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Facoltà Teologica del Triveneto ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE “Mons. Arnoldo Onisto” Vicenza Annuario accademico 2014-2015 1 ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE “Mons. A. Onisto” c/o Centro Diocesano Arnoldo Onisto Borgo S. Lucia, 51 36100 VICENZA tel. 0444-502052 e-mail: [email protected] Sito dell’Istituto: www.vicenza.chiesacattolica.it

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Facoltà Teologica del Triveneto

ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE“Mons. Arnoldo Onisto”

Vicenza

Annuario accademico2014-2015

1

ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE“Mons. A. Onisto”

c/o Centro Diocesano Arnoldo OnistoBorgo S. Lucia, 51 36100 VICENZA

tel. 0444-502052e-mail: [email protected]

Sito dell’Istituto: www.vicenza.chiesacattolica.it (link)

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PRESENTAZIONE

Con il Progetto di riordino della formazione teologica in Italia promosso dal Comitato per gli studi superiori di Teologia e di Religione Cattolica (CEI), accompagnato dal piano di attuazione della Nota normativa per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose approvati dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (15 febbraio 2005; prot. 108/86), prende forma il processo di ristrutturazione degli Istituti Superiori di Scienze Religiose (ISSR), a livello nazionale e regionale, in Italia.Le novità principali sono tre:

1. l’attuazione progressiva di un sistema “a rete” che, sotto la diretta responsabilità delle Facoltà Teologiche, valorizzi le istituzioni esistenti nelle regioni e ne stimoli lo sviluppo;

2. la collocazione degli ISSR all’interno di una Facoltà Teologica e la loro istituzione sotto la responsabilità accademica della medesima;

3. il programma degli studi e il relativo curricolo dell’ISSR strutturato in un triennio e in un biennio specialistico, con vari indirizzi.

Con la erezione della Facoltà Teologica del Triveneto (20 giugno 2005), la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha anche approvato il progetto presentato dalla Conferenza Episcopale Triveneta di collocare i vari ISSR esistenti sotto la diretta responsabilità accademica della nuova Facoltà. I nuovi ISSR derivanti dall’ISSR delle Venezie istituito nel 1986, con sede in Padova, hanno redatto Statuta comuni e Regolamenti propri, finalizzati a ordinare la vita accademica secondo le indicazioni contenute nella Nota normativa per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose della CEI.

La Congregazione per l’Educazione Cattolica, tramite lettera inviata alla Conferenza Episcopale Italiana (24.10.2005; prot. N. 108/86), autorizzava gli ISSR del Triveneto ad iniziare in via sperimentale, con l’Anno Accademico 2005-2006, il curriculum studiorum previsto dalla suddetta Nota Normativa, avendo i medesimi presentato alla considerazione del Dicastero la proposta dei nuovi piani di studio e degli Statuta.

L’ISSR “mons. A. Onisto” è stato eretto il 23 marzo 2006 dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (prot. N. 993/2005) che ha rinnovato l’approvato ad experimentum per cinque anni in data 28 luglio 2010.

Il nuovo ISSR, promosso dalla Diocesi di Vicenza, ha la propria sede in Vicenza. Con l’Anno Accademico 2005-2006 è stato attivato il primo anno del nuovo piano di studio per il conseguimento dei titoli di Laurea e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose.Ai primi di giugno del 2008 la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha approvato il Biennio di Specializzazione per il conseguimento della Laurea Specialistica. Il Biennio ha due indirizzi: Insegnamento della Religione e Pastorale-Ministeriale.

L’ISSR “Santa Maria di Monte Berico” (collegato con la Pontificia Facoltà “Marianum”), in convenzione con la Facoltà Teologica del Triveneto, offre agli studenti un terzo biennio di specializzazione in Mariologia.

Il nuovo ISSR intende porsi al servizio della chiesa locale della Diocesi di Vicenza. In quanto istituzione ecclesiastica, l’ISSR è finalizzato alla formazione teologico-accademica di religiosi e laici che intendono partecipare in modo più cosciente ed attivo ai compiti di evangelizzazione, assumendo incarichi professionali nella vita ecclesiale e nell’animazione cristiana della società.

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AUTORITÁ ACCADEMICHE E OFFICIALI

Moderatore: Sua Ecc. mons. PIZZIOL BENIAMINO, Vescovo di Vicenza

Pro-Direttore: don GIANNI TRABACCHIN

SEGRETERIA:

Segretario: dott. ENRICO CUMANCollaboratrici di segreteria: GIAMPAOLA GASPARINI e LORENZA PIZZATO

Economo: mons. FRANCESCO GASPARINI

ORARIO DI APERTURA DELLE SEGRETERIE

FACOLTA’ TEOLOGICA DEL TRIVENETO:Via del Seminario, 735122 PADOVATel. 049.664116Fax: 049-8785144E-mail: [email protected]: www.fttr.it

ORARIO DI SEGRETERIA:Dal martedì al venerdì: 10.00 – 12.30Dal lunedì al venerdì: 15.00 – 18.30

ISSR “Mons. Arnoldo Onisto”Centro diocesano A. OnistoBorgo S. Lucia, 5136100 VICENZATel: 0444-502052E-mail: [email protected] internet: collegamento in www.vicenza.chiesacattolica.it

ORARIO DI SEGRETERIA:Da mercoledì 3 settembre 2014 a venerdì 22 maggio 2015:

martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 18.30 alle ore 20.30Da mercoledì 27 maggio a giovedì 25 giugno 2015:

mercoledì e giovedì dalle ore 18.30 alle ore 20.30

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DOCUMENTI

STATUTOEstratto, artt. 1-7

TITOLO I

NATURA E FINE

Art. 1 – L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Vicenza è una istituzione accademica ecclesiastica eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica all’interno della Facoltà Teologica del Triveneto. E’ in collegamento con essa secondo il modello di un’istituzione accademica a rete descritto negli Statuta della medesima ed è posta sotto la sua responsabilità accademica.

Art. 2 – L’Istituto è promosso dalla Diocesi di Vicenza ed è conforme alla Nota normativa per gli ISSR della Santa Sede e agli Statuti della Facoltà Teologica del Triveneto.

a) L’Istituto ha sede in Vicenza.b) L’ISSR conferisce a nome della Facoltà Teologica del Triveneto i gradi accademici di

Laurea in Scienze Religiose (dopo il triennio) e di Laurea Magistrale in Scienze Religiose (dopo il biennio di specializzazione)

Art. 3 – L’ISSR di Vicenza ha come propria finalità la formazione teologica accademica di laici e religiosi:

a) per una più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo contemporaneo.

b) per favorire l’assunzione di competenze professionali nella vita ecclesiastica e nell’animazione cristiana della società.

c) per qualificare i Docenti di Religione cattolica nelle scuole.

Art. 4 – L’ISSR persegue la propria finalità proponendo l’approfondimento e la trattazione sistematica, con metodo scientifico, della Dottrina cattolica attinta dalla Rivelazione. Pertanto, esso promuove la ricerca delle risposte agli interrogativi umani, alla luce della stessa Rivelazione, con l’ausilio delle scienze filosofiche, delle scienze umane e delle scienze della religione.

Art. 5 – La responsabilità della vita e della promozione dell’ISSR di Vicenza viene esercitata congiuntamente, secondo le diverse funzioni, dalla Facoltà Teologica del Triveneto e dal Vescovo Moderatore, secondo quanto prevedono le Autorità comuni della Facoltà e dell’Istituto (cfr. CEC, Istruzione sugli ISSR, art. 6). Essa si attua attraverso la sollecitudine per il corretto insegnamento della Dottrina cattolica, la promozione del livello accademico-scientifico dell’Istituto, la ricerca e la qualificazione del corpo docente, il sostegno economico dell’Istituto.

Art. 6 – L’ISSR di Vicenza fa parte del Comitato degli Istituti Superiori di Scienze religiose costituito all’interno del Consiglio di Facoltà ed è rappresentato dal Direttore

Art. 7 – L’Istituto è retto dalle norme emanate dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose, 28 giugno 2008) e dal presente Statuto.

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REGOLAMENTOI. Studenti

1. Gli studenti si distinguono in ordinari, straordinari, uditori e ospiti.

2. Sono iscritti come studenti “ordinari” al Triennio coloro che hanno conseguito un titolo di studio prescritto per l’accesso all’Università di Stato. Vengono ammessi come studenti ordinari al Biennio specialistico coloro che hanno ottenuto la Laurea in Scienze Religiose.

3. Sono iscritti come studenti “straordinari” coloro che, mancando del titolo prescritto per l’iscrizione, hanno ottenuto dal Direttore la facoltà di frequentare tutti i corsi del piano di studi e di sostenerne i relativi esami. Per essere iscritto come studente straordinario lo studente deve dimostrare di avere l’idoneità a frequentare i corsi per i quali richiede l’iscrizione. Gli studenti straordinari non possono accedere alla Laurea in Scienze Religiose; hanno tuttavia la possibilità di ottenere al termine del loro curriculum un “Attestato di Cultura Religiosa”. Il curriculum di uno studente straordinario può essere valutato ai fini del passaggio a studente ordinario solo qualora, in itinere, entrasse in possesso delle condizioni previste dall’articolo precedente.

4. Sono iscritti come studenti “uditori” coloro che hanno ottenuto dal Direttore la facoltà di frequentare uno o più corsi ed eventualmente di sostenerne i relativi esami. Agli studenti uditori è concesso di frequentare un massimo di corsi equivalente a 200 ore annuali. È possibile effettuare l’iscrizione prima dell’inizio dei corsi che si intendono frequentare.

5. Sono iscritti come studenti “ospiti” coloro che sono iscritti ad una Facoltà Teologica o ad un altro Istituto e ottengono dal Direttore la possibilità di frequentare alcuni corsi e di sostenere i relativi esami. Costoro non sono tenuti a pagare l’iscrizione ma solamente la quota relativa ai corsi frequentati.

6. Gli studenti, all’inizio dell’Anno Accademico, eleggono i propri rappresentanti - uno per il Triennio e uno per il Biennio specialistico - con il compito di proporre al Direttore problemi ed esigenze degli studenti e di partecipare al Consiglio di Istituto. A sua volta il Direttore si riserva di convocare i rappresentanti degli studenti, qualora lo richiedano i problemi connessi con la vita e l’attività dell’Istituto.

7. Si dà facoltà agli studenti di radunarsi in assemblea non più di due volte all’anno, su richiesta dei rappresentanti di corso. L’orario e le modalità dell’assemblea devono venire concordate con il Direttore, sentiti i docenti interessati.

8. Per gravi motivi di ordine disciplinare, il Direttore può sospendere o dimettere uno studente, dopo aver consultato il Consiglio di Istituto. Il diritto alla difesa sarà comunque tutelato, anche mediante ricorso al Moderatore.

II. Iscrizione

9. Gli studenti, all’atto di iscrizione, devono presentare in Segreteria: domanda scritta su apposito modulo, compilato in tutte le sue parti; tre fotografie formato tessera, firmate sul retro; fotocopia di un documento di identità; fotocopia autenticata del titolo di studio (diploma di maturità o di laurea) o certificato

sostitutivo di maturità o certificato di laurea; lettera di presentazione del proprio parroco per i laici o, in caso particolare, di un altro sacerdote

attestante l’idoneità a frequentare l’Istituto. Per i religiosi si richiede la lettera di autorizzazione del proprio Superiore Maggiore.

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è inoltre previsto un colloquio con il Direttore

10. Gli studenti “ospiti” si iscrivono regolarmente compilando in tutte le sue parti la domanda scritta su apposito modulo, presentando la richiesta del Preside del loro Istituto.

11. Non viene accolta la domanda di iscrizione di quegli studenti che siano già iscritti o che intendano contemporaneamente iscriversi come studenti ordinari ad un altro Istituto o Facoltà di carattere teologico.

12. Le domande devono essere presentate presso la sede dell’Istituto durante l’orario di apertura della Segreteria, entro il termine stabilito nel Calendario Accademico. Dopo tale termine, altre domande di iscrizione possono essere accettate solo fino al 31 ottobre, previo il consenso del Direttore.

13. L’iscrizione agli anni successivi avviene su richiesta, compilando un apposito modulo e versando l’importo per i diritti amministrativi.

III. Contribuzione alle spese

14. All’atto dell’iscrizione gli studenti si impegnano a versare l’importo per il rimborso spese forfettario fissato di anno in anno, secondo le modalità previste dalla Segreteria. L’iscrizione effettuata oltre il termine stabilito comporta una penalità prevista dalla Segreteria.

15. Chi non regolarizzasse la propria posizione secondo le modalità prescritte non viene considerato iscritto all’Istituto.

16. Gli studenti che si ritirano entro il 15 novembre possono riavere l’importo versato, nel caso lo abbiano già versato integralmente, ad eccezione di una quota, fissata di anno in anno, che viene trattenuta come risarcimento delle spese di Segreteria. Dal 16 novembre, in caso di ritiro, l’importo versato non viene più restituito.

17. Gli studenti “uditori” versano una quota di iscrizione fissata di anno in anno più una quota per ogni corso che intendono frequentare.

18. Gli studenti “fuori corso” sono tenuti ad iscriversi entro il 31 gennaio di ogni Anno Accademico, versando la quota stabilita.

19. Gli studenti sono tenuti a versare una quota per le dichiarazioni e i certificati rilasciati dalla Segreteria.

IV. Frequenza ai corsi

20. Lo studio delle discipline teologiche richiede costante partecipazione attiva alle lezioni. Per questo la frequenza è obbligatoria per almeno i due terzi delle ore complessive di ciascun corso.Per i corsi seminariali la frequenza richiesta è dei tre quarti (75%). Gli elaborati vanno consegnati entro sei mesi dalla conclusione del seminario.

21. Chi non avesse raggiunto il numero di frequenze richieste deve frequentare il corso nei successivi Anni Accademici.

22. La presenza ai corsi è certificata mediante la firma personale che lo studente pone su appositi moduli all’inizio e alla fine delle lezioni.

23. Eventuali deroghe dall’obbligo della frequenza possono essere accordate in via eccezionale e per motivi gravi solo dal Direttore, dietro presentazione di una richiesta scritta, a cui va allegata la debita documentazione.

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V. Omologazioni

24. È possibile chiedere l’omologazione di corsi ed esami sostenuti presso altre Facoltà e Istituti purché questi corrispondano sostanzialmente a quelli dell’ISSR per numero di ore, programmi e idoneità dei docenti.

25. Per ottenere le omologazioni lo studente deve presentare una dichiarazione della Segreteria della Facoltà o dell’Istituto presso il quale ha sostenuto l’esame, nella quale sia specificato il titolo del corso, il numero di ore complessive, il nome del docente, la classificazione riportata e la relativa data di esame.

26. Le richieste di omologazione, corredate dai programmi ufficiali dei corsi frequentati, vengono accolte o respinte a giudizio insindacabile del Direttore.

27. I voti relativi ai corsi frequentati altrove e omologati non vengono trascritti in Segreteria e nel libretto d’esami e non vengono computati per la formazione della media finale.

28. Se il numero dei crediti dei corsi omologati equivale o è superiore a trentacinque, si dà la possibilità di iscriversi agli anni successivi, fatte salve le necessarie integrazioni.

29. L’ISSR non ammette al conseguimento del titolo di Laurea o di Laurea Magistrale in Scienze Religiose solo sulla base di omologazione di corsi frequentati altrove. Lo studente pertanto è tenuto a frequentare un numero di corsi pari almeno a crediti trentacinque.

30. Le richieste di omologazione vanno presentate entro e non oltre il 31 ottobre. Dopo tale termine è consentito richiedere omologazioni soltanto degli esami di corsi precedentemente frequentati presso Università, Facoltà o altri Istituti Teologici.

VI. Esami

31. Sono previste tre sessioni ordinarie di esami: la sessione invernale, alla fine del I Semestre; la sessione estiva, alla fine del II Semestre; la sessione autunnale, prima o all’inizio dell’Anno Accademico.Eventuali sessioni straordinarie o pre-appelli o post-appelli delle sessioni ordinarie vengono fissate di anno in anno dal Direttore.

32. Nelle sessioni straordinarie: il docente si rende disponibile per gli esami di tutti coloro che desiderano sostenere gli esami; gli studenti possono sostenere un solo esame.

33. L’esame di un corso può essere sostenuto a partire dalla sessione immediatamente successiva al termine del corso stesso.

34. Il calendario e il relativo orario degli esami viene fissato ed opportunamente notificato dalla Segreteria.

35. La domanda di iscrizione ad ogni singolo esame viene accettata a condizione che: si sia in regola con le norme di iscrizione e con il versamento del rimborso spese

forfettario; si siano frequentati almeno i due terzi delle lezioni del corso.

36. La domanda di iscrizione agli esami deve essere presentata entro il termine previsto dal Calendario Accademico, e comunque non oltre i tre giorni antecedenti la data dell’appello.

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37. Si concede la facoltà di cambiare l’appello nel quale ci si è iscritti o di ritirarsi dall’esame purché lo si richieda alla Segreteria almeno tre giorni prima dell’esame.

La Segreteria si riserva di accettare la richiesta dopo aver verificato il numero degli studenti già iscritti e la disponibilità del docente. Qualora non si ottemperi a quanto sopra prescritto, l’esame rinviato non può essere sostenuto nella successiva sessione d’esami.

38. Gli esami di Temi di storia della filosofia – Introduzione generale alla S. Scrittura – Introduzione alla teologia – Teologia fondamentale - Morale fondamentale devono essere sostenuti con esito positivo, prima di poter affrontare quelli successivi delle medesime discipline.

39. L’esame si svolge normalmente in forma orale. Su richiesta del Docente e con l’approvazione del Direttore può essere in forma scritta.

40. II voto viene espresso in trentesimi secondo il seguente significato: 1 – 17 : non approvato 18 – 21 : sufficiente 22 – 23 : discreto 24 – 26 : buono 27 – 29 : molto buono 30 - 30 lode : ottimo.Il voto ha valore giuridico solo se vidimato dalla Segreteria.

41. È concesso allo studente di ritirarsi durante l’esame o di rifiutare il voto.

42. Lo studente che accetta il voto deve controfirmare il verbale d’esame, firmato dal professore, immediatamente alla fine dell’esame, nel caso di esame orale. Nel caso di esame scritto, dovrà firmare il verbale in Segreteria, entro un mese dalla comunicazione dei risultati. Qualora dopo tale termine il verbale non fosse ancora firmato, il voto viene ritenuto accettato.

43. Nel caso il voto venga accettato, non è più possibile rifiutarlo successivamente.

44. Coloro che non hanno ottenuto una valutazione positiva o che hanno rifiutato il voto possono ripetere l’esame a partire dalla sessione successiva. Non è consentito ripetere l’esame nella medesima sessione.

45. Per quanto riguarda gli esami e il conseguimento dei titoli, l’Anno Accademico termina con la sessione invernale dell’anno successivo a quello in cui si sono frequentati i corsi.

46. Gli studenti che entro il terzo anno accademico non abbiano completato il ciclo triennale degli studi, conseguendo il titolo di Laurea in Scienze Religiose, possono iscriversi successivamente come studenti “fuori corso”. Ugualmente gli studenti che alla fine del Biennio di Specializzazione non abbiano completato tutti gli esami conseguendo il titolo di Laurea Magistrale in Scienze Religiose possono iscriversi come studenti “fuori corso”.

47. Gli studenti “fuori corso”, previa iscrizione annuale, possono sostenere gli esami mancanti entro cinque anni dalla fine del corso.

48. Dopo i cinque anni, per sostenere gli esami mancanti, occorre frequentare nuovamente i corsi relativi.

49. Se uno studente non si iscrive, secondo le modalità previste, all’ISSR per più di due anni consecutivi, la validità degli esami sostenuti verrà giudicata dal Direttore.

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VII. Il Biennio specialistico

50. Si possono iscrivere al Biennio specialistico gli studenti che hanno conseguito la Laurea in Scienze Religiose ottenendo la media almeno di 24/30.

51. L’iscrizione al primo anno della Laurea Magistrale – senza aver conseguito il titolo di Laurea – avviene come studente uditore con la possibilità di frequentare alcuni corsi – d’intesa con il Direttore – ma senza sostenere gli esami relativi, se prima non si è concluso l’iter alla Laurea. L’esame di laurea per gli studenti iscritti come straordinari al primo anno del Biennio deve essere sostenuto entro la sessione di giugno. Coloro che non fossero in grado di conseguire il titolo entro tale scadenza non possono iscriversi al secondo anno del biennio specialistico ma solo frequentare come uditori alcuni corsi indicati dalla Direzione.

52. Nel Biennio di specializzazione sono previsti, dal piano generale degli studi, due indirizzi: l’indirizzo pedagogico-didattico, l’indirizzo pastorale.

53. All’atto di iscrizione al Biennio specialistico gli studenti devono indicare quale indirizzo intendono scegliere.

54. Per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose si richiede la frequenza di tutti i corsi caratterizzanti l’indirizzo scelto e il superamento dei rispettivi esami.

VIII. Corsi di specializzazione

55. Il piano degli studi dell’ISSR prevede la frequenza di corsi di specializzazione, corsi opzionali, quattro corsi seminariali, laboratori e tirocinio.

56. I corsi seminariali preparano lo studente alla ricerca, all’elaborazione scritta e alla esposizione sintetica di un tema. La scelta dei seminari non è determinata dalla scelta dell’indirizzo. I seminari possono servire allo studente come avvio per l’elaborato scritto per la Laurea Magistrale.

57. I corsi opzionali aiutano lo studente ad ampliare il suo orizzonte culturale e ad arricchire la propria formazione approfondendo, in maniera consona, alcuni suoi interessi.

58. I laboratori, grazie alla loro modalità interattiva, aiutano l’apprendimento di un metodo di ricerca, di lavoro e di elaborazione.

59. Sono previste, nel Biennio specialistico, delle ore annuali di tirocinio. Esso consiste in attività svolte in ambito professionale (didattico o pastorale), seguite e coordinate da un tutor dell’Istituto e da un referente dell’ambito scelto. Alla fine del tirocinio il tutor e il referente daranno una valutazione. Tale valutazione, espressa in trentesimi, entrerà nella media dei corsi. Il tirocinio è previsto per chi ha conseguito la Laurea.

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NORME SUL CONFERIMENTO DEL TITOLO DI“LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE”

1. Possono accedere alla Laurea in Scienze Religiose gli studenti ordinari che: abbiano completato i primi tre anni del curriculum, sostenendo positivamente tutti gli

esami prescritti; attestino di conoscere una lingua straniera.

2. Per il rilascio della Laurea in Scienze Religiose sono richiesti: un elaborato scritto; il superamento di un esame finale.

A. L’elaborato scritto

3. L’elaborato deve dimostrare nel candidato la capacità di istruire lo status quaestionis dell’argomento affrontato, la conoscenza dello stesso, la capacità di impostare un percorso di ricerca scientifica, metodologia corretta.

4. A partire dal secondo semestre del terzo anno, lo studente sceglie il Relatore dell’elaborato scritto tra i docenti dell’Istituto, con il permesso del Direttore. L’argomento, il cui carattere deve corrispondere al piano di studi del Triennio, viene scelto dal candidato d’intesa con il docente che lo guida.

5. Il titolo e lo schema dell’elaborato – corredati da una bibliografia essenziale – con l’approvazione del Docente che ne segue la direzione, devono essere comunicati in Segreteria, su una scheda apposita, entro un anno dalla conclusione dei corsi del Triennio. La scheda sarà controfirmata dal Direttore.

6. Il candidato ha la disponibilità del titolo depositato in Segreteria per quattro anni, al termine dei quali esso potrà essere scelto da un altro candidato.

7. L’elaborato scritto deve consistere in un testo non inferiore alle quaranta cartelle dattiloscritte (secondo le norme della Facoltà) e non superiore alle ottanta, bibliografia e indici esclusi.

8. L’elaborato va consegnato in triplice copia alla Segreteria almeno un mese prima dell’esame finale di Laurea. La Segreteria fornirà al Docente Relatore copia della tesi e relativa scheda di valutazione.

