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1 1 UNIONE ITALIANA LAVORI AGROALIMENTARI UILA MI - MO - LAGHI Via Marelli, 497 20099 Sesto S.Giovanni tel. 022483315 E-mail: [email protected] Sito nazionale www.uila.eu Uila Notizie Da Gennaio 2017 a 20 Gennaio 2018 Dare forza alla contrattazione aziendale per la tutela dei lavoratori Speciale : E’ oramai da mesi che, in vario modo, i lavoratori della Nestlè sono in stato di agitazione . Le mobilitazioni sono iniziate già questa primavera nello stabili- mento Nestlè di San Sisto (PG ) quando, tra lo sconcerto gene- rale, si è appreso che l’accordo sulla CIGS del Dicembre 2016 motivato per consentire nuovi impianti e utile ad uno sviluppo produttivo e occupazionale delle “HUB d’eccellenza” della Nestlè, si è trasformato improvvisamente in un’anticamera dei licenzia- menti per smaltire oltre 340 esuberi a Perugia. Gli esuberi di Perugia rischiano di sommarsi a quelli non meglio definiti del processo riorganizzativo in corso presso la sede Nestlè di Assago e nella Rete di Vendita sui quali grava la CIGS. Ma, l’inaffidabilità dei progetti strategici di Nestlè va ben oltre ….

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UNIONE ITALIANA LAVORI AGROALIMENTARI

UILA MI - MO - LAGHI

Via Marelli, 497

20099 Sesto S.Giovanni

tel. 022483315

E-mail: [email protected]

Sito nazionale www.uila.eu

Uila Notizie Da Gennaio 2017 a 20 Gennaio 2018

Dare forza alla contrattazione aziendale per la tutela dei lavoratori Speciale :

E’ oramai da mesi che, in vario modo, i lavoratori della Nestlè sono in stato di agitazione .

Le mobilitazioni sono iniziate già questa primavera nello stabili-mento Nestlè di San Sisto (PG ) quando, tra lo sconcerto gene-rale, si è appreso che l’accordo sulla CIGS del Dicembre 2016 motivato per consentire nuovi impianti e utile ad uno sviluppo produttivo e occupazionale delle “HUB d’eccellenza” della Nestlè, si è trasformato improvvisamente in un’anticamera dei licenzia-menti per smaltire oltre 340 esuberi a Perugia.

Gli esuberi di Perugia rischiano di sommarsi a quelli non meglio definiti del processo riorganizzativo in corso presso la sede

Nestlè di Assago e nella Rete di Vendita sui quali grava la CIGS.

Ma, l’inaffidabilità dei progetti strategici di Nestlè va ben oltre ….

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Le farsa delle rassicurazione spese sui tavoli sindacali si è palesata anche sul fronte della Joint Venture di Nestlè con R&R, infatti a pochi mesi dalla costituzione di FRONERI Italy Srl, ecco l’annuncio della chiusura dello storico

stabilimento Nestlè del gelato a PARMA e il licenziamento dei lavoratori di produzione lì addetti , tutti passati di mano di recente, da Nestlè a Froneri, attraverso un processo di scissione.

Una chiusura che fa parte della sequenza, ad “effetti speciali”, delle strategie Nestlè e delle Joint Venture cui la multinazionale Svizzera partecipa con ampia responsabilità. Una Chiusura che contrasta con le rassicurazioni raccontate nelle informative sindacali e nei comunicati pubblici aziendali che parlavano di valorizzazione delle produzioni e in termini di garanzia occupa-zionale per i lavoratori “scissi” da Nestlè Italia .

E’ proprio per protestare contro la perdita del posto di lavoro e le scelte strategiche co-determinate dalla casa madre Nestlè in Svizzera, che i lavoratori Froneri di Parma hanno organizzato un presidio lo scorso 3 ottobre 2017 davanti la Sede della Nestlè Italia ad Assago .

Le RSU Nestlè Uila di Assago consapevoli della posta in gioco sono usciti a solidarizzare con i lavoratori Froneri in lotta … è stata la prima delle iniziative di lotta che si sono succedute

La protesta davanti alla Sede Nestlè di Assago In alto lavoratori Froneri di Parma sotto la

Segretaria Uila di Parma L. Pagliara con la RSU Uila Alessandro Macchi Nestlè Assago Sede

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A nulla sono valse le ripetute convocazioni che si sono succe-dute presso il MISE ( Ministero dello Sviluppo Economico), dal Maggio scorso fino a questi giorni per tentare di responsabi-lizzare la Nestlè, in primo luogo rispetto a PERUGIA dove da mesi i lavoratori sono in lotta so-stenuti anche dalla solidarietà delle Istituzioni Locali.

Del resto avevamo già evidenziato con minuzia di dati ufficiali nell’UILANOTIZIE del 2016 come nonostante le importanti ci-fre economiche vagheggiate in termini di investimento non ci fosse nessun vero e autorevole piano Industriale Strategico che potesse dare certezze positive per le evoluzioni future.

Le nostre analisi occupazionali nel lungo periodo dal 1999 al 2016 ci rivelano un dimezzamento dell’ occupazione in Nestlè e di un progressivo venir meno del suo impegno diretto su

una quantità impressionante di segmenti del mercato alimentare.

La delusione e lo sconcerto dell’esubero dichiarato su San Sisto, la chiusura dello stabilimento FRONERI Italy di Parma , i licenziamenti presso la sede Froneri di Assago, le incertezze e le preoccupazioni , sugli assetti organizzativi della Nestlè Se-de in ragione della nebulosa di NBE cui si aggiunge di un discutibile quanto precaria

Il presidio davanti alla sede di Assago durante lo Sciopero Nazionale del Gruppo Nestlè a sinistra le RSU UILA Luciano Moretto , Benvenuto Casarin e Simona Basaglia

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riorganizzazione della rete di vendita : unificazione delle due reti che conoscevamo come rete BIC e rete One, sono tutti elementi che hanno allarmato i lavoratori e le OO.SS.

E .. parlando di Responsabilità Sociale d’Impresa …. giusto per dare uno sguardo al recentissimo passato, nemmeno ci possiamo dimenticare di un “altro affidamento celebre” che ce la dice lunga sulla serie-tà delle rassicurazioni Nestlè … la cessione di ramo D’azienda di Purina Pet Care di Udine a BOB MARTIN …. Operazione trasformatasi , in una manciata di mesi , in un’ennesima chiu-sura di stabilimento e distruzione totale dell’occupazione che , come riportiamo dagli organi di stampa on line, ha fatto dire al Sindaco di UDINE Furio Honsel : << Sono particolarmente colpito da questa vicenda perché meno di due anni fa l’allora proprietaria dello stabilimento, Nestlè, aveva garantito che ci sarebbe stato un importante sviluppo della sede di Udine >>

L’insieme ha concorso ad una valutazione molto negativa dell’ attuale linea di direzione imboccata dalla Multinaziona-

le di Vevey e indotto i lavoratori di Nestlè e Froneri con le loro Organizzazioni Sindacali a pronunciarsi per lo Sciopero Generale del Gruppo Nestlè.

