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Piano del Governo del Territorio Comune di Ardesio VAS (Valutazione Ambientale Strategica) Sintesi non tecnica del Rapporto Ambientale Ottobre 2012
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PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI ARDESIO
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
SINTESI NON TECNICA DEL RAPPORTO AMBIENTALE
Ottobre 2012
2
COMUNE DI ARDESIO
Piazza Monte Grappa, 3 - 24020 ARDESIO (BG)
PERCORSI SOSTENIBILI
Studio Associato dott.sse Stefania Anghinelli e Sara Lodrini
Via Volterra, 9 – 20146 MILANO
3
INDICE
1. SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DEI CONTENUTI DEL DdP Pag. 3
2. ANALISI DELLA COERENZA Pag. 12
3. POSSIBILI RICADUTE AMBIENTALI DEGLI INTERVENTI CONTENUTI
NEL DdP
Pag. 14
4. VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI DEL DdP Pag. 16
5. AZIONI DI CONSULTAZIONE, CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE Pag. 31
6. METODOLOGIA E STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO Pag. 32
Appendice. CONTENUTI PRELIMINARI DELLO STUDIO DI INCIDENZA Pag. 34
4
CAPITOLO 1 SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DEI CONTENUTI DEL DdP
Gli orientamenti iniziali del Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio del Comune di
Ardesio sono contenuti nel Documento preliminare al PGT, datato aprile 2009, che detta gli
obiettivi generali per il nuovo strumento di pianificazione locale, organizzati in sistemi, obiettivi che
sono comuni anche alle altre due amministrazioni coinvolte nel processo di co-pianificazione
(Comuni di Gromo e Valbondione).
Gli obiettivi qualificanti che il PGT si pone sono rivolti a rafforzare il legame tra gente e territorio:
- la qualità, da riscoprire e valorizzare nel tessuto dei centri e dei nuclei storici e nel
territorio, da conseguire nelle espansioni recenti e future, sarà dunque il tema centrale di
questo PGT, abbandonando pertanto i riferimenti quantitativi che hanno caratterizzato
soprattutto gli ultimi decenni;
- la sostenibilità dell’organizzazione urbana (e quindi degli insediamenti, della dotazione,
distribuzione e gestione dei servizi) e del rapporto degli ambiti urbanizzati con l’ambiente e
il paesaggio;
- la vivibilità di un territorio in cui lavorare anche in forma innovative, in cui abitare in un
contesto vivo e solidale, soprattutto nei rapporti interpersonali, in cui la dimensione e la
prossimità dei servizi essenziali possa esprimere una qualità che compensi la limitata
varietà delle proposte e la distanza dai servizi non diffusamente distribuibili sul territorio;
- la rilevanza del bagaglio storico e culturale portato da questo territorio e dalle loro
popolazioni, del ruolo di equilibrio e salvaguardia che deriva dal viverlo con consapevole
cura e attenzione, della funzione di sollievo e rigenerazione che una rispettosa e discreta
offerta di accoglienza può garantire sia nei confronti degli ambiti metropolitani sia nei
confronti dei cittadini dell’asta del Serio che possono trovare riferimento di funzioni, servizi
e interessi soprattutto nel capoluogo di Ardesio;
- la dignità di una dimensione umana e ambientale che, dalla determinazione a contare
innanzitutto sulle proprie risorse, sappia trarre un ruolo istituzionale e sociale più
proporzionato alle fatiche ed al vivere in queste realtà più marginali e disagiate.
Obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione del territorio comunale
Le premesse sopra indicate hanno consentito di individuare una griglia di indirizzi di carattere
generale del PGT così riassumibili:
1. individuazione di una maglia strutturale che sorregga la moltitudine di servizi già esistenti
rendendoli meglio visibili e operativamente funzionali delineando una rete di punti di riferimento
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funzionale, sociale, organizzativo, produttivo dotati di adeguato grado di riconoscibilità e
accessibilità;
2. integrazione della qualità degli insediamenti antropici (con il contenimento
dell’impermeabilizzazione del terreno, la tutela del sottosuolo, la rivalutazione del ruolo degli
impianti arborei, la salvaguardia dei corsi d’acqua, l’incentivazione delle colture orticole a
carattere familiare), con la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse ambientali comprese
quelle rinnovabili impiegabili per la produzione di energia;
3. miglioramento della qualità paesaggistica anche negli ambiti di recente edificazione, da
conseguire sia attraverso i singoli interventi edilizi sia attraverso un meditato e appropriato
disegno delle espansioni e trasformazioni urbane;
4. creazione di una efficace connessione tra la rete viabilistica, soprattutto “dolce”, e le funzioni
proposte per le zone rurali collocate a ridosso degli ambiti urbanizzati e dei nuclei di antica
formazione, mirando a disegnare un territorio agilmente accessibile e in grado di offrire una
migliore integrazione tra abitare/lavorare/tempo libero/presidio territoriale/offerta turistica di
qualità;
5. introduzione di criteri e possibilità di perequazione e di incentivazione, per consentire
l’economicità di interventi qualitativi in luogo di interventi quantitativi.
Questi indirizzi generali sono stati a loro volta articolati in temi di cui vengono qui indicati i principali
percorsi di approfondimento e di definizione degli indirizzi.
Territorio già urbanizzato
Il disegno e l’articolazione funzionale del centro storico del capoluogo e dei nuclei di antica
formazione e dei percorsi che ne caratterizzano i collegamenti e gli attraversamenti, sono stati
utilizzati come riferimenti per analizzare forma e qualità del territorio urbanizzato, che nel caso di
Ardesio assumono un ruolo determinante proprio per la diffusione e collocazione sul territorio e
rispetto ai principali elementi di caratterizzazione morfologica (fiumi, torrenti, terrazzamenti, canali
di valanga); è da queste analisi che sono scaturite le proposte per una possibile ricomposizione e
riqualificazione.
Da questa premessa scaturiscono i seguenti obiettivi per il territorio già urbanizzato 1. Valorizzare la qualità urbana e di vita sociale che gli antichi nuclei esprimevano attraverso la
ricomposizione e riqualificazione del territorio già urbanizzato con particolare riguardo a:
sistema dei servizi, livello di infrastrutturazione, qualità urbanistica e architettonica, possibile
introduzione nel tessuto esistente di forme di imprenditoria turistico-alberghiera, anche in forme
diffuse con dimensioni contenute (bed&breakfast, albergo diffuso, …..), conservazione dei
nuclei di antica formazione ricercando anche forme di incentivazione dei recupero e
valorizzazione della cultura materiale, ma soprattutto di maggiore e migliore utilizzo di un
6
patrimonio edilizio quantitativamente significativo e dotato di straordinaria qualità, quale
indispensabile alternativa ad un ulteriore consumo di suolo
2. Valorizzare e adeguare i percorsi pedonali (oltre che ciclabili, ove ve ne saranno le condizioni)offrendo
una migliore possibilità di collegamento e scambio tra le singole comunità, utilizzando il più
possibile percorsi storici, da implementare con nuovi tracciati che possano avere pluralità di
funzioni (viabilistiche, ricreative, turistiche)
Ambiti di trasformazione o di espansione
Nel caso di Ardesio lo sviluppo urbanistico-edilizio ha seguito flussi piuttosto lineari, con incrementi
sensibili negli anni ’90 e con vistosi decrementi che hanno caratterizzato l’intero comparto edilizio
in questi ultimi 2-3 anni; questa condizione ha permesso di limitare sensibilmente effetti di
sfrangiamento, evitando inoltre impatti traumatici su servizi e organizzazione urbana. Gli unici casi
“anomali” sono di fatto rimasti relegati a quartieri ad esclusiva residenza turistica (2^ casa) che
costituiscono un evidente esempio da non ripetere, soprattutto sotto il profilo del disegno
urbanistico e delle tipologie edilizie introdotte. In un quadro volto prioritariamente a valorizzare il
già rilevante patrimonio edilizio esistente, una significativa parte
delle previsioni insediative residue del vigente PRG è apparsa incoerente o addirittura in
contraddizione con l’attenzione posta al contenimento del consumo di suolo, alla salvaguardia e
valorizzazione dei nuclei di antica formazione e dei contesti funzionali e paesaggistici in cui si
trovano, al contenimento degli sfrangiamenti in prossimità delle aree agricole.