9. Nel caso che la valutazione dell’elaborato scritto sia negativa, il candidato perde il diritto di sostenere l’esame orale e deve rivedere il testo secondo le indicazioni del Relatore.

B. L’esame finale

10. Gli studenti ordinari che abbiano superato tutti gli esami previsti dal piano di studi e che abbiano ricevuto giudizio positivo sull’esercitazione scritta, possono sostenere l’esame finale per la Laurea in Scienze Religiose, previa presentazione della domanda di ammissione e previo versamento della quota stabilita.

11. L’esame finale per il conseguimento della Laurea in Scienze Religiose si svolge in quattro sessioni annuali: primaverile, estiva, autunnale e invernale.

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12. L’esame finale comprende due colloqui, in un’unica seduta: discussione sulla tesi a cui appartiene l’argomento dell’elaborato scritto; esame su un’altra tesi, indicata dalla Direzione, che possibilmente abbia dei riferimenti

con quella prevista come ambito della prima domanda.Per questo ogni Docente del Triennio comunicherà alla Segreteria un paio di titoli (libri o articoli per un massimo di 200 pp ognuno) per ogni singola materia, a formare un tesario da cui trarre gli argomenti per l’esame finale. Il tesario verrà periodicamente aggiornato.

13. Il candidato ha venti minuti a disposizione per ciascuna tesi.

14. La Commissione è formata dal Docente che ha seguito l’elaborato scritto, da un altro Docente dell’Istituto e da un Presidente che potrà essere il Direttore, il Vice-Direttore o un altro docente nominato dal Direttore.

15. La composizione della Commissione, la scelta delle tesi e l’ordine di esame vengono resi noti almeno un mese prima dell’esame, dalla Segreteria.

16. La valutazione dell’esame finale è espressa in trentesimi.

17. È possibile ritirarsi dall’esame orale fino a una settimana prima della sessione d’esame; dopo tale limite, chi intende ritirarsi perde il diritto di sostenere l’esame nella sessione successiva.

C. Valutazione e conferimento del titolo di Laurea in Scienze Religiose

18. Il superamento dell’esame comprensivo di “Laurea” dà diritto al Titolo accademico di Laurea in Scienze Religiose.

19. La valutazione viene espressa in trentesimi facendo media; dei voti degli esami (influente per il 60%); della valutazione dell’elaborato scritto (influente per il 25%); della valutazione dell’esame comprensivo (influente per il 15%).

20. Nel calcolo delle valutazioni la “lode” ha valore di 1 punto.

21. Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato, ma indicato con due decimali. La valutazione finale viene arrotondata in eccesso quando i due decimali del voto raggiungono lo 0,50, in difetto nel caso contrario.

22. Il Titolo accademico di Laurea in Scienze Religiose viene conferito dalla Facoltà Teologica del Triveneto.

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NORME SUL CONFERIMENTO DELTITOLO DI“LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE”

1. Possono accedere alla Laurea Magistrale in Scienze Religiose gli studenti ordinari che: abbiano completato i due anni del curriculum del Biennio specialistico sostenendo

positivamente tutti gli esami prescritti; attestino la conoscenza di due lingue straniere.

2. Per il rilascio della “Laurea Magistrale in Scienze Religiose” sono richiesti un elaborato scritto; il superamento di un esame finale.

A. L’elaborato scritto

3. Per accedere all’esame comprensivo di “Laurea Magistrale” è richiesta la preparazione di un elaborato scritto che attesti la competenza maturata nel campo di specializzazione prescelto. L’elaborato dovrà dimostrare padronanza dell’argomento scelto, capacità di una sua corretta impostazione, possesso delle principali convenzioni scientifiche, conoscenza della letteratura in proposito.

4. L’elaborato scritto deve essere inedito, e comunque non presentato in passato per il conseguimento della Laurea o di altri gradi accademici, ecclesiastici o civili.

5. Tale esercitazione deve consistere in un elaborato non inferiore alle sessanta cartelle dattiloscritte (secondo le indicazioni della Facoltà – bibliografia e indici esclusi).

6. Il candidato sceglie, con l’approvazione del Direttore, nel corso del Biennio, un Docente tra quelli dell’Istituto come relatore. Il Docente si impegna a seguire il candidato nella scelta dell’argomento e nella stesura dell’elaborato.

7. Su un’apposita scheda rilasciata dalla Segreteria lo studente dovrà indicare lo schema ragionato dell’argomento scelto, la bibliografia fondamentale e alcune linee di presentazione.

8. Tale scheda, alla presenza del Docente relatore, viene discussa dalla Commissione per la valutazione delle Tesi la quale approva lo schema e indica il Docente Correlatore.

Lo studente è quindi tenuto a presentare lo schema della tesi almeno un mese prima di una delle riunioni di detta Commissione, che per il presente anno accademico 2014-2015, sono previste per fine novembre 2014 e fine marzo 2015. Anche il Correlatore dovrà firmare la scheda. Lo schema munito delle due firme nonché della firma del Direttore è definitivamente approvato.

La Segreteria comunica allo studente l’approvazione dello schema e il nome del Correlatore.

9. Il candidato ha disponibilità del titolo depositato in Segreteria per quattro anni, al termine dei quali esso potrà essere scelto da un altro candidato.

10. L’esercitazione va consegnata in Segreteria in quattro copie almeno un mese prima dell’esame di Laurea Magistrale. La Segreteria consegnerà al Relatore e al Correlatore copia della tesi e modulo per la valutazione. Spetta alla Segreteria fare la media delle due valutazioni.

11. Nel caso che la valutazione dell’esercitazione scritta sia negativa, il candidato perde il diritto di sostenere l’esame orale ed è tenuto a rivedere il testo secondo le indicazioni del Relatore e del Correlatore.

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B. L’esame finale

12. Gli studenti ordinari che abbiano superato tutti gli esami previsti dal piano di studi e che abbiano ricevuto giudizio positivo sull’elaborato scritto, possono sostenere l’esame finale di “Laurea Magistrale”, previa presentazione della domanda di ammissione e previo versamento della quota stabilita.

13. L’esame si può sostenere in una delle quattro sessione annuali: primaverile, estiva, autunnale, invernale.

14. L’esame finale consiste nella discussione pubblica dell’elaborato scritto alla presenza di una Commissione composta dal Docente Relatore, dal Docente Correlatore e dal Presidente della Commissione. Il candidato illustra i risultati della ricerca collocandoli nell’area di attinenza dell’argomento affrontato e risponde alle domande della Commissione inerenti la tesi e l’area interessata dalla stessa.

15. L’indicazione della data precisa dell’esame viene indicata al Candidato dalla Segreteria, almeno un mese prima.

16. Al termine dell’esame la Commissione esprime la sua valutazione in trentesimi.

17. È possibile ritirarsi dall’esame orale fino a una settimana prima della sessione d’esame; dopo tale limite, chi intende ritirarsi perde il diritto di sostenere l’esame nella sessione successiva.

C. Valutazione e conferimento del titolo di “Laurea Magistrale”

18. Il superamento dell’esame comprensivo di “Laurea Magistrale” dà diritto al titolo accademico di Laurea Magistrale in Scienze Religiose.

19. La valutazione viene espressa in trentesimi facendo media; dei voti degli esami (influente per il 40%); della valutazione della tesi (influente per il 40%); della valutazione della discussione della tesi (influente per il 20%).

20. Nel calcolo delle valutazioni la “lode” ha valore di 1 punto.

21. Il risultato delle valutazioni parziali non viene arrotondato, ma indicato con due decimali. La valutazione finale viene arrotondala in eccesso quando i due decimali del voto raggiungono lo 0,50, in difetto nel caso contrario.

22. Il Titolo accademico di Laurea Magistrale in Scienze Religiose viene conferito dalla Facoltà Teologica del Triveneto.

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PIANO DEGLI STUDICICLO DEL TRIENNIO (1° - 2° - 3° anno)

PIANO DEGLI STUDI – CICLO DEL TRIENNIO (1° - 2° - 3° anno)AREE crediti MATERIA CREDITI

Sistema Eccl.

ECTS

Storia della Filosofia 5 Temi di storia della filosofia 2 3Filosofia Contemporanea 3 5

Filosofia Sistematica 8 Antropologia Filosofica 3 5Filosofia teoretica 3 5Filosofia morale 2 3

Teologia Fondamentale

8 Introduzione alla teologia 2 3Teologia Fondamentale 4 7Temi di Mariologia 2 3

Sacra Scrittura 22 Introduzione alla Sacra Scrittura 5 9Antico Testamento 1 3 5Antico Testamento 2 3 5Vangeli Sinottici e Atti 4 7Letteratura Paolina 4 7Letteratura Giovannea 3 5

Teologia Dogmatica 20 Antropologia Teologica e Escatologia 4 7Mistero di Dio 3 5Cristologia 4 7Ecclesiologia 5 9Sacramenti 4 7

Teologia Morale 14 Morale Fondamentale 4 7Morale sessuale e familiare 3 5Morale della vita fisica 3 5Morale Sociale – Dottrina Soc. Chiesa 4 7

Liturgia 4 Liturgia 4 7

Patrologia e Storia della Chiesa

11 Patrologia 4 7Storia della Chiesa 1 3 5Storia della Chiesa 2 4 7

Scienze Umane 9 Pedagogia generale 2 4Sociologia generale 2 4Psicologia della personalità 2 3Natura, finalità e compiti dell’IRC nella scuola

3 5

Diritto Canonico 4 Diritto Canonico 4 7

Totale Crediti 105 180

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PIANO DEGLI STUDICICLO DEL TRIENNIO (1° - 2° - 3° anno)

PRIMO ANNOore ISSR Crediti ECTS

1. Temi di storia della filosofia 24 32. Filosofia Contemporanea 36 53. Introduzione alla teologia 24 34. Teologia Fondamentale 48 75. Temi di Mariologia 24 36. Morale Fondamentale 48 77. Introduzione alla Sacra Scrittura 60 98. Introduzione all’Antico Testamento:

A.T.: Pentateuco e Libri storici 36 5 A.T.: Profeti e Sapienziali 36 5

9. Storia della Chiesa 1 36 510. Sociologia generale 24 411. Pedagogia 24 4

TOTALE 420 60

SECONDO ANNO (ciclico 2014-2015)

1. Antropologia filosofica 36 52. Antropologia teologica-Escatologia 48 73. Il Mistero di Dio 36 54. Cristologia 48 75. Letteratura Giovannea 36 56. Patrologia 48 77. Morale Sociale e dottrina Soc. Chiesa 48 78. Storia della Chiesa 2 48 79. Liturgia 48 710. Psicologia della personalità 24 3

TOTALE 420 60

TERZO ANNO (ciclico 2015-2016)

1. Filosofia Teoretica 36 52. Etica 24 33. Ecclesiologia 60 94. Sacramenti:

parte fondamentale 24 3parte speciale 24 4

5. Sinottici e Atti 48 76. Letteratura Paolina 48 77. Morale della Vita fisica 36 58. Morale Sessuale e familiare 36 59. Diritto Canonico 48 710a. Natura, finalità, compiti IRC 36 510b. Teologia Spiritualie 36 5

TOTALE 420 35 60

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CICLO DEL BIENNIO (4° - 5° anno)L’idea di fondo che guida il Biennio Specialistico è la priorità dell’EDUCARE.Ora l’educare si può coniugare in due direzioni:

1. nell’ambito della scuola: ecco L’INDIRIZZO DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE (I° specializzazione). Attenzione quindi all’Insegnamento della Religione Cattolica e alle materie che qualifichino tale attività educativa.

2. nell’ambito della pastorale: la necessità di educare alla fede, di preparare ai ministeri, di educare gli adulti. Ecco la II specializzazione: INDIRIZZO PASTORALE-MINISTERIALE.

Sull’importanza per la Chiesa attuale dell’educare basta riferirsi ai diversi ambienti (tanto ecclesiali, quanto laici) in cui si parla oggi, comunemente, di emergenza educativa. Gli stessi Orientamenti pastorali della chiesa italiana per gli anni 2010-2020 titolano: Educare alla vita buona del Vangelo.

AREE crediti Materia CreditiSistema Eccl. ECTS

Filosofia 3 Filosofia della Religione 3 5

Storia delle religioni e Teologia delle religioni

8 Le Grandi Religioni 5 8Educarsi al dialogo interreligioso 3 5

Teologia Pastorale – Catechetica

6 Teologia pastorale: educare al discernimento pastorale

3 5

Catechetica: educare alla fede 3 5

Scienze umane e della religione

13 Sociologia dell’educazione 3 5Psicologia sociale e familiare 3 5Psicologia dello sviluppo e dell’educazione 3 5Educare: soggetti, ambiti e metodologie. 4 6

Teologia Dogmatica 3 Chiese cristiane ed ecumenismo 3 5

Storia 2 Storia della chiesa locale 2 3

Corsi di indirizzo didattico

9 Didattica della Religione 3 5 15Teoria della scuola, legislazione scolastica e IRC

3 5

Laboratorio di Didattica della Religione 1 3 5

Corsi di indirizzo pastorale

9 Chiesa: comunità educante 3 5 15I cammini della spiritualità cristiana 3 5“Cristiani si diventa”: il catecumenato nella Chiesa

3 5

CORSI OPZIONALI 6 Le sfide della laicità: educare a risposte giuridiche consapevoli

2 3 9

Famiglia: la sfida educativa 2 3Letteratura religiosa comparata 2 3Mezzi di comunicazione sociale. Educarsi al linguaggio multimediale

2 3

Questioni scientifiche e teologia 2 3Gli strumenti per l’annuncio della fede: i catechismi della CEI e il Catechismo della Chiesa Cattolica.

2 3

Lingue bibliche (greco/ebraico) 2 3Arte e liturgia 2 3

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Seminari – Laboratori 10 Seminari 8 20Laboratorio di Didattica della Religione 2 2 3

Tirocinio 4 4 7

Preparazione esame finale

6 Tesi scritta 3 5Esame orale 3 4

Totale Biennio 70 120

CICLO DEL BIENNIO (4° - 5° anno)

QUARTO ANNO (ciclico 2014-2015)

Ind. Insegnamento della Religione Ind. Pastorale- Min.

ore ECTS

MATERIECOMUNI

Filosofia della Religione 36 5Le Grandi Religioni 60 8Educarsi al dialogo interreligioso 36 5Psicologia dello sviluppo e dell’educazione

36 5

Educare: soggetti, ambiti e metodologie

48 6

Catechetica: educare alla fede 36 5Chiese Cristiane ed Ecumenismo 36 5

MATERIE DI INDIRIZZO

Corso di Indirizzo Didattica della religione

Chiesa: comunità educante

36 5

Corso Opzionale Le sfide della laicità: educare a risposte giuridiche consapevoli

Le sfide della laicità: educare a risposte giuridiche consapevoli

24 3

Seminario Percorsi di l’arte cristiana nella Chiesa Vicentina*

Educare alla fede con l’arte: percorsi nella Chiesa Vicentina

24 5

Seminario I Salmi (o un altro libro della Bibbia)

Temi di escatologia 24 5

Tirocinio/Laboratorio Tirocinio 1** 24 3TOTALE 420 60

*Altri seminari che si potrebbero prevedere: Scienza e fede; Questioni di bioetica; Dio e la questione religiosa nell’opera letteraria di…. (un autore contemporaneo). Arte e fede Educazione al tempo e allo spazio nella liturgia Carcere società e comunità cristiana Il travaglio del cristianesimo La religiosità giovanile

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QUINTO ANNO (ciclico 2015-2016)

Ind. Insegnamento della Religione Ind. Pastorale- Min.

Ore ECTS

MATERIECOMUNI

Teologia Pastorale: educare al discernimento pastorale

36 5

Sociologia dell’educazione 36 5Psicologia sociale e familiare 36 5Storia della Chiesa locale 24 3

MATERIE DI INDIRIZZO

Corso di Indirizzo Teoria della scuola e legislazione scolastica e IRC

I cammini della spiritualità cristiana

36 5

Corso di Indirizzo Laboratorio di Didattica della Religione 1*

“Cristiani si diventa”: il catecumenato nella Chiesa

36 5

Corso Opzionale Mezzi di comunicazione sociale. Educarsi al linguaggio multimediale

Mezzi di comunicazione sociale. Educarsi al linguaggio multimediale

24 3

Corso Opzionale Famiglia: la sfida educativa

Famiglia: la sfida educativa

24 3

Laboratorio Laboratorio di didattica della Religione 2**

Educare l’adulto nella fede

24 3

Seminario Educazione morale ed etica cristiana

Giovani: dall’ascolto alla condivisione del cammino.

24 5

Seminario Letteratura religiosa***

Liturgia: esperienza educativa alla fede e alla comunità.

24 5

Tirocinio /LABORATORIO 24 4PREPARAZIONE ESAME FINALE

9

TOTALE 348 60

*Il Laboratorio di Didattica della Religione 1: è per abilitare a stendere una UNITA’ DI APPRENDIMENTO nell’IRC (secondo gli OSA).** Il Laboratorio di Didattica della Religione 2: approfondire un tema per elaborare una unità di apprendimento nell’IRC*** Altri seminari che si potrebbero prevedere:

La Bibbia nell’IRC; Il testo di religione nel percorso didattico; Metodi e tecniche per rendere interessante e coinvolgente l’IRC.

N.B. per l’indirizzo pastorale-ministeriale sono previsti anche altri seminari: Linee di metodologia catechetica generale (per elaborare itinerari di fede); Cenni di storia dell’evangelizzazione e della catechesi in Italia e a Vicenza; Catechesi e iniziazione alla vita cristiana dei fanciulli e ragazzi (o Pastorale ed educazione alla fede

dei fanciulli e ragazzi) L’accostamento ad alcuni testi della Scrittura onde acquisire una maggiore competenza nel servizio

alla Chiesa locale per l’apostolato biblico.

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DOCENTI DELL’ANNO ACCADEMICO 2014-2015BALDAN DIEGO, presbitero diocesano, licenza in TeologiaSeminario Vescovile, Borgo S. Lucia, 43 - 36100 Vicenza - tel. 0444-503435.e-mail:[email protected]

BOLLIN ANTONIO, presbitero diocesano, dottorato in CatecheticaCasa del Clero, Via S. Francesco Vecchio, 18 - 36100 Vicenza - tel. 0444-326268; e-mail (personale): [email protected] - (ufficio): [email protected] oppure [email protected]

CECCON SILVIO, laico, dottorato in Storia –Laurea in Lettere - Magistero in Scienze ReligioseVia Boito, 47 - 36061 Bassano del Grappa; (VI) - tel. 0424-567692; e-mail: [email protected]

CIVIERO TIZIANO, religioso dell’Ordine dei Servi di Maria, dottorato in Storia della ChiesaConvento Monte Berico – Viale X Giugno 87 36100 Vicenza - tel.: 0444 559586 e-mail. [email protected]

COMIATI GAETANO, presbitero diocesano, licenza in LiturgiaCanonica di S. Maria Via Negrin, 2 - 36043 Camisano (VI) - tel. 0444-610218 e-mail [email protected]

DAL POZZOLO ALESSIO, presbitero dottorato in Teologia; c\o Centro Diocesano Borgo santa Lucia 51ì 36100 Vicenza tel.. 3282190127e-mail [email protected]

DE TONI ALDO, presbitero diocesano, laurea in Pedagogia, Via Quintino Sella, 83c - 36100 Vicenza e-mail [email protected]

GALZIGNATO MARIO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia Via Beggiato, 43- 36040 Grisignano di Zocco (VI)- tel. 0444-614003; cell. 333-5392098.e-mail: [email protected]

GASPARINI FRANCESCO, presbitero diocesano, dottorato in Storia della Chiesa – Via S. Francesco Vecchio 8 - 36100 Vicenza - tel. 0444-226400;e-mail: [email protected]

LUCATELLO LUCA, laico - licenza in Teologia Dogmatica e Master in Studi su Religioni e CultureVia Spadolini 29/6 36043 Camisano Vicentino (VI) e-mail: [email protected]

LUCIETTO MATTEO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia Spirituale, Via Piazza 20 Villaganzerla 36020 Castegnero (VI) 0444 639066e-mail: [email protected] [email protected]

MARCHESINI FLAVIO, presbitero dicocesano licenza in PsicologiaVia Pologni 14, Priabona 36030 Mponte di malo (VI) [email protected]

MARIN DANILO presbitero diocesano della diocesi di Chioggia – dottorato in Teologia con specializzazione in Pastorale giovanile e CatecheticaRione Duomo 870 – 30015 Chioggia (VE) tel. 041.400525 (int. 243) e-mail [email protected] ALDO, presbitero diocesano, dottorato in Re Biblica,

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Seminario Vescovile, Borgo S. Lucia, 43 - 36100 Vicenza - tel. 0444-1821717e-mail: [email protected]

MONTEMAGGIORE FRANCESCO, laico, Laurea in Filosofia, Baccalaureato in TeologiaVia Fontana 3 36040 Salcedo (VI) 0445 888136 e-mail: [email protected]

PASINATO MATTEO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia MoraleCanonica di Santa Maria Bertilla, Via Ozanam, 1– 36100 Vicenza – tel. 0444-571051e-mail:[email protected]

PELLIZZARO GIUSEPPE, presbitero diocesano, licenza in Teologia Morale Seminario Vescovile Borgo Santa Lucia, 43 - 36100 Vicenza – 0444-508410e-mail: [email protected]

PERUFFO ANDREA, presbitero diocesano, licenza in Psicologia Comunità “Ora Decima” Contrà S. Caterina, 64 - 36100 Vicenza – tel.0444-230337, 333-5858529e-mail: [email protected]

RAMPIN LARA, laica, laurea in Giurisprudenza e licenza in Diritto CanonicoVia San Fidenzio, 9 - 35020 Polverara (PD) - cell347-9223745e-mail: [email protected]

SANDONÁ LEOPOLDO, laico, dottorato in Filosofia e Licenza in Teologia sistematicaVia S.G. Emiliani, 15 - 36061 Bassano del Grappa (VI) – tel. 0444 228914 3466045724e-mail: [email protected] oppure [email protected]

STECCANELLA ASSUNTA, laica, Dottorato in TeologiaVia Cartiera 130 36028 Rossano Veneto (VI) tel. 3286644946e-mail: [email protected]

TOMMASI ROBERTO, presbitero diocesano, dottorato in Filosofia Seminario Vescovile, Borgo S.Lucia,43 - 36100 Vicenza - tel. 0444501177 0498787588. e- mail: [email protected] [email protected] cell. 3341591798

TRABACCHIN GIANNI, presbitero diocesano, licenza in Sacra ScritturaBorgo S. Lucia, 43 - 36100 Vicenza - tel. 0444-503707; e-mail: [email protected]

VELA ALBERTO laico . Licenza in Sacra Scrittura Via Rossini 6 - 35134 Padovae-mail: [email protected]

VIVIAN DARIO, presbitero diocesano, dottorato in Teologia Pastorale Parrocchia S. Carlo, Via Colombo, 45 - 36100 Vicenza - tel. 0444-564448.e-mail: [email protected]

ZENERE AGOSTINO, presbitero diocesano, licenza in Teologia Pastorale Parrocchia S. Pietro Stradella s. Pietro 1 36100 Vicenza – tel. 0444514443 3358297764 e- mail: [email protected]

ZONATO SIMONE, presbitero diocesano, licenza in SociologiaVia Marconi 135 36077 Altavilla Vicentina (VI) - tel. 0444-572014; 348-2867239e-mail: [email protected]

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PROGRAMMI DEI CORSI

TRIENNIO

2013-2014

PRIMO ANNO

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INTRODUZIONE GENERALE ALLA SACRA SCRITTURADocente : TRABACCHIN GIANNICrediti E.C.T.S. : 9

Obiettivi:introdurre lo studente alla conoscenza del testo nella sua forma e come è giunto a noi (storia del testo e canone). In un secondo momento, mediante l’accostamento alle forme letterarie e ai contenuti dei singoli libri, mediante l’acquisizione della storia narrata dal testo, mediante la conoscenza del contesto storico di composizione e dell’ambiente geografico e culturale circostante, ci si propone di acquisire quegli strumenti di lettura e di interpretazione necessari a una comprensione corretta del testo. Presentandosi il testo come ispirato si avrà infine un primo approccio alla lettura credente nella chiesa.

