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MANUALE D’USO V-RAY 1.5.0 R1 -Italiano-

VRAY MANUALE ITA2

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MANUALE D’USO

V-RAY 1.5.0 R1

-Italiano-

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Migrating

Generale

Nonostante le molte nuove caratteristiche in V-Ray 1.5, abbiamo provato a mantenere la compatibilità con la vecchia versione V-Ray ove possibile.

Tuttavia, alcuni cambiamenti del funzionamento di base del motore di rendering V-Ray erano necessarie. I più importanti sono spiegati sotto. Nota

che ci sono altri cambiamenti non menzionati qui .

Cambiamenti importanti

Adaptive rQMC image sampler

Nelle precedenti versioni di V-Ray , aumentare il parametro Max subdivs poteva portare all'aumento del noise nei renderings quando si usava direct GI ,

blurry reflections, area lights etc. Questo era estremamente ovvio quando si usava lo scenario "universal settings" . Per compensare questo effetto, era

richiesto un più basso Noise threshold per rQMC sampler. Ciò è stato adesso corretto e aumentando the Max subdivs per Adaptive

rQMC l'image sampler mantiene lo stesso livello di noise senza modifiche a Noise threshold. Ciò dovrebbe essere tenuto a mente quando si lavora con

scene più vecchie dove Noise threshold era ridotto - esse si renderizzavano più lentamente, sebbene il livello di noise era minore. Per ridurre il tempo di

rendering, dovresti aumentare il Noise threshold oppure risettarlo deselezionando Use rQMC sampler thresh. nel rollout Adaptive rQMC

image sampler .

Color mapping

C'è un nuova opzione nel Color mapping rollout - Subpixel mapping. Il valore di default per questa opzione è off, poichè questo produce renderings

più accurati . Tuttavia, nella vecchia versione di V-Ray questa opzione era sempre on. Quando combinato con Clamp output impostato a on, questo

potrebbe ridurre un pò del noise nell'immagine (e.g. punti luminosi isolati causati da caustiche di GI riflessive o refrattive). Questo produceva renderings

incorretti (o biased) , specialmente quando si usava lo scenario "universal settings" , ma forse più piacevoli alla vista a causa del noise ridotto.

In V-Ray 1.5, il valore di default per entrambi le opzioni Subpixel mapping e Clamp output è off. Mentre ciò produce renderings più corretti , puoi

riscontrare punti luminosi isolati causati da caustiche riflessive o refrattive che non apparivano nelle versioni precedenti. Per evitare ciò, imposta entrambe le

opzioni su on.

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Poichè l'opzione Clamp output è adesso off di default, oggetti molto luminosi

(e.g. area lights o le loro riflessioni ) possono apparire "jagged" (frastagliate,seghettate) nonostante buoni settaggi di antialiasing. Per ottenere

un antialiasing "smooth" (preciso) per tali oggetti come nelle vecchie versioni

di V-Ray , imposta Clamp output su on. Tieni a mente che se vuoi usare lo scenario"universal settings" correttamente

entrambe queste opzioni devono essere impostate sui loro valori di default, a off.

Render elements e G-Buffer

Poichè V-Ray adesso supporta l'interfaccia degli elementi di rendering di 3dsmax , la vecchia lista dei canali G-Buffer è stata rimossa dai settaggi di

rendering. D'ora in avanti, V-Ray rileverà automaticamente quali canali G-Buffer sono richiesti dagli effetti di rendering e dal formato di output

dell'immagine selezionata (e.g. .rpf or .rla).

Render to texture

Devi usare gli specifici elementi di baking di V-Ray anzichè quelli standard di

3dsmax (e.g. VRayCompleteMap anzichè CompleteMap etc).

VRayLight

Normalize intensity per le luci V-Ray è stata rimpiazzata dal selettore Units. La sua azione è emulata in modo molto simile dai settaggi units Luminous

power Invisible per la luce V-Ray adesso riguarda solo l'aspetto della luce quando è

direttamente visibile dalla camera o attraverso le rifrazioni. La visibilità della luce rispetto alle riflessioni è controllata da Affect specular

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Troubleshooting

Il mio sistema si blocca durante il rendering

Questo è il problema hardware più comune. Vray non causa da se il blocco del

sistema. Il peggio che può fare Vray è far crashare 3dsmax. Controlla i tuoi chip di memoria RAM e la temperatura della tua CPU.

Io ricevo il messaggio "unhandled exception" durante il rendering

Il testo esatto della finestra di messaggio può essere diverso, in base al punto di Vray specifico dove è scaturito. Ci possono essere diverse ragioni:

Insufficient RAM - una delle ragioni più comuni per le unhandled exception. Vedi la sezione Esagerato uso della memoria sotto per

maggiori dettagli.

CPU overheating or RAM defects - questa è un altra ragione per unhandled exceptions che è divenuta molto comune recentemente con

l'aumento della velocità di clock speed dei moderni processori. Ciò è caratterizzato dai crashes random durante il rendering e può essere

piuttosto difficile distinguerlo da un problema software .

Installare un software di monitoraggio della temperature della CPU e

controllare eventuali difetti nella RAM può aiutare a determinare se il problema è nell' hardware o nel software.

Crashes with motion blur enabled - Un problema comune si ha quando ci sono oggetti motion-blurred dipendenti l'uno dall'altro???; in

quel caso, nascondi l'oggetto originale e usa una copia di esso per favorire il rendering.

Using the native 3dsmax Skylight light type - se si usa lo skylight

nativo del 3dsmax o una parte del Daylight system, possono nascere problemi. In questo caso, usa l'environment proprio di V-Ray per creare

l'effetto skylight.

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Incompatibility with other plugins - se sospetti che sia questa la

ragione dell'errore, per favore scrivi a [email protected] e al fornitore del plugin spiegando la situazione.

Nota che il problema potrebbe essere nel plugin e non in V-Ray. Alcuni plugins sono specificatamente programmati per il default scanline renderer e

possono comportarsi imprevedibilmente con V-Ray.

A bug in V-Ray - se credi sia questo il problema, prova a isolarlo (vedere se esso avviene in una specifica situazione legata ad un certo

oggetto, materiale, effetto atmospheric etc.) e allega il file c:\vraylog.txt

cosi come la scena 3dsmax a [email protected]

Esagerato uso della memoria durante il rendering

Come ogni altro programma, V-Ray necessita di una certa quantità di RAM per

renderizzare l'immagine. In base alla complessità della scena e ai settings di render , V-Ray userà diverse quantità di RAM. A volte, la RAM di sistema

disponibile può essere meno della quantità necessaria per il rendering. In questo caso, avverrà una unhandled exception. Tu puoi controllare l'uso della

memoria dal Windows Task Manager. Sulle macchine 32-bit, Windows® permette di default fino a 1.5 GB per ogni

singolo processo (applicazione). Ciò significa che anche se hai più RAM fisica (per esempio 2GB), il sistema operativo non permetterà ad un applicativo di

usare tutta la memoria.

Tuttavia, su Windows® XP, tu puoi cambiare questo usando il famoso /3GB switch in boot.ini . Questo abiliterà l'OS ad allocare fino a 3 GB di RAM per ogni

processo. Usando quello switch puoi permetterti di renderizzare la tua scena senza usare alcuno dei metodi descritti sotto per ridurre l'uso di memoria.

Nelle piattaforme 64-bit , la versione 64-bit di Windows® permette l'uso di tutta la memoria disponibile senza limitazioni.

Se non puoi usare nessuno di questi metodi per permettere più RAM per il rendering, l'unica scelta è ridurre la quantità necessaria cambiando la tua

scena e i tuoi V-Ray settings. Gli elementi della scena che prendono più RAM durante il rendering si possono dividere nei seguenti gruppi:

Geometry - scene con molti oggetti e/o triangoli richiedono più memoria. ci sono svariati modi per ridurre questa quantità:

o Aggiusta Raycaster nel System rollout (ridurre Max. levels, aumenta Min. leaf dimension, aumenta Face/level coefficient,

passa da Static a Dynamic Default Geometry). o Se tutto ciò non basta, usa oggetti VRayProxy .

Mapping UVW channels - in 3dsmax, ogni "mapping channel" (*canale

di mappatura) prende la stessa (o più) quantità di RAM della geometria .

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Inutilizzare "mapping channels" può aumentare drammaticamente l'uso

della RAM, mentre non influisce sulla scena in alcun modo. Nelle versioni recenti di 3dsmax, i "texture channels" sono generati di default per tutti

gli oggetti quando questi sono creati. V-Ray non ha controllo sull'uso

della RAM per le coordinate texture - assicurati che solo i canali necessari siano attivi nella scena.

Usare oggetti VRayProxy è anche una soluzione poichè in quel caso le

coordinate texture sono anche "cached" su disco assieme con la geometria corrente .

Displacement mapping - oggetti "displaced" con il metodo "2d displacement mapping" possono richiedere molta RAM, specialmente con

ampie displacement maps. In questo caso, usa il metodo "3d displacement mapping" .

Inoltre, se hai svariati e distinti modificatori displacement con la stessa

displacement map, è meglio rimpiazzarli con un unico modificatore, applicato a tutti gli oggetti necessari. Questo perchè ogni modificatore prende

separatamente RAM per la displacement map, anche se essi usano la stessa mappa.

Bitmaps - queste possono prendere molta RAM, specialmente se le maps sono grandi. Poichè le textures sono gestite da 3dsmax, V-Ray non

ha il controllo diretto sul loro uso di memoria. Tuttavia, tu puoi usare i settings Bitmap pager di 3dsmax per ridurre la RAM presa dalle bitmaps.

Per maggiori informazioni, consulta la documentazione di 3dsmax .

Bitmap filtering - Summed area filtering (*filtraggio) usa assai più memoria che Pyramidal filtering.

Shadow maps - queste possono prendere un significativo quantitativo

di RAM. D'altra parte sono gestite da 3dsmax e V-Ray non ha controllo sul loro uso di memoria. Per ridurre l'uso di memoria puoi passare invece

alle VRayShadows .

Image buffer - grandi risoluzione di output richiedono un significativo

quantitativo di RAM per memorizzare l'immagine finale. G-Buffer channels addizionali aumentano questo quantitativo. Ci sono svariati

modi per ridurlo: o Usa 3dsmax Bitmap pager, se renderizzi con il default VFB di

3dsmax . o Se usi V-Ray Frame Buffer VFB proprio di V-Ray, usa Render to V-

Ray raw image e dopo usa il file viewer raw image di V-Ray per convertire il risultato finale in un diverso formato.

o Renderizza l'immagine in diversi passi e incolla i pezzi con un

programma di compositing.

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Image samplers (AA) - gli algoritmi di image

sampling(*campionatura) (Antialiasing) di V-Ray richiedono un certo quantitativo di RAM to hold all i dati per l'immagine campionata. Questo

quantitativo può essere abbastanza grande, in base alla dimensione del

bucket e al sampling rate (*livello di campionatura). Per ridurre questo quantitativo:

o Riduci la dimensione del bucket. o Passa ad un diverso image sampler - per esempio, Adaptive QMC

sampler usa meno RAM che Adaptive subdivision sampler.

Global illumination caches - irradiance maps, photon maps e light maps richiedono memoria aggiuntiva per essere memorizzate.Ognuno di

loro ha un diverso metodo per controllare il proprio uso di memoria: o Per irradiance map - la memoria dipende dal numero di samples

nella map; puoi ridurlo usando un valore basso per Min/Max rate,

e più radi valori di threshold (*soglia)(maggiore Color threshold, maggiore Normal threshold, minore Distance threshold).

o Per Global photon map - la memoria dipende dal numero di photons memorizzati. Puoi ridurre questo numero riducendo

Diffuse subdivs per le luci, o aumentando Max. density. o Per Light cache- aumenta Sample dimension.

scena 3dsmax - 3dsmax memorizza molte informazioni sulla scena.V-

Ray non ha controllo su questo, ma tu puoi fare alcune cose: o Crolla (*metti assieme) tutti i modificatori in editable meshes

o Usa il modificatore PointCache per fare "cache" delle animazioni

Ottengo macchie nei miei renderings quando uso irradiance map

Ci possono essere svariate ragioni per le macchie quando si renderizza con

irradiance map:

Regular noisy splotches (*macchie regolari vistose) - queste sono generalmente il risultato di insufficienti Hemispheric subdivisions per l'irradiance map. Generalmente esse appaiono in situazioni di

illuminazione difficile quando il default setting è troppo basso.Esempi di situazioni di illuminazione difficile sono piccole sorgenti luminose di luce

indiretta, ambienti hdri etc. Puoi evitare queste macchie in svariati modi: o Se usi Quasi-Monte Carlo GI per i rimbalzi GI secondari, prova ad

usare un altro metodo - esempio Light cache o Global photon map. o Aumenta Hemispheric subdivisions per irradiance map. Nota

che l'effetto di aumento di subdivisions dipende anche dai settaggi

di QMC sampler. o Diminuisci Noise threshold su QMC sampler.

Isolated bright splotches (*punti luminosi isolati) - ci possono essere

diverse cause:

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o GI caustics - se hai superfici riflessive o refrattive nella scena,

specialmente se queste sono "glossy" (*lucide), V-Ray può provare a calcolare le caustiche di GI per queste superfici.Poichè le

caustiche generalmente richiedono molto sampling per risultare

corrette, possono portare macchie. o Incorrect or missing UVW coordinates - se qualche oggetto nella

scena manca delle coordinate UVW oppure esse cadono fuori dalla texture map, questo può produrre macchie o strani colori nella

irradiance map.La soluzione potrebbe essere quella di applicare correttamente le coordinate UVW per quegli oggetti.

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MaxScript

Generale

Nota che il supporto a MaxScript è disponibile a partire da 3dsmax 5.x. mentre

V-Ray esporta i suoi parametri in MaxScript in 3dsmax 3.x e 3dsmax 4.x, Maxscript non può accedere al renderer in quelle versioni.

In 3dsmax 5.x e superiore, assumendo che il tuo renderizzatore sia V-Ray, puoi riferirti ad esso da MaxScript usando il costrutto renderers:

vr=renderers.current

VRay_Adv_1_09_03g:VRay_Adv_1_09_03g

Proprietà del renderizzatore

Assumendo che la variabile vr contenga una istanza del renderizzatore V-Ray,

puoi lavorare con i renderer settings come ogni altro oggetto MaxScript:

showproperties vr

.imageSampler_type : integer

.fixedRate_subdivs : integer

.fixedRate_rand : boolean

.options_maxDepth : integer

.options_maps : boolean

.options_filterMaps : boolean

.output_on : boolean

.output_width : integer

.output_height : integer

.output_fileOnly : boolean

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.output_saveFile : boolean

.output_fileName : string

.output_saveRawFile : boolean

.output_rawFileName : string

false

Accedere ai parametri è abbastanza semplice, per esempio:

vr.gi_on=true

true

Metodi del Renderizzatore

Puoi utilizzare anche i seguenti metodi per salvare/caricare irradiance e photon maps (assumendo che vr contenga una istanza di V-Ray):

Renderer method Description

vr.saveCausticsPhotonMap

<filename> salva l'attuale caustics photon map sul file

vr.saveGlobalPhotonMap

<filename> salva l'attuale global photon map sul file

vr.saveIrradianceMap

<filename> salva l'attuale irradiance map sul file

vr.saveLightCache

<filename> salva l'attuale light cache sul file

vr.loadIrradianceMap

<filename> carica l'irradiance map dal file

vr.clearIrradianceMap() cancella l'irradiance map che è attualmente in

memoria

vr.clearLightCache() cancella light cache che è attualmente in

memoria

Funzioni globali

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In aggiunta, le seguenti funzioni MaxScript sono globalmente disponibili:

Global function Description

doVRayObjectProperties() mostra Global settings V-Ray Object Properties

dialog

doVRayMeshExport() mostra V-Ray Mesh Export dialog

vrayMeshExport

[meshFile:"<meshfile>"]

[autoCreateProxies:true|false]

[exportMultiple:true|false]

Texture baking

V-Ray prevede il supporto per il texture baking di 3dsmax. Puoi usare V-Ray come un renderer di texture-baking ; tuttavia poichè VRay non supporta i

Render Elements (elementi di rendering) standard di 3dsmax , dovrai usare

quelli specifici di V-Ray (e.g. VRayCompleteMap invece di CompleteMap etc).

E' raccomandato settare Secondary rays bias dal rollout Global switches ad un piccolo valore positivo quando si fà il texture baking.

Questo può evitare alcuni artefatti ai lati (on the edge padding). In modalità texture baking V-Ray assume automaticamente 0.001 come Secondary rays

bias se lo hai accidentalmente lasciato a 0.0

Unsupported features

Search Keywords: unsupport, raytrace map, reflect/refract, flat mirror, raytrace, advanced lighting, matte/shadow, raytraced shadow, translucent

Essendo un plugin di rendering per 3dsmax, Vray supporta la maggiorparte delle caratteristiche di 3dsmax e molti plugins di terze parti. Tuttavia alcune

caratteristiche di 3dsmax non sono supportate o funzionano parzialmente. Le più comuni sono in lista qui sotto:

Nota che la lista non è completa; potrebbero esserci altre

caratteristiche di 3dsmax che non funzionano o funzionano parzialmente con V-Ray. In molti casi, Vray prevede dei rimpiazzi per le

caratteristiche standard non supportate;

Maps

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Raytrace map

Questa map non è completamente supportata da V-Ray; usarla non è raccomandato perchè può portare ad artefatti. Usare invece la specifica

VRayMap .

Reflect/refract map

Questa map non è supportata da V-Ray; usarla non è raccomandato. V-Ray

non prevede una funzionalità equivalente, ma si può usare la specifica

VRayMap.

Flat mirror map

Questa map non è supportata da V-Ray; usarla non è raccomandato. V-Ray

non prevede una funzionalità equivalente, ma si può usare la specifica VRayMap.

Materials

Raytrace material

Questo material non è completamente supportato da Vray; usarlo non è

raccomandato e può portare ad artefatti nell'immagine. Usare invece VRayMtl.

Advanced lighting override

Questo material non è supportato da Vray; Alcune sue funzionalità sono

disponibili sul material VRayMtlWrapper .

Matte/shadow

Supportato parzialmente. In particolare il parametro Opaque Alpha non è supportato. Lo standard Matte/shadow material non riceve le GI shadows.

Estendere le proprietà matte/shadow è possibile con il material VRayMtlWrapper o su Global settings

Shadow types

Raytraced shadows

Queste tipo di ombre non funziona con Vray; usarle non è raccomandato e può portare ad artefatti. Usare invece VRayShadows

Shaders

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Translucent Shader

Questo shader non è supportato da Vray; usarlo non è raccomandato. Usare invece le opzioni nel materiale VRayMtl.

Antialiasing filters

Plate match/MAX R2

Questo filtro non è supportato. Usarlo produce una immagine completamente nera.

Standard render elements

Vray non supporta i render elements standard di 3dsmax, ma ne fornisce di propri, sia per il rendering normale che per il texture baking. Vedere Render

elements.

Exposure control

Vray supporta solo parzialmente il controllo dell'esposizione (Exposure). plugins per l'Exposure che richiedono presampling dell'immagine (Automatic

exposure, Linear exposure) o render elements separati (Pseudo Color exposure) non funziona adeguatamente con Vray. Dei controlli esposizione

standard di 3dsmax, solo Logarithmic Exposure è completamente supportato. Tu puoi anche usare il meccanismo di Color mapping proprio di Vray. Vedere

Color mapping per maggiori informazioni.

Texture baking

Si devono usare gli elements per il texture baking di Vray (e.g. VRayCompleteMap invece di CompleteMap etc). Vedere [[Texture baking]

per maggiori informazioni.

Lights

Skylight

Lo standard skylight di 3dsmax non è supportato da Vray e può far crashare il rendering. Usare invece il mode Dome di [[VRayLight], oppure l'opzione per

ridefinire il GI Environment nel rollout Environment di Vray.

Render elements

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Generale

V-Ray supporta gli elementi di interfaccia 3dsmax Render dalla versione 1.48.

Si noti comunque, che V-Ray fornisce i suoi propri render elements (elementi di rendering) e non supporta quelli standard implementati in

3dsmax. I render elements Standard di 3dsmax non funzionano con V-Ray e

viceversa.

List of supported render elements

I seguenti render elements sono supportati da V-Ray. Tutti i render elements supportano nativamente i V-Ray materials. Qualche render elements supporta

anche gli standard 3dsmax materials.

Render element name VRayMtl

support

Std

material

support

Filtering

control Transparency

support Description

VRayAlpha yes yes yes** yes trasparenza

Alpha.

VRayAtmosphere yes yes no** yes effetti

atmospheric .

VRayBackground yes yes yes** yes immagine di

background.

VRayCaustics yes no* yes** yes

Le caustics sul

material.

Presenti solo

se Caustics è

abilitato.

Questo

channel non

include GI

caustics.

VRayDiffuseFilter yes yes yes** yes

colore diffuso

della superficie.

Nota che è

diverso dallo

standard

3dsmax Diffuse

render element,

che contiene

l'illuminazione

diffusa della

superficie.

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VRayGlobalIllumination yes no* yes** yes

La GI diffusa

dalla

superfice.

Presente solo

se Global

illumination è

abilitata.

VRayLighting yes yes* yes** yes

Illuminazione

diffusa diretta

della superficie.

VRayMtlID yes yes

no

(always

off)

no il material ID

dell'oggetto.

VRayMtlSelect yes no yes yes

questo

element

permette di

scrivere il

risultato di un

V-Ray material

compatibile in

un element

separato. Il

material può

essere un top-

level material

o un sub-

material di

VRayBlendMtl.

VRayNormals yes yes yes no le normali di

superficie

VRayObjectID yes yes

no

(sempre

off)

no

oggetto gbuffer

ID (settato

attraverso il

nodo del dialog

Properties ).

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VRayRawGlobalIllumination yes yes yes** yes

La GI diffusa

raw (grezza)

(non

moltiplicata

per il colore

diffuso).

Presente solo

se Global

illumination è

abilitata.

VRayRawLighting yes no yes** yes

illuminazione

diretta diffusa

raw (non

moltiplicata per

il colore

diffuso).

VRayRawReflection yes no yes** yes

La riflessione

pura di

superficie (non

moltiplicata per

il colore del

reflection filter

).

VRayRawRefraction yes no yes** yes

La rifrazione

pura di

superficie (non

moltiplicata per

il colore del

refraction filter

).

VRayRawShadow yes no yes** yes

La luce raw che

è stata bloccata

da altri oggetti.

VRayReflection yes yes yes** yes Le riflessioni

sulla superficie.

VRayReflectionFilter yes no yes** yes

il reflection

filter (il color

con il quale le

riflessioni raw

saranno

moltiplicate per

dare il risultato

finale). Può

Page 17: VRAY MANUALE ITA2

17

essere

considerato

come un alpha

channel per le

riflessioni.

VRayRefraction yes no yes** yes Le rifrazioni

sulla superficie.

VRayRefractionFilter yes no yes** yes

il refraction

filter (il color

con il quale le

rifrazioni raw

saranno

moltiplicate per

dare il risultato

finale). Può

essere

considerato

come un alpha

channel per le

rifrazioni.

VRayRenderID yes yes

no

(always

off)

no

il node render

ID dell'oggetto

che contribuisce

maggiormente

al valore del

pixel.

VRaySelfIllumination yes yes yes** yes

L'auto-

illuminazione

della superficie.

VRayShadow yes no yes** yes

La luce diffusa

che è stata

bloccata da altri

oggetti.

VRaySpecular yes yes yes** yes

gli Highlights

(punti brillanti)

speculari.

VRayUnclampedColor yes yes yes** yes

colore

unclamped

dell'immagine.

VRayVelocity yes yes yes no

La rapidità di

reazione

(velocity) di

superficie .

questo channel

non sarà

generato se il 3d

motion blur è

Page 18: VRAY MANUALE ITA2

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abilitato.

VRayWireColor yes yes yes yes

Il colore

wireframe

dell'oggetto

nella scena di

3dsmax.Può

essere usato per

generare

maschere per gli

oggetti basate

sul loro colore

wireframe.

VRayZDepth yes yes yes no La profondità Z

della superficie.

* Per gli Standard materials, VRayLighting include luce diretta/indiretta e caustics, mentre VRayGlobalIllumination e VRayCaustics appariranno

nere. Tuttavia per tutti i materiali, aggiungere gli elements VRayLighting, VRayGlobalIllumination e VRayCaustics darà sempre una illuminazione

diffusa totale di superficie. ** Quando un element è filtrato, sarà indebolito dagli effetti atmospheric come

fog, etc. Tuttavia, quando un element è non-filtrato (unfiltered), non sarà influenzato dagli effetti atmospheric

Note

Quando il V-Ray VFB è abilitato, tutti i render elements di V-Ray appariranno ad off nel tab Render Elements dentro il dialog Render

Scene . Questo risolve il problema dovuto al fatto che 3dsmax non crea le sue proprie bitmaps per i render elements - questo non è richiesto se

gli elements sono memorizzati nel V-Ray VFB stesso. Se viene usato il V-Ray VFB i render elements si possono abilitare/disabilitare usando gli

specifici vrayVFB parametri.

V-Ray passa l'antialiasing rispettando i channel RGB color . Tuttavia altri

channels possono apparire jagged noisy in aree dove V-Ray ha messo pochi samples. Vedere Esempi G-Buffer per una dimostrazione di questo

effetto.

i Render elements saranno renderizzati nel mode Distributed rendering , sia dal V-Ray VFB che dal 3dsmax VFB.

i Render elements incrementano l'uso di RAM durante il rendering. Quando si renderizza con V-Ray VFB, si può ridurre questo consumo

renderizzando direttamente in un file .vrimg su disco senza memorizzare l'immagine finale in memoria.

Page 19: VRAY MANUALE ITA2

19

i Render elements possono rallentare il rendering un pò, in base al

numero degli elements usati. Essi non hanno effetto sui calcoli di GI/reflection etc.

G-Buffer support

Search keywords: g-buffer, RLA, RPF, render effects

Generale

Vray supporta il multi-layered G-Buffer output richiesto per scrivere files .rla e

.rpf, cosi come molti effetti rendering 3dsmax. Vray genererà automaticamente i canali g-buffer richiesti dall'output dell'immagine e gli effetti di rendering non

ci sarà bisogno di selezionarli manualmente.

