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Valutazione della qualità Valutazione della qualità nell’Università: la valutazione nell’Università: la valutazione dei Corsi di Dottorato dei Corsi di Dottorato Nucleo di Valutazione dell’Università di Pisa Nucleo di Valutazione dell’Università di Pisa I I Salerno 12 novem bre1999 Salerno 12 novem bre1999 A P A P C D C D V V I I N N V V I I N N IL DOTTORATO DI RICERCA A PISA Analisi della qualità e strategie per il futuro

Valutazione della qualità nell’Università: la valutazione dei Corsi di Dottorato Nucleo di Valutazione dell’Università di Pisa I Salerno 12 novembre1999

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Valutazione della qualità Valutazione della qualità nell’Università: la valutazione dei nell’Università: la valutazione dei

Corsi di Dottorato Corsi di Dottorato

Nucleo di Valutazione dell’Università Nucleo di Valutazione dell’Università di Pisadi Pisa

II

Salerno 12 novembre1999Salerno 12 novembre1999

A PA P

C DC D

VVII

NNVVII

NN

IL DOTTORATO DI RICERCA A PISA

Analisi della qualità e strategie per il futuro

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DottoratoDottorato 22

IndiceIndice

• Obiettivi del nucleo di valutazione dell’Università di Pisa

• Le aree di valutazione nell ’università

• La valutazione dei Corsi di Dottorato

• Un possibile metodologia per la valutazione

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DottoratoDottorato 33

• Verificare la corretta gestione delle Verificare la corretta gestione delle risorse pubbliche, la produttività risorse pubbliche, la produttività

della ricerca e della didattica, nonché della ricerca e della didattica, nonché l’imparzialità e il buon andamento l’imparzialità e il buon andamento

dell’azione amministrativadell’azione amministrativa• Determinare i parametri di Determinare i parametri di

riferimento per il controlloriferimento per il controllo• Attuazione delle azioni di controllo Attuazione delle azioni di controllo

Funzioni del Nucleo di ValutazioneFunzioni del Nucleo di Valutazione(Legge 29/93 e ss) (Legge 29/93 e ss)

•Opinioni Studenti•Parere vincolante su nuovi Corsi di

Studio di Laurea•Validazione dati statistici annuali

•Verifica presenza requisiti di idoneità CdD

•Approvazione relazioni triennali CdD

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DottoratoDottorato 44

LA POLITICA DEL NUCLEO DI LA POLITICA DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE DELL’UNIVERSITÀ VALUTAZIONE DELL’UNIVERSITÀ

DI PISADI PISA • svolgere i compiti assegnati dalla legge tramite il coinvolgimento e la

responsabilizzazione di tutte le strutture dell’ateneo

• privilegiare lo sviluppo di modelli di valutazione finalizzati

all’autocontrollo ed al miglioramento continuo

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DottoratoDottorato 55

IndiceIndice

• Obiettivi del nucleo di valutazione dell’Università di Pisa

• Le aree di valutazione nell ’università

• La valutazione dei Corsi di Dottorato

• Un possibile metodologia per la valutazione

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DottoratoDottorato 66

• PIANIFICAZIONE STRATEGICA– OBIETTIIVI E STRATEGIE

– VALUTAZIONE CRE

• AMMINISTRAZIONE E GESTIONE– CONTROLLO DI GESTIONE

– EFFICIENZA ED EFFICACIA DEI PROCESSI

– PROGETTO ASIGEA (CRUI)

• RICERCA– VALUTAZIONE INDIVIDUALE (INDICATORI CRUI, DATA BASE PUBBLICAZIONI)

– VALUTAZIONE DELLE STRUTTURE

• DIDATTICA– AUTOVALUTAZIONE RICORRENTE E VALUTAZONE ESTERNA PERIODICA (PEER REVIEW)

