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K ratos Il giornale della Vallata del Crati Verso il futuro Sviluppo economico Per una migliore qualità dei servizi Si bla consectet nisit iuscip ero commo- do loreet veniamc onullut at. Riure te modip enibh eu facipAmco Si bla consectet nisit iuscip ero commodo loreet veniamc onullut at. Riure te modip e Si bla consectet nisit iuscip ero commo- do loreet veniamc onullut at. Riure te modip enibh eu facipAmco

Verso il futuro Sviluppo economico - UNITEL GIONALE... · 2020-03-06 · sviluppo e il futuro devono esse-re l’esito di un progetto condiviso e partecipato, ... sostenere sia le

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Page 1: Verso il futuro Sviluppo economico - UNITEL GIONALE... · 2020-03-06 · sviluppo e il futuro devono esse-re l’esito di un progetto condiviso e partecipato, ... sostenere sia le

Kratos

Il giornale della Vallata del Crati

Verso il futuro

Sviluppoeconomico

Per una migliore qualità deiservizi

Si bla consectet nisit iuscip ero commo-do loreet veniamc onullut at. Riure te modip enibh eu facipAmco

Si bla consectet nisit iuscip ero commodo loreet veniamc onullut at. Riure te modip e

Si bla consectet nisit iuscip ero commo-do loreet veniamc onullut at. Riure te modip enibh eu facipAmco

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Ugo Gravina, sinda-co di Montalto Uffu-go, Comune capofila dell’Area vasta “Val-le del Crati”, pre-senta l’esperienza del Piano strategi-co “Kratos 2010 – 2020”. La Valle del Crati come Città dif-fusa, come un gran-de e partecipato labo-ratorio territoriale, di cui sono protagonisti, in egual misura, enti locali, reti partenariali, reti della cittadinanza at-tiva. Un laboratorio in con-tinua evoluzione perché “lo sviluppo e il futuro devono esse-re l’esito di un progetto condiviso e partecipato, non calati dall’alto, decisi a tavolino da pochi. Altrimenti, rischiamo le cattedrali nel deserto di un tempo”.

Sindaco Gravina, come siete riusciti a gestire il processo di pianificazione stra-tegica partecipata tra ben 11 Comuni?Non partivamo da zero. Avevamo alle spalle la stagione dei Progetti integrati, (Piani integrati territoriali) tutto il lavo-ro svolto da organismi quali il Pit __, i Gal (Gruppi di azione locale). Esperienze di rete fino a qualche anno fa impensabili. La pianificazione strategica è stata quasi un naturale tassello successivo, più com-plesso, infinitamente più decisivo per noi e per il nostro territorio. È vero, siamo l’Area vasta con il maggior numero di Co-muni, e spesso si tratta di piccoli Comuni. Lo sforzo per coinvolgere in egual misu-ra amministratori, portatori di interessi, istituzioni sovraterritoriali, parti sociali, organismi datoriali è stato consistente, ma necessario. Bisogna però sottolineare che il coinvolgimento e il confronto terri-toriale non sono dati una volta per tutte. È un processo continuo, che deve alimenta-re e nutrire il percorso della pianificazio-ne. Solo così il Piano Strategico sarà vera-mente quell’agenda dello sviluppo e della trasformazione che tutti auspichiamo.

Il vostro piano si intitola “Kratos”, ci spieghi?

Il Piano prospetta alla fine del percorso, un territorio di qualità dove antiche e nuove vocazioni competitività, innovazione, uso equilibrato delle risorse, sostenibilità am-bientale, si sposano perfettamente. Non abbiamo l’ansia del nuovo a tutti i costi, ma la necessità di individuare, in ogni set-tore, le buone economie, i saperi altamen-te qualificati, le dinamiche in sintonia con le vocazioni e ciò che di più interessante si muove a livello globale. Dunque, un siste-ma di sistemi che pensa il territorio come dispositivo per nuove economie e per la qualità diffusa. Un sistema infrastruttura-le che integri l’area vasta Valle del Crati con l’Area Urbana Cosenza - Rende, vedi viale parco (settimo-taverna), delle Aree protette e della naturalità diffusa, stret-tamente collegata a una agricoltura di qualità, dei poli tecnologici, degli inter-venti per l’economia e le imprese, del ca-pitale umano, dei trasporti e della logisti-ca, dell’innovazione e delle tecnologie, per sostenere sia le imprese che le pubbliche

