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I L K A T A D E L L A
VOLONTÀ
Strategie per acquisire una forza di
volontà d’acciaio
ARMANDO ELLE
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I N D I C E
Introduzione
Cap1-UnanotteinMessico
Cap2–Ilmodellodelcomportamentoumano
Cap3–“Voglio,Desidero,Mipiacerebbe…”
Cap4–Istintiepulsioni:Inostrisignoriepadroni
Cap5–Latrappolanumero1:laprevalenzadegliistinti
Cap6–Latrappolanumero2:“Amore,seitropporazionale!!!“
Cap7–Latrappolanumero3:lamotivazione
Cap8–Latrappolanumero4:ilfascinodell’evento
Cap9–Comesbagliaretutto
Cap10–Ilmuscolodellavolontà
Cap11–Quandoilpesoètroppogrande
Cap12–Quandoipesisonotroppi
Cap13–L’armasegretanumero1:ipiccolisuccessi
Cap14–L’armasegretanumero2:leabitudini
Cap15–Ilritodell’abitudine
Cap16–Unpo’diartimarziali
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Introduzione
Ilkatanelleartimarzialièunaseriedimovimentipreordinatiecodificati che
rappresentano tecniche di combattimento. Lo studente di arti marziali li ripete
centinaiadivolteperrenderliautomaticiepoterapplicarelevarietecnicheinmaniera
istintiva.Possonoessereeseguiticontrounavversarioimmaginarioocontrounoreale,
einquestocasosichiamanoKataBunkai.
NelfilmKarateKidsidaunarappresentazionedeiKatapittorescaepocoreale,
mastraordinariamenteefficacedaunpuntodivistaconcettuale.Chiunquehavistoil
film sicuramente ancora ricorda come vanno le cose: ilmaestroMiagi fa passare la
giornata a Daniel dipingendo la staccionata e lucidando automobili. A fine giornata
Danielnonsoloèstanco,mamoltodeluso.NonhaimparatonulladiKarate,eilmaestro
Miagilohafattolavoraregratis.Quandoperòilmaestrofingedicolpirlo,Danielèin
gradodi parare i colpigrazie all’applicazioneautomaticadeimovimenti cheha
ripetuto allo sfinimento durante la giornata. Adoro quel film, e te ne parlo non
perchéèstatounmitodellamiaadolescenza,mapertrasmettertiun’idea.
All’iniziodellostudiodiunKata,ilmaestroloeseguedavantiagliallievi,mentre
essiloosservano.
PoiimovimentichecompongonoilKatavengonospiegatieinsegnatiunodopo
l’altro,finoachegliallievinehannopienacomprensioneesonoingradodieseguirlida
soli.
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Perquestomotivo,questolibroiniziadallafine.
Eccoquellochevedremoinsiemeinquestolibro.
EccoilKatadellaVolontà:
* Riflettisucomeeperchéfaiquellochefai
* Consideraletueazionicomeconseguenzadiduemoventi:istinti/pulsioni
eintelligenza/volontà
* Imparaaconoscereituoiistintieletuepulsioni,conilorovantaggiele
lorotrappole
* Abbraccialamotivazione,quandoarriva,manonfarcitroppoaffidamento
* Riconoscilepressionichetistannointorno:impareraiadifendertene
* Riconosciilcambiamentoperquellocheè:unprocessoenonunevento
* Considera la forza di volontà per quello che è: un istinto etico che
caratterizzal’uomo,echeèlaconseguenzadell’intelligenza
* Utilizzalavolontàsecondolaregolanumero1:nonsollevaretroppopeso
inunavoltasola
* Utilizzalavolontàsecondolaregolanumero2:nonsollevaretroppipesi
tuttiinsieme
* Dattipiccoliobiettiviintermedi,misuraliecelebraognisuccesso
* Trasformapiccoliattidivolontàinabitudiniquotidiane
* Fai il topo: crea e fortifica le tue abitudini utilizzando sempre la triade
stimolo–azione–gratificazione
* Ripetidacapo
Buonalettura!
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Cap 1 – Una notte in Messico
Messico,24agosto,ore3delmattino.
Misonosposatodaqualcheoraesonoappenasalitoconmiamoglienellanostra
stanza,all’ultimopianodell’edificiocolonialedoveabbiamocelebratoilmatrimonio.È
unanottecalda,ementreleisicambiavadoinbalconeafumareunasigaretta.
Misentofelice.Dilei,dellagiornatacheabbiamovissuto,dituttigliamicichemi
sonovenutiatrovarefindall’Italia,dellapiegageneralechestaprendendolamiavita.
Masentoancheunastranainquietudineeunagrandestanchezza.
Sonostatimesifaticosiestressanti.
L’organizzazionedelmatrimonio,imiecontinuiviaggidilavoro,lecenefuoricasa,
le30sigarettealgiorno,mihannosfibrato.Mivedoriflessonellafinestraallalucedella
luna,evedounuomodi37annidall’ariastanca,conprofondeocchiaieealmeno5chili
ditroppoaddosso.
Forsemisentod’improvvisopiùvecchioperchémisonosposato,penso.Manon
dovrebbeesserecosì.Miamoglieègiovaneebella,siamofeliciepienidiprogetti.
Infattièdamesichevogliocambiarealcunecosedellamiavita:vogliofare
esercizio,smetteredifumare,scrivereunlibro,esvilupparealcunenuoveideedilavoro
allequalipensodamoltotempo.Unprogrammaambizioso,cheaccarezzoditantoin
tanto già da diversi anni. Per tantimotivi non sono ancora riuscito a realizzarlo; in
effetti,penso,nonl’honeanchecominciato.Mailfattodisposarmi,conlagrandecarica
dicambiamentochesiportadietro,mihafattocrederenegliultimimesichequesta
voltasaràdiverso.
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Eallora,mentrerifletto,capiscodadovevienel’inquietudine.Mirendocontoche
nonèstatodiversoperniente.Neimesiprimadelmatrimoniocomesemprenonho
scrittounariga,nonhofattoalcunesercizio,nonhosmessodifumare,nonhocambiato
allavorolecosechevolevocambiare.
Lì sulbalcone,mentre fumoevedo ilmio riflessonella finestra,vedoanche la
distanzachec’èfrailmestessochesonoeilmestessochevorreidiventare,emisembra
enormeeincolmabile.
Enelprofondo,comeunacondanna,sentodisaperechesaràcosìpersempre.
Nonostante lamia voglia di cambiare, so di essere stato sempre troppo debole per
andarefinoinfondoaitantipropositichehoavutonellamiavita.Sonocomeunuomo
chehaunsegretodicuisivergogna,edi frontealqualenonriesceatrovarealcuna
soluzione:ilsegretoèchenonostantelemiecapacitàeunapparente“successo”,sono
unuomodebole,unuomochenonhoabbastanzaforzadivolontàperrealizzarei
suoidesideri.
Improvvisamentevedoqualcunocamminarenelparco.Loriconoscosubito,èil
padredimiamoglie.
Amiosuocerohovolutobenedalprimomomento,daquandol’hoconosciuto4
anniprima.Èunuomosimpatico,curioso,attivissimononostanteisuoiquasi74anni.
Fuoriedentroèunveromessicano,orgogliosissimodellasuafamigliaedeisuoifolti
capellineri,chepettinameticolosamenteall’indietroognimattina.
Primadellepresentazioniufficialiinfamiglia,miamogliemiavevaanticipatoche
ilpadreavevadellepiccolemanie,emisonodivertitopoineglianniascoprirleuna
dopol’altra.
Fraletantelapiùbuffaèlasuapasseggiataserale.Ognisera,dopocenaeprima
diandareadormire,camminadentrocasaper4milapassi.Partedall’estremitàsinistra
dellacucina,camminafinoallaportadelcorridoio,passainsalone,vafinoall’estremità
destradelsalone,sigiraetornaindietroversolacucinaperpoiricominciaredacapo.
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Finoaquandononhacontato4000passi.Èmolto fiscalesuquestoaspetto: ipassi
devonoessere4000,non3999o4001.Einfattinonbisognadisturbarlosenoperde
ilconto.
La cosa incredibile è chehopassatoa casa con luiNatale,Capodanno, festedi
famiglia con 40 invitati. Eppure non c’è niente che lo fermi: finito di mangiare
chiacchieraunpo’,poichiedepermessoesimetteacamminareper4000passi.Isuoi
parentinoncifannoneanchepiùcaso,edènormalecheproseguanoaconversareoa
ballarementreluifaavantieindietrofradiloro.
Naturalmentequandononèincasasiarrangiacomepuò,evaavantieindietro
dovecapita:nellasuavisita inItaliahafatto isuoi4000passi inPiazzadelleErbea
Verona; davanti a Montecitorio a Roma (e credetemi che la polizia lo guardava in
manierabenstrana),sottoiporticidicasamiaaTorino...
Ogniseradelsuoviaggio,dopoognicena.
Cosìquandolovidiquellanottealle3passeggiarenelparcodell’hotel,conlemani
intrecciatedietrolaschienaemuovendoimpercettibilmentelelabbra,nonebbidubbi:
miosuocerostavafacendoecontandoisuoi4000passi;ilgiornodelmatrimonio
disuafiglia;dopoalmeno15oredifesta;dopoaverballatoebevutoecantatotuttoil
giorno.
Mentreloosservavo,perlaprimavoltainvecedifarmisemplicementesorridere
sentii che lo invidiavo. Ogni volta che avevo deciso di fare esercizio, smettere di
fumare o fare una dieta, non ero mai riuscito a continuare per più di un paio di
settimane.Avevosempretrovatodeimotiviperinterrompereimieipropositi:unacena
dicompleanno,unagiornatastressanteallavoro,unmomentoditristezzaonoia.
Avevosempretrovatounascusaperinterrompereimieibuonipropositie
permanteneretuttelemiecattiveabitudini.
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Mentreluicamminavaogniseraper4000passiquasi40anni,senzacheniente
potesse distoglierlo da quel proposito. E questa forza di volontà sembrava
accompagnarlononsolonellesuepasseggiateserali,mainogniaspettodellasuavita.
Dovevaesserciunqualchesegretochemisfuggiva….
Inquelmomentomiamoglieuscìsulbalconeemipresedadietroperunamano.
Mivoltaielaattiraiameperbaciarla.Ementrebaciandolalaspingevopianoversola
stanza,sentiicheavevotrovatoilbarlumediun’idea,un’ideaancoraappenaabbozzata,
macosìvicinachemisembravadipoterlaafferrareconlemani….
QuellanotteinMessico,vedendolastraordinariaforzadivolontàdimiosuocero,
decisi che avrei affrontato lamancanza di volontà per quello che realmente è:una
malattia.Perdipiùgrave,poichédeterminaunaseriedieffettimoltonegativisulla
nostravita,siadaunpuntodivistafisicochedaunpuntodivistapsicologico.
Mentreinfattiunagrandeforzadivolontàpuòpermettercidiraggiungerequasi
qualunqueobiettivo,unavolontàdeboleappesantiscelenostreesistenze,rendendoci
divoltainvoltapiùgrassi,menoricchi,piùmalati,menoattivi,menofelici.Emenofieri
dinoistessi.
UnavolontàdeboleèunamalattiachecifaavereinsommasempreMENO
dellecosechedesideriamo,esemprePIU’dellecosechenondesideriamo.
Nonèquindiunadellemalattiepeggiorichesipossonoavere?
Essendounmedicohounapproccioaiproblemiallostessotemposcientificoed
orientato al pragmatismo.Mi interessa insomma, più che il ragionamento fine a se
stesso,analizzareiproblemiecercarelecausedeifenomeniconloscopoditrovareuna
soluzioneeunacura.
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CosìneimesisuccessivialmioritornodalMessicohoconsultatolibriearticoli
scientifici(cenesonomoltissimi!),hointervistatopersone,osservatocomportamenti
efenomenisociali,fattopiccoliesperimentisuglialtriesumestesso,conloscopodi
capireimeccanismidellavolontàeditrovare“lacura”allamiadebolezza.
Ehoscopertomoltissimecose.
Alcune talmente intuitive da sorprendermi per non avercimai pensato prima;
altreinvecepiùsottilienascoste,tantodafarmipensarecheancoramoltoc’èdacapire
suimeccanismichegovernanolenostrescelte.
I risultatidellamiaricerca lihoriassunti inquesto libro,organizzatocomeun
percorsoincuinessunpassovasaltato(eccounprimopiccolosforzodivolontà!):ogni
capitolorichiedediessereletto,compresoeinteriorizzato.
Esattamentecomeimovimentidiun’artemarziale.
Questolibrofunziona;hafunzionatopermeepermoltialtri.Esperochefunzioni
ancheperte.
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Cap 2 – IL Modello del comportamento umano
Prima di tutto voglio cercare di definire e inquadrare il modello del
comportamentoumano,dicuilavolontàèsolounadellemanifestazioni,perrispondere
adalcunedomandefondamentali:
* Comeeperchéfacciamoquellochefacciamo?
* Comemaispessononfacciamoquellochediciamodivolerfare?
* Cosasignificavolereunacosa?
Poichéquestononèuntrattatodipsicologiaoetologiaumana,horidottosecoli
di ricerca scientifica di fisiologia e psicologia, con le sue infinite sfumature, a uno
schemachesiailpiùsemplicepossibile,echerendabenel’ideadicomefunzioniamo.
L’uomo interagisce con l’ambiente in una maniera che è semplice e
complicataallostessotempo.
Sempliceperchéilmodelloagrandilineeèsemprelostesso:unoopiùstimoli
vengono registrati dai nostri organi di senso; il nostro sistema nervoso analizza ed
integraquestistimoli;dall’integrazioneedall’analisivienegenerataunarispostasotto
formadipensiero,emozione,azione(onon-azione).
Complicataperchéquestapiccolacatenadieventipuòcoinvolgereunaquantità
distimoli,integrazionierispostecheèimmensainterminiquantitativi,moltodifficile
dainterpretareinterminiqualitativi,edestremamentevariabileneiterminitemporali
incuisiesprime.
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Facciamounesempio.
Quandotocchiunasuperficiebollentelacatenadireazioneèveramentemolto
semplice: i recettori a livello dei tuoi polpastrelli registrano uno stimolo dannoso
(calore eccessivo); un circuito elettrico trasmette questo stimolo ad un gruppo di
neuronisituatinellacolonnavertebrale;questineuronistimolanoimuscolidelbraccio
edellamano,chereagisconoallontanandoilditodall’acquabollente.Sitrattadiuna
reazionesemplice,prevedibile,univoca,ecomuneatutticolorochehannounsistema
nervosoperifericointegro.
Inoltre,avvieneinmoltomenodiunsecondo.
Ineffetti,quandodico“semplice”nonintendodalpuntodivistabiologico:anche
questiriflessiinnatipresuppongonounacomplessitàcheèfruttodimilionidiannidi
evoluzione.Intendosemplicedalpuntodivista“concettuale”.
