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n°33 09/10-2011

Wait! Magazine n°33

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The new issue of the free press magazine Wait!

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n°3309/10-2011

Wait!  Trimestrale  illustrato  a  distribuzione  gratuita

Direttore  Responsabile:  Maurizio  Scorbati

Direttore  Editoriale:  Marco  Bianchi  [email protected]:  Annalisa  Varesi

[email protected]:  

Pierpaolo  Bironi,  Iucu,  Manuela  Pizzichi  Marco  Goi

Hanno  collaborato:Giovanni  Fossati,  Luca  Ceccarelli,  José  Marta

Marketing:Wait  Media  srl

[email protected]

REALIZZATA  DA  MICROBOEditore:  

Wait  Media  srl,  Via  Parodi  3,  

27100  Pavia  0382.538814P.IVA  02418380180

Stampa:  Pinelli  Printing  srl,  

Via  Fermi  820096  Seggiano  di  Pioltello  (MI)

Aut.  del  Tribunale  di  Pavia  n°  593  del  22/04/03

Nessuna  parte  di  questo  periodico  

scritta  dei  proprietari.  La  direzione  non  si  assume  alcuna  

responsabilità  per  marchi,  foto  e  slogan  usati  dagli  inserzionisti,  

né  per  cambiamenti  di  date,  luoghi  e  orari  degli  eventi  segnalati.  

Wait!  è  un  marchio  registratowww.waitmag.com  -  www.waitfashion.comwww.waitmusic.com  -  www.waitgreen.com

Info:  [email protected]

Errata  Corrige  Wait  n.32  pagina  26:  La  foto  della  burlesque  

performer  è  di  Lorenzo  Paxia

L’EditorialeCi  mancava  il  tempo.  Il  settembre  più  caldo  degli  

mazzata  decisiva  ad  un  settore,  quello  dei  negozi  di  abbigliamento  indipendenti,  che  ha  già  mezzo  piede  nella  fossa.  Inutile  negare.  Ormai  è  un  campo  dove  sopravvivono  e  lottano  soltanto  gli  eroi.  Non  bastava  la  crisi,  la  concorrenza  spietata  della  grande  dis-

gradi  di  media.  Con  negozi  strapieni  di  merce  nuova,  maglioni,  piumini  e  felpe.  Fossilizzati  come  monoliti  

non  illudiamoci.  Non  è  solo  la  colpa  della  momento  economico  negativo,  ma  anche  di  queste  catene  

la  tendenza  del  momento,  che  arrivi  dalla  strada  o  dalla  passerella.

degli  store  multimarca  indipendenti,  era  la  culla  di  nuovi  brand  che  hanno  conquistato  il  mondo  (vedi  Diesel,  Stone  Island,  Cp  Company,  Moncler  e  moltissimi  altri).  Se  le  vendite  sono  calate  del  50%  e  oltre  negli  anni  come  può  oggi  sopravvivere  un  negozio?  Si  lasceranno  morire?  Io  non  credo  così  facilmente.  Gli  italiani  sono  geniali,  creativi,  lottatori,  e  le  nostri  città  sono  infarcite  di  vie  e  viuzze  ricche  di  vita.  Se  i  mega-franchising  si  prenderanno  la  “crema”  delle  arterie  principali,  gli  indipendenti  lotteranno  nelle  retrovie.  

combattere  il  fast  fashion:  sulla  qualità  e  in  parte  anche  sui  prezzi.  Se  i  negozi  si  coalizzeranno  e  faranno  circolare  le  informazioni  sapranno  catalizzare  anche  prodotti  con  un  prezzo  super  

Prodotti  e  marchi  che  hanno  una  storia,  che  nascono  da  gente  vera  e  da  idee  vere,  intuizioni  e  

copia  e  incolla.

di  promotore  delle  giovani  avanguardie  e  dei  talenti.    Nel  passaparola  delle  nuove  tendenze  

che  devono  circolare.  La  sopravvivenza  delle  creatività  indipendenti  è  la  nostra  

a  lottare  per  cercare  e  far  emergere  chi  ha  iltalento  e  ha  bisogno  di  guadagnarsi  la  luce.  Ci  sono  storie  molto  importanti  che  abbiamo  contribuito  nel  nostro  piccolo  a  scrivere.  Noi  siamo  schierati  da  questa  

saremo.Marco Bianchi

DESIGN_Tech & Design

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1. Il mondo Lomography si arricchisce. Ecco La sardina: a parte il design originale, che ricalca quello di una scatola di sar-

ha un bellissimo obiettivo grandangolare, esposizione multipla e riavvolgimento sem-

collezione e per viaggi con scatti panoramici da urlo. E’ disponibile in quattro modelli:

2.

Rivestita con pelle di capra italiana tinta di rosso, riporta sul corpo macchina di-versi simboli della fertilità disegnati per celebrare la festa della Russia e l’arte di

Minitar rossa, leggendaria, montata sulle

3.

la possibilità di tingere le vostre foto in modo unico e sconvolgente. Il modello Diana ha anche su richiesta un Flash per aiutarvi in caso di scarsa luce o per dare nuovi effetti alle vostre creazioni. Aggiungendo l’add-on Diana instant back potrete inoltre scattare istantanee

4.  La Lomo Action-

adatta agli appas-sionati delle foto in movimento. Con le sue quattro lenti

-tare quattro foto in sequenza con un solo click in for-

perché rivestito di componenti to-talmente imperme-

per scatti sotto le intemperie. Re-

di profondità. Non può mancare nella vostra collezione.

TECH & DESIGNAnalogic  Mania

di Pierpaolo Bironi

5. -ata in casa Lomography. Robusta e versatile, vi permetterà di scattare foto in tre formati diversi. E’ dotata di una lente ultra-wide Minigon da 17 mm che vi permetterà di scattare foto grandangolari di qualità ec-celsa. Ha l’esposizione auto-matica, l’effetto vignettato, la possibilità di scattare con esposizioni multiple e altro

7.

con la band The White Stripes. I colori predominanti sono il rosso, il bianco e il nero. Holga

sulla macchina. L’obiettivo vi permetterà di realizzare foto di grande qualità e ricche di

6. Se avete apprezzato la Actionsampler allora adore-rete la pop 9. Il concetto di Lomo di rendere la

imprimeranno nove immagini sullo stesso scatto. Avrete così una serie di album Pop Art da mostrare ai vostri

punto più vicino renderanno i vostri scatti carichi di

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»IPhone  App

1. Il pacchetto Moremono comprende “Moremono Red Edition” che converte le foto in bianco

adatto ai ritratti, addolcisce i tratti del viso e la grana della pelle e “MoreLomo” che trasforma le vostre foto con effetto Lomo-

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2. La versione mobile di Photoshop. Non si tratta ovviamente della versione completa

Però le funzioni di ritocco sono disponibili. Effetti, cornici, taglio, bilanciamento e altro saranno a vostra disposizione in for-mato smartphone.

3.

ne vale davvero la pena. La qualità delle immagini e gli effetti forniti dal software sono eccezionali. Potrete fermare ogni mo-mento della vostra vita con effetti indimen-ticabili che renderanno il vostro album un book professionale.

4. Autostitch vi permetterà di scattare una serie di foto in sequenza di qualsiasi panorama e poi di unirle creandone una unica, come se aveste incorporato nell’obiettivo un

2,39 euro, ma ne vale davvero la pena.

1.

gesso ricoperto da una sottilissima pel-licola plastica. Una volta svuotata la confezione può essere appiattita come una busta per diminuire gli scarti alimen-tari, con notevole risparmio in termini

riciclabile. www.ecolean.com

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2. Kor One Hydratation

per acqua riutilizza-bile, progettata per in-vogliare i consumatori a riutilizzarla. www.kor-water.com

3. Nuovo packaging per il gruppo CocaCola. La bottiglia, in plas-

-tro”, per ridurre gli ingombri di trasporto al minimo. www.cocac-ola.com

4. Realizzata con gli scarti della lavora-zione del lino,

giorni.

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vegetale (Ingeo™), che si ricava dalle piante anziché dal petrolio. Si conferisce nella raccolta differen-ziata dell’organico e dopo 8 settimane diventa letter-almente acqua. www.santanna.it

DESIGN_Eco Project & Design

WAIT! GREEN_ Si  Fa  Presto  a  Dire  Packaging

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1. Portariviste Seletti; 2.  Tova-glietta in plastica Ljuda di Ikea; 3.  Diamantini & Domeniconi

4.  Tappeto Missoni Home; 5.  Fjord di Patricia Urqui-ola per Moroso; 6.  

PANTONE©  17-0336Peridot

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DESIGN_Home & Design

HOME & DESIGNPantone  Design

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PANTONE©  19-1940  Rumba  Red

1. Lampada Granny di Casama-nia; 2.  Poltrona Sacco di Za-notta; 3.  Poltrona Biknit di Moroso, designed by Patricia Urquiola; 4.  Lovely Rita book-shelf di Kartell; 5.  Planet di Foscarini.

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PANTONE©  19-3536  Amaranth  Purple

1. Cubo Optic di Kartell; 2.  Bold Big Game Moustache chair; 3.  Lampada But-ton di Flos; 4.  3x2 Chair di Parri; 5.  Pols Potten pouf di Lounge; 6. Ukyo di Moroso, designed by Kazuhiko To-mita.

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Se pensando a un “microbo” vi vengono in mente piccole creature bruttine e

parliamo di un altro genere di microbo: forme organiche e fantastiche che si re-inventano in sculture, su tele e muri

stati felici di farci due chiacchiere.

Prima   di   tutto,   una   domanda   che   ti   avranno  fatto  in  molti.  Perché  “Microbo”?Perché  è  così  che  mi  sento:  microscopica,  leggera,  invisibile.

Come  hai  deciso  di  diventare  artista?Se   per   artista   intendi   uno   che   è   “artista”  

Perché  non  hai  scelto  un  tipo  di  arte  più  “con-venzionale”?Per  crescere  realmente.