Contenuti: 1. il libro nella sua forma esteriore: -

i nomila struttura e le diverse suddivisioni in capitoli e versettila storia del testo nella sua forma definitiva e le sue lingue

2. l’ambiente dove il testo è venuto componendosi:- elementi di geografia e archeologia del paese di Canaam- le culture del Vicino Oriente Antico

3. la storia che il testo racconta: momenti fondamentali della storia “biblica”- le vicende dei patriarchi e l’esodo- la conquista e i giudici - la monarchia- l’esilio e la comunità postesilica - l’epoca persiana- l’ellenismo e l’incontro tra cultura orientale e cultura occidentale- i maccabei e gli asmonei- l’epoca romana e i momenti fondamentali della storia neotestamentaria

4. la storia della composizione del testo e i suoi protagonisti:- la tradizione orale e la tradizione scritta- i funzionari di corte e il momento profetico- la comunità di Babilonia e di Alessandria d’Egitto- la comunità palestinese- la comunità cristiana e i suoi scritti

5. un testo che diventa normativo per il cammino di fede della comunità- un libro canonico perché ispirato- un libro ispirato perché canonico

6. principi fondamentali per la lettura e l’esegesi del testo

Strumenti - didattica:lo studente si impegnerà alla lettura personale dei brani fondamentali della Bibbiail docente per parte sua presenterà i diversi strumenti e sussidi a disposizione per un approccio scientifico e sapiente del testo. La bibliografia di base:- la dispensa dell’insegnanteAA.VV. La Bibbia nel suo contesto. Introduzione allo studio della Bibbia. 1. Paideia BS 1994FABRIS R. e coll., Introduzione generale alla Bibbia. Coll. LOGOS LDC TO 2006 (seconda edizione)BOSCOLO G., La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura. EMP Pd FTTr 2009MAGGIONI Bruno, “Impara a conoscere il volto di Dio nelle parole di Dio”. Commento alla Dei Verbum. EMP Padova 2001Parola Spirito e Vita (PSV) 58 (2.2008) : Dei Verbum: la Bibbia nella Chiesa. EDB Bologna 2008

Esemplificazione crediti (9 = 225):ore lezione frontale : 54studio della dispensa dell’insegnante (e in preparazione all’esame): 100lettura testo biblico : 40

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commento alla Dei Verbum : 30

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INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIADocente : DIEGO BALDAN Crediti E.C.T.S : 3

2. Descrizione del corso

2.1 ObiettiviIl corso, collocato agli inizi del percorso degli studi teologici, si prefigge di evidenziare come sia gli studi teologici sia le diverse dimensioni della formazione del cristiano adulto abbiano quale loro centro focale il mistero di Cristo, rivelatore del vero volto di Dio e dell’autentico volto dell’uomo. Data la sua caratteristica di ‘introduzione’ intende iniziare alla conoscenza dei contenuti fondamentali della fede cristiana, anticipando le idee basilari che verranno poi sviluppate nell’intero corso teologico istituzionale. 2.2 Contenuti- Si evidenziano le istanze che motivano oggi una riflessione sulla persona di Gesù Cristo, centro e cuore della fede cristiana: la complessità culturale con le sue provocazioni e le diverse sollecitazioni pastorali. - Si delineano alcuni ambiti e contesti in cui si è oggi chiamati “a rendere ragione della nostra speranza” in Gesù Cristo (indifferenza religiosa e ritorno del sacro, il pluralismo religioso, il relativismo, il persistere di certe raffigurazioni ‘non cristiane’ di Dio…).- Visto che oggi, dopo l’ebbrezza del senso (‘secolo lungo’) e la sua crisi (‘secolo breve’) sembrano esserci segnali che indicano una ripresa del senso perduto, si presenta, con gli opportuni aggiornamenti, la questione del senso come “luogo della fede oggi” (Kasper), riprendendo l’intuizione del Vaticano II per il quale “nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo” (GS 22). - Viene prospettata una presentazione generale della teologia, ‘scienza della fede’, mostrandone la sua unità, la pluralità delle sue discipline, i passaggi fondamentali della sua storia. Una speciale attenzione è riservata all’inserimento dello studio della teologia all’interno della formazione ecclesiale in generale. 2.3 DidatticaIl corso intende coniugare insieme tanto la dimensione critica quanto quella sapienziale della fede e della ricerca teologica. Prevede sia lezioni frontali da parte del docente sia delle attività di ricerca e di approfondimento da parte dello studente. L’esame orale conclusivo riguarda una tesi scelta dal docente e una tesi a libera scelta dello studente, sulla quale lo studente ha compiuto un suo personale specifico approfondimento.

2.4 BibliografiaRATZINGER J., Introduzione al cristianesimo. Lezioni sul Simbolo Apostolico, Queriniana, Brescia 1969 KASPER W., Introduzione alla fede, Queriniana, Brescia 1973FORTE B., La sfida di Dio. Dove fede e ragione si incontrano, Mondadori, Milano 2001FORTE B. , Inquietudini della trascendenza, Morcelliana, Brescia 2005HAUGHT J.F., Dio e il nuovo ateismo, Queriniana, Brescia 2009.MATTEO A., La prima generazione incredula, Soveria Mannelli, Rubbettino 2010MANICARDI L., Per una fede matura, Elledici, Leumann (TO) 2012

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TEOLOGIA FONDAMENTALEDocente: DAL POZZOLO ALESSIOCrediti E.C.T.S : 7

Obiettivi Conformemente all’istanza fondamentale della TF - esporre argomentativamente le ragioni del credere – il corso mira anzitutto ad istruire la questione per mezzo di una rapida sommaria lettura del contesto culturale odierno, congetturalmente connotato da un radicale difetto di fede.Della corrispondente esigenza giustificativa si fa poi carico non già offrendo l’elencazione di una serie di ragioni formali per credere, bensì richiamando il nucleo vitale della fede cristiana. In ciò ne va non tanto della riproposizione materiale di contenuti dottrinali, quanto piuttosto dell’esplorazione critica dei capisaldi della fede – rivelazione, fede, mediazione testimoniale. Tale esplorazione include certamente la discussione dell’assetto ‘classico’ della teoria giustificativa della fede, vale a dire del cosiddetto ‘modello apologetico preambolare’; ma soprattutto – ecco il proposito trasversale ultimo del corso – il tentativo di riformulazione dei capitoli fondamentali del credere, alla luce di una teoria della fede in grado di ovviare alla convenzionale visione contrappositivo-alternativa del binomio fede-ragione. È in tale quadro che vengono infine tratteggiate eventuali piste di riflessione, incentrate sulle figure di una ‘ragione credente’ e di una ‘verità pratica’.

Contenuti

1. La Teologia Fondamentale nel contesto odierno Rilevanza e compito della TF L’odierna difficoltà di credere Abbozzo di alcune mutazioni antropologiche

2. Il principio e il cuore dell’esperienza cristiana Dio dona e comunica se stesso nel Figlio. L’idea di rivelazione L’uomo si apre al dono di Dio. L’idea di fede L’esistenza cristiana alla luce della categoria di ‘testimonianza’

3. Istanze regolatrici dell’esperienza cristiana L’esperienza apostolica Tradizione e scrittura Il ‘sensus fidei’ Magistero teologia

4. Piste e nodi riflessivi Istanza di una ‘ragione credente’ Istanza di una ‘verità pratica’

Metodo Lezione frontale da parte del docente e redazione, da parte dello studente, di un elaborato scritto su uno tra i testi indicati dal docente. L’esame prevede una doppia disgiunta valutazione: sullo scritto (da consegnare al più tardi 15 giorni prima dell’orale) e sull’esposizione orale (provocata da domande dirette o trasversali su tematiche del corso).

Bibliografia 30

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EPIS, M. (2009): Teologia fondamentale. La 'ratio' della fede cristiana. Brescia: Queriniana (Nuovo Corso di Teologia Sistematica, 2). KERN, W.- POTTMEYER, H.J.- SECKLER, M., edd., (1990): Corso di teologia fondamentale. Redaz. ital. sotto la direzione di G. Canobbio. 4 Voll. Brescia: Queriniana. LARCHER, GERHARD (2011): Estetica della fede. Un abbozzo teologico-fondamentale. Milano: Glossa (Aesthetica, 6)SEQUERI, P. (2002): L'idea della fede. Trattato di teologia fondamentale. Milano: Glossa («Lectio»). TONIOLO, A. (2008): Cristianesimo e verità. Corso di teologia fondamentale. 2 ediz. Padova: Messaggero di sant'Antonio (Sophia / Didachè - Manuali, 3).

Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previsti nella progettazione del corso

Numero ore di lezione frontale: 48 Numero ore di studio individuale: 96 Numero ore per redazione elaborato: 31 Numero totale ore: 175 Numero crediti ECTS: 7

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MORALE FONDAMENTALEDocente: PASINATO MATTEOCrediti. ECTS: 7

Introduzione1. Un’icona evangelica per iniziare: «Che devo fare?» (Lc 10,26)

a. La domanda inizialeb. La parabolac. La risposta finale

2. L’oggetto della teologia morale fondamentalea. teologia b. morale c. fondamentale

1. La teologia morale1.1. L’esperienza morale1.2. La teologia morale1.3. Storia della teologia morale

a. L’epoca dei Padri (fino all’VIII sec.)b. Il medioevo (secc. VIII-XVI)c. La morale casistica (dal sec. XVII al Vaticano II)

1.4. L’attuale rinnovamento della teologia morale (OT 16)

2. Agire morale e significato dell’esistenza: il messaggio biblico2.1. L’agire morale2.2. Significato dell’esistenza e fede cristiana 2.3. Il morale nella Bibbia2.4. Nota sull’identità ‘biblica’ del soggetto morale

3. La scelta morale3.1. La vita morale come risposta alla chiamata di Dio3.2. L’opzione fondamentale e la vita morale3.3. Nota sullo ‘specifico’ della morale cristiana3.4. La libertà della scelta morale3.5. Il ‘volontario in causa’

4. La coscienza4.1. Il discernimento morale e GS 164.2. La funzione della coscienza4.3. L’idea di coscienza nella Bibbia4.4. Terminologia abituale4.5. Nota: coscienza e ateismo

5. La legge morale5.1. Tradizione teologica, pensiero moderno e idea biblica di legge5.2. Vecchia e nuova concezione di legge morale

a. La concezione di legge ereditata dai manualib. Una nozione più ampia di legge morale

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5.3. I costitutivi della legge moralea. La Rivelazioneb. La legge naturalec. La legge positiva umanad. La vita e il magistero della Chiesae. Excursus sulla legge ‘naturale’

5.4. Legge morale e coscienza

6. Il peccato6.1. Un’icona evangelica: Gv 8,1-116.2. Cos’è il peccato?6.3. Il peccato nella Bibbia6.4. Peccato mortale e peccato veniale6.5. Sintesi conclusiva

Bibliografia

Appunti di teologia morale fondamentale [dispensa ad uso degli studenti] F. COMPAGNONI - G. PIANA - S. PRIVITERA (a cura di), Nuovo Dizionario di Teologia Morale,

Paoline, Cinisello Balsamo (MI), 1990; C. ZUCCARO, Morale fondamentale, EDB, Bologna, 1993; K. DEMMER, Fondamenti di etica teologica, Cittadella, Assisi, 2004; E. CHIAVACCI, Teologia morale fondamentale, Cittadella, Assisi, 2007.

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TEMI DI STORIA DELLA FILOSOFIADocente: LEOPOLDO SANDONA’Crediti ECTS: 3

1. Descrizione del Corsoa. Obbiettivi

Il corso si propone di illustrare, senza pretesa di esaustività, alcuni elementi contenutistici e metodologici fondamentali per la comprensione del pensiero filosofico. Accanto all’approfondimento specifico di alcuni contenuti ciò permetterà un primo approccio alle questioni fondamentali del filosofare sul piano epistemologico e metodologico, sinteticamente connesse con i grandi periodi di suddivisione della Storia della filosofia. Obbiettivi

b. ContenutiAttraverso l’approfondimento dei tre Elementi Dio, Uomo, Mondo sarà possibile toccare alcuni momenti insostituibili della storia del pensiero, con l’età antica concentrata sul discorso cosmologico, con l’età medievale concentrata sul discorso teologico e con l’età moderna concentrata sul discorso antropologico. Le cesure intervenute tra i diversi periodo lasceranno spazio alla definizione delle reciproche integrazioni, con l’emersione del discorso cosmologico anche nell’epoca medievale e moderna, con la trattazione degli assunti teologici dell’Antichità e della Modernità e con l’approfondimento del discorso antropologico proprio dell’Antichità e del Medioevo:

PROGRAMMA1. Introduzione2. Di che cosa parliamo quando parliamo di Filosofia

I Parte: il Mondo, pensiero dell’Antichità 3. La relazione con la natura4. La nozione di essere5. Il mondo come altri uomini e l’origine dell’eticaII Parte: Dio, pensiero del Medioevo

6. Immanenza e trascendenza 7. Essere o essere? 8, Il principio personaIII Parte: l’Uomo, pensiero della Modernità6. Soggetto e oggetto7. L’essere come Idea8. Dalla persona all’individuo/soggetto9. Conclusioni

c. Modalità di svolgimento del corso e modalità d’esame Saranno consegnate agli studenti delle schede riassuntive e dei brevi passi da affrontare. Verrà distribuita una lista di testi filosofici tra cui lo studente potrà portarne uno all’esame. Ulteriori indicazioni verranno fornite all’inizio del corso.

2. Bibliografia riferimento fondamentale: G. REALE-D. ANTISERI, Storia della filosofia, La Scuola, BS 2012, primi 2 volumi

Altri manuali consultabili: E. BERTI-F. VOLPI, Storia della filosofia: dall’antichità a oggi, Laterza, Roma 2007N. ABBAGNANO, Storia della filosofia, Utet, Torino 2007

** Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previsti nella progettazione del corso

numero ore di lezione frontale _ 24___numero ore di studio individuale 26__numero ore per sostenimento esame 25__

numero totale ore: 75

Proposta calcolo ECTS (1 credito ogni 25 ore di attività complessiva) 3

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FILOSOFIA CONTEMPORANEAIl senso filosofico del Contemporaneo

Docente SANDONA’ LEOPOLDOCrediti Ects 5

1. Descrizione del Corsoa. Obiettivi

Il corso si propone di illustrare le principali tappe del pensiero contemporaneo. Il percorso non pretende di essere esaustivo, ma intende offrire agli studenti le chiavi di lettura per entrare in contatto con le variegate correnti del pensiero novecentesco, fino ai giorni nostri. L’obiettivo non è nozionistico e legato alle centinaia di autori contemporanei, ma è quello di riconoscere i nessi tra le diverse concezioni del contemporaneo.

b. ContenutiIl corso nel suo complesso mira all’acquisizione di una base fondamentale di contenuti riguardante la filosofia contemporanea, ma anche di un lessico specifico legato alla concettualità filosofica.

Programma10. Premesse metodologiche e linee del pensiero contemporaneo.11. Il sistema hegeliano.12. Le reazioni a Hegel nel pensiero dell’Ottocento.13. Altri filoni del pensiero dell’Ottocento.14. Il pensiero di Antonio Rosmini.15. Nietzsche.16. Husserl e il pensiero fenomenologico.17. Il pensiero esistenzialistico ed ermeneutico a partire da Heidegger.18. Wittgenstein e la filosofia analitica.19. Un ritorno al religioso? Spiritualismo, Personalismo, Neoscolastica e pensiero dialogico.20. Pensare la storia: la Scuola di Francoforte e il pensiero marxista del Novecento.21. Il secolo della scienza: l’epistemologia di Karl Popper, lo strutturalismo e le scienze umane.22. L’uomo visto in molti modi: le antropologie contemporanee.23. Le interpretazioni più recenti della riflessione filosofica contemporanea.

c. Modalità di svolgimento del corso Le lezioni introduttive al pensiero contemporaneo saranno integrate con passi scelti dai principali autori contemporanei indagati. Verranno consegnate agli studenti delle schede riassuntive con i riferimenti alle pagine del manuale. Verrà distribuita una lista di testi filosofici del Novecento filosofico tra i quali lo studente ne sceglierà uno da presentare all’esame.

2 bibliografia

G. REALE-D. ANTISERI, Il pensiero occidentale dalle origini al giorno d’oggi. Dal Romanticismo ai giorni nostri, vol .III, La Scuola, Brescia 2013 (varie edizioni consultabili; per l’utilizzo di altri manuali si prenda contatto col docente). Altri sussidi (manuali consultabili non obbligatori o utilizzabili in alternativa a quello principale previa comunicazione al docente): E. BERTI, Storia della filosofia, vol. III, Ottocento e Novecento, Laterza, Roma-Bari 1991.G. FORNERO-S.TASSINARI, Le Filosofie del Novecento, Bruno Mondadori, Milano 2002.S. VANNI ROVIGHI, Storia della filosofia contemporanea, La Scuola, Brescia 1980E. SEVERINO, La filosofia dai Greci al nostro tempo. La filosofia contemporanea, BUR Rizzoli, Milano 2004.

** Carico di lavoro richiestonumero ore di lezione frontale 36___numero ore di studio individuale 48___numero ore di preparazione elaborati (se prevista) 17___numero ore per sostenimento esame 24__numero totale ore: 125

Proposta calcolo ECTS (1 credito ogni 25 ore di attività complessiva) 5

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STORIA della CHIESA 1 (Storia antica e medievale)

Docente: CECCON SILVIO

1. Descrizione del corso:1.1 obiettivi:

Il corso di storia della Chiesa vuole far conoscere allo studente il cammino della comunità cristiana attraverso l’età antica (fino al termine del V secolo) e medievale (fino agli inizi del XIV secolo), avendo come oggetto le istituzioni ecclesiastiche e la vita del popolo cristiano considerati sotto molteplici aspetti. La disciplina vuole tener conto del contesto culturale, politico, economico, sociale e religioso nel quale il cristianesimo si è prima diffuso e quindi affermato. Lo studio di questa disciplina contribuirà alla comprensione di come si è formata la Tradizione della Chiesa, sarà di supporto alle discipline teologiche e cercherà di formare una mentalità critica negli studenti. Lo studente, riflettendo sul passato e sulla sua lezione, potrà accostarsi più coscientemente agli avvenimenti odierni, ricercandone e riconoscendo le cause, le possibili conseguenze e i significati.

1.2 contenuti: *Introduzione generale alla storia della ChiesaOggetto della Storia della Chiesa Il metodo storico. Scienze ausiliarie. Storia della Chiesa e teologia. Storia della Chiesa e scienze umane. Terminologia e periodizzazione.

Antichità*Dalle origini al III secoloGesù figura storica. La chiesa primitiva. La prima stagione missionaria: giudeo-cristiani; san Paolo; la Chiesa a Roma.Le prime eresie: la Chiesa tra eterodossia ed ortodossia. La gnosi.La chiesa e l’impero romano: persecuzioni e sviluppo.

*Dalla persecuzione di Diocleziano alla morte di Gregorio Magno (303-604).La persecuzione di Diocleziano. La svolta costantiniana.Il dibattito trinitario: i concili di Nicea e Costantinopoli.Le origini e gli sviluppi del monachesimo orientale de occidentale.I progressi del cristianesimo all’interno dell’impero.Le dispute cristologiche: da Apollinare a Nestorio; dal concilio di Efeso (431) a quello di Calcedonia (451). Monofisiti e neo-calcedonesi. Gli altri concili orientali.Il pelagianesimo.

Il medioevoCaratteri generali del medioevo cristiano. Crisi e caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Le invasioni barbariche del V e VI sec. e la formazione dei regni romano barbarici. L’istituto della chiesa privata.

*Prima periodo: l’alto medioevo (476-750)S. Gregorio Magno. La chiesa franca e negli altri regni romano-barbarici. La chiesa d’Irlanda e in Gran Bretagna.La Chiesa in Italia con il regno longobardo.

*Seconda periodo: dall’alto al pieno medioevo (750-1050)Carlo Magno e la chiesa occidentale.Il declino dell’impero carolingio.La chiesa in Italia durante l’età carolingia

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Le vicende del papato durante la dissoluzione dell’impero carolingio.La riforma monastica cluniacense e le sue conseguenze. La rinascita monastica.La restaurazione del Sacro Romano Impero (Germanico) e il papato (962-1045).Bisanzio e le chiese dell’Europa Orientale: la crisi iconoclasta (725-843). La controversia foziana e lo scisma del 1054. Il problema del Filioque.

*Terzo periodo: dal pieno al basso medioevo (1054-1303)La riforma dall’alto: Gregorio VII e la lotta per le investiture: premessa; le ragioni del conflitto; le fasi del conflitto. La lotta dei papi contro gli imperatori tedeschi.Le crociate. Gli ordini cavallereschi.La riforma dal basso: i movimenti pauperistici e il processo di emancipazione comunale; le confraternite laicali; il clero secolare; l’eremitismo; i Cistercensi e i nuovi ordini religiosi.L’organizzazione territoriale della chiesa. La curia romana. I concili medievali.La cultura teologica e il diritto canonico.Innocenzo III e l’apogeo politico del papato. La lotta del papato con la dinastia sveva.Gli Ordini Mendicanti: Francesco d’Assisi e i Frati Minori; I Domenicani; gli Agostiniani e i Carmelitani. Valutazione critica.La Teologia Scolastica. Eresia ed Inquisizione. I Catari. I Valdesi. Bonifacio VIII.

1.3 Metodo: La presentazione degli argomenti si svolgerà prevalentemente con lezioni frontali e partecipate. Si avrà cura di accostare alcune fonti documentarie fornendo elementi di base di metodo storico. Si valorizzeranno le conoscenze di storia civile. Verranno inoltre effettuati alcuni riferimenti alla Chiesa locale vicentina, veneta e aquileiese, tra passato e presente, anche per stimolare interesse ed apprendimento.

1.4 BibliografiaManuale di base, uno a scelta tra: A.FRANZEN, Breve storia della chiesa, Queriniana, Brescia 2006; oppure G.L.POTESTÀ-G.VIAN, Storia del Cristianesimo, Il Mulino, Bologna 2010; A.TORRESANI, Storia della Chiesa, Edizioni Ares, Milano 2010; J.D.HOLMES-B.W.BICKERS, Breve storia della Chiesa cattolica, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2008, N.TANNER, Nuova breve storia della Chiesa cattolica, Queriniana, Brescia 2012, o altro equivalente approvato dal docente. Per l’eventuale recupero di prerequisiti, si consiglia la lettura di M.LEMONNIER-S.CECCON, Storia della chiesa, Edizioni Istituto San Gaetano, nuova edizione, Vicenza 2013. Precisazioni ed ulteriori indicazioni verranno fornite durante il corso. Appunti delle lezioni; fotocopie distribuite durante il corso; letture consigliate durante il corso. Per un primo approfondimento si può consultare: K.BIHLMEYER-H.TUCHLE, Storia della Chiesa, Morcelliana, Brescia 1987, vol I L’antichità cristiana, vol II Il medioevo; in specifico per la storia locale: Diocesi di Vicenza, a cura di E.Reato, Giunta regionale del Veneto-Gregoriana libreria editrice, Venezia-Padova 1994.

2. Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previste nella progettazione del corso:numero di ore di lezione frontale 32numero di ore di studio individuale 70numero di ore per attività di approfondimento 5numero di ore per sostenimento esame 18numero totale ore 125

3. Numero crediti ECTS: 5

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SOCIOLOGIA GENERALEDocente: ZONATO SIMONECrediti E.C.T.S. 4

Obiettivi – Il corso si prefigge prima di tutti di far conoscere agli studenti la sociologia sia sul versante teorico che su quello pratico. Sul versante teorico gli obiettivi sono: la conoscenza dell’oggetto della sociologia, della sua metodologia, della sua specificità rispetto ad altre discipline; la presentazione dei concetti fondamentali della sociologia; l’illustrazione delle principali teorie sociologiche e dei principali autori del pensiero sociologico. Sul versante pratico il corso vuole aiutare gli studenti ad impossessarsi della strumentazione sociologica per analizzare le principali realtà sociali contemporanee (globalizzazione, secolarizzazione e post-secolarizzazione, pluralismo sociale, società dei consumi), in particolar modo nella loro connessione con il fenomeno religioso.