Vediamooraunaltroesempio:unbambinodi6anniriceveunoschiaffo.Anche
inquestocasocisaràunriflessofisicodiallontanamentodovutoaldolore,cheviene
integratoalivellodeineuronidellacolonnavertebrale.Macapitanoanchemoltealtre
cose.Inalcunicentrineuronalipostialivellisuperioriilbambinoproveràforserabbia,
paura,vergogna,sensodicolpa.
Inaltriancorasuperioriilcervellostaràconfrontandoquell’esperienzanegativa
con altre precedenti, per trovare analogie e diversità. In altri centri ancora, starà
analizzando la situazione per spiegarla sul piano cognitivo e impostare strategie di
reazione. E tutto questo lavorio non si esaurirà probabilmente nel momento dello
schiaffo,maandràavantiperpiùomeno tempoa secondadivariabili caratteriali e
ambientalicaratteristichediciascunindividuo,dandoluogoneltempoa“risposte”di
caratterecomplessoepocoprevedibili.
Questa differente complessità di relazioni e risposte con l’ambiente esterno
dipende dalla struttura del nostro sistema nervoso, e rispecchia una gerarchia di
interazionechepossiamodividereschematicamenteintrelivelli:
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Unlivellodibase,quellodeiriflessi
Un livello intermedio, a cui appartengono istinti, impulsi ed abitudini (per
motivipraticiliteniamoinsiemeanchesenonsonoesattamentelastessacosa)
Unlivellosuperiore,cheèquellodellaintelligenzaedellavolontà.Èinquesto
livellosuperiorecherisiedelaforzadivolontà.
Mentre iprimiduesonotipicidi tuttigliesseriviventi, il terzoècaratteristico
dellasolaspecieumana.
Ognunodiquestilivellièpiùcomplessodelprecedente,einfattinonacasosiè
sviluppatopiùtardinelcorsodell’evoluzione;inquestosvilupposuccessivoognilivello
nonhasemplicementecancellatoesostituitoilprecedente,masièstratificatosopradi
esso.Siècosìcreataunasituazioneincuiognilivelloincorporailprecedente,maallo
stessotemponeècondizionato;einfattiancheanatomicamenteciascunlivellononè
controllato da strutture cerebrali separate e indipendenti,mada unità collegate fra
loro, e fra le quali avviene un continuo e fitto scambio di informazioni nelle due
direzioni.
Per capirci meglio, pensiamo per esempio all’istinto di conservazione: esso ci
portaaevitareipericoli,èinnato,edinfattisiriscontragiàneibambinimoltopiccoli.
Ma quello che invece il bambino piccolo non è in grado di identificare è “che cosa“
costituiscaunpericolo.Perfarlo,ilsuoistintodiconservazionepuòesserealimentato
dalbasso,peresempiodalriflessodeldolorequandotoccailfuoco;maanchedall’alto,
cioè dalle strutture cognitive che analizzano e decodificano gli ordini e i divieti dei
genitori.
In questa semplice struttura già si ravvisano il collegamento fra i livelli di
interazioneconl’ambienteeilmeccanismodicomeessisicondizioninoavicenda.
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Ora, non voglio assolutamente sminuire l’importanza dei riflessi e il ruolo che
hanno ricoperto ai fini evolutivi, e che tuttora ricoprononelmodello di interazione
dell’uomoconl’ambiente.Tuttaviacomeesseriumanichetuttiigiornicompionoscelte,
siamo soprattutto condizionati dagli altri due livelli: quello degli istinti/impulsi
/abitudiniequellodellaintelligenza/volontà.
Capireladifferenzafraiduesignificainnanzituttospiegarechecosaintendiamo
quandodiciamofrasicome“Iovoglio“,“iodesidero“,“mipiacerebbe”.
Dietroaquesteespressioni,cheusiamoinmanieraintercambiabileperesprimere
una preferenza, si nascondono infatti due significati profondamente diversi l’uno
dall’altro.
Perspiegarticosaintendo,èilcasodifaredinuovounsaltoaCittàdelMessico,e
fareinsiemeunpiccoloesperimento.
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Cap 3 – “Voglio, Desidero, Mi piacerebbe …”
InMessicoeinalcunipaesisudamericanièdiffusaunatradizionechesidiceporti
buona fortunaper l’annonuovo: lanottedel31dicembreognipersona scrive12
desiderisuunfogliodicarta.Poi,aidodicirintocchidellamezzanotte,mangia12chicchi
d’uva,perfarsìcheisuoidesiderisiavverinonei12mesisuccessivi.Quest’anno,come
periprecedenti,hopassatolanottedel31dicembreinMessico,conquellachechiamo
“lamia famigliamessicana”. Gli ho annunciato che avrei fatto un esperimento, ed
essendoiounmedicononsisonostupitipiùditanto.Cosìhoraccolto,conilpermesso
degliautori,moltidiqueifoglietti,ehoguardatochecosadesideravanoperilnuovo
anno.Alcunidesiderieranomoltoconcreti,eriguardavanoperesempiolanascitadiun
figlioolaguarigionedaunamalattia.Malamaggiorparte,circail90%,ricadevapiùo
menoinunadelleseguentiaffermazioni:
voglio smettere di fumare; voglio dimagrire; voglio fare più esercizio; voglio
svegliarmi presto tutte lemattine; voglio studiare di più; voglio leggere di più; voglio
passare più tempo con mia moglie; voglio che il mio matrimonio funzioni; voglio
abbassareilmiocolesterolo;vogliorisparmiare;vogliofareunavitapiùsana.
Tiriconosciinqualcunodiquestidesideri?
Allestessepersone,alle3dellastessanotte,hochiestodidirmisenzapensarci
checosadesideravanoinquelmomento.Praticamentetuttelerispostericadevanoin
unadelleseguenti4 tipologie:andareadormire; fumareunasigaretta;mangiareun
altropezzodidolceoun'altraporzioneditacos;bereunabirra.
Immaginochetiriconosciancheinquestidesideri.
Checosaintendiamodunquequandodiciamofrasicome“iovoglio”,“iodesidero”,
“mipiacerebbe”?
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Allo stesso modo in cui esistono due strutture cerebrali collegate fra di loro,
esistonoduetipidivolontàcollegatefradiloro:unachepotremmodefinire“abreve
termine”, rivolta al conseguimento di piaceri/oggetti/sensazioni ora e subito, e
governatadaistinti/impulsi/abitudini(voglioandareadormire;vogliounasigaretta);
e l’altra che possiamo definire “a lungo termine”, rivolta a conseguire delle
trasformazionipiùomenoprofondeeobiettivipersonali complessi,governatadalla
ragione(vogliosmetteredifumare;vogliostudiaredipiù).
Quandodiciamo“iovoglio”quindi,puòesserel’unaol’altradelleduestrutturea
parlare,ediconseguenzal’unaol’altradelleduevolontàacomandare.
Ilproblemaècheleduevolontà,anchesecollegateeinterdipendenti,sono
spessoinconflittofradiloro.
Secondo logica,poiché lavolontàrazionaleedi lungo termineappartieneaun
livelloevolutivo“superiore”,dovrebbefacilmenteprevaleresullavolontàistintiva.
Ineffettiperò,capitaquasisempreilcontrario.
Perché?
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Cap 4 – Istinti e Pulsioni: I nostri signori e padroni
Istintiepulsionisonodei“moventi” inconsapevolie innatichecondizionanola
condottaumana.
“Innati” perché si tratta di comportamenti selezionati in milioni di anni di
evoluzione comevantaggiosiper la specieumana, edi conseguenza fannopartedel
nostropatrimoniogenetico.
“Inconsapevoli” perché hanno un alto grado di automaticità, non sono cioè
innescatidall’Iorazionale.
Ora,èchiarochesonoproprioquesteduecaratteristichearenderlicosìpotenti:
celiportiamodietronelnostrocodicegeneticoesiattivanoautomaticamentedifronte
acertistimoli.
A differenza dei riflessi però, la cui attivazione non può essere in alcunmodo
bloccata, gli istinti possono essere bloccati, modulati, modificati e più in generale
governatidallavolontàrazionale.
Masel’evoluzionehaselezionatocerticomportamenticomevantaggiosi,perché
dovremmocercarediinibirliecambiarli?Nonèforseunacontraddizione?Sel’istinto
hapermessoallanostrarazzadisopravvivereattraversoqualchemilionedianni,non
èpiùintelligenteseguirlo?
Questo sarebbe vero se l’istinto fosse l’unico e più importantemeccanismo di
sopravvivenza selezionato. Ma l’uomo, col solo istinto, non sarebbe potuto
sopravvivere;ecosìl’evoluzionehaselezionatonell’uomoanchel’intelligenzaela
volontà.L’uomodiNeanderthalsièestintomilionidiannifa.Noiperilmomentosiamo
ancoraqua.
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Istinti e pulsioni dunque, anche se sicuramente sono stati selezionati perché
portanounvantaggioevolutivo,nonsonosemprevantaggiosi.
Eanzi,hannounacertapropensioneatendercidelletrappole.
Quando ero bambino e mia madre cercava di farmi mangiare la verdura, mi
ripetevocomefosseingiustocheilcioccolatofacesse“male”elecarote“bene”.
Nontiseimaichiestoanchetuperchélecosecheciappaionobuonesonomolto
caloriche?Sipuòpensarechesiaunfattocasuale,ancorchéironico.Manonècosi.Come
maidunqueunrapanellohapocogusto,mentreilbaconècosìbuono?Comemainonti
seimairitrovatoadaverel’acquolinainboccadesiderandouncavolfiore?Comemai
dopoavermangiatoglispinacicrudinonhaiquellastessasensazionedigratificazione
cheprovidopounpezzodicioccolatacollatte?
Laragionestaproprioneimeccanismidell’evoluzione:inepocaprimordialeil
cibo era relativamente scarso e difficile da reperire; i pasti erano consumati
saltuariamente;mancavanoprotezioniefficacicontroilfreddo.Èchiaroquindicheera
unmeccanismoevolutivovantaggiosopreferirecibiestremamentecalorici,ingradodi
dare riserve abbondanti di energie a chi li consumava. Insomma, gli individui a cui
piacevalaverduramorivanopiùfacilmente.L’aspettativamediadivita,acausadelle
malattieedeipericolinaturali,eramoltobassa;quindiglieffettisecondarideigrassie
degli zuccheri, come il colesterolo alto o il diabete senile, non interessavano
assolutamenteallagrandemacchinadell’evoluzione.
Maquestomeccanismoevolutivo,cosìpreziosounmilionediannifa,nellaciviltà
attuale provoca conseguenze disastrose sulla salute: obesità, diabete, malattie
cardiovascolari.
Per fortuna però l’istinto NON E’ l’unico meccanismo di sopravvivenza
selezionato.Inrealtàl’uomo,alcontrariodeglialtrianimali,nonpuòsopravviverecol
puro istinto. Come animale istintivo infatti, l’uomo è talmente poco efficiente che
l’evoluzione a un certopuntoha iniziato a preferire individui con i lobi frontali più
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sviluppati, dotati cioè dimaggiori capacità intellettive, il pollice extra ruotato verso
l’interno,perpotercostruireutensili,eunacertatendenzaacamminareinposizione
eretta,perpoteravereunavisionedell’ambientedaunaprospettivadiversacheicugini
scimpanzé.L’evoluzioneinsommahacominciatoaselezionareindividuiintelligentie
dotatidellanecessariaforzadivolontàperesercitarelalorointelligenza,anchequando
questaeraincontrapposizionerispettoall’istinto.
Facciamo insieme un salto nella preistoria, e immagina due gruppi di uomini
primitivi, “X” e “Y”: “X” è composto da individui cerebrali e cervellotici, privi di
istinto. Ogni loro azione è frutto di una deliberazione cosciente della volontà e
dell’intelletto,equindiognistimolodeveessereanalizzatoalivellosuperioreperpoter
organizzareunareazione.
“Y” invece è composto da individui impulsivi e sanguigni, completamente
dominatidall’istinto.
I due gruppi a un certo punto, mentre passeggiano sereni per la savana, si
imbattonoinunatigrecoidentiasciabola.
IlgruppoXhaunavagapercezionedelpericolo,basatasuprecedentiraccontied
esperienze, e così comincia a interrogarsi sul da farsi: cercaredi socializzare con la
tigre? Mettersi a correre? Stare immobili? Circondarla? Le opinioni divergono, e si
decidedirifletteremegliosull’argomento.
NegliuominidelgruppoYinvecesuccedequalcosadidiverso:hannopauraeil
lorosistemalimbico(lasedecerebraledegliistinti)mandaautomaticamenteunaserie
dimessaggialcorpo;lepupillesidilatanoperfarentrarepiùluceefocalizzaremeglio
il pericolo nel campo visivo; il battito cardiaco e la respirazione accelerano,
permettendoalcuoredipomparepiùsanguecaricodiossigenoneimuscoliperifericie
darglil’energianecessariaadattaccareofuggire;ilcervellorazionaleècompletamente
spento,edopounaoscillazionediqualchedecimodisecondofral’istintodiattaccaree
quellodicorrerevia,ilpiùfifonesimetteacorrereindirezioneoppostaallatigre,egli
altriloseguonoimmediatamente.
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Ora,qualedeiduegruppihapiùpossibilitàdisopravvivenza?
Nell’ovviarispostastailsegretodelgrandepoterechel’istinto,conilsuocorredo
diemozioniereazioni,haancoraadessoall’internodeimodellidicomportamentodella
specie umana. L’istinto è in grado di organizzare rapidamente risposte all’ambiente
esterno;rispostechehannounaaltaprobabilitàdisuccesso.
Adesso invece riconsideriamo i nostri due gruppi di ominidi in una situazione
diversa.Questavoltasononelboscoincercadiciboehannounafametremenda.Aun
certopunto,inunaradura,trovanounimmensoalberodifrutti;sonograndi,coloratie
succosi. IlgruppoYnonperde tempoe incominciaamangiare. IlgruppoX inveceè
perplesso; non sarebbe la prima volta che una tribù si avvelena per golosità. Così i
componenti del gruppo X decidono di raccogliere i fruttima non consumarli fino a
quandononsarannosicurichenessunodelgruppoYsiastatomaleperaverlimangiati.
Per farlodovrannoresistereancoraperunpo’alla fameeall’aspettosucculentodei
frutti,nonchéideareunsistemapertrasportarlieconservarliintattifinoalmomento
in cui li mangeranno. Useranno insomma una combinazione di forza di volontà ed
intelligenza.
In questo caso, è chiaramente il gruppo X ad avere più possibilità di
sopravvivenza.
L’evoluzione,rendendosicontochenelmondononc’èunaprolungatasperanza
disopravvivenzanéper ilgruppoXnéper ilgruppoY,hafattounaprovaconun
ominide ibrido XY, in cui le due facoltà di istinto e intelligenza cercano un
bilanciamento.Quell’ominideibridodiprovasiamonoi.
18
Ecosìl’uomomoderno,nell’assecondareleleggidellanatura,èsempreinbilico
fraistintoeragione:
“vogliounasigaretta”e“vogliosmetteredifumare”
“vogliopassareilweekenddistesosuldivano”e“vogliocorreretuttelesere5km”
“vogliounaporzionetripladitiramisù”e“vogliodimagrire”
Lanostracapacitàdiesserefelicidipendedaquantosiamocapaciagestirequesto
equilibrio.
