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VOLUME II Infrastrutture e Ambielnte

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VIA documentazione aggiuntiva luglio 2012

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Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino

PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

INFRASTRUTTURE

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

INDICE INFRASTRUTTUREOpera come cantierizzazione ..............................................................................................203 0. 1. PREMESSA ........................................................................................................................ 3 AREA UNITARIA DINTERVENTO A TERMINAL E PIAZZALI A CONTATTO ................ 7 Scheda Progettuale A ............................................................................................................. 9 Aspetti generali ..................................................................................................................... 11 Opera come manufatto ......................................................................................................... 12 Opera come cantierizzazione................................................................................................ 24 Elaborati Grafici .................................................................................................................... 33 2. AREA UNITARIA DINTERVENTO B PARCHEGGI E VIABILITA ............................... 123 Scheda Progettuale B ......................................................................................................... 125 Aspetti generali ................................................................................................................... 127 Opera come manufatto ....................................................................................................... 129 Opera come cantierizzazione.............................................................................................. 135 Elaborati Grafici .................................................................................................................. 143 3. AREA UNITARIA DINTERVENTO C POLO LOGISTICO/CARGO CITY .................... 165 Scheda Progettuale C......................................................................................................... 167 Aspetti generali ................................................................................................................... 169 Opera come manufatto ....................................................................................................... 170 Opera come cantierizzazione.............................................................................................. 174 Elaborati Grafici .................................................................................................................. 183 4. AREA UNITARIA DINTERVENTO D PEOPLE MOVER ............................................. 193 Scheda Progettuale D......................................................................................................... 195 Aspetti generali ................................................................................................................... 197 Opera come manufatto ....................................................................................................... 198 7. 6. 5. Elaborati Grafici ...................................................................................................................213 AREA UNITARIA DINTERVENTO E INFRASTRUTTURE COMPLEMENTARI AREA Scheda Progettuale E..........................................................................................................229 Aspetti generali....................................................................................................................231 Opera come manufatto ........................................................................................................232 Opera come cantierizzazione ..............................................................................................238 Elaborati Grafici ...................................................................................................................247 AREA UNITARIA DINTERVENTO F PIAZZALI REMOTI E VIE DI RULLAGGIO ........253 Scheda Progettuale F ..........................................................................................................255 Aspetti generali....................................................................................................................257 Infrastrutture di volo.............................................................................................................258 Opera come cantierizzazione ..............................................................................................264 Elaborati Grafici ...................................................................................................................273 ELABORATI GRAFICI - FASI DI CANTIERIZZAZIONE ..................................................281 CENTRALE .............................................................................................................................227

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0. PREMESSAIl presente documento si inquadra nellambito del Documento di approfondimenti come organica sintesi di tutti gli aspetti rilevanti inerenti gli interventi inseriti nel Progetto di completamento di Fiumicino sud. Le schede progettuali, suddivise per aree di intervento, evidenziano infatti tutte le caratteristiche salienti degli interventi in termini dimensionali, costruttivi e funzionali. Gli interventi previsti nel Progetto di completamento di Fiumicino sud mirano ad uno sviluppo dellaeroporto coerente con gli obiettivi di soddisfacimento della domanda di traffico attesa e di miglioramento del livello di sevizio globale. Entrambi gli aspetti trovano attuazione in uno sviluppo pianificato per fasi in modo tale da ottenere un equilibrato rapporto tra domanda e capacit infrastrutturale. Larea unitaria dintervento Terminal e Piazzali a contatto prevede la realizzazione di nuove aree di imbarco (A, E, F, J) e relativi piazzali, di un nuovo terminal T4 e dellestensione del terminal T1. Il comune denominatore di tutti gli interventi la flessibilit nellutilizzo delle infrastrutture in modo da garantire uno sviluppo adeguato ai diversi scenari che si potranno verificare nellambito del trasporto aereo su Fiumicino. Le aree unitarie dintervento Parcheggi e viabilit e People mover sono focalizzate sulla realizzazione di infrastrutture con lobiettivo di perseguire una mobilit sostenibile e una connessione con il territorio quanto pi integrata nelle diverse modalit di trasporto. Le area unitarie dintervento Polo Logistico/Cargo City e Infrastrutture complementari area centrale mirano a conferire un assetto dellarea aeroportuale in linea con i pi recenti standard internazionali in termini di servizi per lindotto dellaeroporto, attivit ricettive e logistiche, movimentazione delle merci. Infine larea unitaria dintervento Piazzali remoti e vie di rullaggio ha la finalit di adeguare la capacit del sistema aeroportuale airside alla domanda prevista e ottimizzare la movimentazione degli aeromobili a terra, incrementando la flessibilit del sistema per la gestione delloperativit principalmente nelle ore di picco. Vengono di seguito illustrate le schede progettuali ed evidenziate le fasi di cantierizzazione associate agli interventi descritti.

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

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1. AREA UNITARIA DINTERVENTO A TERMINAL E PIAZZALI A CONTATTO

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

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Scheda Progettuale A

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD Area di imbarco F, Avancorpo T3 e piazzali a contatto di pertinenza

AA.1

Aspetti generaliLocalizzazione spaziale

A.2.c - Terminal 4, Area di Imbarco J e piazzali a contatto di pertinenza

Stralcio cartografico

A.3

Finalit

Sintesi descrittiva delle finalit degli interventi ricompresi entro larea unitaria di intervento Lassetto futuro delle aree di Terminal prevede di introdurre il modello di gestione Dual Hub per destinare il sistema Est delle aerostazioni allAlleanza principale e il sistema Ovest agli altri vettori. Si realizzeranno nuove aree di imbarco A, E, F, J; inoltre, nellottica di massimizzare la flessibilit e incrementare il livello di servizio, si prevede la realizzazione del nuovo Terminal 4 ad ovest del T3, lestensione del T1, oltre che numerosi interventi di riqualifica del Terminal 3 con riprotezioni e demolizioni di attivit interferenti con le nuove opere. Il complesso aerostazioni prevede lo sviluppo di due nuovi sistemi di smistamento e controllo bagagli, uno a servizio del T1 e uno a servizio del T3 in grado di soddisfare pienamente la domanda prevista. Questi sistemi saranno connessi in modo tale da consentire il transito dei bagagli dal settore Ovest dellaeroporto verso il settore Est e viceversa. Inoltre, a servizio del T4 verr realizzato un HBS/BHS dedicato. Al fine di adeguare la capacit alle previsioni di traffico in termini di movimenti aeromobili, si prevede limplementazione dei piazzali di sosta aeromobili sia ad Est che ad Ovest di pertinenza delle nuove aree dimbarco, massimizzando le aree disponibili per realizzare stands dotati di loading bridges. Per tale motivo, a supporto delle aree di imbarco A, F e J prevista la realizzazione di piazzali a contatto dotati di: rete distribuzione carburante sistema di alimentazione 400 Hz unit di precondizionamento.

A.4

Aspetti generali area di intervento

Descrizione sintetica dellarea di intervento con riferimento allo stato ed alla funzione attuale

A.2

Elementi costitutivi Area di Imbarco A e piazzali a contatto di pertinenza Avancorpo T1 Ampliamento T1, Area di Imbarco C, Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D

A.2.a - HUB EST :

Lo sviluppo del sistema aerostazioni prevede che tutte le infrastrutture di Terminal saranno localizzate allinterno del sedime aeroportuale esistente, a completamento dellattuale assetto generale. La configurazione generale del sistema aerostazioni risulta in massima parte come gi definita dalle opere previste nellambito del Piano di Sviluppo Aeroportuale vigente del 1994. Il Progetto di completamento di Fiumicino Sud si articola in particolar modo sullorganizzazione funzionale dei terminal, oltre che sulla definizione della configurazione di assetto.Procedura VIA Documenti di approfondimento, Volume II Infrastrutture e Ambiente 11

A.2.b - HUB OVEST :

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A La maglia strutturale delledificio definita in funzione degli innesti sulle facciate longitudinali delle prepasserelle di imbarco. Ne deriva una campata strutturale di 43.20 m, con sottomodulo di 14.40 m. La soluzione progettuale concepita sulla ripetitivit della macro-campata, limmagine architettonica complessiva pertanto caratterizzata dal disegno delle travi principali di copertura, sostenute da tralicci metallici e lasciate in vista sia allesterno che allinterno delledificio. La copertura, di lunghezza pari a 254 m, si configura quale superficie di inviluppo, aggettante rispetto alle pareti perimetrali del manufatto. Queste ultime, in vetro e acciaio, presentano al primo livello un aggetto rispetto al piano terreno per poi concludersi, in prossimit della copertura, in un ultimo ordine di vetrate che mette in risalto la struttura portante reticolare di copertura. Alla quota di +7.65 m della nuova area di imbarco, lato radice, si innesta anche il collegamento pedonale sopraelevato proveniente dal Terminal 1, avente struttura in vista di acciaio reticolare e poggiante su pilastri il cui posizionamento impostato per risultare compatibile con la sottostante viabilit veicolare. Nel collegamento, lungo circa 95 m, sono previsti due tapis roulant, uno per ciascun senso di percorrenza. Avancorpo T1 La configurazione planimetrica dellAvancorpo T1 ha andamento longitudinale sviluppato in aderenza al Terminal esistente; il fronte piazzali AA/MM presenta una parziale divaricazione seguendo landamento della viabilit veicolare di rampa. Altimetricamente lAvancorpo prevede una quota cunicoli e due livelli fuori terra, per unaltezza massima di 12 m dalla quota piazzali. I due livelli fuori terra presentano diverse sagome planimetriche, in funzione dellandamento della viabilit di rampa, dello spazio disponibile in corrispondenza dellArea di Imbarco B e dellesigenza di incrementare al massimo la superficie di quota +6.50 m del terminal, mediante uno sbalzo del solaio fino al ciglio della viabilit. Le strutture previste sono congruenti alla configurazione fortemente caratterizzata delledificio esistente. La campata strutturale ripete, in allineamento trasversale, quella di 12.50 m del Terminal 1 esistente; in senso longitudinale la maglia variabile in funzione dei vincoli posti dalle preesistenze. Linvolucro esterno prevede un attacco a terra in pannelli di cls prefabbricato, motivati dalle funzioni tecniche previste a quota piazzali, mentre In elevazione diventa completamente vetrato, individuando nettamente la nuova area di circolazione passeggeri e commerciale. Ampliamento lato ovest Terminal 1 Nell'area dell'esistente Terminal 2 sorger l'estensione del Terminal 1 che dovr integrarsi ad Est con il Terminal 1 sopra descritto, a nord con lArea di Imbarco C e ad Ovest dovr tener conto della presenza della Torre di Controllo.

