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Venezia, 5 Maggio 2016
Ennio CadumDip.to Epidemiologia e salute AmbientaleARPA Piemonte
Valutazione dell’impatto sanitario dell’utilizzo delle biomasse: esperienze del
Piemonte.
• Considerazioni preliminari• In Piemonte le Valutazioni di impatto sulla
salute (VIS) sono condotte dagli operatori dei Dip.ti di Prevenzione
• La SC di Epidemiologia Ambientale dell’ARPA presta supporto metodologico e fornisce pareri in situazioni particolarmente complesse
• Considerazioni preliminari• Contesto: Procedure autorizzative (VIA,
AIA)• valutazioni puntuali di singoli impianti• Procedura di Valutazione di Impatto sulla
Salute (VIS) standardizzata• Esperienze precedenti nei progetti VISPA
e T4HIA
VIS
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oni d
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poValutazione d’impatto sulla salute (VIS)
Health impact assessment (HIA)• Una combinazione di procedure, metodi e
strumenti attraverso cui una politica o programma o progetto può essere valutato/giudicato in merito agli effetti che produce sulla salute della popolazione e alla distribuzione di questi nella popolazione
Gothenburg Consensus paper,European Centre for Health PolicyWHO Regional Office for Europe. 1999
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Valutazione d’impatto sulla salute (VIS)Health impact assessment (HIA)
Finalità (1-7)
1. persegue la tutela della salute integrando conoscenze e competenze in maniera multidisciplinare;
2. definisce in maniera trasparente procedure e metodi per la stima degli effetti potenziali sulla salute di una popolazione;
3. valuta in modo sistematico diverse fonti di dati e metodi analitici;
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Valutazione d’impatto sulla salute (VIS)Health impact assessment (HIA)
Finalità (1-7)4. identifica e classifica gli impatti positivi e
negativi;
5. produce una base di informazioni sulla popolazione locale, dello stato di salute e dell’ambiente attraverso lo sviluppo di indicatori sanitari e misurazioni ambientali;
6. identifica migliori soluzioni e realistiche raccomandazioni per il monitoraggio e la gestione degli effetti attesi;
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Valutazione d’impatto sulla salute (VIS)Health impact assessment (HIA)
Finalità (1-7)
7. include una forma di partecipazione degli stakeholder secondo modalità e tempi opportuni ed interagisce con le figure amministrative e politiche ai fini della migliore definizione del progetto e delle raccomandazioni.
La Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS)
• Percorre 4 Fasi:• Screening (verifica preliminare di assoggettabilità a VIA): la
proposta deve essere sottoposta a VIS? Se si, quale approfondimento richiede?
• Scoping: quali temi chiave deve trattate la VIS? Quali effetti sulla salute sono rilevanti, persistenti, geograficamente estesi, altamente probabili? Chi sono gli stakeholders? Quali sono le evidenze e idati? Quali alternative sono disponibili?
• Risk assessment/appraisal: quali caratteristiche hanno i rischi sanitari? Quali soggetti sono interessati dagli impatti? Come sono classificati gli impatti per importanza? Quali sono le incertezze delle stime?
• Reporting/monitoring: tutte le informazioni necessarie sono fornite al decisore? Esistono conflitti non risolti? Sono realizzabili proposte alternative? Le mitigazioni vengono proposte per ogni impatto identificato? Il piano di monitoraggio è definito? Gli indicatori ed i responsabili dell’attuazione sono definiti?
La Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS)
La Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS)
Nuovo slancio alla VIS• EUROPA – VIA (art.3, Direttiva 2014/52/UE): riconosce
una funzione centrale alla valutazione preventiva degli impatti sulla salute delle popolazioni interessate da una nuova opera.
• ITALIA - PNP 2015-2018: indicazione alla realizzazione della valutazione d’impatto sulla salute, definizione di temi e gli obiettivi che le regioni dovranno sviluppare
• ITALIA – Collegato amb. (art. 9, D.L. 2015/221): obbligo di VIS su iniziativa del proponente per alcune categorie di progetti sottoposti a VIA
L’approccio di VIS: il modello di salute socio-ambientale
Fonte: WHO, 2013
GLI
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I VIS
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I passaggi operativi della VIS
• individuazione del caso VIS :L’operatore ASL che si trova ad affrontare in conferenza dei Servizi o di pianificazione nella propria Regione e Provincia, sottopone a screening-scoping i casi di volta in volta affrontati.