Sciopero che ha registrato una adesione significativa nei siti Nestlè e Froneri.

Il presidio davanti alla sede di Assago durante lo Sciopero Nazionale del Gruppo Nestlè

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Nestlé Italiana ha concluso l’accordo per la vendita dello stabilimento di Moretta al Pastificio Rana.

Lo stabilimento produce pasta fresca ripiena e salse a marchio Buitoni e Formaggino MIO.

Il marchio Buitoni rimane di proprietà Nestlé che continuerà ad investire in innovazione e ricerca.

La cessione dello stabilimento, prevede il pieno mantenimento dell'occupazione per tutti i 186 lavoratori.

Contestualmente alla cessione del ramo d'azienda, Nestlé Ita-liana e Pastificio Rana hanno siglato un accordo commerciale: il Pastificio Rana distribuirà la pasta fresca e le salse a marchio Buitoni in tutta l'area Emena, ( ossia Europe, Middle Est & North Africa) , ad eccezione di Italia e Spagna, dove il marchio Buitoni continuerà ad essere commercializzato da Nestlé.

Per un verso, restano le incognite per le ricadute più generali di questa continua riduzione dei confini produttivi di Nestlè sulle attività di servizio e commerciali e che suscita perplessi-tà circa le capacità imprenditoriali / produttive di Nestlè.

Per altro verso, la cessione a Rana ci pare, tra le varie soluzioni paventate, quella che lascia più speranze positive verso il futuro, stante la valida credibilità di mercato di un gruppo imprenditoriale italiano, qual è Rana, nel suo settore di competenza.

Immagine dello stabilimento di MORETTA

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Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione Agricoltu-ra e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, e Cécile Kyenge hanno raccolto l’appello delle organizzazioni sindacali ad interessare le istituzioni comunitarie della vertenza Froneri, un’azienda, è già stato più volte ricordato, che non sta attra-versando un momento di crisi ma, al contrario, è stata recente-mente premiata come ‘top private equity business’”. “Nelle due interrogazioni , gli europarlamentari hanno chie-sto alla Commissione Europea di accertare il rispetto, da parte delle multinazionali come la Froneri, delle disposizioni comu-nitarie sul diritto all’informazione e alla consultazione dei lavoratori nelle imprese ma anche di intervenire al fine di salvaguardare dal crescente processo di delocalizzazione quei settori produttivi, come l’agroalimentare, che rappresentano un patrimonio non solo economico, ma anche culturale di in-tere regioni europee “Tra le richieste avanzate anche quella di valutare la possibili-tà di attivare il Fondo europeo di adeguamento alla globalizza-zione (FEG) per i lavoratori dello stabilimento di Parma, ciò nel caso in cui l’azienda volesse delocalizzare la propria attivi-tà verso paesi terzi, generando un impatto fortemente negativo e rilevante sull’economia locale e regionale.

Il Fondo, infatti, si propone di offrire un sostegno a coloro che perdono il lavoro a seguito di mutamenti strutturali determi-nati dalla globalizzazione, come la chiusura di un’impresa o la delocalizzazione di una produzione in un paese extra UE”.

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C i n q u a n t a dipendenti dello stabilimento di gelati Froneri Parma hanno affrontato 14 ore di viaggio per

raggiungere la Sede Nestlè presso la cittadina svizzera di Vevey, sul lago di Ginevra, per protestare contro il licenzia-mento collettivo di 120 addetti, mandati a casa senza neanche gli ammortizzatori sociali. A riceverli, lavoratori, sindacati e una delegazione di colleghi bulgari, elvetici e tedeschi che hanno espresso la loro solida-rietà. Nella sede del Gruppo l'incontro con i dirigenti Nestlè Peter Vogt, amministratore delegato per le risorse umane, Al-fredo Silva (responsabile risorse umane livello europeo), Paolo Fagnoni (responsabile mercato italiano) e Pedro Pires, respon-sabile relazioni sociali. Il 01 Dicembre si è tenuto l'incontro ad Amsterdam tra il sindacato mondiale Iuf-Uita e i responsabili di Gruppo di Fro-neri. L'incontro è stato sollecitato dopo le tensioni che hanno attraversato diversi paesi a seguito degli atteggiamenti di Fro-neri, volti a tagliare posti di lavoro e cancellare gli accordi col-

lettivi in Italia, Germania, Spagna, Svizze-ra e altri paesi. L'Iuf, accompagnata da rappresentanti italiani e tedeschi, ha chiesto a Froneri un radicale cambio di metodo, invitando alla

responsabilità sociale e al dialogo per tro-vare le migliori soluzioni in ogni vertenza.

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Il 21 dicembre scorso presso il MISE si è conclusa la vicenda degli esuberi FRONERI ITALY SRL.

Le innumerevoli trattative presso il Ministero, le iniziative di lotta e le mobilitazioni attuate in sede europea, non sono riuscite a salva-guardare la continuità produttiva dello stabilimento di Parma ma sono state comunque utili a costruire un percorso per la definizione di un PIANO SOCIALE firmato unitariamente dalle tre Organizzazioni Sindacali FAI – FLAI - UILA.

Per i 120 lavoratori di Froneri interessati di cui 112 presso il sito di Parma e 8 presso il sito di Milano sono state pattuite le seguenti condizioni per attutire l’ impatto sociale della chiusura del sito..

1) Possibilità per i volontari di continuità occupazionale presso il sito Froneri di Ferentino con supporti economici di accom-pagnamento alla nuova riallocazione.

2) Vincoli per eventuali acquirenti del sito di Parma di dare la precedenza nelle assunzioni ai lavoratori ex Froneri.

3) Impegno della Regione Emilia Romagna e della Regione Lombardia a sostenere un piano formativo mirato al reinseri-mento lavorativo dentro gli specifici progetti di politiche atti-ve del lavoro.

4) A fronte del licenziamento che verrà intimato a tutti i lavora-tori che non chiederanno il trasferimento, sarà riconosciuto un “INCENTIVO ECONOMICO ALL’ESODO” previa la non opposizione al licenziamento.

Ribadiamo che il sindacato e i lavoratori, dopo aver fatto tutte le iniziative di lotta sostenibili, hanno dovuto contrattare le miglior condizione possibili per rendere meno traumatico l’impatto occu-pazionale , ma è bene che nessuno spacci queste soluzioni d’emer-genza per accondiscendenza di scelte industriali assolutamente NON condivisibili.

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Sanno tanto di ipocrisia “pilatesca” i comunicati dei “Responsabili di Mercato” Nestlè di turno che, di fronte agli scio-peri e ai presidi dei lavoratori di Parma, ci raccontano che Froneri Italy è un’altra società, che decide in assoluta autonomia e per la quale Nestlè non risponde a nessun titolo.

