· Web viewl'UE deve garantire la sua sovranità digitale e autonomia strategica nel settore digitale svolgendo un ruolo di guida nello sviluppo e nell'utilizzo di tecnologie e applicazioni

Parlamento europeo2019-2024

Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia

2020/2216(INI)

21.12.2020

EMENDAMENTI1 - 160Progetto di parereNicola Beer(PE660.166v01-00)

Plasmare il futuro digitale dell'Europa: eliminare gli ostacoli al funzionamento del mercato unico digitale e migliorare l'uso dell'IA per i consumatori europei(2020/2216(INI))

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IT Unita nella diversità IT

AM_Com_NonLegOpinion

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Emendamento 1Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 1

Progetto di parere Emendamento

1. sottolinea che la leadership europea potrebbe essere realtà; nota che ci sarà una seconda ondata di digitalizzazione; sottolinea che un approccio comune dell'UE può fare dell'Europa la regione più innovativa al mondo entro il 2030;

1. sottolinea che l'UE deve garantire la sua sovranità digitale e autonomia strategica nel settore digitale svolgendo un ruolo di guida nello sviluppo e nell'utilizzo di tecnologie e applicazioni di IA affidabili e antropocentriche che portino beneficio alle persone e alla società nel suo complesso, garantendo nel contempo un livello elevato di trasparenza, protezione dei dati, norme etiche e tutela dei diritti digitali e fondamentali e definendo le norme globali in tali settori; nota che ci sarà una seconda ondata di digitalizzazione sulla base dei dati industriali; sottolinea che un approccio sostenibile comune dell'UE nei confronti delle tecnologie crea un vantaggio competitivo e può fare dell'Europa la regione più innovativa al mondo entro il 2030 attraverso lo sviluppo e l'impiego di tecnologie e applicazioni di IA all'avanguardia, trasparenti, etiche e sicure, sulla base dei valori dell'Unione; sottolinea che per l'Europa è fondamentale affrontare il divario digitale e l'alfabetizzazione digitale al fine di raggiungere una posizione di leader nella seconda ondata di digitalizzazione; sottolinea che l'UE potrà beneficiare appieno dei vantaggi offerti dalle tecnologie di IA soltanto ove queste siano disponibili e accessibili a tutti;

Or. en

Emendamento 2Evžen Tošenovský, Elżbieta Kruk, Margarita de la Pisa CarriónProgetto di parereParagrafo 1

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1. sottolinea che la leadership europea nella transizione digitale potrebbe essere realtà; nota che ci sarà una seconda ondata di digitalizzazione; sottolinea che un approccio comune dell'UE può contribuire a fare dell'Europa la regione più competitiva e innovativa, rispettata a livello mondiale, entro il 2030;

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Emendamento 3Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Sara Skyttedal, Tomas Tobé, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 1



1. sottolinea che la leadership europea potrebbe essere realtà; nutre l'ambizione di rendere l'UE il leader mondiale nello sviluppo dell'innovazione digitale e dell'intelligenza artificiale (IA); nota che ci sarà una seconda ondata di digitalizzazione; sottolinea che un approccio comune dell'UE può fare dell'Europa la regione più innovativa al mondo entro il 2030; sottolinea che la trasformazione digitale comprende tutti i settori d'intervento ed è, per natura, senza limiti; sottolinea che la diffusione dell'IA da parte delle industrie europee è fondamentale per la crescita economica e per le innovazioni, migliora la sicurezza e la resilienza e rafforza l'importanza geopolitica e strategica dell'UE;

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Emendamento 4Carlos Zorrinho, Maria-Manuel Leitão-Marques, Robert Hajšel, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Adriana Maldonado López, Miapetra Kumpula-Natri, Nicolás González Casares, Patrizia Toia, Lina Gálvez Muñoz, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 1

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1. sottolinea che la leadership europea potrebbe essere realtà; nota che ci sarà una seconda ondata di digitalizzazione; sottolinea che un approccio comune dell'UE può fare dell'Europa la regione più innovativa al mondo entro il 2030; sottolinea che la rivoluzione digitale deve contribuire allo sviluppo sostenibile e recare vantaggi a tutti i cittadini, trovando al contempo un equilibrio fra le dimensioni economica, etica e ambientale; riconosce inoltre che l'IA è uno dei motori della trasformazione sostenibile;

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Emendamento 5Ivo Hristov, Carlos ZorrinhoProgetto di parereParagrafo 1



1. sottolinea che la leadership europea potrebbe essere realtà; nota che ci sarà una seconda ondata di digitalizzazione; sottolinea che un approccio comune dell'UE può fare dell'Europa la regione più innovativa al mondo entro il 2030; rammenta, a questo proposito, la necessità di affrontare con urgenza il divario digitale esistente fra le zone urbane e quelle rurali;

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Emendamento 6Eva Kaili, Robert Hajšel, Patrizia Toia, Marina Kaljurand, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. raccomanda che l'Europa analizzi le difficoltà che l'IA crea per i

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consumatori e che renda le norme in materia di diritti dei consumatori adeguate al XXI secolo; ritiene che essa debba quindi istituire un certificato europeo di conformità dell'IA ai principi etici, al fine di garantire la fiducia dei cittadini europei nei confronti dell'IA, e che tale certificato debba essere rilasciato da un'organizzazione di certificazione pubblica e indipendente a seguito di una valutazione esaustiva della conformità ai requisiti etici proposti dal gruppo di esperti di alto livello sull'IA; sottolinea che i criteri e i requisiti di certificazione per valutare la conformità dovrebbero essere formulati da tale organo in cooperazione con la Commissione e gli Stati membri; suggerisce che i meccanismi di certificazione e di verifica a livello nazionale e di Unione per quanto concerne il trattamento automatizzato dei dati e le tecniche decisionali dovrebbero essere sviluppati al fine di garantire la conformità con i principi e i valori etici; sottolinea che il monitoraggio della conformità dovrebbe essere proporzionato alla natura e al grado di rischio associato al funzionamento dell'applicazione o del sistema di intelligenza artificiale;

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Emendamento 7Nicola BeerProgetto di parereParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. sottolinea che la frammentazione del mercato impedisce alle imprese di espandersi rapidamente e di creare sinergie ed economie di scala; sottolinea che conseguire maggiore armonizzazione e un elevato livello di tutela dei consumatori in tutti gli Stati membri è il modo migliore per rafforzare la fiducia dei cittadini europei quando utilizzano servizi o acquistano merci all'estero e per

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facilitare lo sviluppo delle tecnologie; rammenta che secondo le stime del Servizio Ricerca del Parlamento europeo, pubblicate nello studio "Costi della non-Europa nel mercato unico", completare il mercato unico implicherebbe dei proventi economici compresi fra 651 miliardi e 1 100 miliardi di EUR annui, pari a una percentuale compresa fra il 5 e l'8,63 % del PIL dell'UE;

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Emendamento 8Mikuláš Peksaa nome del gruppo Verts/ALEProgetto di parereParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. invita la Commissione a valutare l'impatto ambientale della condivisione dei dati e le infrastrutture necessarie per garantire una diffusione del digitale sostenibile in linea con il Green Deal; sottolinea che, nonostante l'elevata impronta di carbonio attualmente associata allo sviluppo, alla diffusione e all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, della robotica e delle tecnologie correlate, ivi compresi le decisioni automatizzate e l'apprendimento automatico, tali tecnologie possono contribuire a ridurre l'attuale impronta ambientale del settore delle TIC; chiede l'introduzione di un indice di sostenibilità digitale dell'UE basato su un'analisi dei cicli di vita dei prodotti;

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Emendamento 9Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 1 bis (nuovo)


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1 bis. sottolinea la necessità di sostenere ulteriormente l'adozione da parte del settore pubblico e dell'industria dell'UE, e segnatamente da parte delle PMI e delle start-up, di tecnologie digitali avanzate e delle tecnologie correlate, compresi, in particolare, il calcolo ad alte prestazioni, l'intelligenza artificiale, la cibersicurezza e altre tecnologie all'avanguardia e future, come i registri distribuiti;

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Emendamento 10Carlos Zorrinho, Maria-Manuel Leitão-Marques, Robert Hajšel, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Adriana Maldonado López, Miapetra Kumpula-Natri, Nicolás González Casares, Patrizia Toia, Lina Gálvez Muñoz, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. chiede che la connettività digitale sia uno degli aspetti fondamentali da affrontare; esorta la Commissione ad affrontare con urgenza il divario digitale esistente e ad analizzare l'impatto delle tecnologie digitali in relazione all'accesso ineguale alla tecnologia, al fenomeno dello spopolamento e alle disparità relative alla connettività negli Stati membri;

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Emendamento 11Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. sottolinea che dei tre obiettivi fondamentali stabiliti dalla comunicazione "Plasmare il futuro

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digitale dell'Europa", la competitività digitale e la crescita economica sono prerequisiti irrinunciabili per creare una società aperta, democratica e sostenibile, alimentata da una tecnologia al servizio delle persone;

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Emendamento 12Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 1 ter (nuovo)


1 ter. accoglie con favore i sette principi fondamentali e gli obiettivi proposti dagli Stati membri nella dichiarazione di Berlino sulla società digitale e sulla pubblica amministrazione digitale fondata sul valore, che rappresentano un importante passo avanti verso un ammodernamento digitale equo, inclusivo e cooperativo del settore pubblico, come pure il loro impegno a rafforzare la partecipazione e l'inclusione digitali al fine di favorire una trasformazione digitale fondata su valori, promuovendo i diritti fondamentali e i valori democratici, incentivando l'emancipazione e l'alfabetizzazione digitali e garantendo la sicurezza, la sostenibilità e la sovranità tecnologica nella sfera digitale; sottolinea che le autorità e le istituzioni pubbliche degli Stati membri devono dare il buon esempio nel rafforzare i fondamenti dell'Unione europea attuando i principi della dichiarazione di Berlino nella sfera digitale; esorta la Commissione a sostenere, promuovere e ampliare i principi e gli obiettivi della dichiarazione di Berlino attraverso iniziative politiche a livello europeo; esorta la Commissione a sostenere il conseguimento di tali principi fondamentali e l'attuazione delle azioni e delle misure per mezzo dei finanziamenti forniti dal quadro finanziario pluriennale

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(QFP) e dallo strumento Next Generation EU per la trasformazione digitale;

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Emendamento 13Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Sara Skyttedal, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 1 ter (nuovo)


1 ter. esorta la Commissione ad adottare un approccio equilibrato, fondato sui principi di sussidiarietà e di neutralità tecnologica, nonché su valutazioni d'impatto esaustive, nel presentare le varie iniziative legislative e di altra natura delineate nella comunicazione sul tema "Plasmare il futuro digitale dell'Europa";

Or. en

Emendamento 14Carlos Zorrinho, Lina Gálvez Muñoz, Nicolás González Casares, Adriana Maldonado López, Maria-Manuel Leitão-Marques, Patrizia Toia, Miapetra Kumpula-Natri, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 1 ter (nuovo)


1 ter. la formazione di un settore digitale equo deve andare di pari passo con aspetti educativi, la socializzazione, condizioni di lavoro eque, l'equilibrio tra vita privata e professionale, la democrazia, la buona governance e solidi servizi pubblici;

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Emendamento 15Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 1 quater (nuovo)

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1 quater. riconosce che la fiducia è essenziale per lo sviluppo e l'attuazione delle tecnologie e delle applicazioni di IA; sottolinea che requisiti normativi chiari devono assicurare la trasparenza algoritmica delle tecnologie e delle applicazioni di IA, le quali spesso comprendono rischi potenziali quali gli effetti "scatola nera" di meccanismi decisionali opachi e insiemi di dati che presentano distorsioni; sottolinea che gli algoritmi a "scatola nera" che comportano decisioni inspiegabili sono inaccettabili in qualsiasi settore, specialmente in un contesto in cui il processo decisionale basato sull'IA ha un impatto di vita o di morte e le conseguenze del fallimento algoritmico potrebbero essere gravi; sottolinea che la tracciabilità dei sistemi di IA dovrebbe essere garantita e che dovrebbero essere previste la spiegabilità del processo decisionale degli algoritmi e la sorveglianza umana, in particolare in relazione alle applicazioni di IA ad alto rischio; ricorda che gli esseri umani devono sempre essere in grado di rivedere e annullare le decisioni automatizzate;

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Emendamento 16Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Sara Skyttedal, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 1 quater (nuovo)


1 quater. sottolinea che la regolamentazione europea relativa ai dati e all'IA dovrebbe mirare a creare un mercato unico digitale senza confini e una società e un'economia dei dati competitive, favorevoli all'innovazione, antropocentriche, affidabili e sicure, che

