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CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L’EMILIA ROMAGNA VERIFICA DEL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALLA NORMATIVA REGIONALE IN MATERIA DI ASILI NIDO Bologna, giugno 2005

VERIFICA DEL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI … · Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido 6 ulteriori dati di carattere

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CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO

PER L’EMILIA ROMAGNA

VERIFICA DEL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALLA NORMATIVA REGIONALE IN MATERIA DI ASILI NIDO

Bologna, giugno 2005

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

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a cura di: Consigliere Carlo Coscioni (relatore) Dott.ssa Annarita Sinigaglia Dott. Giovanni Gastaldello Dott. Stefano Speranzoni Sig.ra Nadia Bovinelli

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INDICE

Premessa...................................................................................................... 5

Capitolo 1 Quadro di sintesi e considerazioni conclusive ............................................ 7 Capitolo 2 L’intervento pubblico in materia di asili nido – Quadro normativo ........ 10

2.1 Il nuovo assetto costituzionale.......................................................................... 10 2.1.1 Cenni sulle funzioni amministrative ante riforma del titolo V .................. 10 2.1.2 La riforma del titolo V della Costituzione................................................. 11

2.2 Analisi delle norme statali in tema di asili d’infanzia. ..................................... 12 2.3 L’art. 70 della l. 448/01 e la sentenza della Corte cost. n. 370/03.................... 14 2.4 L’art. 91 della legge n. 289 del 2002 e la sentenza n. 320/04 della Corte costituzionale .......................................................................................................... 16 2.5 Gli interventi regionali in materia di asili nido.................................................16

2.5.1 La legge regionale n. 1/2000 (e modifiche apportate con legge r. n. 8 del 2004) ................................................................................................................... 16 2.5.2 Altre norme regionali rilevanti in materia di asili nido ............................. 21 2.5.3 Atti amministrativi generali adottati in ambito regionale in materia di asili nido ..................................................................................................................... 23

Capitolo 3 Le risorse finanziarie................................................................................. 30 3.1 I finanziamenti di Stato e Regione.................................................................... 30 3.2 La ripartizione alle Province e ai Comuni. ....................................................... 32

Capitolo 4 Modalità di gestione (gestione diretta, affidamento, accreditamento)...... 36 4.1 Sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia in Emilia-Romagna. ....... 36 4.2 Modalità di gestione dei servizi educativi. .......................................................37 4.3 Incidenza della popolazione inferiore a 3 anni sul totale abitanti..................... 40

Capitolo 5 Analisi dei servizi comunali...................................................................... 42 5.1 Comune di Piacenza.......................................................................................... 43 5.2 Comune di Parma.............................................................................................. 49 5.3 Comune di Reggio Emilia................................................................................. 55 5.4 Comune di Modena........................................................................................... 61 5.5 Comune di Bologna .......................................................................................... 67 5.6 Comune di Ferrara ............................................................................................ 73 5.7 Comune di Ravenna.......................................................................................... 79 5.8 Comune di Forlì ................................................................................................ 85 5.9 Comune di Cesena ............................................................................................ 91 5.10 Comune di Rimini........................................................................................... 97 5.11 Comune di Imola .......................................................................................... 103 5.12 Comune di Carpi........................................................................................... 109 5.13 Comune di Sassuolo...................................................................................... 115 5.14 Comune di Faenza ........................................................................................ 121

Capitolo 6 Indicatori di efficacia: comparazione tra i diversi sevizi comunali ........ 127

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Premessa

La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti dell’Emilia-Romagna,

con delibera n 1 /2004, adottata nell’adunanza del 13 gennaio 2004, ha approvato

il programma del controllo per l’anno 2004 sulla gestione delle Amministrazioni

pubbliche aventi sede nella Regione.

All’art.1, punto 6, della predetta delibera è prevista l’indagine riguardante la

verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in

materia di asili-nido con referto al Consiglio regionale e ai Consigli Comunali di

Bologna, Imola, Ferrara, Forlì, Cesena, Modena, Carpi, Sassuolo, Parma, Piacenza,

Ravenna, Faenza, Reggio Emilia, Rimini.

Va ricordato come il controllo sulla gestione svolto dalla Corte dei Conti ai

sensi dell’art. 3, comma 4, della legge 20 del 1994 e dell’art. 7, comma 7, della

legge n. 131 del 2003, abbia natura collaborativa e sia rivolto a verificare il

perseguimento degli obiettivi posti dalle leggi statali e regionali di principio e di

programma.

L’indagine ha lo scopo di verificare, nel rispetto dell’autonomia

costituzionalmente garantita alle Regioni, il grado di attuazione della legge

regionale n.1 del 10 gennaio 2000 e successive modificazioni e di accertare che gli

interventi realizzati rispondano ai criteri dell’efficacia, dell’efficienza e

dell’economicità che sono alla base dell’azione amministrativa, e siano effettuati nel

rispetto del principio della legalità.

Con la presente relazione la Corte dei Conti intende inoltre offrire al

Consiglio regionale e ai Consigli comunali delle città specificamente interessate

dall’indagine elementi conoscitivi e di riflessione in merito all’attività svolta

dall’amministrazione regionale e da quelle comunali relativamente al servizio degli

asili nido.

La scelta dei Comuni da sottoporre all’indagine è avvenuta secondo il criterio

demografico della popolazione individuando quelli con popolazione superiore ai

30.000 abitanti (fonte: sito internet demo istat.it): ciò ha permesso di raffrontare e

comparare 14 diverse realtà territoriali.

Sul piano metodologico l’indagine ha comportato l’acquisizione, presso il

Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza della Regione Emilia-Romagna,

di dati e documenti inerenti la popolazione iscritta e le strutture esistenti su tutto il

territorio della Regione. Per completare il quadro informativo utile all’indagine si è

poi proceduto all’acquisizione diretta presso i 14 Comuni dell’Emilia-Romagna di

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ulteriori dati di carattere demografico, strutturale ed economico raccolti in 13

schede di rilevazione predisposte dalla Sezione regionale di controllo.

Allo scopo di illustrare il carattere e la finalità dell’indagine nonché di

assicurare più uniformi criteri di compilazione delle schede si è poi ritenuto

opportuno tenere una riunione illustrativa a cui sono stati invitati i responsabili dei

servizi educativi comunali, i dirigenti delle strutture provinciali e il dirigente

regionale del Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza. Gli Uffici regionali

provinciali e comunali hanno fornito sempre puntuale e tempestiva collaborazione.

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Capitolo 1 Quadro di sintesi e considerazioni conclusive

1.1 L’indagine, come è precisato in premessa, ha interessato i comuni della

regione con popolazione superiore a 30.000 abitanti. Pertanto ai comuni capoluogo

di provincia si sono aggiunti i comuni di Imola, Carpi, Sassuolo e Faenza.

La parte introduttiva del referto è dedicata al quadro normativo. Dopo un ex

cursus nei principi costituzionali che interessano la materia ed, in particolare, delle

recenti norme che hanno significativamente inciso sull’assetto delle competenze, si

è dato spazio alle norme - statali e regionali - che disciplinano gli asili nido.

Dalle disposizioni contenute nel regolamento sulla protezione e l’assistenza

della maternità e dell’infanzia (R.D. 15 aprile 1926, n. 718 - art. 137), si è passati

ad illustrare le leggi intervenute nel dopoguerra:

- la legge 6 dicembre 1971, n. 1044 di approvazione del piano

quinquennale degli asili-nido comunali che ha qualificato gli asili-nido come servizio

sociale di interesse pubblico con lo scopo di provvedere alla temporanea custodia

dei bambini;

- la legge n. 285 del 1997 e la legge n. 328 del 2000 che pur non

riguardanti direttamente la materia, contengono norme che in qualche modo

interessano gli asili-nido.

Particolare rilievo ha assunto la legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge

finanziaria 2002), il cui articolo 70, nell’istituire il fondo per gli asili-nido, li definisce

“strutture dirette a garantire la formazione e la socializzazione dei bambini di età

fra tre mesi e tre anni” e dispone che la loro disciplina rientri tra le competenze

esclusive dello Stato; norma, quest’ultima, dichiarata illegittima dalla Corte

costituzionale, con la sentenza n. 370 del 2003.

1.2 La Regione è intervenuta nella materia con la legge 10 gennaio 2000, n.1,

modificata successivamente con la legge n. 8 del 2004, il cui contenuto è

ampiamente riportato nella relazione. Così come largo spazio è riservato alle altre

leggi che hanno stretta aderenza con la materia, quali la legge regionale n. 26 del

2001 e la legge n. 9 del 2005. Quest’ultima, tra l’altro, istituisce la figura del

garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

L’intervento regionale si è altresì realizzato attraverso numerosi atti

amministrativi, sia del Consiglio che della Giunta, che hanno disciplinato in modo

compiuto il funzionamento dei servizi educativi per la prima infanzia ed i requisiti

strutturali ed organizzativi degli asili-nido.

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1.3 Il finanziamento per i nidi di infanzia è posto in parte a carico dello Stato, in

parte a carico della Regione.

I fondi pervengono ai Comuni tramite le Province. Un’apposita tabella

fornisce il quadro dei fondi affluiti dal 2001 al 2003. Da essa si può rilevare che

mentre i fondi di provenienza statale sono gradualmente aumentati, quelli regionali

hanno subito nel 2003 una contrazione rispetto al 2002, in relazione alla istituzione

del nuovo fondo statale per gli asili-nido, intervenuta con la legge n. 448 del 2001.

Quanto alla ripartizione tra Province e Comuni, essa è devoluta al Consiglio

regionale che ogni triennio è chiamato ad approvare il programma regionale per i

servizi della prima infanzia.

Tale ripartizione è graficamente rappresentata nella relativa tabella.

1.4 L’Emilia-Romagna si colloca tra le regioni d’Italia con un’alta percentuale di

servizi educativi per la prima infanzia. Infatti i bambini iscritti nell’anno 2002-2003

sono pari al 23,2% dei bambini di età compresa fra 0 e 3 anni, rispetto ad una

media nazionale molto inferiore.

Dal 2000, anno di entrata in vigore della legge regionale n. 1, al 2003 i nidi

di infanzia nella Regione sono passati da 438 a 602, consentendo un’offerta di

22.684 posti, con un incremento del 19,5% rispetto al 2000.

Ciò, peraltro, ha consentito di soddisfare solo in parte le richieste di accesso

al servizio, dal momento che gli iscritti in lista d’attesa sono anch’essi aumentati del

14,23%, rispetto al 2000.

1.5 I servizi possono essere gestiti oltre che dai comuni o da altri soggetti

pubblici, ma anche da soggetti privati, accreditati o autorizzati.

Una tabella mette in evidenza la situazione degli asili-nido; da essa risulta

che su 305 asili-nido 173 (pari al 56,72%) sono direttamente gestiti dai comuni e

degli altri 132 ben 106 (pari al 80,30%) sono destinatari di contributi pubblici.

La relazione illustra anche alcune innovative esperienze gestionali realizzate

a Parma ed a Reggio Emilia e fornisce un quadro rappresentativo della potenziale

utenza dei servizi comunali e dell’incidenza del numero di bambini da 0 a 3 anni sul

totale degli abitanti; incidenza che per il 2003 è del 2,53%, in lieve costante

aumento rispetto al 2000.

1.6 L’ultima parte del referto contiene schede illustrative , accompagnate da

apposite tabelle, dell’attività dei singoli comuni.

Da tali schede è possibile rilevare una serie di dati relativi alla popolazione

residente,al numero di bambini tra 0 e 3 anni, al numero degli asili-nido, ai servizi

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comunali presenti, al rapporto tra domanda ed offerta, nonché al numero di

educatori in servizio ed al costo globale sostenuto.

Conclude tale parte una comparazione tra i diversi servizi comunali operata

mediante un serie di indicatori di efficacia, quali:

- il tasso di insoddisfazione della domanda;

- il grado di soddisfazione della domanda potenziale;

- il tasso di utilizzo dei servizi;

- il tasso di frequenza;

- il rapporto tra iscritti ed educatori ed addetti ai servizi;

- il rapporto tra iscritti e superficie complessiva.

Anche questi risultati sono espressi graficamente con apposite tabelle.

1.7 L’indagine compiuta ha consentito di rilevare un risultato nel complesso

positivo ove si consideri la particolare attenzione rivolta dagli enti interessati alla

cura della prima infanzia, anche se permangono aspetti di criticità per quanto

concerne il rapporto tra domanda ed offerta di posti negli asili nido, e su questo

versante la Sezione ritiene che debbano concentrarsi gli impegni di Regione,

Province e Comuni, ciascuno per la propria parte di competenza.

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Capitolo 2 L’intervento pubblico in materia di asili nido – Quadro

normativo

2.1 Il nuovo assetto costituzionale

2.1.1 Cenni sulle funzioni amministrative ante riforma del titolo V

L’art. 5 della carta costituzionale, dopo aver premesso, in modo solenne,

l’unità ed indivisibilità della repubblica, enuncia i principi della autonomia e del (più

ampio possibile) decentramento amministrativo.

A loro volta, gli originari testi degli artt. 117 e 118 conferivano, il primo,

potestà legislativa alle regioni ordinarie in determinate materie - fatti salvi i principi

fondamentali posti dalle leggi dello Stato -, e, il secondo, le funzioni amministrative

alle regioni stesse in ordine alle medesime materie, secondo il principio del

parallelismo. Il secondo e terzo comma, poi, dell’art. 118 prevedevano un sistema

di delega a cascata, secondo il quale lo Stato “può, con legge, delegare alla regione

altre funzioni amministrative”, che le regioni, a loro volta, delegavano di norma agli

enti locali, salva facoltà di avvalersi dei loro uffici. In tale quadro costituzionale, si

dava per scontata la titolarità statale di larghissima parte delle funzioni

amministrative; non a caso gli artt. 97 e 98 cost., intitolati la pubblica

amministrazione, costituivano (e costituiscono) la sezione II del titolo III, dedicato

al Governo: dunque, la P.A. era in primo luogo l’ apparato del governo.

Come noto, solo negli anni ’70 –ed in particolare con la legge delega 22

luglio 1975, n. 382, e conseguente D.P.R. attuativo, n. 616 del 24 luglio 1977 – il

trasferimento di funzioni divenne effettivamente operante.

Successivamente, nel quadro delle riforme degli anni ’90, e non solo di

carattere amministrativo, volte al tentativo di mantenere il paese competitivo

nell’ambito della UE, la legge delega n. 59 del 15 marzo 1997, agli artt. 1 e 2,

operò una sorta di inversione “metodologica” degli allora vigenti artt. 117 e 118

cost.: fatte salve determinate materie, spettanti allo Stato, le funzioni ed i compiti

amministrativi relativi alla cura degli interessi localizzabili nei rispettivi territori,

furono conferiti alle regioni ed agli enti locali, nell’osservanza del principio di

sussidiarietà (art. 1). Dunque, il punto di partenza erano le funzioni; e la disciplina

legislativa circa le predette materie spettavano in toto alle regioni in relazione alle

materie di cui all’art. 117 1° comma, fermo rimanendo la competenza legislativa

integrativa di cui all’art. 117, 2° comma. (art. 2).

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La delega fu esercitata con numerosi decreti, di cui, per quanto qui rileva, il

più importante è certamente il D. lgs. n. 112/98. Conformemente alle previsioni

dell’art. 3 della legge n. 59/97, il Decreto legislativo n. 112 del 1998, per ogni

materia: a) individua i compiti da mantenere in capo alle amministrazioni statali;

b) indica le funzioni da conferire alle regioni ed agli enti locali; c) individua le

procedure e gli strumenti di raccordo dei vari livelli.

Se per alcuni la l. 59/97 costituiva “il massimo decentramento possibile a

costituzione invariata”; per altri essa violava la ripartizione di competenze

costituzionalmente prevista. Chiamata a pronunciarsi, la Corte costituzionale, con

sentenza n. 408/98, giudicò compatibili il “vecchio” principio del parallelismo con il

“nuovo” principio (ora costituzionalizzato) di sussidiarietà.

2.1.2 La riforma del titolo V della Costituzione

Con legge cost. n. 3 del 2001, come noto, si sono apportate modifiche al

titolo V della Carta fondamentale. In particolare, si sono ridisegnati gli articoli 117 e

118. L’art. 117 stabilisce le materie per le quali sussiste la potestà esclusiva dello

Stato e quelle per le quali, invece, essa è concorrente con la potestà legislativa

regionale. Per le materie non espressamente elencate, in via residuale, la

competenza è riservata alle Regioni. Dunque, il rapporto tra le diverse fonti

normative non è più in termini gerarchici, bensì in termini di competenza.

Dal canto suo, il nuovo art. 118 dà innanzitutto chiara contezza

dell’accoglimento del principio di sussidiarietà, disponendo che: “le funzioni

amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio

unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato..” .

Il secondo comma dello stesso art. 118 prevede che i comuni siano titolari di

funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale e regionale,

secondo le rispettive competenze.

Occorre ora accennare alla circostanza che la L. 131/03 ha delegato il

Governo ad individuare le funzioni fondamentali degli EE. LL. ex art 117 lett. p),

secondo il criterio che esse sono quelle essenziali ed imprescindibili per il loro

funzionamento e per il soddisfacimento di bisogni primari della comunità di

riferimento. La medesima legge ha previsto che fino a quando Regioni e Stato non

provvederanno a dare attuazione all’art. 118, le funzioni amministrative continuino

ad essere esercitate secondo le attribuzioni stabilite dalle disposizioni vigenti.

Dunque, occorre avere presente il nuovo assetto ex T.U. 267/00 e, specificamente

per le funzioni, il citato D. Lgs. 112/98, emanato in forza della legge delega n.

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59/97, in un quadro tutt’altro che semplice che, peraltro, sfugge alle finalità proprie

della presente relazione.

Aspetto rilevante assume l’ultimo comma dell’art. 118, che nello statuire che

gli Enti locali favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per

lo svolgimento di attività di interesse generale, accoglie il principio della c.d.

sussidiarietà in senso orizzontale, con il che si mira a far sì che la cura delle attività

d’ interesse generale sia, per quanto più possibile, svolta da privati, associazioni,

società convenzionate, etc., nella considerazione che questi riescano più

rapidamente e con minor costi a soddisfare le esigenze che occorre tutelare.

2.2 Analisi delle norme statali in tema di asili d’infanzia.

La più risalente disciplina legislativa statale configurava gli asili nido come

servizi aziendali di carattere sanitario ed assistenziale a favore delle madri che

lavoravano nelle maggiori aziende industriali e commerciali. Nello stesso senso era

finalizzata la creazione dei primi asili nido pubblici (art. 137, comma 2° regio

decreto 15 aprile 1926, n. 718, di approvazione del regolamento per l’esecuzione

della legge 10 dicembre 1925, n. 2277, sulla protezione e l’assistenza della

maternità e dell’infanzia).

Solo nel dopoguerra, ed in presenza di profonde trasformazioni economiche

e sociali, gli asili-nido divengono un vero e proprio servizio sociale a favore

dell’infanzia e della famiglia, aperto tendenzialmente alla totalità della popolazione.

La legge 6 dicembre 1971, n. 1044, recante “piano quinquennale per

l’istituzione1 di asili-nido comunali con il concorso dello stato, ha sostituito la

precedente normativa istituiva dell’ ONMI2, e dei nidi aziendali, introducendo gli

asili-nido come servizio sociale di interesse pubblico, con lo scopo di provvedere alla

temporanea custodia dei bambini, per assicurare assistenza alla famiglia e per

facilitare l’accesso della donna al lavoro. Alle regioni, con proprie norme legislative,

spettava il compito di fissare i criteri per la costruzione e gestione degli stessi,

tenendo conto delle esigenze delle famiglie e dotandoli di personale qualificato, tale

da garantire l’assistenza psico-pedagogica e l’armonico sviluppo del bambino.

Per quanto concerne i mezzi finanziari, venne istituito un fondo speciale,

alimentato in parte da un aumento dei contributi INPS, e per 70 miliardi3 da un

1 L’obiettivo della legge era la costruzione di almeno 3.800 asili-nido per il quinquennio 1972-76. 2 Opera nazionale per la protezione della maternità ed infanzia. 3 10 miliardi peri il 1972; 12 miliardi per il 1973; 14 miliardi per il 1974; 16 miliardi per il 1975; 18 miliardi per il 1976.

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contributo a carico dello Stato. Detti fondi venivano assegnati alle regioni, e da

queste trasferiti ai Comuni, sotto forma di contributi4

Con L. 29 novembre 1977, n. 891, al fine di assicurarne il completamento, il

piano venne rifinanziato.

Con la proposta di legge C 58385, presentata nel corso della XIII legislatura,

i proponenti si posero l’obiettivo di superare la dimensione meramente assistenziale

degli asili nido, evidenziandone anche la dimensione formativa6. Detta proposta di

legge veniva definita coerente con la normativa più recente in materia, come la

legge 285/97. Nella relazione tecnica si evidenziava come i nidi fossero poco di più

di 2000, frequentati solo dal 6% della popolazione di riferimento7; il basso ricorso

veniva collegato a fattori culturali ma ancor più alla carente offerta di servizi nelle

strutture pubbliche.