Come  descriveresti  il  tuo  universo  creativo?

E  come  ti  descriveresti  tu?Come  ho  già  risposto  prima:  un  microbo,  perché  è  così  che  mi  sento.

Sculture,  tele,  ma  anche  muri  e  interi  palazzi:  la  

supporti.  Quale  di  questi  ti  dà  più  soddisfazione  dal  punto  di  vista  artistico?Il  caos...

Collabori  ormai  da  molto  tempo  con  BO130.  In  

tuo  modo  di  fare  arte?  Sin  da  quando  ci  siamo  conosciuti,  siamo  sempre  

metodo,  in  alcune  tecniche  ed  anche  in  certi  modi  

nella  testa.

Il   lavoro   di   artista   ti   ha   portata   a   girare   il  mondo.    Quale  luogo  trovi  particolarmente  sti-molante  dal  punto  di  vista  artistico?

ART_The Artist

L’ARTISTA IN COPERTINA:Microbo

«Se  per  artista  intendi  uno  che  è  artista  dell’arrangiarsi,diciamo  che  sono  sempre  stata  un’artista»

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Con  quale  collega  ti  piacerebbe  collaborare?Chi   mi   conosce   sa   quanto   mi   entusiasmino   i  progetti  a  più  mani:  per  me  sono    super  stimolanti,  occasionI   per   il   confronto,  momenti   di   crescita.  Negli   anni   ho   avuto   la   fortuna   di   confrontarmi  parecchio,  questo  però  è  uno  di  quei  momenti  in  cui  sento  un  estremo  bisogno  di  collaborare  solo  con  me  stessa.

stesso  ruolo  nella  tua  vita?

degli  ultimi  venti  anni  sia  diventata  nel  frattempo  anche   crescita   intellettuale   e   spero   vivamente  

e  fruttato  dai  mille  profumi  vicino  ad  un  ruscello  di  acqua  pulita  e   trasparente  a  godere  della  vita  e   delle   arti   meravigliose   che   questo   pianeta   sa  generare  gratis  per  tutti  noi…

www.microbo.com

con entusiasmo la sua passione. I suoi scatti ricordano vecchi servizi degli anni

-bile. Nelle suo foto si può notare molto studio e molto amore per il lavoro che

sta regalando giovani di grande talento e di sicure prospettive. Wait ha fatto a Oliwia qualche domanda per conoscerla meglio. Quando  hai  cominciato  a  fotografare?Ho  cominciato  quando  ho  comprato  la  mia  prima  fotocamera  analogica  nel  2009,  una  vecchia  Pen-tax,  una  macchina  davvero  splendida  e  di  grande  qualità.  La  posseggo  ancora  ed  è  eccezionale.

Fai   molti   ritratti   e   foto   fashion,   quali   sono   i  modelli   che   ti   piacerebbe   ritrarre   particolar-mente?

Stone,   li   trovo  molto  espressivi   e   caldi,   adatti   al  genere  di  foto  che  faccio  io.  Potrebbero  essere  una  fonte  di  ispirazione.  Parlaci  del  tuo  lavoro  e  delle  tue  foto.

colori   patinati,   con   tonalità   menta   o   altre   tinte  pastello.  In  generale  danno  alle  mie  foto  un  tocco  in  più.  Cerco  sempre  di  esprimere  questo  nei  miei  lavori.  Come  scegli  i  tuoi  soggetti?

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belli.  Hanno  sempre  un  bello   stile,  mi  piacciono  molto  e  credo  diano  alle  mie  foto  quel  che  serve  per  renderle  accattivanti.    La  cosa  più  importante  è  che  collaboriamo  assieme  alla  riuscita  del  lavoro.  Questo   rende   fondamentale   il   loro  apporto  nelle  mie  foto.

Ti  faccio  una  domanda  classica,  che  spesso  ha  molte  risposte:  Nikon  o  Canon,  quale  preferisci?

analogica,   la   scelta   dipende   dal   tipo   di   foto:   se  bianco  e  nero  o  a  colori.  Però  sono  due  macchine  eccezionali  con  le  quali  si  realizzano  lavori  davvero  

di Pierpaolo Bironi

Oliwia  Grochal

ART_The Artist

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«Voglio  crescere,  progredire  

e  superarmi  ad  ogni  scatto,  ad  ogni  servizio,  ad  ogni  lavoro»

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eccellenti.

Hai  un  sogno  professionale?  Ce  lo  vuoi  svelare  oppure  te  lo  tieni  per  scaramanzia?Voglio   lavorare   con   i   migliori   ed   essere  considerata  una  delle  fotografe  numero  uno  sulla  piazza.   Voglio   crescere,   progredire   e   superarmi  ad  ogni  scatto,  ad  ogni  servizio,  ad  ogni   lavoro.  Questo  è  quello  a  cui  aspiro,  dove  spero  di  arrivare.    

Quando  ero  piccolina  sono  arrivata  in  Polonia  con  i  miei  genitori  dalla  Germania  e  adoravo  quel  modo  

e  le  ricordo  sempre  con  gioia.    Parlaci  dei  tuoi  progetti  futuri.Ho  un   progetto   forestale   (risata   n.d.r.),  ma   non  posso  svelarvi  altro.    

Trovo  molto  positivo   il  proliferare  di   tutti  questi  stili  e  modi  di  fare  arte  e  scattare  foto.  Questo  è  molto  importante  per  un  giovane,  perché  riesce  a  capire  meglio  ciò  che  può  piacergli  e  andare  avanti  per  la  sua  strada  costruendosi  un  modo  unico  di  

parte  di  ogni  stile  di  vita.  

www.oliwiagrochal.plwww.olifkowa.blogspot.com

WAIT! PRESENTS:

Flavio  Ceriello  

IUCU ART CLUB _ Art  Videodi Iucu

FRIDA - di Julie Taymor

dettagli  narrativi.

IL MISTERO PICASSO - di Henri-Georges Clouzot

vincendo  il  Premio  Speciale  della  Giuria.Il  protagonista  è  un  Picasso  ironico,  brillante  e  pacatamente  arrogante,  impegnanto   in   una   singolare   performance   del   tutto   avveneristica   per  

prendono  vita,  nella  sintesi  di  pochi  tratti,  una  pittura  delirante,   in  un  crescendo  di  spontaneo  virtuosismo  pittorico.

POLLOCK - di Ed Harris

Irascibile  “mostro  sacro”  di  quel  virtuosismo  chiamato  “action  painting”.

irrequieto.Una   vita   artistica   in   salita   ed   una   realtà   umana   vertiginosamente   indiscesa.

Nella  sua  breve  vita,  Haring  spreme  tutto  se  stesso  per  comunicare  ciò  che  ha  dentro,  attraverso  un  impulso  che  arriva  dal  writing  metropolitano  (agli  esordi),  per  guardare  a  una  nuova  stagione  della  pop  art.  

con  uno  dei  protagonisti  di  quella  scena.

ART_Iucu Art Club

Haring  vs  Cavandolidi Iucu

Tutto parte da un tratto, da una linea nel vuoto, una linea traccia un contorno

Keith Haring (U.S.A.) e Osvaldo Cavandoli (Italia) sono maestri della sintesi,

che potrebbe anche solo disegnare. Entrambi estremamente concettuali e ironici, divertiti e divertenti.Certo Cavandoli questo modo di “vedere e fare” l’aveva già iniziato almeno vent’anni prima rispetto ad Haring, ma la storia dell’arte, o meglio il mercato internazionale, non sempre rende giustizia come dovrebbe.

Nel   lavoro   di   Cavandoli   troviamo  una   singo-lare   interazione   tra   personaggio   ed   autore,  quasi   uno   sdoppiamento   della   personalità  dello  stesso.  Mr.  Linea  (protagonista  delle  an-imazioni  di  Cavandoli)  è  curioso  e  capriccioso,  

moderno,  che  Osvaldo  provoca,  indispettisce  e  aiuta,   in  un   “percorso  di   vita”   sintetizzato   in  una  “linea  viva”  la  cui  interruzione  ne  decreta  

raggiungere  un  cartone  animato,  un  processo  

Nel  lavoro  di  Haring  dinamicità  e  staticità  gio-

del  fumetto  tradizionale,  conferisce  dinamismo  

danzare  in  uno  spazio  saturo  ma  dinamico,  in  un  concetto  spaziale  dove  la  percezione  delle  

“MR. LINEA”

ANNI ‘70

“SENZA TITOLO”INCHIOSTRO SU POLISTIROLO

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ART_Iucu Art Club

RED HOT CHILI PEPPERS“I’M WITH YOU”Storia  già  sentita:  John  Frusciante  è  uscito  dal  gruppo.  Di  nuovo.  Con  questo  nuovo  lavoro  dei  Red  Hot  si  può  allora  immaginare  di  essere  tornati  ai  tempi  di  One  Hot  

-fer  non  vale  neanche  un  Navarro,  e  perché  almeno  in  

Aeroplane  che  qui  proprio  no,  col  cavolo  che  si  trovano.  

suonare  un  disco  dei  Red  Hot,  o  meglio  come  un  disco  di  B-side  senza  ispirazione  dei  Red  Hot.  In  “Did  I  let  

qualcosa  di  diverso,  ma  più  che  altro  sembra  una  cosa  a  caso  fatta  apposta  per  suonare  un  minimo  diversi.  Comunque  è  tra  i  pezzi  più  riusciti  del  L8,  insieme  alla  (+  o  -)  tirata  “Goodbye  Hooray”,  alla  delicata  “Meet  me  at  the  corner”  e  al  primo  singolo  col  titolo  senza  senso.  Tra  gli  episodi  già  strasentiti  ci  sono  invece  robe  tipo  

chiedere  indietro  i  soldi  non  spesi  per  lo  scaricamento.  Anche  se  il  senso  di  déjà  vu,  anzi  di  déjà  senti,  aleg-

“Sono  con  te”,  interpretazione:  “Ma  anche  no”)  non  è  niente  di   inascoltabile,   per   carità,   e   considerando   il  

-rano  fuori  delle  porcate  allucinanti  (qualcuno  ha  detto  Vasco?)  è  già  una  cosa  non  da  poco.  Però  è  anche  uno  di  quegli  album  che  certo  non  ti   fanno  venire  voglia  

vergognoso   andare   in   pensione,   invece   di   fare   us-cire  dischi  così  tanto  per?  Sempre  se  gliela  danno,  la  

cumpà  a  livello  di  anni  di  università  e  servizio  militare.  Anzi  no,  il  Governo  ha  fatto  marcia  indietro  e  la  norma  

come  i  RHCP.  Che  noia  che  barba,  che  barba  che  noia.