amministrazioni, della forma-zione d’eccellenza, dell’in-

clusione sociale. Ognuno di questi Progetti bandiera

o di sistema ha al suo interno delle punte di eccellenza. Come la, la rigenerazione urbana strettamente connes-sa alla valorizzazione dei beni ambientali e agli interventi cultu-rali, un sistema gi go-vernance efficiente fi-nalizzato alla costitu-zione del soggetto rap-presentante giuridico

dei comuni dell’area vasta “Valle del Crati”

per una gestione integra-ti dei servizi, politiche del-

la ricerca e dell’innovazione dei sistemi produttivi, insie-

me alla valorizzazione e po-tenziamento del polo tecnologico

universitario e delle residenze uni-versitarie, la valorizzazione dell’asta

fluviale del fiume crati, la creazione/am-modernamento di una rete integrata dei distretti socio-sanitari (zone meno acces-sibili), la valorizzazione estetica e funzio-nale dei centri storici (in chiave turistica), un laboratorio per la creazione di un di-stretto produttivo per l’edilizia sostenibile per una nuova qualita’ costruttiva, per un utilizzo dei materiali eco-compatibili, per il recupero del territorio, valorizzando la formazione e la ricerca scientifica, il mo-nitoraggio e la realizzazione ed implemen-tazione del laboratorio territoriale “valle del crati”.

Come vi aspettate che cambi il territo-rio grazie al Kratos 2020?Per anni abbiamo detto che questa comu-nità per crescere ha bisogno di fare siste-ma. Bene, eccolo. Sistema, è riuscire a cogliere gli elementi che collegano il ma-nifatturiero al turismo, che legano l’agri-coltura e la sua rinascita all’industria di trasformazione, alla commercializzazione e al turismo. La Valle del Crati, per sto-ria, vocazione, natura, un ruolo regiona-le, dobbiamo solo lavorare per raffozzarlo e alimentarlo. Lavorare per sostenere le eccellenze, permettere alle qualità e alle potenzialità inespressedi venire alla luce compiutamente, aprirsi al mondo ed esse-re in grado di accogliere, qui, le esperienze più interessanti, innovative. Sapere che il restauro di un bene culturale ha senso se produce nuove visioni, nuove parole, nuove occasioni, se ridiventa bene comu-ne, patrimonio condiviso, nuova econo-mia. Il salto di qualità? Scommettere su un obiettivo ineludibile: che al termine del processo, questo venga riconosciuto e in-dividuato come un territorio…….

L’Avvocato Ugo Gravina, da sempre impegnato nella vita politica del Comune, ha dedicato gli ultimi cinque anni della sua attività al recupero ed al rilancio della città di Montalto, migliorandone le condizioni civili, economiche e strutturali.

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Olenisl eu feum nost r ud mod -olo r e mi n c inc i l i t a d ming e x eniam, vel utat . Ut wissec tem venis do odolor pe rat num iur eet auta t . D uisc i l iquat a c iniam c om-mod eu fa ccum am vul lum dolor sed eni at . Ut ea fa c iniam nost r ud dolo r e dolor t i onsequam nis d uis l inim zzr i l iquam autatem i l lam e x eu f eum at l or s equat ue r i l d i t lor s equis im zzr iur e rat umsan vele sed del d ol obor iust iniam in-c i l la fa c i tat . A g niam i l iquatem ea aug i at i r i l l a or em nit e t l or-pe r o od te dio do dolor e diat a l i t ut pa t a c i p i s a l i s l u l l ut l a c or eet , sumsan e l iquis dolor t i s autat ue dolo bo r i n henis i e s s i e s t i s a l i t d o-lor pe r inc in euis i t , vele s to e t a c i l eugait i l e t , venit wismolenibh eu f eu fa ccum ir i t do odiam nul lumm odolent vol or em vent d ol e seq ua-t umsan vel ut ni smod modionse fa c i dunt vend r e ve r i l iquis d o-