Screening - scoping
• Viene effettuato dal personale dell’ASL coinvolto nel procedimento.
• Si procede all’esame di alcune componenti principali legate all’impianto/progetto/piano e agli effetti sulla salute.
• Necessario per formulare un giudizio sull’opportunità di procedere ad una VIS.
GLI
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GLI
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Screening - Scoping
3 componenti in esame:Caratteristiche legate al progetto,
Caratteristiche del contesto politico-sociale-economico,
Percorso di VIS.
15 Items complessivi, con tre possibilità di risposta: “No”, “Si”, “Incerto”.Rilascio di un punteggio totale, dato dalla somma dei valori differenti restituiti dalle risposte ai singoli items.Diverso giudizio a seconda del punteggio ottenuto:
>22 = VIS fortemente raccomandata,14÷22 = VIS probabilmente necessaria,≤13 = VIS non necessaria
Screening - scopingG
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No INCERTO
Sì
Caratteristiche legate al progettoEstensione geografica : il progetto ha influenza su un intero isolato o su una area vasta (>2Km2)?
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Reversibilità : il progetto porterà trasformazioni irreversibili (non è possibile tornare alle condizioni di partenza)?
0 1 2
Dimensione della popolazione : il progetto o l'opera interessa una rilevante porzione di popolazione?
0 1 2
Gruppi vulnerabili: il progetto interessa gruppi vulnerabili di popolazione?
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Impatti cumulativi : esistono potenziali fattori di rischio ambientali o sanitari che si aggiungono a quelli derivanti dal progetto in esame?
0 1 2
Utilizzo del suolo : la realizzazione del progetto o del piano va a modificare la destinazione attuale dell'area?
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Screening - scopingG
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Caratteristiche del contesto politico-sociale-econo mico
Capacità istituzionale: il contesto politico-amministrativo èdisponibile a sostenere le azioni di miglioramento individuate dal percorso di VIS?
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Interazione con la programmazione delle politiche l ocali : l’avvio del nuovo impianto/progetto/piano comporteràcambiamenti significativi alle politiche locali?
0 1 2
Importanza economica : l’impianto/progetto/piano costituisce una risorsa occupazionale ed economica importante per il territorio
0 1 2
Caratterizzazione del rischio: sono noti rischi ambientali e sanitari legati all’impianto nell’area?
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Valore sociale: si prevede una svalutazione/valorizzazione in termini socio-economici del territorio circostante il progetto?
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Partecipazione sociale: è prevedibile che la popolazione potenzialmente impattata partecipi alle decisioni pubbliche relative al progetto?
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Gruppi di interesse: sono presenti gruppi di interesse (comitati, gruppi di cittadini, associazioni ecc…)?
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Il processo di VIS nell’area del progetto/piano/imp iantoLa VIS nell’area in oggetto ha opportunità di riuscita (può portare a riconoscere la necessità di azioni di miglioramento e le priorità di intervento)?
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La VIS nell’area in oggetto fornisce un contributo per l’integrazione delle informazioni e la promozione delle collaborazioni tra diversi soggetti?
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PUNTEGGIO TOTALESe il totale è maggiore di 22 punti la VIS è fortemente raccomandata.Se il totale è compreso tra 14 e 22 punti la VIS potrebbe essere necessaria.Se il totale è 13 punti o meno, la VIS non è necessaria.
• segnalazione del caso VIS ai componenti della Conferenza di Servizi : una volta superata la fase di screening-scoping l’operatore comunicherà al gruppo di coordinamento che il caso considerato proseguirà nel percorso di VIS, inviando la SCHEDA DI SEGNALAZIONE DEL CASO compilata in tutte le sue parti.
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I passaggi operativi della VIS
I passaggi operativi della VIS
• applicazione degli strumenti :
• 2 checklist (A e B) verranno inviate agli informatori-chiave presenti in conferenza, si raccoglieranno i risultati e effettueranno le relative valutazioni con stesura del relativo parere e report.
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Assessment •• Obiettivi generaliObiettivi generali:
a) Individuare i rischi e i benefici prodotti ( impatti + e –) che influiscono sui determinanti di salute.
b) Individuare le popolazioni o i sottogruppi di popolazione interessati ( bambini, adolescenti, anziani, fasce deboli, uomini, donne, ecc. ).
c) Descrivere le azioni che possono essere realizzate per proteggere e promuovere la salute delle comunità coinvolte.
d) Lasciare una traccia nel background culturale, affinché la salute entri sempre nella programmazione politica dei decisori, delineando relazioni e soggett i coinvolti nel processo decisionale e gestionale.
