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7 2013 Voltana On Line www.voltanaonline.it Salari, cresce disuguaglianza, 47% della ricchezza a 10% famiglie legge che imponga un tetto alle retribuzioni dei top manager”. In- fatti, osserva, “in questi sei anni di crisi il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni si è più che dimez- zato, mentre non hanno subito alcu- na flessione i compensi dei top ma- nager, così come nessuna inciden- za ha subito quel 10% di famiglie più ricche, determinando e incre- mentando la vera forbice delle di- seguaglianze”. Infatti dallo studio emerge che “il rapporto tra retri- buzione lorda di un lavoratore di- pendente e compenso medio di un top manager è attualmente di 1 a 163 mentre era nel 1970 di 1 a 20”. Qui, secondo Megale, “c’è la vera ingiustizia, che cresce pensando che, nei fatti, il salario cumulato nei passati quattro anni da un lavoratore dipendente è pari a Salari: Fisac Cgil, cresce forbi- ce diseguaglianze, serve tetto retribuzioni top manager Roma, 17 maggio - “Una forbice che cre- sce, allargando senza freni le dise- guaglianze, producendo un rappor- to di 1 a 163 tra la retribuzione me- dia di un lavoratore dipendente (pari a 26 mila euro lordi) e il com- penso, sempre medio, degli Ammi- nistratori Delegati e dei top mana- ger (pari a 4 milioni e 326 mila eu- ro)”. È quanto emerge da un aggiorna- mento del rapporto sui salari 2012 presentato il 17 maggio 2013 dal segretario generale della Fisac, Agostino Megale, nel corso di un’i- niziativa della Cgil Roma e Lazio. Per il leader della categoria del credito della Cgil, i numeri del rap- porto sottendono “un distacco enorme che richiede subito una 104 mila euro lordi mentre per i top manager è pari a 17 milioni e 304 mila euro, pari cioè ad una differenza di 17 milioni e 200 mi- la euro”. Per questi motivi Megale propone “di realizzare unitaria- mente, non solo nella categoria del credito, il lancio di un disegno di legge di iniziativa popolare, ac- compagnato dalla raccolta di centi- naia di migliaia di firme” e conte- stualmente sollecita “la presenta- zione da parte del centro-sinistra della legge di iniziativa parlamen- tare per porre un tetto alle retribu- zioni nel rapporto uno a venti, im- maginando che in tempi di difficol- tà come questo le quote eccedenti di compensi dei top manager pos- sano essere versate – conclude – in un fondo di solidarietà per favorire un piano di occupazione per i gio- vani”. È stato pubblicato il n. 27 dell’ALMANACCO DI VOLTANA 2012 - Fatti e gente i casa nostra. È disponibile in Delegazione. La giornalista Oriana Liso, nel suo articolo sul quotidiano la Repubbli- ca, del 18 maggio 2013, ci descrive “Il campionario delle spese da un milione di euro contestate dalla Corte dei Conti ai Consiglieri lom- bardi. Il record spetta alla Lega: quasi 600mila euro. E Luciana Ruffi- nelli (Pdl) ha presentato il conto del parrucchiere.” Poi si sofferma per descrivere i “due record [che] sono certi. Il pri- mo è quello del partito che ha la somma di rimborsi irregolari più alta (soldi che dovranno essere re- stituiti al Consiglio Regionale, sta- bilisce la legge): la Lega ha un to- tale contestato di 597.525,42 euro, di cui oltre 260mila euro per uno studio sui “processi informativi e comunicativi istituzionali e politici, attraverso gli strumenti tradizionali (giornali, radio, tv e cinema) e i cosiddetti nuovi media (Facebook, Twitter e web) e disciplina giuridi- ca relativa” affidato a uno studio legale con sede in via Montenapo- leone, a Trescore Balneare, Sofia, Sabato 25 maggio 2013 ore 16,30 Il Circolo del Partito Democratico ritorna nella Casa del Popolo. Inaugurazione nuova sede. Alla Casa del Popolo di Voltana in via Fiumazzo n.651, accesso laterale, al primo piano, servito da ascensore. Parole e immagini per ritrovarsi e riconoscersi nei valori e confrontarsi nelle idee. Intitolazione della saletta e del circolo. Saluto ai circoli “gemelli”. Saranno presenti rappresentanti locali e regionali del Partito Democratico. Buffet democratico. Tutta la cittadinanza è invitata. Londra, Tokyo. L’altro record è quello per il sin- golo consigliere con più rimborsi contestati: vince il pidiellino Ro- berto Alboni, con 21.754,94 euro spesi tra benzina (per cui, si ripete, c’è già un indennizzo forfettario), la mensa della Regione, ristoranti (oltre 180 scontrini in un anno, con spese da poche decine a 250 euro), taxi (che costano la quasi totalità della contestazione, 1.111,50 euro, al consigliere pd Giuseppe Villani, e le uniche due contestazioni al suo compagno di partito Maurizio Mar- tina, per 36,60 euro in totale), il carburante (che fa molto del totale contestato all’Udc).” Lo sapevamo già: anche la Lega è ladrona. E non soltanto a Roma! Curiosità. Lombardia. Champagne, fiori e parrucchiere. I rimborsi record della Casta

Voltana On Line n.7-2013

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2013 Voltana On Line www.voltanaonline.it

Salari, cresce disuguaglianza, 47% della ricchezza a 10% famiglie legge che imponga un tetto alle

retribuzioni dei top manager”. In-

fatti, osserva, “in questi sei anni di

crisi il potere d’acquisto dei salari

e delle pensioni si è più che dimez-

zato, mentre non hanno subito alcu-

na flessione i compensi dei top ma-

nager, così come nessuna inciden-

za ha subito quel 10% di famiglie

più ricche, determinando e incre-

mentando la vera forbice delle di-

seguaglianze”. Infatti dallo studio

emerge che “il rapporto tra retri-

buzione lorda di un lavoratore di-

pendente e compenso medio di un

top manager è attualmente di 1 a

163 mentre era nel 1970 di 1 a

20”.