I CANI“IL SORPRENDENTE ALBUM D’ESORDIO DEI CANI”Ogni   tanto   -   incredibile   -   anche   in   Italia   succede  

caso   forse   non   si   tratta   di   una   rivoluzione   assoluta  come   qualche   rivista   musicale   ha   già   cercato   di  spacciarla,  ma   comunque  di   una   fresca   novità   tutta  da   sentire.   È   capitato   infatti   che   un   cantautore  molto  sui  generis  italico  sia  arrivato  con  un  suo  stile  personale   (vabbé,   magari   con   qualche   rimando  al   miglior   Max   Gazzè),   subito   molto   definito   e  riconoscibile   e   così   dopo   Le   luci   della   centrale  elettrica  e  Dente  ecco  che  è  la  volta  di  questo  nuovo  

ragazzo   romano   del   1986   che   preferisce   rimanere  anonimo.La   musica   che   ci   propone   in   questo   suo   sì  

racconti  più  o  meno  generazionali  della  gioventù  (ma  non  solo)  romana  (ma  non  solo)  di  oggi.  Brani  cantati  (e  non  abbaiati  come  qualcuno  potrebbe  immaginare)  con  testi  più  vicini  al  rap  che  non  al  barboso  cantautorato  italiano   tradizionale,   ognuno   in   grado   di   contenere  vari   versi   a   loro   modo   memorabili   come:   “Andrò  

assicuro  che  lo  faccio,  o  se  non  altro  vado  al  parco  e  leggo  David  Foster  Wallace,”  nel  singolone  Hipsteria.Il   disco   italiano   indie   (ma   non   solo)   da  

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WAIT! MUSIC _ What’s  newdi Marco Goi

MUSIC_Recensioni

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TYLER, THE CREATOR“GOBLIN”Ho  visto  il  futuro  del  rap,  e  vi  assicuro  senza  nemmeno  aver  assunto  sostanze  allucinogene,  e  si  chiama  Tyler,  the  Creator.  O  magari  in  realtà  ero  così  strafatto  che  mi  sembrava  fosse  il  futuro  del  rap  e  invece  era  solo  un  ragazzino  megalomane.  Chi  può  dirlo?Comunque   fatto   sta   che   le   cose   stanno  pressappoco  così:  Tyler,  the  Creator  ha  20  anni,  è  il  leader  nonché  punta  di  diamante  della  crew  di  rapper/artisti/

Odd  future  (anche  perché  il  nome  completo  chi  se  lo  ricorda?)   e   fatto   sta   che   Tyler   il   Creatore   dopo   il  debutto  Bastard  ha  fatto  uscire  un  secondo  album  che  

Fatto   sta   anche   che   questo   è   un   viaggio   allucinato  dentro  una  mente  malata,  tra  discutibili  sparate  anti  lesbiche  che  hanno  già  scatenato  un  mare  di  polemi-

in  Radicals),  in  un  concentrato  di  basi  essenziali  e  rime  

Tyler  sempre  in  Radicals.  O  forse  è  tutto  vero.  Perché  lui  è  un  fottuto  paradosso  vivente.Anzi  no.

THE DRUMS“PORTAMENTO”Bello,   il   nuovo   disco   dei   The   Drums.   Davvero.  Realizzato  con  classe,  anzi  con  grazia  e  Portamento,  

qualcosa.   Sì,  manca   qualcosa,  ma   cosa?   Proprio  non  lo  so.  È  una  sensazione  di  quelle  strane,  come  quando  la  mattina  vi  svegliate,  uscite  di  casa  e  avete  

vi   rendete   conto   di   non   aver  mangiato   niente   a  colazione,   di   non   aver   fatto   la   doccia   e   di   non  

perché  tutti  per  strada  vi  guardavano  in  maniera  

nuovo  dei  The  Drums  sembra  non  mancare  proprio  niente.  Nada.  Ci  sono  i  testi  che  rimangono  impressi  come  slogan  come  “And  I  believe  that  when  we  die,  

melodie  a  presa  rapida  che  ti  ritrovi  a  canticchiare  quando  hai  la  testa  tra  le  nuvole.  Ovvero  sempre.Ci   sono   i   ritmi   leggermente   danzerecci   che   ti  fanno  muovere   il   piedino   a   tempo   ah   yeah  ma  sei   così   scordinato   da   non   riuscire   ad   andare  

che   più   irresistibile   di   così   non   si   potrebbe  

manca  qualcosa.  Sì,  ma  cosa?  Non  per   trovare   il  

sola   piccola   cosa.   Una   cosa   fondamentale,   che  

arriva  con   il   secondo  album  che  è  sempre   il  più  

presenti  alcuni  tentativi  di  rinnovare  la  loro  formula  sonora,  come  con  il  basso  pesante  di  Hard  to  love.Cosa   manca,   or   dunque,   in   questo  

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MUSIC_RecensioniTHE  PILLS

THE RAPTURE“IN THE GRACE OF

Il   nuovo   lavoro   del   trio  

al  primo  album,  con  una  fusione   straordinaria    tra   le   chitarre   revival  ed   il   sound  pulsante  ed  ossessivo   dei   sintetiz-zatori.   In   grado   di   ab-

e   amanti   del   dance  club,   questo   gioiello   di  atmosfere   è   un   album  capace   di   far   muovere  

G.F.

BEIRUT“THE RIP TIDE”Ho   sempre   avuto   un  debole  per   la  musica  di  questa  band  di  Santa  Fe  che   comincia   a   diven-tare   una   vera   e   propria  icona   cult.   Tutto   ciò   è  sicuramente   dovuto   al  fatto  che  questi   ragazzi  del   New   Mexico   sono  riusciti   a   mescolare   la  propria   realtà   musicale  a   sonorità   balcaniche  

suono   pregnante   e  malinconico   con   una  

G.F.

BUGO

LA MIOPIA”Cosa   si   è   inventato  di   nuovo   Cristian   Bu-gatti?     Forse   un   esem-pio   di   concept   album  rivolto   esclusivamente  a   daltonici,   presbiti   o  

Fatto   sta   che   il   nuovo  album   è   un   ritorno   alle  origini,  meno  elettronica  e  più  chitarrazza  in  stile  

lo   potrete   ritrovare   in  “Missione  di  Pace”,  opera  prima  di  Francesco  Lagi  con  Filippo  Timi  e  Silvio  Orlando.  G.F.

JEFF BRIDGES“JEFF BRIDGES”

Bone   Burnett,   uno   dei  più  grandi  produttori  vi-venti  del  genere  “Ameri-cana”,   nel   secondo  

il   “Drugo”   del   Grande  -

sicisti?   Questo   album  invece   la   serietà   del  progetto  musicale   per-

dimostra  di  poter  inter-

portante,   ma   al   tempo  stesso   perchè   circon-dato  da  mostri  sacri  del  

“BLACK AND WHITE AMERICA”Primo  album  da  quando  Obama   è   presidente  degli   Stati   Uniti   e   per  

--

mosfere   da   b-movie  tanto   amate  da  Quentin  Tarantino  si  ritrovano  in  

per   Lenny   una   bella  scommessa,   abituato   al  

G.F.

CAPAREZZA“IL SOGNO ERETICO”

-rett,  non  gli  piacciono   i  

Il  “Caparezza  nazionale”  attacca   il   sistema   della  musica   italiana,   ormai  schiava,   bisognosa   di  ossigeno  e  legata  indis-solubilmente  ai  vincitori  

grande  prova  di  capacità  compositiva   del   rapper  pugliese.G.F.

INCUBUS“IF NOT NOW, WHEN?”Abbandonata   la  psiche-delia   dei   primi   album,  gli   Incubus   abbracciano  sonorità  sicuramente  più  complesse,   che   strizz-

opache   da   Joy   Division.  Un   album   che   scorre  lento   e   che   dimostra  

una   band   che   festeggia  i  20  anni  di  carriera   in-

G.F.

IRON & WINE“KISS EACH OTHER CLEAN”

più   o   meno   (per   man-canza  di  un  termine  mi-gliore)   “sicuro”   e   i   fans  di   Iron  &  Wine  possono  aspettarsi   un   prodotto  di   qualità   costante,  ma  non   particolarmente  accattivante.   Qualsiasi  cosa  sia  che  non  riesco  a  visualizzare  lo  rende  un  album   piacevole   ma   di  poche  sorprese.F.G.