Teoricamente, dovremmo farlo abbastanza bene.Ma una serie dimotivi ce lo
stannorendendosemprepiùdifficile….
19
CAP 5 - La Trappola numero 1: la prevalenza degli istinti
“N”. è una bella donna di 33 anni ; alta, bionda, e decisamente in forma
nonostante due gravidanze. La intervisto nel salone di casa sua, un appartamento
spaziosoinunazonasemicentralediTorino.Sedutosuldivanodifrontealeimiguardo
intornoenotol’enormequantitàdisoprammobili,tappeti,oggettiedoggettinicheci
circonda.
N. mi porta poi a vedere la sua cabina armadio, all’interno della quale sono
accumulate decine di magliette, pantaloni, gonne e camicie; più almeno venti paia
scarpe.Notosubitochemoltediquestecosesonoancoraincellophanatesenzaessere
maistateusate.E’questoilmotivopercuisonovenutoaintervistareN.
N.èunashoppercompulsiva;alcunestatistichediconochecisonoalmenoaltre
500miladonnecomeleiinItalia.Donnechecompranocontinuamenteoggetticheesse
stesseconsideranoinutilispendendocifreingeneralealdisopradelleloropossibilità
economiche.
N.,midice,sentespessol’impulsoirrefrenabileperuscire“afarecompere”.Mi
raccontachequandovedeunoggettoinunavetrina,lecapitasempredipensareacome
essopotràrenderelasuacasa“piùconfortevole”.Quandovedeunaborsa,unvestitoo
delle scarpe, si immagina non solo come sembrerà con quelle cose addosso, ma
addiritturaleoccasioniincuipotràutilizzarli.
Auncertopuntomiindicauncolbaccodivolpe,emidice:
“Vedi quello? Quando l’ho comprato ho pensato che sarebbe stato bellissimo
indossarlodiinvernomentresciavo”.
Poiaggiungeconunsorrisoamaro
“Piccoloparticolare:ioneanchesosciare”.
20
QuandoentrainunnegoziodiabbigliamentoN.sisente,citolesueparole,“come
unabambinainunnegoziodibambole”.Finquituttosommatononc’ènientedimale.
Purtroppo però lo shopping compulsivo di N. le crea una serie di problemi, chemi
raccontatorcendosilemani.
Dopoavercomprato,sisenteincolpaesivergogna.
Spessoprimaancoradiarrivareacasasirendecontocheilsuoacquistononle
serveperniente,echehasprecatodeisoldiinutilmente.Auncertopuntohacominciato
anchea litigareconilmarito,perchéluisipreoccupavaper l’aumentodellespesedi
casa.Ecosì leècapitatodiarrivareamentiresucomeutilizzaisoldi,cosacheleha
causatoulterioresofferenzaesensodicolpa.
N.hapromessoasestessadicambiare,mamidicechestafacendounafatica
tremendaechenonriesceadottenererisultati.
“Ilfattoè”midice,“chenonhoabbastanzaforzadivolontà”.
Loshoppingcompulsivo,ancheseancoranonèclassificatoufficialmentecome
patologia,vieneconsideratocometaledamoltipsichiatri,epuòessereindicedialtri
disturbi di personalità. Per questo motivo, al termine del colloquio con N., le ho
consigliatodirivolgersiadunospecialista.
Mahofattoancheun’altracosa.
Lehochiestodimostrarmilesuecartedicredito,eunavoltaavuteleinmanotutte
eduelehodettodiprendereunaforbiceetagliarle.AlloraN.hapresoleforbicielo
hafatto!
Subitoeraunpo’titubante,maallafinelehatagliateentrambe,ehocapitodalla
suaespressionechesichiedevacomeavessefattoanonpensarciprima.
HochiamatoN.duesettimanedopolanostraintervistaemisonofattoraccontare
checosaerasuccessoinquelleduesettimane.FinoadalloraN.compravad’impulso,e
labreveeuforiadelmomentoeraseguitadasofferenzeesotterfugi.
21
Dopo due settimane senza carta di credito N. mi racconta qualcosa di molto
diverso:quandoescesenteancoral’impulsodicomprare;masenzacartadicreditoè
costrettaacompraremenocose.Questoledasulmomentounapiccolasofferenza,ma
la sera a casa è euforicaper i soldi risparmiati e felicedi nondoverpiù litigare col
marito.
Ora, il tagliodelle cartedi creditoda soloprobabilmentenonbastaa curare il
problemadiN.,maalmenoperunpo’N.sisentiràpiùalsicuro.Enoiabbiamoricavato
alcuneinformazioniinteressantidicuiabrevediscuteremo.
N.comedicevoprima,nonèsola.Cisonomilionididonneeuominichecomelei,
ogni giorno, cedono ai loro impulsi per poi ritrovarsi oppressi dalla vergogna e dal
sensodicolpa.
Dacosaderivanoquestesensazioni?
Ilfattoècheistintieimpulsisonosìstatiselezionatidall’evoluzione,mainsieme
alorol’evoluzionehaancheselezionatoglistrumentipercontrollarliegestirli.Ilnostro
inconscio lo sa perfettamente, e quandonon riusciamoaperseguire le scelte che la
nostravolontàrazionalecompiesentiamounasensazionedifrustrazioneefallimento.
Quando,purvolendolo,nonriusciamoadimagrire,nonriusciamoarisparmiare,
nonriusciamoadesserefedeli,sicreaunapiccolafratturapsicologicafraquelloche
siamoequellochevorremmoessere,equestocifasoffrire.
Lanostra sofferenza a quel puntonondipendepiù solo dalmancato obiettivo
raggiunto,madall’opinionenegativacheciformiamosunoistessipernonesserestati
capacidiraggiungerlo.
Mispiegomeglio.
Se,purvolendorisparmiare,spendiamo300europerunoggettochenonciserve
e giudichiamo inutile, abbiamo due danni: il danno minore è quello al nostro
portafoglio,cioèi300euro.Dopotuttononèunagrancifraenoncicambieràlavita.
22
Ildannomaggioreinveceèneiconfrontidellanostraautostima.Questosecondo
dannocifaentrareinuncircoloviziosoincuil’abbassamentodellanostraautostima
rendepiù debole la nostra capacità di resistere in una occasione successiva. A quel
puntoneltempoi300eurocheabbiamobuttatopossonodiventare3000,o30000,odi
piùancorasenonriusciamoafermarci.
HosceltodiparlaredelcasodiN.,infondougualeamillealtri,perchéilmondo
delloshoppingrivelainmanieramacroscopicaunfattomoltoimportante:
Tuttoèorganizzatointornoanoiperfarciconsumarepiùdiquelloche
dovremmoevorremmo.
EmièbastatofartagliareaN.duecartedicreditoperdimostrarlo.
Questomeccanismoestendeisuoieffettiinmanieraindirettasututtalanostra
capacità di scegliere razionalmente e perseguire le scelte fatte: la nostra società
insomma lavora a favore dell’istinto e degli impulsi, sbilanciando l’equazione
istinto/volontà.
Credi che la cremadi cioccolata, quandonevediunbarattolo, voglia che tudi
istintocibuttidentroilcucchiainoocredichepreferiscavedertipensare:forsetroppo
diquestacosafaráaumentarelamiaglicemiaeilmiograssocorporeoalivellidannosi
perlamiaesteticaelamiasalute?
Credi che poter comprare degli oggetti direttamente dal tuo telefonino sia
davveroungrandevantaggioperte?
Ilmeccanismostessodell’acquistoètantopiùvantaggiosoperchivendequanto
piùsibasasull’impulsopuro,senzalamediazionedellariflessione.L’inversoavviene
perchicompra.
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Ora,iononhonientecontrolecartedicredito,glismartphoneolacioccolata,che
anzimipiacemolto.
Matipropongounpiccoloesperimento:consideraacaso10oggettiall’internodel
tuoarmadio.ChieditiquantidiessiNONricompreresti,seprimadi farloavessi il
tempodipensarciunpo’su.
Ricordacosahaiordinatol’ultimavoltacheseiandatoalristoranteechieditise,
potendo tornare indietro per pensarci un po’ su, non rinunceresti almeno a una
porzionediquellochehaimangiato.
Qualunque sia il tipo di decisione che devi prendere l’interazione e il
bilanciamentofravolontàdibrevetermineevolontàdilungotermine(ricordi?“voglio
unasigaretta”e“quest’annovogliosmetteredifumare!”)sibasainultimaanalisisuuna
unicacapacità:quelladirinunciareaunagratificazioneimmediataemomentaneaper
un obiettivo di lungo termine che riteniamo razionalmente migliore e quindi più
gratificante.
Perunuomosovrappesoefuoriformasarebbebellissimoritrovarsidoposeimesi
magro, sano, e in grado di correre 10 km ogni sera. Perdere 20 kg di troppo e
ricominciare a correre è un obiettivo perfettamente razionale e assolutamente
gratificante.
Ma per conseguirlo deve uscire a correre, rinunciando alla gratificazione di
distendersisuldivanodopoavermangiatolapastaallacarbonara.
Perunfumatoreincallitoeconlabronchitesarebbebellissimoritrovarsidopo6
mesisenzaildesideriodiunasigarettaeconil50%diprobabilitàinmenodimoriredi
tumore. Ma per farlo deve smettere di accenderne una dietro l’altra, rinunciando
all’effettopiacevolechegliprovocano.
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Neglianni60inunasiloinCaliforniacondusserounesperimentochehafattola
storiadellescienzesociali.
Selezionaronoungruppodibambinididiverseetà,liriunironoinunastanza,e
miserodifronteaciascunodilorounMarshmallow.ConsideracheilMarshmallowèlo
snackpiùdolceemorbidochesiamaistatoprodotto,edèunpo’ilSantoGraaldiogni
bambinoamericano.
Disseroaibambinicheciascunodi loroera liberodimangiare ilMarshmallow
anchesubito,machechifosseriuscitoaresisterepermezz’oraneavrebbepoiavuti
dueinpremio.
Nella sua semplicità l’esperimento mimava perfettamente i meccanismi che
regolano impulsi e volontà razionale: se il bambino rinunciava a una gratificazione
immediataneavrebbeavutaunamaggiore(esattamenteildoppio!)mezz’oradopo.
I bambini vennero poi lasciati soli e i ricercatori osservarono il loro
comportamentoperlasuccessivamezz’oraattraversounvetro.
Alcunibambini,nonostantel’evidenteirrazionalitàdellacosa,nonresistetteroe
mangiarono il Marshmallow prima che scadesse la mezz’ora. Altri bambini invece
resistetteroedebberoilloropremio.
Durantel’esperimentoiricercatoriosservaronoalcunifattimoltoimportanti:
in primo luogo, come del resto prevedibile, i bambini più grandi avevano
statisticamenteunamaggior capacitàdiquellipiùpiccolinel resistereamangiare il
Marshmallow.Questoconfermaval’ipotesichelaforzadivolontàsiastrettamente
legata alle aree cerebrali connesse con la razionalità, l’autoconsapevolezza, la
maturitàdell’individuo.
In secondo luogo, si osservò che chi aveva ceduto all’impulso di mangiare il
Marshmallowloavevafattopraticamentesubito.
25
Gli altri, quelli che avevano resistito, avevano inizialmente guardato il
Marshmallowcongrandeinsistenza,salvopoiarrivarequasiadisinteressarsenedopo
alcuniminuti.
Questodimostravachel’impulsosviluppailmassimodelsuopotereall’inizio
del contatto con l’oggetto desiderato, e che questo potere si affievolisce molto
rapidamente.
L’ovviaconseguenzadiquestaosservazioneècheaunatentazioneosicedesubito
oèpoirelativamentefacileresistere;equindinell’applicarelaforzadivolontàc’èuna
sortadimomentocrucialemoltobreveincuilaforzadivolontàdeveesseremassima,
epassatoilqualelosforzodiventainvecerelativamentebasso.(Nota:parliamoquidi
singola esposizione allo stimolo e non di esposizioni ripetute. Cioè per esempio, se
abbiamomezz’orapermangiareunpezzodicioccolata,eresistiamoperiprimiminuti,
èpoifacilearrivareallascadenzadellamezz’ora.Questononhanienteachevedere
però con quello che succederà se il giorno dopo ci viene di nuovo mostrata la
cioccolata).
Ibambinicheavevanopartecipatoaltestvenneropoiseguitiinunaseriedifollow
upfinoall’adolescenza,confrontandopergruppiomogeneidietàalcuniparametriquali
l’indicedimassacorporeaoirisultatiscolastici:inmedia,ibambinicheeranoriusciti
a resistere alla piccola gratificazione immediata per ottenerne una maggiore poi,
mostravanodegliindicimiglioridiquellicheinveceavevanoseguitol’impulso.
26
Questodimostravacheunmaggiorautocontrolloeunamaggioreforzadi
volontàsicorrelanoconmiglioririsultatialungotermine,almenoperiparametri
misuratidall’esperimento.
Edimostrava che la forzadi volontàe l’autocontrollo, così come la tendenzaa
cederagliimpulsi,influenzanotrasversalmentelavitadellepersoneincidendosuaree
moltodiversificatetraloro.Idatidifollowupdimostravanochechiquelgiornoaveva
resistitoamangiareilMarshmallowerastatopiùcapaceinseguitodiimpegnarsinello
studio e nello sport. La maggior forza di volontà dimostrata nell’esperimento del
Marshmallowerainsommaemersaancheinaltriaspettinoncorrelati.
Perquestostessomotivolapressionesocialecheagisceafavoredegliistintinon
silimitaafarcicomprarequalchevestitoinpiù,oaconsumareunpo’dicalorieinpiù
del necessario. In generale ha un effetto più profondo e pervasivo, sbilanciando
l’equilibriofravolontàeistinti,elasciandocipiùinbaliadiquestiultimi.
Quandopensidiesseredeboleesenzaforzadivolontàriflettisulfattoche
tuttoattornoatepremeperchélecosesianocosì.
27
CAP 6 - La Trappola Numero 2 : “Amore, sei troppo razionale !!!”
Nelcapitoloprecedenteabbiamovistocomelanostraparteistintiva/impulsiva
vengacontinuamentestimolatadall’esternoperrenderlaipertrofica.
Questoperòèsolounodeidueterminidell’equazione.
Tipropongounpiccoloesperimento:vaidaltuocompagnoodallatuacompagna,
guardalofissonegliocchiedigli“Amore,seitropporazionale”.
Èprobabilechelitigherete.
Istinto infattièunabellaparola.Ci ricorda lanatura, leemozioni, ilmisterodi
saperecheunacosaègiustasenzasaperneilperché.
Razionalitàinveceèunabruttaparola.Evocafreddezza,mancanzadiemozioni
epassioni,decisionimeccanicheeprevedibili.