Inoltre la dimensione di alcuni comparti “di completamento” è risultata eccessiva e insostenibile ai
fini di un razionale disegno della viabilità e dei servizi primari, rischiando di generare incongruenze
e sprechi nel consumo di suolo soprattutto nei casi in cui l’esistente suddivisione di proprietà non
poteva corrispondere ad alcun criterio di razionale utilizzo dei suoli a fini urbanizzativi.
L’obiettivo è quindi il seguente:
1. Ricucire e riqualificare il tessuto urbano, con attenzione a obiettivi di equilibrio complessivo, sia
a livello di comparto/contesto, sia di Comune, sia di comprensorio
Sistema delle attività a rilevanza economica Anche Ardesio, fino alla metà del secolo scorso, mostrava una struttura economica non dissimile
dagli altri centri dell’Asta del Serio, caratterizzata soprattutto dalla serie delle storiche centrali
idroelettriche che, nel primo trentennio del ‘900, ha segnato anche economicamente e socialmente
gran parte dell’alta valle del Serio e di alcune delle principali valli laterali.
In anni più recenti grande rilevanza (dimensionale e occupazionale) ha assunto il tappetificio
Radici, che ha aperto la strada per la creazione (anni ’80) della zona produttiva più settentrionale
dell’asta del Serio (via 1° maggio) che, mantenendo un riferimento più prossimo possibile alla
principale via di comunicazione (la SP 49), ha “segnato” il territorio con edifici di dimensioni anche
7
rilevanti, mantenendo tuttavia nitido questo riferimento e quindi operando soprattutto per
“saturazione” degli spazi tra strada e fiume.
A questo polo si era nel frattempo aggiunto quello della località “More”, a ridosso del confine con
Villa d’Ogna (anni ’80), successivamente esteso dal Gruppo Radici.
La crisi economica e la necessità di coniugare occupazione, territorio, imprenditoria, esperienza,
energia, servizi, ambiente secondo assetti di volta in volta variabili e adattabili alle peculiarità del
territorio hanno generato i seguenti obiettivi:
1. Favorire lo sviluppo di filiere corte, con forte radicamento territoriale e di crescente valore
qualitativo attraverso la razionalizzazione dell’offerta, che proprio la dimensione intercomunale
può aiutare a sviluppare in forme qualificate, coordinate e concorrenziali con particolare
riferimento a: valorizzazione e potenziamento della ricettività collettiva in tutte le sue forme
(alberghiera, albergo-diffuso, bed&breakfast, case vacanze, rifugi, agriturismo), nella
prospettiva di estendere e mantenere l’offerta su un arco temporale che copra l’intero anno
solare, valorizzazione delle attività produttive collegate all’agricoltura montana
2. Valorizzare il comparto produttivo artigianale con l’inserimento di attività di servizio
complementari al turismo
Sistema dei servizi 1. Realizzare servizi secondo criteri di dimensionamento, localizzazione e funzionalità che
intersechino tutte le scale di valutazione e progettazione (di comparto, comunale,
intercomunale).
2. Localizzare/dimensionare le strutture sportive, le aree tecnologiche e per servizi ambientali, le
strutture di servizio turistico, le strutture tecnico-amministrative e di protezione civile,
precisandone se di valenza: comunale, sovra comunale
3. Riorganizzare, previa ricognizione, il sistema delle aree di sosta, in relazione alle modalità di
accesso ai nuclei storici, alle aree urbane, alle altre aree e servizi, tenendo conto anche di
nuove funzioni di servizio e della localizzazione delle aree per grandi eventi e per lo
svolgimento del mercato settimanale
Territorio inedificato, paesaggio, ambiente 1. Valorizzare il territorio agricolo con interventi di carattere agricolo, agrituristico, turistico,
ambientale, ricreativo, didattico
2. Favorire, rispetto al territorio forestale, la ripresa delle tradizionali attività selvicolturali e
incentivare nuove forme di valorizzazione che tengano in considerazione non soltanto l’aspetto
produttivo ma anche le funzioni turistico-ricreativa, paesaggistica, di protezione idrogeologica
3. Riqualificare gli alpeggi, integrandoli con le forme più avanzate di turismo ambientale e rurale
entro percorsi coordinati e ben supportati da strutture e servizi di fondovalle
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4. Definire norme funzionali ad agevolare l’adeguamento agronomico e strutturale degli alpeggi,
ponendo attenzione anche agli aspetti idrogeologici e di accessibilità, e stimolando il loro
inserimento in una rete integrata, con funzioni di natura turistico-ambientale, badando
comunque a salvaguardarne la funzionalità primaria sia degli edifici che delle aree pascolive di
pertinenza
5. Mantenere la valenza esclusivamente di carattere paesaggistico, naturalistico e turistico-
ricreativo degli incolti
6. Accrescere e sviluppare il ruolo delle aree spondali e di percorsi nella natura anche in chiave
turistica
7. Definire alcune condizioni per l’attuazione di possibili interventi di valorizzazione, anche
turistica, da attuarsi negli ambiti di maggiore valenza ambientale e paesaggistica (alta quota,
aree interessate dall'attività sciistica, ecc.) che siano sostenibili dal punto di vista dell’ambiente
e progettualmente ispirati ad un adattamento alle naturali condizioni del territorio
Tali obiettivi generali vengono articolati in una serie di azioni riassunte di seguito:
1) Il Piano ri-attribuisce ai centri storici e dei nuclei di antica formazione, la centralità del ruolo
di riferimento nel disegno del territorio, sia per quanto riguarda gli ambiti già edificati sia per le
trasformazioni territoriali proposte. La tendenza che ha caratterizzato soprattutto l’edificazione
degli ultimi decenni del secolo scorso, con addizioni successive di comparti singolarmente
omogenei ma incapaci di formare un tessuto urbano strutturato, viene abbandonata per
evidenziare una gerarchia (non solo temporale) di ruoli e di riferimenti, che individua nei nuclei più
antichi i riferimenti funzionali, sociali e paesistici in grado di dare un senso anche all’asfissiante
prossimità dei nuovi insediamenti. Sono stati quindi previsti indirizzi e criteri per la localizzazione e
il disegno degli ambiti di trasformazione, diretti a impedire che i nuclei di antica formazione siano
fagocitati dalle nuove espansioni, mantenendoli il più possibile in condizioni di visibilità e centralità;
anche l’utilizzo dei toponimi antichi nella schedatura degli ambiti di trasformazione, indica la
volontà di confermarne il ruolo nei confronti del contesto territoriale, sia esso urbanizzato o ultimo
residuo di un contesto rurale che ad essi faceva comunque riferimento. A sua volta il Piano delle
Regole introduce una serie di semplificazioni per il recupero dei nuclei storici con varie funzioni
compatibili con la residenza (anche innovative, soprattutto per la ricettività diffusa), comunque
volte a evidenziare la supremazia qualitativa, storica e di riferimento sociale di incontro dei centri e
nuclei storici.