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Per  una  volta  voglio  essere  banale.  Lasciatemi  es-sere   banale,   per   favore.   Sono   passati   20   anni  

e   quindi,   per   quanto   prevedibile   possa   essere   e  anche  se  ormai  ne  avranno  già  parlato  tutti,  persino  

posso  esimermi  dal  farlo  pure  io  che  questo  disco  -

ché   fondamentalmente,   nelle   ultime   due   decadi,  -

patto  socio-generazio-epocale   io  proprio  non  ne  ho  visti  né  soprattutto  sentiti.  Dieci  anni  fa  usciva  

-tere?  -  non  è  minimamente  paragonabile  a  quello  

--

lino  sulle  t-shirt  e  sulle  pareti  di  ogni  adolescente  arrabbiato  che  si  rispettasse…  è  stata  una  rivoluzi-one,  è  stata  una  stagione,  purtroppo  breve,  in  cui  le  

-pensa  a  brillare  come  una  star  e  molto  destinata,  

suona  oggi,  questo  benedetto  maledetto  Nevermind  che  ha  stuprato  la  nostra  adolescenza,  portandoci  

-sieratezza?  Rimbomba  ancora  come  quel  colpo  di  

scossa  che  fa  venire  sempre  le  lacrime  agli  occhi  per  

usciti  nei  20  anni  successivi  possono  vantarsi  di  fare  

È  stata  una  stagione  che  è  durata  poco,  è  vero,  poi  tutto  è  tornato  alla  normalità,  sono  arrivate  le  boy-bands,  sono  arrivate  le  girlbands,  la  musica  com-

Seattle  è  passata  da  capitale  del  grunge  a  capitale  

ha   insomma   ricominciato   a   girare   nel   suo   solito  verso,   intorno  ai  soldi  e  al  successo,  ma  per  quel  breve  periodo  tra  camicie  pesanti  a  quadroni  e  dis-

in  un  modo  diverso.  Nel  modo  giusto.  Massì,  alla  

in  fondo  non  importa.  Nevermind.Oppure  importa?

WAIT! MUSIC

The  Cult  di Marco Goi

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“PARADISO E INFERNO” di Jón Kalman Stefánsson - Iperborea In  Islanda,  in  inverno,  deve  fare  freddo  sul  serio.  Un  freddo  vero,  che  entra  nella   carne,   nella   testa,   nel   cuore.   Ho   letto   “Paradiso   e   inferno”   in   pieno  

appiglio  alla  vita,  di  un  barlume  di  luce  che  non  mi  trascinasse  verso  il  fondo.  Un  libro  strano,  “Paradiso  e  Inferno”,  davvero,  una  storia  che  ti  porta  in  luoghi  

anche  una  possibilità  di  redenzione  e  ti  ricorda  quanto  la  vita  sia  un  dono  da  

solita  casa  editrice  Iperborea,  senza  la  quale  il  99%  della  letteratura  scandi-nava  (in  pratica  tutto  tranne  Stieg  Larsson)  sarebbe  per  noi  un  miraggio.  A.V.

BOOKS_Recensioni

WAIT! BOOKS: On  the  shelf“PASSION” di Lauren Kate - Rizzoli

il  secondo,  è  già  un  best  seller,  mentre  Passion  sta  mantenendo  le  aspetta-tive  riscuotendo  ancor  più  successo  dei  primi  due  volumi.  Tra  qualche  tempo  

pagina  dopo  pagina  raccontando  le  incarnazioni  passate  di  Luce.  La  protago-nista  sa  che  Daniel  è   la  sua  anima  gemella,  ma   in  ogni  vita  perde  questo  

le  sue  migliaia  di  vite.  Coinvolgente,  appassionante,  un  concentrato  di  horror  

costellata  di  dolore  ma  di  una  tale  intensità  che  fa  venire  voglia  di  accogliere  

“LIBERTA’” di Jonathan Franzen - Einaudi

tantomeno  con  i  suoi  personaggi.  Il  suo  sguardo  è  troppo  realistico,  troppo  critico  e  cinico  per  lasciare  spazio  a  sentimentalismi  e  assoluzioni  (se  poi  ce  ne  sono).  Ho  cominciato  la  lettura  di  “Libertà”  con  la  testa  piena  di  roboanti  elogi:  “Grande  Romanzo  Americano”,  “Capolavoro”...  Il  risultato?  Le  mie  aspettative  erano  così  alte  quanto  nemmeno  di  fronte  alla  prima  pagina  de  “Il  Signore  

con  la  consapevolezza  che  ne  sarebbe  passato  di  tempo  prima  di  leggere  un  

un  capolavoro?  Sì,  lo  è,  inutile  girarci  intorno.  Un  libro  duro,  crudo  e  appassio-nante.  Vita,  morte,  amore,  sesso,  dolore,  gioia:  qui  tutto  sembra  nuovo  e  mai  

-tazione  per  la  vita  e  una  costante  rottura  e  ribellione  dinnanzi  alle  chiusure  e  

-tenzione:  arrivati  a  pag.  622,  alla  parola  “nome”,  non  sarete  più  gli  stessi.  A.V.

“THE WALKING DEAD” di Robert Kirkman. Illustrazioni di

-lie Adlard per i successivi.  ED. SALDAPRESS

Se  non  era  chiaro  parliamo  di  zombie.  Pu-trefascenti  e  ributtanti  cadaveri  ambulanti.  Roba  già  vista?  Nulla  di  nuovo?  Vi  sbagliate  di  grosso.  Qui  siamo  di   fronte  ad  uno  dei  più  grossi  successi  del  mondo  dei  fumetti  degli  ultimi  anni,  diventato  anche  una  serie  tv  Fox.Siamo  negli  States,   in  un  presente   impre-

che  svegliandosi   in  ospedale  dopo  essere  rimasto   ferito   in   uno   scontro   a   fuoco,   si  trova  precipitato  in  un  incubo:  la  civiltà  che  conosceva  è  scomparsa,  il  mondo  gli  appare  popolato  solo  da  cadaveri  ambulanti  che  si  nutrono   dei   vivi   e   che   possono   trasmet-tere   il   loro   mostruoso   contagio   con   un  semplice  morso.  Comincia  quindi  una  lotta  quotidiana  per  la  sopravvivenza,  costante-

ideali  e  bisogni,  in  una  società  irrimediabil-mente  compromessa.

da   Tony   Moore   per   i   primi   sei   numeri   e  da   Charlie   Adlard   per   i   successivi,   dopo  

albo   negli   States,   mentre   in   Italia   siamo  fermi  al  dodicesimo.

“A mio parere, i migliori film di zombie non sono quelle feste splatter di violenza san-guinolenta, con personaggi ridicoli e battute idiote. Un buon film di zombie riesce a farci vedere come siamo messi male, mette in dis-cussione sia il nostro ruolo nella società sia quello della nostra società nel mondo.”

più.  Imperdibile.A.V.

WAIT! COMICS: ”The   Walking  Dead”

Reception. Nuovo brand italiano. Taccui-no, appunto… i ragazzi spaccano. T-shirt con collo ampio, felpe giro scollatis-

Gusto artistico veramente importante. Se vanno avanti così… fanno il botto. Stanno entrando nei migliori store italiani e internazionali (vedi Atrium – New York). Entra a pieno titolo tra gli emergenti

-

Quando  nasce  Reception,  e  chi  c'è  dietro  il  pro-getto?Reception   nasce   dalla   pura   voglia   di   creare   e  dall'idea   di   un   giovane   ed   eccentrico   artista  pescarese  di   riportare   le  sue  opere  su   t-shirts   in  collaborazione  con  un  fashion  stylist  e  un  graphic  designer.   Oggi   Reception   conta   un   organico   di  4   menti   in   continua   evoluzione:   fusione   di   arte,  

recepito,  cioè  ricezione.

Descrivetemi  il  brand  e  il  tipo  di  stile  e  impatto  

attraverso  la  celebrazione  di  immagini  uniche,  forti  a  tratti  deliranti.

le  vostre  T-shirt  sono  vendute  anche  da  Atrium  a  New  York.  Un  negozio  decisamente  'alto'  e  in-

Milano   e   Pescara   sono   le   nostre   basi   logisti-

amici   tra   i   quali   Atrium   e   altri.   Siamo   onorati   di  vedere   collocato   il   nostro   prodotto   all'interno   di  parecchi  stores  supercool  in  Italia  e  nel  mondo.

Ho  avuto  modo  di  toccare  il  vostro  prodotto.  Si  percepisce  una  qualità  superiore.Sì,  è   tutto   fatto   in   Italia  e  ogni  singola   fase  della  

ottenere  il  massimo  risultato  e  contenere  il  prezzo.  Le   stampe   sono   ad   acqua:   vivide   e   poco   spesse,  

solo  è  tinta  in  capo,  ma  anzichè  il  classico  stone-

operiamo  un  processo  di  decolorazione  manuale.

Come  si  svilupperà  il  progetto?  Lavorerete  an-che  su  capi  diversi  dalla  classica  T-shirt?Ci   saranno  molte  novità  per  Reception  dal  2012:  

di Marco Bianchi

Reception

FASHION_The Interview

linee  esclusive,  customizzazioni  e  tantissime  col-laborazioni  (con  diversi  artisti  nell'ambito  musicale  

tees  alcuni  progetti  molto   interessanti  e   inediti…  

www.receptionlab.com

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FASHION_The Interview

Fashion  No  Victimdi Marco Bianchi

giravano i negozi in station wagon, si -

china e scaricavano valigioni pieni di “brand di ricerca” come li chiamavano

di capire dove stava andando il mercato li ha portati a scoprire per primi il

importanti in fatto di showroom in Italia e ha aperto il terreno per l’invasione dello scandinavian-style. Possiamo dire tuttavia che la gran parte dei migliori brand nordici ce li hanno ancora loro. Non solo hanno aperto un nuovo e bellissimo

stravolgere la regola in base alla quale i buyers vanno a milano. Oggi tutti i compratori degli street-store più evoluti

Allora  ragazzi.  Raccontatemi  la  vostra  storia,  da  dove  venite  e  come  siete  precipitati  nel  mondo  della  moda.Beh  tutto  è    iniziato  quasi  per  sbaglio.  Roberto  era  

--

clusione  degli  studi  universitari,  e  dopo  la  fashion  

totalmente  nuovi  per  il  mercato  italiano.

Sbaglio   o   posso   confermare   che   siete   stati   i  primi  a  importare  lo  stile  scandinavo  in  Italia.  Da  cosa  è  nata  questa  intuizione?

-ghen  eravamo  gli  unici  italiani.  Ci  sentivamo  e  ci  

durante  una  vacanza  fatta  con  degli  amici  a  Cipro,  -

corgemmo  dello  stile  “no   logo  degli  scandinavi”,  nel  2002  in  Italia  i  loghi  erano  dappertutto.