Eineffetti,sevuoimortificareunapersona,diglicheètropporazionale.Sisentirà
incolpa, inadeguata,esottoaccusa.Diràasestessa“èvero,tuttivivonofelicemente
guidati dal loro istinto, mentre io vivo come un robot; sono fredda e austera,
assolutamenteinadeguataallavitasociale.Perquestosonoinfelice”.Enonstotirando
adindovinaremasemplicementeriportandoquellochemièstatodetto indecinedi
interviste!
Ilsignificatochenoiattribuiamoalleparole“istinto”e“razionalità”nonèaffatto
casualeedèforselapiùgrandetrappolamaiconcepitaaidannidell’evoluzione.
Loscopodellatrappolaè,dinuovo,sbilanciareilnostroequilibriodecisionalea
favoredegliistintiedegliimpulsi.
Icostruttoridellatrappolasiamonoi,intesicomesocietàoccidentaleorientataal
consumo.
28
Anchelevittimedellatrappolasiamonoi.
Leconseguenzesonomolteplici,ma tuttedipendonodauneffettoprimario: la
trappolacifaesseredebolieprenderecattivedecisioni.
Ritornando quindi al significato che attribuiamo alle parole “istinto” e
“razionalità”,risultachiarochelanostrasocietànonsièsololimitataadenfatizzareuna
forma distorta del concetto di istinto; ha anche cercato di svilire la razionalità
attribuendoconnotatinegativiallepersoneriflessive,chevalutanoprimadiscegliere,
echecercanodisviluppareeimporrealmondoeprimadituttoasestessiunminimo
di autocontrollo.Tuttoquestoè stato fatto inmaniera così sottile eprogressiva che
neanchecenesiamoaccorti.
MaripensiamoperunattimoaibigliettinichehoraccoltoaCapodannoinMessico
eagli“iovoglio”checontenevano:vogliodimagrire;voglioesserepiùinsalute;voglio
amaremiamoglie; voglio studiare di più. Si tratta di desideri razionali, orientati a
programmidilungoterminechemiranoadelletrasformazionipositive.Tuttiquegli“io
voglio”insommadiconoinfondolastessacosa:
“voglioessereunapersonamigliore”
Alloracercodiridefinirepertequestarazionalitàdeldesideriochetantofapaura:
chiamiamola “istintodimigliorarsi”. Forse così tipiaceràdipiùperchéhadentro la
parolaistinto.
29
Perchédiquestositratta.Oltreanutrirsidicibicaloricieaccoppiarsiinmaniera
piùomenorandom,cosachequalunquescimpanzépuòfare,l’uomoprimitivoavevail
desideriodimigliorare.Edèquestopiùdeglialtrichecihaportatoasvilupparetutto
quellochesiamoora.Enonpensareallosmog,al traffico,allostress ,ainostri treo
quattroultimigoverni.Pensaallaletteratura,all’arte,alvolontariato,allafilosofia,alla
scienza.L’istintodimigliorarsièfigliodellaragione,eperessereseguitohabisognodi
uncertotipoparticolaredivolontà,cheèquellaallaqualenormalmenteciriferiamo
quandoparliamodi“forzadivolontà”.
Questotipoparticolaredivolontàmipiacechiamarla“volontàetica”.Essanonè
in contrapposizione con l’altra, l’edonistica. L’una e l’altra corrispondono
rispettivamenteallaragioneeall’istinto,ecomel’istintoelaragionesicompletanoa
vicenda.L’evoluzionecelehadateentrambe,equindiinognitestavisonotutteedue;
l’uomosaggiodeveimparareafarlecoesistere.
Avere più forza di volontà significa quindi anche saper riconoscere la propria
razionalità,ilproprioistintoamigliorarsi,erenderloprotagonistadellenostrescelte
opponendoloagliistinti/impulsi.
30
CAP 7 - La trappola numero 3: la motivazione.
Molte persone pensano e addirittura insegnano in sessioni di coaching che la
motivazionesiaindispensabileperavereforzadivolontàeperseguireipropriobiettivi.
Questoaspettoèparticolarmenteenfatizzatopoinell’ambitodellostudioedellavoro.
“Faqualcosacheami”èunmantrachepochimettonoindiscussione.
Maèveramentecosì?
Comeperl’istinto,anchelamotivazioneèinpartesopravvalutataedinpartemal
interpretata.Intendiamoci,nonhonientecontrolamotivazione.Semplicemente,nella
miaesperienzalamotivazionenonènédurevolenécostante,equindinonèunabuona
strategiadimedio/lungotermine.
Facciamo un esempio: ti metti il costume da bagno e quello che vedi allo
specchio non ti piace. Non ti piace talmente tanto che di colpo sviluppi una
motivazioneenormeadimagrire:alloradecididiandareacorrereogniseraecominci
unadietaferrea.Effettivamentequellaserastessavaiacorrere,edopolacorsatimetti
nelpiattosolounabistecchinacondelleverdure.Lacosavaavantiuno,dueoanche
tregiorni.Poiarrivaunaseraincuiseistancoperillavoro;ovaiaunacenaconamici;
olagiornataèandatastorta,eiltuocorponondesideraaltrochesdraiarsisuldivanoe
mettereuncucchiaionellacioccolata.
L’emozione negativa che hai sentito qualche giorno prima guardandoti allo
specchio,echetihamotivatoacorrereefaredieta,èappuntolontanaqualchegiorno;
parecchioaffievolita.Ildivanoelacioccolatasonoinvecelàchetiaspettano.
Tièmaicapitatoditrovartiinquestasituazione?
31
Mavediamounaltroesempio.DopounavacanzaaCubahaidecisochelospagnolo
tipiaceedesideri impararlo. Iballicaraibici, l’allegriadellagente, ilmaree ilsoleti
hanno reso entusiasta e super motivato; spendi 100 euro fra libri di grammatica,
vocabolarioefilminlinguaoriginale.Quelweekendstudispagnoloquasituttoiltempo.
Decidianchecheprenderaidellelezioni,tiiscriveraiaunachatinspagnolo,eleggerai
sololibriinlinguaoriginale.Nelgirodiunmese,nelqualeavraifattounpaiodiulteriori
full immersion di qualche ora intramezzate dal nulla assoluto, lo spagnolo sarà
completamenteabbandonato.
Unterzoesempio:vaiaunaconvention.Lapersonachelatieneèeccezionaleeti
caricadienergia;allafine,insiemeatuttiglialtrifaianchetulatuapiccolacorsasui
carboniardentigridandoquantoseifigo(chièstatoaquestieventisaquellodicuiparlo
…)eesciconvintononsolodiavercapitodicolpotuttodellavita,maanchechedaquel
momento tutto sarà diverso. Vai a dormire felice, motivato e illuminato. Dopo una
settimana,latuavitaèesattamenteugualeaprima.
Tiritroviinquesteesperienze?
La motivazione è uno dei sentimenti più studiati e sviscerati, in quanto le
organizzazionida sempre cercano il sistemamagicoperattivarlaedotteneredipiù
dagliindividuichelecompongono.
I differenti tipi di motivazione possono essere rappresentati con il seguente
schema:
intrinseche,estrinseche,positive,negative.
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PositiveNegative
Intrinseche I/P I/N
Estrinseche E/P E/N
Per quanto riguarda le estrinseche, cioè quelle date dall’esterno, si tratta in
sostanzadeicosiddettisistemipremio/punizionechehannocostituitopersecolianche
labasedell’educazionedeifigliodellagestionedelleaziende.
Sefaiicompititicomprounregalo(estrinseca,positivaoE/P)
Senonfaiicompitinonpotraiuscireconituoiamici(estrinseca,negativaoE/N)
Selavoritidounaumento(estrinseca,positivaoE/P)
Senonlavoritilicenzio(estrinseca,negativaoE/N)
Ma,perquantonesentoevedoibambinicontinuanoanonstudiare.Nonostante
secolidiesperienzaedecinedistudiscientificiabbianodimostratolascarsautilitàdi
questestrategiedimotivazionebasatesulsistemapremio/punizione,moltisiostinano
aritenerlevalideeacercaredigestirelapropriafamigliaolapropriavitaattraverso
unsistemadiincentiviepunizioni.
Anchelapubblicitàsuipacchettidisigaretteseguelastessastrategia:sefumiti
verràiltumorealpolmone,l’infarto,l’impotenza.
Eppureifumatoricontinuanoafumare.
33
Ilfallimentodelsistemaestrinsecodimotivazioneètalmenteevidentechenon
valelapenaproseguireaparlarne.Ilfattopuroesempliceècheseintendistimolarela
tua o altrui volontà istituendo un sistema di premi e punizioni non puoi che fallire
nell’intento.
Più attenzione invece merita la motivazione intrinseca, quella cioè che viene
dall’interno. Essa deriva da gusti, idee, passioni, preferenze, e dipende dal libero
convincimentodell’individuo;perquestomotivoèpiùpotente.
Semipiace sciare,mi saràpiù facilealzarmiprestoalmattinoperandare sulle
piste.(intrinsecapositivaoI/P)
Semipiacelafilosofia,misaràpiùfacilestudiarefinoatardiperl’esamesuPlatone
(intrinsecapositivaoI/P)
Sevogliofarefelicemiamogliecercheròdinonfumare(intrinsecanegativaoI/N)
Inognicorsodicoachingdelmondoticonsiglianodi“farequalcosachetipiace,
eilsuccessoverràdasé”.Midispiacemanonsonod’accordo.Chequalcosa“cipiaccia”
nonèdiperségaranziadiriuscireafarebene.Inoltrenonèdettoche“cipiaccia”per
sempre.
Vedi,lamotivazionepermeècomel’iniziodiunamore.Tuttoèemozionantee
tuttoènuovo;nonsivedonoidifettidell’altro,stareinsiemeèsemprefacileepiacevole,
sifasessotuttiigiorni,sihasemprequalcosadadirsi.Bellissimo.Manondurevole.Non
sicostruiscono40annidimatrimonioeunafamigliagrazieaunasbandatadiungiorno.
Comenonsiscriveunlibroperchécipiacescrivereeungiornosihaavutaun’idea
fulminanteesisonoscritteunpaiodipaginetuttedifila.
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Ilfattochequalcosacientusiasmiperunmomentopiùomenolungodipersénon
garantiscealcunrisultato.
Qualunquesial’obiettivofaretroppoaffidamentosullamotivazioneèsbagliato.
Nel2009RafaelNadalhascandalizzatoilmondodeltennisdichiarandochenon
sapevaseavevavogliadicontinuareagiocare.Avevaaqueltempo23anniederail
numerounodelmondonellaclassificaATP,eprobabilmenteilnumerounodituttii
tempi sulla terra battuta. Molti di quelli che credono nelle motivazioni estrinseche
positive si chiesero come fossepossibile che il successo e i soldi chepoteva ancora
guadagnarenon fossero in gradodi farlo continuare a giocare. Comeabbiamovisto
però,chicredenellemotivazioniestrinsecheèveramenteuningenuo.
PiùinteressanteinveceèlaquestionedellemotivazioniintrinsechediRafaNadal.
SuYoutubeèdisponibileunasua intervista risalenteamoltianni fa,quandoeraun
bambino (prodigio, ma pur sempre un bambino) e soldi e successo erano ancora
lontani. L’intervistatore gli chiede da quale altro sport sia attratto oltre al tennis. Il
piccoloRafarispondecheglipiaceanchegiocareacalcio,madichiara“nonècomeil
tennis,ilcalciopermeèsoloundivertimento”.IldodicenneRafadicedunqueche
quandovuoledivertirsigiocaacalcio,enellostessomomentocidiceimplicitamente
cheiltennisperluiNONèundivertimento.Sicuramentehainiziatoagiocareperchégli
piaceva,madopounpo’ha imparatoapassare6orealgiornotutti igiorniconuna
racchettainmano,cheglipiacesseono.
Noi vediamo adesso le immagini dei suoi colpi, le corse disperate dietro alla
pallina,lesuepartitegiocatetuttealmassimo.Edimentichiamochedietrolagrintacon
cuidominaisuoiavversaricisonononsoloungrandetalento,ma6orequotidianedi
duri allenamenti. Credete che dopo 15 anni a colpire palline l’entusiasmo e la
motivazionesianoglistessidiquandoeraunragazzinocheancoradovevasfondare?
35
Credetechelamotivazionedasolapossafarequestotipodimagia?Ononc’èforse
dietro questo tipo di risultati anche e soprattutto una volontà d’acciaio, che dalla
motivazionedipendebenpoco?
Se quando scegli un lavoro, unpartner, unadieta, una linguada studiare, uno
sport,faiaffidamentosolosullamotivazione,ossiasull’entusiasmodell’inizio,sappiche
verranno i giorni di pioggia, la stanchezza, gli impegni, e quella motivazione e
quell’entusiasmosiaffievolirannofinoquasiascomparire.Sololatuavolontàallora
potràsalvartidallasciarperdere.Enonsolo:quellastessavolontàpotràaiutartia
tenere in vita almeno un poco dellamotivazione e dell’entusiasmo iniziali, per farli
riesploderealmenodiquandoinquandocomesefosseilprimogiorno.
36
CAP 8 - La trappola numero 4: il fascino dell’evento
C’èunultimograndeostacolosullastradacheciseparadall’avereunaforzadi
volontàd’acciaio.
Ricordi i desideri che i messicani esprimono mangiando l’uva la notte di
Capodanno?Essisonodesideriperilnuovoanno.
Questosuggerisce implicitamenteunaspetto importante: le trasformazioniche
desideriamo e alle quali dovremmo giungere grazie alla nostra forza di volontà
richiedonotempo.
Spessomoltotempo.
Manoiamiamoglieventi.Cosegrandioseetalorainaspettatecheaccadonoinun
breveperiodo.Inquestocaso,piùcheunretaggiobio-evoluzionistico,èsemplicemente
unfattoculturale.Lanostraciviltàaffondaleradicinellaculturagreca.Unaculturafatta
ditragedieederoi,elacuistoriasidipanapergrandiimprese,grandicrisi,egrandi
soluzioni.
Una figura tipica del teatro greco era il deus ex machina; praticamente
funzionava così: si arrivava a un certomomento della storia in cui le cose si erano
talmenteingarbugliateecomplicatechesembravanoncifossealcunasoluzione.Aquel
punto,da sopra il sipario, veniva calato conunargano (la “machina”)unattore che
impersonavaunodeglideimitologici.Ildiorisolvevainmanieraabbastanzasbrigativa
lasituazione,tuttiapplaudivano,epoisipario.
Nelcorsodeisecolilecosenonsisonomodificatemolto:ildeusol’eroeantico
sonostatisostituitinelnostroimmaginariodacavalieri,pistoleri,navigatori,ealtritipi
varidieroe.
37
Più di recente poi è tornata in voga una versionemoderna e sempliciotta del
romanzo di formazione ottocentesco, e in qualunque corso di sceneggiatura
hollywoodianasenepossonoapprendere lebasi: ilprotagonistaè inunasituazione
inizialecheauncertopuntovienesconvoltadaunproblema;ilprotagonistavaincrisi
etuttosembraperduto;ilprotagonistahaunmomentodirivelazioneincuicapisce
tuttodellavita,ritrovasestessoeattraversounaseriediattistraordinaririsolvela
situazione.Lacosadivertenteècheloschemaèpiùomenolostessosiachesiparlidi
amore,siachesiparlidiguerra,siachesiparlidiqualunquealtracosa.