Ci pare oltremodo mistificatorio da parte di questi dirigenti Nestlè imputare al Sindacato di avere condiviso tutte le scelte strategiche aziendali e il piano riorganizzativo di Nestlè.

Senza ritornare sulle “rassicurazioni fuorvianti” fatte da Nestlè Italia alle Organizzazioni Sindacali nel corso dei confronti sui progetti riorganizzativi , occorre ricordare che il sindacato non è nei Consigli di Amministrazione delle Aziende .

Generalmente si siglano gli accordi per garantire ammortizzatori sociali e “incentivi all’ esodo che rappresentano un minimo di paracadute per i lavoratori rispetto a scelte imprenditoriali che, nel bene come nel male, compiono le aziende, in piena autono-mia, nell’esercizio della loro funzione imprenditoriale .

Il che non significa che non esista una Responsabilità Sociale di Impresa rispetto alle ricadute sociali, occupazionali e produttive che tali scelte determinano e che i lavoratori e i propri rappre-sentanti hanno pieno diritto di criticare quando producono effetti tanto nefasti e disastrosi per loro e per il paese, ciò a prescindere

dagli accordi sugli ammortizzatori sociali, e hanno quindi pieno dirit-to di manifestare una Unità di Lotta Solidale tra tutte le componenti del Cosmo Nestlè inter-connesse da un'unica strategia.

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“Nell’ultimo incontro 2017 , alla presenza del Viceministro On. Bellanova, che si è tenuto al MISE per una verifica sulla vertenza Perugina. L’Azienda ha confermato la propria posi-zione sul piano industriale e sugli organici. Come Organizza-zioni Sindacali abbiamo rivendicato l’implementazione del piano industriale, contestando l’idea, ribadita dall’azienda, che tutto si misuri sulla compatibilità dei costi”. “Durante il confronto è stata formalizzata una proposta del Mise, della Presidente della Regione e del Sindaco del Comu-ne di Perugia, per avviare un confronto diretto con il Board della Nestlè per l’implementazione del piano industriale, an-che attraverso investimenti pubblici su ricerca, innovazione, logistica. Come Federazioni Sindacali abbiamo apprezzato tale proposta.

Dopo gli incontri già realizzati di Novembre con l’Azienda a Milano sul piano di ristrutturazione Nestlé Italia e della riu-nione del CAE a Ginevra dove ci si aspettava che Nestlè Mondo presentasse un piano di riorganizzazione della produ-zione del cioccolato in Europa” (?) le Parti hanno convenuto di incontrarsi nuovamente in sede ministeriale prossimamente.

Uno degli incontro al MISE per il problema occupazionale alla Nestlé di S. Sisto

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Il Ministero inoltre si era impegnato ad assumere iniziative nei confronti del Board della Nestlé, delle Organizzazioni Sindacali e delle Istituzioni coinvolte per verificare ulteriori passi avanti della vertenza, al fine di trovare delle condizioni più avanzate a difesa dell’occupazione e della Perugina come HUB internazionale del cioccolato.

La posizione di fondo delle OO.SS. è che un investimen-to del valore di 60 mln di euro non può generare esuberi.

Anche se in prospettiva occorre che non si investa solo sul il Bacio Perugina ma anche per una maggior diversificazione delle produzioni.

Siamo preoccupati perché, Nestlé anziché incentivare le produzioni nel nostro paese, sembra volersi disimpegnare dall’Italia.

Nel rendersi disponibile a mettere a disposizione eventuali strumenti ed interventi pubblici per rafforzare la tenuta indu-striale del Piano dell'Azienda, il Ministero ha altresì richiama-to la Nestlè a un senso di responsabilità sociale verso un territorio che sta vivendo un momento difficile riguardo l’occupazione.

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Le progettualità sul fronte della Rete Vendita Nestlè , “ C ORPORATE SALES ” , sono abbastanza importanti.

L ’ azienda nel contesto della più generale ristrutturazione in corso in Nestlè e in particolare per quanto riguarda i lavoratori delle Reti di Vendita tutti formalmente in forza / a libro

matricola /presso la sede di Assago, ha esposto alle RSU lo scorso Luglio 2017 il progetto riorganizzativo andato a regime con i primi di settembre e ha comunicato il numero dei relativi esuberi coinvolti nella CIGS prodotti da questo piano.

Nestlè contava sostanzialmente due reti di vendita BIC e ONE con e i seguenti dipendenti addetti, in queste funzioni :

Rete BIC che deriva dalla unificazione avvenuta nel 2012/13 delle reti di vendita ex Buitoni / Ice / Confectionary e che aveva al suo attivo n.50 lavoratori addetti al SELL OUT ( operatori che presidiavano in loco almeno 2200 punti vendita il punto vendita :

Rete ONE che derivava già dalla riunificazione avvenuta nel 2012 di Nestlè Foods & Beverage con Nestlè Purina Pet Care e che ha al suo attivo n.78 lavoratori sempre addetti al SELL OUT che presidiano 5.500 punti vendita.

Le due reti sono implementate da una squadra n.28 operatori di SELL IN ( s ostanzialmente Key Account che stipulano direttamente i contratti di vendita )

L ’ attività complessiva degli operatori di vendita e poi supportata da n.3 lavoratori addetti al Back Office ( funzione contabile/ amministrativa )

Nestlè ci racconta che dopo le riorganizzazioni del 2013 che portarono alla costituzione di BIC e alla gestione di un esubero di 11 lavoratori e poi alla costituzione di ONE —>

Marco Mangiavacchi RSU UILA Rete Vendita Nestlè

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che all ’ e poca invece produsse un incremento occupazionale di 19 unità, ai tempi d ’ oggi si è trovata nelle condizioni di dover riconsiderare l ’ insieme della struttura di vendita in ragione di una nuova realtà di mercato più complessa e meno favorevole in termini di volumi di venduto.

Da qui la maggior urgenza da parte di Nestlè di accelerare un percorso utile a diminuire la sovrapposizione di passaggi in uno stesso punto di vendita di operatori dedicati a referen-ze diverse e la conseguente comunicazione di:

la costituzione di un’ u nica Rete di Vendita dedicata al SELL OUT che da 128 lavoratori si riduce a 98 ;

una struttura di SELL IN che da 28 lavoratori si riduce a 25 ; un staff di lavoratori con funzione di Back Office che da 3 si riducono a 2.