La legge n. 285 del 1997, ed anche la legge n. 328 del 2000, non

concernono direttamente gli asili-nido, ma riguardano misure che vi si possono

riflettere (ad. es., favorendo l’ingresso nei nidi di minori con famiglie in stato di

disagio, etc). Con la prima di dette leggi, recante “disposizioni per la promozione di

diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”, il bambino diviene da oggetto di

assistenza a soggetto di diritti8. La legge istituisce un fondo nazionale, ripartito per

il 50 % in proporzione alla popolazione, e per il 50% in ragione di criteri rivelatori

dello stato dei bisogni9. Fra le finalità dei progetti, si annoverano i servizi educativi,

ludici e culturali e di aggregazione per bambini da o a tre anni, che prevedano la

presenza di genitori, precisando che essi “non sono sostituivi degli asili-nido di cui

alla l. 1044/71”.10.

La legge n. 328 del 2000 (Legge quadro per la realizzazione del sistema

integrato di interventi e servizi sociali) è volta a “prevenire il disagio, contrastare la

povertà, migliorare la qualità della vita offrendo sostegno ed aiuto durante tutto il

4 Contributi che erano di due tipi:il primo, pari a 40 milioni, veniva erogato quale concorso alle spese di costruzione ed arredamento dell’asilo nido; il secondo, pari a 20 milioni annuali, per la sua gestione e manutenzione. 5 Il disegno non venne mai approvato. 6 Si prevedeva di affiancarvi nidi part-time, centri-gioco, spazi comuni bimbi-genitori. Cfr relazione tecnico normativa disponibile sul sito camera.it 7 intorno agli 1,5 milioni di bimbi fra 0 e 2 anni compiuti. Cfr. relazione tecnica disponibile sul sito camera.it 8 Cfr. pag. 80 “atti del seminario regionale nov. 2001 – Il coordinatore pedagogico per l’infanzia nei servizi pubblici e privati dell’Emilia- romagna 9 Quali a) carenza di strutture per la prima infanzia; b) numero minori presenti in presidi assistenziali; c) percentuale di dispersione scolastica nella scuola dell’obbligo; d) percentuale di minori che vivono sotto la soglia di povertà, etc. 10 Si evidenzia altresì come altre funzioni della legge siano il contrasto della povertà e della violenza, il provvedere all’affidamento di minori con genitori detenuti, il promuovere misure alternative al ricovero dei minori stessi in istituti educativo-assistenziali,; istituire case di accoglienza di genitori soli in difficoltà; interventi di prevenzione e assistenza nei casi di abuso o sfruttamento sessuale, maltrattamenti, etc.

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ciclo della vita.”11 : l’attenzione passa dai bisogni sociali al diritto di cittadinanza,

dalla riparazione del danno alla promozione del benessere.12 In essa emergono i

principi di non discriminazione, e di prevenzione e riduzione del disagio sociale,

secondo una ripartizione delle competenze improntata alla sussidiarietà, e

nell’impostazione dettata dalla L. 59/97 e D. lgs. n. 112/98.

Il sistema di finanziamento delle politiche sociali, delineato dall’art. 4, è

alquanto complesso, sia per le diverse finalità perseguite sia per le numerose

norme che concorrono a disciplinarlo. Esso trova fondamento nel fondo istituito con

la legge n. 449 del 199713; mentre la l. n. 388 del 200014, come modificata dalla l.

448/0115, ne ha stabilito la composizione. A titolo esemplificativo, in esso

affluiscono fondi previsti da norme volte a ridurre il disagio dell’handicap16, a

contrastare il traffico di stupefacenti17, a favorire l’integrazione degli immigrati18,

etc. Per quanto qui interessa, vi affluisce anche il precitato fondo per l’infanzia e

l’adolescenza (art. 1 L. 285/97), il fondo per gli asili nido (art. 70 L. 448/01),

nonché il fondo di rotazione per il finanziamento dei datori di lavoro per la

realizzazione di micro-nidi (art. 91, comma 1, l. 289/0319). Con D. M. 1 luglio

200420, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha determinato in €

1.884.346.940,00 l’importo complessivo del fondo per il 2004, di cui € 150.000.000

quale fondo ex art. 70 L. 448/01. Di questi, alla regione Emilia-Romagna compete

lo 7,05%, secondo percentuali identiche a quelle del 2003.

2.3 L’art. 70 della l. 448/01 e la sentenza della Corte cost. n. 370/03

La più volte citata legge 28 dicembre 2001, n. 448 all’art. 70, nell’istituire il

fondo per gli asili nido, ha definito i medesimi “strutture dirette a garantire la

formazione e la socializzazione dei bambini di età fra tre mesi e tre anni. ed a

sostenere le loro famiglie”, precisando che essi rientrano fra le competenze

esclusive dello Stato. Il 4° comma prevede che siano le regioni a ripartire le risorse

ai comuni richiedenti, per la costruzione e gestione degli asili nido e dei micro-nidi

aziendali.

11 Cfr. pag. 24 atti del seminario regionale nov. 2001 – Il coordinatore pedagogico per l’infanzia nei servizi pubblici e privati dell’Emilia- Romagna, dalla relazione dell’allora Min. per le politiche sociali. 12 Ibidem, pag, 92 intervento del Dirigente dei servizi sociali e sanità della provincia di Bologna 13 Art. 59, comma 44, l. 27 dicembre 1997, n. 449 – finanziaria per l’anno 1998. 14 Art. 80, comma 17, l. 23 dicembre 2000, n. 388 – finanziaria per l’anno 2001 15 Art. 52, comma 2, l. 28 dicembre 2001, n. 448 – finanziaria 2002 16 L. 5 febbraio 1992, n. 104; 17 T.U. stupefacenti, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 e ss. mm. 18 D, lgs 25 luglio 1998, n. 286 e ss. mm 19 L. 27 dicembre 2002, n. 289, - finanziaria per l’anno 2003 20 In G.U. S.G. n. 228 del 28/09/04

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A seguito di ricorso di legittimità costituzionale in via principale21, la Corte

Costituzionale, con sentenza n. 370 del 17-23 dicembre 2003, ha dichiarato –fra

l’altro- costituzionalmente illegittimo l'art. 70, comma 2, limitatamente alle parole

"fondamentali dello Stato". Appare, infatti, - rileva il giudice delle leggi - “estraneo

e contraddittorio con l'art. 117 della Costituzione - ed estraneo al quadro

costituzionale per come ricostruito - affermare che gli asili nido rientrino "tra le

competenze fondamentali dello Stato"; in riferimento, poi, alle funzioni

amministrative, tale disposizione contrasta con l'art. 118 della Costituzione e con il

principio di sussidiarietà, da questa disposizione individuato quale normale criterio

di allocazione di tali funzioni, che ne impone la ordinaria spettanza agli enti

territoriali minori, già peraltro, attributari di queste in base alla legislazione

vigente”.

La stessa Corte costituzionale, escludendo che la disciplina legislativa degli

asili nido possa spettare esclusivamente allo Stato sulla base del secondo comma

dell'art.117 della Costituzione, e parimenti escludendo la riconducibilità alle materie

che il quarto comma dell'art. 117 della Costituzione attribuisce alla competenza

legislativa “residuale” delle Regioni (e, in particolare, alle materie dell'assistenza e

dei servizi sociali), ha asserito essere -si legge in motivazione-22: “ indubbio che - in

relazione alle funzioni educative e formative via via riconosciute, nonche' in

considerazione della finalità di rispondere alle esigenze dei genitori lavoratori -,

utilizzando un criterio di prevalenza, detta disciplina non possa che ricadere

nell'ambito della materia dell'istruzione23 (sia pure in relazione alla fase pre-scolare

del bambino) nonchè, per alcuni profili, nella materia della tutela del lavoro, che

l'art. 117, terzo comma, della Costituzione affida alla potestà legislativa

concorrente, nell'ambito della quale il legislatore statale e' abilitato alla

determinazione dei relativi principi fondamentali; fatti salvi, naturalmente, gli

interventi del legislatore statale che trovino legittimazione nei titoli “trasversali” di

cui all'art. 117, secondo comma, della Costituzione.

La medesima sentenza, a sostegno del superamento della funzione di mero

servizio sociale, non ha mancato di sottolineare che numerose leggi regionali hanno

riconosciuto agli asili nido anche funzioni educative. Fra le più significative24, è

citata la legge della regione Emilia-Romagna 10 gennaio 2000, n. 1(v. infra).

21 promosso dalle regioni Marche, Toscana, Emilia-Romagna ed Umbria 22 La Sentenza, pubblicata in G.U., serie spec., 31/12/2003, n. 52, fa un ampio excursus storico-normativo in materia di asili nido. 23 Peraltro, già in precedenza, con Sent. N. 467/02, la medesima Corte aveva affermato che “il servizio fornito dall’asilo nido non si riduce a funzione di sostegno alla famiglia nella cura dei figli o di mero supporto per facilitare l’accesso dei genitori al lavoro, ma comprende finalità formative, essendo rivolto a favorire le potenzialità cognitive, affettive e relazionali del bambino..” 24 Altre, sono: la L.R. Liguria, n. 21/88; la L.R. Umbria, n. 30/87; la L.R. Toscana n. 32/2002

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2.4 L’art. 91 della legge n. 289 del 2002 e la sentenza n. 320/04

della Corte costituzionale

Le Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Veneto hanno impugnato l’art. 91

della legge 27/12/02 n.289 (finanziaria per l’a. 2003), che prevedeva ed era volto

a disciplinare, come fondo ministeriale, un fondo di rotazione per il finanziamento

dei datori di lavoro che realizzano servizi di asili-nido o micro-nidi. Le censure

rivolte avverso l’intero25 art. 91 della l. 289/02 si fondano sull’assunto

dell’incostituzionalità sia di un intervento legislativo dello Stato in tema di asili nido

– e cioè in una materia di competenza residuale delle Regioni o concorrente – sia

della creazione di un fondo statale di finanziamento dei datori di lavoro, in quanto

tali previsioni contrasterebbero con gli artt. 117 e 119 Cost.

La Corte costituzionale, richiamando la precedente sentenza n. 370/03, pur

negando che la disciplina possa essere ricondotta alle materie di competenza

esclusiva delle Regioni ai sensi del quarto comma dell’art. 117 Cost., ha piuttosto

ritenuto che essa ricada (ed utilizzando il medesimo criterio di prevalenza) nella

potestà legislativa concorrente. La Corte così prosegue: ..”In questi ambiti il

legislatore statale può determinare soltanto i principi fondamentali della materia e

non dettare una disciplina dettagliata ed esaustiva, quale quella contenuta nei primi

cinque commi dell’art. 91 della l. 289/02, mediante la quale gli organi statali

provvedono ad agevolare la realizzazione di asili-nido nei luoghi di lavoro”. Ha

quindi ritenuto fondata la questione di costituzionalità della norma censurata.

2.5 Gli interventi regionali in materia di asili nido

2.5.1 La legge regionale n. 1/2000 (e modifiche apportate con legge

r. n. 8 del 2004)

Con la legge regionale 10 gennaio 2000, n. 1, recante norme in

materia di servizi educativi per la prima infanzia il sistema dei servizi educativi per

la prima infanzia rivolto ai bambini in età 0-3 anni (nidi e servizi integrativi) viene

regolamentato attraverso una nuova normativa quadro, con l’intento di disciplinare

l’intera materia in modo più adeguato, altresì abrogando al contempo tutta la

legislazione previgente (che concerneva i nidi, mentre i servizi integrativi ricevono

dalla nuova legge la loro prima disciplina) La legge definisce varie tipologie di

25 La Corte ha poi ritenuto inammissibile la censura del comma 6° dell’art. 91, stante che esso fornisce una mera interpretazione autentica dell’art. 70 della l. 448/01, in ordine alla deducibilità di alcuni oneri dai redditi imponibili dei genitori, giudicata dalla stessa Corte costituzionale, nella precedente sentenza n. 370/03, concernere profili irrilevanti rispetto alle contestazioni regionali relative alla tutela della potestà normativa delle Regioni.

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servizi, stabilendone finalità e caratteristiche. Di rilievo è la circostanza che per la

prima volta vengono introdotti, nel campo dei servizi educativi per l’infanzia, istituti

quali l’autorizzazione al funzionamento e l’accreditamento.

Detta legge è stata oggetto di modifiche nel 2004 (l.r. n. 8, intitolata

“modifiche alla l.r. 10 gennaio 2000, n. 1), sia per essere adeguata e raccordata

alla legge costituzionale n. 3 del 2001 e alle leggi statali (legge n. 448 del 2001,

art. 70 – finanziaria 2002), sia per interventi di “manutenzione”26 occorrenti per

mantenerla al passo con l’emergere di nuovi bisogni.

Per sintesi, si farà riferimento al testo integrato, non mancando di rilevare,

specie con l’uso di note, le novità introdotte con legge n. 8/2004:

- l’art. 1 stabilisce che la regione riconosce i/le bambini/e quali soggetti di

diritti27 individuali, giuridici, civili, sociali, e che essa opera perché siano rispettati

come persone;

- l’art. 2 definisce espressamente il nido d’infanzia come servizio educativo e

sociale, aperto a tutti i bambini d’età fra 3 mesi e tre anni, che concorre con le

famiglie alla loro crescita e formazione..nel rispetto della loro identità. Finalità dei

nidi è: a) la formazione e socializzazione dei bimbi, con riguardo al loro benessere

psicofisico e dello sviluppo delle loro capacità cognitive, affettive e relazionali; b)

cura dei bambini in situazione di affidi extra-familiare; c) sostegno alle famiglie

nella cura e nelle scelte educative. Il terzo comma prevede la possibilità..di

individuare moduli organizzativi e strutturali differenziati..rispetto ai tempi di

apertura dei servizi28. I nidi possono essere a tempo pieno, parziale, e, in relazione

alla loro ricettività, micro-nidi;

- l’art. 3 disciplina i servizi integrativi e sperimentali, per rispondere alle

esigenze non solo educative ma anche ludiche e di aggregazione sociale, aperti ai

bambini accompagnati da adulti. L’ultimo comma prevede la figura dell’educatore

domiciliare, che è il servizio sperimentale più richiesto29, e che si realizza tramite

accordo di alcune famiglie con figli infratreenni, una delle quali mette a disposizione

il proprio domicilio per affidare figli in modo stabile e continuativo agli educatori;

- l’art. 4 definisce il sistema educativo integrato, costituito da nidi, servizi

integrativi e sperimentali, e detta norme di coordinamento ed integrazione dei

26 Così si esprime testualmente la relazione al progetto di legge, in B.U.R. n. 276 del 14 novembre 2003 27 Naturalmente, il riconoscimento di diritti da parte della Regione ha valore di “promozione e rafforzamento” di diritti preesistenti, di derivazione dell’ordinamento giuridico statale ed internazionale. 28 La legge di modifica ha previsto che i servizi integrativi possano essere ubicati nella stessa struttura, onde consentirne un pieno utilizzo. 29 Cfr relazione al progetto di legge –poi confluito in l. n. 8 del 2004 – in B.u.r. del 14/11/2003

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servizi ad opera di Regione ed enti locali, prevedendo una continuità con gli altri

servizi educativi, e specie con la scuola d’infanzia;

- l’art. 5 concerne la gestione dei servizi, che può, oltre ai comuni, essere

affidata ad altri soggetti pubblici, a privati convenzionati ovvero scelti con

procedure ad evidenza pubblica, (cfr.artt 113 e ss T.U. enti locali n. 267/00, come

modificato dal d.l. 269/03);

- l’art. 6 prevede che l’accesso sia aperto a tutti i bambini senza distinzione

alcuna30, e favorendo in particolare l’inserimento dei disabili, dei socialmente

svantaggiati31 e degli stranieri. Il comma 2bis32, prevede che i nidi aziendali di cui

all’art. 70 l. 448/01 siano aperti anche a bambini non figli di dipendenti33. In

particolare, il comma 3, lettera b), stabilisce la partecipazione alle spese attraverso

contribuzione differenziata in relazione alle condizione socio-economiche delle

famiglie e sulla base di criteri di equità e tutela dei meno abbienti, nel rispetto della

vigente normativa34…in materia di prestazioni assistenziali e sanitarie agevolate;

- l’articolo 7 ribadisce il diritto e la speciale tutela in favore dei bambini

disabili, dei bambini in condizioni di disagio relazionale e socio-culturale,

demandando ai servizi educativi e sociali ed alle A.s.l. la prevenzione di ogni forma

di svantaggio ed emarginazione;

l’art. 8 prevede, da parte dei gestori dei servizi, la massima trasparenza e la

partecipazione necessaria dei genitori utenti alle scelte educative;

- l’art. 10 disciplina le “funzioni della regione”, prevedendo al primo comma

che il Consiglio regionale approvi, a cadenza triennale, il programma regionale dei

servizi educativi per la prima infanzia, contenente linee di indirizzo: a) per la

programmazione e ripartizione delle risorse tra le province35; b)per l’attuazione di

iniziative formative; c) per progetti di ricerca, nonché di verifica e valutazione della

qualità dei servizi. Il comma 2 prevede che la giunta regionale adotti – dal canto

suo - la delibera di programma per i finanziamenti ed il riparto fra le province, e che

attui annualmente, per le spese correnti, il citato piano triennale36;

30 in relazione al sesso, religione, etnia, ed anche se stranieri, o apolidi 31 La situazione di svantaggio sociale e culturale, naturalmente, si riferisce al contesto di provenienza del minore. 32 Introdotto con l. n. 8 del 2004 33 Così favorendo il collegamento del servizio con il territorio. 34 Con l. 8/2004 è’ scomparso il previgente inciso “statale”, dappoichè tale materia, prima di competenza legislativa esclusiva, è ora devoluta a quella concorrente. 35 ..per la qualificazione dei servizi, per l’attuazione di forme di continuità e raccordo tra i servizi educativi sociali e sanitari..anche al fine di realizzazione del sistema educativo integrato e dei servizi sperimentali 36 Sembra così semplificarsi la procedura per le spese correnti, stante la cessazione dell’obbligo, da parte delle Province, della trasmissione dei loro programmi. La congruità di essi con la programmazione regionale è documentata con una relazione annuale, che le Province trasmettono alla regione.

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- l’art. 11 disciplina invece le “funzioni delle province”, prevedendo che

queste, in linea con gli indirizzi del Consiglio regionale, elaborino il piano provinciale

dei servizi per la prima infanzia37, istituiscano la commissione tecnico-consultiva38,

ed effettuino il monitoraggio di detti servizi sul territorio, in collaborazione con i

Comuni;

- l’art. 12 riserva ai Comuni numerose funzioni: gestiscono i servizi;

concedono l’autorizzazione al funzionamento dei servizi educativi per la prima

infanzia e vigilano sul loro espletamento; concedono l’accreditamento39;

concorrono, con loro proposte, alla formazione dell’anzidetto programma

provinciale; richiedono alle Province contributi in conto capitale40; attuano

interventi formativi del personale;

- l’art. 13 devolve alle A.S.L. la vigilanza igienico-sanitaria sulle strutture;

- l’art. 14 prevede che la Giunta regionale, ai fini dell’attuazione dei

programmi a livello regionale e provinciale, assegni alle province : a) fondi per

spese di investimento per costruzioni, acquisti o risanamenti conservativi da

destinare a servizi educativi per la prima infanzia (detti fondi sono poi girati ai

Comuni e, sentiti i Comuni interessati, ad altri soggetti pubblici41 od operatori

privati42); b) risorse per il funzionamento della Commissione tecnica e per il

sostegno ai coordinamenti pedagogici;

- l’art. 16 prevede che l’autorizzazione al funzionamento di detti servizi43 sia

concessa dal Comune di riferimento, a seguito di presentazione di denuncia di inizio

attività – DIA - da parte del richiedente. Il successivo art. 17 detta una serie di

requisiti, quali: rispondenza delle strutture a determinati standards; possesso da

parte del personale del necessario titolo di studio richiesto; applicazione dei CCNL di

categoria; rispetto del rapporto numerico educatori/bambini44; adozione della

tabella dietetica approvata dall’ASL45;

- l’art. 18 conferisce alla Regione il compito di rilasciare ai soggetti gestori

l’accreditamento in via sostitutiva, qualora il Comune non vi provveda entro 90 gg.

37 Il piano, di norma triennale, è detto “di sviluppo e qualificazione”. 38 Di cui all’art. 23. 39 Che, nei primi due anni, su richiesta dei Comuni, ex art. 37, c.7, può essere concesso anche dalla Regione. 40 Lettera d bis, aggiunta dalla l. n. 8/04. 41 Es, ex IPAB, AUSL. 42 Costoro perdono il finanziamento se non ottengono, o qualora venga poi revocata, l’autorizzazione al funzionamento. Il vincolo di destinazione dell’immobile deve essere almeno ventennale (si veda il successivo art. 28). 43 Ivi compresi i micro-nidi di cui all’art. 70 l. 448/01. 44 di cui al successivo art. 32, che senza determinare il rapporto, raccomanda particolare considerazione alla presenza di minori di mesi 12 ed alle situazioni di handicap o disagio. 45 Che deve conformarsi alle prescrizioni CE, adottate con DPR 128/99, e che inoltre escludano l’utilizzo di alimenti OGM e privilegino il consumo di alimenti biologici.

