emissioni senza combustione assommano al 24%.

Page 36: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Donato M.se - Emissioni dei principali inquinanti, anno 2005

0

200

400

600

800

1.000

1.200

SO2 NOX CO PM10

ton/

anno

Elaborazioni Ambiente Italia su dati INEMAR 2005

Comune di San Donato M.se - Incidenza dei macrosettori nelle emissioni dei principali inquinanti, anno 2005

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

SO2 NOX CO PM10

ton/

anno

Trattamento e smaltimento rifiuti

Trasporto su strada

Produzione energia etrasformazione combustibiliCombustione non industriale

Combustione nell'industria

Altre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti e assorbimenti

Elaborazioni Ambiente Italia su dati INEMAR 2005

Settembre 2009 Pagina 17 di 60

Page 37: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Incidenza dei diversi vettori energetici nelle emissioni dei principali inquinanti - Comune di Pregnana M.se, anno 2005

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

SO2 NOX CO PM10

ton/

anno

Legna e similari

Benzina verde

Olio combust

Senza combust

Kerosene

Gasolio

Metano

Diesel

GPL

Elaborazioni Ambiente Italia su dati INEMAR 2005 Emissioni per macrosettore (t/anno)

Macrosettore SO2 NOX CO PM10

Agricoltura 0,01 0,35 0,58 0,07

Altre sorgenti e assorbimenti 0,00 0,00 2,65 1,67

Altre sorgenti mobili e macchinari 14,84 130,00 200,35 12,33

Combustione nell'industria 2,55 22,04 6,82 0,30

Combustione non industriale 3,66 43,19 102,28 4,74

Processi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,19

Produzione energia e trasformazione combustibili 0,68 321,20 5,26 0,36

Trasporto su strada 2,26 409,88 752,45 28,85

Trattamento e smaltimento rifiuti 0,00 0,00 0,16 0,07

Totale 24,00 926,65 1.070,39 48,50

Elaborazioni Ambiente Italia su dati INEMAR 2005 Emissioni per vettore energetico (t/anno)

Combustibile SO2 NOX CO PM10

GPL 0,00 5,34 19,89 0,00

Diesel 2,85 457,64 144,41 28,25

Metano 1,17 380,67 32,83 0,58

Gasolio 4,85 3,55 0,98 0,32

Kerosene 13,50 39,51 157,24 0,88

Senza combust 0,01 0,35 3,23 11,66

Settembre 2009 Pagina 18 di 60

Page 38: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 19 di 60

Olio combust 0,70 0,54 0,06 0,12

Benzina verde 0,74 38,02 629,89 2,37

Legna e similari 0,17 1,04 81,87 4,37

Residui agricoli 0,00 0,00 0,16 0,01

RSU 0,00 0,00 0,00 0,02

Totale 24,00 926,65 1.070,39 48,54

Elaborazioni Ambiente Italia su dati INEMAR 2005 Dal confronto con i dati provinciali dei valori delle emissioni pro capite annuale, si può notare come le maggiori differenze sono rilevabili per le emissioni di ossidi di azoto e monossido di carbonio che a San Donato M.se sono decisamente superiori rispetto alla media provinciale. Per quanto riguarda PM10 e biossido di zolfo, inquinati legati principalmente al traffico veicolare, ai processi di combustione industriale ed al riscaldamento domestico non alimentato a metano, non si rilevano particolari differenze. Emissioni pro capite (t/anno*ab)

SO2 NOX CO PM10

San Donato M.se 0,001 0,028 0,033 0,001 Prov. MI 0,001 0,014 0,027 0,001 Elaborazioni Ambiente Italia su dati INEMAR 2005

1.3.3. ACQUA

Le acque sono utilizzate sia come bene per soddisfare i bisogni primari e quelli connessi ai cicli produttivi dell’agricoltura e dell’industria che come mezzo attraverso il quale liberarsi dei reflui prodotti a seguito dell’utilizzo antropico. La risorsa idrica è quindi soggetta a forme diverse di pressione connesse sia allo sfruttamento, per prelievo dai corpi idrici superficiali e sotterranei, che al rilascio, tramite gli scarichi, di sostanze inquinanti che devono essere riassorbite nell’ambiente. La ricostruzione di un quadro informativo relativo alla qualità e quantità delle acque nonché al ciclo idrico, ovvero al tipo ed entità dell’utilizzo e all’efficacia dei sistemi predisposti per ridurre l’inquinamento, risulta quindi fondamentale per effettuare un’analisi di tale componente ambientale da associare alla verifica del mantenimento o raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.

QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI L’indicatore di qualità dei corsi d’acqua superficiali, che viene restituito come stato di qualità ambientale ed in subordine come stato ecologico, rappresenta le condizioni in cui si trova un corpo idrico tenendo conto congiuntamente degli aspetti chimici e di quelli biologici. Tale indice consente di evidenziare, per i singoli punti di campionamento e per i diversi tratti di un corso d’acqua, le variazioni od il mantenimento nel tempo della qualità ambientale ed al contempo di verificare la rispondenza o meno agli obiettivi fissati dalle norme e dai piani di settore. L’obiettivo generale da considerare è quello fissato dal D.Lgs. n. 152/1999 (integrato e modificato) ovvero lo stato di qualità ambientale che deve essere raggiunto entro una determinata data corrispondente a quello “sufficiente” entro il 2008 ed a quello “buono” entro il 2016, fatto salvo il mantenimento dello stato “buono” od “elevato” ove già esistente. Lo stato di qualità ambientale (SACA) dei corsi d’acqua superficiali è ottenuto, secondo i criteri del D.Lgs. 152/1999, sulla base di cinque categorie predefinite, incrociando il dato dello stato ecologico con quello delle concentrazioni dei principali inquinanti. Lo stato di qualità ecologica

Page 39: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 20 di 60

(SECA), con riferimento a cinque classi, è ottenuto a sua volta considerando il peggiore risultato tra l’indice biotico esteso (IBE) ed il livello di inquinamento dei macrodescrittori (LIM). Nel territorio comunale di San Donato M.se scorre il fiume Lambro, ma non sono presenti dei punti di monitoraggio della qualità delle acque superficiali. Al fine di avere un’indicazione della qualità delle acque del fiume Lambro, pertanto, si considerano i valori di LIM e di IBE rilevati nella stazione di campionamento presente nel comune di Melegnano, a valle di San Donato M.se, posta al termine di via Powell; altre centraline di monitoraggio della qualità del fiume Lambro sono poste a monte di Milano ed a notevole distanza dal territorio ci San Donato. Come è possibile vedere nella tabella sottostante, il Lambro a Melegnano si trova in classe 5 di stato ecologico, corrispondente ad un ambiente eccezionalmente inquinato o alterato (stato pessimo), per tutti gli anni tranne il 2005 in cui era in classe 4 (stato scadente). Fiume Lambro - Melegnano 2001 2002 2003 2004 2005 2006 SECA 5 5 5 5 4 5

Elaborazioni Ambiente Italia su dati ARPA Lombardia Oltre al Lambro, a San Donato M.se, scorrono diversi altri corpi idrici tra i quali troviamo la roggia Vettabbia, utilizzata fin dall’epoca romana, e il canale Redefossi che si dipartono dalla rete idrica di Milano (quest’ultimo ormai ridotto a collettore fognario). Tra il Redefossi e il Lambro si sviluppa il canale scolmatore, costruito negli anni ‘70 per contenere il problema delle esondazioni del Redefossi, abbastanza ricorrenti nella zona precedentemente alla sua costruzione. Sono di seguito riportati i valori di SECA per il Canale Redefossi e per la roggia Vettabbia. Il punto di monitoraggio del Canale Redefossi è localizzato a San Donato, in via Adda al confine con San Giuliano mentre il punto di monitoraggio della roggia Vettabbia si trova a Milano poco prima del confine con San Donato. Al 2006 entrambi i corpi idrici sono classificati in classe 4 (stato scadente) e per entrambi si può notare un miglioramento complessivo di una classe di SECA nell’intervallo di tempo considerato, mentre la roggia Vettabbia, dopo aver raggiunto la classe 3 nel 2005, peggiora di nuovo e si attesta in classe 4. Serie storica SECA

2001 2002 2003 2004 2005 2006

Cavo Redefossi 5 5 5 5 4 4

Roggia Vettabbia 5 5 5 4 3 4

Elaborazioni Ambiente Italia su dati ARPA Lombardia

QUALITÀ DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEI L’indicatore di qualità dei corpi idrici sotterranei indica lo stato di qualità ambientale (comprendente lo stato chimico e lo stato quantitativo) e rappresenta le condizioni in cui si trova la falda. Con riferimento al territorio di San Donato M.se, esiste un punto di monitoraggio delle acque sotterranee nel territorio comunale ed uno nel limitrofo comune di San Giuliano M.se. Sono disponibili informazioni relative allo stato chimico (SCAS) ma non si hanno invece dati relativi allo Stato Quantitativo (SQAS) e al conseguente Stato Ambientale (SAAS).

