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  • ANGELO ALLEGRINI

    VINCERE FOBIE E PAURE

    Come Superare le Tue Paure con la PNL e Vivere

    la Vita che Desideri

  • TitoloVINCERE FOBIE E PAURE

    AutoreAngelo Allegrini

    EditoreBruno Editore

    ISBN9788861744639

    Sito internetwww.BrunoEditore.it

    ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al fine di un riconoscimentoin caso di pirateria. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte diquesto libro pu essere riprodotta con alcun mezzo senza lautorizzazione scrittadellAutore e dellEditore. espressamente vietato trasmettere ad altri il presentelibro, n in formato cartaceo n elettronico, n per denaro n a titolo gratuito. Lestrategie riportate in questo libro sono frutto di anni di studi e specializzazioni,quindi non garantito il raggiungimento dei medesimi risultati di crescita personaleo professionale. Il lettore si assume piena responsabilit delle proprie scelte,consapevole dei rischi connessi a qualsiasi forma di esercizio. Il libro haesclusivamente scopo formativo e non sostituisce alcun tipo di trattamento medico opsicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di avere dei problemi o disturbi fisici opsicologici dovrai affidarti a un appropriato trattamento medico.

  • Sommario

    IntroduzioneCapitolo 1: Come verificare le motivazioniCapitolo 2: Come creare i presupposti per la riuscita Capitolo 3: Come credere nel cambiamentoCapitolo 4: Come sostituire le strategie limitantiCapitolo 5: Come usare le sottomodalit criticheCapitolo 6: Come generare il nuovo comportamentoCapitolo 7: Come inizia una nuova vitaTecnicaConclusione

  • Introduzione

    Dora in poi vivere qui sar pi vario e interessante...

    Noi avremo una nuova ragione di vita. Ci solleveremo dalletenebre dellignoranza,

    ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilit.

    Saremo liberi! Impareremo a volare!

    (Richard Bach)

    Tra tante cose belle e meno belle che esistono sulla Terra ci sonopurtroppo anche fatti che mi rendono dispiaciuto; tra questi, inparticolare, una consapevolezza mi ha spesso indotto a cercare diessere daiuto per gli altri. Molti problemi affliggono le donne egli uomini di questo mondo solo perch nessuno dice loro che lesoluzioni sono semplici e a portata di mano.

    per questo che, dopo aver reso molto pi facile la vita a unamia amica, non solo terrorizzata dallidea di stare sopra unaeroplano, ma neppure in grado di usare lascensore e che oggifelicemente vola e si risparmia la fatica di scendere e salire ognigiorno le quarantaquattro rampe di scale che abitualmente eracostretta a fronteggiare tra casa e ufficio, mi sono deciso ascrivere questo manuale.

    Parlare di fobie, al giorno doggi, significa affrontare un discorsoche riguarda una insospettatamente numerosa variet di paure e

  • angosce diverse e pi o meno limitanti: dalla paura del vuoto aquella di parlare, dalla paura del buio alla paura dei cani ecc.

    Significa, quindi, affrontare una questione rilevante permoltissime persone che combattono con ansie e timori di diversaqualit e intensit e, probabilmente, non sanno o non credono chepotrebbero liberarsi del loro fardello con un piccolo sforzo esenza spendere un capitale.

    Mi sembra doveroso sottolineare da subito che ci che contenuto in questo ebook non tutta farina del mio sacco: sitratta piuttosto di una mia lettura, fondata su unesperienzaormai pi che decennale, delle potenti tecniche elaborate dallaProgrammazione Neuro-Linguistica, disciplina fondata negliStati Uniti, negli anni Settanta, da due signori di nome RichardBandler e John Grinder, che hanno avuto la geniale intuizione ditrasformare in ununica materia moltissime competenze e abilitche appartenevano alle scienze pi svariate, quali lapsicolinguistica, la grammatica trasformazionale, la neurologia,il cognitivismo e molto altro ancora.

    Io ho avuto la fortuna di studiarla per due anni con due maestrieccezionali che si chiamano Bruno Benouski e Laura Quintarellie, visto che a me ha cambiato la vita, decisamente in meglio,voglio condividere quello che ho imparato e renderlo disponibileper chi ne ha bisogno.

    Per prima cosa voglio anticiparti subito quale vantaggio otterraileggendo questo ebook. Cosa si propone un manuale che tipromette che vincerai fobie e paure?

  • Intanto, esattamente quello che dichiara. Consentire a chi, comete non importante per quale motivo si sente male per lapresenza di un ragno nella propria stanza, oppure si sente svenirealla vista del sangue o non riesce a prendere un aereo neppureper un breve volo nazionale di trenta minuti, e che desideradimenticare ogni tipo di impedimento o limitazione per vivereuna nuova vita con sua piena e totale soddisfazione.

    Per ottenere questo scopo non occorre n farti perdere tempo conspiegazioni tecniche, teorie, statistiche o delucidazioni sulfunzionamento delle onde cerebrali, come mi capitato ditrovare sui vari siti Internet che affrontano il problema, e nonserve neppure che tu spenda cifre che vanno dai seicento ai milleeuro per seguire costosi seminari e work-shop incentrati propriosui sistemi e sulle conoscenze che troverai compendiate inquesto manuale.

    Grazie alle tecniche sperimentate in ormai quarantanni di PNLnel mondo, sarai in grado velocemente non solo di sconfiggerequelle paure che forse ti hanno accompagnato finora, ma anchedi superare ostacoli di diversa natura che spesso ti impedisconodi raggiungere un qualsiasi stato da te desiderato attraverso unanuova competenza che ti stupir per la sua efficacia.

    Il metodo valido universalmente: attraverso semplici capitoliche si concludono con utili riassunti, sarai condotto per mano inun cammino graduale di approfondimento e conoscenza che,unitamente agli esercizi pratici che ti verranno proposti, ticondurr a una condizione finora sconosciuta che potenziertutta la tua vita.

  • Bene, a questo punto le istruzioni sono state date Si parte!

  • CAPITOLO 1: Come verificare lemotivazioni

    La prima cosa da chiarire, di modo da sgombrare il campo daogni tuo possibile ragionevole dubbio, che non tutto sulla Terra necessariamente unattivit indispensabile, n un bisognoprimario come bere, mangiare, dormire o riprodursi. Ci sonoazioni che possono essere validamente sostituite da altre e cisono fatti, vicende, situazioni e oggetti che possiamo ancheevitare o addirittura fingere che non esistano.

    Questo significa che, a meno che tu non sia soggetto a continuesollecitazioni e giudizi da parte di chi ti osserva e ti circonda,probabilmente puoi continuare a vivere tranquillamente la vita ditutti i giorni convivendo con la tua fobia senza necessit diessere per forza capace di sopraffarla. Se ci vero, da talesemplice constatazione ne discende subito unaltra che, perquanto banale appaia, indispensabile sottolineare: avere pauranon un male in termini assoluti.

    Come vedrai pi avanti, la paura di una cosa solitamente derivada unintenzione preservatrice che si pone lobiettivo di aiutarci,proteggendoci da un pericolo o pi spesso come in molti casi da un supposto pericolo.

    Da qui deriva la necessit di accertare con sollecitudine e primadi proseguire oltre se la tua intenzione di vincere la pauracollima con la tua reale motivazione. Anche se a molti potrebbeapparire scontato, ti assicuro che non lo . La prima domanda

  • che dovrai porti dunque se vuoi veramente superarelimpedimento che ti ha portato a leggere questo ebook.

    SEGRETO n. 1: la paura generata da unintenzionepreservatrice che si pone lobiettivo di aiutarci,proteggendoci da un pericolo o pi spesso da un suppostopericolo.

    Non solo non detto che la tua vera intenzione sia proprioquesta, ma non neppure detto che questo sia un bene per te. Se,infatti, tu fossi un dirigente di unimportante societ con sede aDsseldorf e filiali in tutta Europa, con il bisogno di spostarsiquasi quotidianamente tra Milano e la Germania, il non averepaura di volare, probabilmente, per la tua professione,costituirebbe un vantaggio, ma ho seri dubbi che la tua vitapersonale ne possa uscire migliorata.

    Sarebbe un caso in cui, come accennavo prima, la paura di volarenon costituisce un limite o un impedimento al raggiungimentodel benessere, piuttosto uno strumento di tutela e di salvaguardiapersonale.

    Per questo, se la risposta alla domanda che ti sei appena postofosse un no, non dovresti rammaricarti pi di tanto ma accettaredi convivere serenamente con gli altri milioni di uomini e didonne che probabilmente non si pongono tanti problemi e che,tuttavia, vivono la loro vita con le loro personali paure senzatragedie o drammi particolari.

    Se, invece, la tua risposta stata un s, allora ti sei incamminatosulla strada che ti porter a raggiungere il tuo obiettivo, anche se

  • non prima di aver fatto altre verifiche. Ancora una volta per,prima di procedere, occorre definire bene alcune regole diviaggio necessarie per arrivare alla meta promessa dallebook.

    So per certo, infatti, che molto probabilmente, per curiosit,diffidenza o per smania di verificare come sia possibile ottenereil risultato, tu potresti leggerti, magari tutto dun fiato, questoebook; come pure potresti essere uno scettico irriducibile chenon si piega a eseguire gli esercizi che ti saranno proposti o chepotresti smettere solo perch sfiduciato o deluso dalla semplicitdelle ricette e delle tecniche che ti prescriver. In tutti i casi tipropongo un patto.

    Ogni cosa riportata in questo manuale, ogni suggestione e ognipratica sperimentata sul campo, prima di essere riscritta epresentata per il tuo caso, sar efficace, funzioner e ticonsentir di superare la tua paura, a condizione che tu rispettilordine dei capitoli e che esegua tutto quanto ti verr richiesto,anche se qualcosa ti dovesse sembrare ripetitivo, noioso,scontato, difficile, strano, banale o impossibile. In cambio dellegiuste strategie ti chiedo soltanto impegno e determinazione nelvoler raggiungere il risultato.

    Non devi smettere di apprendere o di credere nella tua riuscita;andando avanti nella lettura ti accorgerai che la tua paura avrper te un altro significato, ma non devi fermarti per strada.

    SEGRETO n. 2: potrai superare ogni impedimento quandovorrai e se lo vorrai, applicando le giuste strategie condeterminazione e costanza.

  • Definite le regole, possiamo tornare alle verifiche. Abbiamoappurato che la tua motivazione seria e che vuoi veramenterisolvere un problema; sei quindi sulla strada giusta perraggiungere il tuo obiettivo, ma dobbiamo prima eseguire uncontrollo, che chiameremo ecologico perch ci serve adaccertare che il tuo scopo sia in armonia con il resto della tuavita e del tuo bagaglio di identit, di valori, di credenze e dicultura.