BB.1

Opera come manufattoCaratteristiche fisiche, costruttive e funzionali Criteri generali del progetto architettonico con riferimento alle specificit dellelemento in progettazione (es. fattori di contesto che influiscono sulla progettazione: peculiarit architettoniche ante e post operam e criteri di inserimento nel contesto)

Il complesso di interventi in progetto si prefigge lobiettivo di completare la capacit dei Terminal attraverso tutti i sottosistemi operativi, sia airside che landside. Le opere contemplate riguardano, pertanto, il sistema piazzali aeromobili ed il sistema aerostazioni passeggeri, questultimo, in particolare, in tutti i suoi sottosistemi, sia operativi che impiantistici. Gli interventi, peraltro, insistono in parte preponderante su aree ed infrastrutture esistenti pienamente operative, per le quali sar garantita la preservazione funzionale in ogni fase realizzativa. Le opere programmate consentiranno un progressivo e quanto pi rapido possibile incremento del Livello di Servizio (LOS), da conseguire mediante unarticolazione della cantierizzazione che preveda sottofasi funzionali complete ed operative. Nella redazione del progetto si cercata la compatibilit della soluzione ottimale sia dal punto di vista formale che funzionale e soprattutto in riferimento al comportamento energetico complessivo dellintervento. Ogni soluzione progettuale regolata allo scopo di proporre unarchitettura che ottimizzi le relazioni energetiche con lambiente anche mediante il suo disegno architettonico. Sulla scorta delle tipologie di opere individuate al punto A.2 sono descritte le relative caratteristiche fisiche e costruttive Area Imbarco A e piazzali AA/MM di pertinenza La realizzazione della nuova Area di Imbarco A comprende ladeguamento del piazzale sul quale andr ad insistere al fine di riqualificarne le sovrastrutture di pavimentazione dal punto di vista strutturale, plano-altimetrico e idraulico. Larea disponibile per ledificabilit della nuova Area di Imbarco risulta determinata, sia nelle dimensioni trasversali che longitudinali, dai vincoli imposti dallassetto del sistema taxi lane/piazzali di sosta AA/MM-viabilit di rampa. La nuova Area di Imbarco insiste sul settore 300 dei piazzali aeromobili antistante ledificio ex Cargo Alitalia e presenta giacitura parallela allesistente Area di Imbarco B ubicata ad Ovest. La configurazione planimetrica di tipologia analoga a quella delle esistenti aree di imbarco e presenta sui due lati lunghi lallineamento delle piazzole di sosta aeromobili, tutte per velivoli di classe C, connesse al nuovo molo da passerelle fisse di imbarco/sbarco. Due ulteriori piazzole, per un totale di 14, sono previste in testata.

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A L'ampliamento del T1 si articola su due livelli principali fuori terra ed un livello interrato. La superficie dellimpronta a terra delledificio pari a circa 6.900 mq mentre la copertura, considerato il grande aggetto landside, ha una superficie di circa 8.000 mq. La grande hall landside si unisce in continuit a quella esistente e presenta una grande facciata vetrata che segue l'andamento del viadotto di quota +6.50. Verso ovest (lato Torre di Controllo) l'edificio invece delimitato da una parete opaca nella parte bassa e da una grande vetrata nella parte alta. La percorrenza pedonale esterna landside tra i due terminal T1 e T3 sar protetta dalla pensilina esistente. I passeggeri in arrivo dai parcheggi e dalla stazione ferroviaria accederanno al nuovo Ampliamento tramite il collegamento pedonale sopraelevato esistente. Demolizioni LAmpliamento insiste, come anticipato, sullarea attualmente occupata dal T2, che ha un'impronta a terra di circa 6.900 mq ed intercluso tra il Terminal 1, la Torre di Controllo e l'Area di Imbarco C. L'edificio si sviluppa su un livello principale a quota +2.00 e su un parziale primo livello di superficie di circa 600 mq. Le strutture in elevazione sono in ferro cos come le pensiline che proteggono l'accesso lato terra. Si prevede la demolizione dell'intero corpo di fabbrica, inclusi i collegamenti verticali che connettono la quota +2.00 alla quota +6.50 ed incluse le fondazioni. Per i pali esistenti si prevede la demolizione fino a circa 50 cm al di sotto delle nuove fondazioni; per evitare le eventuali interferenze con i nuovi pali, questi dovranno essere riposizionati ad opportuna distanza. Sullarea di edificazione dellAmpliamento T1 inoltre prevista la demolizione del corpo di collegamento airside tra il T1, lArea Imbarco C e lArea Imbarco D e con il T2, anchesso con strutture in elevazione in carpenteria metallica. Area di Imbarco C Il cuore degli interventi previsti come estensione ad ovest del T1 costituito dall'edificio Area Imbarco C. Delledificio esistente non prevista la demolizione e pertanto lo sviluppo del progetto di adeguamento stato vincolato al rispetto delle altezze dei solai e degli allineamenti dei prospetti. LArea Imbarco C sar costituita principalmente da questo edificio, ristrutturato integralmente, e da tre nuovi corpi di fabbrica che, opportunamente connessi, ne integreranno la superficie collegandolo agli edifici adiacenti. Esso sar collegato ad Ovest con l'Area di Imbarco D ad Est con la radice dell'Area di Imbarco B e a Sud con il nuovo Ampliamento del Terminal 1. Per la realizzazione degli elementi di connessione prevista la demolizione dell'edificio CBC (Crew Briefing Center)

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD Alitalia, del passaggio di collegamento con la radice dell'Area di Imbarco B e di una scala d'emergenza esterna. E' prevista inoltre la demolizione delle esistenti rampe esterne e delle loro strutture di sospensione. L'edificio si sviluppa su due livelli fuori terra ed uno interrato di dimensioni pi contenute. La superficie lorda complessiva coperta del nuovo edificio prevista in progetto pari a circa 14.100 mq a quota +6.77 ed a circa 11.700 mq a quota +1.90, mentre il livello interrato pari a circa 1.300 mq (esclusi i cunicoli). Il prospetto principale lato aria costituito, al primo livello, da un nuovo volume in aggetto che andr a sostituire l'ingombro delle rampe esistenti e, al livello terra, da una facciata vetrata arretrata. Il volume in aggetto sar delimitato da una pareti vetrate, che dall'interno permetteranno la vista verso l'esterno. La sosta dei bus di rampa prevista parallela al corpo dell'edificio; nellimbarco/sbarco dai bus i passeggeri saranno protetti dall'aggetto del volume superiore. Particolare cura stata data, inoltre, al sistema di illuminazione naturale. Attraverso diversi sistemi di lucernai apribili si risolto il problema dell'evacuazione dei fumi ai fini della sicurezza antincendio e si dotato l'edificio di un sistema di illuminazione naturale che lo valorizza dal punto di vista dell'efficienza energetica. Il sistema di luce zenitale costituito da tre diversi sistemi di lucernai, con funzione anche di smoke-out: La copertura inoltre predisposta per accogliere campi di pannelli fotovoltaici che consentiranno la produzione di energia elettrica a servizio dellaerostazione stessa. Corpo di collegamento Aree Imbarco C D Lultimo elemento che costituisce l'insieme degli interventi previsti per la realizzazione dellHub Est costituito dal nodo che funge da cerniera di collegamento tra l'Area di Imbarco D esistente e la riconfigurata Area di Imbarco C. L'edificio, caratterizzato da una pianta circolare, articolato su due livelli fuori terra con un grande vuoto centrale dove sono previsti i collegamenti verticali composti da una coppia di ascensori panoramici e tre scale mobili. I due livelli sono permeati dall'illuminazione naturale proveniente da un grande lucernaio e da nastri perimetrali. Tali nastri sono stati progettati per consentire ai passeggeri una grande visibilit della zona airside. Il flusso dei passeggeri in arrivo al livello terra avviene tramite un portale protetto esternamente da una pensilina aerea in cristallo sostenuta da una struttura metallica. Gli adeguamenti e gli ampliamenti sopra descritti contemplano unespansione sullarea attualmente occupata dal fabbricato Crew Briefing Center e Varco Equipaggi di Alitalia, che sar demolito nellambito dellintervento. Il fabbricato ha un'impronta a terra di circa 900 mq e si trova nell'estremit nord-ovest dell'area d'intervento, nella zona compresa tra le Aree Imbarchi C e D. Esso si sviluppa su unico piano pilotis con struttura in carpenteria13