Contenuti 1. Concetti fondamentali della sociologia- Che cos’è la sociologia- A cosa serve la sociologia- Concetti chiave della sociologia: società, cultura, socializzazione, status, ruolo, istituzione, relazione sociale,

stratificazione sociale, mobilità sociale, il controllo sociale, 2. Teorie sociologiche- Cos’è una teoria- Teorie Macrosociologiche (Teoria del conflitto; Teoria struttural-funzionalista)- Teorie Microsociologiche (Interazionismo simbolico)

3. Principali autori sociologici- I Classici (Auguste Comte; Herbert Spencer; Karl Marx; Émile Durkheim; George Simmel; Max Weber; George

Herbert Mead)- I contemporanei (Talcott Parsons; Jürgen Habermas; Michel Foucault; Erving Goffman)

4. Secolarizzazione e post-secolarizzazione5. La globalizzazione6. La società globale (società dei consumi; conflitti; pluralismo e multiculturalismo; autorità e autenticità)

Metodo – Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente. L’esame avverrà in due momenti: un primo momento a chiusura del corso attraverso un esame scritto a risposta multipla sulla prima parte del corso (le nozioni della sociologia); un secondo momento tramite esame orale (per il quale lo studente deve approfondire un autore all’interno di una delle principali aree teoriche e riuscire ad applicarne la visione sociale alle realtà contemporanee viste durante il corso)

Bibliografia

- BERGER P. L., Invito alla sociologia, Padova: Marsilio, 1976- CAVALLI A., Incontro con la sociologia, Bologna: Il Mulino 2001 - GIDDENS A., Fondamenti di Sociologia, Bologna: Il Mulino 2006- JEDLOWSKI P., FLORIANI S., GRANDE T., NICOTERA F., GIAP PARINI E., ed., Pagine di sociologia, Roma:

Carocci 2002.- POGGI G., SCIORTINO G., Incontri con il pensiero sociologico, Bologna: Il Mulino 2008- Dispensa appunti a cura del docente

Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previsti nella progettazione del corso

Numero ore di lezioni frontali 24Numero ore di studio individuale 48Numero ore per attività di approfondimento 18Numero ore per il sostenimento esame 10

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Numero totale ore 100Numero crediti ECTS 4

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ANTICO TESTAMENTO 1 (Pentateuco e libri storici)Docente : GIANNI TRABACCHINCrediti E.C.T.S.: 5

Obiettivi :accostare i passi più importanti della narrazione – scelti anche a partire dall’uso liturgico - per apprenderne struttura, messaggio teologico e spirituale. Si farà inoltre uso di metodi diversi per introdurre gli studenti a riconoscere i diversi generi letterari e le loro caratteristiche precipue

Contenuti: I1. Informazioni generali sul Pentateuco : struttura dei singoli libri

nozioni di storia della formazione del Pentateuco

2. Gen 1-11 : gli undici capitoli che introducono alla storia della salvezzaLettura esegetica dei seguenti brani :- 1,1 - 2,4a : il “dire” di Dio nella creazione- 2,4b – 25 : la creazione delle relazioni- 3, 1 – 24 : il rifiuto della responsabilitàInformazioni dettagliate su : - c. 4 : Caino e Abele o della fraternità

- 6 – 9 : il diluvio ossia della consistenza della creazione- 11 : Babele ossia il progetto comunità

3. Gen 12- 50 : la storia patriarcale : in particolare la storia di Abramo con lettura esegetica di - 12, 1- 9 : vocazione ossia rinuncia all’aggettivo possessivo

- 15 : il fidarsi della promessa- 22 : fedeli oltre la promessa stessa

4. L’esodo : evento “storico” che diventa esperienza di fede e narrazione e celebrazione in particolare lettura esegetica di :

- Es 3- 4 : Mosè, la formazione e la necessità del mediatore- Es 12-15 : la pasqua e il passaggio del mare- Es 19.20.24.32-34 : l’alleanza al Sinai- Il decalogo in Es 20 e Dt 5- Il senso del cammino nel deserto

5. la lettura profetica della storia in Giosuè Giudici 12 Samuele e 12Re

Didattica :punto di riferimento costante sarà la lettura del testo biblico, con indicazioni bibliografiche per i diversi brani affrontati e le problematiche teologiche ad essi connesse- appunti da parte dell’insegnanteCAPPELLETTO G. In cammino con Israele. Introduzione all’AT I. EMP Padova 20054

altri testi saranno consigliati durante lo svolgimento del corso

* esemplificazione crediti: 5 equivalenti a 125 ore lavoro- ore lezione frontale: 36- studio dispensa e preparazione immediata all’esame : 74 - articolo indicato dal docente : 15

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ANTICO TESTAMENTO 2 (libri profetici e sapienziali)Docente : TRABACCHIN GIANNICrediti E.T.C.S.: 5

Obiettivi:accostare il cammino di Israele lungo le due linee “letterarie” e “teologiche” fondamentali: quella profetica e quella sapienziale. Lo studente sarà introdotto alla struttura del libro profetico nella sua interezza, inoltre accosterà i passi più importanti, quelli che hanno segnato un momento fondamentale di approfondimento della comprensione della storia come esperienza di salvezza

Contenuti:1. introduzione generale al profetiamo :

esperienza profetica nel Vicino oriente Anticocaratteristiche generali dell’esperienza profeticafigure di profeti biblici non scrittori

2. Amos : una visione d’insiemela giustizia sociale nella predicazione dei profeti scrittori

3. Osea : voglio l’amore non i sacrificile vicende personali del profeta come messaggioil simbolismo nuziale nell’AT

4. Isaia : la salvezza nell’abbandono confidentele vicende dell’uomo e la storia del librola fede e l’orgoglio il messianismo in Is 7.9.11

5. Geremia : attività e messaggio di un profeta nel periodo della crisicontesto storico, la vita, il messaggio, il racconto di vocazionele confessioni, in particolare 15 e 20 la nuova alleanza in 31,31

6. Ezechiele : ripartire dopo la fineContesto storico e messaggio la gloria del Signore in 1.10.11.43le immagini del pastore del cuore di pietra delle ossa aride

7. Isaia 40-55 : ma la parola del Signore dura semprecontesto storico - 40,1-11 e 55,1-13il servo di Jahwèh in 42.49.50.52,13-53,12

8. La letteratura sapienziale : uno sguardo a Proverbi e a Siracide

9. Giobbe : la struttura del libro e il messaggio teologico

10. Qohelet : la sfida all’”utile”

11 .Le nuove acquisizioni del libro della Sapienza

12. Il Cantico dei Cantici: il libro e l’interpretazione

13. L’apocalittica e il libro di Daniele

14. I Salmi : informazioni generaliesegesi di alcuni salmi scelti

Bibliografia:- appunti del docente- CAPPELLETTO G. – MILANI M. In ascolto dei profeti e dei sapienti. Introduzione all’AT II. EMP Padova 20013

lungo il corso saranno suggeriti altri testi e sussidi

*esemplificazione crediti : 5 equivalenti a 125 ore lavoro- ore lezione frontale : 36- studio personale e in preparazione all’esame : 90

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TEMI DI MARIOLOGIADocente: TIZIANO CIVIEROCrediti E.C.T.S. 3

Il corso dopo un excursus nel primo millennio dove si cercherà di leggere i prodromi della mariologia attraverso le lenti dei due dogmi della perpetua verginità di Maria e del suo essere Madre di Dio, prenderà in esame le questioni attuali della mariologia. Tali questioni riguardano la Vergine Maria, letta in rapporto allo Spirito Santo, all’ambito ecumenico, a quello della bellezza, senza dimenticare l’aspetto spirituale e devozionale, ed uno sguardo al “fenomeno” del nostro tempo: le apparizioni e all’Islam. Ma prima di affrontare queste tematiche, sarà necessario analizzare lo sviluppo dei due dogmi mariani del secondo millennio: l’Immacolata Concezione e l’Assunzione al cielo della Vergine santa, dal loro formarsi fino alle attuali interpretazioni.

Bibliografia:Dispense dell’insegnanteASSOCIAZIONE MARIOLOGICA POLACCA, La Vergine Maria nel magistero di Giovanni Paolo II,

Città del Vaticano 2007BRUNI G., Mariologia ecumenica, Bologna 2009CALVO MORALEJO G. - CECCHIN S., L’Assunsione di Maria Madre di Dio. Significato storico-

salvifico a 50 anni dalla definizione dogmatica, Roma 2001DAL COVOLO E. - SERRA A. (a cura di), Storia della mariologia. Dal modello biblico al modello

letterario, vol. 1, Roma 2009DOUSSE M., Maria la musulmana. Importanza e significato della madre del Messia nel Corano,

Roma 2006FORLAI G., Maria e il regno che verrà. Teologia e spiritualità mariana in prospettiva escatologica,

Padova 2005PERRELLA S.M., Le Mariofanie. Per una teologia delle apparizioni, Padova 2009TONIOLO E.M. (a cura), Il magistero mariano di Giovanni Paolo II. Percorsi e punti salienti, Roma

2006TONIOLO E.M. (a cura), Maria nel concilio. Approfondimenti e percorsi a 40 anni dalla «Lumen

gentium», Roma 2005VALENTINI A., Maria secondo le Scritture. Figlia di Sion e Madre del Signore, Bologna 2009

Ulteriore bibliografia, riguardante soprattutto gli approfondimenti bibliografici, saranno forniti durante lo svolgimento del corso.

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PEDAGOGIA GENERALEDocente : DE TONI ALDOCrediti ECTS 4

1 Obiettivi del corso:- formazione di una mentalità pedagogica- acquisire nuove conoscenze in campo pedagogico- autoeducarci- acquisire abilità educative

2, Contenuto_a. Gli obiettivi educativi: la responsabilità come risposta. Alla base della responsabilità. Educare alla responsabilitàb. L’educandoc. Il metodo educativo: principi fondamentali. La relazione formativa L’integrazione culturale. Interculturalità e integrazioned. L’Educatore. Qualità e formazionee. Fattori educativi: strutture e agenzie educative. L’apprendimentof. La valutazione educativa

Bibliografia:dispensa dell’insegnantedurante le lezioni saranno suggeriti altri testi per l’approfondimento

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INCONTRI DI ‘METODOLOGIA’

Due incontri di ‘metodologia’ di 3 ore ciascuno, per gli iscritti al 1° anno, all’inizio del secondo semestre con il prof Ceccon Silvio

Note: Sono esentati dalla frequenza, ma sono invitati comunque a frequentare, gli studenti che hanno già una laurea (triennale o superiore) in qualsiasi disciplina. Ogni punto degli incontri è suddiviso in genere in due parti: la prima di presentazione-proposta del dato-problema o quant’altro, la seconda di discussione (domande, chiarimenti, dubbi, proposte…). La suddivisione primo/secondo incontro potrà variare secondo necessità. Gli incontri sono pensati come pratica introduzione allo studio universitario.

PRIMO incontro, parte generale (3 ore)

Cosa è l’ISSR (un po’ di storia degli studi teologici da unità d’Italia; chierici/laici; Vaticano II; carenza presbiteri; Sft, Isr, Issr, laurea triennale e quinquennale; convergenze e divergenze con studi università laiche). Discussione.

A cosa serve l’Issr (per formare a ….; “motivazione” della presenza all’ISSR: lavoro, parrocchia, crescita personale, cultura…). Discussione.

La motivazione allo studio (diversa dalla motivazione per cui ci si e iscritti a Issr, somma di parte di quella più altri fattori, oggettivi, soggettivi e subliminali). Esempi e discussione.

Tipologia degli studi (livello universitario, e quindi…; cfr da studente a studioso; ricerca compilativa/originale…; approfonditi: non più “storia” ma “storia della chiesa 1,2, locale…” altri es.). Discussione.

Dalla monocognizione alla metacognizione e fantacognizione (cfr da allevamento ad addestramento a studente a studioso); la inter e multidisciplinarietà. Discussione.

Cosa comporta il punto precedente per quanto riguarda l’esame? Esemplificazioni. Discussione.

Cosa comporta il punto precedente per quanto riguarda la futura tesi? (con presentazione veloce di cosa si intende per tesi compilativa e di ricerca/originale). Discussione.

Parentesi pragmatica: i voti in trentesimi, il loro valore (cfr annuario accademico)

Il metodo con cui le discipline indagano la loro sfera di competenza: materie diverese=metodi diversi→conseguenza che materie diverse si studiano in maniera diversa. Esempi pratici (storia; filosofia; patristica; biblistica; dogmatica…). Discussione.

I pre-requisiti (cosa sono, la loro origine –tipologia di scuola superiore frequentata, ambiente familiare e sociale, frequentazioni- e l’atteggiamento mentale). Discussione.

La memoria (memoria a breve e a lungo termine); l’apprendimento significativo (quello che non si dimentica mai; erudito ≠ saggio ≠ dotto). Discussione.

Invito a portare per la prossima volta dubbi, domande, ma anche testi e pagine di testi per discutere l’effettivo metodo di studio da applicare in quel determinato caso.

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SECONDO incontro, parte operativa: come si studia (3 ore).

Le diverse materie e quegli aspetti dello studio che sono in comune:programmazione: il tempo e il testo

letturalettura e comprensione (i mezzi di supporto: vocabolari ed enciclopedie)lettura e sottolineatura (cosa, come, quanto)

schemi riassuntiviriassunto discorsivomappe concettuali

il ripasso per accertarsi di aver capitoil ripasso per ricordare (memorizzazione≠da comprensione!!!)

nota: la registrazione della lezione e i pochi casi in cui può servire la verifica dello studio

o a voce alta con domandao sull’indice del testoo su un nome, dato, periodo…o per iscritto

Lo studio in gruppo e il ripasso/verifica in gruppo Le diverse materie e quegli aspetti dello studio che non sono in comune:

esemplificazione con discussione per: storia (e similari); filosofia (e similari); sociologia (e similari); teologia (es. Trinità) o altre materie

I blocchi psicologici e lo studio:ripassare tutto invece di quel punto che non è chiarotrovare altro da fare…

“studio tanto e disordinatamente, che poi in qualche modo mi va bene…”“non sono più capace di studiare perché sono vecchio, stanco, lavoro, ho problemi…”

Esemplificazione: alcune pagine di più testi-manuali per una prova di studio.

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PROGRAMMI DEI CORSI

TRIENNIO

2014-2015

SECONDO ANNO(Il secondo e il terzo anno del Triennio si tengono in maniera ciclica)

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ANTROPOLOGIA FILOSOFICADocente: ROBERTO TOMMASI

Ore settimanali: 3 – II Semestre ETCS: 5

Obiettivi.

L’uomo vivendo deve prendere posizione circa se stesso e così costituisce per sé la magna quaestio. Nell’epoca attuale ciò vale in modo particolare perché se da un lato il nostro è il tempo in cui l’uomo possiede la più ampia vastità di affascinanti conoscenze su se stesso e sul mondo, dall’altro è l’epoca in cui egli sa meno che in altre chi egli sia. In proposito il dubbio fondamentale che oggi governa ogni altra questione circa l’uomo è, in fondo, quello del rapporto tra l’animalità e l’umanità dell’uomo: esso va collegato al fatto che mediante l’ applicazione al soggetto umano degli sviluppi delle scienze e tecnologie oggi si tende non soltanto a interpretare l’uomo, ma si può trasformarlo e questo non limitatamente ai rapporti sociali ed economici quanto, assai più radicalmente, nella sua stessa realtà biologica e psichica. Il rischio diventa così, de facto, quello di una concezione naturalistica o materialistica che sopprime ogni differenza qualitativa tra noi e il resto della natura, negando plausibilità e fondamento alla dignità unica e specifica nonché alla libertà del soggetto umano. Il corso cerca di discutere queste questioni impegnandosi in una ri-petizione della « questione antropologica » che – a confronto con alcune significative istanze filosofiche contemporanee – sia in grado di portare in luce il senso dell’identità aperta e relazionale della persona umana.

Contenuti.

Dopo alcune premesse circa la natura dell’interrogativo dell’uomo su se stesso, nonché sulla storia, il compito e le procedure dell’ «antropologia filosofica», il corso evidenzia il problema dell’identità aperta dell’umano mettendo a confronto gli esiti antropologici della crisi-metamorfosi novecentesca della soggettività moderna (Nietzsche, Sartre, Mounier, Husserl, Heidegger, Ricoeur) con i risultati della recente antropo-biOlogia (Scheler, Plessner, Gehlen) e con gli elementi fondamentali della « nuova questione antropologica » così come emergono nel dibattito tra filosofia e scienze e dall'esigenza del recupero dell'identità personale che proviene dall'esperienza diretta della nostra soggettività.Il punto centrale della trattazione è il tentativo di sviluppare - sullo sfondo dell'individuazione degli schemi antropologici fondamentali operanti negli autori precedentemente studiati - un’analitica dell’umano come e-sistenza estatica che si offra quale contributo per la costruzione di una antropologia relazionale. Tale analitica muove dalla fenomenologia dell’uomo come essere situato e storico (l’uomo come essere-nel-mondo; il mondo dell’ uomo tra natura e cultura; il divenire coscienziale, la temporalità, la libertà, l’interpersonalità, la dialettica di trascendenza e finitezza come costituivi della storicità dell’uomo) e di qui si applica a scandagliare la strutturale apertura intenzionale della coscienza umana nella con-costitutività circolare delle sue tre estasi: l’ emozione della percezione, luogo affettivo e antepredicativo dell’accendersi della coscienza e dell’ autocoscienza (dimensione estetica); l’agire, sintesi di volere e potere (dimensione pratica) e il sapere come ermeneutica oggettivante del senso (dimensione teorica). Quindi il corso discute la costituzione ontologica dell’ uomo, partendo dal tema del « corpo proprio » e del rapporto anima/corpo (mente/corpo) per verificare se e come sia possibile parlare di unità della persona umana. Alcune riflessioni sullo sviluppo relazionale dell’uomo (individuo e comunità; e storia; e trascendenza religiosa) come dimensione intrinseca della sua costituzione personale concludono il percorso.

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Metodo.

Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, spazi di dialogo con gli studenti e la lettura personale di un testo filosofico. Tale testo sarà scelto dallo studente entro una bibliografia appositamente indicata nel corso delle lezioni. La verifica dell’ apprendimento avverrà sulla base di un tesario riassuntivo della tematica trattata durante le lezioni. Il colloquio d’esame inizierà con l’esposizione sintetica – da parte dello studente – della lettura filosofica compiuta e dei suoi nessi con le tematiche affrontate nel corso e continuerà con due interrogativi posti dal docente sulla scorta del tesario.

Bibliografia.

AGAMBEN G., L’aperto. L’uomo e l’animale, Bollati Boringhieri, Torino 2002; BORGHI E. – BUZZI F., La coscienza di essere umani, Ancora, Milano 2001; BOTTANI A. – VASSALLO N., Identità personale. Un dibattito aperto, Loffredo, Napoli 2001; CORETH E., Antropologia filosofica, Morcelliana, Brescia 20005; BRENA G.L., Identità e relazione. Per un'antropologia dialogica, Messaggero – Facoltà Teologica del Triveneto, Padova 2009; FERRETTI G., MANCINI R. (a cura di), Essere umanità. L'antropologia nelle filosofie del mondo, Ed. Università Macerata, Macerata 2009; GRION L. (a cura di) La differenza umana. Riduzionismo e antiumanesimo, «Anthropologica. Annuario di studi filosofici 2009», La Scuola, Brescia 2009; FERRY L. – VINCENT J., Che cos’é l’uomo. Sui fondamenti della biologia e della filosofia, Garzanti, Milano 2002; GALANTINO N., Sulla via della persona. La riflessione sull’uomo: storia, epistemologia, figure e percorsi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; MANCINI R., Esistenza e gratuità. Antropologia della condivisione, Cittadella, Assisi 1996; MARGARITTI A., Antropologia fondamentale. Scritti, Glossa, Milano 2009; PETROSINO S., La scena umana. Grazie a Derrida e Levinas, Jaca Book, Milano 2010; SCILIRONI C., Il volto del prossimo. Alla radice della fondazione etica, EDB, Bologna 1991; SEQUERI P., L’umano alla prova. Soggetto, identità, limite, Vita e Pensiero, Milano 2002; SIGNORE M. – SCARAFILE G. (a cura di), Libertà e persona, Messaggero, Padova 2004; SPAEMANN R., Persone. Sulla differenza tra “qualcosa” e “qualcuno”, Laterza, Roma 2005; TOMMASI R., «La costruzione dell'identità personale tra natura e cultura. Considerazioni antropologiche», Rivista di Teologia dell'Evangelizzazione, 31(2012), pp. 183-200; VANNI ROVIGHI S., Uomo e natura. Appunti per una antropologia filosofica, Vita e Pensiero, Milano 1981.Appunti del docente: TOMMASI R., Corso di Antropologia Filosofica, ad uso degli studenti, Vicenza 2012.

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ANTROPOLOGIA TEOLOGICA ED ESCATOLOGIADocente: DARIO VIVIANOre settimanali: 4 per un quadrimestre Crediti Etcs 7

Introduzione

Parte prima: Ogni uomo è Adamo1. La creazione - gli orizzonti di comprensione - la natura affidata - la natura assunta - creazione ed evoluzione 2. L'unità dell'uomo - fondamenti biblici - riflessione teologica3. l'uomo immagine di Dio - concezione biblica - elaborazione teologica4. L'uomo nella condizione di peccato - l'affermarsi del tema del peccato originale - lo sviluppo della verità del peccato originale - il fondamento rivelato - riflessione sistematica - peccato originale, evoluzionismo e poligenismo5. L'uomo destinato alla risurrezione - fondamento biblico - linee di interpretazione teologica

Parte seconda: Ogni uomo è Cristo6. La grazia nella rivelazione e nella tradizione - la scrittura - la riflessione teologica7. Il rinnovamento della teologia della grazia - le controversie teologiche moderne - il cammino del rinnovamento della teologia della grazia8. L'uomo nuovo - la grazia identità dell'uomo nuovo - le virtù teologali: l'agire dell'uomo nuovo - la preghiera: linguaggio dell'uomo nuovo

Bibliografia

G. COLZANI, Antropologia teologica. L'uomo paradosso e mistero, EDB 1988G.PANTEGHINI, L'uomo alla luce di Cristo. Lineamenti di antropologia teologica, Messaggero, Padova 1991I.SANNA, Chiamati per nome. Antropologia teologica, Paoline, Cinisello Balsamo 1994L. LADARIA, Antropologia teologica, Piemme-Gregoriana, Casale Monferrato 1995

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IL MISTERO DI DIO - SS. TRINITA’Docente : DIEGO BALDAN Ore di lezione frontale tre per un semestre ECTS 5

1. Descrizione del corso1.1 Obiettivi

Il corso intende mostrare come la Trinità non sia solo oggetto di omologia e dossologia (confessione e lode), ma anche la chiave per comprendere l'intera realtà. Dalla conoscenza ed accoglienza dello specifico volto trinitario di Dio, rivelatosi escatologicamente nella pasqua di Gesù come dono di sé per amore (agápe), consegue una nuova comprensione della realtà (ontologia trinitaria), in chiave di agape-comunione. Quanto in apparenza – ma solo in apparenza! – risulta astratto, così lontano e estraneo alla vita, proprio questo va spiegato come ciò che è più concreto in assoluto, come ciò che coglie la realtà nella maniera suprema e originaria.

