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Progetto campus Progetto campusOne One Rapporto di Autovalutazione Rapporto di Autovalutazione (Salerno) Ingegneria chimica (Salerno) Ingegneria chimica Facoltà di Ingneria via Ponte Don Melillo 84084 Fisciano (SA) Salerno Componenti del gruppo di autovalutazione : Libero Sesti Osséo, tel. 089964133, e-mail : [email protected] (Docente) , Presidente del Gruppo Giorgio Donsì, tel. 089964150, e-mail : [email protected] (Docente) Giuseppe Titomanlio, tel. 089964152, e-mail : [email protected] (Docente) Paolo Ciambelli, tel. 089964151, e-mail : [email protected] (Docente) Giovanna Ferrari, tel. 089964134, e-mail : [email protected] (Manager Didattico) 1

UNISA · Web viewRapporto di Autovalutazione (Salerno) Ingegneria chimica. Facoltà di Ingneria. via Ponte Don Melillo. 84084 Fisciano (SA) Salerno. Componenti del gruppo di autovalutazione

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5 Si ritiene soddisfatto della scelta degli

studi

50%

45%

5%

0%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Molto

Abbastanza

Poco

Per niente

Progetto campusOne

Rapporto di Autovalutazione

(Salerno) Ingegneria chimica

Facoltà di Ingneria

via Ponte Don Melillo

84084 Fisciano (SA)

Salerno

Componenti del gruppo di autovalutazione :

Libero Sesti Osséo, tel. 089964133, e-mail : [email protected] (Docente) , Presidente del Gruppo

Giorgio Donsì, tel. 089964150, e-mail : [email protected] (Docente)

Giuseppe Titomanlio, tel. 089964152, e-mail : [email protected] (Docente)

Paolo Ciambelli, tel. 089964151, e-mail : [email protected] (Docente)

Giovanna Ferrari, tel. 089964134, e-mail : [email protected] (Manager Didattico)

ESIGENZE E OBIETTIVI

Valutazione Dimensione : Buono

ESIGENZE DELLE PARTI INTERESSATE

Valutazione Elemento : Buono

Sono state individuate le esigenze alle quali risponde il CdS?

Motivazioni per l’istituzione del CdS

Contesto socio-economico

L’Ingegneria Chimica è riconosciuta sul piano nazionale ed internazionale come una importante disciplina scientifica, inquadrata dalla riforma nell’ambito delle classi delle lauree n. 10.

Presso l’Università degli Studi di Salerno è attiva da ormai da più di tre lustri un’Area Didattica. La sua denominazione è cambiata nel corso degli anni da “Corso di Laurea in Ingegneria delle Tecnologie Industriali con Indirizzo Chimico”, a “Corso di Laurea in Ingegneria Chimica” e infine a “Area Didattica in Ingegneria Chimica” (AD). L’AD occupa della formazione d’Ingegneri Chimici (laurea quinquennale) progressivamente convertiti in Laurea e in via di conversione Laurea Specialistica. Sul piano della ricerca, è attivo il Dipartimento in Ingegneria Chimica e Alimentare (25 tra docenti e ricercatori); la presenza del dottorato di ricerca in Ingegneria Chimica completa il quadro dell’offerta formativa.

L’Area Didattica (AD) in Ingegneria Chimica è costituita da 26 tra docenti e ricercatori, oltre a quattro rappresentanti degli studenti.

Pur se la presente autovalutazione va effettuata sul corso di Laurea triennale (che chiameremo d’ora in avanti CdS), appare opportuno precisare una peculiarità dell’Ingegneria Chimica di Salerno: la presenza di un Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare, unico in Italia. In detto dipartimento la ricerca in Ingegneria Alimentare viene portata avanti con il metodo dell’Ingegneria dei processi, tipico dell’Ingegneria Chimica. Naturale conseguenza di ciò è la presenza di una Laurea Specialistica in Ingegneria Alimentare a partire da una formazione in Ingegneria Chimica (L.S. in attesa di approvazione ministeriale, con parere favorevole del CUN nella seduta del 4-9-2002).

Il Contesto socio-economico è quello dell’Italia meridionale, essendo Salerno localizzata a Sud della Campania. Com’è evidenziato dalla figura sotto riportata, riferita agli iscritti dell’a.a. 2001/2002, il CdS serve principalmente la provincia di Salerno e quella di Avellino (circa 85%), essendo gli studenti provenienti da un diverso ambito regionale e nazionale per una percentuale di circa il 15%. L’Ateneo ha adottato una politica di bassa tassazione degli studenti ed ha una particolare attenzione verso i bassi redditi.

La progettazione del CdS in Ingegneria Chimica si è avviata convertendo un tradizionale corso di studi in Ingegneria Chimica di durata quinquennale. Nell’anno accademico 1998/99 il CdS in Ingegneria Chimica ha avviato in fase sperimentale la riforma dell’ordinamento universitario nazionale. Il CdS ha tratto vantaggio dall’aver progettato e portato avanti in precedenza il Diploma Universitario in Ingegneria Chimica, che poneva già alcune delle problematiche d’approccio pragmatico della didattica che si sono riproposte in sede di progettazione del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica.

L’aspetto occupazionale è di estremo interesse. Infatti, se si prendono a riferimento i dati ISTAT sul report: “Università e lavoro: statistiche per orientarsi”, l’ingegneria chimica mostra un’offerta del mondo del lavoro di grande interesse, come sarà meglio chiarito nel seguito.

Parti interessate che sono state individuate

a) Studenti

b) Docenti

c) GRICU (Gruppo Ricercatori d’Ingegneria Chimica Universitari)

d) Ordini Professionali

e) Associazioni Imprenditori

f) Enti territoriali (Regioni, Province, Comuni)

g) Provveditorato agli Studi

Come vengono mantenuti i contatti con le parti interessate

a) Studenti

Le comunicazioni con gli studenti sono mantenute in maniera diretta ed indiretta. Le comunicazioni dirette avvengono attraverso comunicazioni in aula, che sono efficaci visto il numero ridotto di studenti e l’obbligatorietà della frequenza. In aggiunta sono utilizzate le bacheche del CdS e del Dipartimento, il sito Internet di Ateneo e di Dipartimento, e comunicazioni personali a casa (per telefono o per lettera). Le comunicazioni indirette sono veicolate dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio d’Area Didattica e attraverso notizie diffuse grazie alla collaborazione delle Associazioni Studentesche.

b) Docenti

I Docenti sono il naturale contatto con la Facoltà d’Ingegneria, con i Dipartimenti, con gli organi collegiali superiori.

b) GRICU

Il Gruppo di ricercatori d’ingegneria chimica è un’associazione libera in cui confluisce la quasi totalità dei professori e dei ricercatori dei settori scientifici dell’Area dell’Ingegneria Chimica. Il coordinamento è stretto e viene realizzato attraverso le E-mail (ogni iscritto ha gli indirizzi di tutti gli altri) e attraverso il sito intenet (http://gricu.dicpm.unipa.it)

d) Ordini Professionali

Contatti diretti per la gestione degli Esami di Stato, in particolare per la riforma degli albi e degli esami di stato (D.L. del 6.06.2002 e della Circolare Ministeriale prot. 2126 del 28.05.2002)

e)Associazione imprenditori

Le associazioni d’imprenditori (Assindustria, Associazione Giovani Imprenditori) sono contattate sia tramite il Comitato d’Indirizzo, sia attraverso il coinvolgimento diretto in attività diverse. Per esempio la Facoltà d’Ingegneria ha inoltre attivato una commissione Commissione per gli Stage, con il compito di istaurare rapporti per facilitare l’attivazione di Stage per gli studenti, tipicamente attraverso protocolli d’intesa con le associazioni di categoria.

Analoga commissione è stata attivata dal CdS, che invece ha disposizioni più operative e giunge a stipulare una convenzione quadro con l’azienda in cui inserire il contratto formativo specifico dello studente in Stage.

Un’altra modalità di comunicazione sono gli articoli su giornali con gli imprenditori come target specifico. Nel corso del 2002 il Dipartimento ed il CdS ha programmato uno spazio di due pagine per due volte sul mensile della Confindustria Campana (Costozero, aprile 2002; il secondo articolo è previsto per ottobre 2002).

h) Provveditorati agli Studi

I contatti con le scuole sono tenuti dal CdS attraverso iniziative di tipo generale di collegamento della scuola con l’Università (Exposcuola, Giornata della scienza, Studimed), sia attraverso contatti più specifici e mirati (lettere di presentazione ed invito, contatti con specifiche scuole, ecc.)

Esigenze delle parti interessate individuate

Sotto vari aspetti, tutte le parti interessate hanno l’obiettivo di concorrere nella realizzazione d’un CdS di qualità. Ogni parte interessata ha ovviamente particolari esigenze; si prova a riassumerle di seguito.

Imprenditori:

Dal punto di vista degli imprenditori, si vorrebbe un laureato sufficientemente giovane con il “giusto” grado di preparazione. Visto che l’industria vero la quale si orientano i nostri laureati è di tutti i tipi, si privilegia una formazione di carattere generale, tenendo al minimo gli approfondimenti specialistici di settore.

Secondo l’indagine della camere di commercio Excelsior, il mondo del lavoro richiede competenze informatiche, nonché una discreta conoscenza di almeno una lingua straniera.

In quasi il 90% delle assunzioni di diplomati e in oltre il 98% di quelle di laureati (quote nettamente superiori a quelle relative agli altri indirizzi di diploma e di laurea) è richiesta, oltre al titolo di studio, una preparazione informatica, nonché una conoscenza approfondita dei principali linguaggi di programmazione.

Un'importanza rilevante viene inoltre attribuita alla conoscenza di una lingua straniera. Si richiede infatti la conoscenza buona o approfondita di una lingua straniera per il 51,4% delle assunzioni di diplomati in ingegneria e per il 79,5% di quelle di laureati.

Ordini professionali

Con la separazione degli albi professionali d’ingegneria, le richieste degli ordini professionali non sono dissimili rispetto a quelle degli imprenditori. C’è ovviamente una preoccupazione nell’evitare che l’autonomia che hanno oggi i CdS nella stesura sui curricula non si rifletta in profili professionali troppo disomogenei tra loro.

Studenti

Le esigenze degli studenti possono riassumersi nella necessità di avere una buona organizzazione della didattica, sia sotto il profilo della logistica che quello più strettamente tecnico. Vista la crescita del numero delle prove (con le prove intracorso e finali), è fortemente sentita l’esigenza di un’articolazione organica degli esami.

Un’altra esigenza che è sentita dagli studenti è quella di programmare il proprio curriculum formativo con le certezze di un piano che difficilmente potrà mutare. E’ ovvio che questo tipo di esigenze riflette il quadro dei mutamenti in atto ed ha caratteristiche di transitorietà.