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD metallica, posto a quota +6.77. Le funzioni attualmente presenti in questo edificio sono le seguenti: Sale equipaggi, uffici, servizi igienici. Avancorpo T3 Ledificio del nuovo Avancorpo del T3 si sviluppa su quattro livelli ( quota interrato a -3,20, quota piazzali 1,70, quota 7,20 quota 13,50 ) pi due livelli di piani tecnici intermedi sui fronti ( a quota 10,80 e 17,10 ) e la copertura, con il fronte longitudinale sud di 240 m circa ed uno spessore trasversale di circa 59 m. Il nuovo Avancorpo staccato dallattuale fronte del Terminal esistente di circa 15,60m, e ad esso collegato con tre ponti sospesi , tra lattuale quota 6,05 del terminal esistente e quota 7,20 del nuovo edificio. Il collegamento allarea di imbarco F assicurato da un quarto ponte pensile da quota 7,20 dellAvancorpo a quota 8,20 allarea di imbarco F, gi previsto nel progetto di appalto, rispetto al quale ha un minor sviluppo. Posizionamento, dimensioni e perimetro del corpo di fabbrica sono state strettamente condizionati dalle esigenze funzionali dei flussi passeggeri e degli utilizzi interni previsti ai vari livelli, dalle valutazioni sul distacco ottimale dal fronte della aerostazione esistente (aspetti di sicurezza antincendio, viabilit definitiva ed in corso dopera, operativit area bagagli, confine aree di cantiere,ecc), dai limiti imposti sul lato aria dalle esigenze apron e viabilit. Il volume fuori terra del nuovo Avancorpo articolato a tutti i livelli secondo linviluppo massimo consentito dai vincoli suddetti. E stato riproposto il passo strutturale nel senso longitudinale di 12,50 m ,del Terminal 3, portato a 25,00 m solo allultimo interpiano per consentire campate pi ampie sotto la copertura. Il passo strutturale nel senso trasversale ( condizionato da esigenze funzionali e dalle preesistenze nel sottosuolo delle attuali gallerie bagagli da preservare ), sostanzialmente scandito ai vari livelli in tre campate ed aggetti laterali con simmetria centrale, portato anchesso allultimo interpiano sotto copertura ad unica luce di 45m. Sono previste a livello piazzali rientranze continue lungo i fronti, lato piste per accosto dei cobus e lato Terminal C per passaggio impianti e accosto mezzi di servizio. La viabilit in senso longitudinale esterna al perimetro delledificio, raccordata sotto lo stesso dai tratti trasversali, distinta in una viabilit lato piste per circolazione aeroportuale generale e accosto cobus ) e una viabilit lato Terminal 3 per circolazione di servizio carrelli bagagli, merci, manutenzioni, VVF, soste tecniche, ecc. Alla stessa quota piazzali il nuovo edificio attraversato, alle due testate est ed ovest ed al centro, da tre viabilit di servizio trasversali sottopassanti ( H netta 4,50m ), che collegano tra loro quelle longitudinali esterne. Le facciate sono generalmente a specchiature regolari vetrate ed opache fisse ed apribili ( L=4,16 x H=1,50 m) su tutti i fronti, scandite sul passo dei montanti verticali strutturali di perimetro degli impalcati.

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A Nella facciata nord lato aria prevista nel tratto centrale una caratterizzazione particolare tramite linserimento nella parte centrale del fronte, per il resto vetrato, di una ampia parete ventilata opaca, che aggetta rispetto al filo rettilineo e verticale del fronte e ad andamento variabile anche nello spessore del distacco, dotata di una serie di asolature continue finestrate sul lato interno e in corrispondenza esterno - articolate in funzione delle attivit interne. Essa in particolare consente con un ribassamento dellandamento superiore, unampia vetrata in corrispondenza della doppia altezza centrale che connette quota 7,20 alla quota 13,50consentendo un affaccio diretto sulle piste. La copertura costituisce laltro elemento architettonico caratterizzante ed unificante il nuovo corpo aggiunto. Essa articolata internamente secondo una visibile scansione strutturale di coppie di travi trasversali ad andamento curvo sia in pianta che in alzato, con luce trasversale di 45 m e sostenute da appositi appoggi divaricati a partire dalle colonne verticali di sostegno poste longitudinalmente a cadenza di 25 m, venendosi cos a definire uno spazio unitario generale a navata continua fortemente caratterizzato, al di sotto della quale si articoleranno in futuro i volumi pi bassi delle aree commerciali di quota 13,50 ( mezzanino ). La copertura poi caratterizzata nella parte centrale da un lucernario continuo a specchiature vetrate strutturali su maglia triangolare, a sezione trasversale ed andamento planimetrico entrambi curvilinei variabili. Area di Imbarco F La soluzione progettuale architettonica dellArea di Imbarco F, che si inserisce come nuovo volume nel contesto dellAeroporto di Fiumicino, nasce dallesigenza di offrire unimmagine coordinata ed unitaria allintero lato aria, gi costituito dallArea di Imbarco A, B, dal Satellite D (Ovest) e dalle strutture, stazione ed impalcato, dellAutomated People Mover. La nuova Area di Imbarco F sar funzionalmente collegata, attraverso una specifica struttura a ponte (corpo di collegamento), alle strutture del nuovo Avancorpo del Terminal 3, di contestuale realizzazione. Il sistema dei servizi passeggeri, in arrivo ed in partenza, situato su un unico livello, impostato alla quota di m. + 8,20 s.l.m. Il nuovo molo si svilupper in direzione sud-nord con un corpo di fabbrica regolare a pianta rettangolare, che misura una larghezza di 65 ml. (divisa in sette campate strutturali di diversa ampiezza), ed una lunghezza di ml 280, suddivisa in campate modulari costanti di m 14,40. Lungo i fronti laterali, Est ed Ovest e sulla testata nord, sono serialmente disposte 14 prepasserelle, con struttura a ponte ad unica campata, che collegano il molo ai torrini di imbarco, distanziati dal molo per consentire la movimentazione e la sosta dei mezzi di rampa.

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A Nel presente progetto prevista, alla radice del molo, nel tratto compreso tra gli allineamenti 2 e 6, la realizzazione delle strutture in elevazione e degli impalcati dove prevista la centrale U.T.A e le torri evaporative dellimpianto di condizionamento . Al livello dei piazzali, quota + 1,80, il progetto prevede la realizzazione del 2 Baggage HandlingSystem (BHS), che occuper una superficie complessiva di mq. 13.800. E inoltre prevista la realizzazione di un parziale piano interrato, a quota 3,20, che si estende per una ampiezza di circa 12.500 mq,sostanzialmente dedicato al 2 sistema di controllo sicurezza del 100% del bagaglio di stiva. Terminal T4 Il completamento del Sistema Aerostazioni di Fiumicino Sud nellottica futura di modello operativo Dual Hub prevede uno sviluppo sostanziale della zona ovest delle aerostazioni limitrofa al Terminal 3 con la realizzazione di un nuovo Terminal T4 e di un molo annesso, futura area di imbarco J. Attualmente larea occupata in parte dalle piazzole aeromobili del quadrante 800 ed in parte dalle palazzine per magazzini e uffici MU delle quali prevista la rimodulazione e la riprotezione. La contiguit al sistema aerostazioni esistente, ed in particolare allattuale T3 verso il quale previsto un collegamento per gestire i passeggeri in transito, garantir altres luniformit del fronte landside. Le nuove infrastrutture si rendono necessarie per accogliere il traffico dei vettori low fare / low cost attualmente gi presenti sullo scalo presso il Terminal 2 e il Terminal 3. Tale componente di traffico verr allocata nel nuovo terminal per consentire lestensione ad Ovest del Terminal 1 nel progetto dellHub Est cos come descritto nei paragrafi precedenti. Loperativit del limitrofo T5 verr garantita fino alla necessaria demolizione per consentire la realizzazione delle piazzole Sud a servizio dell'area di imbarco J. Lintervento contribuir ad aumentare la capacit dello scalo adeguando la stessa alla crescita di traffico prevista; in particolare verr incrementata la percentuale di piazzole servite da loading bridge e di conseguenza il livello di servizio al passeggero. Lannessa area di imbarco J ed il Terminal saranno realizzati su due livelli operativi e con layout integrato con le infrastrutture esistenti. In particolare, il T4 sar realizzato per accogliere i passeggeri in partenza ed arrivo con i necessari sottoservizi dimensionati per garantire un livello di servizio idoneo in funzione della crescita di traffico prevista. Presso il T4 verranno realizzati una serie di gates remoti mentre presso il molo al livello superiore si realizzeranno i gate di imbarco mentre a livello apron sar realizzato un nuovo impianto per la gestione dei bagagli. B.1.1 Piazzali aeromobili Tipologie di pavimentazione Le pavimentazioni sono previste di tipo:

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD Piazzali a contatto di pertinenza A.I. F Piazzali a contatto di pertinenza A.I. J TOTALE mq mq mq 69.263 24.106 126.201

rigido per la parte che costituisce gli stand AA/MM semirigido la parte riguardante le vie di rullaggio a servizio dei piazzali flessibile la pavimentazione della viabilit di servizio. La sovrastruttura di pavimentazione rigida presenter la seguente composizione: lastre di calcestruzzo stese a macchina sp. = 36 cm strato di base in misto cementato sp.= 20 cm strato di fondazione in misto frantumato stabilizzato meccanicamente sp. = 30 cm materiale arido di riempimento di spessore variabile. La pavimentazione semirigida sar composta da: strato di usura in conglomerato bituminoso ad alto modulo sp. = 6 cm strato di collegamento (tipo binder) ad alto modulo sp. = 6 cm strato di base in conglomerato bituminoso ad alto modulo sp. = 15 cm strato di base in misto cementato sp. = 20 cm strato di fondazione in misto frantumato stabilizzato meccanicamente sp. = 30 cm materiale arido di riempimento di spessore variabile. La pavimentazione flessibile della viabilit di servizio sar composta da: strato di usura in conglomerato bituminoso ad alto modulo sp. = 6 cm strato di collegamento (tipo binder) ad alto modulo sp. = 6 cm strato di base in conglomerato bituminoso ad alto modulo sp. = 12 cm strato di fondazione in misto frantumato stabilizzato meccanicamente sp. = 15 cm materiale arido di riempimento di spessore variabile.

Superfici complessive Piazzali a contatto di pertinenza A.I. A mq 32.832

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD La realizzazione delle nuove pavimentazioni prevede la demolizione delle pavimentazioni bituminose o in calcestruzzo esistenti sulle aree di intervento. Parte dei materiali provenienti dalle demolizioni saranno recuperati ed impiegati per la realizzazione degli strati di fondazione, del misto cementato, delle lastre di calcestruzzo, nonch per gli strati di riempimento e previe verifiche e analisi previste dalla normativa vigente.