Qui, secondo Megale, “c’è la vera

ingiustizia, che cresce pensando

che, nei fatti, il salario cumulato

nei passati quattro anni da un

lavoratore dipendente è pari a

Salari: Fisac Cgil, cresce forbi-

ce diseguaglianze, serve tetto

retribuzioni top manager Roma,

17 maggio - “Una forbice che cre-

sce, allargando senza freni le dise-

guaglianze, producendo un rappor-

to di 1 a 163 tra la retribuzione me-

dia di un lavoratore dipendente

(pari a 26 mila euro lordi) e il com-

penso, sempre medio, degli Ammi-

nistratori Delegati e dei top mana-

ger (pari a 4 milioni e 326 mila eu-

ro)”.

È quanto emerge da un aggiorna-

mento del rapporto sui salari 2012

presentato il 17 maggio 2013 dal

segretario generale della Fisac,

Agostino Megale, nel corso di un’i-

niziativa della Cgil Roma e Lazio.

Per il leader della categoria del

credito della Cgil, i numeri del rap-

porto sottendono “un distacco

enorme che richiede subito una

104 mila euro lordi mentre per i

top manager è pari a 17 milioni e

304 mila euro, pari cioè ad una

differenza di 17 milioni e 200 mi-

la euro”. Per questi motivi Megale propone “di realizzare unitaria-

mente, non solo nella categoria del

credito, il lancio di un disegno di

legge di iniziativa popolare, ac-

compagnato dalla raccolta di centi-

naia di migliaia di firme” e conte-

stualmente sollecita “la presenta-

zione da parte del centro-sinistra

della legge di iniziativa parlamen-

tare per porre un tetto alle retribu-

zioni nel rapporto uno a venti, im-

maginando che in tempi di difficol-

tà come questo le quote eccedenti

di compensi dei top manager pos-

sano essere versate – conclude – in

un fondo di solidarietà per favorire

un piano di occupazione per i gio-

vani”.

È stato pubblicato il n. 27

dell’ALMANACCO DI VOLTANA

2012 - Fatti e gente i casa nostra.

È disponibile in Delegazione.

La giornalista Oriana Liso, nel suo

articolo sul quotidiano la Repubbli-

ca, del 18 maggio 2013, ci descrive

“Il campionario delle spese da un

milione di euro contestate dalla

Corte dei Conti ai Consiglieri lom-

bardi. Il record spetta alla Lega:

quasi 600mila euro. E Luciana Ruffi-

nelli (Pdl) ha presentato il conto del

parrucchiere.”

Poi si sofferma per descrivere i

“due record [che] sono certi. Il pri-

mo è quello del partito che ha la

somma di rimborsi irregolari più

alta (soldi che dovranno essere re-

stituiti al Consiglio Regionale, sta-

bilisce la legge): la Lega ha un to-tale contestato di 597.525,42 euro,

di cui oltre 260mila euro per uno

studio sui “processi informativi e

comunicativi istituzionali e politici,

attraverso gli strumenti tradizionali

(giornali, radio, tv e cinema) e i

cosiddetti nuovi media (Facebook,

Twitter e web) e disciplina giuridi-

ca relativa” affidato a uno studio

legale con sede in via Montenapo-

leone, a Trescore Balneare, Sofia,

Sabato 25 maggio 2013 ore 16,30 Il Circolo del Partito Democratico ritorna nella Casa del Popolo.

Inaugurazione nuova sede.

Alla Casa del Popolo di Voltana in via Fiumazzo n.651, accesso laterale, al

primo piano, servito da ascensore.

Parole e immagini per ritrovarsi e riconoscersi nei valori e confrontarsi

nelle idee.

Intitolazione della saletta e del circolo.

Saluto ai circoli “gemelli”.

Saranno presenti rappresentanti locali e regionali del Partito Democratico.

Buffet democratico.

Tutta la cittadinanza è invitata.

Londra, Tokyo.

L’altro record è quello per il sin-

golo consigliere con più rimborsi

contestati: vince il pidiellino Ro-

berto Alboni, con 21.754,94 euro

spesi tra benzina (per cui, si ripete,

c’è già un indennizzo forfettario), la

mensa della Regione, ristoranti

(oltre 180 scontrini in un anno, con

spese da poche decine a 250 euro),

taxi (che costano la quasi totalità

della contestazione, 1.111,50 euro,

al consigliere pd Giuseppe Villani,

e le uniche due contestazioni al suo

compagno di partito Maurizio Mar-

tina, per 36,60 euro in totale), il

carburante (che fa molto del totale

contestato all’Udc).”

Lo sapevamo già: anche la Lega è

ladrona. E non soltanto a Roma!