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sostengano lo sviluppo e la diffusione dell'IA, l'accesso ai dati, l'interoperabilità e la portabilità dei dati; sottolinea l'importanza del diritto alla riservatezza, delle libertà civili, della protezione degli individui in relazione al trattamento dei dati e delle informazioni personali, nonché della cibersicurezza;

Or. en

Emendamento 17Carlos Zorrinho, Lina Gálvez Muñoz, Nicolás González Casares, Adriana Maldonado López, Maria-Manuel Leitão-Marques, Patrizia Toia, Miapetra Kumpula-Natri, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 1 quater (nuovo)


1 quater. sottolinea che scienza, innovazione e ricerca e sviluppo saranno indispensabili per conseguire gli obiettivi di una trasformazione digitale inclusiva e della sovranità digitale europea;

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Emendamento 18Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 1 quinquies (nuovo)


1 quinquies. osserva che la terza rivoluzione industriale in corso dipenderà dalle materie prime, così come la prima rivoluzione è dipesa dal carbone e la seconda dal petrolio; rileva che in uno scenario di forte domanda, il fabbisogno di litio dell'UE sarebbe moltiplicato per 18 entro il 2030 e per 60 entro il 2050; sottolinea che la domanda di materie prime aumenterà notevolmente e che le industrie dell'UE dovranno rispettare un meccanismo vincolante di dovuta diligenza; sottolinea che le attività

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minerarie nei paesi terzi possono essere fonte di intenso inquinamento, che influisce sulla qualità dell'acqua, dell'aria e del suolo e causare deforestazione e perdita di biodiversità; sottolinea che l'autonomia strategica è particolarmente rilevante nel settore della digitalizzazione e dell'IA; sottolinea che la localizzazione dei dati nell'Unione europea è molto importante per la relativa autonomia strategica e per la riduzione delle emissioni dell'UE;

Or. en

Emendamento 19Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Angelika Niebler, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 1 quinquies (nuovo)


1 quinquies. rammenta alla Commissione i suoi impegni relativi al principio "one in, one out" e alla riduzione dell'onere normativo; rileva che le future proposte legislative dovranno affrontare sia la frammentazione del mercato unico digitale, sia l'entità degli oneri amministrativi e dell'incertezza normativa cui attualmente sono soggetti l'industria e gli innovatori europei; sottolinea l'importanza di procedure chiare di autorizzazione all'immissione nel mercato e di politiche di accesso al mercato a livello europeo;

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Emendamento 20Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 1 sexies (nuovo)


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1 sexies. riconosce le complessità della sfera digitale e l'ampio impatto del processo di digitalizzazione sulla società, sull'economia e sull'ambiente dell'UE, nonché la necessità di un ampio dialogo e di un controllo democratico ex ante al fine di sviluppare principi, quadri e strumenti per la lotta contro potenziali pericoli associati a tali tecnologie, nel pieno rispetto dei diritti umani, e di contrastare la disinformazione e la tecnofobia; invita al rafforzamento del dialogo politico digitale con i cittadini al fine di promuovere la coesione sociale e la partecipazione attiva della società civile nel dibattito politico democratico;

Or. en

Emendamento 21Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 1 sexies (nuovo)


1 sexies. prende atto delle agenzie e dei meccanismi di sorveglianza regolamentare già esistenti in settori quali la sanità, l'industria manifatturiera e i trasporti; ritiene che siano necessari sia il rafforzamento delle autorità di regolamentazione settoriale, sia un approccio orizzontale integrativo; sottolinea l'importanza di strategie e approcci specifici per settore;

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Emendamento 22Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 1 septies (nuovo)


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1 septies. riconosce che il 5G dovrebbe creare nuove opportunità per i cittadini e le imprese grazie a navigazione, streaming e download più rapidi, nonché una migliore connettività, che avrà un ruolo fondamentale nel conseguimento di una società dei Gigabit europea entro il 2025; deplora tuttavia che la Commissione non abbia ancora condotto una valutazione ex ante dell'impatto sanitario e ambientale del 5G, nonostante gli avvertimenti lanciati da molti membri della comunità scientifica; sottolinea la necessità di riunire ricercatori di diverse discipline, in particolare della medicina e della fisica o dell'ingegneria, al fine di condurre ulteriori ricerche sui potenziali effetti del 5G; rammenta che l'UE dovrebbe rispettare i propri impegni attraverso l'esercizio del principio di precauzione in riferimento al futuro dispiegamento del 5G sul suo territorio, il che include la potenziale adozione di azioni preventive di fronte a situazioni di incertezza o di possibile rischio; osserva che un dibattito ampio e inclusivo contribuirà in ultima analisi a creare fiducia fra i cittadini in riferimento alle azioni volte allo sviluppo costante delle reti mobili; invita a formulare una strategia comunicativa a livello di UE che fornisca ai cittadini europei informazioni affidabili, nonché a condurre campagne di sensibilizzazione sul 5G e sui campi elettromagnetici; sottolinea l'importanza di contrastare la diffusione di disinformazione in merito alle reti 5G e in particolare alle false dichiarazioni secondo le quali vi è un nesso fra tali reti e la COVID-19;

Or. en

Emendamento 23Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 1 octies (nuovo)

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1 octies. sottolinea che la qualità degli insiemi di dati utilizzati è fondamentale per le prestazioni delle tecnologie di IA; è preoccupato per i rischi di distorsioni e discriminazioni nello sviluppo, nella diffusione e nell'uso delle tecnologie di IA, in particolare nei settori ad alto rischio; sottolinea che le distorsioni intrinseche agli insiemi di dati di base sono destinate ad aumentare gradualmente e pertanto a perpetuare e accrescere le discriminazioni di tipo sociale esistenti nei confronti delle donne, delle minoranze etniche o delle comunità razziali; invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare tutte le misure possibili per evitare le suddette distorsioni e garantire la piena tutela dei diritti fondamentali; sottolinea che tali insiemi di dati dovrebbero essere verificabili dalle autorità nazionali di controllo ogni qualvolta esse siano chiamate a garantirne la conformità a chiare norme di qualità; sottolinea che, prima dell'applicazione delle tecnologie di IA in settori ad alto rischio, in particolare nella sanità, deve essere sviluppata un'infrastruttura della sorveglianza umana e che essa deve includere esperti in materia di parità di genere;

Or. en



2. riconosce che l'UE dispone di un settore delle PMI estremamente forte; ricorda che questa seconda ondata di digitalizzazione potrebbe portare a un forte sviluppo industriale delle PMI; chiede un obiettivo di 500 "unicorni digitali" entro

2. riconosce che le PMI rappresentano la spina dorsale dell'economia europea e rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo e nell'attuazione della digitalizzazione delle industrie, dell'economia e della società

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10 anni; dell'UE; ricorda che questa seconda ondata di digitalizzazione potrebbe portare a un forte sviluppo industriale delle PMI; deplora che solo il 17 % delle PMI ha integrato con successo le tecnologie digitali nelle proprie attività; esorta la Commissione a sostenere ulteriormente i poli europei dell'innovazione digitale, che potrebbero rappresentare un modo efficace per ridurre il divario digitale, ovvero assistendo le PMI e le start-up nella semplificazione dell'accesso ai finanziamenti e nell'utilizzo della tecnologia digitale per migliorare le attività commerciali, i processi di produzione, i prodotti e i servizi, nonché sostenendo la sperimentazione, la creazione di contatti (matchmaking), la mappatura del settore, fornendo formazione e business intelligence, aumentando la presa di coscienza, sostenendo lo sviluppo di norme e l'attività di rete; sottolinea che la rete di poli europei dell'innovazione digitale dovrebbe assicurare un'ampia copertura geografica in Europa e comprendere le zone remote, rurali e insulari; sottolinea la necessità di aumentare le opportunità per le PMI con riferimento alla loro capacità di adottare tecnologie innovative e di ridurre gli squilibri digitali in termini di capacità e di infrastrutture nelle città più piccole e nelle zone rurali e remote; suggerisce che, analogamente all'integrazione delle questioni climatiche, potrebbe essere elaborata una tabella di marcia digitale per pianificare una transizione digitale in modo equo e redistributivo per le imprese e i territori;

Or. en

Emendamento 25Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Angelika Niebler, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 2

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2. riconosce che l'UE dispone di un settore delle PMI estremamente forte; ricorda che questa seconda ondata di digitalizzazione potrebbe portare a un forte sviluppo industriale delle PMI; chiede un obiettivo di 500 "unicorni digitali" entro 10 anni;

2. riconosce che l'UE dispone di un settore delle PMI estremamente forte; rileva che il successo della trasformazione digitale delle PMI europee è fondamentale per la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la coesione sociale; ricorda che questa seconda ondata di digitalizzazione potrebbe portare a un forte sviluppo industriale delle PMI; chiede misure esaustive, come l'accesso ai finanziamenti, l'introduzione del visto start-up dell'UE e la riduzione dell'onere normativo, al fine di agevolare meglio la crescita degli "unicorni digitali" in Europa; rileva che tali misure dovrebbero essere sviluppate nel quadro di un dialogo costante con i soggetti interessati pertinenti;

Or. en

Emendamento 26Evžen Tošenovský, Elżbieta Kruk, Jessica Stegrud, Margarita de la Pisa CarriónProgetto di parereParagrafo 2



2. riconosce che l'UE dispone di un settore delle PMI estremamente forte, che costituisce la spina dorsale dell'economia e della competitività dell'UE; ricorda che questa seconda ondata di digitalizzazione potrebbe portare a un forte sviluppo industriale delle PMI; sottolinea l'importanza di sostenere l'emergere di un numero significativo di "unicorni digitali" entro 10 anni;

Or. en

Emendamento 27Carlos Zorrinho, Maria-Manuel Leitão-Marques, Robert Hajšel, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Adriana Maldonado López, Miapetra Kumpula-Natri, Nicolás González Casares, Patrizia Toia, Lina Gálvez Muñoz, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parere

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Paragrafo 2



2. riconosce che l'UE dispone di un settore delle PMI estremamente forte; ricorda che questa seconda ondata di digitalizzazione potrebbe portare a un forte sviluppo industriale delle PMI; ribadisce la necessità di accelerare la digitalizzazione delle PMI e di aiutarle a superare gli ostacoli all'adozione delle applicazioni di IA; chiede un obiettivo di 500 "unicorni digitali" entro 10 anni;

Or. en

Emendamento 28Nicola BeerProgetto di parereParagrafo 2



2. riconosce che l'UE dispone di un settore delle PMI estremamente forte; ricorda che questa seconda ondata di digitalizzazione potrebbe portare a un forte sviluppo industriale delle PMI; chiede un obiettivo di 500 "unicorni digitali" entro 10 anni; riconosce che le PMI rappresentano le fondamenta e il futuro dell'economia europea; riconosce il ruolo delle PMI nella qualificazione, nella riqualificazione e nel miglioramento delle competenze dei dipendenti; chiede che qualsiasi nuova legge e regolamentazione riduca l'onere amministrativo per le piccole e medie imprese;

Or. en

Emendamento 29Evžen Tošenovský, Elżbieta Kruk, Jessica Stegrud, Margarita de la Pisa CarriónProgetto di parereParagrafo 2 bis (nuovo)


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2 bis. sottolinea che qualsiasi proposta legislativa relativa al settore digitale dovrebbe basarsi su una valutazione d'impatto approfondita per evitare inutili oneri amministrativi o regolamentari che potrebbero ostacolare in Europa la nascita di "unicorni", start-up e PMI nel settore dell'alta tecnologia, al fine di liberare il loro potenziale su scala globale; invita, pertanto, la Commissione a presentare un'analisi comparativa del contesto normativo nei paesi terzi;

Or. en



2 bis. sottolinea che le PMI e altri attori economici dovrebbero avvalersi della cooperazione quanto più possibile, lavorando in un ecosistema che rechi vantaggi ai cittadini e sia in grado di sostenere la crescita; ritiene che l'utilizzo dell'open source rappresenti una via verso una trasformazione digitale aperta e sostenibile, attraverso sia software che hardware open source, volta al conseguimento dell'autonomia strategica europea nel digitale;

Or. en



2 bis. accoglie con favore la proposta di legge sui servizi digitali e di legge sui mercati digitali presentata dalla Commissione, che comprende

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un'ambiziosa riforma dello spazio digitale e un insieme esaustivo di nuove norme per tutti i servizi digitali, inclusi i social media, i mercati online e altre piattaforme che operano nell'Unione europea;

Or. en



2 bis. riconosce che i settori meno maturi sotto il profilo digitale si scontrano con ostacoli sia interni che esterni all'adozione dell'IA, i quali devono essere individuati chiaramente; sottolinea che per la maggior parte di detti settori, e in particolare per le PMI, gli ostacoli all'adozione dell'IA sono analoghi a quelli che frenano la digitalizzazione;