Supported G-Buffer channels

Questa è una lista di canali G-Buffer supportati in 3dsmax

3dsmax

channel name Supported

by V-Ray Description

Z yes Depth buffer. Nota che rispetto allo scanline renderer, V-

Ray memorizza in questo canale la distanza fino alla

camera, e non fino al piano della camera .

Material Effects yes The material ID.

Object yes L' "object node id" che si setta attraverso il dialog

Properties di un oggetto.

UV Coordinates yes Le coordinate UV di superficie . Nota che V-Ray will

emetterà sempre le UV coordinates per il mapping

channel 1.

Normal yes La normale di superficie relativa alla camera.

Non-Clamped

Color yes

Il colore reale unclamped del pixel . Nota che questo

channel memorizza i pixels prima che qualsiasi color

mapping sia applicato. Come con lo scanline renderer,

questo channel non memorizza gli effetti atmospheric .

Coverage yes Il contributo di un oggetto al pixel dell'immagine.

Node Render ID yes Un ID unico assegnato dal renderer a ciascun nodo.

Page 20: VRAY MANUALE ITA2

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Color yes Il colore del material per l'oggetto. Come con lo scanline

renderer, questo channel non memorizza gli effetti

atmospheric.

Transparency yes La trasparenza del material per l'oggetto. Come con lo

scanline renderer, questo channel non memorizza gli

effetti atmospheric.

Velocity yes La "rapidità" della superficie relativamente alla camera.

Sub-Pixel

Weight yes

Il contributo di un oggetto al pixel dell'immagine, incluse

le trasparenze.

Sub-Pixel Mask no

Una maschera di bit per il contributo di un oggetto al

pixel. Il canale Sub-Pixel Mask è inutile quando AA

filters, depth of field e motion blur sono presi in

considerazione, motivo per il quale V-Ray non lo

supporta.

Notes

V-Ray prende in considerazione antialiasing filters quando genera i g-buffer channels, al contrario dello scanline renderer.Questo può causare

differenze nel funzionamento di alcuni effetti di render . Se questo è un problema, metti a off il filtro AA dal rollout [[Image Sampler] . Inoltre,

evita di usare AA filters con componenti negative (Catmull-Rom, Mitchell-Netravali) quando si generano i g-buffer - 3dsmax non può

gestire layers con copertura negativa e V-Ray li ignorerebbe alla creazione dei canali g-buffer.

Generare un corretto multi-layer g-buffer richiede memoria aggiuntiva. Questo perchè il 3dsmax g-buffer supporta solo scrittura "scanline-style"

. Tuttavia, V-Ray renderizza in buckets e non fornisce i dati nell'ordine scanline . Ecco perchè V-Ray memorizza tutti i dati g-buffer data durante

il rendering, e poi li scrive infine nell'immagine finale. G-Buffer layers non sono generati corettamente in Distributed rendering

mode. Questo significa che effetti di render come il motion blur non funzionano in DR mode .

Global Setting

Generale

In aggiunta ai settings del Render dialog, che sono globali per la scena, si

possono settare anche parametri specifici per-oggetto. Alcuni di questi (primary and secondary visibility, visibility to camera etc) sono accessibili

Page 21: VRAY MANUALE ITA2

21

attraverso le normali proprietà di 3dsmax. Vray ha definito alcune proprietà

aggiuntive che possono essere accessibili premendo Object settings o Light settings nel roll-out. System

Object settings

Vray supporta il controllo per-oggetto delle proprietà di motion blur, indirect

illumination and shadow/matte. Sulla sinistra si ha una lista di tutti gli oggetti nella scena e sulla destra abbiamo le proprietà. Tu puoi selezionare più di un

oggetto . C'è anche una lista di selection sets di MAX per rendere l'interfaccia più efficiente e comoda.

Object properties

Use default moblur samples - quando selezionato il parametro Geometry

Samples sarà preso dal roll-out globale Motion blur . Motion blur samples - qui puoi settare il numero di geometry samples per gli

oggetti selezionati, se Use default moblur samples è off. Generate GI- questo controlla se gli oggetti generano GI . Esiste anche un

multiplier per la GI generata. Receive GI- questo controlla se gli oggetti ricevono GI. Esiste anche un

multiplier per la GI ricevuta. Generate caustics - quando attivato gli oggetti selezionati rifrangeranno la

luce proveniente dalle sorgenti di luce che sono generatrici di caustics,

quindi le caustics saranno prodotte. Nota che per generare le caustics un oggetto deve avere un materiale riflettente o rifrangente .

Receive caustics - quando attivato gli oggetti selezionati diventeranno ricevitori di caustic . Quando la luce è rifratta da oggetti che generano caustics

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le caustics risultanti saranno visibili solo quando esse saranno proiettate su

dei ricevitori di caustics . Caustics multiplier - questo valore è un multiplier per le caustiche generate

dagli oggetti selezionati. Nota che questo valore non ha effetto a meno che

Generate caustics non sia attivato.

Matte properties

Matte=Opaco Vray non supporta completamente il materiale 3dsmax Matte/Shadow. Tuttavia

Vray ha il suo proprio matte system (sistema/materiale Matte). Tu puoi controllare le proprietà matte sia a livello oggetto attraverso il dialog Object

settings, sia a livello materiale attraverso il materiale speciale VRayMtlWrapper.

Matte object - attivando questa opzione converti l'oggetto in un oggetto matte. Questo significa che l'oggetto non sarà direttamente visibile nella

scena; il colore di background sarà mostrato al suo posto. Tuttavia l'oggetto appare normalmente sulle riflessioni/rifrazioni e genererà GI basandosi sul suo

materiale attuale.

Alpha contribution - questo permette di controllare come l'oggetto appare nel canale alpha. Nota che questo parametro non richiede che l'oggetto sia un

oggetto matte - questo parametro ha effetto su tutti gli oggetti. Un valore di 1.0 significa che l'oggetto appare normalmente nel canale alpha. Un valore di

0.0 significa che l'oggetto non sarà presente affatto nel canale alpha. Un valore di -1.0 inverte l'alpha dell'oggetto. Nota che la conversione di un oggetto in

oggetto matte non cambia il suo aspetto nel canale alpha. E' necessario cambiare esplicitamente il suo contributo alpha.

Direct light Shadows - questo farà ricevere le ombre all'oggetto matte

Affect alpha - le ombre avranno effetto sul canale alpha Color - il colore delle ombre

Brightness - la luminosità delle ombre Reflection/refraction/GI

Reflection amount - se il materiale dell'oggetto è un materiale vray

riflettente, questo controlla quanta riflessione sarà visibile sull'oggetto matte.

Refraction amount - se il materiale dell'oggetto è un materiale vray rifrangente, questo controlla quanta rifrazione sarà visibile sull'oggetto matte.

GI amount - questo controlla quanta GI ricevuta sarà visibile sul matte.

No GI on other mattes - Questo causerà che l'oggetto apparirà come un oggetto matte nelle riflessioni, rifrazioni, GI e altri oggetti matte. Nota che se

questo è ON, le rifrazioni per l'oggetto matte non saranno calcolate (l'oggetto apparirà un oggetto matte a se stesso e non sarà in grado di "vedere" le

rifrazioni dall'altra parte)

Page 23: VRAY MANUALE ITA2

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Light settings

In questo dialog tu puoi specificare le proprietà delle luci nella scena riguardo

alle caustics e alla PM. Sulla sinistra si ha una lista delle luci nella scena e sulla destra ci sono i

settings per le luci. Si possono selezionare più luci contemporaneamente. C'è

anche una lista di selection sets di MAX per rendere l'interfaccia più efficiente e comoda.

Generate caustics - Quando questo è attivo, Vray genererà photons per le

caustics per le luci selezionate. Nota che per ottenere l'effetto di caustics si deve settare opportunamente il valore per Caustics multiplier (vedi sotto)

cosi come mettere nella scena qualche oggetto che genera caustics (caustics generator).

Caustic subdivs - questo controlla la quantità di photons che Vray traccerà per calcolare le caustics. Numeri elevati rallenteranno il calcolo della PM per le

caustics e prenderanno più memoria. Caustics multiplier - Questo valore è un multiplier per le caustiche generate

dall'oggetto selezionato. Nota che questo multiplier è cumulativo - esso non sostituisce il multiplier nel rollout Caustics. Il multiplier non ha effetto a meno

che Generate caustics non sia attivato

Generate diffuse - quando è attivato, Vray genererà photons di illuminazione

diffusa per le luci selezionate. Vedere Global photon map per maggiori dettagli. Diffuse subdivs - controlla il numero di photons diffusi tracciati per la luce

selezionata(e). Valori grandi significano una più precisa PM, ma ciò prenderà più tempo e memoria.

Diffuse multiplier - un multiplier per i photons di diffusione

Renderer Parameters

Page 24: VRAY MANUALE ITA2

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V-Ray è un Renderizzatore per 3dsmax.Per usare Vray tu devi prima

selezionarlo come Renderizzatore corrente. Puoi farlo cliccando su Assign... sul rollout Current renderers del dialog Render Scene:

I parametri di V-Ray renderer sono divisi nei seguenti rollouts: V-Ray Frame Buffer

Global switches Image Sampler (Antialiasing)

Indirect Illumination (GI) Quasi-Monte Carlo GI

Irradiance map Global photon map

Light cache

Caustics Environment

RQMC sampler Color mapping

Camera Default displacement

System Tutti i parametri sono accessibili attraverso MaxScript in 3dsmax 5.x o

superiore. Vedi V-Ray and MaxScript per maggiori informazioni.

Vray Frame Buffer VFB

Renderer Parameters Search Keywords: VFB, G-buffer, frame buffer, render pass

Page 25: VRAY MANUALE ITA2

25

General

In aggiunta al 3dsmax Rendered Frame Window (RFW o VFB), V-Ray fornisce uno specifico frame buffer. Il V-Ray frame buffer ha alcune opzioni aggiuntive

rispetto al 3dsmax VFB. Il V-Ray VFB:

permette di vedere tutti i render elements in una singola finestra e

passare tra i render elements molto facilmente. mantiene l'immagine nel formato 32-bit floating-point .

permette di eseguire semplici correzioni di colore sull'immagine renderizzata.

permette di scegliere l'ordine con il quale renderizzare i buckets .

il V-Ray VFB ha anche alcune limitazioni, che sono elencate nelle Note sotto.

Parameters

Page 26: VRAY MANUALE ITA2

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Enable built-in frame buffer - Abilita l'uso del Vray frame buffer. A causa di

motivi tecnici il 3dsmx frame buffer viene comunque creato ma non viene renderizzato alcun dato in esso. Per limitare il consumo di memoria

raccomandiamo di settare la risoluzione originale di 3dsmax ad un valore molto

basso (come 100x90) e spegnere il 3dsmax Virtual Frame Buffer dai settings comuni del 3dsmax render .

Get resolution from 3dsmax - questo farà si che il V-Ray VFB prenda la

risoluzione dai settings comuni del 3dsmax render . Output resolution - questa è la risoluzione che si desidera usare con il V-Ray

frame buffer. Render to memory frame buffer - questo creerà un V-Ray frame buffer e lo

userà per memorizzare i dati che tu potrai osservare durante il rendering e dopo. Se tu desideri renderizzare risoluzioni veramente alte che potrebbero

non essere contenute in memoria o mangiare parecchia RAM non permettendo alla scena di renderizzarsi opportunamente - tu puoi disattivare questa opzione

e usare solo "render to V-Ray image file".

Render to V-Ray image file - questa opzione scrive direttamente in un file

esterno che contiene i V-Ray raw data (dati grezzi) che sono stati renderizzati. Questo non memorizza alcun dato nella RAM il che è veramente utile a

preservare la memoria quando si renderizzano enormi risoluzioni. Per vedere cosa è stato renderizzato attiva Generate preview.

Generate preview - questo creerà una piccola preview di cosa è stato

renderizzato. Se Render to memory frame buffer è off tu puoi usare questa opzione per vedere una piccola immagine di cosa è stato attualmente

renderizzato e fermare il rendering se c'è qualcosa che non va.

Split render channels - Questa opzione ti permette di salvare i canali dal VFB

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in files separati. Usa Browse... per specificare il file. Questa opzione è

disponibile solo quando si renderizza con un memory frame buffer. Se il rendering è fatto solo in un raw image file, i canali renderizzati possono essere

estratti da quel file dopo che il rendering è completo.

Save RGB e Save Alpha - Queste opzioni permettono di disabilitare il salvataggio dei canali RGB e Alpha. Questo può essere utile se si vogliono

generare solamente gli altri canali . Nota che Vray genererà comunque questi canali, tuttavia essi non saranno salvati.

VFB toolbar

Questa parte di toolbar setta il canale attualmente selezionato, cosi

come il preview mode. Scegli quali canali vedere con l'aiuto dei

pulsanti. Puoi anche vedere il rendering in monochromatic (con un

unico colore)) mode.

Questo salverà il current frame in un file.Puoi attivarlo on-the-fly durante il rendering.

Questo creerà un 3dsmax virtual frame buffer, copia del corrente V-Ray frame buffer.Puoi

attivarlo on-the-fly durante il rendering.

Questo forzerà V-Ray a renderizzare il più vicino bucket indivuato dal puntatore del mouse.

Muovi il mouse nel V-Ray frame buffer durante il rendering per vedere quali bucket sono

renderizzati prima. Puoi attivarlo on-the-fly durante il rendering.

Questo apre permanentemente l'info dialog che da informazioni circa il pixel sul quale fai

click destro.

Questo aprirà il cosidetto "levels control" dialog che ti lascerà definire correzioni colore di

vari canali colore .Esso mostra anche l'istogramma del VFB corrente. Click-and-drag il tuo

pulsante centrale del mouse per scalare interattivamente la preview.

Cancella i contenuti del frame buffer. Può essere utile per evitare confusione con i rendering

precedenti.

VFB shortcuts

Ecco una lista di scorciatoie da tastiera per navigare attraverso il VFB.

Mouse Description

CTRL+LeftClick,

CTRL+RightClick Zoom in/Zoom out

Roll the mouse-rollon

pulsante up/down Zoom in/Zoom out

Double-click LeftButton Zoom to 100%

RightClick Mostra l'info dialog con le properties dell'ultimo pixel cliccato.

per vedere info non-stop - metti a on il bottone info

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MidButton dragging view pan (hand tool)

Keyboard Description

+ / - Zoom in/Zoom out

* Zoom to 100%

Arrow keys Pan left, up, right, down

Note

IL V-Ray VFB non mostra i G-Buffer layers (come Coverage etc.).

IL V-Ray VFB non funziona con stripe rendering (rendering striscia). Anche se selezioni VFB come output, il 3dsmax VFB è comunque creato e

quindi prende memoria aggiuntiva. Se vuoi ridurre questa memoria deseleziona Get resolution from MAX setta il 3dsmax VFB ad una

risoluzione bassissima come 100x100 e quindi seleziona il tuo valore di risoluzione di output reale nel Vray VFB.

Se hai selezionato un output image file da Common del Render Scene

dialog, Vray riempirà il 3dsmax RFW e questo sarà salvato come

immagine.Se invece vuoi salvare il Vray VFB, dovresti usare Split render channels

Global switches

Esempi switches

Search Keywords: switches, global switches

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Generale

Global switches permette di controllare vari aspetti globali del rendering

Parameters

Geometry section

Displacement - abilita o disabilita il displacement mapping di V-Ray. Nota che questo non ha effetto sullo standard 3dsMax displacement mapping, che può

essere controllato attraverso il corrispondente parametro nel Render dialog. Lighting section

Lights - abilita o disabilita globalmente le luci . Nota che se disattivi questo, Vray userà comunque le default lights. Se non vuoi nessuna luce diretta nella

scena deseleziona anche Default lights

Default lights - abilita o disabilita l'uso delle default lights quando non ci sono luci nella scena o quando hai disabilitato globalmente le luci (Lights visto

sopra). Hidden lights - abilita o disabilita l'uso di luci nascoste. Quando questo è

selezionato le luci sono renderizzate indipendentemente dal fatto se siano

nascoste o meno. Quando questa opzione è off ogni luce nascosta non sarà inclusa nel rendering.

Shadows - abilita o disabilita globalmente le ombre. Show GI only - quando questa opzione è on, l'illuminazione diretta non sarà

inclusa nel rendering. Nota che le luci saranno comunque considerate per i calcoli di GI, ma solo la luce indiretta sarà mostrata alla fine.

Materials section

Reflection/refraction - abilita o disabilita il calcolo di riflessioni o rifrazioni in mappe e materiali V-Ray.

Max depth - permette all'user di limitare globalmente la profondità di riflessione/rifrazione. Quando questo è deselezionato la profondità è controllata

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localmente dai materiali/mappe. Quando selezionato tutti i materiali e mappe

usano la profondità specificata. Maps - abilita o disabilita le texture maps.

Filter maps - abilita o disabilita il filtering di texture map . Quando abilitato la

profondità è controllata localmente dai settings delle texture maps. Quando disabilitata, nessun filtering è eseguito.

Max. transp levels - questo controlla la profondità della trasparenza

Transp. cutoff - questo controlla quando la tracciatura di oggetti trasparenti sarà fermata.Se la trasparenza accumulata del raggio è sotto questa soglia,

non si continuerà la tracciatura.

Override mtl - questo permette di ridefinire i materiali durante il rendering. Tutti gli oggetti saranno renderizzati col materiale scelto, se uno è selezionato,

o con il default material se non ne è stato specificato nessuno. Glossy effettos questa opzione permette di rimpiazzare tutte le riflessioni

glossy con riflessioni non-glossy; utile per rendering di test.

Indirect illumination section

Don't render final image - quando questa opzione è on, Vray calcolerà solo le mappe di GI (photon maps, light maps, irradiance maps). Questo è utile se

si stanno calcolando mappe per animazioni fly-through.

Raytracing section Secondary rays bias - un piccolo offeset positivo che sarà applicato a tutti i

raggi secondari; questo può essere usato se si hanno facce sovrapposte (overlapping) nella scena, per evitare macchie nere. Vedi Esempi switches

Questo parametro è utile anche quando si usa il 3dsmax Texture baking Render-to-texture.

Image Sampler

Generale

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In V-Ray, con image sampler ci si riferisce ad un algoritmo per campionare e

filtrare la funzione di immagine producendo l'array finale di pixels che costituiscono l'immagine renderizzata.

Vray implementa svariati algoritmi per campionare una immagine. Tutti gli image samplers supportano i filtri antialiasing standard di MAX, sebbene questi

incrementino il render time. Puoi scegliere tra Fixed rate sampler, Adaptive

QMC sampler e Adaptive subdivision sampler.

Parameters

Fixed rate sampler

Questo è il più semplice image sampler ; esso prende un numero fisso di

samples per ogni pixel Subdivs - setta il numero di samples per pixel. Quando è settato a 1,viene

preso un sample al centro di ogni pixel. Se è maggiore di 1 i samples sono generati da una sequenza low-discrepancy quasi-Monte Carlo.

Nota che a causa del "blocco" dei samples nel range [nero, bianco] per i canali

colore RGB, a volte questo sampler può produrre risultati scuri se usato con effetti blurry. La soluzione in questo caso è aumentare subdivs o usare reali

canali colore RGB.

Adaptive QMC sampler

intensità= quantità di luce che fuoriesce dal pixel Questo sampler crea un numero variabile di samples per pixel basato sulla

differenza di intensità tra il pixel e i pixels vicini. Nota che questo sampler è molto più incisivo se comparato al Vray QMC sampler. Questo sampler non ha

il suo controllo di threshold; si deve invece usare Noise threshold del rQMC sampler per controllarne la qualità.

Page 32: VRAY MANUALE ITA2

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Questo è il sampler preferibile per immagini con parecchi piccoli dettagli (come VRayFur, per esempio) e/o effetti blurry (DOF, motion blur, glossy reflections

etc). Esso inoltre prende meno RAM di Adaptive subdivision sampler.

Nota che a causa del "blocco" dei samples nel range [nero, bianco] per i canali

colore RGB, a volte questo sampler può produrre risultati scuri se usato con effetti blurry. La soluzione in questo caso è aumentare subdivs o usare reali

canali colore RGB. Min subdivs- determina il minimo numero di samples presi per ogni pixel.

Raramente è necessario settarlo superiore a 1, eccetto se si hanno linee veramente sottili che non sono catturate correttamente.

Max subdivs - determina il massimo numero di samples per un pixel.

Adaptive subdivision sampler

Questo è un image sampler avanzato capace di fare 'undersampling'

(prendere meno di un sample per pixel). In assenza di effetti blurry (direct GI , DOF, glossy reflection/reftaction etc) questo è l'image sampler preferibile. In

media esso prende meno samples (e quindi meno tempo) per ottenere la

stessa qualità di immagine degli altri image samplers. Tuttavia con textures dettagliate e/o effetti blurry, esso può essere più lento e produrre risultati

peggiori rispetto agli altri due metodi. Nota anche che questo sampler prende più RAM degli altri due samplers. Vedi

Note sotto. Min. rate - controlla il minimo numero di samples per pixel. Un valore di zero

significa un sample per pixel; -1 significa un sample ogni due pixels; -2 significa un sample ogni 4 pixels etc.

Max. rate - controlla il massimo numero di samples per pixel; zero significa un sample per pixel, 1 significa quattro samples, 2 significa otto samples etc.

Threshold - determina la sensibilità del sampler ai cambiamenti di intensità dei pixel . Valori bassi producono i migliori risultati mentre valori alti

diminuiranno il render time, ma potrebbero lasciare undersampled (sottocampionate) aree con intensità simile.

Rand - disloca i samples leggermente per produrre un miglior antialiasing in

zone con linee orizzontali o verticali vicine.

Object outline - questo sovracampiona sempre i bordi degli oggetti (anche se non fosse necessario sovracampionare). Questa opzione non ha effetto se DOF

o motion blur sono ON

Normals - questo sovracampiona le aree con normali che variano bruscamente. Questa opzione non ha effetto se DOF o motion blur sono ON

Antialiasing filter

Page 33: VRAY MANUALE ITA2

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Questa sezione permette di scegliere un antialiasing filter. Tutti i filtri standard

3dsmax sono supportati con l'eccezione del Plate Match filter. Vedere Esempi Image Sampler per maggiori informazioni sugli antialiasing filters.

Note

Quale sampler usare? La risposta ottimale si può avere solo con delle

prove, ma ecco alcuni suggerimenti: o Per scenes uniformi con solo qualche effetto blurry e textures

uniformi, Adaptive subdivision sampler con la sua abilità di fare undersample è imbattibile.

o Per immagini con textures dettagliate o con molti dettagli di gemetria e solo qualche effetto blurry, Two-level sampler è

ottimo. Anche nel caso di animazioni che coinvolgono textures dettagliate , Adaptive subdivision sampler può produrre

jittering che invece Two-level sampler evita.

o Per scene complesse con parecchi effetti blurry e/o textures dettagliate, Fixed rate sampler è ottimo ed è molto prevedibile (in

termini di tempo impiegato) per quanto riguarda la qualità e il render time.

Una nota sull'uso della RAM: gli image samplers richiedono una buona quantità di RAM per memorizzare le informazioni su ogni bucket. Usando

grandi dimensioni per i bucket si consuma molta RAM. Questo è particolarmente vero per Adaptive subdivision sampler, che

memorizza tutti i singoli sub-samples presi all'interno di un bucket.

Adaptive QMC sampler e Fixed rate sampler invece memorizzano solo la

somma dei sub-samples per pixel e quindi richiedono generalmente meno RAM.

VRayGI

Page 34: VRAY MANUALE ITA2

34

Generale

Avvicinarsi alla Illuminazione Indiretta

V-Ray implementa svariati approcci per calcolare l'illuminazione indiretta (GI o indirect illumination) con diversi compromessi tra qualità e velocità:

Direct computation - questo è l'approccio più semplice; la GI è calcolata indipendentemente per ogni punto della superficie ombreggiata tracciando un

numero di raggi in diverse direzioni sull' emisfero sopra quel punto. Vantaggi:

questo approccio preserva tutti i dettagli (e.g. ombre piccole e nette ) nella GI;

direct computation è libera da difetti quali il flickering nelle animazioni; non è richiesta memoria addizionale;

nel caso di oggetti "motion-blurred" in movimento la GI è calcolata correttamente.

Svantaggi:

l'approccio è molto lento per immagini complesse (e.g. luce negli interni);

direct computation tende a produrre noise nelle immagini, che può essere evitato solo sparando un ampio numero di raggi, rallentando

quindi ancora di più.

Irradiance map (IM) - questo approccio è basato sull' irradiance caching;

l'idea base è di calcolare la GI solo in alcuni punti nella scena, e interpolare per il resto dei punti.

Vantaggi:

irradiance map è molto veloce paragonata alla direct computation, specialmente per scene con ampie aree piatte ;

il noise intrinseco nella direct computation è molto ridotto; irradiance map può essere salvata e riusata per velocizzare i calcoli di

diverse viste per la stessa scena e per animazioni fly-through ;

irradiance map può anche essere usata per accelerare illuminazione diffusa diretta di sorgenti area light (luce zonale) .

Svantaggi:

alcuni dettagli di GI possono essere persi o offuscati a causa dell'interpolazione;

se sono usati bassi valori, può presentarsi flickering nel rendering di animazioni;

irradiance map richiede memoria aggiuntiva;

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35

la GI con oggetti motion-blurred in movimento non è interamente

corretta e può portare a noise (sebbene nella maggioranza dei casi questo non è notabile).

Photon map (PM)- questo approccio si basa sul tracciamento di particelle dalle sorgenti di luce e il loro bouncing (rimbalzare) attorno alla scena. Questo

è utile per scene di interni/semi-interni con molta luce o piccole finestre. La photon map generalmente non produce un risultato abbastanza buono per

essere usata direttamente; tuttavia essa può essere usata come una rozza approssimazione della illuminazione nella scena per velocizzare il calcolo di GI

through direct computation o irradiance map. Vantaggi:

la photon map può produrre molto velocemente una rozza approssimazione della illuminazione nella scena

la photon map può essere salvata e riutilizzata per velocizzare il calcolo di diverse views per la stessa scena e di animazioni fly-through;

photon map è view-independent.