Inoltre, gli studenti segnalano la necessità d’avere assistenza nello studio e nella fase organizzativa. In questo sono aiutati dai tutor e anche dalle rappresentanze studentesche, responsabilizzate allo scopo.

Un’ulteriore esigenza spesso segnalata è quella di proseguire negli studi senza ostacoli anche se si rimane un po’ indietro negli esami. L’organizzazione dei corsi è tale da rendere problematico il recupero.

Docenti

L’esigenza dei docenti è quella di garantire una buona ed uniforme qualità dei CdS, che si rifletta in una immagine positiva verso le parti interessate e verso una maggiore attrattività.

Provveditorato agli Studi

L’esigenza dei Provveditorati agli Studi è d’orientare gli allievi con una scelta informata gli studenti verso il giusto CdS.

Stime di occupabilità

Nonostante il mercato del lavoro italiano rimanga fortemente orientato al "reclutamento" di figure professionali di bassa qualifica, il biennio 1999-2000 fa registrare una forte domanda di personale laureato con formazione universitaria nelle discipline tecnico-ingegneristiche e, tra gli ingegneri, di individui laureati (laurea quinquennale) e diplomati. In particolare sono le imprese con oltre 250 dipendenti, ubicate nelle aree metropolitane del Centro-Nord a manifestare la più alta domanda di laureati e diplomati in Ingegneria.

Sono questi i principali risultati emersi dall'elaborazione dei dati del Sistema Informativo Excelsior sulle previsioni d’assunzioni da parte delle imprese italiane. Il Sistema Informativo Excelsior, nato nel 1997 per opera delle Camere di Commercio con il coordinamento dell'Unioncamere e in collaborazione con il Ministero del Lavoro e l'Unione Europea, effettua annualmente un'indagine previsionale a livello nazionale sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese permettendo così di poter cogliere le tendenze in atto del mercato del lavoro.

Attualmente risulta un divario tra il numero di assunzioni di diplomati universitari e quella di laureati della facoltà di ingegneria: quasi l'80% delle opportunità lavorative "ingegneristiche" sono, infatti, rivolte a individui in possesso di un titolo di laurea (quinquennale).

In generale sono ricercati soprattutto i giovani ingegneri con un'età compresa tra i 26 e i 35 anni (58,2% per i diplomati e 63,9% per i laureati), sebbene la situazione vari sensibilmente a seconda dell'indirizzo di studio considerato e nonostante l'età non costituisca, in molti casi, un fattore determinante ai fini dell'assunzione (rispettivamente 22,7% e 13,8%).

Un titolo di studio conseguito presso la facoltà d’Ingegneria offre, rispetto alle altre lauree o diplomi, maggiori possibilità di accesso a posizioni medio-alte nell'organigramma dell'impresa di appartenenza, in particolar modo tra i diplomati, anche se gran parte delle posizioni lavorative riservate agli ingegneri diplomati o laureati corrispondono, comunque, a un inquadramento di "impiegato" (85,7% per i primi, 75,9% per i secondi).

Per quanto concerne specificamente l’occupazione degli Ingegneri Chimici, fanno fede le stime Istat di “Università e lavoro, Statistiche per Orientarsi Home page / Società / Istruzione e cultura / Università e lavoro 2002).

Laureati del 1998 per condizione occupazionale nel 2001 e corso di laurea (a), Dati provvisori Composizioni percentuali

CORSI DI LAUREA

LAVORANO

NON LAVORANO

Totale

di cui: svolgono un lavoro continuativo iniziato dopo la laurea

Cercano lavoro

Non cercano lavoro

 

 

 

 

 

Gruppo ingegneria

93,2

88,4

2,3

4,4

Ingegneria chimica

90,5

87,8

3,7

5,7

(a) Sono esclusi dall'analisi quanti hanno conseguito un'altra laurea prima del 1998 o un altro titolo universitario.

Fonte: Istat, Indagine sull'inserimento professionale dei laureati nel 1998.

Si fa presente che i dati relativi ad ingegneria sono ai vertici assoluti dell’occupazione e che questi relativi al 2002, come sottolinea la stessa Istat, sono ancora provvisori. Secondo la precedente definitiva rilevazione Istat, Ingegneria Chimica aveva la seconda quota di occupati tra tutte le lauree presenti.

Laureati nel 1995 per condizione occupazionale nel 1998 e corso di laurea.Composizioni percentuali

CORSI DI LAUREA

LAVORANO

NON LAVORANO

Totale

di cui: svolgono un lavoro continuativo iniziato dopo la laurea

Cercano lavoro

Non cercano lavoro

Gruppo ingegneria

91,7

83,4

5,6

2,7

Ingegneria chimica

96,3

86,9

2,6

1,1

Inoltre, nell’anno 1999 l’Area Didattica ed il Dipartimento di Ingegneria Chimica hanno realizzato un’inchiesta sugli sbocchi professionali del nostro laureato in Ingegneria Chimica.

A titolo di esempio, si riporta il dato sull’occupazione di quel monitoraggio (relativo al totale dei laureati dal gennaio 1990 all’aprile 1999).

Esame di

fisica I

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

Non sostenuto o non superato

Voto finale

Percentuale di studenti

Presenza del Comitato di Indirizzo (Requisito obbligatorio CampusOne)

Nell’ottobre del 2001 è stato costituito il comitato d’indirizzo dell’AD, che è lo stesso per le altre aree didattiche della Facoltà d’Ingegneria e che in parte coincide con l’organo di consultazione previsto dall’articolo 11, comma 4 della legge 509/99. Riguardo la composizione, si rimanda al verbale costitutivo. Il comitato si è riunito il 9/10/2001 e il 30/5/2002; quanto discusso è stato verbalizzato (documento n. 1).

OBIETTIVI GENERALI E POLITICHE

Valutazione Elemento : Buono

Il CdS ha individuato i ruoli ai quali preparare l'allievo in modo coerente con le esigenze individuate?

OBIETTIVI GENERALI E POLITICHE

Il Corso di Laurea in Ingegneria Chimica è istituito nell’ambito della classe delle Lauree in Ingegneria Industriale (classe 10).

La Laurea in Ingegneria Chimica ha come obiettivo la formazione di un tecnico d’elevato livello applicativo, capace di integrarsi facilmente nell’attività produttiva e in grado di affrontare problemi tecnico-industriali nonché recepire ed utilizzare l’innovazione.

Gli obiettivi del laureato sono stati identificati in maniera congruente con quanto previsto nel DM 4-08-2000, allegato 10 ed elaborati nel dettaglio da una commissione interna al CdS, che ha messo a punto un documento sui Contenuti Minimi per la formazione in Ingegneria Chimica dell’Ateneo di Salerno nel marzo 2001 (documento n. 2), approvato nel CAD del 16-3-2001 (documento n. 3).

La formazione culturale fornita all’Ingegnere Chimico è ampia e prepara figure professionali in grado di potersi adattare in diversi contesti dell'industria di processo senza difficoltà.

La preparazione di base è fondata sulla matematica, la fisica, la chimica, l’economia, alcune materie d’ingegneria generale. Per il questo gruppo di materie di base si richiede una buona preparazione, in relazione ad un livello tale da supportare la successiva preparazione specifica. Per le materie d’ingegneria generale e d’economia, è richiesto un livello di soglia.

La preparazione specifica è incentrata sulla termodinamica, sulla meccanica dei fluidi, sullo studio dei fenomeni di trasferimento di materia ed energia, sul dimensionamento e sulla verifica delle apparecchiature di maggior rilievo nell'impiantistica industriale, sullo studio dei processi fondamentali dell'industria di trasformazione. Per tali materie è richiesta una preparazione almeno buona.

Il comportamento che si vuole indurre è quello di un approccio pragmatico piuttosto che teorico verso il lavoro, con una sviluppata abilità alla comunicazione con culture complementari all’interno del contesto industriale.

Possibili sbocchi professionali di riferimento

Gli ambiti professionali tipici per i laureati sono quelli della produzione, della gestione ed organizzazione, dell’assistenza, delle strutture tecnico-commerciali, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi, sia nelle amministrazioni pubbliche. I principali sbocchi occupazionali possono essere così individuati:

· industrie chimiche e petrolchimiche, alimentari, farmaceutiche e di processo

· aziende di produzione, trasformazione, trasporto e conservazione di sostanze e materiali

· strutture tecniche della pubblica amministrazione deputate al governo dell'ambiente e della sicurezza

· aziende per la produzione e trasformazione dei materiali, polimerici, ceramici, vetrosi metallici e compositi, per applicazioni nei campi chimico, meccanico, elettrico, elettronico, delle telecomunicazioni, dell’energia, dell’edilizia, dei trasporti, biomedico, ambientale e dei beni culturali

· laboratori industriali e centri di ricerca e sviluppo di aziende ed enti pubblici e privati

· aziende municipali di servizi

· enti operanti nel settore dell’approvvigionamento energetico e della distribuzione energetica

Il bacino occupazionale di riferimento è quello nazionale.

Modalità di diffusione utilizzate

La conoscenza del CdS può avvenire sia tramite le informazioni disponibili sul sito dell’Università (http://www.ingegneria.unisa.it/CDL/Chimica.htm) e del Dipartimento (http://www.dica.unisa.it/), sia attraverso l’ufficio d’Orientamento d’Ateneo (Ufficio CAOT, http://www.orientamento.unisa.it/) che organizza presentazioni dei CdS alle scuole, sia attraverso opuscoli dedicati (documento n. 4).

Il CdS organizza anche in proprio un ciclo di visite presso le scuole con le quali ci sono rapporti più consolidati e diffonde ai Presidi delle Scuole Medie Secondarie delle province di Salerno ed Avellino una lettera di presentazione (documento n. 6).

Il CdS è inoltre presente alle iniziative d’incontro tra scuola e università prima citate (Exposcuola, Studimed ecc.).

Ammissione degli studenti

Non c’è numero programmato e dunque l’ammissione degli studenti avviene attraverso l’iscrizione diretta. Come nella maggior parte delle Facoltà d’Ingegneria in Italia, l’iscrizione al Corso di Laurea è preceduta dalla verifica (non obbligatoria) della preparazione dello studente, attraverso una prova di accesso. La prova di accesso consiste in quesiti a risposte multiple, in elaborazioni logiche ed esercizi per la cui risoluzione servono buone conoscenze di base pre‑universitarie. Il test di orientamento si è effettuato il 3 settembre nell’anno 2001/02.