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

B.1.2

Terminal e Aree di imbarco

Aspetti dimensionali Superficie di impronta Area di Imbarco A Avancorpo T1 Ampliamento T1 e Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D Area di imbarco F, Avancorpo T3 Terminal 4, Area di Imbarco J TOTALE mq mq mq mq mq mq mq 13.275 6.903 20.716 37.412 26.634 104.940

Volumetria fuori terra e interrato Area di Imbarco A Ampliamento T1 e Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D mc mc 195.360 219.572

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A Area di imbarco F, Avancorpo T3 Terminal 4, Area di Imbarco J TOTALE mc mc mc 557.310 383.100 1.355.342-0,75

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

Quote assolute s.l.m.m. (m)+1,80

Quote da p.c. (m) Piano Campagna0,00

Aspetti strutturali fondazioni Si riporta di seguito la stratigrafia del sito, oltremodo uniforme in tutta la zona interessata dal complesso strutturale costituito dai terminal e dai piazzali di pertinenza a contatto. La realizzazione delle nuove opere ricade essenzialmente in aree gi edificate (edifici e/o pavimentazioni) e pertanto in linea generale sono riscontrabili le seguenti unit partendo dal piano campagna: pavimentazione (se esistente) in cls e materiale di riporto per 11,5 m; successione di livelli di sabbia fine con percentuale variabile di limo ed argilla e presenza di materiale organico. Tale formazione (A) si considera unica e di potenza variabile tra 20 e 23 m. formazione (B) costituita da limi argillosi parzialmente organici, scarsamente addensati con intercalazioni sabbiose.

Quota falda

Terreno tipo A -sabbia medio fine a tratti limosa= 4 0

Stratigrafia tipo

-18,20

-15,00

Terreno tipo B -limo sabbioso argillosoIn funzione della stratigrafia del territorio si prevedono per la realizzazione delle strutture dei terminal le seguenti tipologie di fondazioni: Fondazioni Superficiali: Previste per opere secondarie caratterizzate da carichi di modesta entit (Cunicoli, gallerie servizi, ecc.)

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD Fondazioni Profonde (Pali): Previste per le opere principali caratterizzate da carichi di maggiore entit (Terminal, corpi scala, corpi di collegamento sopraelevati, ecc.). In considerazione , dei parametri geotecnici che caratterizzano il terreno sabbioso argilloso (Tipo B), per le fondazioni profonde previsto limpiego di pali trivellati ad elica continua e/o pali infissi staticamente (diametro variabile tra 500 e 800mm) il cui sviluppo deve ricadere completamento allinterno del primo strato di terreno (Tipo A) con quota massima circa pari a 17,00 m s.l.m. (lunghezza totale circa 19 m).

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

Tipologia Fondazioni Tipo di Manufatto Area di Imbarco A Avancorpo T1 Ampliamento T1 Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D Area di imbarco F, Avancorpo T3 Terminal 4 Area di Imbarco J X X X X X X X Platea Cls Pali Infissi Pali trivellati X X X NOTE h scavo ~7m ~6m ~6m ~ 2-5 m ~2m ~7m ~7m ~ 2-5 m

Si descrivono di seguito le caratteristiche principali e le modalit esecutive dei pali C.F.A. (Continuous Flight Auger): trivellati con elica continua gettato in opera con calcestruzzo pressato: Generalit: Il palo C.F.A. (Continuos Flight Auger) un palo trivellato con elica continua gettato in opera con calcestruzzo pressato. Caratteristica principale del sistema lassenza dei fanghi bentonitici, polimeri o di tubi forma di rivestimento, nonch la drastica riduzione della quantit di terreno estratto; Trivellazione: lutensile di perforazione, costituito da unelica continua o coclea, collegata in sommit ad una testa di rotazione scorrevole lungo una torre guida, penetra nel suolo per la sua tendenza ad avvitarsi e porta in superficie una modesta quantit di terreno. Lasta della coclea, durante la perforazione, chiusa allestremit

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A inferiore. Si opera cos una certa compressione laterale che aumenta la densit naturale originaria del suolo. Velocit di rotazione e di penetrazione possono essere variate in funzione delle caratteristiche del terreno. La quota della falda acquifera non influenza in alcun modo le operazioni di pianificazione; Getto del Calcestruzzo: raggiunta la quota di progetto si procede al getto del palo. Il calcestruzzo viene immesso attraverso lasta della coclea e fuoriesce in pressione alla base della stessa. Gradualmente, in concomitanza con la formazione del fusto, la coclea viene estratta dal terreno. La pressione del calcestruzzo esercita una continua spinta sulla coclea verso lalto, collaborando allestrazione e garantendo nel contempo lassoluta continuit del fusto del palo. Il getto procede fino ad ultimazione del palo sfilando gradualmente la coclea mentre il calcestruzzo fluisce con continuit Armatura: larmatura del palo C.F.A. viene immessa a getto ultimato per tutta la lunghezza richiesta dagli sforzi flessionali. Nel caso di lunghi pali soggetti a trazione, particolari forme di armature possono essere poste in opera per interessare la totale lunghezza del palo. Vantaggi: o Assenza di decompressione - Nel palo C.F.A. il terreno, a differenza di altri tipi di palo trivellato, normalmente non viene asportato durante la fase di trivellazione, ma addirittura viene compressa per lintroduzione della coclea. Durante la fase di getto, esso viene pressato dal calcestruzzo; o Penetrabilit - Il palo C.F.A. adatto in qualsiasi tipo di terreno; il metodo si rivela efficiente anche per lattraversamento di livelli cementati o per limmorsamento alla base grazie allaggressivit dellutensile di fondo; o Silenziosit e assenza di vibrazioni: La coclea penetra nel terreno gradualmente senza provocare alcuna vibrazione ed alcun rumore cos da permettere luso dei pali C.F.A. anche nei centri abitati e in adiacenza di strutture; o Rapidit ed economia: La sequenza esecutiva garantisce una produzione giornaliera molto elevata e rende il palo C.F.A. economicamente vantaggioso Caratteristiche Tecniche: si eseguono pali C.F.A. con diametri compresi fra mm 250 e mm 1000 e fino a profondit 30/32 metri in funzione del caratteristiche del terreno. Nel palo C.F.A. viene normalmente impiegato un calcestruzzo di consistenza fluida eventualmente additivato per ottenere lopportuna lavorabilit. Viene eseguito in terreni di qualsiasi natura, di scarsa o media resistenza, indifferentemente in presenza o assenza dacqua di falda. Pu essere realizzato anche in terreni instabili senza uso di tubi di rivestimento giacch l metodo non implica alcuna situazione di scavo aperto. Lunico limite allinconsistenza del terreno dato dalla capacit del terreno stesso di resistere alla pressione del calcestruzzo fluido presente alla fine del getto, come tutti i tipi di palo gettati in opera senza un rivestimento permanente. Il metodo permette di eseguire pali trivellati aventi caratteristiche di sicurezza e portata e ad un tempo di minimizzare sia il rumore che le vibrazioni. Il palo C.F.A quindi il sistema di palo con il minor disturbo: per il terreno per i fabbricati limitrofi esistenti

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SCHEMA DI ESECUZIONE DEI PALI TRIVELLATI

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A SCHEMI E/O DETTAGLI TIPO ELEMENTI IN ELEVAZIONE

Aspetti strutturali - elementi in elevazione Tipologia Strutture Portanti Verticali - Pilastri Tipo di Manufatto Area di Imbarco A Ampliamento T1 e Avancorpo T1 Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D Area di imbarco F Avancorpo T3 Terminal 4 Demolizione palazzine MU e Area di Imbarco J acciaio X X X X X X X X X X X X c.a. X Orizzontali - Solai Prefabbricati X X X X X X X X getti in opera X X X X X X X X NOTEDettaglio Nodi Costruttivi

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A SCHEMI E/O DETTAGLI TIPO ELEMENTI IN ELEVAZIONE

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Sezioni Trasversali Tipo Edificio Terminal

Sezioni e piante Passerella sopraelevata

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD Involucro esterno Tipologia Chiusure Verticali Facciate Facciata Facciata Panneli continua continua prefabbricati vetrata opaca X X X X X X X X X X X X X X X X X x Area di imbarco A Facciata ventilata opaca ( lastre portaintonaco)

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A al sistema aerostazioni esistente, e in particolare allattuale T3 verso il quale previsto un collegamento, garantir luniformit del fronte landside. Il nuovo Terminal sar organizzato in due livelli di arrivi e partenze ed un livello mezzanino airside. Al livello di accesso dal curbside partenze saranno localizzate la hall check-in, i controlli di sicurezza e larea commerciale direttamente collegata ai gate remoti al livello inferiore. Qui sono previsti gli arrivi remoti SCH e NON SCH, la sala riconsegna bagagli e la hall landside. Come nuove aree di imbarco sono previste le aree denominate A, E, F e J.

Tipo di Manufatto

Area di Imbarco A Ampliamento T1 e Avancorpo T1 Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D Area di imbarco F Avancorpo T3 Terminal 4 Area di Imbarco J Aspetti funzionali Avancorpo T1

Il nuovo molo allestremit est del sistema aerostazioni sar organizzato su un livello dedicato agli impianti, due livelli operativi ed un mezzanino per accogliere 14 gate dotati di loading bridge e 10 gate remoti. Il collegamento con il T1 avverr tramite un passaggio soprelevato verso lAvancorpo T1. Area di imbarco E Lintervento riguarda la realizzazione dellAvancorpo del T3 attraverso un edificio indipendente e collegato alle aerostazioni esistenti tramite una serie di passerelle pedonali sopraelevate. Il nuovo avancorpo accoglier 8 gate per imbarchi remoti al livello piazzali e attivit commerciali, di ristorazione e sale VIP nei due livelli superiori. Il nuovo Avancorpo T3 staccato dallattuale fronte del Terminal 3 di 15,60m e ad esso collegato con tre percorsi sospesi, tra lattuale quota 6,05 del Terminal esistente e quota 7,20 del nuovo edificio, accoglie gate per imbarchi remoti al livello piazzali e attivit di servizio, di ristorazione e sale di attesa passeggeri nei due livelli superiori Area di imbarco F Larea di imbarco F accoglier su un livello unico 14 gate di imbarco provvisti di loading bridge ed un nuovo impianto bagagli a livello piazzali. Il collegamento al Sistema Aerostazioni esistente avverr tramite lAvancorpo T3. Il collegamento allarea di imbarco F assicurato da un quarto percorso pensile da quota 7,20 dellAvancorpo a quota 8,20 del T3 rispetto al quale ha un minore sviluppo. Posizionamento, dimensioni e perimetro del corpo di fabbrica sono state strettamente condizionati dalle esigenze degli utilizzi interni ai vari livelli, dalle valutazioni sul distacco ottimale dal fronte della aerostazione esistente (sicurezza antincendio, viabilit definitiva ed in corso dopera, operativit area bagagli, confine aree di cantiere), dai limiti e distacchi imposti sul lato aria dalle esigenze apron e viabilit. Area di imbarco J La nuova area di imbarco J, direttamente collegata al nuovo Terminal 4, verr organizzata su due livelli operativi che prevedono il sistema BHS al livello piazzali e 11 gate serviti da

Lintervento riguarda lestensione sul fronte piazzali del Terminal 1 esistente. Ampliando la profondit del Terminal potranno essere inseriti nuovi spazi operativi e di servizio dellHub Est. Ampliamento Ovest T1 Lintervento riguarda lestensione sul fronte ovest del Terminal 1 esistente verso le aree oggi occupate dal Terminal 2 e dallarea di imbarco C. Del primo si prevede la demolizione e della seconda la riconfigurazione in maniera da creare nuove aree da destinare a servizi e aree di imbarco e al completamento dei sottosistemi di Terminal oggi presenti (check-in, controlli di sicurezza, nastri riconsegna bagagli, ecc.) in maniera tale da accogliere il traffico crescente previsto per lHub Est. Terminal 4 Il nuovo Terminal sorger in Area Ovest nellarea attualmente occupata dalle palazzine per magazzini e uffici MU e in parte dalle piazzole aeromobili del quadrante 800. La contiguit22 Procedura VIA Documenti di approfondimento, Volume II Infrastrutture e Ambiente

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A loading bridge al livello superiore. E altres prevista la realizzazione di 9 gate con imbarco remoto.

