4
Venditori di fumo Ci avviciniamo velocemente alla fine del Tempo Ordinario dell’anno liturgico e il Van- gelo provoca con scenari a nte for, parlandoci di ulmi tempi, di guerre e peslen- ze, di sopraffazioni e terremo. Passi osci, apocalici, ma che forse percepiamo vicini in quanto resi sensibili dalle difficoltà che ci troviamo a vivere in ques tempi obievamente difficili. E in più guerre, odio diffuso, “fa terrifican” e paure in tan luoghi nel mondo ren- dono difficile, se non impossibile, per i Crisani vivere apertamente la loro fede. E quando Gesù ci dice di non lasciarci ingannare ed incantare da venditori di fumo che si spacciano per Lui? Un affresco meraviglioso ed unico nel suo genere, presente nel Duomo di Orvieto (“Predica e fa dell’Ancristo” – Cappella San Brizio), raffigura l’Ancristo come un uomo dalle faezze molto simili a Gesù, circondato da una folla di persone, con mol ricchi doni ai suoi piedi, e che, mentre parla, ha al suo fianco il Diavolo che gli suggerisce all’orecchio. Una rappresentazione di cinquecento anni fa, ma quanto mai auale! E Gesù quale andoto ci mostra alle barbarie, al dolore, alla sopraffazione, all’adula- zione? La perseveranza. Non cedere alle lusinghe di chi propone comode strade e facili salvezze, non smeere di credere nella Sua Parola, connuare ad aver fiducia in Lui, colvare la speranza che alla fine prevarrà il bene. Prendere sul serio la Sua Parola è prendere posizione di fronte alle ingiuszie e non tacere di fronte al sopruso, anche a costo di non essere compresi e anche quando intorno crescerà l’incomprensione, anche tra amici e paren. Perseverare è connuare ad amare la nostra Chiesa, la nostra Parrocchia, le nostre famiglie. Rinnovare il nostro impegno e non farci sopraffare dalla stanchezza, dando il nostro contributo senza aendere di ricevere qualcosa in cambio. Credere richiede impegno e costanza, perché la Sua è una via strea e per compren- derla dobbiamo affidarci a Lui e non relegarLo in un angolo lontano della nostra vita. Alessandro e Paola CELEBRAZIONI LITURGICHE SS. Messe feriali: lunedì - venerdì ore 8,30 e 18,00 SS. Messe vigiliari: ore 16,30 in Casa Breda ore 18,30 in Parrocchia SS. Messe festive: ore 8,00 - 9,30 - 11,00 - 18,30 S. Rosario: feriali ore 17,30 vigilia e festivo ore 18,00 Confessioni: tutti i giorni dalle 17,30 in poi; sabato dalle 17,00 in poi; domenica sempre disponibili, non durante le celebrazioni liturgiche. Don Guanella ci esorta: “Su questa terra un filo d’erba non cresce senza il volere di Dio, e un capello non viene tolto dal capo di un crisano se Dio non lo permee. Or quello che manda, Iddio non lo manda per altro che per il fine amabilissimo della sanficazione di un’anima”. LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura: Ml 3,19 - 20a Salmo: Sal 97 Seconda Lettura: 2Ts 1,11 - 2,23,7 - 12 Vangelo: Lc 21,5 - 19 Casa Canonica Tel. e Fax 049620213 [email protected] Centro Parrocchiale Tel. 049620677 Caritas Parrocchiale Tel. 049620677 [email protected] Redazione Fo.Par. [email protected] Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria) Diocesi di Padova 13 novembre 2016, XXXIII Domenica T. O. (anno C) n° 1323 anno XXXI Orientamenti Pastorali 2016 - 2017 "Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: <<Sono io>> ... Non andate die- tro di loro!" (Lc 21,8)

Venditori di fumo - Corale Canosicoralecanosi.altervista.org/alterpages/files/1323-13... · 2016. 11. 12. · Venditori di fumo i avvi iniamo veloemente alla fine del Tempo Ordinario

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Venditori di fumo - Corale Canosicoralecanosi.altervista.org/alterpages/files/1323-13... · 2016. 11. 12. · Venditori di fumo i avvi iniamo veloemente alla fine del Tempo Ordinario