Page 40: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 21 di 60

Stato qualitativo (SCAS) – Classi Classe

Impatto antropico nullo o trascurabile con pregiate caratteristiche idrochimiche

1

Impatto antropico ridotto e sostenibile nel lungo periodo e con buone caratteristiche idrochimiche

2

Impatto antropico significativo e con caratteristiche idrochimiche generalmente buone ma con alcuni segnali di compromissione

3

Impatto antropico rilevante con caratteristiche idrochimiche scadenti

4

Impatto antropico nullo o trascurabile ma con particolari facies idrochimiche naturali in concentrazioni al di sopra del valore della classe 3

0

Classi di stato quantitativo e qualitativo e categorie di stato ambientale - Dlgs 152/1999. Il monitoraggio delle acque sotterranee di San Donato M.se mostra una qualità buona, riportando entrambi i punti di monitoraggio in classe 2. Qualità dei corpi idrici sotterranei: SCAS

Comune Codice pozzo 2003 2004 2005 2006

San Donato M.se PO0151920U0005 2 2 2 2

San Giuliano M.se PO0151950U0007 2 1 2 2

Elaborazioni Ambiente Italia su dati ARPA Lombardia

CONSUMI IDRICI

(in attesa dei dati definitivi) L’indicatore fornisce i dati relativi all’utilizzo delle acque come consumi idrici per tipo di uso (consumi civili, consumi industriali ed uso agro zootecnico). L’indicatore è elaborato a partire dai dati di Amiacque.

RETE FOGNARIA E DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE (in attesa dei dati definitivi) L’indicatore rappresenta la copertura del servizio di raccolta delle acque reflue, con riferimento al sistema fognario, restituita come popolazione residente servita dalla rete di raccolta. I reflui sono collettati ai depuratori di San Giuliano Milanese (le frazioni di Poasco e Sorigherio recapitano le acque reflue all’impianto di trattamento San Giuliano Ovest – c.na Rancate con sufficianti garanzie sulla corretta gestione dello scarico, mentre le altre parti del territorio comunale recapitano al depuratore di San Giuliano est che presenta alcune problematiche in quanto non è mai stato completato – si veda documentazione di ARPA disponibile presso gli uffici comunali).

LE INDICAZIONI DEL PTCP PER IL TERRITORIO DI SAN DONATO MILANESE La cartografia tematica relativa alla difesa del suolo individua una serie di 6 pozzi pubblici dislocati in territorio di San Donato M.se e la rete del reticolo idrografico minore. Evidenzia il tracciato del Fiume Lambro, le relative fasce fluviali e ne indica la classificazione dello stato ambientale come Classe 5 – Pessima. Viene segnalata la presenza di un ambito di cava attivo ed abbastanza esteso nella porzione occidentale del comune. Dalla carta si può notare anche la

Page 41: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

presenza di 3 stabilimenti a rischio di incidente rilevante e di due aree in corso di caratterizzazione e di bonifica. La soggiacenza della falda freatica è segnalata a 5m.

Estratto della Tavola 2g/2d del PTCP: Difesa del suolo

Settembre 2009 Pagina 22 di 60

Page 42: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

1.3.4. SUOLO ED INSEDIAMENTO URBANO

USO REALE DEL SUOLO

L’indicatore fornisce informazioni sulle diverse destinazioni d’uso reale del suolo, utilizzando la cartografia DUSAF (Destinazione d’Uso dei Suoli Agricoli e Forestali) del 2007 della Regione Lombardia. L’obiettivo auspicabile è la tutela e, possibilmente, l’incremento delle aree a più elevato pregio ambientale e delle aree naturali e il contenimento delle superfici artificializzate. Il comune di San Donato M.se si estende su una superficie complessiva di circa 1.282 ettari ed ha poco più di un terzo (36%) del proprio territorio destinato all’agricoltura ed alle legnose agrarie. La superficie impermeabilizzata, invece, ammonta a ben il 44% circa del territorio comunale e si suddivide tra il 19,3% occupato da urbanizzato produttivo, cantieri e servizi, il 18,5% di urbanizzato residenziale ed il 6,2% circa interessato dalle infrastrutture relative alle vie di comunicazione stradali e ferroviarie. A questi si aggiungono, poi, gli spazi verdi urbani, le aree sportive e ricreative che occupano l’8% circa del territorio comunale. Il restante territorio è occupato da boschi, prati e vegetazione naturale (8,8%), attività estrattive (1%) ed aree idriche (2%). Come è possibile leggere nella mappa sotto riportata, quasi tutta la superficie urbanizzata si concentra nella porzione orientale del comune, tra la Paullese e la ferrovia e le aree agricole non urbanizzate sono quelle tutelate dal Parco Agricolo Sud Milano, nella porzione occidentale e meridionale del comune.

Elaborazione di Ambiente Italia su dati DUSAF 2007

Settembre 2009 Pagina 23 di 60

Page 43: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di S. Donato M.se - Classi di uso del suolo, anno 2007

36,1%

18,5%

8,1%

6,3%

19,3%

0,1%2,2%

8,8%

0,8%

Aree degradate non utilizzate e non vegetate

Bacini idrici

Boschi, prati e vegetazione naturale

Attività estrattive

Seminativi, legnose agrarie ed orti

Vie di comunicazione

Aree verdi urbane, sportive e ricreative

Urbanizzato residenziale

Urbanizzato produttivo, servizi e cantieri

Elaborazione di Ambiente Italia su dati DUSAF 2007 Uso reale del suolo - Comune di San Donato M.se

Superficie (m2) %

Aree degradate non utilizzate e non vegetate 11.159,30 0,09

Bacini idrici 278.204,81 2,17

Boschi, prati e vegetazione naturale 1.129.897,32 8,81

Attività estrattive 100.626,82 0,78

Seminativi, legnose agrarie ed orti 4.625.132,25 36,06

Vie di comunicazione 801.903,36 6,25

Aree verdi urbane, sportive e ricreative 1.032.824,87 8,05

Urbanizzato residenziale 2.370.166,19 18,48

Urbanizzato produttivo, servizi e cantieri 2.474.913,13 19,30

Totale 12.824.828,04 100,00

Elaborazione di Ambiente Italia su dati DUSAF 2007

RISCHIO IDRAULICO

L’indicatore riporta la superficie classificata nelle Fasce Fluviali4 del Piano di Assetto Idrogeologico e l’incidenza di tali Fasce sul totale della superficie comunale.

4 La classificazione delle Fasce Fluviali è la seguente: - Fascia di deflusso della piena (Fascia A), costituita dalla porzione di alveo che è sede prevalente del deflusso della

corrente per la piena di riferimento, ovvero che è costituita dall'insieme delle forme fluviali riattivabili durante gli stati di piena.

- Fascia di esondazione (Fascia B), esterna alla precedente, costituita dalla porzione di alveo interessata da inondazione al verificarsi della piena di riferimento. Il limite di tale fascia si estende fino al punto in cui le quote

Settembre 2009 Pagina 24 di 60

Page 44: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 25 di 60

Il Piano di Assetto Idrogeologico del bacino del Po contiene un Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, il cui ambito territoriale di riferimento è costituito dal sistema idrografico dell'asta del Po e dei suoi affluenti. Le opzioni di fondo del PSFF sono riconducibili ai seguenti punti: - definire il limite dell’alveo di piena e delle aree inondabili e individuare gli interventi di

protezione dei centri abitati, delle infrastrutture e delle attività produttive che risultano a rischio;

- stabilire condizioni di equilibrio tra le esigenze di contenimento della piena, al fine della sicurezza della popolazione e dei luoghi, e di laminazione della stessa, in modo tale da non incrementare i deflussi nella rete idrografica a valle;

- salvaguardare e ampliare le aree naturali di esondazione; - favorire l’evoluzione morfologica naturale dell’alveo, riducendo al minimo le interferenze

antropiche sulla dinamica evolutiva; - favorire il recupero e il mantenimento di condizioni di naturalità, salvaguardando le aree

sensibili e i sistemi di specifico interesse naturalistico e garantendo la continuità ecologica del sistema fluviale.

Nel territorio del comune di San Donato M.se scorre il fiume Lambro al confine orientale del comune e per esso sono state individuate le aree interessate dalle tre Fasce Fluviali che coinvolgono complessivamente circa 288 ettari, il 22,5% dell’intero territorio. La fascia più estesa risulta essere la Fascia C (fascia di inondazione per piena catastrofica), che coinvolge circa il 14% del territorio comunale e risulta essere attraversata da insediamenti industriali/artigianali/commerciali, da residenza e dalla Statale Paullese. La Fascia B, meno estesa, interessa il 5,6% della superficie comunale e coinvolge anche in questo caso alcuni insediamenti industriali/artigianali/commerciali. Infine la Fascia A estesa al solo 3% del territorio comunale, vede però all’interno della propria area anche degli insediamenti industriali. Superficie comunale interessata dalle fasce PAI

Superficie (ha) % superficie comunale

Fascia A 38,92 3,03

Fascia B 71,41 5,57

Fascia C 177,80 13,86

Totale 288,13 22,47

Elaborazione Ambiente Italia su dati Autorità di Bacino del Po - PAI

naturali del terreno sono superiori ai livelli idrici corrispondenti alla piena di riferimento ovvero sino alle opere idrauliche esistenti o programmate di controllo delle inondazioni (argini o altre opere di contenimento).

