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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 14 Aprile 2012 SideurgikaTv Guida Tv Via Anzio Via Crucis Filiano Galleria Fotografica di Giancarlo Scuccimarra Comunicato federconsumatori Docenti Precari Lucani Sul Piede Di Guerra Potenza. “Lettere d’Autore Un “Lapsus” Madornale Per Scandicci – Rapolla L’antipedagogia dei politici Venosa. Presentazione Del Libro. “L’angelo Perso”

Vulture Magazine, 14 aprile 2012

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notizie dal cuore della Basilicata

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VULTURE MAGAZINE 1

Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 14 Aprile 2012 SideurgikaTv Guida Tv Via Anzio Via Crucis Filiano Galleria Fotografica di Giancarlo Scuccimarra Comunicato federconsumatori Docenti Precari Lucani Sul Piede Di Guerra Potenza. “Lettere d’Autore Un “Lapsus” Madornale Per Scandicci – Rapolla L’antipedagogia dei politici Venosa. Presentazione Del Libro. “L’angelo Perso”

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EVENTI VULTURE E BASILICATA

San Fele - "Festa degli Alberi"

http://www.siderurgikatv.com/search/label/San%20Fele%20Eventi%202012

Ruvo del Monte - "Festa degli Alberi"

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Ruvo%20del%20Monte%20Eventi%202012

Premiazione Comune di Rionero in

Vulture 150. Unità d'Italia http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

Centro Comunale Anziani Rionero -

Concorso Letterario 2012 http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero – Fuochi di San Giuseppe

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Fidas Donatori Sangue: "Medicina

della Solidarietà http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

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FIDAPA Rionero"La donna nelle

istituzioni politiche" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Carlo Levi: Miele di Lucania

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Documenti%20Basilicata

Ciao Lucio... I rioneresi ti ricorderanno

sempre http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

Amministrazione Rionero in Vulture:

Festa della Donna http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

Rionero - Scoprimento Targa in memoria di Pietro Di Lonardo

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero - "I Nuovi Spazi della Rete -

Rischi e Opportunità" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

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Federazione Provinciale – Via del Gallitello, 163 – 85100

Potenza Tel.0971/301410 – 320 9391813 e-mail [email protected] [email protected] www.federconsumatoripotenza.it

E' un buon esempio di finanza creativa a favore delle famiglie quello che arriva da Melfi La Giunta Comunale agendo sulle aliquote per l'applicazione dell'IMU ha neutralizzato quello che sarebbe stato un vero e proprio salasso per i cittadini. Da quanto si apprende l'Amministrazione Comunale ha agito anche nella rideterminazione dell'aliquota sulle case date in locazione riducendo la stessa dal 7 al 5 per mille ed altre misure sono state adottate a favore di coloro che insedieranno le loro attività nel centro storico. Altri comuni hanno ridotto la TARSU a favore dei nuclei familiari con maggiori difficoltà economiche (AVIGLIANO). Esempi che dimostrano come sia possibile, anche in una situazione di minori introiti per i comuni, agire sul versante della difesa dei redditi dei pensionati e dei lavoratori che con tanti sacrifici hanno realizzato l'acquisto della loro unica casa di abitazione principale. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::

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GRUPPO SEMESTRE AGGIUNTIVO IX CICLO SSIS.

DOCENTI PRECARI LUCANI SUL PIEDE DI GUERRA. SPERANO DI ESSERE INSERITI NEI BANDI E

DECRETI ATTUATIVI DEL PROSSIMO MESE DI GIUGNO

Il dramma del lavoro investe anche il mondo della scuola. Ecco un accorato appello di studenti laureati e con abilitazione, usciti dall’Università di Basilicata. “Siamo un gruppo di docenti precari. Questa è l’unica certezza che abbiamo ed è un qualcosa che abbiamo accettato fin dall’inizio. Inizio che parte con la possibilità di partecipare ai concorsi per diventare insegnanti presso le SSIS (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario), in particolare con l’ultimo concorso utile nel 2007; tutti i membri di questo gruppo hanno partecipato a tali concorsi con la possibilità di accedervi ai corsi abilitanti. Nel 2007 ci hanno dato la possibilità di partecipare a più concorsi in contemporanea, cosa che abbiamo fatto e per nostro merito siamo riusciti a superarli; abbiamo cioè superato due concorsi con la possibilità di abilitarci all’insegnamento di due classi di concorso (due materie d’insegnamento), con la condizione che avremmo prima dovuto seguire un corso, della durata di due anni, con il superamento di esami di didattica e laboratori di tirocinio diretto e indiretto. Abilitati nella prima classe di concorso a Giugno 2009 ci siamo regolarmente inseriti in graduatoria ad esaurimento (graduatorie che