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A igienici e sale vip alla quota partenze; la demolizione di porzione del corpo di fabbrica della fontana esterna sul fronte laterale del Terminal esistente e dei locali in esso contenuti Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D SI X NO

CC.1C.1.1

Opera come cantierizzazioneAttivit di cantierizzazioneAttivit di cantierizzazione

Tipologie di lavorazioni (descrizione) Il cantiere edile o infrastrutturale una attivit che si compone di una molteplicit di attivit, svolte su uno spazio spesso limitato, ma distribuite variamente nel tempo. Per la valutazione degli aspetti ambientali connessi alle attivit di cantiere sono determinanti le attivit di analisi preliminare, in particolare le tecniche e i processi produttivi tipici delle lavorazioni edili unitamente alla conoscenza del contesto operativo e locale, ovvero le indagini sul contesto in cui si svolge il cantiere. In fase di pianificazione del cantiere, lanalisi ambientale comincia, pertanto, con lindividuazione di macrofasi operative. Per la realizzazione delle opere oggetto della presente scheda (Terminal e piazzali a contatto) sono previste le seguenti principali tipologie di attivit: demolizioni con mezzi meccanici scavi e movimenti terra opere provvisionali opere di fondazione (fondazioni speciali) opere in cemento armato con produzione di calcestruzzo e cemento da impianti mobili o fissi opere stradali (pavimentazioni stradali e/o aeroportuali) con produzione di conglomerati bituminosi da impianto mobili o fissi.

Demolizione degli edifici costituenti il Terminal T2; demolizione del collegamento tra la radice dellarea di imbarco B e ledificio denominato ex B11-B21; demolizione delle scale di sicurezza esterne; demolizione delledificio denominato CBC Alitalia; demolizione del collegamento tra larea di imbarco D e ledificio denominato ex B11-B21; demolizione del collegamento pedonale sopraelevato dellarea di imbarco D; demolizione del corpo di fabbrica contenente un gruppo di collegamenti verticali afferente lex Molo Est. Area di imbarco F, Avancorpo T3 SI X NO

Le demolizioni afferenti la realizzazione della nuova area di imbarco F riguardano essenzialmente le pavimentazioni esistenti in conglomerato bituminoso e in cls, la demolizione integrale delledificio denominato X-ray; la demolizione della pensilina di fronte al 100% controllo sicurezza bagagli, la demolizione del corpo scale ascensori e pensiline aggettanti di fronte agli allineamenti 12-14, la demolizione delle scale transiti nellattuale aerostazione, la demolizione delle torri faro sul fronte attuale aerostazione, la demolizione delle postazioni di imbarco Sierra, la demolizione dellattuale parete vetrata che seziona sul fronte lato aria il corridoio esterno rispetto alla Galleria Transiti. Terminal T4, Area di Imbarco J SI X NO

Demolizioni Area di Imbarco A SI X NO

Demolizione delle pavimentazioni stradali alla quota piazzali, la demolizione del tratto di rete fognaria delle acque bianche e delle altre opere di urbanizzazione primaria che eventualmente ricadano nellarea su cui prevista la realizzazione delledificio. La realizzazione del nuovo terminal richiede inoltre la demolizione delle esistenti Palazzine MU, la demolizione dellaerostazione T5 e la demolizione del esistente Inceneritore. Indicazione delle profondit degli scavi Tipo di Manufatto Area di Imbarco A Ampliamento T1 e Avancorpo T1 Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D Area di imbarco F e Avancorpo T3 Terminal T4 Area di Imbarco J Profondit di scavo (h scavo dal piano di campagna) ~ 7,0 m ~ 6,0 m ~2/5,0 m ~ 2,0 m ~ 7,0 m ~ 6,0 m

Demolizione dei piazzali esistenti in conglomerato cementizio, compreso sottofondi, demolizione delle superfici semirigide in conglomerato bituminoso e viabilit veicolare. Ampliamento T1 e Avancorpo T1 SI X NO

Demolizione delle pavimentazioni stradali alla quota piazzali, la demolizione del tratto di rete fognaria delle acque bianche e delle altre opere di urbanizzazione primaria che eventualmente ricadano nellarea su cui prevista la realizzazione dellAvancorpo; la demolizione del manufatto bagagli esistente lato aria, la demolizione delle scale metalliche di sicurezza esterne; demolizione del gruppo servizi igienici, di parte del commerciale e dei locali Enti di stato nella zona arrivi del Terminal attuale a quota piazzali; la demolizione di porzione del solaio a quota +6,50 per il passaggio nastri dalla nuova postazione di drop check-in della nuova hall partenze; la demolizione di parte delle aree commerciali, servizi24 Procedura VIA Documenti di approfondimento, Volume II Infrastrutture e Ambiente

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A Impianti fissi per produzione di conglomerati cementizi e bituminosi La produzione dei conglomerati cementizi e bituminosi avviene in generale presso impianti fissi esistenti sul territorio e quindi gi in possesso delle necessarie autorizzazioni. Per alcuni cantieri, di grande rilevanza, ipotizzabile, per mitigare limpatto delle attivit di cantiere sullambiente esterno, la messa in esercizio di impianti fissi a servizio del cantiere (impianti di betonaggio, impianti di produzione di conglomerato bituminoso, impianti di frantumazione e vagliatura inerti). Tale possibilit presuppone il preventivo rilascio di titolo autorizzativo da parte degli enti competenti. Impianti fissi Tipo di Manufatto Area di Imbarco A Ampliamento T1 e Avancorpo T1 Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D Area di imbarco F Avancorpo T3 Terminal T4 Area di Imbarco J Criteri di riutilizzo e stoccaggi temporanei materiali L'individuazione dei fabbisogni in materie utilizzabili nei diversi processi costruttivi e dei materiali di scarto che necessario conferire in siti idonei, viene individuato sulla base della stima dei volumi di scavo, di riporto e dei quantitativi di materiali necessari per il confezionamento degli strati di sottofondazione (misti granulari, misti legati a cemento e/o bitumi, ecc) delle nuove opere da realizzare. Gli attuali strumenti di programmazione delle attivit estrattive raccomandano, ogni qualvolta sia possibile, il riutilizzo dei materiali di risulta, piuttosto che lapprovvigionamento tramite cave di prestito o gi in esercizio. Conformemente a tale indirizzo, si prevede in questa sede di riutilizzare, in parte, il materiale proveniente dagli scavi e dalle demolizioni, per la realizzazione degli strati di sottofondo delle nuove pavimentazioni o rinterri delle opere di fondazione dei fabbricati da costruire. Obiettivo che si intende perseguire , pertanto, realizzare le opere, garantendo standard qualitativi elevati delle opere, minimizzando, nel contempo, limpatto sullambiente. A tal fine stato studiato, sia da un punto di vista prestazionale, che ambientale, il reimpiego integrale, previe verifiche come da normativa vigente, nelle lavorazioni previste, dei materiali di risulta, differenziando tale reimpiego a seconda della natura dei materiali di risulta (scavo o demolizioni) e della posizione che andranno ad occupare. Conglomerati cementizi X X X X X X X Conglomerati bituminosi X X X X X X X

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD Limpiego nelle modalit sopra descritte dei materiali provenienti dagli scavi e dalle demolizioni offre i seguenti molteplici vantaggi: consente un minore sfruttamento delle cave di prestito in quanto una quota parte di materiale fresco necessario per la realizzazione delle nuove opere, viene sostituita da materiale di risulta; non va ad alimentare inutilmente le discariche con materiali di ottima qualit; riduce il quantitativo di bitume necessario per il confezionamento di conglomerati bituminosi in quanto il vecchio legante viene riattivato mediante additivi; diminuisce lentit dei trasporti stradali complessivi per effetto della ridotta necessit di approvvigionamenti di materiali

Dal punto di vista ambientale, si ricorda che la tabella di riferimento per verificare se leventuale concentrazione di inquinanti nelle terre da scavo supera i valori di legge che ne permettono lutilizzo in determinate aree, in funzione della loro destinazione duso, costituita dalla tabella 1 dellallegato 5 alla parte IV - Titolo V del D. Lgs. n. 152/2006, come modificato dal D. Lgs. n. 4/2008. Per il riutilizzo dei materiali si fa riferimento al caso in cui le terre e rocce da scavo indagate abbiano una concentrazione di inquinanti che non supera i limiti di norma: in caso contrario terre e rocce da scavo vanno considerate come materiali potenzialmente contaminati e quindi debbono essere gestite secondo le specifiche procedure previste dallo stesso decreto. Per la realizzazione dei terminal e dei relativi piazzali a contatto per le materie provenienti dagli scavi e dalle demolizioni, sono previste le seguenti modalit di riutilizzo: rinterri con materiale arido per opere civili ed infrastrutturali; riutilizzo degli inerti per la realizzazione degli strati meno superficiali delle nuove sovrastrutture e nello specifico; o nel confezionamento di binder con bitume tradizionale; o nel confezionamento dello strato di base con bitume tradizionale; o nel confezionamento della sottobase in misto legato a cemento e/o a bitume; o nella produzione dello strato di fondazione in misto granulare; reimpiego per la realizzazione di Terrapieni da realizzare perimetralmente alle infrastrutture di volo allinterno del sedime aeroportuale secondo forme e dimensioni compatibili con le norme aeroportuali. In linea generale i terrapieni dovranno essere ubicati oltre la strip (area di sicurezza) delle infrastrutture di volo con pendenza non superiori a 1/7 ed altezza massima a quota non superiore a 3 m dalla corrispondente quota della adiacente infrastruttura di volo. (vedi planimetria allegata). I suddetti terrapieni potranno essere utilizzati anche per lo stoccaggio temporaneo dei materiali di scavo in caso di indisponibilit di aree allinterno delle aree di cantiere.