- Area di inondazione per piena catastrofica (Fascia C), costituita dalla porzione di territorio esterna alla precedente (Fascia B), che può essere interessata da inondazione al verificarsi di eventi di piena più gravosi di quella di riferimento.

Page 45: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Elaborazione Ambiente Italia su dati Regione Lombardia e Autorità di Bacino del Po - PAI

ATTIVITÀ ESTRATTIVE

L’indicatore fornisce informazioni sulla superficie totale interessata da attività estrattiva rispetto alla totalità del territorio comunale ed in relazione alla tipologia di materiale estratto. Il Piano Cave della Provincia di Milano, è stato approvato il dalla Regione Lombardia il 16 maggio 2006 (D.C.R. 16 maggio 2006 n° VIII/166) e predisposto sulla base di criteri determinati dalla Giunta Regionale (D.G.R. 26/02/1999 n. 6/41714). Dal Piano Cave risulta attiva in territorio di San Donato M.se una cava, la cosiddetta Cava Tecchione, per l’estrazione di ghiaia e sabbia. Al momento l’attività estrattiva è ferma in attesa dell’autorizzazione provinciale per l’area definita ex terzo lotto ( pari 329.000 mc). La superficie d’ambito è di 39,35 Ha ripartiti tra il comune di San Donato M.se e quello di San Giuliano M.se, di cui 13.95 Ha già coltivati in falda. Si rileva inoltre che tale area ricade completamente all’interno del Parco Agricolo Sud Milano. Per quanto riguarda il recupero ambientale dell’area, al termine della coltivazione rimarranno due laghetti, ampliamenti degli specchi d’acqua esistenti. Quello a monte della ferrovia, relegato dalle barriere infrastrutturali ferroviarie e stradali, probabilmente sarà trasformato in una nicchia ecologica anche attraverso la formazione di aree a verde e costituzione di macchie e vegetazione di ripa e potrà eventualmente essere collegata con lo specchio lacustre più grande. Il lago a valle della ferrovia, invece, sarà recuperato in modo idoneo alla tipologia di recupero già operato (inerbimento, sistemazione della vegetazione acquatica, cespugli,

Settembre 2009 Pagina 26 di 60

Page 46: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

imboschimento delle aree libere con messa a dimora di un bosco misto di latifoglie autoctone, dando vita ad uno spazio attrezzato per attività ricreative a sfondo naturalistico.

Superficie area estrattiva (m2) 81.000

Volume di Piano (m3) 1.250.000

a secco -

Profondità massima di scavo (m) 30 in falda 30 Produzione media annua (m3/anno) 125.000 Modalità di coltivazione coltivazione in falda, profondità 30 m

Destinazione finale programmata Rinaturazione di interesse privato - secondo progetto art. 11 L.R. 14/98

Volume di riserva

Attribuzione di un volume pari al 10% del volume di Piano da utilizzare alla scadenza del Piano Cave, in caso di esaurimento dei volumi assegnati

Modifiche e prescrizioni aggiuntive

Inserimento della superficie a sud dell'ATE, come indicato nella cartografia del Piano Cave

Elaborazione Ambiente Italia su dati Piano Cave Provinciale (2006)

SITI CONTAMINATI L’indicatore fornisce il rapporto tra le aree contaminate (aree da bonificare o in corso di bonifica o con bonifica agli atti ma non ancora certificata) e la superficie territoriale totale.

Settembre 2009 Pagina 27 di 60

Page 47: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 28 di 60

Obiettivo generale è il censimento dei siti e la loro bonifica con conseguente messa in sicurezza e ripristino ambientale. Nel territorio comunale di San Donato M.se sono presenti 4 siti contaminati oggetto di bonifica; indicativamente la superficie complessiva interessata è di circa 148.000 mq (pari all’1,15% dell’intero territorio comunale). Le informazioni relativi ai siti contaminati oggetto di bonifica sono riportate nella tabella sottostante.

Nome sito Localizzazione Superficie indicativa (mq)

Tipo contaminazione

Stato della bonifica

ex AGL via Fellini - via Zavattini

54500 idrocarburi petroliferi toluene rame arsenico

terminata la bonifica del suolo ma resta contaminazione delle acque da arsenico è pertanto monitorata l'acqua di falda

Area de Gasperi ovest

via Fermi - via Fabiani

76000 idrocarburi pesanti PCB metalli pesanti solventi clorurati (acqua)

progetto approvato agosto 2008, si attende demolizione immobili per procedere

Edilmat via Civesio 7000 arsenico caratterizzazione

Area Baruffaldi

via C. Battisti 10750 bonifica in corso

Elaborazione Ambiente Italia su dati Comune di San Donato M.se

PRODUZIONE EDILIZIA

(in attesa dei dati definitivi) L’indicatore restituisce i volumi di nuova edificazione, distinti tra residenziale e non residenziale.

VERDE URBANO (in attesa dei dati definitivi) L’indicatore analizza la dotazione di verde e la tipologia.

1.3.5. NATURA, BIODIVERSITÀ E PAESAGGIO Le attività umane sia direttamente, per la trasformazione e gli usi del suolo ed in particolare per l’edificazione, che indirettamente, per le forme di pressione connesse ai flussi di risorse e persone ed anche di “rifiuti”, modificano l’ambiente naturale ed in alcuni casi determinano la riduzione od alterazione della biodiversità. L’analisi delle componenti naturali, animali e vegetali, consente di verificare la ricchezza delle singole specie e dei diversi ambienti, sia all’interno che all’esterno delle aree urbane, e quindi di valutare le ricadute, positive o negative, generate dalle attività antropiche. Una sempre maggiore attenzione deve essere infatti posta nei confronti della biodiversità la cui protezione è confermata ormai come obiettivo primario in numerosi protocolli internazionali, come la Convenzione sulla biodiversità di Rio del 1992 (adottata in Italia con la L. 124/1994), ed anche nelle norme europee, come la direttiva “Uccelli” ed “Habitat”, e nelle norme nazionali sulle aree protette, sulla fauna, sulla flora e gli habitat, sulla biodiversità (Del. CIPE 16.3.94 di approvazione Linee strategiche per la redazione del Piano nazionale della biodiversità).

Page 48: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

ESTENSIONE DELLE AREE PROTETTE

L’indicatore viene rappresentato come incidenza della superficie delle aree protette istituite e quindi sottoposte a misure di protezione e valorizzazione degli ambienti naturali e delle specie animali e vegetali. Tale indicatore consente di verificare il peso del territorio protetto rispetto a quello complessivo e di evidenziare le eventuali variazioni nel tempo nonché di effettuare confronti con altri ambiti territoriali – amministrativi. L’obiettivo generale a cui fare riferimento è quello di garantire la tutela degli ambienti e delle specie di particolare interesse. Vengono considerate tutte le superfici individuate come: riserve naturali, rilevanze ambientali, parchi naturali, parchi regionali e parchi nazionali, Zone a Protezione Speciali (ZPS), Siti di Importanza Comunitaria (SIC), foreste demaniali regionali e monumenti ambientali. Il comune di San Donato M.se presenta una superficie totale sottoposta a tutela pari a 578 ettari, con un’incidenza del 45% sul totale della superficie comunale, valore paragonabile a quello della media provinciale del 48%. Tale area ricade all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.

Incidenza delle aree sottoposte a tutela

0

10

20

30

40

50

60

San Donato M.se Provincia di Milano Regione Lombardia

%

Elaborazioni Ambiente Italia su dati Ecosistema Metropolitano 2007 e Regione Lombardia

Settembre 2009 Pagina 29 di 60

Page 49: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Elaborazioni Ambiente Italia su dati Regione Lombardia

CONSISTENZA DELLA VEGETAZIONE L’indicatore viene rappresentato come superficie complessiva della vegetazione naturale e seminaturale (boschi ed arbusteti). Tale indicatore evidenzia la consistenza delle zone a copertura arborea ed arbustiva e delle relative caratteristiche consentendo di fornire elementi per verificare se si conserva od incrementa la superficie e se si mantiene o migliora la qualità di tale patrimonio, con riferimento alle associazioni ed alle specie tipiche. Gli obiettivi generali da perseguire, richiamandosi alle finalità della normativa europea e nazionale (Dir. 92/43/CEE “Habitat” e relativo D.P.R. 357/1997 per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatica), sono quelli di conservare od ampliare le zone con vegetazione naturale o seminaturale ed al contempo di favorire il miglioramento qualitativo della vegetazione. I citati obiettivi costituiscono anche gli indirizzi strategici del Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano per il 2004-2014. La superficie dei boschi e degli elementi boscati minori è ottenuta utilizzando i dati di base associati alla carta del PIF della Provincia di Milano. Il comune di San Donato M.se presenta un’incidenza della superficie boscata pari al 4% della superficie comunale. Tale incidenza risulta inferiore rispetto alla media provinciale (6%) evidenziando quindi una carenza di aree boscate nel territorio comunale. Tra le aree boscate presenti nel territorio comunale, la maggior parte (il 90%) è costituita da formazioni aspecifiche, per estensione seguono i pioppeti e il querco carpineto della bassa pianura.