Or. en

Emendamento 33Carlos Zorrinho, Maria-Manuel Leitão-Marques, Robert Hajšel, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Adriana Maldonado López, Miapetra Kumpula-Natri, Nicolás González Casares, Patrizia Toia, Lina Gálvez Muñoz, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 2 ter (nuovo)


2 ter. evidenzia che lo sviluppo dell'IA nell'UE deve rimanere antropocentrico e che le persone dovrebbero sempre essere responsabili dei processi decisionali; sottolinea che quando interagiscono con un sistema automatizzato, i cittadini dovrebbero sempre avere una possibilità di controllo umano, al fine di garantire che una decisione automatizzata possa essere verificata e rettificata; sottolinea che affinché i cittadini comprendano,

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esaminino e sorveglino la decisione presa e abbiano fiducia in essa, la trasparenza dei sistemi di IA e la logica degli algoritmi sono di importanza capitale nell'utilizzo della tecnologia nei servizi pubblici;

Or. en

Emendamento 34Mikuláš Peksaa nome del gruppo Verts/ALEProgetto di parereParagrafo 2 ter (nuovo)


2 ter. sottolinea che un'economia dei dati innovativa e competitiva si basa sull'apertura; sottolinea, in questo contesto, la necessità di evitare vincoli dei fornitori di servizi o tecnologici per i processi di raccolta dei dati pubblici e chiede che tutte le procedure di appalto pubblico e tutti i programmi di finanziamento dell'Unione includano il libero accesso ai dati, l'interoperabilità obbligatoria e requisiti in materia di portabilità; sottolinea altresì la necessità di promuoverne l'uso di software e hardware open source;

Or. en

Emendamento 35Carlos Zorrinho, Adriana Maldonado López, Lina Gálvez Muñoz, Maria-Manuel Leitão-Marques, Miapetra Kumpula-Natri, Nicolás González Casares, Patrizia Toia, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 2 quater (nuovo)


2 quater. sottolinea che il successo dello sviluppo e della diffusione dell'IA in Europa dipende dall'aumento della disponibilità di dati di alta qualità; evidenzia che l'utilizzo di insiemi di dati che presentano distorsioni può comportare inavvertitamente applicazioni

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di IA distorte e rileva, in particolare, il rischio di riproduzione di distorsioni in base al genere, a fattori culturali, etnici o sociali, alla disabilità o all'orientamento sessuale; sottolinea l'esigenza di riconoscere e affrontare tutte le distorsioni nei sistemi basati sui dati, in fase sia di sviluppo che di utilizzo;

Or. en



3. sottolinea che la crisi della COVID offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione; chiede incentivi finanziari per le PMI che desiderano entrare in nuovi mercati;

3. sottolinea che la crisi della COVID offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione; chiede, pertanto, di accelerare il completamento del mercato unico digitale, promuovendo una rete a banda larga nella dimensione dei Gigabit a livello europeo, sviluppando ulteriormente la regolamentazione in materia di protezione dei dati in vigore e rendendola una regolamentazione sui dati moderna, che consenta nel contempo tecnologie e modelli aziendali innovativi e digitali per il futuro e tuteli i diritti individuali dei cittadini; ritiene inoltre che ciò debba avvenire garantendo ai cittadini il diritto di cifratura, al fine di proteggere i dati che potrebbero essere ottenuti attraverso attività di intelligence straniere o attacchi informatici, nonché promuovendo ulteriormente la cibersicurezza attraverso il sostegno a una strategia di ricerca europea nel settore dell'informatica quantistica, al fine di poter garantire una cifratura sicura dei dati in futuro e di investire nella cibersicurezza dei sistemi e delle tecnologie che sostengono Internet in quanto tale e i sistemi di rete che ne derivano; chiede incentivi finanziari per le PMI che desiderano entrare in nuovi mercati; sottolinea l'importanza del

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commercio e della globalizzazione per la prosperità e la pace; chiede pertanto che siano compiuti sforzi per assicurare che la COVID non comporti una nuova nazionalizzazione del commercio e propone, di conseguenza, un piano d'azione che aiuti le imprese europee a diventare attive geograficamente su nuovi mercati;

Or. en




3. sottolinea che la crisi della COVID offre l'opportunità di aumentare le resilienza delle catene di approvvigionamento dell'UE e di accelerare la diffusione tecnologica e la digitalizzazione delle industrie, dell'economia e della società dell'UE; sottolinea tuttavia che la pandemia della COVID-19 ha altresì messo in evidenza i divari digitali fra i paesi dell'UE e fra i gruppi sociali all'interno di uno stesso paese, esponendo molti cittadini al rischio di essere lasciati indietro nella transizione verso una società digitalizzata; sottolinea che il livello di digitalizzazione dell'industria dell'UE varia da settore a settore, soprattutto tra i settori dell'alta tecnologia e quelli più tradizionali, come pure tra Stati membri e regioni; chiede incentivi finanziari per le PMI che desiderano entrare in nuovi mercati; esprime preoccupazione in relazione alle difficoltà di accesso ai finanziamenti della BEI riscontrate dalla maggior parte delle PMI e delle start-up, in particolare da quelle con un capitalizzazione limitata, e chiede che i requisiti di accesso tengano in considerazione la necessità di migliorare le capacità digitali e di IA delle

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PMI; rammenta l'importanza del programma Europa digitale e di altri programmi dell'UE, come Orizzonte Europa, per il miglioramento delle capacità digitali e di IA delle PMI e l'accelerazione dell'adozione di tecnologie di IA nelle industrie dell'UE;

Or. en

Emendamento 38Eva Kaili, Robert Hajšel, Patrizia Toia, Marina Kaljurand, Maria-Manuel Leitão-Marques, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 3



3. sottolinea che la crisi della COVID offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione; chiede incentivi finanziari per le PMI che desiderano entrare in nuovi mercati; chiede un quadro nuovo e aperto di accesso ai dati per le PMI e le start-up europee, al fine di sostenere la loro crescita rafforzando la formazione, la prova e lo sviluppo di sistemi e applicazioni basati sull'IA; chiede una digitalizzazione inclusiva delle nostre società, che sia al servizio degli interessi dei cittadini tenendo conto di considerazioni relative all'accessibilità e ai costi; chiede azioni coordinate per affrontare il divario digitale in Europa, aggravato dalla COVID, e un ammodernamento digitale equo e cooperativo del settore pubblico, che mirerebbe a una trasformazione digitale fondata sui valori promuovendo i diritti fondamentali e i valori democratici;

Or. en

Emendamento 39Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Angelika Niebler, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 3

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3. sottolinea che la crisi della COVID offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione; chiede partenariati pubblico-privati e incentivi finanziari per PMI, imprese a media capitalizzazione e start-up innovative e digitali che desiderano entrare in nuovi mercati; chiede il rafforzamento dei poli europei dell'innovazione digitale e una strategia più chiara al riguardo, al fine di contribuire a un'adozione diffusa delle nuove tecnologie da parte delle PMI; riconosce il potenziale degli intermediari nell'ecosistema delle PMI, quali commercialisti, camere di commercio ed esperti del settore assicurativo, nel contribuire a promuovere la transizione digitale delle PMI;

Or. en

Emendamento 40Ivo Hristov, Carlos ZorrinhoProgetto di parereParagrafo 3



3. sottolinea che la crisi della COVID offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione, rafforzando nel contempo le attività di importanza strategica per l'Unione in relazione alle infrastrutture fondamentali, comprese la tecnologia e la ricerca in materia di cibersicurezza e la prevenzione dei rischi in riferimento al dispiegamento delle reti 5G; chiede incentivi finanziari per le PMI che desiderano entrare in nuovi mercati;

Or. en

Emendamento 41Carlos Zorrinho, Maria-Manuel Leitão-Marques, Robert Hajšel, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Adriana Maldonado López, Miapetra Kumpula-Natri, Nicolás González Casares, Patrizia Toia, Lina Gálvez Muñoz, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo Hristov

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Progetto di parereParagrafo 3



3. sottolinea che la crisi della COVID offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione; chiede incentivi finanziari per le PMI che desiderano entrare in nuovi mercati; riconosce la preoccupazione che le grandi aziende abbiano migliori capacità di trarre vantaggio dalle opportunità offerte dall'IA e che ciò potrebbe comportare un'eccessiva concentrazione di grandi aziende e multinazionali sul mercato;

Or. en

Emendamento 42Paolo Borchiaa nome del gruppo IDProgetto di parereParagrafo 3



3. sottolinea che la crisi della COVID unita alla risposta finanziaria dedicata dell'UE offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione; chiede incentivi finanziari per le PMI tradizionali ed innovative che desiderano entrare in nuovi mercati;

Or. it




3. sottolinea che la crisi della COVID offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione; sottolinea l'importanza degli incentivi finanziari e delle opportunità offerti dai vari programmi dell'UE per le PMI che desiderano entrare

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in nuovi mercati;

Or. en

Emendamento 44Patrizia Toia, Eva KailiProgetto di parereParagrafo 3



3. sottolinea che la crisi della COVID offre l'opportunità di accelerare la digitalizzazione; chiede incentivi finanziari per le PMI, le start-up e per le imprese e i soggetti dell'economia sociale che desiderano entrare in nuovi mercati;

Or. en



3 bis. sottolinea che consentire la condivisione e l'accesso a insiemi di dati essenziali e ben definiti sarà fondamentale per sbloccare appieno il potenziale del Green Deal; invita la Commissione a valutare quali insiemi di dati sono essenziali per la transizione ecologica nel contesto di prodotti e di servizi sostenibili, tra l'altro a livello di fabbricazione dei prodotti, trasporto, emissioni di carbonio, energia e impatto sulla biodiversità, nonché di gestione a fine vita dei prodotti; invita la Commissione a considerare di estendere agli attori privati l'ambito di applicazione degli insiemi di dati ad alto valore definiti nella direttiva (UE) 2019/1024 relativa all'apertura dei dati;

Or. en

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3 bis. rileva che l'UE è in ritardo nella competizione mondiale nel campo dell'IA; sottolinea che l'attenzione ai servizi per i cittadini e le imprese crea un segmento del mercato globale di cui l'UE può essere leader, nel rispetto dei suoi principi e valori strutturali, inclusa la nostra identità digitale, incentrati sul sostegno dei diritti fondamentali, di forti aspetti etici, delle salvaguardie e delle responsabilità giuridiche, tutelando pertanto le nostre società democratiche e i cittadini;

Or. en



3 bis. sottolinea che gli attuali squilibri di mercato fra le piattaforme che assumono funzioni di controllo e le PMI e l'accesso limitato ai dati continuano a creare difficoltà alle PMI europee; sottolinea la necessità di migliorare l'accesso delle PMI ai dati; esorta a un approccio favorevole alle pratiche di condivisione dei dati su base prevalentemente volontaria, compresa la fornitura di incentivi per consentire la condivisione dei dati;

Or. en

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Emendamento 48Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Angelika Niebler, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 3 ter (nuovo)


3 ter. rileva che è fondamentale investire nel calcolo ad alte prestazioni (HPC) per liberare il pieno potenziale dell'IA e di altre tecnologie emergenti; sottolinea il ruolo della connettività, in particolare della connettività Gigabit garantita dalle infrastrutture 5G e in fibra ottica, come componente fondamentale per una società digitale competitiva; chiede che il divario relativo agli investimenti nella connettività sia colmato dallo strumento Next Generation EU, nonché da finanziamenti nazionali e privati, al fine di integrare gli investimenti inadeguati dell'UE previsti dal quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2021-2027;

Or. en



3 ter. invita la Commissione a sviluppare norme innovative e proporzionate per una società digitale affidabile, garantendo che questa sia pienamente inclusiva, equa e accessibile a tutti;

Or. en

Emendamento 50Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ivan Štefanec, Riho Terras

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Progetto di parereParagrafo 3 quater (nuovo)


3 quater. sottolinea che il dispiegamento di reti ad altissima capacità, come la rete 5G, darà vita a nuove modalità di lavoro in settori quali l'industria manifatturiera, i trasporti, l'industria automobilistica e la sanità, consentendo una maggiore produttività ed esperienze dell'utente totalmente nuove; rileva che le reti ad altissima capacità consentiranno all'Europa di effettuare un salto quantitativo beneficiando di un intero ecosistema di tecnologie quali la virtualizzazione, il cloud computing, l'edge computing, l'intelligenza artificiale, l'apprendimento automatico, il network slicing e l'automazione;

Or. en

Emendamento 51Carlos Zorrinho, Maria-Manuel Leitão-Marques, Robert Hajšel, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Adriana Maldonado López, Miapetra Kumpula-Natri, Nicolás González Casares, Patrizia Toia, Lina Gálvez Muñoz, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 3 quater (nuovo)


3 quater. sottolinea la necessità di un quadro giuridico europeo sull'IA, la robotica e le tecnologie correlate, che affronti i principi etici e i diritti fondamentali in fase di sviluppo, diffusione e utilizzo di dette tecnologie; rileva che tale quadro dovrebbe stabilire norme etiche e tecniche che disciplinino l'utilizzo di nuove tecnologie come l'IA;