    Richiamando ancora una volta lesempio del dirigente dellacompagnia di Dsseldorf, qualora la necessit di spostarsi involo in continuazione collidesse con il desiderio di dedicarsi dipi alla famiglia e ai propri figli, probabile che il nostromanager finisca con lo sviluppare tutta una serie di malesseri einsoddisfazioni pur avendo superato il problema della sua paurae non avendo apparenti problemi a prendere laeroplano.

    Dobbiamo perci sgombrare il campo da ogni possibilecontroindicazione. Per farlo dovrai fare appello a tutti i tuoisensi e chiamare in causa tutto il tuo essere. Per una miglioreriuscita dovrai prenderti del tempo e rilassarti. Io ti consiglio disederti, magari se hai una poltrona preferita o un posto tutto tuomettiti proprio l dove pensi che nessuno ti possa disturbare,chiudi gli occhi e immaginati nel futuro.

    Pensa di trovarti in una nuova condizione. Non hai nessunapaura, nessun timore ti affligge e neppure stai pensando in alcunmodo che questo possa essere stato un problema: semplicementenon ci pensi pi.

    Immaginati in questa situazione e poniti alcune domande,

  • facendo attenzione a usare bene i tuoi sensi e a utilizzare tutto iltempo che ti occorre a ottenere risposte sincere:

    Cosa succeder in questo tuo nuovo stato?

    Cosa vedrai quando avrai raggiunto il tuo obiettivo?

    Cosa udirai?

    Cosa ti dirai?

    Cosa penserai?

    Come ti sentirai?

    C qualcosa di insoddisfacente, qualche disagio, anche lieve,che ti turba?

    Se ci fosse un inconveniente, qualcosa che non funziona, cosasarebbe?

    importante che tu faccia caso ad ogni sensazione che ti passaper la mente, anche a quelle pi strane o passeggere, perch se letue risposte non ti daranno la conferma che X un obiettivo da teveramente desiderato ti conviene rivedere i tuoi progetti.

    Pu darsi che emergano altre esigenze che non avevi benfocalizzato prima e che queste siano facilmente esaudibili senzache tu debba fare a meno di quello che ti procura ansia ospavento (ad es. portare con te tua figlia che parla correntementequattro lingue e che ti salvaguarder dal rischio di smarrire lastrada appena fuori laeroporto).

  • Quello che conta che tu sia sicuro che non vi sianocontroindicazioni rispetto al tuo nuovo stato privo di paure. Seniente ti molesta, se le tue risposte ti confermeranno che unavolta raggiunto il tuo obiettivo ci che sentirai sar solo piacereper il benessere conquistato, se godrai della vista di tutto ci cheti circonda, se quello che udirai sar soltanto il suono di parolesoddisfatte senza che nulla ti possa inquietare, dedica un altropo del tuo tempo ad assaporare questo stato: sei pronto acontinuare il percorso.

    SEGRETO n. 3: proietta te stesso nel tuo futuro privo dipaure, questo ti aiuter a capire meglio quali sono i tuo veridesideri e le tue reali esigenze.

    RIEPILOGO DEL CAPITOLO 1:

    SEGRETO n. 1: la paura generata da unintenzionepreservatrice che si pone lobiettivo di aiutarci, proteggendoci daun pericolo o pi spesso da un supposto pericolo.

    SEGRETO n. 2: potrai superare ogni impedimento quandovorrai e se lo vorrai, applicando le giuste strategie condeterminazione e costanza.

    SEGRETO n. 3: proietta te stesso nel tuo futuro privo di paure,questo ti aiuter a capire meglio quali sono i tuo veri desideri ele tue reali esigenze.

  • CAPITOLO 2: Come creare i presuppostiper la riuscita

    Adesso ci occuperemo poco delle paure, anzi non ce neoccuperemo affatto, cos sarai sereno e nella condizione ottimaleper lasciar crescere dentro di te il seme di qualche nuovaconsapevolezza che ti torner utile a suo tempo.

    Come ho gi scritto nellIntroduzione di questo manuale, tutti icontenuti che vi sono descritti provengono dai testi e dagliinsegnamenti della Programmazione Neuro-Linguistica da meriletti e adattati al caso specifico, e quindi proprio dallABCdella PNL che attingerai a piene mani per aumentare e potenziarele risorse a tua disposizione.

    Salvo rari casi, tutti noi viviamo una vita piuttosto frenetica: lenostre giornate sono organizzate sulla base di orari,appuntamenti, scadenze, agende e calendari. Questo significa cheper noi il tempo riveste un ruolo chiave in tutti i processicognitivi; che esso percepito come elemento necessario, maanche naturale, presente allinterno delluomo che, come tutti gliesseri viventi, ha in s unorganizzazione temporale.

    In pratica luomo un vero e proprio orologio vivente. Lacronobiologia ha mostrato come la secrezione di alcuni ormoni,il tasso di alcuni elementi nel sangue, nel plasma e nelle urine, lavariazione di temperatura, abbiano una struttura temporaleperiodica giornaliera e che anche altre funzioni fisiologichesiano sincronizzate con il ciclo luce-oscurit. un tempo

  • qualitativo, proprio del funzionamento biologico, basato sulciclo solare, sullalternanza dei giorni e delle notti e del ritornodelle stagioni, cui si contrappone il tempo quantitativo, uniformee sempre uguale, scandito dagli orologi.

    Nella fretta luomo finisce col perdere la consapevolezza diquanto lo circonda, lesperienza diventa soprattutto apparenza eabitudine e non tutto quello che crediamo di vedere e saperecorrisponde a una vera realt oggettiva. Questo accade perchnella nostra mente operano tutta una serie di filtri e di vincoliche oscurano un mondo non sempre identico a quello da noipensato.

    Vincoli che filtrano lesperienza e come nel ben noto esempiodelliceberg, lasciano che soltanto una piccola cima affioridallacqua lasciando sommersa una parte ben pi consistente enascosta. Sono filtri di tre tipi:

    fisiologici: determinati dai limiti del nostro stesso corpo e delnostro sistema nervoso (a differenza delle mosche, la cuiconformazione oculare consente una visione completadellambiente che le circonda, la nostra posizione degli occhi sulviso ci impedisce di osservare quello che accade alle nostrespalle).

    sociali: costituiti dallappartenenza a un gruppo: culturale,linguistico (luso di un codice specifico o di un gergo unesempio di vincolo che limita ed esclude la comprensione al difuori dei confini del gruppo), economico, nazionale ecc.

    personali: derivanti dalla nostra esperienza unica e individuale

  • (ad esempio la nostra educazione, il tipo di istruzione ricevuta, lanostra esperienza sentimentale e affettiva, le nostre credenze sulmondo ecc.).

    Cos facendo la nostra esperienza del mondo spesso diventafallace, erronea, si convince di quello che non o suggeriscestrategie inefficaci o inopportune. Solo che, mentre di solito facile accorgersi degli errori degli altri e siamo bravissimi aindividuare i limiti di una visione sbagliata di un nostrointerlocutore o di unintera categoria di persone come potrebberoessere i seguaci di unidea politica diversa dalla nostra, quando asbagliare siamo noi, quando prendiamo una cantonata o siamovittime di unillusione, abbiamo bisogno di un certo impegno pertornare sulla strada maestra.

    Per questo, per farci riflettere sul rischio di cadere in errore ma,soprattutto, per fornirci uno strumento formidabile capace dipotenziare tutte le nostre abilit, una specie di bussola diorientamento per la nostra mente, la PNL fa partire ogni tipo disuccessiva considerazione da un presupposto originario checostituisce il fondamento di qualsiasi ulteriore ragionamento.

    SEGRETO n. 4: la mappa non il territorio che essarappresenta, ma se esatta, ha una struttura simile a quelladel territorio, che ne spiega lutilit.

    Si tratta, a ben guardare, di unenunciazione del matematicopolacco Alfred Korzybski, sicuramente efficace ma di certo nonoriginale, essendo questo concetto ricorrente nella storia delpensiero umano dai tempi del famoso mito della caverna diPlatone e del divenire di Eraclito, per passare poi dai dubbi di

  • Michel de Montaigne e arrivare fino a noi con la leggerezzainsostenibile di Milan Kundera.

    Chi ha reso celebre e popolare questo principio stato invece ilfondatore del cognitivismo, Gregory Bateson, che nei suoi scrittici ha spiegato che, anche se stiamo pensando alle noci di cocco oai porci, nel nostro cervello non vi sono, naturalmente, n noci dicocco n porci.

    Se qualcuno calpesta una bandiera continua Bateson di solitoun tale gesto provoca facilmente indignazione in chi si senteoffeso nel sentimento nazionale ma, in realt, a essere calpestato solo un pezzo di stoffa e tuttavia anche colui che lhacalpestata ha identificato a sua volta quella stoffa con ci cheessa rappresenta. Di fatto vuol dire che non esiste esperienzaoggettiva.

    Scrive sempre Bateson: Ogni esperienza soggettiva [] ilnostro cervello a costruire le immagini che noi crediamo dipercepire. significativo che ogni percezione ognipercezione conscia abbia le caratteristiche di unimmagine. Undolore localizzato in una parte del corpo: ha un inizio, una finee una collocazione, e si evidenzia su uno sfondo differenziato.Queste sono le componenti elementari di unimmagine. Quandoqualcuno mi pesta un piede, ci che esperimento non il suopestarmi un piede, ma limmagine che io mi faccio del suopestarmi il piede, ricostruita sulla base di segnali neurali cheraggiungono il mio cervello in un momento successivo alcontatto del suo piede col mio. Lesperienza del mondo esterno sempre mediata da specifici organi di senso e da specifici canalineurali. In questa misura, gli oggetti sono mie creazioni e

  • lesperienza che ho di essi soggettiva, non oggettiva. Tuttavia,non banale osservare che pochissimi, almeno nella culturaoccidentale, dubitano delloggettivit di dati sensoriali come ildolore o delle proprie immagini visive del mondo esterno. Lanostra civilt profondamente basata su questa illusione

    (Gregory Bateson, Mente e natura, Milano, Adelphi, 1984).

    Se non esiste esperienza oggettiva e se, tornando alla nostramappa, non abbiamo certezza che le indicazioni che vi troviamosegnate siano esattamente quelle che ci conducono alla nostrameta o che siano uguali a quelle della mappa di un altro, ci dicui dovremo preoccuparci che essa sia il pi possibile simile alterritorio, di modo che ci sia utile, che diventi uno strumento diaiuto, capace di potenziare e arricchire le nostre risorse.