Non ci è perfettamente chiaro in che misura il nuovo dimensionamento del Corporate Sales sia determinato dalla Joint Venture con Froneri Italy e quanto da cause contingenti più generali di mercato …. Ad esempio nello schema di occupazione provvisoria in TSA erano coinvolti guarda a caso 30 lavoratori ( 12 di sellOut ; 6 Sell In; 6 CCSD Retail ; 6 Sales Support / Back office ) Comunque sia gli ammortizzatori sociali oggi in essere attivati con l ’ a ccordo Ministeria-le si è prestato a tutti gli usi e consumi e pertanto anche a questo riassetto organizzativo e l ’ azienda a Luglio aveva formalmente comunicato la collocazione in CIGS di :

N° 18 Lavoratori addetti al SELL OUT N° 1 CAPO AREA SELL OUT, N° 1 BACK OFFICE, N° 5 SELL IN

Sul finire dell ’ estate 2017 giungeva voce, in relazione ai lavoratori individuati per la CIGS, che una parte di questi lavoratori avessero concordato soluzioni di uscita dall ’ azienda o di reimpiego occupazionale di cui non conosciamo l ’ esatta natura .

Michele Puzio RSU UILA Rete Vendita Nestlè

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n° lav. 43 Data inizio CIGS FUNZIONE

1 13 Febbraio 2017 Initiator Customer

1 13 Febbraio 2017 Add. contabilità domestic invoices

1 17 Febbraio BE Project Manager

3 30 marzo 2017 Sales Support Retail Confectionary

5 30 marzo 2017 Sales Sell Out Retail Confectionary

1 08 Maggio 2017 BU Specialist PURINA Support

1 08 Maggio 2017 Bu Specialist PURINA Sales

1 08 Maggio 2017 Infant Nutrition Sales

18 01 Agosto 2017 Sell Out Specialist SOS

1 01 Agosto 2017 Capo Area SELL OUT

1 01 Agosto 2017 Back Office vendite

5 01 Agosto 2017 SELL IN - K.A.

1 13 Febbraio 2017 Buitoni Export

1 13 Febbraio 2017 Marketing Promotion Specialist

1 13 Febbraio 2017 General Management Administrative Assist

1 13 Febbraio 2017 Assistant Sales Support

ESUBERI

PENSIONABILI RISOLUZIONI RICOLLOCATI DA GESTIRE

SALES 30 7 6 5 12

Castomer ? 11 2 3 2 4

TOTALI 41 9 9 7 16

TOT.LE 100% 61% 39%

Area Commerciale : piano gestione del riequlibrio occupazionale   

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Al di là della problematica umana, economica e so-

ciale che si crea ogni qualvolta si seleziona un

lavoratore per consegnarlo ad un ammortizzatore

sociale, lasciandolo con gravi incertezze per il futuro

e con un reddito pesantemente ridimensionato, ci si

pone la domanda se il nuovo assetto organizzativo, con la fusione delle due

divisione BIC e ONE che prevedevano al loro interno una articolazione di

figure professionale quali : Store Manager , Sell Out Specialist , Sell Out

Manager e Area Manager ciascuna specializzata nel proprio ramo e su una

specifica linea di prodotto, siano oggi nelle condizioni di gestire a 360 gradi

la gamma complessiva delle referenze dei due ex “ r ami d’ a zienda. ”

Una riorganizzazione che ha comportato complessivamente una riduzione del personale nelle funzioni di SELL OUT, e un pesante aggravio dei carichi di lavoro.

Infatti, al di là delle teoriche giustificazioni organizzative dell ’ azienda, la par-ziale riduzione del numero delle referenze non è stata tale da supplire l ’ accumulo delle mansioni che si sono comunque determinate anche in ragione del più elevato livello qualitativo della prestazione professionale de-terminatasi con il nuovo assetto.

Un contesto di lavoro che sta determinando un sostanziale NON rispetto degli accordi in materia di orario di lavoro per gli operatori di SELL OUT, tanto che il rinnovo del contratto aziendale Nestlè in corso dovrà rimediare ad una situazione così deteriorata da non consentire nemmeno, di garantire la necessaria qualità della prestazione.

Carmine Liguori e RSU Rete Vendita Nestlè

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Si è fatto un gran parlare in termini ancora generici

del riordino europeo o addirittura globale di Nestlè e di HUB che verranno assegnate alle diverse entità nazionali ma ad oggi è difficile individuare o ragiona-re su un progetto strategico chiaro e coerente; nulla è stato esplicitato in modo esaustivo alle OO.SS.

In attesa che qualcuno apra il “ l ibro dei sogni o degli incubi ” in Sede ad Assago i rappresentati dei lavoratori si trovano a dover navigare a vista rispetto a “ situazioni di fatto ” che l ’ azienda presenta di volta in volta, con le diverse ricadute occupazionali che si trascinano e con dinamiche non sempre logiche

Abbiamo dovuto far fronte all ’ impatto della scissione dei gelati/surgelati con Froneri, con ricadute occupazionali sui servizi di supporto presenti in sede. Ricordiamo inoltre Nestlè che doveva garantire a Froneri, in Sede, un attività di servizio, T.S.A. , la cui coda si dovrebbe esaurire nel marzo 2018 e che ci consegna tutte le incognite occupazionali che possiamo immaginare . Abbiamo dovuto subire l ’ i mpatto della riorganizzazione della Rete di Vendita con le relative ricadute anche in sede per attività di supporto a SALES .

L ’ azienda inoltre continua a proiettare nei coordina-menti sindacali criptici processi, esposti in termini inglesi, con le loro tempistiche e logiche di realizzazione : NIM / NBE TRASFORMATION METHODOLOGY, sviluppati attraverso tre processi metodologici di base , TRASPARENCY - ENGAGEMENT -TRASFORMATION

Maurizio Lombi e Giulio Cereda RSU UILA Nestlè Sede di Assago

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ASSAGO GESTIONE EQUILIBRIO OCCUPAZIONALE COMPLESSIVO 

che dovranno realizzarsi in E2E ( E nd to End ...dall ’ inizio alla fine ) nell ’articolazione di una serie di percorsi /processi quali : O2C ( Order to Cash ) , S2P ( S ource to Pay ) , R2R ( R ecord to Report ) , H2R ( Hire to Retire ) e cui tempi di realizzazione, partiti nel 2017, troveranno completamento per ciascuna diversa fascia nel corso del quadriennio e anche oltre il 2020, come ci pare che, per tanto tempo, si potrà protrarre il processo legato a NIM Trasformazione / Trasformation , in relazione a I 2 L ( I dea to Launch ) : dalle idee per l ’ i nnovazione di prodotto al lancio sul mercato. Peccato che tutte queste “ f ormule alchemiche ” continuino a lasciarci all ’ oscuro sui concreti assetti funzionali dei relativi Business e delle ricadute occupazionali che riguardano i lavoratori della Sede ad Assago.

Noi ci auguriamo che nei prossimi incontri programmati per il 1 e 5 Febbraio p.v. in Assolombarda, venga rivelato qualche elemento concreto in più, magari anche in relazione a quanto emerso nella recente riunione del CAE.