Curiosità. Lombardia. Champagne, fiori e parrucchiere. I rimborsi record della Casta

Page 2: Voltana On Line n.7-2013

Pagina 2 www.voltanaonline.it n. 7 - 2013

Caffè letterario di Lugo

Hotel Ala d’Oro - Corso Matteotti, 56

Info: 0545 - 22388 e su Facebook

Immagine

trovata su

Internet

e segnalata

da

Paolo

La formula per uscire dalla crisi è:

“Rigore, austerità, giustizia sociale”.

Ma non può funzionare se indica la

sequenza temporale degli interven-

ti. O tutti e tre simultaneamente op-

pure occorre iniziare subito dalla

equità sociale !

Sono felice. Felice perché, sebbene si

parli di una tragica crisi economica e

finanziaria da almeno due anni, noi, in

Italia, abbiamo finalmente scoperto

quale sarà la mossa strategica per uscir-

ne: togliere l'IMU, grosso peccato mor-

tale dell'ultima legislatura. Anzi, no,

forse dovremmo addirittura restituirla.

Questo, al massimo, potrebbe essere

lo scenario di considerazioni di un Pae-

se florido, che vive del proprio lavoro,

che mantiene entro i margini stabiliti il

proprio debito pubblico, rispettando

quella che è una sana e corretta propor-

zione col proprio Prodotto Interno Lor-

do.

Ma non può succedere in un Paese

come l'Italia. Un Paese che, non solo

non cresce, ma che si indebita. Giorno

dopo giorno.

Tutto si perde di vista nel nostro Pae-

se. Priorità, obiettivi, programmi. È suf-

ficiente una promessa da marinaio in

piena campagna elettorale ed ecco qui

che i sondaggi impazziscono, si capo-

volgono. Le elezioni si perdono.

Allo stesso modo, e con la medesima

logica ricattatoria e controproducente,

la questione IMU diventa la merce di

scambio di un governo destinato ad un

armistizio obbligatorio. Ordine del

giorno del primo consiglio dei ministri.

Spada di Damocle sulla testa di un Pre-

mier ad orologeria che passerà alla

storia se solo saprà fare da collante ad

un patchwork così variopinto ed etero-

geneo.

Eppure, un rapporto sugli immobili in

Italia stilato dall'Agenzia del Territorio e

delle Entrate ci dice che dei 41,5 milioni

di contribuenti italiani, solo il 59% è

proprietario di un immobile. Tra questi

non tutti sono tenuti al versamento

dell'imposta, visto che per le fasce di

reddito più basse le detrazioni arrivano

ad azzerarla. E si scopre quindi che

circa la metà delle famiglie italiane,

l'IMU non la paga. Inoltre, secondo alcu-

ni calcoli, al primo decile della distribu-

zione ci sono solo il 26,4% di famiglie

con IMU positiva e questa percentuale

aumenta all'aumentare del reddito, fino

ad arrivare al 78,7% dell'ultimo decile.

Comprovando che più della metà del

gettito dell'imposta comunale deriva

dalle fasce sociali più abbienti, annul-

lando da un lato il senso sociale dell'ab-

battimento dell'IMU.

Passando poi alle questioni generazio-

nali, si viene a sapere che solo poco più

di 800.000 contribuenti nella fascia d'età

tra i 21 e i 30 anni sono proprietari di

case: il 3,5% della totalità proprietaria.

Soltanto dopo i 30 anni la percentuale

aumenta, dimostrando che solo proie-

zioni fantasiose, degne di un premio

Nobel, potrebbero garantire che un

eventuale abbattimento sia agevole per

quella fascia di popolazione ancora

troppo giovane per accedere al merca-

to del lavoro e spesso già troppo adulta

per rischiare di fuoriuscirne.

E il buco di 4 miliardi, (8 in caso di

restituzione della somma versata prece-

dentemente) che i Comuni si trovereb-

bero a supportare? Come si farà fronte

a servizi che tutti riteniamo essenziali,

se venisse a mancare proprio una delle

fonti maggiori di introito per le casse

pubbliche locali?

In una società ferma come la nostra,

in cui almeno un paio di generazioni si

ritrovano nel limbo dell'incertezza so-

ciale, sulle cui aziende pesa un onere

economico e fiscale quanto mai inade-

guato ad un'ipotesi di crescita occupa-

zionale, in cui, dati DEF alla mano, si

prefigura un tasso di disoccupazione

crescente per tutto il 2014, quello che

servirebbe è un meccanismo accelera-

tivo che, partendo da una doverosa

diminuzione dei costi del lavoro, pro-

duca prima di tutto lavoro. Poi, una

maggiore propensione al consumo e

all'investimento. E che, non solo ci con-

senta di fronteggiare l'emergenza, spo-

stando la destinazione economica da un

obbligo erariale ad un altro, ma che

incida sulla sicurezza sociale di ognuno

di noi contribuendo nel tempo a ridare

slancio ad un'economia in piena reces-

sione.

Ragioniamoci. Un esito immediato

può esser un punto di vantaggio, ma

solo raramente una vittoria certa.

Abolire l'IMU non serve articolo di Elisa Rinelli. Pubblicato da Qualcosa di riformista n. 103

Page 3: Voltana On Line n.7-2013

Pagina 3 www.voltanaonline.it n. 7 - 2013

Ci sono ancora di Massimo Gramellini. Editoriale su La Stampa dell’ 11/05/2013

stali. E c’è, la bellezza, nella ditta di

pompe funebri che ha detto «per il

funerale non vogliamo un euro»,

così i soldi sono andati ai volontari

che in ospedale aiutano i bimbi ma-

lati. Dove sono nato io, metteranno

addirittura una targa. Allora non

sono nato invano. Mi chiamo Ga-

briele Francesco, e ci sono ancora.