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD C.1.2 Attivit di aggottamento delle acque

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A Necessit di aggottamento Nei casi in cui il piano di posa della fondazione si trovi al di sotto del livello di falda, sar necessario mantenere il livello della superficie piezometrica almeno 50cm al di sotto del piano di posa stesso (tramite lintervento di un sistema well-point o di trincee drenanti) fino al termine del getto della fondazione e del completo ritombamento dello scavo. Gestione delle acque emunte con individuazione dei corpi ricettori Allo stato attuale ADR dotata di una rete di raccolta della acque emunte che ha la finalit di recapitare le acque emunte dai well point sino al corpo recettore. Per soddisfare le esigenze del corpo recettore sono state previsti diversi punti di raccolta che si raccordano alle rete principale di smaltimento (Tubazioni in PVC) ubicata allinterno dei cunicoli servizi esistenti. In ogno dei suddetti punti di rilancio prevista linstallazione di una stazione di sedimentazione e di pompaggio.

Caratteristiche della falda in corrispondenza delle aree di lavorazione In base ai risultati dei sondaggi ad oggi eseguiti, il profilo stratigrafico di progetto si pu riassumere nel seguente modo: Successione di livelli di sabbia fine/medio-fine, con una percentuale variabile di terreno coesivo (ovunque inferiori al 5%), prevalentemente limoso ma a tratti argilloso. Si riscontra presenza di materiale organico. La potenza complessiva di questo strato di 20-23 m e pu pertanto considerarsi globalmente come ununica formazione. Al di sotto di questa successione di sabbie, e fino almeno alle profondit investigate (al massimo 40 m sotto il piano campagna), il terreno costituito da limo con argilla debolmente sabbioso: le percentuali di argilla sono variabili, ma si mantengono sempre entro il 50% della composizione totale; le percentuali di sabbia sono comprese fra il 5% e il 15%. Di seguito, si riporta la stratigrafia geotecnica adottata per il progetto.

0.75 m

p.c.

terreno tipo A

20-23 mterreno tipo B

zIl piano di campagna presenta nellambito delle aree di intervento oggetto della presente scheda, quote assolute comprese tra 1.60 m s.l.m. e 1.90 m s.l.m., con quota assoluta media di +1.80 m s.l.m.. La superficie di falda, risulta, posto, rispetto al piano campagna (quota +1.80 m), alla quota assoluta media di circa -0.75 m s.l.m..26 Procedura VIA Documenti di approfondimento, Volume II Infrastrutture e Ambiente

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A C.1.3 Attivit di approvvigionamento e smaltimento dei materiali

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD Per gli inerti provenienti dalle demolizioni, ritenuti non inquinanti, saranno disposte nellambito del cantiere e comunque allinterno del sedime aeroportuale, in attesa del successivo riutilizzo, idonee aree di stoccaggio temporaneo trattate (tipologia di pavimentazione e sistemi di smaltimento e trattamento acque) nel rispetto delle vigenti norme di riferimento; in alternativa si proceder al conferimento del materiale presso impianti di riciclo autorizzati ubicati sul territorio. Elaborati grafici di supporto Carta dei siti di approvvigionamento e smaltimento (vedi Ambiente - Volume II)

Gestione degli approvvigionamenti (terre ed inerti) Gli attuali strumenti di programmazione delle attivit estrattive raccomandano, ogni qualvolta sia possibile, il riutilizzo dei materiali di risulta piuttosto che lapprovvigionamento tramite cave di prestito o gi in esercizio. Obiettivo che si intende perseguire , pertanto, realizzare le opere, garantendo standard qualitativi elevati delle opere, minimizzando, nel contempo, limpatto sullambiente. Conformemente a tale indirizzo, si prevede in questa sede di riutilizzare, in parte, il materiale proveniente dagli scavi e dalle demolizioni per la realizzazione degli strati di sottofondo delle nuove pavimentazioni o rinterri delle opere di fondazione dei fabbricati da costruire. Si proceder pertanto ad acquisire materiale vergine dallesterno solo per la parte eccedente del fabbisogno rispetto al materiale riutilizzabile. E previsto inoltre limpiego di materiale vergine per la produzione dei conglomerati bituminosi necessari per la realizzazione degli strati di binder e di usura delle pavimentazioni e per la produzione dei conglomerati cementizi. Gestione degli esuberi (materiali derivanti da attivit di scotico, scavo e demolizione) Dal punto di vista ambientale, si ricorda che la tabella di riferimento per verificare se leventuale concentrazione di inquinanti nelle terre da scavo supera i valori di legge che ne permettono lutilizzo in determinate aree, in funzione della loro destinazione duso, costituita dalla tabella 1 dellallegato 5 alla parte IV - Titolo V del D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dal D.Lgs. n. 4/2008. Per il riutilizzo dei materiali si fa riferimento al caso in cui le terre e rocce da scavo indagate abbiano una concentrazione di inquinanti che non supera i limiti di norma: in caso contrario terre e rocce da scavo vanno considerate come materiali potenzialmente contaminati e quindi debbono essere gestite secondo le specifiche procedure previste dallo stesso decreto. Per quanto concerne gli esuberi essi saranno trattati nei seguenti modi: Per la realizzazione dei terminal e dei relativi piazzali a contatto per le materie provenienti dagli scavi e dalle demolizioni, sono previste le seguenti modalit di riutilizzo: I materiali non riutilizzabili in quanto inquinanti saranno gestiti secondo le vigenti disposizioni di legge in materia di smaltimento dei rifiuti; Per le terre non inquinanti si proceder allo stoccaggio temporaneo presso le aree di cantiere, quando possibile, o presso aree messe opportunamente individuate per il necessario stoccaggio temporaneo in attesa del riutilizzo nellambito del cantiere e altri cantieri allinterno del sedime aeroportuale (esempio terrapieni autorizzati e/o da autorizzare allinterno del sedime)

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD C.1.4 Attivit di movimentazione dei materiali

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

Movimentazione dei materiali Per la movimentazione dei materiali la logistica prevede lindividuazione dei percorsi pi brevi in termini di tempo e di spazi di percorrenza, la corretta programmazione e razionalizzazione degli approvvigionamenti, la regolamentazione degli accessi, il lavaggio delle ruote e delle carrozzerie in uscita dal cantiere e lobbligo di copertura con teloni dei carichi polverulenti. I mezzi di cantiere che insistono sulla viabilit locale, sono quelli adibiti al trasporto dei materiali (bilici e autobetoniere). Si riporta nelle tabella seguente la stima di massima della frequenza di transito giornaliera dei mezzi di trasporto, per tipologia di attivit di cantiere: Tipologia Cantiere Scavi e demolizioni (bilici) Pavimentazioni in cls (Autobetoniere) Pavimentazioni in clb (bilici) Opere in cemento armato (Autobetoniere) n. mezzi/h 5 3 3 3 n. mezzi giorno per turno 40 24 24 24 n. mezzi giorno su 2 turni 70 42 42 42

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

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C.2C.2.1

Aree di cantierizzazioneAspetti generali

Aree di cantiere Per verificare la compatibilit dei cantieri con la mobilit al contorno stata prodotta allinterno della sezione Ambiente del presente volume unanalisi delle fasizzazioni dei cantieri per garantire la possibilit di simulare gli scenari pi critici che si configurano durante la vita dei cantieri e valutare pertanto limpatto degli stessi sulle attivit al contorno. Per individuare gli scenari sono state redatte delle planimetrie che rappresentano le contemporaneit dei cantieri sullintera area di intervento nelle diverse fasi di realizzazione. Nella redazione delle planimetrie si proceduto ad individuare distinte fasi di cantiere che variano loccupazione delle aree a seconda delle esigenze di spazio delle lavorazioni corrispondenti alle fasi stesse. Aspetti localizzativi e dimensionali per ciascuna tipologia di aree Lorganizzazione ed il dimensionamento di ogni cantiere si basa sulla tipologia dopera o di opere al servizio delle quali esso sar asservito e sulla loro estensione; sulle caratteristiche geologico-geotecniche dei terreni e delle rocce (materiali interessati dallopera e percentuale di possibile riutilizzo dei materiali scavati); sulle scelte progettuali e di costruzione. I cantieri previsti per la costruzione delle nuove opere (terminal e piazzali di pertinenza) si possono dividere nelle seguenti categorie: Cantiere Base; Cantiere operativo; Cantiere di Stoccaggio

Cantiere Operativo Il cantiere operativo contiene gli impianti ed i depositi di materiali necessari per assicurare lo svolgimento delle attivit di costruzione delle opere

Cantiere Base Il cantiere base contiene i baraccamenti per lalloggiamento delle maestranze, le mense e gli uffici e tutti i servizi logistici necessari per il funzionamento del cantiere Essi sono normalmente ubicati in prossimit del cantiere operativo che devono supportare. Nel caso in cui per esigenze di operativit aeroportuale non fossero disponibili aree in prossimit del cantiere operativo verranno assegnate ai singoli cantieri aree logistiche remote interne al sedime. Si allega layout di un cantiere base tipo.