Or. en

Emendamento 52Carlos Zorrinho, Maria-Manuel Leitão-Marques, Nicolás González Casares, Adriana Maldonado López, Patrizia Toia, Miapetra Kumpula-Natri, Josianne Cutajar, Lina Gálvez Muñoz, Csaba Molnár, Ismail Ertug, Eva Kaili

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Progetto di parereParagrafo 3 quinquies (nuovo)


3 quinquies. sottolinea che i prodotti e i servizi di IA possono offrire esperienze diverse a consumatori diversi; evidenzia l'importanza della diversità di genere ed etnica nelle carriere digitali per realizzare prodotti e servizi digitali che soddisfino e rappresentino in toto le varie esperienze ed esigenze dei consumatori europei;

Or. en

Emendamento 53Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 4


4. chiede la creazione di zone economiche digitali speciali per promuovere il cambiamento strutturale e creare nuclei di sviluppo per le nuove strutture economiche digitali;

soppresso

Or. en

Emendamento 54Mikuláš Peksaa nome del gruppo Verts/ALEProgetto di parereParagrafo 4



soppresso

Or. en

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4. chiede la creazione di zone economiche digitali speciali per promuovere il cambiamento strutturale e creare nuclei di sviluppo per le nuove strutture economiche digitali; propone pertanto la creazione di una zona start-up dell'UE con meno burocrazia, infrastrutture eccellenti, un regime fiscale speciale, uno spazio di sperimentazione normativa e il migliore sostegno alla ricerca di alto livello; suggerisce il conferimento di borse di studio integrali allo scopo di riunire in Europa le menti migliori di tutto il mondo, al fine di stimolare l'innovazione, lo sviluppo tecnologico e la prosperità per il futuro; ritiene che proprio in ciò risiedano le opportunità future, specialmente per le regioni europee economicamente più deboli;

Or. en




4. chiede la creazione di zone economiche digitali speciali per promuovere il cambiamento strutturale e creare nuclei di sviluppo per le nuove strutture economiche digitali, pur mantenendo le condizioni di incentivazione valide allo stesso modo per tutti i territori dell'UE;

Or. it

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4. chiede la creazione di zone economiche digitali speciali per promuovere il cambiamento strutturale e creare nuclei di sviluppo per le nuove strutture economiche digitali in tutta Europa, al fine di sostenere una rapida transizione digitale;

Or. en



4 bis. ritiene che vi sia un'urgente necessità di incentivare l'accesso ai dati attualmente bloccati nel settore privato, garantendo nel contempo che l'uso del denaro pubblico si traduca sempre in dati pubblici; chiede, in tale contesto, l'istituzione del principio "soldi pubblici, dati pubblici" e incentivi volti a fornire alle PMI l'accesso a dati non personali prodotti da altri soggetti interessati privati in un processo volontario e reciprocamente vantaggioso;

Or. en

Emendamento 59Evžen Tošenovský, Elżbieta Kruk, Jessica Stegrud, Margarita de la Pisa CarriónProgetto di parereParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. sottolinea che una connettività e una cibersicurezza adeguate alle esigenze

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future rappresentano un prerequisito per il successo dell'Unione nella transizione digitale;

Or. en

Emendamento 60Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Sara Skyttedal, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 5


5. invita la Commissione a cessare di finanziare le grandi imprese e di distribuire i fondi rimanenti "a pioggia"; chiede che i migliori siano selezionati e sostenuti nella loro crescita; suggerisce di dare la priorità ai futuri settori per le strutture economiche digitali;

soppresso

Or. en

Emendamento 61Evžen Tošenovský, Elżbieta KrukProgetto di parereParagrafo 5



5. invita la Commissione a finanziare in via prioritaria le PMI; rammenta, a questo proposito, che le imprese a media capitalizzazione e le imprese più grandi contribuiscono a creare una catena del valore per le PMI;

Or. en



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5. invita la Commissione a cessare di finanziare le grandi imprese e di distribuire i fondi rimanenti "a pioggia"; chiede che i beneficiari siano selezionati e sostenuti nella loro crescita; suggerisce di dare la priorità ai futuri settori per le strutture economiche digitali; riconosce che sussistono ancora disparità significative fra le grandi imprese e le PMI in riferimento all'integrazione delle tecnologie digitali nelle relative attività commerciali; si rammarica per l'attuale mancanza di capacità innovativa delle PMI dovuta all'assenza del capitale di rischio necessario, ai costi e alla complessità delle procedure amministrative, a una penuria di competenze adeguate e alla mancanza di accesso alle informazioni; suggerisce, a questo proposito, l'adozione di misure per accrescere l'accesso al credito da parte delle PMI, comprese le microimprese e le start-up;

Or. en



5. invita la Commissione a cessare di finanziare le grandi imprese e a distribuire i fondi rimanenti "a pioggia"; chiede che i migliori siano selezionati e sostenuti nella loro crescita; suggerisce di dare la priorità ai futuri settori per le strutture economiche digitali;

5. invita la Commissione a cessare di finanziare le grandi imprese e di distribuire i fondi rimanenti secondo una prioritizzazione studiata metodicamente; chiede che i migliori siano selezionati secondo il valore atteso calcolato tramite i metodi convenzionali di valutazione patrimoniale delle start-up e sostenuti nella loro crescita; suggerisce di dare la priorità ai futuri settori per le strutture economiche digitali;

Or. it

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IT




5. invita la Commissione a cessare di finanziare le grandi imprese e di distribuire i fondi rimanenti "a pioggia"; sottolinea che le grandi imprese e piattaforme tecnologiche in posizione strategica nel mercato unico digitale possono servirsi vantaggiosamente della propria posizione non solo in termini di mercato ma anche di accesso ai dati e di controllo degli stessi, portando a un'eventuale concentrazione di innovazione nel campo dell'IA e a futuri squilibri nel mercato unico digitale; chiede che i migliori siano selezionati e sostenuti nella loro crescita; suggerisce di dare la priorità ai futuri settori per le strutture economiche digitali; sottolinea la necessità di sostenere le PMI nella realizzazione della duplice transizione verso la sostenibilità e la digitalizzazione, garantendo che abbiano accesso a competenze, conoscenze e finanziamenti adeguati; sottolinea la necessità che tale sostegno abbia ampia copertura geografica in Europa, che comprenda le zone remote, rurali e insulari, e che miri al rafforzamento delle capacità e delle infrastrutture digitali nelle località più piccole alla periferia dell'Europa;

Or. en



5. invita la Commissione a cessare di finanziare le grandi imprese e di distribuire

5. invita la Commissione a cessare di finanziare le grandi imprese e di distribuire

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i fondi rimanenti "a pioggia"; chiede che i migliori siano selezionati e sostenuti nella loro crescita; suggerisce di dare la priorità ai futuri settori per le strutture economiche digitali;

i fondi rimanenti "a pioggia"; chiede che i migliori siano selezionati e sostenuti nella loro crescita; suggerisce di dare la priorità ai futuri settori per le strutture economiche digitali; ritiene che l'attuale politica di finanziamento debba essere ulteriormente sviluppata in maniera più efficiente e che debba superare qualsiasi cultura della compartimentazione dei finanziamenti alla ricerca;

Or. en



5 bis. sottolinea che il turismo costituisce un settore economico strategico per l'Europa, dal momento che genera più del 10 % del PIL europeo e rappresenta più del 9 % dell'occupazione totale dell'UE; rileva tuttavia che rimane uno dei settori meno digitalizzati dell'Unione e che vi è un grande potenziale non sfruttato per la trasformazione digitale del settore; sottolinea la necessità di ulteriori investimenti in strumenti e tecniche intelligenti che possano migliorare l'esperienza del consumatore e promuovere la transizione verso un ecosistema del turismo più digitale e sostenibile, migliorando fra l'altro la gestione delle destinazioni a beneficio delle società e delle economie locali e dei turisti, nonché contribuire a dirigere i flussi turistici verso le regioni meno sviluppate e in tutte le stagioni e migliorare la preparazione alle crisi, quali le pandemie, le condizioni atmosferiche estreme e altri disastri naturali o causati dall'uomo, e la loro gestione; sottolinea che al fine di garantire la competitività globale dell'Europa come destinazione turistica, sono fondamentali sforzi

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coordinati per promuovere una cultura digitale innovativa nelle PMI del settore turistico, che costituiscono il 90 % dell'ecosistema del turismo; rammenta l'importanza di migliorare l'accesso alle tecnologie digitali e di sostenere i programmi per le PMI nell'industria culturale e creativa, che è strettamente legata al turismo; deplora che la Commissione non abbia incluso il turismo nella strategia europea per i dati e ritiene che l'integrazione del turismo nella legge sulla governance dei dati possa consentire alle imprese turistiche di partecipare pienamente all'innovazione e alla digitalizzazione; ritiene che la digitalizzazione del patrimonio culturale potrebbe creare sinergie utili e vantaggiose con il settore del turismo; sottolinea che la trasformazione digitale nel settore turistico dovrebbe tutelare la qualità dei servizi del settore, come quelli forniti dalle guide turistiche certificate, che in alcuni casi sono illegalmente sostituiti dall'economia collaborativa, e chiede alla Commissione di affrontare la questione in modo efficace a livello europeo;

Or. en

Emendamento 67Eva Kaili, Robert Hajšel, Patrizia Toia, Marina Kaljurand, Maria-Manuel Leitão-Marques, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. mette in guardia contro l'utilizzo da parte delle grandi imprese Big Tech di tecnologie predittive o di tecniche di manipolazione della percezione per finalità di mercato e si impegna a garantire che i dati personali sensibili, i dati relativi alle transazioni e i metadati non saranno utilizzati a fini di lucro dalle grandi società senza che i cittadini ne siano consapevoli e abbiano accordato il

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proprio consenso; chiede che tali tecniche siano inserite al livello più alto della scala di rischio proposta dalla Commissione in considerazione della loro natura specifica ed estremamente sensibile, nonché dei loro potenziali usi impropri; chiede al comitato europeo per la protezione dei dati di pubblicare degli orientamenti in merito e sottolinea la necessità di tutelare la trasparenza algoritmica delle tecnologie e delle applicazioni di IA; sottolinea la necessità di istituire un sistema di tracciabilità accurato dei sistemi di IA che sia sottoposto al controllo umano e comprensibile ai consumatori e soddisfi le ragionevoli aspettative dei titolari dei dati;

Or. en

Emendamento 68Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Sara Skyttedal, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Angelika Niebler, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 6


6. chiede di porre fine all'esodo di start-up che non ricevono ulteriori finanziamenti in Europa ma li trovano altrove;

6. sottolinea la mancanza di finanziamenti con capitale di rischio europei, il ruolo sproporzionatamente importante degli enti pubblici nei finanziamenti attuali e le significative differenze negli ecosistemi delle start-up e dei finanziamenti disponibili fra gli Stati membri; esorta a un approccio globale europeo fondato su un regime fiscale competitivo e su normative favorevoli agli investitori, al fine di garantire l'accesso ai finanziamenti per le start-up europee promettenti in tutte le fasi di crescita;

Or. en

Emendamento 69Paolo Borchiaa nome del gruppo IDProgetto di parere

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Paragrafo 6



6. chiede di valutare più attentamente il mercato delle start-up per evitare che le migliori esperienze nascenti si sviluppino al di fuori del territorio europeo;

Or. it




6. chiede di porre fine all'esodo di start-up che non ricevono ulteriori finanziamenti in Europa ma li trovano altrove; chiede di migliorare il quadro fiscale per i capitali di rischio in Europa; chiede di fermare l'esodo delle giovani imprese europee che lasciano l'UE perché non ricevono finanziamenti in seguito al loro ingresso sul mercato;

Or. en




6. sottolinea il divario sostanziale relativo agli investimenti nei confronti delle innovazioni digitali, che costituisce un notevole ostacolo al successo della crescita delle start-up; chiede di porre fine all'esodo di start-up che non ricevono ulteriori finanziamenti in Europa ma li trovano altrove; prende atto dell'iniziativa per l'innovazione e la crescita digitali, che istituisce il primo strumento di investimento regionale mirato

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specificatamente alle innovazioni digitali e alla crescita delle start-up digitali nella regione dell'Europa centrale, orientale e sudorientale; esorta allo sviluppo di iniziative dell'UE analoghe mirate a raccogliere finanziamenti e competenze, a migliorare i finanziamenti e l'accesso ai servizi di consulenza per la fase preliminare e la crescita di start-up innovative ad elevatissimo contenuto tecnologico, ad alto rischio e con elevato potenziale di crescita, a offrire assistenza tecnica agli organismi pubblici, a rafforzare la relativa capacità di progettare, sviluppare e attuare programmi di innovazione digitale e a rafforzare gli investimenti strategici in un ambiente favorevole alle innovazioni e all'imprenditorialità digitali, con attenzione alle infrastrutture digitali transfrontaliere e ai progetti sulle competenze digitali;