(Liberamente tratto dal testo inviato-

mi ieri, giorno del funerale di Ga-

briele Francesco, da un lettore di

Novara che ha chiesto di restare ano-

nimo. C’è tanta bellezza anche in

lui).

Buongiorno, mi chiamo Gabriele

Francesco. Sono nato a Novara l’11

aprile 2013 e oggi avrei un mese,

se fossi ancora vivo. Invece sono

morto lo stesso giorno in cui sono

nato. Adesso tutti starete pensando

che mamma e papà non si sono

comportati bene: in effetti mi hanno

lasciato solo, sotto un cavalcavia,

con indosso pochi stracci e senza

un biberon nei paraggi. Ma io non

mi permetto di giudicarli. Certo è

che noi neonati siamo indifesi: ci

buttano dai ponti, ci fanno esplode-

re sotto le bombe, ci vendono per

pochi soldi. Siamo carne da tele-

giornale. Prima di chiudere gli oc-

chi, mi sono raggomitolato tra i rifiu-

ti per cercare conforto e ho pensato:

ma è davvero così brutto questo

mondo che sto già per lasciare? Poi

mi sono sentito sollevare e sulla nu-

vola da cui vi scrivo ho visto che la

bellezza c’è ancora. C’è bellezza nel

camionista che mi ha trovato e nell’i-

spettore che mi ha messo questo

nome meraviglioso: è importante

avere un nome, significa che sei esi-

stito davvero. C’è bellezza nei poli-

ziotti che per il mio funerale hanno

fatto una colletta a cui si sono uniti

tutti, dai pompieri alle guardie fore-

Sepolto in una tomba di famiglia il bimbo abbandonato dai genitori do. Il progetto si chiama Cameretta

Mia: faranno una camera con il suo

nome, a due letti, per tutti i bambini

malati. Un bambino per altri bambi-

ni». Perché è strano, ma la vita di

Gabriele Francesco è cominciata

solo dopo, nel regno dei morti. E

adesso, in quel posto di erba spor-

ca, di stracci e pezze nere, che è

l’unica cosa del mondo che ha potu-

to vedere, in quel campo rovesciato

di topi e cornacchie, al di là del fos-

sato ricolmo di rifiuti, anche qui

metteranno un’altra lapide. Ci rac-

conteranno solo una parte delle co-

se che conserva questa storia:

«Gabriele Francesco. Bimbo per un

giorno. Angelo per sempre».

Il resto sta nella tristezza della vi-

ta, in quel giorno, nello sguardo

vuoto del camionista che stava fa-

cendo solo i suoi bisogni quando ha

scoperto quel corpicino abbando-

nato come la carcassa di un anima-

le, e nel dolore di chi cominciava a

capire che era stato lasciato vivo,

così, in mezzo ai rifiuti, come un ri-

fiuto pure lui, e che di quel giorno

solo quello della vita aveva cono-

sciuto. Il resto sta in questa differen-

za, che dovrebbe interrogare anche

noi ogni tanto, nella vita rimpianta

solo al di là di questo esile confine,

che c’è dovunque, anche sotto a

quel cavalcavia di Novara Ovest, in

mezzo a quei rifiuti. È dura dover

guardare tutto questo e pensare che

Gabriele Francesco in fondo sta me-

glio adesso, sta meglio di là. Sta

meglio da morto.

di Pierangelo Sapegno.

Sul quotidiano La Stampa

Cronache 18/05/2013 - Novara

donato fra i rifiuti di una discarica,

ha avuto una signora che ha pianto e

si è impietosita come facciamo noi

ogni tanto per i morti, prima di

aprirgli la tomba di famiglia. Clau-

dio Tarantola, 45 anni, lo racconta

con fatica: «È stata mia sorella Paola.

Il giorno dopo mi ha chiamato pian-

gendo: “Sai cos’è successo?”. Ho

pensato subito a nostro padre: “No,

quel neonato. Dobbiamo fare qual-

cosa per lui, deve avere una degna

sepoltura, non voglio che finisca nel

campo dei bambini”. Siamo stati

subito tutti d’accordo. È stato un ge-

sto fatto con il cuore». L’hanno mes-

so nella tomba di famiglia, proprio

sotto il patriarca, Santino. «Fino al

funerale abbiamo pregato di mante-

nere massima discrezione. Dopo

uno dei poliziotti che l’hanno trovato

è venuto a conoscermi e mi ha det-

to: tanta gente ci chiama per sapere

dov’è sepolto per portargli un fiore.

Possiamo dirlo? Va bene, ho detto.

Adesso sulla lapide metteremo una

frase. La sceglieranno quegli agenti

che hanno fatto tanto per lui».

Perché il padre che l’ha adottato è

un ragazzo di occhi buoni, l’ispetto-

re della Scientifica R. I., che ha rac-

contato emozionato al questore Gio-

vanni Sarlo la sua storia di uomo che

ha visto quel bambino nudo e san-

guinante e che quando l’ha nascosto

pietosamente con una coperta ha

pensato a suo figlio e non è riuscito

più a staccarsi. «È venuto da me», fa

Sarlo. «Dottore, possiamo fare qual-

cosa? Certo, gli ho detto. Così, è

partita una colletta e daremo quei

soldi alla clinica pediatrica del Mag-

giore. Li stanno ancora raccoglien-

Adesso che il vento sta portando

via le nuvole, le ortensie e le rose

hanno un fremito, quasi un inchino,

sotto il suo nome: «Gabriele Fran-

cesco. 11 aprile 2013». Un giorno

solo, per la pietà degli uomini. Gli

hanno trovato un bel posto, in una

tomba di famiglia - lui che non l’ha

mai avuta -, accanto alla statua di

una Madonna.