    Quindi la nostra esperienza del mondo che ci circonda, della vitache viviamo e delle persone che fanno parte di essa, pur essendosoggettiva pu essere ugualmente utile ed efficace a patto che siafunzionale al raggiungimento dei nostri obiettivi. E ci aiuta,esattamente come una mappa o un navigatore satellitare ciconsigliano il modo pi breve per raggiungere una meta.

    Pu capitare che in una vacanza o in un viaggio pi lungo delprevisto si finisca in un luogo o in una regione non coperta dallanostra cartina stradale o non presente nella memoria del nostronavigatore, ma non per questo ci dovremo necessariamenteperdere; sufficiente, infatti, fermarci in un autogrill eacquistare una nuova mappa, pi estesa, per continuare il nostrocammino.

  • Dire che a fondamento della conoscenza che abbiamo delle cosevi sia in ultima analisi una rappresentazione della realt, vuoldire riconoscere la fondatezza di un secondo presupposto,altrettanto importante, utilissimo nel percorso che ci porter apossedere la competenza che desideriamo.

    SEGRETO n. 5: possibile ampliare la mappa di unindividuo aiutandolo a scoprire nuove possibilit tra le qualiscegliere.

    In altre parole questa affermazione considerevole sta asignificare che ciascun essere umano pu in ogni momentoscoprire come dotarsi di nuove abilit e acquisire nuoveconsapevolezze.

    Nel suo libro Il tempo per cambiare (Urgnano, Roberti, 2004)Richard Bandler usa una bella ed efficace immagine, quella delmanuale perduto, per spiegare come sia possibile cambiarecomportamenti che non ci piacciono. A differenza di qualsiasimacchina, di ogni computer, oggi tutti dotati di manuali diistruzioni che ci spiegano perfino che dobbiamo infilare il cavodi alimentazione nella presa di corrente, quando siamo natinessuno ci ha forniti di un manuale che insegni a usare tutte lefunzioni del nostro cervello.

    Scherzandoci su, Bandler dice che forse rimasto nella placentama poi pi seriamente aggiunge che nessuno ci ha mai insegnatoche se, ad esempio, ingrandiamo e rendiamo pi luminosa nellanostra mente limmagine di un evento piacevole, la nostra

  • sensazione di benessere aumenta allistante, mentre se alcontrario aumentiamo lintensit della rappresentazione di unfatto spiacevole ci sentiamo immediatamente peggio.

    Ma allora, questo vuol dire che sufficiente sapere qualepulsante del cervello spingere o quale manopola ruotare permodificare le nostre sensazioni e le nostre reazioni, magari neiconfronti di una cosa che non ci piace o che, addirittura, ci fapaura? La risposta , molto semplicemente, s!

    SEGRETO n. 6: ognuno si comporta in relazione alla propriarappresentazione della realt. Basta imparare a modificarequelle rappresentazioni che non ci servono o che non cipiacciono per modificare il nostro comportamento.

    RIEPILOGO DEL CAPITOLO 2:

    SEGRETO n. 4: la mappa non il territorio che essarappresenta, ma se esatta, ha una struttura simile a quella delterritorio, che ne spiega lutilit.

    SEGRETO n. 5: possibile ampliare la mappa di un individuoaiutandolo a scoprire nuove possibilit tra le quali scegliere.

    SEGRETO n. 6: ognuno si comporta in relazione alla propriarappresentazione della realt. Basta imparare a modificare quellerappresentazioni che non ci servono o che non ci piacciono permodificare il nostro comportamento.

  • CAPITOLO 3: Come credere nelcambiamento

    Nel nostro approfondimento pratico-teorico precedente abbiamovisto che non esiste unesperienza oggettiva assoluta ma che perorientarci per le strade della vita ci serviamo di rappresentazioniinterne alla nostra mente che possono essere visive, uditive osensoriali. Abbiamo anche detto che, conseguentemente, sufficiente imparare a modificare queste rappresentazioni permodificare le reazioni e i comportamenti che decidiamo dicambiare.

    Molti a questo punto si scoraggiano. Conosco le obiezioni eposso dire che sono veramente deboli. Una delle pi frequentiriguarda la capacit di imparare:

    sono troppo vecchio per imparare;

    a questa et non si impara pi o altre amenit del genere.

    Ora, a parte il fatto che mi si dovrebbe spiegare che significatroppo vecchio (troppo rispetto a chi o a che cosa?), il punto ,molto semplicemente, che queste affermazioni non sono vere.

    Quante cose il nostro cervello impara ogni giorno senza cheneppure ce ne accorgiamo? Quante persone adulte o addiritturaanziane, nel mondo, hanno imparato a usare strumentitecnologici complicati, a usare un mouse, a mandare email dalproprio telefonino, a riconoscere chi ha la precedenza su una

  • rotatoria o a usare una bilancia digitale o un forno a microonde?La verit che il nostro cervello impara con grande facilit,spesso anche senza che ne siamo del tutto consapevoli.

    Pensa alle volte che non riesci a scacciare unidea o anche unacanzone dalla tua mente: forse non te ne eri mai reso conto ma lacosa strabiliante come quel motivetto sia entrato nella tuatesta. Anche le fobie, per rimanere in tema col nostro argomentoprincipale, non sono altro che una forma straordinaria diapprendimento. Spesso basta una sola esperienza, un solotentativo, per imparare ad aver paura di qualcosa.

    Ed un apprendimento solido e resistente nel tempo. A me non mai capitato di vedere una persona che ha il terrore del sangue, odei ragni, e che si dimentichi della sua paura perch magari stavasoprappensiero: Accidenti, ieri ho visto un ragno e mi sonoscordato di svenire...

    Laltra obiezione suona pi o meno: Io sono fatto cos. Ilsolito Richard Bandler nei tanti corsi che ha tenuto in tutto ilmondo era solito ricordare ai suoi allievi quante persone riescanoa far soffrire i propri cari, i propri amici e persino loro stessisolo per il fatto che debbano essere se stessi.

    Come se si potesse essere un altro. Una persona rimane semprese stessa anche quando impara a comportarsi in modo nuovo e seesiste la possibilit di acquisire competenze e abilit potenzianti,perch rinunziarvi? Purtroppo la medicina tradizionale,improntata almeno in Occidente sullazione esclusivamentecurativa o al massimo profilattica, ha finito per orientare sulmodello riparatore ogni tipo di intervento teso al

  • cambiamento: vado dal medico quando sto male, ricorroallortopedico se mi spezzo una gamba, vado dallo psicologoperch sono depresso.

    Esiste per un altro schema di cambiamento che sicuramentemigliore ed di tipo generativo. Un esempio di cambiamentogenerativo, spontaneo, che non ha bisogno di essere forzato, cheesiste in natura e si presenta allattenzione dei tuoi occhi ognigiorno, in mille forme e mille variet diverse, si chiamacrescere.

    SEGRETO n. 7: imparare facile: lo facciamo tutti, ognigiorno, perch il cervello fatto in modo da apprenderemolto rapidamente, in special modo dalla successione dischemi ripetitivi.

    Ma non solo facile, c un altro aspetto dellimparare che nonammette scusanti. Immagina di leggere un libro, per esempioGuerra e pace di Tolstoj, una parola al giorno, per tutti i giornidella tua vita. Impiegheresti circa duemila anni ma, a parte iltempo necessario per leggerlo tutto, dubito che riusciresti aafferrare anche solo qualcosa di una delle storie letterarie pifamose del mondo; se allo stesso modo prendiamo il caso delcinema e ci venisse proiettato un film, un solo fotogramma algiorno, non riusciremmo a capire assolutamente niente mentre ilnostro cervello invece capace di memorizzare sequenzecomposte di ventiquattro fotogrammi al secondo, comprenderneil significato e non accorgersi della discontinuit esistente tra lesingole immagini.

    Imparare facile e veloce

  • Tornando al ragionamento iniziale e al nostro obiettivo primario,dovresti essere ormai persuaso che quello che ti serve soloimparare a modificare la tua rappresentazione interna di un fattoo di un evento per sostituire una reazione che non ti piace con uncomportamento pi adatto o pi soddisfacente.

    In fin dei conti chi guida lautobus sei proprio tu e, a meno chetu non decida deliberatamente di lasciare il motore in bala di sestesso, sei sempre tu a decidere la direzione.

    Naturalmente, se vorrai fare un viaggio di una certa durata, inpiena sicurezza, sar necessario che ti occupi dello stato deipneumatici, del livello dellolio e dellacqua del radiatore e,soprattutto, del carburante. Cos allo stesso modo dovraioccuparti di conoscere tutto quello che ti serve per modificare larotta che non ti piace e che vuoi cambiare.

    Pu capitare che lungo il cammino qualcosa abbia smesso difunzionare a dovere e che, come abbiamo gi visto, non hai avutoa tua immediata disposizione il manuale di istruzioni o che ti siaritrovato a corto di benzina. Pu darsi che per questo tu abbiadovuto rallentare la tua marcia ma poi, una volta rifornito delnecessario, hai potuto comunque raggiungere lobiettivo.

    SEGRETO n. 8: il cambiamento deriva dalla consapevolezzadelle proprie risorse. Limportante individuare quali tiservono e perch.

    Per spiegarci meglio questo presupposto, la PNL ci fornisceanche una formula che a me piace chiamare la legge dellafelicit perch funziona per tutto quello che ci piacerebbe avere,

  • essere o raggiungere:

    SP + R = SD

    SP sta per stato presente, ossia la condizione di partenza, che sipotrebbe anche definire stato problematico in senso pi ampio;SD significa stato desiderato, la situazione che vogliamoconcretizzare e che pu essere resa possibile proprio attraverso ilpossesso di R, le risorse.

    Ci significa che se voglio vincere alla lotteria e non ho lerisorse, cio non gioco, posso stare ore o giorni, mesi oaddirittura anni a lamentarmi della sfortuna senza costituire lamaniera pi utile e adatta, anzi lunica maniera possibile perraggiungere il mio scopo. Nel caso che ti interessaspecificatamente, la paura di volare lo stato presente, questoebook la risorsa che tu hai scelto mentre il piacere di volare lo stato desiderato che avrai raggiunto prima della fine dellalettura. una formula semplice ma potente che, in aggiunta, ciintroduce a un altro presupposto fondamentale sulla strada delcambiamento.

    SEGRETO n. 9: non esistono fallimenti ma soltanto risultati.Impara a vedere le cose sotto questo punto di vista: ti aiutera raggiungere una nuova visione della realt.

    Forse in questo caso anche tu avrai qualche obiezione visto chela prima volta che si ascolta questa affermazione vengono disolito in mente casi conosciuti di storie finite male che risultadifficile non considerare come fallimenti, ma se ci pensi benenon farai troppa fatica a riconsiderare quelle stesse storie come

  • risultati delle azioni e delle circostanze che, messe in fila, unadopo laltra, hanno prodotto degli effetti. Ma sono solo effetti enon esiste nessun tribunale supremo che ha deciso di sanzionarlicome un fallimento.