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I requisiti necessari per l’accreditamento riguardano la predisposizione di un

progetto pedagogico che contempli corsi di formazione, l’accesso di cui all’art. 6 e la

partecipazione delle famiglie agli organismi di gestione. Per i servizi privati

l’accreditamento costituisce condizione per l’accesso ai finanziamenti pubblici;

- l’art. 21 introduce il regime sanzionatorio per “chiunque eroghi un servizio

educativo senza autorizzazione ovvero senza D.I.A.”, consistente nella sospensione

dal servizio, nell’assegnazione di un termine per provvedere, e

nell’assoggettamento alla sanzione da € 2000 a € 10.00046;

- l’art. 22 disciplina la facoltà dei Comuni di convenzionarsi, per la gestione

dei predetti servizi, con soggetti accreditati, sulla base di schema-tipo di

convenzione approvata dalla Giunta regionale Gli appalti di servizi sono aggiudicati

a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e valutata cioè in relazione a

diversi elementi (qualità del progetto, modalità gestionali, rapporto numerico

educatori/bambini, prezzo);

- gli artt. 23 e 24 stabiliscono che per ogni Provincia è istituita una

Commissione tecnica, composta da personale con specializzazioni destinate ad

integrarsi tra di loro (pedagogisti, operatori igienico-sanitari, tecnici del settore

edilizio), e guidate da un Dirigente. Alla commissione spetta il compito di esprimere

parere obbligatorio47 in ordine alle richieste di accreditamento e di autorizzazione al

funzionamento, nonché parere vincolante in relazione all’accreditamento dei servizi

pubblici. Inoltre, essa svolge attività di consulenza in favore dei Comuni e relaziona

periodicamente alla Provincia ed alla Regione sull’attività autorizzatoria e di

accreditamento.

Il Titolo III (artt. 25-28) si occupa delle caratteristiche delle aree e strutture,

da ubicarsi in zone soleggiate, pianeggianti (in prevalenza), protette da fonti di

inquinamento e dotate di area verde attrezzata. In relazione ai nuovi insediamenti,

è favorita l’integrazione tra servizi (tra nidi d’infanzia, scuole elementari, servizi

sociali e sanitari). In materia di opere pubbliche, oltre agli imprescindibili requisiti di

sicurezza, di igiene, di salute e benessere, deve prendersi a riferimento anche il

progetto pedagogico. L’art. 28 impone, sugli edifici destinatari di finanziamenti

regionali (ex art. 14), un vincolo di destinazione di quindici o venti anni48, nonché la

revoca dei finanziamenti in caso di mancato rilascio o ritiro dell’autorizzazione.

46 La sanzione è stata introdotta per effetto delle modifiche intervenute nel 2004, con l. r. n. 8. 47 Vale a dire che esso deve essere richiesto. 48 A seconda siano destinati a Comuni ( lettera a) ovvero a privati ( lettera b), ex art. 14, comma 2°, legge medesima. E’ altresì prevista la rimozione anticipata del vincolo, a precise condizioni, e la conseguente, parziale, restituzione dei contributi.

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21

Il Titolo IV concerne il personale dei nidi e dei servizi integrativi. Viene posto

in risalto il lavoro collegiale e la collaborazione con le famiglie. La determinazione

del rapporto numerico educatori/bambini viene demandato al Consiglio regionale, il

quale dovrà porre particolare attenzione ai bambini di età inferiore ai dodici mesi ed

a quelli disabili o che presentino situazioni di svantaggio. All’art. 33 viene introdotta

la figura del coordinatore pedagogico, con compiti di indirizzo e sostegno tecnico

agli operatori, di monitoraggio e raccordo dei servizi, di collaborazione con le

famiglie. L’insieme dei coordinatori costituisce il coordinamento pedagogico

provinciale, con compiti di scambio di esperienze e supporto alla innovazione e

qualificazione dei servizi.

L’art. 36, nell’introdurre il Titolo V, detta norme finanziarie, prevedendo

espressamente che ai relativi oneri si faccia fronte (anche) attingendo dal fondo

nazionale per le politiche sociali.

L’art. 37 stabilisce che le norme di cui ai Titoli II e III (artt. da 16 a 28) si

applicano solo per strutture di nuova realizzazione, introducendo un regime

transitorio, invece, per le strutture funzionanti al 29/1/2000, le quali devono

adeguarsi entro tre anni alle direttive di prima attuazione e concernenti il Titolo II

(autorizzazione al funzionamento e accreditamento dei nidi), ed entro cinque anni

alle direttive d’attuazione concernenti il Titolo III (caratteristiche delle aree e

strutture).

2.5.2 Altre norme regionali rilevanti in materia di asili nido

Altre norme che , pur se da diversa angolazione, riguardano la prima

infanzia, sono:

a) la legge regionale 8 agosto 2001, n. 26, recante: “diritto allo studio

ed all’apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della l. r. n. 10 del

1999”, che ha la finalità dir rendere effettivo il diritto di ognuno ad accedere a tutti

i gradi del sistema scolastico e formativo, assegnando a Regioni ed autonomie locali

il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che vi si

frappongono. A tal fine, vengono individuate azioni49 ed interventi50 in favore dei

49 Le “azioni” consistono: nel promuovere interventi in favore degli alunni, nel rispetto della loro autonomia ed identità; nell’offrire servizi ed interventi differenziati, per favorire l’accesso all’ istruzione, con priorità verso gli strati della popolazione con bassi livelli di scolarità; nel raccordare fra loro le istituzioni scolastiche e socio-sanitarie, nonché i servizi educativi e culturali. 50 Gli interventi sono sia volti a facilitare l’accesso e la frequenza alle attività scolastiche (fornitura gratuita o semi-gratuita di libri di testo, servizi di mensa, di trasporto, sussidi e borse di studio, servizi individualizzati per disabili), sia volti a garantire i livelli di qualità formativa ed educativa.

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destinatari, che spaziano dalla prima infanzia all’età adulta51, con particolare

attenzione ai soggetti in situazione di handicap;

b) la legge regionale 28 dicembre 1999, n. 40, recante “Promozione delle

città dei bambini e delle bambine”, il cui art. 1 riconosce i fanciulli come

soggetti titolari di autonomi diritti e bisogni, ed afferma la loro centralità nella vita

sociale;

In particolare, l’articolo 2 prevede una serie di azioni, specie nei contesti

urbani, mirate a:

- accrescere la possibilità di fruizione dell’ambiente naturale ed urbano;

- migliorare la qualità ambientale delle città;

- realizzare interventi di riqualificazione di spazi e di percorsi urbani in

favore dell’infanzia;

- effettuare una pianificazione e progettazione urbana ispirata al rispetto

ed all’ascolto delle esigenze dei bambini;

- promuovere la vita sociale dei bambini e diffondere i loro diritti

c) modifiche a detta legge sono state apportate con la l.r. n. 2 del 2003,

recante norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del

sistema integrato di interventi e servizi sociali. Essa costituisce attuazione regionale

della legge nazionale quadro sugli interventi e servizi sociali (legge n. 328/00).

Di particolare rilevanza è l’art. 4, 1° comma, lettera c), in virtù del quale

“hanno diritto alle prestazioni (oltre i cittadini italiani e UE) gli stranieri ed apolidi

regolarmente soggiornanti ai sensi della normativa statale, nonché i minori stranieri

o apolidi. La distinzione tra stranieri adulti e minori, e la virgola disgiuntiva, fanno

ritenere che il requisito del regolare soggiorno (introdotto con le modifiche

apportate dalla legge n. 5 del 200452), quale condizione di accesso ai servizi,

occorra solo per gli adulti, e che i minori ne abbiano comunque diritto, in virtù della

speciale protezione loro spettante.

L’art. 47 di detta l. r. disciplina la gestione del fondo sociale regionale,

destinato per quota parte anche al sostegno delle attività in favore dell’infanzia,

previste dalla l. 285/97;

d) da ultimo, con legge 17 febbraio 2005, n. 9, è stato istituito il garante

regionale per l’infanzia e l’adolescenza, al fine di (art. 1) assicurare piena

attuazione dei diritti riconosciuti ai bambini/e ed ai ragazzi/e, promuovendone la

52 Intitolata “norme per l’integrazione sociale degli stranieri immigrati”.

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conoscenza e l’affermazione. Il Garante, che presenta al Consiglio regionale una

relazione annuale sulla propria attività: vigila sull’applicazione della Convenzione di

New York del 1989 sui diritti del fanciullo53; rappresenta i diritti ed interessi

dell’infanzia e segnala la lesione di essi ai servizi sociali ed all’autorità giudiziaria;

accoglie le segnalazioni provenienti da persone anche di minore età, dalle famiglie,

dalle scuole, associazioni, e fornisce consulenza e tutela sull’esercizio dei diritti;

segnala alle P.a. fattori di rischio o di danno, o di violazione dei diritti, a causa di

situazioni ambientali carenti dal punto di vista igienico-sanitario e abitativo;

promuove iniziative per diffondere una cultura rispettosa dei diritti dell’infanzia;

esprime –se richiesto- pareri e rilievi su progetti di legge e di regolamento circa il

possibile impatto sui bambini e ragazzi.

Al garante spetta altresì (art. 3) la tutela degli interessi diffusi dell’infanzia,

in presenza di fattori di rischio o di danno, ed ha facoltà d’intervento ai

procedimenti, di accedere agli atti e di presentare memorie, ai sensi degli artt. 9 e

10 l. 241/90.

Egli può (art. 4) agire d’ufficio o su segnalazione, raccomandando alle

amministrazioni competenti interventi di aiuto o sostegno, nonché segnalando

situazioni di rischio e/o pregiudizio, e richiamando le P.a. competenti a perseguire,

ai sensi dell’articolo 3 della Convenzione, il preminente interesse del fanciullo.

Gli articoli successivi concernono la cultura della tutela (art. 5), la

collaborazione con il difensore civico regionale (art. 6) e l’avvalimento dei medesimi

uffici di quest’ultimo (art. 12); le procedure di nomina ed il regime delle

incompatibilità (artt. 7 e 8); la durata del mandato e le indennità (artt. 9 e 10), la

pubblicazione della relazione annuale sul B.u.r. (art. 11); la facoltà di stabilire con

regolamento regionale l’organizzazione degli uffici; i requisiti professionali degli

addetti (art. 13); l’imputazione e gli adempimenti di bilancio in relazione agli oneri

(art. 14).

2.5.3 Atti amministrativi generali adottati in ambito regionale in

materia di asili nido

L’intervento regionale nella materia degli asili nido si è altresì realizzato

attraverso atti amministrativi generali emanati in attuazione della normativa

generale di riferimento. Tali:

53 Ratificata e resa esecutiva con legge 27 maggio 1991, n. 176.

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I - La Delibera n. 227/01 del Consiglio regionale contenente la direttiva

sull’autorizzazione al funzionamento di servizi educativi per la prima infanzia gestiti

da soggetti privati, emanata ai sensi dell’art. 1 l.r. 1/00.

Al punto 1 la direttiva detta diverse tempistiche per l’autorizzazione al

funzionamento: immediata, per i soggetti già operanti nel pieno rispetto dei

requisiti necessari, condizionata al rispetto delle prescrizioni, qualora siano

soddisfatti solo parzialmente i requisiti, ovvero negata in caso di non conformità.

L’autorizzazione al funzionamento ha durata quinquennale, ed è rinnovabile. La

domanda deve indicare il possesso di dettagliati requisiti, quali l’idoneità

dell’edificio54, possesso degli spazi necessari per la tipologia del servizio,

rispondenza degli arredi, aspetti organizzativi55 del servizio offerto. Il gestore dovrà

produrre planimetria dettagliata con indicazione delle vie di fuga e di sicurezza,

nonché tabella dietetica approvata dall’Ausl competente. La funzione di vigilanza56

spetta ad apposito organismo tecnico-collegiale, su base comunale o sovra-

comunale, il quale ha anche funzioni istruttorie e di supporto all’organo competente

al rilascio dell’autorizzazione.

Circa i tempi di risposta, l’art. 5 prevede che le domande siano esitate in 90

gg., ovvero che i privati possano attivare il servizio in caso di silenzio. Anche in

relazione al parere della commissione tecnico-provinciale, è previsto che da esso,

se non reso entro 30 gg., si possa prescindere57.

Una parte della delibera è dedicata ai requisiti strutturali ed

organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia (sia pubblici che

privati). Particolare rilevanza riveste la premessa, che fornisce un quadro preciso di

riferimento per le famiglie, consentendo di orientare le loro scelte58. Con Delibera

del Consiglio regionale n. 646 del 20 gennaio 200559, sono state apportate

modifiche a detti requisiti; dei principali, se ne darà conto nelle pagine seguenti.

In ordine ai requisiti strutturali, impiantistici e di arredo, vengono

menzionate:

- l’ubicazione delle strutture, che devono essere facilmente accessibili;

54 Conformità edilizia, resistenza meccanica e stabilità, superamento barriere architettoniche. 55 Orari, età, numero di bambini, numero di educatori, CCNL applicato, etc). 56 compito rilevante, anche in considerazione che molti requisiti sono autocertificabili, ex T.U. approvato con D.P.R. 445/00. 57 Tale schema è del tutto conforme a quello introdotto con l. 127/97, in tema di semplificazione dei procedimenti amministrativi. 58 Ad esempio, si precisa che il termine “micro-nidi” sta solo ad indicare dei nidi con ridotto numero di utenti, senza che sia diverso il servizio; che il termine nido condominiale indica (non un diverso servizio, ma) una collocazione degli stessi in luogo più accessibile; che l”educatrice familiare” è figura ben diversa da quella della baby-sitter. 59 In B.u.r. n. 17 del 14 febbraio 2005, “Direttiva sui requisiti strutturali ed organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia e relative norme procedurali..”

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- le caratteristiche degli spazi, che devono tenere presente il progetto

pedagogico;

- la sicurezza, l’igiene e la funzionalità dell’ambiente60, che devono garantire i

requisiti di stabilità, sicurezza in caso d’incendio nonché nell’arredo e nei giochi,

dovendosi limitare al massimo i rischi di incidenti quali ustioni, folgorazioni,

intossicazioni, nonché traumi da caduta e schiacciamenti; deve inoltre essere

garantito il benessere ambientale61.

In ordine all’assetto organizzativo dei nidi d’infanzia, vengono

menzionati:

- gli standards qualitativi dell’area, la cui superficie, comunque non inferiore

a 1300 mq., deve per 2/3 essere destinata ad area all’aperto. Con le modifiche del

2005, sparisce detto limite, nonché la sua destinazione prevalentemente all’aperto.

Di norma la struttura deve essere collocata a pianterreno ed essere su di un unico

livello. La superficie dell’area, che inizialmente doveva garantire un minimo di mq.

50 per bambino, è stata ridotta62 a mq 45 –di cui almeno mq. 30 per lo spazio

esterno (spazio esterno ridotto però a 10 mq per i centri storici63, che peraltro,

anche in precedenza, avevano tale limite ma con apposita deroga);

- gli spazi essenziali del nido: con un vano d’ingresso dotato di ambiente

filtro; sezioni quali unità funzionali minime; spazi comuni a tutti i bambini, spazi per

operatori ed area esterna;

- il rapporto tra superficie coperta e capienza,con almeno 8,5/mq per

bambino per le zone destinate al gioco, che scendono a mq 7,5 con le modifiche del

2005;

- i criteri per l’organizzazione degli spazi esterni, che devono essere recintati

e consentire l’esplorazione libera, il gioco strutturato, motorio e simbolico. Essi

devono inoltre prevedere una zona pavimentata intermedia fra esterno ed interno,

zone attrezzate per il gioco e zone attrezzate solo a verde;

- i criteri per l’organizzazione degli spazi interni, che devono essere

organizzati con riferimento all’unità minima, e cioè la sezione, da integrarsi con altri

spazi destinati a gioco, laboratori o altre attività, utilizzati a rotazione o

contemporaneamente con altri gruppi (e per attività sia individuali che di gruppo).

60 La delibera n. 646 del 2005 (punto 1.3) ha previsto che gli spazi debbano essere articolati, preferibilmente, su un unico livello. 61 e cioè respiratorio, olfattivo, acustico , visivo, microclimatico; contenendo altresì il rischio chimico e allergico, anche con riferimento agli arredi –fissi e mobili- ed ai materiali. 62 Per effetto della citata delibera 646/05, punto 2.1 63 Oltre che per “gli ambiti urbani consolidati”.

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26

- la definizione e organizzazione delle unità funzionali minime, che sono le

sezioni, distinte per fasce d’età omogenee ovvero miste, e dotata di distinti e

appositi spazi per il gioco, il riposo, il pasto e l’igiene personale;

- gli spazi per i genitori, collocati all’ingresso del servizio, ed attrezzati per la

vestizione;

- gli spazi generali, costituiti da spazi per il personale, spazi per laboratori,

cucina e lavanderia;

- le tabelle dietetiche e pasti, approvate dalla locale A.u.s.l.64, che devono

privilegiare l’utilizzo di prodotti biologici e comunque non contenenti OGM. I pasti

devono garantire un’alimentazione diversificata, nel rispetto delle differenze

etniche, religiose e culturali;

- la ricettività minima e massima, che è fissata rispettivamente in 16 e 60

posti bambino, suscettibili di incremento/decremento nella misura di non oltre il

15%;

- i micro-nidi, che con la delibera 227/01, si differenziavano solamente per

l’accoglienza di un numero più ridotto di bambini, da minimo 6 a massimo 14

bambini, fermo rimanendo la predetta flessibilità del 15% in più o in meno. Con la

delibera del 200565, la ricettività massima viene portata a 20 bambini, con la

previsione di uno spazio esterno di almeno 10 mq/bambino;

- il rapporto numerico tra personale e bambini, che è uno dei principali

elementi che concorrono a determinare la qualità del servizio. Tale rapporto,

lasciato immutato dalla delibera n. 646/05, è il seguente:

a) non oltre 5 bambini per ogni educatore, per la fascia d’età da 3 a 12

mesi;

b) non oltre 7 (8 se part-time) bambini per ogni educatore, per la fascia

d’età da 12 a 36 mesi;

c) non oltre 10 bambini per educatore per fascia d’età (esclusivamente) da

24 a 36 mesi66;

II - La più volte citata delibera n. 646/05 ha dedicato un apposito capitolo

ai servizi sperimentali, precisando che l’art. 3 l. r. 1/000, con le modifiche del 2004,

li destina a far fronte a particolari situazioni sociali e territoriali, quali – ad esempio

64 E previsto il meccanismo del silenzio-assenso. 65 che dedica ai micro-nidi un’apposita trattazione composta di 8 paragrafi.

66 Nei servizi integrativi tale rapporto è variabile da 8 a 12 bambini per educatore, in relazione

alle diverse fasce d’età. Se è prevista la presenza dei genitori, il numero massimo è 15

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- la collocazione in area montana o in piccoli insediamenti abitativi; l’esistenza di

liste d’attesa; la forte presenza di famiglie immigrate e prive di reti parentali.

Nell’ambito dei servizi sperimentali, spicca la figura dell’ educatrice familiare,

da attuarsi in un ambiente domestico abitativo di una delle famiglie che ne

fruiscono. Il rapporto non deve superare 3 bambini per educatrice, che verrà scelta

dalle famiglie destinatarie del servizio. Interessante la previsione per cui, con una

periodicità di circa 4 mesi, il domicilio sarà soggetto a rotazione, per mantenere

stabili i punti di riferimento dei bambini. E’ previsto, a sostegno del servizio, che la

Regione stanzi, in sede di bilancio, appositi contributi da erogarsi agli enti locali. I

comuni dovranno garantire la messa in rete del servizio di educatrice con i nidi

d’infanzia con diversi strumenti, quali la formazione del personale, l’informazione

alle famiglie, e la supervisione del progetto da parte dei coordinatori pedagogici.

La stessa delibera n. 646 del 2005 ha altresì introdotto la figura dell’

educatrice domiciliare, con massimo 5 bambini; ma in questo caso il locale non sarà

quello domestico, ma messo a disposizione dal “servizio”, con relative descrizione

degli ambienti, nonché di carattere sanitario e dietetico;

III - La deliberazione del Consiglio regionale 26 luglio 2001, n.238,

che ha approvato il programma degli interventi per lo sviluppo e la qualificazione

dei servizi educativi rivolto ai bambini 0-3 anni. Essa costituisce attuazione dell’art.

10 l. r. 1/2000 (il quale prevede che il Consiglio, su proposta della giunta, approvi

di norma ogni 3 anni il programma regionale dei servizi per la prima infanzia).