Il  motto  sul  vostro  sito  era,  se  non  erro,  “simple  is  better”...  qualcosa  tipo  “less  is  more”  non  è  vero?Sì,  il  motto  era  “Simple  is  cool”.

Ovviamente  non  ci  sono  solo  aziende  scandi-nave  nel  vostro  showroom  ma  anche  uno  dei  brand  di  successo  di  questi  ultimi  2  anni,  Eleven  Paris:  come  è  nato  il  colpo  di  fulmine  per  questa  linea?

«Non  è  il  momento  di  fare  poesia  ma  

nemmeno  di  acquistare  capi  di  abbigliamento  apparentemente  troppo  facili  e  banali»

Conoscevamo   il  marchio   tramite   il  web.  Lo  ave-vamo  notato   su   vari   siti   e   blog   europei   e   ci   era  subito  piaciuto  moltissimo.

Cosa  deve  avere  un  brand  oggi  per  entrare  nel  vostro  showroom?

aspettative  ultimamente?

piaceva   lo   stile   così   particolare,   con   questi  

si  è  evoluta  molto  anticipando  il  trend  europeo  e  raggiungendo   in   brevissimo   tempo   dei   grandi  risultati.

Quali   sono   le  novità   a   livello  di   brand  per   la  

soprattutto  un  denim  accattivante  e  “Rascals”  un  brand  che  si  colloca  nei  negozi  “cool”,  appassionati  

Fatemi  una  panoramica  dei  brand  che  avete  in  showroom,   spiegandomi   le   caratteristiche   di  ognuno  e  i  punti  di  forza  che  lo  fanno  meritare  di  entrare  in  store.

-

fama  mondiale.-

porto  qualità/prezzo  che  crea  abiti  dal  sapore  retròornati  dai  più  gustosi  dettagli.

Rutme:   giovane   brand   danese,   casual   che   sem-plicemente  non  può  essere   etichettato,  mix   ad-

Revolution:  brand  denim/street  con  un  atteggia-mento  audace  il  cui  segreto  è  rubare  pezzi  del  pas-sato  e  tradurli  in  passione  nella  moda  attuale.

contemporanei.Samsoe  &  Samsoe:  brand  ambizioso  che  cerca  di  accontentare  anche  il  pubblico  più  adulto.Punti  di  forza:  essere  attrattivo,  lineare  e  innova-tivo.Suit:   brand   scandinavo   dalle   attitudine   stilistica  minimale  con  dettagli  della  sartoria  classica.Punti  di  forza:  esclusivo  nella  qualità  dei  materiali  e  nella  confortevolezza  dei  capi.Humor  :  eclettico,  giovane,  travolgente  con  inserti  progettati  per  essere  riconosciuti.Punti  di  forza:    esplosivo  di  umorismo.

pubblico  esigente.

Sandqvist:   brand   dedicato   interamente  

Punti  di  forza:  combinazione  tra  semplicità,  durata  

e  stile  funzionale.Numph:  brand  dedicato  alla  leggiadria  delle  raga-

vengono  vestite  da  petali.Punti  di  forza:  giocare  con  i  colori  della  natura  per  creare  incantevoli  abiti  senza  limitazioni.

Quando   avete   iniziato   pensavate   di   trovarvi,  dopo  qualche  anno  a  questi  livelli?Assolutamente  no,  e  comunque  noi  sosteniamo  di  essere  ancora  al   livello  uno,  quindi     la  strada  da  percorrere    è  ancora  lunga.

durissimo   per   il   settore   moda.   Come   potete  supportare  gli  store  in  questo  momento,  e  che  consigli  sentite  di  dar  loro?Non  è   il  momento  di  fare  “poesia”  ma  nemmeno  di  acquistare  capi  di  abbigliamento  apparemente  troppo  facili  e  banali.

Tra  20  anni  vi  vedete  ancora  nel  fashion  busi-ness,   oppure   ai   Caraibi   con   un   bel  mojito   in  mano  sotto  una  palma?Assolutamente  no,  la  forte  passione  e  determinazi-one  per  il  nostro  lavoro  non  credo  ci  abbandonerà  così  tanto  facilmente.  Poi  mai  dire  mai…

lnx.fnvitaly.com

Numph

Eleven  Paris

Suit

Won  Hundred

Samsoe  &  Samsoe

Ogni giorno ci contattano giovani brand. Noi siamo nati principalmente per questo, per scoprire e promuovere realtà emergenti. Molti mi dicono: “Perché non pubblichi le nostre cose?” Altri vogliono fare pubblicità, ma rispondiamo di no. Non saremmo poi in grado di promuoverli se non crediamo nel progetto.

fondatore di Coolcha, la situazione era più o meno questa. Gli dissi: “non sei ancora pronto. Aspettiamo un momento, lavoraci su.” Eppure c’era in lui un’energia, una capar-bietà, una voglia più forte di tutto. Mi chiese: “Cosa devo fare?” Il consiglio che do

tua identità, non scimmiottare qualcun’altro, tira fuori idee nuove.

posso con orgoglio dire che, merito tutto suo, ha centrato i miei consigli. Un marchio streetwear emergente nasce in Italia. E’ ben organizzato, serio, incazzato. Fa un prodotto ‘made in Italy’. E cosa più importante ha trovato idee e una sua identità.

Come  è  nato  Coolcha?Quella  di  Coolcha  è  una  storia  nata  da  poco  tempo,  

2009  ho  aperto  un  piccolo  negozio  nel  centro  storico  di  Foligno,  in  un  periodo  in  cui  lavoravo  come  dipen-

–  con  cui  ho  condiviso  la  scrivania  per  qualche  mese  

consideravo   il  sogno  della  mia  vita:  creare  un  brand  nel  settore  della  moda,  e  così  parlando  –  tra  una  pausa  

del   posto.   Pochi   giorni   dopo   ero   nello   studio   della  Paracucchi   Armas.   Quando   gli   ho   presentato   il  mio  

-

non  si  era  mai  dedicato.Nel  giro  di  un  mese  abbiamo  creato  nome,  logo  e  pay-

la  primavera-estate  2011.   Sei  modelli,   semplici,  ma  

ed  ironica  –  da  far  girare  velocemente  e  provare  a  ve-icolare,  per  capire  se  potevano  piacere  ed  essere  ap-prezzati.

A  questo  punto,  partendo  da  zero,  come  sei  riuscito  a  trovare  i  primi  clienti?

-sato  parecchie  delusioni:  “No”,  “No,  grazie”,  “Non  ho  

“Per  noi  protagonista  non  è  il  marchio,  ma  lo  stile”…

FASHION_The Interview

Coolchadi Marco Bianchi

anziché  scoraggiarmi  mi   incazzo,  ho  iniziato  a  pen-sare  a  qualcosa  di  alternativo,  ho  creato  un  sito  e  ho  

mini-collezione  e  aggiungendo  contatti  di  negozi,  ho  cominciato  a  riscontrare  i  primi  apprezzamenti  e  sono  riuscito  ad  avere  i  primi  clienti:  Point  Fashion  a  Bolzano  e  Point  Fashion  a  Bressanone,  non  esattamente  pro-fondo  sud  come  aveva  profetizzato  una  delle  agenzie  contattate.

Capendo   che  Coolcha   aveva  dunque  un  mercato,  cosa  hai  fatto?

Infatti,  tra  un  “condividi”  e  un  altro,  le  foto  hanno  cat-

del  tutto  convinto  del  marchio,  nel  quale  secondo  lui  ancora  non  si  riusciva  a  cogliere  una  precisa  identità.Questa   considerazione   ha   innescato   una   rifles-sione:  Coolcha   aveva  bisogno  di   uno   stilista.   Avevo  conosciuto  Iucu  pochi  mesi  prima  al  Pitti,  quando  ero  

negozio  di  Foligno,  e  ne  ero  rimasto  conquistato.Mentre  eravamo  a  parlare  in  chat  e  cercavo  di  comu-nicargli   la  mia   grande   volontà   di   entrare   in   questo  mondo,  raccontando  a  Marco  del  mio  desiderio  di  poter  avere  un  giorno  Iucu  come  stilista  (senza  sapere  che  i  due  già  collaboravano),  Marco  fece  vedere  a  Iucu  –  che  del  tutto  casualmente  era  lì  con  lui  –  in  diretta,  le  foto  dei  primi  modelli  di  Coolcha:  qualche  giorno  dopo  ero  a  Forte  dei  Marmi,  dallo  stilista,  con  i  primi  capi.

E  con  Iucu  a  dirigere,  cosa  è  successo?Quasi   tutto  è   cambiato  ma,   soprattutto,  Coolcha  ha  assunto  una  sua  identità,  e  poi  ho  conosciuto  una  per-sona  che  ancora  dà  un  valore  ad  una  stretta  di  mano  e   che  brucia  di  passione  per   il   lavoro   che   fa.   Il   suo  contributo  ha  lasciato  subito  il  segno  e,  in  spiaggia  al  Free  Beach  di  Forte  dei  Marmi,  mentre  si  prendeva  il  sole  sorseggiando  CocaCola,  è  nata   la  seconda  col-

2011-12.

gioco.  Giusto,  il  gioco!  Proprio  per  questo  vi  state  imponendo.  

-zione  con  Pentel  che  ci  ha  fornito  un  particolare  pen-

e   abbiamo   creato   felpe   con   giochi   su   cui   si   può  scrivere  per  davvero:  cruciverba,  unisci  i  puntini,  colora  i  puntini  e  rebus.