    Pensa a quanti fidanzamenti andati a male, dichiarazioni respintedi amanti appassionanti, che al momento della rottura sonoappars come vere e proprie tragedie, e hanno poi permesso ditrovare successivamente unanima gemella e hanno generatosituazioni che altrimenti non si sarebbero mai potute realizzare.

    Richard Bach, lautore del best-seller degli anni Settanta Ilgabbiano Jonathan Livingston, nel suo meno conosciuto romanzoIllusioni cita un antico detto cinese, attribuito a Lao Tsu, cherecita: Ci che il bruco chiama fine del mondo il maestro lochiama una farfalla.

    Se non sei veramente convinto ti consiglio di sospendere lalettura e lasciare che la tua mente inconscia ci rifletta un pocosopra prima di continuare; sei invece sei daccordo con me,allora posso introdurti allultimo presupposto di oggi, unpresupposto molto potente per quanto, come al solito, altrettantosemplice:

    Se possibile nel mondo, possibile per me

    A questo punto non dovrebbe essere difficile per te capire comequesta affermazione sia una conseguenza logica e diretta di tuttoquanto abbiamo detto finora.

    Se infatti i comportamenti umani, anche quelli che non ci

  • piacciono, dipendono dalle nostre mappe, ossia dalle nostrerappresentazioni della realt; se possibile ampliare questerappresentazioni scoprendo nuove possibilit tra le qualiscegliere; se gli effetti di quei comportamenti sono solo risultatidi sequenze di azioni e di idee e se, infine, vero che si pucambiare in misura proporzionalmente diretta allaconsapevolezza delle nostre risorse, allora anche vero che, aparit di condizioni, tu puoi fare le stesse cose che sono statefatte da qualcun altro.

    Questo vuol dire che, in assenza di limitazioni fisichesignificative o di necessit di tornare indietro nel tempo perringiovanire la tua et, non solo con gli stessi allenamenti, congli stessi studi, con le stesse ricerche e le stesse applicazioni, tupotresti ottenere le stesse perfomance dei campioni olimpici odegli scienziati e dei premi Nobel: vuol dire che molto pifacilmente e velocemente potrai molto presto viaggiare inaereo, prendere lascensore, convivere felice col ragnetto che haappena tessuto una piccola ragnatela sul soffitto della tua camerada letto o lasciare che ti prelevino un campioncino di sangue perle analisi, esattamente alla stessa maniera in cui tanti uomini edonne di questo mondo lo fanno quotidianamente e senzanemmeno pensarci su.

    Ora ti propongo un esercizio; ti servir per riconsiderare le coseche ti ho raccontato a proposito dei presupposti alla luce dellatua personale esperienza. Fallo con impegno, sarai sorpreso dacome ti ritroverai a pensare in modo nuovo a cose che sonosuccesse in passato. Vai nel posto tutto tuo, la poltrona preferitao il luogo dove nessuno ti disturba e segui, passo passo, leindicazioni:

  • 1. identifica una situazione, ripensa a un momento della tua vitain cui credi di non avere avuto tutte le risorse che sarebbero statenecessarie;

    2. scegli uno dei presupposti tra quelli che abbiamo visto negliultimi due capitoli (es.: possibile ampliare la mappa di unindividuo) che pensi ti avrebbe potuto aiutare a vivere meglioquella situazione;

    3. pensa a unaltra situazione in cui invece, anche senza saperlo,hai applicato proprio il presupposto in questione;

    4. cerca di rivedere e riconsiderare i tuoi comportamenti diquesta seconda situazione come se avessi gli occhi, le orecchie eil cuore di un altro, osservali cio in una posizione dissociata. Seoccorre, spostati anche e cambia posizione;

    5. torna nella posizione associata, rivedi con i tuoi occhi, ascoltatu stesso e sentiti consapevole della risorsa che hai utilizzatoapplicando il presupposto;

    6. tieniti stretta questa tua consapevolezza, conservala e con essariassociati alla prima situazione, allesperienza che avrebbepotuto essere migliore se solo tu avessi applicato il presupposto;

    7. fermati ad apprezzare le differenze tra le due condizioni e, sevuoi, ripeti lesercizio utilizzando ciascuno dei presupposti checonosci.

    RIEPILOGO DEL CAPITOLO 3:

  • SEGRETO n. 7: imparare facile: lo facciamo tutti, ognigiorno, perch il cervello fatto in modo da apprendere moltorapidamente, in special modo dalla successione di schemiripetitivi.

    SEGRETO n. 8: il cambiamento deriva dalla consapevolezzadelle proprie risorse. Limportante individuare quali ti servonoe perch.

    SEGRETO n. 9: non esistono fallimenti ma soltanto risultati.Impara a vedere le cose sotto questo punto di vista: ti aiuter araggiungere una nuova visione della realt.

  • CAPITOLO 4: Come sostituire le strategielimitanti

    In questo capitolo ti parler della paura. Non di una fobiaspecifica o di una paura di qualcosa di preciso e individuabile,ma della paura in generale: come nasce, perch si sviluppa e,soprattutto, a che cosa serve.

    E per spiegarti come mai pu succedere che tutto a un trattoanche una persona che ha volato per anni potrebbe rapidamentediventare un soggetto terrorizzato dalla sola idea di risaliresullaereo, mi occorre far riferimento a un altro presuppostofondante della PNL.

    SEGRETO n. 10: ogni individuo opera le scelte migliori traquelle a propria disposizione.

    Naturalmente, lo avrai gi intuito da solo, in questo concettorientra in gioco la mappa, ossia la rappresentazione soggettivadella realt. Nella visione filtrata dellesperienza, ciascun esserevivente sulla Terra cerca a suo modo di soddisfare innanzitutto isuoi istinti primari e, primo fra tutti, quello della sopravvivenza. un impulso naturale, potente e inconscio, che costringe ogniindividuo a scegliere sempre e in maniera automatica lopzionemigliore o, come ormai sai bene, quella che secondo la suamappa crede sia la migliore.

    Anche il trafficante di droga o di armi, nella sua personalerappresentazione del mondo e, soprattutto, del suo mondo,

  • esercitando unattivit malavitosa ha ritenuto in un particolaremomento della sua vita di scegliere la cosa migliore, magari piredditizia o meno faticosa, tra le possibilit che ha creduto diavere.

    Per nostra fortuna la maggior parte degli abitanti della Terrapossiede una mappa un po pi ampia, che consente di sceglierein un pi largo ventaglio di opzioni ma, al di l di un esempioestremo come questo e non solo nel caso di scelte importanti, maanche nella quotidianit della vita comune, tutti gli individuicercano sempre e comunque il loro interesse.

    Questo significa anche unaltra cosa; significa che anche lepeggiori malefatte, i comportamenti pi abietti, vengonogenerati da una motivazione che in fondo non altro che laricerca del proprio bene. Non solo. Ci sono, in ultima analisi,altre due conseguenze. La prima :

    Ogni comportamento motivato da unintenzione positiva

    La seconda comporta che, se anche un malfattore nel precisomomento in cui commette il suo reato sta solo pensando di farela cosa migliore per se stesso, allora:

    Ogni comportamento utile in qualche contesto

    Ma se tutto questo vero, com possibile che esistano paure chedi utilit ne mostrano ben poca? Perch esistono paure chelimitano la sfera dazione delluomo e invece di aiutarci cibloccano? Perch un uomo perdutamente innamorato di unadonna, invece di manifestare il suo sentimento e vedere se

  • ricambiato, pu diventare perfino incapace di parlare con quellastessa donna?

    Non sono questi comportamenti che confliggono con il verointeresse del soggetto che li mette in atto, non cozzano conquella che dovrebbe essere la sua effettiva esigenza? La risposta senza dubbio affermativa. Il fatto che la nostra mentefunziona cos bene che fa esattamente quello che le si dice difare.

    Se ci pensi bene, concorderai con me che da quando nasciamofino al momento della nostra morte siamo tutti continuamenteimpegnati a fare operazioni complesse e a usare particolariabilit e competenze che hanno qualcosa di meraviglioso per laloro difficolt.

    Guidare unautomobile di per s unesperienza di complessitunica che richiede un controllo totale nelle distinte azioni digirare il volante, premere alternativamente e nel momento adattoi pedali del freno, della frizione e dellacceleratore o di usare laleva del cambio; se in pi aggiungiamo a tutto questo la capacitdi coordinare la guida con il traffico esterno, con il codice dellastrada e, tanto per non farci mancare niente, anche con lecondizioni meteorologiche, la nostra bravura diventastraordinaria.

    Ma non solo. Aprire una porta anchessa unesperienza da nontrascurare: devi valutare se la devi spingere o tirare, se c unamaniglia o un pomello e quindi se devi ruotare la mano ospingerla in basso; tutto nella frazione infinitesimale di secondoche passa tra quando vedi la porta e il momento in cui la stai

  • attraversando. Ti sembra una cosa da poco?

    Un altro bellissimo esempio me lo ha dato una donna che si rivolta a me per aumentare le sue risorse in una condizione didifficolt, quando le ho chiesto di riflettere e poi dirmi una suaspeciale competenza sperimentata nella sua esistenza, qualcosaper cui si era sentita una vera professionista. Ci ha pensato unpo e poi mi ha detto, con entusiasmo: Partorire!

    La nostra vita costellata di momenti in cui necessitiamo diconoscenze e abilit che ci servono per fare e ottenere millecose: camminare, richiedere attenzione, scrivere un testo comequesto, calcolare il prezzo del pane e cos via. Se nonapplicassimo dei trucchi e delle scorciatoie il nostro cervelloandrebbe in fumo prima del raggiungimento dellet dellaragione.

    Questi trucchi, in PNL, si chiamano strategie. Secondo laspiegazione dei miei insegnanti Laura e Bruno, le strategiepossono definirsi come sequenze di rappresentazioni interne oesterne finalizzate al raggiungimento di un risultato. Una sortadi schema che il cervello disegna attraverso una successione diazioni, composta dal valutare gli elementi in gioco, assemblaregli stessi in funzione dei nostri obiettivi, memorizzare la seriecos costruita e, infine, consentirne la replica per il nostrotornaconto.

    Le strategie tipo sono riconducibili alla sfera della motivazionedellindividuo, delle decisioni, della memorizzazione,dellapprendimento, della creativit e anche dellacquisto.Siccome sono ripetitive, pu capitare che fuori dal contesto in

  • cui sono state generate diventino fuorvianti, che quello che erautile e giusto ieri non lo sia pi domani e che la tua strategiaefficace in un dato momento sia divenuta limitante in unaltrasituazione.

    in un tale modo che la paura, nientaltro che unarappresentazione della realt esterna nata con funzione protettivae di salvaguardia, viene prodotta da una strategia opportuna in undato contesto ma senza dubbio nociva in un altro. E tanto pi lastrategia sorpassata ti porta lontano dallo Stato Desiderato, tantopi produce ansia, angoscia e sofferenza.