Svantaggi:

photon map generalmente non è disponibile per direct visualization;

richiede aggiuntiva memoria; nella implementazione di V-Ray , l'illuminazione che riguarda gli oggetti

motion-blurred in movimento non è interamente corretta (sebbene questo non è un problema nella maggioranza dei casi).

photon map necessita luci reali per funzionare; non può essere usata per produrre GI causata da luci d'ambiente (skylight).

Light map - light mapping è una tecnica per approssimare la GI in una scena. Essa è molto simile alla PM, ma senza molte delle sue limitazioni. Light map è

costruita tracciando moltissimi percorsi (eye paths) dalla camera. Ognuno dei bounces nel percorso memorizza l'illuminazione dal resto del percorso fino ad

una struttura 3D ,in modo molto simile alla PM. La light map è una universale soluzione di GI che può essere usata per scene sia interne che esterne, sia per

approssimare i primary bounces, sia per i secondary bounces quando si usa con irradiance map o con direct GI .

Vantaggi:

lightmap è facile da settare. Bisogna solo tracciare i raggi dalla camera,

al contrario della photon map, che deve processare ogni luce nella scena e generalmente richiede un separato setup per ogni luce.

light-mapping funziona efficentemente con qualsiasi luce - incluso lo skylight, oggetti self-illuminated, luci non-physical, photometric lights

etc. Al contrario, PM è limitata negli effetti di illuminazione che può riprodurre - per esempio PM non può riprodurre l'illuminazione da

skylight o da luci omni standard senza decadimento quadratico inverso (inverse-square falloff).

Page 36: VRAY MANUALE ITA2

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la light map produce risultati corretti negli angoli e attorno ai piccoli

oggetti. La PM d'altra parte, si affida ad ingegnosi schemi di stima della densità, che spesso producono risultati errati in questi casi, o troppo bui

o troppo luminosi in queste aree.

in molti casi light map può essere visualizzata direttamente per previews molto veloci e nitide.

Svantaggi:

come per IM, la light map è view-dependent ed è generato per una particolare posizione della camera. tuttavia, essa genera una

approssimazione anche per parti indirettamente visibili della scena - per esempio, una light map può approssimare completamente la GI in una

stanza chiusa. al momento light map funziona solo con i V-Ray materials;

come per la PM, light map non è adattativa. L' irradiance è calcolata ad una risoluzione fissa che è determinata dall'utente;

light map non funziona molto bene con le bump maps; usa IM o direct GI se si vogliono ottenere migliori risultati con bump maps.

l'illuminazione di oggetti motion-blurred in movimento non è completamente corretta, ma è molto nitida poichè le lightmap sfocano

anche la GI nel tempo (al contrario della irradiance map, dove ogni sample è calcolato ad un particolare istante di tempo).

Quale metodo usare? Dipende dal tipo di situazione. Esempi GI può aiutarti

a scegliere il metodo migliore.

Primary e secondary bounces

l'llluminazione indiretta in Vray è divisa in due sezioni: controlli per primary

diffuse bounces (*rimbalzi diffusi primari) e controlli per secondary diffuse

bounces (*rimbalzi diffusi secondari).

Un rimbalzo diffuso primario avviene quando un punto ombreggiato (shaded) è

direttamente visibile dalla camera, o attraverso superfici riflettente (ES uno specchio) o rifrattive (ES un vetro).

Un rimbalzo diffuso secondario avviene quando un punto ombreggiato è usato nei calcoli della GI. (non direttamente visibile, neanche attraverso

vetri o per mezzo di specchi)

Page 37: VRAY MANUALE ITA2

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Parameters

On - cambia GI in On oppure Off.

GI caustics

GI caustics (*caustiche di GI) rappresentano la luce che è passata attraverso

un (balzo) diffuso, e uno o svariati (balzi) di riflessioni (o rifrazioni) . GI

caustics possono essere generate dallo skylight o da oggetti auto-illuminanti. Tuttavia le caustics generate da luce diretta non possono essere simulate in

questo modo, ma si deve usare il rollout Caustics. Nota che GI caustics sono generalmente difficili da campionare e possono introdurre noise nella soluzione

di GI. Refractive GI caustics - Questo permette alla GI di passare attraverso

oggetti trasparenti (vetro). Nota che questo non è la stessa cosa di Caustics, che rappresenta la luce diretta che ha attraversato oggetti trasparenti.

Refractive Gi caustics serve, ad esempio, per ottenere la luce skylight che attraversa una finestra.

Reflective GI caustics - Questo permette alla GI di essere riflessa da oggetti

speculari (specchi). Nota che questo non è la stessa cosa di Caustics, che rappresenta la luce diretta che è partita da superfici speculari. Questo

parametro è off di default, perchè le reflective GI caustics generalmente

contribuiscono poco all' illuminazione finale, mentre spesso producono noise indesiderato.

Post-processing

Questi controlli permettono modifiche aggiuntive della GI, prima che essa sia

aggiunta al rendering finale. I valori di default garantiscono un risultato fisicamente accurato; tuttavia l'utente può voler modificare il modo di apparire

della GI per esigenze artistiche. Saturation - controlla la saturazione del GI; un valore di 0.0 significa che tutti

i colori saranno rimossi dalla GI solution e sarà tutto ombreggiato in grigio. The

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valore di default 1.0 significa che la GI solution rimane immodificata. Valori

sopra 1.0 incrementano i colori nella GI solution. Contrast - questo parametro lavora assieme con Contrast base per

aumentare il contrasto della GI solution. Quando Contrast è 0.0, la GI solution

diventa completamente uniforme con il valore definito da Contrast base. Un valore di 1.0 significa che la solution rimane immodificata. Valori sopra 1.0

incrementano il contrasto. Contrast base - questo parametro determina l'incremento base per il

contrasto . Esso definisce i valori GI che rimangono immutati durante i calcoli del contrasto.

Save maps per frame - se questo è on, V-Ray salverà la mappa GI (irradiance, photon, caustic, light maps) che ha l'opzione auto-save abilitata,

alla fine di ogni frame. Nota che le maps saranno sempre scritte sullo stesso file. Se questa opzione è off, V-Ray scriverà le maps solo alla fine del

rendering

First (primary) diffuse bounces

Multiplier - questo valore determina quanto i primary diffuse bounces

contribuiscono all'illuminazione dell'immagine finale. Nota che il valore default

di 1.0 produce immagini fisicamente accurate. Altri valori sono possibili, ma non fisicamente accurati.

Primary GI engine - la list box specifica il metodo da usare per i primary diffuse bounces.

Irradiance map - selezionare questo farà usare irradiance map per i primary

diffuse bounces. Vedi Irradiance map per maggiori informazioni. Global photon map - selezionare questa opzione farà usare photon map per i

primary diffuse bounces. Questo mode è utile quando si settano i parameters della global photon map. Generalmente la PM non produce risultati

sufficientemente buoni per i final renderings quando si usa come un primary GI engine. Vedi Global photon map per maggiori informazioni.

Quasi-Monte Carlo - selezionare questo metodo farà usare direct computation per i primary diffuse bounces. Vedi Quasi-Monte Carlo GI per

maggiori informazioni.

Light map - questo sceglie light map come primary GI engine. Vedi Light cache per maggiori informazioni.

Secondary diffuse bounces

Multiplier - questo determina l'effetto di secondary diffuse bounces nella

illuminazione della scena. Valori vicini a 1.0 tendono a "wash out" la scena, mentre valori attorno 0.0 producono immagini buie. Nota che il valore di

default di 1.0 produce risultati fisicamente accurati mentre altri valori non sono fisicamente accurati.

Secondary diffuse bounces method - questo parametro determina come V-Ray calcolerà i secondary diffuse bounces.

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None - Nessun secondary bounce sarà calcolato. Usa questa opzione per

produrre immagini "skylit" senza indirect color bleeding.

Global photon map - selezionare questa opzione farà usare photon map per i

secondary diffuse bounces. Quasi-Monte Carlo - selezionare questo metodo farà usare direct

computation per i secondary diffuse bounces. Vedi Quasi-Monte Carlo GI per maggiori informazioni.

Light map - questo sceglie light map come primary GI engine. Vedi Light cache per maggiori informazioni.

Note

Vray non ha un system skylight separato. L'effetto skylight può essere ottenuto settando il background color o l'environmente map in MAX's

environment dialog, o nel Vray Environment rollout.

Per ottenere valori fisicamente corretti si deve settare sia primary che

secondary GI a 1.0 (default). Nonostante altri valori sono possibili, non producono risultati fisicamente corretti.

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Quasi-Monte Carlo GI

Search Keywords: QMC, Quasi-Monte Carlo, GI

General

Questa sezione è disponibile solo se hai scelto Quasi-Monte Carlo GI come

motore di GI primary o secondary . Il metodo Quasi-Monte Carlo calcola la global illumination con un approccio

brute-force . Esso ricalcola il valore di GI per ogni singolo punto ombreggiato

separatamente e indipendentemente dagli altri punti. E' decisamente lento ma molto accurato, specialmente se si hanno molti piccoli dettagli nella scena.

Per velocizzare Quasi-Monte Carlo GI, puoi usare un metodo più veloce ( Global photon map o Light cache ) per approssimare i secondary GI bounces,

mentre usi Quasi-Monte Carlo per i primary bounces.

Parameters

Subdivs - questo determina il numero di samples usati per approssimare la

GI. Nota che questo non è l'esatto numero di raggi che V-Ray traccerà. Il numero di raggi è proporzionale al quadrato di questo numero, ma dipende

anche dai settings nel QMC sampler rollout. Depth - questo parametro è disponibile solo se Quasi-Monte Carlo GI è

selezionato come motore di GI secondary. Esso controlla il numero di light

bounces che sarà calcolato.

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Irradiance map

Generale

Questa sezione permette all' utente di controllare e settare nel dettaglio i vari

aspetti dell'irradiance map (IM). Questa sezione è abilitata solo quando irradiance map è scelta come il metodo GI per i "diffuse bounces" primari.

(Vedi "Primary bounces" su Indirect Illumination) Alcune conoscenze di base per capire come funziona l'irradiance map sono

necessarie per comprendere il significato di questi parametri. Irradiance (*irraggiamento) è una funzione definita per qualsiasi punto nello

spazio 3D e rappresenta la luce che arriva nel punto da ogni possibile direzione. In generale, l'irradiance è differente in ogni punto e in ogni

direzione. Tuttavia, ci sono due utili restrizioni da considerare . La prima è surface irradiance - che è l'irradiance che arriva sul punto che

giace sulla superficie dell'oggetto nella scena. Questa è un restrizione naturale poichè siamo generalmente interessati all'illuminazione degli oggetti nella

scena e gli oggetti sono generalmente definiti per mezzo della loro

superficie. La seconda restrizione è la diffuse surface irradiance - che è il

totale della luce che arriva in un dato punto della superficie,

indipendentemente, dalla direzione di provenienza. Semplicemente, si può pensare alla diffuse surface irradiance come il colore

visibile della superficie, se assumiamo che il suo materiale sia puramente bianco e diffuso.

In V-Ray, il termine irradiance map si riferisce ad un metodo per calcolare

efficientemente la diffuse surface irradiance per gli oggetti nella scena. Poichè non tutte le parti della scena hanno lo stesso dettaglio nella illuminazione

indiretta, esso ha la funzione di calcolare la GI più accuratamente nelle parti importanti (e.g. dove oggetti sono vicini uno all'altro, o in luoghi con ombre

nette- "sharp" generate dalla GI ), e meno accuratamente nelle parti meno importanti (e.g. aree illuminate grandi e uniformi). L'irradiance map si crea

quindi in maniera adattativa. Questo è ottenuto renderizzando l'immagine svariate volte (ogni rendering è chiamato pass, passo) con risoluzione doppia

ogni passo. L'idea è partire con una bassa risoluzione (un quarto della risoluzione

dell'immagine finale ) e lavorare sulla risoluzione finale dell'immagine. Irradiance map è infatti un insieme di punti nello spazio 3d (una nube di

punti ) assieme con il calcolo della GI in quei punti. Quando un oggetto è colpito durante un GI pass, V-Ray guarda l' irradiance map per vedere se ci

sono punti simili nella posizione e nell'orientamento del punto attuale. Da

questi punti già calcolati, V-Ray può estrarre varie informazioni (es. se ci sono degli oggetti nelle vicinanze, con quale velocità varia la GI e altro ). Basandosi

su queste informazioni, V-Ray decide se la GI per il punto attuale può essere adeguatamente interpolata dai punti già presenti nella irradiance map, o no.

Altrimenti la GI per il punto attuale viene calcolata, e quel punto viene memorizzato nella irradiance map.

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Parameters

Built-in presets

Current preset - questo menu a tendina permette di scegliere fra svariati presets per alcuni parametri dell' irradiance map . Puoi utilizzarli per impostare

velocemente color, normal e distance thresholds (soglie),sia min/max rates. I seguenti preset sono disponibili:

Very low - questo preset è usato a scopi di preview per mostrare l'illuminazione generale nella scena.

Low - un preset di bassa qualità a scopi di preview Medium - un preset di media qualità funziona bene in molte situazioni,

in scene che non hanno piccoli dettagli.

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Medium animation - un preset di media qualità finalizzato nel ridurre il

flickering nelle animations - Distance threshold è più elevata. High - un preset di alta qualità che funziona bene in molte situazioni

anche per scene con piccoli dettagli sia per la maggior parte delle

animazioni. High animation - un preset di alta qualità che può essere usato se High

preset produces flickering nelle animazioni - la Distance threshold è più elevata.

Very high - un preset molto di alta qualità ; può essere usato per scene con dettagli estremamente piccoli e intricati.

Considera che i presets sono finalizzati per una tipica immagine

640x480 . Immagini più grandi di solito si possono rendere con più bassi Min/Max rates rispetto a quelle specificate nei preset.

Basic parameters

Min rate - questo valore determina la risoluzione per il primo GI pass. Un

valore di 0 significa che la risoluzione sarà la stessa della risoluzione del rendering finale, che renderà l' irradiance map simile al metodo di

computazione diretta. Un valore di -1 significa che la risoluzione sarà metà di quella dell'immagine filane e cosi via. Generalmente devi mantenerlo negativo

im modo tale che la GI è velocemente calcolata per vaste regioni piatte nell'immagine. Questo parametero è simile a (sebbene non uguale a) Min rate

del Adaptive subdivision image sampler. Max rate - questo valore determina la risoluzione dell'ultimo GI pass. Questo

è simile a (sebbene non uguale a) Max rate di Adaptive subdivision image sampler.

Color threshold (Clr thresh) - questo parametro controlla quanto l'algoritmo dell' irradiance map è sensibile ai cambiamenti nella luce indiretta. Valori più

alti significano meno sensibilità; valori più bassi rendono l' irradiance map più

sensibili ai cambiamenti di luce (producendo così una più elevata qualità dell'immagine).

Normal threshold (Nrm thresh) - questo parametro controlla quanto l' irradiance map è sensibile ai cambiamenti nelle normali di superficie e piccoli

dettagli di superficie. Valori più alti significano meno sensibilità; valori più bassi rendono l'irradiance map più sensibilie alle curvature di supericie e piccoli

dettagli. Distance threshold (Dist thresh) - questo parametro controlla quanto

l'irradiance map è sensibile alla distanza tra le le superfici. Un valore di 0.0 significa che l' irradiance map non dipenderà per niente dalla vicinanza

dell'oggetto; valor più elevati piazzano più samples in luoghi dove gli oggetti sono vicino l'uno all'altro.

Hemispheric subdivs (HSph. subdivs) - questo controlla la qualità di GI samples individuali. Valori bassi rendono il calcolo più veloce, ma possono

produrre risultati coperti di macchie. Valori più elevati producono immagini più

uniformi. Questo è simile a Subdivs nella direct computation. Considera che questo non è il reale numero di raggi che saranno tracciati. Il reale numero di

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raggi è proporzionale al quadrato di questo valore e dipende anche dai settaggi

nel rQMC sampler rQMC sampler rollout. Interpolation samples (Interp. samples) - questo è il numero di GI

samples che saranno usati per interpolare la indirect illumination in un dato

punto. Valori alti tendono a offuscare il dettaglio nella GI sebbene il risultato sarà più uniforme. Valori bassi producono risultati con più dettaglio, ma

possono produrre macchie se è stato usato un basso valore per Hemispheric subdivs

Options

Show samples - quando questa opzione è on, V-Ray mostrerà visualmente i samples nel irradiance map come piccoli punti nella scena.

Show calc phase - quando questa opzione è on, V-Ray mostrerà i passi del calcolo mentre l'irradiance map viene calcolata. Questo darà una vaga idea

dell'indirect illumination anche prima che il rendering finale sia completo. Considera che selezionando on si rallentano un pò i calcoli, specialmente per

grosse immagini. Questa opzione è ignorata quando ???rendering to fields??? - in quel caso, la fase di calcolo non è mai mostrata.

Show direct light - questa opzione è disponibile solo quando Show calc

phase è on. Essa porterà V-Ray a mostrare sia l'illuminazione diretta per i diffuse bounces primari oltre che all'illuminazione indiretta, mentre l' irradiance

map viene calcolata. Considera che V-Ray non ha effettivamente bisogno di calcolare ciò. L'opzione è solo per convenienza. Ciò non significa che la direct

lighting non è calcolata affatto - essa viene calcolata, ma solo per i diffuse bounces secondari (solo ai fini della GI ).

Detail enhancement

Detail enhancement (aumento di dettaglio) è un metodo per portare ulteriori miglioramenti all'irradiance map nel caso in cui vi siano piccoli dettagli

nell'immagine. A causa della sua limitata risoluzione, l' irradiance map tipicamente offusca la GI in queste aree o produce risultati macchiati o

flickering. Detail enhancement è un modo per calcolare questi piccoli dettagli con un metodo di QMC sampling di alta precisione. Ciò è simile al

funzionamento di un passo di ambient occlusion, ma è più preciso poichè

prende in considerazione il rimbalzo della luce. On - selezionandolo, detail enhancement si attiva per l'irradiance map.

Considera che una irradiance map calcolata in questo modo non dovrebbe essere usata senza l'opzione detail. Quando detail enhancement è On, puoi

usare settings bassi per l'irradiance map e più elevati Interpolation samples. Questo perchè irradiance map è usata solo per catturare l'illuminazione

distante, mentre direct sampling è usata maggiormente nelle aree vicine ai dettagli.

Scale - questo determina le unità per il parametro Radius : Screen - il raggio è misurato in pixels dell'immagine.

World - il raggio è in world units.

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Radius - questo determina il raggio per l'effetto Detail enhancement. Un raggio piccolo significa che piccole parti attorno i dettagli nell'immagine sono

campionate con alta precisione - veloce ma meno preciso. Un raggio grande

significa che più parte della scena userà una alta precisione di campionatura - lento ma più preciso. Tutto ciò è simile al parametro radius per un passo di

ambient occlusion.

Subdivs mult. - questo determina il numero di samples presi per la campionatura di alta precisione in percentuale al valore di Hemispheric

subdivs. Un valore di 1.0 significa che il numero di samples dell'irradiance map sarà lo stesso del numero di subdivs. Valori minori creano aree di detail-

enhanced con più noise, ma veloci nell'essere renderizzate.

Advanced options

Interpolation type - questa opzione è usata durante il rendering. Serve per

selezionare il metodo per interpolare il valore di GI dai samples nella irradiance map.

Weighted average media ponderata - questo metodo fa un semplice blend (miscelatura) tra i GI samples nella irradiance map basato sulla distanza dal

punto di interpolazione e la differenza nelle normali. Semplice e veloce, ma produce risultati cubettosi.

Least squares fit minimo adattamento quadrati - il metodo di default; esso prova a calcolare un valore GI che si adatti al meglio in mezzo ai samples della

irradiance map. Produce risultati più uniformi rispetto al metodo weighted average, ma è più lento. Inoltre artefatti circolari possono apparire in posti

dove sia il contrasto sia la densità dei samples della irradiance map cambiano su (estensione) un'area piccola.

Delone triangulation - tutti gli altri metodi di interpolazione sono blurry

methods - cioè, essi tendono ad offuscare (blur) i dettagli nella indirect illumination. Inoltre, i blurry methods sono inclini al density bias (vedere sotto

per una descrizione). Al contrario, Delone triangulation è un non-blurry method e preserva il dettaglio mentre evita il density bias. Poichè esso non è non-

blurry, il risultato può apparire con più noise (offuscando si tende a nascondere

il noise). Più samples saranno necessari per ottenere un risultato sufficientemente liscio. Questo può essere ottenuto sia aumentando

Hemispheric subdivs sia diminuendo Noise threshold nel QMC sampler rollout. Least squares con Voronoi weights - questo è una modifica del least

squares fit mirata a evitare il ringing (artefatti circolari) prendendo in considerazione la densità dei samples nella irradiance map. Questo metodo è

particolarmente lento e la sua efficacia è alquanto discutibile.

Sebbene tutti i tipi di interpolazioni hanno la loro utilità, è probabile che abbia più senso usare Least squares fit o Delone triangulation. Usando un blurry

method, Least squares fit nasconde il noise e produce un risultato uniforme.

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Esso è perfetto per scene con ampie superfici liscie. Delone triangulation è

un metodo più esatto, che generalmente richiede più hemispheric subdivs e alti valori di Max rate in irradiance map (e quindi più tempo di rendering ), ma

produce risultati accurati e senza blurring. Questo è particolarmente evidente

in scene dove ci sono un grossa quantità di piccoli dettagli. Sample lookup - questa opzione è usata durante il rendering. Essa seleziona

il metodo di scelta dei punti disponibili dalla irradiance map per essere usati come base per l'interpolazione.

Nearest - questo metodo sceglie semplicemente quei samples della irradiance

map che sono più vicini al punto di interpolazione. (Come molti punti saranno scelti è determinato dal valore di Interpolation samples ). Questo è il più

veloce metodo di ricerca e era il solo disponibile nelle precedenti versioni di V-Ray. Un inconveniente di questo metodo è che in posti dove la densità dei

samples nella irradiance map cambia , esso prenderà più samples nelle aree con più elevata densità. Quando un metodo di blurry interpolation è usato,

questo conduce al cosiddetto density bias che può portare ad una interpolazione

incorretta e artefatti in tali posti (maggiormente ai limiti delle ombre di GI ).

Nearest quad-balanced - Questo è una estenzione del nearest lookup mirata a evitare il density bias. Essa divide lo spazio attorno al punto di interpolazione

in 4 aree e prova a trovare un uguale numero di samples in tutte queste aree

(da qui il nome quad-balanced). Il metodo è un pò più lento che il semplice Nearest lookup, ma in generale è molto performante. Uno svantaggio si ha

quando qualche volta, nel tentativo di trovare i samples, egli può prendere samples che sono lontani e non rilevanti rispetto al punto interpolato.

Precalculated overlapping - questo metodo fu introdotto nel tentativo di

evitare gli svantaggi dei due metodi precedenti. Esso richiede un passo di preprocessing dei samples durante il quale un raggio di influenza è calcolato

per ogni sample. Questo raggio è grande per samples in posti a bassa densità, e piccolo per posti ad alta densità. Quando si interpola l'irradiance in un punto,

il metodo sceglierà ciascun sample che contiene quel punto all'interno del suo raggio di influenza. Un vantaggio di questo metodo è che quando viene usato

con un metodo di blurry interpolation produce una funzione continua (smooth). Anche se il metodo richiede un passo di preprocessing esso è spesso più veloce

degli altri due. Queste due proprietà lo rendono ideale per risultati di alta

qualità. Uno svantaggio di questo metodo è che qualche volta dei samples solitari che sono lontani possono influenzare la parte sbagliata della scena.

Inoltre esso tende a offuscare la soluzione di GI di più rispetto agli altri metodi. Density-based - il metodo di default ; esso combina Nearest e

Precalculated overlapping ed è veramente efficace nel ridurre artefatti circolari e artefatti dovuto a bassi sampling rates. Anche questo metodo

richiede un passo di preprocessing per calcolare la densità dei samples , ma esso è leggermente più veloce nella scelta mentre prende in considerazione la

densità dei samples.

Essendo il più veloce dei tre metodi Nearest può essere usato per le previews .Nearest quad-balanced si comporta abbastanza bene nella maggioranza dei

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casi. Precalculated overlapping è veloce e in molti casi si comporta molto

bene, ma può tendere a offuscare la soluzione di GI. Il metodo Density-based produce risultati veramente buoni nella maggioranza dei casi ed è il metodo di

default.

Considera che il metodo di lookup è maggiormente importante quando si usa un metodo di blurry interpolation . Quando si usa Delone triangulation, il

metodo di sample lookup non influenza molto il risultato. Calc. pass interpolation samples - questo è usato durante il calcolo della

irradiance map. Esso rappresenta il numero dei samples già calcolati che saranno usati per guidare l'algoritmo di sampling. Valori buoni sono tra 10 e

25. Bassi valori possono velocizzare il passo di calcolo, ma possono non fornire informazioni sufficienti. Valori più elevati rallentano e causeranno sampling

addizionale. In generale questo parametro andrebbe lasciato al suo valore di default di 15.

Use current pass samples - questo è usato durante il calcolo della irradiance

map. Quando selezionato questo causa l'uso di tutti i samples calcolati finora. Deselezionato permette a Vray di usare solo i samples raccolti durante i passi

precedenti, ma non quelli calcolati prima del passo corrente. Mantenendolo

selezionato Vray prenderà meno samples (e quindi calcolerà l'irradiance map più velocemente). Questo significa che su macchine multiprocessore, svariati

threads modificheranno l'irradiance map allo stesso tempo. A causa della natura asincrona di questo processo, non c'è garanzia che il rendering della

stessa immagine produca due volte la stessa irradiance map. Normalmente questo non è affatto un problema ed è raccomandato quindi mantenere questa

opzione selezionata. Randomize samples - questo è usato durante il calcolo della irradiance map.

Quando selezionato i samples dell'immagine saranno randomizzati. Deselezionandolo produce invece samples allineati in una griglia sullo schermo.

In generale questa opzione dovrebbe essere mantenuta selezionata per evitare artefatti causati da samples regolari.