Ora,consideral’analogiaconlaseguentetrama:ilprotagonistaègiovane,magro
epienodisperanze(situazioneiniziale);poiabusadiciboedivanopermoltianni,fino
acheimprovvisamentesivedeallospecchioerealizzacheèingrassato(problema);la
visione di sé stesso allo specchio gli causa unminuto di profonda crisi esistenziale
(momentodellacrisiedellarivelazione)epoi, finalmentemotivato, con ladietadel
minestronee10kmdicorsaogniseraperde20kgeconquistalasicurezzainsestesso
eladonnadeisuoisogni(risoluzione).
Semplicecomeunfilm.
Comedicevo,noioccidentaliamiamoglieventi:ilcampionechemettelapallain
goal,ilprotagonistacheconquistalaragazzadeisuoisogni,ilragazzonormaleeanzi
unpo’nerdcheinventaunsocialnetworkediventamiliardario.
Questi eventi ci vengono rappresentati e raccontati in ogni tipo di media per
intrattenerci, educarci, motivarci. Ma molto raramente ci viene rappresentato il
processochehaportatoall’evento,ecosìcenedimentichiamo.Cidimentichiamoche
dietroaungoalspettacolarediLeoMessicisonointerminabiligiornatediallenamenti
edietaferrea,eannidimedicinepercurareunadisfunzioneormonalechelocolpìda
bambino;ochedietroaFacebookc`èunragazzochehadedicatoanniallostudio,tanto
daentrareadHarvard,l’universitàpiùprestigiosadelmondo;echeadHarvard,mentre
gliamiciandavanoaiparty,scrivevacodiciinhtmlecercavafinanziamentiperlesue
38
idee.Oseanchenoncenedimentichiamo,nonsiamocomunque ingradodisentire
veramentelosforzochec’èdietroaunrisultato.Possiamoimmaginareperesempioche
Messisiallenimolto,manonsentiamoveramentel’odoredelsuosudore,leincertezze
diquandononeraancorauncampione,ildoloreelapauraperuninfortunio,lavoglia
difareunavitanormale.
Lanostrafascinazioneperglieventicifaconcepireilcambiamentocomeuntaglio
nettotrailprimaeildopo,incuiuneventofadaspartiacquefrailvecchioeilnuovosé.
Maquestoèappuntosolounfilm.
Ora,nonnegocheoccasionalmentedalnullapossanonascereeventistraordinari,
malodobbiamoconsiderareun’eccezioneenonlaregolasucuibasarelanostravita.
Ilcambiamentoènormalmentefruttodilenteeminuscoletrasformazioni
quotidiane,chealorovoltadannominuscolirisultati,spessoimpercettibili,chevanno
asommarsil’unosull’altrofinoadottenerel’effetto.
Nonsicostruiscel’amoreconunosguardoounafrasebenriuscita,cosìcomenon
siimparaunalinguainungiorno.Evidicodipiù.Lastessadecisionedifareunacosae
laforzadiportareavantiladecisione,nonsonofruttodiununicoirresistibileattodella
volontà.Ènecessariapiuttostounalungasequenzadipiccoledecisioni,unacapacitàe
volontàdiscegliereognigiorno.Cosìperesempio,lacapacitàdiimparareunalingua
non dipende da un’unica grande decisione presa in un giorno in cui ci si è sentiti
motivati;questononpuòcheportareaqualchegiornodiintensoesercizioseguitopoi
dall’abbandonodelproposito. Sevuoiveramente imparareuna linguadevidedicare
almenoun’oraalgiornoastudiarla,tuttiigiorni,perunperiodoragionevolmentelungo.
Questonaturalmenteponeunproblema. Infatti,siamocertamentepiùdisposti,
per la natura eroica della nostra concezione dell’essere, a prendere singole grandi
decisioni.Ciesaltano,cimotivano,cifannosentireilrisultatovicino.
39
Ilpiccoloattodivolontàquotidianoèinvecefaticoso,inquantononlegatoaun
momento particolare, ma appunto da ripetere ogni giorno; e può anche essere
avvilente,perchéci ricordaquantoè lontano il risultatochedesideriamo.Ci ricorda
appuntochecambiarenonèuneventosingoloconcentratoinunbrevemomento,maè
unprocessolungoeirtodiostacoli.
E così per esempio chi decide di seguire una dieta si immagina giàmagro nel
momentodellagrandedecisione.Manellepiccoledecisioniquotidiane,conunpiatto
scarnodiinsalatad’avantielaprospettivadiandareacorreresottolapioggia,sirende
bencontodiquantosialontanalameta.
Ora,peranalogia,misembrachelaforzadivolontàperdarcideirisultatideve
esserepiùsimileaunmaratonetacheauncentometrista:devecioèpoteresplicareun
pocodellasuaforzapermoltevolte,piuttostochebruciarsituttainunoscatto.
Mac’èdipiù.
Cercare di utilizzare la nostra forza di volontà tutta insieme concependo e
cercandodirealizzareattigrandiosiuniciènonsoloprobabilmenteinutile,maanche
dannoso.Dinuovoperanalogia,ècomeseprimadicorrereunamaratonasidesseil
tutto per tutto in una gara dei centometri. Partiremmo stanchi e già pieni di acido
lattico.
Labuonanotiziaèchequestoproblemasipuòrisolvere.
40
Cap 9 - Come sbagliare tutto
Unmioprofessorediuniversitàamavadirecheper impararecomesi fauna
cosa,bisognaprimadituttoimpararecomeNONsifa.
Ecosìadessotiparleròunpo’dime.
Iomientusiasmofacilmente.Perdartiunaideadiquanto,citoinordinesparso
alcunecosechehofatto:
Ho praticato hockey, pallacanestro, calcio, ping pong, pallavolo, badminton,
tennis, sci, snowboard, arrampicata, nuoto, windsurf, pesistica, ciclismo su strada,
mountainbike.Perognunodiquestisporthocompratolerelativeattrezzature,fatto
corsi,eimpegnatoalmenoperunpo’unaquantitàconsiderevoledelmiotempo.
Hosuonatopianoforte,chitarra,sassofono.
Misonocimentatoconscrittura,pittura,teatro,eingiovanissimaetà,danza.
Hostudiato:inglese,spagnolo,cinese,arabo,francese.
Hofrequentato3università.
Ho seguito la dieta a zona, la dieta Atkinson, la dieta delminestrone, la dieta
vegetariana,ladietacavernicola,ladietamacrobiotica.
Hosmessodifumarepiùdi30volte.
Ora qualcuno potrebbe pensare che ho avuto una vita straordinaria, e ho
sviluppatoenormicapacità;nonècosì.
Dituttol’elencodicuisopra,chefral’altrocomprendesolounapiccolapartedelle
tanteattivitàchemihannoalmenobrevementeentusiasmato,nonhoportatoatermine
quasiniente.
41
Seanalizzo leattivitàunaperuna,omeglio,seanalizzo lamodalitàconcuimi
sono approcciato a ciascuna di queste attività, posso riconoscere un pattern di
comportamentotipico:
* Colpodifulmineconrelativacaricadientusiasmoemotivazione
* Dedizioneassoluta
* Compiacimentoperiprimirisultatiottenuti
* Primisegnalididemotivazione
* Demotivazioneevidenteconsporadicitentatividiripresa
* Abbandonototale
Se mi hai seguito nei capitoli precedenti puoi vedere quindi come io abbia
chiaramentetroppafiducianellamotivazione,esubiscailgrandefascinodeglieventi.
Certo inquestomarasmaqualcosahoottenuto; ineffettioltreall’italianoparlo
benealtretrelingue(comunqueimparateconletecnichedimemoria);misonolaureato
e ho preso anche unmaster; sono abbastanza bravo in un paio di sport; non sono
diventatoobeso,nonostanteunagolositàpatologica.
Tuttavia il mio tasso di insuccesso, considerando la quantità di cose che ho
iniziato,iltempo,l’energieeisoldiinvestitiperfarlo,èstatoveramentemoltoalto.
Perqualcheannononcihofattoalcuncaso,epotreianchedirecheinfondomi
sonodivertito;mada un certomomento in poi dellamia vita cominciai a soffrirne.
Innanzituttomieroormaicostruitoinfamigliaefragliamiciunafamadiinconcludente
perlaqualenonriuscivopiùafarprenderesulseriolemieiniziative.
Poi,cominciavoiostessoasentirmiunpo’frustratopertuttelecosechenonero
riuscitoafinire.
42
Einsiemeallafrustrazionesifacevanostradadeidubbisumestesso.Cominciavo
apensarediessereeffettivamenteinconcludente,echequestoinconcludenzaavesse
radiciinunadebolezzaintrinsecaeincurabiledelmiocarattere.
Cometihoraccontatoall’iniziodiquestolibro,ilgiornodelmiomatrimoniome
nestavosuunbalconeinMessicosentendomiincompiuto.
Quandotornai,mitrasferiiconmiamoglieinunanuovacasa.
Lanuovacasacipiacevamoltissimo;tralealtrecose,avevaunapiccolascalaa
chiocciolachedallazonadispensadifronteallacucinaportavaadunamansarda.Mia
moglie non sapeva come usarla, perché già avevamo abbastanza spazio al piano
inferiore.Cosìdecisidifarneunapiccolapalestra.Avreifattocomemiosuocero:ogni
mattinadaallorainavanti,indipendentementedacomemisentivo,dacosadovevofare,
dalperiododell’annoincuiero,avreifattolamiaoradiesercizi.Inquestamanieraavrei
potutoottenereirisultatichevolevo.Edessendounentusiasta,nonvolevofaresolo
4000passiognisera.Giàavevolavisionedimelavorareognigiornopiùduramentesul
tapisroulanteaipesi,acquisendocapacitàsuperumane.
Nelle successive due settimane scelsi, comprai e installai gli attrezzi, senza
peraltrofareunasolaoradiesercizio.Quandolapiccolapalestrafufinalmentepronta
eroestremamentemotivatoeprontoperallenarmi.
Ilmattinodopocominciai.
Avevo annunciato il mio proposito a famiglia ed amici, e naturalmente ero
circondatodalsolitobenevoloscetticismo.Miamadrepredicevaamiamogliecheentro
unmeseavrebbepotutotranquillamenteusaretapisroulantemacchinedeipesicome
appendiabiti.Maiosentivochequellavoltasarebbestatodiverso.
Cominciaiimieieserciziunlunedì(perchésiincominciasempredilunedì??);mi
ero fatto una scheda di lavoro ambiziosa ma senz’altro fattibile, che mi avrebbe
permessorapidamenteditornareinforma.
43
Ricordochequellunedìfufaticosissimo,poichénoneropiùabituatoasforzareil
miocorpoinquellamaniera.Materminailamiaoradieserciziconunasoddisfazione
enorme,equelgiornoallavoroparlaicontuttidellamianuovavita.Dicomemisentivo
pienodienergia,delgustodifarsiladocciaalmattinodopounabellasudata,dicome
inpochesettimanesisarebberovistiirisultati.
Uncollegaobiettòchesicuramentesarebbevenutounmattinoincuinonavrei
avutovoglia;gli risposi cheerasolounaquestionedi forzadivolontà;quellepoche
mattineincuinonavessiavutovoglia,avreiutilizzatolaforzadivolontà.
Unmesedopotapisroulantepesieranodiventatidegliattaccapanni.
Erocosìfrustratoche,quandomangiavamoincucinainvececheinsala,misedevo
inmanierataledanonvederelascalaachiocciolacheandavainmansarda.Miamoglie
mi aveva preso un po’ in giro, ma poi aveva avuto pietà di me e non aveva più
menzionatolapalestrainmansarda,isoldicheavevospesoperfarla,eipropositinobili
chemierodato.Questofattomifacevasoffrireancoradipiù:miamogliemiamavaemi
ammirava,etemevocheilmiofallimentoleavesserivelatoilmiosegreto,ladebolezza
dicaratterecheerosicurodiavere.Ogniseramiripromettevodifareimieiesercizi
mattutini,maquasiinvariabilmenteognimattinanonavevoalcunavogliaetrovavoun
buonmotivopernonfarli,rimandandoalmattinodopo.
Duemesi dopo la costruzione della palestra (frattanto avevo avuto un paio di
ricadutedidue/tregiorni,nellequalimierosfiancatodiesercizi),venneroatrovarcii
mieisuoceri.
44
Era la prima volta che facevano un viaggio così lungo, e non essendo più
giovanissimiarrivaronodistrutti,dopo14orediaereo,econ8oredifusoorarionel
cervello.Cenammo,eincredibilmentedopocenamiosuocerofeceisuoi4000passi
nelnostrocorridoioprimadiandareadormire.
Mifecevenireunnervosotremendo.
Il mattino dopo, domenica, a colazione, mentre mia moglie era fuori con sua
madre,presil’argomentoconmiosuocero.Eroveramenteincuriositoeinvidiosodella
suaforzadivolontàevolevosentirelasuaopinioneinproposito.
Micomplimentaiquindiconlui,dicendoglichecivolevaveramentetantaforza
perdecideredicamminareogniseraper40anni.Glichiesicomeavessefattoaprendere
emantenereunadecisionecosìimpegnativa.
Mirisposeconmiagrandesorpresachenonl’avevapresaaffatto.Quandoper
la prima volta si era messo a camminare, non pensava che sarebbe andato avanti
quarant’anni;avevasemplicementedecisochevolevasgranchirsiunpo’legambe.
Esiccomenonavevavoglia(misorpresimoltoasentirecheanchelui“nonaveva
voglia”)diandarefinoalparcolàvicino,scherzandocisuconlamogliesieramessoa
camminareavantieindietroperlacasa.Lacosaglierapiaciuta,ecosìavevacominciato
aripeterla.All’iniziononcontavaaffattoipassi;maerasicurocheperparecchiotempo
noneranopiùdi8-900,perchéricordavachecamminavasoloperalcuniminuti.Era
fuori forma emolto impegnato tutto il giorno sul lavoro, quindi la sera si stancava
facilmente.
Dopopocoperòsieraabituato,ecosìognigiornoaumentaval’esercizio;midisse
cheprobabilmenteeraarrivatoafarnealmeno10mila,perchépassavaancheun’orae
mezzacamminando.
Infatti si sentiva in gran forma, e stavapensando che era arrivato ilmomento
magaridiusciredicasaeiniziareafarejogging.
45
Unaseralamoglie,chedisolitoaspettavacheluifinissedicamminareperpoter
chiacchierare insieme, si addormentò davanti alla televisione. E la cosa cominciò a
ripetersisemprepiùspesso.Miosuoceroerasemprestatofelicediquellamezz’oradi
chiacchiere serali che lui e lamoglie si dedicavano, e la reputava importante per la
riuscitadelmatrimonio.Leiloaggiornavasuifigli,sulvicinato,sullepiccoleriparazioni
dicuilacasaavevabisogno.Luileparlavadelsuolavoro,epoidiscutevanounpo’di
politica. Ritengo facessero anche altro, considerando che hanno tre figli, ma mio
suocerononnefecemenzione.