La prova ha finalità orientative. La natura e la modalità della prova sono finalizzate alla classificazione degli aspiranti ingegneri basata sulle loro conoscenze e le loro attitudini a intraprendere con successo gli studi di ingegneria. Inoltre, i risultati ottenuti in alcune aree determinano gli eventuali obblighi formativi aggiuntivi che lo studente deve soddisfare nel corso del primo anno di studi. Sulla base dei risultati ottenuti dai singoli allievi nel test, possono essere assegnati agli studenti alcuni debiti formativi, da colmare con i precorsi organizzati dalla Facoltà.

Nell’anno accademico 2001/02 detti precorsi sono iniziati il 10 settembre, i corsi il primo ottobre.

Reclutamento e gestione del personale

Le procedure per il reclutamento del personale docente e di quello non docente sono quelle in essere nell’università.

La totalità delle risorse umane relative alla docenza ed al personale tecnico-amministrativo sono state reperite all'interno della Facoltà d’Ingegneria. La maggior parte dei docenti del CdS afferiscono all’AD d’Ingegneria Chimica; le eccezioni sono relative a professori delle materie di base, che possono optare per più di un’AD.

All’interno dell’AD si effettuano le proposte d’assegnazione dei corsi, inclusi quelli la cui docenza dev’essere effettuata per assegnazione di supplenza o per contratto; tali proposte sono poi ratificate in Facoltà. Tuttavia va sottolineato l’AD collabora con il Dipartimento d’Ingegneria Chimica (DICA) in fase di programmazione delle risorse umane, che è di solito triennale anni. Presso il DICA si effettua una programmazione negoziata delle risorse per lo sviluppo della ricerca e della didattica, che porta ad individuare i settori carenti o da sviluppare e a programmare i profili scientifici e i settori disciplinari da incentivare.

Per esempio, per il triennio 2000-2002 si può far riferimento al verbale di dipartimenti dell’ 11-02-99 (documento n. 6), mentre per il triennio 2003-2005 il documento programmatico è appena stato discusso ed approvato (Consiglio di Dipartimento del 23-9-2002, documento n. 7).

Per venire incontro alle esigenze di gestione dell’Area Didattica, il Dipartimento ha inserito nei compiti di un amministrativo l’assistenza al Presidente dell’AD.

Reperimento e gestione delle risorse

Anche in relazione a quanto appena detto, si è ritenuto che il poter contare su una collaborazione dedicata al CdS fosse il superamento di un punto di debolezza strutturale. Nell’ambito del progetto CampusOne, si è deciso pertanto di dedicare delle risorse per reclutare una segretaria per il CdS. Espletate le procedure concorsuali per un contratto a tempo determinato, nell’attesa della presa di servizio, si sono potenziate le risorse stornandole dal Dipartimento.

Si sottolinea che la partecipazione al progetto CampusOne ed il relativo finanziamento ha permesso sia di sdoppiare corsi comuni ad altri CdS con un più proficuo rapporto studente/docente. Sono pianificate per il prossimo anno brevi attività di docenza con personalità del mondo produttivo.

Ruolo del “mondo del lavoro”

Nella organizzazione didattica, il ruolo del mondo del lavoro locale è piuttosto passivo. Oltre alle prime esperienze, che sembrerebbero positive, di Stage per gli studenti, fino ad oggi il mondo del lavoro si è limitato a chiedere una maggior conoscenza della lingua e una generica migliore conoscenza del mondo dell’impresa.

Il CdS ha definito le proprie politiche in modo coerente con gli obiettivi generali stabiliti?

Ammissione degli studenti

Non c’è numero programmato e dunque l’ammissione degli studenti avviene attraverso l’iscrizione diretta. Come nella maggior parte delle Facoltà d’Ingegneria in Italia, l’iscrizione al Corso di Laurea è preceduta dalla verifica (non obbligatoria) della preparazione dello studente, attraverso una prova di accesso. La prova di accesso consiste in quesiti a risposte multiple, in elaborazioni logiche ed esercizi per la cui risoluzione servono buone conoscenze di base pre‑universitarie. Il test di orientamento si è effettuato il 3 settembre nell’anno 2001/02.

La prova ha finalità orientative. La natura e la modalità della prova sono finalizzate alla classificazione degli aspiranti ingegneri basata sulle loro conoscenze e le loro attitudini a intraprendere con successo gli studi di ingegneria. Inoltre, i risultati ottenuti in alcune aree determinano gli eventuali obblighi formativi aggiuntivi che lo studente deve soddisfare nel corso del primo anno di studi. Sulla base dei risultati ottenuti dai singoli allievi nel test, possono essere assegnati agli studenti alcuni debiti formativi, da colmare con i precorsi organizzati dalla Facoltà.

Nell’anno accademico 2001/02 detti precorsi sono iniziati il 10 settembre, i corsi il primo ottobre.

Reclutamento e gestione del personale

Le procedure per il reclutamento del personale docente e di quello non docente sono quelle in essere nell’università.

La totalità delle risorse umane relative alla docenza ed al personale tecnico-amministrativo sono state reperite all'interno della Facoltà d’Ingegneria. La maggior parte dei docenti del CdS afferiscono all’AD d’Ingegneria Chimica; le eccezioni sono relative a professori delle materie di base, che possono optare per più di un’AD.

All’interno dell’AD si effettuano le proposte d’assegnazione dei corsi, inclusi quelli la cui docenza dev’essere effettuata per assegnazione di supplenza o per contratto; tali proposte sono poi ratificate in Facoltà. Tuttavia va sottolineato l’AD collabora con il Dipartimento d’Ingegneria Chimica (DICA) in fase di programmazione delle risorse umane, che è di solito triennale anni. Presso il DICA si effettua una programmazione negoziata delle risorse per lo sviluppo della ricerca e della didattica, che porta ad individuare i settori carenti o da sviluppare e a programmare i profili scientifici e i settori disciplinari da incentivare.

Per esempio, per il triennio 2000-2002 si può far riferimento al verbale di dipartimenti dell’ 11-02-99 (documento n. 6), mentre per il triennio 2003-2005 il documento programmatico è appena stato discusso ed approvato (Consiglio di Dipartimento del 23-9-2002, documento n. 7).

Per venire incontro alle esigenze di gestione dell’Area Didattica, il Dipartimento ha inserito nei compiti di un amministrativo l’assistenza al Presidente dell’AD.

Reperimento e gestione delle risorse

Anche in relazione a quanto appena detto, si è ritenuto che il poter contare su una collaborazione dedicata al CdS fosse il superamento di un punto di debolezza strutturale. Nell’ambito del progetto CampusOne, si è deciso pertanto di dedicare delle risorse per reclutare una segretaria per il CdS. Espletate le procedure concorsuali per un contratto a tempo determinato, nell’attesa della presa di servizio, si sono potenziate le risorse stornandole dal Dipartimento.

Si sottolinea che la partecipazione al progetto CampusOne ed il relativo finanziamento ha permesso sia di sdoppiare corsi comuni ad altri CdS con un più proficuo rapporto studente/docente. Sono pianificate per il prossimo anno brevi attività di docenza con personalità del mondo produttivo.

Ruolo del “mondo del lavoro”

Nella organizzazione didattica, il ruolo del mondo del lavoro locale è piuttosto passivo. Oltre alle prime esperienze, che sembrerebbero positive, di Stage per gli studenti, fino ad oggi il mondo del lavoro si è limitato a chiedere una maggior conoscenza della lingua e una generica migliore conoscenza del mondo dell’impresa.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Valutazione Elemento : Buono

Quali le principali caratteristiche che il CdS vuole indurre nel laureato?

Obiettivi d’apprendimento:

Il laureato in Ingegneria Chimica è padrone delle metodologie operative delle scienze di base necessarie per descrivere ed interpretare i più comuni problemi dell’ingegneria di processo. Egli conosce inoltre gli aspetti metodologici e operativi delle scienze dell’ingegneria più direttamente correlate con l’Ingegneria Chimica, inserendo in un contesto di cultura industriale la comprensione di base delle problematiche più rilevanti, rendendosi così culturalmente disponibile al confronto con colleghi di formazione diverse dalla sua.

Conosce sufficientemente i contesti aziendali nonché elementi dei relativi aspetti economici, gestionali ed organizzativi delle realtà aziendali più diffuse.

Possiede gli strumenti cognitivi di base per realizzare un aggiornamento continuo delle proprie conoscenze ed è capace di apprendere attraverso lo studio individuale.

E’ capace di utilizzare tecniche di calcolo che utilizzano i principi di base e/o informazioni provenienti dall’impianto, per verificare il corretto funzionamento di componenti, sistemi o processi.

E’ capace di effettuare una progettazione di base per gli impianti o per i componenti più diffusi e che non presentino particolari criticità.

E’ capace di impostare e di progettare una sperimentazione, nonché di analizzare ed interpretare i dati limitatamente ai casi di minore complessità operativa.

E’ in grado di comunicare efficacemente in maniera scritta e orale, anche utilizzando la lingua inglese come mezzo per la comunicazione internazionale.

Al termine del corso di studio ci si propone l’obiettivo di formare Laureati in Ingegneria Chimica che siano in grado di descrivere ed interpretare i più comuni problemi dell’ingegneria di processo; inoltre essi sono in grado di confrontarsi con colleghi di diversa formazione.

Le abilità professionali più tipiche trovano impiego nella produzione, nella gestione ed organizzazione, nell’assistenza, nelle strutture tecnico-commerciali, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche.

Confronto con gli obiettivi di apprendimento di altri CdS della stessa tipologia

Gli obiettivi di apprendimento generali e, ancor di più, quelli particolari elaborati nei contenuti minimimi per l’accreditamento del Corso di Laurea sono stati presi a base per un’analisi a carattere nazionale, coordinata dal GRICU (Gruppo Ricercatori di Ingegneria Chimica Universitari) e realizzata dai presidenti di Area Didattica in Ingegneria Chimica.

Il presidente di questo gruppo è il Presidente del Corso di laurea in Ingegneria Chimica di Salerno. Presso il sito GRICU (http://gricu.dicpm.unipa.it/) si trova il verbale delle riunioni di coordinamento (riunione del 15/07/2002) ed è attualmente aperto un forum per il dibattito sulle esperienze e sensazioni maturate per il nuovo ordinamento degli studi d’ingegneria.

SISTEMA ORGANIZZATIVO

Valutazione Dimensione : Non valutabile

RESPONSABILITÀ

Valutazione Elemento : Buono

Sono definite ed assunte le responsabilità di direzione e di coordinamento del CdS?

SISTEMA ORGANIZZATIVO

RESPONSABILITÀ

Il corso di studi in Ingegneria Chimica è coordinato dall’Area Didattica in Ingegneria Chimica. Il regolamento dell’Area Didattica in Ingegneria Chimica è stato approvato dal CAD il 16 luglio 2001 (documento n. 8).