Checklist Informatori - Fase A
• Elementi di contesto impattati cinque categorie principali:
1. Emissioni/scarichi (aria, acqua, suolo, rumori, CEM, RI)
2. Destinazioni uso del suolo(agricola, residenziale, industriale, ludica)
3. Mobilità indotta (strade, trasporti rifiuti e sost. pericolose, trasporti pubblici)
4. Sviluppo economico(industriale, commercio, terziario, agricoltura, turismo)
5. Coesione sociale (densitàabitativa, tipologia edilizia, centri di aggregazione, parchi, aree verdi, associazionismo locale)
� Segnare prima gli elementi impattati,
� Dopo i determinanti influenzati.
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Relazione tra Elementi di contesto ambientale e Determinanti di salute nelle checklist
IMPATTA
INFLUISCONO
Influiscono
Influiscono
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TRA I SEGUENTI ELEMENTI DI CONTESTO, QUALI SONO IMPATTATI DAL PROGETTO / IMPIANTO?
Fattori biologici
Com
portamenti
e stili di vita
Condizioni di vita e
lavorative
Am
biente
Fattori sociali
Fattori econom
ici
Servizi
Categoria : emissioni/scarichi Si/No /AriaAcquaSuoloAgenti fisici: rumoreAgenti fisici: CEM/Radiazioni ionizzantiOdori
Totale categoria emissioni/ scarichi + -
Categoria : destinazioni di uso del suoloArea agricolaArea residenzialeArea industrialeAree ludiche
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Checklist Informatori - Fase B
Tabella riassuntiva e descrittiva degli Impatti sui determinanti di salute individuati nella fase A (colonne 1÷7 della Checklist):
Colonna 1 :Descrizione dell’impatto sanitario (+ e -);Identificazione del sottogruppo di popolazione interessato;Colonna 2 :Suggerimenti sulle azioni possibili di miglioramento e/o mitigazione degli impatti;Colonna 3 : Identificazione del/dei soggetto/i responsabile dell’azione suggerita.
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ASSESSMENT / raccolta informazioni
Schema di calcolo dei punteggi totalizzati da ciascun informatore per categoria di elementi impattati in uno o più determinanti.
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RANKING /classificazione
• Graduatoria delle categorie di elementi di progetto impattati, positivamente e negativamente, in base ai conteggi ottenuti nella fase di Assessment.
• Elenco espresso in ordine decrescente.
I passaggi operativi della VIS
• raccolta materiale e documentazione del caso : al termine del percorso di VIS lo sperimentatore dovrà inviare il materiale utilizzato (parere, report) al gruppo di coordinamento e conservare gli strumenti utilizzati (checklist e tabelle).G
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APPRAISAL / stimatabella 2 raccolta delle informazioni• Stima integrata (tra le informazioni raccolte e le proprie
valutazioni) degli impatti sui determinanti di salute, valutati secondo evidenze e in considerazione di quelli raccolti nella fase di Assessment / Ranking
APPRAISAL
Evidenze : In riferimento alle EVIDENZE, dovrà essere
indicata l'associazione di rischio sui determinanti di salute, secondo gli impatti individuati.
ASSOCIAZIONE IPOTETICA : può verificarsi come non verificarsi, nessuna evidenza diretta supporta l'ipotesi.
ASSOCIAZIONE POSSIBILE : più facile che accada che non, evidenza diretta ma limitata.
ASSOCIAZIONE PROBABILE: è verosimile che accada, un insieme di dati forniscono una evidenza diretta forte.
ASSOCIAZIONE CERTA : accade, diverse fonti di dati forniscono forte e consistente evidenza.
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REPORT FINALE
• Rapporto conclusivo di VIS, attraverso la raccolta d’informazioni e dati ottenuti dalle Checklist e strumenti VIS.pa
• Utile per:� Contestualizzare il percorso di VIS:a) Descrizione degli approfondimenti svolti;b) Descrizione del percorso di valutazione effettuato;� Raccogliere le informazioni in modo sistematico:a) Sui determinanti considerati;b) Sugli impatti valutati e sulle azioni di migliora mento
previste;� Ottenere una sintesi al fine di: a) Esprimere un parere con considerazioni più ampie;b) Svolgere attività di comunicazione.