– MIGLIORAMENTO CONTINUO

– TRASPARENZA ED IMMAGINE (SINTESI DEI RISULTATI DELL’AUTOVALUTAZIONI MESSI A DISPOSIZIONE DI TUTTE LE PARTI INTERESSATE SU SITO WEB DELLA CRUI)

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DottoratoDottorato 77

IndiceIndice

• Obiettivi del nucleo di valutazione dell’Università di Pisa

• Le aree di valutazione nell ’università

• La valutazione dei Corsi di Dottorato

• Un possibile metodologia per la valutazione

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DottoratoDottorato 88

Dottorato di ricerca: Dpr Dottorato di ricerca: Dpr 382/1980382/1980

…art 68 comma 4: secondo la sua lettera i corsi di Dottorato (già si

usava il termine “corso”)

“consistono essenzialmente nello svolgimento di programmi di ricerca individuali o eccezionalmente, per la natura specifica della ricerca, in collaborazione eventualmente anche interdisciplinare, su tematiche prescelte dagli stessi interessati con l'assenso e la guida dei docenti nel settore della facoltà o dipartimento abilitati e in cicli di seminari specialistici”

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DottoratoDottorato 99

La riforma: legge 210/98 La riforma: legge 210/98 e DM 224/99e DM 224/99

Art. 4 L 210/98 - Dottorato di ricerca

     

Obiettivo generale:

i corsi per il conseguimento del dottorato di ricerca forniscono le competenze necessarie per esercitare, presso

università, enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione

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DottoratoDottorato 1010

La riforma: legge 210/98 La riforma: legge 210/98 e DM 224/99e DM 224/99

Art. 4 L 210/98 - Dottorato di ricerca

Le università, con proprio regolamento, disciplinano l'istituzione dei corsi di dottorato, le modalità di accesso e di conseguimento del titolo, gli obiettivi formativi ed il relativo programma di studi, la durata, il contributo per l'accesso e la frequenza

Il tutto in conformità ai criteri generali e ai requisiti di idoneità delle sedi determinati con decreto del Ministro,

sentiti il CUN e l’Osservatorio per la Valutazione (ora CNVSU)

Estremamente interessante è che, anche a differenza delle disposizioni del Dm 509, nel Dm 224 non si limita in alcun modo la libertà degli

Atenei di autodeterminare gli obiettivi formativi dei vari Dottorati, inserendo invece – art. 2 e 3 -

clausole di garanzia “di sistema”

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DottoratoDottorato 1111

La riforma: legge 210/98 La riforma: legge 210/98 e DM 224/99e DM 224/99

Le clausole di garanzia operano a due livelli, uno ex ante - art 2 comma 3 dm 224 - , l’altro in itinere – art 3

dm cit. - , attraverso la definizione di una serie di “requisiti di idoneità delle sedi”

Quindi, sia al momento dell’istituzione, che con “periodicità costante fissata dagli organi di governo di Ateneo” (di fatto annualmente) il NVI è tenuto a valutare la presenza di tali caratteristiche delle sedi di Dottorato

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DottoratoDottorato 1212

La riforma: legge 210/98 e DM La riforma: legge 210/98 e DM 224/99224/99

a) la presenza nel collegio dei docenti di un congruo numero di professori e ricercatori dell'area scientifica di riferimento del corso

b) la disponibilità di adeguate risorse finanziarie e di specifiche strutture operative e scientifiche per il corso e per l’attività di studio e di ricerca dei dottorandi

c) la previsione di un coordinatore responsabile dell’organizzazione del corso, di un collegio di docenti e di tutori in numero proporzionato ai dottorandi e con documentata produzione scientifica nell’ultimo quinquennio nell’area di riferimento del corso

d) la possibilità di collaborazione con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, che consenta ai dottorandi lo svolgimento di esperienze in un contesto di attività lavorative

e) la previsione di percorsi formativi orientati all'esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati

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DottoratoDottorato 1313

La riforma: legge 210/98 e DM La riforma: legge 210/98 e DM 224/99224/99

f) l’attivazione di sistemi di valutazione relativi alla permanenza dei requisiti di cui al presente comma, alla rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui all’articolo 4, anche in relazione agli sbocchi professionali, al livello di formazione dei dottorandi.