Quello che è certo, è che oggi l ’ a zienda in virtù di un accordo Ministeriale di Gruppo che gli riconosce “ a d abundantiam ” 285 lavoratori di Assago da poter assegnare alla CIGS, individua i lavoratori con criteri spesso discutibili a volte randomici dove spesso, insieme alla gestione di ristrutturazioni sommariamente e vagamente menzionate nell ’ accordo ministeriale, poi nel segue

   ESUBERI  PENSIONABILI  RISOLUZIONI  RICOLLOCATI  DA GESTIRE  

COMMERCIALE  41  9  9  7  16 

                 

ALTRE AREE  8  2  3   ‐  3 

                 

TOTALE  49  11  12  7  19 

TOTALE  %  100%     61%     39% 

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calderone della gestione, l ’ a zienda “ r egola conti antichi ” o semplici “ costi alti ” di lavoratori altamente professionali, che hanno fatto nel tempo lo spessore di Nestlè e che oggi vengono ritenuti “ s ostituibili ” .

A parte questi lati discutibili della gestione degli ammor-tizzatori sociali, oggi occorre ribadire che è inammissibile collocare lavoratori in CIGS al di fuori di una gestione trasparente, fondata su criteri di equità.

Per dirla in altri termini, sarebbe inammissibile mettere in CIGS o addirittura “ a lla porta ” dei lavoratori mentre si fanno assunzioni di qualunque ordine e grado, compreso lo STAGE … perchè sono Lavoratori che poi nei fatti spesso suppliscono lavoratori espulsi o, comunque, vengono impiegati in mansioni che potrebbero essere ricoperti con demansionamento o “ i ter formativo ” dai lavoratori “ e ccedenti” , oggi penalizzati ed emarginati in CIGS.

Perché ciò non avvenga occorre che le RSU siano messe nelle condizioni di conoscere e valutare. …. ma per conoscere e valutare, servono informazioni continue aggiornate sulla pianta organica dei lavoratori della sede , delle rela-tive funzioni professionali esistenti per unità di Business e di Servizio, nonché le informazione dettagliate e tempestive delle assunzioni e le loro destina-zioni funzionali e ciò per dare vita, magari , ad un “ TALEO alternativo ” , una sorta di piattaforma sindacale, utile ad incrociare ricerca di lavoro che è pur esistente oggi in Nestlè e lavoratori eccedenti. Un possibile strumento per il confronto e la verifica con le diverse scelte occupazionali Aziendali. Per questo una delle richieste dalle RSU di sede, da inserire in piattaforma, è quella relativa al diritto di informazione, oggi lacunoso, sull ’ organico di SEDE e le relative assunzioni. Sono Info che l ’ azienda lesina con scuse strumentali, pretestuose e illegittime legate alla privacy.

M. Airaghi , di lato B. Casarin e M. Panzeri RSU UILA Nestlè Sede Assago

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Volumi /Tons Actual

2015

Prev.

2016

Actual

2016

Prev.

2017

MORETTA 9.487 9.275 9.450 9.200

BENEVENTO Tons 20.936 20.130 21.760 15.200

FERENTINO m./lit. 37.446 37.819 ? ?

PARMA mio/litri 7.876 8.654 ? ? SAN SISTO(PG)tons 25.194 24.025 24.120 22.540

PORTOGRUARO 120.597 112.000 124.000 116.700

Volumi / TONS / Litri

Immagini dei Siti Nestlè di San Sisto

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anno Valore in euro

MAX PAV TOT.

2014 2.050,00 euro

2015 2.170,00 euro

2016 2.290,00 euro

TOTALE 6.510,00 euro

Parametro Competitività

15% totale

€ 307,50

€ 325,50

€ 343,50

Parametro

Gestionale

85% totale

€ 1.742,50

€ 1.844,50

€ 1.946,50

MILANO SEDE € 1.815,89 93.3%

MORETTA € 1.844,70 94,7%

PARMA sede € 1.362,55 70%

SAN SISTO/ ( PG ) € 1.946,50 100%

FERENTINO ? ?

BENEVENTO Permesso Agg.vo

PORTOGRUARO €1.849,17 94,1%

UDINE € 1.815,89 93.3%

CASTIGLIONE dS. € 1.946,50 100%

€ 343,50

€343,50

€343,50

€343,50

?

€343,50

€ 343,50

€343,50

2.159,39

2.188,20

1.706,05

2.2290

?

Per.sso

2.192,67

2.159,39

2.290,00

94,3%

95,55%

74,5

100%

?

Agg.vo

95,75%

94,3%

100%

I risultati del PAV gestionale 2016 di tutti i siti Nestlé e pagati nel marzo 2017

PAV

Comp.tività

PAV

TOTALE

%

TOT

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ANNO 2013 2014 2015 2016 2017/18 Delta

2016/18

BENEVENTO 148 150 146 126 126 -20

FERENTINO 146 116 122 0 0 -122

MILANO 1.244 1.211 1.203 1.124 1.124 -79

MORETTA 195 198 196 191 0 -191

PARMA 232 251 211 37 37 -174

SAN SISTO 867 808 828 819 819 -9

SCANDIANO 6 5,3 6 6 6 0

CASTIGLIONE ST. 43 45 44 41 41 -3

PORTOGRUARO 198 196 198 207 207 9

UDINE 73 72 80 7 -73

TOTALI 3.152 3.052 3.034 2.558 2.367 -667

Sede Assago 1.124 Mineo Sergio RSU UILA Nestlè Assago

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IL messaggio inviato dal sindacato , forte e chiaro, a Governo e imprese ...

soprattutto da parte della UILA e della UIL, è che il futuro non si costruisce

sui sacrifici e la diminuzione dei diritti dei Lavoratori e dei Cittadini.

Per questo, insieme ad un’importante azione contrattuale svolta lo

scorso anno con rinnovi di C.C.N.L. di qualità, soprattutto nel comparto

Agroalimentare, oggi stanno decollando i rinnovi dei Contratti Aziendali di

2°livello per ribadire il ruolo partecipativo dei lavoratori, per rafforzare le

loro retribuzioni e i loro diritti.

Occorre che a tutti i livelli si comprenda che il futuro sociale ed economico

del paese e delle nostre imprese non può prescindere dalla valorizzazione

delle risorse umane sia in termini retributivi che di crescita delle competen-

ze professionali, anche in ragione degli assetti tecnico produttivi del futuro.

Una contrattazione di qualità che sia anche uno dei fattori dello sviluppo

del paese.

Con l’approvazione delle Linee Guida per la definizione delle

piattaforme dei rinnovi contrattuali di 2° livello nei comparti

dell’Industria e della Cooperazione alimentare 2018-2021, si è già

aperta la stagione della contrattazione di 2° livello.

“Sono oltre 100.000 le lavoratrici e i lavoratori interessati ai contratti di

2° livello del settore alimentare che vogliamo rinnovare.

“La sfida da vincere insieme alle imprese sarà coniugare aumenti del

salario variabile e crescita della produttività.

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Le novità introdotte sulla fiscalità di vantaggio e sul welfare andranno

valorizzate nel pieno consenso delle persone a cui sono rivolte.”

