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VOLEVANO UCCIDERE HITLER I principali attentati dei militari tedeschi Premessa Il giorno 21 marzo 1933, poco dopo l' ascesa al potere di Adolf Hitler, gli ufficiali e i soldati sfilarono al passo dell'oca davanti al nuovo Cancelliere del Reich al cui fianco era l'anziano e malato Presidente Paul von Hindenburg che godeva del rispetto e della stima delle forze armate. Erano i due uomini che il 30 gennaio 1933 avevano fatalmente predeterminato il futuro della Germania,di fatto in quella data Hindenburg aveva nominato Hitler nuovo Cancelliere del Reich. Al centro di questo articolo vi sono i complotti e le vite di ufficiali, spesso appartenenti all'aristocrazia, che si trovarono riuniti in una sacca di dissenso che poi divenne resistenza al regime nazista trasformando la loro iniziale fedeltà al partito nazista e al dittatore fino ad arrivare agli attentati per liberare la Germania dalle presenze criminali che la stavano trascinando verso la catastrofe. La Wehrmact – il giuramento di fedeltà Il giorno prima della morte di Hinderburg, avvenuta il 2 agosto 1934, Hitler emanò una legge che univa le funzioni di Cancelliere (Capo del Governo) a quella del Presidente (Capo dello Stato). Il giorno 20 agosto 1934 il Governo emise la ” Legge sulla fedeltà de i militari e dei pubblici dipendenti ” che furono costretti a prestare giuramento a Hitler invece che al Popolo e alla Patria come invece formulato nel precedente giuramento valido fino alla morte di Hinderburg Il giuramento prestato dai militari della Reichswehr, introdotto da un entusiasta Werner von Blomberg il 20 agosto 1934, fu così modificato : Assumo davanti a Dio il sacro impegno di prestare ubbidienza incondizionata al Fuhrer del Reich e del popolo germanico, Adolf Hitler, comandante in capo della Wehrmacht, e di comportarmi da valoroso soldato in ogni momento, pronto a sacrificare la mia vita per mantenere questo giuramento” Fu una formula di giuramento che non consentiva alcuna riserva nonché alcuna via di uscita e che condannò milioni di militari tedeschi di qualsiasi grado e ceto. L'impegno di fedeltà reso personalmente a Hitler 1

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VOLEVANO UCCIDERE HITLER I principali attentati dei militari tedeschi

PremessaIl giorno 21 marzo 1933, poco dopo l'ascesa al potere di Adolf Hitler, gliufficiali e i soldati sfilarono al passodell'oca davanti al nuovo Cancelliere delReich al cui fianco era l'anziano emalato Presidente Paul von Hindenburgche godeva del rispetto e della stimadelle forze armate. Erano i due uomini che il 30 gennaio 1933 avevanofatalmente predeterminato il futuro della Germania,di fatto in quella dataHindenburg aveva nominato Hitler nuovo Cancelliere del Reich.Al centro di questo articolo vi sono i complotti e le vite di ufficiali, spessoappartenenti all'aristocrazia, che si trovarono riuniti in una sacca didissenso che poi divenne resistenza al regime nazista trasformando laloro iniziale fedeltà al partito nazista e al dittatore fino ad arrivare agliattentati per liberare la Germania dalle presenze criminali che la stavanotrascinando verso la catastrofe.La Wehrmact – il giuramento di fedeltà Il giorno prima della morte di Hinderburg, avvenuta il 2 agosto 1934,Hitler emanò una legge che univa le funzioni di Cancelliere (Capo delGoverno) a quella del Presidente (Capo dello Stato). Il giorno 20 agosto1934 il Governo emise la ”Legge sulla fedeltà dei militari e dei pubblicidipendenti” che furono costretti a prestare giuramento a Hitler inveceche al Popolo e alla Patria come invece formulato nel precedentegiuramento valido fino alla morte di Hinderburg Il giuramento prestato dai militari della Reichswehr, introdotto da unentusiasta Werner von Blomberg il 20 agosto 1934, fu così modificato :“Assumo davanti a Dio il sacro impegno di prestare ubbidienzaincondizionata al Fuhrer del Reich e del popolo germanico, Adolf Hitler,comandante in capo della Wehrmacht, e di comportarmi da valorososoldato in ogni momento, pronto a sacrificare la mia vita per mantenerequesto giuramento” Fu una formula di giuramento che non consentiva alcuna riserva nonchéalcuna via di uscita e che condannò milioni di militari tedeschi diqualsiasi grado e ceto. L'impegno di fedeltà reso personalmente a Hitler1

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fu una scelta fatale per tutti, concepita astutamente dal dittatore pergarantirsi un seguito incondizionato.Un soldato semplice commentò : “ho dovuto barattare la mia coscienzain cambio dell'impegno ad obbedire..oggi direi a obbedire propriociecamente”.Dopo il 1935 molti tedeschi optarono per la carriera nell'esercito o nelleindustrie belliche che il regime ricopriva di commesse e di incarichitrasformando la Wehrmacht in una macchina bellica efficiente edevastante, solo nel 1933 disponeva di soli 100.000 uomini senza carriarmati né aerei a causa dei Trattati di Versailles; la diffusa voglia dirivincita dopo la sconfitta del 1918 agevolò nel Capo dello Stato ilcompito di vincolare a sé con il giuramento tutti i militari; la Prima GuerraMondiale fu una sconfitta che aveva comportato per i militari undeclassamento sociale avendo perso la loro posizione di preminenzamantenuta fino ad allora dall'élite conservatrice dell'Impero del Kaiser,ma nonostante le pesanti restrizioni nel 1928 venne approvato un pianodi riarmo, inizialmente seguito dal generale Hans von Seecky poi daWerner von Blomberg che divenne Ministro all'avvento del potere diHitler il 30 gennaio 1933. Il veloce ampliamento delle risorse e deglieffettivi delle forze armate ebbe una conseguenza ulteriore: l'aumentodel prestigio e del consenso verso il regime nazista tra gli ufficiali cheavevano passato lunghi anni in attesa di un riconoscimento sociale edeconomico.L'intreccio tra la Wehrmacht, Hitler e il regime nazista vennedefinitivamente cementato nel giugno 1934, quando le SSassassinarono circa 200 dirigenti delle SA, il loro capo Ernst Rohm –fidato compagno di percorso di Hitler – e numerosi dissidenti politicidurante “la notte dei lunghi coltelli” cancellando il potere delle camiciebrune che erano percepite dall'Esercito come una pericolosa e tropponumerosa concorrenza, confermando così la Wehrmacht come l'unicaforza armata della Germania.Von Blomberg venne poi allontano nel 1938 per uno scandalo sul suomatrimonio e il suo successore generale Werner von Fritsch subì lastessa sorte a causa di torbidi scandali sessuali (o perlomeno questefurono le motivazioni ufficiali...).Gli scandali ebbero il risultato cui Hitler mirava da tempo: il Fuhrerassunse di persona il comando supremo della Wehrmacht (OKW)vincolando a se stesso strettamente le competenze e le decisionimilitari, politiche ed economiche. Un incarico assoluto che negli anni2