    Limportante conoscere il meccanismo di come questesequenze si formano, il perch in questa sede non ti interessa.Bandler diceva che noi siamo come la gente che scrive i libridi cucina. Non vogliamo sapere perch una certa cosa una tortaal cioccolato; vogliamo semplicemente sapere cosa ci dobbiamomettere dentro in modo da farla venir fuori come deve essere.Sapere una ricetta non significa affatto che non esistanomoltissimi altri modi di fare la stessa cosaVogliamo anchesapere come si fa, partendo dalla torta al cioccolato, a risalireagli ingredienti, quando qualcuno non vuole rivelarci laricetta (Richard Bandler, Usare il cervello per cambiare,Roma, Astrolabio, 1986).

    Sapere come si formano queste strategie serve, infatti, a estrarrela strategia limitante, progettarne il cambiamento e installare lanuova strategia efficace e potenziante. La PNL a questoproposito suggerisce diverse domande per conoscere limpiantodi una strategia messa in atto di fronte a un determinatocomportamento X, ma quella che ci interessa nel nostro caso

  • solamente una: Come fai a sapere che X? Una domanda checi introduce direttamente alla conoscenza di un altro importanteelemento, spesso protagonista e costruttore di molte delle paurein circolazione, quello delle credenze.

    LEnciclopedia Italiana alla voce credenza riporta la seguentedefinizione: Atteggiamento di chi riconosce per vera unaproposizione o una nozione, a prescindere dalla sua validitoggettiva.

    Se ricolleghi quanto ti ho detto nei precedenti capitoli aproposito dei filtri dellattenzione che limitano lesperienza e laconoscenza, ora capisci meglio come la nostra mappa del mondosi possa basare su una profonda convinzione a prescindere dalfatto che sia vera o falsa. Una credenza pu essere prodottadalleducazione, dalla scuola, pu essere stata tramandata daigenitori o ce la possiamo essere costruita noi stessi sulla basedellesperienza che ci siamo fatti della nostra vita. In ogni casoessa il prodotto di una distorsione della realt.

    Ci vorrebbe troppo tempo per spiegare in questo ebook comequesta alterazione si sviluppa allinterno della nostra mente, masar sufficiente sapere che deriva dallistinto naturale dellinguaggio e dallesistenza di una struttura profonda disignificato scoperta dal linguista Noam Chomsky e residentenella parte inconscia del cervello.

    Attraverso processi di cancellazione, generalizzazione edeformazione del linguaggio, una parte dellesperienza vienenascosta alla nostra visione cosciente della realt e solo un pezzodi conoscenza viene lasciata affiorare fino alla struttura

  • superficiale di significato. Affinch tu possa capire bene qualisono i meccanismi che provocavano certe tue credenze ti faccioalcuni esempi divisi per categorie linguistiche:

  • Il pi classico esempio di credenza fondata su una violazione

  • linguistica quello che sostiene, pi o meno, che tutti i venditoricome possono ti fregano. Se per caso tu dovessi obiettare a untuo interlocutore che ha appena pronunciato questa frase che non vera, otterresti soltanto una risposta di chiusura e, per esserecoerente con se stesso, ti darebbe una conferma ancora piconvinta della sua credenza.

    Ci che ti occorre per smontare una siffatta affermazione cercare di ricondurla a quella che lesperienza soggettiva deltuo interlocutore, che magari sta pensando a un fatto specificodella sua vita, a una persona ben precisa.

    E giungere a far riconoscere che esistono anche venditori onesti un risultato molto diverso dallaver sostenuto uncontraddittorio, magari un alterco, con chi ti sta di fronte.

    importante che tu faccia attenzione e comprenda bene questopassaggio, perch le credenze limitanti si comportano come verie propri nemici che appena possono cercano di sabotare i tuoisforzi e far fallire i tuoi progetti. Esse interferiscono con i tuoipropositi in tre modi:

  • SEGRETO n. 11: recuperare la struttura profonda disignificato delle tue credenze ti consente di superare il bloccodei sabotaggi e aprire la strada a nuove possibilit.

    Tornando ai presupposti che hai conosciuto, possiamoconsiderarli ora come nuove possibilit che generano nuovecompetenze:

  • possibile nel mondo, possibile per me;

    possibile nel mondo, possibile per me, non so come fare;

    possibile nel mondo, possibile per me, so come fare, nonvoglio;

    possibile nel mondo, possibile per me, so come fare, lovoglio fare, mi piace farlo.

    SEGRETO n. 12: nuove possibilit generano nuovecompetenze, ecco perch importante distruggere le credenzelimitanti che possono sabotare i tuoi sforzi e far fallire i tuoiprogetti.

    RIEPILOGO DEL CAPITOLO 4:

    SEGRETO n. 10: ogni individuo opera le scelte migliori traquelle a propria disposizione.

    SEGRETO n. 11: recuperare la struttura profonda di significatodelle tue credenze ti consente di superare il blocco dei sabotaggie aprire la strada a nuove possibilit.

    SEGRETO n. 12: nuove possibilit generano nuovecompetenze, ecco perch importante distruggere le credenzelimitanti che possono sabotare i tuoi sforzi e far fallire i tuoiprogetti.

  • CAPITOLO 5: Come usare le sottomodalitcritiche

    Sei mai stato sulle montagne russe? Al giorno doggi, i parchi didivertimento di tutto il mondo fanno a gara nel cercare diproporre attrazioni sempre pi estreme capaci di produrrescariche di adrenalina ed emozioni mozzafiato al limite dellaresistenza umana.

    Qualche anno fa mi trovavo a Vienna per un viaggio di lavoro ein una pausa di svago tra gli impegni sono tornato a visitare ilPrater, il luna-park famoso per la ruota panoramica diventata unsimbolo della citt, importante quanto il valzer e la Sacher torte.

    Sebbene il parco appaia un po datato rispetto ai pi recentiesempi sorti in tutto il mondo, sono rimasto letteralmente senzaparole di fronte allejection seat, una gigantesca fionda di cavidacciaio che in tre secondi ti proietta a ottanta metri di altezza,a una velocit di centoquaranta chilometri orari con una spintapari a quattro volte laccelerazione di gravit. Onestamenteconfesso che non me la sono sentita di ampliare la mia mappacon le nuove sensazioni di unesperienza cos coinvolgente, macredo comunque di averti dato il senso di quello che voglio dire,e questo esempio mi serve per entrare nel merito del concetto didissociazione.

    Prova a ricordare per un attimo quando ti sei fatto un giro sullemontagne russe o comunque hai fatto qualcosa di fortementeemozionante. Cerca di rivedere esattamente quello che hai visto,

  • di sentire quello che sentivi, sforzati di riprovare le medesimesensazioni che hai avuto in quel momento.

    Ricorda il vagoncino che saliva in alto sulla cremagliera delbinario fino allapice della rampa, oltre la cima e poi gi, avelocit elevata, verso il baratro. Adesso ferma il movimento,esci da te stesso e osservati dallesterno mentre sei impegnato adivertirti, guardati seduto sul seggiolino. Fai ripartire ilmovimento e guardati mentre stai risalendo verso la sommit,per rigettarti di nuovo nellabisso delle montagne russe. Lasensazione diversa, non vero? In questo modo unesperienzaricordata come paurosa di norma perde il carattere minaccioso.Ci permesso da una modalit di visione dissociata che derivadal concetto di posizioni percettive, definizione usata inpsicologia e ispirata da Gregory Bateson, che indica come unsistema complesso possa sembrare molto diverso e come diverseinformazioni possano rendersi disponibili a seconda di come lesi guardi e dal proprio punto di vista.

    Ad esempio, si pu considerare una situazione o un rapporto dalpunto di vista di s (prima posizione), di un altro soggettocoinvolto (seconda posizione) o da un punto di vista distaccato,neutrale e obiettivo (terza posizione, una mosca sul muro).

    In ragione della natura sistemica della nostra esperienzaindividuale, spesso capita, in determinate situazioni, di nonriuscire a vedere aspetti che unaltra persona meno coinvolta puinvece individuare facilmente.

    Spostandoci tra le diverse posizioni percettive, si pu vedere unproblema in modo nuovo o con maggiore distacco e, quindi,

  • raccogliere informazioni e sviluppare nuove soluzioni o scelte dirisposta. Vedrai molto presto come questo influisca in manierastraordinaria, sia dal punto di vista della velocit che da quellodellefficacia, nel superamento delle fobie. Tuttavia, per ora,quello che mi interessa semplicemente farti notare lesistenzadi un particolare tipo di elementi che costituiscono i sottoinsiemidei nostri sistemi rappresentazionali.

    Quando parlo di sistemi rappresentazionali, intendo riferirmi altermine tecnico comunemente usato dalla PNL per definire lemodalit visive, auditive, cinestetiche (sensoriali), olfattive egustative con cui riceviamo le informazioni dallesterno eapprezziamo lesperienza che ci circonda. Attraverso i cinquesensi noi vediamo immagini, sentiamo suoni, parole e rumori,proviamo sensazioni, tutto dentro di noi, e cos facendocostruiamo la nostra mappa.

    Il grado di dettaglio della mappa o, in altre parole, lintensit delsignificato, il contenuto semantico delle nostre rappresentazioni, legato in maniera direttamente proporzionale agli elementidelle stesse rappresentazioni, chiamati sottomodalit.

    SEGRETO n. 13: le sottomodalit sono distinzioni di forma odi struttura che prescindono dal contenuto allinterno di unsistema di rappresentazione sensoriale.

    Esse sono presentate alla coscienza dalla mente inconscia,insieme a pensieri e ricordi. Probabilmente, detto cos, potrsembrarti una cosa complicata, ma se ci rifletti un momentodovresti renderti conto da solo che la sensazione gradevole osgradevole di un pensiero o di un ricordo determinata dal

  • colore, dalla distanza, dalla dimensione, dalla luce, dal suono eda tutti gli altri elementi dellimmagine che ti formi nella mente.

    Le sottomodalit sono, insomma, gli elementi minuziosi eaccurati dei pi grossolani sistemi rappresentazionali; nellaricetta accurata della nostra mente sono gli ingredienti sistemiciche si influenzano reciprocamente.