Check sample visibility - questo è usato durante il rendering. Esso costringerà V-Ray ad usare solo quei samples della irradiance map che sono

direttamente visibili dal punto interpolato . Questo può essere utile per

prevenire "light leaks" (*fuoriuscite di luce) attraverso muri sottili con illuminazione molto diverse sulle superfici. Tuttavia rallenta il rendering, poichè

V-Ray traccia raggi addizionali per determinare la visibilità del sample.

Mode

Mode - questi gruppi di controlli permettono all'utente di selezionare la

modalità con cui l'irradiance map è (ri)usata.

Bucket mode - con questa modalità, una irradiance map separata è usata per ogni regione renderizzata ("bucket"). Questo è particolarmente utile poichè

permette di distribuire i calcoli di irradiance map fra svariati computers quando si usa distributed rendering. Bucket mode può essere più lento rispetto a

Single frame , poichè un bordo addizionale deve essere calcolato attorno ad

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ogni regione per ridurre artefatti nei lati tra limitrofe regioni. Nondimeno, ci

possono essere artefatti. Essi possono essere ridotti usando settings più elevati per l' irradiance map ( High preset, più hemispheric subdivs e/o minore Noise

threshold per il QMC sampler).

Single frame - il mode di default ; un single irradiance map è calcolato per l'intera immagine, e una nuova irradiance map è calcolata per ogni frame. Nel

corso del distributed rendering, ogni render server calcolerà la sua propria full-image irradiance map. Questo è il mode da usare quando si fa il rendering di

animazioni di oggetti in movimento . Assicurati inoltre che l'irradiance map sia abbastanza di qualità per evitare il flickering.

Multiframe incremental - questo mode è utile quando si fa il rendering di una sequenza di frames (non necessariamente consecutivi) dove solo la

camera si muove attorno (le cosidette fly-through animations). V-Ray calcolerà una nuova full-image irradiance map per il primo first frame; per tutti gli altri

frames V-Ray proverà a riutilizzare e perfezionare l' irradiance map che ha calcolato finora. Se l'irradiance map è di sufficientemente di alta qualità per

evitare il flickering, questo mode può essere usato nel network rendering - ogni rendering server calcolerà e perfezionerà la sua propria irradiance map

locale.

from file - in questo mode V-Ray caricherà semplicemente l' irradiance map dal file all'avvio della sequenza di rendering e userà questa map per tutti i

frames nell' animazione. Nessuna nuova irradiance map sarà calcolata. Questo mode può essere usato per fly-through animations e funziona bene nel

network rendering . Add to current map - in questo mode V-Ray calcolerà una completamente

nuova irradiance map e la aggiungerà a quella già presente in memoria. Questo mode è utile quando si compila una irradiance map per renderizzare

viste multiple di una scena statica. Incremental add to current map - in questo mode V-Ray userà l' irradiance

map che è già in memoria e perfezionerà solo i posti che non hanno sufficiente dettaglio. Questo mode è utile quando si compila una irradiance map per

renderizzare viste multiple di una scena statica o una fly-through animation.

Il mode di irradiance map che dovrebbe essere usato dipende dal particolare

rendering task - una scena statica , un scena statica renderizzata da multiple views, una fly-through animation o una animation con oggetti in movimento.

Rimandiamo alla sezione tutorials per maggiori informazioni. Irradiance map control buttons

Browse - questo pulsante permette all'utente di selezionare l'irradiance map dal file che sarà caricato se from file mode è selezionato. In alternativa,

l'utente può digitare il percorso con il nome del file direttamente nell'edit box. Save to file - questo salverà sul file l'irradiance map che è attualmente in

memoria. Considera che Don't delete nel gruppo On render end deve essere

on. Altrimenti V-Ray cancellerà automaticamente l'irradiance map alla fine del

processo di rendering. Reset irradiance map - questo cancellerà l'irradiance map dalla memoria.

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On render end

Questo gruppo di controlli dice a V-Ray cosa fare dell'irradiance map alla fine del processo di rendering .

Don't delete - di default questa opzione è on, che significa che V-Ray manterrà irradiance map in memoria fino al prossimo rendering. Se questa

opzione è deselezionata, V-Ray cancellerà l'irradiance map quando il rendering sarà completo. Questo significa che tu non potrai salvare l'irradiance map

manualmente dopo.

Auto save - se questa opzione è selezionata, V-Ray salverà automaticamente l'irradiance map sul file alla fine del rendering. Questo mode è particolarmente

utile se tu vuoi mandare l'irradiance map per il rendering su una diversa macchina attraverso il network rendering.

Switch to saved map - questa opzione è disponibile solo se Auto save è on. Se Switch to saved map è on, allora V-Ray setterà automaticamente

irradiance map mode su from file e setterà il nome del file con quello della map appena salvata

Global photon map

Generale

La global photon map o "mappa globale di fotoni" (da adesso PM) è simile

alla irradiance map (IM). Anche la PM è usata per rappresentare l'illuminazione della scena e anche essa è una collezione di punti nello spazio 3D, tuttavia la

PM è costruita in modo diverso. Essa è costruita tracciando delle particelle (photons) emesse dalle luce della scena. Questi photons rimbalzano attorno

alla scena e colpiscono le varie superfici. I punti colpiti sono memorizzati nella

PM. Ricostruire l'illuminazione dalla PM è inoltre diverso dal farlo partendo da una IM. Con IM una semplice interpolazione è usata per miscelare i GI samples

(*campioni ) vicini . Con la PM bisogna stimare la density (*densità) dei

photons in un dato punto. Questa idea è centrale nella PM. Vray può usare

svariati metodi per stimare la densità, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi. Di solito questi metodi sono basati sulla ricerca dei photons che sono vicini allo

shaded point (* punto ombreggiato). Nota che in general la PM fornisce una approssimazione meno accurata della

illuminazione della scena rispetto alla IM, specialmente quando la luce colpisce piccoli dettagli. La IM è costruita adattativamente mentre la PM non lo è. Un

altro svantaggio maggiore della PM è il boundary bias. Questo effetto

indesiderato è maggiormente visibile attorno agli angoli e agli spigoli degli

oggetti, che appaiono più bui di quello che dovrebbero essere. La IM può anche

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mostrare del boundary bias, tuttavia la sua natura adattativa permette di

ridurne fortemente l'effetto. Un altro svantaggio della PM è che essa non può simulare l'illuminazione da skylight (*luce del cielo) Questo perchè i photons

necessitano di una reale superficie dalla quale essere emessi. Lo skylight,

almeno in Vray, non è una superficie realmente presente nella scena. D'altra parte, la PM è view-independent (* indipendente dalla vista) e può essere

calcolata in modo relativamente veloce. Questo la rende ideale per approssimare l'illuminazione della scena quando viene usata insieme con un

metodo più accurato come direct computation o IM.

Parameters

Nota che la costruzione della PM è inoltre controllata dai settings dei photons

individuali per le luci nella scena. Vedi Light settings per maggiori informazioni. Bounces - questo parametro controlla il numero di light bounces (rimbalzi di

luce) approssimati dalla PM. Più bounces producono un risultato più realistico, ma prendono più tempo e memoria.

Auto search dist - quando questo è on, V-Ray proverà a calcolare una

appropriata distanza all'interno della quale cercare i photons. A volte la distanza calcolata è ok, in altri casi essa potrebbe essere troppo grande

(rallentando il rendering) o troppo piccola (producendo un risultato con più noise).

Search dist - questa opzione è disponibile solo quando Auto search dist è off. Essa permette di specificare manualmente la distanza di ricerca dei

photons.Considera che questo valore dipende dalle dimensioni della tua scena. Valori bassi velocizzeranno il rendering ma possono produrre risultati con più

noise. Valori grandi rallenteranno il rendering ma possono produrre risultati più accurati (smooth )

Max photons - questa opzione specifica come molti photons saranno presi in considerazione quando si approssima l' irradiance nel punto. Più photons

significano un risultato più accurato (smoother) (e più blurry) e possono anche

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rallentare il rendering. Valori più piccoli significano un risultato con più noise

ma rendering più veloce. Multipler - questo ti permette di controllare la luminosità della PM.

Max density - questo parametro permette di limitare la risoluzione (e quindi

la memoria) della PM. Ogniqualvolta V-Ray necessita di memorizzare un nuovo photon nella PM, esso guarda prima se ci sono altri photons all'interno della

distanza specificata da Max density. Se c'è già un appropriato photon nella map, V-Ray aggiungerà semplicemente l'energia del nuovo photon a quella

nella map. Altrimenti, V-Ray memorizzerà il nuovo photon nella PM Usare questa opzione ti permette di sparare molti photons (e quindi ottenere un

risultato smooth) pur mantenendo la dimensione della PM gestibile.

Convert to irradiance map - questo indurrà Vray a precalcolare l'irradiance nei punti colpiti dal photon memorizzati nella PM. Questo permetterà di usare

meno photons quando si interpola l'irradiance durante il rendering, pur mantenendo il risultato relativamente smooth. E' importante notare che la

mappa risultante memorizza l'irradiance, ma non è la stessa irradiance cache usata da Vray per i primari diffuse bounces.

Interp. samples - questo controlla come molti samples di irradiance saranno

presi dalla PM una volta convertiti in una IM. Un valore grande produce risultati smooth, ma il rendering può essere lento; un valore piccolo produce risultati

con più noise ma il rendering è veloce. Convex hull area estimate - quando questo è off, Vray userà un algoritmo

semplificato per calcolare l'area, coperta da un numero di photons ( si considera solo la distanza dal photon più lontano). Questo algoritmo può

causare algoli bui. Usando Convex hull area estimate si evita il problema degli angoli bui, ma è più lento e non stabile.

Store direct light - quando è on, V-Ray memorizza la direct illumination

(*illuminazione diretta) direttamente nella PM. Questo può velocizzare il calcolo della IM o della QMC GI quando usati come primary engine, se ci sono

molte luci nella scena. Quando questo è off, la direct lighting sarà calcolata sempre tracciando i raggi necessari. Questo rallenterà le cose se ci sono molte

luci nella scena.

Retrace threshold - quando è maggiore di 0.0, V-Ray usa direct QMC GI vicino agli angoli, invece della PM, per ottenere un risultato più accurate e per

evitare macchie in queste aree. Questo può rallentare il rendering. Quando è 0.0, la PM sarà usata sempre (più veloce) ma può produrre artefatti vicino agli

angoli o in posti dove gli oggetti sono vicini l'uno all'altro. Retrace bounces - controlla come molti bounces saranno effettuati quando si

ritracciano gli angoli. Se è 0.0 questo parametro viene ignorato. Tipicamente dovrebbe essere uguale al parametro Bounces.

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Light cache

Generale

Light caching (LC) (qualche volta chiamata anche light mapping) è una

tecnica per approssimare la GI in una scena. Questo metodo era stato sviluppato originariamente da Chaos Group specificatamente per V-Ray

renderer. Esso è molto simile alla PM, ma senza molte delle sue limitazioni. Light map è costruita tracciando moltissimi percorsi (eye paths) dalla camera.

Ognuno dei bounces nel percorso memorizza l'illuminazione dal resto del percorso fino ad una struttura 3D ,in modo molto simile alla PM.

D'altra parte, in un altro senso, essa è l'esatto opposto della PM, che traccia i percorsi dalle luci, e memorizza l'energia accumulata dal inizio del percorso

nella PM. Sebbene molto semplice, l'approccio light-caching ha molti vantaggi rispetto

alla photon map:

o lightmap è facile da settare. Bisogna solo tracciare i raggi dalla

camera, al contrario della PM, che deve processare ogni luce nella

scena e generalmente richiede un setup separato per ogni luce. o light-mapping funziona efficentemente con qualsiasi luce -

incluso lo skylight, oggetti self-illuminated , non-physical lights, photometric lights etc. Al contrario, PM è limitata negli effetti di

illuminazione che può riprodurre - per esempio PM non può riprodurre l'illuminazione da skylight o da luci omni standard senza

decadimento quadratico inverso ( inverse-square falloff).

o la light map produce risultati corretti negli angoli e attorno ai piccoli oggetti. La PM d'altra parte, si affida ad ingegnosi schemi

di stima della densità, che spesso producono risultati errati in questi casi, o troppo bui o troppo luminosi in queste aree.

o in molti casi light map può essere usata come engine per i primary bounces per previews molto veloci e nitide.

Nonostante abbia questi vantaggi LC è simile in velocità alla PM e produce

approssimazioni della GI molto velocemente. Inoltre, LC può essere usata per aggiungere effetti di GI alle animazioni.

Naturalmente, LC ha alcune limitazioni:

come IM, essa è view-dependent ed è generata per una particolare posizione della camera.

come PM, LC non è adattativa. L'illuminazione è calcolata ad una risoluzione fissa , che è determinata dall'utente.

LC non funziona bene con le bump maps.

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Parameters

Subdivs - questo determina come molti percorsi sono tracciati dalla camera. Il

numero attuale di percorsi è il quadrato di subdivs (default 1000 subdivs significano che 1 000 000 percorsi saranno tracciati dalla camera)

Sample size - determina la spaziatura dei samples nella LC. Un valore piccolo significa che i samples saranno vicini gli uni agli altri, la LC preserverà nitidi i

dettagli nella illuminazione, ma prenderà più memoria e produrrà più noise. Un

valore grande renderà "spianata" (smooth out) la LC ma perderà in dettaglio. Questo valore può essere sia in world units o relativo alla dimensione della

immagine, dipende dal parametro Scale.

Scale - questo parametro determina le units di Sample size e Filter size :

Screen - le units sono frazioni dell'immagine finale (1.0 significa che i samples saranno grandi quanto l'intera immagine). Samples che sono più vicini alla

camera sarano più piccoli e samples che sono lontani saranno più grandi. Nota che queste units non dipendono dalla risoluzione dell'immagine. Questo valore

è il più adatto per stills (immagini statiche) o per animazioni dove LC deve essere calcolata ad ogni frame.

World - le dimensioni sono fisse in world units ovunque. Questo può influire sulla qualità dei samples - samples che sono vicini alla camera saranno

campionati più spesso e appariranno smooth, mentre samples che sono lontani

saranno "noisier". Questo valore funziona meglio per animazioni fly-through poichè forza ovunque una densità costante di sample.

Store direct light - con questa opzioni LC memorizzerà e interpolerà la luce

diretta. Questo può essere utile per scene con molte luci e IM o direct GI come metodo per i primary diffuse bounces, poichè la luce diretta sarà calcolata da

LC, invece di campionare ogni singola luce. Nota che solo l'illuminazione diffusa prodotta dalla scena sarà memorizzata. Se tu vuoi usare LC direttamente per

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approssimare la GI mantenendo l'illuminazione diretta nitida (sharp),

deselezionare questa opzione.

Show calc. phase - mettendo a On questa opzione saranno mostrati i

percorsi che sono tracciati. Questo non influisce sul calcolo della LC è fornisce solo un feedback all'utente. Questa opzione è ignorata in rendering to fields -

in quel caso la fase di calcolo non è mai mostrata.

Pre-filter - quando questo è on, i samples nella LC sono filtrati prima del rendering. Nota che questo è diverso dal normale filtro LC (vedi sotto) che

avviene durante il rendering. Prefiltering agisce esaminando ogni sample a turno, e modificando esso affinchè rappresenti la media del dato numero di

samples vicini. Più prefilter samples significano una LC più confusa (blurry) e con meno noise. Prefiltering è calcolato solo una volta dopo che una nuova LC

è stata calcolata o caricata dal disco.

Filter - questo determina il tipo di filtro render-time per la LC. Il filtro determina come l'irradiance è interpolata dai samples nella LC.

None - nessun filtro agisce. Il sample attiguo al punto ombreggiato è preso come valore di irradiance. Questa è l'opzione più veloce, ma produce artefatti

vicino gli angoli, se la LC è noisy. Tu puoi usare pre-filtering (vedi sopra) per diminuire questo noise. Questa opzione funziona ottimamente se LC è usata

solo come secondary bounces oppure per esigenze di testing.

Nearest - questo filtro cerca i samples attigui al punto ombreggiato e fa la media del loro valore. Questo filtro non è disponibile per visualizzazione diretta

(primary bounces) della LC, ma è utile se si usa LC come secondary bounces engine. Una proprietà di questo filtro è che si adatta alla densità di sample

della LC ed è calcolato in un breve tempo costante. Interpolation samples determina quanti samples vicini cercare dalla LC.

Fixed - questo filtro cerca e media tutti i samples dalla LC che cadono all'interno di una certa distanza dal punto ombreggiato. Questo filtro produce

risultati smooth ed è opportuno per una visualizzazione diretta della LC

(quando essa è usata come primary GI engine). La dimensione del filtro è determinata da Filter size . Valori grandi offuscano la LC e appianano il noise.

Valori tipici per Filter size sono 2-6 volte più grandi che Sample size. Nota che Filter size usa la stessa scala di Sample size e il suo valore dipende da

Scale .

Use light cache for glossy rays - se questa opzione è on, LC sarà usata pure per calcolare illuminazione per raggi glossy (lucidi), in aggiunta ai raggi

GI normali. Questo può accelerare il rendering di scene con riflessioni glossy . Number of passes - LC è calcolata in svariati passi, che sono poi combinati

nella LC finale. Ogni pass è renderizzato in un thread separato indipendentemente dagli altri passes. Questo assicura che la LC sia consistente

attraverso computers con diverso numero di CPU. In generale una LC calcolata con un piccolo numero di passi può essere meno noisy che una LC calcolata

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con più passi, a parità di samples; tuttavia un piccolo numero di passi non può

essere distribuito efficacemente attraverso svariati threads. Per macchine single-processor non-hyperthreading, il numero di passi può essere settato a 1

per un ottimi risultati.

Mode - determina il rendering mode della LC: Progressive path tracing - in questo mode, il algoritmo LC è usato per

campionare l'immagine finale progressivamente. Per una discussione di questo mode vedi Tutorials pathtracing tutorial.

Single frame - questo calcolerà una nuova LC per ogni frame dell'animazione. Fly-through - questo calcolerà una LC per una intera animazione fly-through,

assumendo che la posizione/orientamento della camera è la sola cosa che cambia. Solo il movimento della camera nel segmento di tempo attivo è preso

in considerazione. Nota che che potrebbe essere meglio usare World Scale per fly-through animations. La LC è calcolata solo al primo frame renderizzato

ed è riusata senza cambiamenti per i frames seguenti.

From file - in questo mode LC è caricata da file. il file non include il prefiltering della LC; il prefiltering è eseguito dopo che la LC è stata caricata,

affinchè si possa aggiustarlo senza necessariamente ricalcolare la LC.

Note

Non settare Adaptation by importance amount nel QMC sampler rollut a 0.0 quando si usa light cache, perchè questo causerà eccessivi

tempi di rendering. Non applicare materiali perfettamente bianchi o molto vicini al

bianco alla maggioranza degli oggetti nella scena, poichè questo provoca eccessivi tempi di rendering.Questo perchè la quantità di luce

riflessa nella scena diminuirebbe molto gradualmente e la LC dovrebbe tracciare percorsi troppo lunghi. Evita anche materiali che hanno una

delle loro componenti RGB settata al massimo (255).

Se vuoi usare LC per le animazioni, dovresti scegliere un valore sufficientemente grande per Filter size per rimuovere il flickering nella

GI. Non c'è differenza tra LC calcolate per primary bounces (direct

visualization) e per secondary bounces. Tu puoi usare senza rischi LC calcolate in uno di questi modi per l'altro.

Analogamente alla PM, si possono ottenere "light leaks" con LC attorno a superfici molto sottili con illuminazione fortemente diversa sule due

faccie opposte. Attualmente non cè modo di evitare questo, eccetto se si hanno oggetti veramente sottili; Inoltre l'effetto può essere ridotto

diminuendo Sample size e/o il filtering.

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Caustics

Generale

Vray supporta il rendering degli effetti di caustiche (caustics effects). Per

produrre questo effetto devi avere nella scena opportuni generatori e ricevitori di caustiche (caustics generators/receivers) (Per informazioni su come ottenere

un oggetto generatore/ricevitore leggi Object settings e Lights settings in Render parameters > System > Global settings. I settings in questa sezione

controllano la generazione della PM (una spiegazione del termine photon map può essere trovata su Terminology ).

Parameters

On - attiva o disattiva la caustiche

Multiplier - questo moltiplicatore controlla l' intensità delle caustiche. Se si vogliono diversi moltiplicatori per le diverse sorgenti di luce, si dovrebbero

usare i settings di local light. Nota: questo multiplier è cumulativo con i diversi

multipliers nel local light settings.

Search dist - quando V-Ray traccia un photon che colpisce un oggetto in qualche punto il raytracer cerca altri photons nello stesso piano nell'area

circostante (search area). La search area infatti è un cerchio con il centro nel photon originale e il suo raggio è uguale al valore Search dist .

Max photons- quando Vray traccia un photon che colpisce un oggetto in

qualche punto vengono contati i photons che circondano il punto colpito e l'illuminazione di quell'area si baserà sul questo numero di photons. Se sono

più di Max photons Vray si fermerà al valore di Max photons. Max density - questo parametro permette di limitare la risoluzione (e quindi

la memoria) della photon map. Ogniqualvolta V-Ray necessita di memorizzare un nuovo photon nella photon map delle caustics , esso cerca prima se ci sono

altri photons all'interno di una distanza specificata da Max density. Se c'è già

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un opportuno photon nella map, V-Ray aggiunge solo l'energia del nuovo

photon a quello nella map. Altrimenti, V-Ray memorizzerà il nuovo photon nella photon map. Usare queste opzioni permette di emettere molti photons (e

quindi ottenere risultati accurati (smoother)) mantenendo gestibile la

dimensione della PM delle caustiche . Mode - controlla il mode della irradiance map:

New map - quando questa opzione è selezionata una nuova PM sarà generata. Ciò sovrascriverà ogni precedente PM rimasta da un precedente rendering.

Save to file - premi questo pulsante se vuoi salvare una PM già generata in un file.

From file - quando si abilita questa opzione V-Ray non calcolerà la PM ma la caricherà da file. Premi Browse per specificare il nome del file.

Don't delete- quando selezionato, V-Ray manterrà la photon map in memoria

dopo che il rendering sarà finito. Altrimenti la map sarà cancellata e la memoria presa da essa liberata. Questa opzione può essere specialmente utile

se si vuole calcolare la PM delle caustiche per una particolare scena solo una volta e poi riutilizzarla per altri rendering.

Auto save - quando questo è on, V-Ray salverà automaticamente la PM delle

caustiche sul file specificato. Switch to saved map - questa opzione è disponibile solo se Auto save è on.

Essa causerà il settaggio automatico del mode From file con il nome del file della nuova map appena salvata.

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Environment

Generale

Si può specificare un colore e una mappa da usare durante GI e calcoli di

riflessioni/rifrazioni. Se non si specifica un colore/mappa allora sarà usato il background di 3dsmax.

Parameters

GI Environment (skylight)

Questo gruppo permette di ridefinire i settings di Environment di 3dsmax per i calcoli di GI. L'effetto di cambiamento di GI environment è simile ad un effetto

di skylight (dalla 1.5 vedere anche VRaySky) Override MAX's - con questa opzione Vray userà il color/texture specificato

durante i calcoli di GI. Color - specifica il colore di background (skylight) .

Multiplier - un multiplier per valore del colore . Nota che il multiplier non influenza la texture dell'environment (se presente). Usa un Output map per

controllare la luminosità della mappa di environment se la mappa stessa non

ha controlli di luminosità. Texture - permette di scegliere la texture di background .

Reflection/refraction environment

Questo gruppo permette di ridefinire i settings del 3dsmax Environment quando vengono calcolate le riflessioni e rifrazioni. Si può ridefinire riflessioni

rifrazioni di environment per materiale (VRayMtl ) o per map ( VRayMap ).

Override MAX's - con questa opzione si obbliga Vray ad usare lo specifico Color e Texture durante GI e calcoli di riflessioni/rifrazioni

Color - specifica il colore di background (skylight) . Multiplier - un multiplier per valore del colore . Nota che il multiplier non

influenza la texture dell'environment (se presente). Usa un Output map per controllare la luminosità della mappa di environment se la mappa stessa non

ha controlli di luminosità.

Texture - permette di scegliere la texture di background .

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RQMC sampler

Generale

rQMC (randomized Quasi Monte Carlo) sampling è impiegato sempre da Vray

per ogni valore blurry - antialiasing, Depth of field (DOF), indirect illumination, area lights, glossy reflection/refraction, translucency, motion blur

etc. Il QMC sampling è usato per determinare quali samples dovrebbero essere

presi e infine quali raggi tracciare. Invece di avere metodi separati per campionare ognuno di questi valori blurry,

Vray ha un singolo unificato framework (struttura) che determina quanti e quali samples devono essere presi per un particolare valore, in base al

contesto nel quale questo valore è richiesto. Questo framework è chiamato rQMC sampler.

Nota che sebbene simile concettualmente, il metodo di sampling impiegato in

Vray è diverso dall'esatto QMC sampling poichè il numero di sequenze che sono usate hanno un'alta discrepanza rispetto ai metodi QMC puri ( ma pur

sempre inferiori se comparati con i metodi random Monte Carlo puri). Il numero attuale di samples per ogni valore blurry è determinato in base a 3

fattori:

Il valore subdivs fornito dall'utente per un particolare effetto. Questo è moltiplicato dal Global subdivs multiplier (vedi sotto).

L'importanza del valore (per esempio, riflessioni lucide scure (dark) possono realizzarsi con meno samples rispetto a riflessioni lucide molto

chiare (bright), poichè l'effetto della riflessione è esiguo; area light distanti richiedono meno samples che quelle più vicino, etc.)

Stabilire il numero di samples assegnati in base all'importanza è chiamato

importance sampling.

La variazione (noise) dei samples presi per un particolare valore - se i

samples non sono veramente diversi gli uni dagli altri, allora il valore può essere ottenuto con meno samples; se i samples sono molto diversi,

allora sarà necessario un grande numero di essi sarà necessario per ottenere un buon risultato.Fondamentalmente si osservano i samples che

sono stati calcolati uno per uno e si decide, per ogni nuovo sample, se ne sono necessari di più. Questa tecnica è chiamata early termination o

adaptive sampling.