Or. en

Emendamento 72Evžen Tošenovský, Elżbieta Kruk, Margarita de la Pisa CarriónProgetto di parereParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. ribadisce la necessità di sfruttare appieno tutti gli strumenti di finanziamento e di trarre vantaggio dalle sinergie create per le tecnologie digitali dai programmi di finanziamento dell'UE, ovvero Orizzonte Europa, Europa digitale, MCE-programma digitale e spaziale;

Or. en



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7. chiede investimenti massicci nei cluster di eccellenza;


sostiene pertanto la proposta della Commissione di promuovere l'istituzione di centri di eccellenza e di prova per migliorare le sinergie e le reti fra i centri di ricerca sull'IA, al fine di promuovere l'eccellenza, attrarre e trattenere i migliori ricercatori e sviluppare il livello della tecnologia;

suggerisce che oltre ai centri occorre compiere sforzi nella creazione e nel sostegno di strutture flessibili basate sulle reti, fondate sulla cooperazione fra gli istituti di istruzione superiore e l'industria per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale;

Or. en




7. chiede investimenti massicci nei cluster di eccellenza; chiede alla Commissione di agevolare lo sviluppo dei poli dell'innovazione digitale in tutti gli Stati membri, al fine di garantire lo sviluppo delle capacità, la condivisione delle migliori prassi nel campo dello sviluppo e della diffusione dell'IA e di mobilitare la ricerca e l'innovazione lungo tutta la catena del valore; riconosce che tali poli dell'innovazione digitale possono altresì contribuire ad attirare l'accesso al talento e alle capacità di ricerca nel settore dell'IA;

Or. en

Emendamento 75Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan

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Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 7



7. chiede investimenti massicci nei cluster di eccellenza; chiede alla Commissione e agli Stati membri di agevolare l'eccellenza europea nella ricerca e nello sviluppo dell'IA aumentando gli investimenti nella ricerca e agevolando una maggiore cooperazione fra le imprese innovative, l'istruzione superiore e gli istituti di ricerca; riconosce che la condivisione e il riutilizzo delle componenti delle applicazioni di IA incrementano l'utilizzo e l'adozione di soluzioni di IA;

Or. en




7. chiede investimenti massicci nei cluster di eccellenza, attraverso cui sia possibile ricercare, sviluppare, attuare e monitorare le iniziative dell'industria intelligente in maniera organizzata e tracciabile;

Or. en




7. chiede di valutare quali siano i cluster migliori su cui investire in maniera

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prioritaria;

Or. it



7 bis. sottolinea la necessità di consentire una ricerca globale in relazione a tutte le applicazioni e tecnologie di IA; chiede soluzioni legislative, quali spazi di sperimentazione normativa con un percorso di crescita per progetti pilota di successo, che garantiranno alle istituzioni sia private che pubbliche il diritto alla ricerca e allo sviluppo dell'IA per casi di utilizzo potenzialmente ad alto rischio;

Or. en



7 bis. chiede alla Commissione di avviare dialoghi transettoriali, dando priorità agli operatori del servizio pubblico, delle amministrazioni rurali e dell'assistenza sanitaria, al fine di presentare un piano d'azione che faciliti lo sviluppo, la ricerca e l'adozione delle applicazioni di IA;

Or. en

Emendamento 80Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell,

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Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 7 ter (nuovo)


7 ter. sottolinea l'importanza della ricerca di base sui fondamenti dell'IA; rileva che le attuali applicazioni di IA commerciali sono basate sulla ricerca avviata decenni fa;

Or. en



7 ter. chiede maggiori investimenti nella ricerca, nell'innovazione, nella scienza e nella comunità scientifica, che è la forza motrice della rivoluzione tecnologica e digitale;

Or. en



8. chiede misure volte a porre fine alla fuga di cervelli e ad attrarre le menti migliori nell'UE;

8. chiede che le condizioni dell'ecosistema digitale dell'UE composto da università, centri di ricerca, incubatori aziendali e imprese siano migliorate per evitare la fuga di cervelli degli esperti europei e per attrarre le menti migliori nell'UE;

Or. en

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8. chiede misure volte ad affrontare la fuga di cervelli e ad attrarre le menti migliori nell'UE, fermi restando i sistemi nazionali del mercato del lavoro e le competenze delle parti sociali;

Or. en




8. chiede misure volte a porre fine alla fuga di cervelli per valorizzare il capitale umano espresso dai cittadini europei potendosi permettere un'indipendenza intellettuale, completando il quadro attraendo ulteriore esperienza da persone provenienti da paesi extra-UE; e ad attrarre le menti migliori nell'UE;

Or. it




8. chiede misure volte a porre fine alla fuga di cervelli e ad attrarre le menti migliori nell'UE; ritiene che la nuova agenda per le competenze per l'Europa

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debba far fronte alle sfide dell'adattamento e dell'aumento delle nuove qualifiche che rafforzano la transizione verde e digitale, tenendo conto anche degli aspetti etici dell'IA;

Or. en




8. chiede misure e forti incentivi volti a porre fine alla fuga di cervelli e ad attrarre le menti migliori nell'UE; raccomanda investimenti adeguati nella ricerca pubblica, destinati in particolare agli stipendi dei ricercatori;

Or. en



8 bis. riconosce l'esigenza di tutelare i cittadini e i lavoratori potenzialmente a rischio di dislocazione a causa dell'IA; chiede alla Commissione di sviluppare strategie volte a gestire la transizione digitale sostenendo programmi di riqualificazione, migliorando l'istruzione professionale, garantendo un maggiore accesso al talento e fornendo formazione permanente per la forza lavoro presente e futura, con particolare attenzione alle PMI; rileva che l'istruzione e la trasparenza delle nuove tecnologie basate sui dati sono importanti per consentire ai lavoratori di capire l'attuazione equa e

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parteciparvi; evidenzia il diritto dei dipendenti di conoscere dove e come vengono raccolti i loro dati; chiede alle parti sociali di esplorare il potenziale della digitalizzazione, dei dati e dell'IA per aumentare la produttività sostenibile, migliorare il benessere della forza lavoro nel rispetto dei diritti dei lavoratori e investendo nella sensibilizzazione e nei programmi di alfabetizzazione digitale;

Or. en



8 bis. suggerisce che l'UE debba assicurare standard minimi relativamente alle condizioni di lavoro eque dei lavoratori delle piattaforme, in linea con il pilastro europeo dei diritti sociali, quale requisito per consentire l'accesso delle piattaforme al mercato unico digitale dell'UE; suggerisce che l'UE introduca norme che controllino la crescente digitalizzazione del monitoraggio sul posto di lavoro e che introduca inoltre meccanismi e metodologie per valutare i rischi pertinenti, che sono aumentati a causa della crescente sovrapposizione fra ambiente domestico e lavorativo; chiede all'UE di istituire contratti collettivi di lavoro e meccanismi di protezione ombrello per tutti i lavoratori delle piattaforme;

Or. en


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8 bis. chiede valutazioni di impatto sulle conseguenze di un futuro digitale sulle persone; rammenta che coloro che sono privi di competenze digitali sono lasciati indietro e che l'infrastruttura digitale non può evolvere e funzionare senza operatori competenti; chiede la mitigazione dell'impatto negativo tramite la riqualificazione e il miglioramento delle competenze; sottolinea che occorre tenere in considerazione la dimensione di genere, data l'insufficiente presenza di donne nell'ambito delle discipline STEM e nelle imprese digitali;

Or. en

Emendamento 90Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Angelika Niebler, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 8 bis (nuovo)


8 bis. sottolinea che il potenziale di crescita dell'Europa sarà determinato dalle competenze digitali della popolazione e delle imprese; prende atto delle carenze di competenze attualmente visibili sul mercato del lavoro europeo e della necessità di ovviare a tali carenze attraverso la riqualificazione e il miglioramento delle competenze; chiede una maggiore attenzione alla riqualificazione e al miglioramento delle competenze e delle capacità digitali all'interno dei sistemi di istruzione nazionali;

Or. en

Emendamento 91Patrizia Toia, Eva KailiProgetto di parereParagrafo 8 bis (nuovo)

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8 bis. chiede l'adozione di misure volte ad aumentare e sostenere i progetti e le iniziative di formazione per le donne nel settore digitale, nonché i progetti e le iniziative per l'occupazione e i percorsi di carriera delle donne nel settore digitale;

Or. en

Emendamento 92Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Angelika Niebler, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 8 ter (nuovo)


8 ter. esorta a un approccio esteso a tutta la società nei confronti della cibersicurezza; sottolinea che i nuovi approcci alla cibersicurezza dovrebbero essere progettati sulla base della resilienza e dell'adattabilità agli sforzi e agli attacchi; sottolinea il ruolo della cibersicurezza quale quadro in cui tutto deve funzionare in modo sinergico, dalla progettazione del sistema e l'usabilità, all'istruzione e formazione dei cittadini; sottolinea la necessità di includere elementi di cibersicurezza in tutte le politiche settoriali;

Or. en



8 ter. sottolinea che il 90 % dei lavori richiede competenze digitali di base,

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mentre il 42 % dei cittadini dell'UE è carente in tali competenze di base1 bis;

_________________1 bis https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/digital-economy-and-society-index-desi

Or. en

Emendamento 94Carlos Zorrinho, Lina Gálvez Muñoz, Nicolás González Casares, Adriana Maldonado López, Maria-Manuel Leitão-Marques, Patrizia Toia, Miapetra Kumpula-Natri, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 8 quater (nuovo)


8 quater. chiede di promuovere la creazione e l'espansione delle conoscenze digitali e il sostegno ai programmi e alle reti di ricerca create fra le università europee, al fine di aiutare le imprese e gli imprenditori europei ad attirare i migliori talenti e a diventare l'avanguardia dell'innovazione digitale nel mondo; sottolinea che le carenze e gli squilibri fra domande e offerta di competenze possono essere evitati migliorando e agevolando le connessioni fra i sistemi di istruzione e di formazione e le esigenze di innovazione delle imprese;

Or. en

Emendamento 95Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 8 quater (nuovo)


8 quater. sostiene pienamente l'obiettivo della Commissione di incrementare il numero di donne nel settore della tecnologia;

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Or. en

Emendamento 96Carlos Zorrinho, Lina Gálvez Muñoz, Adriana Maldonado López, Maria-Manuel Leitão-Marques, Miapetra Kumpula-Natri, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Patrizia Toia, Ismail Ertug, Eva KailiProgetto di parereParagrafo 8 quinquies (nuovo)


8 quinquies. sottolinea che ai fini del successo della nuova ondata di digitalizzazione, una delle sfide cruciali è fornire adeguate abilità digitali per il settore digitale europeo; rammenta che le donne sono sottorappresentate in tutti i livelli del settore digitale in Europa, dagli studi universitari (32 % nelle lauree di primo e secondo livello o di livelli equivalenti) fino alle posizioni accademiche di maggior rilievo (15 %) e che il divario è maggiore per quanto riguarda le competenze e l'occupazione specializzate nel settore delle TIC, in cui nell'UE le donne rappresentano solo il 18 %2 bis;

_________________2 bis https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/digital-economy-scoreboard-shows-women-europe-are-less-likely-work-or-be-skilled-ict

Or. en



9. riconosce che la diffusione dell'IA è fondamentale per la competitività europea nell'era digitale; sottolinea che, per facilitare l'adozione dell'IA in Europa, è


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necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato interno;

necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato interno; chiede la promozione di tecnologie di IA volte al miglioramento dei servizi pubblici con vantaggi collettivi; sottolinea che l'IA può contribuire a smantellare la compartimentazione collegando e semplificando i servizi pubblici per migliorare l'amministrazione a vantaggio dei cittadini e delle imprese, nonché a fornire banche di dati in tempo reale per i servizi e i processi decisionali;

Or. en



9. riconosce che la diffusione dell'IA è fondamentale per la competitività europea nell'era digitale; sottolinea che, per facilitare l'adozione dell'IA in Europa, è necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato interno;

9. riconosce che la diffusione dell'IA è fondamentale per la competitività europea nell'era digitale; sottolinea che, per facilitare l'adozione dell'IA in Europa, è necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato interno; è persuasa che la creazione di un quadro normativo europeo chiaro e certezza giuridica a lungo termine aumenterà la fiducia dei consumatori, del settore pubblico e delle imprese nell'IA e che ciò accelererà l'adozione dell'IA nei vari settori;

Or. en



9. riconosce che la diffusione dell'IA è fondamentale per la competitività europea nell'era digitale; sottolinea che, per