Capito   cosa   piace   al   pubblico,   cosa   dobbiamo  aspettarci  per  il  futuro?Come   sempre   continueremo   a   proporre   un   tema  logo  e  ci  sarà  una  linea  sport,  ma  ciò  che  sta  facendo  registrare   numeri   davvero   interessanti   è   ancora   il  gioco.  Questa  volta  abbiamo  sviluppato  il  primo  gioco  in  scatola,  in  chiave  Coolcha,  venduto  in  abbinamento  

-vertente  che  ripropone,  con  qualche  simpatica  ed  im-prevedibile  gag,  proprio  le  carte  del  famoso  gioco  in  scatola.

www.coolcha.eu

FASHION_The Shop

WAIT!SHOPS

MIGLIORI FASHION STORE ITALIANI:

Quake  Concept  Store

Normalmente in questa rubrica standard,

ogni negozio intepreta le risposte a suo modo, rendendo ogni intervista unica. Ma con

travolge e ti ribalta. Io l’ho conosciuto in rete come migliaia di persone, dove martella su Facebook come un fabbro, lancia prodotti,

provincia. Con un tam tam infernale di ami-cizie, contatti reali e digitali il suo nome

lanciato un nuovo concept-store a Roma, des-tinato a diventare un punto di riferimento per brand emergenti e una piattaforma per re-altà creative che vanno oltre i soliti schemi della logora industria della distribuzione

si respira aria nuova, per i quali fa con-sulenza, brandselection e “visual” grazie al

E’ stato capace, con la sua forza, di contri-buire in maniera decisiva al lancio italiano

personalità con maggiore sensibilità commer-ciale nel settore street-fashion italiano. Inevitabile, quindi, intervistarlo.

Come  e  dove  nasce  il  nome  Quake?

Quando  Quake  realizza  che  il  mondo  della  moda  è  il  

Da  molti  anni  navigo  nel  mondo  della  moda.  La  svolta  dopo  un  viaggio  a  Barcellona,  per  il  Bread  and  Butter.  Lì  ho  deciso  di  dedicarmici  al  100%,  volevo  spaccare,  anche  se  venivo  da  una  gavetta  unica  come  ambulante  di  mercato.

Per  5  anni  ho  venduto  dalle  mutande  ai  chiodi.La  maggior  parte  della  gente  che  ha  spaccato  ha  

di Marco Bianchi

fatica…Io  sono  autentico.

Non  hai  ereditato  la  boutique  da  mamma  e  papà.No.

Sei  nato  nella  dura  provincia:  Latina.  Raccontami...Sono  nato  a  Roma,  in  un  quartiere  popolare.  Ho  vissuto  

i  brand.  Ho  arricchito  gli  stocchisti.  Ma  adesso  basta,  faccio  come  dico  io.

Hai  una  particolare  rabbia  per  il  mondo  dei  rappre-sentanti...  Cosa  ne  pensi?Penso  che  debbano  fare   la  gavetta  prima  di  avere   la  presunzione  di  potermi  intortare.  Ho  sempre  trovato  

in  negozio.

Cosa  deve  avere  oggi  un  brand  per  poterti  colpire  e  per  entrare  nel  tuo  store?Qualità,   vestibilità   e   una   buona   comunicazione   alle  spalle.  Poi  il  resto  è  poesia  mia.  Non  vendo  bidoni,  ci  metto  la  faccia  e  il  cuore.

Quali  marchi  ti  hanno  colpito  ultimamente,  sui  quali  

vuoi   puntare   e   consiglieresti   ai   tuoi   colleghi   del  settore  street-fashion?Byg  Bang.  Poi  Reception  e  BoomBap,  le  reputo  il  futuro.

-book.  Paghi  qualcuno  o  è  tutto  lavoro  tuo?Tutta   farina   del   mio   sacco.   Devo   seguire   io   i   miei  clienti.  Devo  sempre  stupirli  e  accontentarli  anche  se  

non  da  tutti.

Quando  hai  capito  che  Facebook  era  il  mezzo  più  veloce  per  contattare  i  clienti  e  per  farsi  notare?  E  

magari  superato  da  qualche  altra  cosa?Tornato  da  un  viaggio  a  Miami  tutti  i  ragazzi  americani  

-

sempre  avanti  con  post,  news  e  tante  follie.

Sì,  stiamo  gia  lavorando  con  mille  adesivi.  Nella  rete  sicuramente  ci  sarà  a  breve  qualcosa  di  innovativo,  ma  non  vi  anticipo  nulla.

So  che  stai  aprendo  a  Roma.

Raccontaci  il  progetto.  E  perché  lo  chiami  la  Quake  Revolution.

-essi  brand,  gli  stessi  principi,  gli  stessi  valori,  gli  st-essi   fornitori,  e  creare  una   rete  di   store   tutti   con   lo  

Valentino   specializzato   in   visual  merchandising.   Lo  abbiamo  seguito  da  zero:  arredo  merci  e  sopratutto  siamo  andati  noi  direttamente  in  Calabria  a  seguirne  gli  sviluppi.

Anche  se  odi  il  mondo  dei  rappresentati  so  che  hai  

Expo,  Piazza  di  Spagna.  Perché?

parliamo   la   stessa   lingua,   siamo   ben   coordinati   ci  -

sona  che  mi  ha  dato  veramente  molto  per  raggiungere  i  miei  obiettivi  professionali.  Mi  sento  parte  anche  io  di  

fa  questo  lavoro?

è  investire  su  aziende  solide  e  che  comunicano  in  ma-niera  decente.  Non  è  il  momento  di  fare  esperimenti,  stare  a  galla  è  già  un  successo.

Ultima  domanda.  Dove  sogni  di  vederti  tra  10  anni...  Dove  vorresti  essere?Direi  Miami,  la  città  dove  spesso  mi  ritiro  per  valutare  le  mie  strategie  e  dove  mi  sento  a  casa.  Il  mio  progetto  si  realizza  a  Roma  essendo  romano  ma  Miami  è  il  mio  sogno.

Saluta  i  nostri  lettori...  Che  messaggio  vuoi  lasciare  loro?  State  manzi   il  bello  deve  ancora  arrivare  ahah  

www.quakestyle.com

Gudrun  og  Gudrun -dizionale, realizzati completamente a mano nelle Far Oer, isolette sperdute fra Islanda e Norvegia. Dei piccoli gioielli di tradizione pieni di magia. www.gudrungudrun.com

FASHION_Man

FOCUS ON Man

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1. Daniele Fiesoli Roll Neck sweater; 2.  Scotch & Soda; 3.  Neck Natural Knit; 4.  Marc by Marc Jacobs; 5.  Roundneck sweater; 6.  Dead Meat knit-ted jumper.

1.  Surface To Air x Kid Cudi leather jacket; 2.   3.  Zaino Junya Watanabe; 4.  Swatch Limited Edition by Jeremy Scott; 5.  Camicia in denim PRPS; 6.  

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FASHION_Man

7.  Mihara Yasuhiro distressed cardi-gan; 8.  Rick Owens tee; 9.  Clae Mark McNairy; 10.  Patriciam.

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1.  Paul Smith Jeans Taupe jacket; 2.  Iron Samurai Led Watch; 3.  Ragwear jacket; 4.  Boom Bap Hoodie; 5.  Zaino Stig di Sandqvist; 6.  Felpa Big Bang.

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7.   Camicia, cardigan e blazer Andy Richardson; 8.  New Freitag “Fringe”; 9.  Chino in cotone bio-logico Naked Ape; 10.  Bomber in felpa Monoty Clothes.

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1.   T-shirt Shut Up Fool; 2.  T-shirt Mira-cle; 3.  Nixon The Rub-ber;

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4.   Felpa Miito Mi-lano; 5.  Felpa Adidas Original ObyO by Jeremy Scott;6.   Felpa Malph con rete riciclata nella

jack al posto del cordino.

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Block  HeadwearDi origini cubane, Ciomi McCabe lavorò nell’azienda americana Kangol, tra le più famose creatrici di cappelli. Mosso dal desiderio di creare il proprio brand Ciomi nel 2000 fonda Block Headwear. Il grande successo sta nel coniugare forme più fresche e moderne e colori nuovi a materiali tradizionali come la paglia intrecciata. I must sono i cappelli realizzati con una paglia molto mordiba, che li rende comodi e piacevoli da usare. Un mix che ha portato al successo e lo ha fatto en-trare in store di tendenza, diventando anche la scelta di molti divi americani. www.blockheadwear.com

DenhamIl marchio di culto Denham The Jeansmaker, dall’olanda con la mania del denim, presente in alcuni dei migliori store del mondo (come

pieno titolo nella lista dei più esclusivi (e più cari) jeans al mondo. Come? Know-how, qualità ai massimi livelli, e cura mania-

a uno studio accurato degli archivi, Denham rispolvera e reinterpreta modelli storici in chiave moderna (militari, da lavoro, capi da esploratori): permane un gusto classico, ma

avanguardistico. Stilisticamente i prodotti Denham sono semplicemente impressionanti. www.denhamthejeanmaker.com

Waiting  For  The  SunDalla Francia, l’ultimo grido in fatto di oc-chiali: il legno. Waiting For The Sun esprime un intero range di occhiali, con un unico

Carl Zeiss. Le forme sono attuali: oltre al

goccia stile Persol e l’occhiale tondo alla John Lennon: la forma più avanti secondo le attuali tendenze della moda. www.waitingforthesun.fr

Generic  SurplusUno stile totalmente ‘understated’, per un prodotto di gusto e sostanza per l’uomo ‘ge-nerico’. Niente loghi e slogan gridati, solo un range di scarpe totalmente pulite, in tes-

paglia. Un prodotto non per tutti, ma per l’intenditore e il trend setter che non vuole mostrare un logo, ma esprimere uno stile, forte e non gridato. www.genericsurplus.com

FASHION_Brand Review

Brand  Reviewdi Marco Bianchi

Vlieger  &  Vandam

della loro prima collezione. Eppure le loro borse con pistola non smettono di stupire e piacerci da matti. Si evolvono ma nella col-lezione non mancano mai. Anche Rihanna sembra apprezzare questo loro ultimo modello, che

materiali premium (pelle, canvas, feltro), grazie all’estrema originalità sono entrati anche nella collezione permanente del MOMA di New York.www.vliegervandam.com

