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15 marzo, manifestazioni in tutto il mondo contro i cambiamenti climatici. 15 marzo 2019 “VENERDI’ PER IL FUTURO”, iniziativa planetaria nata in seguito alla protesta iniziata da Greta Thunberg, una studentessa svedese di sedici anni, che ha ispirato decine di migliaia di studenti di ogni parte del mondo, uniti nella battaglia per chiedere ai governi della Terra politiche realmente efficaci per contrastare il cambiamento climatico e il riscaldamento globale. Al Movimento studentesco mondiale, che nel corso dei mesi scorsi ha dato luogo a varie iniziative, oggi si uniscono associazioni ambientaliste di tutto il mondo. Stamattina, proprio nella nostra scuola, è stato organizzato un incontro con il presidente di “Legambiente Caserta” dottor Nicola D’Angerio, incontro al quale hanno partecipato tutti gli alunni dei moduli REPORTER DELLA NATURA 1 E 2; MATELANDIA 1 E 2 E SCRIVIAMOQUOTIDIANO DEL PON “Noi inviati speciali”, proprio per sensibilizzare gli studenti su questo argomento. A noi, che abbiamo frequentato il modulo “Scriviamoquotidiano”, la Dirigente scolastica ha dato il compito di scrivere un articolo su questa giornata. Il presidente di Legambiente ha spiegato a tutti noi la storia di Greta Thunberg, una giovane ragazza che, all’età di soli sedici anni, ha deciso, dal 20 agosto al 9 settembre del 2018, di non presentarsi a scuola per protestare davanti al Parlamento svedese. Greta ha deciso di interrompere le proteste il 9 settembre, giorno delle elezioni politiche svedesi e ha

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Page 1:  · Web viewRidotte di volume e concentrate solo in alcune aree territoriali, le foreste terrestri hanno perso in gran parte la loro capacità di assorbire l’anidride carbonica:

15 marzo, manifestazioni in tutto il mondo contro i cambiamenti climatici.

15 marzo 2019 “VENERDI’ PER IL FUTURO”, iniziativa planetaria nata in seguito alla protesta iniziata da Greta Thunberg, una studentessa svedese di sedici anni, che ha ispirato decine di migliaia di studenti di ogni parte del mondo, uniti nella battaglia per chiedere ai governi della Terra politiche realmente efficaci per contrastare il cambiamento climatico e il riscaldamento globale. Al Movimento studentesco mondiale, che nel corso dei mesi scorsi ha dato luogo a varie iniziative, oggi si uniscono associazioni ambientaliste di tutto il mondo.

Stamattina, proprio nella nostra scuola, è stato organizzato un incontro con il presidente di “Legambiente Caserta” dottor Nicola D’Angerio, incontro al quale hanno partecipato tutti gli alunni dei moduli REPORTER DELLA NATURA 1 E 2; MATELANDIA 1 E 2 E SCRIVIAMOQUOTIDIANO DEL PON “Noi inviati speciali”, proprio per sensibilizzare gli studenti su questo argomento.

A noi, che abbiamo frequentato il modulo “Scriviamoquotidiano”, la Dirigente scolastica ha dato il compito di scrivere un articolo su questa giornata.

Il presidente di Legambiente ha spiegato a tutti noi la storia di Greta Thunberg, una giovane ragazza che, all’età di soli sedici anni, ha deciso, dal 20 agosto al 9 settembre del 2018, di non presentarsi a scuola per protestare davanti al Parlamento svedese.

Greta ha deciso di interrompere le proteste il 9 settembre, giorno delle elezioni politiche svedesi e ha chiesto al Governo del suo Paese di occuparsi più seriamente del cambiamento climatico, adottando politiche più incisive per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Dopo le elezioni la ragazza è tornata a scuola, assentandosi comunque ogni venerdì, giorno in cui continua a protestare davanti al Parlamento.

La sua storia, nel frattempo, ha fatto il giro del mondo e già da diversi mesi, ogni venerdì, migliaia di ragazzi, soprattutto studenti, il venerdì manifestavano in diverse città del mondo ( in Italia a Roma, Milano) chiedendo alla politica di ascoltare gli scienziati che, da anni, chiedono l’adozione di misure serie per salvare il pianeta.