Il meccanismo dei “requisiti minimi” e la loro certificata (dal NVI) presenza è elemento

considerato anche ai fini della emanazione annuale da parte del Ministero del decreto di

ripartizione dei fondi per le borse

…questo passaggio è una assoluta novità rispetto alle previsioni del 1980, in quanto, ove non ci si voglia fermare

ad un’interpretazione veramente minimale, esso introduce un pressante stimolo alla pianificazione di processi di riesame interno per i corsi di dottorato, riguardo la capacità di raggiungere gli obiettivi dichiarati al momento

dell’istituzione

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DottoratoDottorato 1414

Le successive indicazioni Le successive indicazioni ministeriali: nota 2192/2002ministeriali: nota 2192/2002

1- Incoraggiare iniziative di accorpamento di più corsi che sbocchino nella costituzione di scuole di dottorato dotate di adeguate risorse e con capacità di programmazione plurisettoriale.

2- Nel caso di dottorati istituiti tra più sedi consorziate le attività didattiche siano concentrate su una sola sede nella quale far affluire le risorse destinate al funzionamento dei corsi stessi.

3- Promuovere la ricerca di fonti esterne di finanziamento, in modo particolare per quelle attività scientifiche che possono avere ricadute applicative, infatti l’interesse di enti esterni può contribuire all’affermazione dei corsi di dottorato sul piano professionale con la conseguente creazione di sbocchi professionali per i dottori di ricerca

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DottoratoDottorato 1515

Le successive indicazioni Le successive indicazioni ministeriali: nota 2192/2002ministeriali: nota 2192/2002

4) Incentivare la mobilità dei dottorandi consentendo un incremento della borsa per studenti che provengano da altra sede, al fine di evitare che le scuole di dottorato si trasformino in un prolungamento del corso di laurea e/o laurea specialistica.

5) Prevedere una valutazione periodica della produzione scientifica dei dottorandi da effettuarsi secondo modalità specifiche per ciascuna area scientifico disciplinare.

6) Incentivare la internazionalizzazione dei dottorati sia mediante l’istituzione di borse riservate a studenti stranieri sia incoraggiando appropriate e valide iniziative di collaborazione con qualificati atenei stranieri.

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DottoratoDottorato 1616

Regolamento Università di Regolamento Università di PisaPisa

D.R. 30 agosto 1999 D.R. 30 agosto 1999 ÷÷ 5 marzo 2002 5 marzo 2002• Articolo 1 – Finalità • Articolo 2 – Istituzione • Articolo 3 – Convenzioni • Articolo 4 – Organi del corso • Articolo 5 – Regolamento interno del corso • Articolo 6 – Relazione triennale • Articolo 7 – Posti a concorso • Articolo 8 – Finanziamenti a dottorati di altri Atenei • Articolo 9 – Borse di studio • Articolo 10 – Concorso di ammissione • Articolo 11 – Diritti e obblighi degli iscritti ai corsi di dottorato • Articolo 11 bis • Articolo 12 – Esame finale • Articolo 13 – Ammissioni in soprannumero • Articolo 14 – Norma transitoria

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DottoratoDottorato 1717

Relazione triennaleRelazione triennale(art. 6 Regolamento Università di Pisa(art. 6 Regolamento Università di Pisa

Il consiglio di dottorato di ogni corso di dottorato di ricerca predispone ogni tre anni una relazione sull’attività didattica e scientifica svolta. La

relazione deve essere approvata dai dipartimenti concorrenti e sottoposta al senato accademico, il quale provvede alla verifica della rispondenza dei corsi agli obiettivi scientifici e formativi previsti e

del permanere delle condizioni di idoneità. A tal fine il nucleo di valutazione interna, sentito il collegio

dei direttori di dipartimento, provvederà ad individuare gli elementi informativi indispensabili

per tale verifica. Sulla base delle relazioni triennali, sentito il nucleo di

valutazione interna, il senato accademico può deliberare la soppressione di un corso di dottorato

di ricerca.