Venditori di fumo

Ci avviciniamo velocemente alla fine del Tempo Ordinario dell’anno liturgico e il Van-gelo provoca con scenari a tinte forti, parlandoci di ultimi tempi, di guerre e pestilen-ze, di sopraffazioni e terremoti. Passi ostici, apocalittici, ma che forse percepiamo vicini in quanto resi sensibili dalle difficoltà che ci troviamo a vivere in questi tempi obiettivamente difficili. E in più guerre, odio diffuso, “fatti terrificanti” e paure in tanti luoghi nel mondo ren-dono difficile, se non impossibile, per i Cristiani vivere apertamente la loro fede. E quando Gesù ci dice di non lasciarci ingannare ed incantare da venditori di fumo che si spacciano per Lui? Un affresco meraviglioso ed unico nel suo genere, presente nel Duomo di Orvieto (“Predica e fatti dell’Anticristo” – Cappella San Brizio), raffigura l’Anticristo come un uomo dalle fattezze molto simili a Gesù, circondato da una folla di persone, con molti ricchi doni ai suoi piedi, e che, mentre parla, ha al suo fianco il Diavolo che gli suggerisce all’orecchio. Una rappresentazione di cinquecento anni fa, ma quanto mai attuale! E Gesù quale antidoto ci mostra alle barbarie, al dolore, alla sopraffazione, all’adula-zione? La perseveranza. Non cedere alle lusinghe di chi propone comode strade e facili salvezze, non smettere di credere nella Sua Parola, continuare ad aver fiducia in Lui, coltivare la speranza che alla fine prevarrà il bene. Prendere sul serio la Sua Parola è prendere posizione di fronte alle ingiustizie e non tacere di fronte al sopruso, anche a costo di non essere compresi e anche quando intorno crescerà l’incomprensione, anche tra amici e parenti. Perseverare è continuare ad amare la nostra Chiesa, la nostra Parrocchia, le nostre famiglie. Rinnovare il nostro impegno e non farci sopraffare dalla stanchezza, dando il nostro contributo senza attendere di ricevere qualcosa in cambio. Credere richiede impegno e costanza, perché la Sua è una via stretta e per compren-derla dobbiamo affidarci a Lui e non relegarLo in un angolo lontano della nostra vita.

Alessandro e Paola

CELEBRAZIONI LITURGICHE

SS. Messe feriali:

lunedì - venerdì ore 8,30 e 18,00

SS. Messe vigiliari:

ore 16,30 in Casa Breda ore 18,30 in Parrocchia

SS. Messe festive:

ore 8,00 - 9,30 - 11,00 - 18,30 S. Rosario:

feriali ore 17,30 vigilia e festivo ore 18,00

Confessioni:

tutti i giorni dalle 17,30 in poi; sabato dalle 17,00 in poi; domenica sempre disponibili, non durante le celebrazioni liturgiche.

Don Guanella ci esorta:

“Su questa terra un filo d’erba non cresce senza il volere di Dio, e un capello non viene tolto dal capo di un cristiano se Dio non lo permette. Or quello che manda, Iddio non lo manda per altro che per il fine amabilissimo della santificazione di un’anima”.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura:

Ml 3,19 - 20a Salmo: Sal 97

Seconda Lettura: 2Ts 1,11 - 2,23,7 - 12

Vangelo: Lc 21,5 - 19

Casa Canonica Tel. e Fax 049620213

[email protected]

Centro Parrocchiale Tel. 049620677

Caritas Parrocchiale

Tel. 049620677

[email protected]

Redazione Fo.Par. [email protected]

Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria)

Diocesi di Padova

13 novembre 2016, XXXIII Domenica T. O. (anno C)

n° 1323 anno XXXI

Orientamenti Pastorali 2016 - 2017

"Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: <<Sono io>> ... Non andate die-tro di loro!" (Lc 21,8)

Page 2: Venditori di fumo - Corale Canosicoralecanosi.altervista.org/alterpages/files/1323-13... · 2016. 11. 12. · Venditori di fumo i avvi iniamo veloemente alla fine del Tempo Ordinario

2 Il Foglio Parrocchiale 13 novembre 2016 .

Papa Francesco ci dice...

“Questo discorso di Gesù è sempre attuale: egli ci ripete: «Badate di non lasciarvi ingan-nare. Molti infatti verranno nel mio nome». È un invito al discernimento. Anche oggi, in-fatti, ci sono falsi “salvatori”, che tentano di sostituirsi a Gesù: santoni, anche stregoni,

personaggi che vogliono attirare a sé le menti e i cuori, specialmente dei giovani. Gesù ci mette in guardia: «Non an-date dietro a loro!». E il Signore ci aiuta anche a non avere paura: di fronte alle guerre, alle rivoluzioni, ma anche alle calamità naturali, alle epidemie. Gesù ci libera dal fatalismo e da false visioni. «Non andate dietro a loro!» ”

La Porta (del cuore) non si chiude mai

Si chiude l'Anno Santo della Misericor-dia indetto da Papa Francesco, ma non si chiudono ... le porte della Misericor-dia.