Settembre 2009 Pagina 30 di 60

Page 50: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Aree boscate e pioppeti (mq)

Tipologia Superficie

Formazioni aspecifiche 420.234,26

Querco carpineto della bassa pianura 32.960,02

Robinieto misto 9.154,39

Formazioni non classificate 1.850,86

Altre 5.435,702

Pioppeti 42.872,55

Totale 512.507,79

Elaborazione di Ambiente Italia su dati Provincia di Milano, Piano di Indirizzo Forestale (PIF)

Elaborazione di Ambiente Italia su dati Provincia di Milano, Piano di Indirizzo Forestale (PIF)

RETE ECOLOGICA

La rete ecologica si inquadra in una strategia di tutela paesistico-ambientale di un territorio, come quello della Provincia di Milano, fortemente antropizzato. Tale rete è costituita da un sistema interconnesso di aree naturali in grado di mantenere livelli soddisfacenti di biodiversità e di potenziare scambi ecologici tra le varie aree naturali o paranaturali, impedendo che si trasformino in “isole”, destinate ad un lento ma inesorabile declino. Le aree individuate si suddividono in: gangli della rete (“core areas”), le aree a maggiore naturalità; corridoi ecologici (“ecological corridors”), le aree di collegamento tra i gangli, possono essere sia lineari che aree di sosta (“stepping stones”); le zone di protezione (“buffer zones”), aree cuscinetto

Settembre 2009 Pagina 31 di 60

Page 51: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

che circondano i gangli con l’obiettivo di proteggerli ed infine le zone di riqualificazione (nature developement areas). Il comune di San Donato M.se non ha al suo interno gangli della rete ecologica, individuata dal PTCP della Provincia di Milano. L’area in prossimità del fiume Lambro e le aree non urbanizzate, ricadenti nel Parco Agricolo Sud Milano, presentano, per la rete ecologica, delle possibilità di connessione che non devono essere compromesse. In tali aree troviamo infatti due zone extraurbane con presupposti per l’attivazione di progetti di consolidamento ecologico (una abbastanza estesa coinvolge l’estremità sud-est del territorio comunale e l’altra più piccola riguarda le aree in prossimità della cava) e lungo il Lambro è segnalata anche una oasi di protezione e di ripopolamento. I corridoi ecologici individuati sono localizzati lungo i corsi d’acqua del Lambro e del Cavo Vettabbia, così come è segnalato un corridoio secondario nella porzione sud-ovest del territorio comunale con segnalazione di una barriera infrastrutturale (il tracciato ferroviario). Inoltre è individuata una principale linea di connessione con il verde lungo il Lambro e l’estremità nord del territorio comunale.

Settembre 2009 Pagina 32 di 60

Page 52: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 33 di 60

Estratto della Tavola 4 del PTCP: Rete ecologica

BENI PAESAGGISTICI E VINCOLI PAESISTICO-AMBIENTALI I vincoli paesistico/ambientali che insistono sul territorio di San Donato M.se si concretizzano nell’area del Parco Agricolo Sud Milano, istituito come parco Regionale dalla L.R. 24 del 23/04/1990, all’interno del quale è riconosciuta anche una area naturale protetta in prossimità del fiume Lambro, indicata anche come oasi di protezione faunistica nei vincoli venatori (Oasi San Donato – San Giuliano). Viene infine indicata l’area di rispetto del fiume di 150 m. La Tavola 5 del PTCP relativa ai vincoli paesistici ed ambientali segnala la presenza di un bene di interesse artistico e storico ex D.lgs 490/99 art. 2, la Chiesa parrocchiale; allo stesso modo segnala un’ampia porzione del territorio comunale come bene paesaggistico e ambientale (art. 139 del sopracitato decreto) corrispondente al Villaggio Metanopoli. Non sono presenti beni culturali vincolati ex D.Lgs. 42/2004.

Page 53: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Estratto della Tavola 5 del PTCP: Sistema dei vincoli paesistici ed ambientali

LE INDICAZIONI DEL PTCP PER IL TERRITORIO DI SAN DONATO MILANESE

La disciplina degli ambiti di rilevanza paesistico-ambientale ha nel PGT prevalentemente valore di indirizzo ed è tesa alla conservazione degli elementi di riconoscibilità e specificità ed all'inserimento paesistico ed ambientale degli interventi di trasformazione ammessi. Gli indirizzi per questi ambiti assumono efficacia prescrittiva e prevalente qualora riguardino aree vincolate ai sensi degli articoli 10 e 134 del D.Lgs.42/04 o le aree disciplinate dal PAI vigente. È inoltre dettata una prescrizione di natura procedurale, tesa a controllare, sotto il profilo paesistico, la qualità delle trasformazioni più rilevanti anche in quelle parti degli ambiti non sottoposte a vincoli sopraordinati e, conseguentemente, al regime dell’autorizzazione paesaggistica.

Settembre 2009 Pagina 34 di 60

Page 54: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Il PTCP individua, per il territorio comunale di San Donato Milanese, diversi nuclei storici, tra cui il centro di Metanopoli, Bolgiano, Poasco e Sorigherio. Sono individuati due insediamenti rurali di rilevanza paesistica (Cascina Tacchione e Cascina Bagnolo), tre elementi di architettura civile residenziale, quattro elementi di architettura religiosa ed uno di archeologia industriale. Per quanto riguarda la componente naturale si segnalano: un fontanile non più attivo, un albero monumentale, alcuni filari ed arbusteti. Nella tavola sono riportati anche i confini del Parco Agricolo Sud Milano, un ambito di cava e un’area, nella porzione sud-est del territorio comunale, facente parte del progetto delle “Dieci grandi foreste di pianura”.

Settembre 2009 Pagina 35 di 60

Page 55: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 36 di 60

Estratto della Tavola 3d del PTCP: Sistema paesistico ambientale

1.3.6. POTENZIALI RISCHI PER L’AMBIENTE E LA SALUTE

STABILIMENTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE L’indicatore è rappresentato come estensione delle aree a rischio ambientale o come numero di stabilimenti a rischio di incidente rilevante (D.Lgs. 334/99 e successive D.Lgs 238/05), ovvero ad emissione, incendio od esplosione di grande entità che possono dare luogo ad un pericolo grave per la salute umana e l’ambiente, all’interno ed all’esterno dello stabilimento stesso, presenti nel territorio. Le aziende a rischio di incidente rilevante si dividono in due categorie in funzione degli adempimenti normativi a cui sono soggetti i gestori degli stabilimenti: - Art. 6: le aziende sono tenute a redigere una scheda di valutazione tecnica, - Art. 8: le aziende hanno l’obbligo di redigere un rapporto di sicurezza e di adottare un

sistema di gestione della sicurezza specifico per lo stabilimento. In entrambi i casi si ha l’obbligo di presentare notifica alle Autorità competenti. Secondo l’elenco ministeriale aggiornato ad ottobre 2007, all’interno dei confini del comune di San Donato M.se si trovano due impianti classificati a rischio di incidente rilevante. Ragione sociale Attività

Art. 6 LA CHI – Lavorazioni chimiche srl Stabilimento chimico e petrolchimico

Page 56: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 37 di 60

Art. 6 TECNOCHIMICA srl Deposito di tossici Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Nel confinante Comune di San Giuliano M.se, in prossimità del territorio di San Donato, è presente uno stabilimento a rischio di incidente rilevante classificato secondo l’Art. 8 del suddetto decreto (AIR PRODUCTS ITALIA srl – stabilimento chimico e petrolchimico).

INQUINAMENTO ACUSTICO La normativa fondamentale di riferimento per l’inquinamento acustico è il D.P.C.M. 1 marzo 1991 “Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”. Tale decreto definisce sei zone omogenee in relazione alla loro destinazione d’uso alle quali corrispondono differenti limiti massimi del livello sonoro equivalente nei periodi diurni e notturni. Classe Tipo di area

I Aree particolarmente protette II Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali La legge quadro sull’inquinamento acustico (L. 447/1995) definisce le competenze degli enti ai vari livelli, ribadendo la necessità da parte dei Comuni di dotarsi del Piano di Zonizzazione Acustica (PZA). Piano di zonizzazione acustica Il Comune di San Donato M.se ha approvato il PZA con Delibera di Consiglio Comunale n. 12 del 21/03/1996 ed ha in seguito approvato l’aggiornamento del Piano di Zonizzazione Acustica con Delibera di consiglio Comunale n. 27 del 11/04/2007. Dalla Relazione Tecnica della zonizzazione acustica elaborata dalla società Phoneco srl si legge che: “La zonizzazione è stata costruita sull'analisi dell'isolato quale unità minima territoriale cercando comunque di evitare un’eccessiva frammentazione del territorio. […] Nella classificazione acustica del territorio di San Donato Milanese si è proceduto quindi ha classificare in classe I gli edifici scolastici e tutte le infrastrutture sanitarie; tutta le aree appartenenti al Parco Sud sono state disposte in classe II, il centro e i quartieri residenziali limitrofi che costituiscono la maggior parte del territorio comunale sono stati posti in classe II. La classe III è stata attribuita alle aree che ospitano il terziario e i laboratori di ricerca ENI in considerazione anche dell’inattività notturna. La grande viabilità SP n°415 Paullese, SS n°9 Via Emilia, Autostrada MI-BO e, i tracciati ferroviari MI-GE e MI-BO sono stati classificati in area IV in considerazione anche dei diversi flussi di traffico presenti nell’arco della giornata con momenti peggiori durante le prime ore del mattino tra le 7.30 e le 10.00 e la sera tra le 17.30 e le 20.00; anche la realtà artigianale della Cascina Monticello e l’area della cava sono state posizionate in area IV. In classe V sono state poste, l’area compresa tra la SS n°415 Paullese e il comune di Peschiera Borromeo su cui insistono numerosi complessi industriali e commerciali tra cui l’ipermercato Metro, l’area compresa fra l’autostrada MI-BO e la ferrovia MI-BO, e l’area relativa alla società Arti Grafiche. Non sono stati trovati punti critici di incompatibilità tra le aree e sono state inserite le fasce di rispetto ove necessario, tranne che per i seguenti punti: • Quartiere “Poasco”, futura casa per anziani, classe I confina con classe III; • Via A.de Gasperi, la zona I dell’omnicomprensivo, confina con la classe III della strada;