Ci sono differenze importanti: rispetto al nostro paese, esiste in Europa e nel Nord America una tradizione consolidata di pianificazione strategi-

ca, di partenariato pubblico/privato e di coinvolgimento civico. Inoltre, in pochi decenni il metodo e gli strumenti della pianificazione strategica hanno subito significative revisioni concettuali ed operative, per dare risposte fat-tive ai continui e radicali cambiamenti socio-economici e spaziali. Oggi in Europa il rilancio della pianificazione strategica si accompagna ad un ritorno di attenzione per la pianificazione di area vasta. Come? Fondamentalmente con riforme legislative in materia di pianificazione urba-nistica e territoriale, di riforma della fiscalità urbanisti-ca, di ulteriore rafforzamento delle procedure interattive e partecipative. In Italia c’è stato un notevole ritardo. Ini-zialmente - fine anni’90 - i piani strategici sono nati “dal basso”: sono stati promossi da sindaci e amministrazioni locali lungimiranti o molto imprenditoriali (penso ai casi migliori, come La Spezia o Torino). Ma per estende-re la pianificazione strategica, per attribuire un ruolo im-portante di inquadramento, di coordinamento, messa in coerenza di scelte locali si è dovuto attendere l’iniziativa del Ministero delle Infrastrutture che, in preparazione al nuovo periodo di programmazione dei fondi struttu-rali Ue 2007-13, ha promosso il sostegno pubblico, na-zionale e regionale, a piani strategici nel Mezzogiorno (un’area che non aveva in passato avviato alcun piano “spontaneo”) e in alcune aree del Centro-Nord. L’iniziato-re era stata la Commissione Europea con il suo pressante invito a proporre per i nuovi Fondi Strutturali progetti inseriti in una visione generale di sviluppo del territorio costruita attraverso processi partenariali partecipati.

La Pianificazione strategica e la Sostenibilità: come trasformare un concetto così importante in progetti e azioni concrete?Penso che senza un metodo di pianificazione strategica, la sostenibilità rischia di costituire un puro esercizio re-torico. Pianificare la “sostenibilità” non è semplice: ob-bliga i territori e le comunità insediate a ragionare sul futuro e a produrre “visioni” di lungo periodo condivise; ad agire a monte dei problemi e in una logica di integra-zione anziché di pianificazione settoriale, in una logica di sistema, anziché per parti e per progetti; a realizzare processi decisionali orientati non soltanto alla flessibilità e al partenariato ma anche a principi di precauzione e no-regret e a modalità iterattive di valutazione-decisio-ne-monitoraggio-decisione.

Lei è coordinatore del Piano strategico dell’Area va-sta Valle del Crati “Kratos 2020”. Pensa che questa Comunità sia pronta per affrontare con successo l’av-ventura della pianificazione strategica?Avendo partecipato ad altre esperienze di pianificazione strategica in altre aree come la Citta di Corigliano e di Cro-tone, il mio osservatorio sulla vicenda pugliese è molto parziale. Penso che essa sia stata davvero importante per avviare processi di apprendimento, sia di tipo culturale che di tipo politico e organizzativo. Non vanno però sot-tovalutati alcuni limiti. Il fatto che ai piani di area vasta, e ai progetti conseguenti, sia stato subordinato l’accesso ai finanziamenti europei (in sé una scelta assolutamen-te opportuna) ha talvolta incentivato la frammentazione della progettualità, lo scollamento fra progetti comunali e visione territoriale, la perdita di vista del contenuto in-novativo in termini di governance territoriale.