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29

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

Cantiere di stoccaggio Per quanto concerne lo stoccaggio provvisorio dei materiali provenienti dalle demolizioni e/o dei materiali freschi provenienti dalle cave saranno stoccate su un piano di posa stabile, pulito, regolare e ben drenato. I cumuli dei materiali saranno realizzati con accorgimenti e modalit distribuitive tali da garantire elevati livelli di omogeneit granulometrica e di composizione. In particolare larea di stoccaggio dei materiali oggetto di recupero dovr essere predisposta con i necessari accorgimenti alla messa in riserva del materiale demolito nel rispetto delle prescrizioni di cui al D.Lgs 5 febbraio 1997, n.22 (Decreto Ronchi) e successive modifiche e integrazioni. Al fine di evitare miscelazioni e contaminazioni durante le fasi di scavo e stoccaggio il cantiere verr adeguatamente recintato e larea di stoccaggio verr opportunamente confinata per impedire eventuali scarichi di materiale potenzialmente inquinato sul materiale stoccato.

30

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A C.2.2 Attivit e mezzi dopera Rullo Escavatore Autobotte Bitumi Autobotte Acqua Aree di cantiere operativo Cantiere Infrastrutturale (demolizioni e scavi) Bilici Pala meccanica Terna Bobcat escavatore e spazzatrice Escavatore Autobotte Acqua Demolitore n. mezzi 10 1 1 1 2 1 2 n. mezzi 9 1 1 2 2 1 1 4 Cantiere Infrastrutturale (pavimentazioni in clb) Bilici Fresatrice Pala meccanica Finitrice Autocarro Spandigraniglia Terna Bobcat escavatore e spazzatrice n. mezzi 10 1 1 1 1 1 1 Riferimento elaborati Tav. 2G -12 Aree di stoccaggio temporaneo terre Demolitore Autobetoniera

Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino

PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD 2 2 1 1 1 4 n. mezzi 6 1 1 1

Si riporta di seguito la composizione tipologica di mezzi dopera previsti per la esecuzione delle principali attivit di cantiere.

Cantiere Edile (opere in cemento armato ) Autobetoniera Pala meccanica Autobotte Acqua Pompa Cls

Cantiere Infrastrutturale (pavimentazioni in cls) Bilici Pala meccanica Finitrice Terna Escavatore Autobotte Acqua Demolitore Autobetoniera

Aree di Stoccaggio Materiali (Movimenti terre) Pala meccanica Escavatore Autobotte Acqua Rullo

n. mezzi 1 1 1 1

Aree di stoccaggio sostanze pericolose (ad es. materiali inquinanti derivanti da scavi) I materiali non riutilizzabili in quanto inquinanti saranno gestiti secondo le vigenti disposizioni di legge in materia di smaltimento dei rifiuti; Elaborati grafici di supporto del punto C.1-C2

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A Totale Quantit terre ed inerti: Scavi e Demolizioni Tipologia Materiali Terre Quantit (mc) Inerti (Demolizioni pavimentazioni e opere edili) Inerti da cava 70.390 48.314 59.586 43.360 219.539 101.542 542.731 Quantit terre ed inerti: Materiali da Cava Tipologia Materiali Quantit (mc) 44.232 498.499 Totale Quantit (mc) Quantit terre ed inerti: Materiali a Discarica o stoccaggio provvisorio Tipologia Materiali Terre Inerti (Demolizioni pavimentazioni e opere edili) Totale Quantit (mc) 454.315 153.232 607.547 542.731 Conglomerati bituminosi Conglomerati cementizi Terre Inerti (Demolizioni pavimentazioni e opere edili) Totale Quantit terre ed inerti: Recuperi Tipologia Materiali Quantit (mc) 146.309 180.430 326.739 Totale Inerti da recupero 23.376 16.044 19.789 14.400 72.920 33.901 180.430 Quantit (mc) 600.624 333.662 934.286 869.470

C.3C.3.1

Quantit di cantierizzazioneMateriali da approvvigionare

Quantit terre ed inerti

Tipo di Manufatto Area di Imbarco A Ampliamento T1 e Avancorpo T1 Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D Area di imbarco F e Avancorpo T3 Terminal 4 e Area di Imbarco J TOTALE C.3.2 Materiali da smaltire

Terre 14.538 6.432 4.512 1.887 72.330 46.610 146.309

Quantit materiali provenienti dagli scavi e demolizioni Tipo di Manufatto Area di Imbarco A Ampliamento T1 e Avancorpo T1 Area di Imbarco C Corpo di coll.to Area di Imbarco C e Area di Imbarco D Area di imbarco F e Avancorpo T3 Terminal 4 e Area di Imbarco J

Terre 58.152 32.160 22.560 12.580 288.734 186.438 TOTALE 600.624

Inerti da demolizione 51.333 25.346 71.440 47.627 109.025 28.891 333.662

C.3.3

Bilancio Materiali

Quantit terre ed inerti: Fabbisogni Tipologia Materiali Terre Inerti32

Quantit (mc) 146.309 723.161

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

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Elaborati Grafici Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

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Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

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Elenco elaboratiTav.1A - Planimetria generale, scala 1/10.000 Area di imbarco A e piazzali a contatto Tav. 2A - Area di imbarco A - Planimetria quota interrato Scala 1/1.000 Tav. 3A - Area di imbarco A - Planimetria quota 2.00 Scala 1/1000 Tav. 4A - Area di imbarco A - Planimetria quota 7.65 Scala 1/1000 Tav. 5A - Area di imbarco A - Planimetria quota 11.35 Scala 1/1000 Tav. 6A - Area di imbarco A - Planimetria quota copertura Scala 1/1000 Tav. 7A.1 - Area di imbarco A - Sezioni Scala 1/500 Tav. 7A.2 - Area di imbarco A - Sezioni Scala 1/500 Tav. 8A.1 Area di imbarco A - Prospetti Scala 1/500 Tav. 8A.2 Area di imbarco A - Prospetti Scala 1/500 Avancorpo T1 Tav. 9A Avancorpo T1 - Planimetria quota 2.00 - Scala1/1000 Tav. 10A - Avancorpo T1 - Planimetria quota 6.00 Scala 1/1000 Tav. 11A - Avancorpo T1 - Planimetria quota 11.00 Scala 1/1000 Tav. 12A - Avancorpo T1 - Planimetria quota interrato Scala 1/1000 Tav. 13A - Avancorpo T1 - Sezioni Scala 1/500 Tav. 14A - Avancorpo T1 - Prospetti Scale varie Tav. 21A - Area di imbarco F - Planimetria quota 1.80 Scala 1/1000 - Tav. 22A - Area di imbarco F - Planimetria quota 8.20 Scala 1/1000 - Tav. 23A - Area di imbarco F - Sezione trasversale Scala 1/250 - Tav. 24A.1 - Area di imbarco F - Sezione longitudinale Scala 1/250 - Tav. 24A.2 - Area di imbarco F - Sezione longitudinale Scala 1/250 - Tav. 25A - Area di imbarco F - Prospetti Scala 1/1000 - Tav. 26A - Area di imbarco F - Prospetti Scala 1/1000 Avancorpo T3 - Tav. 27A Avancorpo T3 - Planimetria quota -3.20 Scala 1/1000 - Tav. 28A - Avancorpo T3 - Planimetria quota 1.70 Scala 1/1000 - Tav. 29A - Avancorpo T3 - Planimetria quota 7.20 Scala 1/1000 - Tav. 30A - Avancorpo T3 - Planimetria quota 10.80 Scala 1/1000 - Tav. 31A - Avancorpo T3 - Planimetria quota 13.50 Scala 1/1000 - Tav. 32A - Avancorpo T3 - Planimetria quota 17.10 Scala 1/1000 - Tav. 33A - Avancorpo T3 - Planimetria quota copertura Scala 1/1000 - Tav. 34A - Avancorpo T3 Sezioni Scala 1/500 - Tav. 35A - Avancorpo T3 - Prospetti Scale varie Terminal T4 - Tav. 36A Terminal 4 - Planimetria quota 2.00 Scala 1/750 - Tav. 37A - Terminal 4 - Planimetria quota 6.00 Scala 1/750 - Tav. 38A - Terminal 4 - Planimetria quota 11.00 Scala 1/750 - Tav. 39A Terminal 4 Prospetti Scala 1/750 Area di imbarco J e piazzali a contatto - Tav. 40A Area di imbarco J - Planimetria quota 2.00 Scala 1/750 - Tav. 41A Area di imbarco J - Planimetria quota 7.65 Scala 1/750 - Tav. 42A - Area di imbarco J - Sezioni Scala 1/750 - Tav. 43A - Area di imbarco J Prospetti Scala 1/750 Terminal 4 - Area di imbarco J e piazzali a contatto - Tav. 44A Planimetria demolizioni Scala 1/10000

-

-

-

Ampliamento T1 e Area di imbarco C Tav. 15A Ampliamento T1 e Area di Imbarco C - Planimetria quota 2.00 Scala1/1000 Tav. 16A - Ampliamento T1 e Area di Imbarco C - Planimetria quota 6.00Scala1/1000 Tav. 17A - Ampliamento T1 e Area di Imbarco C - Planimetria copertureScala1/1000 Tav. 18A - Ampliamento T1 e Area di Imbarco C - Planimetria quota interrato Scala1/1000 Tav. 19A Ampliamento T1 e Area di Imbarco C - Prospetti e sezioni- Scale varie Area di imbarco F e piazzali a contatto Tav. 20A Area di imbarco F - Planimetria quota -3.20 Scala 1/1000

-

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

Area unitaria di intervento A - Terminal e piazzali a contatto Scheda Progettuale A

36

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B MBARCO AREA D'I

NUOVO AVANCORPO T1SMISTAMENTO BAGAGLI QUOTA +2,00 m

152.61

CP

CP

CP

CP

34.61

AREA D'IMBARCO C

CONCENTRA TLC

TORE

AMPLIAMENTO T1

U.S.