Una Madonna che guarda lontano,

tutte quelle cose che lui non ha mai

potuto vedere. Gli hanno trovato un

posto pulito, con i fiori e le pietre di

marmo, lui che era stato abbando-

nato tra i topi e gli escrementi, ac-

canto a dei nomi così importanti,

sotto «Tarantola Santino, 1921-

2007», un grande impresario che

era stato anche il presidente del

Novara calcio, e di fianco a tutti i

suoi parenti di famiglia, e a tutte

quelle croci del Signore, di Enrico,

Francesco, Barbara, Angelo, Mode-

sta, Cesare, e gli hanno incorniciato

anche una bella targa bianca. Vedi,

gli stanno dicendo, di qua dalla

vita, nessuno ti abbandona, perché

siamo come in quella poesia di To-

tò: «Nuie simme serie. Appartenim-

mo a’ morte».

Però, nella vita, in questa strana

vita che ha sofferto per un giorno

solo, prima di essere trovato morto

sulla provinciale 299 in località

Agognate, sotto il cavalcavia

dell’A4 vicino al casello di Novara

Ovest, ha trovato un padre e una

madre che l’hanno adottato e che

neanche si conoscono fra di loro, e

ha trovato una città intera che l’ha

accolto come un figlio. Così Ga-

briele Francesco, il bimbo abban-

Page 4: Voltana On Line n.7-2013

Pagina 4 www.voltanaonline.it n. 7 - 2013

IL PUNTO di Mario Paganini Tanti anni fa avevo studiato (ma

evidentemente non ben compreso!)

come “manovrando” sulla tassazio-

ne si potesse trasferire ricchezza tra

fasce di popolazione.

Ci sono due provvedimenti

“pidocchiosi” che in questi giorni

sono sotto gli occhi di molti contri-

buenti.

Uno è il contributo al Servizio

Sanitario Nazionale che viene ad

accrescere il premio assicurazio-

ne auto corrisposto ogni anno. Eb-

bene, quest’anno, chi ha avuto un

importo pari od inferiore ai “40 eu-

ro” non matura alcun diritto.

Chi, invece, possiede macchine di

grossa cilindrata, oppure ha avuto

degli incidenti, può beneficiarne.

Infatti gli euro, pagati oltre i primi

40, andranno a ridurre il suo debito

con il fisco!

Considerato che la stragrande

maggioranza della popolazione

possiede veicoli di modesta cilin-

drata ed ha una guida prudente, un

simile provvedimento risulta, per la

maggior parte della popolazione,

Aspettiamo le prossime elezioni.

Così ascolteremo nuove promesse!

Repetita iuvant, tradotta letteralmen-

te, significa "le cose ripetute aiuta-

no". Ma, se errare è umano; perse-

verare è … da masochisti!

3 - Mamma mia, la legge 2248!

Ma chi ha autorizzato e fatto i lavori

di escavazione del fosso in via Pa-

storella? Come ha fatto a non accor-

gersi del Pilastrino con una venera-

ta immagine? Ora il Pilastrino è pe-

ricolosamente inclinato! Domanda

chi ha fatto le misurazioni per la di-

stanza tra la recinzione del confine,

il fosso e la piattaforma stradale,

che unità di misura ha utilizzato?

Che cosa pensava fossero le “fasce

di rispetto”?

4 - Cementifichiamo ed asfaltiamo oppure non cementifichiamo e non

asfaltiamo? Un dilemma al quale è

stata finalmente data una risposta.

Quando occorre non cementifichia-

mo e neppure asfaltiamo!

Anche in questo caso qualcuno ha

notato un marciapiede od una pista

1 - Il viale della Stazione (o forse è più giusto chiamarlo: “Viale che

porta alla fermata del treno” consi-

derato che una stazione, in senso

proprio, non c’è più?!) si allaga

spesso. Perché?

No, la zona non ha un suo micro-

clima tropical-monsonico...

È sufficiente osservare l’altezza

dell’erba che esce dai chiusini e dei

tombini...

Molto più banalmente: i sifoni ed i

pozzetti non sono manutenuti.

È possibile che l’ordinaria manu-

tenzione non debba essere tra le

incombenza di un qualche settore

locale della Pubblica Amministra-

zione?

2 - Era una delle tante promesse fatte da qualcuno durante la campa-

gna elettorale. Promesse alla quale

qualcun altro, ahi lui!, aveva presta-

to attenzione. E cioè: la pista cicla-

bile, a destra, in uscita da Voltana e

fino alla Marmanna.

Qualcuno l’ha vista?

Che fine a fatto?

ciclabile uscendo da Voltana, a si-

nistra, in direzione della strada sta-

tale ed almeno fino al semaforo?

Sembra non ci sia nulla del gene-

re…

5 - La forma è la sostanza. No, non è un errore. Volutamente è stata tolta

la lettera “o”, che fa supporre un

significato alternativo, per utilizza-

re la terza persona del verbo esse-

re. Esistono, infatti, dei cambia-

menti che sono puramente formali

e, quindi, non possono essere con-

siderati sostanziali.