• La Valutazione di Impatto sull aSalute di Impianti a biomasse
• Nel nostro Paese l'uso di biomasse per la produzione di elettricità è in forte espansione per gli ingenti incentivi dati a questa produzione, con il meccanismo dei certificati verdi.
• Motivo dell'incentivo, l'essere state incluse le biomasse tra le fonti energetiche rinnovabili con una presunta riduzione delle emissioni di gas serra, se queste sono usate come combustibile.
• IMPIANTI A BIOMASSE• In linea di principio, l'uso energetico di biomasse
ha un effetto neutro sulle emissioni di gas serra in quanto con la combustione si ri-immette in atmosfera anidride carbonica che durante la crescita le piante avevano assorbito dall'atmosfera e fissato sotto forma di cellulosa e altri composti organici ( lignina, amidi, zuccheri...) nei loro tessuti, ma il meccanismo dei certificati verdi, induce una pesante distorsione nel mercato con effetti contraddittori, rispetto all'obiettivo prefissato.
IMPIANTI A BIOMASSELa valutazione di una centrale a biomasse dovrebbe
presentare una attenta analisi dei cicli di vita dell'impianto, con riferimento al bilancio dei gas serra: emissioni di gas serra nelle fasi di coltivazione, raccolta e trasporto delle biomasse all'impianto; durante l'uso di combustibili fossili (metano?) previsti nelle fasi di avvio delle caldaie; nel pretrattamento e trasporto delle ceneri alla loro destinazione finale; nella costruzione e nello smaltimento dell'impianto e durante la bonifica dell'area, alla fine dell' esercizio dell'impianto.
A favore della realizzazione dell'impianto bisognerebbe conteggiare i gas serra risparmiati per evitato utilizzo di combustibili fossili per produrre elettricità, in base ai mix di fonti rinnovabili e non rinnovabili utilizzati per produrre energia elettrica.
IMPIANTI A BIOMETANO• La combustione di un combustibile gassoso come il
metano, a parità di energia elettrica e calore prodotto, produce molto meno inquinanti primari e secondari, rispetto alle biomasse solide; è esente da ceneri, non necessita di trasporto e quindi non induce inquinamento e possibili incidenti stradali, legati alla movimentazione di veicoli.
• Il metano da fermentazione anaerobica di biomasse di scarto, comprese parte di quelle che si vogliono termovalorizzare nelle centrali a biomasse, potrebbe permettere un'efficace contenimento delle emissioni di gas serra, con un'impatto ambientale nettamente inferiore a quello indotto dall'uso come combustibile di gran parte delle biomasse solide che si vogliono bruciare nelle centrali termoelettriche.
IMPIANTI A BIOMASSE• Per l'approvazione di una centrale a biomasse è
insufficiente il riferimento all'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili (un requisito obbligatorio per legge, per ottenere l'autorizzazione)
• Il più corretto approccio per giustificare la scelta dovrebbe essere il confronto della qualità dell'aria, del suolo e delle acque, prima e dopo l'entrata in funzione dell'impianto
• Il confronto va fatto con riferimento ai bilanci di massa (quantità di inquinanti immessi nell'ambiente su base annua), alle concentrazione nei recettori finali, ma anche al progressivo accumulo di inquinanti persistenti nel suolo, nei sedimenti e nell’organismo
IMPIANTI A BIOMASSE- CENERI• La gestione delle ceneri da biomasse non è un fatto
banale. • legname essiccato: ceneri pari allo 0,5 -0,7 % in peso,
rispetto alla quantità di materiale trattato, se viene bruciato• Pagilia: ceneri pari al 15,5% del peso della paglia bruciata• Carbone: ceneri pari al 7%• Tossicità delle ceneri (in particolare delle ceneri raccolte
dagli impianti di depurazione dei fumi. Il contenuto di cadmio, cromo, rame, piombo e mercurio delle ceneri volanti derivanti dalla combustione di legname (quercia, faggio, abete) è superiore a quella riscontrabile nelle ceneri volanti prodotte dalla combustione di carbone
IMPIANTI A BIOMASSE- DIMENSIONI• Un impianto a biomassa con produzione di energia
elettrica per possedere come requisito positivo un’economia di scala accettabile dovrebbe produrre almeno 20 MW elettrici