1.2 Contenuti- Il corso parte dalla constatazione del fatto che il mistero trinitario è stato per lungo tempo ‘esiliato’ dalla storia (teoria e prassi dei credenti). Nel tentativo di ricomporre l’unità dialettica Trinità-storia si analizza criticamente l’assioma fondamentale di K. Rahner. - Il momento biblico pone al centro la pasqua di Gesù Cristo, proponendo una lettura trinitaria sia della sua morte che della sua risurrezione. A partire da questo vertice pasquale si presenta la rilettura trinitaria operata dalla chiesa delle origini in riferimento sia al passato che al presente e al futuro (memoria, coscienza, speranza trinitarie).- Il momento storico analizza quattro tappe: la Trinità ‘narrata’ (battesimo, eucaristia, primi simboli di fede), la Trinità ‘contestata’ (eresie), la Trinità ‘professata’ (concili trinitari), la Trinità ‘ragionata’ (nei diversi orizzonti culturali, con particolare attenzione a S. Agostino, s. Tommaso, G. Greshake). - Il momento sistematico tenta un approfondimento del mistero delle singole persone (Padre, Figlio e Spirito) e della loro unità vivente come storia d’amore.- Un’appendice dedicata alla Trinità nell’arte focalizzerà l’attenzione in particolare sull’icona della Trinità di Rublëv e sull’affresco della Trinità di Masaccio.

1.3 DidatticaIl corso prevede sia lezioni frontali da parte del docente sia delle attività di ricerca e di approfondimento da parte dello studente. L’esame orale conclusivo riguarda una tesi scelta dal docente e una tesi a libera scelta dello studente, sulla quale lo studente ha compiuto un suo personale specifico approfondimento.

2 Bibliografia

COZZI A., Manuale di dottrina trinitaria, Queriniana, Brescia 2009FORTE B., Trinità come storia. Saggio sul Dio cristiano, Paoline, Cinisello Balsamo 1985GAMBERINI P., Un Dio relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Città Nuova, Roma 2007GRESHAKE G., La fede nel Dio trinitario. Una chiave per comprendere, Queriniana, Brescia 1999GRESHAKE G., Il Dio Unitrino. Teologia trinitaria, Queriniana, Brescia 2000KASPER W., Il Dio di Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1984LADARIA L.F., Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012.

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CRISTOLOGIADocente . BALDAN DIEGO

Ore di lezione frontale 4 per un semestre ECTS 7

1. Descrizione del corso1.1 Obiettivi

Pervenire ad una risposta di fede, intellettualmente onesta e moralmente responsabile, alla domanda di Gesù Cristo che continuamente risuona nella storia interpellando le donne e gli uomini di sempre: “Ma voi chi dite che io sia?” (cf Mc 8,29). L’accoglienza libera e piena del mistero di Gesù Cristo nella sua duplice identità di vero uomo e di vero Dio porta sia ad una cristianizzazione del volto di Dio (il Dio cristiano è eterna ‘communio’ trinitaria) sia ad una piena umanizzazione del volto dell’uomo (“Chi segue Cristo l’uomo perfetto si fa lui pure più uomo”: GS n. 41).

1.2 ContenutiIl corso – dopo una introduzione dedicata alle fonti per una ricerca su Gesù e al dibattito sul Gesù storico (in particolare la ‘terza ricerca’ su Gesù) – si divide in due parti. La prima (Storia e destino di Gesù di N.) si concentra sull’attestazione scritturistica dell’evento cristologico, articolata attorno a cinque nuclei fondamentali. 1) L’originario annuncio di Gesù circa il Regno di Dio e le conseguenze derivanti dalla ‘nuova giustizia’. I miracoli come segni del regno di Dio: loro storicità, rapporti miracoli/fede. 2) La singolare libertà del Nazareno: la sua opzione fondamentale e la sua libertà ‘situata’. 3) La cristologia implicita prepasquale: le diverse vie per ‘ricostruirla’ e la questione dei titoli cristologici. 4) La passione e la morte di Gesù: dalla coscienza di Gesù circa la sua morte all’interpretazione soteriologica che egli ne ha dato, evidenziando le interpretazioni errate di questa morte. 5) Il Cristo risorto e glorificato: i dati della tradizione e loro ermeneutica, contenuto della fede nella risurrezione.

La seconda parte (Il mistero di Gesù Cristo) – con sullo sfondo la definizione calcedonese – si sviluppa in quattro tappe. 1) Gesù Cristo vero Dio e la tematica della preesistenza. 2) Gesù Cristo vero uomo e la questione della scienza e coscienza di Gesù Cristo. 3) La persona del Mediatore ossia lo statuto ontologico di Gesù Cristo secondo i dati della tradizione e la riflessione teologica. 4) L’opera del Mediatore e il tentativo di una rilettura delle categorie interpretative della morte di Cristo (sacrificio, redenzione, soddisfazione, merito).

1.3 DidatticaIl corso prevede sia lezioni frontali da parte del docente sia delle attività di ricerca e di approfondimento da parte dello studente. L’esame orale conclusivo riguarda una tesi scelta dal docente e una tesi a libera scelta dello studente, sulla quale lo studente ha compiuto un suo personale specifico approfondimento.

2 Bibliografia

COZZI A., Conoscere Gesù Cristo nella fede. Una cristologia, Cittadella, Assisi 2007FABRIS R., Gesù il 'Nazareno'. Indagine storica, Cittadella, Assisi 2011FORTE B., Gesù di Nazareth, storia di Dio, Dio della storia, Paoline, Roma 1981GAMBERINI P., Questo Gesù (At 2,32). Pensare la singolarità di Gesù Cristo, EDB 2005KASPER W., Gesù il Cristo, Queriniana, Brescia 1975KESSLER H., Cristologia, Queriniana, Brescia 2001.

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ESEGESI DI LETTERATURA GIOVANNEADocente: MARTIN ALDOOre semestrali. 3 ore - Crediti ECTS 5

Descrizione del corso

Obiettivi: il corso si propone di raggiungere un quadro complessivo circa le questioni fondamentali: il clima culturale in cui compare la letteratura giovannea e le linee di fondo del linguaggio espressivo e della teologia giovannei.

Contenuti: mediante lo studio esegetico di alcune pericopi e sezioni, si desidera affrontare da una parte il metodo dell'indagine critica e dall'altra rinvenire i nuclei essenziali del pensiero giovanneo (in particolare per il vangelo mostrare l'originalità rispetto ai sinottici).

- Vangelo: introduzione, il libro dei segni (1-12), il libro della gloria (13-21).

- Le lettere: la situazione della comunità e le questioni care all'autore.

- Apocalisse: il genere apocalittico, la struttura del libro, e studio di pericopi scelte.

Metodo: il corso si snoderà normalmente mediante lezioni frontali da parte del docente. Per le questioni introduttive verrà chiesto allo studente la preparazione personale in vista di un test di verifica, collocato nella prima parte del corso. La verifica dell'apprendimento verterà sui testi studiati durante le lezioni: lo studente leggerà e spiegherà criticamente un paio di pericopi.

BIBLIOGRAFIA ** Vangelo BROWN, R. E., Giovanni. Commento al vangelo spirituale, Cittadella, Assisi, 1979;GRASSO, S., Il vangelo di Giovanni, Città Nuova, Roma 2008;LÉON-DUFOUR X., Lettura del vangelo secondo Giovanni (voll I-IV), Ed Paoline, Cinisello Balsamo, 1990-1998.MAGGIONI, B., Il racconto di Giovanni, Cittadella, Assisi, 2006;MOLONEY, F.J., Il vangelo di Giovanni, Sacra Pagina, LDC 2007;SIMOENS, Y., Secondo Giovanni. Una traduzione e un’interpretazione, EDB, 2000;VAN DEN BUSSCHE, H., Giovanni. Commento del vangelo spirituale, Cittadella, Assisi, 1974.WENGST, K., Il vangelo di Giovanni, Queriniana, Brescia 2005.

** LettereBROWN E.B., Le Lettere di Giovanni, Cittadella, Assisi, 1986.BEUTLER J., Le lettere di Giovanni. Introduzione, versione e commento, Testi e commenti, Dehoniane, Bologna 2009KLAUCK H.-J., Lettere di Giovanni, Commentario Paideia Nuovo Testamento 22, Paideia, Brescia 20013SIMOENS Y., Le tre lettere di Giovanni. Credere per amare, una traduzione e un’intrepretazione, Dehoniane, Bologna 2012. MARTIN A., Le lettere di Giovanni, Messaggero, Padova 2015.

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** ApocalisseBORING, M.E., Apocalisse, Claudiana, Torino 2008;DOGLIO, C., Apocalisse di Giovanni, Dabar – Logos – Parola, Messaggero Padova, 2005;DOGLIO, C., Apocalisse. Introduzione, traduzione e commento, Nuova versione della Bibbia dai Testi Antichi, San Paolo 2012.PRIGENT, P., L’apocalisse di S. Giovanni, Commenti biblici, Borla, 1985;SIMOENS Y., Apocalisse di Giovanni. Apocalisse di Gesù. Una traduzione e un’interpretazione, Dehoniane, Bologna 2010. VANNI, U., Apocalisse, LoB 2.15, Queriniana, 19906.

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PATROLOGIADocente: FRANCESCO GASPARINIOre settimanali: 4 per un quadrimestre. Crediti ECTS 7

1. Introduzione: terminologia, divisione geografica e cronologica; Le note individuanti un padre della Chiesa; patrologia e patristica.

PERIODO ANTENICENO2. I PADRI APOSTOLICI: Didachè; Clemente di Roma; Ignazio di Antiochia; Pastore di Erma.3. PADRI APOLOGISTI:

caratterizzazione storica. Apologia e dialogo. Teologia. Giustino di Flavia Neapolis; Taziano; Atenagora di Atene; A Diogneto.

4. PADRI ERESIOLOGI: letteratura eretica: gnosticismo, marcionismo; docetismo, montanismo etc. Ireneo di Lione; Ippolito di Roma.

5. LA SCUOLA DI ALESSANDRIA: caratteri generali della scuola; Clemente Alessandrino; Origene.6. INIZI DELLA LETTERATURA LATINO-CRISTIANA Minucio Felice; Cipriano di Cartagine; Tertulliano.

PERIODO POST-NICENO

7. .LA CONTROVERSIA ARIANA: le controversie trinitarie; Ario e il concilio di Nicea; Atanasio di Alessandria; Ilario di Poitiers; Eusebio di Vercelli.8. I PADRI CAPPADOCI:

Basilio di Cesarea; Gregorio di Nissa; Gregorio di Nazianzo.

9. I PADRI GRECI DEI SECOLI IV – V: Giovanni Crisostomo; Cirillo di Alessandria;

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il concilio di Efeso; il concilio di Calcedonia.10. I PADRI LATINI DEI SECOLI IV-V: Ambrogio di Milano; Girolamo di Stridone; Agostino di Ippona; Leone Magno.11. I PADRI DELLA CHIESA DELL’ULTIMO PERIODO:

Gregorio Magno; Massimo il Confessore; Giovanni Damasceno; Isidoro di Siviglia.

12. TEMATICHE TEOLOGICHE GENERALI DEI PADRI

BibliografiaL. DATTRINO, Padri e maestri della fede. Lineamenti di patrologia, EMP, Padova 1994.L. PETERS, I Padri della Chiesa, 2 voll., Borla, Roma 1983.1986.M. SIMONETTI – E. PRINZIVALLI, La sapienza degli antichi padri, Piemme, Casale Monferrato 1996.E. DAL COVOLO – A. M. TRIACCA, Lo studio dei Padri della Chiesa oggi, LAS, Roma 1991.J. QUASTEN, Patrologia, Marietti, Torino 1967.M. PELLEGRINO, Letteratura greca – cristiana, Ed. Studium, Roma 1956.M. PELLEGRINO, Letteratura latina – cristiana, Ed. Studium, Roma 1957.

Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previste nella progettazione del corso:

numero di ore di lezione frontale 45numero di ore di studio individuale 55numero di ore di attività di ricerca 15numero di ore per attività di approfondimento (libro) 35numero di ore per sostenimento esame 25numero totale ore 175

NUMERO CREDITI ECTS 7

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MORALE SOCIALE e DOTTRINA SOCIALE della CHIESA

Docente: PASINATO MATTEOore di lezione frontale 4 per un semestre Crediti ECTS 7

PARTE PRIMA

1. Premesse metodologiche2. Fede e società nell’AT

2.1. Momento costitutivo2.2. Predicazione profetica2.3. Riflessione sapienziale

3. Vangelo del Regno e società nel Nuovo Testamento3.1. Il messaggio sociale di Gesù3.2. La predicazione apostolica

4. Il messaggio biblico sui rapporti sociali

PARTE SECONDA

1. Evoluzione storica della DSC2. Fede e società nella DSC: modelli interpretativi del rapporto3. Idee-chiave della DSC: principi e valori permanenti

3.1 Principio personalista: l’uomo soggetto, fondamento e fine della vita sociale3.2 La sussidiarietà: il primato della società civile sull’istituzione3.3 La solidarietà: essere con e per l’altro3.4 Il bene comune: senso e fine di tutta la vita sociale3.5 Partecipazione (CDSC 189-191)3.6 Destinazione universale dei beni (171-184)

PARTE TERZA - UNA POLITICA PER IL BENE COMUNE

1. Introduzione: momenti fondamentali del relazionarsi socio-istituzionale2. Tradizione cristiana, etica e politica: storia di un difficile rapporto3. Attività politica e DSC: persona, famiglia, società civile4. Attività politica e DSC: stato e comunità internazionale5. La pace e la guerra6. Fede cristiana e politica

PARTE QUARTA - L’ECONOMIA A SERVIZIO DELL’UOMO

1. Presentazione e impostazione del tema2. Questione fondamentale: quale economia per l’uomo (finalità)?3. Il lavoro: espressione della persona e promozione della società4. La persona e i beni economici: proprietà e ricchezza5. Etica ambientale e sviluppo sostenibile

PARTE QUINTA - LA COMUNICAZIONE

1. Teologia della comunicazione2. Veracità e veridicità3. La comunicazione di massa

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Bibliografia

Appunti di teologia morale sociale [dispensa ad uso degli studenti]E. CHIAVACCI, Lezioni brevi di etica sociale, Cittadella, Assisi, 1999;E. COMBI – E. MONTI, Fede e società. Introduzione all’etica sociale, Centro Ambrosiano, Milano, 2005;G. PIANA, Vangelo e società. I fondamenti dell’etica sociale cristiana, Cittadella, Assisi, 2005;G PIANA, Nel segno della giustizia. Questioni di etica politica, EDB, Bologna, 2005;S. ZAMAGNI, L’economia del bene comune, Città Nuova, Roma, 2007;L .BRUNI, La ferita dell’altro. Economia e relazioni umane, Il Margine, Trento, 2007;R. ALTOBELLI – S. LEONE S. (a cura di), La morale riflessa sul monitor. Internet ed etica, Città Nuova, Roma, 2006.

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STORIA DELLA CHIESA 2 (Storia moderna)

DOCENTE: FRANCESCO GASPARINIOre semestrali: 4 - Crediti ECTS 7

OBIETTIVI: La storia della Chiesa vuole far percorrere allo studente il cammino della comunità cristiana nell’età moderna (1300-1700), e contemporanea. Ovviamente si presuppone la conoscenza della storia civile. L’approfondimento avrà particolare attenzione alle vicende che hanno segnato la Chiesa in Occidente: lo scisma occidentale e le divisioni dovute al periodo della Riforma e Controriforma. È fondamentale aver chiaro il contesto culturale, politico, economico, sociale e religioso dell’Europa nel quale le vicende ecclesiali si sono innestate. Si sottolineerà lo sviluppo dell’evangelizzazione dovuto alle varie scoperte geografiche. Per il periodo riferentesi alla storia contemporanea si evidenzieranno le vicende che hanno segnato profondamente la vita del mondo e dell’Europa: la rivoluzione francese, i governi liberali, la questione sociale e lo sviluppo coloniale. Ci si soffermerà sulle due guerre mondiali del sec. XX e sul Concilio Vaticano II. Anche in questo caso, per capire il contesto mondiale nel quale la Chiesa si muove, è indispensabile aver chiaro il contesto culturale, politico, economico, sociale e religioso dei secoli XIX e XX.La storia della Chiesa vuole far percorrere allo studente il cammino della comunità cristiana, cioè la vita del popolo cristiano nella sua dimensione ecclesiale e nella molteplicità dei suoi aspetti, inserito in un preciso contesto storico. Lo studio di questa disciplina si propone di aiutare a formare una mentalità critica negli studenti che sappia interrogare – imparando dalle lezioni del passato – gli avvenimenti dell’oggi, ricercandone le cause, le conseguenze e i significati.

CONTENUTI:

I. La Chiesa nei secc. XIV-XV1. La decadenza del prestigio del Papato:

- La lotta tra Sacerdozio e Regno (Bonifacio VIII e Filippo il Bello) e tra Sacerdozio e Impero (papi avignonesi ed Enrico VII e Ludovico il Bavaro)

- La residenza dei papi ad Avignone- Centralizzazione e fiscalismo della Curia Romana

2. Lo scisma d’Occidente e la teoria conciliarista.- Il concilio di Pisa- Il concilio di Costanza e la conclusione dello scisma- Il concilio di Basilea-Firenze

3. Il Rinascimento: interpretazioni ed aspetti - La Chiesa e l’Umanesimo - Il Papato rinascimentale (da Callisto III a Paolo III)

6. La decadenza della Teologia Scolastica - Il riformismo di Wicliff e di Huss - Falso misticismo ed evangelismo - Corruzione della Chiesa - Inquietudine psicologica del Quattrocento

7. L’ostilità antiromana e la resistenza alla centralizzazione della Curia Romana

II. La riforma protestante e il concilio di Trento (sec. XVI)

1. Lutero e la riforma protestante in Germania fino alla pace di Augusta (1555) 2. Calvino e il calvinismo. La diffusione del calvinismo in Europa.3. Lo scisma in Inghilterra: dal regno di Enrico VIII a quello di Elisabetta I.

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4. La Chiesa riformata svizzera.5. La diffusione della riforma protestante nei vari paesi europei.6. Moti di riforma all’interno della Chiesa nei secc. XV e XVI: le iniziative della Curia Romana; i movimenti religiosi di Osservanza e di riforma; i nuovi ordini religiosi; i vescovi riformatori in Spagna, Francia e Italia. Gruppi umanisti cristiani

7. Il concilio di Trento: l’opera dottrinale, pastorale e disciplinare del concilio8. La riforma tridentina nella Chiesa9. La controriforma

III. La Chiesa nell’età dell’assolutismo (secc. XVII-XVIII)

1. Rapporto tra politica e religione e suo fondamento giuridico. Le ingerenze dello Stato I privilegi e le immunità della Chiesa. Suo ruolo sociale

2. La vita della Chiesa Religiosità. Nuovi istituti religiosi e nuovi santi. Autoritarismo, ricchezza e tiepidezza nella Chiesa.

3. Lo sviluppo missionario della Chiesa in Asia e nelle Americhe. Il patronato spagnolo e portoghese e la Congregazione «De Propaganda Fide». La questione dei riti.

4. Il Giansenismo.5. Il Gallicanesimo.6. La Chiesa e l’Illuminismo.

IV. La Chiesa tra rivoluzione e restaurazione (I parte sec. XIX)

1. La Chiesa e la rivoluzione francese2. Concordato tra Pio VII e Napoleone Bonaparte per la Francia e l’Italia. La fine del Sacro

Romano Impero3. Caratteri generali della restaurazione, soprattutto nelle relazioni tra Chiesa e Stato

V. La Chiesa e il liberalismo (sec. XIX)

1. La condizione della Chiesa nei vari paesi2. Le posizioni dei cattolici: i cattolici intransigenti e i cattolici liberali. Gli interventi della Santa Sede.3. La questione romana4. Il «Syllabus» di Pio IX5. Il Concilio Vaticano I

VI. Dal Vaticano I al Vaticano II

1. Il pontificato di Leone XIII2. La Chiesa e la questione sociale3. Il pontificato di Pio X4. Il modernismo5. Lo sviluppo missionario6. Il pontificato di Benedetto XV 7. Il pontificato di Pio XI 8. La Chiesa tra fascismo e nazismo. Chiesa e fascismo: i Patti Lateranensi (1929); il conflitto con il fascismo. Chiesa e nazismo: il nazismo in Germania; il concordato del 1933; il conflitto con il nazismo9. Il pontificato di Pio XII10. Il pontificato di Giovanni XXIII e il Concilio Vaticano II 11. Il pontificato di Paolo VI e il Concilio Vaticano II 12. Il movimento ecumenico 13. I nostri giorni: il breve pontificato di Giovanni Paolo I e il pontificato di Giovanni Paolo II.

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METODO: La presentazione degli argomenti si svolgerà prevalentemente con lezioni frontali. Si avrà cura di accostare le fonti documentarie e monumentali, fornendo qualche elemento di metodo storico. Si valorizzeranno le conoscenze storiche civili. Particolare attenzione sarà rivolta alla storia della Chiesa vicentina, fornendo documenti ed eventuali visite guidate.

Ogni studente dovrà leggere per poter sostenere l’esame:G. ALBERIGO, Breve storia del Concilio Vaticano II (1959-1965), Il Mulino, Bologna 2005.

Bibliografia

G. ALBERIGO, La Riforma protestante. Origini e cause, Queriniana, Brescia 1977.Diocesi di Vicenza (= Storia Religiosa del Veneto 5), Ed. Gregoriana, Padova 1994.A. CANAVERO, I cattolici nella società italiana dalla metà dell’ 800 al concilio Vaticano II, Morcelliana, Brescia 1991R. GUIDI, Il dibattito sull’uomo nel Quattrocento, Ed. Tielle Media, Roma 1998.M. MARCOCCHI, La riforma cattolica, 1, Morcelliana, Brescia 1967. ID., 2, Morcelliana, Brescia 1970.G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni. L’età della Riforma, 1, Morcelliana, Brescia 1993.G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni. L’età dell’Assolutismo, 2, Morcelliana, Brescia 1994.G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni. L’età della liberalesimo , 3, Morcelliana, Brescia 1995.G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni. L’età contemporanea, 4, Morcelliana, Brescia 1995.A. E. McGRATH, Giovanni Calvino. Il riformatore e la sua influenza sulla cultura occidentale, Ed. Claudiana, Torino 1991.D. MENOZZI, Cristianesimo e rivoluzione francese (= Dipartimento di scienze religiose 3), Queriniana, Brescia 1977.L. MEZZADRI, La Chiesa e la rivoluzione francese, Paoline, Cinisello Balsamo 1989 A. C. JEMOLO, Chiesa e Stato in Italia dalla unificazione ai giorni nostri, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino 1977.S. TRAMONTIN, Un secolo di storia della Chiesa: da Leone XIII al Concilio Vaticano II, Studium, Roma 1980 (2 voll.)

Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previste nella progettazione del corso:

numero di ore di lezione frontale 45numero di ore di studio individuale 55numero di ore di attività di ricerca 15numero di ore per attività di approfondimento (libro) 35numero di ore per sostenimento esame 25numero totale ore 175

NUMERO CREDITI ECTS 7

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LITURGIADocente: COMIATI GAETANOOre settimanali: 4 per un semestre Crediti Ects 7

Introduzione: termini, approcci, definizione di liturgia1. La liturgia come celebrazione festiva (dimensione antropologica): natura, funzioni e finalità del celebrare festivo; ricerca del senso nelle relazioni Uomo-Kosmos, Uomo-Comunità, Uomo-Divinità; elementi strutturali della celebrazione (mito, rito); il linguaggio simbolico2. La celebrazione ebraico-cristiana (note storiche): il culto nell’AT; Gesù e il culto del suo tempo; la chiesa e il culto nel NT; lo sviluppo della liturgia nella storia della chiesa; la liturgia nel Vaticano II3. La celebrazione ‘oggi’ della salvezza (dimensione teologica): la storia umana come storia della salvezza; duplice finalità della liturgia; triplice dimensionalità della liturgiaa) dinamica trinitaria (il mistero pasquale, la presenza di Cristo nella liturgia)b) dinamica ecclesiale (assemblea convocata, santa, sacerdotale, ministeriale, mandata)c) dinamica esistenziale (rapporti tra fede-rito-vita)4. Struttura rituale dell’azione liturgica: a) la Parola di Dio nella liturgia; rapporti fra Bibbia e Liturgia; i Lezionari; l’Omelia e la preghiera dei fedeli; b) i santi segni: gli elementi kosmici; la gestualità umana; le azioni sacramentali; la mistagogia; c) l’eucologia: orazioni, prefazi, preci eucaristiche e benedizioni consacratorie; d) l’arte musicale nella liturgia5. La liturgia e il Tempo: teologia del tempo; la santificazione del giorno (Liturgia delle Ore); la santificazione della settimana (Giorno del Signore); la santificazione dell’anno (anno liturgico);6. La liturgia e lo Spazio: sacralizzazione dello spazio in antropologia e nella Scrittura; teologia del tempio nell’AT; Gesù nuovo tempio; l’edificio sacro nella storia della chiesa; struttura celebrativa dello spazio rituale e liturgia dell’immagine sacra

Bibliografia

V. SANSON, Per Gesù Cristo nostro Signore. Corso di liturgia fondamentale, EDB, Bologna 20032

M. AUGE’, Liturgia. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, Paoline, Cinisello Balsamo 1992 J. LOPEZ MARTIN, ‘In spirito e verità’. Introduzione alla liturgia, Paoline, Cinisello Balsamo, Milano 1989S. GASPARI, La chiesa celebra il Signore. Una liturgia per l’uomo’, Borla, Roma 1994E. CATTANEO, Il culto cristiano in Occidente. Note storiche, Ed. Lit. CLV, Roma 1984 J. LOPEZ MARTIN, L’anno liturgico. Storia e teologia, Paoline, Cinisello B. 1986, J. LEBON, Per vivere la liturgia, Borla, Roma 1992 AA. VV., Liturgia, Paoline, Cinisello Balsamo 2001I. GELINEAU (a cura di), Assemblea santa, EDB, Bologna 1991V. SANSON, La musica nella liturgia, Messaggero, Padova 2002E. BIANCHI, Giorno del Signore, giorno dell’uomo, PM, Casale Monferrato (AL), II ediz. 1995A. ELBERTI, La liturgia delle ore in occidente. Storia e teologia, Dehoniane, Roma 1998

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PSICOLOGIA DELLA PERSONALITA’Docente: PERUFFO ANDREA

2 ore per semestre Crediti ECTS 3

Obbiettivi del CorsoLo scopo del corso è quello di fornire alcuni nozioni introduttive sul concetto di personalità e sulle principali teorie esplicative.Nella seconda parte si darà maggior attenzione ad agli aspetti strutturali e dinamici della personalità cercando di evidenziarne le conseguenze sia a livello personale che educativo nell’orizzonte di una antropologia cristiana.

Cos’è la personalità

Personalità, carattere e temperamento- Evoluzione dei diversi concetti. - Il sé nella discussione psicologia attuale- Normalità e patologia - Personalità e sviluppo umano.

Modelli teorici generali: - modello del conflitto- modello dell’autorealizzazione- modello della consistenza.

Strutture e dinamismi della personalità

I livelli della vita psichica e integrazione gerarchicaTra conscio ed inconscio

- esistenza e influsso di conscio e inconscio- come si crea l’inconscio- inconscio e le sue regole- rappresentazioni dell’inconscio- inconscio in prospettiva interpersonale

Emozioni e loro implicazione nella personalità: - volere emotivo- volere razionale- memoria affettiva

I contenuti della personalità- valori- bisogni: loro differenziazione ed esemplificazione- atteggiamenti: funzione degli atteggiamenti

Impariamo a difenderci- difese e stima di sé- normali o patologiche?- Classificazioni delle difese.

Relazione fra idee di Assoluto e stile di vita personale- il concetto psicologico di cambiamento- influenze a livello cognitivo- influenze a livello emozionale

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- influenze dal punto di vista relazionale- influenze dal punto di vista sociale

BibliografiaCENCINI A. – MANENTI A., Psicologia e formazione, EDB, Bologna 1985.RAVAGLIOLI A., Psicologia, EDB, Bologna 2006.LINGIARDI V., La personalità e i suoi disturbi, Il Saggiatore, Milano 2004.DAL MOLIN N., Verso il Blu, Messaggero, Padova 2001.PONZIANI U.,ed., Psicologia e dimensione spirituale, Il Mulino, Bologna 2004.

Altre indicazioni bibliografiche saranno indicati nel corso delle lezioni.

Carico di lavoro richiestoNumero di ore di lezione frontale: 22Numero di ore di studio individuale: 44Numero ore per approfondimento: 4Numero di ore per attività seminariale: 2Numero di ore preparazione esame: 8

Numero totale ore: 80Numero crediti ECTS: 3

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SECONDO – TERZO ANNO

PROGETTO DI METODOLOGIA PER L’ELABORAZIONE DI UNA TESI

Prof. FRANCESCO GASPARINI

I. IL LAVORO PREPARATORIO: “ACCEPTIO RERUM”: LA RICERCA DEI DATI E DEI TESTI

1. ASSUMERE I DATI: LE FONTI BIBLICHEa. Le fonti biblicheb. Le concordanze e le sinnossic. Riviste specializzate e Sinossi

2. LA TRADIZIONE E IL MAGISTEROa. Fonti patristicheb. Repertori bibliografici e dizionaric. Riviste specializzated. Altri sussidi

3. LA BIBLIOGRAFIAa. Testi da consultareb. Riviste specializzate

II. LA FORMULAZIONE DI UN’IPOTESI DI TESI: LO SCHEMA DEL LAVORO

III. DOCUMENTARE LE PROPRIE FONTI: CITARE IL MATERIALE1. Autore2. Titolo3. Note tipografiche4. I casi particolari5. Le sigle internazionali

IV. RACCOGLIERE E SCHEDARE IL MATERIALE PER LA RICERCA1. Le schede bibliografiche2. Le schede di citazione3. Le note di riflessione

V. INDICAZIONI TIPOGRAFICHE PER LA STESURA DELLE VARIE COMPONENTI

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PROGRAMMI DEI CORSI

2014-2015

“BIENNIO SPECIALISTICO”

PRIMO ANNOIl primo e il secondo anno si tengono in maniera ciclica

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FILOSOFIA DELLA RELIGIONEDocente: ROBERTO TOMMASIOre settimanali: 3 – II Semestre ETCS 5

ObiettiviLa previsione di una scomparsa della religione presente in molti aspetti della cultura del secolo scorso sem-bra smentita dal riaffiorare dell’interesse per le religioni che caratterizza gli anni più recenti. In questo feno -meno si danno però ragioni di ambivalenza che richiedono una adeguata riflessione. Di fronte a questa esi -genza il corso si propone di fare luce sulla forma religiosa del senso investigando alcuni aspetti dell’intreccio di filosofia, religione e cristianesimo che attraversa la storia del pensiero occidentale.

ContenutiDopo una breve premessa generale sul senso e i limiti della « filosofia della religione » la prima parte del corso approfondisce lo studio di alcune delle principali forme di approccio filosofico al problema della religione così come si sono date nella storia del pensiero occidentale. Questo percorso, partendo dalla diversificata e frammentata attenzione alla religione nel pensiero filosofico pre-moderno (filosofia greca ed ermeneutica della religione dentro la tradizione cristiana patristica e medioevale), giunge al confronto con le principali figure illuministico-liberali (Spinoza, Locke, Kant, panteismo e deismo) e romantico-idealistiche (Schleiermacher, Hegel) di « filosofia della religione », per concludersi con un’analisi dell’interrogazione filosofica sulla religione in Kierkegaard, Blondel ed Heidegger. La seconda parte, lasciandosi istruire dai molti temi e nodi emersi nell’indagine storica, cerca di sviluppare una riflessione fenomenologica sulla forma reli-giosa del senso e il suo carattere di instaurazione dell’esistenza. Partendo dall’enigmaticità del termine e del concetto di « religione » illumina la complessa e costituiva correlazione tra dimensione antropologica (coscienza credente), fondamento veritativo (rivelazione), aspetto rituale e pratica pubblica che caratterizza il darsi del senso nel fenomeno religioso.

Metodo.Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente e la lettura personale di un testo filosofico da parte dello studente. Tale testo – in accordo col docente - sarà scelto entro una bibliografia appositamente indicata nel corso delle lezioni. La verifica dell’ apprendimento avverrà sulla base di un tesario riassuntivo della tematica trattata durante le lezioni. Il colloquio d’esame inizierà con l’esposizione sintetica – da parte dello studente – della lettura filosofica compiuta e dei suoi nessi con le tematiche affrontate nel corso e continuerà con due interrogativi posti dal docente sulla scorta del tesario.

BibliografiaAIME O. – OPERTI M., Religione e religioni, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 1999; FABRIS A., Introduzione alla filosofia della religione, Laterza, Roma-Bari 1996; FERRETTI G., “Filosofia della religione”, in Dizionario Teologico Interdisciplinare, I, Marietti, Genova 1977, pp. 151-181; “Filosofie della religione”, Hermeneutica. Annuario di filosofia e teologia, Morcelliana, Brescia 2000; GRASSI P. (ed.), Filosofia della religione. Storia e problemi, Queriniana, Brescia 1988; GRECO C., L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità. Un itinerario di filosofia della religione, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; HOUTEPEN A.W.J., Dio, una domanda aperta. Pensare Dio nell’era della dimenticanza di Dio, Queriniana, Brescia 2001; MANCINI I., Filosofia della religione, Marietti, Genova 1986; RIZZACASA A., Luoghi e metafore per una filosofia della Religione, Porziuncola, Assisi 1997; RIZZI A., Il Sacro e il senso. Lineamenti di filosofia della religione, LDC, Leumann (To) 1995; SCHMITZ J., Filosofia della religione, Queriniana, Brescia 1988; WELTE B., Dal nulla al Mistero assoluto. Trattato di filosofia della religione, Marietti, Genova 1985.Testo di riferimento: TOMMASI R., La forma religiosa del senso. Al crocevia di filosofia, religione e cristianesimo, Messaggero, Padova 2009.

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GRANDI RELIGIONIDocente: LUCATELLO LUCACrediti: 8 ECTS

ObiettiviNell’attuale contesto multi-culturale e multi-religioso, questo corso di introduzione alle

altre grandi tradizioni religiose dell’umanità intende fornire agli studenti i principali concetti teologici, le tematiche dottrinali fondamentali e le essenziali linee storiche dei due monoteismi assoluti (Ebraismo e Islam) e delle tradizioni orientali (Induismo e Buddhismo).

Contenuti INTRODUZIONE L’EBRAISMO L’ISLAM L’INDUISMO IL SIKHISMO IL CONFUCIANESIMO IL TAOISMO LO SHINTOISMO IL BUDDHISMO

CONCLUSIONE

Metodo (modalità di svolgimento e di verifica del corso)Il corso si svolgerà mediante lezioni frontali del docente con l’ausilio di appunti schematici

che verranno forniti agli studenti.L’esame prevederà quattro domande (due sui monoteismi e due sulle tradizioni orientali). In vista di esso, dato il numero consistente di crediti assegnato dal corso, si richiede ad ogni studente la lettura di un’introduzione specifica (o almeno di una parte di essa) ad una grande religione (a scelta tra Ebraismo, Islam e Buddhismo/ si veda la bibliografia – parte II). Tale scelta determinerà, quindi, l’ambito della prima domanda dell’esame stesso.

Bibliografia

parte – Manuali di carattere generale e dizionariPETER MEINHOLD, Manuale delle religioni, Ed. Queriniana, Brescia 20015.ROSA MARIA PARRINELLO, Le grandi religioni. Credenze, riti, costumi, Ed. La Scuola, Brescia 2011.EMMA BRUNNER-TRAUT (ed.), Le cinque grandi religioni del mondo, Ed. Queriniana, Brescia 20025.NUOVO DIZIONARIO DELLE RELIGIONI, a cura di Hans Waldenfels, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 1993.

II parte – Introduzioni di carattere specifico sulle singole religioni Ebraismo

P. STEFANI, Introduzione all’ebraismo, Ed. Queriniana, Brescia 20042 (pag. 11-200).P. DE BENEDETTI, Introduzione al giudaismo, Ed. Morcelliana, Brescia 2009.

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IslamP. BRANCA, Introduzione all’Islam, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 1995 (pag. 35-118 + 147-248).B. NAAMAN – E. SCOGNAMIGLIO, Islâm - Ȋmân. Verso una comprensione, Ed. Messaggero, Padova 2009 (pag. 85-153 + 197-276 + 376-434).

BuddhismoG. PASQUALOTTO, Dieci lezioni sul Buddhismo, Ed. Marsilio, Venezia 2008.

Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previsti nella progettazione del corso:numero ore di lezione frontale: 54numero ore di studio individuale: 96numero ore per attività di approfondimento: 50numero totale ore: 200(Proposta calcolo ECTS – 1 credito ogni 25 ore di attività complessiva – numero crediti ECTS: 8)

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TEOLOGIA DELLE RELIGIONI E DIALOGO INTERRELIGIOSO

Docente: FRANCESCO GASPARINI – LUCA LUCATELLOOre settimanali: 2 per un quadrimestre Crediti ECTS 5

I. LA RIFLESSIONE DELLA CHIESA SULLE ALTRE TRADIZIONI RELIGIOSE FINO AL VATICANO II

1. Il problema teologico della altre religioni2. l’attuale movimento di convergenza3. Cenni storici:

Aspetto biblico; I padri della Chiesa; L’epoca medievale; L’epoca moderna; Il secolo XIX.

4. le due tendenze della teologia cattolica prima del Vaticano II la linea Danielou; Il pensiero di Karl Rahner.

5. Il Concilio Vaticano II e le altre tradizioni religiose Esame dei diversi testi conciliari.

6. “Nostra Aetate” Fomazione della dichiarazione; Struttura; Le diverse religioni; L’ebraismo.

II ALCUNE LINEE DI SVILUPPO DEL PENSIERO TEOLOGICO POST- CONCILIARE

1. Le tradizioni religiose mondiali nel recente magistero della Chiesa L’insegnamento del Concilio Vaticano II; L’insegnamento di Paolo VI; L’insegnamento di Giovanni Paolo II.

2. Il dibattito odierno sulla teologia delle religioni La prospettiva ecclesiocentrica; La prospettiva cristocentrica; La prospettiva teocentrica Il cristocentrismo teocentrico.

3. le tradizioni religiose: vie di salvezza? La teoria del compimento; La teoria della presenza del mistero di Cristo nelle religioni.

4. si può parlare di rivelazione nelle altre religioni? La specificità della rivelazione cristiana; Libri sacri delle diverse religioni; Valore rivelativo dei libri sacri delle altre religioni.

5. Religioni ed ethos mondiale

BIBLIOGRAFIA

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Dispensa del DocenteDAL FERRO G., Religioni, salvezza per l’umanità, Rezzara, Vicenza 1998DUPUIS J., Il cristianesimo e le religioni, Dallo scontro all’incontro, Queriniana, Brescia 2001ROSSANO P., Dialogo e annuncio cristiano. Incontro con le grandi religioni, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1993WALDENFELS H., Il fenomeno del Cristianesimo. Una religione mondiale nel mondo delle religioni?, Queriniana, Brescia 1995

Altri testi saranno indicati nella trattazione dei singoli argomenti.

Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previste nella progettazione del corso:

numero di ore di lezione frontale 35numero di ore di studio individuale 45numero di ore di attività di ricercanumero di ore per attività di approfondimento (libro) 25numero di ore per sostenimento esame 20numero totale ore 125

NUMERO CREDITI ECTS 5

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PSICOLOGIA dello SVILUPPO e dell’EDUCAZIONEDocente: PERUFFO ANDREA

Tre ore per un semestre Crediti ECTS 5

Obbiettivi del Corso

Il corso vuole aiutare a cogliere i contenuti centrali dello sviluppo umano con attenzione all’intero ciclo vitale. Si darà attenzione sia alla dimensione intrapsichica che a quella interpersonale, cercando di cogliere così gli elementi nodali dello sviluppo umano per arrivare ad una visione sintetica ed unitaria della persona considerata nel suo orizzonte di mistero.

Tutto questo permette di recuperare l’attenzione alla dimensione educativa non solo dal punto di vista umano ma anche come apertura alla dimensione spirituale della vita.

Schema del corsoa. La Psicologia dello sviluppo come attenzione al “mistero” dell’uomo.- Il problema della sviluppo: natura, cause, vari tipi di approccio.- Individuazione di alcuni parametri rispettosi del mistero dell’uomo e il problema degli stadi. - Il divenire nella totalità del ciclo vitale: diversi approcci.- Esemplificazione: la prospettiva di Erikson.- Problematiche poste dalla questione genetica.

b. Lo sviluppo visto a partire dai diversi aspetti della persona umana- Lo sviluppo percettivo- Linguaggio e comunicazione- Lo sviluppo cognitivo- L’attaccamento con particolare riferimento alle teorie di Bowlby. Cure parentali e sviluppo.- Il mondo delle emozioni in prospettiva evolutiva.- Il dolore e la solitudine nelle varie fasi della vita. Come le fiabe affrontano il tema del dolore.- La dimensione affettiva come incontro con l'altro: "ortopatia" e "ortodossia" in chiave di

sviluppo.- Lo sviluppo sessuale in una logica relazionale.

c. Lo sviluppo come cammino verso un’identità in una prospettiva relazionale- Dalla frammentazione dell’essere umano ad una prospettiva più unitaria nella prospettiva

dell’identità personale. Identità umana come processo.- Il corso della vita come narrazione. - Sviluppo personale ed esperienza spirituale.

d. Lo sviluppo come incontro educativo.- Psicologia dell’educazione oggi. Prospettiva intersoggettiva.- Lo sviluppo come crescita nella libertà.- Lo sviluppo come senso da scoprire: mettersi in ascolto della vita.

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Il metodoAccanto alla proposta frontale da parte del docente, ci sarà la possibilità di un confronto a partire da alcuni articoli che verranno proposti alla lettura degli studenti. Anche gli aspetti educativi della proposta vedranno la partecipazione attiva degli studenti che saranno invitati a portare in classe “situazioni di vita” a partire dalla loro esperienza che verranno poi analizzate insieme.

Bibliografia

- CAMAIONI L. - DI BLASIO P., Psicologia dello Sviluppo, il Mulino, Bologna 2007.- IMODA F., Sviluppo Umano, Psicologia e Mistero, EDB, Bologna 2005.- MANENTI A., Vivere gli Ideali: fra paura e desiderio, vol. 1, EDB, Bologna, 1988.- MANENTI A., Vivere gli Ideali: fra senso posto e senso dato, vol.2 EDB, Bologna 2003.- PALAZZINI C., Dalla Fiaba alla TV, Lateran University Press, Roma 2004.- PALMONARI A., Psicologia dell’adolescenza, Il Mulino, Bologna 2011.- PONTERCORVO C., ed., Manuale di Psicologia dell’educazione, Il Mulino, Bologna 1999- PONZIANI U., ed., Psicologia e dimensione spirituale, Il Mulino, Bologna 2004.- SCHAFFER H.R., Psicologia dello sviluppo.Un’introduzione, Raffaello Cortina, Milano 2005.- STERN D.N. L., Il mondo interpersonale del bambino , Bollati Boringhieri, Torino 1987.- STOLOROW R.D. – ATWOOD G., I contesti dell’essere. Le basi intersoggettive della vita

psichica. Bollati Boringhieri, Torino 1995. - SUGARMAN L., Psicologia del ciclo di vita, Raffaello Cortina, Milano 2003.

Nel corso delle lezioni verrà segnalato agli studenti anche materiale tratto da altri autori con ulteriori riferimenti bibliografici.

Carico di lavoro richiestoNumero di ore di lezione frontale: 32Numero di ore di studio individuale: 64Numero ore per approfondimento: 10Numero di ore per attività seminariale: 4Numero di ore preparazione esame: 15

Numero totale ore: 125Numero crediti ECTS: 5

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EDUCARE: AMBITI, SOGGETTI E METODOLOGIEFUNZIONE EDUCATIVA DELLA FAMIGLIA NELLA CULTURA

CONTEMPORANEA

Docente: MARCHESINI FLAVIOOre settimanali: 4 (ECTS 6)

ObiettiviL’obiettivo fondamentale del corso consiste in una analisi-panoramica della funzione educativa della famiglia, nella società di oggi, cercando di cogliere gli elementi più significativi e concreti del processo educativoObiettivo secondario si rivolge agli studenti attualmente docenti di religione, offrendo loro alcune riflessioni inerenti al loro rapporto con i genitori degli studenti

Programma1. Analisi sociologica della famiglia italiana2. Significato di formazione e di educazione3. La famiglia luogo educativo: Spazio nella famiglia

Tempo nella famigliaRelazioni nella famiglia

4. I principali obiettivi educativi della famigliao Fiducia nella vita e nel mondoo Educare alla responsabilità ed alla corresponsabilitào Educazione sociale ed affettivao Educazione alla salute

5. Metodi educativio Permissivismo-autoritarismoo Tenerezza – fermezza o Fiducia – pazienzao Dialogo – discussioneo Perdono – castigo

6. Maturazione dei genitori come educatorio Maturità individualeo Maturità nella coppia

Bibliografia

Card. C. M. Martini, Dio educa il suo popolo, Milano, 1987.Carla Sità, Il sostegno alla genitorialità. Analisi dei modelli di intervento e prospettive educative, La Scuola, 2005Clara Levi Coen, Martin Buber, edizioni Cultura della pace, Fiesole 1991.D. Isaacs, L'educazione delle qualità umane, le Monnier 1981.E. Erikson, Infanzia e società, Armando, RomaE. Fromm, L’arte di amare, ed. Il Saggiatore, 1971.F. Belletti, Mai parlato così tanto di famiglia, ed. Paoline, 2007.Giuliana Ukmar, Se mi vuoi bene, dimmi di no, ed. Franco Angeli, Milano, 1997.

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H. Jonas, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica (trad. Dal tedesco), Einaudi, Torino,1990, H. Nowen, Viaggio spirituale per l’uomo contemporaneo, Queriniana, Brescia, 1980.L. Cian, cammino verso la maturità e l'armonia, ElleDiCi, 1982.M. Maziade, Guida per genitori preoccupati, ElleDiCi, 1992.Marie, Dominique Chalvin, I rapporti in famiglia, Cittadella editrice, 1988.N. de Martini, Educare è bello, ElleDiCi, 1994.P. Crepet, I figli non crescono più, Einaudi, Torino, 2005.P. Lombardo, Crescere per educare, ed. Vita nuova, 2007, Verona, 1997.P. Lombardo, Educare ai valori, ed. Vita nuova, 2007, Verona, 2007.W. Brezinka, L’educazione in una società disorientata, Armando, Roma,1989.

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CATECHETICA : EDUCARE ALLA FEDEDocente : MARIN DANILO

Tre ore per un semestre Crediti ECTS 5

1. Descrizione del CorsoObiettivi

Il corso intende introdurre lo studente al metodo e alle problematiche inerenti all’annuncio del Vangelo e alla formazione cristiana oggi. Si propone di: 1. approfondire le tappe più significative dell’evangelizzazione e della catechesi nella storia della Chiesa; 2. presentare i principali documenti del Magistero sull’evangelizzazione, sulla catechesi e sull’educazione alla fede; 3. offrire un quadro di informazioni sul movimento e sul progetto catechistico della Chiesa in Italia; 4. raccogliere gli elementi essenziali per una riflessione sistematica sull’identità e sui compiti della catechesi nella Chiesa come educazione alla fede; 5. individuare nel contesto missionario della Chiesa di oggi le questioni fondamentali e le scelte prioritarie per un rinnovato progetto di pastorale catechistica; 6. ripensare l’educazione alla fede oggi.