2) La struttura della viabilità, sia ordinaria che ciclopedonale, supporta a sua volta il disegno
sopra indicato, come evidenziato all’interno del Piano dei Servizi, ponendo attenzione alla
dislocazione delle aree di sosta e interscambio, nonché alla localizzazione di aree di supporto a
verde attrezzato ad esse connesse.
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Tale rete costituisce a sua volta un elemento di connessione urbana e sociale, che soprattutto
nelle zone più pianeggianti potrà contribuire efficacemente alla parziale “neutralizzazione” delle
distanze tra le varie parti di territorio urbanizzato e nei confronti dei servizi. A tali funzioni si
sovrapporranno anche funzionalità turistiche ed economiche, grazie anche alla progressiva
integrazione di questi percorsi nella rete della mobilità “dolce” che partendo dalla zona
dell’altipiano di Clusone si estenderà lungo l’intera vallata dell’alto Serio. Inoltre le forme di
accesso facilitato saranno integrate anche nel sistema di accesso ai centri storici, favorendo in tal
modo la dislocazione di aree di sosta ad essi esterne e la conseguente migliore salvaguardia delle
loro caratteristiche architettoniche.
3) La riqualificazione urbana si attuerà anche attraverso il contenimento dell’uso del suolo,
imponendo un disegno degli ambiti di trasformazione che non disperda e sfrangi il perimetro
urbanizzato, anche densificando le parti già compromesse, operando quindi per una
stabilizzazione del perimetro urbanizzato su cui concentrare i futuri sforzi di riqualificazione e
riorganizzazione.
4) Il dimensionamento più contenuto delle trasformazioni e delle espansioni, sia alla scala
territoriale che di singolo comparto, vuole favorire anche la permanenza di attività di servizio,
artigianali e di interesse generale anche di dimensioni limitate, favorendo la diffusa presenza di un
tessuto sociale e imprenditoriale che radichi ulteriormente i cittadini al territorio, e le presenze
turistiche ai contesti urbani in cui si collocano. Scaturisce da ciò la volontà di confermare le
presenze di attrezzature ricettive, le previsioni di nuovi insediamenti e la facilità di inserimento
anche in forme diffuse (bed&breakfast, albergo diffuso, ecc.) di nuove iniziative.
5) Il sistema dei servizi e delle infrastrutture pubbliche fa tesoro del buon livello di dotazioni
già conseguito nel corso degli anni, razionalizzandone l’accessibilità e la funzionalità,
adeguandone il disegno anche con integrazioni che consentiranno di conseguire continuità
funzionale, paesaggistica e ambientale, soprattutto lungo i corsi d’acqua e in corrispondenza dei
siti di maggior valore paesistico.
6) Anche per i servizi la dislocazione è stata frutto di numerose valutazioni di
approfondimento, in cui sovente si delineavano pluralità di soluzioni di qualità pressoché
equivalente, e per le quali si è rivelato di grande utilità riprendere gli indirizzi generali che hanno
indirizzato l’azione di progetto dell’intero PGT; pur evidenziando la possibilità di affinare alcune
gerarchie, i temi che hanno fondato l’impostazione progettuale (il miglioramento della qualità della
vita per arrestare l’emorragia di residenti, e la salvaguardia del territorio nei suoi vari aspetti) hanno
comunque guidato la generalità delle scelte assunte.
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7) Il tema del territorio e dell’ambiente è stato affrontato su due linee d’azione principali:
• Il radicamento sul territorio della popolazione, parzialmente estendibile anche ad una sorta
di “fidelizzazione” della popolazione turistica che utilizza le seconde case o che potrebbe
agevolmente raggiungere Ardesio per brevi periodi, anche attraverso una sorta di
“adozione” delle sue componenti (agricole, boschive, orticole, di piccoli allevamenti “a
terra”)
• La possibilità di interventi di infrastrutturazione turistica con spiccati connotati di
reversibilità, auspicando in tal modo anche approcci progettuali più evoluti e supportati da
una migliore conoscenza e percezione delle qualità ambientali e paesaggistiche del
territorio.
8) Le modalità di attuazione delle previsioni di trasformazione e gestione del territorio
vedranno la centralità delle forme di perequazione, compensazione e incentivazione,
Entrando nel merito degli interventi concretamente previsti dal PGT del Comune di Ardesio, il
Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio del Comune di Ardesio, identifica 24
Ambiti di Trasformazione localizzati e suddivisi come riportato nella figura seguente:
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Da una prima somma delle superfici territoriali coinvolte dagli Ambiti di trasformazione ne deriva un
consumo di suolo pari a 3.279.575 mq; tale dato però non è reale perché contiene anche gli ambiti
di fatto già costruiti, alcuni dei quali presenti nel PdR e soggetti a riqualificazione (AT08, AT10,
AT11, AT13, AT15, AT 17, AT18, AT24) e gli “ambiti di trasformazione ambientali”, indicati con la
destinazione di agricolo (AT07 e AT19) e con funzione E2 - Area di valore paesaggistico-
ambientale. Questi ultimi ambiti generano dei crediti volumetrici di 1.500 mc l’uno1. Secondo
questo ragionamento la superficie territoriale degli Ambiti di trasformazione che implicherebbe un
effettivo consumo di suolo scenderebbe a 194.013 mq (+0,36% rispetto alla intera superficie
territoriale e + 18,5% rispetto alla sola superficie urbanizzata). E’ doveroso precisare che per
calcolare un reale consumo di suolo si dovrebbe depurare la superficie territoriale da tutte le aree
verdi ed effettivamente non impermeabilizzate; poiché tale dettaglio non è presente per il PRG
vigente, si manterrà il dato sopra esposto per poter operare il confronto fra scenario di piano e
scenario tendenziale.
La volumetria complessiva generata dagli Ambiti di trasformazione contenuti nel DdP, secondo il
ragionamento precedentemente esposto, è pari a 60.600 mc con un possibile incremento di 6.500
mc.
Il PGT del Comune di Ardesio prevede inoltre, all’interno del PdR, 14 Permessi di Costruire
Convenzionati prevalentemente residenziali per una superficie territoriale complessiva di 28.205
mq e una volumetria pari a 11.700 mc con un possibile incremento di 1.327 mc. Poiché si tratta di
ambiti dalle dimensioni esigue e tutti inseriti nel tessuto urbanizzato già esistente o in pochi casi
sul bordo dell’edificato, tali PdCC verranno approfonditi esclusivamente in merito al carico
insediativo che generano e non al consumo di suolo.