Per maggiori informazioni sulla relazione e l'effetto di questi parametri, vedi la sezione tutorials.

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Parameters

Amount - controlla l'estensione con la quale il numero di samples dipende

dall'importanza del valore blurry. Esso controlla anche il minimo numero di samples che saranno presi. Un valore di 1.0 significa pieno adattamento; un

valore di 0.0 significa nessun adattamento.

Min samples - determina il minimo numero di samples che devono essere presi prima che l'algoritmo di early termination sia usato. Valori alti

rallenteranno le cose ma renderanno l'algoritmo di early termination più affidabile.

Noise threshold - controlla il giudizio di Vray su quando un valore blurry è "sufficientemente buono" per essere usato. Questo si traduce direttamente

nel noise del risultato. Valori più piccoli significano meno noise, più samples e qualità più elevata. Un valore di 0.0 significa che non sarà eseguito nessun

adattamento.

Global subdivs multiplier - questo moltiplicherà tutti i valori di subdivs durante il rendering; tu puoi usare questo per aumentare/diminuire

velocemente la qualità del campionamento (sampling) ovunque. Questo influenza ogni cosa, eccetto le lightmap, photon map, caustics e aa (anti-

aliasing) subdivs. Tutto il resto (dof, moblur, irradiance map, qmc GI, area

lights, area shadows, glossy reflections/refractions) è influenzato da questo parametro.

Time independent - quando questa opzione è On, il modello rQMC sarà lo

stesso da frame a frame in una animation. Poichè questo può essere indesiderabile in alcuni casi, tu puoi cambiare in Off questa opzione per

ottenere che il modello rQMC cambi con il tempo. Nota che ri-renderizzare lo stesso frame produrrà lo stesso risultato in entrambi i casi.

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Color mapping

Search keywords: color mapping, tone mapping, burn-out, overexpose

Generale

Il Color mapping (chiamato anche tone mapping ) può essere usato per

applicare trasformazioni colore sui colori dell'immagine finale. A volte una immagine può contenere un range elevato di colori che può essere mostrato

su schermo. Il Color mapping ha il compito di fare il re-mapping dei valori dell'immagine in base alle esigenze di visualizzazione.

Parameters

Type - questo è il tipo di trasformazione usato. Questi sono i possibili tipi: Linear multiply - questo mode moltiplica semplicemente i colori

dell'immagine finale in base alla loro luminosità. I componenti di colore che sono troppo chiari (sopra 1.0 o 255) saranno tagliati (clipped). Questo può

portare a bruciature (burnt out spots) vicino alle sorgenti di luce luminose. Exponential - questo mode satura i colori in base alla loro luminosità e può

essere utile per prevenire bruciature nelle aree molto luminose (per esempio attorno alle sorgenti di luce). Questo mode non taglierà i colori chiari, ma

invece li saturerà. HSV exponential - questo mode è molto simile al mode Exponential, ma

esso preserverà la la tinta e la saturazione del colore (hue e saturation), invece di slavare (washing out) il colore verso il bianco.

Intensity exponential - questo mode è simile al Exponential, ma esso preserverà il rapporto (ratio) dei componenti colore RGB e influenza solo

l'intensità dei colori.

Gamma correction - questo mode applica una curva gamma ai colori. In questo caso, il Dark multiplier è un multiplier generale per i colori prima che

essi siano corretti in gamma. Il Bright multiplier è l'inverso del valore gamma (per esempio per gamma 2.2, il Bright multiplier deve essere

0.4545). Intensity gamma - questo mode applica una curva gamma all'intensità dei

colori, invece di applicarla ad ogni canale (r/g/b) indipendentemente. Reinhard - questo mode è un mix tra un color mapping di tipo exponential e

uno di tipo linear. Se il valore di Burn è 1.0 il risultato sarà da linear color mapping mentre se il valore è 0.0, il risultato sarà da exponential color

mapping.

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Dark multiplier - questo è il multiplier per i colori scuri

Bright multiplier - questo è il multiplier per i colori chiari Gamma - questo parametro permette all'utente di controllare la gamma

correction per l'immagine in output indipendentemente dal color mapping

mode. Nota questo valore è l'inverso di quello usato per Gamma correction di color mapping. Per esempio, per correggere l'immagine di un display con 2.2

di gamma, dovresti settare Gamma semplicemente a 2.2. Sub-pixel mapping - questa opzione controlla se il color mapping sarà

applicato ai pixels finali dell'immagine, o ai sub-pixel samples individuali. Nelle vecchie versioni di Vray, questa opzione era sempre considerata on, tuttavia il

suo valore default è adesso off poichè questo produce rendering più corretti, specialmente se si usa l'approccio "universal settings".

Affect background - se questo è off, color mapping non influenza i colori appartenenti al background.

Clamp output - se questo è on, i colori saranno clamped (fissati) dopo il color mapping. In alcune situazioni, questo può essere indesiderabile (per esempio,

se tu desideri passare antialias in parti con hdr dell'immagine) - in questi casi, setta il clamping a off.

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Camera

Generale

Il rollout camera controlla il modo in cui la geometria della scena è proiettata

sull'immagine.

Parameters

Camera type

Le camere in Vray generalmente definiscono i raggi che sono emessi nella

scena, che essenzialmente è come la scena è proiettata sullo schermo. Vray

supporta svariati tipi di camere: Standard, Spherical, Cylindrical (point), Cylindrical (ortho), Box e Fish eye. Le viste ortografiche sono anch'esse

supportate. Override FOV - con questo setting si può ridefinire l'angolo di FOV (Field of

View) di 3dsmax. Questo è perchè alcune tipi di camera di Vray possono prendere come FOV un range da 0 a 360°, mentre le camere di 3dsmax sono

limitate a 180°. FOV - Qui si specifica l'agolo di FOV (solo quando Override FOV è ON e la

camera corrente supporta l'angolo di FOV) Height - Qui si può specificare l'altezza della camera Cylindrical (ortho).

Nota: questo setting è disponibile solo quando il Type è impostato su Cylindrical (ortho).

Auto-fit - questo setting controlla l'opzione auto-fit della camera Fish-eye. Quando Auto-fit è abilitato Vray calcolerà il valore Dist automaticamente

affinchè l'immagine renderizzata si adatti orizzontalmente con la dimensione

dell'immagine.

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Dist - questo setting si applica solo alla Fish-eye camera. La Fish-eye

camera è simulata come una Standard camera puntata su una sfera assolutamente riflettente (con un raggio di 1.0) che riflette la scena dentro

l'otturatore della camera. Il valore Dist distorce quanto è lontata la camera dal

centro della sfera (che è quanto della sfera sarà catturato dalla camera). Nota: questo setting non ha effetto quando l'opzione Auto-fit è abilitata.

Curve - questo setting si applica solo alle Fish-eye camera. Questo setting

stravolge il modo in cui l'immagine renderizzata è deformata. Un valore di 1.0 corrisponde ad una Fish-eye camera nel mondo reale.Con un valore vicino a

0.0 la deformazione aumenta. Con un valore vicino a 2.0 la deformazione è ridotta. Nota: di fatto questo valore controlla l'angolo con il quale i raggi sono

riflessi dalla sfera virtuale della camera. Type - Da questa lista si può selezionare il tipo di camera. I tipi disponibili

sono Standard, Spherical, Cylindrical (point), Cylindrical (ortho), Box, Fish eye. Vedere Examples Camera per maggiori informazioni.

Standard - questa è una standard pinhole camera.

Spherical - questa è un spherical camera che significa che la lente della camera

è di forma sferica. Cylindrical (point) - con questo tipo di camera tutti i raggi hanno una origine

comune - essi sono emessi dal centro del cilindro. Nella direzione verticale la camera agisce come una camera pinhole e nella direzione orizzontale agisce

come una spherical camera. Cylindrical (ortho) - nella direzione verticale agisce come una vista

ortografica e nella direzione orizzontale agisce come una spherical camera.

Box- la camera box è composta da 6 camere standard sui lati del box. Questo tipo di camera è eccellente per la generazione di environment maps per cube

mapping. Può essere molto utile anche per la GI - si può calcolare la irradiance map con una Box camera, salvarla in un file e riutilizzarla con una Standard

camera che può essere puntata in ogni direzione. Fish eye - questo tipo speciale di camera cattura la scena come se fosse una

normale pinhole camera puntata verso una sfera assolutamente riflettente che

riflette la scena dentro l'otturatore della camera. Puoi usare il setting Dist/FOV per controllare quale parte della sfera sarà catturata dalla camera. L'arco rosso

nel diagramma corrisponde al angolo di FOV. Nota che la sfera ha sempre un raggio di 1.0

Depth of field

On - setta l'effetto depth-of-field a on. Aperture - questa è la dimensione dell'apertura della virtual camera, in world

units. Piccole ampiezze di apertura riducono l'effetto DOF, grandi ampiezze di apertura producono più blur.

Center bias - questo determina l'uniformità dell'effetto DOF. Un valore di 0.0 significa che la luce passa uniformemente attraverso l'apertura. Valori positivi

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significano che la luce è concentrata in direzione del bordo dell'apertura,

mentre valori negativi concentrano la luce al centro. Focal distance - determina la distanza dalla camera nella quale gli oggetti

saranno perfettamente a fuoco. Oggetti più vicino o più lontano di questa

distanza saranno blurred (offuscati). Get from camera - quando questa opzione è on, la Focal distance è

determinata dal camera target, se il rendering è fatto da una camera view. Sides - questa opzione permette di simulare la forma poligonale dell'apertura

delle camera del mondo reale. Quando è off, la forma è assunta come perfettamente circolare.

Rotation - specifica l'orientamento della forma poligonale dell'apertura. Anisotropy - questa opzione permette lo stiramento dell'effetto ??? bokeh ???

orizzontalmente o verticalmente. Valori positivi stirano l'effetto nella direzione verticale. Valori negativi stirano esso nella direzione orizzontale.

Subdivs - controlla la qualità dell'effetto DOF. Valori bassi sono calcolati più velocemente, ma producono più noise nell'immagine. Valori alti appianano il

noise, ma prendono più render time. Nota che la qualità di sampling dipende anche dai settings di rQMC sampler cosi come dall' Image Sampler scelto.

Motion blur

On - attiva il motion blur.

Duration - specifica la durata, in frames, durante la quale l'otturatore della camera è aperto.

Interval center - specifica il mezzo dell'intervallo del motion blur con riferimento al frame di 3dsmax. Un valore di 0.5 significa che il mezzo

dell'intervallo del motion blur è a metà strada tra i frames. Un valore di 0.0 significa che il mezzo dell'intervallo è alla posizione esatta del frame.

Bias - questo controlla il bias del motion blur.Un valore di 0.0 significa che la luce passa uniformemente durante l'intero intervallo motion blur. Valori positivi

significano che la luce è concentrata verso la fine dell'intervallo, mentre valori negativi concentrano la luce verso l'inizio.

Prepass samples - questo controlla come molti samples nel tempo saranno calcolati durante i calcoli di irradiance map.

Blur particles as mesh - questa opzione controlla il blurring dei sistemi

particellari (particle systems). Quando questo è on, le particelle saranno blurred come normali meshes. Tuttavia, molte sistemi particellari cambiano il

numero di particelle tra frames. Puoi mettere ad off questa opzione per calcolare il motion blur dalla velocità delle particelle.

Geometry samples - questo determina il numero di geometry segments (segmenti) usati per approssimare il motion blur. Per oggetti in rotazione

veloce, è necessario aumentare questo per ottenere un corretto motion blur. Nota che più geometry samples aumentano il consumo di memoria, poichè più

copie della geometria sono mantenute in memoria. Subdivs - determina la qualità del motion blur. Valori bassi sono calcolati più

velocemente, ma producono più noise nell'immagine. Valori alti appianano il noise, ma prendono più render time. Nota che la qualità di sampling dipende

anche dai settings del rQMC sampler cosi come dal Image Sampler scelto.

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Default displacement

Generale

Questa sezione permette di controllare il displacement di oggetti con materiali

displacement, che non hanno un modificatore VRayDisplacementMod applicato.

Parameters

Override Max's - quando questa opzione è on, V-Ray renderizzerà oggetti

con displacement materials usando il suo proprio displacement microtriangle interno . Quando questa opzione è off, gli oggetti saranno renderizzati con lo

standard 3dsmax displacement. edge length - questo determina la qualità del displacement. ogni triangolo

della mesh originale è suddiviso in un numero di subtriangles. Più subtriangles

significano più dettaglio nel displacement, più lenti rendering times e più uso di RAM. Meno subtriangles significano meno dettaglio, più veloci rendering times

e meno RAM. Il significato di edge length dipende dal parametro View-dependent sotto.

View-dependent - quando questo è on, edge length determina la massima lunghezza del lato del subtriangle , in pixels. Un valore di 1.0 significa che il

lato più lungo di ogni subtriangle sarà circa lungo un pixel quando proiettato sullo schermo. Quando View-dependent è off, la lunghezza del lato è la

massima lunghezza del lato del subtriangle in world units. Max. subdivs - questo controlla il massimo dei subtriangles generato da ogni

triangolo della mesh originale. Il valore è infatti il quadrato del massimo numero di subtriangles. Per esempio, un valore di 256 significa che al massimo

256 x 256 = 65536 subtriangles saranno generati per ogni triangolo originale. Non è una buona idea mantenere questo valore molto alto. Se è necessario

usare valori elevati, sarà meglio tessellare la mesh originale in piccoli triangoli.

Dalla build 1.45.20 in avanti, le subdivisions attuali per un triangolo sono arrotondate alla vicina potenza di due (questo rende più semplice evitare gaps

a causa di una diversa tesselation nei triangoli vicini). Tight bounds - quando questo è on, Vray proverà a calcolare il preciso

bounding volume dei displaced triangles dalla mesh originale. Questo richiede pre-sampling della texture del displacement, ma il rendering sarà più veloce,

se la texture ha grandi areee nere o bianche. Tuttavia se la texture del displacement è lenta da valutare e varia parecchio tra nero e bianco, può

essere più veloce settare questa opzione ad off. Quando è off, Vray considera il caso peggiore del bounding volumes, e non precampiona la texture.

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Note

La quantità default di displacement è basata sulla bounding box

dell'oggetto. Questo non è una buona scelta quando si hanno oggetti deformati. In quel caso, dovresti applicare un modificatore

VRayDisplacementMod, che supporti una quantità costante di

displacement.

System

Search Keywords: System, VRay System, raycaster, frame stamp, geometria

Generale

In questa sezione puoi controllare svariati parametri V-Ray . Questi sono divisi nelle seguenti sezioni.

Parameters

Raycaster parameters

Qui si possono controllare vari parametri del Vray Binary Space Partitioning (BSP) tree (albero binario di partizionamento dello spazio) Una delle

operazioni che Vray deve eseguire è il raycasting - ovvero determinare se un

dato raggio interseca con qualsiasi geometria nella scena e in tal caso -

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identificare quella geometria. Il modo più semplice per implementare questo

potrebbe essere testare il raggio rispetto ad ogni singola primitiva (triangoli) nella scena. Ovviamente in scene con migliaia o milioni di triangoli questo

finirebbe per essere veramente lento. Per velocizzare questo processo, Vray

organizza la geometria della scena dentro una speciale struttura dati chiamata binary space partitioning (BSP) tree.

Il BSP tree è una struttura dati (albero binario) costruita suddividendo la scena in due parti, quindi guardando in ognuna di esse e suddividendo queste

subito dopo, se necessario, e cosi via. Queste parti sono chiamate nodes

(nodi) dell'albero. In cima alla gerarchia c'è il root node - che rappresenta il

bounding box ( limite geometrico ) dell'intera scena. In fondo alla gerarchia troviamo i leaf nodes (nodi foglia) che contengono i riferimenti agli attuali

triangoli nella scena.

Max tree Depth - La massima profondità dell'albero. Valori grandi faranno prendere più memoria ma il rendering sarà più veloce - fino ad un qualche

punto critico. Valori oltre quel punto critico (che è diverso per ogni scena) cominceranno a far andare più lente le cose. Valori più piccoli faranno prendere

meno memoria al BSP, ma il rendering sarà più lento.

Min leaf size - la minima dimensione del nodo leaf. Normalmente è impostata a 0.0 che significa che Vray suddividerà la geometria indipendentemente dalla

dimensione della scena. Settare questo ad un valore diverso, può far evitare a Vray la suddivisione, se la dimensione del nodo è sotto un dato valore.

Face/level coef - Controlla il massimo quantitativo di triangoli in un nodo leaf. Se questo valore è basso, il rendering sarà più veloce ma il BSP prenderà

più memoria - fino ad un certo punto critico (che è diverso per ogni scena).

Valori sotto quel punto critico renderanno il rendering più lento. Default geometry - Internamente Vray mantiene 4 engines per il

raycasting. Tutti quandi sono costruiti intorno all'idea del BSP tree, ma ognuno ha un diverso uso. Gli engines possono essere raggruppati in

raycasters per geometria non-motion blurred e per geometria motion blurred, e raycasters per geometria statica e dinamica. Questo parametro

determina il tipo di geometria per gli oggetti 3dsmax standard. Nota che alcuni oggetti (oggetti displacement-mapped , oggetti VRayProxy e VRayFur , per

esempio) generano sempre geometria dinamica

Static La geometria è precompilata dentro una struttura accelerata all'inizio del rendering e rimane li fino alla fine del frame. Nota che i raycasters static

non sono limitati e consumeranno più memoria del necessario. Dynamic la geometria è caricata e scaricata al volo in base a quale parte della

scena si sta renderizzando. La quantità totale di memoria presa dai raycasters

dynamic può essere controllata entro certi limiti. Dynamic memory limit - Il limite totale per i dynamic raycasters. Nota che

questo limite è diviso tra il numero di rendering threads. Se tu specifichi 400MB di limite totale, per esempio, e hai un dual processor con

multithreading abilitato, allora ogni rendering thread userà 200MB per il suo dynamic raycaster. Se questo limite è troppo basso e la geometria necessita di

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essere caricata e scaricata molto spesso, questo può essere più lento che

renderizzare in modalità single-threaded.

Render region division

Tu puoi controllare qui vari parametri delle Vray rendering regions (buckets). Il bucket è una parte essenziale del sistema distributed rendering di V-Ray. Un

bucket è una parte rettangolare del frame corrente che viene renderizzata indipendentemente dagli altri buckets. Buckets possono essere mandati a

macchine in LAN per essere processati e distribuiti fra varie CPU. Poichè un bucket può essere processato solo da un singolo processore, la divisione del

frame in troppo pochi buckets può evitare un ottimo utilizzo delle risorse (alcune CPU stanno ferme per troppo tempo).Tuttavia la divisione del frame in

troppi buckets può rallentare il rendering perchè ci sarebbe un qualche time overhead relativo ad ogni bucket (bucket setup, LAN transfer, etc).

X - determina la larghezza massima in pixels (Region W/H è selezionato) o il

numero di regioni in orizzontale (quando Region Count è selezionato) Y - determina l'altezza massima in pixels (Region W/H è selected) o il

numero di regioni verticali (quandoRegion Count è selezionato)

Region sequence - determina l'ordine nel quale le regioni devono essere renderizzate. Nota che la sequenza di default Triangulation è ottimale se si

usa una grossa quantità di geometria dynamic (displacement-mapped objects, VRayProxy or VRayFur objects), poichè essa attraversa l'immagine in maniera

che la geometria generata nel precedente bucket possa essere usata per il bucket corrente. Le altre sequenze tendono a saltare da una estremità all'altra

dell'immagine e non sono adeguate per la geometria dynamic.

Reverse sequence - inverte l'ordine di Region sequence Nota: Quando Image Sampler è impostato su Adaptive Sampler la

dimensione dei buckets sarà arrotondata al più vicino numero potenza di 2.

Previous render

Questo parametro determina cosa dovrebbe essere fatto della precedente

immagine nel VFB quando parte il rendering. I valori possibili sono:

Unchanged - nessun cambiamento sarà fatto - il VFB rimane uguale

Cross - ogni pixel secondario verrà settato al colore nero. Fields - ogni altra linea secondaria sarà settata al colore nero.

Darken - i colori nell'immagine saranno oscurati.

Nota che questo parametro non ha effetto sul risultato finale; esso è implementato semplicemente per distinguere tra le parti del rendering corrente

e quelle del precedente rendering.

Distributed rendering

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Distributed rendering è un processo di calcolo di una singola immagine tramite

diverse macchine. Nota che ciò è diverso da distribuire il frame in svariate CPU della stessa macchina, che sarebbe il multithreading. Vray supporta sia il

multithreading che il distributed rendering. Prima di poter usare l'opzione distributed rendering, tu devi determinare le

macchine che prenderanno parte alla computazione. Sia 3dsmax che Vray devono essere installati in queste macchine, sebbene essi non necessitano di

essere autorizzati. Tu devi essere sicuro che l'applicazione Vray spawner è in

esecuzione in queste macchine - o come servizio o come applicazione stand-alone. Vedi Installation per maggiori informazioni.

Per informazioni aggiuntive sul distributed rendering vedi Distributed rendering.

Distributed rendering - questo abilita il distributed rendering di Vray. Settings... - questo pulsante apre il V-Ray Networking settings dialog. Vedi

il Distributed rendering per maggiori informazioni.

ShadeContext compatibility

Vray trasporta tutte i suoi calcoli nel world space (spazio globale). Tuttavia

alcuni 3dsmax plugins (particolarmente gli atmospherics) prendono per buono che il renderer lavori in camera space, perchè cosi lavora lo scanline. Per

preservare la compatibilità con tali plugins, Vray emula il funzionamento in camera space convertendo i vari punti e vettori passati a o da altri plugins.

Oltre a rallentare Vray forzando la conversione dei valori tutto il tempo,

lavorare in camera space confonde i camera modifiers come il Technical camera script. Questo parametro vi pemette di spegnere l'emulazione camera-

space.

Frame stamp

The frame stamp è un modo conveniente per mettere del testo sopra

l'immagine renderizzata. Esso è una linea di testo che appare in basso nell'immagine.

Checkbox - attiva o disattiva il frame stamp Edit box - Qui puoi inserire il testo che vuoi appaia nell'immagine. Tu puoi

usare alcune keywords speciali, che cominciano con il simbolo %.

Keyword Meaning

%vrayversion la versione corrente di V-Ray

%filename il nome del file corrente

%frame il numero del frame corrente

%primitives * il numero di singole intersecabili primitive

generato per il frame corrente *

%rendertime il render time per il frame corrente

%computername il network name del computer

%date la data corrente

%time l'ora corrente

Page 71: VRAY MANUALE ITA2

71

%w l'ampiezza dell'immagine in pixels

%h l'altezza dell'immagine in pixels

%camera il nome della camera per questo frame (se

renderizzato da un camera, stringa vuota

altrimenti)

%maxscript parameter

nome il valore del V-Ray parameter, dato il suo nome

MaxScript (vedi MaxScript )

%ram la quantità di memoria fisica (in KBytes) installata

%vmem la quantità di memoria virtuale (in KBytes)

disponibile

%mhz la velocità di clock delle CPU(s)

%os il sistema operativo

Una primitiva intersecabile è una primitiva che fornisce un metodo diretto per l'intersezione con un raggio (come un triangolo, l'infinite plane generato dal VRayPlane ) Molto spesso, il numero di queste

primitive è lo stesso del numero dei triangoli (facce) processate da Vray per il frame corrente. Nota che questo può essere diverso dal numero

totale di triangoli nella scena. Con il dynamic raycaster solo la geometria che è attualmente necessaria è generata e presa in considerazione.

Geometry che non è generata non è inclusa in questo conto.

Font - questo bottone permette di scegliere il font e i suoi attributi per il testo nel frame stamp (la didascalia di informazione dell'immagine).

Full width - quando questa opzione è attivata, il frame stamp prenderà l'intera ampiezza dell'immagine, altrimenti no.

Justify - specifica la posizione dello stamp: Left - lo stamp è posizionato sulla sinistra.

Center - lo stamp è centrato. Right - lo stamp è posizionato sulla destra.

Object Settings / Light Settings

Questi pulsanti mostrano i dialogs per Global settings local object e light settings.

Presets

Questo pulsante mostra il dialog Presets.

V-Ray log

Page 72: VRAY MANUALE ITA2

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Questi parametri controllano la finestra di messaggi Vray. Durante il rendering, Vray scrive varie informazioni nel file C:\VRayLog.txt. La finestra di messaggi

mostra alcune di queste informazioni che tu puoi vedere senza bisogno di

aprire il file. Ogni messaggio può cadere in una di 4 categorie, che sono colorate in un

modo diverso nella finestra di messaggi. Queste categorie sono errors (ROSSO) warnings (VERDE) informative messages (BIANCO) e debug

messages (NERO). Show window - quando questo è on, V-Ray mostra la finestra di messaggi ad

ogni render. Level - questo determina quale tipo di messaggi saranno mostrati:

1 - solo error messages 2 - error e warning messages

3 - errors, warnings e informative messages 4 - tutti i messages

Log file - questo parametro determina la location e il nome del log file. Il

default log file è C:\VRayLog.txt

Other parameters

Check for missing files - quando è on, Vray proverà a cercare qualsiasi files mancante e proporrà un dialog con una lista di quelli trovati. I files mancanti

saranno anche scritti in C:\VRayLog.txt. Optimized atmospheric evaluation - normalmente in 3dsmax, atmospherics

sono valutate dopo che la superficie dietro esse è stata ombreggiata. Questo può essere superfluo se l'atmospheric è molto densa e opaca. Settando a on

questa opzione Vray valuterà prima gli effetti atmospheric e ombreggierà la superficie dietro solo se gli atmospherics sono sufficientemente trasparenti.

Low thread priority - attivando questa opzione Vray userà threads a bassa priorità durante il rendering.

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VRay2SidedMtl

Search Keywords: 2Sided, backlight, VRay2SidedMtl

Generale

The VRay2SidedMtl - è un materiale speciale fornito con il V-Ray renderer.

Il materiale permette di vedere la luce proveniente dalla parte posteriore degli oggetti, effetto noto come Backlight. Questo materiale viene usato per

simulare oggetti come carta, tende sottili, foglie di alberi. Per altre info vedere Esempi Vray2sided.