Il programma si divide in due parti: una premessa e le azioni prioritarie di

intervento:

a) nella premessa si afferma che la Regione intende ampliare

ulteriormente le opportunità di scelta dei genitori, nel primo anno di vita dei

bambini, favorendo la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e facilitando la

scelta delle famiglie verso quelle tipologie di servizio ritenute le più adeguate ai

propri bisogni educativi ed organizzativi. La finalità è di sollecitare:

- un superamento progressivo degli squilibri territoriali nel rapporto tra

domanda e offerta dei servizi;

- una risposta ad una domanda ancora in parte inevasa e che

determina liste d’attesa, in particolare nelle realtà di maggiori dimensioni e di più

recente espansione, e dove, nello specifico, è più alta la presenza di giovani coppie

con figli piccoli;

bambini/educatore. Tali rapporti sono modificabili, sia per i nidi che per i servizi, in presenza di bambini disabili, ed è variabile in relazione della gravità dell’handicap o dello svantaggio socio-culturale.

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28

- il continuo monitoraggio, anche attraverso i coordinatori pedagogici,

degli standards qualitativi e quantitativi dei servizi;

- una comunicazione tra le diverse realtà, in grado di socializzare le

esperienze più avanzate, facendole divenire occasione di crescita degli educatori;

b) le azioni prioritarie di intervento concernono:

- l’estensione dell’offerta educativa per i bambini 0-3 anni al fine di

contrastare gli squilibri territoriali, e di superare le liste d’attesa, con un aumento

dei posti disponibili. L’analisi del rapporto domanda/offerta deve avvenire a livello

provinciale, di modo che le Province possano orientare i Comuni ad una

programmazione mirata degli interventi, ripartendo fra essi le relative risorse

finanziarie;

- il consolidamento dei servizi educativi, al fine di sostenere i gestori di nidi

d’infanzia ( nonché di servizi integrativi quali centri per bambini e genitori) nelle

spese di gestione, in considerazione dell’elevato costo di tali servizi, al fine di

favorirne la diffusione non solo nelle grandi città, ma anche nei centri di minori

dimensioni;

- la qualificazione dei servizi, al fine di sostenere il processo di qualificazione

con diversi interventi67;

67 Tali interventi riguardano in particolare:

- il coordinamento pedagogico sovraccomunale. Esso sostiene i soggetti gestori affinché si dotino di tale strumento in forma associata, ritenendo tale strumento indispensabile ai fini della programmazione educativa e dei bisogni sociali delle famiglie. Il coordinatore è indispensabile per garantire il raccordo dei servizi per la prima infanzia, secondo i principi di coerenza e continuità degli interventi. La figura del coordinatore è il principale snodo per l’effettiva integrazione tra i servizi pubblici e privati;

- il coordinamento pedagogico provinciale. Il progetto mira ad una maggiore omogeneizzazione degli interventi, investendo nella crescita professionale degli operatori e perfezionando la loro competenza progettuale, affinché essa sia adeguata a sostenere gli interventi necessari alla realizzazione del sistema integrato dei servizi. A tale scopo la Regione promuove la formazione comune ed il confronto sistematico tra tutti i coordinatori pedagogici, operanti a livello provinciale, funzionali alla conoscenza delle differenti culture pedagogiche. Pertanto le Province possono sostenere l’azione del comune capoluogo, affidando ad esso il coordinamento;

- la formazione permanente degli operatori dei nidi d’infanzia. L’obiettivo è promuovere la formazione degli operatori dei nidi e dei servizi integrativi e sperimentali. Nell’ambito della formazione i coordinatori pedagogici svolgono compiti di programmazione e consulenza organizzativa, anche favorendo la visibilità delle competenze tecnico-operative acquisite nel tempo dagli operatori dei servizi, prevedendo la conduzione da parte di essi di alcuni corsi. In questa prospettiva, i servizi per l’infanzia assumono un’identità di “centri di produzione di cultura”, ed i saperi costituiscono la “banca delle professionalità”.

- i progetti migliorativi. L’obiettivo è qualificare e migliorare l’offerta educativa, anche coinvolgendo i genitori. In particolare, verranno considerati progetti che: perfezionino gli stili di accoglienza dei bambini e dei genitori; sostengano la formazione in servizio degli operatori; promuovano incontri, iniziative e occasioni di confronto con i genitori.

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- la realizzazione di servizi sperimentali, al fine di ampliare l’offerta con

risposte più differenziate e volte al soddisfacimento di specifiche esigenze delle

famiglie.

IV - Le deliberazioni della Giunta regionale 1927/0168, n. 1527/0269

1770/0370, costituiscono dal canto loro il programma di attuazione,

rispettivamente per il 2001, 2002 e 2003, degli indirizzi di programmazione di cui

alla delibera di Consiglio n. 238/01.

Esse individuano gli obiettivi con maggior dettaglio in relazione alle linee di

indirizzo e fissano i relativi budgets, determinando concretamente i criteri di

ripartizione dei fondi tra le Province, con riguardo ai singoli tipi di intervento:

- per l’estensione dell’offerta educativa;

- per il consolidamento dei servizi;

- per i servizi integrativi;

- per il coordinamento pedagogico sovracomunale;

- per il coordinamento pedagogico provinciale;

- per la formazione permanente degli operatori;

- per i progetti migliorativi;

- per le azioni sperimentali: educatrice familiare ed altri servizi;

Di seguito alle deliberazioni sono poi pubblicate le tabelle che offrono alle

amministrazioni Provinciali l’immediata percezione di quanto loro spettante in

relazione ai singoli interventi;

V - Le deliberazioni della Giunta regionale n. 2588/0171 n. 2247/0272 2002, e

n. 2252/0373 , rispettivamente concernono la ripartizione delle risorse,per gli anni

2001, 2002 e 2003, fra le diverse Province, in relazione alla tipologia dei progetti.

Aspetto rilevante di esse è che individuano concretamente i progetti sperimentali

oggetto di finanziamento (ad es., per l’anno 2001, n. 14 progetti relativi alle

educatrici familiari nonchè altri 4 progetti sperimentali di altra natura).

68 In B.u.r. Regione Emilia-Romagna – parte seconda – n. 99 del 19 ottobre 2001. 69 Delibera Giunta 2 agosto 2002, n. 1527, in B.u.r. n. 139 del 3.10.2002. 70 Delibera Giunta 16 settembre 2003, n. 1770, in B.u.r. n. 153 del 10.10. 2003. 71 Del 26 novembre 2001 72 Delibera Giunta 25 novembre 2002, n. 2247. 73 Delibera Giunta 10 Novembre 2003, n. 2252.

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Capitolo 3 Le risorse finanziarie

3.1 I finanziamenti di Stato e Regione

Il tema dei nidi d’infanzia è – anche nella Regione Emilia-Romagna – uno dei

più sentiti argomenti di discussione, sia per l’elevato costo di un iscritto, a fronte di

una parziale copertura tramite retta, sia per il limitato grado di soddisfazione della

domanda – che si manifesta in costante crescita.

Il problema del reperimento delle risorse finanziarie necessarie e del loro

utilizzo ottimale è quindi di estrema rilevanza per la realizzazione degli obbiettivi di

sviluppo e qualificazione dei servizi, così come enunciati nelle pagine precedenti.

I flussi finanziari destinati al sostegno del “sistema educativo integrato” per

la prima infanzia pervengono ai Comuni – attraverso le Province - pressoché

esclusivamente da due filoni: quello statale e quello regionale.

I finanziamenti provenienti dal bilancio statale sono, per il 2001,

rappresentati da una frazione della quota assegnata alla Regione del Fondo

nazionale per le politiche sociali (istituito con L.328/2000)74.

Dal 2002 a tale contributo si aggiunge un ulteriore finanziamento derivante

da un fondo di nuova istituzione75 denominato Fondo per gli asili nido, le cui quote -

pur ripartite – sono state assegnate per il 2002 in modo “virtuale”, e rientrano nella

effettiva disponibilità delle Regioni destinatarie solo nel 200376.

La Regione concorre a sua volta a finanziare il servizio con fondi propri,

nell’ambito degli stanziamenti disposti per sostenere le politiche sociali.

La tabella che segue rappresenta il quadro dei finanziamenti di derivazione

statale e regionale per i servizi educativi per la prima infanzia, relativo al triennio

2001/2003 oggetto della presente relazione.

74 con Dm del Ministero del lavoro si ripartiscono annualmente fra le regioni le risorse disponibili, indistinte e non vincolate, che poi la Regione stessa finalizza al sostegno delle varie politiche sociali

75 Legge Finanziaria 2002, n.448 del 28.12.2001, art. 70 76 la quota per la Regione Emilia-Romagna risulta iscritta al cap. 7168 delle entrate del bilancio 2002 come entrata di competenza di esercizi futuri

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tab. n. 1

FINANZIAMENTI

DALLO STATO

Fondo nazionale politiche sociali

Fondo asili nido

DALLA REGIONE

TOTALE

2001 3.615.198,29 13.323.038,62 16.938.236,91

2002 3.900.000,00 10.214.725,84 14.114.725,84

2003 4.998.309,00 3.326.091,38 7.980.545,95 16.304.946,33

Emerge con chiarezza come, a fronte di un costante incremento della quota

del fondo statale assegnato per le politiche sociali che la Regione destina agli asili

nido (+ 38,26% dal 2001 al 2003), il contributo da bilancio regionale decresce

significativamente già dal 200277.

A una valutazione complessiva, i finanziamenti – pur non considerando la

brusca flessione del 2002 – sopportano nel triennio un trend al ribasso (- 3,74%

dal 2001 al 2003).

Con riguardo alla ripartizione delle risorse fra i diversi obbiettivi di

intervento, cui di seguito si dà una sintetica esposizione in tabella, mentre si

mantengono costanti o in crescita i valori riferiti ai finanziamenti per il

consolidamento dei servizi educativi e per la qualificazione dei medesimi attraverso

coordinamento pedagogico, formazione degli operatori, progetti migliorativi etc. ,

gli investimenti finalizzati all’estensione dell’offerta educativa si riducono nel

triennio in modo significativo (-14,15% fra il 2001 e il 2003).

tab. n. 2

77 presumibilmente in relazione con l’aspettativa determinata dalla creazione del nuovo fondo asili nido statale ex art. 70 l.finanziaria 448/01 surrichiamato.

Stato Regione totale Stato Regione totale Stato Regione totale

2001 10.329.137,98 10.329.137,98 3.615.198,29 2.582.284,50 6.197.482,79 411.616,15 411.616,15

2002 6.787.756,00 6.787.756,00 3.900.000,00 2.943.804,32 6.843.804,32 483.165,52 483.165,52

2003 3.326.091,38 5.541.381,00 8.867.472,38 4.998.309,00 1.955.999,43 6.954.308,43 483.165,52 483.165,52

INVESTIMENTI GESTIONE

RIPARTIZIONE DEI FONDI PER OBBIETTIVO

ALTRO (coordinamento pedagogico,

formazione degli operatori, progetti

migliorativi etc)

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3.2 La ripartizione alle Province e ai Comuni.

In base a quanto stabilito dalla L.R. 1/2000, che agli artt. 10, 11 e 12

definisce rispettivamente le funzioni della Regione, delle Province e dei Comuni, il

Consiglio regionale approva ogni triennio il programma regionale dei servizi per la

prima infanzia che, oltre a definire le linee di indirizzo e di programmazione, fissa i

criteri generali per la ripartizione delle risorse fra le Province.

Successivamente, con atto annuale, la Giunta regionale, dopo aver valutato

la conformità al programma regionale dei diversi programmi provinciali, approva il

riparto dei fondi per l’attuazione dei singoli interventi.

Di tale riparto fra le nove Province della Regione si dà conto nella tabella che

segue, precisando che i valori riportati sono al netto dei fondi erogati per la

gestione dei servizi integrativi (Centri per bambini e genitori e Spazi bambini) e per

finanziare l’attuazione di servizi sperimentali in quanto esulano dall’ambito della

presente indagine.

Sono pure stati esclusi i fondi destinati a progetti di interesse regionale (per

formazione, ricerca, monitoraggio etc.) qualificati come spese dirette della Regione.

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tab. n. 3

Fonte: delibere regione Emilia-Romagna di ripartizione dei fondi 2001, 2002 e 2003

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34

Alle Province, nel rispetto delle linee di indirizzo regionali e sulla base delle

proposte formulate dai Comuni, spetta il compito di approvare programmi e piani

provinciali comprensivi dei diversi interventi, indicando nel contempo i beneficiari

dei contributi regionali e disponendone l’erogazione.

La tabella che segue fornisce il quadro completo dei finanziamenti distribuiti dalle

rispettive Province ai Comuni oggetto della presente indagine, ripartiti per anno di

stanziamento e per obbiettivo.

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tab n. 4

Fonti: delibere provinciali di ripartizione dei fondi 2001, 2002 e 2003

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Capitolo 4 Modalità di gestione (gestione diretta, affidamento,

accreditamento)

4.1 Sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia in Emilia-

Romagna.

L’Emilia-Romagna è tra le Regioni d’Italia con la percentuale più alta di

servizi educativi per la prima infanzia; i bambini iscritti nell’anno scolastico 2002-

2003 sono pari al 23,2% dei bambini in età, a fronte di una media nazionale del

7,5%.78

Questo dato ha rappresentato per le amministrazioni regionali e comunali un

impegno a incrementare e migliorare ulteriormente l’offerta, tenuto conto che è in

continua crescita la richiesta di accesso al servizio da parte delle famiglie.

Con la legge regionale n.1 del 10 gennaio 2000, modificata nel 2004 con la

legge n.8, la Regione, come già riferito nel paragrafo 1.5.1., ha voluto sviluppare e

consolidare il patrimonio dei servizi esistenti prefigurando un sistema di strutture

socio-educative e di opportunità a livello territoriale che insieme concorressero

all’attuazione dei diritti dei bambini, al loro benessere e al soddisfacimento delle

esigenze delle famiglie, definendo nel contempo i tratti qualitativi e unificanti del

sistema.

Ad oltre 4 anni dall’entrata in vigore della legge l’indagine ha consentito di

registrare un incremento dei servizi, grazie all’impegno congiunto

dell’amministrazione regionale e degli Enti locali; l’introduzione e la disciplina degli

istituti quali l’accreditamento e l’autorizzazione al funzionamento ha reso inoltre

manifesta l’esistenza di servizi per l’infanzia prima sconosciuti.

Dal 2000, anno di entrata in vigore della legge, al 2003 i nidi di infanzia

nella Regione Emilia-Romagna sono passati da 438 a 602 (tenuto conto delle

strutture comunali, di quelle convenzionate ed anche degli istituti autorizzati)

consentendo un’offerta di 22684 posti (pari a + 19,5% nel 2003 rispetto al 2000)

Ciò ha consentito, anche se solo in parte, di soddisfare le richieste di accesso

al servizio, stante che gli iscritti in lista di attesa sono a loro volta aumentati

(+14,23% nel 2003 rispetto al 2000).

78 Relazione sul progetto di legge “Modifiche alle l.r. 10 gennaio 2000, n.1 recante norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia” in Bollettino Ufficiale Regione Emilia-Romagna n.276 del 14 novembre 2003.

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tab. n. 5

4.2 Modalità di gestione dei servizi educativi.

In relazione alle modalità di gestione dei servizi educativi per la prima

infanzia dispone l’art.5 della legge regionale 10 gennaio 2000, n 1 che i medesimi

possano essere gestiti:

• dai Comuni, anche in forma associata;

• da altri soggetti pubblici;

• da soggetti privati, accreditati ai sensi dell’art.19,

convenzionati con i Comuni;

• da soggetti privati scelti dai Comuni mediante procedura ad

evidenza pubblica;

• da soggetti privati autorizzati al funzionamento.

L’indagine condotta sui 14 Comuni dell’ Emilia-Romagna con popolazione

superiore ai 30.000 abitanti ha evidenziato la situazione esposta nella tabella che

segue.

Domanda ed offerta di nido d'infanzia nella Regione Emilia-Romagna Dati provinciali e regionali

Anno scolastico

Totale nidi d'infanzia

Posti disponibili

Tot. sez. Totale iscritti Pop. 0-2 dei Comuni sedi

di nido

% bambini iscritti sulla

pop.

1999/00 438 18.983 1.324 18.092 82.164 22,0

2000/01 458 19.778 1.182 19.100 88.119 21,7

2001/02 * 521 21.366 1.371 20.584 91.436 22,5

2002/03 602 22.684 1.430 22.321 96.337 23,2

* Dall'anno scolastico 2001/2002 i dati sono comprensivi delle sezioni di nido aggregate a scuole dell'infanzia Fonte: dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna

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1 Sono inseriti i dati relativi ai nidi d'infanzia che beneficiano di finanziamenti pubblici , compresi i cosidetti "nidi comunali a

gestione indiretta" (cioè quelli nei quali l'attività educativa è attribuita a personale non comunale), i nidi privati convenzionati

e quelli autorizzati con una riserva di posti convenzionati.

2 nella colonna "soggetti gestori che non ricevono contributi pubblici" sono compresi i nidi - anche aziendali - per i quali il

contributo pubblico viene erogato direttamente alle famiglie

3 Incluse società in mano pubblica di cui all’art. 113-bis T.U.E.E.L.L. 267/00

(*) di cui 4 plessi in gestione a Parmainfanzia SpA società partecipata con il Comune di Parma minoritario (i dati verranno rilevati

come gestione indiretta)

_____________________________________________________

FONTE: Elaborazione Corte dei conti su dati forniti dai Comuni

Detta tabella consente di rilevare che la modalità prevalente di gestione è

quella diretta attraverso strutture comunali (173 su 305); i nidi d’infanzia comunali

coesistono sul territorio con 132 strutture gestite da privati o da altri soggetti

pubblici, delle quali 106 destinatarie di contributi pubblici.

Il Comune di Faenza, unico tra i Comuni oggetto di indagine, non gestisce

direttamente alcun nido ma eroga il servizio attraverso 4 strutture convenzionate.

soggetti

pubblici diversi

dal comune3

istituzioni

religiose,

cooperative e

associazioni3

imprese

commerciali

istituzioni

religiose,

cooperative e

associazioni

Piacenza 7 9 2 18

Parma 15 = 6 (*) 0 1 25

Reggio Emilia 13 13 26

Modena 19 1 10 8 4 43

Bologna 52 0 9 0 3 66

Ferrara 14 3 18

Ravenna 10 1 16 1 1 31

Forlì 9 0 11 0 0 20

Cesena 8 2 4 14

Rimini 9 3 12

Imola 6 3 1 10

Carpi 7 2 2 11

Sassuolo 4 3 7

Faenza 4 4

Totali 173 2 86 18 17 305

NUMERO DEI NIDI D'INFANZIA PER TIPOLOGIA DEL SOGGETTO GESTORE (situazione al 31 dicembre 2003)

tab. n. 6

Comune

soggetti gestori che ricevono

contributi pubblici1

soggetti gestori che non

ricevono contributi

pubblici2

imprese

commerciali

2

0

3

1

9

Totali

2

1

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39

Nel panorama regionale esistono alcune innovative esperienze gestionali, di

seguito riportate:

a) PARMAINFANZIA S.P.A. c/o il Comune di Parma

Essa è una società per azioni a capitale misto pubblico/privato (Comune di

Parma 49% e Pro.Ges.S.crl 51%) costituitasi il 30 luglio 2003 con i seguenti ambiti

di intervento:

• la gestione di servizi per l’infanzia;

• la promozione e la diffusione del modello culturale sviluppato a

Parma nei servizi educativi;

• l’organizzazione di eventi (mostre, convegni, seminari ecc.)

sulle tematiche dell’educazione e della scuola;

• la promozione di ricerche, studi, iniziative di formazione su

tematiche inerenti l’educazione;

• la pubblicazione di libri, periodici e riviste inerenti temi

educativi.

A circa un anno dalla nascita è stato consentito, tramite l’aumento di

capitale, l’ingresso di un terzo socio, il Comune di Noceto, con una partecipazione

pari all’1%.

Nell’ambito del Comune di Parma, 4 plessi vengono gestiti da detta società.

b) ISTITUZIONE DELLE SCUOLE E DEI NIDI DI INFANZIA c/o il

Comune di Reggio nell’Emilia

Il Comune di Reggio nell’Emilia ha dato vita ad uno strumento giuridico

idoneo a garantire autonomia gestionale, amministrativa, culturale e pedagogica

nell’organizzazione dei servizi educativi. Non è stata effettuata alcuna

privatizzazione, bensì si è costituito un ente strumentale, non dotato di autonoma

personalità giuridica, allo scopo di organizzare con più efficacia, tramite la

ricomposizione di funzioni precedentemente distribuite tra diversi settori del

Comune, la gestione dei nidi e delle scuole di infanzia. Gli organi previsti, nominati

dal Sindaco sono: Presidente, Consiglio di amministrazione e Direttore.

Quanto alle dimensioni quantitative l’Istituzione assorbe circa il 20% delle

risorse comunali e circa un terzo del personale.