È intuitivo che, se verniciamo un

fabbricato, il fabbricato non cam-

bia le sue caratteristiche strutturali.

Alcune scelte economiche e com-

merciali, operate in tempi recenti,

lasciano interdetti. Mentre non cre-

sce il tessuto produttivo (anzi...)

qualche cosa cambia nella distribu-

zione. Peccato che a guardare i nu-

meri ci sia poco di che rallegrarsi.

Stabile l’occupazione mentre è in

crescita il numero di locali che non

trovano una destinazione.

L’ALTRA VOLTANA - Cambiare si può ! Cambiando noi, possiamo cambiare loro.

penalizzante!

“Ha conservato la scatola del di-

spositivo medico?”

“Certo che no!” “Ed allora mi di-

spiace, ma queste spese Sanitaria

sono indeducibili!”

Le dimensioni delle case, soprat-

tutto quelle di edilizia popolari, sono

arcinote. È di tutta evidenza come

sia assai poco agevole conservare,

un anno per l’altro, scatole di cerotti,

dispenser, spray, erogatori, ecc.

“Va bene. Faccia quello che deve

fare. Ma, per cortesia, mi può dire

qual è la logica? Perché questa inuti-

le ribalderia nei confronti del contri-

buente?”

“Beh dovrebbe servire a certifica-

re l’origine del prodotto. Evitare le

importazioni e/o le contraffazioni”.

Insomma, paghiamo per avere ser-

vizi e strutture dello Stato preposte

alla sicurezza dei confini e della sa-

lute dei cittadini… Poi, evidente-

mente lo Stato, inefficiente e consa-

pevole di esserlo, riversa su di noi

cittadini e contribuenti, ulteriori one-

ri ed incombenze. Debbiamo certifi-

care e mostrare che, da qualche

parte, nella confezione sono appo-

ste due lettere: “CE”.

Ma chi importa o contraffà sarà

realmente intimorito da una ulterio-

re manipolazione o falsificazione

della confezione? Queste motiva-

zioni sono ridicole, degne di una

Repubblica delle Banane!

Tasse, gabelle e balzelli vari.

Troppo tardi. Tradito dal naviga-

tore satellitare (evidentemente con

le mappe non aggiornate) sono co-

stretto ad entrare in una zona a traf-

fico regolamentato. La strada è a

senso unico. Non appena possibile,

cerco di uscire dalla zona. Eh, ce

l’ho fatta! Curioso, ma anche qui c’è

una telecamera? Dopo quasi tre

mesi due raccomandate, con due

foto, immortalano l’ingresso e l’u-

scita. Mi informo. La mia macchina

non è ancora attrezzata per il decol-

lo verticale, quindi dopo l’entrata ci

deve essere necessariamente l’u-

scita. “Paghi e non polemizzi o peg-

giora la sua situazione!” Caspita,

sta a vedere che sono diventato

anche un pericoloso criminale!

Page 5: Voltana On Line n.7-2013

Pagina 5 www.voltanaonline.it n. 7 - 2013

Ti farò mangiare per qualche mese di Rita Pani

na, non ci sarà alcuna speranza per

noi, per il nostro oggi, e per il futuro

nostro e dei nostri figli.

Non c’è alcun senso per nessuna

battaglia, per nessuna lotta civile, in

un paese in cui si è perso anche il

significato della parola dignità. Non

sono sicura che le signore in diffi-

coltà vedano il danaro promesso dal

criminale bugiardo – è uso a pro-

mettere e non mantenere – ma nel

caso questa volta decida davvero di

darlo, spero che ogni euro speso

possa bruciarle la mano. Spero che

per ogni euro le strozzi in nodo del-

la vergogna che dovranno provare

sapendo che si sono vendute al pari

delle puttane che quel mostro di

plastica e materiale tossico, ha pa-

gato prima per sollazzarsi, e che

paga ancora – senza limite di tempo

– per non essere ricattato, per non

essere sputtanato, per non essere

ancora condannato.

Ma la soddisfazione maggiore la

provo pensando che, anche il gior-

no in cui la promessa non sia mante-

nuta, nessuno glielo farà rivendica-

re in TV.

Accettare danaro da chi ha contri-

buito così pesantemente ad impove-

rirci tutti quanti, è forse un atto più

criminale di tutti quelli che possia-

mo immaginare. Mi piacerebbe

scrivere ancora una volta vergogna-

tevi! Ma gente così, che vende sé

stessa per un pezzo di pane ammuf-

fito in diretta tv, cosa sia la dignità o

la vergogna, non lo saprà mai. Sicu-

ramente andranno anche a Brescia,

a sputare sullo stato per 10 euro e

un panino.

Si fotta questo paese di merda.

Rita Pani (APOLIDE)

dal sito: http://r-esistenza-

settimanale.blogspot.it/

e dal sito www.comedonchisciotte.org

Berlusconi, ospite in esterna nel

programma in diretta su Rete4 di

Paolo Del Debbio, ieri, giovedì 9

maggio in fascia serale, ha promes-

so ad una donna e ad una coppia,

versanti in condizioni economiche

molto critiche, un aiuto in denaro

(cit.) “per non avere problemi per

qualche mese”.