Complessivamente il PGT introduce un incremento di abitanti insediabili pari a 482 unità base2
che potrebbero crescere al massimo di 52 unità complessivamente secondo lo schema di seguito
riportato:
Abitanti insediabili PGT DdP (AT) PdR (PdCC) Totale Ab th base 404 78 482 Ab teorici incremento 43 9 52 Ab th max 447 87 534
1 Dal punto di vista dell’occupazione di suolo prevista, i crediti volumetrici vengono trasferiti in altri ambiti di trasformazione, preservando così tali aree dalla concreta edificazione pur mantenendone le potenzialità edificatorie. Tale scelta risulta particolarmente importante rispetto all’impatto ambientale degli Ambiti di Trasformazione del PGT sia dal punto di vista quantitativo sia dal punto di vista qualitativo poiché consente di preservare e tutelare delle aree di pregio paesaggistico-ambientale. 2 Gli abitanti insediabili ipotizzati comprendono già una quota di popolazione fluttuante che oggi si attesta intorno al 25% della popolazione residente e potrebbe salire secondo le previsioni del PGT al 30%.
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CAPITOLO 2 ANALISI DELLA COERENZA
Le analisi di coerenza esterna e interna consistono nella verifica della rispondenza e non
conflittualità:
• degli obiettivi di piano con gli obiettivi generali desunti da documenti programmatici di livello
diverso da quello del piano considerato, nonché da norme e direttive di carattere
internazionale, comunitario, nazionale, regionale e locale (coerenza esterna verticale);
• degli obiettivi di piano con gli obiettivi generali di piani di settore dello stesso livello di governo
e dello stesso ambito territoriale (coerenza esterna orizzontale);
• interna al piano stesso, fra base conoscitiva, obiettivi generali e specifici, azioni di piano.
Rispetto alla coerenza esterna verticale, è stata analizzata la congruenza del DdP del PGT di
Ardesio con gli obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello comunitario, statale e regionale,
con il Piano Territoriale Regionale e con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)
della Provincia di Bergamo3.
3 Un ulteriore tema sovraordinato, di enorme importanza per il Comune di Ardesio, è quello del progetto strategico di potenziamento e collegamento dei demani sciabili dell’alta valle Seriana e della valle di Scalve. Lo stato del progetto e del dibattito che su di esso si è aperto, non consentono ancora di delineare con chiarezza le implicazioni di carattere infrastrutturale e di disegno urbanistico e territoriale dei PGT coinvolti, soprattutto per quanto riguarda le ricadute territoriali e socio-economiche sulla scala comunale. Il Comune di Ardesio nel PGT si è dunque limitato a confermare il demanio sciabile esistente in attesa di ulteriori indicazioni e sviluppi. Ciononostante vengono indicati nel Documento di Piano alcuni indirizzi da utilizzare come supporto per valutazioni e scelte che investiranno i vari strumenti del PGT (DP, PdS, PdR), in relazione al progetto strategico: a) un sistema turistico unitario costituisce una prospettiva di indiscutibile importanza socio-economica, ferma restando la necessità di sviluppare opportune riflessioni sulle potenzialità e sulla sostenibilità economica ed ambientale delle stazioni esistenti e di eventuali interventi di sviluppo; b) nel disegno e nel governo del territorio, il sistema sciistico non è comunque una variabile indipendente, e quindi la sostenibilità del sistema dovrà essere riferita anche a parametri socio-economici, tecnici, ambientali, paesaggistici, di dotazione infrastrutturale che i vari comuni coinvolti esprimeranno in relazione alle prospettive di gestibilità dei rispettivi territori, tenuto conto delle risorse pubbliche ordinariamente disponibili; c) il bilancio del Piano dei Servizi dovrà essere adeguato tenendo conto dei costi indotti del sistema, con individuazione delle previsioni di finanziamento della loro attuazione e della successiva gestione; d) la definizione di eventuali gerarchie e specificità (funzionali, organizzative, di ricettività, di accessibilità, di servizi) attribuite alle singole stazioni, potrà influire nell’individuazione e dimensionamento delle necessarie dotazioni di servizi; e) dovranno essere definiti eventuali sistemi di interconnessione con altre funzioni esistenti e da creare lungo il fondovalle (turistiche, sportive, ricreative), anche in funzione di utilizzo su più stagioni. Oltre al Piano dei Servizi, in cui accessibilità e sosta avranno un ruolo determinante (ma non esclusivo), le implicazioni e le potenzialità di un progetto di questo tipo dovranno essere rapportati ai piani di sviluppo della rete commerciale, e ad una approfondita valutazione della ricettività, esistente e di nuovo sviluppo, e dei servizi turistici da collocare all’interno dei centri abitati esistenti, anche come strumento di rivitalizzazione di alcuni ambiti oggi penalizzati da un sensibile abbandono da parte dei residenti.
13
Con riferimento agli obiettivi di protezione ambientale sono stati confrontati gli obiettivi del
Documento di Piano con i dieci criteri di sostenibilità ambientale stabiliti dall’Unione Europea. La
matrice che ne é risultata mostra impatti prevalentemente positivi con alcune situazioni incerte. Gli
impatti positivi coinvolgono sostanzialmente tutti gli obiettivi espressi nel PGT e mostrano una
particolare attenzione alla tutela e valorizzazione dell’ambiente locale sia esso naturale o costruito;
gli impatti incerti si riferiscono agli obiettivi che comportano i maggiori interventi materiali e
infrastrutturali sul territorio. La positività o negatività degli impatti sarà determinata dalla scelta
degli interventi e delle modalità di esecuzione degli stessi, che già negli obiettivi si precisano
essere nel pieno rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.
Rispetto alla coerenza degli obiettivi del DdP con il Piano Territoriale Regionale non si
evidenziano incoerenze fra gli obiettivi del DdP del PGT di Ardesio e il PTR bensì comunità di
intenti per la quasi totalità di essi. Si rileva inoltre che il PTR non evidenzia indirizzi e programmi di
diretta applicazione sul territorio comunale; le indicazioni di maggior significato attengono alle
componenti paesaggistiche e ambientali, che verranno considerate nel concreto nella fase
valutativa.
In merito al rapporto con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Bergamo, non
emergono incongruenze e incoerenze rispettoagli obiettivi generali del DdP di Ardesio. Vi sono
altresì elementi di accordo e comunità d’intenti rispetto agli obiettivi del PTCP per tutti gli indirizzi di
sviluppo del DdP, con particolare riferimento al contenimento del consumo di suolo, alla
ricomposizione e riqualificazione del tessuto insediativo, alla tutela degli ambiti naturali e del
paesaggio esistente, alla salvaguardia e valorizzazione delle aree agricole, alla tutela del
patrimonio architettonico di interesse storico, artistico, culturale ed ambientale.
Infine, si rilevano alcune incertezze nella congruità degli obiettivi legati alle possibili, seppur
minime, nuove edificazioni; tali incertezze dipendono non tanto dagli obiettivi definiti quanto dalla
loro successiva modalità di attuazione concreta sul territorio attraverso interventi specifici. Per la
valutazione ambientale di questo aspetto si rimanda dunque alla fase di monitoraggio del PGT.
Un approfondimento più concreto e calato sul territorio viene effettuato nel capitolo dedicato alla
valutazione degli Ambiti di Trasformazione del piano dove si riprendono alcuni tematismi
ambientali e territoriale presenti anche nel PTCP.
In merito alla coerenza interna, la matrice che analizza gli obiettivi specifici del PGT con le
relative azioni evidenzia una piena coerenza tra obiettivi e azioni.