Il Comune gestisce attraverso l’Istituzione 13 nidi d’infanzia; altrettanti sono

gestiti da associazioni religiose, cooperative ed associazioni destinatarie di

contributi pubblici.

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40

4.3 Incidenza della popolazione inferiore a 3 anni sul totale abitanti.

Un quadro rappresentativo della potenziale utenza dei servizi comunali

(popolazione 0-3 anni ) e dell’incidenza della medesima popolazione sul totale degli

abitanti, nel triennio 2001-2003, è offerto dalla tabella n. 7: i dati evidenziano un

trend in leggero ma costante aumento passando da una percentuale di 2,47 nel

2001 al 2,53 % nel 2003.

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41

tab. n. 7

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dai Comuni

COMUNE Abitanti al 31/12/2001 Popolazione 0-3

al 31/12/2001

% di popolazione 0-3

su totale abitanti

Piacenza 95.594 2.187 2,29

Parma 163.457 4.156 2,54

Reggio Emilia 141.877 4.663 3,29

Modena 175.502 4.739 2,70

Bologna 371.217 8.153 2,20

Ferrara 130.992 2.419 1,85

Ravenna 134.631 3.300 2,45

Forlì 108.335 2.518 2,32

Cesena 90.948 2.184 2,40

Rimini 128.656 3.445 2,68

Imola 64.348 1.640 2,55

Carpi 61.476 1.657 2,70

Sassuolo 39.852 1.182 2,97

Faenza 53.641 1.269 2,37

Totali 1.760.526 43.512 2,47

COMUNE Abitanti al 31/12/2002 Popolazione 0-3

al 31/12/2002

% di popolazione 0-3

su totale abitanti

Piacenza 97.295 2.241 2,30

Parma 164.716 4.207 2,55

Reggio Emilia 144.313 4.794 3,32

Modena 176.584 4.813 2,73

Bologna 373.018 8.266 2,22

Ferrara 130.169 2.494 1,92

Ravenna 136.618 3.498 2,56

Forlì 109.122 2.699 2,47

Cesena 91.564 2.283 2,49

Rimini 129.675 3.563 2,75

Imola 65.637 1.665 2,54

Carpi 62.588 1.743 2,78

Sassuolo 41.336 1.205 2,92

Faenza 53.981 1.332 2,47

Totali 1.776.616 44.803 2,52

COMUNE Abitanti al 31/12/2003 Popolazione 0-3

al 31/12/2003

% di popolazione 0-3

su totale abitanti

Piacenza 98.583 2.343 2,38

Parma 164.528 4.155 2,53

Reggio Emilia 146.705 4.863 3,31

Modena 178.874 4.912 2,75

Bologna 373.539 8.306 2,22

Ferrara 131.135 2.508 1,91

Ravenna 139.021 3.661 2,63

Forlì 110.209 2.761 2,51

Cesena 92.714 2.287 2,47

Rimini 131.785 3.537 2,68

Imola 65.832 1.627 2,47

Carpi 63.316 1.749 2,76

Sassuolo 41.393 1.194 2,88

Faenza 54.315 1.386 2,55

Totali 1.791.949 45.289,00 2,53

Incidenza popolazione inferiore a 3 anni su totale abitanti

ANNO 2003

ANNO 2002

ANNO 2001

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42

Capitolo 5 Analisi dei servizi comunali

Nelle pagine seguenti vengono analizzati con separate tabelle, per ognuno

dei 14 Comuni oggetto dell’indagine, i dati analitici relativi all’utenza, alla dotazione

strutturale e ai costi e ricavi dei nidi d’infanzia, relativamente al triennio 2001-

2003.

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43

5.1 Comune di Piacenza

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Piacenza alla data del 31 dicembre

2003 era di 98.583 abitanti di cui 2.343 in età compresa tra 0-3 anni, pari al 2,38%

della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era rispettivamente

del 2,29 e del 2,30.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 18 nidi d’infanzia, di cui 7

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione, 9 privati con contribuzione

pubblica e posti in convenzione e 2 gestiti da privati, senza alcuna contribuzione.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part

time, 438 posti nelle strutture gestite direttamente e 148 posti nelle strutture

convenzionate.

Sia il servizio di anticipazione che quello di prolungamento dell’orario di

funzionamento sono stati offerti dalle strutture comunali e dalla maggior parte delle

strutture convenzionate, mentre le 2 strutture private senza contribuzione non

hanno attivato nessun servizio.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 591 di cui

125 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 21,15%, in diminuzione

sia rispetto al 2002 che, soprattutto, al 2001 (cfr tabella n.78). Il tasso di

propensione alla richiesta del servizio – sempre nel 2003- è stato pari al 30,35%

(cfr tabella n. 78), in aumento rispetto agli anni precedenti (rispettivamente

27,80% nel 2001 e 25,44% nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 670, di cui solo 31 a tempo

parziale (stesso numero di iscritti part-time nel 2002, mentre nel 2001

ammontavano a 20): il servizio di part-time è offerto solamente dalle strutture

private convenzionate, e si tratta di posti non in convenzione.

Il tasso di utilizzo del servizio, sempre nel 2003, è stato del 91,53%, in

ulteriore diminuzione rispetto agli anni pregressi, in cui comunque i posti

complessivi non sono mai risultati interamente coperti dagli iscritti; il tasso di

frequenza è stato pari al 63,91% (cfr tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 70,5179 educatori con un

rapporto di una unità ogni 6,21 bambini iscritti e 36,3679 addetti ai servizi generali,

pari ad una unità ogni 12,05 iscritti; nel periodo, non risulta presente personale a

titolo gratuito.

79 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

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44

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 26.020 metri quadrati, pari a 59 mq. per ogni singolo posto-nido,

leggermente superiore allo standard richiesto dalla normativa regionale80 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 4.086.000 euro determinando un costo medio per

posto-nido di 9.329 euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 8.901 e 11.304 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali ha

evidenziato nel triennio un trend in aumento ( 612.000 di euro nel 2003, 530.000

nel 2002, 520.000 nel 2001), cui ha corrisposto un contributo dell’utenza per

bambino iscritto rispettivamente di 1.397, 1.380 e 1.354 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta fluttuante nel triennio, passando dal

15,21% del 2001 al 12,20% e al 14,97% rispettivamente del 2002 e del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune, con

riferimento al triennio 2001-2003.

80 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

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45

tab. n. 8

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2187 no 608 477 175 433 18 0 20 4712002 2241 no 570 527 112 458 46 0 31 5352003 2343 no 711 591 125 586 53 0 31 670

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di PIACENZA

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (5)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazion

e centro

unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

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46

tab. n. 9

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione

diretta7 438 +54 +54 70,51 36,36 0 4.120 4.120 200,00 10,30 7 7

nidi con contribuzione

pubblica -posti in

convenzione

148 +74 +99

nidi con contribuzione

pubblica -posti non in

convenzione

122 +34 +55

nidi privati senza

contribuzione pubblica2 24 +14 +24 2,66 2,198 0 259 130 226,00 7,30 0 0

totale 18 732 14 13

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

7 63.604 774 224,23 9,489 32,23 10,97 0

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di PIACENZA

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

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47

tabb. n 10 - 11

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzio

ni ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo

medio per

posto-nido

2001 2.513 130 212 22 2 206 0 0 63 208 11 51 3.418 8,90

2002 2.679 122 235 23 4 206 0 0 32 982 11 47 4.341 11,30

2003 2.838 143 125 99 4 206 0 0 17 555 66 33 4.086 9,33

Anni

2001

2002

2003

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICOComune di PIACENZA

Totale

(importi in migliaia di Euro)

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

235

481

0074

0

74235486

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un

4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in

ragione del 10% del costo di acquisto.

5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

indirette sostenute dell’amministrazione comunale.

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

0

0

5

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48

tab. n. 12

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

530 612 0 100

Nidi comunali a

gestione diretta

Nidi con

contribuzione

pubblicaNidi privati senza

contribuzione

pubblica

520

337 688

91

30127 229 302 140

00 7 27

0 0 0

0 0 0 0 0

0 0

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di Piacenza

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49

5.2 Comune di Parma

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Parma alla data del 31 dicembre

2003 era di 164.528 abitanti di cui 4.155 in età compresa tra 0-3 anni, pari al

2,53% della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era

rispettivamente del 2,54 e del 2,55.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 25 nidi d’infanzia, di cui 15

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione, 6 (di cui 4 in gestione a

Parmainfanzia spa81) con contribuzione pubblica e posti in convenzione ed, infine, 4

privati autorizzati che non ricevono alcun contributo.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part-

time, 792 posti nelle strutture gestite direttamente e 202 posti nelle strutture

convenzionate.

Nessuna struttura ha effettuato un servizio di anticipazione dell’orario di

funzionamento, in quanto l’orario normale di apertura è già fissato per tutti alle ore

7,30; il servizio di prolungamento è stato proposto da 6 strutture comunali, da tutti

gli asili convenzionati e da 1 asilo privato senza contribuzione.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 1272 di

cui 437 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 34,36% (era del

34,52% nel 2001 e del 33,68% nel 2002 - cfr tabella n. 78). Il tasso di propensione

alla richiesta del servizio – sempre nel 2003- è stato pari al 34,44% (cfr tabella n.

78), in leggero aumento rispetto agli anni precedenti (rispettivamente 33,30% nel

2001 e 33,73% nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 1149, di cui 25182 a tempo

parziale (quest’ultimo dato si mantiene pressoché costante nel triennio).

Il tasso di utilizzo del servizio, sempre nel 2003, è stato del 95,12% in

leggero aumento rispetto agli anni pregressi, mentre il tasso di frequenza è stato

pari al 64,57% (cfr tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 124,5083 educatori con

un rapporto di una unità ogni 6,36 bambini iscritti; 71,583 addetti ai servizi generali,

pari ad una unità ogni 11,08 iscritti e 583 persone a titolo gratuito pari ad una unità

ogni 158,40 iscritti.

81 V. sopra, cap. 4.2, punto a) 82 il dato è parziale: solo 2 nidi privati su 4 hanno fornito risposta. 83 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

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50

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 41.056 metri quadrati, pari a 52 mq. per ogni singolo posto-nido, in

linea quindi con lo standard richiesto dalla normativa regionale84 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 8.091.000 euro determinando un costo medio per

posto-nido di 10.216 euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 8.694 e 9.191 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali ha

evidenziato nel triennio un trend in aumento (1.498.000 euro nel 2003, 1.354.000

nel 2002, 1.348.000 nel 2001), cui ha corrisposto un contributo dell’utenza per

bambino iscritto rispettivamente di 1.891, 1.709 e 1.702 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta stabile nel triennio, passando dal

19,57% del 2001 al 18,60% e al 18,51% rispettivamente del 2002 e del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune, con

riferimento al triennio 2001-2003.

84 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

51

tab. n. 13

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 4156 no 1384 1240 428 713 110 ** 243 0 ** 1.0662002 4207 no 1419 1262 425 751 139 ** 243 8 ** 1.1412003 4155 no 1431 1272 437 751 147 ** 243 8 ** 1.149

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

** sono stati inseriti d'ufficio i dati di due nidi privati, che non hanno fornito risposta

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazion

e centro

unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Bambini iscritti a tempo

pieno

Bambini iscritti a tempo

parziale

in altre

strutture

(5)

in altre

strutture

(5)

Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di PARMA

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

52

tab. n. 14

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione

diretta15 792 +0 +0 124,50 71,5 5 9.502 9.335 198,00 9,00 0 4 7

nidi con contribuzione

pubblica -posti in

convenzione 1202 +0 +38

nidi con contribuzione

pubblica -posti non in

convenzione

45 +3 +2

nidi privati senza

contribuzione pubblica 4 110 2 +5 +43 10,00 2,7 0,4 3 535 0 212,00 10,00 0 4 1

totale 25 1149 0 14

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo1 di cui 4 plessi in gestione a ParmaInfanzia SpA società partecipata con il Comune di Parma minoritario (i dati verranno rilevati come gestione indiretta)2 sono stati inseriti d'ufficio i dati di 2 nidi privati che non hanno risposto alla richiesta del Comune3 il dato riguarda solo 2 nidi su quattro; le restanti 2 strutture non hanno fornito risposta4 il servizio di asilo nido offerto apre alle ore 7,30; non esiste pertanto servizio di anticipo orario

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di PARMA

superficie interna

disponibilen.

strutture

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

6 38,50 18 2,5

n. posti

complessivi *

0 4 63.065 0 198,00 10,27

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

53

tabb. n. 15 –16

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzioni

ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo medio

per posto-

nido

2001 4.968 222 449 155 7 473 3 14 106 426 45 18 6.886 8,69

2002 5.218 232 366 227 7 473 6 25 72 576 55 22 7.279 9,19

2003 5.722 428 420 119 11 474 3 62 55 707 63 27 8.091 10,22

Anni

2001

2002

2003

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICOComune di PARMA

NOTA: l'Amministrazione segnala che i costi e gli oneri sono stati rilevati sulla base dei consuntivi finanziari con riferimento all'anno solare in quanto il Comune di Parma non gestisce la

contabilità economica divisa per centri di costo.

Totale

(importi in migliaia di Euro)

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

514

676

00328

0

328514676

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in ragione

del 10% del costo di acquisto.5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

indirette sostenute dell’amministrazione comunale.

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

0

0

0

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

54

tab. n. 17

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

1.354 1.498 69 300

Nidi comunali a

gestione diretta

Nidi con

contribuzione

pubblicaNidi privati senza

contribuzione

pubblica

1.348

0 0

281

0

* il dato riguarda solo 1 nido su quattro; le restanti 3 strutture non hanno fornito risposta

443 537 587 0

0*29* 29* 29*

0 0 0

10* 10* 10* 0* 0*

0 0

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di PARMA

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55

5.3 Comune di Reggio Emilia

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Reggio Emilia alla data del 31

dicembre 2003 era di 146.705 abitanti di cui 4.863 in età compresa tra 0-3 anni,

pari al 3,31% della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era

rispettivamente del 3,29 e del 3,32.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 26 nidi d’infanzia, di cui 13

comunali gestiti tramite l’ “Istituzione delle scuole e dei nidi d’infanzia”, Ente

strumentale dell’Amministrazione85 e 13 privati con contribuzione pubblica e posti

totalmente in convenzione.

I servizi comunali hanno il completo monopolio dell’offerta, mettendo a

disposizione complessivamente, tra tempo pieno e part-time, 845 posti nelle

strutture gestite dall’ l’Istituzione e 585 posti nelle strutture private convenzionate.

Tutte le strutture hanno effettuato il servizio di anticipazione dell’orario di

funzionamento mentre il servizio di prolungamento è stato offerto da 9 strutture

dell’Istituzione e da tutti i nidi in convenzione.

Le domande dell’utenza risultano gestite attraverso il Centro unico di

iscrizione, attivo già dal 1971.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 1305 di

cui 541 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 41,46% in diminuzione

sia rispetto al 2001 che al 2002 (cfr tabella n. 78). Il tasso di propensione alla

richiesta del servizio – sempre nel 2003- è stato pari al 40,53% (cfr tabella n. 78),

in aumento rispetto agli anni precedenti (rispettivamente 38,32% nel 2001 e

37,92% nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 1.430, di cui 217 a tempo

parziale ( nel 2001 gli iscritti part-time sono stati 165 e nel 2002 sono ammontati

a 220).

Il tasso di utilizzo del servizio, sempre nel 2003, è stato del 100%, in linea

con gli anni pregressi, mentre il tasso di frequenza è stato pari a 92,32% (cfr

tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi gestiti dall’Istituzione hanno prestato servizio 137,0786

educatori con un rapporto di una unità ogni 6,16 bambini iscritti; 59,0886 addetti ai

servizi generali, pari ad una unità ogni 14,30 iscritti e 4,6286 persone a titolo

gratuito pari ad una unità ogni 182,90 iscritti.

85 In proposito,si rimanda alle considerazioni esposte al cap. 3.2, punto b) 86 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

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56

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 62.738 metri quadrati, pari a 74,25 mq. per ogni singolo posto-nido,

nettamente superiore quindi allo standard richiesto dalla normativa regionale87 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

tramite Istituzione è stato pari a 6.970.000 di euro determinando un costo medio

per posto-nido di 8.249 di euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 8.139 e 8.071 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali ha

evidenziato nel triennio un trend in leggera flessione ( 1.683.000 euro nel 2003,

1.621.000 nel 2002, 1.707.000 nel 2001), cui ha corrisposto un contributo

dell’utenza per bambino iscritto rispettivamente di 1.992, 2.039 e 2.155 euro,

anch’esso in diminuzione.88

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta in aumento nel triennio, passando dal

26,48% del 2001 al 25,35% e al 24,14% rispettivamente del 2002 e del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune, con

riferimento al triennio 2001-2003.

87 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.” 88 Secondo quanto precisato dall’Amministrazione questo è attribuibile alla graduale trasformazione - dal 2001 al 2003- di 3 nidi da tempo pieno a part-time (tot. 198 bambini): la retta per il part-time è di circa il 28% inferiore rispetto alla retta per il tempo pieno

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57

tab. n. 18

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 4663 si 1787 1191 514 1108 0 165 0 12732002 4794 si 1818 1201 501 1097 0 220 0 13172003 4863 si 1971 1305 541 1213 0 217 0 1430

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazion

e centro

unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (5)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di REGGIO EMILIA

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58

tab. n. 19

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

m q .d i c u i in p r o p r ie tà

n id i c o m u n a l i -

g e s t io n e d ir e t ta1 3 8 4 5 +5 3 +5 3 1 3 7 ,0 7 5 9 ,0 8 0 1 1 .4 2 5 7 .9 5 9 2 1 5 ,3 8

n id i c o n

c o n tr ib u z io n e p u b b l ic a - p o s t i in c o n v e n z io n e

5 8 5 +6 3 +1 0 4

n id i c o n

c o n tr ib u z io n e p u b b l ic a - p o s t i n o n in c o n v e n z io n e

0 +0 +0

n id i p r iv a t i s e n z a c o n tr ib u z io n e

p u b b l ic a0 0 +0 +0 0 0 0 0 0 0 ,0 0

to ta le2 6 1 4 3 0

* c o m p r e n d e te m p o p ie n o e te m p o p a r z ia le

* * i l n um e r o d e g li o p e r a to r i ( c h e c o m p r e n d e a p p o g g io h a n d ic a p e c o o r d in a to r e p e d a g o g ic o ) é e s p r e s s o in a n n i-u o m o

e d u c a to r i

* *

n um e ro m e d io

g io r n a te

a n n u e d i a p e r tu r a

NID I D 'INF A NZ IA - Q UA DRO S TRUTTURA LE

( s itu a z io ne a l 3 1 d ic em b re 2 00 3 )

C om une d i R EG G IO EM IL IA

s u p e r f ic ie in te r n a d is p o n ib ile

n .

s tr u ttu r e

n . p o s ti c o m p le s s iv i

*

in c r e m e n to /d e c r e m e n to

s u l 2 0 0 2

in c r e m e n to /d e c r e m e n to

s u l 2 0 0 1

a d d e tti s e r v iz i

g e n e r a li * *

p e r s o n a le a tito lo

g r a tu ito * *

1 3 9 1 ,7 3 1 0 8 .5 3 4 3 .8 4 9 2 1 8 ,4 6

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

59

tabb. n. 20 – 21

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzio

ni ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo

medio per

posto-nido

2001 5.377 142 393 139 6 131 1 28 42 186 0 6.445 8,14

2002 5.311 168 380 21 5 203 11 44 63 187 0 6.393 8,07

2003 5.707 205 404 146 10 161 8 14 69 246 0 6.970 8,25

Anni

2001

2002

2003

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

1.706

001.383

0

1.706

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in

ragione del 10% del costo di acquisto.5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

indirette sostenute dell’amministrazione comunale.

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

0

0

0

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

Comune di REGGIO EMILIANIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICO

1.3831.5421.542

Totale

(importi in migliaia di Euro)

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

60

tab. n. 22

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di REGGIO EMILIA

0 0 0

0 0 0 0 0

0 001.771 1.621 1.531 1.367

00 0 0

1.707

1.548 1.694

227

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

1.621 1.683 27 230

Nidi comunali a

gestione diretta

Nidi con

contribuzione

pubblicaNidi privati senza

contribuzione

pubblica

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

61

5.4 Comune di Modena

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Modena alla data del 31 dicembre

2003 era di 178.874 abitanti di cui 4.912 in età compresa tra 0-3 anni, pari al

2,75% della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era

rispettivamente del 2,70 e del 2,73.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 43 nidi d’infanzia, di cui 19

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione, 19 privati con contribuzione

pubblica e posti in convenzione e 5 gestiti da privati, senza alcuna contribuzione .

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part-

time, 963 posti nelle strutture gestite direttamente e 493 posti nelle strutture

convenzionate.

Tutte le strutture comunali e convenzionate hanno effettuato un servizio di

anticipazione dell’orario di funzionamento mentre il servizio di prolungamento è

stato offerto da un numero limitato di strutture (6 comunali e 2 convenzionate).