Inoltre,avevanotatoche,sebbenefindaragazzofosseabituatoaleggereprimadi
andareadormire,da tempononaveva iniziatounnuovo libro, comese lavogliadi
leggereprimadiandareadormiresenefosseandatavia.
Cosìcominciòafaredelleproveempiricheperscoprirequantoeserciziopoteva
faremantenendocomunque il tempoperchiacchierareconsuamogliee lavogliadi
leggerequalchepaginadilibro.
Ederaarrivatoaifamosi4milapassi.
Mentremiparlavamirendevopianopianocontodialcunecose.
Laeccezionaleformafisicadimiosuoceroequei4milapassichegliavevovisto
faretantevoltedistrattamentequandostavoconluilasera,esucuimieroinvecedi
colpofocalizzatoeinterrogatolanottedellemienozze,noneranocheeventi.Quello
chemistavaraccontandomiosuoceroinveceerailprocessocheneavevapermessola
realizzazione.
Mio suocero infatti non aveva deciso di camminare per 40 anni tutte le sere.
Quarant’annidicamminateèunadecisionetroppoenormeperesserepresatuttainuna
volta.
Avevasemplicementeunaseradecisodisgranchirsilegambe.
46
Enonavevaneanchedecisoi4000passi.Sieraresocontocheilsuotempoela
suavolontàerano limitati, equindi aveva fattouna seriediproveperdistribuirli al
meglio.Seavessefattopiùdi4000passinonglisarebberorimastiiltempoolavolontà
difarealtrecoseimportantilasera.Seneavessefattidimeno,nonsarebberimastoin
forma.
Ascoltandomiosuocerocominciaiquindiavederecheforselamiamancanzadi
volontàerapiùchealtrounamancanzadistrategianell’utilizzarla.
Ecominciaiapensareallaforzadivolontàinterminidiquellocherealmenteè:un
muscolo.
47
Cap 10 - Il muscolo della volontà
Nel1996allaCaseWesternUniversityungruppodipsicologicondusseunaserie
di esperimenti permisurare gli effetti di emozioni positive e negative sulla forzadi
volontà.
Inunodiessi,vennereclutatouncampionedicircasettantastudentidicendogli
chedovevanopartecipareauntestsullamemoriagustativa(!).Ognistudenteaveva
davanti due piatti, uno pieno di biscotti al cioccolato, e l’altro pieno di radici
commestibilimamoltoamare.Glistudenti,comedaistruzionidateilgiornoprimadel
test,eranodigiuni.Ibiscottialcioccolato,percolmodicattiveriaeranoappenafatti,e
l’arianelsaloneerapervasadallorobuonodore.
Nonostanteognistudenteavessedavantisiaibiscottialcioccolatosialeradici,a
metàdeglistudentivennechiestodimangiareSOLOibiscottialcioccolato,eall’altra
metàSOLOleradici.
Glistudentisiattenneroalleistruzioni,eciascunomangiòsoloilcibochegliera
statoassegnato.L’esaminatoreaquelpuntodisseaglistudenticheiltesteraterminato
eilgiornodopoavrebberoricevutounquestionariodacompilare,conilqualesarebbe
statamisuratalaloromemoriagustativa.
Chiesepoiaglistudentidifareunaltrotest,ilcuiscopoeramisurarealcunidati
relativialproblemsolving.Aciascunovennedatounsetdiproblemidarisolvere,egli
vennedettocheeranocomunqueliberidiandarseneviaquandovolevano.
Di nuovo per colmo di cattiveria, i problemi erano in realtà impossibili da
risolvere,inmanieratalecheillivellodifrustrazionedeglistudentifossemassimo.
Ovviamenteglistudentitentaronoperunpo’divenirneacapo,mapoiunodopo
l’altrosmiseroeseneandarono,finoachedopo30minutirimaserosolo4studenti.
48
Aquelpunto,l’esaminatoreinterruppeiltestelicongedò.
Analizzando i dati ottenuti gli psicologi osservarono che in media coloro che
avevanomangiatoibiscottialcioccolatoseneeranoandativiadopoquellicheavevano
mangiato le radici. Ineffetti, ladifferenza fraungruppoe l’altroerastatisticamente
enorme.
Laconclusionedeglisperimentatorifuchecolorochesieranodovutisforzarea
mangiareleradici,perdipiùvedendoglialtrichemangiavanofelicementeibiscotti,
avevano consumato una parte sostanziale della loro forza di volontà, e quindi al
successivotestavevanosmessoprimadeglialtridicercaredirisolvereiproblemi.
Lavolontàsiera “stancata” insommadurante ilprimo test, equindinonera
riuscitaafareunbuonlavoronelsecondotest.
Sieracomportataesattamentecomeunmuscolo.
Altri studi psicologici successivi confermarono questa osservazione, fino ad
arrivare a ipotizzare la cosiddetta teoria del “paradosso della forza di volontà”: in
praticalateoriasostiene,conunarobustaseriedidatiasupporto,chechiesegueun
compito focalizzandosi troppo sulla forza di volontà otterrà risultati meno
soddisfacentirispettoachieseguelostessocompitodandoglimenoimportanza.
Un esempio classico di “paradosso della volontà” venne messo in luce dalla
professoressa Dolores Albarracin del dipartimento di psicologia dell’Università
dell’Illinoisinunesperimentosualcunisuoistudenti.Adungruppodiessichiesedi
risolvere una lunga serie di anagrammi mentre ripetevano a se stessi “devo
assolutamenterisolveretuttiquestianagrammi”;adunaltrogruppochiesedirisolvere
glianagrammiripetendoinveceasestessi“nonsosehovogliadirisolverlitutti,magari
mifermoqua”.
49
Ilsecondogruppodistudenti,quello“dubbioso”,ebbeperfomancemoltomigliori
del primo gruppo, quello “volitivo”, risolvendo non solo più anagrammi, ma anche
risolvendoliinuntempominore!
Questocidiceduecose: inprimo luogoche i testpsicologicisonospessoassai
strani(!),maquestoforselostavigiàpensandodasolo.
Insecondo luogo,cidicechesenel farequalcosacherichiede forzadivolontà
utilizzotroppolaforzadivolontà,horisultatipeggioridichifalacosacercandodinon
metterciforzadivolontà.
Praticamente quindi per avere una volontà d’acciaio bisogna usarla il meno
possibile,sololostrettonecessario.Comeenunciatoèunpo’strano,edperquestoche
lateoriaèparadossale.
Meno chiara invece è la ragione per cui la volontà è soggetta a questo
“affaticamento”.
L’ipotesipiùplausibileèchesi trattidiunmeccanismoprotettivo, cheevitaal
nostroEgodideprimersiefrustrarsifacendocosechenonvuolefare.
Qualunquesialaragioneècomunqueaccertatochelaforzadivolontàsi“affatica”
durantel’utilizzo.
Ecosì,comeunmuscoloquandovienesovraccaricatoconunpesotroppo
grandeperlesuecapacitànonriesceaflettersi,cosìlavolontàbendifficilmenteè
ingradodidigeriretuttiinunavoltaenormicambiamenti.
Senonsiutilizzalaforzadivolontàcorrettamentelamaggiorpartedeinostriatti
di volontà è destinata a fallire, o perché il loro peso è troppo grande per essere
sostenutotuttoinunavolta,operchéaltriattidivolontàesaurisconolenostreenergie.
Quandoilpesoètroppograndeoquandoipesisonotroppi,stiamo
utilizzandomalelanostraforzadivolontà.
50
Cap 11 - Quando il peso è troppo grande.
“Comesimangiaunelefante?Unbocconeallavolta”
Abbiamovistoquindi che lanostravolontàèunmuscolo che ragiona.Quando
vedequalcosaditroppograndeperlei,semplicementesipuòrifiutaredifarloperpaura
didanneggiarsi.
Ora,valelapenasoffermarsisulconcettoditroppograndeinquantositrattadi
unamisurasoggettivaenonoggettiva,echeperdipiùcambianellostessoindividuoa
secondadellecircostanze.
Perqualcunostudiareun’oraalgiornounalinguastranieraèunattodivolontà
abbordabile, mentre magari è assolutamente proibitivo resistere ad un dolce al
cioccolato.Unappassionatodisportpuòaversorrisoallamiaassolutariluttanzaafare
esercizioalmattino;peròmagarinonsarebbeingradodiforzarsiascrivere5paginedi
wordognisera.
Inoltre,tutticredoabbiamosperimentato,inperiodidiversidellanostravita,alti
ebassidellanostraforzadivolontà:quellochecicostapocafaticaincertimomentipuò
esserequasiproibitivoinaltri.
Esattamentecomechinascepiùomenodotatoatleticamente,ancheperlavolontà
ognipersonahaunsuo“tonodifondo”chelacaratterizza;suquestotonodifondosi
inserisconovariabilicomegliobiettivicheunosipone,lepreferenze,imomentidella
vita,l’allenamento,lestrategiediutilizzo.
Conoscereilpropriotonodifondoelealtrevariabilichecondizionanol’esercizio
dellavolontàèl’elementostrategicopiùimportanteperotteneredeirisultati.
Perspiegarmimegliotirivelocomerisolsiilproblemadeimieiesercizialmattino.
51
Per prima cosa riflettei sul fatto evidente che forsemi ero posto un obiettivo
troppo ambizioso. Lamia volontà non era in grado di tollerare il peso di un’ora di
esercizio ogni mattina fino alla fine dei miei giorni, e così dopo i primi giorni di
entusiasmosierasemplicementerifiutatadiandareoltre.Pensaialloradirimuovere
dalmio programma il concetto di “per sempre”, e di focalizzare lamia attenzione
semplicemente sull’oradi esercizidellamattina successiva. Il risultatoperònonera
soddisfacente: infatticontinuavoanonaverealcunavogliadi fareesercizio,edanzi,
vivevoconansiaefaticalasolaideadidoversalireinmansardaadesercitarmiun’ora
ilgiornosuccessivo.Cominciaiquindianegoziareulteriormenteconlamiapsicheper
trovareunimpegnominimoconilqualemisentissiamioagio.
Forsetifaráridere,maallafinearrivaiallaconclusionechealmattinodopoavrei
semplicementesalitolescaledellamansarda.Misembravaassurdo,maeracosì;lamia
volontà si era così esaurita dell’idea di esercitarmi un’ora nellamia palestra che il
massimoobiettivocheriuscivaadarsisenzachesentissiilpesodellosforzoerasalire
lescalefinoallamansarda.
Mirisolsidunqueacentrarequestoobiettivominimoperilgiornosuccessivo.
Ilmattinoseguentemisvegliaiecomedecisimidiressiallascalaachiocciolaper
salireinmansarda.Misentivoilcuoreelatestaleggeri,perchéeffettivamentequella
eraunacosachemisentivodifare,emicostavadavverounosforzovolitivominimo.
Arrivatoinmansardamiguardaiattornoesorrisinelvedereimieivestitiequellidimia
moglieaccatastatisultapisroulant.Stavopervoltarmiescenderequandopensaiche,
mentrec’ero,potevoalmenofareunpo’diaddominali.Dopotuttoeraancoraprestoe
nonavevovogliadiandareallavoro.Midistesiaterraedecisidifareunapiccolaserie
da30.Quandoliterminaimisentivobeneepocoaffaticato.Nefeciun’altraserieda50.
Mi alzai in piedi per sgranchirmi un po’, e rendendomi conto che avevo ancora
parecchieenergie,decisidifarneun’altraserieda50.Quandoterminailaseriedecisi
cheavevofattoabbastanzaaddominali,echeforseunadecinadiflessionisullebraccia
52
primadi scendere avrebbero completatodegnamentequelprimogiornodi esercizi.
Siccome alla decima flessione le mie braccia erano ancora ben solide, decisi di
continuareperaltre10.Aquelpuntomifermaiperrespirareprofondamentepercirca
unminuto,epoifecialtre20flessionitutted’unfiato.Mivennevogliaaquelpuntodi
correresultapisroulant;perpauraperòchestessiesagerandomiforzaianonfarloe
ridiscesilescale.Mentrescendevolescalerifletteisull’ironiadelfattoche,dopoaver
combattutoconmestessopermesiperforzarmiasalireinmansardaadesercitarmi,
avevodovutoquelgiornoforzarmiascendere!
Daquelprimogiornosonopassatiquasidueanni,etuttelemattineincuisono
statoacasa,senzaeccezione,hofattolosforzominimodisalirelascala.Cisonostati4
o5giorniincuieromoltodifretta,esalitalascalahopoigiratoitacchiesonscesodi
corsapercambiarmiedandareallavoro.Nel95%deicasiinvecemisonofermato,e
credodinonessermimaiallenatopermenodiunaventinadiminuti;némaiperpiùdi
un’ora.
Eognimattinatuttocominciaconunosforzoveramenteminimo,talmentepiccolo
chepersinoioriescoafarlo:salireunarampadiscale.
53
Cap 12 - Quando i pesi sono troppi
“Inquestomomentosmetteredifumareèlacosapiùimportanteche
potetefarenellavostravita”
Comeabbiamovisto,lanostravolontàhaunmeccanismodiautoprotezioneche
lafanormalmentefallirequandodeveaffrontarecosetroppogrosse.
C’è anche un secondo meccanismo che la protegge facendola fallire: quando
dobbiamoaffrontaretroppecosetutteinsieme.
Questo aspetto è fondamentaleper spiegare comemai i piani di cambiamento
radicaledellenostrevitenonsicompionomai.
Noisiamosedottidall’ideadelcambiamentoa360gradi,daltrasformareinun
giorno il vecchio sé nel nuovo sé. E così capita che decidiamo in una sera, magari
leggendoqualcosachecihaispirato,chevogliamocambiarecompletamente;echedal
giornodopofaremodieta, faremoesercizio,smetteremodifumare,dedicheremopiù
tempoainostrifigli,risparmieremodipiù,impareremounalinguastraniera,faremoun
corsodicucina,eviadicendo.
Che si tratti di voler intraprendere qualcosa, come nel caso di cominciare a
studiareuna lingua, o smetteredi farequalcosa, comenel casodel fumare, si tratta
semprediattidivolontàchevengonopresituttiinsieme.
Inunoscenariodiquestotipotiritroveraiilgiornodopoadovere:
* fareesercizioquandoèmesichenonlofai;
* rinunciareallasigaretta;
* evitareilcappuccinoelabriochealbar;
* studiaretedescoinpausapranzo;
* rinunciarearilassartidavantiallatvpergiocarecoibambinilasera.
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Ascriverlosivedechiaramentechenonèfattibile;macredimichetantagente,
magaridopoaveravutoun“momentodirivelazione”,credeveramenteeseriamentedi
poterlofare.Salvopoifalliregiàdalgiornodopo;enoninunasoladiquesteattività,ma
intutte!
Perché?