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successivi produsse errori criminali sia tattici che strategicicondannando i militari a disastri che si potevano evitare se i generali(ben più abili del dittatore..) avessero avuto più autonomia e libertà diazione. Gli individui incerti all'interno dei Comandi della Wehrmacht furonoemarginati e alcuni progetti di colpo di Stato concepiti da Ludwig Beck eFranz Halder si rivelarono, per difetto di determinazione e di coesione,inattuabili. Quando, durante la Campagna di Polonia, alle spalle dellaWehrmacht che avanzava vittoriosa, le unità delle SS e leEinsatzgruppen ridussero le popolazioni locali in miseria emassacrarono i civili, pochi militari posero obiezioni come il generaleJohannes Blaskowitz che poi fu costretto da Hitler a fare le valigie e alevarsi di torno.La clamorosa sconfitta della Francia e della Gran Bretagna durante laCampagna di Francia nel 1940 conferì pubblicamente in tutto il mondol'aura di invincibilità a Hitler che si vantò di essere il più brillantecondottiero - al pari di Napoleone - nonostante il suo primo fatale errorea Dunkerque in cui permise il reimbarco delle truppe britanniche.....Il dissenso e la resistenza in uniformeDopo il 1939 la Wehrmacht fu l'unico centro di potere che sarebbe statoin grado di tenere testa al regime nazista, ma allora soli pochi uominidella resistenza avevano la consapevolezza che lo Stato nazistacostituisse un attentato alla coscienza del mondo e che se Hitler nonfosse stato eliminato (e certamente non soltanto lui..) la Germaniasarebbe andata incontro al disastro.Validi comandanti di truppe come Erich Hoepner, Karl Heinrich vonStulpnagel, Henning von Treskow, Philipp von Boeselager e Klaus vonStauffenberg presero l'iniziativa, delusi dalla indifferenza deifeldmarescialli e dei generali davanti alle atrocità che si stavanocommettendo anche da parte della Wehrmacht medesima.E' meglio precisare che gli uomini che si proposero di uccidere il follepsicopatico e di far finire la guerra furono in fine dei conti dei congiuratisolitari, sorretti dal loro dovere morale di dimostrare al mondo che nontutti si erano schierati con i crimini commessi in tutta l'Europa occupata.Comunque, la resistenza in uniforme non si limitò al solo corpo degliufficiali, molti soldati si rifiutarono di compiere atti criminali oppure liignorarono piuttosto che li travisarono, specialmente durante laCampagna di Russia. Nel 1938 Hitler espose la Germania a un imminente pericolo di guerra3

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pretendendo che la Cecoslovacchia cedesse alla Germania il territoriodei Sudeti (Boemia,Moravia e Slesia) abitato da migliaia di tedeschi chevolevano ritornare sotto la bandiera nazionale.In realtà questi territori interessavano la Germania nazista per le lororicche risorse minerarie e per la presenza della più grande industriasiderurgica, la Skoda, che produceva carri armati moderni ed altriarmamenti (che furono immediatamente acquisiti a centinaia giàoperativi e senza i quali la Francia non sarebbe stata sconfitta..)Neglianni successivi gli operai della Skoda lavorarono duramente senzadissensi agli ordini dei direttori tedeschi producendo blindati, carriarmati e molti utili veicoli . Per la prima volta all'interno della Wehrmacht si manifestò una sacca didissenso o meglio una concreta resistenza contro il Fuhrer: alcuniufficiali e generali riuniti attorno ad Halder e altri ufficiali delcontrospionaggio (l'Abwehr, diretto dall'ammiraglio Wilhelm Canaris)presero in considerazione di effettuare un colpo di Stato per rimuovere ildittatore con la forza, ma l'Accordo di Monaco del 29 settembre 1938dovuto alla conciliante rassegnazione (appeasement) di Gran Bretagnae Francia (cui erano ministri Edmond Daladier e Neville Chamberlain) lispiazzò completamente: il “giocatore d'azzardo” aveva fatto ancora unavolta la mossa giusta, salvo in seguito stracciare disinvoltamente ogniaccordo. (foto di Hitler con Daladier e Chamberlain).L'ordine di giustiziare immediatamente i commissaripolitici sovietici (“decreto commissari” del 6 giugno1941) aveva provocato indignazione nella sensibilitàgiuridica di molti ufficiali tra i quali il tenente colonnelloHenning von Tresckow che aveva commentato “senon riusciremo a revocare questo ordine la Germania perderàdefinitivamente il suo onore”; von Tresckow intervenne presso ilfeldmaresciallo Fedor von Bock (suo zio) con la mossa calcolata di unufficiale prussiano aristocratico di famiglia molto stimata e benconosciuta che aveva nelle sue radici prussiane ben radicati i principi dilibertà e di giudizio autonomo. Alcuni alti ufficiali, tra i quali naturalmenteanche Tresckow, rimasero indignati anche dal “decreto sullagiurisdizione” che copriva i delitti compiuti dai soldati della Wehrmachtcontro le popolazioni occupate, un decreto anch'esso emessocontemporaneamente al “decreto commissari” ben prima dell'attaccoall'Unione Sovietica, l'Operazione Barbarossa.Von Bock inviò a Berlino un suo emissario che non venne minimamente 4