Le domande dell’utenza risultano gestite attraverso il Centro unico di

iscrizione, attivo già dal 1996.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 1.401 di

cui 390 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 27,84% che esprime un

significativo aumento sia rispetto al 2001 che al 2002 (cfr tabella n. 78). Il tasso di

propensione alla richiesta del servizio – sempre nel 2003- è stato pari al 36,34%

(cfr tabella n. 78), anch’esso in aumento rispetto agli anni precedenti

(rispettivamente 32,26% nel 2001 e 33,28% nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 1.545, di cui 325 a tempo

parziale ( nel 2001 gli iscritti part time sono stati 309, nel 2002 sono ammontati a

250).

Il tasso di utilizzo del servizio, sempre nel 2003, è stato del 94,79% in

diminuzione rispetto agli anni pregressi, in particolare rispetto al 2001, anno in cui i

posti complessivi sono risultati coperti per il 101,87% dagli iscritti; il tasso di

frequenza è stato pari al 84,42% (cfr tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 148,9289 educatori con

un rapporto di una unità ogni 6,79 bambini iscritti; 86,6489 addetti ai servizi

generali, pari ad una unità ogni 11,67 iscritti; nel periodo, non risulta operante

personale a titolo gratuito.

89 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

62

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 47.097 metri quadrati, pari a 48,91 mq. per ogni singolo posto-nido,

leggermente inferiore quindi allo standard richiesto dalla normativa regionale90 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 9.189.000 euro determinando un costo medio per

posto-nido di 9.542 euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 8.812 e 8.963 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali ha

evidenziato nel triennio un trend in aumento ( 1.821.000 euro nel 2003, 1.770.000

nel 2002, 1.670.000 nel 2001), cui ha corrisposto un contributo dell’utenza per

bambino iscritto rispettivamente di 1.801, 1.797 e 1.786 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta più o meno costante nel triennio,

passando dal 20,11% del 2001 al 20,17% e al 19,69% rispettivamente del 2002 e

del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune, con

riferimento al triennio 2001-2003.

90 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

63

tab. n. 23

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 4739 si 1529 1325 260 979 74 290 19 13622002 4813 si 1602 1385 301 1073 78 228 22 14012003 4912 si 1785 1401 390 1100 120 295 30 1545

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di MODENA

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (5)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazion

e centro

unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

64

tab. n. 24

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione

diretta19 963 -16 +21 148,92 86,64 0 10.360 9.928 195,00 10,45 19 6

nidi con contribuzione

pubblica -posti in

convenzione

493 +124 +202

nidi con contribuzione

pubblica -posti non in

convenzione

70 +70 +70

nidi privati senza

contribuzione pubblica5 88 -16 -34 n.d. n.d. n.d. 1.471,17 1.233 200,00 11,00 n.d. n.d.

totale 43 1614 38 8

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

19 24.625 987 195,00 10,4519 67,27 34 0

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di MODENA

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

65

tabb. n. 25 - 26

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzio

ni ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo

medio per

posto-nido

2001 6.424 197 365 48 3 598 8 0 34 314 310 0 8.301 8,81

2002 6.705 208 463 47 3 598 17 0 284 101 349 0 8.775 8,96

2003 7.147 172 483 56 3 613 14 0 223 119 359 0 9.189 9,54

Anni

2001

2002

2003

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICOComune di MODENA

Totale

(importi in migliaia di Euro)

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

968

1.043

057854

0

9111.0391.119

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in

ragione del 10% del costo di acquisto.5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

indirette sostenute dell’amministrazione comunale.

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

0

71

76

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

66

tab. n. 27

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

1.770 1.821 221 230

Nidi comunali a

gestione diretta

Nidi con

contribuzione

pubblicaNidi privati senza

contribuzione

pubblica

1.670

71 76

234

0801 707 710 57

0127 196 191

0 0 0

0 0 0 0 0

0 0

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di MODENA

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

67

5.5 Comune di Bologna

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Bologna alla data del 31 dicembre

2003 era di 373.539 abitanti di cui 8.306 in età compresa tra 0-3 anni, pari al

2,22% della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era

rispettivamente del 2,20 e del 2,22.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 66 nidi d’infanzia, di cui 52

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione, 9 con contribuzione pubblica e

5 nidi privati senza contribuzione pubblica.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part-

time, 2479 posti nelle strutture gestite direttamente e 89 posti in convenzione nelle

strutture private; infine 95 e 77 posti rispettivamente nelle strutture private con e

senza contribuzione pubblica.

Solo 7 strutture private con contribuzione pubblica e 2 strutture private

senza contribuzione pubblica hanno effettuato un servizio di anticipazione dell’orario

di funzionamento mentre il servizio di prolungamento è stato offerto da 47 strutture

comunali, 7 strutture private con contribuzione pubblica, 3 strutture private senza

contribuzione pubblica.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 2.872 di

cui 352 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 12,26% in flessione sia

rispetto al 2001 che al 2002 (cfr tabella n. 78). Il tasso di propensione alla richiesta

del servizio – sempre nel 2003- è stato pari al 36,65% (cfr tabella n. 78), in

aumento rispetto al 2001 (34,40) ed in leggera flessione rispetto al 2002 (36,72).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 2692, di cui 284 a tempo

parziale (nel 2001 gli iscritti part-time sono stati 165, nel 2002 sono ammontati a

211).

Il tasso di utilizzo del servizio, sempre nel 2003, è stato del 98,25% in

leggera flessione rispetto agli anni pregressi, mentre il tasso di frequenza è stato

pari al 66,79% (cfr tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 551,7791 educatori con

un rapporto di una unità ogni 4,41 bambini iscritti; 272,3291 addetti ai servizi

generali, pari ad una unità ogni 8,93 iscritti; nel periodo, non risulta operante

personale a titolo gratuito.

91 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

68

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 138.006 metri quadrati, pari a 55,67 mq. per ogni singolo posto-nido,

rientra quindi nello standard richiesto dalla normativa regionale92.

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 27.179.000 di euro determinando un costo medio per

posto-nido di 10.960 euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 10.800 e 11.070 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali è

stato pari a 2.900.000 euro nel 2003, 2.993.000 nel 2002, 2.841.000 nel 2001, cui

ha corrisposto un contributo dell’utenza per bambino iscritto rispettivamente di

1.193; 1.337 e 1.295 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta in aumento nel triennio, passando dal

11,97% del 2001 al 11,87% e al 10,67% rispettivamente del 2002 e del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune, con

riferimento al triennio 2001-2003.

92 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

69

tab. n. 28

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 8.153 no 2.805 2.630 408 2.085 147 140 25 2.3972002 8.266 no 3.035 2.882 534 2.138 152 172 39 2.5012003 8.306 no 3.044 2.872 352 2.272 136 248 36 2.692

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazione

centro unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (4)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di BOLOGNA

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

70

tab. n. 29

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione diretta 52 2479 +202 +281 551,77 272,32 0 29.090 26.043 208,50 10,25 0 47

nidi con contribuzione pubblica -

posti in convenzione89 +17 +57

nidi con contribuzione pubblica -

posti non in convenzione95 -11 +93

nidi privati senza contribuzione

pubblica5 77 -8 -93 14 8 2 1.311 384 211,00 9,18 2 3

Totali 66 2740 9 57

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di Bologna

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

9 28,76 12,56 8,25 7 72.338 1.488 207,00 10,10

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

71

tabb. n. 30 - 31

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

Anni

2001

2002

2003

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICO

195

Totale

(importi in migliaia di Euro)

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

0

Comune di Bologna

602

195

763

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

0

0

0

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

602

763

0

0

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

serviziAssicurazioni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominialiImposte

Manutenzioni

ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti e

oneri

pluriennali4

Altre

spese5 Totale

Costo medio

per posto-

nido

2001 19.906 549 123 815 235 1.432 29 0 361 259 7 21 23.737 10,80

2002 21.245 652 677 208 176 1.524 50 0 473 155 33 10 25.203 11,07

2003 22.686 717 723 224 185 1.469 32 0 393 743 7 0 27.179 10,96

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali indirette

sostenute dell’amministrazione comunale.

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il Coordinatore

pedagogico.3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà dell’amministrazione

comunale o in comodato) è calcolato un4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in ragione del 10% del

costo di acquisto.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

72

tab. n. 32

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

Nidi comunali

a gestione diretta2.841 2.993 2.900 8 485 443 0 0 0

Nidi

con contribuzione pubblica120 283 535 369 393 619 0 0 0

Nidi privati

senza contribuzione pubblica483 362 354 0 4 0 1 0 0

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di Bologna

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

73

5.6 Comune di Ferrara

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Ferrara alla data del 31 dicembre

2003 era di 131.135 abitanti di cui 2508 in età compresa tra 0-3 anni, pari al

1,91% della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era

rispettivamente del 1,85 e del 1,92.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 18 nidi d’infanzia, di cui 14

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione e 4 privati senza contribuzione

pubblica.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part-

time, 735 posti nelle strutture gestite direttamente e 48 posti nelle strutture private

senza contribuzione pubblica.

Nessuna struttura ha effettuato un servizio di anticipazione dell’orario di

funzionamento mentre il servizio di prolungamento è stato offerto da 3 strutture

comunali ed 1 struttura privata senza contribuzione pubblica.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 685 di cui

290 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 42,34% in aumento

rispetto al 2001 ed in leggera flessione rispetto al 2002 (cfr tabella n. 78). Il tasso

di propensione alla richiesta del servizio – sempre nel 2003- è stato pari al 41,67%

(cfr tabella n. 78), in aumento rispetto al 2001 (34,27%) e in leggera flessione

rispetto al 2002 (41,14%).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 755, nel triennio non ci state

iscrizioni al part-time.

Il tasso di utilizzo del servizio, sempre nel 2003, è stato del 96,42% in

flessione rispetto agli anni pregressi in cui i posti complessivi sono risultati coperti

interamente dagli iscritti, mentre il tasso di frequenza è stato pari al 67,14% (cfr

tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 15593 educatori con un

rapporto di una unità ogni 4,74 bambini iscritti; 4193 addetti ai servizi generali, pari

ad una unità ogni 17,93 iscritti; nel periodo, non risulta operante personale a titolo

gratuito.

93 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

74

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 51.140 metri quadrati, pari a 69,58 mq. per ogni singolo posto-nido,

superiore quindi allo standard richiesto dalla normativa regionale94 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 6.358.000 di euro determinando un costo medio per

posto-nido di 8.650 di euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 8.060 e 8.390 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali ha

evidenziato nel triennio un trend in aumento ( 586.000 euro nel 2003, 559.000 nel

2002, 581.000 nel 2001), cui ha corrisposto un contributo dell’utenza per bambino

iscritto rispettivamente di 797, 761 e 807 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta in diminuzione nel triennio, passando

dal 10,01% del 2001 al 9,06% e al 9,22% rispettivamente del 2002 e del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune, con

riferimento al triennio 2001-2003.

94 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

75

tab. n. 33

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2419 no 829 495 111 718 0 0 0 7182002 2494 no 1026 662 291 735 0 0 0 7352003 2508 no 1045 685 290 731 24 0 0 755

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Popolazione

0-3 anni

Attivazione

centro unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di Ferrara

Anniin altre

strutture

(5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture

(4)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

76

tab. n. 34

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione

diretta14 735 0 +15 155 41 0 13.025 13.025 192,00 9,30 0 3

nidi con contribuzione

pubblica -posti in

convenzione

0 0 0

nidi con contribuzione

pubblica -posti non in

convenzione

0 0 0

nidi privati senza

contribuzione pubblica4 48 +48 +48 1,5 0,5 0 400 0 200,00 10,50 0 1

Totali 18 783 0 4

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi

con servizio di

anticipazione

orario

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di Ferrara

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento /

decremento

sul 2002

incremento /

decremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito

**

0 0 0 0 0 00 0 0,00 0,00

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

77

tab. n. 35 - 36

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

Anni

2001

2002

2003

Totale

(importi in migliaia di Euro)

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

0

000

0

000

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

0

0

0

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

0

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominialiImposte

Manutenzioni

ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo medio

per posto-

nido

2001 4.514 232 315 261 18 0 0 0 36 85 316 26 5.803 8,06

2002 4.850 193 335 335 20 0 0 0 42 112 269 13 6.169 8,39

2003 4.720 194 288 742 20 0 0 0 43 65 270 15 6.358 8,65

4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in ragione del 10% del

costo di acquisto.5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali indirette

sostenute dell’amministrazione comunale.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il Coordinatore

pedagogico.

Comune di FerraraNIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICO

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 anni 2001 - 2002 - 2003)

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

78

tab. n. 37

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

Nidi comunali a gestione

diretta581 559 586 38 357 116 0 0 0

Nidi con

contribuzione pubblica0 0 0 0 0 0 0 0 0

Nidi privati senza

contribuzione pubblica0 0 40 0 0 0 0 0 0

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di Ferrara

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1

Altri ricavi correlati al servizio1

Erogazioni liberali2

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

79

5.7 Comune di Ravenna

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Ravenna alla data del 31 dicembre

2003 era di 139.021 abitanti di cui 3.661 in età compresa tra 0-3 anni, pari al

2,63% della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era

rispettivamente del 2,45 e del 2,56.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 31 nidi d’infanzia, di cui 10

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione, 18 con contribuzione pubblica e

3 strutture private senza contribuzione pubblica.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part-

time, 483 posti nelle strutture gestite direttamente e 228 posti in convenzione nelle

strutture private; infine 166 e 49 posti rispettivamente nelle strutture private con e

senza contribuzione pubblica.

Solo 9 strutture private con contribuzione pubblica hanno effettuato un

servizio di anticipazione dell’orario di funzionamento mentre il servizio di

prolungamento è stato offerto da 5 strutture private con contribuzione pubblica.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 1189 di

cui 299 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 25,15% in aumento sia

rispetto al 2001 che al 2002 (cfr tabella n. 78). Il tasso di propensione alla richiesta

del servizio – sempre nel 2003- è stato pari al 33,08% (cfr tabella n. 78), anch’esso

in aumento rispetto agli anni precedenti (rispettivamente 30,00% nel 2001 e

30,85% nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 912, di cui 124 a tempo

parziale ( nel 2001 gli iscritti part-time sono stati 73, nel 2002 sono ammontati a

89).

Il tasso di utilizzo del servizio, sempre nel 2003, è stato del 98,49% in

diminuzione rispetto agli anni pregressi, mentre il tasso di frequenza è stato pari a

34,37% (cfr tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 7795 educatori con un

rapporto di una unità ogni 6,08 bambini iscritti; 30,3395 addetti ai servizi generali,

pari ad una unità ogni 15,43 iscritti e 1,3695 operatori a titolo gratuito pari ad una

unità ogni 344,12 iscritti.

95 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

80

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 23.205 metri quadrati, pari a 48,04 mq. per ogni singolo posto-nido,

inferiore quindi allo standard richiesto dalla normativa regionale96 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 3.690.000 di euro determinando un costo medio per

posto-nido di 7.640 euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 7.500 e 8.530 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali ha

evidenziato un aumento nel triennio (791.000 euro nel 2003, 569.000 nel 2002,

584.000 nel 2001), cui ha corrisposto un contributo dell’utenza per bambino iscritto

rispettivamente di 1.690, 1.213 e 1.227 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta in aumento nel triennio, passando dal

16,36% del 2001 al 14,21% e al 21,44% rispettivamente del 2002 e del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune, con

riferimento al triennio 2001-2003.

96 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

81

tab. n. 38

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 3.300 no 990 849 160 632 125 57 16 8302002 3.498 no 1.079 911 219 621 150 71 18 8602003 3.661 no 1.211 1189 299 613 175 98 26 912

*il dato relativo alle domande fà riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di Ravenna

Totale

iscritti

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (4)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazione

centro unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Domande presentate (1)

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

82

tab. n. 39

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione diretta 10 483 +14 +7 77 30,33 1,36 5.758 5.758 213,50 9,15 0 0

nidi con contribuzione pubblica -

posti in convenzione228 +5 +15

nidi con contribuzione pubblica -

posti non in convenzione166 +42 +64

nidi privati senza contribuzione

pubblica3 49 +5 +10 5,12 2,92 0,19 419 0 247,33 8,40 0 0

Totali 31 926 9 5

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

9 55.348 7.872 224,72 9,1518 56,22 25,06 4,47

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE

(situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di Ravenna

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

83

tabb. n. 40-41

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

Anni

2001

2002

2003

1.006

536

1.207

1.000

1.156

6

0

12

0

39

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICO

537

Totale

(importi in migliaia di Euro)

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

1

Comune di Ravenna

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

serviziAssicurazioni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominialiImposte

Manutenzioni

ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti e

oneri

pluriennali4

Altre

spese5Totale

Costo medio

per posto-

nido

2001 2.577 198 58 316 17 288 - 7 90 - 20 - 3.570 7,50

2002 2.922 216 61 402 22 288 0 8 57 0 25 0 4.002 8,53

2003 2.788 176 60 321 16 288 0 5 9 0 27 0 3.690 7,64

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICO

Comune di Ravenna

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali indirette sostenute

dell’amministrazione comunale.

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il Coordinatore

pedagogico.3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà dell’amministrazione

comunale o in comodato) è calcolato un4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in ragione del 10% del

costo di acquisto.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

84

tab. n. 42

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

Nidi comunali

a gestione diretta584 569 791 4 7 104 0 13 0

Nidi

con contribuzione pubblica460 593 661 20 59 31 0 8 0

Nidi privati

senza contribuzione pubblica32 54 124 0 0 0 0 0 0

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di Ravenna

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

85

5.8 Comune di Forlì

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Forlì alla data del 31 dicembre 2003

era di 110.209 abitanti di cui 2.761 in età compresa tra 0-3 anni pari a 2,51% della

popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era rispettivamente del

2,47 e del 2,32.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 19 nidi d’infanzia di cui 9

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione e 11 con contribuzione pubblica.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part-

time, 495 posti nelle strutture gestite direttamente, 70 (posti in convenzione) e 182

(posti non in convenzione) nelle strutture con contribuzione pubblica.

Solo 4 strutture che ricevono contributi pubblici hanno effettuato un servizio

di anticipazione dell’orario di funzionamento mentre il servizio di prolungamento

non è stato offerto da nessuna struttura.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 699 di cui

402 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 57,51% in aumento

rispetto al 2001 ed al 2002 (cfr tabella n. 78). Il tasso di propensione alla richiesta

del servizio – sempre nel 2003 - è stato pari al 41,58% (cfr tabella n. 78), in

aumento rispetto agli anni precedenti (rispettivamente 37,89% nel 2001 e 40,24%

nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 746, di cui 192 a tempo

parziale (nel 2001 gli iscritti part-time sono stati 144; nel 2002, sono aumentati a

191).

Il tasso di utilizzo del servizio sempre nel 2003 è stato del 99,87% in

diminuzione rispetto agli anni pregressi, mentre il tasso di frequenza è stato pari a

73,12% (cfr tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 72,6797 educatori con un

rapporto di una unità ogni 6,81 bambini iscritti; 49,5297 addetti ai servizi generali,

pari ad una unità ogni 10,00 iscritti; nel periodo, non risulta operante personale a

titolo gratuito.

97 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

86

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 31.994 metri quadrati, pari a 64,63 mq. per ogni singolo posto-nido,

superiore allo standard richiesto dalla normativa regionale98 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 4.415.000 euro determinando un costo medio per

posto-nido di 8.920 euro nel 2003; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 9.280 e 9.410 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali ha

evidenziato nel triennio un trend in aumento ( 883.000 euro nel 2003, 778.000 nel

2002, 770.000 nel 2001), cui ha corrisposto un contributo dell’utenza per bambino

iscritto rispettivamente di 1.787, 1.553 e 1.546 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta in aumento nell’anno 2003, passando

dal 16,82% del 2001 al 16,71% e al 20,00% rispettivamente del 2002 e del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune offrendo per la

maggior parte dei dati una informazione dell’andamento nel triennio 2001-2003.

98 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

87

tab. n. 43

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2.518 no 954 545 241 548 21 20 124 7132002 2.699 no 1.086 600 332 551 12 20 171 7542003 2.761 no 1.148 699 402 543 11 21 171 746

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazione

centro

unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (4)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di Forlì

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

88

tab. n. 44

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione

diretta9 495 +0 +2 72,67 49,52 0 6.214 6.214 194,00 9,27 0 0

nidi con contribuzione

pubblica -posti in

convenzione

70 +0 +2

nidi con contribuzione

pubblica -posti non in

convenzione

182 -1 +37

nidi privati senza

contribuzione pubblica0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00 0,00 0 0

totali 19 747 4 0

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

4 03.993 3.240 194,00 7,0010 23,24 12,38 3,64

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di Forlì

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

89

tabb. n. 45 -46

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzio

ni ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo

medio per

posto-nido

2001 2875 215 231 38 1 311 0 0 13 369 27 498 4.577 9,28

2002 2948 217 229 33 2 311 0 0 16 324 25 553 4.656 9,41

2003 2949 200 239 99 1 311 0 0 17 0 36 564 4.415 8,92

Anni

2001

2002

2003

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICOComune di Forlì

Totale

(importi in migliaia di Euro)

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

310

321

013260

0

273329367

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in

ragione del 10% del costo di acquisto.5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

indirette sostenute dell’amministrazione comunale.