In accordo a tale regolamento, sono organi dell’Area Didattica d’Ingegneria Chimica:

- Il Presidente dell’Area Didattica

- Il Consiglio d’Area Didattica (CAD)

Il Presidente coordina e promuove l’attività del Consiglio d’Area Didattica ed in particolare:

· convoca e presiede il Consiglio di Area Didattica;

· vigila sul buon andamento delle attività didattiche.

Tutte le decisioni sull’attività didattica sono prese in sede di Consiglio di Area Didattica.

Per rendere efficace l’azione di gestione delle attività didattiche, il CAD ha istituito Commissioni permanenti e, quando necessario, commissioni temporanee (articolo I.8) con compiti propositivi e istruttori, su mandati e con criteri da esso indicati.

Sono attive le seguenti Commissioni permanenti:

a) Commissione per i rapporti con le Istituzioni culturali e formative nazionali ed internazionali.

b) Commissione tutorato;

c) Commissione piani di studio;

d) Commissione coordinamento didattico

In particolare, la

a) Commissione per i rapporti con le Istituzioni culturali e formative nazionali ed internazionali.

Il CAD in Ingegneria Chimica è unanimemente concorde nel ritenere molto importante un’esperienza di studio o di lavoro all’estero. Per tale ragione la commissione per i rapporti con le Istituzioni culturali e formative nazionali ed internazionali si occupa essenzialmente delle problematiche connesse con le esperienze degli studenti all’estero (in ambito ERASMUS o similare).

Nell’ambito della riforma universitaria è stata riscontrata una particolare difficoltà nel trovare il tempo sufficiente per avviare un’esperienza di questo tipo. Per facilitare l’esperienza, il CAD ha trovato nella commissione lo strumento operativo.

Suoi compiti sono:

· l’illustrazione agli allievi delle possibilità formative in ambito europeo

· consigliare un piano di lavoro per gli studenti e coordinarsi con i docenti di contatto

· istruire quanto necessario per l’approvazione preliminare del piano di studi per l’estero in AD. In tal modo il riconoscimento dei crediti programmati è automatico nel momento in cui lo studente torna dall’estero.

· monitorare il flusso globale di studenti per anno e analizzare i risultati dell’esperienza

La commissione ha elaborato un regolamento Erasmus per l’AD, approvato nella seduta del CAD del 26-11-98 (documento n.9).

Il sito di ateneo Erasmus-Socrates (http://www.erasmus.unisa.it/ ) riporta tutte le informazioni necessarie per un primo orientamento degli studenti che vogliono avere un’esperienza di studio all’estero. Sono qui riportate sia le borse disponibili per ogni destinazione, che i docenti per il contatto interno.

Lo studente, avendo individuata la sede, il periodo e scelti gli esami da sostenere, sottopone il suo piano di studi all’estero all’AD –tramite il docente di contatto per la destinazione prescelta- che lo fa analizzare dalla commissione. Successivamente a questa istruttoria, il CAD approva il piano di studi.

b) Commissione tutorato;

Organizza le attività d’orientamento degli studenti in ingresso ed in itinere;

La commissione attualmente in carica è stata nominata nel 1999 (documenti 10 e 11, vedi verbale CAD n. 12 del 23-9-99, modificata con la delibera CAD del 6-12-2000). Tale commissione è composta dai proff. Vittoria, Sesti Osséo, Incarnato e dall’ing. Di Maio. Ha il duplice obiettivo di guidare le attività d’orientamento degli allievi agli ultimi anni delle scuole superiori e quella degli studenti in itinere.

Per quanto riguarda il primo compito, la commissione ha elaborato un format per la presentazione dell’AD presso le scuole. Sebbene le presentazioni per l’orientamento presso le scuole non siano di esclusiva competenza della commissione (esiste un organismo d’Ateneo che si interfaccia presso le scuole (CAOT, Centro d’Ateneo d’Orientamento e Tutorato), il carico principale cade ovviamente sui docenti commissari.

La commissione si attiva in caso di eventi organizzati per far conoscere l’Ateneo (è il caso di manifestazioni ad ampio spettro come Exposcuola, Studimed, Settimana della Scienza, ecc.)

La commissione ha approntato un depliant illustrativo del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica, che viene distribuito nel corso delle visite agli studenti e degli eventi organizzati (documento n. 4). Si è pianificato di aggiornare i contenuti e di rendere più attraente e il depliant con i fondi del progetto CampusOne. E’ disponibile nel sito internet di Dipartimento una breve presentazione dell’AD (www.dica.unisa.it -> Orientamento).

b) Commissione piani di studio;

La commissione piani di studio coincide con la commissione di coordinamento didattico (anche denominata nell’AD commissione Didattica). E’ composta dai proff. Ferrari, Titomanlio, D'Amore, Romano, Poletto, Di Matteo e Ciambelli. E’ stata istituita nel 1999 documento n. (vedi verbale CAD del 12-2-99).

Suoi compiti sono:

· A partire dal mese di gennaio di ogni anno esamina i piani di studio e le pratiche studenti, proponendone l’approvazione al consiglio;

· analizza la documentazione per il riconoscimento degli studi e dei titoli accademici conseguiti all’estero;

· analizza la documentazione per il riconoscimento dei crediti acquisiti da studenti provenienti da altro Corso di Studio della stessa o di altre Università, italiane o estere, nonché dei crediti maturati in altre attività formative;

· analizza la documentazione per il riconoscimento di crediti derivanti dal conseguimento di diplomi universitari, di diplomi delle scuole dirette a fini speciali istituite presso le Università

c) Commissione coordinamento didattico

Come detto, la composizione e la nomina sono state riportate in precedenza.

Suoi compiti sono:

· L’elaborazione dei Manifesti degli Studi pertinenti all’Area Didattica, le articolazioni in moduli, i crediti e le eventuali propedeuticità;

· L’organizzazione delle attività di insegnamento e di orientamento degli studenti;

· La proposta d’attivazione o di disattivazione d’insegnamenti.

Il Consiglio di Area Didattica valuta e delibera sul lavoro delle commissioni. Oltre a ciò, ha i seguenti compiti principali:

· propone i crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa;

· propone il carico didattico ai Professori e ai Ricercatori, fatto salvo il coordinamento della Facoltà per gli insegnamenti comuni ad altre Aree Didattiche;

· attribuisce ai Professori di ruolo di I e II fascia e ai ricercatori i compiti di tutorato nell'ambito della programmazione didattica.

· prepara le relazioni per la Facoltà tra cui quelle per la verifica dell’attività didattica dei Professori di ruolo di I e II fascia e dei Ricercatori;

· coordina l’utilizzo delle risorse di personale e mezzi provenienti dai Dipartimenti o assegnati dalla Facoltà in ordine allo svolgimento dell’attività didattica;

· esprime parere circa la fruizione da parte dei Professori di ruolo di I e II fascia e dei Ricercatori afferenti all’Area Didattica di periodi dedicati esclusivamente all’attività di ricerca.

· propone la destinazione dei posti disponibili di Professore di ruolo di I e II fascia e di Ricercatore;

Nei limiti imposti dai Regolamenti d’Ateneo e di Facoltà, il Consiglio d’Area Didattica elabora proposte in merito a:

· copertura degli insegnamenti vacanti mediante supplenze e contratti;

· parere di nulla osta per supplenze esterne alla Facoltà dei docenti afferenti all’Area Didattica o la cui attività didattica viene svolta sugli insegnamenti di esclusiva pertinenza dell’Area Didattica di Ingegneria Chimica;

· attivazione di contratti per corsi integrativi di quelli ufficiali o per incarichi di supplenza;

· criteri per l’assegnazione di borse di studio per la permanenza di studenti presso altre Università o centri di ricerca;

· criteri per l’accertamento della frequenza degli studenti, ove obbligatorio;

· attivazione di Scuole e Corsi di Specializzazione, nonché di Master di I° e II° livello

Inoltre, nell’ambito del Progetto Campus One, il CdS è stato integrato con:

· una Commissione di Autovalutazione del CdS;

La Commissione di Autovalutazione è stata nominata nelle seduta CAD del 10-9-2002. E’ costituita dal Presidente di Area Didattica, da tre ordinari ricchi d’esperienza (Donsì, Ciambelli e Titomanlio) e dall’autovalutatore (Sesti Osséo).

La commissione redige il rapporto d’autovalutazione del CdS, raccogliendo le segnalazioni delle altre commissioni, permanenti e temporanee, dei docenti, del personale tecnico-amministrativo e degli studenti. Inoltre, la commissione individua e segnala i punti di forza ed i punti di debolezza del corso di studi e suggerisce al CAD la predisposizione di un piano d’intervento, anche preventivo, per la correzione ed il miglioramento e, infine, collabora alla valutazione dei risultati del Corso di Studi.

Commissioni temporanee

Commissione orari

La commissione per gli orari è organizzata a livello di Facoltà di Ingegneria. E’ composta da 1 membro per ogni Area Didattica. Al suo interno l’AD è rappresentata da un docente che si occupa del coordinamento e dell’articolazione degli insegnamenti, nonché del calendario di esami di profitto per il settore dell’Ingegneria Chimica. La stessa commissione raccoglie le date per le prove valutative intracorso e finali, coordinandole fra loro e designando le aule necessarie. Il delegato dell’AD è il prof. Miccio dal 2000 (nominato nel CAD del 28-6-2000, documento n. 13)

Commissione tirocini

E’ composta dal prof. Brucato e dalla dott.ssa Sannino. E’ stata istituita nel 2000 (vedi verbale CAD del 14-1-2000, documento n. 14).

La commissione per i tirocini ha il compito di contattare le industrie ed aziende del territorio disponibili ad effettuare una convenzione - quadro con il Dipartimento. Sulla base delle convenzioni disponibili, la commissione effettua una pianificazione annuale delle assegnazioni di tesi presso aziende e di tirocini.

Inoltre la commissione illustra agli allievi i vari progetti formativi (tirocini) e li guida tra le varie opportunità disponibili. Nella fase successiva, d’attuazione del tirocinio, è individuata la figura del tutor, che è il responsabile universitario del progetto formativo, lo segue e coordina.

Pe facilitare la stipula di tirocini, sono stati predisposti e concordati con l’Ateneo e la Facoltà dei modelli sia per il contratto quadro con l’azienda, sia per il progetto formativo (documento n. 15).

Inoltre, il Corso di Studi si avvale di strutture di Facoltà. In particolare:

· Ufficio “Clessidra”

· Commissione Didattica

· Commissione Paritetica

Gli interventi correttivi sono stati posti in essere nel corso dell’a.a. 2001/02 a valle dell’analisi effettuata dalla commissione contenuti minimi, a cura del Presidente dell’AD, prof. Giovanna Ferrari. Detti interventi correttivi hanno riguardato essenzialmente un corso del primo anno, richiedendo talvolta una rimodulazione del programma d’insegnamento e l’inclusione di alcuni argomenti. Minori cambiamenti sono stati apportati ad altri corsi.