    Purtroppo, di solito, la maggior parte delle persone non ha maiimparato a controllare questi elementi e il cervello reagisce e sicomporta in maniera automatica di fronte agli stimoli cheprovengono dallesterno. Se per caso riceviamo unoffesa o cicapita di litigare con qualcuno, quante volte ci ritroviamo,magari dopo ore, a continuare a pensarci o a prolungare e farrivivere la nostra lite?

    Se andiamo al cinema a vedere Lesorcista o Avatar in 3D,quanto dura leffetto di intenso coinvolgimento emotivo? Nellasua Guida per lesperto alle submodalit Bandler racconta diaver aiutato una donna che non riusciva a liberarsi di una voceimperiosa che da ventanni la spingeva al suicidio.

    Una volta acquisite le informazioni necessarie, Bandler le fececambiare il modo in cui la voce le parlava, spiegandole chepoteva accelerarla, aumentarne il tono o anche rallentarla fino arenderla incomprensibile. La donna riusc a farla assomigliare aquella di Paperino rendendola cos comica da non essere pi nun disturbo, n un problema per lei. Quando impar acontrollarne laspetto la voce spar.

    possibile che inizialmente troverai qualche piccola difficolt a

  • lavorare con le tue sottomodalit, ma un problema comune atutti: Alcuni diranno di non essere in grado di costruireimmagini; altri di non sapere come cambiare il volume dei suoniche sentono nella loro testa. Altri ancora, pur sapendo costruireimmagini, non sanno controllarle: per esempio, come cambiarnela dimensione o la distanza. [] Vale la pena (almeno ognitanto) di avere la capacit di controllare questi processiintenzionalmente. [] Imparare la manipolazione dellesubmodalit (come il colore, la messa a fuoco, la dimensione, ilmovimento, lintensit, il volume e la localizzazione) il primopasso verso lo sviluppo della flessibilit nel controllare statiinterni. Si tratta di un fatto nuovo che richiede un certo esercizio.Molti fenomeni sono estranei alla consapevolezza cosciente.Tuttavia, sono processi che si possono imparare. Il modo di farlo fermarsi, ritornare allinizio del ricordo e ripercorrerenuovamente levento. Rallentare serve a scoprirne la struttura.Quando ricordate un evento particolare, vedete unimmagine congli occhi della mente e udite dei suoni? Quali sono lesubmodalit visive e auditive? (Richard Bandler, WillMacDonald, Guida per lesperto alle submodalit, Roma,Astrolabio, 1991).

    Laspetto pi interessante legato al nostro discorso comunqueil fatto che le sottomodalit si possono cambiare a nostropiacimento per modificare e migliorare la qualit delle nostrerappresentazioni.

    SEGRETO n. 14: le sottomodalit spesso svolgono un ruolofunzionale, come un veicolo attraverso il quale le emozioni e iricordi a esse collegati vengono percepiti come pi o menoimportanti.

  • Attraverso un tale meccanismo diventa possibile assumereprospettive diverse, vedere le cose da punti di vista nuovi,sperimentare differenti sensazioni e sentire in modo diverso;cambiando la rappresentazione dellesperienza sei in grado diritrovare un punto di partenza da cui generare comportamentinuovi, sconosciuti e, fino a un attimo prima, apparentementeinsoliti e inconsueti. Bench, come abbiamo detto, lesottomodalit siano sistemiche, non tutte svolgono lo stessoruolo nella produzione delleffetto finale della sensazione; ce nesono alcune che pur modificate non sortiscono effetti, ce ne sonoaltre, invece, che costituiscono larchitrave della nostrainterpretazione della rappresentazione e che si definisconoperci critiche.

    SEGRETO n. 15: tra le tante possibili, esistono alcunecosiddette sottomodalit critiche che possono produrrecambiamenti funzionali e su larga scala. Esse differiscono trale persone e possono essere identificate con losservazione elindagine.

    Prima di lasciarti esercitare un po per sperimentare la potenzadelle tue sottomodalit, per aiutarti a individuare quali siano perte, di volta in volta, quelle critiche, ti fornisco tre tabelle diriferimento a titolo esemplificativo:

  • Ora che ti ho fornito di una griglia di riferimento, prova aeseguire questo esercizio per individuare le tue sottomodalitcritiche:

    ripensa a una tua esperienza leggermente negativa o a unpensiero che ti disturba leggermente (da 0 a 10, diciamo 3);

    verifica, aiutandoti con le tabelle, le sottomodalit dei varisistemi rappresentazionali (visivo, auditivo, cenestesico);

    cambia, gradatamente, una sottomodalit;

  • verifica se la tua sensazione diversa;

    riporta la sottomodalit mutata alla condizione originale;

    ricomincia da capo con unaltra sottomodalit.

    RIEPILOGO DEL CAPITOLO 5:

    SEGRETO n. 13: le sottomodalit sono distinzioni di forma odi struttura che prescindono dal contenuto allinterno di unsistema di rappresentazione sensoriale.

    SEGRETO n. 14: le sottomodalit spesso svolgono un ruolofunzionale, come un veicolo attraverso il quale le emozioni e iricordi a esse collegati vengono percepiti come pi o menoimportanti.

    SEGRETO n. 15: tra le tante possibili, esistono alcunecosiddette sottomodalit critiche che possono produrrecambiamenti funzionali e su larga scala. Esse differiscono tra lepersone e possono essere identificate con losservazione elindagine.

  • CAPITOLO 6: Come generare il nuovocomportamento

    Tutto quanto ti ho raccontato fino adesso servito per aiutarti aprendere consapevolezza di te stesso, dei meccanismi chepresiedono al tuo pensiero, del funzionamento della tua mente eanche di come interagisce il cervello direttamente con il tuocorpo. Ho cercato di farti acquisire una nuova capacit che primanon conoscevi attraverso lindicazione di nuove competenze.

    SEGRETO n. 16: avere consapevolezza del proprio Io, delfunzionamento della nostra mente e dei meccanismi chepresiedono il nostro pensiero equivale ad avere un manuale dusodi noi stessi.

    Se hai seguito il cammino che ti ho indicato, se haisemplicemente lasciato crescere il seme che ho gettato, seidunque pronto al cambiamento.

    Per questo non hai bisogno di imparare altro. Da adesso in poimetterai in pratica ci che ti ho spiegato, applicherai le tecnichesperimentate, potenti ed efficaci, farai, insomma, non solo quelloche desideri e che hai cercato leggendo questo ebook, ma molto,molto, di pi.

    SEGRETO n. 17: non c nessun segreto da svelare e nessunincantesimo da compiere. Lunica vera magia esiste nel

  • meraviglioso modo in cui funziona la tua mente.

    la sua capacit di apprendere e conoscere che ti ha permesso digiungere ad acquisire quella maestria e quella competenza che sitrasforma nella giusta flessibilit che ti serve per ottenere il tuoscopo. Se non credi a ci che ti dico, ma anche se ci credi, provaa fare questo esercizio: vai nel tuo angolo, nel tuo posto riservatoe rilassati:

    1. Identifica e descrivi verbalmente un comportamento chedesideri sviluppare o utilizzare in un dato contesto. Per ilmomento tralascia la questione della paura, presto ciritorneremo. Per aiutarti a definire il comportamento inquestione:

    scomponilo e organizzalo in una sequenza di azioni specifiche;

    prendi a modello qualcuno che sa agire in quel modo;

    agisci come se sapessi gi farlo.

    2. Visualizza te stesso mettere in atto il comportamentodesiderato, come se ti osservassi e ascoltassi in un film di cui seispettatore. Da questa posizione di osservatore, effettua lemodifiche necessarie al comportamento finch la sequenza delleazioni non ti soddisfa pienamente.

    3. Associati allimmagine (avvicinala ed entra in essa) inmodo da vedere e udire ci che vedresti se fossi l. Sentititenere fisicamente il comportamento in questione. Accertati che

  • agire in tal modo ti dia una sensazione di sufficiente familiarito adeguatezza. In caso contrario, ripeti pi volte la simulazionementale del comportamento o ritorna al punto due per compiereeventuali modifiche alla sequenza di azioni.

    4. Identifica, nel contesto in cui desideri agire in quel modo, unostimolo visivo, auditivo o cinestesico (la vista di un certo luogoo di una persona, un suono o tono di voce ecc.) che serva dainnesco per il nuovo comportamento. Ripeti pi volte lasimulazione mentale del comportamento per associarloallinsorgere di tale stimolo.

    5. Pensa a qualcosa che sai per certo che accadr (ne hailaspettativa). Osserva le sottomodalit di questa esperienza econfrontale con quelle della visualizzazione del nuovocomportamento. Modifica le sottomodalit della visualizzazionein modo da avere un senso di aspettativa certa anche neiconfronti del nuovo comportamento.

    Cosa ne pensi?

    SEGRETO n. 18: il semplice pensare o agire come se giuno strumento possente, capace di moltiplicare le tuepotenzialit in maniera inaspettata.

    Io per esempio uso spesso lo stratagemma di vedermi nei pannidi uno dei miei attori preferiti e mi immagino un film con lasituazione esatta che devo affrontare: come si comporterebbe AlPacino in questo frangente? Cosa penserebbe? Cosa direbbe ecome risolverebbe il problema che mi sta tormentando?Naturalmente, al posto di un attore o di unattrice, posso metterci

  • chiunque, anche un fumetto o una persona reale che reputocapace e piena di risorse.

    SEGRETO n. 19: ogni volta che puoi, prova ad assumere unaposizione percettiva diversa.

    Agli occhi di un osservatore che veda come sia possibilecambiare e migliorare la tua vita in maniera cos semplice eveloce, lefficacia della PNL pu effettivamente sembrare unaspecie di sortilegio, eppure come scrissero Bandler e Grindernel loro primo libro La struttura della magia (Roma, Astrolabio,1981) il manto del mago che ricopre le tue spalle nel momentoin cui scopri la struttura del comportamento della tua mente non nientaltro che una competenza consapevole e, quello che piimporta, alla portata di tutti: a questo punto del manuale ti restasolo da accertare se puoi considerare vinta la tua paura altermine del prossimo importante esercizio che ti far fare primadella fine del capitolo o, se ti sentirai pi sicuro del tuo successo,con la potente verifica del tuo nuovo stato che faremo nelsettimo capitolo.

    Come ti ho gi detto parlando delle strategie, una fobia non altro che un comportamento appreso, una capacit utile aproteggerti da qualcosa che hai imparato in un determinatomomento e che finita tuttavia per diventare un limite per la tuavita e, dunque, un impedimento al tuo benessere.

    SEGRETO n. 20: come hai imparato ad avere paura di unacosa puoi anche, allo stesso modo, con la stessa facilit e conla stessa velocit, imparare a non temere pi quella stessacosa.