House  of  AvernaeMarchio olanadese, House of Avernae merita la segalazione per aver realizzato una col-lezione di chino da donna assolutamente strepitosa. Con un rapporto qualità-prezzo

-cito a rendere femminili e sinuosi i pantaloni preferiti oggi dagli uomini. Anche le donne volgiono la loro parte. Fit slim, sedere per-fetto e dettagli glamour come cinturine in pelle borchiate ed etichetta in pelle con dettagli femminili, li rendono un must have.www.houseofavernae.comInfo: www.baltimorastudio.it

Federation-

landese. E invece Federation ha avuto la forza di sfondare le distanze ed entrare in punta di piedi negli street-store d’avanguardia

streetwear fortemenete anticonvenzionale, con un marcatissimo accento rock e punk. Tagli oversize, T-shirt superlunghe. Stampe graf-

riuscito ad uscire dalla nicchia.www.federation.co.nz

Das  MonkDall’Australia, con sede a Sydney, arriva un interessantissimo marchio di abbiglia-

-

schema monotono del mondo delle t-shirt e per questo Das Monk da la caccia ad artisti emergenti provenienti da tutto il mondo per creare una gamma unica di stampe per ogni collezione. Il numero degli artisti coinvolti

al tavolo un nuovo stile e visione creativa.

di artisti su t-shirt (2k by Gingham, Blood is The New Black...etc.) ma effettivamente la

-

www.dasmonk.comInfo: www.baltimorastudio.it

ClaeSe qualcuno avesse la sensazione che stiamo parlando di sneakers nude e crude si sbaglia

designer di Clae stanno disegnando silouette senza tempo. Non sono sneakers fatte per an-dare di moda una stagione, ma per rimanere nel vostro armadio anni e anni. Il segreto sta nell’ispirarsi a forme classiche (il boot, la desert-boot, la stringata da uomo) e donarle un twist fresco, ma mai sopra le righe. La

ragionevole. Finalmente iniziano a vedersi in Italia, e meritano di avere successo. www.clae.eu  

Rip  Off’sGiovane designer italiano super talentuoso, Fabio Simone ha ridisegnato la sneaker hi-

di culto. Le scarpe sono Made in Italy, con la massima qualità produttiva e di materiali (gomma e pellami scelti). La distribuzione

la nuova sneaker-luxury. Il modello di punta -

zate dall’elemento posteriore sport, proposta interamente in pelle e in diverse varianti monocolore, con inserti e suola in gomma. State sintonizzati, presto nuove immagini e

Naked  ApeChi l’ha detto che i prodotti eco debbano es-sere venduti a un super-prezzo? Chi lo dice che (vedi le macchine elettriche) a favore di un prodotto eco si debba chiudere un occhio sull’estetica? Naked Ape spazza via questi luoghi comuni. E nel giro di meno di un anno

in alcuni dei migliori street-fashion store italiani. Tutte tele ecologiche: si va dal

in un’ ampia gamma di colori, e il cui modello ‘carrot’ (che si stringe sul fondo) a mio parere ha una delle vestibilità più ‘giuste’ del momento. Naked Ape nasce e vuole cres-cere con un approccio integrato all’ambiente. Dalla scelta dei materiali, solo cotone e lana, niente tessuti di sintesi, accurata-mente selezionati tra le migliori coltivazi-oni e fattorie eco-compatibili, passando per

-luppate seguendo i massimi criteri di eco-compatibilità e senza sfruttamento umano e animale.www.nakedapebrand.com

Toki  &  NabiBasta camicie a scacchi. E’ tempo di vesti-tini. Girl just wanna have dresses. E questo

uno dei nomi caldi del momento. Combinano una qualità-prezzo eccellente, e soprattutto sono un prodotto di ottima fattura e dalla bellezza che lascia spazio a poche parole. Si

sapore romantico. Con clienti che compren-dono Keira Knightley, Sienna Miller ed Emma Watson, il brand arriva in Italia.

www.tokiandnabi.co.uk.  Info italia: www.baltimorastudio.it

Stussy x MadeMe S&M Moto Jacket.

FOCUS ONWoman

FASHION_Focus On

Credits 80’s Purple

1.  Maison Scotch silk shirt; 2.   Eleftheria Balloon necklace; 3.  Zeppe Lanvin; 4.  Pla-teaux Cheap Monday; 5.  Cardigan 10Feet; 6.  Prim I Am dress; 7.  Faux leather shorts 10feet; 8.  Longchamp x Jeremy Scott “Pills” Pliage; 9.  Hunter “re-gent carlyle” welling-ton boots.

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1.  Swatch Lim. Ed. by Jeremy Scott; 2.  Jeffrey Campbell striped sneakers; 3.   Dress   Bjorkvin; 4.   Camicia Acne; 5.   Eleven Paris “Kate & William” Limited edition; 6.   Maglione   Markus Lupfer; 7.  Marc by Marc Jacobs.

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8.   Mya long sweater; 9.   T-shirt Shut Up Fool; 10.  Felpa Ad-idas Originals; 11.  BoomBap t-shirt; 12.   Felpa Malph; 13.  Freitag Refer-ences; 14.   Reebok Easytone Limited Edition.

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1.  Adidas ObyO by Jeremy Scott stars dress; 2.  Sweater Wildfox Couture; 3.  Unconditional tee; 4.  Scarpe stringate in capretto Anniel; 5.  Rika Star.

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FOCUS ONWoman

FASHION_Focus On

Adidas ObyO by Jeremy Scott hi-top sneakers

sneakers

Adidas Forum

Commes Des Garcon Play x Converse

Nike Toki

FOCUS ONSneakers  Woman

Ellesse Limited Edi-tion x Colette

FASHION_Focus On

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FOCUS ONT-Shirt

FASHION_Focus On

Imaginary Foundation

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Andy Richardson

BoomBap

Eleven Paris

Reception

Il Deboscio

Byg Bang

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Yohji Yamamoto x Adidas Pacer sneakers

Adidas Y3 Norwegian Wool

sneakers

Bape Formal Bapesta

Robert Zemeckis e interpretato da Michael J.Fox, potranno essere acquistate dai col-lezionisti le repliche delle rinomate Nike

paia al giorno per 10 giorni su eBay, un’ edizione limitata che ha fatto già schizzare le aste a cifre con 3 zeri. Triste precisazione, alle aste che sono organizzate dalla “Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research” potranno partecipare solo utenti USA, in Italia arriveranno al Nike Stadium Milano

18 settembre, un’occasione da non perdere.

FOCUS ONSneakers  Cult

FASHION_Sneakers

FOCUS ONSneakers  Premium

Balenciaga AW’11 patch red

Christian Lauboutin sneakers

Hussein Chalayan for Puma

Rip Off’s sneakers Type One

Gienchi studded sneakers

FASHION_Sneakers

FOCUS ONSpecial  Boots

Boots Sorel

Tretorn Walden Boots

Sebago x Filson Boots

Opening Ceremony‘Art 2’ Boots

Schmoove Boots

Common Project Duck Boots

FASHION_Focus On

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ART_Exhibitions

ART Exhibitions

DAIKICHI AMANO “NEW WORKS”

Mondo Bizzarro Gallery ROMA

sesso   e   innocenza,   esaltazione   e   repres-sione.  Corpi  come  espressione  di  un  istinto  

quanto  il  sublime,  il  godimento  come  la  sof-

della  personale  nel  2009,   torna  ad  esporre  alla   Mondo   Bizzarro   Gallery   con   una   serie  di   scatti,   immagini   inedite   di   un   erotismo  

del   sol   levante   e   scavalcando   di   molto   il  limite  del  concesso,  ci  spalanca   le  porte  di  

-giore  e  un  sogno  proibito.  Donne  bellissime  

-ponese,  che  guarda  la  realtà  senza  resistere  a  spogliarla,   a   stravolgerla   e   sporcarla   per  ripulirla   da   ogni   censura,   riuscendo   a  riconsegnarci  il  gusto  spesso  negato  di  qual-cosa  di  ancora  più  autentico.

di Manuela Pizzichi

MARIO TESTINO “TODO O NADA” 8 Luglio/23 Novembre 2011 Palazzo Ruspoli ROMA

Negli   anni   coi   suoi   scatti   ha   conquistato  le   copertine   delle   più   grandi   testate  giornalistiche  di  moda,  pubblicato   libri,   ri-

dei   nostri   giorni.   “Tutto   o   niente”:   il   titolo  della  mostra  già  dice  molto  a  proposito  di  un  successo  mondiale  fatto  di  meriti  e  risul-tati  indiscussi  che  ormai  accompagna  di  rif-

capitale,  in  collaborazione  con  Gucci,  Fendi  e  

e  prosegue  proponendo  54  opere  del  mae-stro:  uno  stile  magnetico,  fuori  dagli  schemi  del  già  visto  e  dai  facili  eccessi,  come  solo  i  grandi  sono  in  grado  di  maturare  e  mante-nere.  ll  concetto  di  glamour,  il  più  delle  volte  tanto   irritante   quanto   usato   a   sproposito,  raggiunge  qui  una  delle  sue  espressioni  più  alte  e  concrete  e  trionfa  nella  semplicità  della  

si  riassume  tutto  il  talento  inconfondibile  di  Testino.

BLINDNESS” 17 Settembre/30 Ottobre 2011

Ispirato   dal   romanzo   del   premio   nobel  portoghese   José   Saramago,   Stefano   De  Luigi   inizia  a  cercare  e  a  catturare   il  colore  

-tando  per  4  anni,  dal  2003  al  2007,  partendo  

piaga  che  coinvolge  milioni  di  persone.  De  -

una  profondità  rara  e  insolita  per  il  contesto  abituale  del  panorama  artistico   contempo-

mancanza  assoluta  del  diritto  alla  vista  e  ad  essere  viste.  Vite  in  grado  di  guardare  e  prive  

capace  e  non  ci  riesce.  Cecità  come  disgrazia  e  forza  disperata:  limite  della  malattia  e  buio  nei  bulbi  sani  di  chi  resta  spento  ad  osservare  uno  sguardo  che  non  passa  dagli  occhi  ma  

di  un  volto,  di  un  corpo,  della  solitudine.