9. riconosce che la diffusione dell'IA è fondamentale per la competitività europea nell'era digitale; sottolinea che, per

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facilitare l'adozione dell'IA in Europa, è necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato interno;

facilitare l'adozione dell'IA in Europa, è necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato interno, garantire la sicurezza dei dati dei cittadini europei e assicurare che essi non siano trattati da organismi esterni all'UE per fini di lucro e/o politici o utilizzati per addestrare gli algoritmi condivisi con i regimi autoritari;

Or. en




9. riconosce che la diffusione dell'IA è fondamentale per la competitività europea nell'era digitale; sottolinea che, per facilitare l'adozione dell'IA in Europa, è necessario un approccio comune europeo fondato su un approccio antropocentrico all'IA, sulla trasparenza e su chiare norme di responsabilità per evitare la frammentazione del mercato interno; sottolinea il potenziale del valore aggiunto europeo e il costo attuale della non-Europa nel settore dell'IA e della regolamentazione digitale;

Or. en





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necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato interno;

necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato interno; sottolinea che solamente un quadro normativo pienamente armonizzato, affidabile e antropocentrico nel settore dell'IA avrà le potenzialità per diventare un punto di riferimento legislativo a livello internazionale;

Or. en




9. riconosce che la diffusione di un'IA affidabile e antropocentrica è fondamentale per la competitività europea delle imprese europee nell'era digitale, poiché consente loro di fornire soluzioni innovative sul mercato e di crescere a livello globale; sottolinea che, per facilitare l'adozione dell'IA in Europa, è necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato unico;

Or. en




9. riconosce che la diffusione dell'IA è fondamentale per la competitività europea nell'era digitale; sottolinea che, per facilitare l'adozione dell'IA in Europa, è necessario un approccio comune europeo per evitare la frammentazione del mercato interno, allo stesso tempo valorizzando le specificità dei centri di eccellenza presenti in diversi paesi membri;

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Or. it



9 bis. sottolinea che l'interoperabilità agevola la cooperazione transfrontaliera, la promozione di norme europee e un'attuazione efficace delle politiche e che ha il potenziale per contribuire in modo decisivo a evitare barriere elettroniche transfrontaliere, assicurando altresì la creazione di servizi pubblici comuni nuovi, o il consolidamento di quelli già in fase di sviluppo, a livello dell'Unione; rammenta che per eliminare la frammentazione dei servizi europei e sostenere le libertà fondamentali e l'applicazione del riconoscimento reciproco nell'UE, è opportuno promuovere un approccio olistico transfrontaliero e transettoriale all'interoperabilità nel modo più efficace possibile e più rispondente alle esigenze degli utenti finali;

Or. en



9 bis. asserisce che la maggiore digitalizzazione porterà a nuovi fabbisogni energetici, ma contribuirà altresì ad aumentare l'efficienza fornendo una migliore comprensione dei processi e facendo da guida per il relativo miglioramento; riconosce che l'IA può

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contribuire a individuare le aree suscettibili di miglioramento in termini energetici ai fini del risparmio energetico e sui costi; sottolinea inoltre che l'IA può contribuire meglio a misurare l'efficienza energetica e a migliorare la gestione energetica e l'accesso allo stoccaggio dell'energia rinnovabile;

Or. en



9 bis. riconosce che l'intelligenza artificiale è una delle tecnologie fondamentali per la futura innovazione, la crescita economica sostenibile e il benessere; sottolinea che in un'economia globalizzata, l'Europa deve assumere una posizione di guida nella ricerca sull'intelligenza artificiale e nello sviluppo delle applicazioni di IA per rimanere competitiva e conseguire la sovranità digitale;

Or. en



9 ter. rammenta che la digitalizzazione delle amministrazioni e dei servizi pubblici è di importanza cruciale per ridurre gli oneri amministrativi a carico dell'industria dell'UE, PMI comprese, e dei cittadini in generale, rendendo le loro interazioni con le autorità pubbliche più rapide, più semplici e meno costose, e aumentando l'efficienza, la trasparenza e

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la qualità dei servizi erogati, migliorando nel contempo l'efficienza della spesa pubblica; raccomanda, in linea con il principio di autonomia strategica, l'utilizzo di software open source o di software dell'UE nelle amministrazioni pubbliche europee; sottolinea che le norme comuni, le architetture modulari e l'utilizzo di software open source nel settore pubblico agevolano la diffusione e lo sviluppo di strumenti e capacità digitali strategici, aumentando la fiducia e garantendo la trasparenza; sottolinea che i software, i dati e gli strumenti generati dal settore pubblico o finanziati dal settore pubblico dovrebbero essere riutilizzabili e apertamente accessibili, per quanto ciò sia conforme ai diritti fondamentali;

Or. en

Emendamento 108Nicola BeerProgetto di parereParagrafo 9 ter (nuovo)


9 ter. sottolinea l'importanza di evitare la generazione di incertezza sulle modalità di utilizzo delle tecnologie di IA; riconosce che i soggetti interessati nella ricerca, le politiche industriali e la società necessitano di un quadro legislativo chiaro e facilmente comprensibile che disciplini l'utilizzo dell'IA ove necessario;

Or. en

Emendamento 109Nicola BeerProgetto di parereParagrafo 9 quater (nuovo)


9 quater. chiede la creazione di un ecosistema digitale in cui le PMI possono

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partecipare all'innovazione tecnologica in materia di IA; sottolinea che le PMI avranno bisogno di orientamenti chiari e certezza giuridica in merito alle modalità di adozione delle nuove normative; rammenta che qualsiasi nuovo onere normativo è tanto più gravoso e dispendioso per le PMI e che pertanto le PMI devono essere alleggerite due volte tanto di tali oneri;

Or. en

Emendamento 110Nicola BeerProgetto di parereParagrafo 9 quinquies (nuovo)


9 quinquies. sottolinea l'importanza di un approccio comune europeo; rammenta che secondo le stime del Servizio Ricerca del Parlamento europeo un approccio comune europeo relativo agli aspetti etici dell'IA potrebbe creare fino a 294,9 miliardi di EUR in PIL aggiuntivo e 4,6 milioni di posti di lavoro nell'UE entro il 2030;

Or. en



10. ritiene che l'accesso ai big data sia essenziale per lo sviluppo dell'IA; chiede un nuovo approccio alla regolamentazione dei dati;

10. ritiene che l'accesso ai big data, ai servizi di cloud e alle capacità di calcolo sia essenziale per lo sviluppo dell'IA;

Or. en

Emendamento 112Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Tomas Tobé, Sara Skyttedal, Cristian-Silviu Buşoi,

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Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 10



10. ritiene che l'accesso ai dati per l'addestramento di alta qualità sia essenziale per lo sviluppo dell'IA; sottolinea che alle imprese e ai ricercatori dovrebbe essere data maggiore libertà di utilizzo dei dati con minori interferenze normative; chiede un nuovo approccio alla regolamentazione dei dati che dia maggiore priorità all'innovazione e alla competitività, conferendo alle imprese maggiore libertà nell'utilizzo dei dati non ritenuti ad alto rischio, unitamente a norme chiare ed equilibrate in materia di DPI e protezione dei segreti commerciali;

Or. en




10. ritiene che l'accesso ai big data sia essenziale per lo sviluppo dell'IA; chiede un nuovo approccio alla regolamentazione dei dati; sottolinea la necessità di garantire che qualsiasi futura legislazione in materia di IA tenga conto delle norme esistenti sancite dal diritto dell'Unione e dalla giurisprudenza della CGUE e che sia conforme a esse; sottolinea che la localizzazione dei dati nell'Unione europea rappresenta un passo importante verso l'autonomia strategica e la riduzione delle emissioni dell'UE; è fermamente convinta che la regolamentazione della governance dei dati dovrebbe comprendere un obbligo di trattare i dati nell'UE e un obbligo per gli intermediari di stabilirsi nell'UE;

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rammenta la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea nella causa Schrems II C-311/18, del 16 luglio 2020;

Or. en




10. ritiene che l'accesso ai big data sia essenziale per lo sviluppo dell'IA; chiede un nuovo approccio alla regolamentazione dei dati; ritiene pertanto che i dati dovrebbero essere al centro della digitalizzazione; è del parere che sia necessario un approccio equilibrato in riferimento all'accesso ai dati, che promuoverà l'innovazione e la condivisione dei dati su base volontaria, tutelando nel contempo altri interessi legittimi, quali il DPI, la riservatezza e i segreti commerciali; ritiene che al fine di sfruttare il potenziale dell'IA sia fondamentale sviluppare ulteriormente la regolamentazione dei dati al di là della prospettiva concettuale; chiede pertanto una nuova regolamentazione dei dati che tenga in considerazione il principio giuridico dei diritti di proprietà; sottolinea che qualsiasi futura regolamentazione dei dati deve porre l'accento in particolare sull'accesso ai dati da parte della ricerca e delle PMI secondo un approccio equilibrato che sostenga al meglio l'innovazione;

Or. en



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10. ritiene che l'accesso ai big data sia essenziale per lo sviluppo dell'IA; ribadisce la necessità di un nuovo approccio alla proprietà dei dati da parte dei titolari dei dati nel quadro dei sistemi basati sull'IA per garantire la riservatezza e il controllo dei dati aggregati o dei metadati costruiti sui punti di rilevamento che contengono informazioni fra l'altro circa l'orario, il luogo e le transazioni; chiede un nuovo approccio alla regolamentazione dei dati; sottolinea che la riservatezza e la protezione dei dati devono essere garantite in tutte le fasi del ciclo di vita del sistema di IA e osserva che qualsiasi operazione di trattamento dei big data dovrebbe essere soggetta a un'esaustiva valutazione d'impatto della protezione dei dati ex ante;

Or. en

Emendamento 116Carlos Zorrinho, Maria-Manuel Leitão-Marques, Robert Hajšel, Josianne Cutajar, Csaba Molnár, Miapetra Kumpula-Natri, Adriana Maldonado López, Nicolás González Casares, Patrizia Toia, Lina Gálvez Muñoz, Ismail Ertug, Eva Kaili, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 10



10. ritiene che l'accesso ai big data sia essenziale per lo sviluppo dell'IA; chiede un nuovo approccio alla regolamentazione dei dati; sottolinea l'importanza della parità di condizioni e dell'interoperabilità a livello di UE nell'utilizzo di una quantità di dati industriali e pubblici che cresce esponenzialmente; rammenta il successo dell'economia dei dati dell'Unione e il fatto che lo sviluppo e la diffusione dell'IA dipendono in primo luogo da un ecosistema di TIC più ampio, dal superamento del divario digitale, dal miglioramento delle competenze e dalla riqualificazione della forza lavoro, dallo sviluppo dell'Internet delle cose, dalla

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fibra, dall'informatica quantistica e dalla blockchain;

Or. en



10 bis. osserva che la soluzione più efficiente per ridurre le distorsioni nei sistemi basati sui dati è assicurare che siano disponibili quanti più dati non personali possibile per addestrare tali sistemi, il che impone di limitare gli ostacoli inutili all'estrazione di testo e di dati e di agevolare gli usi transfrontalieri; osserva, inoltre, che i dati di dominio pubblico o liberamente concessi in licenza sono spesso utilizzati dagli sviluppatori di intelligenza artificiale e di apprendimento automatico in fase di selezione dei dati di addestramento, sia per la facilità di accesso che per evitare la potenziale esposizione alla responsabilità di violazione, il che crea una particolare forma di parzialità nella selezione dei dati di addestramento, che può spesso portare ad altre forme di pregiudizi più dannosi in termini di risultati; evidenzia la necessità di far fronte alle incertezze residue relative agli adempimenti di legge dell'estrazione di testo e di dati che gli sviluppatori potrebbero ancora affrontare;

Or. en



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10 bis. suggerisce che gli attori del settore pubblico e privato sviluppino e documentino i processi interni al fine di garantire che la progettazione, lo sviluppo e l'attuale impiego dei sistemi algoritmici siano trasparenti, spiegabili, verificabili e costantemente sottoposti a valutazione e prova, non solo per rilevare possibili errori tecnici, ma anche per individuare potenziali impatti di natura giuridica, sociale ed etica che i sistemi potrebbero causare;

Or. en

Emendamento 119Evžen Tošenovský, Elżbieta Kruk, Margarita de la Pisa CarriónProgetto di parereParagrafo 10 bis (nuovo)


10 bis. prende atto dell'attuale successo dell'impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo, un'iniziativa dell'UE che coinvolge sia Stati membri sia partner privati; accoglie con favore la proposta pubblicata di recente dalla Commissione di continuare a mantenere e far avanzare il ruolo di leader dell'UE nel supercalcolo e nell'informatica quantistica, fortemente necessari per lo sviluppo dell'IA in Europa;