Ingegnere Verardi, che differenze ci sono tra i grandi esempi europei di pianificazione strategica e quelli italiani?

areavastadel Cratip i a n o s t r a t e g i c o

CONVERGENZE E INTERSEZIONI DI UN TERRITORIO UNITO

VERSO IL FUTURO PER LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO … PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DEI SERVIZI … PER …

Montalto Uffugo

San FiliSviluppo

del Territorio

San Pietroin Guarano

Rose

San Benedetto

Ullano

San VincenzoLa Costa

Luzzi

Lattarico

CastiglioneCosentino

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CONVERGENZE E INTERSEZIONI DI UN TERRITORIO UNITO

VERSO IL FUTURO PER LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO … PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DEI SERVIZI … PER …

Montalto Uffugo

San FiliSviluppo

del Territorio

San Pietroin Guarano

Rose

San Benedetto

Ullano

San VincenzoLa Costa

Luzzi

Lattarico

CastiglioneCosentino

Ferdinando Verardi è Dottore di Ricerca in in-segna ____. , è un attento osservatore di come la pianificazione strategica si stia evolvendo in Italia e in Europa.

romolo lor pe r c i l lum vulputat , s i e rat ea con henit lam, s im a d t inibh e x e r sumsandiam el dolobor e r sequat .Voluptat i s nul landip e t at . Olum el iquipsusto commy nost inc i l i s se c tem num zzr it vul la or se do e t de l i t ut at . Ut ut ve r iusc i l l uptat i s i t nul lum quipsus c iniatet in e s s i t venim ing e xe r os nosto eummolum iu-r eet ni s at . Nul lan henim quis e l e s t ie commolor em vel dolut nim quipit , volenis nul land r e-r iur e do odig na f eu f eu f eug iam e r i t nonsequis l ini s i s a d e l e t u-e rat ni s a l iquis nulput nim i l la f eum et ing ent prat ie f eu fa c ip-sum venis c i l la or e tat ie ve ra-tet ue fa c i b la or e dolum vel ut wis i e r susc i l la or s i eui s i .Mol-or t i s i t , quat a d ea f eugait eu-gait , venis sequi e xe r o odolup-tat io cor e commy num vel iqui e r o ea a l i s s im augait iur e mag-nis nonse fa c ipi s ni t ing e xe ra es s i s s i .Em a ci tat , commy nis e t a l i s nim iusto dolor sust r ud dui b la

Montalto Uffugo

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PIANO STRATEGICO2020

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Il Piano strategico di Area Vasta “Kratos 2020” interessa l’area del-la media Valle Crati e ha il Comune

di Montalto Uffugo come ente capofila. Il progetto è stato redatto da un gruppo di professionisti e docenti Universitari, e co-ordinato da Ferdinando Verardi. Organi del Piano sono l’Assemblea dei sindaci, presieduta dal sindaco di Montalto Uffugo Ugo Gravina, ed è costituita dal Sindaco di Castiglione Casentino Antonio Russo, dal Sindaco di Lattarico, Gianfranco Bar-ci, dal Sindaco di Luzzi, Manfredo Tede-sco, dal Sindaco di Rose, Stefano Leone, dal Sindaco di Rota Greca, Roberto Alba-no, dal Sindaco di San Benedetto Ullano, Gianni Carnevale, dal Sindaco di San Fili, Ottorino Zuccarelli, dal Sindaco di San Martina di Finita, Teodoro Santoro, dal Sindaco di San Pietro in Guarano, France-sco Acri e dal Sindaco di San Vincenzo la Costa, Vincenzo Leonetti; il partenariato economico e sociale, così costituito: dal Rettore dell’ Università degli Studi della Calabria, Gianni La Torre, dal Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provin-ciale, Franco Pietramala, dal Direttore Generale dell’Aterp, Giuseppe Marche-se, dal Presidente della Camera di Com-mercio, Giuseppe Gaglioti, dal Presidente dell’ASI Cosenza, Diego Tommasi, dal Pre-sidente dell’Associazione degli Industria-le della Provincia di Cosenza, Renato Pa-store, dal Presidente di Confartigianato Cosenza, Nicola Baldo, dal Presidente di Confagricoltura Cosenza, Maria Toscano, dal Presidente di Confesercenti Cosen-za, Domenico Bilotta, dal Presidente di AGCI Calabria, Francesco Capocasale, dal Presidente di Lega Coop Calabria Giorgio Gemelli, dal Presidente della BCC Medio-crati Giuseppe Paldino, dal Segretario della CGIL Cosenza, Giovanni Donato, dal Segretario CISL Cosenza, Paolo Tramon-ti, dal Segretario UIL, Antonio Lento, dal Segretario UGL Cosenza, Giuseppe Brogli, dal Presidente dell’Ordine degli Architetti