Vogliamo un Welfare previdenziale, solidale, mutualistico e inclusivo

con le seguenti priorità: previdenza complementare, assistenza

socio-sanitaria, sostegno alla genitorialità e alla non autosufficienza.

La Uila vuole impegnarsi nello sviluppo di una contrattazione più

inclusiva e partecipata, migliorare la contrattazione sui tempi di vita e

lavoro e rilanciare il confronto sulla “responsabilità sociale d’impresa e

sulla certificazione etica”.

I lavoratori , il sindacato e le RSU pur consapevoli delle priorità che

oggi sono all’ordine del giorno per la riorganizzazione in corso in

Nestlè e la grave partita che si sta giocando sugli esuberi , hanno valu-

tato che fosse importante NON RINUNCIARE al rinnovo del contratto

di 2° Livello in Nestlè, coerentemente convinti del fatto che . . . .

Le crisi aziendali non si risolvono togliendo ruolo al sindacato e ai

lavoratori e demotivando le risorse umane la cui valorizzazione è

sempre il presupposto primo per il successo di un’azienda.

Il Coordinamento Sindacale pertanto dopo aver approvato una piatta-

forma che fa proprie le direttrici delle Linee Guida Unitarie, ha inviato

a Nestlè le proprie rivendicazioni per il rinnovo del contratto Aziendale.

In fase di elaborazione della piattaforma IMPORTANTI sono state le

richieste di integrazione avanzate dai lavoratori della sede di ASSAGO.

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I lavoratori riuniti in assemblea ad Assago per

discutere ed approvare la piattaforma hanno

chiesto che nel rinnovo che si andrà a definire

vengano affrontati e risolti le seguenti particolarità:

1) Con la ristrutturazione in atto e la CIGS in corso,

diventa prioritario garantire i diritti informativi

dettagliati e tempestivi rispetto alle variazioni occupazionali per con-

sentire agli organismi di verificare una gestione degli esuberi non con-

traddittoria.

2) Telelavoro e lavoro Agile non possono essere uno strumento arbitra-

rio e di condizionamento individuale aziendale … occorre garantire un

minimo di diritto di fruibilità nella misura di un giorno garantito alla

settimana e eventuali esclusioni dalla fruizione vanno motivate e giusti-

ficate in sede sindacale.

3) L’attuale riorganizzazione e unificazione delle due strutture di vendi-

ta con conseguente riduzione del personale nelle funzioni di Sell OUT ,

hanno comportato un aggravio dei carichi di lavoro tali da non rendere

più praticabile la settimana lavorativa di 39 ore e l’eventuale recupero

di ore eccedenti. Vanno pertanto riconsiderati i termini di trattamento

di questi lavoratori per ristabilire delle condizioni

di lavoro equo.

Anche per gli Informatori medico scientifici ci

sono particolarità di prestazione extrasettimanali

che travalicano le norme in essere e per le quali

occorre ridefinire le condizioni.

Romeo Garbi RSU Rete Vendita e Simona Basaglia RSU UILA Nestlè Sede Assago

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I dati sull'economia, fotografano uno

stato di modesta, ma costante

espansione dell'economia.

Ora, però, bisogna consolidare questi

risultati, con scelte coraggiose nelle Leggi di Bilancio, in quanto il

miglior toccasana per tenere sotto controllo il debito pubblico è

l'aumento del PIL.

Le nuove risorse economiche vanno destinate a misure per lo sviluppo

che stimolino gli investimenti produttivi, con taglio strutturale del

costo del lavoro che preveda meno oneri a carico dei lavoratori e delle

imprese, ciò per sostenere l'occupazione stabile insieme ad una

graduale riduzione della pressione fiscale.

Per questo è stata varata una piattaforma con la richiesta di misure per

il benessere sociale che è stata oggetto di confronto unitario serrato

tra organizzazioni sindacali e governo.

Gli impegni assunti lo scorso 21/11/2017 dal

Governo sulla Previdenza sono importanti.

È bene non dimenticare che nella legge di

Bilancio 2018, il Governo non aveva previsto

alcun intervento sulle pensioni.

Grazie all’azione del sindacato e ad un

confronto sviluppatosi negli scorsi 20 giorni,

sono stati definiti diversi interventi che

saranno recepiti nella legge di Bilancio ….

VEDIAMO I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI —>

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Fra le principali misure ci sono l’esenzione per 15 categorie di lavoro

gravoso dall’adeguamento alla speranza di vita, la revisione strutturale

del suo meccanismo e la costituzione di una “commissione scientifica”

per studiare le aspettative di vita nei diversi settori lavorativi.

Il GOVERNO SI E’ IMPEGNATO inoltre a :

estendere l’ape sociale e la pensione anticipata per i precoci,

operai e braccianti agricoli, ai marittimi, addetti alla pesca, ai

siderurgici di prima e seconda fusione e ai lavoratori del vetro

addetti ad alte temperature ed a prorogare l’ape sociale al 2019.

Si è riconosciuta la necessità di eliminare le disparità di genere che

penalizzano le donne con un primo intervento che prevede un

anno di anticipo - fino ad un massimo di due - per ogni figlio,

sull’anzianità contributiva per l’accesso all’ape sociale.

Si costituisce un fondo nel quale confluiranno tutte le risorse non

spese per interventi previdenziali e, finalmente, si istituisce una

commissione per separare la spesa assistenziale da quella previden-

ziale.

Viene estesa la fiscalità di vantaggio ai lavoratori pubblici nella

previdenza complementare, con una riduzione di quasi 10 punti.

C’è, inoltre, l’impegno a rendere più flessibili e adeguate le

pensioni dei giovani.

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Questi interventi costituiscono un ulteriore passo in avanti per cambia-

re la legge Monti-Fornero, dopo gli importanti provvedimenti dello

scorso anno.

La Uil avrebbe voluto che se ne fossero fatti altri di passi e si sta già

attrezzando affinché ciò accada in futuro: la Fornero è una

legge iniqua e va smontata pezzo dopo pezzo. Per la UIL, la vertenza “previdenza” continua e si svilupperanno tutte le

iniziative necessarie nei riguardi del Parlamento e delle forze politiche,

per avviare la “ FASE 3”.

Il confronto Governo-Sindacati si è concluso con risultati significativi

ma nessun accordo è stato sottoscritto con le Organizzazioni sindacali.

In particolare per la nostra categoria sono state in parte colte le esi-

genze da noi poste: le attività agricole e della pesca sono state inserite

tra i lavori gravosi e i lavoratori saranno esclusi da quota “67”, con la

possibilità, dal 2018, di beneficiare anche delle prestazioni dell’Ape

sociale.

Siamo determinati a migliorare,

nel dibattito parlamentare,

quanto già ottenuto, senza

però illudere lavoratrici e

lavoratori sul fatto che un

parlamento al capolinea e un

Governo senza maggioranza

possano cambiare la legge

Fornero.