Il monitoraggio è stato limitato all’analisi delle presenze e al % di superamento degli esami (dati ancora provvisori).

Presenza di personale con responsabilità di management didattico (Requisito obbligatorio CampusONE)

All’atto dell’avvio del progetto CampusOne, l’AD ha ritenuto prioritaria la presenza di un operatore del managment didattico, che ha individuato in una figura di segreteria stabile. La figura professionale del manager didattico (MD) aveva sollevato qualche perplessità in numerosi componenti dell’AD ed in molti hanno ritenuto che questo professionista fosse sostituibile direttamente dal Presidente, una volta che questi si sgravasse d’incombenze amministrative con la presenza di personale esclusivamente dedicato alla segreteria. Inoltre non c’era, nell’ambito del CAD, una chiara consapevolezza sul fatto che tale figura fosse obbligatoria per il progetto CampusOne.

Attualmente un orientamento più positivo nei confronti della suddetta figura professionale. Si ritiene pertanto che già dal prossimo anno tale figura possa essere presente e disponibile ad un lavoro proficuo.

Per l’anno accademico 2001/02 le funzioni tipiche del Manager Didattico sono state assunte dal Presidente dell’Area Didattica, coadiuvata dai colleghi dell’AD.

SISTEMA DI GESTIONE

Valutazione Elemento : Buono

Sono state identificate in modo chiaro e documentato le diverse azioni tramite le quali si guida e si tiene sotto controllo il processo formativo ?

SISTEMA DI GESTIONE

Azioni per il controllo dell’efficacia e dell’efficienza del processo formativo

Il quadro di riferimento normativo per lo sviluppo ed il controllo delle attività chiave per il processo formativo del CdS è complesso. Per quanto riguarda il funzionamento del CdS, si utilizzano gli organi collegiali del CAD e del Consiglio di Facoltà, normati rispettivamente da:

· il regolamento del Consiglio della Facoltà d’Ingegneria

· il regolamento del Consiglio di Area Didattica in Ingegneria Chimica

Vista la primaria importanza della didattica, entrambi gli organi su mensionati hanno su questo argomento un loro regolamento:

· il regolamento didattico di Facoltà;

· il regolamento didattico dell’AD;

Il regolamento didattico di Facoltà rende espliciti gli obiettivi formativi della Laurea in Ingegneria Chimica e identifica il curriculum didattico, suddividendone le attività e assegnando un campo di variazione del numero di crediti formativi e identificandone i settori scientifici-disciplinari.

In particolare, il curriculum per la laurea in ingegneria chimica prevede:

Attività formative di base

Crediti

formativi

MIN 27

MAX 60

Attività formative caratterizzanti

Crediti

formativi

MIN 36

MAX 90

Attività formative affini o integrative

Crediti

formativi

MIN 18

MAX 30

Attività formative caratterizzanti

Crediti

formativi

Complemento a 180 CFU

I dettagli sono consultabili nel Regolamento Didattico di Facoltà (documento n. 16)

Per quanto riguarda la programmazione didattica, si fa riferimento al:

· il manifesto degli studi (proposto dal CAD, approvato dal Consiglio di Facoltà);

· le schede di impegno didattico preventivo dei docenti (approvate dal CAD);

· il programma dettagliato dei corsi sulla guida dello studente

Per quanto riguarda il controllo del buon andamento delle attività:

· i registri delle lezioni ( a cura dei docenti, controllato dal Preside di Facoltà);

· i fogli per il monitoraggio delle presenze degli studenti (compilati a cura dei docenti, monitoraggio a cura del centro Clessidra)

· i verbali d’esame;

· le schede di valutazione didattica contenenti le opinioni degli studenti sullo svolgimento dei singoli insegnamenti (anonime, a cura degli studenti a fine corso);

· le analisi statistiche periodiche riguardanti la progressione di carriera degli studenti ( a cura dell’ufficio di Facoltà Clessidra).

L’attività didattica è organizzata in modo da richiedere annualmente allo studente 1500 ore di lavoro di apprendimento, di cui almeno la metà è riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale.

L’ordinamento degli studi è formulato in moduli didattici distribuiti su due semestri. La durata di ogni semestre è di 18 settimane di cui almeno 12 dedicate alle lezioni. Le rimanenti settimane sono destinate allo svolgimento delle prove, qualora siano previste.

All’inizio dell’anno accademico, l’Area Didattica elabora il calendario delle attività e, sentito il decente, indica, per ciascuna attività formativa prevista nei vari anno di corso, la tipologia delle prove di verifica e della prova finale. Il calendario dovrà prevedere per i corsi di studio di recente istituzione almeno cinque appelli per lo svolgimento delle prove finali e delle prove di recupero.

I corsi di insegnamento per il CdS in Ingegneria Chimica, previsti dal Manifesto degli Studi per l'A.A. 2001/02, vanno da ottobre a gennaio per il primo semestre e da marzo a giugno per il secondo. La didattica impartita nei corsi è organizzata in moduli da 60 ore, di cui una parte è riservata ad attività esercitative e a pratiche di laboratorio.

Il CdS organizza il calendario delle lezioni in modo da lasciare due finestre per effettuare delle prove intracorso, che possono essere –a discrezione del docente - valutative (cioè, di cui si tiene conto in fase di valutazione finale) o non valutative, ma d’aiuto all’autocoscienza della preparazione degli allievi.

L'impegno settimanale richiesto allo studente per la frequenza ai corsi (obbligatoria) è di circa 20-25 ore organizzate su 4-5 giorni.

Inoltre, la ripartizione tra ore di lezione frontale, ore d’esercitazione e, quando applicabili, ore di laboratorio è stata accuratamente dosata. Ciò al fine di privilegiare il saper fare piuttosto che il sapere in astratto.

Il CdS impone agli studenti delle propedeuticità.

Azioni per il monitoraggio dell’efficacia degli interventi intrapresi

Accertamento della propedeuticità

Per quanto riguarda la propedeuticità, il CdS ha trasmesso alla Segreteria Studenti un documento esplicativo delle propedeuticità. Oltre a raccomandare ai docenti del CAD di accertarsi dell’effettivo superamento delle materie considerate propedeutiche, gli esami eventualmente effettuati in deroga non vengono registrati. In questi casi, la Segreteria Studenti segnala al Presidente dell’AD l’anomalia.

Accertamento della frequenza

Come azioni per dare efficacia a quanto previsto è utilizzato il monitoraggio della frequenza degli studenti, tramite firma da apporre per ogni lezione. Tale fogli vengono raccolti a cura del docente ed elaborati dall’Ufficio Clessidra, che effettua il monitoraggio delle presenze e lo dà al docente alla fine del corso.

Monitoraggio dell’andamento esami

Anche su questo si è avviato un monitoraggio, basato sulla collaborazione con la segreteria studenti e su elaborazioni dell’Ufficio Clessidra. E’ ovvio che a questo monitoraggio tende ad avere un certo ritardo rispetto agli esami effettuati e che sfuggono dati quali gli esami non superati. Tuttavia al momento è il più affidabile metodo di monitoraggio.

Visto il numero non esorbitante di studenti, l’AD si sta attrezzando per rendere più efficiente questo servizio attraverso una raccolta delle prenotazioni d’esame e dei verbali d’esame. Tali dati saranno elaborati all’interno dell’area didattica, in modo da monitorare più prontamente ed in maniera più completa eventuali anomalie.

Ai membri del CAD saranno forniti i dati globali sull’andamento dei singoli esami. Se sarà il caso, le eventuali anomalie verranno discusse.

Valutazione della didattica

Sempre a cura dell’ufficio Clessidra, si procede ad elaborare le schede di valutazione didattica del corso, compilate dagli studenti a fine corso.

Il risultato di tali schede è reso noto ai docenti dei corsi (per l’autovalutazione e per apportare eventuali elementi correttivi al corso) ed al presidente dell’AD.

Documenti di guida per lo svolgimento delle attività, di lavoro e di registrazione

Come documenti di guida per lo svolgimento delle attività, di lavoro e di registrazione si possono elencare:

· i verbali del Consiglio di Area Didattica;

· i verbali del Consiglio di Facoltà;

· le schede di impegno didattico preventivo dei docenti;

· i registri delle lezioni ed esercitazioni;

· i registri per le attività di laboratorio;

· le prenotazioni degli esami

· i verbali d’esame.

Controllo dei documenti

Relativamente all’attività didattica, la congruenza tra l’impegno didattico preventivo e l’effettivo carico dei docenti è effettuato dall’AD, incrociando i dati riportati sui registri delle lezioni. Si segnala che è stata di recente effettuata una ricognizione della documentazione compilata dai docenti e ne è stata proposta una modifica, attualmente alla ratifica del Senato Accademico

Il controllo formale dei registri delle lezioni è a cura del Presidente AD e del Preside di Facoltà.

Il controllo sulle prenotazioni d’esame a cura di Clessidra; quello dei verbali d’esame è a cura della Segreteria Studenti.

Norme o modelli specifici adottati dal CdS come riferimento per lo sviluppo del proprio sistema di gestione

Oltre alle leggi vigenti sull’Università e alle prassi organizzative di molte università italiane, un modello organizzativo recente da cui si cerca di trarre ispirazione è la procedura di certificazione di qualità del prodotto ISO 9001, nella sua rilettura datane dalla CRUI nel modello CampusOne.

La comunicazione con il personale del CdS, gli studenti e le PI è efficace?

Modalità di comunicazione

Le tipiche modalità di comunicazione con gli studenti sono quelle degli avvisi in aula o in bacheca, le convocazioni al CAD, le neews del sito internet.

Le comunicazioni con i docenti avvengono attraverso gli organi collegiali o per via diretta.

Le comunicazioni con le altre parti interessate, di solito lontane dall’ateneo, avvengono attraverso il sito internet, comunicazioni telefoniche, per E-mail o cartacee.

Modalità di controllo dell'efficacia della comunicazione

La verifica dell’efficacia della comunicazione è sporadica, basata direttamente su eventuali disfunzioni. Le azioni correttive sono, di norma, immediate.

La comunicazione con il personale del CdS, gli studenti e le PI è efficace?

La comunicazione con il personale del CdS, gli studenti e le PI è efficace?

Modalità di comunicazione

Le tipiche modalità di comunicazione con gli studenti sono quelle degli avvisi in aula o in bacheca, le convocazioni al CAD, le neews del sito internet.

Le comunicazioni con i docenti avvengono attraverso gli organi collegiali o per via diretta.

Le comunicazioni con le altre parti interessate, di solito lontane dall’ateneo, avvengono attraverso il sito internet, comunicazioni telefoniche, per E-mail o cartacee.