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ascoltato, i numerosi feldmarescialli non avevano il fegato dicontrastare Hitler e temevano i suoi frequenti scoppi d'ira. In fin dei conti l'élite degli ufficiali tedesco-prussiani era divisa e incertatra la percezione personale della responsabilità morale del singolo equella della loro tradizione di disciplina e di obbedienza. Inoltre dopo i clamorosi successi iniziali (successi che erano stati

sopratutto dei militari) Hitler rovesciò sui generaliun'abbondanza di prebende, assegnazioni e regalie chene corruppero la morale e la condotta; non solo, mal'aggressione all'Unione Sovietica coincise con il profiloideologico di tutta la classe conservatrice, fossero militari,industriali, possidenti terrieri e finanzieri, contro il nemicobolscevico da sempre percepito con avversione e timore,nemico che essi avevano visto cancellare brutalmente e

velocemente tutta la proprietà privata in nome del collettivismo durantegli anni della Rivoluzione Bolscevica.Tresckow (foto) divenne dissidente e avversario di Hitler dopo la “nottedei cristalli” del 9 novembre 1938, il pogrom antiebraico, che gli fececapire che la Germania era governata da criminali che andavano fermatie si vergognò doppiamente quando vide che nessuno aveva protestatosia per l'accaduto che per la morte di almeno 400 ebrei solo in queipochi giorni. Era soltanto l'inizio delle persecuzioni, come sappiamo. I complotti e i tentativi di eliminare il dittatore e il suoentourage.Il successo della “guerra lampo” contro la Francia rese la Wehrmachteuforica, un entusiasmo al quale neppure gli ufficiali “resistenti” comeTresckov, Stauffenberg e von Boeselager non riuscirono a sottrarsi e dasoldati svolsero i propri compiti nel modo migliore coerentemente con illoro senso del dovere. Questi ed altri ufficiali presero conoscenza emutarono atteggiamento quando nell'autunno del 1941 le SS iniziaronoad eliminare i maschi adulti e poi le donne e poi i bambini durantel'invasione dell'Unione Sovietica, si resero conto che non erano singoliepisodi ma parte della concezione ideologica che Hitler avevapianificato per l'espansione dei territori occupati. Nella cerchia che sistava formando intorno a Tresckov crebbe la convinzione che sidovessero intraprendere delle azioni contro il dittatore e il suo criminaleentourage, vennero agganciate amicizie e legami personali all'internodella Wehrmacht muovendosi precariamente in una specie di “triplicegabbia” sia con i limiti delle incombenze dovute agli eventi bellici, sia 5

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cautamente al fine di evitare sospetti nella grande massa dei commilitonichiaramente legati al regime nazista. Per fare un esempio, come del resto era già prevedibile, ilfeldmaresciallo Erich von Manstein, uno dei ”grandi innovatori” dellaguerra di movimento, cautamente interpellato respinse seccamente solol'idea di prendere iniziative; rispose di essere legato al dittatore dalgiuramento, di considerare se stesso solamente un esperto di questionimilitari e che un colpo di Stato era solo un alto tradimento: “ifeldmarescialli prussiani non si ammutinano !” Al fine di evitare che la morte di Hitler potesse suscitare il caos piùcompleto – proprio in tempo di guerra – il piccolo gruppo di resistenticomprese che occorreva accordarsi con il mondo dei civili cioè i politici,come l'ex borgomastro di Lipsia, Carl Goerdeler, che si era ritirato dallasua lunga e brillante carriera politica per gravi dissensi con il regime.Molti ufficiali furono presenti di persona o vennero informati dei criminicommessi dagli sgherri delle SS nei territori occupati, per esempio inCrimea le Einsatzgruppen massacrarono quarantamila ebrei, uccisioni dimassa che non poterono essere mantenute segrete. Fonti di archiviotestimoniano che lo Stato Maggiore venne sempre informato sulleesecuzioni provocando spesso scosse nel morale di alcuni ufficiali, tra iquali Rudolf von Gersdorff che scrisse nel suo diario “...le fucilazionisono considerate violazioni dell'onore dell'esercito tedesco e inparticolare del corpo ufficiali..i fatti in questione sono ormai divenuti notiin tutti i loro aspetti e se ne parla al fronte molto più di quanto sisupponesse..”Von Gersdorff, von Tresckov, von Kluge e molti altri ufficiali di statomaggiore si erano a quel punto schierati con la resistenza anche perchéa quel punto era ormai evidente la portata dell'annientamento degli ebreie delle popolazioni civili nei territori occupati.Dalla primavera del 1943 con la spirale della violenza che si accentuavacon il protrarsi della guerra e per le azioni dei partigiani – sempre meglioorganizzati – la Wehrmacht adottò sempre di più il criterio di creare delle“zone morte” evacuando l'intera popolazione civile e di ucciderechiunque vi fosse poi sorpreso in quanto ritenuto presunto partigiano,fossero uomini, donne e bambini senza dimenticare le deportazioni inmassa di migliaia di lavoratori forzati russi nei territori del Reich,lavoratori che furono poi trattati come schiavi nelle fabbriche ove vi erafabbisogno di manodopera a costo zero.E' interessante e poco noto chiarire la portata di tali azioni:6

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- furono fatti prigionieri 5,7 milioni di soldati russi, dei quali circa 3 milionifurono lasciati morire al gelo e di inedia nei campi di concentramento(sotto lo sguardo soddisfatto di Himmler)- 2,8 milioni di persone compresi i civili furono deportati nel Reich perlavorare e di essi un numero incalcolabile morì di stenti, fatica e malattienelle fabbriche, anche in quelle sotterranee- la fucilazione di partigiani e di civili sospetti fu un fenomenogeneralizzato in ogni settore del fronte orientale, si calcola che circamezzo milione di persone siano cadute vittime delle rappresaglie delletruppe tedesche occupanti.La condotta del regime di occupazione fu fin dall'inizio connotata daalterigia razziale, pulizia etnica programmata e da una feroce fiducianella violenza repressiva. La decisione che la Wehrmacht dovessealimentarsi attingendo alle risorse locali, nonostante la convenzionedell'Aja, ebbe conseguenze fatali per le popolazioni spogliate (megliosaccheggiate) di ogni risorsa per provvedere al vettovagliamento deicirca 3 milioni di soldati del Reich, con qualche eccezione per i contadiniSovietici, mentre nelle città i divieti di libertà di movimento ostacolaronodrammaticamente la ricerca del cibo. Dopo la rimozione del feldmaresciallo von Bock a causa dell'insuccessodavanti a Mosca, il nuovo comandante Gunther von Kluge divennel'obiettivo delle accorte manovre persuasive di Treskow. Si sapeva chevon Kluge aveva spesso scontri assai aspri con Hitler e che nonnascondeva la sua opinione sulle scelte del dittatore che a suo parerestavano portando alla rovina la Germania; pur non schierandosiapertamente consentì a Tresckow di preparare l' azione impensabile einaudita di eliminare Hitler.Gli attentatiSmolensk 13 marzo 1943 – primo tentativo (uno, due, fuoco !) Quando Hitler annunciò la sua visita al gruppo di armate, il baronePhilipp von Boeselager, giovane ufficiale di stato maggiore, avviò ipreparativi affinché il dittatore non lasciasse vivo la sede dello statomaggiore. Von Kluge si limitò ad annuire una volta informato. I congiuratierano nove in tutto, quattro appartenenti allo stato maggiore e cinqueall'unità di cavalleria, tra i quali i due fratelli Philipp e Georg vonBoeselager e il capitano Schmidt-SalzmannFu concordato con precisione dove Hitler si sarebbe seduto, Kluge alcentro e Himmler alla sua sinistra. Gli ufficiali che avrebbero eseguitol'attentato si sarebbero disposti a semicerchio in modo da poter sparare7