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CAPITOLO 3 POSSIBILI RICADUTE AMBIENTALI DEGLI INTERVENTI CONTENUTI
NEL DdP Di seguito vengono elencati i possibili impatti (negativi e positivi) che gli interventi contenuti nel
DdP del PGT del Comune di Ardesio potrebbero generare sulle principali componenti ambientali:
Possibile impatto Tematica Negativo Positivo Indicatori
Aria Nuove emissioni da riscaldamento Nuove emissioni da traffico
Miglioramento qualità dell’aria grazie a nuove / più efficaci tecnologie di abbattimento delle emissioni
Emissioni atmosferiche (in particolare in relazioni a traffico/riscaldamento) Qualità dell’aria locale
Acqua Nuovi consumi idrici Nuovi scarichi
Miglioramento nell’utilizzo della risorsa idrica grazie all’uso delle migliori tecnologie disponibili
Fabbisogno idrico aggiuntivo determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Grado di copertura della rete fognaria e della rete di depurazione Interferenze delle nuove urbanizzazioni con le risorse idriche superficiali e sotterranee Portata idrica prelevata ad uso potabile ed industriale Qualità dei corpi idrici superficiali e sotterranei DMV e analisi compatibilità prelievi
Suolo Consumo / impermeabilizzazione di suolo
Riqualificazione di aree dismesse / degradate Non utilizzo di aree a rischio
Uso del suolo Superficie urbanizzata/superficie territoriale Superficie nuova urbanizzazione / superficie territoriale Superficie recuperata riutilizzata / superficie nuova urbanizzazione Superficie urbanizzata esposta a rischi territoriali/superficie rischi territoriali
Natura, biodiversità e
paesaggio Consumo di aree naturali
o non edificate
Tutela, messa a sistema e razionalizzazione delle aree naturali e seminaturali Riqualificazione di aree dismesse / degradate Tutela delle aree di pregio naturalistico e paesaggistico
Superficie aree naturali e seminaturali / superficie territoriale Nuova superficie aree a verde / superficie territoriale Grado di frammentazione delle aree naturali e seminaturali Grado di alterazione del paesaggio naturale e antropico
Rifiuti Aumento nella produzione di rifiuti -
Produzione di rifiuti solidi urbani determinata dall’insediamento di nuovi abitanti Frazione rifiuti solidi urbani raccolta in modo differenziato Produzione rifiuti speciali
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Possibile impatto Tematica Negativo Positivo Indicatori
Rumore Nuove emissioni sonore -
Valutazione coerenza fra superficie nuova urbanizzazione e zonizzazione acustica Individuazione di eventuali necessità di risanamento acustico
Energia Nuovi consumi energetici
Miglioramento nell’utilizzo della risorsa energetica grazie all’uso di Fonti Energetiche Rinnovabili
Fabbisogno energetico aggiuntivo determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Modalità di soddisfacimento del fabbisogno (uso di fonti rinnovabili) Potenza installata per produzione di energia da fonti rinnovabili (per tipologia)
Campi elettromagnetici e
radiazioni ionizzanti
Incremento linee elettriche e impianti fissi per telecomunicazioni, telefonia cellulare, radiotelevisioni
Razionalizzazione delle esistenti linee elettriche e impianti fissi per telecomunicazioni, telefonia cellulare, radiotelevisioni
Estensione e ubicazione linee elettriche e impianti fissi per telecomunicazioni, telefonia cellulare, radiotelevisioni
Inquinamento luminoso
Incremento delle emissioni luminose
Adozione di misure di razionalizzazione e ottimizzazione dell’illuminazione pubblica
Percentuale di edifici pubblici interessati da interventi di riduzione dell’inquinamento luminoso Lunghezza percentuale dei tratti di strada comunale interessati da interventi di riduzione dell’inquinamento luminoso
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CAPITOLO 4 VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI DEL DdP
La valutazione dei potenziali impatti sull’ambiente generati dall’attuazione degli interventi contenuti
nel DdP è stata effettuata in due passaggi, di seguito esplicitati:
- valutazione generale qualitativa che approfondisce la precedente tabella di
individuazione dei potenziali impatti del DdP;
- valutazione approfondita qualitativa e quantitativa che approfondisce gli impatti
dei soli ambiti di trasformazione.
Valutazione generale qualitativa
La matrice seguente opera una valutazione dei possibili impatti generati dagli obiettivi di piano
sulle diverse matrici ambientali.
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Matrice di identificazione dei possibili impatti ambientali positivi, negativi, incerti Legenda: + probabile impatto positivo - probabile impatto negativo +/- impatto incerto
Obiettivi Aria
Acq
ua
Suol
o
Nat
ura,
bi
odiv
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paes
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Rifi
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Rum
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Ener
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RI e
CEM
Inq.
lum
inos
o
Valorizzare la qualità urbana e di vita sociale che gli antichi nuclei esprimevano attraverso la ricomposizione e riqualificazione del territorio già urbanizzato con particolare riguardo a: sistema dei servizi, livello di infrastrutturazione, qualità urbanistica e architettonica, possibile introduzione nel tessuto esistente di forme di imprenditoria turistico-alberghiera, anche in forme diffuse con dimensioni contenute (bed&breakfast, albergo diffuso, …..), conservazione dei nuclei di antica formazione ricercando anche forme di incentivazione dei recupero e valorizzazione della cultura materiale, ma soprattutto di maggiore e migliore utilizzo di un patrimonio edilizio straordinario per quantità e qualità, in alternativa ad un ulteriore consumo di suolo
+ + + + +
Terr
itorio
già
urb
aniz
zato
Valorizzare e adeguare i percorsi pedonali e ciclabili offrendo una migliore possibilità di collegamento e scambio tra le singole comunità, utilizzando il più possibile percorsi storici, da implementare con nuovi tracciati che possano avere pluralità di funzioni (viabilistiche, ricreative, turistiche)
+
Am
biti
di
trasf
or. Ricucire e riqualificare il tessuto urbano, con attenzione a obiettivi di
equilibrio complessivo, sia a livello di comparto/contesto, sia di Comune, sia di comprensorio +/- +/- +/- +/- +/-
Sis
tem
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evan
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a
Favorire lo sviluppo di flilere corte, con forte radicamento territoriale e di crescente valore qualitativo attraverso la razionalizzazione dell’offerta, che proprio la dimensione intercomunale può aiutare a sviluppare in forme qualificate, coordinate e concorrenziali con particolare riferimento a: valorizzazione e potenziamento della ricettività collettiva in tutte le sue forme (alberghiera, albergo-diffuso, bed&breakfast, case vacanze, rifugi, agriturismo), nella prospettiva di estendere e mantenere l’offerta su un arco temporale che copra l’intero anno solare, valorizzazione delle attività produttive collegate all’agricoltura montana
+ +
18
Obiettivi Aria
Acq
ua
Suol
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Nat
ura,
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Rum