Contenutia) Dopo una breve introduzione sulla Catechetica (disciplina giovane e originale, tra scienze

teologiche, dell’educazione e della comunicazione), la prima parte si concentra sulla catechesi nella storia. Vengono sviluppate le seguenti tappe: 1. Le radici della catechesi cristiana (secc. I-II)2. Il catecumenato (secc. II-IV) e la catechesi dei Padri della chiesa3. L’evangelizzazione dei nuovi popoli (secc. V-X), la predicazione e la catechesi medievale

(secc. XI-XIV)4. La catechesi nell’ “età di Gütemberg” (secc. XV-XVI), il Concilio di Trento e il

“Catechismus ad Parochos” (1566)5. La catechesi nel ‘600 e ‘700, la catechesi tra ripetizione e innovazione nell’ ‘8006. L’evangelizzazione e la catechesi nel XX° secolo7. Il Concilio Vaticano II, il Catechismo della Chiesa Cattolica (1992 e 1997) e il Compendio

del CCC (2005)8. La catechesi in Italia nel ‘900: il movimento e il progetto catechistico.

b) La seconda parte prende in esame i principali documenti del Magistero ecclesiale: l’Acerbo nimis (1905), il Direttorio Catechistico Generale (1971); “L’Evangelii Nuntiandi” (1975), il “Messaggio al Popolo di Dio” del IV Sinodo dei Vescovi (1977), la “Catechesi tradendae” (1979), “Il Rinnovamento della catechesi” (1970-1988), il Direttorio Generale per la Catechesi (1997).

c) Nella parte terza si sviluppa la riflessione sulla catechesi alla ricerca della propria identità (natura, finalità, compiti). I nuclei tematici sono i seguenti: la catechesi nel contesto culturale e pastorale del nostro tempo; la catechesi come servizio della Parola e annuncio di Cristo; la catechesi come iniziazione alla fede ed educazione della fede; la catechesi come mediazione ed esperienza ecclesiale; la catechesi e la testimonianza della carità; la catechesi e la vita comunitaria; la catechesi e la liturgia; la catechesi e la prospettiva metodologica.

d) L’ultima parte illustra l’educazione alla fede in un mondo plurale e tratta i seguenti argomenti:1. L’annuncio del Vangelo in un contesto sociale multietnico, multireligioso e la formazione

della vita cristiana2. I destinatari3. I contenuti dell’annuncio 4. La comunicazione e i linguaggi della fede 5. I metodi, i mezzi e gli strumenti

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6. I luoghi dell’educazione alla fede 7. Gli animatori, operatori/catechisti 8. Le scelte pastorali per rinnovare la prassi della formazione cristiana.

Come conclusione, si delinea per cenni la catechesi nella storia della Chiesa Vicentina (dal ‘500 al XX sec.), in particolare durante l’episcopato Rodolfi e il volto della catechesi rinnovata.

Metodo: modalità di svolgimento e modalità di verifica del corsoIl corso si sviluppa in due parti: la prima procede con le consuete lezioni frontali; la seconda prevede il lavoro di lettura e valutazione critica di un’opera di catechetica in tre passaggi: analisi personale, confronto in piccoli gruppi, comunicazioni in aula e conclusioni.La verifica dell’apprendimento avverrà tramite due test.

BibliografiaALBERICH E., La catechesi oggi. Manuale di catechetica fondamentale, Leumann (TO), ELLE DI CI, 2001BOLLIN A. - GASPARINI F., La catechesi nella vita della chiesa. Note di storia, Paoline, Roma 1990CEI, Catechismo per la vita cristiana. 1/Il rinnovamento della catechesi, Roma, 1988CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Direttorio Generale per la Catechesi, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1997GEVAERT J., La proposta del Vangelo a chi non conosce il Cristo. Finalità, destinatari, contenuti, modalità di presenza, Leumann (TO), ELLE DI CI, 2001MEDDI L., Catechesi. Proposta e formazione della vita cristiana, Padova, Messaggero 2004

Dispensa e/o CD-ROM con il materiale del docente

2. Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previsti nella progettazione del corso

numero ore di lezione frontale 35numero ore di studio individuale 35numero ore per attività di approfondimento (se prevista) 20numero ore di preparazione elaborati (se prevista) 10numero ore per sostenimento esame 25

numero totale ore: 125

3. Proposta calcolo ECTS (1 credito ogni 25 ore di attività complessiva)

numero crediti ECTS: 3

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CHIESE CRISTIANE ED ECUMENISMODocente: GALZIGNATO MARIOTre ore per un semestre Crediti ECTS 5Descrizione del Corso

Obiettivi Scopo del corso è quello di sviluppare l'apertura ecumenica, in ossequio all’invito del Vat. II (U.R., 519. 494), quale dimensione costitutiva della formazione dei futuri insegnanti.

ContenutiSi prenderanno pertanto in esame le nozioni di cattolicità, ecumene, ecumenismo, per passare poi ai percorsi di divisione delle principali Chiese e comunità cristiane: dalle divisioni dell’epoca patristica, al distacco della Chiesa bizantina e della Chiesa russa; dalle divisioni della Riforma protestante, alla formazione della Comunione anglicana; dalla presentazione di alcune altre comunità uscite dalla Riforma, alla costituzione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.Dalla storia delle divisioni, si passerà poi, alla storia dell'ecumenismo e del movimento ecumenico avendo particolare cura di presentare la posizione della Chiesa cattolica, prima, durante e dopo il Vat. II, nei confronti di tale movimento. Quanto ai contenuti dottrinali, finalità e metodo, offerti dalla Chiesa cattolica alla causa dell’Ecumenismo, presenteremo “Principi – Relazioni – Prospettive” nei Documenti conciliari e del Magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, nonché le indicazioni pratiche contenute nel Direttorio per l’applicazione dei principi e delle norme sull’ecumenismo. Si prenderanno in considerazione, infine, alcuni documenti del dialogo ecumenico, in particolare il BEM, nonché l’Accordo cattolico luterano sulla Giustificazione e i documenti sulla natura della Chiesa e sull’Eucaristia.

Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente in cui viene lasciato sempre libero spazio agli interventi degli studenti. Il colloquio d’esame verterà su un argomento scelto dallo studente dal tesario, cui seguiranno altre domante, fatte dal docente, sul rimanente programma.

Bibliografia

NEUNER P., Teologia ecumenica, Queriniana, Brescia 2000.DISPENSE DELL’INSEGNANTE.

BINNS J., Le chiese ortodosse, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005BRUNI, Grammatica dell’Ecumenismo, Cittadella Editrice, Assisi 2005.BUZZI F., Breve storia del pensiero protestante da Lutero a Pannenberg, Ancora, Milano 2007.CARCIONE F., Le chiese d’Oriente. Identità, patrimonio e quadro storico generale, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 1998.

Fede e opere. Sulla giustificazione, Credere oggi, XXII, n. 4(2002),130. Antiche Chiese Orientali, Credere Oggi, XXV, n.3 (2005) 147

DECOT R., Breve storia della Riforma protestante, Queriniana, Brescia 2007. Direttorio per l’applcazione dei principi e delle norme sull’ecumenismo, EDB, Bologna 1993.

Enchiridion Oecumenicum, voll. 1-8, EDB, Bologna 1986-2007.GALZIGNATO M., «La Riforma prima della Riforma. Lutero: dalla “Via Moderna” all’”Evangelo”», in Filosofie nel tempo (a cura di P. Saladini e R. Lolli, o. d. da G. Penzo), vol. II, Spazio Tre, Roma 2002, 1215-1253.ISERLOH E., Compendio della teologia della Riforma, Morcelliana, Brescia 1990.LORTZ J.- ISERLOH E., Storia della Riforma, Il Mulino, Bologna 1974.MAFFEIS A.,(ed.) Dossier sulla giustificazione, La dichiarazione congiunta cattolico-luterana, commento e dibattito teologico, Queriniana, Brescia 2000. MCGRATH A. E., Il pensiero della Riforma. Lutero, Calvino, Zwingli, Bucero, Claudiana, Torino 1991.SARTORI L., L'unità dei cristiani. Commento al decreto conciliare sull'ecumenismo, Messaggero, Padova 1992.SARTORI L., L’unità della Chiesa. Un dibattito e un progetto, Queriniana, Brescia, 1989.SARTORI L., Teologia ecumenica. Saggi,Gregoriana, Padova1987.

Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previsti nella progettazione del corso.numero di lezioni frontale 36

numero ore studio individuale 72

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Proposta calcolo ECTS (1 credito ogni 25 ore di attività complessiva) 5

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DIDATTICA dell’INSEGNAMENTO della RELIGIONE

Docente : MONTEMAGGIORE FRANCESCOTre ore per un semestre Crediti ECTS 5

1. Descrizione del CorsoObiettivi

Il corso intende introdurre lo studente alla conoscenza basilare della didattica e della metodologia applicate all’insegnamento della religione. Si propone di: 1. tratteggiare le funzioni della didattica e metodologia nella scuola e nell’IR; 2. presentare i diversi modelli di didattica dell’IR; 3. approfondire un modello di didattica dell’IRC abilitando l’insegnamento ad una corretta applicazione; 4. individuare strumenti-tecniche-sussidi per l’IRC nell’era dei media e dei computer (mediale e informatica o mediatica); 5. sperimentare in aula.

Contenutia) L’introduzione comprende questi tre brevi passaggi:

La didattica dell’IR, disciplina pratico-prescrittiva, tra scienze dell’educazione, teologiche e sapere tecnologico

Gli attuali orientamenti della didattica Dal programma alla programmazione, alla progettazione.

b) La prima parte del corso presenta i diversi modelli di didattica e si articola così:1. Il modello kerigmatico, quello antropologico-esistenziale e quello della ricerca2. Il modello curricolare (didattica per obiettivi): obiettivi, contenuti, metodi, valutazione,

unità didattiche3. Il modello concettuale (didattica per concetti): mappa concettuale, conversazione

clinica, matrice cognitiva, rete concettuale, blocchi dell’unità didattica, fasi di lavoro, valutazione

4. Il modello “del razionale utilizzo del tempo” (didattica breve): origine, caratteristiche e principi, applicazioni all’IRC

5. Il modello modulare (didattica per moduli/progetti): flessibilità dei curricoli e pluridisciplinarietà, competenze-conoscenze-capacità, tipologie e fasi della progettazione del modulo

6. L’apprendimento cooperativo e l’IRC (Cooperative Learning): storia, definizione, principi dalla teoria alla pratica

7. Il modello “misto” e “personalizzato” secondo la logica/prospettiva della riforma scolastica.

c) La seconda parte delinea le prospettive metodologiche, sviluppando le seguenti tematiche:8. I punti qualificanti di didattica dell’IRC: il principio della correlazione, la Bibbia

nell’IR scolastico, la relazione educativa nell’IRC9. La proposta dei contenuti nell’IRC: dai programmi ministeriali 1986/87 ai Traguardi per

lo sviluppo delle competenze e Obiettivi di apprendimento dell’IRC (2009/2010)10. Gli esiti formativi scolastici dell’IR/IRC 11. I linguaggi antichi e nuovi dell’IR/IRC12. La valutazione e la documentazione scolastica nell’IRC

d) La terza parte offre indicazioni operative per l’IRC in aula e si concentra su questi nuclei:13. Il libro di testo di RC nel percorso didattico 14. I sussidi, le tecniche, gli strumenti didattici nell’IRC 15. Insegnare nell’era dei media: mezzi multimediali, Internet ed IRC 16. Le azioni di aula e l’IRC 17. La buona prassi.

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e) Come conclusione si illustrano alcuni tratti sulla competenza didattico-metodologica del docente di religione nella scuola dell’autonomia.

2 Metodo: modalità di svolgimento e modalità di verifica del corsoIl corso si articola in lezioni frontali, intercalate da brevi esposizioni in aula da parte degli studenti. Ad ogni studente sarà richiesta una delle seguenti attività didattiche:- la valutazione critica di un’opera di didattica dell’IR/IRC;- oppure la stesura di una unità di lavoro o di apprendimento applicando uno dei modelli

presentati.La verifica dell’apprendimento avverrà tramite due test.

3 BibliografiaBOLLIN A. (a cura), L’Insegnamento della Religione oggi. Compendio sull’IRC per docenti, operatori pastorali e famiglie, Leumann (TO), LDC 1999GEVAERT J. - GIANNATELLI R. (a cura), Didattica dell’insegnamento della religione. Orientamenti generali, Leumann (TO), ELLEDICI 1991JENDORFF B., Insegnare religione, ma come? Proposte per la prassi didattica, Leumann (TO), LDC 1996MARCHIONI G., Metodi e tecniche per l’insegnamento di religione. Come rendere l’IRC interessante e coinvolgente, Leumann (TO), ELLEDICI 2007PELLEREY M., Progettazione didattica. Metodi di programmazione educativa scolastica, Torino, SEI 19942

TORIELLO F., Per una didattica dell’Insegnamento della Religione. Orientamenti, proposte e materiali, Leumann (TO), ELLEDICI 2001

Dispensa e/o CD-ROM con il materiale del docente

4. Carico di lavoro richiesto per il conseguimento dei risultati e delle competenze previsti nella progettazione del corso

numero ore di lezione frontale 36numero ore di studio individuale 28numero ore per attività di approfondimento 20numero ore di preparazione elaborati 15numero ore per sostenimento esame 25

numero totale ore: 125

5. Proposta calcolo ECTS (1 credito ogni 25 ore di attività complessiva)

numero crediti ECTS: 5

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L’AMBIVALENZA DEL SACRIFICIODocenti: COMIATI GATEANO – DAL POZZOLO ALESSIO – ZONATO SIMONE

Seminario: Crediti ECTS: 5

Il fenomeno del sacrificio sembra essere centrale nella trattazione del fenomeno religioso poiché attiene alla dinamica fondamentale che regola il rapporto tra umano e divino, tra immanente e trascendente, sia a livello socio-rituale che a livello ontologico e teologico. Il sacrificio è una esigenza? una necessità? un valore? un dovere? Quale dinamica lo unisce alla gestione e alla regolazione della violenza? Il percorso di ricerca verterà su tre ambiti fondamentali: sociologico, teologico e liturgico, con particolare attenzione a temi di attualità. Verranno affrontati i seguenti argomenti:

- SOCIOLOGIA: a partire da una lettura antropologica, sociologica e psico-sociologica del sacrificio si arriverà a metterne in evidenza le principali caratteristiche funzionali, strutturali e culturali. Il percorso si dipanerà attraverso i principali pensatori del XIX e XX sec. in materia: J. Frazer, E. Durkheim, H. Hubert e M. Mauss, S. Freud, R. Girard, W. Burkert, G. Bateson. Questa lettura storica permetterà allo stesso tempo di rilevare le differenti letture del sacrificio all’interno delle diverse società e delle diverse culture; di mostrare l’evoluzione della riflessione attorno al tema del sacrificio e di evidenziare i principali capisaldi teorici del sacrificio fino ad oggi elaborati.

- TEOLOGIA: l’intento è di ragionare sul carattere ambivalente del sacrificio per riferimento al sacrificio martiriale, che si presta generalmente ad essere affrettatamente inteso quale testimonianza “suprema” e “radiosa” di fede. In particolare, dopo avere precisato la peculiarità cristiana del sacrificio martiriale rispetto ad altre figure apparentemente omologhe, ci si concentrerà sulla persistente ambiguità del sacrificio martiriale cristiano, tentando di individuare qualche criterio orientativo per muoversi dentro a tale ambiguità. L’approdo sarà a una visione del sacrificio quale caso- limite, dunque paradigmatico, della forma testimoniale della verità.

- LITURGIA: il rito è da sempre ritenuto il “luogo” privilegiato nella gestione del sacrificio. L’uomo scandisce il proprio rapporto con Dio nei termini di offerta sacrificale ma, ancor più radicalmente, la forma stessa della relazione fondante tra Dio e il mondo e si esprime nei termini di sacrificio. In questo orizzonte il cristianesimo, a partire dall’offerta cruenta che Cristo fa di sé in croce, universalizza il senso di tale esperienza nei termini di “sacrificio spirituale” e di “sacrificio di lode”. Una attenta lettura delle fonti liturgiche in generale e della Preghiera Eucaristica in particolare ci porterà a valutare il peso e la centralità di questi concetti, sia dal punto di vista cristologico, che ecclesiologico ed esistenziale.

Il seminario potrà riprendere e proseguire nell’anno accademico 2015-2016 approfondendo il tema a partire da opere letterarie (prosa e poesia), artistiche (pittura e scultura), cinematografiche..

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ANDRAGOGIA: EDUCARE L’ADULTO ALLA FEDEDocente : DARIO VIVIANCorso opzionale : Crediti ECTS 3

Il termine trova origine da quello più familiare di “pedagogia” e vuole mettere in risalto come è scontato ci sia itinerario di formazione per i giovani ma non meno importante è offrire percorsi di formazione per gli adulti. Un argomento di estremo interesse messo ancora più evidenza dall’indizione dell’anno della fede.

Seminario di esegesi dell’Antico Testamento:i Salmi

DOCENTEProf. Alberto VelaSEMINARIO CREDITI ECTS 5

I Salmi costituiscono la principale fonte della preghiera liturgica di Israele e della Chiesa e, al tempo stesso, sono un riferimento imprescindibile per lo studio della teologia e dell’antropologia dell’Antico Testamento. Nel Salterio è l’esistenza umana, in tutte le sue dimensioni (gioia, dolore, rabbia, paura, gratitudine, ecc…), a divenire luogo di rivelazione e di incontro con Dio. Obiettivo del seminario è di introdurre all’esegesi dei Salmi sottolineando gli aspetti metodologici più utili alla lettura di un testo poetico (analisi della struttura letteraria, considerazione del linguaggio simbolico…) e facendo costante riferimento all’esegesi ebraica. Particolare attenzione sarà riservata ai Salmi che ricorrono maggiormente nella liturgia. Una bibliografia ragionata verrà consegnata all’inizio del corso.

LA RELIGIOSITA’ GIOVANILEDocente : ZONATO SIMONECorso opzionale : Crediti ECTS da concordare

Nella seconda parte del primo semestre, a partire da una ricerca svolta nel nostro territorio, il Docente terrà alcuni incontri aperti a tutti coloro che sono interessati alla pastorale giovanile. Per gli Studenti dell’ISSR, d’accordo con il Docente, sarà prevista presenza, entità del lavoro e della verifica, nonché i relativi crediti

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TIROCINIOIl tirocinio comprende alcuni corsi di introduzione, laboratori, esperienza pratica sul campo e verifica. Viene attivato in funzione del numero di studenti e dell’indirizzo specialistico scelto.** per l’ indirizzo pastorale ministeriale il progetto viene elaborato dallo Studente, dal Docente referente dell’Issr e dal Referente dell’ambito prescelto (p.e: responsabile di comunità di accoglienza nel caso di esperienza di lavoro con minori; responsabile di un movimento di spiritualità nel caso di esercizi spirituali o attività formative specifiche; i preti responsabili della comunità cristiana nel caso di attività svolta nel territorio a servizio della stessa, ecc.). Con costoro si progetta il lavoro e con costoro viene alla fine verificato. Tra progettazione, programmazione, lavoro sul campo, verifica, viene calcolato un monte ore di 175, corrispondente ai 7 ECTS attualmente previsti.Per l’indirizzo catechetico-didattico, allo scopo di raggiungere gli obiettivi stabiliti, l’Issr Onisto propone corsi opzionali, corsi seminariali e laboratori (come detto ai nn. 56-58 del nostro regolamento). Per il presente anno accademico, oltre ai corsi e ai laboratori previsti, verranno seguite due modalità: per coloro che non hanno insegnamento è previsto il momento cosiddetto passivo e attivo del tirocinio, nelle scuole e con per il presente anno accademico, i tutor indicati dalla Direzione dell’Istitutoper coloro che già da quattro anni insegnano viene previsto un corso semestrale, in gruppi da sei studenti, indicativamente denominato: EDUCARSI ALL’AUTOVALUTAZIONE, i gruppi di sei, attivati per ogni semestre, sono due e saranno guidati dai proff. PERUFFO Andrea e MARCHESINI Flavio

NB.: ALL’INIZIO DEL SECONDO SEMESTRE SONO PREVISTE DUE SERATE DEDICATE ALLA METODOLOGIA, IN PARTTICOLARE ALL’INTRODUZIONE AL LAVORO PER LA STESURA DELLA TESI DI LAUREA MAGISTRALE

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Settembre 2014 1 LUN giornata per la custodia del creato2 MAR 3 MER apertura segreteria 18.30 – 20.304 GIO apertura segreteria 18.30 – 20.305 VEN6 SAB7 DOMENICA

8 LUNEDI’ NATIVITA' DELLA BEATA VERGINE MARIA 9 MAR apertura segreteria Mar Mer Gio Ven 18.30-20.3010 MER inizio esami sessione autunnale11 GIO12 VEN13 SAB14 DOMENICA ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE FESTA

15 LUN16 MAR inizio LEZIONI primo semestre anno accademico 2014-201517 MER LEZIONE18 GIO LEZIONE19 VEN LEZIONE20 SAB21 DOMENICA

22 LUN23 MAR LEZIONE24 MER LEZIONE25 GIO LEZIONE 26 VEN LEZIONE conclusione sessione autunnale esami27 SAB28 DOMENICA

29 LUN ore 16: CONSIGLIO DI ISTITUTO30 MAR LEZIONE PRIMO ANNIVERSARIO INAUGURAZIONE “CENTRO DIOCESANO A. ONISTO”

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OTTOBRE 20141 MER LEZIONE2 GIO LEZIONE3 VEN LEZIONE4 SAB S. Francesco d’Assisi5 DOMENICA III° Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi

(5-19 ottobre 2014) sulla familgia6 LUN7 MAR LEZIONE8 MER LEZIONE9 GIO LEZIONE10 VEN LEZIONE fine iscrizioni presente anno accademico11 SAB12 DOMENICA

13 LUN14 MAR LEZIONE15 MER LEZIONE16 GIO LEZIONE17 VEN LEZIONE18 SAB S. Luca evangelista19 DOMENICA giornata missionaria mondiale

20 LUN21 MAR LEZIONE22 MER LEZIONE23 GIO LEZIONE24 VEN LEZIONE25 SAB26 DOMENICA

27 LUN ore 16 : COMMISSIONE VALUTAZIONE PROGETTI TESI28 MAR LEZIONE iscrizione esami sessione straordinaria29 MER LEZIONE30 GIO LEZIONE31 VEN LEZIONE

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NOVEMBRE 20141 SAB SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI2 DOMENICA Commemorazione di tutti i defunti

3 LUN 4 MAR LEZIONE5 MER LEZIONE6 GIO LEZIONE7 VEN LEZIONE8 SAB9 DOMENICA

10 LUN 10-16 nov sessione straordinaria esami11 MAR LEZIONE12 MER LEZIONE13 GIO LEZIONE14 VEN LEZIONE15 SAB16 DOMENICA

17 LUN18 MAR LEZIONE19 MER LEZIONE20 GIO LEZIONE21 VEN LEZIONE22 SAB23 DOMENICA nostro Signore Gesù Cristo re dell’universo

24 LUN25 MAR LEZIONE26 MER LEZIONE27 GIO LEZIONE28 VEN LEZIONE29 SAB30 PRIMA DOMENICA DI AVVENTO

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DICEMBRE 20141 LUN ore 16 COLLEGIO DOCENTI2 MAR LEZIONE3 MER LEZIONE4 GIO LEZIONE5 VEN LEZIONE6 SAB7 DOMENICA SECONDA DOMENICA DI AVVENTO

8 LUNEDI’ IMMACOLATA CONCEZIONE BVM9 MAR LEZIONE10 MER LEZIONE11 GIO LEZIONE12 VEN LEZIONE iscrizione esami sessione invernale13 SAB14 DOMENICA TERZA DOMENICA DI AVVENTO

15 LUN16 MAR LEZIONE17 MER LEZIONE18 GIO LEZIONE19 VEN LEZIONE fine lezioni primo semestre20 SAB21 DOMENICA QUARTA DOMNEICA DI AVVENTO