  • Forte di questa certezza, scegliti un posto tranquillo dovenessuno ti possa disturbare; preparati, perch arrivata lora disuperare definitivamente la paura. Se sei pronto, chiudi gli occhiun momento e rilassati, sto per chiederti di vivere lesperienzache ti ha portato a leggere questo ebook. Purtroppo non possoessere presente l con te per darti le istruzioni a voce; dovrai farelo sforzo di leggere e memorizzare i passaggi, anche uno allavolta, per sperimentare le sensazioni che proverai e che tiporteranno a raggiungere lobiettivo desiderato.

    Immagina ora di trovarti seduto al centro di una piccola salacinematografica vuota e di vedere lo schermo bianco di fronte ate. Immagina ora di alzarti e di retrocedere e sederti nuovamentedue o tre file indietro. Lo schermo ancora spento; poi siabbassano le luci in sala e finalmente lo schermo si accende e siillumina Quello che viene proiettato un unico fotogrammafermo, statico, e nellimmagine, in bianco e nero, a due o tremetri, ci sei tu, al cospetto della causa della tua paura.

    A questo punto figurati nella mente di poter uscire in qualchemodo dal tuo corpo che rimane seduto comodamente in sala e diraggiungere la porta di ingresso

    ora puoi entrare nella cabina di proiezione e da l vedi tutti glistrumenti e ti accorgi che c una lastra, a quaranta centimetri date, che ti divide dalla sala; la tocchi

    al di l della lastra puoi vedere il tuo corpo, proprio l, sedutodavanti a te e lo schermo ancora pi avanti. Sempre da dentro lacabina di proiezione, puoi vedere che limmagine sparisce e loschermo si spegne. Adesso rilassati un poco, se serve riposati un

  • momento, riprendi coscienza del posto in cui ti trovi e, condistacco, ripensa alla sequenza appena visualizzata nella tuamente. Quando sei pronto torna seduto nella salacinematografica.

    La stanza di nuovo buia e sullo schermo viene riproiettato ilfotogramma con la tua immagine. Lascia il tuo corpo comeprima ora dovresti saperlo fare meglio e vai verso la cabinadi proiezione

    vedi la lastra che ti separa e protegge la puoi toccare, e vediche in basso alla tua destra c una consolle di controllo, con iltasto Play e una manopola che regola la velocit

    al di l della lastra c sempre il tuo corpo seduto sullapoltrona e, pi avanti ancora, lo schermo con il fotogrammafermo proiettato. Adesso immagina che io possa far andareavanti il film fino a che tu ti trovi in un posto diverso, in unacondizione diversa che a te piace molto.

    Immagina che lo faccia molto velocemente. E che il film,sempre in bianco e nero, ti faccia vedere te nella nuovasituazione, completamente rilassato. Ora fai una pausa, unrespiro profondo; se vuoi pensa un attimo allultima volta che seistato al ristorante e se ci riesci ricorda dove si trovava la porta diingresso. Stai andando forte. Quando vuoi torna in sala.

    Adesso devi fare uno sforzo di immaginazione un poco pigrande: devi immaginare lo schermo, sempre spento, montato suuna specie di carrello sopra una rotaia cos che tu, secondo il tuovolere, lo puoi far andare ancora un po pi indietro.

  • Appena montato su questo carrello lo schermo si riaccende con ilsolito fotogramma, tu ti alzi vai in cabina e vedi limmagineancora pi lontana. Parte il film, ancora pi velocemente tiritrovi nel posto preferito da te scelto. Puoi vedere quello che cintorno a te puoi provare la sensazione esatta dello stare inquel posto.

    Bene, stai andando benissimo. Cerca di sgranchirti un po se nesenti il bisogno. il momento di sederti di nuovo, torna insala ormai hai la competenza per rifare tutto e con una certavelocit Lasci il tuo corpo, vai in cabina, vedi la lastra, laconsolle di comando, il tuo corpo seduto, lo schermo lontano,solo che ora apporteremo una piccola differenza farai partire ilfilm a colori

    Quando ti senti pronto attiva il pulsante Play e guarda il film acolori, veloce, che finisce nel posto che ti piace. Ora, lultimopassaggio: immagina che nella cabina ci sia io e che tu rimaniseduto in sala fra qualche istante far partire il solito film, lastoria la conosci allungo la mano faccio partire Play, seisereno, il film parte tranquillo, proprio come vuoi tu, poi c lasituazione che ti procurava paura e quindi la conclusione nelmodo in cui ti sei ritrovato, felice e contento.

    Fai pure un respiro profondo e sgranchisciti, hai raggiunto il tuoscopo. Se le cose sono andate come vanno sempre in questo caso,hai imparato a fare quello che volevi e io voglio esserne sicuro,voglio una tua conferma e, per questo, ti chiedo ora di ripetere laverifica ecologica che hai gi fatto allinizio del libro.

    Pensati nella tua nuova situazione e rifatti queste domande

  • utilizzando bene tutti i tuoi sensi:

    Cosa succeder in questo tuo nuovo stato?

    Cosa vedrai quando avrai raggiunto il tuo obiettivo?

    Cosa udirai?

    Cosa ti dirai?

    Cosa penserai?

    Come ti sentirai?

    C qualcosa di insoddisfacente, qualche disagio, anche lieve,che ti turba?

    Se ci fosse un inconveniente, qualcosa che non funziona, cosasarebbe?

    Sii attento e sincero con te stesso. Se tutto a posto puoi gipensare a come userai la tua nuova competenza ancor prima difinire la lettura di questo ebook, se invece ci fosse ancoraqualche dubbio non preoccuparti, lo fugheremo nel prossimocapitolo.

    RIEPILOGO DEL CAPITOLO 6:

    SEGRETO n. 16: Avere consapevolezza del proprio Io, delfunzionamento della nostra mente e dei meccanismi che

  • presiedono il nostro pensiero equivale ad avere un manuale dusodi noi stessi.

    SEGRETO n. 17: non c nessun segreto da svelare e nessunincantesimo da compiere. Lunica vera magia esiste nelmeraviglioso modo in cui funziona la tua mente.

    SEGRETO n. 18: il semplice pensare o agire come se giuno strumento possente, capace di moltiplicare le tuepotenzialit in maniera inaspettata.

    SEGRETO n. 19: ogni volta che puoi, prova ad assumere unaposizione percettiva diversa.

    SEGRETO n. 20: come hai imparato ad avere paura di una cosapuoi anche, allo stesso modo, con la stessa facilit e con la stessavelocit, imparare a non temere pi quella stessa cosa.

  • CAPITOLO 7: Come iniziare una nuovavita

    Sei giunto quasi alla fine del tuo cammino di apprendimento e,se tutto andato come previsto, dovresti ormai conoscere unsacco di cose in pi su te stesso o, perlomeno, sul funzionamentodella tua vita, delle tue emozioni e di come recepisci leinformazioni che tutto intorno a te il mondo ti comunica. unpiccolo patrimonio di conoscenze che, a prescindere dallacircostanza di essere in grado di superare o meno una paura, tiserviranno in mille altre circostanze.

    Ormai dovrebbe esserti chiaro che la paura, una qualsiasi paurain grado di limitare un comportamento, ma anche tutta una seriedi reazioni a stimoli esterni che apparentemente sembranodannose o inadeguate, ogni singolo modo di agire che procurainconvenienti invece di agevolarci, non nientaltro che unarisposta della nostra mente, modulata sullunica impostazioneche conosce, quella di esserci di aiuto. Leggendo questo ebookhai appreso che ogni tua azione, comprese anche quelle chemagari pi detesti, viene messa in atto per essere utile in undeterminato contesto; hai conosciuto molti presupposti dicambiamento, tra i quali quello che ricorda che ognicomportamento motivato da unintenzione positiva.

    A volte capita tuttavia che questi comportamenti si presentino inmodo confuso o contraddittorio e che quindi, invece di essereutili, si risolvano, nel migliore dei casi, in una incapacit di agireo decidere. la meravigliosa complessit della mente e del

  • corpo umano che, uniti insieme, costituiscono un sistema distraordinaria bellezza ed efficacia, fatto di interrelazioni einterdipendenze.

    Le ricerche pi recenti della scienza stimano che nel nostrocervello vi siano pi di cento miliardi di neuroni; tramite impulsichimici ed elettrici, inviati quando e dove occorre, essi riesconoa controllare tutte le nostre funzioni, da quelle pi nobilidellapprendimento e del linguaggio a quelle indispensabili perla sopravvivenza, come la respirazione e il battito cardiaco.

    Capita quindi che tra questi cento miliardi di operai al nostroservizio ve ne possano essere due o pi di due che, proprio nellostesso momento, diano segnali contraddittori o ordini diversi, masempre solo e soltanto nel nostro unico e superiore interesse. Perspiegare, o meglio per rendere possibile la composizione diqueste spinte contrastanti o ambigue del nostro comportamento,gli psicologi hanno escogitato la metafora delle parti.

    SEGRETO n. 21: nella nostra personalit esistono delle parti,spesso in contraddizione tra loro, che agiscono sempre ecomunque nel nostro unico e superiore interesse.

    Ipotizzare lesistenza di pi parti che entrano in conflitto tra loroequivale a enunciare un nuovo presupposto che ci consente diintervenire sul comportamento e, soprattutto, sulle suemotivazioni.

    Nel comportamento che non ci piace c sempre uno scopo di

  • salvaguardia che una volta riconosciuto e reso consapevole pu essere trasformato in nuovi modi di agire, alternativi emaggiormente efficaci, che arricchiscono la nostra mappa e,nello stesso tempo, preservano loriginale intenzione positivache ha dato origine al comportamento. Insieme allallegoria conla quale ipotizziamo lesistenza delle parti, vengono definiti cosdiversi altri presupposti tra i quali il pi degno di menzione quello che un atteggiamento indesiderato pu essere rimpiazzatoda altri comportamenti, pi utili o pi piacevoli.

    SEGRETO n. 22: un comportamento pu essere sostituito daaltri comportamenti pi utili, arricchendo la nostra mappa epreservando loriginale intenzione positiva che ha datoorigine al comportamento.

    E non tutto. Nel terzo capitolo, quando ti ho parlato dicambiamento, hai avuto modo di vedere come imparare sia facilee veloce; non c bisogno quindi che mi soffermi ancora aspiegarti un altro presupposto fondante che deriva dallesistenzadelle parti: il cambiamento pu avvenire velocemente, senzasforzo, anche in maniera inconscia. Esistono dunque delle partiinconsce ed di esse che adesso ti occuperai per finire il tuolavoro.

    Come ti ho gi anticipato, sia che il controllo ecologico che haieseguito nel capitolo precedente non ti abbia confermato chetutto a posto, sia che sia proceduto spedito e senza intoppi, tisto per insegnare la tecnica probabilmente pi potente che laPNL abbia mai escogitato. Si chiama ristrutturazione in sei fasi eserve per cambiare significato a un comportamento e sostituirlofacilmente con un altro desiderato.