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Valorizzare il comparto produttivo artigianale con l’inserimento di attività di servizio complementari al turismo +/- +/- Razionalizzare, potenziare e dimensionare qualitativamente i servizi pubblici realizzando servizi secondo criteri di dimensionamento, localizzazione e funzionalità che intersechino tutte le scale di valutazione e progettazione (di comparto, comunale, intercomunale)
+/- +/- Localizzare/dimensionare le strutture sportive, le aree tecnologiche e per servizi ambientali, le strutture di servizio turistico, le strutture tecnico-amministrative e di protezione civile, precisandone se di valenza: comunale, sovra comunale
+/- +/-
Sis
tem
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vizi
Riorganizzare, previa ricognizione, il sistema delle aree di sosta, in relazione alle modalità di accesso ai nuclei storici, alle aree urbane, alle altre aree e servizi, tenendo conto anche di nuove funzioni di servizio e della localizzazione delle aree per grandi eventi e per lo svolgimento del mercato settimanale
+/- +/- Valorizzare il territorio agricolo con interventi di carattere agricolo, agrituristico, turistico, ambientale, ricreativo, didattico + + Favorire, rispetto al territorio forestale, la ripresa delle tradizionali attività selvicolturali e incentivare nuove forme di valorizzazione che tengano in considerazione non soltanto l’aspetto produttivo ma anche le funzioni turistico-ricreativa, paesaggistica, di protezione idrogeologica
+ + Riqualificare gli alpeggi, integrandoli con le forme più avanzate di turismo ambientale e rurale entro percorsi coordinati e ben supportati da strutture e servizi di fondovalle + +/- Definire norme funzionali ad agevolare l’adeguamento agronomico e strutturale degli alpeggi, ponendo attenzione anche agli aspetti idrogeologici e di accessibilità, e stimolando il loro inserimento in una rete integrata, con funzioni di natura turistico-ambientale, badando comunque a salvaguardarne la funzionalità primaria sia degli edifici che delle aree pascolive di pertinenza
+ + Mantenere la valenza esclusivamente di carattere paesaggistico, naturalistico e turistico-ricreativo degli incolti + +
Terri
torio
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to, p
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, am
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Accrescere e sviluppare il ruolo delle aree spondali e di percorsi nella natura anche in chiave turistica +/- +
19
Obiettivi Aria
Acq
ua
Suol
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Nat
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RI e
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Definire alcune condizioni per l’attuazione di possibili interventi di valorizzazione, anche turistica, da attuarsi negli ambiti di maggiore valenza ambientale e paesaggistica (alta quota, aree interessate dall'attività sciistica, ecc.) che siano sostenibili dal punto di vista dell’ambiente e progettualmente ispirati ad un adattamento alle naturali condizioni del territorio
+ Individuare punti di riferimento funzionale, sociale, organizzativo, produttivo, e definire una maglia strutturale che sorregga la moltitudine di servizi già esistenti rendendoli meglio visibili e operativamente funzionali + Integrare la qualità degli insediamenti antropici (contenimento dell’impermeabilizzazione del terreno, tutela del sottosuolo, ruolo degli impianti arborei, salvaguardia dei corsi d’acqua, incentivazione delle colture orticole a carattere familiare), con la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse ambientali, comprese quelle rinnovabili impiegabili per la produzione di energia, anche in dimensioni territoriali alle varie scale di convenienza e fruibilità
+ + + + +
Migliorare la qualità paesaggistica anche in riferimento agli ambiti edificati + Assicurare la connessione tra la rete viabilistica, soprattutto ciclopedonale, le funzioni proposte per le zone rurali di più facile accesso e i nuclei di antica formazione di qualità, disegnando un territorio di facile accesso come un sistema sempre più integrato tra abitare/lavorare/tempo libero/presidio territoriale/offerta turistica di qualità
+
In g
ener
ale
Utilizzare lo strumento della perequazione e incentivazione per consentire l’economicità di interventi qualitativi in luogo di interventi quantitativi
20
Valutazione approfondita quantitativa Il Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio del Comune di Ardesio, identifica 24
Ambiti di Trasformazione localizzati e suddivisi come riportato nella figura e nella tabella seguenti:
Ambito di trasformazione Destinazione d’uso Superficie (mq) AT 01 residenziale 7.754 AT 02 residenziale 4.794 AT 03 commerciale/produttivo 4.164 AT 04 commerciale/produttivo 16.046 AT 05 residenziale 11.211 AT 06 residenziale 4.681 AT 07 agricolo 6.389 AT 08 commerciale/produttivo 5.009 AT 09 residenziale 5.197 AT 10 residenziale/produttivo 5.844 AT 11 produttivo 9.722 AT 12 residenziale 26.859 AT 13 commerciale 1.238 AT 14 servizi 68.705 AT 15 commerciale/produttivo 5.150 AT 16 commerciale/produttivo 4.205 AT 17 residenziale 111.384 AT 18 residenziale 2.864 AT 19 agricolo 4.476 AT 20 residenziale 10.555 AT 21 residenziale 11.823 AT 22 ricettivo 9.346 AT 23 servizi 8.674 AT 24 ricettivo 2.933.486
21
Da una prima somma delle superfici territoriali coinvolte dagli Ambiti di trasformazione ne deriva un
consumo di suolo pari a 3.279.575 mq; tale dato però non è reale perché contiene anche gli ambiti
di fatto già costruiti, alcuni dei quali presenti nel PdR e soggetti a riqualificazione (AT08, AT10,
AT11, AT13, AT15, AT 17, AT18, AT24) e gli “ambiti di trasformazione ambientali”, indicati con la
destinazione di agricolo (AT07 e AT19) e con funzione E2 - Area di valore paesaggistico-
ambientale. Questi ultimi ambiti generano dei crediti volumetrici di 1.500 mc l’uno4. Secondo
questo ragionamento la superficie territoriale degli Ambiti di trasformazione che implicherebbe un
effettivo consumo di suolo scenderebbe a 194.013 mq (+0,36% rispetto alla intera superficie
territoriale e + 18,5% rispetto alla sola superficie urbanizzata). E’ doveroso precisare che per
calcolare un reale consumo di suolo si dovrebbe depurare la superficie territoriale da tutte le aree
verdi ed effettivamente non impermeabilizzate; poiché tale dettaglio non è presente per il PRG
vigente, si manterrà il dato sopra esposto per poter operare il confronto fra scenario di piano e
scenario tendenziale.
La volumetria complessiva generata dagli Ambiti di trasformazione contenuti nel DdP, secondo il
ragionamento precedentemente esposto, è pari a 60.600 mc con un possibile incremento di 6.500
mc.
Il PGT del Comune di Ardesio prevede inoltre, all’interno del PdR, 14 Permessi di Costruire
Convenzionati prevalentemente residenziali per una superficie territoriale complessiva di 28.205
mq e una volumetria pari a 11.700 mc con un possibile incremento di 1.327 mc.
Poiché si tratta di ambiti dalle dimensioni esigue e tutti inseriti nel tessuto urbanizzato già esistente
o in pochi casi sul bordo dell’edificato, tali PdCC verranno approfonditi esclusivamente in merito al
carico insediativo che generano e non al consumo di suolo.