Page 57: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 38 di 60

• Via Grandi classe I confina con classe III; • La scuola di Via Parri in classe I confina con la classe III; • Gli istituti scolastici ubicati lungo Via de Vittorio classificati in classe I, confinano con la classe III. Per tali aree dovrà essere previsto il piano di risanamento. Dall’analisi fonometrica l’unico grande fattore di inquinamento acustico è il traffico stradale dovuto anche all’attraversamento del comune di San Donato Milanese di strade di grande comunicazione che hanno valori elevati sia diurno che notturni. Per quanto riguarda i monitoraggi del clima acustico di San Donato M.se, sono state realizzate delle misure nel periodo dal 6/10/2003 al 14/11/2003 effettuando rilievi sia sulle 24 ore, che su intervalli di 10 minuti (diurni e notturni)5. Dalla relazione di monitoraggio si conclude che: “Il clima acustico del territorio di San Donato è caratterizzato dal rumore veicolare dovuto sia al traffico locale che al traffico prodotto dalle grandi arterie di attraversamento. Le grandi arterie stradali e ferroviarie che attraversano il Comune di San Donato sono: • Autostrad MI-BO; • Via Emilia; • S.S. Paullese n°415; • Ferrovia dello Stato MI-GE; • Ferrovia dello Stato MI-BO. I principali assi stradali che caratterizzano il traffico locale del Comune di San Donato sono: • Via De Gasperi, • Via Maritani; • Via Martiri di Cefalonia. Nelle strade di grande comunicazione la presenza di automezzi sia pesanti che leggeri determina alti livelli di rumorosità sia nel periodo diurno che notturno. Anche nelle strade di maggior scorrimento locale la presenza di mezzi pesanti (autobus) oltre agli altri autoveicoli determinano alti livelli di rumorosità nel periodo diurno che diminuisce sensibilmente nel periodo notturno. Per tale motivo i livelli di rumorosità misurati nel territorio di San Donato sono quasi sempre superiori ai limiti d’immissione delle aree classificate dalla zonizzazione acustica sia per il periodo diurno (06-22) che per quello notturno (22-06). Analizzando però, la rumorosità di fondo (L99) di ciascuna misura, i limiti acustici di immissione diurni e notturni previsti dalla classificazione acustica vengono quasi sempre rispettati.”

5 Per i risultati dettagliati dei rilievi di clima acustico, si rimanda agli elaborati “Monitoraggio acustico” allegati alla Relazione Tecnica

Page 58: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Fonte: Piano della classificazione acustica – Tav. 1 Azzonamento acustico Piani di risanamento acustico Per quanto riguarda le fonti di inquinamento acustico individuate nelle infrastrutture stradali e ferroviarie, sono stati predisposti i seguenti piani di risanamento acustico il cui iter approvativo è attualmente in corso: - per la tratta ferroviaria da parte di RFI, - per il tracciato autostradale da parte di Autostrade per l’Italia, - per la S.P. 415 Paullese da parte della Provincia di Milano. Per maggiori dettagli si rimanda alle rispettive relazioni.

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO In ragione dei possibili effetti sulla salute dell’uomo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha considerato le radiazioni non ionizzanti (campi elettromagnetici generati da impianti di radiotelecomunicazione e campi a frequenze estremamente basse tra 50 e 60 Hz, generati da linee o motori elettrici) tra le possibili emergenze del prossimo futuro.

Settembre 2009 Pagina 39 di 60

Page 59: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 40 di 60

Quando si parla di inquinamento elettromagnetico ci si riferisce alla grande quantità di campi elettrici e magnetici generati da onde elettromagnetiche non ionizzanti caratterizzate da una quantità di energia molto bassa dello spettro elettromagnetico (compresa tra 0 Hz e 300 GHz), tale da non modificare la materia a livello atomico. Più precisamente, le onde elettromagnetiche sono così suddivise in base alla loro frequenza:

da 0 Hz a 100 kHz: frequenze estremamente basse. Le principali sorgenti sono gli elettrodotti, le linee elettriche di distribuzione e tutti gli apparecchi alimentati da corrente elettrica;

da 100 kHz a 300 GHz: alte frequenze, legate ai campi magnetici di radiofrequenze e microonde. Le principali sorgenti sono gli emettitori od i ripetitori televisivi e per la telefonia mobile, oltre che i telefoni cellulari e i forni a microonde.

I limiti di esposizione e di attenzione per la protezione della salute umana sono individuati dal D.P.C.M. n.199 del 8/07/2003. Tale Decreto fissa i limiti di attenzione, per le frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz, in 6 V/m per il campo elettrico, a 0,016 A/m per il campo magnetico e 0,1 W/m2 per la densità di potenza dell’onda piana equivalente. Il D.P.C.M. n. 200 del 8/07/2003, invece, fissa i limiti di esposizione per i campi generati dagli elettrodotti e dalle frequenze di rete, pari a 5000 V/m per il campo elettrico e 100 µT per l’induzione magnetica. Sempre per l’induzione magnetica sono fissati dei limiti più restrittivi per le aree ed i luoghi adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore, pari a 10 µT come valore di attenzione e a 3 µT come obiettivo di qualità. Per quanto riguarda il monitoraggio del campo elettromagnetico, a San Donato M.se si sono svolte negli anni diverse campagne; sono qui riportati i risultati delle campagne di monitoraggio effettuate nel 2005/2006 dalla società Ce.S.N.I.R. srl e nel 2007 in collaborazione con la Provincia di Milano e la società Elettra 2000. Per quanto riguarda la campagna del 2007 non si riscontrano casi di superamenti ai limite di legge sia per il campo elettrico che per quello magnetico. Si legge infatti, nelle relazioni che accompagnano i dati, che “il livello complessivo del campo elettrico misurato a banda larga risulta inferiore agli obiettivi di qualità indicati nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 che in particolare, indica come limite di campo elettrico “nelle aree intensamente frequentate”, il valore di 6V/m” e “dalle misure effettuate si è rilevato che in tutti i punti prescelti al di sotto dei due elettrodotti, il livello complessivo del campo magnetico ELF risulta inferiore sia ai limiti di esposizione che agli obiettivi di qualità indicati nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003”. Monitoraggio campo elettromagnetico, San donato M.se - anno 2007

Campo elettrico misurato a banda larga

Indirizzo Data Descrizione Valore mediano misurato V/m

Superamento limite di 6 V/m

via Caviaga - interno parco SNAM

28/11/2007 sito urbano 1,05 no

via Mattei 28/11/2007 sito urbano 1,46 no

via Di vittorio 28/11/2007 antenna per telefonia cellulare 1,24 no

via Angelo Moro 28/11/2007 antenna per telefonia cellulare 0,99 no

Campo magnetico ELF generato da elettrodotti

Indirizzo Data Descrizione Valore mediano misurato V/m

Superamento obiettivo qualità di 3 µT

via Kennedy - ingresso scuola

28/11/2007 Misure al di sotto di due elettrodotti

0,136 - 0,312 no

Page 60: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 41 di 60

Elaborazioni Ambiente Italia su dati Comune di San Donato M.se Per quanto riguarda la campagna del 2005/2006, dalle relazione si evince che “dalle analisi di criticità effettuate si può concludere che i livelli di esposizione della cittadinanza residente nella zona di via Mattei e largo Volontari del Sangue sono ampiamente inferiori al limite di 6 V/m indicato dalla vigente normativa. Inoltre i livelli massimi di esposizione risultano sempre inferiori a 2 V/m.” Monitoraggio campo elettrico, San donato M.se - anno 2005/2006

Punto Indirizzo Descrizione Valore medio (V/m)

Valore massimo (V/m)