Or. en



10 bis. rammenta che l'accesso ai dati deve risultare da un compromesso

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trasparente con i cittadini; riconosce che, acconsentendo all'utilizzo dei dati, i cittadini ottengono in contropartita migliori servizi di interesse generale e un'offerta più competitiva dal mercato; afferma che occorre garantire la trasparenza e il monitoraggio dell'utilizzo dei dati;

Or. en



10 bis. sottolinea che è imperativo che i lavoratori siano adeguatamente formati su come esercitare il loro diritto al rispetto dei propri dati personali; invita la Commissione a presentare una revisione del GDPR al fine di adottare misure più specifiche per garantire la protezione dei diritti e delle libertà dei lavoratori;

Or. en

Emendamento 122Eva Kaili, Robert Hajšel, Patrizia Toia, Marina Kaljurand, Maria-Manuel Leitão-Marques, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 10 ter (nuovo)


10 ter. chiede che qualsiasi sistema di intelligenza artificiale, robotica e tecnologie correlate sia sviluppato, diffuso o utilizzato con la riservatezza come impostazione predefinita e in maniera tale da evitare l'eventuale identificazione delle persone attraverso i dati precedentemente trattati sulla base dell'anonimato o di pseudonimi, nonché la generazione di nuovi dati dedotti e potenzialmente sensibili e di forme di categorizzazione

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mediante processi automatizzati (metadati); chiede alla Commissione di sviluppare solide tecniche per l'utilizzo dell'anonimizzazione e della pseudonimizzazione e di individuare le migliori prassi che soddisfaranno i requisiti di trattamento del GDPR;

Or. en



10 ter. sottolinea che la condivisione dei dati dovrebbe essere utilizzata per rafforzare la concorrenza; sottolinea la necessità di adeguate misure di salvaguardia contro i fallimenti di mercato nei mercati dei dati; propone che la Commissione approfitti della revisione degli orientamenti orizzontali e verticali sulla concorrenza per introdurre nuovi strumenti volti a contrastare l'eccessiva concentrazione del mercato, inerente ai mercati dei dati, compresi, inter alia, il monitoraggio continuo dei mercati a rischio e, ove necessario, la regolamentazione ex ante;

Or. en



10 ter. sottolinea che la tutela della riservatezza e la protezione dei dati devono essere garantite in tutte le fasi del ciclo di vita del sistema di IA; sottolinea che qualsiasi iniziativa legislativa futura

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in materia di IA dovrebbe consentire alle persone di avere il pieno controllo sui propri dati e garantire che i dati che le riguardano non saranno utilizzati per recar danno o discriminare sulla base del sesso, della razza, del colore della pelle, dell'origine etnica o sociale, della lingua, della religione, dell'orientamento sessuale, delle opinioni politiche o alle convinzioni personali;

Or. en



10 quater. sottolinea la specificità del settore sanitario; concorda con la Commissione sul fatto che i cittadini dovrebbero disporre di un accesso sicuro a un registro elettronico completo dei propri dati sanitari e che dovrebbero mantenere il controllo sui dati personali sanitari e avere la possibilità di condividerli in sicurezza con i soggetti terzi autorizzati, mentre l'accesso non autorizzato dovrebbe essere vietato, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati; afferma, inoltre, che i dati dovrebbero essere conservati su server locali sicuri ed essere trattati da organismi indipendenti; sottolinea che le compagnie di assicurazione o qualsiasi altro fornitore di servizi non dovrebbero essere autorizzati a utilizzare i dati delle applicazioni della sanità elettronica allo scopo di discriminare nella fissazione dei prezzi, poiché ciò violerebbe il diritto fondamentale di accesso alla salute;

Or. en

Emendamento 126Eva Kaili, Robert Hajšel, Patrizia Toia, Marina Kaljurand, Maria-Manuel Leitão-

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Marques, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 10 quater (nuovo)


10 quater. sottolinea caldamente la necessità di tutelare i consumatori dalle pratiche di microtargeting e suggerisce che tale necessità sia segnalata e associata al diritto di richiedere una relazione sull'utilizzo delle analisi comportamentale applicata per selezionare i consumatori; è del parere che le pratiche di pubblicità mirata dovrebbero essere spiegabili e offrire ai consumatori la possibilità di scegliere il livello/la percentuale personalizzata desiderata di microtargeting (ad esempio in una percentuale da 0 a 100 %); ritiene fermamente che l'uso di tali pratiche dovrebbe essere sottoposto a garanzie specifiche quali il consenso informato ed esplicito del loro proprietario, che dovrebbe avere il diritto di accedere a mezzi di ricorso efficaci in caso di uso improprio;

Or. en

Emendamento 127Mikuláš Peksaa nome del gruppo Verts/ALEProgetto di parereParagrafo 10 quater (nuovo)


10 quater. ritiene che la protezione dei dati personali dovrebbe essere una priorità in qualsiasi momento; sottolinea che il principio da applicare dovrebbe essere la minimizzazione dei dati, seguita dalla limitazione delle finalità, in totale conformità del GDPR;

Or. en

Emendamento 128

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Paolo Borchiaa nome del gruppo IDProgetto di parereParagrafo 11


11. mette in guardia contro un'eccessiva regolamentazione dell'IA; ricorda che la regolamentazione deve essere equilibrata, agile, costantemente valutata e basata su una regolamentazione non vincolante tranne che per i settori ad alto rischio;

11. ritiene che in un settore così dirompente e potenzialmente di grande impatto per le persone sia importante fissare un quadro normativo definito ed equilibrato in cui gli operatori possano lavorare con regole certe e che impattino responsabilmente la vita delle persone;

Or. it




11. mette in guardia contro un'eccessiva regolamentazione dell'IA e scoraggia un approccio indifferenziato alla regolamentazione; ricorda che la regolamentazione deve essere equilibrata, agile, proporzionata e basata sugli attuali strumenti legislativi e sulle migliori pratiche tranne che per i settori ad alto rischio, per cui dovrebbe essere elaborato un nuovo approccio normativo;

Or. en



11. mette in guardia contro un'eccessiva regolamentazione dell'IA; ricorda che la regolamentazione deve

11. evidenzia l'esigenza di assicurare che l'IA sia sviluppata e applicata nel contesto di un adeguato quadro normativo

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essere equilibrata, agile, costantemente valutata e basata su una regolamentazione non vincolante tranne che per i settori ad alto rischio;

comune a livello di UE, che promuova l'innovazione e rispetti i valori dell'Unione e i diritti fondamentali, nonché i principi etici come la responsabilità e la trasparenza; ricorda che la regolamentazione deve essere proporzionata, equilibrata, agile, adeguata alle esigenze future e costantemente valutata; chiede un livello di regolamentazione adeguato, in particolare per i settori ad alto rischio; sottolinea che la certezza giuridica favorisce lo sviluppo tecnologico e la fiducia dei cittadini nelle nuove tecnologie, il che è essenziale per la rapida digitalizzazione delle industrie, dell'economia e della società dell'UE; sottolinea che un quadro normativo ambizioso può stimolare l'innovazione nel settore dell'IA fissando limiti e norme chiare, specialmente per le PMI; ritiene che l'approccio basato sul rischio non dovrebbe limitarsi alle applicazioni di IA ad alto rischio e a basso rischio, ma dovrebbe piuttosto essere adattato proporzionatamente al livello di rischio affinché corrisponda alle varie applicazioni di IA, al settore in oggetto e ai relativi rischi;

Or. en




11. mette in guardia contro un'eccessiva regolamentazione dell'IA; ricorda che la regolamentazione deve essere equilibrata, agile, costantemente valutata e basata su una regolamentazione non vincolante tranne che per i settori ad alto rischio; sottolinea che qualsiasi regolamentazione deve essere abbastanza flessibile da non risultare eccessiva e dunque rallentare il progresso attuale e futuro nel campo dell'IA, in particolare

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nei settori con un rischio molto basso di impatto negativo; sottolinea che la regolamentazione dell'IA deve essere proporzionata al rischio che si prefigge di ridurre;

Or. en




11. mette in guardia contro un'eccessiva regolamentazione dell'IA; ricorda che la regolamentazione deve essere equilibrata, agile, costantemente valutata e basata su una regolamentazione non vincolante tranne che per i settori ad alto rischio; chiede un approccio normativo che non sia basato su un'istantanea dello sviluppo tecnologico ad oggi, ma che si sforzi di formulare norme applicabili alle svolte e ai fenomeni tecnologici futuri; chiede che la regolamentazione dell'IA sia tecnologicamente neutra e proporzionata;

Or. en




11. mette in guardia contro un'eccessiva regolamentazione dell'IA; chiede che l'approccio all'IA basato sul rischio sia applicato come principio guida; ricorda che la regolamentazione deve essere equilibrata, agile, costantemente valutata e basata su una regolamentazione non vincolante, in

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particolare sull'autoregolamentazione e sulle pratiche su base volontaria, come l'etichettatura facoltativa; riconosce tuttavia che potrebbe essere necessario un quadro legislativo per categorie rigorosamente limitate di IA ad alto rischio;

Or. en




11. mette in guardia contro un'eccessiva regolamentazione dell'IA; ricorda che la regolamentazione deve essere equilibrata, agile, costantemente valutata e basata su una regolamentazione non vincolante tranne che per i settori ad alto rischio; riconosce che un approccio normativo alla definizione di rischio incentrato solamente sui settori ad alto rischio (sanità, trasporti, energia e talune sezioni del settore pubblico) e sugli utilizzi o sulle finalità ad alto rischio può comportare potenziali lacune;

Or. en



11 bis. raccomanda che la determinazione del livello di rischio e la classificazione dei settori come ad alto o basso rischio risulti sempre da una valutazione imparziale, regolamentata, inclusiva, indipendente ed esterna che tenga conto

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dei danni etici derivanti dall'intelligenza artificiale, dalla robotica e dalle tecnologie correlate che possono manifestarsi nella società, a causa di una cattiva progettazione (non etica), di un'applicazione inappropriata o di un uso improprio; ritiene che tale valutazione debba bilanciare i principi astratti con elementi specifici; raccomanda fortemente un dibattito ampio e inclusivo e una consultazione con i soggetti interessati, che contribuiranno a creare fiducia fra i cittadini in merito alla valutazione e alla classificazione dei rischi;

Or. en

Emendamento 136Henna Virkkunen, Sven Schulze, Pernille Weiss, Isabel Wiseler-Lima, Eva Maydell, Pilar del Castillo Vera, Edina Tóth, Sara Skyttedal, Cristian-Silviu Buşoi, Ioan-Rareş Bogdan, Ivan Štefanec, Riho TerrasProgetto di parereParagrafo 11 bis (nuovo)


11 bis. rammenta che l'IA e le altre tecnologie digitali vengono sempre sviluppate in un contesto internazionale; osserva che una regolamentazione poco chiara e frammentata spingerà le imprese innovative a sviluppare i propri prodotti e servizi al di fuori dell'Europa; sottolinea l'importanza del libero flusso di dati attraverso le frontiere; sostiene l'obiettivo della Commissione di affrontare gli ostacoli irragionevoli ai flussi di dati internazionali e le restrizioni cui le imprese europee sono soggette nei paesi terzi;

Or. en


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11 bis. ritiene che i dati biometrici dovrebbero essere classificati al livello più alto della scala di rischio proposta dalla Commissione, per via della loro natura specifica ed estremamente sensibile e del potenziale uso improprio che se ne potrebbe fare; è fermamente convinto che l'uso dei dati biometrici dovrebbe essere sottoposto a garanzie specifiche quali il consenso informato ed esplicito del loro proprietario, nonché l'accesso a mezzi di ricorso efficaci in caso di uso improprio di tali dati;

Or. en



11 bis. chiede garanzie atte ad assicurare che sia sempre presente il controllo umano sugli algoritmi e ad assicurare che siano in funzione meccanismi di ricorso adeguati ed efficaci; chiede, a tale proposito, di garantire che gli algoritmi siano apertamente verificabili; chiede che siano vietati gli algoritmi di riconoscimento facciale per i gravi danni che arrecano ai diritti fondamentali delle persone;

Or. en



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11 bis. osserva che le tecnologie basate sui dati, compresa l'IA, stanno diventando la forza dominante dell'economia digitale; afferma che qualsiasi quadro normativo dovrà affrontare la questione della produzione e dell'utilizzo, dell'interoperabilità, della condivisione dei dati e dell'accesso ad essi, della riqualificazione della forza lavoro e della gestione dei dati, in particolare per le PMI;

Or. en



11 bis. sottolinea che la regolamentazione in vigore in settori fondamentali quali l'industria automobilistica, la finanza, la sanità, l'aviazione e i trasporti dovrebbe essere applicata ogni qualvolta sia possibile; suggerisce che tali regolamentazioni siano riviste e aggiornate, se del caso, al fine di includere i recenti progressi tecnologici;