Complessivamente il PGT introduce un incremento di abitanti insediabili pari a 482 unità base5
che potrebbero crescere al massimo di 52 unità complessivamente secondo lo schema di seguito
riportato:
Abitanti insediabili PGT DdP (AT) PdR (PdCC) Totale Ab th base 404 78 482 Ab teorici incremento 43 9 52 Ab th max 447 87 534
Con i dati del PGT a disposizione ed analizzando il Piano Regolatore Generale ancora vigente,
con particolare riguardo alle previsioni non ancora esaurite, è possibile costruire uno scenario di 4 Dal punto di vista dell’occupazione di suolo prevista, i crediti volumetrici vengono trasferiti in altri ambiti di trasformazione, preservando così tali aree dalla concreta edificazione pur mantenendone le potenzialità edificatorie. Tale scelta risulta particolarmente importante rispetto all’impatto ambientale degli Ambiti di Trasformazione del PGT sia dal punto di vista quantitativo sia dal punto di vista qualitativo poiché consente di preservare e tutelare delle aree di pregio paesaggistico-ambientale. 5 Gli abitanti insediabili ipotizzati comprendono già una quota di popolazione fluttuante che oggi si attesta intorno al 25% della popolazione residente e potrebbe salire secondo le previsioni del PGT al 30%.
22
crescita tendenziale che vede l’attuazione fino ad esaurimento delle previsioni di PRG non ancora
realizzate (vedi tabella e immagine seguenti) e uno scenario di Piano che considera invece gli
ambiti di trasformazione individuati nel Documento di Piano.
Destinazione d’uso Superficie (mq) Residenziale 174.988,43 Turistico - Alberghiero 5.828,04 Produttivo 15.072,71
La tabella seguente mostra i dati sulla superficie territoriale coinvolta nello scenario tendenziale e
nello scenario di Piano.
Superficie territoriale mq Scenario Città consolidata Nuove previsioni Totale
Scenario tendenziale 1.048.320 195.889 1.244.209 Scenario di Piano 1.048.320 194.013 1.242.333
Rispetto ad uno scenario tendenziale di incremento di consumo di suolo pari a 195.889 mq, lo
scenario di piano introduce un incremento di occupazione di suolo di 194.013 mq, operando una
riduzione rispetto allo scenario tendenziale di 1.876 mq. La preferenza per lo scenario di piano,
che secondo i dati sopra esposti appare sostanzialmente simile allo scenario tendenziale, viene
accordata soprattutto se si considera la localizzazione e il disegno urbano/schema insediativo degli
ambiti di trasformazione, che non si limitano a confermare o meno le previsioni non ancora attuate
23
del PRG ma si inseriscono in un disegno complessivo del territorio comunale di compattazione
degli interventi attento a preservare la continuità degli ambiti naturali e agricoli e a tutelare ampie
aree di pregio naturalistico e paesaggistico, rispetto alle quali deriva una spesso maggiore
estensione degli AT del PGT rispetto alle aree previste dal PRG (si veda a riguardo l’immagine
seguente che sovrappone le espansione previste dal PGT – in rosso con quelle residue del PRG –
in blu). Tale scelta risulta particolarmente importante dal punto di vista non solo del consumo di
suolo e della non frammentazione delle aree naturali ed agricole ma anche del paesaggio nel suo
complesso.
Rispetto agli abitanti insediabili dei due scenari di piano e ai relativi impatti in termini di incremento
dei consumi d’acqua ed energia e di generazione di nuovi rifiuti, la tabella seguente mostra i dati
relativi che conducono ancora una volta a preferire lo scenario di piano rispetto a quello
tendenziale.
Rispetto ad uno scenario tendenziale di incremento di popolazione pari a 1.422 abitanti teorici, lo
scenario di piano introduce un incremento di 482 abitanti insediabili, operando una riduzione
rispetto allo scenario tendenziale del 66% circa.
24
Abitanti teorici e relativi impatti Scenario Abitanti teorici Acqua Energia Rifiuti
Scenario tendenziale 1.422 85.746,6 2.6733,6 328.894,38 Scenario di Piano 482 29.064,6 9.061,6 1.075.481,78
Abitanti teorici scenario tendenziale – Volume edificabile mc/150 ab/mc Abitanti teorici scenario di piano – Volume edificabile mc/150 ab/mc Incremento consumi d’acqua – Abitanti teorici * 60,30 mc/ab/anno (media comunale) Incremento consumi di energia – Abitanti teorici * 18,8 MWh/ab/anno (media comunale) Incremento produzione di rifiuti – Abitanti teorici * 231,29 Kg/ab/anno (media comunale) Argomentata la preferenza dello scenario di piano rispetto allo scenario tendenziale in merito al
consumo di suolo, al disegno urbano e territoriale complessivo e soprattutto agli abitanti insediabili
con i relativi impatti, il paragrafo seguente approfondisce la valutazione ambientale e territoriale
degli Ambiti Territoriali del PGT.
La valutazione prosegue, tramite schede di analisi6, che evidenziano gli impatti generati dai singoli
ambiti di trasformazione. Alcune valutazioni fanno riferimento alle seguenti cartografie tematiche:
• Uso del suolo
• Aree protette
• Reticolo idrico
• Fattibilità geologica
• Rete Ecologica Regionale
6 Le schede di ambito sono state omesse in questa sintesi non tecnica rimandando al rapporto ambientale completo per la loro consultazione.
25
Uso del suolo
26
Aree protette
27
Reticolo idrico
28
Fattibilità geologica
29
Rete Ecologica Regionale
30
Di seguito, vengono esposte, per ogni tematica ambientale, una serie di indicazioni per la riduzione
e/o la mitigazione dei possibili impatti ipotizzati che si aggiungono a quanto già indicato nelle
schede d’ambito.
Indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti
Aria Adottare BAT (Best Available Technologies) per gli edifici (in termini di efficienza energetica) Misure di mitigazione del traffico indotto
Acqua
Adottare BAT per gli edifici (in particolare reti idriche duali) Riutilizzare le acque meteoriche per l’irrigazione del verde di pertinenza, con particolare riguardo agli ambiti di trasformazione che prevedono insediamenti di maggiori dimensioni. Progettare gli interventi in conformità ai Regolamenti Regionali vigenti.
Suolo
Concentrare l’edificato sul confine dell’ATR già a contatto con l’urbanizzato esistente, come peraltro già contenuto negli schemi insediativi che accompagnano ogni ATR. Seguire le indicazioni contenute nella Relazione geologica per quanto riguarda le sottoclassi 3 As e 4Ee interessate dagli ATR.
Rifiuti Potenziare la raccolta differenziata
Energia Adottare BAT per gli edifici in particolare per la produzione di energia da fonti rinnovabili (diffusione fotovoltaico, solare termico e tecnologie costruttive tipiche della bioedilizia).
Natura e biodiversità
Utilizzare materiali naturali desunti dall’architettura biologica, dall’ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili. Prevedere fasce vegetazionali lungo i fronti perimetrali dell’ATR in particolare per i fronti aperti verso le aree naturali e seminaturali. Utilizzare materiali permeabili (ove possibile) per le pavimentazioni. Seguire le indicazioni contenute nella documentazione relativa alla Rete Ecologica Regionale con particolare riguardo agli elementi della rete di primo e secondo livello e ai corridoi ecologici ad alta antropizzazione; in merito si rimanda allo Studio di incidenza per maggiori dettagli.
Rumore Adottare BAT per gli edifici e misure di mitigazione dirette ed indirette del rumore indotto dal traffico.
Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti
Dotare le nuove abitazioni dei vespai e/o locali sotto la quota del terreno aerabili e non adibiti ad un uso che prevede una lunga e quotidiana permanenza.