  • Anche stavolta non potr essere con te per guidarti e dare leistruzioni che ti servono; dovrai quindi fare un altro sforzo perleggere preliminarmente e ricordare le indicazioni per fare benequesta esercitazione. Come dice il nome, la tecnica si articola insei diversi momenti, in ognuno dei quali dovrai metterti in unacondizione di ascolto e porre attenzione ad ogni minimo segnaleche proviene da te stesso. Cominciamo.

    Prima fase: identificazione del comportamento

    Nel tuo caso questa fase dovrebbe essere conosciuta edeterminata; normalmente si tratta di identificare cosa c chenon va, riuscendo a capire bene, anche denominalizzandole, ossiariconducendole alle tue precise esperienze sensoriali, quali sonole azioni o le paure da modificare. Stiamo parlando di una paura,ma in ogni caso domandati pure qual il comportamento chevuoi cambiare e datti una risposta.

    Seconda fase: stabilisci la comunicazione con la parteresponsabile del comportamento

    Chiediti qual la parte di te stesso che genera il comportamentoche vuoi cambiare. Fai attenzione a tutti i segnali cheprovengono dal tuo corpo, come formicolii, movimentiimpercettibili di mani e piedi, sensazioni di calore e ogni altrotipo di gesto o percezione. Sar questa lindicazione della parteresponsabile; non ti puoi sbagliare perch solo tu saprai se ilsegnale quello giusto ma, se vuoi, potrai comunque chiederenuovamente alla parte che ti ha mandato il segnale se proprioquella che cerchi. Una volta individuata la parte responsabilechiedile ancora se disponibile a comunicare con te. Fai di

  • nuovo attenzione a tutti i segnali del corpo e identifica unsistema di comunicazione con la tua parte.

    Ottenuta la conferma che aspetti, ringrazia la parte, proprio comese fosse una persona che ti ha dato un regalo. A volte capita cheproprio in questo punto si incontri una sorta di blocco, una speciedi censura che impedisce di stabilire il metodo di comunicazionecon la parte responsabile e che non vi sia quindi nessuna rispostada parte del nostro corpo.

    una cosa normale e non ti devi preoccupare se non riesci aottenere risposta; in questo caso proponi alla parte responsabiledel comportamento di pensarci su, magari per ventiquattrore, edi farti poi sapere, anche durante il sonno, quale sistemacomunicativo intende usare per farti conoscere le sue intenzioni.Aspetta un giorno, fai attenzione ai segnali e ai pensieri che tiverranno automaticamente in mente a proposito e ricomincialesercizio.

    Terza fase: separa il comportamento dallintenzione positiva

    Chiedi alla parte responsabile del comportamento se disposta acomunicarti cosa intende fare a tuo favore con il comportamentoin questione. Chiedile e fatti confermare qual la veramotivazione, la sua intenzione positiva. Non ti stupire per lerisposte che riceverai. Prenditi tutto il tempo che ti serve perascoltare la parte; in verit stai ascoltando te stesso e tutto quelloche senti sar prezioso per comprendere i tuoi bisogni. Ringraziala parte per linformazione.

    Quarta fase: scopri e concorda nuovi comportamenti

  • Chiedi alla parte se disponibile a fare qualcosaltro per te, sepu fare anche cose diverse. Ottenuta la conferma rivolgiti a unanuova parte, quella creativa, quella che sceglie per te le cravattese sei un uomo, o le borse se sei una donna, e chiedile diproporre alla parte responsabile del comportamento altrealternative. Ora fai scegliere tre di queste alternative alla parteresponsabile e fatti dare conferma.

    Quinta fase: ponte sul futuro

    Ringrazia tutte le parti per quello che hanno sempre fatto per te echiedi alla parte responsabile se disposta a utilizzare questinuovi comportamenti per tre mesi per verificarne la funzionalit.

    Sesta fase: controllo ecologico

    Chiedi a tutte le parti se ve ne qualcuna contraria o se cqualcosa in contrario a utilizzare i nuovi comportamenti.Semmai, se qualcosa non andasse ancora, chiedi alla partecreativa di trovare qualcosa di pi ecologico, oppure se credisia meglio per te ritorna alla fase due e ricomincia da quellostep. Se invece il feedback ottenuto positivo, se il controlloappena eseguito ti permette di procedere, allora ringraziacalorosamente le tue parti per la disponibilit al cambiamento.Mi complimento con te: hai raggiunto il tuo obiettivo.

    SEGRETO n. 23: attuare il cambiamento con laristrutturazione in sei fasi ti permetter di modificare ilsignificato che attribuisci a un comportamento.

  • RIEPILOGO DEL CAPITOLO 7:

    SEGRETO n. 21: nella nostra personalit esistono delle parti,spesso in contraddizione tra loro, che agiscono sempre ecomunque nel nostro unico e superiore interesse.

    SEGRETO n. 22: un comportamento pu essere sostituito daaltri comportamenti pi utili, arricchendo la nostra mappa epreservando loriginale intenzione positiva che ha dato origine alcomportamento.

    SEGRETO n. 23: attuare il cambiamento con la ristrutturazionein sei fasi ti permetter di modificare il significato cheattribuisci a un comportamento.

  • Tecnica della ristrutturazione in sei fasi

    1. Identificazione del comportamento denominalizzazione;

    2. Stabilire la comunicazione con la parte responsabile delcomportamento:

    per disponibilit a collaborare;

    per sistema di segnali;

    ringraziare.

    3. Separare il comportamento dallintenzione positiva:

    comunicare se disposta a dire cosa sta cercando di fare;

    ringraziare e chiedere cosa.

    4. Chiedere disponibilit a fare qualcosa di diverso:

    comunicazione con la parte creativa se propone alla parteresponsabile altre alternative;

    farne scegliere alla parte responsabile almeno tre e dareconferma.

    5. Chiedere disponibilit a utilizzare nuovi comportamenti pertre mesi per verificarne lefficacia;

  • 6. Chiedere a tutte le parti se ve ne qualcuna contraria o se cqualcosa in contrario a utilizzare i nuovi comportamenti:

    semmai chiedere alla parte creativa qualcosa di pi ecologico otornare al punto due;

    ringraziare le parti per il lavoro svolto e salutarlecalorosamente.

  • Conclusione

    Siamo veramente giunti al termine del nostro cammino. Non sose hai seguito le mie istruzioni alla lettera ma so per certo checon la lettura del mio ebook hai potuto apprendere molteinformazioni utili, non solo per raggiungere lobiettivo divincere una possibile paura ma anche per migliorare la tua vitain senso pi ampio.

    Nel primo capitolo abbiamo affrontato preliminarmente il temadi una verifica delle tue reali intenzioni e abbiamo sostenuto che possibile acquisire una qualsiasi capacit a patto di volerlorealmente.

    Quali siano i presupposti di riuscita di un progetto stato il temasviluppato nel secondo capitolo: ti ho parlato di comelesperienza sensoriale giunga filtrata alla nostra mente, di comela mappa non sia il territorio che rappresenta e di come siapossibile ampliare e potenziare la nostra rappresentazione dellarealt.

    Nel capitolo successivo abbiamo sviluppato il concetto delcambiamento, di come sia possibile imparare nuove cose inmaniera facile e veloce e di come lo facciamo di continuo. Ti hospiegato perch non esistono fallimenti e come sia possibile perte raggiungere un risultato se questo stato gi possibile perqualcun altro.

    Anche se ogni individuo opera le scelte migliori a propria

  • disposizione e ogni comportamento motivato da unintenzionepositiva ed utile in qualche contesto, nel quarto capitoloabbiamo visto come esistano credenze limitanti che riescono asabotare i nostri progetti. Hai per anche imparato che possibile recuperare la struttura profonda di un significato checonsente di superare il blocco operato da quelle credenze e aprela strada ai cambiamenti desiderati.

    Nel quinto capitolo abbiamo visto le diverse posizioni percettivee hai conosciuto le sottomodalit sensoriali, ovvero le distinzionidi forma o di struttura allinterno dei sistemi rappresentazionali.Il sesto capitolo stato dedicato a iniziare il processo digenerazione di un nuovo comportamento; ti ho spiegatolefficacia del pensare e dellagire come se e ti ho espostolimportante tecnica del cinematografo, che consente di impararea vincere una paura con la stessa velocit e semplicit con cui inprecedenza si installata la fobia.

    La fine del nostro excursus, giunti al settimo capitolo, ti harivelato, attraverso una metafora azzeccata, che dentro di noicoesistono diverse parti. Sono proprio queste parti, spessoinconsce, gli strumenti pi abili a sostituire un comportamentoindesiderato con un altro pi utile; con la ristrutturazione in seifasi hai finalmente imparato la tecnica per ottenere quello chevolevi e per questo ho fatto riferimento nel titolo dellultimocapitolo allinizio di una nuova vita.

    Adesso sta a te. Se hai seguito le mie istruzioni dovresti aversuperato e vinto quel timore che ti ostacola e ti impedisce disentirti libero; ora non tornare indietro, alla prima occasioneutile metti in pratica la tua nuova competenza e gustati il piacere

  • di aver ottenuto con le tue forze un risultato cos gratificante.

    Ho iniziato con una citazione di Richard Bach tratta dal suo best-seller Il gabbiano Jonathan Livingston perch lavventuraraccontata in quel libro mi sembrava la pi adatta asimboleggiare il percorso proposto da questo ebook.

    Come nella storia del giovane gabbiano, quello che ti hoproposto stato un cammino di apprendimento e, voglio sperare,anche un poco di crescita della conoscenza.

    Per questo voglio lasciare proprio a Jonathan, uno dei mieiprimissimi maestri che tanta emozione mi ha regalato daadolescente, lultima parola di questo manuale:

    Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. Gliocchi vedono solo ci che limitato.

    Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci gi, alloraimparerai come si vola. []

    Il vostro corpo, [] non altro che il vostro pensiero, una formadel vostro pensiero, visibile, concreta.

    Spezzate le catene che imprigionano il pensiero, e anche il vostrocorpo sar libero.

    Per ogni tipo di dubbio o domanda irrisolta, scrivimi pureallindirizzo [email protected].

    IntroduzioneCAPITOLO 1: Come verificare le motivazioniCAPITOLO 2: Come creare i presupposti per la riuscitaCAPITOLO 3: Come credere nel cambiamentoCAPITOLO 4: Come sostituire le strategie limitantiCAPITOLO 5: Come usare le sottomodalit criticheCAPITOLO 6: Come generare il nuovo comportamentoCAPITOLO 7: Come iniziare una nuova vitaTecnica della ristrutturazione in sei fasiConclusione