garantiscono la possibilità di avere incarichi annuali da parte degli Uffici scolastici provinciali, fino alla chiamata per il ruolo). Nello stesso mese però le graduatorie si chiudono definitivamente grazie all’ex ministro Gelmini, non potendo difatti più accedervi. Subito dopo però l’Università, grazie alla nota ministeriale 2057, ci da’ la possibilità di fare il famoso semestre aggiuntivo per abilitarci anche nell’altra classe di concorso che ci spettava in quanto avevamo superato due concorsi. Fiduciosi che comunque qualcosa la politica avrebbe fatto per noi, ci siamo armati di pazienza e dopo aver pagato ancora tasse ci siamo presi la seconda abilitazione a graduatorie ormai chiuse, aspettando il nuovo sistema di reclutamento. A questo punto però altri gruppi di abilitati si sono mobilitati per riaprire le graduatorie, ottenendo da parte del Governo, tramite il decreto mille proroghe con un emendamento ad hoc, la formazione di una ulteriore fascia a quelle già esistenti nelle graduatorie ad esaurimento. Il testo dice questo: 2-ter. Fermo restando che le graduatorie ad esaurimento di cui all’articolo 1, commi 605, lettera c), e 607, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni restano chiuse, limitatamente ai docenti che hanno conseguito l’abilitazione dopo aver frequentato i corsi biennali abilitanti di secondo livello ad indirizzo didattico (COBASLID), il secondo ed il terzo corso biennale di secondo livello finalizzato alla formazione dei docenti di educazione musicale delle classi di concorso 31/a e 32/A e di strumento musicale nella scuola media della classe di concorso 77/A, nonché i corsi di laurea in scienze della formazione primaria negli anni accademici 2008/09, 2009/10 e 2010/11, è istituita una fascia aggiuntiva alle predette graduatorie. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono fissati i termini per l’inserimento nelle predette graduatorie aggiuntive a decorrere dall’anno

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scolastico 2012/ 2013. Nel testo però vengono menzionati Cobaslid, Scienze della formazione primaria e strumento musicale, abilitati dal 2008 al 2011. Il semestre aggiuntivo del IX ciclo SSIS non risulta presente nell’elenco pur avendo lo stesso identico titolo dei suddetti corsi abilitanti. Questo ci ha preoccupato fin dall’inizio della nostra battaglia e ci siamo rivolti a chiunque potesse ricordare al Parlamento, al Governo o al Ministro che esistiamo anche noi. Ciò che chiediamo è che la politica, prima ancora della Giustizia, si faccia portavoce di un gruppo palesemente discriminato da tutti gli atti parlamentari senza alcun motivo logico e legislativo; in questo modo l’art. 3 della Costituzione italiana viene meno nel senso più ampio della sua forma, perché l’emendamento ormai approvato è come se dicesse che a parità di titoli chi si chiama Cobaslid, Scienze della formazione e Strumento musicale possono accedere alla graduatoria e chi si chiama Semestre aggiuntivo IX ciclo SSIS no ( o come abbiamo già fatto notare: chi si chiama “Antonio” entra e chi si chiama “Giovanni” non entra ; perché la differenza, appunto è solo nel nome). Siamo convinti che l’errore è più nella forma che nel merito, siamo certi che la questione è di “informazione” più che di discriminazione, il gruppo quindi ha la necessità di far sapere a chi di dovere che esiste ed ha il titolo per entrare in graduatoria; basta in effetti risolvere la questione in sede amministrativa, inserendo nel bando e nei decreti attuativi, che entro Giugno dovranno uscire, il nome del Semestre Aggiuntivo IX ciclo SSIS, tutto in nome del famoso art. 3 della Costituzione”. Lorenzo Zolfo La foto ritrae l’Università di Basilicata.