1 via Mattei 54 terrazzo 1,21 1,29

2 via Mattei 52 balcone 1,21 1,28

3 via Mattei 52 cameretta 0,83 0,95

4 via Mattei 38 balcone 1,07 1,12

5 via Mattei 38 cucina 0,83 0,95

6 via Mattei 26 balcone 1,02 1,11

7 via Mattei 26 salotto 0,3 0,3

8 via Mattei 28 balcone 0,96 1,11

9 via Mattei 28 salotto 0,3 0,3

10 via Mattei 36 balcone 0,54 0,62

11 via Mattei 36 salotto 0,3 0,3

12 via Mattei 40 balcone 0,51 -

13 via Mattei 40 cucina 0,75 0,92

14 via Mattei 42 balcone 1,15 1,32

15 via Mattei 42 camera da letto 0,81 0,93

16 via Mattei 44 balcone 1,02 1,11

17 via Mattei 24 balcone 0,82 0,9

18 via Mattei 24 salotto 0,63 0,69

19 via Mattei 52 terrazzo 1,36 1,41

20 via Mattei 52 salotto 0,65 0,73

21 L.go Volontari del Sangue 6 balcone 1,31 1,39

22 L.go Volontari del Sangue 6 balcone 0,95 1

23 L.go Volontari del Sangue 10 balcone 0,89 0,93

24 L.go Volontari del Sangue 10 cucina 0,3 0,3

25 via Mattei 48 balcone 1,75 1,87

26 via Mattei 48 cucina 1,48 1,57

27 via Mattei 48 balcone 0,68 0,72

28 L.go Volontari del Sangue 4 balcone 1,78 1,89

29 L.go Volontari del Sangue 4 cucina 1,47 1,61

30 L.go Volontari del Sangue 4 balcone 0,6 0,66

31 L.go Volontari del Sangue 2 finestra camera da letto 0,54 0,6

32 L.go Volontari del Sangue 2 camera da letto 0,3 0,3

33 L.go Volontari del Sangue 2 balcone 0,3 0,3

34 via Mattei 38 balcone 1,12 1,28

Page 61: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 42 di 60

35 via Mattei 42 balcone 0,85 0,93

36 via Mattei 42 cucina 0,49 0,63

37 via Mattei 42 balcone 1,15 1,21

38 via Mattei 42 balcone 0,3 0,3

Elaborazioni Ambiente Italia su dati Comune di San Donato M.se Inoltre, in data 10 giugno 2009, ARPA Lombardia ha provveduto ad effettuare, dietro richiesta del comune, una misura di campo elettromagnetico in prossimità di sorgenti di radiofrequenza presso il condominio di via Libertà, 74. Sono stati fatti dei rilievi istantanei ed in continuo (questi ultimi nel periodo dal 10/06/2009 al 18/06/2009) ed in tutti i casi si sono misurati valori di intensità del campo elettrico inferiori rispetto al limite di 6 V/m.

1.3.7. AGRICOLTURA

AZIENDE AGRICOLE L’indicatore riporta il numero di aziende agricole complessive e per classi di Superficie Agricola Totale (SAT) con relativa incidenza. L’indicatore consente di evidenziare, con riferimento al territorio comunale, l’esistenza o meno di tendenze consolidate alla contrazione della presenza aziendale agricola ed anche di verificare le eventuali modifiche strutturali interne al settore primario. L’indicatore permette anche il confronto tra la situazione e dinamica comunale e quella di ambiti territoriali sovraordinati. Nel comune di San Donato Milanese, dal 1970 al 2000, il numero totale di aziende agricole ha subito una continua e drastica diminuzione: le 15 aziende presenti nel 1970 si sono ridotte a 6 nel 2000. In particolare sono le aziende più piccole che vedono la riduzione più significativa: scompaiono completamente quelle con una superficie agricola compresa tra 1 e 2. Tra le 6 aziende attive nel 2000 una ha una superficie tra 2 e 5 ettari, due hanno una superficie tra 5 e 10 ettari, una con superficie rispettivamente compresa tra 20 e 50 ettari e e due tra 10 e 20 ettari.

Page 62: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Donato M.se - Numero di aziende agricole

-

2

4

6

8

10

12

14

16

1970 1982 1990 2000

n.

Elaborazione Ambiente Italia su dati ISTAT

Comune di San Donato M.se - Aziende agricole per classe di Superficie Agricola Totale (ha)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

1970 1982 1990 2000

n.

da 20 a 50

da 10 a 20

da 5 a 10

da 2 a 5

da 1 a 2

Elaborazione Ambiente Italia su dati ISTAT

Settembre 2009 Pagina 43 di 60

Page 63: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

SUPERFICIE AGRICOLA

L’indicatore consente di evidenziare, con riferimento al territorio comunale, la consistenza e le variazioni nel tempo della SAT e SAU (Superficie Agricola Utilizzata), identificando eventuali tendenze ed evidenziando se sussistono dinamiche di contrazione della presenza agricola o di riduzione dell’utilizzo agricolo dei suoli. L’indicatore permette anche il confronto tra la situazione e dinamica comunale e quella di ambiti territoriali sovraordinati. Nel Comune di San Donato Milanese, dal 1970 al 2000, la SAT delle aziende agricole, in analogia a quanto accade per il loro numero, è diminuita notevolmente, passando da 670 Ha a 178 Ha, con una riduzione percentuale pari a -73%; la contrazione maggiore si è verificata nel decennio 1990-2000 (-582 Ha). La SAU ha visto anch’essa un’analoga riduzione (-73%), passando dai 716 Ha del 1970 ai 193 del 2000. Dal confronto degli andamenti rispettivamente di SAT e SAU si riscontrano gli stessi movimenti che sembrano quasi convergere nel 2000.

Comune di San Donato M.se - Superficie Agricola Totale e Superficie Agricola Utilizzata

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1970 1982 1990 2000

Ha

SAT

SAU

Elaborazione di Ambiente Italia su dati ISTAT

TIPOLOGIA DI COLTIVAZIONE

L’indicatore è calcolato come estensione e relativa incidenza delle principali forme di utilizzo dei terreni aziendali e delle principali categorie delle coltivazioni appartenenti ai seminativi ed ai coltivi permanenti. L’indicatore, con riferimento al territorio comunale, consente di evidenziare le variazioni nel tempo delle superfici a diverso utilizzo e di identificare eventuali tendenze da ricondurre alle modifiche degli orientamenti della produzione od ai fenomeni di ripresa od abbandono dell’attività agricola. Le informazioni sono utili per valutare se le modifiche determinano una semplificazione colturale e quindi, indirettamente, la riduzione della funzionalità ecologica e della biodiversità, strettamente correlata alla presenza di elementi seminaturali quali prati e boschi ed anche alla composizione a mosaico delle coltivazioni.

Settembre 2009 Pagina 44 di 60

Page 64: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

L’indicatore consente anche il confronto tra la situazione e dinamica comunale e quella di ambiti territoriali sovraordinati. Nel Comune di San Donato M.se la ripartizione interna dei principali usi dei terreni agricoli aziendali evidenzia, nel periodo considerato, due principali andamenti: da un lato la netta contrazione delle superfici a prati permanenti e a pascolo, che passano dai 720 Ha del 1982 ai 18 del 2000 (-91%) e dall’altro si osserva un andamento in crescita dei seminativi fino al 1990 (da 501 a 567 Ha) che calano vertiginosamente nel 2000 attestandosi a 159 Ha. Diminuisce anche la voce “altre superfici” che da 47 Ha decresce fino a 15 Ha. Per quanto attiene i seminativi, che costituiscono dal 1982 la quota maggioritaria dell’uso dei terreni aziendali, si notano variazioni significative al loro interno tra le diverse voci principali delle coltivazioni praticate. − Scompaiono le coltivazioni ortive, già notevolmente ridotte nel 1990 da 11 Ha a 4 Ha. − Scompaiono le coltivazioni foraggere avvicendate che dai 221 Ha del 1970 precocemente si

riducono a 38 Ha nel 1982. − Scompaiono le coltivazioni a frumento che costituivano per il 47% la tipologia di cereali

maggiormente coltivata (128 Ha su 273) e in generale le altre coltivazioni cerealicole subiscono una brusca diminuzione: dai 446 Ha nel 1982 si riducono a 127 Ha nel 2000.

Comune di San Donato M.se - Aziende agricole: principali forme di utilizzo dei terreni

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1970 1982 1990 2000

Ha

Atra superficie

Boschi

Prati permanenti epascoli

Seminativi

Elaborazione di Ambiente Italia su dati ISTAT

Settembre 2009 Pagina 45 di 60

Page 65: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Donato M.se - Seminativi: principali coltivazioni praticate

0

100

200

300

400

500

600

700

800

1970 1982 1990 2000

Ha

Coltivazioni foraggereavvicendateColtivazioni foraggereavvicendateColtivazioni ortive

Cereali

Elaborazione di Ambiente Italia su dati ISTAT

1.3.8. MOBILITÁ

MODALITÀ DI SPOSTAMENTO L’indicatore analizza solo gli spostamenti sistematici, ossia quelli effettuati quotidianamente per motivi di studio o lavoro, che hanno origine o destinazione nel Comune di San Donato M.se; i dati sono ripresi dal Rapporto di Ecosistema Metropolitano 2007 (fonte: ISTAT Censimento spostamenti sistematici del 2001). Si precisa che a partire dal dicembre 2003 a San Donato è attiva la stazione ferroviaria, che avrà sicuramente introdotto dei cambiamenti nella ripartizione modale degli spostamenti. Nel Comune di San Donato Milanese, il 56% degli spostamenti generati (interni ed in uscita dal comune) dai residenti è effettuato con un l’automobile o il motociclo; il 25% è effettuato con la bicicletta, a piedi o con un altro mezzo mentre sono il 19% gli spostamenti generati effettuati ricorrendo all’uso del trasporto pubblico. Per quanto riguarda, invece, gli spostamenti attratti (in entrata) in San Donato Milanese, essi sono effettuati per il 64% con l’automobile o il motociclo; il 4% utilizza la bicicletta o un altro mezzo oppure si sposa a piedi mentre un terzo circa (il 32%) è realizzato con i mezzi pubblici. Tale quota abbastanza elevata è presumibilmente dovuta alla presenza dell’attuale capolinea della metropolitana MM3 che collega San Donato con Milano ed alle numerose linee di trasporto extraurbano che lo collegano con i paesi limitrofi.