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concentricamente sia a Hitler che a Himmler. Comunque era noto cheHitler portava un sottile giubbotto antiproiettile e che il suo berretto erafoderato di metallo, pertanto era necessario sparargli in pieno viso. Il copione prevedeva che appena Hitler si fosse seduto alla mensaufficiali Georg von Boeselager si sarebbe alzato in piedi per scandire adalta voce “uno, due..” e al tre ! tutti insieme avrebbero sparato a Hitler.Quando Hitler arrivò all'aeroporto di Smolensk a bordo del suoquadrimotore Focke Wulf 200 Condor (foto), Himmler non l'avevaaccompagnato e von Kluge, temendo una guerra civile tra l'esercito e leSS, fece marcia indietro dimostrando comunque una irresolutezzalacerante tra il suo senso di disciplina e la sua coscienza. Anche quandol'Operazione Valchiria venne attuata il 20 luglio von Kluge, sapendo cheHitler non era morto, non appoggiò i cospiratori.Non va dimenticato che le Schutzstaffel avevano consolidatocostantemente la propria sfera di influenza in ogni ramo della vitapubblica compresi banchieri e industriali, e che nel 1943 le Waffen SS ele loro legioni composte da volontari stranieri contavano ben più di400.000 soldati ben armati, disciplinati e motivati.Quel giorno Hitler era di buonumore, contento di trovarsi in mezzo a verisoldati, aveva fatto venire il suo cuoco personale e il suo medico, il dott.Theo Morell, incaricato di assaggiare le sue portate; chino sul piatto coni gomiti appoggiati al tavolo sgrufolava sul cibo offrendo uno spettacoloindegno agli ufficiali prussiani abituati da sempre ad essere moltocompiti a tavola.Ma Tresckow e gli altri cospiratori avevano un piano alternativo a quellodi giustiziare Hitler direttamente con le pistole, un piano che nonavrebbe coinvolto direttamente la Wehrmacht agli occhi di tutta laGermania, scatenando inevitabilmente un prevedibile inferno dairisultati imprevedibili. Stesso giorno – secondo tentativo Quando Hitler si avviò con il suo seguito verso l'aereo, Tresckow e glialtri cospiratori chiesero al colonnello Brandt di portare a bordo unacassetta chiusa destinata a un amico in patria. Il contenuto ? Duebottiglie di Cointreau. L'ufficiale si prestò volentieri per la consegna, mail pacchetto conteneva dell'esplosivo e un detonare a innesco chimicopreparato da Schlabrendorff che avrebbe dovuto far saltare l'aereo involo nei pressi di Minsk. La differenza fondamentale tra l'attentato acolpi di pistola e quello con la bomba sull'aereo era che non sarebberisultato un complotto dell'esercito ma solo un caso, un incidente di8

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volo.Purtroppo alcune ore dopo venne da Rastenburg - “la tana del lupo”- lanotizia che l'aereo era atterrato senza incidenti, evidentemente l'innescochimico non aveva funzionato a causa del freddo nella stiva di carico.Preoccupatissimo, come tutti gli altri cospiratori, Schlabrendorff siimbarcò il giorno dopo su un postale per Rastenburg e con grandesangue freddo incontrò Brandt recuperando l'esplosivo e scambiando ilcontenuto con due bottiglie vere. 20 marzo 1943 – terzo tentativo Dopo appena una settimana il dittatore ebbe ancora una fortunasfacciata, uno dei collaboratori di vonTresckow, Rudolf von Gersdorff,aveva organizzato a Berlino nell'ambito della cerimonia in onore deicaduti – il Giorno degli Eroi - la presentazione nella sede dell'Arsenaledelle armi sottratte ai russi. Gersdorff (foto) aspirante attentatore suicida,si era imbottito di esplosivo per far saltare in aria Hitler e se stesso; poco

prima dell'ingresso del Fuehrer aveva azionato ildetonatore che portava alla cintura, senonché quelgiorno Hitler aveva molta fretta e attraversò a passo dicarica l'esposizione non permettendo a Gersdorff, che loaccompagnava, di attivare l'esplosivo. Fece appena intempo a disinnescare l'ordigno, correre in un bagno ebuttare il tutto in un water.Il gruppo infine si rese conto che i piani della loro

congiura non erano ancora abbastanza maturi, occorreva un progettoaccurato di colpo di Stato,di fatto la sola eliminazione di Hitler nonavrebbe avuto altro risultato che preparare il posto ad un altro despotamolto probabilmente più sanguinario e vendicativo senza avereminimamente intaccato il potere delle ormai potentissime SS e dellaGestapo.Novembre 1943 – quarto tentativoUn giovane capitano Axel von dem Busche, divenuto avversario deinazisti e di Hitler da quando aveva assistito alla fucilazione dicinquemila ebrei a Dubno, si presentò a Tresckow e a Stauffenbergdicendosi disposto a farsi saltare per aria insieme ad Hitler durante lapresentazione di nuove uniformi presso il quartier generale, ma leuniformi finirono in cenere durante un bombardamento di Berlino e la“sfilata di moda militare..”non ebbe seguito.Marzo 1944 – quinto tentativoIl capitano Eberhard von Breitenbuch sarebbe stato presente con il suo9