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

0

19

46

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

90

tab. n. 47

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

778 883 115 140Nidi comunali a

gestione diretta

Nidi con

contribuzione

pubblicaNidi privati senza

contribuzione

pubblica

770

468 497

116

1114 258 270 446

00 0 0

0 0 0

0 0 0 0 0

2 2

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di Forlì

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

91

5.9 Comune di Cesena

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Cesena alla data del 31 dicembre

2003 era di 92.714 abitanti di cui 2.287 in età compresa tra 0-3 anni, pari al 2,47%

della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era rispettivamente

del 2,40 e del 2,49.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 14 nidi d’infanzia, di cui 8

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione e 6 con contribuzione pubblica,

2 di questi ultimi hanno 2 sezioni primavera.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part-

time, 346 posti nelle strutture gestite direttamente, 133 posti nelle strutture con

contribuzione pubblica con posti in convenzione e 9 posti nelle strutture con

contribuzione pubblica con posti non in convenzione.

Il servizio di anticipazione dell’orario di funzionamento è stato offerto in n. 8

strutture comunali ed in n. 1 struttura privata con contribuzione pubblica mentre il

servizio di prolungamento orario di funzionamento è stato offerto da n. 1 struttura

comunale e da n. 1 struttura privata con contribuzione pubblica.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 389 di cui

30 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 7,71% in diminuzione sia

rispetto al 2001 che al 2002 (cfr tabella n. 78).

Il tasso di propensione alla richiesta del servizio – sempre nel 2003- è stato

pari al 24,02% (cfr tabella n. 78), in aumento rispetto agli anni precedenti

(20,74%, nel 2001, e 20,67%, nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 406, di cui 37 a tempo

parziale (nel 2001 gli iscritti part-time sono stati 51, nel 2002 sono ammontati a

36).

Il tasso di utilizzo del servizio, sempre nel 2003, è stato del 83,20% in

diminuzione rispetto agli anni pregressi, mentre il tasso di frequenza è stato pari a

69,66 (cfr tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 6499 educatori (di cui 3

incaricati a supporto handicap) con un rapporto di una unità ogni 5,41 bambini

iscritti; 3099 addetti ai servizi generali, pari ad una unità ogni 11,53 iscritti; nel

periodo, non risulta operante personale a titolo gratuito.

99 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

92

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 13.393 metri quadrati, pari a 38,71 mq. per ogni singolo posto-nido,

inferiore quindi allo standard richiesto dalla normativa regionale100 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 3.035.000 euro determinando un costo medio per

posto-nido di 8.770 euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 8.750 e 8.500 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali ha

evidenziato nel triennio un trend in aumento (762.000 euro nel 2003, 759.000 nel

2002, 685.000 nel 2001), cui ha corrisposto un contributo dell’utenza per bambino

iscritto rispettivamente di 2.202, 2.1943 e 1.985 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta in aumento nel triennio, passando dal

22,77% del 2001 al 25,80% e al 25,11% rispettivamente del 2002 e del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune, con

riferimento al triennio 2001-2003.

100 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

93

tab. n. 48

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2.184 si 453 373 50 319 33 34 17 4032002 2.283 si 472 368 44 337 55 17 19 4282003 2.287 si 436 389 30 337 32 17 20 406

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di Cesena

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (4)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazione

centro unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

94

tab. n 49

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione diretta 8 346 +0 +2 64 30 0 3.505 0 193,00 8,00 8 1

nidi con contribuzione pubblica -

posti in convenzione133 +10 +49

nidi con contribuzione pubblica -

posti non in convenzione9 +1 -8

nidi privati senza contribuzione

pubblica0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,00 0,00 0 0

totali 14 488 9 2

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

1 11.100 1.100 200,00 8,006 7,5 4 8

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di Cesena

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

95

tabb. n. 50 - 51

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

Anni

2001

2002

2003 0

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

8

19

183

145

190

3

227

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

208

0

148

Totale

(importi in migliaia di Euro)

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

0

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

serviziAssicurazioni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominialiImposte

Manutenzioni

ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti e

oneri

pluriennali4

Altre

spese5Totale

Costo medio

per posto-

nido

2001 2.559 102 185 26 3 0 0 0 55 44 11 25 3.009 8,75

2002 2.514 94 194 34 3 0 0 2 39 20 15 25 2.941 8,50

2003 2.572 92 192 40 3 0 0 6 36 50 15 28 3.035 8,77

5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali indirette

sostenute dell’amministrazione comunale.

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il Coordinatore

pedagogico.3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà dell’amministrazione

comunale o in comodato) è calcolato un4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in ragione del 10% del

costo di acquisto.

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICOComune di Cesena

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

96

tab. n. 52

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

Nidi comunali

a gestione diretta685 759 762 29 92 117 0 0 0

Nidi

con contribuzione pubblica202 87 499 0 0 0 0 0 0

Nidi privati

senza contribuzione pubblica0 0 0 0 0 0 0 0 0

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di Cesena

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

97

5.10 Comune di Rimini

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Rimini alla data del 31 dicembre

2003 era di 131.785 abitanti di cui 3.537 in età compresa tra 0-3 anni, pari al

2,68% della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era

rispettivamente del 2,68 e del 2,75.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 12 nidi d’infanzia, di cui 9

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione e 3 con contribuzione pubblica

senza posti in convenzione.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part

time, 459 posti nelle strutture gestite direttamente e 104 posti nelle strutture non

convenzionate.

Solo le strutture comunali hanno effettuato un servizio di anticipazione

dell’orario di funzionamento mentre il servizio di prolungamento non è stato offerto

da nessuna struttura.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 642 di cui

299 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 46,57% in aumento sia

rispetto al 2001 che al 2002 (cfr tabella n. 78). Il tasso di propensione alla richiesta

del servizio – sempre nel 2003- è stato pari al 21,92% (cfr tabella n. 78), anch’esso

in aumento rispetto agli anni precedenti (rispettivamente 20,55% nel 2001 e

21,44% nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti sono stati 600, di cui 302 a tempo

parziale (nel 2001 gli iscritti part-time sono stati 257, nel 2002 sono ammontati a

315).

Il tasso di utilizzo del servizio, sempre nel 2003, è stato del 106,57% in

aumento rispetto agli anni pregressi, in particolare rispetto al 2001, anno in cui i

posti complessivi non sono risultati coperti interamente dagli iscritti, mentre il tasso

di frequenza è stato pari a 52,21% (cfr tabella n. 78).

Nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 65,29101 educatori con un

rapporto di una unità ogni 6,97 bambini iscritti; 38101 addetti ai servizi generali,

pari ad una unità ogni 11,97 iscritti e 4101 operatori a titolo gratuito pari ad una

unità ogni 113,75 iscritti.

101 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

98

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 15.145 metri quadrati, pari a 33 mq. per ogni singolo posto-nido,

inferiore quindi allo standard richiesto dalla normativa regionale102 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 4.294.000 di euro determinando un costo medio per

posto-nido di 9.360 euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 8.600 e 8.470 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali ha

evidenziato nel triennio un trend in aumento (654.000 euro nel 2003, 525.000 nel

2002, 453.000 nel 2001), cui ha corrisposto un contributo dell’utenza per bambino

iscritto rispettivamente di 1.430; 1.140 e 1.150 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta in aumento nel triennio, passando dal

13,43% del 2001 al 13,49% e al 15,23% rispettivamente del 2002 e del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune, con

riferimento al triennio 2001-2003.

102 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

99

tab. n. 53

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 3.445 708 560 224 227 43 165 92 5272002 3.563 764 601 170 209 41 248 67 5652003 3.537 819 642 299 258 40 197 105 600

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

no

Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di RIMINI

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (5)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazione

centro unico

iscrizione (2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

100

tab. n. 54

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione

diretta9 459 0 +67 65,29 38 4 5.428 5.428 200 7,91 9 0

nidi con contribuzione

pubblica -posti in

convenzione

0 0 0 0

nidi con contribuzione

pubblica -posti non in

convenzione

3 104 -4 -9

nidi privati senza

contribuzione pubblica0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOTALE12 563 9 0

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

0 0629 0 245 9,1716,61 5 4

NIDI D 'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di RIMINI

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

101

tabb. n. 55 - 56

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

Anni

2001

2002

2003

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

813130

0

0

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

13

13

008

0

Totale

(importi in migliaia di Euro)

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzio

ni ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo

medio per

posto-nido

2001 2.693 69 168 0 8 271 0 13 38 0 82 30 3.372 8,60

2002 3.199 63 165 0 9 271 0 6 50 0 116 11 3.890 8,47

2003 3.481 62 188 0 16 271 0 30 36 44 152 14 4.294 9,36

Comune di RIMINI

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICO

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un

4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in

ragione del 10% del costo di acquisto.

5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

indirette sostenute dell’amministrazione comunale.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

102

tab. n. 57

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

525

386

0 0

1030 17

0

362

0 0 0 0 0

106

386 5 19 5 0 1 0

0 0

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di RIMINI

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

Nidi comunali a gestione

diretta

Nidi con contribuzione

pubblica

Nidi privati senza

contribuzione pubblica

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

453

0

654

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

103

5.11 Comune di Imola

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Imola alla data del 31 dicembre

2003 era di 65.832 abitanti di cui 1627 in età compresa tra 0-3 anni pari a 2,47%

della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era rispettivamente

del 2,55 e del 2,54.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 11 nidi d’infanzia, di cui 6

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione, 4 nidi con contribuzione

pubblica e un nido privato senza contribuzione pubblica.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part

time, 400 posti nelle strutture gestite direttamente e 98 posti nelle strutture

convenzionate; altri 20 posti sono stati messi a disposizione da altri soggetti

gestori.

Nei nidi a gestione diretta non viene effettuato il servizio di orario anticipato,

mentre il prolungamento è stato offerto solo da 3 strutture comunali sulle 6

esistenti.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 434, di

cui 83 insoddisfatte, pari ad un tasso di insoddisfazione del 19,12% (nel 2001 era

stato del 18,85% e nel 2002 del 23,68%). Il tasso di propensione alla richiesta del

servizio- sempre nel 2003- è stato pari al 34,36% (cfr tabella n. 78), anch’esso in

aumento rispetto agli anni precedenti (rispettivamente 33,29% nel 2001 e 34,29%

nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti, con riguardo al 2003, sono stati 509, di

cui 116 a tempo parziale, in leggero aumento rispetto agli anni pregressi (+22 sul

2001 e + 15 sul 2002).

Il tasso di utilizzo del servizio è stato del 98,26% in leggera flessione

rispetto agli anni 2001-2002 (100%) mentre il tasso di frequenza, riguardante

sempre il 2003, è stato pari a 57,79% (cfr tabella n. 78).

Nel medesimo anno nei nidi comunali hanno prestato servizio 65103 educatori

con un rapporto di una unità ogni 6,02 bambini iscritti, 25103 addetti ai servizi

generali, pari ad una unità ogni 15,64 iscritti e 3103 unità di personale a titolo

gratuito con un rapporto di uno a centrotrenta iscritti.

103 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

104

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata di 17.937 metri quadrati, pari a 44,84 mq. per ogni singolo posto-nido, al

limite rispetto allo standard richiesto dalla normativa regionale104 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è stato pari a 3.402.000 euro determinando un costo medio per

posto-nido di 8.510 euro, in leggero aumento rispetto al costo medio 2001 e 2002

(rispettivamente 7.980 e 8.290 euro).

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali è

stato pari a 833.000 euro nel 2003, 775.000 nel 2002, 767.000 nel 2001, cui

corrisponde un contributo medio dell’utenza per bambino iscritto rispettivamente di

2.100 euro nel 2003 e 1.900 nel 2001 –2002.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del

servizio per una quota percentuale oscillante nel triennio, con un andamento del

24,69% nel 2001, del 23,59% nel 2002 e del 24,48% nel 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune con

riferimento al 2001-2003.

104 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

105

tab. n 58

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 1.640 546 382 72 372 0 102 13 4872002 1.665 571 380 90 382 0 99 13 4942003 1.627 559 434 83 373 20 103 13 509

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazione

centro

unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

Totale

iscritti

no

Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di IMOLA

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (5)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

106

tab. n. 59

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

107

tabb. n. 60 - 61

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

Anni

2001

2002

2003

Totale

(importi in migliaia di Euro)

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

446

431

00443

0

443446431

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE

INDIRETTA

0

0

0

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzio

ni ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo medio

per posto-nido

2001 2.525 57 153 217 2 9 0 4 52 0 86 1 3.106 7,98

2002 2.693 61 155 236 2 9 0 15 36 0 75 2 3.284 8,29

2003 2.760 67 153 297 2 9 0 1 30 0 79 4 3.402 8,51

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in ragione

del 10% del costo di acquisto.

5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

indirette sostenute dell’amministrazione comunale.

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICOComune di IMOLA

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

108

tab. n. 62

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

Nidi privati senza

contribuzione

pubblica

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

767

0

833

*Sono comprese le entrate derivanti dai trasferimenti e contributi della Provincia

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di IMOLA

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

Nidi comunali a

gestione diretta

Nidi con

contribuzione

pubblica

0

0 0 0 0 0 0 0

181* 48*

0

0

0 0 0 0 0

775

0

0 0

0106* 0

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

109

5.12 Comune di Carpi

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Carpi alla data del 31 dicembre

2003 era di 63.316 abitanti di cui 1749 in età compresa tra 0-3 anni pari a 2,76%

della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era rispettivamente

del 2,70 e del 2,78.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 11 nidi d’infanzia di cui 7

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione, 2 strutture con contribuzione

pubblica e 2 sezioni primavera aggregate a 2 scuole d’infanzia private.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part

time, 389 posti nelle strutture gestite direttamente, 126 posti in strutture con

contribuzione pubblica e 43 presso le sezioni primavera.

Tutte le strutture hanno effettuato un servizio di anticipazione e di

prolungamento dell’orario di funzionamento.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 578, di

cui 155 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 26,82% (nel 2001 era

stato del 21,97%, nel 2002 pari al 44,77%) (cfr tabella n. 78). Il tasso di

propensione alla richiesta del servizio ha presentato nel triennio un andamento

fluttuante partendo da una percentuale del 34,38 nel 2001 per arrivare al 41,31 ed

attestarsi intorno al 37,11 nel 2003.

I bambini complessivamente iscritti, sempre nel 2003, sono stati 537, di cui

70 a tempo parziale; le iscrizioni part-time nello stesso anno hanno registrato un

leggero ma costante aumento (+27 sul 2001 e + 37 sul 2002).

Il tasso di utilizzo del servizio nel 2003 è stato del 96,24% ed è stato

caratterizzato nel triennio da un andamento oscillante ( 101,39% nel 2001 e 95,6%

nel 2002); il tasso di frequenza nel 2003 è stato pari al 55,49% (cfr tabella n. 78).

Sempre nel 2003 nei nidi comunali hanno prestato servizio 69105 educatori

con un rapporto di una unità ogni 5,64 bambini iscritti e 15104 addetti ai servizi

generali, pari ad una unità ogni 25,93 iscritti.

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali era di

22692 metri quadrati, pari a 64,04 mq. per ogni singolo posto-nido, ampiamente al

di sopra dello standard richiesto dalla normativa regionale106 .

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è risultato pari a 3.758.000 euro determinando un costo medio per

105 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo.

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

110

posto-nido di 9.660 euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 11.050 e 10.550 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali è

risultato pari a 583.000 euro nel 2003, 615.000 nel 2002, 610.000 nel 2001, cui

corrisponde un contributo medio dell’utenza per bambino iscritto rispettivamente di

1.490; 1.720 e 1.710 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta in flessione nel triennio, pur con un

andamento fluttuante che passa dal 16,43% del 2001 al 15,51% del 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune con

riferimento al triennio 2001-2003.

106 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

111

tab. n. 63

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 1657 576 487 107 411 41 58 n.d. 5102002 1743 720 583 261 400 41 59 n.d. 5002003 1749 649 578 155 424 43 70 n.d. 537

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione;il dato relativo alle strutture convenzionate (posti non in convenzione) non è disponibile.

Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di CARPI

Totale

iscritti

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale

NO

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazion

e centro

unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

112

tab. n. 64

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione

diretta7 389 +33 +53 69 15 0 3.256 3.256 219 11 7 7

nidi con contribuzione

pubblica -posti in

convenzione

105 +2 -8

nidi con contribuzione

pubblica -posti non in

convenzione

21 -2 +8

nidi privati senza

contribuzione pubblica2*** 43 +2 +2 n.d. n.d. n.d. 773 773 219 n.d. 2 2

Totale11 558 11 11

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

*** si tratta di 2 sezioni primavera aggregate a 2 scuole d'infanzia private che non ricevono nessun contributo per le sezioni di nido

2 21.136 0 219 122 20,33 3,5 0

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di Carpi

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

113

tabb. n. 65 - 66

tab. n. 67

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni d i

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni d i

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzio

ni ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo

medio per

posto-nido

2001 2.133 52 171 826 0 163 0 0 12 171 177 7 3.712 11,05

2002 2.209 58 125 944 0 163 0 0 8 67 182 0 3.756 10,55

2003 2.194 63 123 1.028 0 163 0 0 9 0 178 0 3.758 9,66

NIDI D 'INFANZIA - Q UADRO ECO NO M ICO

Com une di CARPI

(importi in m igliaia di Euro) COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA

1

1 Tutti i costi, al lordo d i IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza econom ica e non sulla base dei consuntiv i finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti g li emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota d i indennità d i fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

3 Canoni di locazione – Per g li ed ific i in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amm inistrazione comunale o in comodato) è calcolato un

4 Ammortamenti e oneri p luriennali – I beni strumentali d iversi dagli immobili utilizzati nell’attiv ità e g li oneri p luriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote d i ammortamento in

ragione del 10% del costo d i acquisto.

5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese d irettamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

ind irette sostenute dell’amm inistrazione comunale.

Anni

2001

2002

2003

399498494

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

0

0

0

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

498

494

00399

0

Totale

(importi in migliaia di Euro)

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

114

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

615 583 22 204

Nidi comunali a

gestione diretta

Nidi con

contribuzione

pubblicaNidi privati senza

contribuzione

pubblica

610

0 0

112

0152 206 191 0

n.d.n.d. n.d. n.d.

0 0 0

n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.

0 0

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di Carpi

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

115

5.13 Comune di Sassuolo

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Sassuolo alla data del 31 dicembre

2003 era di 41.393 abitanti di cui 1194 in età compresa tra 0-3 anni, pari al 2,88%

della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era rispettivamente

del 2,97 e del 2,92.

Nel territorio comunale sono risultati presenti 7 nidi d’infanzia di cui 4

comunali gestiti direttamente dall’Amministrazione e 3 gestiti da imprese

commerciali con contribuzione pubblica.

I servizi comunali hanno offerto complessivamente, tra tempo pieno e part-

time 184 posti nelle strutture gestite direttamente e 60 posti nelle strutture

convenzionate; altri 46 posti sono stati messi a disposizione da altri soggetti

gestori.

Tutte le strutture hanno effettuato un servizio di anticipazione dell’orario di

funzionamento mentre il prolungamento è stato offerto solo da 5 nidi.

Le domande presentate nel 2003 per le nuove iscrizioni sono state 305, di

cui 135 insoddisfatte pari ad un tasso di insoddisfazione del 44,26% in sensibile

aumento rispetto al 2001 e 2002 (cfr tabella n. 78). Il tasso di propensione alla

richiesta del servizio, sempre nel 2003- è stato pari al 35,09% (cfr tabella n. 78),

anch’esso in aumento rispetto agli anni precedenti (rispettivamente 32,66% nel

2001 e 32,95% nel 2002).

I bambini complessivamente iscritti, con riguardo al 2003, sono stati 222, di

cui 42 a tempo parziale; le iscrizioni part-time nel triennio hanno registrato un

leggero ma costante aumento (+27 sul 2001 e + 37 sul 2002).

Il tasso di utilizzo del servizio è stato del 76,55% in diminuzione rispetto al

2001 (80,9%) e al 2002 (79,18) mentre il tasso di frequenza, riguardante sempre il

2003, è stato pari al 85,70% (cfr tabella n. 78).

Nel medesimo anno nei nidi comunali hanno prestato servizio 29,77107

educatori con un rapporto di una unità ogni 6,11 bambini iscritti e 13,18107 addetti

ai servizi generali, pari ad una unità ogni 13,8 iscritti.

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture comunali è

risultata 11.784 metri quadrati, pari a 64,74 mq. per ogni singolo posto-nido,

ampiamente al di sopra dello standard richiesto dalla normativa regionale108.