KEITH HARING “IL MURALE DI MILWAU-KEE” 20 Luglio 2011/19 Febbraio 2012 Museo Archeologico Nazionale CHIETI

Ventiquattro   pannelli   in   serie,   per   una  lunghezza  di  trenta  metri  e  due  e  mezzo  di  altezza,  realizzati  dal  writer  americano  in  oc-

Art  nel  1984:  su  entrambi  i  lati,  i  personaggi  

tempi  poco  più  che  ventenne  e  già  nel  pieno  della   carriera   e  della   sua   instancabile  pro-

-

sotto  gli  occhi  di  giornalisti,  curiosi  e  i  primi  

fatto  della  spontaneità  e  della  libertà  il  suo  valore  più  grande,   aperto   la   strada  ad  una  nuova  visione  della  creatività  e  trovato  nella  personalità,  nel  carisma  e  nella  sensibilità  di  Haring   la   chiave   più   preziosa   per   esprim-

irripetibile  pagina  di  una   storia   che  oggi   è  nostra.

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Wait  !  Ci trovi nei migliori negozi di abbigliamento, negozi di dischi, showroom, negozi di arredamento e design. Noi cerchiamo sempre di farci trovare in posti speciali, dove laricerca e il gusto guadano sempre avanti. Ci trovi nel nostro barattolone stile Camp-

Abruzzo

6500  Pescara  

Basilicata  GUIDA  SPORT  Via  Siris  33,  75025  Policoro  (MT)

Calabria  -

gio  CalabriaG.G.  79  SRL  Via  D.  Tripepi  119,  89125  Reggio  Calabria

COOL  &  CHIC  Via  Libertà  136,  89861  Tropea  (VV)

Campania  

VANITY  Viale  Spinelli  134/136,  82018  San  Giorgio  Del  San-nio  (BN)

NAPOLIJUNIOR  Galleria  Vanvitelli  -  Vomero,  NapoliJUNIOR  Riviera  di  Chiaia  261,  Napoli

ROCCO  P.zza  Duomo  2,  80035  Nola  (NA)DARS  Via  Alvino  17,  80053  Castellamare  Di  Stabia  (NA)

Greco  (NA)

(NA)

Marina  di  Camerota  (SA)

Emilia  RomagnaBOLOGNA

40123  Bologna

SCOUT  Via  Righi  10,  40126  Bologna

(BO)

VANGUARD  Via  Bersaglieri  del  Po,  31/c,  44100  Ferrara

POSTA  SRL  Via  Garibaldi  1,  47037  Savignano  sul  Rubicone  (FC)PIPPO  OLIMPICO  Viale  Roma  28,  47016  Predappio  (FC)SCOUT  Via  Battisti  22,  47023  Cesena  (FC)

Vito,  ModenaAMARANTO  C.so  Adriano  13  A,  41100  Modena

PUNTO  SPORT  Via  Giardini  338/340,  41041  Casinalbo  (MO)

OFICINA  P.zza  G.Garibaldi  84,  41049  Sassuolo  (MO)PARMABRANDO  Strada  Repubblica  19,  43100  Parma

IMPRONTA  SRL  Borgo  S.Biagio  4/b,  43100  Parma

GIAMMARIA  MONTACCHINI  Via  Cavour  10/b,  43100  Parma-

masini  14/C,  43121  Parma  

BACICCIA  Via  Dionigi  Carli  7,  29100  Piacenza

-tima  (RA)

MANHATTAN   SNC   Via   Guido   da   Castello   8/e,   42100   Reggio  

CALIFORNIA  Via  Roma  93,  47833  Morciano  di  Romagna  (RN)

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LazioLATINA

ROMA

PARIS  Via  di  Priscilla  97/99,  00199  Roma  40  GRADI  Via  Virgilio  1/0,  00100  Roma

MONDOPOP  Via  dei  Greci  30,  00187  RomaSOUL  FOOD  Via  S.  Giovanni  in  Laterano  192/194  00187  Roma

Roma

BRUMA  SNC  Via  Cesare  Dobici  37,  01100  Viterbo

Liguria

STUDIO  3  Via  San  Martino  12  Int.  5,  16131  Genova

VICTORY  MORGANA  BAY  C.so  Trento  e  Trieste  16,  18038  San  Remo  (IM)NOMURI  Via  Palazzo  30,  18038  San  Remo  (IM)SAVONA

Lombardia

SPIN-OFF  Via  S.  Alessandro  52,  24122  BG

Moroni  14,  24066  Pedrengo  (BG)

CORONABLU  Via  Vergnano  55,  25125  Brescia

CA.ST.  Distribution  srl  Via  Palestro,  46  25034    Orzinuovi  (BS)  

COMO

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SCOUT  Piazza  Mario  Cermenati  23900  LeccoMANTOVA

MILANO

MilanoANTONIA  MAN  Via  Ponte  Vetero  9  ang.  Via  Sacchi,  20121  Milano247  SHOWROOM  Via  Pestalozzi  4,  Area  San  Cristoforo,  20143  MilanoAMI  BAR  Via  P.  e  A.  Pirelli  14,  Bicocca  la  Piazza,  MilanoATOM  PLASTIC  MILANO  Via  Volta  6,  20121  Milano

CIRCOLO  MAGNOLIA  Via  Circonvallazione  Idroscalo,  41  20090  Segrate  (MI)

FRAV  Corso  di  Porta  Ticinese,  83  ang.  Via  Vetere,  20123  MiGOA  CORPORATION  Via  A.Sciesa  22,20135  MilanoHOOP  SHOP  Via  Dante  18,  20017  Rho  (MI)

20143  MilanoJ.A.T.  Via  Morimondo  21,  20143  MilanoJUMP  Via  Sciesa  2/a  20100  MilanoJUMP  Via  Pacini  13,  20100  Milano

NOLITA  LOFT  V.le  Crispi,  Via  Varese  7,  20100  Milano

SAPI  C.so  Plebisciti  12,  20129  Milano

STUDIO  MILANO  Via  G.  Bugatti  12,  Milano

superiore  n°  30,  20063  Cernusco  Sul  Naviglio  (MI)VINICIO  DONNA  Piazza  Monumento  3,  20025  Legnano  (MI)VINICIO  UOMO  Corso  Italia  22,  20025  Legnano  (MI)

BALTIMORA  FASHION  STUDIO  Via  Aliprandi  19,  20052  MonzaLOLLY  C.so  Libertà  37,  20031  Cesano  Maderno  (MB)PAVIA

Pavia

-gevano  (PV)

Vigevano  (PV)SONDRIO

CONTATTO  Via  Vanoni  18,  23017  Morbegno    (SO)  

Refresh  Shop  V.le  Garibaldi  27/A,  21026  Gavirate  (VA)PACIFIC  SHOP  Largo  San  Giuseppe  3,  21052  Busto  Arsizio  (VA)PACIFIC  SHOP  Via  Daniele  Crespi  1,  21052  Busto  Arsizio  (VA)

-

Marche  ANCONAMBC  Via  Commercianti  7,  60019  Senigallia  (AN)

Fabriano  (AN)

COMBO  Via  Matteotti  160,  62012  Civitanova  Marche  (MC)-

saro  (MC)SNOWY  SUMMIT  Via  C.  Vanni  141,  62014  Corridonia  (MC)

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Molise  CAMPOBASSOA.D.  59  Fashion  Shop  Via  Ferrari  59,  86100  CampobassoCOCOLOCO  Piazza  G.Pepe  56,  86100  Campobasso

Piemonte  ASTI

TORINO

TRIO  via  Po  3,  10100  Torino  TRIO  Via  Bonelli  11,  10100  TorinoYOU  YOU  SHOP  P.zza  Vittorio  Veneto  12/F,  10123  TorinoTRIO  P.zza  S.  Marta  4,  10015  Ivrea  (To)

Puglia  ROOMS  18:20  Via  Firenze  28,  76123  Andria  (BT)BARIBANANA  MOON  C.so  Cavour  45,  70122  Bari

CULPADO  Via  Sparano  85,  70121  Bari

BRINDISI

72021  Francavilla  Fontana  (BR)FOGGIA

TARANTO

Sardegna  OLBIA  

Sicilia  

CATANIAMATAS  C.so  Umberto  239/241,  95024  Acireale  (CT)

Toscana  VOGA  SHOP  Via  De  Redi  3,  52100  Arezzo

(AR)

Viale  Manfredo  Fanti  20,  50100  FirenzeGOLD  Via  Verdi  19/R  50100  FirenzeGOLD  Via  Gioberti  54/R  50100  Firenze  

LIVORNOSTRAUS  Via  dei  Mulini  12,  57125  LivornoSTRAUS  Via  Roma  1/F,  57125  LivornoLUCCA

FIACCHINI  Via  Carducci  8/A,  55042  Forte  dei  Marmi  (LU)PISAGIGOLÒ  C.so  Italia  51,  56125  Pisa

Trentino  Alto  Adige  

Umbria  COOLCHA  SRL  Via  A.  da  Sangallo  17/F,  06034  Foligno  (PG)DODI  SPORT  V.le  Umbria  50,  06063  Magione  (PG)GRINDA  Via  Manzoni  61,  06087  Ponte  San  Giovanni  (PG)

Valle  D’Aosta  AOSTAMORAMARCO  33  Via  S.  Anselmo  33,  11100  Aosta

11100  Aosta

VenetoPADOVA

Sacco  (PD)ROVIGO

(TV)

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ATOM  PLASTIC  Via  Schiavonetti  16,  36061  Bassano  Del  Grappa  (VI)CLACSON  Via  Jacopo  da  Ponte  10/12,  36061  Bassano  del  Grappa  (VI)

FASHION  NO  VICTIM  Viale  Del  Lavoro  22/D,  37036  San  Martino  Buon  Albergo  (VR)

 

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