Proprio in questi giorni, addirittura, alcuni di loro sostengono che, anche se si arrivasse subito ad emissioni zero, sarebbe troppo tardi.

Noi giovani non siamo e non vogliamo essere così pessimisti, però ci rendiamo conto che occorre agire subito.

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Occorrono provvedimenti concreti per ridurre le emissioni di gas, soprattutto di anidride carbonica, ridurre gli sprechi, adottare stili di vita più sobri che rendano lo sviluppo economico sostenibile.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso oggi 15 marzo di celebrare il “Friday For Future” e, perciò, decine di migliaia di ragazzi, in tutto il mondo, hanno deciso di protestare contro i governi che, fino ad ora, hanno assistito impassibili agli appelli degli scienziati, che sollecitano da anni l’adozione di provvedimenti seri per fermare il riscaldamento globale provocato dall’effetto serra.

In merito al riscaldamento globale il presidente di Legambiente ci ha proposto la visione di un video, che ci ha fatto comprendere bene i termini della questione.

Abbiamo appreso che con il termine di surriscaldamento globale si intende un fenomeno di incremento generale della temperatura terrestre, che si riferisce in particolare alle acque degli oceani e all’atmosfera che circonda il pianeta. Il surriscaldamento globale è determinato per via naturale dai raggi del sole, ma su di esso influisce notevolmente e negativamente soprattutto l’azione dell’uomo.

L’inquinamento, l’anidride carbonica prodotta dalla combustione, gli interventi di deforestazione, le attività agricole intensive e non sostenibili, sono tutte cause legate all’azione dell’uomo, che contribuiscono ad innalzare la temperatura del pianeta. Si pensi che, nel corso di poco più di un secolo, dalla fine del Novecento ad oggi, la temperatura terrestre è salita di circa 7 gradi: un innalzamento avvenuto in tempi relativamente brevi che non trova alcuna spiegazione nella natura e che potrebbe diventare rapidissimo nel corso del XXI secolo.

L’effetto serra è un fenomeno naturale, provocato dall’irraggiamento solare assorbito e successivamente rilasciato sotto forma di calore dagli oceani e dalla superficie della Terra e trattenuto in parte nell’atmosfera, con il risultato dell’incremento della temperatura. Grazie a questo meccanismo, la Terra può offrire un clima vivibile e permette lo sviluppo di un ecosistema vivace. Tuttavia, l’utilizzo di combustibili fossili come il carbone, il petrolio, il gas e derivati, produce enormi quantità di anidride carbonica che potenzia in maniera innaturale l’effetto serra e causa l’innalzamento della temperatura.

L’anidride carbonica, però, non è l’unico gas serra responsabile del surriscaldamento globale; vi sono anche il metano, l’ozono, i gas fluorurati e gli ossidi d’azoto, sostanze gassose derivate dai processi industriali, dai compressori, dagli impianti di condizionamento e da altri dispositivi.

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L’incremento continuo della temperatura dipende anche dal degrado delle aree verdi e soprattutto dalla deforestazione, la riduzione pianificata delle aree forestali dovuta all’urbanizzazione e alla costruzione di infrastrutture. Ridotte di volume e concentrate solo in alcune aree territoriali, le foreste terrestri hanno perso in gran parte la loro capacità di assorbire l’anidride carbonica: un effetto negativo che rientra tra le cause del surriscaldamento globale.

Le conseguenze sono lo scioglimento dei ghiacciai artici e, quindi, l’innalzamento degli oceani, con rischio per città che sorgono sul mare o per gli atolli degli oceani (es. le Maldive) di essere sommerse e sparire per sempre mentre, a livello locale, potrebbero intensificarsi inondazioni ed esondazioni fluviali.