Modalità di controllo dell'efficacia della comunicazione

La verifica dell’efficacia della comunicazione è sporadica, basata direttamente su eventuali disfunzioni. Le azioni correttive sono, di norma, immediate.

RIESAME

Valutazione Elemento : Non valutabile

Il CdS riesamina periodicamente esigenze, obiettivi, risorse, processi e sistema organizzativo?

RIESAME

Il CdS riesamina periodicamente esigenze, obiettivi, risorse, processi e sistema organizzativo?

Definizione di chi ha la responsabilità di effettuare il riesame

Riesame stimolato dal presidente ed effettuato dal CAD

Definizione della periodicità del riesame

Annuale, sulla base delle esperienze pregresse e delle segnalazioni pervenute al CAD.

Informazioni e dati presi in considerazione per il riesame

Tutti i dati monitorati possono essere utilizzati per il riesame. Nel corso dell’a.a. 2001/02 il riesame è stato effettuato sulla base della analisi della commissione sui saperi minimi del laureato in Ingneria Chimica dell’Università di salerno (documento n. 17).

Sono intraprese adeguate azioni derivanti dal riesame?

Azioni intraprese al termine del riesame

Relativamente al primo anno di corso, è stato rivisto in profondità il programma del corso di Economia ed Organizzazione Aziendale. Con riferimento agli anni successivi, sono stati leggermente rimodulati alcuni corsi ed è stato raccomandato ai docenti un maggior uso delle esercitazioni per stimolare il saper fare.

Modalità di verifica dell’efficacia di tali azioni

La verifica non è ancora possibile.

Sono intraprese adeguate azioni derivanti dal riesame?

RISORSE

Valutazione Dimensione : Accettabile

RISORSE UMANE

Valutazione Elemento : Accettabile

Il personale docente è adeguato?

Il personale docente è adeguato?

Copertura e competenze della docenza nei settori scientifico disciplinari del CdS.

Il CAD è composto da 26 docenti (7 di prima fascia, 9 di seconda, 9 ricercatori, 1 incaricato stabilizzato). Ad essi si aggiungono, per la didattica del CdS, alcuni docenti di materie di base o d’ingegneria generale che, pur essendo personale incardinato nell’Ateneo Salernitano, afferiscono ad Aree Didattiche diverse da Ingegneria Chimica.

Il ricorso ai supplenti esterni è nullo.

Il personale docente coinvolto è adeguato, essendo come minimo ricercatori universitari. Nella tabella che segue, relativa all’anno accademico 2001/02, sono riportati i corsi, le coperture, i raggruppamenti scientifici disciplinari, la fascia d’appartenenza dei docenti del CdS.

DOCENTE

RUOLO

SETTORE DISCIPLINARE

Albano Giovannina

Ricercatore

MAT/03 

Brucato Valerio Maria

Prof. Associato

ING-IND/24 

Ciambelli Paolo

Prof. Ordinario

ING-IND/27

Di Bartolomeo Antonio

Ricercatore

FIS/01

Di Maio Luciano

Ricercatore

ING-IND/24 

Di Matteo Marisa

Prof. Straordinario

AGR/15

Donsì Giorgio

Prof. Ordinario

ING-IND/25

Dovinola Vincenzo

Incaricato Stabilizzato

CHIM/06 

Ferrari Giovanna

Prof. Straordinario

ING-IND/25

Guadagno Liberata

Ricercatore

CHIM/07

Iannelli Pio

Prof. Associato

CHIM/07

Incarnato Loredana

Prof. Associato

ING-IND/22 

Miccio Michele

Prof. Associato

ING-IND/26

Nobile Maria Rossella

Prof. Associato

ING-IND/22 

Palma Vincenzo

Ricercatore

ING-IND/27

Pantani Roberto

Ricercatore

ING-IND/24 

Parascandola Palma

Ricercatore

CHIM/11

Poletto Massimo

Prof. Associato

ING-IND/25

Reverchon Ernesto

Prof. Straordinario

ING-IND/25

Romano Vittorio

Prof. Associato

ING-IND/24

Russo Paola

Ricercatore

ING-IND/27

Sannino Diana

Ricercatore

ING-IND/27

Sesti Osséo Libero

Prof. Associato

ING-IND/25

Titomanlio Giuseppe

Prof. Ordinario

ING-IND/24 

Vaccaro Salvatore

Prof. Associato

ING-IND/27 

Vittoria Vittoria

Prof. Straordinario

CHIM/07

Il carico complessivo dei docenti va di norma da un minimo di 12 ad un massimo di 18 crediti. Eccezionalmente si può arrivare a 24 crediti per corsi replicati per ridurre il numero di studenti in aula.

Il personale docente qui descritto è, ovviamente, tutto interno all’ateneo. L’AD ha adottato da tempo la politica di minimizzare la percentuale di docenti supplenti provenienti dall’esterno. Anche le supplenze dei docenti dell’AD verso l’esterno sono soggette al vaglio ed all’approvazione del CAD e del CF.

Criteri di selezione della docenza extra-accademica

La selezione della docenza extra-accademica avviene nel rispetto del vigente Regolamento di Ateneo per la “Disciplina della docenza a contratto e delle attività didattiche integrative”

Il personale tecnico-amministrativo e di supporto è adeguato?

Copertura e competenze del personale tecnico-amministrativo e di supporto

La copertura è carente, su personale “in prestito”. Attualmente è limitata ad una unità a tempo parziale con mansioni di assistente amministrativo.

La collaborazione s’intende relativa ai problemi di stesura dell’ordinamento didattico, del manifesto degli studi, le pratiche studenti; ma va anche allargata alla convocazione del Consiglio di Area didattica, alla predisposizione delle Commissioni di esami di profitto ed alla distribuzione e raccolta dei registri di lezione.

Tutte le altre attività vengono svolte, su base volontaria, da docenti del Corso di Laurea o da strutture comuni di Facoltà.

Il CdS provvede all'aggiornamento del personale?

Il CdS provvede all’aggiornamento del personale?

Visto il quadro appena descritto, appare evidente che non è possibile un aggiornamento specifico del personale.

Ciò non significa che il CdS sottovaluti la funzione e l’aggiornamento possibile; semplicemente agisce con pragmatismo rispetto all’esistente. Già dall’anno prossimo, potendo contare su personale dedicato, si effettuerà uno specifico piano d’aggiornamento e d’addestramento sulla persona chiamata a collaborare.

Azioni per la formazione e l’addestramento del personale tecnico-amministrativo e di supporto

Perché le competenze del personale amministrativo e di supporto siano tali da permettere una gestione efficiente e razionale della struttura, è necessario un addestramento di tipo tecnico e un altro di carattere prettamente nozionistico. Per quello tecnico è indispensabile sviluppare una capacità piena di utilizzo sia del WORD che dell’EXCEL, non disdegnando una benché minima conoscenza delle potenzialità del POWER POINT. Allo stesso tempo conviene introdurre il personale stesso all’uso della rete e stimolarlo, attraverso l’uso di Internet e della posta elettronica, a scambi rapidi di notizie e dati con gli Uffici e banche dati di riferimento.

Dal punto di vista nozionistico, sarebbe auspicabile, oltre alle indicazioni che il responsabile della struttura può fornire sulla base delle sue conoscenze ed esperienze, il ricorso a brevi corsi di aggiornamento a tema, utili a mettere a fuoco al meglio le articolazioni di funzioni tra gli uffici.

Sensibilizzazione, motivazione e coinvolgimento del personale

Avendo condiviso la scelta di sperimentare sulla riforma degli ordinamenti degli studi, tutto il personale docente ha un alto grado di coinvolgimento ed una motivazione elevata negli esiti della riforma stessa.

INFRASTRUTTURE

Valutazione Elemento : Eccellente

Le infrastrutture effettivamente a disposizione e di lavoro sono adeguati?

INFRASTRUTTURE

Le infrastrutture effettivamente a disposizione e di lavoro sono adeguati?

Disponibilità, capienza e adeguatezza delle aule per le lezioni

La struttura in cui opera il CdS è recente, essendo stata collaudata nel 1990. Le strutture didattiche (aule e laboratori) sono in ottimo stato e soddisfano le norme che concernono la sicurezza sul lavoro (626/94) e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Tutte le aule, qualunque sia la funzione che assolvono, sono munite di lavagna con piano scorrevole adeguabile a supporto per lavagna luminosa o proiettore di diapositive. Inoltre tutte (con la sola eccezione delle aule da disegno) sono munite di impianto di amplificazione per l’utilizzo di microfoni e di sistema multimediale per la proiezione, costituito da computer e software di base, proiettore e schermo.

Nelle aule da disegno invece sono presenti tavoli con piano ad inclinazione variabile di dimensioni 150x100 cm e sedie di altezza regolabile in funzione delle esigenze degli utenti. L’impianto d’illuminazione per le diverse aule risulta adeguato alle dimensioni di ciascuna, così come l’impianto di riscaldamento.

Facoltà di Ingegneria dispone di aule di diverse caratteristiche sia funzionali che di capienza.

Complessivamente le aule a disposizione della facoltà forniscono 2655 posti. Possiamo suddividerle in funzione del numero di posti disponibili:

· Aule di tipo 1 (D) : 426 posti;

· Aule di tipo 2 (H,I) : 258 posti per ognuna;

· Aule di tipo 3 (A,B,C,E,F,G) : 162 posti per ognuna;

· Aule di tipo 4 (L,M) : 145 posti per ognuna;

· Aule di tipo 5 (21,22,23,24): 56 posti per ognuna;

· Aule di tipo 6 (O,P,Q): 49 posti per ognuna;

· Aule di tipo 7 (126): 80 posti.

Le stesse aule possono inoltre classificarsi in base alla loro funzione:

· Aule da disegno (O,P,Q);

· Aule standard (I,A,B,D,C,E,F,G,H,L,M,21,22,23,24,126).

Nella tabella seguente viene riportato l’effettivo utilizzo di ciascuna aula per ogni giorno della settimana, il totale delle ore di utilizzo settimanale e la percentuale di utilizzo (aggiornato al 21/05/2002).

Aule

Ore libere

lunedì

martedì

mercoledì

giovedì

venerdì

Totale ore

%

A

0

10

10

10

10

10

50

100

B

0

10

10

10

10

10

50

100

C

7

10

9

9

8

7

43

86

D

0

10

10

10

10

10

50

100

E

1

10

10

10

9

10

49

98

F

3

10

10

8

10

9

47

94

G

5

9

9

9

9

9

45

90

H

2

10

10

10

10

8

48

96

I

3

10

10

10

10

7

47

94

L

4

10

10

10

10

6

46

92

M

9

7

8

8

10

7

41

82

O

25

3

8

4

8

2

25

50

P

29

4

6

4

5

2

21

42

Q

33

2

6

2

5

2

17

34

21

5

10

8

8

10

9

45

90

22

2

10

10

8

10

10

48

96

23

4

8

10

10

10

8

46

92

24

8

10

9

10

7

6

42

84

126

14

6

9

7

8

6

36

72

Tot. ore

154

159

173

157

169

138

796

Disponibilità, capienza e adeguatezza dei laboratori

Uso di attrezzature e materiale didattico:

Il Dipartimento d’Ingegneria Chimica e Alimentare, cui si appoggia il CdS, dispone di strutture di laboratori e d’attrezzature pienamente adeguate.