SEGUE ————>

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L’impegno assunto dal governo sull’Ape sociale deve essere migliorato

prevedendo l’inserimento, tra le attività gravose, anche del settore

carni; inoltre le risorse per far fronte alle richieste devono essere

adeguate e certe.

Pensiamo che il parlamento possa impegnare i futuri governi a scelte

più vincolanti in materia di pensioni dei giovani e di previdenza

integrativa.

Pertanto, fermo restando le iniziative che verranno assunte dalla Uil, la

Uila proporrà a Fai e Flai azioni specifiche della categoria per far

conoscere ai parlamentari le rivendicazioni che i lavoratori del settore

agroalimentare chiedono di inserire nella nuova legge di bilancio”.

Ora come certificato dall’INPS, continua il calo delle attivazioni dei

rapporti di lavoro con contratto a tempo indeterminato.

Tutto ciò è evidentemente il frutto non solo del perdurante dell’insicu-

rezza del sistema produttivo che stenta ad investire in contratti stabili

nel tempo, ma anche del basso margine di concorrenzialità nei costi

rispetto ai contratti a termine.

Serve pertanto spingere per un aumento dei costi dei contratti a

termine e al contempo abbassare il costo del tempo indeterminato: un

orientamento da far considerare e valutare nelle leggi di bilancio.

E’ da accogliere positivamente,

infine, la crescita delle attivazioni

con contratti di apprendistato,

che riteniamo essere lo strumen-

to più idoneo per l’ingresso dei

giovani nel mercato del lavoro.

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La Forza è fonte di Felicità.

Non dobbiamo evitare le sfide poste dalla vita.

Non dobbiamo essere sconfitti.

Rifiutarsi di essere sconfitti è già vittoria.

Una persona che persevera fino alla fine è già vittoriosa . . . .

Questa è la chiave del successo.

Mai tirarsi indietro di un solo passo qualunque cosa accada :

Questo e l’essenza della nostra organizzazione.

Chi abbraccia questo spirito può giungere ad

una illimitata vittoria.

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I lavoratori sono scesi in piazza in questo 1° Maggio 2017 per ribadire l ’ importan-za primaria del loro ruolo nella società, per la crescita economica occupazionale e per una più equa ridistribu-zione della ricchezza sociale.

Il panorama economico italiano resta estremamente preoccupante, con un’ o ccupazione che non scende sotto 11% , una economia che stenta decollare e che risente oltremodo di un più ampio contesto mondiale nel quale, guerre locali e chiusure corporative e nazionalisti-che sembrano avere dimenticato quella visione sociale avanzata che fu anche alla base del “ Sogno Europeo” e che avrebbe dovuto mettere economia , finanza e progresso tecnologico al servizio dell’ u omo. La Festa del 1° maggio è stata un occasione ribadire l ’ urgenza di ritrovare un ’ unita tra i lavoratori su un programma sociale qualificato capace di dare un futuro e speranza al paese.

Come ha ribadito anche la UIL anche per bocca del suo segretario gene-rale Barbagallo , manca ancora il coraggio di invertire la dinamica

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sociale, rilanciare i consumi e l ’ occupazione , prestare attenzione al sud e ai giovani che registrano tassi di disoccupazione sconcertanti.

BASTA AUSTERITA ! - Senza il recupero del potere di acquisto dei sala-ri e delle pensioni l ’ economia rischia di non ripartire , alla base occorre anche un piano di investimenti industriali che va adeguatamente soste-nuto e un taglio importante della pressione fiscale che sta strangolan-do il paese.

Lavoro per tutti, partecipazione alla vita sociale e d ’ impresa devono di-ventare le parole d ’ ordine di un moderno movimento dei lavoratori che deve tornare a diventare soggetto protagonista del proprio destino, questi sono gli obiettivi da concretizzare in un percorso che se non trova adeguati interlocutori va sostenuto anche con la LOTTA.

La Uila in corteo a Milano a destra M-Lombi e F. Di Palma RSu di Nestlè e Froneri

D. Margaritella Segretario Uil Lombardia in Corteo e al comizio del 1 Maggio a Milano

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Vezzani Maurizio Segretario Generale della

Uila territoriale di Milano-Monza-Laghi

intervenuto alla VI Conferenza Nazionale

della UILA, ha rimarcato come il contesto

economico e sociale italiano sia caratterizzato

da gravi contraddizioni e iniquità sociali.

Vezzani ha fatto osservare come rispetto al

dato di una seppur relativa ripresa economica,

con un incremento del PIL dell’1%, abbia fatto

da contraltare l’ incremento tra i 5 e il 12%

dei redditi di lavoro autonomo e d’impresa,

ciò con la sola esclusione di quello da lavoro dipendente, che invece è calato

del - 0,2%.

Se consideriamo inoltre che in Italia la disoccupazione è stata per 30 anni,

dal 1977 al 2008, tra il 6 e il 7% per poi schizzare, con la crisi economica,

fino al 13,5% nel 2014 per attestarsi attualmente ancora all’11,5% con

3 milioni di disoccupati, riusciamo comprendere quali sono le gravi condizio-

ni di disagio sociale che si stanno producendo nel paese e quali deve essere

la missione del sindacato oggi.

E’ straordinario ma anche molto significativo , ha ribadito Vezzani , come in

questo contesto di difficoltà nazionali e globali , dove si è cercato di giocare

la carta della marginalizzazione del sindacato, come la UIL e più in partico-

lare la UILA, sia riuscita invece a crescere e a diventare il secondo

sindacato nazionale nel comparto agricolo e la prima organizzazione in

importanti aziende alimentari come, ad esempio, a Milano e precisamente —>

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Il grande merito della UIL è quello di aver salvaguardato con fermezza

importanti principi di giustizia e di equità con il proprio operato sindacale.

Una coerenza che in particolare con la UILA si è concretizzata nelle forti

iniziative generali come quelle per la legge contro il caporalato ed il lavoro

nero e attraverso un’azione diffusa di “rinnovi di qualità” dei molteplici

Contratti Nazionali del nostro settore, cui hanno fatto seguito i rinnovi dei

contratti provinciali del comparto agricolo, ora in fase di conclusione.

Tutela e miglioramento dei diritti , elevazione delle coperture del Welfare

contrattuale e, soprattutto, tutela del potere di acquisto delle retribuzioni in

una dinamica che, anche in assenza di inflazione, a messo da parte l’IPCA , e

ha fatto valere il principio della REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA

SOCIALE.

Su queste direttrici la nostra organizzazione ha saputo costruire unità

d’azione, e un fronte comune, con le altre due centrali sindacali .

E’ questa coerenza e fermezza, ha sostenuto Vezzani, che è stata premiata

con l’adesione di tanti lavoratori alla nostra organizzazione e che, ad

esempio, ha consentito anche alla Uila di Milano di crescere e diventare

primario punto di riferimenti in tante aziende dell’Industria Alimentare e di

“riemergere” in modo autorevole nel settore agricolo dell’area milanese,

nella quale era storicamente debole e dove invece ora conta diverse

centinaia di nuovi iscritti.