SALA TI APPARA

U.S.NE PENSILIN A

U.S.RA CON TAMPONATU CLS DI BLOCCHICUS1

RA CON TAMPONATU CLS DI BLOCCHI

HALL ARRIVI T1

CUS1

A CON TAMPONATUR DI CLS BLOCCHI

PROIEZIO

9A

CUS1

ARCO B A D'IMB ARE

NUOVO AVANCORPO T1CORPO DI COLLEGAMENTO AREA D'IMBARCO A LIVELLO PARTENZE QUOTA +6,00 m

125.77CP

35.55

CP

45.84

AREA D'IMBARCO C

166.59

AMPLIAMENTO T1

U.S.RA CON TAMPONATU DI CLS BLOCCHI

U.S.RA CON TAMPONATU CLS DI BLOCCHICUS1

RA CON TAMPONATU CLS DI BLOCCHI

HALL PARTENZE T1

10 A

CUS1

BARCO B AREA D'IM

NUOVO AVANCORPO T1COLLEGAMENTO AREA D'IMBARCO

AREA D'IMBARCO C

AMPLIAMENTO T1 MEZZANINO T1 ESISTENTE

11 A

AVANCORPO T1 LIVELLO INTERRATO

U.S. (2M)

4,50

US

TORRE DI CONTROLLO

AMPLIAMENTO INTERRATO T1

12 A

71,88

223,46

108,49

77,73

223,78

112,22

225,9

VIA LEONARDO DA VINCI

115,29

LEGENDA: NUOVE REALIZZAZIONI OPERE ESISTENTI

LEGENDA: NUOVE REALIZZAZIONI

LIVELLO INTERRATO TRATTAMENTO BAGAGLI QUOTA -3,20 m

Scala 1:1000 Tav.20

A

LOCALI TECNICI QUOTA +1,80 m

AREA SERVIZI DEL B.H.S QUOTA +1,80 m

LOCALI TECNICI QUOTA +1,80 m

Scala 1:1000 Tav. 21

A

279.60 8.40 16.97 4.64 7.54 4.79 58.20 213.00

PROSPETTO "B"

279.60 213.00

PROSPETTO "D"

52.80 4.62A

4.60 7.73

16.95

B D C

1

PROSPETTO "C" KEYPLAN SCALA 1:10000

Scala 1:1000 Tav.

25 A

279.60 213.00

PROSPETTO "B"

279.60 213.00 58.20 8.40 4.80PROSPETTO "D" A

64.80B

4.60 7.55 12.15

1

D C

PROSPETTO "A" KEYPLAN SCALA 1:10000

Scala 1:1000 Tav. 26

A

4.60 7.57

NUOVO AVANCORPO T3

AREA DI IMBARCO F

LIVELLO ARRIVI QUOTA +1,70 m176.90

T3 ESISTENTE

T3 ESISTENTEU.S.

Scala 1:1000 Tav. 28A

49.05

NUOVO AVANCORPO T3

AREA DI IMBARCO F

LIVELLO PARTENZE QUOTA +7,20 m204.55

T3 ESISTENTE

+6.10

T3 ESISTENTEGGIO DISAB ILI E CREWPASSA GGIO BUSIN

+6.50

PASSA

Nuova postazione addetto sicurezza

Ingresso Fast Line

ESS

Scala 1:1000 Tav. 29A

58.94

NUOVO AVANCORPO T3

AREA DI IMBARCO F206.33

LIVELLO TECNICO QUOTA +17,10 m

T3 ESISTENTE

T3 ESISTENTE

Scala 1:1000 Tav.32A

58.94

EP

A EP A

ES A EP A ES A EP A

NUOVO AVANCORPO T3

AREA DI IMBARCO FEP A211.05

LIVELLO ARRIVI QUOTA +1,70 m

T3 ESISTENTE

Scala 1:1000

Tav. 33A

58.94

A B

1

+1.90

30.08

NORD

1SUD

OVEST

Area unitaria di intervento B Parcheggi e Viabilit Scheda Progettuale B

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

2. AREA UNITARIA DINTERVENTO B PARCHEGGI E VIABILITA

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PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

Area unitaria di intervento B Parcheggi e Viabilit Scheda Progettuale B

124

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Area unitaria di intervento B Parcheggi e Viabilit Scheda Progettuale B

Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino

PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

Scheda Progettuale B

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125

Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino

PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

Area unitaria di intervento B Parcheggi e Viabilit Scheda Progettuale B

126

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Area unitaria di intervento B Parcheggi e Viabilit Scheda Progettuale B

Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino

PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD

AA.1

Aspetti generaliLocalizzazione spaziale Stralcio cartografico

A.3

Finalit

Sintesi descrittiva delle finalit degli interventi ricompresi entro larea unitaria di intervento Al fine di soddisfare la domanda di sosta futura, in accordo con le previsioni di traffico e con la ripartizione modale di accesso allaeroporto, ovvero con le modalit di raggiungimento dello scalo da parte sia dei passeggeri che degli addetti, il progetto di completamento di Fiumicino Sud prevede la realizzazione di nuove infrastrutture per la sosta degli autoveicoli. Uno degli obiettivi principali del nuovo assetto dei parcheggi quello di decongestionare larea centrale dellaeroporto, delocalizzando la sosta in area Est, raggiungibile facilmente dallautostrada Roma-Fiumicino mediante il collegamento stradale esistente per Cargo City e il nuovo svincolo previsto. Grazie al collegamento del nuovo People Mover previsto nel progetto, gli utenti che parcheggeranno i propri veicoli in area Est potranno raggiungere i terminal in pochi minuti. Il beneficio generale di decongestionamento dellarea centrale sar attribuibile soprattutto alla sosta degli addetti aeroportuali; infatti, dal momento che gran parte dello staff risiede in zone che attualmente non sono servite da un efficiente sistema di trasporto pubblico su ferro, parte di tale utenza continuer a raggiungere laeroporto con il mezzo privato.

A.4

Aspetti generali area di intervento

Descrizione sintetica dellarea di intervento con riferimento allo stato ed alla funzione attuale LAeroporto Leonardo da Vinci presenta attualmente unofferta differenziata in funzione del tempo di sosta e localizzata in varie aree del sedime. In particolare, la breve sosta localizzata nei parcheggi multipiano in area centrale di fronte allattuale sistema aerostazioni; i parcheggi multipiano, denominati A, B, C, D ed E sono dedicati ai veicoli dei noleggiatori e alla sosta delle auto private; in particolare il multipiano E consente la sosta anche ai mezzi a due ruote. La breve sosta dei meeters & greeters dei passeggeri garantita da stalli di sosta adiacenti allattuale curbside per il livello partenze, mente per il livello arrivi sono disponibili due parcheggi per la sosta breve al t1 e al T3. Per la sosta dei bus tra arrivi e partenze e viabilit secondaria, sono disponibili due stazioni di sosta, una dedicata ai mezzi COTRAL e unaltra fronte Terminal 3 dedicata ai bus granturismo e al TPL. Altri parcheggi bus sono localizzati in area Est come polmone (53) e in area tecnica Alitalia (17). La lunga sosta invece costituita da un parcheggio a raso sito in area Est e raggiungibile dai Terminal mediante un servizio di bus navetta gestito direttamente da Aeroporti di Roma. Nellarea Est esistono inoltre parcheggi dedicati ai noleggi con conducente (circa 190 stalli) e al cosiddetto polmone dei taxi (circa 450 stalli), questultimo funge da serbatoio regolatore dellofferta dei taxi nellarea centrale, secondo le modalit che garantiscano la parit di concorrenza Di fronte ai terminal la viabilit per i taxi in comune con i mezzi ADR e Enti di Stato a quota partenze, mentre a quota arrivi esclusiva.Procedura VIA Documenti di approfondimento, Volume II Infrastrutture e Ambiente 127

A.2

Elementi costitutivi

A.2.a - Parcheggi a raso area Est A.2.b - Parcheggio Multipiano Modulo J A.2.c - Parcheggio Multipiano Modulo G A.2.d - Area Centrale . Parcheggio multipiano Modulo F A.2.e - Parcheggi Multipiano Est H,I.K A.2.f - Svincolo area Cargo City

Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino

PROGETTO DI COMPLETAMENTO DI FIUMICINO SUD Gli addetti aeroportuali attualmente hanno aree di sosta dedicate localizzate in tutto il sedime aeroportuale; in particolare ci sono parcheggi in area Ovest (addetti ADR, societ di handling), centrale (addetti ADR, ENAC, Enti di Stato, RFI, societ di handling) ed in area tecnica est, denominati PR. Il progetto di completamento prevede la realizzazione delle seguenti infrastrutture: - per la sosta di prossimit passeggeri: Multipiano F localizzato in area centrale accanto al multipiano E; per tale opera si prevedono 2.130 posti, con utilizzo condiviso pax e addetti Disponibilit per 230 stalli del PR3 adiacente al multipiano E - per la sosta degli addetti: Parcheggi a raso area Est (700 stalli) Parcheggio multipiano F Multipiano G in area Est (1.500 posti) Multipiano J in area Est (1.500 stalli) Il layout dei parcheggi in area Est tiene conto di ulteriori 3 parcheggi multipiano (H, K, L) per eventuali variazioni di domanda di traffico oppure per gestire eventualmente tutte le attivit dei Rent a Car su un singolo parcheggio multipiano. E prevista inoltre la realizzazione di uno svincolo in prossimit dellattuale accesso di Cargo City con lobiettivo di consentire un accesso diretto allautostrada Roma-Fiumicino dal complesso area Est e di decongestionare la viabilit aeroportuale in area tecnica Est dal traffico della Cargo City. Come gi previsto infatti nel Piano di Sviluppo Aeroportuale del 1994-95 la realizzazione dello svincolo in uscita dallarea della Cargo City consentir un accesso diretto allautostrada Roma - Fiumicino in direzione Roma; infatti, ad oggi i veicoli che dalla Cargo City devono dirigersi verso Roma devono obbligatoriamente attraversare larea tecnica Est, con conseguente impegno della viabilit aeroportuale. Lintervento verr realizzato di concerto con ANAS e con il Comune di Fiumicino nellambito del riassetto delle strade complanari allAutostrada Roma Fiumicino (A91).

Area unitaria di intervento B Parcheggi e Viabilit Scheda Progettuale B

Figura 1 Svincolo in uscita dallarea Cargo City/lunga sosta da Stralcio Piano di sviluppo 1994-95

128

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Area unitaria di intervento B Parcheggi e Viabilit Scheda Progettuale B

Aerop