Parameters

Front material - questo è il materiale che sarà usato per le facce del lato

frontale a causa delle loro normali. [due to their normals.) Back material - questo è il materiale che sarà usato per le facce del lato

posteriore. Check box - quando questo è off, V-Ray assegnerà il Front material ad

entrambi i lati. Quando questo è on, si può assegnare un materiale diverso dal Front. Per maggiori info vedere Esempi Vray2sided.

Page 74: VRAY MANUALE ITA2

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Translucency - questo determina che lato (front o back) sarà visibile nel

processo di rendering.Di default questo valore è 0.5. Quando questo parametro è più vicino a 0.0 la maggior parte del front material sarà visibile.

Quando questo parametro è più vicino a 1.0 - la maggior parte del back

material sarà visibile.

Note

Per risultati ottimali, disabilitare l'opzione Double-sided del/i

submaterial(i). Tenere sempre a mente che questo materiale fornisce ottimi risultati

quando è assegnato ad oggetti singleside (lato singolo) (non shelled) (vedi modificatore Shell) come: piani, splines estruse, ecc. altrimenti

esso può portare a render times estremamenti lunghi.

VRayOverrideMtl

]

Search Keywords: Override material, VRayOverrideMtl

Generale

VRayOverrideMtl - è uno speciale material fornito con il V-Ray renderer. Esso

contiene 4 materials di per se: Base, GI, Reflect e Refract materials. Con questo esteso material si può ottenere un maggiore controllo sul color

bleeding, e le riflessioni e rifrazioni degli oggetti. Per maggiori info vedere Esempi VRayOverrideMtl .

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Parameters

Base material - questo è il material V-Ray che sarà usato durante il rendering

dell' oggetto. GI material - questo è il material V-Ray che sarà usato durante il calcolo della

GI .

Reflect material - questo è il material V-Ray che sarà usato per renderizzare l'oggetto, quando l'oggetto è visto tramite riflessioni.

Refract material - questo è il material V-Ray che sarà usato per renderizzare l'oggetto, quando l'oggetto è visto attraverso rifrazioni.

Note

Un ringraziamento speciale a Linda Ferroni per aver fornito la scena.

VRayLightMtl

Search Keywords: light material, self-illumination

Generale

Self-Illumination = Auto-illuminazione

Il VRayLightMtl - è un speciale material fornito con il V-Ray renderer. Questo material è generalmente usato per produrre effetti di Self-Illumination quando

è assegnato ad un oggetto. Esso permette anche rendering più veloci rispetto ad uno Standard Self-Illumination material. All'interno di VRayLightMtl puoi

applicare una texture map che può anche essere usata come una sorgente di Self-Illumination .

Page 76: VRAY MANUALE ITA2

76

Parameters

Color - questo è il colore di Self-Illumination del material. Di default, Color è impostato a bianco (255, 255, 255).

Multiplier - questo è il multiplier. Esso moltiplica i valori Color e ritorna dopo il rendering i nuovi valori calcolati. Default 1.0

Formula: Color: (R,G,B) ; Multiplier: M ; Rendered pixel color: (R*M, G*M, B*M).

Note: Devi tenere presente che questa formula ritorna valori matematicamente esatti solo con Linear multiply su Color mapping rollout.

Con ogni altro tipo, Vray usa la stessa formula ma applica dei cambiamenti seguenti appena ha il valore del pixel renderizzato. Per maggiori informazioni

vedere Esempi VRayLightMtl. 2-sided - selezionando questa opzione si rende l'oggetto che emette luce un

double-sided.Se off tornerà invece colore nero (0,0,0) sul lato posteriore.

Default - Off. Texmap - questo determina le varie texture maps usate dal material. In

questo caso se on la map determinerà il colore.

Note

Tu puoi usare VRayLightMtl come una sorgente di luce assegnata ad un oggetto. Aumentare il multiplier influenzerà la soluzione di GI e produrrà

più luce.Tieni a mente che sull'oggetto il Color non appare assolutamente lo stesso a causa dell'elevato Multiplier, ma i risultati

saranno diversi. Per maggiori informazioni vedere Esempi VRayLightMtl.

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77

VRayMtl

Generale

Un material speciale - il VRayMtl - è fornito con il V-Ray renderer. Questo

permette una migliore illuminazione fisicamente corretta (energy distribution) nella scena, renderings più veloci, parametri di riflessione

rifrazione più adatti. All'interno del VRayMtl si possono applicare diverse texture maps, controllare la riflessione e la rifrazione, aggiungere bump e

displacement maps, forzare i calcoli in direct GI, e scegliere il BRDF per il material.

Parameters

Basic parameters

Diffuse - questo è il colore diffuso del material. Nota che l'effettivo colore

diffuso della superficie dipende anche dai colori di riflessione/rifrazione. Vedere Energy preservation sotto.

Reflect - colore della riflessione. Fresnel reflections - selezionare questa opzione rende la forza (strength)

della riflessione dipendente dall'angolo di visione della superficie. Alcuni materiali in natura (esempio il vetro) riflettono la luce in questa maniera. Nota

che l'effetto Fresnel dipende anche dall'indice di rifrazione (IOR).

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78

Glossiness - controlla lo sharpness (nitidezza) delle riflessioni. Un valore di

1.0 significa una riflessione perfettamente "a specchio"; valori bassi producono riflessioni blurry (offuscate) o glossy (lucide). Usa Subdivs qui sotto, per

controllare la qualità delle riflessioni glossy.

Subdivs - controlla la qualità delle riflessioni glossy. Valori bassi renderizzeranno più velocemente, ma il risultato sarà più noisy. Valori alti

renderizzano lentamente, ma producono risultati smoother (liscio,uniforme). Use interpolation - Vray può usare uno schema di caching simile

all'irradiance map (IM) per velocizzare il rendering di riflessioni glossy. Seleziona questa opzione per attivare il caching. Vedere la sezione Reflection

interpolation per maggiori dettagli. Max depth - il numero di volte per il quale un raggio può essere riflesso.

Scene con una quantità di superfici riflettenti e rifrattive possono richiedere valori elevati per apparire corrette.

Exit color - se un raggio ha raggiunto la sua massima profondità di riflessione, questo colore sarà ritornato senza tracciare ulteriormente il raggio.

Refract - colore della rifrazione. Nota che il colore della rifrazione dipende anche dal colore della riflessione. Vedere Energy preservation sotto.

IOR - indice di rifrazione per il materiale, che descrive il modo in cui la luce si

piega (cambia direzione) quando attraversa la superficie del material. Un valore di 1.0 significa che la luce non cambia direzione.

Glossiness - controlla la nitidezza delle rifrazioni. Un valore di 1.0 significa una rifrazione perfettamente "da vetro"; valori bassi producono blurry o glossy

refractions. Usa il parametro Subdivs sotto per controllare la qualità delle rifrazioni glossy.

Subdivs - controlla la qualità delle rifrazioni glossy. Valori bassi renderizzeranno più velocemente, ma il risultato sarà più noisy. Valori alti

renderizzano lentamente, ma producono risultati accurati. Questo parametro controlla anche la qualità dell'effetto translucent, (vedi sotto).

Use interpolation - Vray può usare uno schema di caching simile all'irradiance map per velocizzare il rendering di rifrazioni glossy e traslucenza.

Seleziona questa opzione per attivare il caching. Vedere la sezione Refraction interpolation per maggiori dettagli.

Max depth - il numero di volte per il quale un raggio può essere rifratto.

Scene con parecchie superfici rifrattive e riflettenti possono richiedere valori elevati per apparire corrette.

Exit color - se questo è on e un raggio ha raggiunto la massima profondità di rifrazione, il raggio sarà terminato e l'exit color ritornato. Quando è off, il

raggio non sarà rifratto, ma continuerà senza cambiamenti. Fog color - l'attenuazione di luce quando essa passa attraverso il materiale.

Questa opzione permette di simulare il fatto che gli oggetti spessi appaiono meno trasparenti rispetto a quelli sottili. Nota che l'effetto del fog color dipende

dalla dimensione assoluta degli oggetti ed è quindi dipendente dalla scena. Fog multiplier - la forza dell'effetto fog. Valori sopra 1.0 non sono

raccomandati. Affect shadows - questo causerà l'emissione, da parte del materiale, di

ombre trasparenti, dipendenti dal colore di rifrazione e dal colore del fog. Questo funziona solo con ombre e luci Vray.

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Affect alpha - questo farà si che il materiale trasmetta l'alpha degli oggetti

rifratti, invece di mostrare un alpha opaco. Nota che attualmente questo funziona solo con rifrazioni clear (distinte, chiare, non-glossy).

Translucent - mettere ad on questo renderà il materiale translucent - Nota

che la rifrazione deve essere abilitata affinchè questo effetto sia visibile. L'effetto è anche conosciuto come sub-surface scattering (SSS). Attualmente

VRayMtl supporta solo un single-bounce scattering (dispersione a singolo balzo).

Thickness - Questo limita i raggi che saranno tracciati sotto la superficie. Questo è utile se tu non vuoi o non ti serve tracciare l'intero sub-surface

volume (volume sotto la superficie). Light multiplier - un multiplier per l'effetto translucent .

Scatter coefficient - la quantità di scattering dentro l'oggetto. 0.0 significa che i raggi saranno dispersi in tutte le direzioni; 1.0 significa che un raggio non

può cambiare la sua direzione dentro il sub-surface volume. Forward/backward coefficient - controlla la direzione di scattering per un

raggio. 0.0 significa che un raggio può andare solo in avanti (lontano dalla superficie, dentro l'oggetto); 0.5 significa che un raggio ha un possibilità

uguale di andare in avanti o all'indietro; 1.0 significa che un raggio sarà

disperso solo all'indietro (verso la superficie, verso l'esterno dell'oggetto).

BRDF

I parametri BRDF determinano il tipo di highlights e riflessioni glossy per il materiale. Questi parametri hanno effetto solo se il colore di riflessione è

diverso da nero e la glossiness (lucidezza) di riflessione è diversa da 1.0.

Type - questo determina il tipo di BRDF (la forma degli highlight che si creano sugli oggetti):

Phong - Phong highlight/reflections Blinn - Blinn highlight/reflections

Ward - Ward highlight/reflections Anisotropy - determina la forma dell'highlight. Un valore di 0.0 significa

highlight isotropic (che presenta le stesse proprietà o caratteristiche lungo tutti

gli assi ). Valori negativi e positivi simulano superfici "brushed" (spazzolato) Rotation - determina l' orientamento del effetto anisotropic in gradi (rotazione

in gradi). Local axis - controlla come la direzione per l'effetto anisotropic è scelta:

Local axis - la direzione è basata sul asse locale dell'oggetto selezionato. Map channel - la direzione è basata sul canale di mapping selezionato .

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Options

Trace reflections - se quest è off, le riflessioni non saranno tracciate, nemmeno se il colore di riflessione è maggiore rispetto al nero. Tu puoi

mettere questo ad off per produrre solo highlight. Nota che quando questo è off, il colore diffuso non sarà attenuato dal colore di riflessione, come

accadrebbe normalmente. Trace refractions - se quest è off, le rifrazioni non saranno tracciate ,

nemmeno se il colore di rifrazione è maggiore rispetto al nero. Cutoff - questo è un threshold (soglia) sotto la quale riflessioni/rifrazioni non

saranno tracciate. Vray prova a stimare il contributo di riflessioni/rifrazioni della immagine e se esso è sotto questo threshold, questi effetti non sono

calcolati. Non settare questo a 0.0 poichè può causare render times eccessivamente lunghi, in alcuni casi.

Double-sided - se questo è attivo, Vray flipperà (ribaltare) la normale per la

parte posteriore delle superfici con questo materiale. Altrimenti l'illuminazione sul lato esterno del materiale sarà sempre calcolata. Tu puoi usare questo per

ottenere un effetto di fake translucent (falsa traslucenza) per oggetti sottili come la carta.

Reflect on back side - se questo è attivo le riflessioni saranno calcolate anche per la parte posteriore delle superfici. Nota che questo influenza anche

le riflessioni interne (quando le rifrazioni sono calcolate).

Use irradiance map - se questo è attivo, l'IM sarà usata per approssimare la GI diffusa per il materiale. Se questo è off, sarà usata la direct QMC GI. Tu

puoi usare questo per gli oggetti nella scena che hanno piccoli dettagli e non sono approssimati molto bene dalla IM.

Treat glossy rays as GI rays - questo specifica in quali occasioni raggi glossy saranno trattati come raggi GI :

Never - i raggi glossy non saranno mai trattati come raggi GI.

Only for GI rays - i raggi glossy saranno trattati come raggi GI solo quando la GI è stata stimata. Questo può velocizzare il rendering di scene con glossy

reflections ed è il valore di default. Always - i raggi glossy sono sempre trattati come raggi GI. Un effetto

secondario è che il Secondary GI engine sarà usato per raggi glossy. Per esempio, se il primary engine è irradiance map e il secondary è light cache, i

raggi glossy useranno light cache (che è parecchio più veloce). Energy preservation mode - determina come colore diffuso, riflesso e

rifratto si influenzano reciprocamente. Vray prova a mantenere il quantitativo totale di luce riflessa da una superficie meno o uguale alla luce caduta sulla

superficie stessa (come avviene nella vita reale). Per questo scopo, le seguenti

Page 81: VRAY MANUALE ITA2

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regole sono applicate: il livello di riflessione attenua i livelli diffusione e

rifrazione (una riflessione completamente bianca rimuove qualsiasi effetto di diffusione e rifrazione) e il livello di rifrazione attenua il livello diffusione (una

rifrazione di colore bianco puro rimuove qualsiasi effetto di diffusione). Questo

parametro determina se la attenuazione avviene separatamente per i componenti RGB, o è basata sulla intensità:

RGB - questo mode causa attenuazione separatamente sulle componenti RGB.

Per esempio, un colore diffuso bianco puro e un colore riflesso rosso danno una superficie con colore diffuso cyan (azzurro) (perchè il componente rosso è già

preso dalla riflessione) Monochrome - questo mode causa attenuazione eseguita in base alla

intensità dei livelli diffuse/reflection/refraction.

Maps

Queste opz determinano le varie textures map usate dal materiale.

Reflect interpolation

Queste opz determinano l'interpolazione delle riflessioni glossy . Esse sono molto simili alle opzioni per l'irradiance map. Nota che non è raccomandato

usare l'interpolazione per le animazioni, poichè questa può causare acuto flickering.

Refract interpolation

Queste opz determinano l'interpolazione delle rifrazioni. Esse sono molto simili alle opzioni per l'irradiance map. Nota che non è raccomandato usare

l'interpolazione per le animazioni, poichè questa può causare acuto flickering.

Notes

Usa il VRayMtl ognivolta possibile nelle tue scene. Questo material è specificatamente ottimizzato per Vray e spesso GI e l'illuminazione sono

calcolate molto più velocemente dai Vray materials rispetto ai materials

standard 3dsmax. VRayMtl può produrre reflections/refractions per oggetti matte - vedere

VRayMtlWrapper

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VRayMtlWrapper

Generale

VRayMtlWrapper può essere utilizzato per specificare proprietà addizionali di

superficie. Queste proprietà sono anche disponibili nel Global settings Object settings dialog. Nota che i settings dal VRayMtlWrapper ridefiniscono i settings

di Global settings .

Parameters

Base material - questo è l'attuale material di superficie. Generate GI - controlla la GI generata dal material.

Receive GI - controlla la GI ricevuta dal material.

Generate caustics - disattivalo, se il material non dovrebbe generare caustics.

Receive caustics - disattivalo se il material non dovrebbe ricevere caustics. Caustics multiplier - determina l'efficacia dell'effetto di caustics sul material.

Matte surface - fa apparire il material come un matte material, che mostra il background, al posto del base material, quando viene visto direttamente. Nota

che il base material è ancora usato per cose come la GI, caustics, riflessioni, etc.

Alpha contribution - determina l'aspetto dell'oggetto nell' alpha channel dell'immagine renderizzata. Un valore di 1.0 significa che l' alpha channel sarà

derivato dalla transparenza del base material. Un valore di 0.0 significa che l'oggetto non apparirà affatto nell' alpha channel e mosterà l'alpha dell'oggetto

dietro di esso. Un valore di -1.0 significa che la transparenza del base material sarà tagliata fuori dall'alpha del oggetto che sta dietro. Gli oggetti Matte hanno

tipicamente un contributo alpha di -1.0. Nota che questa opzione è

indipendente dalla opzione Matte surface (ad es. una superficie può avere un contributo alpha di -1.0 senza essere una superficie matte).

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Shadows - attivalo su on per rendere l'ombra visibile sulla superficie matte.

Affect alpha - attivalo per far si che l'ombra abbia effetto sul contributo alpha della supericie matte . Aree in perfetta ombra produrranno un canale alpha

bianco, mentre le aree totalmente non occluse produrranno un canale alpha

nero. Nota che le ombre di GI (da skylight) sono anche calcolate, tuttavia le ombre di GI sugli oggetti matte non sono supportate dai GI engines photon

map e light map , quando utilizzati come primary engines. Puoi usarli in tutta sicurezza con superfici matte come secondary engines.

Color - un colore opzionale per le ombre sulla superficie matte. Brightness - un parametro di luminosità opzionale per le ombre sulla

superficie matte. Un valore di 0.0 renderà le ombre completamente invisibili, mentre un valore di 1.0 mostrerà ombre piene.

Reflection amount - mostra le riflessioni dal base material. Ciò funziona solo se il base material è un VRayMtl.

Refraction amount - mostra le rifrazioni dal base material. Ciò funziona solo se il base material è un VRayMtl.

GI amount - determina la quantità di ombre di GI .

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VRayLight

Generale

questa sezione descrive i parametri che controllano la sorgente di luce

VRayLight .

Parameters

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On - attiva e disattiva VRayLight

Exclude - permette di escludere gli oggetti dall'essere illuminati o dal proiettare ombre (per questa luce )

Type - specifica la forma della luce:

Plane - VRayLight ha la forma di un rettangolo piano. Sphere - VRayLight ha una forma sferica.

Dome - VRayLight agisce come oggetto SkyLight in 3dsmax. La luce viene da un hemispherical dome (cupola emisferica) sopra l'asse z della luce.

units = unità (Esempio cm, metri,...) Intensity Units - permette di scegliere le units di luce. Utilizzare units

corrette è essenziale quando lavori con VRayPhysicalCamera. La luce prenderà in considerazione automaticamente lo scale units (le unità di

scalatura ) della scena per produrre risultati corretti per la scala con cui stai lavorando.

Default (image) - il colore e il multiplier determinano direttamente il colore visibile della luce senza alcuna conversione. La superficie luminosa apparirà

con il dato colore nella immagine finale quando è vista direttamente dalla camera (assumendo che non ci sia color mapping).

Lumious power (lm) - totale potenza luminosa visibile misurato in lumens.

Quando è usata questa impostazione, l'intensità della luce non dipenderà dalla sua dimensione. Un tipica lampadina da 100W emette circa 1500 lumens di

luce. Luminance (lm/m^2/sr) - la potenza di superficie luminosa visibile

misurata in lumens per metro^2 per steradiani. Quando questa impostazione è usata, l'intensità della luce dipende dalla sua dimensione.

Radiant power (W) - la potenza totale di luce visibile emessa misurata in watt. Quando si usa qusta impostazione, l'intensità della luce non dipende dalla

sua dimensione. Tieni a mente che ciò non è lo stesso della potenza consumata da una lampadina elettrica . Una normale lampadina da 100W emette solo 2 /

3 watt di luce visibile. Radiance (W/m²/sr) - potenza della superficie di luce visibile misuirata in

watts per metro^2 per steradiani. Quando questa impostazione è utilizzata, l'intensità della luce dipende dalla sua dimensione .

Color - il colore della luce Multiplier - multiplier per il colore della luce.

Half-length - la metà della lunghezza della luce sorgente misurata in unità di lavoro. (se Sphere la sorgente di luce è selezionata, questo valore corrisponde

al raggio della sfera). Half-width - la metà della lunghezza della luce sorgente, misurata in unità di

lavoro (units correnti). (quest campo non ha effetto quando Sphere o Dome sorgente di luce è selezionata).

W dimension - al momento questo parametro non fa nulla. Esso è riservato se (un giorno) la luce di VRayLight supporterà sorgenti di luce box-shaped ( a

forma di scatola). Double-sided - quando la luce è una sorgente di luce planare, questa opzione

controlla se la luce viene proiettata da entrambi i lati del piano. Questo parametro non ha effetto per sorgenti di luce sferiche.

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Invisible - questa impostazione controlla se la forma della sorgente di luce di

VRayLight è visibile nel risultato di rendering. Quando questa opzione è disattivata la sorgente è renderizzata nel colore di luce attuale, altrimenti essa

non è visibile nella scena. Nota che questa opzione ha effetto solo sulla

visibilità della luce quando è vista direttamente dalla camera o attraverso rifrazioni. La visibilità della luce rispetto alla riflessione è controllata dalla

opzioneAffect specular . Ignore light normals - normalmente, la superficie della sorgente emette la

luce in maniera uguale in tutte le direzioni.Quando questa opzione è off, è emessa più luce nella direzione della normale di superficie.

No decay - normalmente l'intensità di luce è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla luce (superfici che sono più lontane dalle luce

sono più scure rispetto a quello che sono più vicine alla luce) . Quando questa opzione è on l'intensità non si smorzerà con la distanza.

Skylight portal - quando questa opzione è on, i parametri Color e Multiplier sono ignorati; la luce prenderà l'intensità dall'ambiente dietro di esso.

Store con irradiance map - quando questa opzione è on e il calcolo di GI è impostato a Irradiance map V-Ray calcolerà gli effetti di VRayLight e li

memorizzerà nella irradiance map. il risultato è che l'irradiance map è calcolata

più lentamente ma il rendering impiegherà meno tempo. Puoi anche salvare l' irradiance map e riutilizzarla in seguito.

Affect diffuse - questo determina se la luce ha effetto sulle proprietà di diffusione del material.

Affect specular - questo determina se la luce ha effetto sulla riflessione speculare dei materials. Puoi pensare questa opzione come un controllo della

visibilità della luce rispetto alle riflessioni. Subdivs - questo valore controlla il numero di samples che V-Ray impiega per

calcolare l'illuminazione. Valori bassi significano risultati più noisy , ma un rendering più veloce. Valori più alti producono risultati più accurati ma

impiegano più tempo. Nota che il reale numero di samples dipende anche da rQMC sampler settings.

Shadow bias - bias muove l'ombra in direzione uscente (o entrante) dagli oggetti che proiettano ombre. Se il valore Bias è troppo basso, le ombre

possono disperdersi (leak) in posti dove non dovrebbero, produrre moire

(ondulato) pattern o creare aree buie fuori posto sulle meshes. Se Bias è troppo alto, le ombre possono "detach" (separarsi) da un oggetto. Se il valore

Bias è troppo estremo in entrambe le direzioni, le ombre non vengono renderizzate affatto.

Use texture - quando lo Dome light type è usato, esso comunica alla luce di usare una texture per la supericie luminosa emisferica.

Texture - specifica un environment texture per il Dome light. Resolution - specifica la risoluzione alla quale la texture è ricampionata per l'

importance sampling (campionatura in base all'importanza) Target radius - per il Dome light, definisce una sfera attorno alla luce dove i

photons vengono sparati quando si usa caustics photon map o global photon map.

Emit radius - per il Dome light, definisce una sfera attorno all'oggetto di luce dal quale i photons sono proiettati verso l'area del target radius.

Page 87: VRAY MANUALE ITA2

87

VRaySun

Generale

VRaySun e VRaySky sono speciali caratteristiche fornite dal renderer V-Ray.

Sviluppati per lavorare insieme, VRaySun e VRaySky riproducono l'ambiente reale terrestre del sole e del cielo. Entrambi sono programmati in modo tale da

cambiare il loro aspetto in base a la direzione del VRaySun. V-Ray Sun e Sky sono basati largamente sul documento SIGGRAPH'99 "A

Practical Analytic Model per Daylight" by A. J. Preetham, Peter Shirley, Brian Smits. Per una lista più completa di referenze, vedere la sezione Links e

referenze.

VRaySun parameters

The VRaySun è presente sul panel (Create - Lights - VRay) . Enabled - mette ad On e Off VraySun.

Page 88: VRAY MANUALE ITA2

88

Turbidity - questo parametro determina la quantità di polvere (dust) nell'aria

e ha effetti sul colore del sole e del cielo. Valori più piccoli producono un cielo blu e terso e un sole che puoi trovare nella realtà, mentre valori più grossi li

rendono gialli e arancioni, per esempio come in una grossa città. Per ulteriori

informazioni, vedere la sezione Esempi VRaySunSky. Ozone - questo parametro ha effetto sul colore della luce del sole, disponibile

in un range tra 0.0 e 1.0. Valori più piccoli rendono la luce solare più gialla, valori maggiori la rendono più blu. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione

Esempi VRaySunSky. Intensity multiplier - questo è un multiplier di intensità per VRaySun.

Poichè il sole è molto luminoso di default, puoi usare questo parametro per ridurre il suo effetto. Vedi le note nella sezione Esempi VRaySunSky per

maggiori informazioni. Size multiplier - questo parametro controlla la dimensione visibile del sole.

Esso ha effetto sull'aspetto del disco del sole quando è visto dalla camera e le riflessioni, sia la blurriness (offuscamento) delle ombre del sole. Per ulteriori

informazioni, vedere la sezione Esempi VRaySunSky . Shadow subdivs - Esso controlla il numero di samples per l' area dell'ombra

del sole. MAggiori subdivs producono ombre con una migliore qualità ma hanno

un rendering più lento. per ulteriori informazioni, vedere la sezione Esempi VRaySunSky .

Shadow bias - muove l'ombra in direzione uscente/entrate all'oggetto che proietta ombra. Se il valore bias è troppo basso, le ombre possono "leak"

(disperdersi) in posti dove non dovrebbero, e produrre moire patterns (pattern ondulati) o mettere aree buie fuori posto sulle meshes.

Se bias è troppo alto, le ombre possono "detach" (staccarsi) da un oggetto. Se il valore bias è estremo in entrambe le direzione, le ombre possono non essere

renderizzate affatto. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Esempi VRaySunSky .