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superiore ad un incontro sull'Obersalzberg (foto) con Hitler. Breitenbuchsi presentò volontariamente da Tresckow e concordò che avrebbesparato al dittatore in quella occasione: si sarebbe nascosto addossouna piccola pistola Browning, visto che le armi di ordinanza dovevanoessere depositate all'ingresso; però un'attenta sentinella lo fermò, infattiquel giorno gli aiutanti di campo non erano ammessi alle consultazioni.Breitenbuch fece pazientemente anticamera per ore con la Browningcarica in tasca aspettando l'occasione giusta e, per sua fortuna,nessuno lo fermo' né lo perquisì. E tutto finì tristemente così. Anchestavolta Hitler era scampato alla morte per un caso assolutamenteimprevedibile. La situazione bellica della Germania nel 1944La Germania nel luglio del 1944 era arrivata alla svolta in cui tutte lesperanze di conseguire la vittoria finale erano scemate. Gli Alleati eranosbarcati in forze nel nord della Francia, all'est l'Armata Rossa era innetta offensiva con il fronte orientale in procinto di crollare, il nord Africaera andato perduto da tempo e gli Alleati avanzavano in Italia. Ibombardamenti strategici si concentravano sulle fabbriche, sulle città esulla rete ferroviaria provocando devastazioni inimmaginabili, gli jabos(Jagdbomber-cacciabombardieri) mitragliavano tutto quello che simuoveva di giorno, i singoli treni, il traffico su strada e sui fiumi, e labenzina sintetica prodotta per idrogenerazione del carbone prodottanella Ruhr cominciava a scarseggiare. Le 22.000 tonnellate di bombepiovute sull'industria petrolifera tedesca ridussero la produzione a menodi 300.000 tonnellate provenienti da tutte le fonti, appena il 20 per centodi sei mesi prima.Le importanti raffinerie di Ploesti in Romania erano già state distruttedai bombardieri americani B-24 Liberator e i sovietici le occuparono asettembre. Negli Stati Uniti (che non sono mai stati bombardati in tutta la loro storia)la produzione complessiva di navi, aerei, carri armati, armamentisuperava di almeno dieci volte quanto la Germania potesse mai

produrre anche sotto l'attenta regia dell'architetto AlbertSpeer. Lo stesso accadeva in Unione Sovietica anche se glioperai e le operaie russe lavoravano nelle fabbrichespostate oltre gli Urali in condizioni molto peggiori di quelliamericani. Una curiosa icona delle donne operaieamericane che sostituirono gli uomini in guerra rimaneRosie the Riveter (Rosa la Rivettatrice) comunemente usata

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come simbolo dell'impegno lavorativo delle donne e del loro potereeconomico (poster di propaganda). Per fare una comparazioneesaustiva, nel 1944 grazie alle fabbriche decentrate e sotterranee eall'impegno di Erhard Milch la Germania produsse ben 40.000 aereisopratutto da caccia, gli Stati Uniti ne sfornarono 96.300, la GranBretagna 27.000 e i sovietici 40.300. Una sproporzione che diede agliAlleati il fondamentale dominio dell'aria nonostante la professionalità el'esperienza dei piloti tedeschi.Dopo la fine della guerra fu chiesto al feldmaresciallo Milch quale fossela cosa che si rimproverava maggiormente e la risposta fu:” i 140.000caccia mai costruiti...!” ma il suo era un sogno, una cifra irraggiungibile acausa dei bombardamenti strategici.Hitler e i capi nazisti si preoccupavano puntualmente del fronte interno,cioè dell'opinione pubblica: effettivamente nei primi quattro anni diguerra i cittadini tedeschi mangiavano meglio di quelli inglesi (e non civuole molto..). Sei milioni di lavoratori, più che altro stranieri, eranoimpiegati nelle industrie, i ricchi proprietari impiegavano ancora1.400.000 collaboratori domestici stranieri cui si aggiunsero decine dimigliaia di ragazze arrivate dall'Ucraina. Aggiungendo i prigionieri e ilavoratori coatti, la presenza di stranieri da sorvegliare in Germaniaaveva raggiunto numeri così impressionanti che una loro ribellione dimassa, con tutti i soldati impegnati nei tre fronti, avrebbe compromessogli eventi bellici e la stabilità della Nazione.Da qui la creazione dell'esercito territoriale - cioè quello di riserva - e l'“Operazione Valchiria”. 20 luglio 1944 - “Operazione Valchiria” - sesto tentativoIn origine l'”Operazione Valchiria” era un piano per reprimere conl'esercito territoriale una possibile sommossa dellemigliaia di lavoratori coatti stranieri in Germania;l'idea che venne ai cospiratori fu di elaborare un pianosovrapposto a “Valchiria” che, sfruttando il potere e l'autorità dell'esercito territoriale nel fronte interno,avrebbe coperto il loro vero tentativo di colpo di statoaccusando i vertici nazisti di avere complottato perl'eliminazione di Hitler. L'epicentro del progetto era comunque la mortedel dittatore e di alcuni importanti gerarchi.L'obiettivo dei congiurati era di stipulare la cosiddetta “soluzioneoccidentale” con l'America e la Gran Bretagna, vale a dire la fine delleoperazioni belliche ad ovest e il ritiro dalla Francia delle truppe tedesche11

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entro i confini del Reich.Tutti comunque erano a conoscenza che la prospettiva di un nuovoGoverno tedesco disposto a porre fine alla guerra non era gradita agliAlleati; la richiesta di “resa incondizionata” era già statacomunicata durante la Conferenza di Casablanca nelgennaio 1943 (foto) impedendo ogni altra soluzionepossibile; obiettivamente questo progetto dei congiurati eraun mera illusione, ma almeno avrebbero dimostrato al mondointero la volontà di deporre un regime criminale.Il conte Claus Schenk von Stauffenberg ricoprì dal settembre 1943 lafunzione di capo di stato maggiore dell'esercito territoriale, era unufficiale competente e capace, invalido di guerra mitragliato da un Jaboin Tunisia nel luglio 1943; discendente di una antica famigliaaristocratica era indignato per la brutalità della politica di occupazioneall'est e non nascose a Tresckow la sua disposizione al tirannicidio. Von Stauffenberg si mise instancabile al lavoro per rielaborare“Valchiria” onde adattarlo alla congiura, inoltre il suo importante incaricogli dava la possibilità di presenziare alle riunioni nella “tana del lupo” aRastenburg, il quartier generale di Hitler a oriente. Il progetto era di fardetonare l'esplosivo in quel bunker, poi sarebbe tornato in aereo aBerlino per coordinare gli interventi previsti dall' “Operazione Valchiria”mobilitando l'esercito territoriale in Germania e coinvolgendo le truppetedesche nella Francia occupata. Qui il comandante delle truppe, ilgenerale Karl Heinrich von Stulpnagel, avrebbe mosso le pedine pergarantire la riuscita del complotto.Contemporaneamente il comandante della piazza Hans vonBoinenburg-Lengsfeld avrebbe fermato ed arrestato le SS e la Gestaponelle loro caserme e nei loro alloggi privati.Eseguite con successo queste azioni il feldmaresciallo von Kluge,comandante in capo del fronte occidentale, avrebbe negoziatol'armistizio con gli americani e i britannici, cioè la cosiddetta “soluzioneoccidentale”. Naturalmente tutto il piano era concentrato sull'ipotesi dellamorte di Adolf Hitler dentro la sua “tana del lupo”, una imponentefortificazione dotata di aeroporto, di stazione ferroviaria e di bunker incemento armato.La valigia contenente i panetti di esplosiv fu conservata inizialmente daPhilipp von Boeselager che era l'artificiere del gruppo, poi segretamentedal generale Helmut Stieff, poi consegnata al luogotenente Hertwarthvon Bitterfeld e infine nell'estate del 1944 fu recapitata a Claus von 12