Laboratori: 1.500 mq di laboratori, suddivisi in laboratori tecnologici e pilota (3 laboratori, 400 mq), laboratori di ricerca (8 laboratori, 800 mq) e laboratori di supporto (4 laboratori, 300 mq). Tutti i laboratori sono serviti da adeguata potenza elettrica, aria compressa, gas tecnici, mentre i laboratori tecnologici, di altezza utile pari a 6 m e solai resistenti a 1.000 kg/mq, sono dotati anche di apparecchi di sollevamento e di strutture di sostegno per il montaggio di impianti pilota.

Il laboratori sono certamente sufficienti per far fare esperienza didattica e per portare a compimento le tesi di laurea per gli allievi iscrittio alla laurea in Ingegneria Chimica.

Sebbene la maggior parte delle attrezzature siano accessibili agli studenti, esistono delle attrezzature specifiche dedicate alla didattica. Tra queste si citano:

· Colonna di distillazione a stadi ed impaccata, dotata di sistema di acquisizione dei dati e controllo

· Batteria di reattori chimici con sistema analitico integrato in continuo

· Sistema didattico illustrativo del funzionamento di scambiatori di calore

Il Dipartimento dispone di una notevole quantità di attrezzature necessarie al proficuo svolgimento delle attività di ricerca. Tutti i laboratori del dipartimento sono forniti di computer collegati in rete. Tra le attrezzature di ricerca, suddivise tra quattro macro-aree di ricerca applicata, si citano come attrezzature rilevanti:

· Laboratorio di microscopia elettronica e analisi d’immagine

Microscopi elettronici a scansione (SEM), a forza atomica (AFM), elettronico a scansione ad effetto di campo (FE SEM); video camera ultraveloce con sistema d’analisi d’immagine,

· Impianti o apparecchiature innovativi

Pressa per generazione di HHP statica, fino ad un massimo di 7.000 bar; impianto pilota per reazioni in condizioni supercritiche; impianto di estrazione con fluidi supercritici con separazione multistadio; impianto di micronizzazione con antisolventi supercritici dotato di camera di precipitazione trasparente; colonna di frazionamento operante con fluidi supercritici; reattore di idrolisi a fluidi supercritici; sistema a letto circolante ultraveloce; liofilizzatore a letto fluido; tramoggia di scarico solido fluidizzata; impianto con essiccatore ad assorbimento; muffola a microonde; camera climatica Challenge

· Sistemi di analisi chimica

Cromatografo Ionico Dionex DX 600; Gas-Cromatografo con spazio di testaù; Gas-Cromatografo GC-Massa; Cromatografi liquidi HPLC; Spettrofotometro FT-IR Bruker mod. IFS 66; Spettrometro dinamico/meccanico Rheometrics RDSII; Sorptomatic Carlo Erba 1900 per adsorbimento e desorbimento di gas; analizzatore in continuo per NH3 SIEMENS Ultramat 5E; Spettrofotometro UV/VIS BECKMAN con autocampionatore; analizzatore in continuo per CO/CO2/NO/CH4/O2 ; Generatore di raggi X; Camera Raggi X basso angolo; Titolatore di punto isoelettrico di solidi (ZPC) ATS FAAR

· Strumentazione per caratterizzazioni fisiche

Permeabilimetro LISSY; Calorimetro differenziale a scansione Mettler DSC30; Analizzatore termomeccanico Mettler TMA40; Ultracentrifuga BECKMAN; Reometro a capillare Rheoscope 1000; Macchina per prove meccaniche INSTRON 4301; Minimolder per preparazione provini CSI; Pressa idraulica termoregolabile CULVER; Pendolo ad impatto per prove meccaniche CEAST; Apparecchiatura strumentata per estrusione e miscelazione BRABENDER; Pressa ad iniezione meccanica; Apparecchiatura strumentata per coestrusione e filatura; Instron con camera di riscaldamento; Porosimetro Pascal per mesopori e macropori; Ball Drop; Misuratore di proprietà reologiche delle polveri; Dinamometro Lloyd LRX plus 20.000; Camera climatica VLK0790 Haraeus; Termobilancia NETZSCH mod. TA 209; Misuratore di conduttività termica TCHM-LT Holometrix.

Disponibilità e adeguatezza delle attrezzature informatiche

Il Dipartimento di Ingegneria Chimica e Alimentare dispone di un laboratorio dedicato al calcolo ad uso degli studenti, ubicato al primo piano dell'edificio ove ha sede il Dipartimento ("stecca" di Ingegneria), nell'Aula 104.

Esso è destinato allo svolgimento d’ elaborazioni numeriche e/o grafiche su computer da parte degli studenti con varie finalità (esercitazioni intercorso, esercitazioni finali, lezioni multimediali, tesine di studio, tesi di laurea, tesi di dottorato, ecc.).

E' dotato di un server di rete che gestisce circa 5 postazioni P.C. multimediali. Il software di rete e composto da compilatori per diversi linguaggi di programmazione (Fortran, Pascal, C, C++, Basic, in versione DOS o "VISUAL" per Windows), da routines di programmazione numerica NAG per Fortran 90, software CAD di base (AUTOCAD LT, AUTOCAD 14) e software di calcolo simbolico e numerico (MATLAB e MATHEMATICA).

Sono disponibili anche alcuni software specialistici per la progettazione d’impianti o di parti di esso.

Le elaborazioni vengono svolte autonomamente dagli studenti, oppure sotto la guida di docenti e ricercatori afferenti al Dipartimento di Ingegneria o ad altre strutture dell'Ateneo.

L'accesso al Laboratorio è libero per tutti gli studenti di Ingegneria Chimica.

Oltre a ciò, in tutti i laboratori del Dipartimento sono presenti computers (oltre 50, alcuni asserviti ad apparecchiature) in rete, che possono essere utilizzati dagli studenti in fase di tesi.

Nel corso dell’anno accademico 2001/2002 si è progettata l’espansione della struttura di Dipartimento, prevedendo l’aggiornamento delle macchine (anche grazie a fondi CampusOne) e la messa in funzione di un nuovo laboratorio didattico da 18 postazioni, che si prevede operativo nel corso dell’a.a. 2002/2003.

Oltre a ciò, esistono sale di calcolo appartenenti e gestite dalla Facoltà d’Ingegneria:

· Laboratorio didattico T25;

· Aula Easy PC.

Nel laboratorio didattico T25 sono presenti:

· 30 postazioni WS-NT collegate in rete locale ad un server NT ed in rete esterna;

· una postazione docente;

· due stampanti ad aghi in rete;

· una stampante laser A3 in rete;

· uno schermo, videoproiettore e impianto audio per lezioni interattive.

Le attivita' svolte nel laboratorio sono di diversa natura: lezioni interattive sull'uso di prodotti software di interesse specifico (per esempio, lelezioni di disegno che illustrano l’uso di autocad) esercitazioni guidate, attivita' seminariali che necessitano di sistemi di supporto multimediali e/o l'uso di prodotti software. Oltre a queste attivita' coordinate dai docenti dei singoli corsi, il laboratorio offre agli studenti di tutti i corsi di laurea della Facolta' le risorse hardware e software necessarie per lo svolgimento di esercitazioni autonome e/o la preparazione di elaborati ed altro materiale richiesto dalla didattica dei diversi corsi.

Il laboratorio è abitualmente utilizzato nell'ambito dei seguenti corsi d’interesse del CdS: fondamenti di informatica, elettrotecnica, costruzioni di macchine, fondamenti e metodi per la progettazione industriale, modellistica e controllo dei sistemi ambientali, disegno meccanico.

Infine, a disposizione di tutti gli studenti della Facoltà di Ingegneria, è stato recentemente realizzato un nuovo laboratorio di informatica (aula EASY PC) dotata di 18 postazioni collegate in rete locale ad un server NT tutte con accesso a internet.

In conclusione si può ritenere che la dotazione di attrezzature informatiche a disposizione degli studenti di Ingegneria Chimica è sufficiente, e che quella offerta dalla Facoltà è adeguata dal punto di vista della quantità che della qualità. Un miglioramento della fruibilità di attrezzature di Dipartimento per il calcolo è prevista nel corso del prossimo anno.

Disponibilità di connessioni Intranet/Internet

Tutti i computers hanno accesso diretto alla rete intenet.

Dotazione, capienza, accessibilità delle biblioteche

Il Centro di Servizio di Ateneo per le Biblioteche (CSAB), dotato di un patrimonio di circa 350.000 volumi, con 4.500 testate di riviste, svolge le funzioni di servizio bibliotecario relativamente alle seguenti aree:

· Area economica;

· Area farmaceutica;

· Area giuridica;

· Area tecnologica;

· Area umanistica.

La biblioteca è dotata di 18 sale di consultazione strutturate per argomento ed è organizzata a scaffale aperto, il che significa dare la possibilità all'utente di poter consultare direttamente le opere di proprio interesse. 

Gli orari di apertura della biblioteca sono:

· Sale di lettura: dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 19.00 e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00;

· Prestito: dal lunedì al giovedì 9.00-12.30/15.00-17.00 e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00;

· Restituzione e rilascio certificati: dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 17.30 e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00;

· Ricerche bibliografiche: dal lunedì al giovedì 9.00-12.30/15.00-17.00 e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

I servizi più importanti svolti sono:

· consultazione in sede;

· prestito locale (tranne di opere a carattere repertoriale, di consultazione, libri di testo presenti in copia unica, periodici, volumi rari e di pregio);

· prestito interbibliotecario (per il materiale librario richiesto dagli utenti e che non sia possibile acquistare);

· acquisto di materiale librario non facente parte del patrimonio del Centro;

· ricerche bibliografiche su cataloghi, repertori, banche dati on line e su CD-rom;

· collegamento internet;

· servizio fotocopiatura (macchine a scheda).

E’ possibile prendere in consultazione contemporaneamente tutti i testi di cui si ha bisogno e chiedere che uno o più testi vengano conservati in deposito per il giorno dopo.

Gli studenti possono prendere in prestito non più di 2 volumi per volta per la durata massima di 30 giorni rinnovabili.

L’Area Tecnologica possiede il seguente patrimonio: circa 13.000 volumi disponibili, 295 riviste con abbonamento in corso, 85 riviste chiuse.