La Corrente del Golfo, che nel Nord Europa mitiga le temperature rigide, rischia di modificarsi o addirittura di estinguersi, determinando un notevole mutamento climatico in tutta Europa, mentre le ondate di calore, dovute alla temperatura anomala degli oceani ,potrebbero causare alluvioni o periodi di siccità con effetti negativi sulla biodiversità e sulla fauna terrestri. I paesi in via di sviluppo, l’Africa e il Sud America, sarebbero ovviamente i primi a soffrire delle conseguenze del surriscaldamento globale, ma l’intero pianeta inevitabilmente ne soffrirebbe e la stessa vita umana messa in pericolo da alluvioni, uragani e altri eventi atmosferici distruttivi.

Il senso di ciò è tutto nelle parole di Greta: “Com’è possibile che persone che tra 40 o 50 anni non ci saranno più, oggi condizionano la mia vita futura? Ci stanno rubando il futuro”.

Come è evidente, quindi, la situazione del clima globale è preoccupante, abbiamo vent’anni prima che la temperatura media della Terra si alzi di altri 2 gradi, abbiamo due decenni per evitare che città vicine al mare vengano sommerse. Non dobbiamo scoraggiarci, perché possiamo farcela, a condizione, però, di accettare fino in fondo la sfida di uno sviluppo sostenibile.

La politica può fare molto per l’ambiente ma deve lavorare sodo, con determinazione e rapidamente. Noi siamo convinti che il mix ideale comprende l’entusiasmo dei giovani, la competenza degli scienziati in grado di individuare le aree di intervento e suggerire i provvedimenti da adottare e l’affidabilità ed efficacia della politica che deve decidere il nuovo modello di sviluppo sostenibile.

Sulle politiche ambientali si gioca il futuro di noi ragazzi; ognuno, adulto o ragazzo, deve impegnarsi e dare il proprio contributo.

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Noi studenti della Scuola Media Dante Alighieri proponiamo di inserire nella Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile, proprio come hanno già fatto diversi Paesi europei.

NON POSSIAMO PIU’ PERDERE TEMPO, BISOGNA CAMBIARE DIREZIONE

Per questo motivo ci rivolgiamo al Sindaco e agli Assessori comunali della nostra città, e chiediamo di adottare misure idonee per promuovere l’uso della bici per gli spostamenti urbani.

A tale scopo sarebbe necessario:

- Realizzare un piano di mobilità sostenibile, con più piste ciclabili, rendendo più sicure quelle già esistenti.

- Creare una piantina tascabile dei percorsi ciclabili.- Sviluppare un sistema di segnaletica a forte contenuto informativo, con i

percorsi ciclabili principali e segnalare i punti d’interesse principali.- Promuovere campagne di marketing con grandi manifesti in città, poster sugli

autobus…- Organizzare eventi dedicati all’uso della bicicletta.- Monitorare gli spostamenti in bici.- Posizionare rastrelliere in vari punti della città- Studiare un apposito sistema per posteggiare in sicurezza la bici

Sulla mobilità sostenibile la nostra scuola si sta impegnando molto attraverso il progetto Erasmus+ «VENI, VIDI … BICI!», di cui è in corso la seconda annualità.

Scopo del progetto è quello di:

- sviluppare una coscienza ecologica tra gli alunni, favorendo il rispetto del Pianeta;

- sviluppare la mobilità eco-sostenibile, anche mediante l'uso della bici;

- conoscere, far conoscere e valorizzare il proprio territorio attraverso lo studio delle regole del ciclista e l’organizzazione di uscite in bici.

A breve nella nostra scuola sarà avviato, in via sperimentale, di sabato, quando molti genitori sono liberi da impegni lavorativi, il bicibus, che promuove l’utilizzo della

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bici da parte di alunni che abitano nella stessa zona, che verranno accompagnati nel percorso per arrivare a scuola da quei genitori disponibili ad aderire all’ iniziativa.

Tramite questo articolo noi ragazzi speriamo di aver contribuito a sensibilizzare tutti, perché crediamo, fermamente, che è necessario preservare il futuro delle nuove generazioni.

Tutti gli alunni della Dante Alighieri sono con Greta

CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI,

perché la posta in palio è il nostro avvenire e quello di tutta l’umanità sull’ unico pianeta che abbiamo per vivere.

Anna, Nino, Ludovica,

Claudia, Emanuela, Giuseppe,

Ilaria e Erika

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