“Siate misericordiosi, come il Padre vo-stro è misericordioso” (Lc 6,36): l’invito di Gesù ad essere misericordiosi come il Padre diventa per noi un impegno a trasmettere agli altri l’esperienza dell’essere perdonati. E questo non solo in certi momenti particolari, ma nell’ar-co della nostra intera giornata. Non si tratta di compiere gesti titanici, ma di tenere gli occhi bene aperti sul nostro vissuto quotidiano, per non la-sciarci sfuggire occasioni di perdono. Non dimentichiamo che saremo giudi-cati da Dio non solo sul male compiuto, ma anche sul bene volutamente omes-so. Lo ha capito bene Sant’Agostino

quando scrive: “Temo che il Signore passi, ed io non me ne accorga”. Già nel Vangelo di Matteo ci vengono date delle indicazioni. Al capito-lo 25 sono elencate quelle che il catechismo definirà opere di miseri-cordia corporale: sfamare chi ha fame, dissetare chi ha sete, vestire chi non ha un abito, accogliere i forestieri, visitare gli ammalati e i car-cerati. Però se scorriamo tutto il Vangelo, scopriamo anche altre opere di misericordia, che Gesù ci ha suggerito e che Lui stesso ha praticato nel suo amore preferenziale per i più deboli. La Chiesa le ha accomunate come “opere di misericordia spirituale”: il consiglio a chi è nel dubbio, l’istruire chi non conosce la verità, il richiamare chi vive una vita nel peccato, la preghiera per i fratelli vivi e defunti, il perdono delle offese e la pazienza con chi a volte la mette a dura prova. Ma quello che più conta, ci ricorda papa Francesco, è la concreta e sollecita disponibilità: non dire “Dio ti aiuterà, io non ho tempo”, ma fermarsi, “perdere tempo”, ascoltare e consolare. Anzi, è meglio iniziare da quelle più semplici, che il Signore ci indica come le più urgenti. Ci educano, infatti, all’attenzione verso le esigen-ze più elementari dei nostri «fratelli più piccoli» (Mt 25,40), nei quali è presente Gesù. Le opere di misericordia risvegliano in noi l’esigenza e la capacità di rendere viva e operosa la fede per mezzo della carità. Attraverso que-sti semplici gesti quotidiani possiamo compiere una vera rivoluzione culturale, come è stato in passato, creare quel “nuovo umanesimo cristiano” che il Convegno Ecclesiale di Firenze dello scorso novembre ha lasciato come impegno alla Chiesa italiana.

don Gabriele

Cremazione dei defunti

Le indicazioni della Chiesa

La Congregazione per la Dottrina della Fede ha emanato un’Istruzione relativa alla cremazione dei Defunti. Eccone i pun-ti essenziali.

La Chiesa continua a preferire la pra-tica della sepoltura, che appare più rispettosa della sacralità del corpo e meno esposta a interpretazioni non coerenti con la fede nella risurrezione.

La pratica della cremazione non è vietata “a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana”.

Le ceneri del defunto devono essere conservate in luogo sacro “cioè nel cimitero o, se è il caso, in una chiesa o in un’area dedicata a tale scopo dalla competente autorità ecclesiastica”.

La conservazione delle ceneri nell’a-bitazione domestica non è consenti-ta, tranne che per circostanze gravi ed eccezionali, verificate dal Vescovo.

Le ceneri inoltre non possono essere divise fra i vari nuclei familiari.

Per evitare ogni tipo di equivoco pan-teista, naturalista o nichilista, non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo, oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemo-rativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti.

(Chi desiderasse leggere l’intero testo dell’Istruzione lo può trovare nella chiesa parrocchiale o nel sito www.vatican.va ).

Page 3: Venditori di fumo - Corale Canosicoralecanosi.altervista.org/alterpages/files/1323-13... · 2016. 11. 12. · Venditori di fumo i avvi iniamo veloemente alla fine del Tempo Ordinario

Il Foglio Parrocchiale 13 novembre 2016 3 .

Il buon leggere…

“La speranza non è in vendita” di don Luigi Ciotti, edito da Giunti (edizioni Gruppo Abele).

In un mondo d'ingiustizie sempre più intollerabili, la speranza rischia di diventare quasi un lusso, un bene alla portata di pochi. Ma una speranza "d'élite", una speranza che esclude, in realtà è una speranza falsa. E per fermare questa compravendita di speranze di seconda mano bisogna trasformare la denuncia dell'ingiustizia in impegno per costrui-re giustizia. Queste le premesse da cui nasce "La speranza non è in vendita", di don Luigi Ciotti, un lavoro costruito attraverso quarantacinque anni di faccia a faccia con le perso-ne, di incontri, di strada fatta a fianco degli ultimi. Un testo "per non cedere alla rasse-gnazione, al cinismo e all'indifferenza. E per ricordarci che la strada dell'impegno è scan-dita da tre parole: corresponsabilità, continuità, condivisione".