Cosenza, Mario Occhiuto, dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Cosenza, Me-notti Imbrogno, dal Presidente dell’Ordi-ne dei Geologi Cosenza, Franco Violo, dal Presidente dell’Ordine degli Agronomi Cosenza, Carmela Pecora, dal Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila, Sonia Ferrari, dal Presidente dell’Istituto di Bio-architettura Calabria, Giovanni Renda, dal Presidente della Fondazione Mediter-ranea per l’Ingegneria, Carlo De Vuono e dall’Arcivescovo di Cosenza – Bisognano, Salvatore Nunnari; dovrà far parte della cabina di Regia anche la Provincia di Co-senza; dal Comitato Tecnico-Scientifico, costituito da: Prof. Karrer dell’Università di Roma, in qualità di Presidente, dal Prof. Gianpaolo Iazzolino dell’Università degli Studi della Calabria, dal Dr. Antonio De Marco della Regione Calabria, dal Prof. Ce-sare Pitto dell’Università degli Studi della Calabria, dal Segretario dell’Ordine degli Architetti di Catanzaro, Antonio D’Amato, dal Prof. Pietro Brandmayr dell’Universi-tà degli Studi della Calabria, dal Presiden-te dell’Ordine degli Architetti di Crotone, Francesco Amodeo, dalla Prof.ssa Delly Fabiano dell’Università degli Studi della Calabria, dallAvv. Alba Mazzotta del Comu-ne di Montalto Uffugo, dall’Arch. D’Astoli, dell’Università di Roma; dall’Ufficio di Piano coordinato dal Comune di Montalto Uffugo, attraverso il suo Responsabile Ro-molo Gagliardi, e costituito dagli altri Tec-nici Comunali, del Comune di Castiglione Casentino, Anacleto Giglio, dal Comune di Lattarico, Giuseppe Durante, dal Comune di Luzzi, Raffaele Cosenza, dal Comune di Rose, Giuseppe De cicco, dal Comune di Rota Greca, Raffaele Meringolo, dal Comu-ne di San Benedetto Ullano, Francesco De Seta, dal Comune di San Martina di Finita, _________________, dal Comune di San Fili, Franco Spizzirri, dal Comune di San Pie-tro in Guarano, Gino Pugliese, dal Comune di San Vincenzo la Costa, Rocco Serpe.

La sua vision recita: “un territorio di qualità, in grado di valorizzare gli aspetti vocazionali, di competitività e di uso equilibrato delle risorse, di convivenza civile e di accoglienza, il tutto in un quadro di sicurezza e di sostenibilità ambientale”. La Sostenibilità è un principio ormai