Sono emblematici gli ultimi episodi che hanno caratterizzato aziende come la

Balconi e Froneri, dove RSU di altre sigle sindacali hanno preferito decadere

come delegati, pur di poter aderire alla Uila e consentirci di essere in quelle

aziende.

Sono testimonianze che la UILA e la UIL stanno percorrendo la strada giusta.

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Successo per la tavola rotonda Uila a Vinitaly, in apertura della sesta conferenza di organizzazione,

Cercare un minimo comune denomi-natore tra industria e agricoltura per contrastare insieme la truffa dell’italian sounding, spingere l’export oltre i 50 miliardi entro il 2020 e com-battere efficacemente il lavoro nero nei campi modificando la legge 199.

Non è fantasia, ma sono obiettivi concreti che accomunano il sistema delle imprese alimentari e il sindacato dei lavoratori e che la Uila è convinta si possano raggiungere trovando un punto in comune tra le diverse esigenze.

Sui numerosi temi al centro del dibattito tra cui lo sfruttamento del lavoro illegale in agricoltura, la Cabina di regia contro il caporalato, i voucher, la tracciabilità, la lotta all'Italian Sounding e l'etichetta a semaforo si sono con-frontati il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia e il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza.

Tema su cui si è soffermato il segretario generale Uila che al ministro ha rivolto alcune proposte di modifica della legge: 1) stabilire subito un discrimine tra aziende che operano in un regime di sostanziale legalita' da quelle che operano in condizioni di sfruttamento e illegalità, definendo la casistica dei diversi livelli di gravita' degli indici di sfruttamento previstidalla legge; 2) ridefinire la Cabina di regia con una presidenza politica affidata al mini-stro per le politiche agricole, con la partecipazione del solo sistema di imprese e sindacato e convenzionata con l'Inps per l'uso delle banche dati; affidare la gestione della rete sul territorio ai prefetti e alle parti sociali, con conven-zioni con i comuni per i trasporti dei lavoratori e con gli enti bilaterali per la gestione operativa; 3) introduzione di un marchio etico e di una premialita', sotto forma di sgravi contributivi, per le aziende che assumono manodopera attraverso la rete.

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35 Estratto dall’articolo pubblicato sul sito nazionale della UILA “ LAVORO ITALIANO “

I l

Segretario generale Nazionale della UILA STEFANO MANTEGAZZA che ha

rimarcato la forte crescita dell’organizzazione, mentre sul fronte organizzati-

vo interno ha ribadito come alla fine nella Conferenza UIL abbia prevalso il

buon senso .

E’ emerso l’autentico spirito dell’ indirizzo di BELLARIA , che era quello di

costruire un sindacato a Rete la cui riorganizzazioni con accorpamenti

territoriali e regionalizzazioni non devono rappresentare interventi univoci e

dogmatici ma provvedimenti pragmatici, da adottarsi solo se funzionali a

rafforzare e far crescere le realtà deboli, garantendo la capillarità della

presenza dell’organizzazione nel territorio, salvaguardando la responsabiliz-

zazione / motivazione degli operatori provinciali e comunali.

Sulla scorta dell’accresciuto peso sociale della UILA il Segretario Generale

ha fatto rilevare che ora competono alla UILA maggiori responsabilità di

iniziativa in ordine alla tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, per

questo motivo ha annunciato che la UILA si sta organizzando per dare il via

ad un’imponente raccolta di firme per migliorare importanti istituti di

legge relativi alla copertura della NASPI dell’APE SOCIAL, per una mag-

gior tutela economica della maternità e della paternità , iniziativa che ora è

in pieno corso ( da pg.36 a pg. 39 )

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Stefano Mantegazza nel corso della Conferenza ha chiamato a raccolta

tutta l ’organizzazione perché si adoperi nei prossimi mesi per la raccolta

di firme per 2 proposte di legge di iniziativa popolare:

Aumentare l’importo economico dell’assegno di disoccupazione

previsto per la NASPI, eliminando le decurtazioni progressive.

Far valere i contributi figurativi previdenziali effettivi per i periodi

di NASPI, senza l’applicazione di tetti massimali.

Estensione dell’APE SOCIALE coloro che restano disoccupati dopo

un contratti a Tempo Determinato,

Estensione dell’APE SOCIALE ai lavoratori dell’Agricoltura e della

Pesca

MATERNITA’ e PATERNITA’

Integrazione al 100% da parte dell’INPS per i primi 5 mesi di

astensione obbligatoria e contestualmente,

La concessione di Permessi Retribuiti

pari a UN MESE al padre .

PART TIME di 12 mesi per le lavoratrici

madri al rientro dopo l ’astensione per

maternità, integrato al 100% dallo stato .

Congedo per maternità / paternità

integrato al 50% anziché al 30%

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La Corte di Cassazione ha autorizzato la raccolta firme pubblicando le due iniziative sulla Gazzetta

Ufficiale e nelle Corti di Appello di tutto il paese sono stati vidimati i moduli ed è partita la raccolta di firme.

Puntiamo a raccogliere centomila firme sui due testi per presentarli a una delle due Camere.

La Uila è già nelle piazze con i gazebo per coinvolgere oltre ai propri iscritti e militanti, ma anche migliaia di cittadini. La sfida non e' tanto raccogliere le firme, cosa che siamo in grado di fare, ma convincere gli italiani che e' necessario tutelare la genitorialità e i lavoratori piu' deboli che hanno svolto mansioni usuranti ma per le quali non e' riconosciuta una protezione adeguata.

La prima proposta di legge riguarda il sostegno alla genitorialita', all'occupazio-ne femminile e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per madri e padri.

Non vogliamo più che in futuro ci siano madri che si dimettono dal lavoro in concomitanza o subito dopo la nascita di un figlio o peggio giovani coppie che, per questi motivi, decidono di non avere figli.

La seconda mira a migliorare alcune norme in materia di Naspi, che attualmente prevede la riduzione dell'assegno di disoccupazione nel tempo e penalizzazioni ai fini pensionistici e di Ape sociale, stabilendo di ridurre il minimo contributivo per accedervi e estendendone la fruibilita' a categorie di lavoratori, quali gli operari agricoli e i pescatori, che svolgono attivita' che non sono considerate come usuranti.

Chi perde il lavoro, oltre a vivere questo dramma, si ritrova con un assegno di disoccupazione che diminuisce mese dopo mese, mentre la riforma delle politiche attive che doveva consentire una più facile ricollocazione è uno dei grandi fallimenti del Job Act. Una vergogna.

Con la nostra proposta di legge l'assegno di disoccupazione non si ridurrà nel tempo e non ci saranno penalizzazioni ai fini pensionistici. Ci sembra una tutela minima per chi, magari a cinquant'anni, si ritrova disoccupato in un paese dove il collocamento e le politiche per l'impiego funzionano solo in qualche convegno.

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