Or. en

Emendamento 141Eva Kaili, Robert Hajšel, Patrizia Toia, Marina Kaljurand, Maria-Manuel Leitão-Marques, Ivo HristovProgetto di parereParagrafo 11 ter (nuovo)


11 ter. chiede alla Commissione di determinare il livello di rischio dei settori tenendo conto dei rischi non quantificabili e di dedicare particolare attenzione all'individuazione e alla caratterizzazione del pericolo, alla

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valutazione della probabilità che esso si verifichi e alla caratterizzazione del rischio; chiede alla Commissione di rivolgere particolare attenzione a valutare accuratamente tutte le incertezze e di segnalarle in maniera trasparente, anche qualora esse non possano essere oggetto di modelli o espresse in termini quantitativi; chiede alla Commissione di applicare i requisiti etici proposti dal gruppo di esperti di alto livello nell'ambito della gestione del rischio e di valutare la necessità di introdurre un approccio precauzionale nei confronti dei rischi di alto livello o potenzialmente irreversibili;

Or. en

Emendamento 142Nicola BeerProgetto di parereParagrafo 11 ter (nuovo)


11 ter. suggerisce che all'IA si applichi una distinzione per categorie di casi di utilizzo; suggerisce che i nuovi casi di utilizzo che non sono contemplati dalle normative vigenti siano classificati a seconda del loro rischio potenziale, che si basa su un quadro chiaro e trasparente; chiede che soltanto i sistemi di IA ad alto rischio siano oggetto di un'eventuale regolamentazione;

Or. en



11 ter. sostiene la creazione di un "ecosistema di fiducia", come affermato

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nel Libro bianco della Commissione sull'IA, che dovrebbe dare ai cittadini sufficiente sicurezza per adottare le applicazioni dell'IA e fornire alle imprese e alle organizzazioni pubbliche la certezza giuridica per innovare nella diffusione dell'IA;

Or. en

Emendamento 144Nicola BeerProgetto di parereParagrafo 11 quater (nuovo)


11 quater. ritiene necessario creare un ecosistema che consenta la ricerca nel campo dell'IA da parte delle istituzioni pubbliche e private, al fine di sviluppare la prossima generazione dell'IA negli spazi di sperimentazione normativa, che consentirebbero la ricerca nel campo dell'IA anche nei casi di utilizzo potenzialmente ad alto rischio;

Or. en



12. chiede l'istituzione di un'Agenzia europea per l'innovazione dirompente che si concentri sulla ricerca di prima fase.

soppresso

Or. en


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soppresso

Or. en




12. sottolinea che la sovranità e l'autonomia strategica dell'Unione necessitano di ingenti investimenti nella ricerca e nell'innovazione, in particolare nella ricerca e nello sviluppo pubblici di alta qualità e nell'innovazione, segnatamente nelle tecnologie abilitanti fondamentali e nelle soluzioni innovative dirompenti; rammenta che gli Stati membri devono rispettare l'impegno di investire il 3 % del PIL nella ricerca e nello sviluppo, al fine di garantire l'autonomia strategica dell'Unione nel settore del digitale; chiede l'istituzione di un'Agenzia europea per l'innovazione dirompente che si concentri sulla ricerca di prima fase;

Or. en




12. chiede l'istituzione di un'Agenzia europea per l'innovazione dirompente che si concentri sulla ricerca di prima fase; accoglie, a tal proposito, molto favorevolmente i piani per sviluppare ulteriormente il Consiglio europeo per

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l'innovazione nel quadro di Orizzonte Europa 2021-2027 in un Consiglio a pieno titolo, che offra uno sportello unico per le start-up, con strumenti di finanziamento migliorati e un servizio di accelerazione d'impresa, sulla base delle lezioni apprese durante la fase pilota;

Or. en




12. chiede di posticipare la valutazione sulla reale necessita dell'istituzione di un'Agenzia europea per l'innovazione dirompente che si concentri sulla ricerca di prima fase fino a quando questa tecnologia non sarà ad un livello di maturità più avanzata ed utilizzare i fondi totalmente per incentivare il supporto alle PMI;

Or. it



12 bis. sottolinea che la cibersicurezza è un elemento essenziale della trasformazione digitale dell'industria e della società dell'UE; sottolinea che è fondamentale proteggere le reti e le infrastrutture essenziali e che è necessario adottare misure rigorose ed elevati standard in termini di cibersicurezza per impedire le violazioni della sicurezza, le fughe di dati, l'inquinamento dei dati, gli attacchi informatici e l'uso improprio dei

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dati personali; sottolinea che una protezione efficace esige che l'UE e le istituzioni nazionali collaborino, con il sostegno dell'ENISA, al fine di garantire la sicurezza, l'integrità, la resilienza e la sostenibilità delle infrastrutture e delle reti di comunicazione elettronica essenziali, in particolare delle reti 5G; sostiene la necessità di attuare un approccio coordinato, fondato sulle pertinenti misure fondamentali raccomandate nel pacchetto di strumenti per la cibersicurezza del 5G, al fine di affrontare le sfide a livello di sicurezza relative a dette tecnologie e di individuare metodologie e strumenti comuni efficaci per attenuare i rischi legati alle reti 5G; sottolinea l'importanza della sovranità tecnologica europea in relazione alla cibersicurezza delle future reti di comunicazione elettronica; chiede di applicare, ove necessario, tutte le restrizioni pertinenti ai fornitori ad alto rischio per le risorse fondamentali definite come critiche e sensibili nelle valutazioni del rischio coordinate dell'Unione; ribadisce che è importante che gli Stati membri tengano conto della necessità di diversificare i fornitori al fine di evitare o limitare la dipendenza in misura preminente da un unico fornitore; invita la Commissione a valutare l'uso di protocolli e applicazioni di cibersicurezza basati sulla tecnologia blockchain per migliorare la resilienza, l'affidabilità e la solidità delle infrastrutture di intelligenza artificiale;

Or. en



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12 bis. chiede alla Commissione e agli Stati membri di prendere in considerazione la creazione di un'agenzia di regolamentazione europea per l'IA e i processi decisionali algoritmici con l'incarico di 1) verificare le applicazioni dell'IA dei sistemi di impatto ad alto livello per approvare o rigettare gli utilizzi proposti dei processi decisionali algoritmici nei settori di applicazione altamente sensibili e/o critici per la sicurezza (ad esempio la sanità privata); 2) indagare sui casi sospetti di violazioni dei diritti da parte dei sistemi decisionali algoritmici, sia per le decisioni individuali (singoli risultati insoliti, ad esempio), sia per i modelli di decisione statistici (distorsioni discriminatorie, ad esempio); 3) valutare la conformità con i requisiti etici proposti e svolgere revisioni e verifiche etiche periodiche;

Or. en



12 bis. chiede di evitare di incoraggiare un modello commerciale basato sulla restrizione dell'accesso ai dati e alle conoscenze, particolarmente dannoso per le PMI; mette pertanto in guardia contro la pressione a favore di nuove limitazioni relative al DPI e l'utilizzo dei segreti commerciali come barriera, esortando nel contempo alla rimozione delle restrizioni sulle banche dati e garantendo che i dati pubblici conservino il loro carattere aperto e che non possano essere privatizzati; ricorda che, stando alla prima valutazione della direttiva 96/9/CE relativa alla tutela giuridica delle banche di dati, l'introduzione del nuovo "diritto sui generis" si è tradotta in un calo delle

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banche dati prodotte a livello europeo; incoraggia pertanto la Commissione ad abrogare la direttiva 96/9/CE;

Or. en



12 bis. sottolinea che l'UE continua a cooperare in materia di IA con i paesi che condividono gli stessi principi e con gli attori globali con un approccio basato sulle regole e sui valori dell'UE; chiede alla Commissione di monitorare da vicino le parità di condizioni a livello internazionale nello sviluppo e nella diffusione dell'IA;

Or. en



12 ter. accoglie con favore l'intenzione della Commissione di espandere l'ambito di applicazione settoriale dei servizi oggetto delle norme europee in materia di cibersicurezza dell'Unione e di istituire requisiti netti per determinare quali organismi debbano rientrare fra i settori oggetto dell'ambito di applicazione della direttiva SRI, nel quadro della revisione della direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi dell'informazione; sottolinea la necessità di trasformare la direttiva in un regolamento, come strumento per affrontare i problemi di frammentazione

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emersi nei vari Stati membri, per far fronte alle crescenti minacce informatiche in Europa e per colmare il divario di attuazione fra i vari Stati membri;

Or. en

Emendamento 155Eva KailiProgetto di parereParagrafo 12 ter (nuovo)


12 ter. raccomanda caldamente che le piattaforme applichino l'impostazione di riservatezza predefinita offrendo maggiori opzioni di "cookie" rispetto ai meri accettazione e rifiuto e che non precludano a nessuno l'accesso a un sito o a un'app; è del parere che le app debbano offrire maggiori opzioni ai consumatori quando richiedono l'accesso ai servizi ausiliari (microfoni, fotocamera, ecc.), senza limitare la scelta ad acceso o spento e comprendendo sempre l'opzione "durante l'utilizzo dell'app"; suggerisce che le piattaforme e le terze parti che sviluppano o impiegano i sistemi basati sull'IA dovrebbero essere sottoposte a verifica durante l'intero ciclo di vita di tali sistemi;

Or. en



12 ter. chiede di sostenere ulteriormente la regolamentazione della concorrenza commerciale in Europa, assicurando che il mercato europeo sarà attivo, altamente competitivo e resistente alle acquisizioni

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straniere;

Or. en



12 quater. osserva che il maggiore utilizzo di prodotti e dispositivi industriali connessi a Internet farà emergere nuovi rischi per la riservatezza, le informazioni e la cibersicurezza; sottolinea che, di norma, la normativa dell'Unione in materia di sicurezza dei prodotti non prevede specifici requisiti obbligatori contro le minacce informatiche che incidono sulla sicurezza degli utilizzatori; sottolinea che la cibersicurezza dovrebbe essere riconosciuta quale requisito essenziale nell'innovazione dei prodotti e nei processi di produzione e sviluppo, anche nella fase di progettazione (sicurezza sin dalla progettazione), e che dovrebbe essere garantita da nuove norme sulla cibersicurezza lungo tutto il ciclo di vita di un prodotto e l'intera catena di approvvigionamento; sottolinea che le disposizioni esplicite al riguardo dovrebbero essere tenute in considerazione per l'ambito di applicazione della pertinente normativa dell'UE al fine di garantire che la rapida diffusione di tali prodotti avvenga con le adeguate salvaguardie relative a sicurezza e riservatezza, al fine di fornire una migliore protezione degli utenti e maggiore certezza giuridica;

Or. en

Emendamento 158Mikuláš Peksaa nome del gruppo Verts/ALEProgetto di parere

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Paragrafo 12 quater (nuovo)


12 quater. chiede ulteriore supporto per le procedure di controllo degli investimenti futuri, con un controllo particolare delle acquisizioni delle imprese tecnologiche, start-up incluse;

Or. en

Emendamento 159Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 12 quinquies (nuovo)


12 quinquies. sottolinea che per trarre tutti i vantaggi della digitalizzazione l'Unione deve affrontare la questione dell'alfabetizzazione e delle competenze digitali per tutti; sottolinea che l'ampia disuguaglianza ed esclusione sociale sono la causa principale di alcune delle sfide principali nel campo dell'IA; invita la Commissione e gli Stati membri ad allineare le misure volte a plasmare la transizione digitale dell'UE con gli obiettivi dell'Unione in materia di parità di genere; rammenta la necessità di far fronte al divario di genere nelle discipline STEM in cui le donne sono tuttora poco presenti; chiede alla Commissione e agli Stati membri di fornire finanziamenti adeguati ai programmi volti ad attrarre le donne a studiare e lavorare nei settori STEM, a sviluppare strategie per aumentare l'inclusione digitale delle donne, negli ambiti relativi alle discipline STEM, all'IA e ai settori della ricerca e innovazione, e ad adottare un approccio multilivello per affrontare il divario di genere a tutti i livelli dell'istruzione e dell'occupazione nel settore digitale;

Or. en

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Emendamento 160Elena Kountouraa nome del gruppo GUE/NGLProgetto di parereParagrafo 12 sexies (nuovo)


12 sexies. riconosce che il settore non governativo riveste un ruolo essenziale nella trasformazione digitale della società europea, poiché rappresenta una parte importante dell'economia e del mercato digitale europei a sostegno dell'accettazione, dell'inclusione, della riduzione della povertà, dell'uguaglianza, della tutela dei diritti e della riduzione dei danni;

Or. en

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· Web viewl'UE deve garantire la sua sovranità digitale e autonomia strategica nel settore digitale svolgendo un ruolo di guida nello sviluppo e nell'utilizzo di tecnologie e applicazioni