In sala di lettura sono disponibili per la consultazione le seguenti banche dati su cd-rom: Alice cd (scienze e tecniche); Computer select; Global books in print plus; MathSci disk; Ulrich's plus.

All’interno di tutta la struttura sono disponibili diversi luoghi per lo studio autonomo degli studenti. Tale struttura è distaccata dalla facoltà di Ingegneria, ma è raggiungibile a piedi con facilità.

Il corso di laurea in Ingegneria Chimica dispone anche di una biblioteca di piccole dimensioni fornita di testi tecnici disponibili sia per la consultazione che per prestiti di breve periodo. Tale biblioteca, che funge anche da aula studio, dispone di 18 posti ed è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30.

Disponibilità, capienza e adeguatezza degli spazi dedicati allo studio autonomo

Le aule studio della Facoltà d’Ingegneria sono:

· Aula “DE CANDIA” : 50 posti;

· Aula “Ex centro Stampa”: 100 posti;

· Aula studio presso il biennio della Facoltà di Ingegneria: attualmente in ristrutturazione.

Come già specificato, la biblioteca di Dipartimento ha 18 posti. La biblioteca centrale è dotata di 18 sale consultazione utilizzate dagli studenti anche come aule studio.

Si ritiene però che la dotazione complessiva delle aule studio a disposizione degli studenti del CdS, sia appena sufficiente in relazione alla domanda di spazio di studio degli studenti.

Disponibilità e accessibilità dei servizi di segreteria didattica del CdS

La segreteria didattica del CdS, da poco trasferitasi nella nuova sede della Presidenza di Ingegneria, è accessibile agli studenti per informazioni di natura didattica (inizio e orari dei corsi, date e appelli di esami, orari di ricevimento professori, ecc.) solo da bacheca.

Le informazioni possono essere assunte presso la segreteria del Dipartimento o presso i docenti del CdS. A partire dall’a.a. 2002/2003 la segreteria didattica del CdS avrà personale dedicati ed un orario di ricevimento.

Modalità di controllo dell’utilizzo delle infrastrutture

Per il controllo dell’uso delle aule, si affiggono in una piccola bacheca sulla porta d’accesso gli orari d’occupazione, il tipo di corso e il docente responsabile.

L’uso degli spazi di studio e di calcolo di Dipartimento e di Facoltà è normato e controllato da personale della struttura di riferimento.

Condizioni dell’ambiente di lavoro nel quale si svolgono le attività formative e d’apprendimento

Le condizioni di lavoro sono conformi a tutte le norme vigenti. Una riduzione del numero di posti aula è stata effettuata nel corso del 2000, per soddisfare i requisiti 626.

PROCESSO FORMATIVO

Valutazione Dimensione : Buono

PROGETTAZIONE

Valutazione Elemento : Buono

I contenuti dell'offerta didattica sono adeguati agli obiettivi di apprendimento stabiliti?

PROCESSO FORMATIVO

Progettazione

I contenuti dell’offerta didattica sono adeguati agli obiettivi di apprendimento stabiliti?

Esistenza di un’adeguata descrizione dei contenuti

L’offerta didattica del CdS viene riportata in dettaglio nella Guida dello Studente della Facoltà di Ingegneria in cui, oltre al Manifesto degli Studi di seguito riportato, viene presentato il programma formativo di tutti gli insegnamenti (documento n. 18).

L'organizzazione degli studi per il conseguimento della Laurea prevede, al termine del I semestre del terzo anno, la scelta da parte dello studente di un percorso tra tre possibili. Tutti portano alla laurea in Ingegneria Chimica, con alcune differenze. Il percorso formativo professionalizzante ha l’obiettivo di fornire competenze professionali atte alla gestione degli impianti di processo; in alternativa, il percorso formativo per il conseguimento della Laurea Specialistica è – relativamente ai crediti del secondo semestre del III anno – più orientato a preparare un percorso culturale d’approfondimento, per continuare la formazione nella laurea specialistica in Ingegneria Chimica o Ingegneria Alimentare.

Il CdS ha predisposto un piano formativo del tipo:

Provincia di provenienza

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

SAAVCEBNNAAltre

Provincia

Percentuale di studenti

Più nel dettaglio il CAD ha approvato il seguente manifesto degli studi:

Manifesto degli Studi in Ingegneria Chimica 2001/02

Percorso formativo comune a tutti.

I Anno

Semestre

Disciplina

Crediti

I

Chimica I  

6

I

Disegno Tecnico Industriale

6

I

Fisica I

6

I

Lingua Inglese

6

I

Matematica I

6

II

Chimica Organica

6

II

Economia ed Organizzazione Aziendale

6

II

Fisica II

6

II

Fondamenti di Informatica

6

II

Matematica II

6

Totale parziale  

60

II Anno

Semestre

Disciplina

Crediti

I

Costruzione di Macchine

6

I

Elettrotecnica

6

I

Matematica III

6

I

Termodinamica dell'Ingegneria Chimica

12

II

Macchine

6

II

Principi di Chimica Industriale

6

II

Principi di Ingegneria Chimica

12

II

Tecnologia di Chimica Applicata

6

Totale parziale 

60

III Anno, I semestre

Semestre

Disciplina

Crediti

I

Chimica Industriale

6

I

Dinamica e Controllo dei Processi Chimici

6

I

Impianti Chimici

12

I

Reattori Chimici

6

Percorso Laurea 1^ livello

III Anno, II semestre

Semestre

Disciplina

Crediti

II

Impianti dell’Industria di Processo

6

II

Insegnamento a Scelta

12

II

Insegnamento a Scelta

 6

II

Tirocinio + prova integrativa

9

II

Prova Finale

3

Totale parziale  

60

Totale (I+II+III Anno)  

180

Insegnamenti a Scelta (due tra i seguenti)

Disciplina

Crediti

Catalisi Industriale

6

Ingegneria Chimica Ambientale

6

Sicurezza e Protezione ambientale dei Processi Chimici

6

Tecnologia dei Polimeri

6

Percorso Laurea Specialistica

III Anno, II semestre

Semestre

Disciplina

Crediti

I

Laboratorio Ingegneria Chimica

3

II

Chimica II

6

II

Dinamica e Controllo dei Processi Chimici

3

II

Insegnamenti a Scelta

6

II

Matematica IV

6

II

Microbiologia Industriale

6

II

Statistica per la ricerca sperimentale

3

II

Termodinamica II

3

II

Prova Finale

3

Totale parziale  

60

Totale (I+II+III Anno)  

180

Insegnamenti a scelta

Insegnamenti a Scelta per Piani di Studio di Automatica Approvazione

Disciplina

Crediti

Disegno Tecnico Industriale

 3

Metodi della progettazione ed analisi degli esperimenti

3

Percorso Laurea Specialistica in Ingegneria Alimentare

III Anno, II semestre

Semestre

Disciplina

Crediti

II

Impianti Biochimici

3

II

Insegnamenti a Scelta

3

II

Matematica IV

 6

II

Metodi della progettazione ed analisi degli esperimenti

3

II

Microbiologia Industriale

6

II

Processi della Tecnologia Alimentare I

6

II

Statistica per la ricerca sperimentale

3

II

Prova Finale

3

Totale parziale 

60

Totale (I+II+III Anno)  

180

Insegnamenti a Scelta

Disciplina

Crediti

Disegno Tecnico Industriale

Impianti Biochimici

3

Coerenza dei contenuti con gli obiettivi d’apprendimento

La coerenza tra l’offerta formativa e gli obiettivi d’apprendimento è esaminata attraverso la tabella seguente in cui, per ogni obiettivo d’apprendimento, s’individuano le attività formative che concorrono al suo conseguimento.

OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO

ATTIVITA’ FORMATIVE

Conoscenza degli aspetti metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base

· Matematica I

· Matematica II

· Matematica III

· Chimica

· Chimica Organica

· Fisica I

· Fisica II

· Fondamenti di Informatica

Conoscenza metodologico-operativa delle scienze dell’ingegneria più direttamente correlate con l’Ingegneria Chimica e pertanto in grado di confrontarsi con colleghi di diversa formazione.

· Disegno tecnico Industriale

· Elettrotecnica

· Economia ed Organizzazione Aziendale

· Costruzione di macchine

· Tecnologie di Chimica Applicata

· Impianti dell’Industria di Processo

Conoscenza di tecniche di calcolo che, sulla base della conoscenza dei principi di base e/o di informazioni provenienti dall’impianto, consentano di verificare il corretto funzionamento di componenti, sistemi o processi e di effettuare una progettazione di base degli impianti o dei componenti più diffusi.

· Termodinamica dell’Ingegneria Chimica

· Principi d’Ingegneria Chimica

· Reattori I

· Impianti Chimici I

· Macchine

· Principi di Chimica Industriale

· Chimica Industriale

· Dinamica e Controllo dei Processi Chimici

Tecnologia di chimica Applicata

I contesti aziendali ed i relativi aspetti economici, gestionali ed organizzativi.

· Economia ed Organizzazione aziendale

· Impianti dell’Industria di Processo

· Tirocini

Possedere strumenti cognitivi di base per un continuo aggiornamento delle proprie conoscenze attraverso lo studio individuale.

· Catalisi Industriale

· Ingegneria Chimica Ambientale

· Sicurezza e Protezione ambientale dei Processi Chimici

· Tecnologia dei Polimeri

· Impianti Biochimici

· Matematica IV

· Metodi della progettazione ed analisi degli esperimenti

· Microbiologia Industriale

· Processi della Tecnologia Alimentare I

· Statistica per la ricerca sperimentale

Comunicare efficacemente in maniera scritta e orale, anche utilizzando la lingua inglese come mezzo per la comunicazione internazionale.

· Lingua Inglese

Conoscere i contesti contemporanei

· Attività di tirocinio

· Seminari professionalizzanti

Aggiornamento dei contenuti

Il contenuto degli insegnamenti è stato rivisto, tenendo conto di quanto fosse necessario e sufficiente per un laureato dalle caratteristiche prima descritte.

Tale processo è stato affrontato a due livelli successivi: un primo, in cui i docenti, presa conoscenza delle linee guida della riforma e discutendone nel dettaglio, hanno individualmente rivisto i programmi nell’ambito di linee guida date dalla Presidenza di Facoltà e di AD, anche alla luce dei vincoli imposti dalla riforma.

Successivamente è stata attivata la commissione di studio dei saperi minimi del laureato in Ingegneria Chimica e dei contenuti minimi di ogni corso, anche in relazione al carico didattico programmato. Il risultato di tale commissione (che si è riunita dieci volte in tre mesi) è stato recepito nella rimodulazione dei programmi dei corsi, riportati nella guida dello studente.

I verbali della commissione sui saperi minimi del Laureato in Ingegneria Chimica dell