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Stauffenberg che era stato addestrato sul loro utilizzo. I cospiratoriritenevano necessario eliminare sia Himmler che Goering i fedelissimidel dittatore, soggetti spietati estremamente pericolosi per il loro poterenello stato nazista, cogliendo se possibile l'occasione per eliminarnealmeno tre.Il giorno 11 luglio alla riunione mancava Himmler e Stauffenberg rinunciòall'attentato, lo stesso accadde il 15 luglio quando erano presentiGoering e Himmler ma il Fuhrer venne chiamato fuoridalle stanze.Quel giorno fatale il 20 luglio 1944 von Stauffenbergper l'ansia e la fretta e una mano mutilata infilò nellaborsa soltanto una carica esplosiva che detonòregolarmente e uccise tre ufficiali e lo stenografo manon Adolf Hitler protetto dal pesante tavolone in legno,per giunta la riunione era stata spostata per il caldo in una costruzionein legno che dissipò l'effetto dell'esplosione.(foto di Hitler e Mussolininel locale distrutto). Convinti che Hitler fosse morto i congiuratiattivarono Valchiria, a Parigi 1.200 tra SS e Gestapo furono arrestati perordine di von Stulpnagel ma poi si seppe che il dittatore era ancora vivo,le SS vennero rilasciate adducendo che si era trattato di unaesercitazione. La stessa sera a Berlino un fanatico ufficiale nazistafece fallire definitivamente il colpo di stato, il maggiore Remer ebbe deidubbi sullo stato reale dell'emergenza e recatosi da Goebbels ebbe laconferma che Hitler era vivo, pertanto ordinò alle sue truppe dicircondare il gruppo di congiurati e li fece arrestare. Dopo poche ore nelcortile interno degli edifici della Bendlerstrasse furono immediatamentefucilati von Stauffenberg, Albrecht Merz, Bernd von Heften e il generaleFriedrich Olbricht.Il generale Henning von Tresckow, che era in servizio nei dintorni diVarsavia si fece accompagnare in un bosco e si suicidò con unagranata. Von Stulpnagel si sparò una rivoltellata in testa ma purtropposopravvisse, fu torturato e poi impiccato nel carcere di Plotzensee. Il feldmaresciallo Gunther von Kluge si suicidò il 17 agostocon una capsula di cianuro. Hitler stesso diede l'ordine affinché i congiurati venissero“impiccati e appesi come bestiame”.Le settimane dopo il 20 luglio furono caratterizzate dainterrogatori, arresti, torture e processi, complessivamente21 generali e 33 ufficiali furono giustiziati. La Gestapo arrestò 60013

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persone compresi i figli, le mogli e altri parenti in base al “principio dellacorresponsabilità dei famigliari” che vennero internati nei campi diconcentramento ove molti trovarono la morte. Un tributo di vite elevatose si riflette che, in fin dei conti, meno di 200 militari erano coinvolti nellacongiura e che non tutti – come il giovane tenente Philipp vonBoeselager – furono identificati e arrestati. Il compito di von Boeselager,ufficiale di cavalleria, era quello di coordinare le truppe di cavalleria econ esse raggiungere Berlino per arrestare i membri della Gestapo. Von Boeselager scampò alle vendette della Gestapo e visse in Franciariconosciuto come un eroe e insignito delle più alte onorificenze francesie tedesche.(foto)In sintesi, infine, il colpo di Stato si sarebbe messo in moto dall'altoattraverso ordini ufficiali anche se modificati, l'esercito territorialeavrebbe assunto il potere esecutivo, le truppe avrebbero occupato ipunti chiave, i comandi delle SS e della Gestapo e infine tutto il Paese.Questo era il piano completo e capillare che precedentemente mancavaai congiurati; oltre che da von Stauffenberg gli ordini esecutivi furonoriscritti a macchina anche dalla moglie di von Tresckow e da una loroamica. Queste persone non erano dei temerari superficiali ma degliattenti pianificatori che erano riusciti ad allargare la loro rete dellacongiura sia nella resistenza civile che in nuovi alleati militari.Gli uomini che agirono il 20 luglio superarono il loro conflitto di lealtà, ilgiuramento verso la persona di Adolfo Hitler, fu la “rivolta dellecoscienze” di una giovane generazione di ufficiali di stato maggiore chetrovavano immorali le personalità che li guidavano, specialmente ildittatore, i cui criminali errori di strategia stavano provocando un disastrosia nelle forze armate che nei civili portando la Germania verso ladistruzione finale.La storia di questo attentato è stata descritta in molti libri e film, l'ultimokolossal è fondamentalmente corretto e interessante, salvo aver affidatola figura di von Stauffenberg a un attore americano che proprio nonsomiglia a quell'ufficiale aristocratico di bell'aspetto e molto più distinto,a parere dello scrivente una discutibile scelta dellaproduzione....solo di cassetta.Il feldmaresciallo Erwin RommelIl 17 luglio 1944 il feldmaresciallo Erwin Rommel fuvittima del mitragliamento di due Jabos mentreviaggiava sulla sua auto scoperta riportando ferite cheavrebbero ucciso un uomo meno robusto e determinato. Rommel aveva14