22 LUN 23 MAR 24 MER 25 GIO NATALE DEL SIGNORE26 VEN27 SAB S. Giovanni apostolo ed evangelista28 DOMENICA SANTA FAMIGLIA

29 LUN30 MAR31 MER

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GENNAIO 20151 GIO MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

giornata mondiale della Pace2 VEN3 SAB4 DOMENICA

5 LUNEDI’ 6 EPIFANIA DEL SIGNORE7 MER ESAMI sessione invernale 7-28 gennaio8 GIO ESAMI9 VEN ESAMI10 SAB ESAMI11 DOMENICA

12 LUN ESAMI13 MAR ESAMI14 MER ESAMI15 GIO ESAMI16 VEN ESAMI17 SAB ESAMI18 DOMENICA SETTIMANA UNITA’ DEI CRISTIANI

19 LUN ESAMI20 MAR ESAMI21 MER ESAMI22 GIO ESAMI23 VEN ESAMI24 SAB ESAMI25 DOMENICA

26 LUN ESAMI27 MAR ESAMI Giorn. Intern. Commemorazione Vittime Olocausto28 MER ESAMI29 GIO METODOLOGIA30 VEN METODOLOGIA31 SAB

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FEBBRAIO 20151 DOMENICA

2 LUN3 MAR LEZIONE inizio LEZIONI secondo semestre 4 MER LEZIONE5 GIO LEZIONE6 VEN LEZIONE7 SAB8 DOMENICA

9 LUN10 MAR LEZIONE11 MER LEZIONE12 GIO LEZIONE13 VEN LEZIONE14 SAB15 DOMENICA

16 LUN17 MAR vacanza ultimo di carnevale18 MER vacanza mercoledì delle ceneri19 GIO LEZIONE20 VEN LEZIONE21 SAB22 DOMENICA PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA

23 LUN CONSIGLIO DI ISTITUTO ore 16.00-18.0024 MAR LEZIONE25 MER LEZIONE26 GIO LEZIONE27 VEN LEZIONE28 SAB

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MARZO 20151 DOMENICA SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

2 LUN3 MAR LEZIONE4 MER LEZIONE5 GIO LEZIONE 6 VEN LEZIONE7 SAB8 DOMENICA TERZA DOMENICA DI QUARESIMA

9 LUN10 MAR LEZIONE11 MER LEZIONE12 GIO LEZIONE13 VEN LEZIONE iscrizione esami sessione straordinaria14 SAB15 DOMENICA QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA

16 LUN 17 MAR LEZIONE18 MER LEZIONE19 GIO LEZIONE20 VEN LEZIONE21 SAB22 DOMENICA QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA

23 LUN 23 - 28 marzo: sessione straordinaria esami24 MAR LEZIONE25 MER LEZIONE26 GIO LEZIONE27 VEN LEZIONE28 SAB29 DOMENICA DOMENICA DI PASSIONE o DELLE PALME

30 LUNEDI’ SANTO31 MARTEDI’ SANTO LEZIONE

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APRILE 20151 MERCOLEDI’ SANTO LEZIONE2 GIOVEDI’ SANTO vacanza3 VENERDI’ SANTO vacanza4 SABATO SANTO5 DOMENICA DOMENICA DI RISURREZIONE

6 LUN7 MAR vacanza8 MER vacanza9 GIO vacanza10 VEN vacanza11 SAB12 DOMENICA

13 LUN14 MAR LEZIONE15 MER LEZIONE16 GIO LEZIONE17 VEN LEZIONE18 SAB19 DOMENICA

20 LUN21 MAR LEZIONE22 MER LEZIONE23 GIO LEZIONE24 VEN LEZIONE25 SAB26 DOMENICA

27 LUN28 MAR LEZIONE29 MER LEZIONE30 GIO LEZIONE

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MAGGIO 20151 VEN vacanza festa del lavoro e san Giuseppe2 SAB3 DOMENICA

4 LUN5 MAR LEZIONE 6 MER LEZIONE7 GIO LEZIONE8 VEN LEZIONE9 SAB10 DOMENICA

11 LUN12 MAR LEZIONE iscrizione esami sessione estiva13 MER LEZIONE14 GIO LEZIONE15 VEN LEZIONE 16 SAB17 DOMENICA ASCENSIONE

18 LUN19 MAR LEZIONE20 MER LEZIONE21 GIO LEZIONE Giornata Mondiale per la Diversità Culturale

22 VEN LEZIONE fine lezioni secondo semestre 23 SAB 24 DOMENICA PENTECOSTE

25 LUN messa di conclusione e consegna dei diplomi26 MAR segreteria aperta mercoledì e giovedì 18.30-20.3027 MER ESAMI da mercoledì 27 maggio a venerdì 26 giugno esami28 GIO ESAMI29 VEN ESAMI30 SAB ESAMI31 DOMENICA SS. TRINITA’

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GIUGNO 20151 LUN ESAMI2 MAR festa della repubblica3 MER ESAMI4 GIO ESAMI5 VEN ESAMI6 SAB ESAMI7 DOMENICA CORPUS DOMINI

8 LUN ESAMI9 MAR ESAMI10 MER ESAMI11 GIO ESAMI12 VEN ESAMI13 SAB ESAMI14 DOMENICA

15 LUN ESAMI16 MAR ESAMI17 MER ESAMI18 GIO ESAMI19 VEN ESAMI20 SAB ESAMI21 DOMENICA

22 LUN ESAMI CONSIGLIO DI ISTITUTO ore 17-1923 MAR ESAMI24 MER ESAMI25 GIO ESAMI chiusura segreteria riapre il 3 settembre26 VEN ESAMI27 SAB28 DOMENICA

29 LUN santi Pietro e Paolo (onomastico segretaria)

30 MAR

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LUGLIO 20151 MER2 GIO3 VEN4 SAB5 DOMENICA

6 LUN7 MAR8 MER9 GIO10 VEN11 SAB12 DOMENICA

13 LUN sant’Enrico (onomastico nostro segretario)

14 MAR15 MER16 GIO17 VEN18 SAB19 DOMENICA

20 LUN21 MAR22 MER23 GIO24 VEN25 SAB26 DOMENICA

27 LUN28 MAR29 MER30 GIO31 VEN

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AGOSTO 20151 SAB2 DOMENICA

3 LUN4 MAR5 MER6 GIO TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE7 VEN8 SAB9 DOMENICA

10 LUN San Lorenzo diacono e martire (onomastico nostra segretaria)

11 MAR12 MER13 GIO14 VEN15 SAB ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA16 DOMENICA

17 LUN18 MAR19 MER20 GIO21 VEN22 SAB23 DOMENICA

24 LUN25 MAR26 MER27 GIO28 VEN29 SAB30 DOMENICA

31 LUN

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SETTEMBRE 2015

1 MAR2 MER3 GIO segreteria aperta 18.30 – 20.304 VEN segreteria aperta 18.30 – 20.305 SAB 6 DOMENICA

7 LUN 8 MAR NATIVITA’ DELLA BEATA VERGINE MARIA9 MER inizio apertura segreteria MAR MER GIO VEN 18.30-20.30 10 GIO Sessione esami di settembre:11 VEN da giovedì 10 a sabato 26 settembre12 SAB13 DOMENICA

14 LUN15 MAR16 MER17 GIO18 VEN19 SAB20 DOMENICA

21 LUN22 MAR inizio LEZIONI primo semestre 2015-2016 23 MER LEZIONE24 GIO LEZIONE25 VEN LEZIONE26 SAB27 DOMENICA

28 LUN29 MAR LEZIONE30 MER LEZIONE

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ANNO ACCADEMICO 2014-2015I SEMESTRE

GIORNO ORA I anno Triennio II-III anno Triennio I anno BiennioMartedì 1 TRABACCHIN

Intr. BiblicaBALDANCristologia

PERUFFOPsicologia sviluppo educazione

2 TRABACCHINIntr. Biblica

BALDANCristologia

PERUFFOPsicologia sviluppo educazione

3 ZONATOSociologia

MARTINLetteratura giovannea

MARCHESINI-PERUFFOEducarsi all’autovalutazioneVIVIAN Andragogia

4 ZONATOSociologia

MARTINLetteratura giovannea

MARCHESINI-PERUFFOEducarsi all’autovalutazioneVIVIAN Andragogia

Mercoledì 1 BALDANIntroduzione Teol.

GASPARINIStoria della Chiesa 2

MARCHESINIEducare: sogg ambiti metod

2 BALDANIntroduzione Teol.

GASPARINIStoria della Chiesa 2

MARCHESINIEducare: sogg ambiti metod

3 SANDONA’Temi Storia Filosof.

COMIATILiturgia

LUCATELLOLe grandi Religioni

4 SANDONA’Temi Storia Filosof.

COMIATILiturgia

LUCATELLOLe grandi Religioni

Giovedì 1 TRABACCHINIntr. Biblica

BALDANCristologia

MARINCatechetica educare alla fede

2 TRABACCHINIntr. Biblica

BALDANCristologia

MARINCatechetica educare alla fede

3 PASINATOMorale fondament.

GASPARINIStoria della Chiesa 2.

LUCATELLOLe grandi Religioni

4 PASINATOMorale fondament.

GASPARINIStoria della Chiesa 2

LUCATELLOLe grandi Religioni

Venerdì PASINATOMorale fondament T

MARTINLetteratura giovannea

MARCHESINIEducare: sogg ambiti metod

2 PASINATOMorale fondament

TOMMASIAntropologia filosofica

MARCHESINIEducare: sogg ambiti metoi

3 CECCONStoria Chiesa 1

TOMMASIAntropologia filosofica

PERUFFOPsicologia sviluppo educazione

4 CECCONStoria Chiesa 1

TOMMASIAntropologia filosofica

PERUFFOPsicologia sviluppo educazione

PRIMO ANNO ultima settimana -16 - 19 /12 se la spartiscono Trabacchin CecconSECONDO E TERZO ANNO: Mercoledì Gasparini fino all’12 novembre quindi Comiati (quindi le ultime cinque settimane 4 ore Comiati al mercoledì)Giovedì Baldan fino all’13 novembre e quindi ComiatiQUARTO E QUINTO ANNO Peruffo al venerdì finisce il 17 ottobre quindi ZONATO alcuni incontri aperti sulla religiosità giovanile in collaborazione

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ANNO ACCADEMICO 2014 - 2015II SEMESTRE

GIORNO ORA I anno Triennio II-III anno Triennio I anno BiennioMartedì 1 TRABACCHIN

Antico Testamento 1-2BALDANIl Mistero di Dio

MARCHESINI-PERUFFOEducarsi all’autovalutazioneVELA Salmi

2 SANDONA’Filosofia contempora

BALDANIl Mistero di Dio

MARCHESINI-PERUFFOEducarsi all’autovalutazioneVELA Salmi

3 SANDONA’Filosofia contempora

PERUFFOPsicologia personalità

GALZIGNATOChiese cristt. ecumenismo

4 SANDONA’Filosofia contempora

PERUFFOPsicologia personalità

GALZIGNATOChiese crist. ecumenismo

Mercoledì 1 DE TONIPedagogia

BALDANIl Mistero di Dio

GASPARINI LUCATELLODialogo interreligioso

2 DE TONIPedagogia

BALDANIl Mistero di Dio

GASPARINI LUCATELLODialogo interreligioso

3 DAL POZZOLOTeologia Fondamenta

VIVIANAntropologia th Escat

MONTEMAGGIOREDidattica della religione

4 DAL POZZOLOTeologia Fondamenta

VIVIANAntropologia th Escat

MONTEMAGGIOREDidattica della religione

Giovedì 1 TRABACCHINAntico Testamento 1-2

PASINATOMorale sociale

GASPARINI semDialogo interreligioso

2 TRABACCHINAntico Testamento 1-2

PASINATOMorale sociale

GASPARINI semDialogo interreligioso

3 DAL POZZOLOTeologia Fondamenta

GASPARINIPatrologia

COMIATI DALPOZZOLO ZONATO ambivalenza del sacrificio - seminario

4 DAL POZZOLOTeologia Fondamenta

GASPARINIPatrologia

COMIATI DALPOZZOLO ZONATO ambivalenza del sacrificio - seminario

Venerdì 1 TRABACCHINAntico Testamento 1-2

VIVIANAntropologia th Escat

GALZIGNATOChiese crist. ecumenismo

2 TRABACCHINAntico Testamento 1-2

VIVIANAntropologia th Escat

TOMMASIFilosofia della religione

3 CIVIEROTemi di Mariologia

PASINATOMorale sociale

TOMMASIFilosofia della religione P

4 CIVIEROTemi di Mariologia

PASINATOMorale sociale

TOMMASIFilosofia della religione

PER TUTTI : Giovedì 28 e venerdì 29 gennaio 2015 due serate di metodologia

SECONDO E TERZO ANNO : mercoledì Baldan fino al 4 marzo quindi GaspariniQUARTO E QUINTO ANNO mercoledì Gasparini fino al 4 marzo quindi Lucatello giovedì Gasparini fino al 4 marzo

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ISCRIZIONI ALL’ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE “Mons. A. Onisto” per l’anno accademico 2014-20 1 5

da Mercoledì 3 settembre 2014 a Venerdì 10 ottobre 2014** eventuale sistemazione di corsi per il Secondo quadrimestre: da martedì 13 gennaio 2015 a venerdì 6 febbraio 2015

I° semestre:inizio lezioni martedì 16 settembre 2014fine lezioni venerdì 19 dicembre 2014esami sessione invernale da mercoledì 7 gennaio

a mercoledì 28 gennaio 2015

II° SemestreGiovedì 29 e venerdì 30 gennaio due serate di Metodologia

Inizio lezioni martedì 3 febbraio 2015martedì 17 febbraio ultimo carnevale mercoledì 18 ceneri vacanzagiovedì santo 2 venerdì santo 3 pasqua 5 aprilevacanza dal 6 al 12 aprile)venerdì primo maggio vacanza

Conclusione lezioni: venerdì 22 maggio

Esami sessione estiva da mercoledì 27 maggio a venerdì 26 giugno

Sessione di settembre: da giovedì 10 settembre 2015 a sabato 26 settembre 2015

lunedì 29 settembre 2014 consiglio di isititutolunedì 27 ottobre 2014 commissione valutazione tesilunedì 1 dicembre 2014 collegio docentilunedì 23 febbaio 2015 consiglio di isitutolunedì 22 giugno 2015 collegio docenti

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ORARIO DELLA BIBLIOTECA DI TEOLOGIANb. per informazioni in tempo reale consultare sito biblioteca seminario (link in sito diocesano)

Lunedì 14.30-18.30Martedì 14.30-18.00Giovedì 14.30-19.00Venerdì 14.30-19.00

APERTURA: martedì 9 settembre 2014

GIORNI DI CHIUSURA SETTIMANALI: MERCOLEDI’ E SABATO

LA BIBLIOTECA SARA’ CHIUSA INOLTRE NEI SEGUENTI GIORNI:.

* lunedì 8 dicembre 2014: solennità dell’Immacolata Concezione* da venerdì 19 dicembre 2014 a mercoledì 7 gennaio 2015* da Lunedì 2 febbraio 2015 a Sabato 7 febbraio 2015* da Mercoledì santo 1 aprile 2015 a Sabato 25 aprile 2015* venerdì primo maggio 2015: festa del lavoro

CHIUSURA ESTIVA: da lunedì 22 giugno 2015 a sabato 5 settembre 2015 (compresi)

ORARIO DELLA BIBLIOTECA ANTICA DEL SEMINARIO

Lunedì 9.30 – 12.30 Pomeriggio 15.00 – 18.00Martedì 9.30 – 12.30 Pomeriggio 15.00 – 18.00Mercoledì e Giovedì CHIUSOVenerdì 9.30 – 12.30 Pomeriggio 15.00 – 18.00

ORARIO SCOLASTICOda martedì a venerdì:

I ORA: 19.00-19.45II ORA: 19.50-20.35PAUSA: 20.35-20.45III ORA: 20.45-21.30IV ORA: 21.35-22.20

ORARIO DELLA SEGRETERIA

da martedì 9 settembre 2014 a venerdì 22 maggio 2015:martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 18.30 alle ore 20.30

da mercoledì 27 maggio a giovedì 25 giugno 2015:mercoledì e giovedì dalle ore 18.30 alle ore 20.30

rimane chiusa luglio e agosto nonché giorni festivi e festosiriaprirà, a Dio piacendo, giovedì 10 settembre 2015

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STUDENTI CHE HANNO CONSEGUITO IL TITOLONELL’ANNO ACCADEMICO 2013- 2014

AZZOLIN CHIARA il 26 febbraio 2014 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “I concetti di figlio, maternità e paternità e il pensiero del Magistero nell’epoca delle biotecnologie”, diretta dal prof. Giuseppe Pellizzaro

BATTAGLIA DANIELA il 29 novembre 2013 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Santo Stefano di Ungheria e la prima evangelizzazione dei magiari”, diretta dal prof. Silvio Ceccon

BERNAR ELISA l’11 giugno 2014 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta “L’etica pubblica nelle società multiculturali: il difficile percorso della libertà religiosa”, diretta dal prof. Leopoldo Sandonà

BUSATO SERENA l’11 giugno 2014 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “La metafora del teatro di Goffman tra sociologia e rito religioso”, diretta dal prof. Simone Zonato

DE BONI ALESSIA il 16 giugno 2014 ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Educare all’amore: la pedagogia di santa teresa di gesù bambino”, diretta dal prof. Matteo Lucietto

FACCHINI MONICA l’11 giugno 2014 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Il mistero del Natale”, diretta dal prof. Diego Baldan

FATTORI ORNELLA il 26 febbraio 2014 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Perché un Dio uomo? Un primo approccio all’opera di Sant’Anselmo di Aosta”, diretta dal prof. Diego Baldan

FATTORI STEFANO il 25 novembre 2013 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta “La giustapposizione ‘benedizione-inganno’ nella fraternità conflittuale tra Esaù e Giacobbe”, diretta dal prof Gianni Trabacchin

FUSINA DANIELA il 26 febbraio 2014 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Chiesa e politica tra prossimità e pace in don Tonino Bello”, diretta dal prof. Matteo Pasinato

FUSINA ORNELLA il 25 novembre 2013 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Giuseppe Moscati: il medico della carità. Vita morale evita spirituale in ‘accordo’ armonico”, diretta dal prof. Matteo Pasinato

GIUSTI MARIA GRAZIA il 25 novembre 2013 ha conseguito il Diploma di Magistero in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Compassione ed attesa nel pensiero di Simone Weil” diretta dal prof. Roberto Vinco

MANTESE FEDERICA il 16 giugno 2014 ha conseguito il Diploma di Magistero in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Dominio dominato (Gen 1,26-28) tradotto in cura e liturgia”, diretta dal prof. Matteo Pasinato

MENEGHINI FABIO il 25 novembre 2013 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “L’odierna “preghiera” nella comunità di Taizé. Struttura, sviluppo, implicazioni liturgiche”, diretta dal prof. Gaetano Comiati

MORROI MARCELLO ANTONIO l’11 giugno 2014 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Etica e spiritualità del lavoro: ritornare a se stessi di fronte alla crisi economica”, diretta dal prof. Leopoldo Sandonà

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MOTTIN DONATELLA il 29 novembre 2013 ha conseguita il Diploma di Magistero in Scienze Religiose con l’esercitazione scritta “Il potere delle donne nell’opera lucana”, diretta dal prof. Gianni Trabacchin

PIEMONTESE BIAGIO l’1 marzo 2014 ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze religiose con l’esercitazione scritta “Tre modelli di ‘insegnamento religioso’: il maestro interiore di Agostino; Dio maestro di Kierkegaard; l’alterità come via maestra di Lèvinas”, diretta dal prof. Roberto Tommasi

PILOTTO SABRINA il 29 novembre 2013 ha conseguito il Diploma di Magistero in Scienze religiose con l’esercitazione scritta “Hadewijch d’Anversa. Le beghine e la minne”, diretta dal prof. Silvio Ceccon

PULIN GIUSEPPE il 13 giugno 2014 ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “L’azione del Vescovo di Vicenza mons. Carlo Zinato durante la Resistenza (1943-1945)”, diretta dal prof. Francesco Gasparini

REFOSCO MARTA il 16 giugno 2014 ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “L’educazione religiosa in ambito cristiano-cattolico. Forza centrifuga e forza centripeta”, diretta dal prof. Simone Zonato

RUZZANTE LARA il 13 giugno 2014 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Religioni primitive: senso religioso millenario”, diretta dal prof.Francesco Gasparini

RUZZANTE ZORAIMA il 29 novembre 2013 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta “Dare corpo alle relazioni. Una riflessione antropologica e spirituale”, diretta dal prof. Dario Vivian

SCARAMELLA MARIA GRAZIA il 25 novembre 2013 ha conseguito la Laurea in Scienze religiose con l’esercitazione scritta: “Febe chiede di essere riconosciuta. La donna e i ministeri nella chiesa”, diretta dal prof. Gianni Trabacchin

TESTOLIN GIUDITTA l’11 giugno 2014 ha conseguito la Laurea in Scienze Religiose con l’esercitazione scritta: “Il progetto Rachele. Un cammino di guarigione interiore dal dolore post-aborto”, diretta dal prof. Giuseppe Pellizzaro

PRESENTAZIONE 3AUTORITÁ ACCADEMICHE E OFFICIALI 6ORARIO DI APERTURA DELLE SEGRETERIE 6DOCUMENTISTATUTO 7REGOLAMENTO 8NORME SUL CONFERIMENTO DEL TITOLO DI “LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE” 14NORME SUL CONFERIMENTO DELTITOLO DI “LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE” 16PIANO DEGLI STUDI CICLO DEL TRIENNIO (1° - 2° - 3° anno) 18PIANO DEGLI STUDI CICLO DEL TRIENNIO (1° - 2° - 3° anno) 19CICLO DEL BIENNIO (4° - 5° anno) 20CICLO DEL BIENNIO (4° - 5° anno) 21DOCENTI DELL’ANNO ACCADEMICO 2011-2012 23

TRIENNIO PRIMO ANNO 25INTRODUZIONE GENERALE ALLA SACRA SCRITTURA 27INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA 28TEOLOGIA FONDAMENTALE 29MORALE FONDAMENTALE 31

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Page 104:  · Web viewFacoltà Teologica del Triveneto ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE “ Mons. Arnoldo Onisto ” Vicenza Annuario a ccademico 20 14-2015 ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE

TEMI DI STORIA DELLA FILOSOFIA 33FILOSOFIA CONTEMPORANEA 34STORIA DELLA CHIESA 1 35SOCIOLOGIA GENERALE 37ANTICO TESTAMENTO 1 (Pentateuco e Libri storici) 38ANTICO TESTAMENTO 2 (Profeti e libri sapienziali) 39TEMI DI MARIOLOGIA 40PEDAGOGIA GENERALE 41NOTE DI METODOLOGIA per il primo anno 42

TRIENNIO SECONDO ANNO 44ANTROPOLOGIA FILOSOFICA 45ANTROPOLOGIA TEOLOGICA ED ESCATOLOGIA 47IL MISTERO DI DIO - LA TRINITA' 48CRISTOLOGIA 49NT3 LETTERATURA GIOVANNEA 50PATROLOGIA 52MORALE SOCIALE E DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA 54STORIA DELLA CHIESA 2 56LITURGIA 59PSICOLOGIA DELLA PERSONALITA' 60NOTE DI METODOLOGIA per il secondo e terzo anno 62

BIENNIO SPECIALISTICO PRIMO ANNO 63FILOSOFIA DELLA RELIGIONE 64LE GRANDI RELIGIONI 65TEOLOGIA DELLE RELIGIONI E DIALOGO INTERRELIGIOSO 67PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL'EDUCAZIONE 69EDUCARE: SOGGETTI AMBITI E METODOLOGIE 71CATECHETICA: EDUCARE ALLA FEDE 73CHIESE CRISITANE ED ECUMENISMO 75DIDATTICA DELL'IRC 76L'AMBIVALENZA DEL SACRIFICIO 78ANDRAGOGIA: EDUCARE L'ADULTO ALLA FEDE 79SEMINARIO: I SALMI 79RELIGIOSITA' GIOVANILE 79TIROCINIO 80

CALENDARIO PER L’ANNO ACCADEMICO 2014/2015 81ORARIO LEZIONI PRIMO E SECONDO SEMESTRE 94DATE E ORARI SEGRETERIA E BIBLIOTECA 96STUDENTI CHE HANNO CONSEGUITO TITOLI NEL 2013-2014 98

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