Il fatto è che gli atti della volontà consumano energia, e il cervello è molto
economoconl’energiachehaadisposizione;quindi,manoamanochegliattidivolontà
sisusseguono,ilcervellotogliebenzinaaquell’area,lamandaadormirediciamo,per
nonfarlaconsumaretroppo.Quindiogniattodiventapiùdifficiledelprecedente,finoa
quandodi fatto lanostra forzadi volontà e lanostra capacitàdiprenderedecisioni
efficacisostanzialmentevannoazero.
Ècosìsiprovaquellasensazionetipicadellegiornatemoltointenseestressanti,
incuiallaseranonriusciamocheadedicarciadattivitàpuramentepassive,comeper
esempioguardarelatelevisione.Tisaràsicuramentecapitatomoltevolte.
Cosìcomemoltevoltehaisentitoodettotustessol’espressione“adessovoglio
spegnereilcervello”.
Ecco, rendemolto bene l’idea di cosa ci succede quando si è pensato e deciso
troppo.
Naturalmente,poichél’uomoèunesserevolitivo,unessereconistintoetico,ci
sonodeimeccanismichepermettonodisuperarequestoblocco.
E se è quasi impossibile cambiare tante cose in una volta sola, è sicuramente
possibilecambiaretantecoseunadopol’altrainunperiododitempotuttosommato
limitato.
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Moltepersoneinconsciamentesenerendonoconto,edinfattiprogrammanoper
esempio di mettersi a dieta o smettere di fumare “quando sarò meno
stressato“,“quandovadoinvacanza”,“quandopasseràquestodifficileperiodoconmia
moglie”.
Cirendiamocontoquindi,piùomenoinconsciamente,chelenostrerisorsesono
limitate,esappiamocheèdifficileraggiungerepiùdiunobiettivoallavolta.Eppure
continuiamoa speraree tentaredi farlo,perpoi sentirci in colpa,equindi sprecare
ulterioreenergiachevienesottrattaallavolontà,essendoilsensodicolpalacoscienza
delnostroistintoetico.Sicreacosìuncircoloviziosocheprobabilmenteprimaopoi
l’evoluzione spezzerà, o selezionando individui immuni al senso di colpa, o
selezionandocomemiauguroindividuicapacidigestireinmanierastrategicalaloro
volontà,senzacioèconsumarlaintroppecoseallostessotempo,esenzaquindifarsi
consumaredalpesodeipropriinsuccessi.
Quandononriusciamoacambiarecisentiamodeboli,maforsesarebbepiù
correttosecisentissimostupidiperlanostramancanzadistrategia.Ciconcentriamo
sull’eventodelcambiarenoistessi,siamoaffascinatidalnuovosécheciimmaginiamo,
equindidimentichiamocompletamenteilfattochenonènaturalecambiaretuttoinun
giornosolo;ènecessariounprocessodicambiamentoprogressivo,unpassoallavolta,
unacosadopol’altra.
Ho incontrato decine di fumatori come me; tutti volevano smettere, ma tutti
rimandavanoaunmomentodellavitaincuifosserostatimenostressati,piùcalmi,con
menoproblemi.Laveritànellamaggiorpartedeicasièchequelmomentononarriva
mai.Iohosmessodifumaregrazieaunmetodomoltonoto,echeperlaveritàdicedi
nonesserebasatosullaforzadivolontà(nonvoglioentrarenelmerito,maovviamente
non sono d’accordo). Eppure, uno dei cardini di questo metodo è quello di non
rimandarel’ultimasigaretta,perchésmetteredifumareèlacosapiùimportantenella
vitadiunfumatore.
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Nonpossoesserepiùd’accordo.
Se vuoi fare un cambiamento importante, su qualcosa che richiede veramente
fatica,ebbenedeviesserespietato:avraibisognoinfattidiunsurplusdiforzadivolontà,
equestosurplusdeviavereilcoraggiodisottrarloadaltrecose.Questononsignifica
dedicare tutto testessosoloallacosachevuoicambiare.Continueraia fareanche il
resto,semplicementetuttoilrestodovràvenireinsecondopiano,almenofinoaquando
ilcambiamentononsaràdiventatoeffettivo;aquelpuntopotrairiprendertiindietroil
surplusdiforzadivolontàperridistribuirlosullecoseacuil’avevitolto.
Quandohosmessodifumarehodettoamiamogliecheperunpo’sicuramentele
avreidedicatomenoenergieedattenzioni;gliel’hodettocondolcezzaechiaramente,
spiegandoleimotivi,eleilohacapitoedaccettato.Eiohoaccettatoditirareilfrenoal
lavoroedinoncombattereconmestessopernonmangiareungelato.
Sapevo che dovevo concentrarmi su un obiettivo specifico e difficile, ma
prioritario inquelmomento rispettoal resto.Quindi il restodoveva fareperunpo’
senzadime,operlomenoconmeamezzoservizio.
Ognigiornochenonfumavomiriuscivasemprepiùsemplicenonaccenderela
sigaretta,equindipotevoognigiornogradualmenteriportarepartedellamiaenergia
sullealtreattività.
Dopounmesenon fumareeradiventatoun’abitudine;magarinon fortecome
quelladifumare,mapursempreunaabitudine;ilmiosurplusdienergiepotevaessere
destinatoallenormaliattività,oessereimpegnatosuunnuovocambiamento.
Conungrandevantaggioperò:nonfumaremigratificavaemifacevasentirepiù
forteepiùsicurodime.Comeselamiaforzadivolontàfosseaumentata.
Questotipuòsembrareincontraddizioneconquantoabbiamodettoprima,cioè
chel’utilizzodellavolontàconsumalavolontàstessarendendolapiùdebole.
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Maripensiamounattimoall’analogiacolmuscolo:
unmuscolosedevesollevareunpesotroppogrande,sidanneggia:così
comesidanneggiasedevesollevareunpesotroppevolte.
Maquandounmuscolosollevaunpesoragionevole,perunnumeroragionevole
divoltealgiorno,allorailmuscolononsolononsidanneggia,masiallenaesifapiù
forte.
E così è per la volontà. Utilizzata scorrettamenteSi e Ci indebolisce. Utilizzata
correttamentediventapiùforte,enoiconlei.
Abbiamo già visto molte cose riguardo a come utilizzarla correttamente. Nei
prossimicapitoliperòtiinsegneròunpaiodiarmisegrete.
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Cap 13 – L’ arma segreta numero 1: i piccoli successi
Ricordil’esperimentodeglistudentichedovevanomangiareolacioccolataole
radici,epoirisolveredeglianagrammi?
Unprimodatoimportanteeraladimostrazionechelavolontàsicomportaproprio
come un muscolo. Ma c’è un’altra cosa veramente interessante relativa a
quell’esperimento: il fatto che i problemi fossero irrisolvibili. Perché non dare dei
problemimagarianchedifficilimacomunquepossibili?
Laragioneèsemplice:lavolontàsialimentadipiccolisuccessi.
Quandosi faunosforzodivolontàperottenerequalcosasipossonoaveredue
possibiliesiti:conseguireilrisultatoononconseguirlo.
Nelprimocasosiinnescaunfeedbackpositivo:abbiamofattounosforzoconvinti
checiavrebbeportatoadottenereunacosa,edeffettivamenteèsuccesso.Siamoallora
soddisfatti perduemotivi: abbiamoottenutoquello chevolevamoe abbiamoanche
dimostratoanoistessichesforzarsiera lasceltagiusta.Abbiamoavutoragione,e il
nostroegoneesceunpochinopiù forte.Eneescepiù forteanchelanostra forzadi
volontà, che è come se avesse ricevutodaquestapiccola vittoriadell’EGOunpo’ di
nuovabenzina.
Per questo motivo dunque i problemi dati agli studenti erano irrisolvibili;
diversamente,adogniproblemarisoltolostudenteinquestioneavrebbericevutoun
piccolosurplusdiforzadivolontà,datodallasoddisfazionedelsuoEgo,ritardandocosì
ilmomentoincuisarebbeandatovia.Eirisultatiottenutidairicercatorisarebberostati
influenzatinonsolodaldatosuchiavessemangiatocioccolataechiinveceavesse
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dovutomangiareleradici,maanchedallacapacitàdiognistudentedirisolvereomeno
iproblemi.
Adessovediamocomepuoiutilizzareinmanierastrategicaquestascoperta.
Èchiarochelamanieramigliorediaffrontarequalunqueprogettocherichieda
forzadivolontàèquellodi spezzettarlo in tantipiccoliprogetti intermedi.Abbiamo
visto che uno sforzo troppo grande affatica la forza di volontà: le dimensioni del
cambiamento e il tempo necessario per ottenerlo ci intimidiscono e ci schiacciano,
condannandocialfallimento.Seinvecequestosforzovienedivisointappeintermedie
più piccole otteniamo molti vantaggi: ci spaventiamo meno, siamo in grado di
monitorareesattamenteiprogressi,edinfineipiccolisuccessiintermedicidannoun
surplusdientusiasmoedenergia.
Facciamounesempio:perunapersonaobesa,porsil’obiettivodiperdere20kgin
seimesinonvabene.20kgsonotanti,e6mesisonolunghi.Moltomeglioècostruire
unpianofattodiobiettiviintermedi,peresempiocominciandocolperdere2kglaprima
settimana.Perunapersonaobesa2kgnonsonomolti,elosforzovienequindipercepito
comepiccolo. Inoltredopounasettimanaègiàpossibileraccogliere ilprimopiccolo
successo,“ricaricando”cosìilserbatoiodellaforzadivolontà.
In effetti molti dietologi preferiscono lavorare in questa maniera,
programmandobrevimafrequentiincontriefollowupcolsoggettoincura.
Fareunadietapuòesseremoltofrustrante,maseognisettimanasimisuraedsi
ottiene un piccolo risultato è possibile trasformare la frustrazione in entusiasmo e
continuareconladietaancheperlunghiperiodi.
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Cap 14 - L’arma segreta numero 2: le abitudini
Nelmio esperimento per fare esercizio ognimattinami resi conto di un fatto
moltointeressante:salirelascalaachioccioladopopochesettimaneeradiventatoper
mequasiistintivo.Qualcosacioèchefacevoinmanieranaturale,automatica,senzache
lamiavolontàdovesseintromettersiinalcunmodo.
Salirelescaleeradiventataunaabitudine.
Adessosochealcunicolleghimedicistorcerannoilnaso,mamipiacedefinirele
abitudinicomedegliistintiacquisiti.
Un ‘abitudine si forma a partire da un atto di volontà che viene inizialmente
pianificato ed eseguito nella parte superiore del cervello, dove ci sono appunto le
strutture “nobili” che presiedono all’intelligenza e alla pianificazione; se nelle
medesime circostanze questo atto di volontà viene ripetuto abbastanza spesso, il
cervellonetrasferiscel’esecuzioneallestrutturemenonobiliepiùprofonde,lestesse
dell’istinto.
Pensacibene:quandoeribambino,tihannodovutoinsegnarealavartiidenti;e
perunpo’ditempotihannoportatoognimattinadavantiallavandinoperfarlo.Poi
hannolasciatochelofacessidasolo,magarilimitandosiaricordartelo,edobbligandoti
quandononvolevi.Poiauncertopuntononhaiavutopiùbisognochequalcunotelo
ricordasseotiobbligasseafarlo;lavartiidentieradiventataun’abitudine;einfattida
anniormailofaiognimattina,inmanieraautomatica,senzachelacosaticostialcun
tipodisforzodivolontà.
Seperònelcorsodellagiornataqualcunotidicechehaiunfogliodiinsalatafrai
denti tu andrai nuovamente in bagno a lavarli; in questo caso però non in modo
automaticomaperunaprecisadeliberazionedellavolontà.
61
Qual è la differenza fra le due situazioni? C’è una maniera molto facile per
spiegarla. Ti ricordi come e quando e per quanto ti sei lavato i denti stamattina?
Probabilmenteno,masaichelohaifatto.
Seinveceduranteilgiornovaialavartiidentipertogliereunpezzodiverdurafra
gli incisivi,probabilmentesarai ingradoallaseradi ricordareogniparticolaredella
cosa.
Questoprocessoditrasformazioneinabitudinecapitaunpo’pertutteleazioni
cheripetiamocostantemente indeterminatecircostanze:all’inizioènecessarioun
impegnocognitivoevolitivoperfarle;poi,quandoiltuocervellosirendecontoche
è una routine, per motivi di risparmio energetico ed efficienza ne trasferisce
l’esecuzionedallapartefrontale,cioèquellachepresiedeallefunzionisuperioridell’Io
(fracuiappuntopensareefaredellescelte)allaparteposteriore,quellaanimale,quella
dell’istinto.Ècomeseilcervellodicesse:bene,hocapitochequestacosaladevofare
ogni giorno; allora almeno facciamola senza che mi costi alcuno sforzo, e quindi
mettiamolainpilotaautomatico.
Il vantaggio di questomeccanismo è enorme. Pensa aimiei esercizimattutini:
all’iniziodovevofareunpiccolosforzopersalire lascala,poiunpiccolosforzoper i
primi10addominali,poiunaltroperglialtri10,ecosìvia.Manmanoperòchequesti
eventi si ripetono quotidianamente, ecco che dapprima salire le scale diventa
automatico,poilodiventafareancheiprimi10addominali,poiancheglialtri,ecosì
via.Èchiarocheinquestamaniera,unperiododopol’altrosemprepiùesercizioviene
incorporatonellamiaroutine,uscendodaldominiodellavolontàperentrareinquello
dell’abitudine.Equindi,anchedaunpuntodivistamentale,esercitarmimicostaogni
giornomenosforzodelprecedente.
62
Ricorda che la nostra volontà si affatica per duemotivi: quando cerchiamo di
cambiare troppe cose tutte nello stesso tempo (smettere di fumare, imparare una
lingua,dimagrire,tuttoinsiemetuttoinungiorno!)equandocerchiamodifareinuna
voltasolauncambiamentotroppogrande(dazeroaun’oradieserciziognimattinaper
sempre).
L’abitudine ci permette di ovviare a questi due problemi attraverso un
meccanismoadattivo:seunadecisionevienepresaspessoeconregolarità,ilcervello
latogliedall’areadellavolontà,cheèadaltoconsumoenergetico,permetterlainquella
dell’abitudine e dell’istinto, che è a bassissimo consumo. E quindi per esempio se
quando eravamobambini e ancora non avevamo imparato a lavarci i denti, farlo ci
costavaunosforzo,adessol’attivitàècompletamenteinpilotaautomatico,econsuma
pochissimeenergiepsichicheecognitive.
Vuoifareunaprovainteressante?Tiricordidicomeequandotiseiallacciatole
scarpe stamattina? Probabilmente no, eppure le tue scarpe sono allacciate. Allora,
domanimattinalavatiidenti,preparatiilcaffè,eallacciatilescarpeconlamanosinistra
invececheconladestra(oviceversaseseimancino).Tirenderaicontochelacosati
costaunosforzocognitivoevolitivoapprezzabile.Haispezzatoun’abitudine,equindi
pereseguirelasempliceattivitàdilavartiidentiiltuocervellodovràattivareillivello
superiore,quellocognitivoevolitivo.Eallasera,ripensandoaquandotiseiallacciato
lescarpe,loricorderaiinmanieramoltonitida.