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esposto coraggiosamente in un rapporto diretto a Hitler l'inutilità dicontinuare a combattere e le ragioni per cui riteneva indispensabile eurgente la “soluzione occidentale”; nel suo scritto rimasto inascoltato sinota la lucida espressione del suo senso di responsabilità dicomandante militare stimato anche dai nemici. Rommel non partecipòalla “Operazione Valchiria” ma in seguito non nascose a nessuno la suaidea di esautorare Hitler e di porsi lui stesso come unico interlocutorecredibile per stipulare la fine delle belligeranze ad ovest nel tentativo disalvare la Germania. Durante uno dei tanti screzi con Hitler gli avevachiesto “credete veramente che potremo ottenere la vittoria finale cuimiriamo ?” Hitler rispose “no!” e allora Rommel insisté “ Vi rendete contodelle conseguenze di una sconfitta?” e il dittatore rispose “so che ènecessario fare la pace con una parte o quell'altra, ma nessuno farà lapace con me”. Parole dure che accesero la decisione di togliere la suapresenza dal palcoscenico.....Accusato da Hitler e da Keitel di averpartecipato alla cospirazione, il 14 ottobre 1944 Rommel scelse ilsuicidio piuttosto che un processo che avrebbe coinvolto anche la suafamiglia (foto). Il funerale di stato fu impeccabile e il feldmaresciallo vonRundstedt pronunciò un lungo e ampolloso discorso commemorativo.La moglie Lucie e il figlio Manfred rimasero disgustati da questafinzione ma dovettero fare per forza la faccia di circostanza. Rommel ful'ultimo vero condottiero nel senso classico del termine sorretto da unarettitudine di soldato che aveva meritato il rispetto di tutti, non ultimi isuoi soldati e i nemici; Rommel ha indubbiamente incarnato nel XXsecolo la più genuina attitudine al comando, la fulminea genialità tatticae una lungimirante visione strategica. Il figlio Manfred fece una brillantecarriera politica nella CDU, fu eletto due volte sindaco di Stoccarda,ebbe numerose onorificenze, pubblicò numerosi libri ed è morto nel1996. Un altro congiurato, l'ammiraglio Wilhem Franz CanarisCome coronamento della sua brillante carriera in Marina nel 1935diventò capo dell'Abwehr (servizio segreto militare) con il grado diammiraglio pur non facendo mai parte del partito nazista.Nella marina tedesca non si usava il saluto nazista e gliappartenenti al partito non facevano un grande carriera perdiretta volontà del grandammiraglio Erich Raeder. Tramite lasua fitta rete di informatori Canaris si rese conto dellabrutalità degli omicidi di massa commessi dalle SS, riunìintorno a sé ufficiali fidati e funzionari pubblici allo scopo di15

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eliminare Hitler e trattare la resa con gli Alleati a ovest. L'ammiraglio nonsfuggì alla caccia spietata dei cospiratori, venne arrestato dallaGestapo, incatenato, torturato e infine strangolato il 9 aprile 1945 conuna corda di pianoforte, come bestiame...Verso la fine – la lotta ad oltranza – le diserzioniDopo il fallito attentato e la conseguente ondata repressiva nessuno deicomandanti militari osò più suggerire la resa, diversamente dagli annidel Kaiser il potere della politica si era imposto sui vertici militari, Hitlerera riuscito a ridurre l'élite dei militari ad una funzione non decisionalema solo operativa. La “guerra totale” fino al tracollo fu il principiobasilare dell'ideologia nazista cioè la disfatta come obiettivo della lotta,di fatto negli ultimi quattro mesi di guerra 1,3 milioni di soldati tedeschimorirono, pari a un quarto delle perdite totali dell'intero conflitto.Nel suo Mein Kampf Hitler aveva scritto “ ..al fronte si può morire ma ildisertore deve morire ! “I dati relativi al numero di disertori della Wehrmacht sono controversi acausa del caos sui vari fronti e dell'ampiezza degli stessi; il valoreglobale stimato alla fine del 1944 è di 300.000 casi di diserzione anchese gli studi effettuati successivamente stimano circa 100.000 casi,inoltre non è possibile distinguere effettivamente tra i dispersi, quantideposero le armi e si consegnarono al nemico oppure si diedero allaclandestinità. Se consideriamo che nella Seconda Guerra Mondiale isoldati della Wehrmacht erano 17,3 milioni la scelta di disertarecoinvolse apparentemente una minoranza, essa comunque fu la formapiù significativa di rifiuto del sistema all'interno della Wehrmacht e delnazismo stesso. Le corti marziali trattarono 35.000 casi di diserzione,furono inflitte 22.750 condanne a morte delle quali circa ben 15.000furono eseguite.Una ben diversa dimensione emerge dal confronto con il numero disoldati nell'esercito del Kaiser che contava 13,5 milioni, dei quali130.000 furono condannati per diserzione e solo 18 alla fine deiprocessi furono giustiziati. Una giustizia militare ben più benevolarispetto a quella nazista, che fu veramente feroce e criminale al finiredella guerra; inoltre è opportuno aggiungere che la Prima GuerraMondiale fu un conflitto terribile ma statico, di trincea, e i soldati avevanoben poche occasioni di disertare senza essere notati dai lorocomandanti oppure uccisi dal nemico ignaro delle loro intenzioni. NellaSeconda Guerra Mondiale la Germania occupò territori molto più vasti,praticamente tutta l'Europa occidentale e buona parte dell' Unione16

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Sovietica, agevolando così la fuga dai reparti di uomini che si nascoseropresso le popolazioni locali o si consegnarono alla Resistenzaspecialmente quella francese, erano per lo più socialdemocratici ecomunisti scampati alle persecuzioni del regime, spesso inseriti neireparti di punizione.Quando gli Alleati attraversarono il Reno a Remagen “il padre Reno”entrando in Germania - come le armate di Napoleone di un secoloprima - Hitler istituì un nuovo organismo per perseguitare i propri soldati,la “corte marziale volante” che aveva il potere di accusare qualunquesoldato tedesco ed eseguire immediatamente la sentenza.Dal 1943 il condizionamento ideologico aumentò in misura direttamenteproporzionale alle sconfitte militari, nella Wehrmacht furono creati i“commissari politici” (NSFO) con funzioni di guida nonché,inevitabilmente, di intimidazione e di vigilanza politica in quellagigantesca organizzazione di massa militare tenuta fino ad alloraabbastanza lontano dalla politica nazionalsocialista, in curiosa analogiacon i commissari politici sovietici. Diversamente da quanto era avvenutodurante gli anni del Kaiser, la politica era riuscita ad imporsidecisamente sui vertici militari.Le direttive di Hitler “tenere ad ogni costo le posizioni” provocarono sututti i fronti perdite terribili, ogni giorno perdevano la vita 5.700 soldatidella Wehrmacht, sopratutto all'est dove i militari opposero una strenuaresistenza tenendo le posizioni ad oltranza per il timore delle vendettedei sovietici e di non riuscire a sopravvivere alla prigionia.(la stessasorte che loro avevano provocato nei soldati sovietici lasciati morire difame e di freddo nei campi di concentramento....) La propaganda nazionalsocialista enfatizzò la necessità di difendere lapopolazione civile ma questa direttiva si rivelò una illusione o meglio uninganno, in realtà la Wehrmacht nell'ultimo anno di guerra subordinò leesigenze della popolazione civile a quelle belliche e troppo spesso icivili furono abbandonati a se stessi. Le attrezzature militari avevano lapriorità sui profughi specialmente nelle sacche sulBaltico, dove solo grazie all'impegno dellaKriegsmarine più di un milione di civili in fugafurono evacuati sulle navi durante l'inverno del1944/45 con temperature polari, in mezzo alletempeste di neve e sul mare ghiacciato. Nel quinto anno di guerra proprio i soldati piùgiovani continuarono ad essere legati al regime nazista, specialmente la17