Cenni sull’autore: Don Luigi Ciotti nasce il 10 settembre 1945. Nel 1965, insieme ad alcuni amici, promuove un gruppo di impegno giovanile che prenderà in seguito il nome di Gruppo Abele. Fra le sue prime attività, un progetto educativo negli istituti di pena minorili e la nascita di alcu-

ne comunità per adolescenti alternative al carcere. Nel 1972 Ciotti viene ordinato sacerdote e come parrocchia gli viene affidata “la strada”. Convinto che solo il “noi” può costruire cambiamento e giustizia sociale, nel 1995 don Luigi ha contribuito alla nascita di Libera, che oggi coordina l’impegno di oltre 1600 realtà in Italia, attive nel contra-sto alla criminalità organizzata e nella promozione di una cultura della legalità e della responsabilità.

Invito Giovedì 17 novembre alle ore 20,45: 2° incontro vicariale sull’affettività presso la Sala Callegari della Parrocchia di San Giuseppe. L’ingresso è libero. Sono invitati in modo particolare tutti gli Educatori e i Catechisti.

In caso di Maltempo La

Castagnata sarà Posticipata al 20 Novembre

Page 4: Venditori di fumo - Corale Canosicoralecanosi.altervista.org/alterpages/files/1323-13... · 2016. 11. 12. · Venditori di fumo i avvi iniamo veloemente alla fine del Tempo Ordinario

4

Il Foglio Parrocchiale 13 novembre 2016

Intenzioni

SS. Messe

Ricorrenze

e attività

LUN 14

Lc 18,35-43

8,30: -

18,00: def.ti Riccardo, Lina e Paola Boes-so - def.ti fam. Minetto

16,30: Catechesi per la 5a elementare, 1a e 3a media 21,00: Incontro dei Gruppi Giovanissimi 2a superiore

MAR 15

Lc 19,1-10

8,30: -

18,00: def.ti fam. Rismai-Mattietto

16,00: Centro di Ascolto della Caritas Parrocchiale 17,30: Coroncina della Divina Provvidenza 18,00: Santa Messa votiva in onore di San Luigi Guanella 21,00: Incontro dei Gruppi Giovanissimi di 1a e 5a superiore 21,00: Gruppo Teatro (prove)

MER 16

Lc 19,11-28

8,30: -

18,00: def.ta Natalina Marcone (trigesimo)

San Fidenzio, vescovo

8,30: Pulizia del Centro Parrocchiale a cura dei volontari 16,30: Catechesi per la 2a media

GIO 17

Lc 19,41-44

8,30: -

18,00: def.to Odoardo Piovan

Santa Elisabetta d’Ungheria

17,00: Redazione Fo.Par. 20,45: 2° incontro vicariale sull’Affettività presso la Sala Calle-gari nella Parrocchia di San Giuseppe. 21,00: Incontro dei Gruppi Giovanissimi 3a e 4a superiore

VEN 18

Mt 14,22-33

8,30: 18,00: -

9,00: Pulizia della chiesa a cura dei volontari 17,00-18,00: Distribuzione viveri presso la Caritas Parrocchiale 17,30: Coroncina della Divina Misericordia

SAB 19

Lc 20,27-40

8,30: - 16,30: Santa Messa in Casa Breda

18,30: def.ta Renata Benvenuti

DOM 20

8,00: - 9,30: Santa Messa per la Comunità Parrocchiale

11,00: - 18,30: def.ti fam. Furian e Fridegotto

Cristo Re

Si chiude l’Anno Santo della Misericordia

Dopo la Santa Messa delle 9,30, incontro per i genitori dei bam-bini di Iniziazione Cristiana delle classi 3a e 4a elementare 15,30 – 17,00: GEFF in centro parrocchiale per i bambini delle elementari 16,00 - 18,00: Incontro Gruppo Medie in centro parroc-chiale

Santa Elisabetta d’Ungheria Figlia di Andrea, re d'Ungheria e di Gertrude, nobildonna di Merano, ebbe una vita bre-ve. Nata nel 1207, fu promessa in moglie a Ludovico figlio ed erede del sovrano di Turin-gia. Sposa a quattordici anni, madre a quindici, restò vedova a 20. Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto in attesa di imbarcarsi con Federico II per la crociata in Terra Santa. Eli-sabetta aveva tre figli. Dopo il primogenito Ermanno vennero al mondo due bambine: Sofia e Gertrude, quest'ultima data alla luce già orfana di padre. Alla morte del marito, Elisabetta si ritirò a Eisenach, poi nel castello di Pottenstein per scegliere infine come dimora una modesta casa di Marburgo dove fece edificare a proprie spese un ospedale,

riducendosi in povertà. Iscrittasi al Terz'Ordine Francescano, offrì tutta se stessa agli ultimi, visitando gli ammalati due volte al giorno, facendosi mendicante e attribuendosi sempre le mansioni più umili. La sua scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla dei figli. Morì a Marburgo, in Germania, il 17 novembre 1231. È stata canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235.