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DottoratoDottorato 1818

IndiceIndice

• Obiettivi del nucleo di valutazione dell’Università di Pisa

• Le aree di valutazione nell ’università

• La valutazione dei Corsi di Dottorato

• Un possibile metodologia per la valutazione

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DottoratoDottorato 1919

VALUTAREVALUTAREA COSA CI SI PUO’ RIFERIREA COSA CI SI PUO’ RIFERIRE

Insieme di proprietà e caratteristicheche conferiscono ad un prodotto, un servizio, un processo, un’organizzazione, una persona

la capacità di soddisfare esigenze esplicite od implicite di una parte interessata

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DottoratoDottorato 2020

RISULTATO DI UN PROCESSO O DI UNA SERIE RISULTATO DI UN PROCESSO O DI UNA SERIE DI PROCESSIDI PROCESSI

COSA PREME ALLA PARTE INTERESSATACOSA PREME ALLA PARTE INTERESSATALA DIDATTICA

ELA RICERCA

Equazioni di

Maxwell

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DottoratoDottorato 2121

Un insieme di elementi e relazioni interagenti tra loro al

fine di svolgere una o più funzioni.

SISTEMASISTEMA

(COME RISPONDERE AL MEGLIO ALLE ESIGENZE DELLE PARTI INTERESSATE

CON LE “RISORSE” DISPONIBILI)

Gli elementi e le relazioni del sistema che consentono di svolgere le funzioni previste sono

collegati tra loro in una catena di processi IL SISTEMA DI GESTIONEL’ORGANIZZAZIONE

(Ateneo, Dipartimento,Corso di Studio, Corso di Dottorato)

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DottoratoDottorato 2222

COSA COSA É STATOÉ STATO FATTO FATTO

• SCHEDA• OPINIONE DOTTORANDI• ……

COSA POTREBBE ESSERE COSA POTREBBE ESSERE FATTOFATTO

• Valutare la Qualità del Prodotto (ricerca ed alta formazione) e del Sistema

•Autovalutazione•Valutazione•Trasparenza•….

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DottoratoDottorato 2323

CRITERI DI VALUTAZIONECRITERI DI VALUTAZIONE

• VALORE DEGLI OBIETTIVI

– formativi di alta qualificazione e specifici della ricerca

• VALORE DEI RISULTATI

– Capacità di attrazione (numero domande dottorandi, borse di

studio e finanziamenti esterni, partnership nazionali ed

internazionali)

– Efficacia interna

– Opinioni dei Dottorandi

– Efficacia esterna (soddisfazione e“carriera” dottori, richiesta

ed apprezzamento dei dottori dalle parti interessate, valore

della ricerca prodotta …)

• VALORE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEI PROCESSI

– (punti a÷e del DM 229/99)

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DottoratoDottorato 2424

ASPETTI CHIAVE PER LA ASPETTI CHIAVE PER LA VALUTAZIONEVALUTAZIONE

•ORGANIZZAZIONE•ESIGENZE ED OBIETTIVI•RISORSE•PROCESSI•RISULTATI

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DottoratoDottorato 2525

3Rapporto alle strutture

(Senato, NVI, Murst)

4Valutazione

dellestrutture

5Feedback

6Presentazione dei risultati

(Sito web apertoalla comunità scientifica

1Autovalutazione

periodica

2Peer-review“a distanza”

Il processo di valutazioneIl processo di valutazione

Prevalentemente sugli aspetti relativi alla

ricerca sia come obiettivi che come risultati