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generazione di adolescenti nati nel 1928 che erano vissuti nel pienodell'indottrinamento nazionalsocialista senza potersi confrontare conaltre realtà e che furono arruolati nella milizia nazionale, la Volkssturminsieme a uomini anziani, invalidi e uomini fino ad allora necessari per

sostenere la produzione bellica. Questi ragazzini sibatterono ciecamente e molti furono abbattuti, eranocosì indottrinati fino al fanatismo da denunciare glistessi parenti e amici per tradimento o disfattismo(foto di un Hitler malato che stringe le mani diquindicenni nelle loro divise troppo larghe..e immaginedi un anziano in addestramento con un Panzerfaust

anticarro). Queste persone si sacrificarono per assecondare la follia deldittatore e del suo entourage (“che il popolo si sollevi e che scoppi latempesta !”) che vaneggiavano ancora sulla “vittoria finale”, vennerocoscritti un milione di cittadini, uomini con i capelli bianchi e ragazziniancora con le loro ultime scarpe da passeggio. Fu Martin Bormann – lafigura più oscura e potente del regime - a organizzare la milizianazionale che aveva il compito di integrare la Wehrmacht nella difesadel Reich, questi cittadini, improvvisati combattenti, avevano in dotazioniarmi superate e spesso andarono a combattere indossando gli abiticivili perché anche le divise ormai scarseggiavano. Fu il partito nazistaad assumersi il compito di vestire, armare e nutrire questa gente che laWehrmacht accolse con scarsissimo entusiasmo anche perché questiimprovvisati soldati con il bracciale giallo erano sotto l'autorità diHimmler e dei Gauleiter che li consideravano il loro esercito privato. IlVolkssturm non ebbe alcun impatto sulla “guerra totale” che non fuprolungata nemmeno di qualche settimana, di fatto non era possibilecontrastare la schiacciante supremazia della massa di milioni di soldati,di aerei e di carri armati alleati, le armate più grandi di tutta la la Storia.Rimane significativa la testimonianza dell'adolescente Lothar Ester“..dovevamo scavare dei fossati e aspettare che i carriSherman americani ci passassero sopra per colpirli dadietro con il Panzerfaust, avevamo un colpo solo ma unnostro commilitone fu preso dal nervosismo e sparò latestata perforante prima del previsto. La torretta del carrovolò via e gli equipaggi degli altri Sherman ruotarono i carrisopra le nostre postazioni girandoci sopra finché le buche furonoschiacciate con dentro i giovanissimi soldati, poi arrostirono gli altri neifossati con i lanciafiamme..... io rimasi vivo perché la mia buca non fu18

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scoperta..”Fu il tragico capitolo finale di un esercito che pochi anni prima avevaconquistato baldanzoso tutto il Vecchio Continente e il Nord Africa. Nota finaleFu una durissima lezione per quella che si riteneva la “razza superiore”appartenente all'immaginario ceppo teutonico destinato a dominare l'Europa,principio di cui Joseph de Gabineau fu il fondatore poi ripreso da AlfredRosenberg e che la propaganda nazista sfruttò ampiamente manipolando eindottrinando un popolo intero che attuò con poche esitazioni il progetto di puliziaetnica nella ricerca dello spazio vitale (lebensraum) trattando le popolazioni deiterritori occupati come sub umani (untermenschen); questo fu un erroremadornale. Se si fossero comportati in modo diverso questi popoli si sarebberoalleati con la Germania, specialmente quelli che volevano liberarsi dal giogo deibolscevichi. Con ostinata fedeltà nell'esecuzione degli ordini la Wehrmacht,servitore in uniforme del nazismo, combatté una guerra di annientamento e alla finedi autodistruzione che non ha precedenti come dimensione in tutti i conflitti dellaStoria. Nonostante i 41 attentati (il calcolo è incerto..) alla sua persona Hitlersopravvisse contro ogni previsione fino al momento in cui le truppe sovietichefurono alla sua porta, come se un demone lo avesse protetto in tutti quegli anni.In questa nota finale non si può omettere il presidente del Tribunale del PopoloRoland Freiser, il grande inquisitore di Hitler, l'uomo che condannò a morte icongiurati del 20 luglio e altre migliaia di persone per “reprimere i fenomeni didisgregazione della popolazione”, un brutale e sanguinario magistrato, un giuristacapace come pochissimi di praticare l'ingiustizia e che si eresse a carnefice conacritica sottomissione alle leggi del nazismo. Chiunque fosse stato colto da dubbidinnanzi al massacro della guerra sul fronte interno, “disfattisti” e “disgregatori dellamorale” fu condannato a morte, anche per semplici violazioni delle normesull'oscuramento. Applicò senza sentenze o processi il “decreto del chiasso” inbase al quale chiunque poteva essere giustiziato “senza chiasso” soltanto perchésospettato di avere commesso un atto di sabotaggio oppure giudizi negativi sulFuhrer o sullo sviluppo degli eventi bellici. Non soltanto i congiurati del 20 lugliofurono messi alla gogna, torturati e esposti a insulti brutali, gli studenti della “RosaBianca” ma anche migliaia di civili furono mandati a morte. Freiser fu giustiziato dalCaso il 3 febbraio 1945 vicino al luogo dei suoi delitti, il palazzo di giustizia diBerlino, la scheggia di una bomba lo uccise durante un bombardamento che fece20.000 vittime inermi. Morì dissanguato sotto gli occhi del fratello medico di unasua vittima, un casuale e bizzarro incontro. Nessuno presenziò al suo funerale.In seguito la vedova e i figli assunsero un altro cognome.Finito il conflitto i vincitori iniziarono il processo di de-nazificazione della Germania,furono censite e interrogate ben otto milioni di persone che credevano ancora nelnazionalsocialismo e che avevano collaborato ciecamente con esso, la prova dellaabilità della propaganda così pervasiva che aveva indottrinato un popolo intero.

Valter Barretta giugno 2017 19