Settembre 2009 Pagina 46 di 60

Page 66: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Donato m.se - Spostamenti sistematici generati, anno 2001

56%

25%

19%

auto, motobici, a piedi, altrotrasporto pubblico

Elaborazione Ambiente Italia su dati Ecosistema Metropolitano 2007

Comune di San Donato M.se - Spostamenti sistematici attratti, anno 2001

64%

4%

32%

auto, motobici, a piedi, altrotrasporto pubblico

Elaborazione Ambiente Italia su dati Ecosistema Metropolitano 2007

Settembre 2009 Pagina 47 di 60

Page 67: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 48 di 60

MODERAZIONE DEL TRAFFICO

(in attesa dei dati definitivi) L’indicatore misura l’estensione di interventi volti a moderare il traffico urbano: aree pedonali, Zone a Traffico Limitato, Zone 30.

PISTE CICLABILI (in attesa dei dati definitivi) L’indicatore misura l’estensione e le tipologie delle piste ciclabili.

TASSO DI MOTORIZZAZIONE Il tasso di motorizzazione privata indica la presenza di autovetture circolanti in rapporto al numero degli abitanti residenti. Nel comune di San Donato M.se il numero di autovetture circolanti nell’anno 2007 è di 39.147; oltre a queste circolano 3.235 motocicli, 2.121 autocarri e 725 altri veicoli. Complessivamente sono presenti 45.228 veicoli. Al 2007 il tasso di motorizzazione privata è pari a 120,1 auto ogni 100 abitanti, valore superiore al doppio della media della Provincia di Milano. Va inoltre sottolineato come l’Italia presenti di gran lunga il tasso di motorizzazione più alto tra i 27 Paesi dell’Unione Europea, dove il valore medio si attesta a 46,6 auto ogni 100 abitanti. L’andamento nel tempo del tasso di motorizzazione privata è sempre in aumento: tra il 2002 ed il 2007 l’aumento è stato del 44%, +36,4 auto ogni 100 abitanti. Dati così elevati sono presumibilmente da attribuire alla presenza della sede centrale dell’Eni, della Snam e di altre multinazionali. Tasso di motorizzazione privata (autovetture/100 ab) Anno San Donato

M.se Prov. di Milano

2002 83,7 61,4

2003 91,8 61,1

2004 103,3 58,3

2005 108,7 58,4

2006 112,8 58,3

2007 120,1 57,6

Elaborazione Ambiente Italia su dati ACI

Page 68: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Donato M.se - Tasso di motorizzazione

50

60

70

80

90

100

110

120

130

2002 2003 2004 2005 2006 2007

auto

/ 10

0 ab

.

Elaborazione Ambiente Italia su dati ACI

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

La rete di trasporto pubblico che interessa il Comune di San Donato M.se consiste essenzialmente dei seguenti elementi: - diverse linee di autobus gestite da Milano Sud Est Trasporti che collegano San Donato M.se

con Peschiera Borromeo, Milano e Melegnano; - la fermata della Metropolitana 3 di Milano gestita da ATM; - una linea di autobus gestita da SILA SpA: S. Donato – Sesto Ulteriano – Rogoredo; - alcune linee ATM. Il servizio urbano è svolto principalmente da Milano Sud Est Trasporti con le seguenti linee come riportato nell’immagine sottostante: - linea B, - linea C rossa, - linea C blu, - linea D, - linea Arancio, - linea Z420. Linea n. fermate

ascendenti n. corse ascendenti

n. fermate discendenti

n. corse discendenti

B 18 50 25 50 C rossa 23 28 - - C blu 19 27 - - D6

13 3 12 3

6 Servizio effettuato nei giorni di martedì e giovedì (festivi esclusi)

Settembre 2009 Pagina 49 di 60

Page 69: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 50 di 60

Arancio 7 47 7 48

Z420 5 90 5 88 Elaborazione Ambiente Italia su dati Milano Sud Est Trasporti

Page 70: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Fonte: www.milanosudest-trasporti.it

Settembre 2009 Pagina 51 di 60

Page 71: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 52 di 60

I dati relativi al Modello MuOVETEMI (anno di riferimento 2005) della Provincia di Milano, D. C. Pianificazione ed assetto del Territorio, permettono di avere un’indicazione della quota percentuale dei viaggi di tipo pendolare di quanti usufruiscono del trasporto pubblico locale sul totale dei viaggi di tipo pendolare (con auto privata o mezzo pubblico). Per il Comune di San Donato M.se i pendolari che usufruiscono del trasporto pubblico sono il 27% circa del totale dei pendolari.

INFRASTRUTTURE STRADALI (in attesa dei dati definitivi) I principali aspetti critici: - lo stato di endemica congestione dei grandi assi (autostrada e tangenziali, Paullese) riversa

sulla viabilità di rango inferiore una domanda di traffico impropria; - la tangenziale e, in misura sempre maggiore, la Paullese rappresentano due elementi del

tutto estranei sia rispetto al territorio di San Donato, per il quale agiscono essenzialmente come barriere separatrici, sia rispetto alla capacità di distribuzione del traffico sulla rete urbana, data la scarsità e, soprattutto, l’inefficienza dei punti di svincolo: si pensi ai faticosi collegamenti tra le carreggiate nord della tangenziale o della Paullese con la viabilità urbana;

- la connessione tra San Donato e Poasco; - il ‘‘rondò di San Martino’, snodo del sistema viario di San Donato; - la rotatoria di via Marignano sulla Paullese. Tutti gli aspetti relativi alla viabilità saranno affrontati ed approfonditi con la redazione del PGTU.

Page 72: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 53 di 60

Estratto della Tavola 1 del PTCP: Sistema insediativo-infrastrutturale Dalla lettura della Tavola 1 del PTCP della Provincia di Milano, possiamo ricavare le seguenti informazioni relative alle infrastrutture che interessano il territorio del Comune di San Donato Milanese. Per il Comune di San Donato M.se il PTCP prevede…..

Page 73: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 54 di 60

1.3.9. ENERGIA

La richiesta di energia è una necessità legata a diversi usi finali, quali la climatizzazione degli edifici, l’illuminazione, i trasporti ed anche le attività industriali dove l’energia costituisce uno dei fattori fondamentali di produzione, sia per il suo impiego diretto nei processi tecnologici, che per quello indiretto, correlato all’utilizzo di materie prime o materiali prodotti grazie al consumo di energia. Gli utilizzi energetici di un’area urbana contribuiscono inoltre a determinare le diverse forme di pressione sull’ambiente tra cui si distingue, a livello locale, il rilascio di residui e sottoprodotti di combustione (monossido di carbonio, composti organici volatili, ossidi di azoto, ecc.) che modificano la qualità dell’aria ed, a livello globale, il consumo di fonti primarie energetiche non rinnovabili che, oltre a ridurre la disponibilità di una risorsa limitata, causano l’immissione in atmosfera di carbonio in forma ossidata (CO2) e di altre molecole che sono all’origine dell’effetto serra. L'energia ha assunto, in questi ultimi anni, una posizione centrale per il perseguimento della sostenibilità ambientale, in primo luogo perché l'energia (o più esattamente l'insieme di servizi che l'energia fornisce) è una componente essenziale delle sviluppo socio-economico ed in secondo luogo perché il sistema energetico è responsabile di una parte importante degli effetti negativi sulla qualità e l’equilibrio globale, originati dalle attività umane. Non sono disponibili i dati sui consumi energetici a livello comunale.

ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI ED EDILIZIA CON CERTIFICAZIONE ENERGETICA

(in attesa dei dati definitivi) L’utilizzo delle energie derivate da fonti rinnovabili, in particolare per quanto riguarda il solare termico e fotovoltaico, presenta una certa diffusione per quanto riguarda gli edifici privati.

TELERISCALDAMENTO

(in attesa dei dati definitivi) Sul territorio comunale di San Donato M.se è presente una rete di teleriscaldamento.