Photon emit radius - determina il raggio dell' area, dove i photons sarebbero proiettati. Questa area è rappresentate dal cilindro verde attorno al vettore del

raggio solare. Questo parametro ha effetto quando i photons sono usati nella soluzione GI o caustics.

VRaySky parameters

VRaySky texture map è tipicamente usata come una environment map, sia

nel 3dsmax Environment dialog, o in uno degli slots del V-Ray Environment

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89

rollout e si comporta come una HDRI environment map. VRaySky cambia il

suo aspetto in base alla posizione di VRaySun. Specify Sun node - specifica il modo in cui VRaySky detemina i suoi

parametri:

Off - VRaySky automaticamente prenderà i suoi paramentri da VRaySun nella scena. In questo caso, non è accessibile nessun altro parametro di

VRaySky . On - scegli una diversa fonte di luce . E' raccomandato scegliere solo luci

dirette, poichè il vettore per la direzione è preso in considerazione quando si calcola l'aspetto del cielo. In quel caso VRaySun non controlla più VRaySky e

i parametri nel texture map rollout determinano l'aspetto finale del cielo.

Sun nodo - specifica quale fonte di luce viene scelta se Specify sun nodo è On.

Sun turbidity - riferirsi a VRaySun Sun ozone - riferirsi a VRaySun

Sun intensity multiplier - riferirsi a VRaySun Sun dimension multiplier - riferirsi a VRaySun

Note

di default, VRaySun e VRaySky sono molto luminosi. Nel mondo reale

l'irradianza solare media è circa 1000 W/m^2 (vedere i riferimenti sotto). Poichè l'immagine di output in V-Ray è in W/m^2/sr, troverai

tipicamente che i valori medi RGB prodotti dal sole e dal ciele sono circa 200.0-300.0 units. Questo è corretto da un punto di vista fisico ma non

abbastanza per quanto riguarda una nitida immagine. Puoi anche usare Color mapping per portare questi valori ad un range più piccolo

(preferibile) o puoi usare Sun intensity multiplier per rendere il sole e il cielo meno luminosi. Usando VRayPhysicalCamera con valori adatti si

produce anche un risultato corretto senza cambiare altri parametri.

Links & references

qui c'è una lista di links e riferimenti sull'implementazione di V-Ray Sun e Sky ,

sia informazioni generali sulla illuminazione del sole.

http://www.cs.utah.edu/vissim/papers/sunsky/ A.J. Preetham, P. Shirley, B. Smits, "A Practical Analytic Model per Daylight", Siggraph

1999, Computer Grahics Procedings questo documento include codici sorgente e esempi, ed è la base per VRaySun e VRaySky plugins.

http://www.jgsee.kmutt.ac.th/exell/Solar/Intensity.html The intensity di

solar radiation; questa pagina contiene informazioni sulla radiazione solare media e su alcune misure specifiche.

http://climate.gsfc.nasa.gov/~cahalan/Radiation/ Total Watts emitted by Sun; Solar Irradiance; queste pagine contengono una lista accurate di

Page 90: VRAY MANUALE ITA2

90

irradienze solari attraverso una larga porzione di spettro

elettromagnetico. http://sunearth.gsfc.nasa.gov/sunearthday/2004/2004images/VT_Activit

y3.pdf Distance dal Earth to the Sun; dimension of the Sun; questo

documento da la distanza del sole dalla terra e la dimensione del sole derivata da osservazioni astronomiche .

VRayShadow

Search Keywords: shadow, VRayShadow, Area shadow, transparent shadow

Generale

Il plug-in Vray shadow può essere usato per ottenere ombre raytraced con le

luci standard 3dsmax e Vray. Nota che nella maggior parte dei casi lo standard 3dsmax Raytrace shadows non funziona con Vray. Tu devi usare le V-Ray

shadows. In aggiunta al supporto di ombre blurry (o area dette anche zonali), esse proiettano anche ombre corrette generate da oggetti con V-Ray

displacement, cosi come da oggetti transparenti.

Parameters

Transparent shadows - questo determina il comportamento delle ombre

quando ci sono oggetti trasparenti nella scena. Quando ON, Vray calcolerà le

ombre indipendentemente dai settings di Object Shadows (Color, Density, Map, etc.), tuttavia il colore delle ombre degli oggetti trasparenti sarà corretto.

Quando questa opzione è OFF, le ombre prendono in considerazione i parametri di Object Shadows della luce, ma le ombre degli oggetti trasparenti

saranno monocromatiche (solo grigio). (vedere Esempi Shadows)

Page 91: VRAY MANUALE ITA2

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Smooth surface shadows - attivando questa opzione Vray proverà ad evitare le ombre blocky (cubettose, frastagliate) che possono prodursi con

oggetti low-poly. Attualmente questo non funziona molto bene con facce

lunghe e sottili. Bias - a scelta, Vray può calcolare le ombre in modo che siano leggermente

spostate (verso la luce) dalla superficie che viene ombreggiata. Questo può essere utile per prevenire "surface acne" (macchie nere sulla superficie a

causa di un self-shadowing incorretto). self-shadowing --> ombre autoportate vedere Ombre

Area shadow - attiva le area shadows (ombre "zonali") -->ombre zonali vedere Ombre

Type - determina il modo in cui le area shadows sono calcolate: Box Vray calcola le ombre come se esse vengano proiettate a causa una

sorgente di luce a forma di scatola (box). Sphere Vray calcola le ombre come se esse vengano emesse a causa di una

sorgente di luce a forma di sfera. U dimension - la dimensione U della luce viene presa in considerazione

quando si calcolano le area shadows (se Sphere è selezionato U corrisponderà

alla dimensione del raggio). V dimension - la dimensione V della luce viene presa in considerazione

quando si calcolano le area shadows (questo parametro non ha effetto quando Sphere è selezionato).

W dimension - la dimensione W della luce viene presa in considerazione quando si calcolano le area shadows (questo parametro non ha effetto quando

Sphere è selezionato). Subdivs - questo valore controlla il numero di samples presi da Vray per

calcolare le area shadows. Più Subdivs significano meno noise, ma renderizzeranno più lentamente.

Page 92: VRAY MANUALE ITA2

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VRayDirt

Search Keywords: dirt, AO, Ambient Occlusion, VRayDirt

Generale

VRayDirt è un texture map che può essere usata per simulare una varietà di effetti, per esempio dare l'effetto di sporcizia attorno alle crepe dell'oggetto o

produrre un passo di ambient occlusion.

VRayDirt parameters

Radius - questi parametri determinano la quantità di area (nelle units di

scena) dove l'effetto VRayDirt è prodotto. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione esempi. Puoi anche usare una texture per controllare il raggio.

l'intensità della texture è moltiplicata dal raggio per calcolare il raggio finale in un dato punto della superficie. Se la texture è bianca in un dato punto della

superifice, è utilizzato il valore intero del raggio. Se la texture è nera, è usato

un raggio di 0.0. Occluded color - questo è il colore che verrà restituito dalla texture per le

aree occluse. Puoi anche usare un texture map per questo parametro. Unoccluded color - questo è il colore che verrà restituito dalla texture per le

aree non occluse. Puoi anche usare un texture map per questo parametro.

Page 93: VRAY MANUALE ITA2

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Distribution - questo parametro farà in modo che i raggi si raccolgano più

vicino alla normale di superficie. L'effetto è che l'area sporca sarà più vicina agli spigoli di contatto. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione esempi .

Falloff - questo parametro controlla la valocità del passaggio fra le aree

occluse e non occluse. Subdivs - controlla il numero di samples che V-Ray impiega per calcolare

l'effetto sporco. Valori bassi produrrano un rendering più veloce ma risultati più noisy .

Bias (Y,Z) - questi parametri influenzeranno le normali alle assi X (Y,Z), in modo tale che l'effetto è forzato in quelle direzioni. Considera che questi

parametri possono anche avere valori negativi per invertire la direzione dell'effetto. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione esempi.

Ignore for GI - selezionare questa casella determina se l'effetto sporco sarà preso in considerazione per i calcoli di GI. Per ulteriori informazioni, vedere la

sezione esempi. Consider same object only - quando questa è On, l'effetto sporco sarà solo

su quegli oggetti senza includere le superfici di contatto e gli spigoli. Se Off, l'intera geometria di scena è coinvolta nel risultato finale. Per ulteriori

informazioni, vedere la sezione esempi.

Invert normal - questa opzione permette di invertire l'effetto rispetto alle normali di superficie. - es: invece delle crepe, gli angoli aperti saranno

ombreggiati con colori occlusi. Vedere la sezione esempi. Invert normal - questo parametro cambierà la direzione di tracing

(tracciatura) dei raggi. Quando esso è Off i raggi sono tracciati fuori dalla superfice, quando è On essi sono tracciati all'interno della superficie. Per

ulteriori informazioni, Vedere la sezione esempi.

Page 94: VRAY MANUALE ITA2

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VRayColor

Generale

channels = canali

Il VRayColor Map può essere usata per settare ogni colore e anche per settare un valore floating point per gli R, G, B, A channels.

Parameters

Red - il valore per il Red channel. Green - il valore per il Green channel.

Blue - il valore per il Blue channel. RGB multiplier - questo è il multiplier per gli R,G,B channels.

Alpha - il valore per l' Alpha channel. Un valore di 0.0 corrisponde al nero ( black) nel channel, e un valore di 1.0

corrisponde al 255 bianco (white).

Per esempio se questo parametro è impostato a 0.0, Vray userà il colore diffuso del meteriale e miscelerà (blend) esso con i valori RGB. Se settato a

1.0, il diffuse color non avrà effetto.

Notes

Un valore di 0.0 corrisponde a 0 nel channel, e un valore di 1.0

corrisponde a 255 per tutti gli R, G, B channels. il parametro alpha non ha effetto quando VRayColor map è usato nello

slot Opacity .In questo caso il valore transparency è calcolato con la formula: transparency = (R+G+B) / 3

i valori R,G,B,A sono più valori percentuali, tu puoi facilmente calcolare il

numero necessario per ogni channel usando la formula: <color valore> / 255 = numero necessario.

Example: R,G,B (75,75,75) dark gray 75 / 255 = 0.29411

Page 95: VRAY MANUALE ITA2

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VRayMap

Generale

VRayMap permette di aggiungere le riflessioni e rifrazioni di V-Ray agli

standard e altri materials di terze parti. Il suo uso è simile a quello della standard Raytrace map in 3dsmax. Tuttavia, non usare Raytrace map con V-

Ray. Utilizzare invece VRayMap.

Parameters

Type - questo determina se la map agisce come una map di riflessione o di rifrazione. Nota che VRayMap non rileva automaticamente questo type e

bisogna settarlo manualmente.

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Reflect - quando questa opzione è scelta VRayMap agisce come una map di

riflessione. quindi la sezione dei "'Reflection params"' può essere usata per controllare le impostazione della map (cambiare le impostazioni della sezione

"Refraction params" non avrà effetto sulla map).

Refract - quando questa opzione è scelta VRayMap agisce come una map di rifrazione. quindi la sezione dei "'Refraction params"' può essere usata per

controllare le impostazione della map (cambiare le impostazioni della sezione "Reflection params" non avrà effetto sulla map).

Reflection params

Filter color - multiplier per le riflessioni. non usare lo spinner (?) nel materiale

per settare la forza delle riflessioni. Usa invece questo filter color (la photon map non sarà corretta altrimenti)

Reflect on back side - questo forza Vray a tracciare sempre le riflessioni. Usare questa opzione in unione con una refraction map aumenta i rendering

times. Glossy - attiva le glossy (blurry) riflessioni

Glossiness - the glossiness (lucentezza) del material. Un valore di zero

significa riflessioni estremamente blurry . Valori elevati creano riflessioni sharper (nitide)

Subdivs - controlla il numero di raggi mandati per stimare le riflessioni glossy. Più raggi significano riflessioni smoother (accurate) ma maggiori tempi di

rendering.

Max Depth - massima profondità del raggio per la map. La map ritornerà Exit color per raggi di tale profondità.

Cutoff thresh - Non saranno tracciate le riflessioni che contribuiscono poco al valore finale del image sample. Il cut-off threshold setta il minimo contributo

affinchè una riflessione sia tracciata. Exit color - il colore che sarà ritornato quando la massima profondità di raggio

sarà raggiunta ma la riflessione non è stata completamente calcolata.

Refraction params

Filter color - multiplier per la rifrazione. (vedere Filter color in Reflection

params)

Glossy - attiva glossy (blurry) rifrazioni .

Glossiness - (vedere Glossiness in Reflection params ).

Subdivs - (vedere Subdivs in Reflection params ).

Fog color - V-Ray permette di riempire con fog gli oggetti rifrattivi. Questo è il color del fog.

Fog multiplier - multiplier per il Fog color. valori più piccoli producono fog

più trasparent.

Max depth - massima profondità di raggio per le rifrazioni. (vedere Max depth in Reflection params )

Page 97: VRAY MANUALE ITA2

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Cutoff thresh - (vedere Cutoff thresh in Reflection params )

Exit color - (vedere Exit color in Reflection params )

Notes

l'indice di rifrazione è controllato dai materiali, non dalla VrayMap. Per

materials standard, l'indice di rifrazione è impostato nel Extended

parameters rollout.

VRayHDRI

Generale

La VRayHDRI map può essere usata per caricare immagini high dynamic range

(HDRI) e mapparle sull' environment. Essa supporta la maggioranza dei metodi

standard di environment mapping .

Parameters

HDR map - il filename della immagine high dynamic range. Attualmente solo

files .hdr e .rad sono supportati. Browse - clicca per scegliere l'immagine HDR .

Multiplier - un controllo per la luminosità dell'immagine. Horiz. rotation - permette la rotazione della environment map a sinistra e a

destra. Flip horizontally - flips (inverte) la environment map orizzontalmente.

Vert. rotation - permette la rotazione della environment map sopra e sotto. Flip vertically - flips (inverte) la environment map verticalmente.

Map type - sceglie il tipo di environment mapping .

Page 98: VRAY MANUALE ITA2

98

VRayEdgesTex

Search Keywords: edge, VRayEdge, wire

General

VRayEdgesTex è una semplice texture map che permette di ottenere un effetto simile ai materiali wireframe in 3dsmax. Poichè è una texture, ti permette di

creare alcuni effetti interessanti che non sono realizzabili con gli standard 3dsmax materials.

Parameters

Color - il color degli spigoli (edges)

Hidden edges - quando selezionato, questo renderizzerà tutti gli spigoli dell'oggetto. Altrimenti solo gli spigoli marcati come "visible" saranno

renderizzati.

Thickness - questo determina lo spessore (thickness) delle linee degli spigoli:

World units - lo spessore è in world units. Pixels - lo spessore è in pixels.

Note

Per oggetti displaced con V-Ray displacement, il VRayEdgesTex map mostra gli spigoli delle facce originali, non gli spigoli dei sub-triangles

risultati:

Page 99: VRAY MANUALE ITA2

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VRayDisplacementMod

>>> Displacement mapping

>>>

Generale

shading = ombreggiatura Displacement mapping è una tecnica per aggiungere dettagli alla geometria

della scena senza doverla modellare prima. Il concetto è molto simile al bump mapping. Tuttavia il bump mapping è un effetto di shading che può solo

cambiare l'aspetto di una superficie, mentre il displacement mapping modifica

effettivamente la superficie.

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100

Parameters

Type - il metodo usato per applicare il displacement mapping: 2D mapping (landscape) - questo metodo basa il displacement su una

texture map che è conosciuta in anticipo. La superficie di displaced è renderizzata come un campo deformato in altezza ( warped height-field)

basato su quella texture map. l'effettivo raytracing della superficie displaced è creato nello uno spazio texture, è il risultato è mappato nello spazio 3d. Il

vantaggio di questo metodo è nel preservare tutti i dettagli nel displacement map. Tuttavia esso necessita che l'oggetto abbia delle coordinate di texture

valide. Non puoi usare questo metodo per textures procedurali 3D (3D procedural textures ) o altre texture che usano le coordinate oggetto o

spazio (object, world coordinates). Displacement map può prendere qualsiasi valore (al contrario del 3D mapping, che ignorerà i valori al di fuori

dell range 0.0-1.0 (dal nero al bianco) ).

Page 101: VRAY MANUALE ITA2

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3D mapping - questo è un metodo generale che prende la geometria di

superficie originale e suddivide i suoi triangoli in sub-triangoli più piccoli che vengono displaced. Può essere applicato per displacement maps arbitrarie con

qualsiasi tipo di mapping. Questo metodo può anche usare la displacement

map specificata nel material dell'oggetto. Nota che con un 3D mapping il range dei valori del displacement map deve essere fra lo 0.0-1.0 (dal nero al bianco).

I valori al di fuori da questo range saranno clipped (tagliati fuori). Subdivision - questo metodo è simile al metodo 3D mapping, con la

differenza che esso applicherà uno schema di suddivisione dell'oggetto simile al modificatore MeshSmooth. Per una porzione triangolare di una mesh, è

utilizzato lo schema di Loop subdivision . Per porzioni di quadrangoli è utilizzato lo schema Catmull-Clark. Altri poligoni vengono prima convertiti in

triangolo. Se vuoi rendere smooth un oggetto senza applicare la displacement map, imposta il parametro Amount a 0.0.

Quale metodo usare ? Nella versione precedente di V-Ray c'era una gran differenza fra le prestazioni dei 2 metodi con il 2D mapping più veloce in molti

casi. Con l'introduzione della geometria dinamica in V-Ray 1.45.xx, 3D displacement è diventata molto più veloce con una qualità simile o addirittura

migliore rispetto al 2d mapping. Ancora adesso, per larghe superfici come

oceani o montagne, il metodo di 2d funziona comunque meglio. anche il metodo 2D mapping mantiene la displacement map in uno stato di

memoria precompilata. Grosse displacement maps possono occupare molta RAM. Potrebbe essere più efficiente usare la 3D mapping in quel caso, in

quanto può riciclare la memoria utilizzata per la geometria displaced ( che ha subito il displacement).

Texmap - la Displacement map. Può essere una qualsiasi texture map - un bitmap, una procedural map, una map 2d o 3d ,etc. Nota che puoi usare solo

textures con UV mapping esplicite per il 2D displacement, mentre con il 3D displacement può essere usata una qualsiasi texture. La texture map è

ignorata se l'opzione Use object mtl è attivata. Texture channel - il canale UVW che sarà usato per il displacement mapping.

Esso deve essere conforme al canale di texture specificato nella stessa texture map, se esso utilizza un mapping UVW esplicito. Questo è ignorato se l'opzione

Use object mtl è attivata.

Filter texmap - se è attivata, la texture map sarà filtrata. ciò sarà ignorato se l'opzione Use object mtl è attivata.

Amount - la quantità di displacement. Un valore di 0.0 significa che l'oggetto apparirà immutato ( o semplicemente più smooth , se si usa il metodo

Subdivision ). Valori più alti producono un effetto diplacement maggiore. Esso può anche essere negativo; in questo caso il displacement spingerà la

geometria all'interno dell'oggetto. Shift - Esso specifica una costante, che sarà aggiunta ai valori di displacement

map, facendo scorrere ( shift) la superficie displaced su e giu lungo le normali. Esso può essere sia positivo che negativo.

Use water level - Esso taglierà (clip) la geometria di superficie in posto dove i valori di displacement map sono sotto un certo threshold (soglia). Esso può

essere usato per il clip mapping.

Page 102: VRAY MANUALE ITA2

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Water level - un valore di displacement map al di sotto del quale la geometria

sarà tagliata.

parametri 2D mapping

Resolution - Esso determina la risoluzione della texture di displacement usata da V-Ray. Se la texture map è un bitmap, sarebbe meglio conformare questa

risoluzione alla dimensione della bitmap. Per delle 2d maps procedurali, la risoluzione è determinata dalla qualità desiderata e dalla risoluzione del

displacement. Nota che V-Ray genererà automaticamente una normals map basata sul displacement map per compensare le risoluzioni non catturate dalla

reale superfice displaced. Precision - Questo parametro è correlato alle curvature della superficie

displaced; superfici piatte si possono fare con una precisione minore (per un piano perfettamente piano puoi usare 1), superfici molto curve

necessitano di valori più alti. Se la precisione non è abbastanza alta, puoi trovare dei punti neri sul displacement ("surface acne"). Valori più bassi si

calcolano più velocemente. Shift by average - Esso calcola automaticamente un valore di shift basato su

valori medi nella displacement map.

Tight bounds - Questo parametro fa calcolare a V-Ray dei bounding volumes (limiti) più precisi per i triangoli displaced, portando a tempi di rendering

migliori. parametri di 3D mapping/subdivision

Edge length - Esso determina la qualità del displacement. Ogni triangolo della mesh originale è suddiviso in un numero di subtriangoli. Più subtriangoli

significano maggiore risoluzione nel displacement, un rendering più lento e maggior uso di RAM. Minori subtriangoli significano minore risoluzione,

rendering più veloci e minor uso di RAM. Il significato di Edge length dipende dal parametro View-dependent .

View-dependent - quando esso è on, Edge length determina la lunghezza massima dello spigolo del subtriangolo, in pixel. Un valore di 1.0 significa che

lo spigolo più lungo di ogni subtriangolo sarà lungo circa un pixel quando viene proiettato sullo schermo. Quando View-dependent è off, la lunghezza dello

spigolo è è la lunghezza massima del subtriangolo in world units.

Max. subdivs - Esso controlla i massimi subtriangoli generati da un triangolo della mesh originale. Il valore è infatti la radice quadrata del massimo numero

di subtriangoli. Per esempio un valore di 256 significa che al massimo 256 x 256 = 65536 subtriangoli saranno generati per un dato triangolo oroginale.

Non è una buona idea tenere questo valore molto alto. Se hai bisogno di usar valori alti, sarà meglio invece " tesselate" (tasselare) la mesh originale in

triangoli più piccoli . Dalla build 1.45.20 in poi, le effettive suddivisioni per un triangolo sono arrotondate alla più vicina potenza di 2. (Ciò rende più facile

evitare dei vuoti a causa della diversa tellellatura di triangoli vicini) . Tight bounds - Quando esso è on, V-Ray prova a calcolare l'esatto bounding

volume dei triangoli displaced dalla mesh originale. Ciò necessita un pre-sampling della texture di displacement, ma il rendering sarà più veloce, se la

texture ha una grossa area bianca o nera. Tuttavia se la displacement texture è lenta da calcolare e varia parecchio fra bianco e nero, sarebbe più veloce

Page 103: VRAY MANUALE ITA2

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disattivare l'opzione. Quando essa è off, V-Ray assume il caso peggiore e non

precampionerà la texture. Con il metodo Subdivision V-Ray calcolerà sempre l'esatto bounding volume è questo parametro è ignorato.

Use object mtl - Ciò farà in modo che la displacement map sia presa dal

material dell'oggetto anzichè dalla map selezionata nel VRayDisplacementMod. Nota che avrai bisogno di disabilitare il displacement mapping di Max

attraverso la checkbox Displacement nel Common parameters roll-out di Max (non nell'opzione V-Ray displacement nel rollout in Global switches che

disabilita solo V-Ray displacement). Keep continuity - il suo utilizzo proverà a produrre una superficie continua

senza interruzioni, quando hai facce da diversi gruppi di smusso (smoothing groups) e/o materiali ID (identificatori). Nota che l'uso dei materiali ID non è

un buon metodo per combinare le displacement maps poichè V-Ray non può sempre garantire la continuità di superficie.Utilizza altri metodi (vertex colors,

masks etc) per miscelare diverse displacement maps. Edge thresh - quando è selezionato Keep continuity , esso controlla fino a che

punto le maps sulle facce con differenti materiali ID saranno miscelato. Nota che V-Ray può solo garantire la continuità di spigoli, ma no la continuità di

vertex (significando che la superificie non avrà vuoti lungo spigoli, ma ci

potrebbero essere interruzioni attorno ai vertici). Per questo motivo devi tenere questi valori bassi.

Note

La textures sono applicate alla superficie displaced; quindi le textures con il mapping "Object XYZ" and "World XYZ" potrebbero sembrare

diverse nell'oggetto displaced, paragonate a come sarebbero nell'oggetto non displaced. Se ciò non è desiderato, (es. vuoi che la displacement

map sia conforme alla texture) utilizza un canale di mapping esplicito per le textures del material e lascia il mapping "Object XYZ"/"World XYZ"

solo per la displacement map.

gli oggetti displaced non funzioneranno correttamente con le shadows maps. La shadow maps includerà le informazione riguardo la mesh

undisplaced . Esso funzione bene per piccoli valori di displacement . VRayDisplacementMod non ha effetto sugli oggetti VRayPlane ,

VRayProxy o gli oggetti VRayFur .

Page 104: VRAY MANUALE ITA2

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VRayFur

>>> VRayFur >>>

Search Keywords: fur, hair, grass, rug

Generale

VRayFur è un plugin molto semplice per generare il fur (pelo,pelliccia). Il fur è generato solo durante il render time e non è presente realmente nella scena

(la peluria non fa parte della geometria)

Creating a fur object

Seleziona qualsiasi oggetto geometrico in 3dsmax, vai al Create panel e scegli

la categoria V-Ray

Clicca VRayFur. Questo crea un oggetto fur con l'oggetto attualmente selezionato come sorgente. Seleziona il fur e vai al Modify panel per aggiustare

i parametri.

Page 105: VRAY MANUALE ITA2

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Parameters

Source object - questo è la geometria sorgente per il fur (pelo).

Length - la lunghezza dei ciuffi di fur (fur strands). Thickness - la densità dei ciuffi di fur (fur strands).

Gravity - questo controlla la forza che "estrae" il fur lungo la direzione Z. Sides - attualmente questo parametro non è attivo. Il fur è sempre

renderizzato come poligoni che ricevono il raggio tracciato; le normali sono interpolate per creare una apparenza smooth.

Knots - i ciuffi di fur sono renderizzati come svariati segmenti retti; questo parametro controlla il numero di segmenti.

Flat normals - quando questa opzione è on, la normale del ciuffo di fur non varia attraverso l'ampiezza del ciuffo. Benchè non molto preciso, questo è

simile al modo di agire delle altre soluzioni di fur/hair. Ciò può anche aiutare

con il fur antialiasing, rendendo il lavoro dell'image sampler un pò più semplice. Quando questa opzione è off, la normale di superficie varia

attraverso l'ampiezza del ciuffo, creando l'illusione che il ciuffo abbia forma cilindrica.