• La proliferazione di impianti <1 Mw (ad es. 999Kw) , che spesso sfuggono alle procedure di VIA, sulla base di molte norme regionali, andrebbe evitata
• Peraltro alcune sentenze recenti di TAR regionali non escludono la VIA (TAR Marche, Sez. I, n. 659, del 10 ottobre 2013 (Illegittimità esclusione da VIA per impianti per la produzione di energia elettrica a biomasse al di sotto della soglia di 1 MW)
• IMPIANTI A BIOMASSE - SINTESI• Principali Criticità/preoccupazioni
segnalate:• Impianti a combustione:
– impatto diretto sulla qualità dell’aria
• Impianti a biogas:– qualità dell’aria, odori, traffico
• IMPIANTI A BIOMASSE• Principali Criticità/preoccupazioni
segnalate:• emissioni di inquinanti atmosferici
(polveri, NOx)• emissioni di sostanze odorigene• traffico• rumore
Tipologia di impatto Evidenza Intensità Sintesi Mitigazione del cambiamento climatico e relativi impatti sulla salute legati alla riduzione di emissioni di gas serra dovuta all’attività dell’impianto a biomassa
Improbabile Bassa
FATTORE:
EMISSIONI DI GAS SERRA
Tipologia di impatto Evidenza Intensità Sintesi Incidenti e morti dovuti al traffico
Improbabile Bassa
Riduzione dell’attività fisica dovuta all’aumento del traffico nell’area
Improbabile Bassa
FATTORE:
TRAFFICO E RETE DEI TRASPORTI
Tipologia di impatto Evidenza Intensità Sintesi Impatti di salute dovuti alla contaminazione delle acque piovane
Improbabile Bassa
Impatti di salute dovuti all’aumento dei sedimenti depositati e a possibili esondazioni legate a forti precipitazioni
Improbabile Bassa
FATTORE: QUALITA’ DELL’ACQUA
Tipologia di impatto Evidenza Intensità Sintesi Fastidi causati dai rumori legati alle fasi costruttive dell’impianto
Improbabile Bassa
Fastidi causati dai rumori legati alla fase di esercizio dell’impianto
Improbabile Bassa
Fastidi causati dai rumori legati al funzionamento dell’impianto in orari notturni
Improbabile Bassa
Fastidi causati dal rumore dovuto all’aumento dei flussi di traffico
Improbabile Bassa
FATTORE: RUMORE
Tipologia di impatto Evidenza Intensità Sintesi Impatti sulla salute dovuti all’aumento di sicurezza nell’approvvigionamento energetico
Improbabile Bassa
Impatti sulla salute legati all’aumento di introiti
Improbabile Bassa
Impatti sulla salute legati all’aumento di accessibilità a cure mediche
Possibile Bassa
FATTORE: ECONOMIA E SICUREZZA ENERGETICA
Tipologia di impatto Evidenza Intensità Sintesi Irritazioni respiratorie causate da polveri
Improbabile Bassa
Impatti di salute dovuti alla realizzazione dell’opera
Improbabile Bassa
Impatti dovuti alle emissioni dell’impianto a biomassa
Improbabile Bassa
Stress psicologico dovuto alla presenza dell’impianto a biomassa
Evidenza insuff.
Evidenza insuff.
Impatti dovuti alla riduzione di impianti di riscaldamento
Molto probabile
Media
FATTORE: QUALITA’ DELL’ARIA
SINTESI
Impatto Emissioni in atmosfera
Le evidenze scientifiche disponibili indicano che le emissioni di particolato (e soprattutto le frazioni di più piccole dimensioni come il PM10 e il PM2,5) rappresentano la componente più critica in quanto lepolveri sono consistentemente associate con effetti avversi sulla salute.Particolare attenzione andrà posta quindi sulle modifiche della qualità dell’aria indotte dall’impianto
Impatto Emissioni in atmosfera
Le categorie più impattate sono rappresentate da bambini, anziani, soggetti affetti da patologie cardiache o polmonari
Queste categorie di suscettibili sono state individuate dalla letteratura scientifica come maggiormente interessate da modifiche delle concentrazioni di polveri in atmosfera
Impatto Emissioni in atmosfera
La Direttiva 96/62/CE sulla gestione e qualitàdell'aria ambiente dei paesi dell'Unione, all'Articolo 1 individua tra i suoi obiettivi quello di "mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove è buona, e migliorarla negli altri casi ".In ogni caso, un aumento dei livelli locali di particolato fine, anche nel rispetto dei limiti legislativi in vigore, determina un impatto sulla salute.
Grazie per l’attenzione
Ennio CadumDip.to Epidemiologia e Salute Ambientale
Arpa Piemonte