Esattamente come un elefante può essere mangiato un boccone alla volta,
ciascunodinoipuòcambiarelapropriavita“un’abitudineallavolta”.
Spezzare vecchie abitudini cattive o prendere nuove buone abitudini è una
strategiadicambiamentomigliorecheconsumareognigiornolanostraforzadivolontà
facendola combattere fino a consumarsi su ogni singola decisione. Nel prossimo
capitolo approfondiremo meglio che cos’è una abitudine, e vedremo la migliore
strategiaperincorporareleabitudininellanostravita.
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Cap 15 - Il rito dell’abitudine
Leabitudinipossonoesserebuone,cattive,sane,patologiche,inveterate,vecchie,
nuove e molte altre cose ancora. Alcune di esse possono essere di scarsa o nulla
importanzanellanostravita,comeperesempiograttarsilatestaquandosipensa,altre
invecehannoeffettigrandiedilungadurata,comelacattivaabitudinedirimandarele
cose,olabuonaabitudinedifareunapasseggiataognisera.Tutte,inunamanierapiùo
menoprofonda,ciidentificanocomeindividui,poichéognunodinoihaunsuomixdi
abitudinichelocaratterizza.
Agire sulle abitudini di una persona è lo strumento di cambiamento più
potente che un uomo ha a disposizione, e quindi non sorprende il fatto che la
psicologia comportamentale, la medicina e le neuroscienze abbiano dedicato tanto
tempoedenergieallostudiodelleabitudini.
Diun’abitudinesipossonostudiare tantecose:peresempioglieffetti chehaa
lungo termine, come l’abitudine al fumo; oppure la sua capacità di essere sintomo
rilevatoreditratticaratteriali,comenelcasodellaonicofagia(mangiareleunghie).
Inquestocapitologuarderemoperòaunaspettoancoradiverso:comepossiamo
intervenirepercrearenuoveabitudiniocambiarnedivecchie.
Neglianni‘50venneroeffettuatiunaseriediesperimentisuitopiperanalizzare
ilmeccanismodi formazionedelle abitudini: fortunatamentenientedi cruento; ci si
limitòametteredeitopiall’internodialcunegabbiettenellequaliunpezzodiformaggio
sitrovavadietrounaporticinascorrevoleilcuimeccanismodiaperturaeraazionatoda
unpulsantepostovicinoaltopo.
Perleprimevolteiltoposiscervellavapertrovarecomeaprirelaporta,finoache
ognivoltacasualmentetoccavailpulsanterosso,aprivalaporta,econquistavailsuo
pezzodiformaggio.
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Dopouncertonumerodivolteiltopoimparavaacollegareilpulsanterossocon
il pezzo di formaggio, e quindi inmaniera automatica schiacciava il pulsante rosso.
Anchequandodall’altrapartenonc’erailformaggio.Avevasviluppatoun’abitudine.
Daquestasempliceosservazionevenneformulatoilprimomodellodiformazionedelle
abitudini,cheadessopuòapparireovvio,machenonloeraneglianni50.Losviluppo
diunaabitudinesicomponeditreparti:lostimolo,l’azione(cheèl’abitudineverae
propria),laricompensaperl’azione.Nelcasodeltopo,ilpulsanterossoeralostimolo,
il formaggio era la ricompensa; schiacciare il pulsante costituiva l’azione (dapprima
casuale ma che poi si trasforma in abitudine attraverso il circuito stimolo –
ricompensa).
Infatti,quandoquestoprocessostimolo–azione–ricompensasiripeteunnumero
sufficientedivolte,lostimoloinnescailcomportamentoinmanieraquasiautomatica,
operlomeno,senzaunapprezzabilesforzocognitivoedivolontà:ènataunaabitudine.
Ecosìchiperesempiosimangialeunghielofaspesso“senzapensarci”:alcomparire
diuneventoanchesolominimamentestressante(stimolo),innescauncomportamento
stereotipato(mangiarsileunghie)checonduceaunaricompensa(l’alleviamentodello
stress). La ricompensa fortifica l’abitudine.E così ci si ritrovaamangiarsi leunghie
anchequandononsièstressati.
Inqualunqueabitudinepuoi semprericonoscere i3elementi, stimolo-azione -
gratificazione,alcunevolteinmanierapiùfacileenetta,altrevoltepiùnascosti.
Anchenellepiccoleazioniquotidiane:haiimparatoadallacciartilescarpegrazie
allo stimolo quotidiano dei tuoi genitori, e la ricompensa era la gratificazione che
provavinell’accontentarli,ol’orgogliodiavercelafattadasolo,oilnonaverpauradi
esseresgridato.Magarinonloricordi,maècosì.
Essere consapevoli di questo meccanismo di creazione delle abitudini può
permettertidisfruttarlopercrearebuoneabitudinioperscoraggiarnedicattive.
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Èimportantechenelcrearelostimolotunonloconfondaconlamotivazione:per
esempio voler apparire belli in costume da bagno è una ottima motivazione per
mettersiadieta,manoninnescadiperséalcunaabitudine.
Nelcasodeimieiesercizimattutinilamotivazioneeraperderepesoediventare
piùsano;malostimolocheognimattinamiaiutaadinnescarelaroutinedell’abitudine
èunaltro:lasciodellescarpedaginnasticabeneinvistasullacassettieradifronteame.
Almattinoquandomisvegliosonolaprimacosachevedo,einnescanoefortificanola
miaabitudinedisalirelescaledellamansardaperandareafareesercizio.
Quindi,quandosivuolecheunaazionecherichiedesforzodivolontàdiventiuna
abitudine,perprimacosabisognatrovareuninnescodaassociareall’azionestessa.
Nell’esperimentodeltopol’innesco(pulsanterosso)eradeltuttononcorrelato
concettualmente all’azione da eseguire e alla ricompensa. Naturalmente però se
l’innescoècorrelatolasuaazionepuòesseremoltopiùpotente.
Seognimattinaappenasveglioprimadifarelemiefamosescaleachiocciolaio
avessischiacciatounpulsanterosso,allafineavreicomunquesviluppatol’abitudinedi
salire le scale. E il pulsante rosso ne sarebbe prima o poi diventato l’innesco. Ma
ovviamenteilfattodiaversceltodellescarpedaginnasticaharesotuttopiùsemplicee
veloce, poiché le scarpe da ginnastica sono anche concettualmente correlate
all’eserciziofisico.
Inquestomodoquindisviluppareunabuonaabitudineoperderneuna
cattivadiventaancheuneserciziointellettualeecreativo.
Lo stimolo inoltre può funzionare in maniera positiva come “innesco”
dell’abitudine,maancheinmanieranegativacome“disinnesco”.
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Miazianonriuscivaaperderepeso,soprattuttoacausadeicontinuispuntiniche
faceva fuori dai pasti. Le piacevano molto gli spuntini salati, come formaggio e
prosciutto, eaveva l’abitudinealpomeriggiodi andarecontinuamentea cercarlinel
frigo.Alloralehocompratosuinternetunpupazzoaformadimaialedateneredentro
ilfrigo,echeemetteilversodelmaialeognivoltachenevieneapertalaporta.Quel
pupazzoda20euroèstatoilsingolomigliorinvestimentochemiaziahafattonellavita
per cambiare le sue abitudini alimentari, riuscendo da solo a spezzare un
comportamentonegativochesiportavadietrodaanni.Avevainiziatodecinedidietee
visto almeno 3medici diversi, senzamai riuscire a risolvere il problema. È bastato
introdurreunpiccolomaialenellasuaconsolidataroutineperricordarle,ognivoltache
aprivailfrigo,qualieranoisuoiobiettividilungotermine;efarlepassarelavogliadi
aprireilfrigo.Inquestocasoilmaialinoavevadisinnescatol’abitudinediaprireilfrigo
emangiare.
Lo stimolo dunque deve precedere l’azione (o la non azione nel caso dei
disinneschi) edè il primo importante fattoreda tenere in considerazionequando si
vuoleacquisireunaabitudine.
Altrettantoimportanteèlagratificazione,cioèlaricompensacheseguel’azione.
Inqualchemaniera,lagratificazionemimaalivelloindividualeilvantaggioche
l’evoluzionecercaalivellodispecie.Lagratificazionedicecioèalcervellochel’azione
compiutaèstatautile,equindièdaripetere.
Lagratificazioneèquindiingradodifortificarelatendenzadell’individuoa
ripetereunadeterminataazione.
Perquestomotivo,nell’acquisizionedinuoveabitudini,è importanteassociare
sempreunagratificazione.Nelcasodellamiaginnasticamattutinamigratificoconuna
docciabollente.Adorolasensazionedell’acquacaldissimaalmattino,esiachefaccia
un’oradiintensoesercizio,siachemilimitisemplicementeasalirelescaleachiocciola,
dopomiprecipitosottoladocciaperdieciminuti.
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Il fatto su cui ti devi focalizzare è che le tue attuali abitudini, sia quelle che ti
piaccionosiaquellecheodi,giàseguonoquestoschema:tutteletueabitudinisisono
formateattraversoilripetersiabbastanzaalungodeitreelementistimolo–azione–
gratificazione. Molte di esse ti sono state trasmesse attraverso l’educazione; e
moltissime le hai acquisite attraverso la “pressione” culturale alla quale siamo
sottopostidamediaepubblicità,checonosconobenequestimeccanismi.
Ora,forseperlaprimavoltanellatuavitasaiancheteesattamentechecosaèuna
abitudine,comesiforma,equalisonoglielementiperpoterlamanipolare.
Ehaiquindiperlaprimavoltatuttiglistrumentiperpoteragiresulletueabitudini
e poterle scegliere, modificare, o creare dal nuovo, invece di limitarti a subirle
dall’esterno.
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Cap 16 - Un po’ di arti marziali
RileggiilKatadellaVolontà:
* Riflettisucomeeperchéfaiquellochefai
* Consideraletueazionicomeconseguenzadiduemoventi:istinti/pulsioni
eintelligenza/volontà
* Imparaaconoscereituoiistintieletuepulsioni,conilorovantaggiele
lorotrappole
* Abbraccialamotivazione,quandoarriva,manonfarcitroppoaffidamento
* Riconoscilepressionichetistannointorno:impareraiadifendertene
* Riconosciilcambiamentoperquellocheè:unprocessoenonunevento
* Considera la forza di volontà per quello che è: un istinto etico che
caratterizzal’uomo,echeèlaconseguenzadell’intelligenza
* Utilizzalavolontàsecondolaregolanumero1:nonsollevaretroppopeso
inunavoltasola
* Utilizzalavolontàsecondolaregolanumero2:nonsollevaretroppipesi
tuttiinsieme
* Dattipiccoliobiettiviintermedi,misuraliecelebraognisuccesso
* Trasformapiccoliattidivolontàinabitudiniquotidiane
* Fai il topo: crea e fortifica le tue abitudini utilizzando sempre la triade
stimolo–azione–gratificazione
* Ripetidacapo
Sembraaverepiùsensoadesso,vero?
69
Ecosìsiamoritornatidoveavevamoiniziato,chiudendounidealecircolo.
TihopresentatoilmioKataDellaVolontànell’introduzioneaquestolibro,per
poispiegarteneogniparte,inordine,unadopol’altra.Volevoinnanzituttochetuavessi
consapevolezza di cosa è la forza di volontà, e di quali difficoltà incontriamo per
esercitarla.
Poi, ho cercatodi darti delle strategie di comportamento che ti permettanodi
passaredallaconsapevolezzaall’azione.
LeggierileggiilKata,evedraichetiaiuteràdavveroamigliorarelatuaforzadi
volontà.
Ora,alcuneultimeconsiderazioni,edunsuggerimento:
Nelle arti marziali si trova l’esempio più potente di come lo sviluppo di una
abitudine possa essere straordinariamente efficace, tanto da vincere addirittura
l’istintonaturaleedottenereconfacilitàrisultatiinaspettati.
Lareazionedichiunque,quandoglisferranounpugno,èquelladiproteggersied
indietreggiare.Nelkarate invece,ti insegnanoqualcosadicompletamentediverso:ti
insegnanoadandareversoilpugnodeviandoloconunbracciomentreconlagamba
opposta fai un passo verso l’avversario e lo colpisci con l’altra mano. Non c’è
comportamentomenoistintivodiquesto,elasuaefficaciaèdevastante.
Comevieneottenuto?All’inizioènecessarioesercitarsiquasialrallentatore:lo
sparringpartnerfafintadicolpire,tirandounpugnomoltolento;l’altrapersona,con
ungrandesforzodiconcentrazioneedivolontà,esegueunodopol’altroitremovimenti
di risposta:primadevia il colpo conunbraccio, poimuove la gambaopposta verso
l’avversario, e infine simula il colpo di risposta. Ogni movimento viene pensato e
pianificato,perpoiessereinfineeseguitocongrandelentezzaegoffaggine.Se
70
potessimovedereinostrilobifrontaliinun’immaginediRMN,livedremmoesplodere
diattivitàneuronale.
Man mano che l’esercizio viene ripetuto, giorno dopo giorno, ciascuno dei 3
movimenticominciaadesseresemprepiùveloce.Poi,i3movimenticomincianoa
legarsifradiloroinmanierasemprepiùfluida.
Infine, dopo molto esercizio, l’intera sequenza diventa completamente
automatica, e il karateca si dimentica dei movimenti stessi che sta eseguendo,
concentrandosisolosulleeventualireazionidell’avversario.Ènataun’abitudine,una
reazioneistintivaacquisitacheèpiùfortedell’istintonaturaleenoncostaalcunosforzo
achilaesegue.Inostrilobifrontaliquasinonsonointeressatiall’evento,cheèsottoil
controllocompletodellapartedelcervellochepresiedeaistintieabitudini.Daallora
inavantiilpugno(stimolo)nonpotràcheinnescareinmanieraautomaticalareazione,
senzachesianecessarioilcoinvolgimentodellavolontàodell’intelletto.Semmai,lecose
sarannoribaltate,elavolontàel’intellettointerverrannoeventualmenteperdecidere
diNONreagire.
Ilcambiamentoèstatodunquetotale,eilrisultatostraordinariamente
efficace.
Immaginaoradipoterfarelostessocontuttalatuavita,incorporandounadopo
l’altraunaseriediabitudinichetipermettanosenza faticadiesserequellochevuoi
essere.
Sarebbefantasticovero?
71
Adessotiringrazioetisaluto.
Se dopo aver letto questo libro ti renderai conto che la tua forza di volontà è
cambiata,allorascrivimilatuastoria,eraccontamiituoinuovisuccessi,piccoliograndi
chesiano.Eancheituoiinsuccessi.Misaràutilepercontinuarelamiaricerca.
Se il libro ti è piaciuto, lasciami una recensione positiva su Amazon. Mi farai
contentoeaiuteraiilmiolavoro.
Nonesitareacontattarmiperdubbi,domandeeanchecritiche.
NontimanderòMAIalcunaemaildispam,quindiscrivimicontranquillità.
Armando