Nell’ambito dell’VIII edizione della manifestazione culturale “Lettere d’Autore”, il comune di Potenza, e “Zer0971”, associazione di promozione sociale, presentano il libro “Cantava l’anno- mezzo secolo di storia attraverso le canzoni” di Rocco Di Bono, edito dalla Fondazione “Nuove Proposte”. Sabato 14 aprile alle 18.30 nella Cappella dei Celestini di Palazzo Loffredo. Interverranno i giornalisti Armando Lostaglio e Ugo Maria Tassinari e l’avvocato Rocco Saracino. L’opera prima di Rocco Di Bono ripercorre gli avvenimenti più importanti della storia della seconda metà del Novecento. L’autore incrocia le storie quotidiane e le canzoni che hanno attraversato la nostra generazione: dal boom economico al sessantotto, dallo sbarco sulla luna alle stragi neofasciste e poi mafiose, fino alla

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diffusione delle “radio libere”, al crollo dell’URSS e a Tangentopoli. Di Bono è un avvocato di Genzano di Lucania, con la passione della musica. La sua idea è stata quella di tradurre in un libro quello che a tutti almeno una volta nella vita è capitato di pensare: l’associazione di un brano musicale ad un avvenimento importante della propria vita o della storia in genere. Ecco come nasce “Cantava l’anno”. “Si è trattato soltanto –afferma l’autore- di tessere i fili sfruttando l’incredibile potere evocativo della musica, uno degli strumenti migliori per capire come cambia il mondo”. Per un libro così strutturato, apprezzato nei circuiti librari ma anche in quelli musicali, anche la presentazione associa il momento discorsivo a quello dell’ascolto, con una selezione dei brani più rappresentativi per ogni decennio di storia narrato. "Per gli anni '70 ad esempio -dice Di Bono- pensando alle battaglie e ai cambiamenti nella condizione femminile, ho scelto “Vincenzina e la fabbrica” di Enzo Jannacci". L’opera sarà presentata il prossimo 20 aprile a Capurso nell’ambito del Festival “Lo scrittore suonato”, curato da Alceste Ayroldi, critico musicale, firma della rivista specializzata “Jazz Italia” e sarà presente al salone del libro di Torino dal 10 al 14 maggio.

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UN “LAPSUS” MADORNALE PER SCANDICCI – RAPOLLA,

CUMULO DI CARICHE E PD IN FIBRILLAZIONE

Barile. Donato Michele Mazzeo, ex assessore del Comune di Barile dell’IDV, ritorna sull’argomento elezioni comunali di Rapolla, sulla vicenda che ha coinvolto il programma della lista che sostiene

l’attuale Sindaco. Ecco il commento di Donato Michele Mazzeo: “E’ alla ribalta della stampa nazionale (quasi come quell’uscita a mò di sfottò al Sistema-Partiti della Lista “La Pagnotta” , venuta incredibilmente fuori nella tenzone elettorale di Maschito) il copia-incolla del Programma elettorale di Rapolla (di cui ampiamente ed in tutta obiettività ha stigmatizzato la strana vicenda la Collega Alessia Giammaria, nei giorni scorsi, su queste colonne). E bene ha scritto ieri il nostro direttore P.Leporace , la pezza (l’invito a Gheri –sindaco di Scandicci a scendere al sud vulturino per una pizza popolare, è ormai –a sua insaputa- famosissimo ovunque ed in Basilicata pure !) è peggiore del “buco” . Che c’azzecca l’avanzata realtà demografica, storico-culturale, economica, imprenditoriale, ambientale della già rossa Toscana e di Scandicci-Firenze , con un “comprensorio eno-oleario già DOCG” minacciato sottovento dall’incipiente senilizzazione degli agricoltori , oltre che dal profumo inebriante e salutare di zagare e lamponi che viene dagli inceneritori della zona (Fenice , uno per tutti !!!) e le montagne d’immondizia che incombono ovunque sulle nostre campagne “già” verdi ??? E’ un “madornale” lapsus , secondo chi scrive, che può essere venuto ad un PD nazionale, regionale, locale “auto-referenziale” quasi “Monarchico” sull’onda dell’autosufficienza, dell’arrogante gestione assoluta del potere e dei poteri

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(senza dare conto a nessuno, anche se talvolta accade che, alla fine del romanzo, il “Re è nudo”). Per non dire del “cumulo” di cariche istituzionali a tutta birra che il candidato Sindaco del PD ( o di parte di esso) ha collezionato nel tempo (vds. Profilo su FB) . Ed ecco che ci sovviene il proverbio popolare, la saggezza antica , che ribadisce in una delle tante varianti “ tanto va la gatta al mulino che s’infarina!”. Lorenzo Zolfo ::::::::::::::::::::::::::::::::::::