Sapete cosa? Ogni volta che vedo

questo piccolo mondo infame

sguazzare nella melma in fondo al

barile, mi dico: “L’apoteosi!”, poi il

giorno dopo mi sveglio e ammetto:

“Ah! No, non era ancora abbastan-

za.” Leggo sui giornali di San Fran-

cesco da Arcore, che ha miracolato

due famiglie in TV (la peggiore

delle sue TV) e che con un miraco-

lo da portafoglio è riuscito a tra-

sformare le lacrime di disperazio-

ne, in lacrime di gioia.

E Lui disse: “Signora, le darò

quanto sufficiente per non avere

problemi per qualche mese.”

Le nubi in cielo si aprirono la-

sciando passare i caldi raggi del

sole. E svani-

rono i quattro

anni di gale-

ra, inflitti dal-

la giustizia

dell’uomo. E

s v a n i r o n o

anni e anni di

devastazione

e ruberie. E

si cancellaro-

no con una

sola promes-

sa, anni di

abbruttimen-

to, di mafia, di appalti truccati, di

sanità depredata, di miseria uma-

na, di bambine violate ma ben re-

tribuite, di ricatti e ricattatori, di

devastazione socioculturale.

Alla vigilia dell’ennesima vergo-

gnosa battaglia della criminalità di

stato contro la magistratura, in que-

sto paese che continua forsennata-

mente a girare al contrario, la mi-

seria umana si trasforma in oltrag-

gio, senza che nessuno senta l’im-

peto di ribellarsi.

Noi, altrettanto forsennatamente,

continuiamo a sentirci nauseati e

distrutti.

Lo show televisivo, seguendo le

regole del pietismo che fa spetta-

colo, regala l’ennesimo sogno,

l’ennesima piccola invidia, che dà

la speranza ai piccoli uomini e alle

piccole donne miserabili di sogna-

re di poter essere un giorno, mira-

colati dall’elemosina di un vecchio

debosciato, che donerà alla pover-

tà meno di quanto abbia mai dato a

una sua puttana per una serata.

F i n o a

quando ci

sarà anche

solo un mise-

rabile, che si

presterà ad

essere vitti-

ma di un de-

bosciato, e

carnefice di

sé stesso,

svilendosi al

punto di es-

sere strumen-

to di propa-

ganda, per

mistificare la

realtà italia-

Un calendario, aggiornato, degli

eventi pubblici a Voltana ?

Lo trovi nel sito

www.voltanaonline.it facendo click

in AGENDA !

Fatti e gente di Voltana e dintorni

Page 6: Voltana On Line n.7-2013

Pagina 6 www.voltanaonline.it n. 7 - 2013

La Grecia è in vendita di Caterina Amicucci e Carlo Dojmi. Tratto da ALTRECONOMIA n.148

La società petrolifera costa mezzo

miliardo di euro, l’aeroporto di Ate-

ne 700 milioni. Più a buon mercato -

400 milioni - il “pacchetto” che in-

clude tutti gli aeroporti regionali e

550 milioni per la lotteria di Stato.

La lista della spesa l’ha fatta Taiped,

ed è il fondo statale creato in segui-

to ai memorandum che la Grecia si

è vista costretta a firmare con l’U-

nione Europea per accedere agli

aiuti comunitari. Un vero e proprio

discount di tutti gli asset pubblici, in

vendita ad un prezzo stracciato per

gli investitori privati. Una mega

svendita di tutti i beni pubblici, dal-

la quale la Grecia otterrebbe 7 mi-

liardi di euro. È una cifra assoluta-

mente irrilevante, se paragonata ai

270 miliardi del debito greco, ma la

lista si allunga di giorno in giorno

con porti, terreni e perfino intere

isole. Un paradiso per gli investitori

che attendono impazienti di acqui-

stare il Paese. Pezzo per pezzo.

Il Fondo Monetario Internazionale,

che l’anno scorso ha visitato il Mini-

stero delle Finanze per “insegnare”

ai suoi dipendenti come valorizzare

il patrimonio pubblico, ha insistito

perché anche il Partenone, gli scavi

archeologici, le foreste e tutti gli

altri beni naturali venissero inventa-

riati, per il momento con un valore

simbolico. Ma visto che nessuna di

queste misure sortirà un qualche

risultato tangibile sulla crisi Greca,

appare evidente quale sarà la pros-

sima frontiera. Il primo esempio

concreto dell’inutilità di questo pia-

no di vendite forzate riguarda la

gestione dell’acqua. Lo scorso 21

febbraio il Taiped ha pubblicato

una gara pubblica per la vendita

del 51% dell’Eytah, la società che

gestisce il servizio idrico a Salonic-

co. Il ricavato previsto è di 80 milio-

ni di euro. La società, che per il

25% è già in mano ai privati, non

offre ai cittadini un servizio no-

profit. Ogni anno apporta nelle cas-

se dello Stato circa 20 milioni. Se

viene ceduta ai privati non è per un

interesse del Paese. Annotiamo,

però, che recentemente, il Primo

Ministro francese Francois Holland

ha visitato il Paese ellenico in com-

pagnia di rappresentanti di Suez e

Veolia, le due principali multinazio-

nali del settore idrico d’Oltralpe.

Ecco perché queste misure non

serviranno a salvare la Grecia, ma

solo a privarla del controllo di tutte

le infrastrutture e delle risorse fon-

damentali. […]

Leggi il resto nel n. 148 di Altreconomia

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Page 7: Voltana On Line n.7-2013

Pagina 7 www.voltanaonline.it n. 7 - 2013

Frase trovata su Internet e segnalata da

Adolfo

Tre perdenti al Governo e l'unico

vincitore all'opposizione.