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Direction variation - questo parametro aggiunge una lieve variazione alla

direzione con cui il ciuffo di fur cresce dall'oggetto sorgente. Ogni valore positivo è valido. Questo parametro dovrebbe dipendere anche dalla scalatura

della scena (scene scale).

Length/Thickness/Gravity variation - questi aggiungono variazione ai parametri corrispondenti. Valori sono da 0.0 (nessuna variazione) a 1.0.

Distribution - determina la densità del ciuffo sull'oggetto sorgente: Per face - specifica il numero di ciuffi per faccia dell'oggetto sorgente. Ogni

faccia genera il numero specificato di ciuffi. Per area - il numero di ciuffi per una data faccia è basato sulla dimensione di

quella faccia. Facce più piccole hanno meno ciuffi, facce più grandi hanno più ciuffi. Ogni faccia ha almeno un ciuffo.

Reference frame - Questo specifica il frame al quale l'oggetto sorgente è catturato per calcolare l'area della faccia. I dati catturati saranno utilizzati

attraverso l'intera animazione per assicurare che il numero di ciuffi per una data faccia rimanga costante durante l'animazione .

Placement - determina quali facce dell'oggetto sorgente generano ciuffi di fur.

Entire object - tutte le facce genereranno fur.

Selected faces - solo le facce selezionate genereranno fur (ad es. con un modificatore MeshSelect ) .

Material ID - solo facce con specifico materiale ID genereranno fur. Generate W-coordinate - In generale , tutte le coordinate di mapping sono

prese dall'oggetto di base. Tuttavia le coordinate di W mapping possono essere modificate per rappresentare l'offset lungo i ciuffi di pelo. Le coordinate U e V

sono ancora prese dall'oggetto base. Channel - Il channel per il quale le coordinate W saranno modificate.

Note

Al momento il fur non ha una rappresentazione significativa nella

viewport. Questo verrà corretto nelle versioni successive.

Al momento il fur genererà solo una geometria monosegmento di motion blur , indipendentemente dalla opzione Geometry samples per motion

blur. Evitare di applicare textures al fur con mapping Object XYZ. Se è

necessario usare una texture procedurale 3d , applicare un modificatore UVW Map all'oggetto sorgente con l' opzione per convertire le coordinate

XYZ in coordinate UVW e utilizzare un mapping esplicito per la texture. Evitare di avere triangoli molto larghi ricoperti con fur in quanto il fur è

generato in gruppi corrispondenti ai triangoli della mesh originale. Le Shadow maps non includeranno informazioni su VRayFur. Tuttavia,

altri oggetti proietteranno ombre sul fur anche con shadow maps. Nitide (Sharp) VRayShadows possono produrre un flickering nelle

animazioni con VRayFur, in quanto la situazione di luce di ogni singolo pelo cambierà rapidamente. Area shadows o VRayLight possono produrre

risultati più smooth.

VRayFur non funziona con VRayPlane come oggetto base.

Page 107: VRAY MANUALE ITA2

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VRayProxy

Search Keywords: proxy, mesh, VRayMesh

Generale

VRayProxy ti permette di importare la geometria da una mesh esterna al

render time. La geometria non è presente nella scena del 3dsmax e non impiega alcuna risorsa. Ciò permette il rendering di scene con milioni di

triangoli, più di quanti 3dsmax possa gestire.

Exporting a mesh to a file

Prima di importare una mesh attraverso un oggetto VRayProxy hai bisogno di

creare prima un file di mesh; puoi farlo in 2 modi :

attraverso il quad-menu: seleziona le mesh che vuoi esportare , clicca il tasto destro nella viewport e seleziona l'opzione "V-Ray mesh export" Ciò

farà apparire la finestra di dialogo di Mesh Export di V-Ray. Dialog per MaxScript: seleziona le meshes che vuoi esportare e poi digita

doVRayMeshExport()

nella Listener window. Ciò farà apparire la dialog box Mesh Export di V-Ray .

esportazione diretta da MaxScript: selezionare le meshes che vuoi

esportare e usa la funzione

vrayMeshExport():

vrayMeshExport [meshFile:"<meshfile>"]

[autoCreateProxies:true|false]

[exportMultiple:true|false]

dove <mesh file> è il nome desiderato del .vrmesh file. Se il nome non

contiene un percorso, viene utilizzato il percorso di default per le mesh di 3dsmax . Se il nome non contiene una estensione, verrà applicata

automaticamente l'estensione .vrmesh . Sei ll nome non contiene un nome file, è utilizzato invece il nome del nodo della scena. Se non è specificata l'opzione

autoCreateProxies , di default , le meshes vengono esportate e non viene

creato alcun proxy nella scena. Se l'opzione exportMultiple non è specificata,

le meshes sono esportate in file multipli di default.

The Mesh Export dialog

Il dialog di Mesh Export ti permette di specificare il file di mesh e alcune opzione di esportazione.

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Folder - Essa è la cartella dove saranno creati i mesh files. Export as single file - questa opzione prendereà tutti gli oggetti selezionati e

li fonderà in un unico file di mesh. Questa opzione memorizza anche le

trasformazioni degli oggetti selezionati. Quando importi un file con un oggetto proxy, esso deve essere centrato nell'origine, se vuoi che gli oggetti (importati)

rimangano nello stesso posto. Quindi poichè la mesh importata è renderizzata usando il material dell'oggetto proxy, tutte le meshes dal file saranno

renderizzate con quel material. Devi usare dei materiali suboggetto e diversi materiali ID se vuoi che esse abbiamo diversi materials.

File - questo è il nome del file. Non hai bisogno di specificare il percorso. il percorso di Folder sarà usato.

Export as multiple files - questa opzione creerà un file per ogni oggetto

selezionato. Il nome di ogni file è derivato dal nome dell'oggetto corrispondente. La trasformazione di un oggetto non è inclusa nel suo file di

mesh e il proxy corrispondente deve avere la stessa trasformazione dell'oggetto originale, se esso deve apparire nello stesso posto.

Automatically create proxies - questa opzione creerà un oggetto proxy per

le meshe esportate. I proxy avranno la corretta trasformazione e il corretto material derivate dagli oggetti originali. Gli oggetti originali verranno cancellati.

Cliccare su OK creerà i files di mesh files e gli oggetti proxy. Il processo di esportazione può impiegare del tempo in base alla quantità di geometria che

deve essere calcolata.

The .vrmesh file format

Le meshes sono esportate in un formato speciale .vrmesh. Esso contiene tutte

le informazioni geometriche per una mesh - vertici , face topology (topologia ), texture channels, face material IDs, smoothing groups, normali - in sostanza

tutto ciò che serve per renderizzare la mesh. Inoltre la mesh è precalcolata e suddivisa in particelle, per un accesso più facile. Il file contiene anche una

versione semplificata della mesh usata per scopi di anteprima nelle viewports.

E' importante capire che la mesh è in un fortato "ready to render" (pronto al rendering). Non bisogna aspettarsi ulteriori modifiche alla mesh. Non puoi

applicare dei modificatori alla mesh o animarla in un modo, a meno che non animi la posizione/orientamento dell'oggetto proxy. Non c'è modo di

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recuperare la mesh originale per un file .vrmesh (Ciò può essere fatto in teoria,

ma al momento non è supportato ). Quindi se pensi di fare modifiche alla mesh, devi tenerla in un file 3dsmax (che può essere diverso dal file che riceve

il rendering alla fine).

Creating a proxy object

Dopo aver esportato una mesh in un file .vrmesh, hai bisogno di un oggetto proxy per rappresentarla in una scena 3dsmax. Per creare un oggetto proxy,

vai a Create panel e scegli la categoria V-Ray :

Clicca VRayProxy e clicca in una viewport. Apparirà un dialog box che ti permetterà di scegliere il file di importazione .vrmesh .

Proxy parameters

Mesh file - Questo è il file sorgente .vrmesh

Display - controlla la visualizzazione del proxy nelle viewports: bounding box - la mesh è rappresentata come una scatola (box) nelle

viewports. preview from file - Raffigura una anteprima delle informazioni della mesh

memorizzata nel file .vrmesh.

Note

La geometria generata dall'oggetto proxy non è modificabile. Qualsiasi

modificatore applicato all'oggetto di VRayProxy sarà ignorato. Al momento il file .vrmesh non può memorizzare meshes animate.

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Se devi creare diversi proxy legati allo stesso file .vrmesh è meglio

renderli istanze (istances) in modo che i files .vrmesh saranno caricati solo una volta, con risparmio di memoria.

I materiali non sono salvati nel file .vrmesh. Invece la geometria sarà

renderizzata con il materiale applicato all'oggetto VRayProxy. Ciò avviene perchè i materiali di terze parti e texture procedurali sarebbero difficili da

descrivere in maniera generale. Inoltre puoi avere necessità di editare il materiale indipendentemente dalla mesh.

i files risultanti .vrmesh possono essere renderizzati al di fuori del 3dsmax - per esempio in versioni standalone di V-Ray.

Le shadow maps non includeranno le informazioni sugli oggetti proxy. Se vuoi che gli oggetti proxy proiettino ombre, devi usare V-Ray shadows.

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VRayPlane

Search Keywords: plane, VRayPlane, endless plane

Generale

VRayPlane è un plugin semplice che implementa un piano procedurale infinito

per V-Ray. Il codice sorgente di VRayPlane è anche disponibile come parte di V-Ray Geometry SDK

Creating a VRayPlane

VRayPlane può essere creato dalla categoria V-Ray del Create panel:

Parameters

Questo plugin non ha parametri al momento.

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Note

La posizione del plane dipende dalle sue trasformazioni nella scena di

3dsmax. Puoi avere più di un piano infinito nella scena.

Il piano è renderizzato con il material applicato all'oggetto di VRayPlane.

Le Shadow maps non includerrano informazioni sull'oggetto piano. Tuttavia, altri oggetti proietteranno ombre corrette sul piano, anche con

shadow maps.

VRayToon

Generale

VRayToon è un plugin atmosferico molto semplice che produce un risultato cartoon-style (stile cartoni) sull'oggetto nella scena. I sorgenti di VRayToon

sono disponbili come parte di V-Ray SDK. Nota che VRayToon non è concepito per essere un completo effetto NPR (non photorealistic rendering) ,(renderin

non fotorealistico) . Tuttavia può essere utile in molti casi.

Why an atmospheric effect?

Ci sono diverse soluzioni per aggiungere effetti toon ai renderings 3d per 3dsmax; la maggior parte di essi funzionano sia come materiali speciali

(shaders) o come effetti di rendering (post) . Ognuno di questi approcci ha sia vantaggi che limitazioni. VRayToon è stato implementato come un effetto

atmosferico per diverse ragioni:

L'implementazione è molto semplice. Funziona con qualsiasi geometria supportata da V-Ray, compresi gli

oggetti displaced e VRayFur.

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Funziona con qualsiasi tipo di camera supportata da V-Ray (sferica, fish-

eye etc). Funziona con qualsiasi effetto di camera (depth of field e/o motion blur).

funziona con effetti raytraced come riflessione e rifrazione.

Rende smooth i tratteggi di oggetti intersecanti.

Creating a VRayToon atmospheric effect

VRayToon può essere creato dall'Environment dialog di 3dsmax. Per creare un effetto VRayToon scegliere Rendering > Effects... dal menu 3dsmax. Poi clicca

Add... e scegli VRayToon:

Parameters

Basic parameters

Line color - questo è il colore del tratteggio.

Pixels width - questa è l'ampiezza del tratteggio in pixels.

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World pixels width - questa è l'ampiezza del trattegio in unità reali. Le linee

vicine alla camera saranno più spesse. Opacity - opacità del tratteggio.

Normal threshold - ciò determina quando le linee verranno create per parti

dello stesso oggetto con diverse normali di superficie (per esempio, negli spigoli interni di una scatola. Un valore di 0.0 significa che solo angoli di 90° o

superiori genereranno linee interne.Valori più alti significano che normali più smooth possono generare uno spigolo. Non settare questo valore a 1.0 in

quanto curverà gli oggetti completamente. Overlap threshold - Ciò determina quando i tratteggi saranno creati per parti

sovrapposte ad uno stesso oggetto. Valori bassi ridurranno le linee interne di sovrapposizione, mentre valori alti produrranno più linee di sovrapposizione.

Non settare questo valore a 1.0 in quanto curverà gli oggetti completamente. Do reflections/refractons - Ciò farà apparire i tratteggi sia in riflessione che

in rifrazione. Nota che ciò potrebbe aumentare i tempi di rendering. Trace bias - Questo parametro dipende dalla scala della tua scena. Esso

determina il bias del raggio quando i tratteggi sono tracciati nelle riflessioni rifrazioni.

Color map - una texture map per il colore del tratteggio. Le Screen-mapped

maps funzioneranno al meglio. maps con il mapping World XYZ sono anche supportate, ma non funzionano al meglio.

Width map - una multiplier texture per l'ampiezza del tratteggio. Le Screen-mapped maps funzioneranno al meglio. Le maps con mapping World XYZ sono

anche supportate ma potrebbero non funzionare al meglio. Distortion map - una texture che sarà usata per distorcere il tratteggio. Ciò

avrà un funzionamento simile a quello del bump-mapping e prenderà il gradiente della texture come direzione di distorsione. Nota che alti valori in

uscita potrebbero essere necessari per una distorsione maggiore.Le Screen-mapped textures funzionano bene, maps con mapping World XYZ sono anche

supportate Opacity map - una texture per l'opacità del tratteggio. Le Screen-mapped

textures funzionano bene, sebbene anche maps con mapping World XYZ sono supportate

Note

VRayToon crea solo il tratteggio. Avrai bisogno di provvedere per i

materials del tuo cartoon-style (ad esempio usando falloff maps etc o plugin di materiali di terze parti).

Non ci sono impostazioni per il singolo oggetto . VRayToon creerà i tratteggi per tutti gli oggetti nella scena.

VRayToon non funzionerà correttamente con oggetti che hanno la proprietà Cast Shadows disattivata.

La qualità delle linee dipende dall'attuale settaggio dell' Image Sampler.

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VRayBmpFilter

Search Keywords: displacement, VRayDisplacementMod, BmpFilter

Generale

La VRayBmpFilter texture map è solitamente utile per displacement maps,

create con programmi esterni (come ZBrush, per esempio), dove il preciso posizionamento della map è molto importante. La VRayBmpFilter map produce

una map smooth attraverso l'interpolazione dei pixels bitmap, ma senza applicare alcun blurring or smoothing aggiuntivo. Questo non è possibile con la

default texture Bitmap di 3dsmax.

Parameters

Bitmap - questo è il file bitmap. Può essere in qualsiasi formato supportato da 3dsmax.

U offset - permette di posizionare la bitmap più precisamente; il valore è in pixels bitmap.

V offset - permette di posizionare la bitmap più precisamente; il valore è in pixels bitmap.

Flip U - inverte (flips) la bitmap nella direzione orizzontale. Flip V - inverte (flips) la bitmap nella direzione verticale.

Channel - mapping channel dai quali le UV coordinates sono derivate.

VRayPhysicalCamera

Search Keywords: daylight, sunlight, exterior lighting, camera, vignetting,

exposure

Generale

V-Ray physical camera ti permette di usare dei parametri reali (real-world) per

impostare la camera virtuale (e.g. f-stop, lens focal length etc). Rende anche più facile l'uso di fonti di luce con illuminazione real-world (e.g. VRayLight con

unità fisiche , o VRaySun e VRaySky).

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Parameters

Type - determina il tipo di camera. Ciò incide particolarmente sull'effetto motion blur prodotto dalla camera:

Still camera - simula una fotocamera con un otturatore regolare. Cinematic camera - simula una camera con immagini in movimento (motion-

picture) con otturatore circolare.

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Video camera - simula una videocamera senza otturatore con una matrice

CCD . Targeted - specifica se la camera ha un target nella scena del 3dsmax o no.

Film gate - specifica la dimensione orizzontale del film gate in millimetri. Nota

che questa impostazione prende in considerazione la configurazione di unità del sistema per produrre risultati corretti.

Focal length - specifica la lunghezza focale equivalente delle lenti della camera. Questa impostazione prende in considerazione la configurazione di

unità del sistema per produrre risultati corretti. Zoom factor - specifica un fattore zoom. Valori maggiori di 1.0 zoommano

l'immagine; valori minori di 1.0 riducono lo zoom. Target distance - la distanza del target della camera per una camera con

target. f-number - determina l'ampiezza dell'apertura della camera e ,indirettamente,

l'esposizione. Se è attivata l'opzione Exposure, cambiando l' f-number si regolerà la luminosità dell'immagine.

Distortion - specifica il coefficiente di distorsione per le lenti della camera. Distortion type - Quadratic / Cubic.

Quadratic questo è il tipo default di distorsione . usa una formula semplificata rispetto al metodo Cubic .

Cubic questo è il tipo di distorsione usato in qualche programma di camera tracking come SynthEyes, Boujou etc. Se tu prevedi di usare

qualcuno di questi programmi, dovresti usare il tipo di distorsione Cubic.

Vertical shift - permette la simulazione delle lenti di spostamenteo (shift) per

una prospettiva a 2 punti. Cambiare questo parametro è qualcosa di simile ad applicare un modificatore Camera correction .

Specify focus - Ciò permette di specificare una distanza focale diversa dalla distanza del target della camera.

Exposure - quando questa opzione è attivata, l' f-number, la velocità dello Shutter e le impostazioni ISO avranno effetto sulla luminosità dell'immagine.

Vignetting - quando questa opzione è attivata, viene simulato l'effetto di vignetting ottico del mondo reale.

White balance - permette ulteriori modifiche dell'output di immagine. Gli oggetti nella scena che hanno il colore specificato, appariranno in bianco

nell'immagine. Es. per una scena di luce del giorno esso dovrebbe essere color pesca per compensare il colore della luce del sole.

Shutter speed - la velocità dello shutter in 1/secondi, per la camera fotografica. Ad es ,una velocità shutter di 1/30 s corrisponde ad un valore di 30

per questo parametro.

Shutter angle - angolo di shutter (in gradi) per la camera cinematica. Shutter offset - offset dello shutter (in gradi) per la camera cinematica.

Latency - latenza di matrice CCD, in secondi, per la video camera. Film speed (ISO) - determina la potenza del film (i.e. sensibilità). Valori

piccolo renderanno l'immagine più scura, valori grossi la renderanno più chiara. Blades - definisce la forma della apertura della camera. Quando questa

opzione è disattivata, è simulata una apertura perfettamente circolare. Rotation - definisce la rotazione delle blades (vedi sopra).

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Center bias - definisce una forma bias per l'effetto bokeh.

Anisotropy - permette di allungare l'effetto bokeh in orizzontale o verticale per simulare le lenti anamorfiche.

Depth-of-field - attiva il campionamento della profondità di campo.

Motion blur - attiva il campionamento del motion blur. Subdivs - determina il numero di samples (raggi) per calcolare la profondità di

campo e il motion blur.

Note

Il modificatore Camera correction non funzionerà con la

VRayPhysicalCamera. Utilizzare invece il parametro della camera Vertical shift per lo stesso scopo.

Le impostazioni DOF nel dialog Render Scene non hanno effetto quando è usato VRayPhysicalCamera . Invece bisogna utilizzare le

impostazioni DOF della stessa camera.

Alcune impostazioni motion blur (duration etc.) non hanno effetto sulla VRayPhysicalCamera. Invece motion blur è controllato dalla camera

stessa (attraverso i parametri Shutter speed , etc.)

VRayFastSSS

Generale

VRayFastSSS è un material che calcola un effetto di sub-surface scattering.

Poichè esso usa un algoritmo semplificato, esso è tipicamente più veloce dell'opzione sub-surface scattering di VRayMtl e può essere più semplice da

controllare. Nota che VRayFastSSS non include effetti di diffusione e glossy.

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Per aggiungerli, crea un material VRayBlendMtl con VRayFastSSS come

materiale base e un VRayMtl come materiale stratificato (sottostante).

VRayFastSSS simula l'effetto di due strati sub-surface (sotto la superficie) -

uno strato superficiale sopra uno strato più profondo. Tu puoi controllare questi separatamente per ottenere un aspetto diverso per la superficie.

VRayFastSSS parameters

Shallow radius - questo determina il raggio (in units di scena) di light

scattering ( dispersione di luce) per il primo (shallow) strato sub-surface. Shallow color - il colore per il primo strato (shallow). Il colore può essere

controllato anche con una texture map. Deep radius - determina il raggio (in units di scena) di light scattering (

dispersione di luce) per il secondo (deep) strato sub-surface . Deep color - il colore dello strato deep . Il colore può essere controllato anche

con una texture map.

Subdivs - determina il numero di samples per stimare l'effetto sub-surface . Valori elevati producono meno noise ma renderizzano più lentamente.

Bias - controlla la funzione di scattering. Valori superiori a 0.0 causano meno scattering della luce.

Trace depth - questo parametro è usato da VRayFastSSS per determinare la lunghezza dei raggi usati per campionare l'effetto di sub-surface. Se ottieni

artefatti su oggetti che hanno VRayFastSSS come material, puoi provare a diminuire questo valore.

Bump - una bump map per la superficie.

Note

Al momento VRayFastSSS non simula back-scattering ( la luce splende attraverso la parte posteriore dell'oggetto). Questo sarà aggiunto in

futuro.

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VRayBlendMtl

Generale

VRayBlendMtl può essere usato per stratificare svariati materiali compatibili

con V-Ray in modo efficiente . VRayBlendMtl si avvantaggia molto della shading pipeline del renderer di V-Ray ed è solitamente più veloce dei

materials standard di 3dsmax Blend, Shellac e Composite . Esso mantiene anche la correttezza fisica del material finale e offre simili funzionalità di quelli

standard di 3dsmax . Esso può essere usato per creare materials complessi

come come vernici di auto, pelle umana (quando usato con VRayFastSSS come material di base) etc.

Un vantaggio di VRayBlendMtl è che puoi usare VRayMtlSelect per dividere i diversi sub-materials di VRayBlendMtl in diversi elementi di rendering.

VRayBlendMtl impiega un material di base e ne applica altri su di esso (coatings). Esso funziona come uno stack, dove ogni strato (material) mescola

il suo shading a quelli dello stack sottostante.

VRayBlendMtl parameters

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Base material - il base material sul quale ogni altro material è stratificato. Se

questo non è specificato, il base material sarà considerato come un materiale perfettamente trasparente.

Coat material - questo specifica un materiale da utilizzare come copertura

(coating) Blend amount - questo colore specifica quanto contribuirà nel risultato finale

il materiale di copertura specifico e quanto il resto dei materiali sotto di esso. Se il Blend amount è bianco, il risultato finale è formato solo dal materiale di

copertura e gli altri materiali sotto di esso saranno bloccati. Se Blend amount è nero, un materiale di copertura non ha effetto nel risultato finale. Questo

parametro può anche essere controllato dalla texture map. Additive (shellac) mode - selezionando questa opzione VRayBlendMtl si

comporta come un material multi-layered Shellac . Nota che ciò spesso porta ad un materiale fisicamente non corretto (e.s: un material che riflette più luce

del normale). Non è raccomandato usare questa opzione a meno che non non si è certi di quello che si fa.

Note

VRayBlendMtl è specificatamente creato per le V-Ray shading API e può

solo supportare materiali compatibili con V-Ray (VRayMtl, VRayFastSSS etc). Ulteriori materiali compatibili con V-Ray possono

essere sviluppati con V-Ray Shading SDK.

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VRayMotionBlur

Generale

Nel rollout Motion Blur si può scegliere il metodo per blurring (offuscare) la

scena e le proprietà correlate. I due algoritmi disponibili in Vray sono Monte Carlo motion blur e Analytic motion blur.

Parameters

On - attiva o disattiva il Motion Blur

Duration (frames) - questo valore determina il numero di frames che Vray tiene in considerazione quando il motion blur è calcolato per il frame corrente

(il tempo in cui l'otturatore della camera virtuale è aperto) Interval center - questo valore determina il centro dell'intervallo motion blur,

relativo alla numerazione dei frame di 3dsmax. Il valore default di 0.5 significa

che l'intervallo motion blur sarà centrato tra due frames successivi. Low samples - questo valore controlla il numero di campioni nel tempo (time

samples) usati da Vray per stimare il motion blur durante i calcoli della GI. Geometry samples - questo valore determina il numero di geometry samples

presi in considerazione quando si blurring il frame corrente. Un geometry sample è una mesh con una particoare posizione in un dato tempo. Per

calcolare l'effetto motion blur Vray presuppone tra diverse posizioni delle mesh trasformazioni lineari (geometry samples).

Quando una mesh cambia la sua posizione i Vray Geometry samples sono settati linearmente in accordo con il valore Duration (frames). Nota: Vray

assume movimenti lineari dei vertici della mesh da un geometry sample al successivo.

Monte Carlo sampling

Min samples - il minimo numero di time samples. Aumentando questo valore

si hanno risultati più accurati al costo di tempi di rendering maggiori. Max samples - il massimo numero di time samples.

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Threshold - quando la differenza di colore tra image samples vicini è

maggiore del valore Threshold Vray prenderà più time samples. Il più alto valore di Threshold setta al minimo il valore che serve a Vray per

prendere più time samples. Questo valore è definito come il numero di pixels

che hanno una differenza di colore sufficiente. Ciò provocherà pochi time samples e rispettivamente più noise e minori rendering times.

NdT riassumendo: alto Threshold = pochi time samples --> più noise --> minori tempi di

rendering basso Threshold = molti time samples --> meno noise --> maggiori tempi di

rendering Analytic sampling

Material min samples - questo valore determina il numero minimo di samples del materiale per faccia. Valori bassi produrranno più noise, quando

usati con textures dettagliate.

Material max samples - questo determina il massimo numero di material samples.

Material threshold - vedi Threshold sopra.

Nota: Analytic sampling è supportato solo per semplici meshes triangolari. Il metodo analytic non supporta caratteristiche di geometria avanzata di Vray

come il displacement mapping e true instance rendering. Si deve usare il metodo Monte Carlo se si vogliono usare queste caratteristiche.