Paesaggio
Porre attenzione alla qualità formale e morfologica degli edifici che devono mettersi in relazione e dialogare con il costruito storico consolidato. Utilizzare materiali naturali desunti dall’architettura biologica, dall’ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili. Prevedere fasce vegetazionali lungo i fronti perimetrali dell’ATR in particolare per i fronti aperti verso le aree naturali e seminaturali. Particolare attenzione dovrà essere riservata alla progettazione e al suo inserimento nel contesto ambientale e paesistico di tutti gli ambiti.
Inquinamento luminoso
Utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna pubblici e privati a ridotto consumo energetico e bassa dispersione luminosa, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso vigenti. Seguire le indicazioni contenute nel Piano di Illuminazione Pubblica.
31
CAPITOLO 5 AZIONI DI CONSULTAZIONE, CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE
Durante tutto il percorso metodologico – procedurale sono stati utilizzati i mezzi ritenuti più idonei
per garantire la massima informazione, partecipazione, diffusione e pubblicizzazione delle
informazioni.
In particolare:
• è stata data comunicazione dell’avvio del procedimento VAS agli enti territorialmente interessati,
ai soggetti competenti in materia ambientale ed ai settori del pubblico interessati all’iter
decisionale;
• è stato pubblicato un apposito avviso dell’avvenuto avvio del procedimento VAS sul sito internet
del Comune di Ardesio, all’Albo Pretorio e sul sito della Regione Lombardia SIVAS.
In occasione delle Conferenze di valutazione oltre ad inviare specifici inviti ai soggetti interessati, si
è provveduto a pubblicizzare sull’albo pretorio e sul sito internet del Comune di Ardesio la
convocazione e la documentazione al momento disponibile.
Ogni documento significativo per il processo VAS è stato e verrà depositato presso gli uffici del
Comune di Ardesio e pubblicato sul sito internet.
La conferenza di valutazione in seduta introduttiva si è riunita il giorno 31 gennaio 2012.
La conferenza di valutazione in seduta conclusiva è prevista entro la fine del 2012.
E’ possibile inoltrare contributi, pareri e osservazioni al Protocollo del Comune di Ardesio fino al
giorno della conferenza di valutazione in seduta conclusiva.
32
CAPITOLO 5 METODOLOGIA E STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO
Per quanto concerne il monitoraggio dell’attuazione del PGT del Comune di Ardesio e delle ricadute
ambientali degli interventi in esso contenuti è prevista la redazione di Rapporti di Monitoraggio
annuali. Tali rapporti saranno basati prevalentemente sull’utilizzo degli indicatori già individuati nel
capitolo di valutazione degli impatti ambientali che potranno essere calcolati e valutati strada
facendo. Tale primo set potrà essere modificato e/o implementato man mano che emergeranno
nuove e più specifiche necessità di valutazione.
Indicatori ambientali
Aria Incremento emissioni atmosferiche (traffico/riscaldamento)
Acqua
Fabbisogno idrico aggiuntivo determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Grado di copertura della rete fognaria e della rete di depurazione Interferenze delle nuove urbanizzazioni con le risorse idriche superficiali e sotterranee Portata idrica prelevata ad uso potabile ed industriale
Suolo
Superficie urbanizzata/superficie territoriale (totale e per destinazione d’uso) Superficie nuova urbanizzazione/superficie territoriale (totale e per destinazione d’uso) Superficie recuperata riutilizzata/superficie nuova urbanizzazione Superficie urbanizzata esposta a rischi territoriali/superficie rischi territoriali
Natura e biodiversità
Superficie aree naturali e seminaturali/superficie territoriale Nuova superficie aree a verde/superficie territoriale Grado di frammentazione delle aree naturali e seminaturali
Rifiuti
Incremento produzione di rifiuti solidi urbani determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Incremento frazione rifiuti solidi urbani raccolta in modo differenziato Incremento produzione rifiuti speciali
Rumore Valutazione coerenza fra superficie nuova urbanizzazione e zonizzazione acustica
Inq. Luminoso
Percentuale di edifici interessati da interventi di riduzione dell’inquinamento luminoso Lunghezza percentuale dei tratti di strada comunale interessati da interventi di riduzione dell’inquinamento luminoso
Energia Fabbisogno energetico aggiuntivo determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Modalità di soddisfacimento del fabbisogno (uso di fonti rinnovabili) Potenza installata per produzione di energia da fonti rinnovabili (per tipologia)
Paesaggio Grado di alterazione del paesaggio naturale e antropico RI e CEM Superficie nuove urbanizzazioni/superficie con presenza di livelli elevati di Radon
Popolazione e Salute umana
Nuovi posti di lavoro Incremento fruitori attività commerciali/turistiche Incremento servizi alla popolazione Numero di servizi messi in rete
Patrimonio culturale
Grado di recupero o compromissione del patrimonio culturale, architettonico e archeologico
Il monitoraggio avrà come obiettivo la valutazione degli impatti derivanti dall’attuazione delle
previsioni contenute nel Documento di Piano dai due punti di vista già adottati nello presente
33
Rapporto Ambientale: strategico complessivo, che considera l’intero ambito territoriale di Ardesio e
pone particolare attenzione alla sostenibilità delle scelte a livello strategico cercando di minimizzare
i possibili conflitti tra i diversi usi del territorio; puntuale, per singolo ambito territoriale.
34
Appendice CONTENUTI PRELIMINARI DELLO STUDIO DI INCIDENZA7
Il territorio del Comune di Ardesio è direttamente interessato da due Siti di Importanza Comunitaria
denominati “Val Sedornia – Valzurio – Pizzo della Presolana” e “Val Nossana – Cima di Grem” e da
una Zona di Protezione Speciale denominata “Parco regionale delle Orobie bergamasche”; il
Comune di Ardesio confina inoltre con il SIC “Alta Val Brembana – Laghi Gemelli”.
Lo studio di incidenza in corso di stesura approfondirà gli habitat comunitari presenti e le indicazioni
contenute nei relativi Piani di gestione.
Dal punto di vista degli atti che verranno analizzati e valutati si sta procedendo alla individuazione
dei potenziali impatti derivanti dalle scelte pianificatorie contenute nei tre atti del Piano di Governo
del Territorio del Comune di Ardesio: Documento di Piano, Piano delle Regole e Piano dei Servizi.
L’individuazione e la valutazione dei possibili impatti derivanti dalle scelte pianificatorie viene
effettuata a livello generale di obiettivi assunti e rispetto alla localizzazione sul territorio delle azioni
e degli interventi che ne discendono. Laddove possibile e necessario verranno indicate eventuali
misure di mitigazione e compensazione.
7 L’acquisizione del parere in merito alla Valutazione di Incidenza del PGT di Ardesio sui Siti Rete Natura 2000 viene demandato alla fase di compatibilità con il PTCP.
35
In merito ai contenuti del PGT e alla sua relazione con i Siti Rete Natura 2000 è già possibile
anticipare che:
• il Documento di Piano contiene degli obiettivi coerenti la necessità di tutelare i Siti Rete Natura
2000 presenti sul territorio comunale;
• non vi è previsione di interventi interni ai Siti Rete Natura 2000, come mostra l’immagine
seguente;
• per quanto concerne il Piano delle Regole e il Piano dei Servizi, sono previsti interventi
all’interno delle aree dei Siti Rete Natura 2000 i cui potenziali impatti saranno dettagliati nello
studio di incidenza.