L’antipedagogia dei politici

“Quanto più avanza l’antipedagogia di chi oggi governa la scuola, tanto più la possibilità della ricerca in Italia diminuisce…” E’ la conclusione alla quale giunge, dopo una lunga ed articolata analisi, Alfredo Matteo Bocchetti nel suo libro appena uscito da Armando Editore (pagg. 205, euro 18,00), dal titolo netto ed inconfutabile: “L’antipedagogia dei politici”. Appena smesso il ruolo di direttore didattico, svolto per lunghi decenni in Basilicata (a Rionero in Vulture, sua città di origine, ma con esperienze anche in altre regioni), Bocchetti entra in una disamina di regole e funzioni a lui care, come la missione di aggiornatore e formatore, particolarmente vocato alla programmazione didattica. Mantenendo fede all’interesse di una scuola che deve guardare al futuro, e misurandosi con i cambiamenti insiti nella

società contemporanea, l’autore congegna la sua ricerca su tre specifici ambiti, apparentemente separati, seppur legati da un filo rosso che ne contraddistingue le peculiarità. Il caso Adro, i libri di testo, la selezione di accesso all’università sono i cardini che puntellano il lavoro di Bocchetti, che ha voluto ragionare come in una ipotetica intervista, ponendosi quesiti e fornendo meditate risposte. Il caso Adro (che apre la minuziosa disamina) è legato al sindaco di quel paesino del Bresciano che “impose” qualche anno fa di pitturare ben 700 simboli del Sole delle Alpi su una scuola intitolata all’ideologo della Lega Nord, Miglio. Bocchetti parla di “disturbo formativo” con imprevedibili conseguenze sul piano anche della crescita culturale della comunità locale. “La Scuola (maiuscola, per il dirigente scolastico di rigida formazione) deve issare una sola bandiera che è quella del bambino: il bambino è la sola realtà che non si differenzia nel mondo nonostante la varietà delle razze, la diversa collocazione geografica, la peculiarità dell’ambiente storico e culturale in cui nasce”. Ma è probabile che dalle parti di Adria, in simili contesti socio-culturali, interesserà di più “manipolare” le coscienze su quelle ideologie già dalla prima infanzia, ideali pseudo-politici che si sono riscontrati perdenti in mano ad un manipolo di ladruncoli travestiti da giustizieri della patria (di quale?), la loro, la presunta Padania. Bocchetti si addentra con passione in quelle vicende di simboli, catalogando eventi e conferendo una connotazione persino antropologica, fin troppo evoluta rispetto alla esiguità di quell’episodio. Tuttavia, serve all’autore per indicare percorsi che, trattandosi di didattica e di albori formativi (verso l’infanzia) non devono mai ottemperare a devianze, di qualsiasi ideologia si tratti. Da qui il filo rosso che collega le parti successive dell’opera, con l’adozione dei libri di testo e le scelte dell’allora ministro dell’Istruzione Gelmini, (in carica solo fino all’autunno 2012,

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sembra un secolo). L’autore spiega che i libri di testo non sono mai da considerarsi strumenti di propaganda politica se per propaganda si giudica “un’azione che tende a influire sull’opinione pubblica, orientando verso determinati comportamenti collettivi…” Nei testi scolastici vengono presentati invece fatti o eventi storici di qualsiasi natura e di qualsiasi connotazione politica e culturale. L’autore contraddice l’allora ministro che soleva esercitare un controllo sui libri di storia quali fautori di propaganda politica. Bocchetti è convinto che “i testi scolastici devono rispondere solo alle vere esigenze educative e formative degli alunni ai quali non si può e non si deve imporre alcun clichè esterno”. Occorre – per l’autore – quella cultura di Scuola come concezione scientifica dell’educazione, dell’istruzione e della didattica. Alla importanza e selezione dei libri di testo non è disgiunta la terza fondamentale analisi di Bocchetti, il quale punta l’indice sulla pedagogia dell’orientamento-formazione, partendo dai quiz di selezione per l’accesso all’Università. Sarebbe questa una soluzione funzionale se la scuola media di secondo grado avessero studenti ben orientati. Ebbene, da analisi comparate, l’autore giunge alla conclusione che gli alunni provenienti dalla scuola media di primo grado non presentano, in una percentuale abbastanza alta, interessi dominanti o attitudini evidenti. Pertanto, la scelta dell’istituto superiore viene quasi sempre fatta in maniera superficiale ed acritica anche da parte della famiglia. Manca, dunque, una certa continuità educativa, metodologico-didattica che sia connessa all’orientamento ed alla formazione. Occorre una rivoluzione culturale volta a rivedere dalle basi l’attuale apparato scolastico, che sembra non sia predisposto alla formazione dei ragazzi, quanto piuttosto ad interessi funzionali ad una certa conservazione del potere.