EMISSIONI DI GAS SERRA

L’indicatore relativo alle emissioni di gas serra è restituito come incidenza di ciascun macrosettore di attività sull’emissione totale di CO2 equivalente. Tale indicatore consente di valutare l’apporto specifico dei diversi settori di attività e quindi le relative dinamiche delle emissioni nel tempo. L’obiettivo di riferimento generale è quello di conseguire una riduzione delle emissioni totali di CO2 in modo da favorire il raggiungimento degli obiettivi definiti nel Protocollo di Kyoto che per l’Italia corrispondono alla riduzione del 6,5% delle emissioni totali entro il 2012, con riferimento ai livelli del 1990. In particolare si deve considerare anche l’obiettivo di ridurre le emissioni specifiche favorendo l’uso di combustibili a minore contenuto di carbonio ed anche l’uso di fonti rinnovabili. Per il calcolo della CO2 equivalente, le emissioni dei diversi gas serra (nello specifico N2O e CH4) vengono trasformate, attraverso opportuni coefficienti di conversione, nell’equivalente di anidride carbonica (CO2). Le emissioni totali di CO2 equivalente sono date dalla somma dei contributi di ogni singolo gas. La metodologia utilizzata considera l’intero ciclo di vita dei vettori energetici ed include, pertanto, le emissioni dirette, legate all’uso finale (consumo) delle fonti energetiche, e le emissioni indirette, legate alla produzione e distribuzione delle stesse

Page 74: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 55 di 60

fonti. Le emissioni dirette avvengono a livello locale mentre le indirette interessano sia il livello locale che un territorio più ampio7. I dati forniti da INEMAR consentono di elaborare un quadro solo parziale delle effettive emissioni di CO2 equivalente determinate dal sistema energetico comunale dato che sono riferiti solo a sorgenti locali. I dati inoltre riguardano le emissioni legate al consumo di fonti energetiche primarie, e per questo non consentono di evidenziare le emissioni indotte dal consumo di energia elettrica, un vettore energetico secondario. Il Comune di San Donato M.se ha come principali responsabili delle emissioni di CO2 equivalente i settori di attività della produzione di energia e trasformazione di combustibili (il 36% delle emissioni), il trasporto su strada (26,5% delle emissioni), la combustione non industriale che fa riferimento principalmente al riscaldamento (17,2%) ed altri sorgenti mobili e macchinari (il 10,4%). Da un confronto con i valori provinciali per il solo 2005 si evidenzia un somiglianza per quanto riguarda l’incidenza della voce di trasporto, un’incidenza maggiore per quanto attiene il settore della produzione energia e di altre sorgenti mobili e macchinati ed un contributo invece inferiore per il settore della combustione non industriale. Il vettore energetico che contribuisce maggiormente alle emissioni di CO2 è il metano con un’incidenza pari al 58% circa seguito da diesel (20%), benzina verde (8,7%) e kerosene (7,6%). In riferimento ai valori provinciali l’incidenza del metano risulta essere molto maggiore a San Donato M.se, mentre è decisamente inferiore il contributo dato dai processi senza combustione. Una nota positiva è data dal fatto che le emissioni prodotte per combustione, industriale e non, presentano come vettore energetico principale il metano e solo in minima parte olio combustibile, GPL, gasolio, kerosene e legna.

7 Per la stima quantitativa delle emissioni di CO2 equivalente è stato utilizzato il software AIRES (Analisi Integrata per la Riduzione dell’Effetto Serra) sviluppato da Ambiente Italia per conto del Ministero dell’Ambiente.

Page 75: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San Donato M.se - Incidenza delle emissioni di CO2 equivalente per macrosettore, anno 2005

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

S. Donato Milanese Provincia di Milano

Uso di solventi

Trattamento e smaltimentorifiutiTrasporto su strada

Produzione energia etrasformazione combustibiliProcessi produttivi

Estrazione e distribuzionecombustibiliCombustione non industriale

Combustione nell'industria

Altre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti eassorbimentiAgricoltura

Elaborazione di Ambiente Italia su dati INEMAR

Comune di S. Donato M.se -Incidenza delle emissioni di CO2 equivalente per vettore energetico, anno 2005

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

S. Donato Milanese Provincia di Milano

Legna e similari

Benzina verde

Olio combust

Senza combust

Kerosene

Gasolio

Metano

Diesel

GPL

Elaborazione di Ambiente Italia su dati INEMAR

Settembre 2009 Pagina 56 di 60

Page 76: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 57 di 60

Comune di San Donato M.se- Emissioni di CO2 equivalente (kilotonnellate) per vettore e per macrosettore, anno 2005 benzina

verde diesel gasolio GPL kerosene legna e

similari metano olio

combust senza comb.

Totale

Agricoltura 0,50 0,50 Altre sorgenti mobili e macchinari 0,00 7,83 21,14 28,97 Combustione nell'industria 1,24 0,00 17,79 0,02 19,05 Combustione non industriale 2,03 0,15 0,00 0,15 44,25 0,27 47,86 Estrazione e distribuzione combustibili 5,28 5,28 Produzione energia 99,84 99,84 Trasporto su strada 24,11 48,05 1,24 0,17 0,00 73,53 Uso solventi 2,92 2,92 Totale 24,12 55,88 3,27 2,38 21,14 0,15 162,02 0,29 8,70 277,97 Elaborazione di Ambiente Italia su dati INEMAR

1.3.10. RIFIUTI

PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI L’indicatore valuta l’andamento storico della produzione di rifiuti urbani nel comune di San Donato M.se, sia per quanto riguarda le quantità totali, sia per la produzione pro capite. La produzione totale di rifiuti urbani nel comune di San Donato M.se nell’anno 2008 è di 16.930 tonnellate pari ad una produzione annua pro capite di 519,4 kg/abitante. L’andamento negli anni ha visto una crescita progressiva sia in termini di quantità totali che di pro capite dal 2003 al 2007 ed una lieve flessione nell’ultimo anno considerato, il 2008. Complessivamente, nell’intervallo di tempo considerato, sia la crescita media della produzione di rifiuti urbani che la crescita media della produzione pro capite si è attestata sul 2% annuo, per un aumento complessivo delle produzione di rifiuti urbani pari al 10,3% (si passa da 15.344,8 t nel 2003 a 16.930 t nel 2008). Non si possono fare confronti perché i dati sono diversi da quelli della provincia, ma la produzione è comunque da considerarsi elevata.

Page 77: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San donato M.se - Produzione totale di rifiuti urbani

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

18.000

20.000

2003 2004 2005 2006 2007 2008

ton

Elaborazione di Ambiente Italia su dati Comune di San Donato Milanese

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Gli obiettivi per la raccolta differenziata dettati dal Decreto Legislativo 152/2006 prevedono, per ogni Ambito Territoriale Ottimale, il raggiungimento di percentuali minime, definite come incidenza della raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani, finalizzate al riutilizzo, riciclaggio e recupero: - 35% entro il 31 dicembre 2006; - 45% entro il 31 dicembre 2008; - 65% entro il 31 dicembre 2012. I nuovi obiettivi contenuti nella Legge Finanziaria 2007 prevedono il raggiungimento delle seguenti percentuali minime di raccolta differenziata dei rifiuti urbani: - entro il 31 dicembre 2007 almeno il 40%; - entro il 31 dicembre 2009 almeno il 50%; - entro il 31 dicembre 2011 almeno il 60%. La raccolta differenziata nell’anno 2008, valutata come percentuale sui rifiuti prodotti, è pari al 54,9% e negli anni il tasso di raccolta è complessivamente aumentato (+11,4% dal 2003 al 2008) con un valore massimo nel 2006 quando la raccolta differenziata si è attestata al 56,8%. Il comune di San Donato Milanese, al 2008 rientra negli obiettivi di legge fissati dal Decreto Ronchi e dalla Legge Finanziaria sia per l’anno 2008 che per il 2009. La composizione merceologica dei rifiuti raccolti in maniera differenziata presenta come frazioni principali carta e cartone (31%), l’organico (28%) e vetro e lattine (14%); le altre categorie rappresentano percentuali inferiori all’8%.

Settembre 2009 Pagina 58 di 60

Page 78: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Comune di San donato M.se - Raccolta differenziata

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

2003 2004 2005 2006 2007 2008

%

Elaborazione di Ambiente Italia su dati Comune di San Donato Milanese

Comune di San Donato M.se - Raccolta differenziata per categorie merceologiche, anno 2008

14%

31%

4%6%

28%

4%

7%1% 3%

2%

Vetro e lattine

Carta e cartone

Plastica

Legno

Frazione umida

Verde

Inerti

RAEE

Ferro

Altro

Elaborazione di Ambiente Italia su dati Comune di San Donato Milanese

Settembre 2009 Pagina 59 di 60

Page 79: Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Governo del ...territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito Area Tecnica... · COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Valutazione Ambientale

VAS del PGT

Inquadramento ambientale allegato al Documento di Scoping

COMUNE di SAN DONATO MILANESE

Settembre 2009 Pagina 60 di 60

Il servizio di raccolta rifiuti a San Donato Milanese è stato affidato, dall’anno 2003, all’Azienda Comunale di Servizi, ed è gestito in appalto dalla società Manutencoop Servizi Ambientali S.p.a. di Bologna. La piattaforma ecologica è gestita dalla cooperativa sociale Spazio Aperto. Presso la Piattaforma Ecologica di via per Monticello sono conferiti, oltre alle tipologie di rifiuti raccolte porta a porta, anche:

- rifiuti ingombranti - mobili – poltrone – materassi - scarti vegetali - residui potature - sfalci d’erba - oli e grassi vegetali - animali – minerali - elettrodomestici - frigoriferi - televisori - computer - prodotti pericolosi - vernici – spray - inerti - macerie - piastrelle - toner - legno - metallo - pneumatici - pile e batterie - farmaci