A questo punto, per coerenza,

ridiamo a Schettino il comando di

una nave!

Informazione ? Da Terzo Mondo ! di Mario Paganini stigmatizza che quest’anno il Comu-

ne di XYZ non abbia ancora iniziato

la profilassi contro il diffondersi e

prosperare della fastidiosissima

“zanzara tigre”.

Ma l’autore dell’articolo è mai uscito

di casa durante questo mese di

maggio, tra i più piovosi del seco-

lo?!

Se vogliamo contrastare il diffonder-

si della “zanzara tigre”, con prodotti

ecologici, quali sono le quantità ne-

cessarie di tali prodotti, se un giorno

piove e l’altro pure?! L’autore di

quelle prose ha mai avuto il sospetto

che un prodotto troppo diluito sia

del tutto inutile per fermare la zan-

zara e sia, invece, uno spreco di ri-

sorse economiche?

“Il Governo in un mese ha fatto

poco o nulla. Ed il poco che ha fatto

è indegno e vergognoso. Ha regola-

mentato solamente l’accesso alle

toilette del Parlamento. Le lesbiche

ed i gay possono ricorrere al servi-

zio igienico che vogliono!”

Opss. Signor giornalista mi consenta

tre osservazioni:

1 – il Governo Letta (Enrico) è in

carica da una decina di giorni. Co-

me è eccessivo farsi delle illusioni,

così è ingiusto non concedere il

tempo necessario.

2 - Se la coalizione avesse già un suo

programma di ampio respiro, in tan-

ti penserebbero che, al di fuori del

Non è certo con un titolo che si

può concorrere ad alimentare ten-

denze razzistiche e xenofobe. Al

contrario può essere perfino che,

nel Terzo Mondo, l’informazione sia

fatta meglio di quanto non avvenga

qui, in Italia.

Ho scarsa fiducia in questa classe

politica. Però non credo la decaden-

za sia giunta a questo punto.

Leggo su un quotidiano che “per le

case poste in vendita da tempo … si

pensa di introdurre delle agevola-

zioni fiscali … [e] di ridurre l’IMU”.

Stento a crederlo. Ebbene metterò

in vendita la casa in cui abito per 13

o 14 milioni (sì, lo so, non li vale as-

solutamente, ma tanto non mi costa

nulla scrivere “milioni”!). Poi auto-

certifico (ma, nell’eventualità potrei

anche far constatare ad un terzo,

che - nonostante lo scorrere del

tempo - nessuno l’acquista. Dopo di

che saranno maturale le condizioni

per avere diritto all’agevolazione o

riduzione!

Geniale? No, non è falsa modestia la

mia, ma se fosse veramente allo stu-

dio un simile provvedimento legi-

slativo, quest’ultimo sarebbe sem-

plicemente demenziale!

Articolo, con tanto di intervista

ovviamente “in esclusiva” ad esper-

to (però non si capisce di quale in-

segnamento sia l’illustre e chiarissi-

mo cattedratico). Nella sostanza si

Parlamento, delle “entità” glielo

abbiano predisposto. Insomma il

Governo Letta diventerebbe, subi-

to, l’esecutore di quanto imposto da

poteri più o meno occulti.

3 - Pensavo che la regolamentazio-

ne, per l’accesso ai servizi igienici

del Parlamento, fosse stata raggiun-

ta e ratificata nell’ottobre del 2006

(dopo la … nota vicenda con al cen-

tro Vladimir Luxuria). Secondo me è

stata una veloci ratifica, in sede di

Commissione, e più di tanto non

può aver rallentato i lavori parla-

mentari. I problemi del Paese sono

molti, sono gravi e sono seri. Ma

almeno sulla possibilità di accedere

alla toilette, senza insormontabili

difficoltà, tutti sono d’accordo!

Immagine trovata su Internet e segnalata da Ivano

Dal sito www.voltanaonline.it

Vota il sondaggio

“Il Napolitano Secondo e l'ipotesi

di un governissimo con PDL, PD e

chi ci sta, mi riempiono di entusia-

smo.”

Sì : zero No : 100%

Immagine trovata su Internet e segnalata da Pierpaolo

Page 8: Voltana On Line n.7-2013

Pagina 8 www.voltanaonline.it n. 7 - 2013

Pubblichiamo alcune segnalazioni giunte a Voltana On Line su facebook

“L’unica possibilità e la condizione pregiudi-

ziale di una ricostruzione stanno proprio in que-

sto: che una buona volta le persone coscienti ed

oneste si persuadano che non è conforme al van-

taggio proprio, restare assenti dalla vita politica

e lasciare quindi libero campo alle rovinose

esperienze dei disonesti e degli avventurieri.”

Giuseppe Dossetti - marzo 1945 Immagine

trovata su

Internet e

segnalata da

Alves

Immagine trovata su Internet e segnalata da Barbara

info: [email protected]

Immagine

trovata su

Internet e

segnalata da

Pierpaolo

Immagine trovata su Internet e segnalata da Mario

Immagine trovata su Internet e segnalata da Paolo

Immagine

trovata su

Internet e

segnalata da

Flavio

I tempi cambiano, ma i fascisti restano sempre

riconoscibili! Non biasimo loro. Biasimo gli italia-

ni che li votano e li fanno sedere in Parlamento!