Armando Lostaglio

VENOSA 14 APRILE 2012. A CURA DELL’ASSOCIAZIONE

FAMILIARI ANTISTIGMA “ALDA MERINI” PRESENTAZIONE DEL LIBRO. “L’ANGELO PERSO” DI

MICHELINA SELLITRI

Venosa. Sabato 14 aprile ore 17.00 presso l'istituti "Battaglini" di Venosa si terrà la presentazione del libro di poesie “L’angelo perso” di Michelina Sellitri. A promuovere questa iniziativa l’Associazione Familiari AntiStigma “Alda Merini” presieduta dal prof. Michele Bigotti. Michelina Sellitri, scomparsa poco tempo fa, all’età di poco più di 40 anni, da adolescente subisce l’abbandono della figura paterna, è da quel momento che la vita di Michelina è costellatta dalla continua ricerca spasmodica di figure maschili di riferimento che potessero colmare il vuoto interiore della sua esistenza. La paura della paura, la paura di essere colta all’improvviso da attacchi cardiaci, la paura dell’abbandono, portano Michelina a frequentare insistentemente e quotidianamente il reparto UTIC e il pronto soccorso

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dell’ospedale di Venosa. Numerosi sono stati i tentativi di approdo in comunità terapeutiche lontane dalla sua città al fine di sanare il male oscuro che attanagliava la sua esistenza. “ Riteniamo che la vera riabilitazione sia stata per michelina, la sua poesia perché, attraverso essa, ci ha svelato la sua verità” riferiscono tutti gli operatori del territorio e le persone che l’hanno conosciuta. Nell‘introduzione di questa raccolta di poesie,Il presidente dell’associazione Familiari AntiStigma, prof. Bigotti sottolinea: “ la nostra associazione accoglie e promuove la testimonianza della voce di Michelina Sellitri, affidata alla presente raccolta di poesie siglate con frequenza dallo stigma “L’angelo perso”. Dono per noi mentre era tra noi, poco accorti a riconoscere la sua particolare presenza che le sue parole di tenerezza gridate per sé e per gli altri reclamavano ben altra disposizione di mente. Grazie Michelina del dono, l’Associazione, di cui tu fortemente hai desiderato la nascita e ne hai fatto parte, cercherà di rendere più leggero il tuo volo tra noi. Un sentito ringraziamento a mamma Antonietta per aver messo a disposizione i testi per la presente pubblicazione, omaggio alla sua Michelina”. Le poesie sono connotate dalla prossimità del dolore alla speranza di un incontro sempre chiamato sempre promesso. “Se l’arte è una sostanza da percorrere in silenzio, l’aria della poesia è l’inatteso”. Nicola Ditommaso, nella prefazione, aggiunge: “dietro i problemi delle persone si nasconde non solo una profonda sofferenza da allieviare, ma anche delle personalità da considerare e valorizzare”. Ecco una poesia di Michelina Sellitri: Ho bisogno d’amore. “Amami piccolo mondo ambiguo, ama i pori della mia pelle dai quali sprigiona tinta che oscura i colori. Ama il mio volto che intristisce il sorriso delle anime innocenti. Ama i miei piedi che calpestano quelle piccole fresche gocce di rugiada rannicchiata su un petalo di un fiore. Ama i miei occhi che fissando il chiar del mattino, trasformo in penombra.

Ama la mia voce che da chi ascoltata fugge Venosa è così che mi fai sentire, non capiscono che io ho tanto bisogno d’amore”.

Lorenzo Zolfo

La foto ritrae la copetina del libro L’Angelo perso di Michelina Sellitri.

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