acquisito come elemento necessario in qualsiasi azione umana e, quindi, a maggior ragione nelle politiche pubbliche che intendano promuovere lo sviluppo economico e un miglioramento più complessivo della qualità della vita, come è il caso del Piano Strategico di Area Vasta “Valle del Crati”. Lo sviluppo sostenibile si in-centra sulla necessità di preservare e mantenere la qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve naturali allo scopo di non compromettere la possibilità delle future generazioni di perdurare nello sviluppo. Il Piano presenta diverse linee strategiche: la visione futura in termini infrastrutturale dell’Area Vasta “Valle del Crati” deve riuscire ad affrontare in termini nuovi il tema dell’accessibilità, valorizzando ed implementando al meglio le reti viarie (viabilità interna, metropolitana e viale parco), un sistema di governance territoriale, che costituisce una prima visibile forma di innovazione istituzionale e di cambiamento che dovrebbe essere sostenuta da forme di pianificazione e di gestione intercomunale, che aiutino ad operare nella logica dell’ “ag-glomerazione” per governare l’intercomunalità e nello sviluppare un “effetto rete” tra territori diversamente trattati nelle distinte pianificazioni in atto, competitività ed innovazione, per migliorare la competitività dei sistemi produttivi locali fra vecchie e nuove economie, qualità territoriale, per migliorare la competitività e l’attrattività dei sistemi urbani e dei sistemi extraurbani del territorio, in chiave turistica. Per realizzare gli obiettivi su esposti, sono stati messi a punto, 5 linee strategiche, circa 33 obiettivi e 85 azioni progettuali; un parco progetti di circa x interventi, per un fabbisogno totale di risorse pari a ___ euro (di cui ____ milioni provenienti da finanziamento privato e pubblico). Suddivisi in interventi strategici o di bandiera e interventi puntuali, tutti i progetti pervenuti sono stati inclusi nel Parco progetti, perché il valore del Piano sta proprio nell’offrire l’insieme degli interventi individuati come strategici per lo sviluppo del territorio.

Olenisl eu feum nost r ud mod -olor e mi nci nci l i t a d ming e x eniam, vel u ta t . Ut wi s sec tem venis d o od -olor pe ra t num iur eet autat . D uis-c i l iquat a c i ni am c ommod eu fa c -cum a m vul lum d ol or sed eniat . Ut ea fa c iniam nost r ud dolor e dolor t i onseq uam ni s d uis l inim zzr i l i-quam autatem i l lam e x eu f eum at lor s equat ue r i l d i t l or s equis im zz-r iur e rat umsan vele sed del dolobor iust iniam inci l la fa c i tat . A g niam i l iquatem ea aug iat i r i l la or em nit e t lor pe r o od te dio do dolor e diat a l i t ut pat a c ipi s a l i s l u l lut la cor e et , sumsa n e l iquis d ol or t i s au-tat ue dolobor in henis i e s s i e s t i s a l i t dolor pe r inc in euis i t , vele s to e t a c i l euga i t i l e t , venit wismo-lenibh eu f eu fa ccum ir i t do odiam nul lumm odolen t vol or em vent d o-le seq uat umsan vel ut ni smod mo-dionse fa c i dunt vend r e ve r i l iqu-is doConsequi psusc ipi s a d e l ut aut pat ue eugue e x e xe r o ea autem nulput vul la n u l l a fa c i l i t inibh e r-c i l iq uat ue r c i tat , quamconsed min hent a ccum eum qui b landr e minit lor t ie con utat , s i ea fa ccum ir i l lum dipsusc iduis num vel i s nim do ea cor e tat . Volen is i . E quis i . P utat -ue con vel i s dolobor e e sed e s t inim vel i t , consequat . Obor e fa c ip eugue dig n i bh e s seq ua mc onseq uat ion-sec tem qui s i te eui b l a c ommy non ve ra esec tem autet , quipis aut i r i t ve r i t no n heni s d ip it i r i l i s a d mo-dio dolobor t inis e t ue r i t lor e diam al i t wis l inim augait at ni s i t wis amco nse q uamet a d d ip i s c i l l a au-gue tate e r i n v ul l ute fa c c um nos-t i s s i s dolobor ing ent lam iniat ion hent i r i l la fa c cu m e r i t a l i t at . D u-ismod ionsenibh e t , vel i s ni s dolor e f eug ue r c i l i q ui s s i .Ommy nul l and io conul lam nonsed e x e t ue ra est r ud do c o nsed eu fa c i e t , su

titoloPiano

strategico

Area Vasta

Kratos 2020