107 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo. 108 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

116

Il costo globale sostenuto dal Comune nel 2003 per le strutture gestite

direttamente è risultato pari a 1.544.000 euro determinando un costo medio per

posto-nido di 8.390 euro; nel 2001 e nel 2002 il costo medio era stato

rispettivamente di 8.510 e 8.350 euro.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi comunali è

risultato pari a 371.000 euro nel 2003, 339.000 nel 2002 e 349.000 nel 2001, cui

corrisponde un contributo medio dell’utenza per bambino iscritto rispettivamente di

2.030; 1.830 e 1.890 euro.

Mediamente, alle famiglie è stato richiesto di contribuire al costo del servizio

per una quota percentuale che si manifesta in rialzo nel 2003 e precisamente del

22,30% nel 2001, del 22,05% nel 2002 e del 24,02% nel 2003.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune con

riferimento al triennio 2001-2003.

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117

tab. n. 68

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 1.182 386 281 101 185 8 30 10 2332002 1.205 397 299 88 178 6 35 13 2322003 1.194 419 305 135 173 7 29 13 222

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione;il dato relativo alle strutture convenzionate (posti non in convenzione) non è disponibile.

Domande presentate (1)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di Sassuolo

Totale

iscritti

in altre

strutture (5)

nei nidi a

gestione diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture

Bambini iscritti a tempo

pieno

Bambini iscritti a tempo

parziale

no

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazione

centro

unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

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118

tab. n. 69

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione

diretta4 184 0 0 29,77 13,18 0 2.504 2.504 197 10 4 3

nidi con contribuzione

pubblica -posti in

convenzione

60 0 +6

nidi con contribuzione

pubblica -posti non in

convenzione

46 -3 -4

nidi privati senza

contribuzione pubblica0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale7 290 7 5

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di Sassuolo

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

3 19,25 2,16 0,15 3 2711 0 221 11

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119

tab. n. 70 - 71

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzio

ni ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo

medio per

posto-nido

2001 1.001 45 77 4 0,2 125 0 1,33 34 172 38 68 1.566 8,51

2002 1.054 43 76 2 0,5 125 0 2,72 30 82 42 79 1.536 8,35

2003 1.146 33 82 2 0,7 125 0 0,03 46 29 43 38 1.545 8,40

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un

4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in

ragione del 10% del costo di acquisto.

5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

indirette sostenute dell’amministrazione comunale.

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICO

Comune di Sassuolo

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

Anni

2001

2002

2003

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

1231741910

0

0

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

174

191

00123

0

Totale

(importi in migliaia di Euro)

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

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120

tab. n. 72

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di Sassuolo

0 0 0

0 0 0 0 0

0 00203 209 214 0

00 0 0

349

0 0

80

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

339 371 109 71

Nidi comunali a

gestione diretta

Nidi con

contribuzione

pubblicaNidi privati senza

contribuzione

pubblica

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1

Altri ricavi correlati al servizio1

Erogazioni liberali2

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121

5.14 Comune di Faenza

Anni 2001/2003

La popolazione residente nel Comune di Faenza alla data del 31 dicembre

2003 era di 54.315 abitanti di cui 1.386 in età compresa tra 0-3 anni, pari al

2,55% della popolazione totale; negli anni 2001 e 2002 la percentuale era

rispettivamente del 2,37 e del 2,47.

Nel territorio comunale non sono risultati presenti nidi d’infanzia gestiti

direttamente dall’ente; tutti i posti sono forniti in convenzione attraverso 2 nidi

privati convenzionati e 2 strutture comunali gestite da una Cooperativa di servizi.

Per queste due ultime strutture la Cooperativa che gestisce in convenzione i

nidi si occupa dell’organizzazione degli stessi mentre il Comune, proprietario degli

immobili, cura l’assegnazione dei posti, riscuote le rette, effettua la manutenzione

straordinaria degli edifici. Per una delle due strutture, il Comune effettua anche la

manutenzione ordinaria, provvede al pagamento delle utenze varie e fornisce 3

educatori dipendenti comunali.

Attraverso le convenzioni, nel 2003, sono stati offerti complessivamente, tra

tempo pieno e part time, 208 posti; tutte le strutture hanno effettuato un servizio

di anticipazione e di prolungamento dell’orario di funzionamento.

L’amministrazione comunale raccoglie le domande e cura l’assegnazione dei

posti: le richieste possono avere ad oggetto il solo servizio nido, oppure il solo

servizio integrativo od anche essere indifferenziate per entrambi i servizi. Si

procede poi alla formazione di un'unica graduatoria fra tutte le domande presentate

e all’assegnazione dei posti disponibili con modalità tali da rendere impossibile ogni

rigida distinzione tra domande presentate per l’accesso ad un posto nido o ad un

servizio integrativo.

Per tale motivo si è ritenuto opportuno omettere nelle tabelle che seguono le

indicazioni relative alle domande presentate e alle rinunce operate.

I bambini iscritti nel 2003 sono stati 207, tutti a tempo pieno.

Il tasso di utilizzo del servizio, con riguardo al 2003, è risultato pari al

99,52% in leggera flessione rispetto al 2001 ( 103,11%); il tasso di frequenza di

frequenza nel 2003 è stato pari al 74,44% (cfr tabella n. 78).

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122

Nel 2003 nei nidi convenzionati hanno prestato servizio 32,20109 educatori

con un rapporto di una unità ogni 6,43 bambini iscritti e 12,40109 addetti ai servizi

generali, pari ad una unità ogni 16,69 iscritti.

La superficie complessiva, interna ed esterna, delle strutture convenzionate

è risultata pari a 9.193 metri quadrati, corrispondenti a 44,20 mq. per ogni singolo

posto-nido, leggermente inferiore allo standard richiesto dalla normativa

regionale110 .

Non avendo il Comune nidi gestiti direttamente non sono stati rilevati i costi,

medi e globali.

L’introito per le rette a carico delle famiglie degli iscritti ai nidi convenzionati

ha evidenziato nel triennio un trend in aumento ( 272.000 euro nel 2001, 278.000

nel 2002, e 297.000 nel 2003), cui ha corrisposto un contributo dell’utenza per

bambino iscritto rispettivamente di 1.360, 630 e 1.430 euro.

Le tabelle che seguono espongono i dati più significativi relativi alle

strutture, all’utenza e alle risorse economiche impiegate dal Comune con

riferimento al triennio 2001-2003.

109 Il numero degli operatori è espresso in anni uomo. 110 La delibera del Consiglio regionale n. 1390/00 e successive modificazioni stabilisce che “La superficie dell’area deve garantire un minimo di mq. 50 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 16 e i 49 bambini, e di mq. 45 per ogni posto bambino per una capienza compresa fra i 50 e i 60 bambini.”

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123

tab. n. 73

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 1.269 178 0 21 0 1992002 1.332 440 0 0 0 4402003 1.386 207 0 0 0 207

*il dato relativo alle domande fa riferimento - più precisamente - al 31 ottobre per gli anni 2001 e 2002, e al 31 dicembre per il 2003.

(1) il dato è riferito ai posti a gestione diretta, convenzionati e appaltati

(3) Il dato è relativo alle nuove iscrizioni e alle riconferme

(5) Strutture pubbliche o private senza contribuzione; strutture convenzionate (posti non in convenzione)

**Il dato è da riferire a tutte le domande presentate per l'accesso sia ai nidi che ai soli servizi integrativi al nido e non è pertanto rapportabile al numero di bambini iscritti che si riferisce

effettivamente agli iscritti al nido d'infanzia.

(4) Sono escluse le rinunce sia iniziali che in corso d'anno

Anni

Popolazione

0-3 anni

Attivazione

centro unico

iscrizione

(2)

nei nidi a

gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

Complessive

(3)

Per nuove

iscrizioni

**

Insoddisfatte

(4)

(2) Per centro unico di iscrizione si intende il servizio di raccolta delle domande presso qualunque tipo di nido d'infanzia (comunale, convenzionato,appaltato o privato)

NIDI D'INFANZIA - DATI SULL'UTENZA

( situazione al 31 dicembre )*

Comune di FAENZA

in altre

strutture (5)

nei nidi a gestione

diretta,

convenzionati,

appaltati

in altre

strutture (5)

Bambini iscritti a tempo pieno Bambini iscritti a tempo parziale Totale

iscritti

NO

Domande presentate (1)

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124

tab. n. 74

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

mq.di cui in

proprietà

nidi comunali - gestione

diretta0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

nidi con contribuzione

pubblica -posti in

convenzione

4 208 0 +15

nidi con contribuzione

pubblica -posti non in

convenzione

0 0 0 0

nidi privati senza

contribuzione pubblica0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale4 208 4 4

*comprende tempo pieno e tempo parziale

** il numero degli operatori (che comprende appoggio handicap e coordinatore pedagogico) é espresso in anni-uomo

incremento/d

ecremento

sul 2001

addetti

servizi

generali

**

personale a

titolo

gratuito**

n. nidi con

servizio di

prolungamento

orario

educatori

**

numero

medio

giornate

annue di

apertura

numero

medio ore

giornaliere di

apertura

n. nidi con

servizio di

anticipazione

orario

32,2 12,4 0

NIDI D'INFANZIA - QUADRO STRUTTURALE (situazione al 31 dicembre 2003)

Comune di FAENZA

superficie interna

disponibilen.

strutture

n. posti

complessivi

*

incremento/de

cremento sul

2002

4 43.232 1.800 220,00 11,00

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125

tabb. n. 75 - 76

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

AnniSpese per il

personale2 Utenze

Acquisti

beni di

consumo

Acquisti di

servizi

Assicurazio

ni

Canoni di

locazione

effettivi o

figurativi3

Spese

condominial

i

ImposteManutenzio

ni ordinarie

Manutenzioni

straordinarie

Ammortam.ti

e oneri

pluriennali4Altre spese5 Totale

Costo

medio per

posto-nido

2001 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

2002 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

2003 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Comune di FAENZA

NIDI D'INFANZIA - QUADRO ECONOMICO

3 Canoni di locazione – Per gli edifici in locazione è considerato il canone contrattualmente previsto per l’intero esercizio – per gli edifici per i quali non è dovuto alcun canone (di proprietà

dell’amministrazione comunale o in comodato) è calcolato un

4 Ammortamenti e oneri pluriennali – I beni strumentali diversi dagli immobili utilizzati nell’attività e gli oneri pluriennali sono stati valorizzati sotto forma di quote di ammortamento in

ragione del 10% del costo di acquisto.

5 Altre spese – sono ricomprese in questa voce tutte le altre spese direttamente inerenti alla produzione del servizio. Non è stata considerata a questi fini la quota parte delle spese generali

indirette sostenute dell’amministrazione comunale.

(importi in migliaia di Euro)

COSTI NIDI D'INFANZIA COMUNALI A GESTIONE DIRETTA1 (anni 2001 - 2002 - 2003)

1 Tutti i costi, al lordo di IVA, e gli oneri sono rilevati secondo il criterio della competenza economica e non sulla base dei consuntivi finanziari.Il riferimento è all’anno solare.

2 Spese per il personale – sono inserite in tale voce tutti gli emolumenti e i contributi dovuti per l'esercizio, nonché la quota di indennità di fine rapporto maturata. E' compresa la spesa per il

Coordinatore pedagogico.

Anni

2001

2002

2003

PARTECIPAZIONE DEL COMUNE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI AI COSTI DEI NIDI DI INFANZIA A GESTIONE INDIRETTA

1.0181.1541.1930

56

53

Contributi in conto esercizio erogati da altri

enti pubblici

Contributi pubblici erogati direttamente alle

famiglie (asili aziendali, etc)

1.098

1.140

001.018

0

Totale

(importi in migliaia di Euro)

Oneri a carico del Comune al netto delle

rette sostenute dalle famiglie

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126

tab. n. 77

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dal Comune

2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003

0 0 0 0 0 0 0 0 0

0 0 0 0 0 0

0 0 0 0 0 0 0 0 0Nidi privati senza

contribuzione

pubblica

(importi in migliaia di Euro)

Strutture

Rette a carico delle famiglie1 Altri ricavi correlati al servizio1 Erogazioni liberali2

272 278 297

NIDI D'INFANZIA - RICAVI(Triennio 2001-2003)

Comune di Faenza

1 Le rette a carico delle famiglie e gli altri ricavi sono determinati secondo il criterio della competenza economica.Il riferimento è all'anno solare e non all'anno

scolastico.

2 Le erogazioni liberali vanno considerate nell'anno di effettiva erogazione

Nidi comunali a

gestione diretta

Nidi con

contribuzione

pubblica

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127

Capitolo 6 Indicatori di efficacia: comparazione tra i diversi sevizi

comunali

Le pagine che seguono espongono i risultati dell’applicazione di alcuni

indicatori di efficacia ai servizi dei 14 Comuni oggetto dell’indagine. Va precisato

che per il Comune di Faenza, stante l’impossibilità di disporre del dato relativo alle

domande presentate per le ragioni già esposte a pag 121, non sono stati calcolati

alcuni indicatori (tasso di insoddisfazione della domanda e tasso di propensione alla

richiesta del servizio).

L’efficacia del servizio, espressa dal grado di soddisfacimento dei bisogni

della collettività ovvero dalla corrispondenza dell’offerta alla domanda, è stata

misurata attraverso l’applicazione dei seguenti indicatori:

a) Tasso di insoddisfazione della domanda (nei nidi a gestione

diretta e convenzionati). E’ dato dal rapporto tra le domande non

accolte e le domande per nuove iscrizioni ed indica in quale misura

non viene soddisfatta la domanda espressa.

b) Grado di soddisfazione della domanda potenziale. E’ dato dal

rapporto tra i posti e la popolazione residente nella fascia 0-3 anni

ed indica in quale percentuale l’offerta soddisfa la domanda

potenziale che è espressa dai residenti nella classe di età 0-3 anni.

c) Tasso di propensione alla richiesta del servizio. E’ dato dal

rapporto tra le domande presentate e la popolazione residente nella

fascia 0-3 anni ed indica in quale misura l’utenza potenziale

manifesta la volontà di accedere al servizio. Le domande presentate,

tuttavia, non possono essere considerate come una esplicitazione dei

bisogni esistenti che potrebbero in parte rimanere inespressi per una

pluralità di ragioni (costo, possibilità di soluzioni alternative in ambito

familiare, consapevolezza della limitazione dell’offerta del servizio).

d) Tasso di utilizzo del servizio. E’ ottenuto dal rapporto tra gli

iscritti e i posti ed indica - tra l’altro – la capacità, nel caso in cui

esistano liste di attesa, di rimpiazzare i posti disponibili. Anche per

questo l’indice talvolta può essere superiore al 100% in quanto su un

posto risultano 2 iscritti: chi ha rinunciato e chi è subentrato.

e) Tasso di frequenza. E’ ottenuto dal rapporto tra le giornate

effettive di presenza e le giornate potenziali di frequenza ed indica

l’effettivo utilizzo del servizio da parte degli iscritti.

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128

f) Indice iscritti - educatori. E’ ottenuto dal rapporto tra gli iscritti e

gli educatori, espressi in anno uomo, ed indica quanti iscritti vi sono

per ogni educatore.

g) Indice iscritti – addetti ai servizi generali. E’ ottenuto dal

rapporto tra gli iscritti e gli addetti ai servizi generali, ed indica

quanti iscritti vi sono per ogni addetto.

h) Indice iscritti – personale a titolo gratuito. E’ ottenuto dal

rapporto tra gli iscritti e il personale a titolo gratuito, espresso in

anno uomo, ed indica quanti iscritti vi sono per ogni unità di

personale che presta servizio a titolo gratuito. Va precisato che in

alcune strutture non esiste tale tipologia di personale.

i) Indice iscritti – superficie complessiva. E’ ottenuto dal rapporto

tra i posti esistenti e la superficie interna ed esterna ed indica quanto

sia lo spazio disponibile per singolo bambino.

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129

tab. n. 78

2001 2002 2003 su posti totali su posti

pubblici2001 2002 2003 2001 2002 2003

Piacenza 36,69 21,25 21,15 31,24 25,01 27,80 25,44 30,35 94,20 96,92 91,53 63,91

Parma 34,52 33,68 34,36 29,07 23,92 33,30 33,73 34,44 92,94 94,93 95,12 64,57

Reggio Emilia 43,16 41,72 41,46 29,41 29,41 38,32 37,92 40,53 99,22 100,23 100,00 92,32

Modena 19,62 21,73 27,84 32,86 29,64 32,26 33,28 36,34 101,87 96,49 94,79 84,42

Bologna 15,51 18,53 12,26 32,99 30,92 34,40 36,72 36,65 99,79 98,46 98,25 66,79

Ferrara 22,42 43,96 42,34 31,22 29,31 34,27 41,14 41,67 100,00 100,00 96,42 67,14

Ravenna 18,85 24,04 25,15 25,29 19,42 30,00 30,85 33,08 100,00 100,00 98,49 34,37

Forlì 17,67 23,68 26,57 27,06 20,46 37,89 40,24 41,58 100,99 101,07 99,87 73,12

Cesena 13,40 11,96 7,71 21,34 20,94 20,74 20,67 24,02 90,56 89,73 83,20 69,66

Rimini 40,00 28,29 46,57 15,07 12,28 20,55 21,44 21,92 84,86 101,07 106,57 52,21

Imola 18,85 23,68 19,12 31,84 29,81 33,29 34,29 34,36 100,00 100,00 98,26 57,79

Carpi 21,97 44,77 26,82 31,90 28,24 34,39 41,31 37,11 101,39 95,60 96,24 55,49

Sassuolo 35,94 29,43 44,26 24,29 20,44 32,66 32,95 35,09 80,90 79,18 76,55 85,70

Faenza 15,01 15,01 19,23 34,91 15,95 103,11 211,54 99,52 74,44

INDICATORI DI EFFICACIA

Tasso di insoddisfazione

della domanda nei nidi a

gestione diretta e

convenzionati

Tasso di propensione alla

richiesta

del servizio

Grado di

soddisfazione della

domanda potenziale

dati al 31 dicembre

2003

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dai Comuni

Tasso di

frequenza

dati al 31

dicembre

2003

ComuniTasso di utilizzo del servizio

_____________________________________________________________________________________________________ Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna Verifica del perseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa regionale in materia di asili nido

130

tab n. 79

Comune

Gestori che

ricevono

contributi

pubblici

Gestori che

non ricevono

contributi

pubblici

Comune

Gestori che

ricevono

contributi

pubblici

Gestori che

non ricevono

contributi

pubblici

Comune

Gestori che

ricevono

contributi

pubblici

Gestori che

non ricevono

contributi

pubblici

Comune

Gestori che

ricevono

contributi

pubblici

Gestori che

non ricevono

contributi

pubblici

Piacenza 6,21 6,48 8,65 12,05 19,05 10,46 0,00 0,00 0,00 59,41 29,75 30,46

Parma 6,36 6,42 11,00 11,08 13,72 40,74 158,40 98,80 275,00 51,84 37,70 18,95

Reggio Emilia 6,16 6,38 9,00 14,30 18,87 0,00 182,90 99,49 0,00 74,25 22,41 0,00

Modena 6,79 6,75 n.d. 11,67 13,35 n.d. 0,00 0,00 n.d. 48,91 22,24 32,13

Bologna 4,41 6,40 5,50 8,93 14,65 9,63 0,00 22,30 38,50 55,67 64,14 58,77

Ferrara 4,74 0,00 16,00 17,93 0,00 48,00 0,00 0,00 0,00 69,58 0,00 19,17

Ravenna 6,08 6,74 9,38 15,43 15,12 16,44 344,12 84,79 252,63 48,04 52,07 26,22

Forlì 6,81 10,84 0,00 10,00 20,36 0,00 0,00 69,23 0,00 64,63 15,85 0,00

Cesena 5,41 0,67 0,00 11,53 1,25 0,00 0,00 1,25 0,00 38,71 28,80 0,00

Rimini 6,97 8,73 0,00 11,97 29,00 0,00 113,75 36,25 0,00 33,00 18,52 0,00

Imola 6,02 5,76 8,00 15,64 23,06 13,33 130,33 49,00 20,00 44,84 19,99 127,25

Carpi 5,64 5,16 n.d. 25,93 30,00 n.d. 0,00 0,00 n.d. 58,33 39,86 17,98

Sassuolo 6,11 2,08 0,00 13,81 18,52 0,00 0,15 0,00 0,00 64,04 14,35 0,00Faenza 0,00 6,43 0,00 0,00 16,69 0,00 0,00 44,20 0,00

INDICATORI DI EFFICACIA

Indice iscritti/educatori

dati al 31 dicembre 2003

Indice iscritti/addetti ai servizi

generali

dati al 31 dicembre 2003

Indice superficie disponibile

per posto

dati al 31 dicembre 2003

Fonte: elaborazione Corte dei conti di Bologna su dati forniti dai Comuni

Comuni

Indice iscritti/personale a titolo

gratuito

dati al 31 dicembre 2003